Lettera aperta di Pietro Lo Cascio al presidente del Comitato sui trasporti Pino Merenda sulla necessità di un ampliamento della rappresentazione popolare in seno al Comitato.
Gentile Presidente,
desidero innanzitutto ringraziarla per il lavoro finora svolto e i risultati ottenuti, ringraziamento che la prego di estendere agli altri componenti del Comitato; il risultato più importante, a mio avviso, è rappresentato innanzitutto dal fatto che questa comunità dimostra di avere ancora quella capacità di mobilitazione e di partecipazione generosa che costituiscono elementi essenziali per il buon esito della lotta appena intrapresa a difesa dei nostri trasporti marittimi, e ciò si deve soprattutto alla qualità delle iniziative proposte in tal senso dal Comitato.
Negli ultimi giorni, tuttavia, questa capacità di mobilitazione si è avviata verso una nuova fase, una fase dove le responsabilità della scelta di nuove azioni che si vorranno intraprendere non potrà essere demandata soltanto a un gruppo di autorevoli e volenterosi cittadini, ma deve necessariamente ricadere su una compagine più ampia ed esaustiva, che possa risultare ancora più rappresentativa delle categorie sociali della nostra variegata comunità. È evidente che solo in questo modo il Comitato potrà mantenere attivo il coinvolgimento della popolazione, che ha permesso il successo della manifestazione dell’8 gennaio e la permanenza a bordo della m/n “Laurana”, e risolvere anche taluni problemi di comunicazione e informazione adeguata sulle iniziative, che sono emersi in questi giorni; ma soprattutto, garantire che questa mobilitazione sia realmente l’espressione democratica di tutta la comunità che si batte, finalmente, a difesa dei propri diritti essenziali. Per fare ciò non è più sufficiente la sola presenza delle forze politiche all’interno del Comitato, così come quella di alcune categorie sociali o portatrici di interessi; qui è in gioco il futuro dell’intera cittadinanza e questa ha chiaramente il diritto di intervenire, in maniera più diretta possibile, nelle scelte che la riguardano.
Mi riferisco, innanzitutto, ai rappresentanti delle altre isole del comune di Lipari, che pure hanno partecipato allo sciopero ma non hanno mai presenziato alle riunioni del Comitato che lo ha indetto; e non soltanto ai presidenti dei Consigli Circoscrizionali, che mi risulta non siano comunque mai stati coinvolti nelle stesse, ma anche ai rappresentanti delle associazioni locali, che a Stromboli, Ginostra, Filicudi – per esempio – sono numerose. La stessa isola di Lipari vanta, fortunatamente, un congruo numero di associazioni, a testimonianza che l’associazionismo rappresenta una realtà diffusa e incisiva nel tessuto sociale e anche economico della nostra comunità; non sono soltanto associazioni di “categoria”, ma gruppi di donne, di giovani, di gente che opera per la tutela e la valorizzazione del territorio, di borgate e di contrade, di professionisti, di artigiani. Tutte possono, e devono, dare il proprio contributo a scelte che – a questo punto – divengono indispensabili e vitali per la nostra società. Anche gli studenti, p.e. tramite i loro rappresentanti nei consigli di istituto, hanno diritto di partecipare fattivamente alla difesa del loro futuro: non dimentichiamo che grazie a loro la manifestazione dell’8 gennaio è divenuta un momento di grande consapevolezza e di democrazia.
Ampliare la rappresentazione di tutte queste voci in sede di Comitato costituisce una scelta altrettanto indispensabile e vitale per la motivazione, l’organizzazione, la comunicazione e le finalità della lotta che ci ha visto insieme e che si profila lunga e complessa, proprio perché lunghi e complessi sono i passaggi che ci attendono per conseguire i risultati che ci siamo prefissi in un documento da lei proposto, come presidente del Comitato, e che io, insieme ai miei colleghi, ho votato in consiglio comunale.
Mi permetto, quale estimatore delle azioni promosse finora dal Comitato, di dare un altro suggerimento: dotarsi di una sede, anche temporanea, anche un bugigattolo aperto un paio di ore al giorno, dove potere aggiornare costantemente i cittadini sugli sviluppi della questione, e dove dare un segno tangibile che l’attenzione verso gli obiettivi prefissi, una volta scesi dalla “Laurana”, non è diminuita.
Con l’occasione, le rammento infine dell’impegno formale, assunto pubblicamente prima della sospensione della seduta del consiglio comunale dal portavoce del Comitato ing. Emanuele Carnevale, di indire immediatamente una manifestazione cittadina alla eventuale notizia, che mi auguro naturalmente non arrivi mai, che la “Laurana” venga rimossa dalla linea C1 e destinata ad altre tratte; le ricordo, per amore di precisione, come l’impegno assunto pubblicamente preveda che tale manifestazione ci debba vedere riuniti nello studio del Sindaco presso la casa comunale allo scopo di ottenere l’immediato ritorno del mezzo.
Ringraziandola sentitamente e restando in attesa di una sua risposta in merito ai punti sopra evidenziati, le porgo i miei cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale – gruppo “Eolie nel Cuore”