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mercoledì 8 ottobre 2014

Scolari della Primaria di Canneto in visita ad un posto davvero di-vino ! (di Cettina Forestieri)

Da sempre la vendemmia, nelle nostre amene aree mediterranee, costituisce un momento topico. In essa sapori e profumi, voci festanti infantili ed esperienza adulta si mescolano a suggestioni ancestrali che trasudano terra e lavoro, riportandoci a quell’Italia contadina di cui siamo inevitabilmente eredi e custodi.
Parafrasando il compianto Croce, come “NON POSSIAMO NON DIRCI”, come figli del Sud prima ancora che come docenti, legati alla cultura del vino? Una cultura intrisa di riti, pratiche, espedienti che hanno una duplice valenza: da un lato ci offrono un’affascinante retrospettiva dell’economia agreste dei nostri avi, dall’altro descrivono la mirabile parabola di una civiltà – la nostra – che sul vino, l’olio, gli agrumi …. ha edificato memorabili imperi commerciali.  
Ed ecco che, consapevoli di cotanta importanza, noi insegnanti della Scuola Primaria di Canneto abbiamo colto al balzo l’invito del sig. Lentsch e dei suoi validi collaboratori, per trapiantare (mai verbo più idoneo) le nostre aule didattiche fra i tralci dell’amenissima Tenuta Enicola di Castellaro.
Nonostante qualche bizza meteorologica, muniti di zainetti e di tanta curiosità, Venerdì scorso siamo stati ospiti degli zelanti operatori della rinomata azienda agricola, fra le 10:30 e le 12:00.
Un’imperdibile occasione per immergersi in 22 ettari disseminati di tralci, per apprendere il lungo percorso annuale che culmina con la vendemmia, per ripercorrere le fasi salienti che separano la bottiglia dal grappolo…per lasciarsi solleticare dalla fragranza pungente del mosto!
Processi piuttosto complessi quali la fermentazione, la spremitura della vinaccia, l’imbottigliamento, la conservazione in botte… hanno avuto un volto, acquisitato delle mani, assunto i nomi dei laboriosi addetti, conquistato dei precisi riferimenti spaziali.
Tutto in un’area che prepone il rispetto dell’ambiente alle logiche del guadagno e della compravendita.

Tutto in un magico “dove” che con la forza del vento, l’energia radiante del sole e il filtraggio fitodepurativo dell’acqua vuol BRINDARE al trionfo della passione per la terra e lo fa in un lembo di Mediterraneo che in quanto a terra e a passione vanta primati impareggiabili.
IL VIDEO FOTOGRAFICO:

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