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giovedì 9 ottobre 2014

INSIEME A PADRE AUGUSTO NELLE PARROCCHIE DI LENI E DI RINELLA , A SALINA

Nell’isola di Salina esistono diverse parrocchie : Malfa, Pollara, Capo Gramignazzo-Faro, Santa Marina Salina, Lingua , Val di Chiesa , Leni e Rinella. In queste ultime due ha svolto (dal mese di ottobre 2013) la sua attività ecclesiale, P. Augusto Abbratozzato di Messina, come vicario parrocchiale(Nella foto di Antonio Brundu: P. Augusto durante una celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giuseppe a Leni). Recentemente è giunta la notizia che P. Augusto è stato trasferito dall’ Arcivescovo Mons. Calogero La Piana nella Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Messina. P. Augusto celebrerà , domenica 12 ottobre prossimo, una messa di ringraziamento, per l’anno svoltosi, prima nella chiesa di San Gaetano a Rinella, alle ore 16,30, e poi nella chiesa di San Giuseppe a Leni, alle ore 18, al termine della quale saluterà la comunità riunita, dentro un momento conviviale e fraterno, secondo lo stile del suo mandato nell’isola di Salina. 
“Mi sento alquanto soddisfatto- ha affermato P. Augusto dopo 12 mesi di permanenza nelle Parrocchie di San Giuseppe a Leni e di San Gaetano a Rinella- sull’impostazione del mio servizio sacerdotale nelle due chiese dell’isola eoliana, basato sul noto trittico: Catechesi, Liturgia e Carità. Ho voluto, principalmente, secondo gli attuali orientamenti della Chiesa, incentivare gli incontri per le famiglie, senza certamente trascurare quelli per i bambini, i ragazzi, i giovani, i catechisti e i nubendi. Il mio intento è stato quello di predisporre e favorire la formazione di una identità di gruppo ed il senso stesso quindi di appartenenza alla comunità parrocchiale, dando così la possibilità a tutti i parrocchiani di stare insieme, gioiosamente, con il Signore e come Chiesa quindi”. 
L’arrivo di P. Augusto ( appena ordinato sacerdote), ha portato nelle due Parrocchie isolane una ventata di aria nuova ed ha avuto l’obiettivo di affermare, maggiormente, la realtà parrocchiale quale preciso punto di riferimento per l’intera comunità. 
A tal proposito si sono creati vari momenti di incontro e di aggregazione tramite l’organizzazione e lo svolgimento di numerose attività durante la settimana, che sono culminate con la celebrazione eucaristica domenicale, oltre a quella quotidiana. Così la Parrocchia (come è stato delineato da Papa Giovanni Paolo II nella “Christifideles laici”) è la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie”. 
“ I continui incontri di catechesi – ha affermato ancora P. Augusto- per le varie fasce d’età si sono svolti in un clima spontaneo ed armonioso di fraternità e di amicizia, dove non sono mancate le cene comunitarie, le proiezioni di film e documentari e una “Scuola di Oratorio”, svoltesi nei locali stessi della parrocchia. 
A Rinella, il mercoledì, è stato dedicato alla Messa, all’Adorazione Eucaristica ed alla Catechesi per adulti; mentre il tutto è stato ripetuto, nel giorno di giovedì pomeriggio, a Leni. Il venerdì, invece, è stato caratterizzato dalla formazione corale per preparare i canti domenicali e festivi delle celebrazioni eucaristiche e dall’incontro settimanale con i nubendi. Infine il sabato è stato dedicato alle famiglie con incontri rivolti separatamente ai genitori e ai loro piccoli; mentre insieme hanno partecipato alla successiva celebrazione eucaristica con la possibilità di fermarsi ulteriormente per la “Scuola di Oratorio”. 
La catechesi alle famiglie ha preso, quindi, il posto della catechesi per la sola iniziazione cristiana, senza che questa ultima ne risulti esclusa però. Così le comunità Parrocchiali di Leni e di Rinella hanno vissuto questo nuovo fermento il cui obiettivo principale è stato quello sviluppare la crescita umana e cristiana della popolazione. 
Altri incontri sono avvenuti al di fuori della parrocchia: il primo dicembre 2013, con la partecipazione di giovani e ragazzi, le due comunità hanno partecipato al Ritiro di Avvento organizzato dalla Pastorale Giovanile Diocesana con tappe a Barcellona, Merì ed al Santuario di Tindari, piuttosto che a Forza d’Agrò, a causa del cattivo tempo; al ritiro di Quaresima, organizzato ancora dalla Pastorale Giovanile Diocesana a Monforte San Giorgio il 16 marzo ed al Convegno Diocesano Ministranti 2014, il giorno 25 aprile, dapprima, nella Cattedrale di Messina con la celebrazione eucaristica e, nel pomeriggio, nel Seminario Arcivescovile “San Pio X”, sempre a Messina con svariati giochi e luna park . Inoltre nel periodo estivo si è svolto un ”Grest” (cioè un gruppo di lavoro estivo animato dal gruppo anche da alcuni Scout della Comunità di Milazzo), nel quale sono stati coinvolti bambini, genitori e catechisti, con lo scopo di proseguire le attività parrocchiali anche durante il periodo di riposo stagionale insieme ai turisti presenti sull’isola. L’animazione estiva si è ulteriormente protratta con la collaborazione dei gruppi parrocchiali giovanili di Ritiro Messina e di Santo Pietro di Milazzo, della Comunità di Sant’Egidio, del Gruppo corale giovanile “I Mirabili “e del duo di arpe gemelle Sabrina e Simona Palazzolo di Messina. 
 In questo mese di ottobre, infine, c’è stata la partecipazione all’incontro zonale tra il vescovo e gli operatori pastorali a Lipari e al 31° Convegno Diocesano dei Catechisti nel Duomo di Messina. Antonio Brundu

Panico in mare, traghetto Antonello da Messina urta contro gli scogli

Incidente sul traghetto Palermo-Ustica, imbarcazione contro gli scogli

(da palermo today) Panico sul traghetto per Ustica che a causa di un'avaria è finito contro gli scogli. E' accaduto ieri all'imbarcazione Antonello da Messina, della Compagnia delle Isole, diretta nella piccola isola. 
Il capitano stava effettuando le manovre per entrare nel porto quando un motore è rimasto bloccato lasciando lo scafo in balia delle onde. Tanta paura ma nessuna conseguenza per la ventina di passeggeri che si trovavano a bordo.
Il traghetto stava entrando in porto quando l'avaria al motore lo ha fatto sbattere contro gli scogli della cosiddetta zona "mezzaluna". 
Dopo l'incidente, il capitano ha calato un'ancora per fare ruotare l'imbarcazione ed evitare un impatto più violento. 
Per permettere ai passeggeri e mezzi di arrivare a destinazione è stata utilizzata un'altra nave. Questa mattina, invece, il servizio è stato garantito grazie all'impiego della nave gemella, la Fillippo Lippi. Dalla Compagnia delle isole hanno ribadito di come si sia trattato di un incidente durante la manovra d'approdo.

Nasce il Consiglio Pastorale di San Pietro, Madonna di Portosalvo e Cattedrale per fare comunione nelle parrocchie

Mercoledì 8 ottobre, sotto la presidenza del parroco Mons. Gaetano Sardella si è tenuta nella chiesa di San Pietro la riunione costitutiva del Consiglio Pastorale Interparrocchiale di S. Pietro, della Madonna di Portosalvo e della Cattedrale.
Nella sua relazione introduttiva il dott. Michele Giacomantonio ha sottolineato come i Consigli della Chiesa non sono strutture burocratiche ma strumenti di comunione e si è soffermato ad illustrare il significato profondo che questo termine “comunione” ha nella teologia perché riguarda l’essenza di Dio che è in se stesso comunione trinitaria. Un Dio quello cristiano che nella storia vuole instaurare un dialogo libero con l’uomo per realizzare con lui la comunione.
Da questa teologia discende una spiritualità che si esprime soprattutto nella ricerca di un rapporto dei credenti fra di loro e con i non credenti per quanto diversi essi siano. Anzi la diversità è un dono perché ci permette di cogliere meglio il mistero di Dio. Diceva il teologo protestante Bonhoeffer che morì martire nei lager nazisti: «Dio non ha fatto l’altro come l’avrei fatto io. Non me lo ha dato come fratello perché io lo domini, ma perché in lui io trovi il mio Creatore”.
Sempre da questa teologia discende una ecclesiologia di comunione che ha avuto un momento fondamentale nel Concilio Vaticano II che ha presentato la Chiesa come “mistero” con al centro il Popolo di Dio superando la visione del Concilio di Trento che la voleva “società perfetta” affermando che fuori di essa non c’è salvezza. Un popolo di sacerdoti – siano essi pastori o semplici fedeli - , con pari dignità, chiamato ad offrire sacrifici spirituali a cominciare da se stessi, rendendo dovunque testimonianza a Cristo e ragione della speranza cristiana.  
E’ in questa visione di Chiesa che nascono i Consigli pastorali che hanno una duplice funzione: rappresentano l’immagine della fraternità e della comunione dell’intera comunità parrocchiale di cui sono espressione; costituiscono lo strumento di decisione comune dove il ministero della presidenza esercitato dal parroco e la corresponsabilità dei fedeli devono trovare la loro sintesi.
In termini Diritto canonico il Consiglio è un “organo consultivo” ma  il “consigliare” nella Chiesa rappresenta una necessità e costituisce un momento di fondamentale importanza della partecipazione dei laici alla azione pastorale della parrocchia in vista del comune discernimento.
Uno dei primi atti che compirà il nuovo Consiglio sarà quello di redigere un Progetto pastorale parrocchiale, in continuità con il Piano pastorale della Diocesi. Un progetto pastorale che affronterà problemi legati alla cultura ed alla formazione come una serie di seminari sulla famiglia per rendere più presenti i temi del Sinodo ; alla catechesi e cioè dal catechismo per i bambini ed i ragazzi alla catechesi per gli adulti; alla liturgia a cominciare dalla Messa domenicale; alla attività caritativa affidata alla Caritas e che non deve riguardare solo il banco alimentare, il banco farmaceutico, il mercatino dei vestiti usati ma essere soprattutto strumento di ascolto delle esigenze del territorio a cominciare da quelle dei più poveri ed emarginati; all’attenzione agli immigrati ed ai lontani; alla concessione in comodato gratuito di locali per attività sociali e no profit, ecc.
Una particolare attenzione, nel dibattito che è seguito alla relazione, è stato dedicato agli strumenti della comunicazione. Si è parlato di dare vita ad un giornalino ma ancora di più di creare un sito internet.
Si è parlato anche delle manifestazioni pubbliche: processioni, raduni, marce, pellegrinaggi ed in particolare di una manifestazione “della misericordia e della speranza” di intercessione per i malati delle isole che dovrebbe essere promossa nei prossimi mesi.
Infine spetta al Consiglio Pastorale fissare i criteri e decidere le scelte di fondo circa l’amministrazione e l’uso dei beni e delle strutture della parrocchia in spirito di povertà e condivisione e di approvare il bilancio dell’amministrazione parrocchiale presentato e sottoscritto dal Consiglio parrocchiale per gli affari economici.

Sportello di ascolto adolescenti al Conti di Lipari

COMUNICATO
Nell’a.s. 2014/2015 è previsto nel nostro Istituto uno “Sportello di ascolto adolescenti” curato dal Dott. Samuele Amendola, descritto in allegato 1.
Gli studenti interessati possono scaricare l’apposita scheda direttamente dal sito (allegato 2).
I genitori che, considerata la minore età dei figli non acconsentono a detti incontri individuali devono presentare in segreteria alunni l’apposito modulo di Diniego (allegato 3)
Potete scaricare gli allegati cliccando sulll’apposito allegato che si riporta a seguire:

Il Piccolo Borgo Antico domani 10 ottobre ad Ischia con "Le donne al parlamento" di Aristofane

(di Luana Spanò)
Pochi sanno cosa accomuna l’Isola di Ischia e l’isola di Salina, Leni in particolar modo.
“Una storia di ingegno, quello dei fratelli liparioti. Di ingratitudine, da parte degl’ ischioti”, così racconta la loro storia lo storico Giuseppe D’Ascia nella ‘La Storia dell’isola d’Ischia’ della disgraziata permanenza sull’isola verde dei tre fratelli.
Siamo nel lontano 1855, Gaetano, Giuseppe e Antonio San Filippo da Leni arrivano ad Ischia e promettono alla popolazione di riuscire a rendere produttive le loro viti. I tre fratelli furono i primi a scoprire che lo zolfo cura e previene le malattie parassitari che le colpiscono, in particolare la filossera, un afide in grado di distruggere i vitigni partendo dall’apparato fogliare per arrivare in breve tempo alle radici. I San Filippo avrebbero messo a disposizione capitali, zolfo e manodopera, e così avvenne. L’accordo però prevedeva che una volta che le viti fossero divenute nuovamente produttive, il prodotto salvato si sarebbe diviso in parti uguali e per metà.
Oggi il vino d’Ischia è ricercato in tutte le parti d’Italia.
Tuttavia gli abitanti dell’isola non stettero ai patti e i fratelli ripartirono per l’isola di Salina più poveri di prima, con i debiti contratti per l’acquisto dello zolfo e in due, perché Giuseppe si lasciò morire per il dispiacere “poiché tutto si supporta su questa terra fuorché l’ingratitudine”.
Una storia vera che non tutti conoscono, di cui D’Ascia ammette di aver omesso nel suo scritto il dettaglio di molti fatti e vergognose scene. Di questa storia resta una piccola edicola votiva di Ischia all’inizio di Via Nuova dei Conti, zona residenziale nota come la Madonnella, (in dialetto ischitano ‘a Marunnella), fu eretta da alcuni ischitani in onore di Gaetano Sanfilippo, ‘solfatore d’uva’ e in onore alla Madonna del Terzito, il cui santuario si trova a Leni.
Nel settembre scorso il Sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino insieme al sindaco di leni, riccardo Gullo hanno dato vita al primo gemellaggio in memoria dei fratelli San Filippo, per “imprimere e diffondere la storia che intercorre e accomuna le due terre lontane solo dal punto di vista geografico”, come ha affermato il Sindaco di Leni. “Un patto di fraternità e cooperazione sociale”, che verrà riproposto ogni anno. 
Così come nel 2013, parteciperà alla giornata dedicata anche il Piccolo Borgo Antico su richiesta del Sindaco Gullo che come sempre ci mostra la sua stima, del tutto reciproca, con “Le Donne al Parlamento di Aristofane”, venerdì 10 ottobre - Ischia.

Via Tenente Mariano Amendola (Sottomonastero)...sempre più fogna a cielo aperto

Anche stamattina, tanto per non perdere l'abitudine, i residenti e i titolari di attività commerciali di via Ten. Mariano Amendola (Sottomonastero) possono "godere" del "profumo di  fogna".
Infatti anche oggi, ma negli ultimi 7/10 giorni è diventata una costante, fuoriescono liquami che ammorbano l'area e che, partendo dal pozzetto-sorgente, si ramificano per tutta la zona.
Sicuramente uno "spettacolo" poco piacevole per l'olfatto e per la vista.  Compreso quella di alcuni turisti che, come abbiamo visto con i nostri occhi, si sono trovati a transitare nella zona.
Risolvere il problema in modo definitivo si può o è impossibile ? E' quanto si chiedono coloro che risiedono ed operano in quella zona...e non solo loro.

Il diritto all’informazione, il plauso ai giornalisti eoliani, il diritto di conoscere , il diritto di nascere in sicurezza.

Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo: 
In questi giorni è tornato alla ribalta dei media il tema della salute e della sicurezza a proposito di nascite nel nostro comprensorio territoriale.
Gli eventi accadono imponderabilmente e ogni occasione - anche quelle liete - deve portarci e riflettere su quanto sia giusto e corretto fare per tutelare il diritto alla salute e alla nascita sicura anche alle Isole Eolie.
Il diritto all’informazione, il diritto di conoscere e sapere è poi un bene prezioso che i cittadini devono pretendere di mantenere vivo.
Essere informati significa chiamare le cose con il loro nome e i lettori veri cercano fatti, informazioni autentiche, anziché notizie condizionate da paure, timori e inchini.
Da questo punto di vista noi Eoliani siamo fortunati.
Infatti, il Notiziario delle Isole Eolie di Bartolino Leone, Eolie News di Salvatore Sarpi e il Giornale di Lipari di Peppe Paino certamente non fanno mancare l’esercizio di questo diritto e negli ultimi giorni, su alcune questioni importanti, lo hanno ulteriormente dimostrato.
Desidero quindi complimentarmi con tutti loro, perché sono stati sempre presenti nel seguire ed informare specialmente a proposito della civile “battaglia” che da qualche tempo si sta conducendo a Lipari per la riapertura del Centro Nascite presso l’Ospedale di Lipari e per quella che i fratelli Biviano stanno portando avanti a Roma, ben lontani invece dalla loro Lipari.
Bartolino Leone, Salvatore Sarpi e Peppe Paino, giornalisti eoliani, senza troppo spettacolarizzare, hanno raccontato anche la cronaca del lieto evento di questi giorni della coraggiosa Laura Zaia che, per libera scelta, ha deciso di partorire in casa.
Una decisione che per  ovvi motivi non posso condividere a tutto spiano ma che certamente, per il gesto audace, non può passare inosservata.
Tutti, Laura per prima, auspichiamo che la sua decisione possa essere efficace per convincere Governi e Amministrazioni che Lipari non può fare a meno di un “sicuro” Centro Nascite.
A questi amici giornalisti chiedo pertanto di continuare a sostenere questo confronto civile per non far mancare il loro forte impegno di cronaca, per mantenere sempre accesi i riflettori sui bisogni dei cittadini, per svegliare le coscienze su queste civili rivendicazioni di Diritti Costituzionali che in altre circostanze sono stati negati agli abitanti di questo Arcipelago.                           Saverio Merlino
Lipari, 08/10/2014

mercoledì 8 ottobre 2014

"Guarda che luna stasera sul mare eoliano" . La foto in tempo reale di Francesco Paino

IL CASO LIPARI. Essere mamme nell’isola dove è vietato nascere di Fabio Tracuzzi.

da sicilia.it


La favola “social” di Laura che ha partorito grazie a un’ostetrica conosciuta in Rete
LIPARI - C’è stato spazio, tanto spazio, per la fantasia. 
Lo hanno definito il parto online, facendo credere, che la mamma Laura Zaia, 29 anni, [nella foto di Antonio Parrinello] abbia dato alla luce in casa con l’assistenza di un’ostetrica, la catanese Nina Giunta, che chattando le diceva cosa e come fare per far nascere la piccola Giada. Sì, è vero, la rete c’entra ed è anche grazie ai social che questo parto è stato possibile. Da una parte la voglia, la determinazione il desiderio di mamma Laura di mettere al mondo la sua seconda figlia a Lipari, l’isola dove è proibito nascere; dall’altra l’impossibilità per tutte le partorienti delle Eolie di realizzare questo sogno. Il centro nascite di Lipari, così come tanti altri in Sicilia, tutti quelli che non raggiungono i 500 parti l’anno, è infatti impraticabile per chi deve partorire. Viene garantita assistenza ambulatoriale durante la gravidanza, ma quando si avvicina il momento del parto tutte vengono indirizzate nelle strutture ospedaliere delle città siciliane: Milazzo e Messina su tutte. A meno che non si presentino dei motivi d’urgenza particolarmente gravi e delicati da giustificare un intervento sull’isola. Quasi mai.
Basti pensare che quest’anno al centro nascite di Lipari i parti effettuati sono stati solo tre. Ma Laura Zaia non si è arresa a questa logica perversa, voleva che sua figlia, almeno lei, nascesse a Lipari. Sentitela. «È importante per me e per la piccola Giada, il nostro piccolo lo scoglio è la vita, è l’unica certezza che abbiamo è la nostra grande speranza. Lei doveva nascere qui. A Lipari». Ed proprio su questa determinazione che entra in scena la rete, Facebook in modo particolare, e l’altra eroina della storia, la ginecologa catanese. Mamma Laura da una parte la ginecologa Nina dall’altra e in mezzo la piccola Giada nata venerdì scorso nella sua casa di Lipari tanto piccola da entrare tutta nel palmo della mano del papà Andrea Mantineo, 28 anni, disoccupato (come la moglie) da quando a giugno l’azienda edile di Quattropani, frazione di Lipari, dove era assunto ha chiuso. Particolare questo che, come vedremo, avrà un’importanza determinante in questa storia. 
Lipari, così come tutte le altre sorelle dell’arcipelago eoliano riesce finalmente in questi primi giorni autunnali a disintossicarsi dai veleni, dalla confusione, dal caos del turismo estivo. C’è calma, quiete, rilassatezza e i pochi turisti presenti possono finalmente godersi il meglio che queste isole sanno offrire. Magia ed emozioni. E proprio la storia di mamma Laura ha rotto un po’ la tranquillità di questi giorni vista l’attenzione mediatica che si è scatenata. Una storia nata grazie a un gruppo su Facebook “Voglio nascere a Lipari, ma non si può”, creato nel 2011 da Saverio Merlino politico dell’isola «ma non ha importanza dire di quale partito – ci precisa – perché la battaglia che stiamo portando avanti di far ripartire il centro nascite non appartiene a una parte politica ma a tutto l’arcipelago».
E come lui la pensa anche Pietro Lo Cascio, altro consigliere impegnato nella battaglia per rendere operativo il centro nascite. A quel gruppo si scrive Nina Giunta, l’ostetrica che comincia a postare tutte le sue esperienze di parti effettuati in casa. Decine, centinaia. Post accompagnati da foto, commenti, dichiarazioni delle pazienti felici per la scelta fatta. E a quel gruppo è iscritta anche mamma Laura che comincia a leggere i post di Nina. E il contatto tra le due è quasi immediato. Cominciano a chattare, a conoscersi online, a sentirsi per telefono. La mamma a dire che lei vuole partorire a Lipari, vuole che sua figlia nasca qui, sull’isola e l’ostetrica a incoraggiarla dicendole che il suo sogno è realizzabile e che lei è pronta ad aiutarla a realizzarlo. A ogni commento di Nina, Laura mette un “Mi piace” tanto da indurre Fiorello, che ha seguito tutta la vicenda a commentare dopo il parto: «A Lipari è nata la bambina di Laura, si chiama... “Mi piace”».
Ma come fare arrivare Nina a Lipari? C’è il problema economico. Marito e moglie sono disoccupati e non hanno soldi da investire per far venire e alloggiare in una pensione l’ostetrica catanese che però sorprende tutti e tutto. «Niente soldi, vengo gratis e alle mie spese ci penso io. Tranquilla tu pensa solo a far nascere la tua bambina». E così Nina mette nella sua piccola smart tutto l’occorrente, persino un letto smontabile per parto. 
Quella piccola auto sembrava la borsa del personaggio disneyano Eta Beta nella cui borsa si trovava di tutto. «Laura – racconta – all’inizio era spaventata, l’avevano fatta preoccupare. Ma sono riuscita a tranquillizzarla.
E tutto è andato bene. Certo prima di accettare ho fatto le opportune verifiche.
Se avessi avuto il minimo dubbio sullo stato di salute della mamma e della piccola non avrei accettato. È stato un travaglio lungo quello di Laura, circa 15 ore, ma il primo vagito Giada lo ha fatto qui a Lipari come voleva la sua mamma ed è come se in tutta l’isola l’avessero sentito». Ma un parto in casa, pensiamo, senza l’assistenza di un medico è un rischio per la nascitura, per la mamma, per l’ostetrica. «Io sono pronta a tutto. Certo non essendo medico non posso fare infusioni di ossitocina in caso di necessità, ma sono in grado di affrontare eventuali emorragie post parto e in questo caso come ostetrica posso intervenire. Ho imparato molto nei tanti ospedali dove ho lavorato. E comunque a proposito di rischi vorrei ricordare che ancora oggi tante, troppe, donne muoiono nelle sale parto degli ospedali più attrezzati. A me non è mai successo». 
A Lipari è vietato nascere dunque e le cento partorienti - tante sono le donne in dolce attesa sull’isola - sono tutte con la valigia in mano. Tutte tranne una che si è ribellata.
Mamma Laura è stanchissima. E non tanto per il parto, che è stato dolce e lungo, ma per tutto quello che è successo dopo e per l’interesse mediatico che il suo caso ha suscitato. La stanza più elegante della casa dove vive, al numero 46 di via Sn Giorgio, è un andirivieni continuo di tecnici e intervistatori. Lei è confusa ma ha un sorriso per tutti e mostra con orgoglio assieme al marito la sua creatura. La sua scommessa è vinta. «Sono stanca sì, stanca ma soddisfatta contenta. Non ho avuto più tempo non mi aspettavo questo polverone. Nina mi ha fatto realizzare un sogno e non finirò mai di ringraziarla. E senza chiedere nulla. Ha fatto nascere e a Lipari la mia bambina. Io ho fatto la mia scelta malgrado in tanti mi sconsigliassero, ma questo è un Paese libero... Se avessi un avuto un problema? C’è sempre l’ospedale a due passi. Sentite l’elicottero? Fra la spola tra Lipari e Milazzo e porta poveretti che potrebbero essere assistiti qui. Ma i medici non sono cattivi. Rischiano il posto. Quando ho avuto la prima figlia una dottoressa mi aveva detto che mi avrebbe fatto partorire qui. Dopo due giorni l’hanno trasferita. Qui ci stanno togliendo tutto, tutte le nostre certezze tutte le nostre identità, le nostre radici. La nostra dignità.
Io non ci sto e la mia Giada un giorno potrà dire io sono nata a Lipari, l’isola dove è vietato far nascere un bambino».

Incendio Raffineria di Milazzo, il M5S incontra il Ministero: “Utilizzare nasi elettronici e effettuare controlli sanitari sui cittadini”

COMUNICATO STAMPA
L’incendio divampato lo scorso sabato 27 settembre nella Raffineria di Milazzo, in provincia di Messina, continua a destare grande preoccupazione tra cittadini ed istituzioni. Ieri il Movimento 5 Stelle ha partecipato ad un incontro presso il Ministero dell’Ambiente per l’istituzione di un tavolo tecnico coordinato con l’obiettivo di fare rilevamenti sui suoli.
Questa mattina, invece, i Portavoce M5S alla Camera Francesco DUva, Alessio Villarosa e Tommaso Currò hanno incontrato, insieme ad altri deputati, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano discutendo a lungo sulla questione sicurezza.
“E’ necessario – hanno dichiarato i PortaVoce 5 stelle - fare pressioni sull’azienda Ram (Raffineria di Milazzo) affinché aumenti i controlli e non escluda l’utilizzo di nasi elettronici. L’obiettivo non deve esser quello di creare allarmismi tra la popolazione bensì di garantire, attraverso controlli minuziosi e mirati, la massima sicurezza per chi vive in quelle zone”. 
L’attenzione è stata poi posta sul piano di gestione del rischio che, come dichiarato dal milazzese Currò, “è assente o inadeguato. Il tutto contornato dalla mancanza di informazione e coinvolgimento dei cittadini”. 
Durante i due incontri si è altresì evidenziato che la posizione di alcuni rilevatori mobili della zona non era sotto vento e che, anche prima degli incendi, gli odori nella zona erano percepibili a distanza di circa 7 km.
“La notte dell’incendio  – ha aggiunto il barcellonese Villarosa - si è levata una nube visibile fino a Barcellona, a circa 12-13 km di distanza. E’ necessario verificare lA.I.A. e porre una lente di ingrandimento sull'ARPA, oltre a mettere in atto un immediato focus sulla manutenzione dello stesso impianto”. Tanti altri questioni sono state sollevate da Villarosa che si è altresì soffermato sulla questione della Direttiva Seveso, sottolineando come “dovrebbe essere aggiornata e, invece, non lo è. Inoltre, dai documenti che regolano la manutenzione, pare che il serbatoio 513 (quello in cui è divampato l’incendio) necessitava di manutenzione”. Massima attenzione è stata posta infine sul lavoro dellARPA che, come sottolineato da Villarosa, “dava indicazioni alla Prefettura su come muoversi, ed aveva posizionato colonnine mobili in luoghi contro vento e molto lontani dall’impianto”.
Durante l’incontro è intervenuto anche il Ministro Alfano che ha sottolineato come alcuni ambiti siano di competenza giudiziaria e come al ministero si muovi su tre precise direttive: Comuni, Prefetture e Vigili del Fuoco. Alfano ha assicurato che si informerà sul rispetto della Direttiva Severo e che verificherà il lavoro dell’ARPA. Questi gli altri obiettivi evidenziati: trasformare il C.O.C. in uno strumento non emergenziale ma fisso che racchiuda tutti i Comuni della Valle del Mela con le funzioni di monitoraggio e comunicazione con la popolazione, verificare il lavoro del Prefetto e la sicurezza interna ed esterna della Raffineria, rafforzare le competenze di prevenzione, rafforzare la frequenza delle verifiche preventive, verificare l’aia, accentrare in Prefettura la competenze per la sicurezza, valutare i danni permanenti all’aria ed alle coltivazioni.

“E’ necessario – hanno concluso i PortaVoce – avviare nell’area milazzese i monitoraggi degli odori. La situazione ambientale è difatti una realtà caratterizzata da elettrodotti vecchi e nuovi, da un’industria chiusa di amianto e dalla presenza della raffineria. Per questo il Ministero ha il dovere di impegnarsi, così come lIstituto Superiore di Sanità al quale chiediamo un controllo sanitario sui cittadini”.

Operatori del 118 salvano la vita ad anziano (L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del Sud di oggi)

Gazzetta del sud
Lipari
Salvatore Sarpi
Un anziano, colto da infarto mentre era guida del suo mezzo, è stato strappato a quello che sembrava essere il suo tragico destino dal tempestivo intervento dei componenti l’ambulanza del 118. 
L’uomo, a causa del malessere, era anche finito con la sua motoape sul marcipiedi limitrofo alla via Torrente Cappuccini. 
La fortuna ha voluto che non si trovassero a transitare, in quel momento, in quello spazio, né auto, né pedoni e ciò ha evitato il coinvolgimento di terzi. 
Alcuni passanti, che hanno assistito all’accaduto da un paio di metri di distanza, non appena resisi conto della gravità del fatto hanno attivato la macchina dei soccorsi e sul posto è tempestivamente giunta l'ambulanza del 118. 
Con la collaborazione di due vigili del fuoco, che si trovavano in zona, l'uomo, già in arresto cardiaco, è stato tirato fuori dalla cabina del mezzo. 
Gli operatori in servizio sull’ambulanza hanno quindi provveduto, dapprima, a sottoporre l'uomo a due cicli di rcp (rianimazione cardio polmonare) e, successivamente, alla defibrillazione. Al secondo ciclo di massaggio cardiaco, il defibrillatore è "andato in scarica" ed il cuore dell'anziano ha ripreso fortunatamente il ritmo. 
Subito dopo, con la partecipazione di un medico ospedaliero che si è trovato a transitare sulla via Cappuccini mentre era in corso l’intervento e che ha dato il suo contributo nella delicatissima situazione, si è proceduto a trasportarlo in ospedale dove è stato sottoposto a tutti i primi necessari accertamenti. 
Successivamente con l'elicottero del 118 è stato trasferito presso la Rinimazione del Policlinico di Messina. Le sue condizioni sono in netto miglioramento.

Pontile di Filicudi. Si fermino i lavori. L'appello del prof. Angelini, direttore regionale fondazione Unesco

Riceviamo dal comitato che si batte avverso la realizzazione del pontile turistico a Filicudi porto e da Unesco Sicilia, questo appello del prof. Aurelio Angelini, direttore regionale della fondazione Unesco
Nel Piano UNESCO delle “Isole Eolie” che ho avuto l’onore e l’onere di curare, è sottolineata la crescente pressione antropica sull’Isola di Filicudi quale fattore di rischio, per il mantenimento dell’iscrizione nella “World Heritage List” (WHL). L’obiettivo posto dal Piano di gestione è quello di ridurre tale pressione, individuando tutta la superficie dell’isola di Filicudi, quale area di interesse dell’UNESCO, ai fini della tutela del bene.
L’isola è riserva naturale, Sito d’Interessa Comunitario, Zona di Protezione Speciale e area di Parco Archeologico, in cui ricadono, tra gli altri, proprio nel luogo in cui si vuole realizzare il pontile, i relitti con: anfore corinzie; anfore greco-italiche; e relitti di: età augustea; di età imperiale; età tardo imperiale.
L’area interessata dai lavori, riguarda il primo insediamento costiero dell’isola dell’età del Bronzo Antico che collega al resto dell’isola da una lingua di roccia vulcanica – Capo Graziano – una piccola collina che rappresenta una vera e propria fortezza naturale, in cui è prevista la realizzazione di un visitor centres politematico dell’UNESCO.Nel 2000 con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stato stabilito che l’intera Isola di Filicudi è una Zona di Protezione Speciale (ITA030044 ZPS), denominata “Arcipelago delle Eolie – area marina e terrestre”.Alla luce anche dei regimi vincolistici sovraordinati esistenti e consolidati, (sismici, idrogeologici, paesaggistici), che implicano adeguate misure di protezione civile, in un territorio dalla peculiare conformazione geovulcanologica, la totalità del territorio, è stata individuata quale area di interesse dall’UNESCO, ai fini dell’iscrizione alla “World Heritage List” (WHL), come è documentato dalle ortofoto allegate al Piano di Gestione UNESCO.La realizzazione in una delle baie più belle delle Isole Eolie, di un lungo pontile galleggiante, in un contesto isolano, in cui esiste un molo di cemento per approdo delle navi (comprese quelle per il trasporto dell’acqua), oltre ad avere un impatto paesaggistico inaccettabile, quest’opera è in rotta di collisione con la previsione UNESCO di riduzione dell’impatto antropico e ambientale.
Infine, il pontile che si intende realizzare, ha tutte le caratteristiche di accrescere le criticità ambientali stigmatizzate dal Piano di gestione UNESCO, per la tipologia dell’opera in se, che produce un’ulteriore estensione dell’impatto, con la realizzazione delle infrastrutture e dei servizi collegati, oltre al conseguente aumento della presenza e pressione antropica, in un’isola che è già al limite della capacità di carico.

Auguri di pronta guarigione per Anna Recupero

Da parte della sorella Stefania auguri di pronta guarigione per Anna Recupero (cassiera del supermercato Sisa) che ieri, in un incidente domestico, si è fratturata il polso

AMBIENTE: D’ALIA, BENE INIZIATIVA GALLETTI SU CONSEGUENZE INCIDENTE A RAFFINERIA MILAZZO

“Apprezziamo molto il tavolo tecnico che, oggi, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha convocato per organizzare gli interventi che il governo intraprenderà per monitorare la situazione ambientale a Milazzo e nell’intero comprensorio tirrenico e garantire la sicurezza dei suoi cittadini”. Lo dice, in una nota, il presidente nazionale dell’Udc e deputato alla Camera, Gianpiero D’Alia.
 “L’iniziativa del ministro – aggiunge il deputato centrista - , che risponde così a una nostra richiesta, oltre a occuparsi delle conseguenze del grave incendio alla raffineria di Milazzo di qualche giorno fa, servirà anche a fare il punto  sulle condizioni ambientali complessive dell’intera zona”.
“Siamo convinti che la stessa attenzione ci sarà da parte del ministro Alfano, che ha convocato per domani un tavolo al Viminale”, conclude D’Alia.

Scolari della Primaria di Canneto in visita ad un posto davvero di-vino ! (di Cettina Forestieri)

Da sempre la vendemmia, nelle nostre amene aree mediterranee, costituisce un momento topico. In essa sapori e profumi, voci festanti infantili ed esperienza adulta si mescolano a suggestioni ancestrali che trasudano terra e lavoro, riportandoci a quell’Italia contadina di cui siamo inevitabilmente eredi e custodi.
Parafrasando il compianto Croce, come “NON POSSIAMO NON DIRCI”, come figli del Sud prima ancora che come docenti, legati alla cultura del vino? Una cultura intrisa di riti, pratiche, espedienti che hanno una duplice valenza: da un lato ci offrono un’affascinante retrospettiva dell’economia agreste dei nostri avi, dall’altro descrivono la mirabile parabola di una civiltà – la nostra – che sul vino, l’olio, gli agrumi …. ha edificato memorabili imperi commerciali.  
Ed ecco che, consapevoli di cotanta importanza, noi insegnanti della Scuola Primaria di Canneto abbiamo colto al balzo l’invito del sig. Lentsch e dei suoi validi collaboratori, per trapiantare (mai verbo più idoneo) le nostre aule didattiche fra i tralci dell’amenissima Tenuta Enicola di Castellaro.
Nonostante qualche bizza meteorologica, muniti di zainetti e di tanta curiosità, Venerdì scorso siamo stati ospiti degli zelanti operatori della rinomata azienda agricola, fra le 10:30 e le 12:00.
Un’imperdibile occasione per immergersi in 22 ettari disseminati di tralci, per apprendere il lungo percorso annuale che culmina con la vendemmia, per ripercorrere le fasi salienti che separano la bottiglia dal grappolo…per lasciarsi solleticare dalla fragranza pungente del mosto!
Processi piuttosto complessi quali la fermentazione, la spremitura della vinaccia, l’imbottigliamento, la conservazione in botte… hanno avuto un volto, acquisitato delle mani, assunto i nomi dei laboriosi addetti, conquistato dei precisi riferimenti spaziali.
Tutto in un’area che prepone il rispetto dell’ambiente alle logiche del guadagno e della compravendita.

Tutto in un magico “dove” che con la forza del vento, l’energia radiante del sole e il filtraggio fitodepurativo dell’acqua vuol BRINDARE al trionfo della passione per la terra e lo fa in un lembo di Mediterraneo che in quanto a terra e a passione vanta primati impareggiabili.
IL VIDEO FOTOGRAFICO:

Ex Pumex replicano a Girolamo Russo

Riceviamo da Angelo Carbonaro, Frank Puglisi e Lorenzo Aiello (ex Pumex) e pubblichiamo:
Caro direttore,
leggiamo sul suo giornale on line la lettera del signor Girolamo Russo relativo all'intervento effettuato da noi ex Pumex sulla palma di via stradale Pianoconte.
Ribadendo quanto già da lei riportato, cioè che la pulizia è stata  rinviata al rientro pomeridiano per via della conclusione del turno mattutino, vogliamo rinviare al mittente l'infelice frase relativa al tipo di pulizia che manteniamo nelle nostre case.
Vogliamo portare a conoscenza del signor Russo che nelle nostre case la pulizia regna sovrana e non la cambieremo sicuramente con quella del numero civico 20 di via stradale Pianoconte.
Per concludere vogliamo sottolineare che, noi ex Pumex, non abbiamo (percepiamo) stipendio, ma abbiamo, e in abbondanza, pulizia e dignità.
Cordiali saluti
Angelo Carbonaro, Frank Puglisi e Lorenzo Aiello

Ecco cosa aveva scritto il signor Russo:
Gentile direttore,
mi permetto disturbaLa e Le chiedo la pubblicazione della seguente lamentela sul Suo giornale on-line.
Quest'oggi, operai ex pumex, operanti per conto del Comune di Lipari ed al comando dell'arch. Biagio De Vita, hanno eseguito lavori di taglio rami e disinfestazione ad una pianta di palma ubicata davanti il mio ingresso. Sin qui tutto il mio plauso ed il mio ringraziamento.
Terminati i lavori in narrativa hanno lasciato per terra uno sporco inimmaginabile con numerosi pezzetti di rami tagliati, come si evince dall'allegata foto.
Mi domando se a casa loro tengono e usano la medesima pulizia che hanno tenuto oggi in via stradale Pianoconte numero civico 20.
Cordialmente
Girolamo Russo

martedì 7 ottobre 2014

Pomeriggio Cinque "Ho partorito sul letto di casa" - Il video Mediaset sul parto in casa Zaia-Mantineo

Vi proponiamo il video del servizio realizzato oggi da Pomeriggio Cinque, il programma di Canale 5 condotto da Barbara D'Urso, sul parto in casa Zaia-Mantineo. 
Per visualizzare il video cliccare sul link sottostante

http://www.video.mediaset.it/video/pomeriggio_5/servizi/486869/-ho-partorito-sul-letto-di-casa-.html

Su Canale 5 la piccola Giada e i suoi genitori. Intanto Porto (FIMP Sicilia) propone per Lipari un Polo sanitario affidato ai pediatri

Come da noi anticipato il "parto in casa" di Laura Zaia, che ha dato alla luce la piccola Giada Mantineo , è stato oggetto oggi pomeriggio di un collegamento in diretta su "Pomeriggio cinque" il programma condotto da Barbara D'Urso su Canale 5. 
La conduttrice si è fatta spiegare l'andamento del parto, il motivo che ha spinto i coniugi Mantineo a questa decisione e ha auspicato, in chiusura del collegamento, la riapertura del "Punto nascite" di Lipari. 
Il collegamento si è aperto con un intervento di Michela Mantineo, zia di Giada, ed è proseguito con quello di mamma Laura. 
Presenti, ovviamente, la piccola Giada, il papà Andrea e l'ostetrica Antonina Giunta. 
In mattinata anche "Uno mattina" aveva effettuato un collegamento (telefonico) con Lipari
Intanto sull'argomento "nascite a Lipari" si deve registrare un comunicato stampa di Adolfo Porto (FIMP Sicilia) il quale propone, per la maggiore isola delle Eolie, un polo sanitario affidato ai pediatri.
Questo il testo integrale del comunicato:
Porto (FIMP Sicilia): Per Lipari un Polo sanitario affidato ai pediatri
Benvenuta a Giada, la bimba nata in casa senza problemi, a Lipari, grazie alla professionalità dell’ostetrica giunta da Catania e al supporto del pediatra di famiglia dell’Isola, che non ha fatto mancare tutto l’attenzione necessaria già dalle prime ore di vita della neonata. Ma la modalità in cui è venuta al mondo la piccola accende i riflettori su una questione che riguarda l’assistenza sanitaria in alcune aree del nostro territorio, evidenziata in questo caso dal problema legato alla chiusura dei punti nascita più periferici. La mancanza di un Punto nascite all’ospedale di Lipari, dove sono garantiti solo i parti in emergenza, pone le famiglie davanti ad un bivio: la scelta del parto a domicilio o quella del ricorso a strutture organizzate fuori dall’isola non sempre agevoli da raggiungere, e con un esborso economico (in termini di spostamenti, vitto e alloggio per i familiari che assistono le future mamme) spesso difficile da sostenere in tempo di crisi. Non solo.
Se l’accentramento dei Punti nascita è appropriato in aree geografiche in cui sono facili gli spostamenti in qualunque condizione meteorologica, ben diverso è il caso di un’isola come Lipari, dove una popolazione di circa 1800 bambini, che triplica durante l’estate, può accedere prontamente solo alle cure di primo livello. Quale allora la soluzione possibile per dare le migliori garanzie di cura, ottimizzando la spesa pubblica in un periodo di ristrettezze? Riconvertire le strutture del Punto nascita, e il Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Lipari, prossimo ormai alla chiusura, in un Polo sanitario affidato ai pediatri, che a vario titolo, già operano sull’isola.
Una proposta innovativa, presentata già all’Assessore Regionale della Salute, e che, forte della esperienza già avviata in Sicilia con i Punti di Primo Intervento Pediatrico, attivi nei giorni di sabato e domenica (anche su questi rischia di abbattersi la scure dei tagli), darebbe la possibilità di avere a disposizione dei piccoli abitanti di Lipari una sede in grado di operare interventi di urgenza. Si tratta di un’esperienza avviata in altre realtà, soprattutto per gli adulti, ma che qui consentirebbe ai bambini di ricevere cure immediate riducendo il ricorso a ricoveri lontani dall’isola.
Le principali patologie pediatriche possono, il più delle volte, essere risolte con periodi di cura e osservazione in ambiente controllato, quasi sempre di poche ore se intraprese rapidamente, cure che in particolare i pediatri di famiglia sono in grado di garantire solo disponendo di una apposita sede e attraverso nuove forme aggregative. Ben venga il ritorno alle nascite a domicilio, ma garantendo ai piccoli la possibilità, se necessario, di ricevere la migliore assistenza.
07 ottobre 2014
Adolfo Porto (Segretario Regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) Sicilia)

Tornino i vigili urbani davanti alla scuola. Il consigliere D'Alia sollecita il sindaco di Lipaari

Al Sig. SINDACO
COMUNE DI LIPARI
MARCO GIORGIANNI

All'ASSESSORE
VIABILITA' e POLIZIA MUNICIPALE COMUNE di LIPARI
 GIOVANNI SARDELLA

    Oggetto: "viabilità centro urbano Pianoconte"
                    -----------------------------------------------------------                  
La sottoscritta NUNZIATINA D'ALIA, nella qualità di consigliere comunale, chiede-con la presente nota- di conoscere le motivazioni che hanno indotto codesta Amministrazione ad abolire la vigilanza davanti alla scuola dell'obbligo a Pianoconte, priva di adeguata segnaletica e di parcheggi.

Il mancato controllo comporta, inevitabilmente, grave nocumento sia per i bambini che per i genitori e/o accompagnatori stante che l'Istituto è ubicato sulla unica strada Provinciale transitata da automobili,motorette, bus, tir e mezzi di soccorso.
La presenza del Vigile Urbano è - a mio avviso- fondamentale per la gestione del traffico vista la pericolosità al momento dell'entrata ed uscita della scuola che si concentra alle ore 8,00-9,00 e 12,30-13,30.
Si confida nelle SS.LL. per la soluzione del problema che tralasciato potrebbe procurare incidenti di vario genere.

 Nunziatina D'Alia (Consigliere Comunale)                                                                         

Il "parto in casa" ancora sui media. Oggi collegamento da Lipari nel corso di "Pomeriggio 5"

"Pomeriggio 5", la trasmissione condotta da Barbara D'Urso (inizio ore 17), si collegherà in diretta con Lipari per "entrare in casa" della famiglia Zaia-Mantineo e raccontare della decisione di Laura di dare alla luce una bimba in casa.
Presumibilmente sarà affrontata anche la tematica inerente la chiusura del punto nascite a Lipari.
"Punto nascite" - che come ci ha ribadito Saverio Merlino, fondatore del gruppo di fb "Voglio nascere a Lipari, ma..." - la cui riapertura resta l'obiettivo principale".

Lettere al direttore. Ci scrive Girolamo Russo

Gentile direttore,
mi permetto disturbaLa e Le chiedo la pubblicazione della seguente lamentela sul Suo giornale on-line.
Quest'oggi, operai ex pumex,  operanti per conto del Comune di Lipari ed al comando dell'arch. Biagio De Vita, hanno eseguito  lavori di taglio rami e disinfestazione ad una pianta di palma ubicata davanti il mio ingresso. Sin qui tutto il mio plauso ed il mio ringraziamento.
Terminati i lavori in narrativa hanno lasciato per terra uno sporco inimmaginabile  con numerosi pezzetti di rami tagliati, come si evince dall'allegata foto.
Mi domando se a casa loro tengono e usano la medesima pulizia che hanno tenuto oggi in via stradale Pianoconte  numero civico 20.
Cordialmente
Girolamo Russo

NDD- Abbiamo contattato i diretti interessati. Ci è stato chiarito che, essendo l'ora in cui sono stati completati i lavori quello della fine del turno mattutino, torneranno in zona, per ripulire il tutto, oggi pomeriggio alla ripresa del turno pomeridiano

Colto da infarto a Lipari. Operatori del 118 gli salvano la vita

Un anziano residente a Lipari è stato colpito da infarto mentre transitava stamattina, intorno alle 10 e 10, con la sua motoape sulla via Torrente Cappuccini. A seguito del malessere è finito contro il marciapiede. 
Sul posto è tempestivamente giunta l'ambulanza del 118. 
Con la collaborazione di due vigili del fuoco, che si trovavano in zona,  l'uomo è stato tirato fuori dalla cabina del mezzo.
Gli operatori in servizio hanno provveduto dapprima a sottoporre l'uomo a due cicli di rcp (rianimazione cardio polmonare) e, successivamente, alla defibrillazione. 
Al secondo ciclo di massaggio cardiaco, il defibrillatore è "andato in scarica" ed il cuore dell'anziano ha ripreso il ritmo. Il tempestivo intervento, al quale ha anche preso parte, mentre lo stesso era in corso, il medico ospedaliero Giovanni Marraro che si trovava a transitare nella zona, ha strappato l'uomo a quello che sembrava essere il suo tragico destino

Subito dopo si è proceduto a trasportarlo in ospedale dove è stato sottoposto a tutti i primi necessari accertamenti.
Successivamente con l'elicottero del 118 è stato trasferito presso la Rianimazione del Policlinico di Messina. Le sue condizioni sono in netto miglioramento.

Associazioni Ambientaliste del Comprensorio di Milazzo e della Valle del Mela esprimono massima soddisfazione per la straordinaria manifestazione a favore dell’ambiente, della salute, del lavoro e della sicurezza

Le Associazioni Ambientaliste del Comprensorio di Milazzo e della Valle del Mela esprimono massima soddisfazione per  la straordinaria manifestazione, svoltasi sabato 4 ottobre 2014 ad Archi (San Filippo del Mela) a seguito del gravissimo incendio scoppiato al serbatoio 513 della Raffineria Milazzo venerdì 26 settembre, a favore dell’ambiente, della salute, del lavoro e della sicurezza. Un fiume di circa 7000 persone: donne, bambini, anziani, intere famiglie, studenti, attrezzati con striscioni, cartelloni, bandiere, maschere antigas, fischietti, provenienti da tutti i comuni del comprensorio tirrenico, hanno letteralmente invaso la piazzetta di Archi nella quale Padre Peppe Trifiró ha tenuto un intervento. Successivamente, in modo pacifico, l'enorme serpentone si è snodato per le vie di Archi e ha raggiunto l’ingresso della Raffineria dove si sono tenuti gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni.
 Le Associazioni Ambientaliste hanno apprezzato la presenza di qualche deputato e di numerosi sindaci del comprensorio e, in particolare del sindaco di Messina Renato Accorinti. Ciò non solleva e non annulla le  responsabilità su quanto accaduto e su ciò che fino ad oggi, i sindaci del comprensorio, non hanno assolto in materia di Sicurezza, tutela  dell'ambiente e della Salute della popolazione residente. Le Associazioni ambientaliste ringraziano Padre Peppe Trifirò, un decano delle battaglie per la salute e la sicurezza dei cittadini di tutto il comprensorio, per la sua incalzante determinazione.
La mancata presenza dei rappresentanti del governo regionale e nazionale, conferma la loro assoluta incapacità e irresponsabilità sulle materie ambientali e dei beni comuni.
I Cittadini presenti, ma siamo sicuri anche coloro che per ovvi motivi non erano presenti alla manifestazione, gridano ad alta voce BASTA! Basta con le false promesse di risanamento ambientale, con le false illusioni, con il rimandare ogni decisone sulle materie ambientali e di sicurezza. BASTA, soprattutto, con i favori personali e sociali, con le finte elargizioni economiche, con i ricatti occupazionali, con le prebende, con le assunzioni comode.
Occorre agire subito sulla gestione del territorio in caso di incidenti rilevanti e/o di un altro malaugurato evento disastroso programmando un Piano di emergenza esterno comprensoriale. I Comuni non possono/devono più agire in maniera singola ed autonoma su materie di interesse collettivo e territoriale.
In tal senso nei prossimi giorni chiederemo un incontro al sig. prefetto di Messina dott. Trotta, per analizzare e definire una serie di provvedimenti atti a superare le modalità finora attuate e nel contempo avviare un processo nuovo sulla gestione del territorio sui temi ambientali, sicurezza, salute e lavoro.
Le Associazioni ambientaliste, nel tranquillizzare le popolazioni che l’azione e l’attività prodotta dalle stesse associazioni mira solo ed esclusivamente alla difesa di interessi collettivi escludono  qualsiasi finalità elettorale, fanno appello a tutti i cittadini e a tutte le personalità medico/scientifiche/tecniche del comprensorio a mantenere alta la tensione e la mobilitazione, riaffermando che la vertenza ambientale del territorio Valle del Mela/Milazzo è solo all’inizio. Apprendiamo con immenso piacere la nascita di comitati di cittadini nei comuni dell'area ad elevato rischio di crisi ambientale; uniti si vince! 
Sabato abbiamo scritto una pagina di storia!  
F.to Le Associazioni organizzatrici della manifestazione 

Parto in casa. Stamane la signora Laura Zaia a "Uno Mattina"


Stamattina, poco prima delle 7, nella trasmissione "Uno mattina", in onda su Rai uno, intervista telefonica con Laura Zaia, la giovane mamma di Lipaari che, nei giorni scorsi, ha partorito in casa con il supporto di una ostetrica catanese.
Parto che sui media ha risollevato la problematica della chiusura del "Punto nascite" all'ospedale di Lipari

Federalberghi chiede delucidazioni su aviosuperficie inserita nel Dupim

Egregio Sig. Sindaco,
leggiamo con interesse dei progetti inseriti nel DUPIM a valere nella nuova programmazione 20014-2020, tra le cui opere figurerebbe anche la realizzazione di un’aviosuperficie in località Castellaro a Quattropani.
Visto l’interesse che detta iniziativa potrebbe rivestire per la categoria da noi rappresentata, con la presente chiediamo copia del progetto (e relativo cronoprogramma degli interventi) per il quale immaginiamo che, oltre all’acquisizione dei  pareri positivi da parte degli organi competenti, sia stato predisposto anche un business plan in grado di stimarne costi e ricavi.
Nel ringraziarla anticipatamente per la disponibilità, porgiamo i nostri migliori saluti. 
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie 

lunedì 6 ottobre 2014

Etna e Stromboli: monitoraggio aereo di Guardia Costiera e INGV

Proseguono i voli di monitoraggio dell’Etna e dello Stromboli in collaborazione tra la Guardia costiera e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. 
Stamattina nella Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania il comandante Alfio Distefano e il direttore della sezione Ingv di Catania, Eugenio Privitera, hanno programmato le attivita’ di sorveglianza dei due vulcani, nell’ambito del di un protocollo d’intesa stipulato a livello nazionale tra le due amministrazioni. 
I ricercatori dell’Ingv vengono imbarcati sugli elicotteri del secondo Nucleo Aereo della Guardia costiera in occasione di missioni addestrative, che prevedono il sorvolo dei due vulcani. Gia’ in questi ultimi mesi, nel corso delle eruzioni di Etna e Stromboli, sono stati effettuati voli di sorveglianza. l’Ingv nelle operazioni di sorveglianza, e’ intervenuta la Base Aeromobili della Guardia Costiera di Catania. I vulcanologi hanno cosi’ potuto effettuare non solo rilievi termici con la telecamera portatile a infrarosso, ma anche rilievi fotografici. “L’acquisizione di tale materiale -spiega Privitera- consente dimonitorare lo sviluppo dei campi lavici che si formano nel corso di un’eruzione e l’evoluzione dei sistemi di fratture che potrebbero causare fenomeni di instabilita’ dei versanti interessati dall’attivita’ eruttiva”.
Affittasi a referenziati appartamento arredato, di circa 100 metri quadri, al centro di Lipari.
E' ubicato al primo piano ed è composto da: due camere da letto, bagno con idromassaggio, ampio soggiorno, cucina, piccolo ripostiglio e pertinenza  a  piano terra. 
L'appartamento conta anche su due balconi e 5 finestre.
Contattare il 331-6220803 

I.Dee chiede locali al Palacongressi per attivare uno sportello contro la discriminazione, stalking e violenza di genere

All'Assessore ai Beni Culturali
Dott.ssa Tiziana de Luca
SEDE
     Facendo seguito alla nota in allegato, trasmessa via posta elettronica certificata a Lei ed al Sindaco Giorgianni il I ottobre u.s.  in merito all'attivazione di uno sportello contro la discriminazione razziale e di genere, si rappresenta che l'ANCI ha aderito ad un progetto che si pone come obiettivo la sensibilizzazione delle comunità e delle istituzioni riguardo l'orrendo fenomeno della "tratta" e della violenza sulle donne. Questo aspetto della tematica, che riguarda soprattutto le donne straniere e non comunitarie, dovrebbe essere affrontato con uno sportello di informazione e formazione sul tema della discriminazione, dell'intolleranza e della violenza, a supporto di quanto  l'Amministrazione Comunale intenderà fare per concretizzare le indicazioni dell'ANCI.
A tale scopo, nell'inviare ancora una volta la nostra proposta, ribadiamo la necessità di uno spazio adeguato alla realizzazione dello sportello.
In attesa di risposta, salutiamo cordialmente
f.to
Il Presidente
Associazione Culturale I.Dee   Via A. Volta - Canneto, Lipari

LA NOTA PRECEDENTE
Associazione Culturale I.Dee
Via A. Volta, 22
Canneto – Lipari
Al Sig. Sindaco
Marco Giorgianni
Comune di L I P A R I

All'Assessore ai Beni Culturali
Tiziana De Luca
Comune di L I P A R I 

Oggetto: Richiesta locali.
                 Facendo seguito alle richieste di pari oggetto, inviate al Sindaco il 14 ottobre 2013 ed il 28 agosto 2014 ed agli incontri  tenutisi presso la sede municipale, l’Associazione Culturale I.Dee  propone la propria collaborazione per l'attivazione di uno sportello contro la discriminazione di genere e per fornire informazione e sostegno rispetto a problematiche emergenti quali stalking, discriminazione, violenza di genere e domestica. Inoltre, l'Associazione promuoverà iniziative di carattere socio-educativo e culturale, anche in collaborazione con istituzioni scolastiche e docenti.
       A tale scopo chiediamo la concessione in comodato d’uso – con eventuale compartecipazione delle spese di manutenzione a carico nostro, da quantificare nell'ordine di € 100 annuali, un locale sito al piano terreno del Palacongressi di via Falcone e Borsellino,  resosi disponibile in seguito al trasferimento degli uffici comunali.
         Saranno a carico dell'Associazione richiedente gli oneri di pulizia ed allestimento dello spazio, nonché le spese relative all'organizzazione dello sportello, che si articolerà in un front-office aperto almeno due volte alla settimana , un piccolo archivio ed uno spazio destinato alle attività di back-office.
         L'associazione si impegna altresì alla realizzazione di eventi per la promozione socio-culturale destinati a tutta la comunità, nel rispetto dei principi e dei valori cui si ispira il programma dell'amministrazione comunale.
        In attesa di risposta, che si auspica positiva, si coglie l'occasione per inviare cordiali saluti
Lipari, 1 ottobre 2014
f.to    Il Presidente
Elena Caronia