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venerdì 23 novembre 2012
Il presidente Crocetta "fà fuori" dirigenti e giornalisti
gazzettadelsud.it
Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha annunciato di aver revocato gli incarichi di dirigente generale della regione a Biagio Bossone, Gesualdo Campo, Gianluca Galati, Francesco Nicosia, Ludovico Albert, Marco Salerno e Pietro Tolomeo, che erano a capo di altrettanti dipartimenti. Alcuni direttori sono già stati temporaneamente sostituiti.
"L'obiettivo - ha spiegato Crocetta in conferenza stampa a palazzo d'Orleans - è di avere solo 13-14 dirigenti regionali quanti sono i dipartimenti e gli assessorati. Ora sono 30. Ci sarà un risparmio notevole per la regione. Non è possibile avere due cariche dirigenziali in un unico settore come alle Foreste o all'Energia". Crocetta ha annunciato una rotazione temporanea dei dirigenti. Così Vincenzo di Rosa andrà alla guida del corpo forestale della Regione, Sergio Gelardi andrà al dipartimento beni culturali, Anna Rosa Corsello all'istruzione e formazione, Vincenzo Falgares alle attività produttive, Mariano Pisciotta al Bilancio, Giovanni Bologna all'Audit. "E' solo l'inizio - ha aggiunto Crocetta - aspettiamo l'insediamento della giunta regionale".
"Da oggi l'ufficio stampa è decaduto. L'incarico ai 21 giornalisti è revocato". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in conferenza stampa a palazzo d'Orleans a Palermo, davanti ad alcuni addetti stampa della Regione che anche oggi sono a lavoro e inviano comunicati. "I giornalisti dell'ufficio stampa - ha aggiunto - hanno un incarico fiduciario - devono essere in grado di fare una dichiarazione interpretando il mio pensiero, a volte devono parlare al posto mio, devono essere una squadra a difesa della presidenza. Per questo i componenti dell'ufficio stampa attuale non possono rimanere. Naturalmente se vogliono anche loro possono fare domanda per il nuovo ufficio stampa che sarà più snello, meno numeroso fatto da gente giovane e che lavora. Un giornalista non può percepire lo stipendio da come quello elargito finora per 19 comunicati l'anno
Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha annunciato di aver revocato gli incarichi di dirigente generale della regione a Biagio Bossone, Gesualdo Campo, Gianluca Galati, Francesco Nicosia, Ludovico Albert, Marco Salerno e Pietro Tolomeo, che erano a capo di altrettanti dipartimenti. Alcuni direttori sono già stati temporaneamente sostituiti.
"L'obiettivo - ha spiegato Crocetta in conferenza stampa a palazzo d'Orleans - è di avere solo 13-14 dirigenti regionali quanti sono i dipartimenti e gli assessorati. Ora sono 30. Ci sarà un risparmio notevole per la regione. Non è possibile avere due cariche dirigenziali in un unico settore come alle Foreste o all'Energia". Crocetta ha annunciato una rotazione temporanea dei dirigenti. Così Vincenzo di Rosa andrà alla guida del corpo forestale della Regione, Sergio Gelardi andrà al dipartimento beni culturali, Anna Rosa Corsello all'istruzione e formazione, Vincenzo Falgares alle attività produttive, Mariano Pisciotta al Bilancio, Giovanni Bologna all'Audit. "E' solo l'inizio - ha aggiunto Crocetta - aspettiamo l'insediamento della giunta regionale".
"Da oggi l'ufficio stampa è decaduto. L'incarico ai 21 giornalisti è revocato". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in conferenza stampa a palazzo d'Orleans a Palermo, davanti ad alcuni addetti stampa della Regione che anche oggi sono a lavoro e inviano comunicati. "I giornalisti dell'ufficio stampa - ha aggiunto - hanno un incarico fiduciario - devono essere in grado di fare una dichiarazione interpretando il mio pensiero, a volte devono parlare al posto mio, devono essere una squadra a difesa della presidenza. Per questo i componenti dell'ufficio stampa attuale non possono rimanere. Naturalmente se vogliono anche loro possono fare domanda per il nuovo ufficio stampa che sarà più snello, meno numeroso fatto da gente giovane e che lavora. Un giornalista non può percepire lo stipendio da come quello elargito finora per 19 comunicati l'anno
Il sindaco Giorgianni ringrazia Siremar-CdI per ripristino corsa delle 7 per Milazzo e riduzione tempi sulla tratta Milazzo-Stromboli-Panarea- Lipari
Questo il testo della lettera che il sindaco Marco Giorgianni ha inviato alla Direzione generale di Siremar-Compagnia delle Isole e per conoscenza ai ministeri Infrastrutture e Trasporti, Economia e finanze, agli assessorati e dipartimenti regionali alle capitanerie di porto e ai sindaci.
Oggetto: Itinerari-orari aliscafi Isole Eolie in vigore dal 23
novembre 2012.
Con riferimento alla
comunicazione di codesta società, di cui alla nota segnata a margine ed
afferente l’oggetto, pervenuta via fax in data 21 c.m., l’Amministrazione
Comunale prende atto degli itinerari-orari, in vigore dal 23 novembre prossimo,
con i quali si è inteso recepire le più pressanti esigenze rappresentate, tra
cui il ripristino, alle ore 7,00, della corsa da Lipari per Milazzo, oltre alla
riduzione dei tempi di percorrenza della corsa in linea Milazzo - Stromboli -
Panarea - Lipari, consentendo l’arrivo in quest’ultimo scalo alle ore 08,20 e
così garantendo il diritto alla mobilità e, soprattutto, il diritto allo
studio.
Si
apprezza il segnale di attenzione e sensibilità posto in essere da codesta
Società per ridurre i disagi già ampiamente prospettati, pur sempre nel limite
dovuto ad altre criticità e ad evidenti carenze nei servizi di collegamento,
che potranno essere superate mediante l’inserimento del quarto aliscafo,
affinché vengano assicurate migliori condizioni di mobilità e di continuità
territoriale ai cittadini.
Si rimanda ad un successivo momento la necessità di tavoli di
confronto e di concertazione tra questo Ente e codesta Società, volti a
perseguire programmi attuativi di collegamenti marittimi più coerenti ai
principi di razionalità, efficienza ed economicità, confronto che dovrà
avvenire con il coinvolgimento dei competenti organismi regionali e nazionali.
Distinti saluti.
Il sindaco
(Marco Giorgianni)
Comunicato stampa: Lipari, raccolta firme referendum lavoro, pensioni e "casta"
Si informa la cittadinanza del Comune di Lipari che "La Sinistra" riprende oggi la racolta firme per la presentazione dei referendum nazionali. Ai già presentati referendum sul lavoro, da oggi si aggiungerà la possibilità di sottoscrivere anche i 2 quesiti sulle pensioni (abolizione riforma Monti-Fornero che allunga l'età pensionabile) ed il quesito sull'abolizione della diaria parlamentare (parte dell'eccessiva remunerazione di deputati e senatori).
Per partecipare vi diamo appuntamento ad oggi, venerdi 23 novembre ore 18.00, in occasione dell'incontro "strategia rifiuti zero" presso l'hotel Filadelfia.
Un banchetto per la raccolta firme sarà disponibile anche nei giorni sabato 24 (domani) e domenica 25, dalle 18.00 alle 20.30, sul corso Vittorio Emanuele di Lipari (zona palma).
per "La Sinistra"
Gianluca Pini
Per partecipare vi diamo appuntamento ad oggi, venerdi 23 novembre ore 18.00, in occasione dell'incontro "strategia rifiuti zero" presso l'hotel Filadelfia.
Un banchetto per la raccolta firme sarà disponibile anche nei giorni sabato 24 (domani) e domenica 25, dalle 18.00 alle 20.30, sul corso Vittorio Emanuele di Lipari (zona palma).
per "La Sinistra"
Gianluca Pini
L'albo pretorio e la privacy (di Angelo Sidoti)
Continuano gli atti pubblicati nell'albo pretorio i cui allegati vengono oscurati e quindi non visionabili (richiamo legge sulla privacy):Oggetto Atto
Det. 2/2012 - Liquidazione contributo ai rilevatori impegnati nel "15° Censimento Generale della Popolazione e delle abitazioni 2011". Atto non presente in conformita' a quanto stabilito dal Garante della Privacy 3 marzo 2011.
Oggetto Atto
Det. 22/2012 - Elezioni Regionale Siciliana del 28 ottobre 2012 -Liquidazione somme per onorari e spese ai componenti seggi elettorali. " Atto non presente in conformita' a quanto stabilito dal garante della Privacy 2 marzo 2011 "Con la precedente amministrazione non vi erano richiami alla normativa del garante sulla privacy per analoghi documenti.
Nella prassi il titolare del trattamento è il soggetto nei cui confronti l’interessato può esercitare i suoi diritti e cui sono imputabili le scelte di fondo sulle finalità e modalità del trattamento: in Comune titolare è la stessa Civica Amministrazione che ha nel Sindaco il suo legale rappresentante.
Responsabili del trattamento dei dati personali contenuti nelle banche dati esistenti nelle diverse strutture organizzative in cui si articola l’organizzazione comunale sono i direttori e dirigenti responsabili di Direzioni, Unità Organizzative e Divisioni Territoriali.
Di conseguenza le figure che sono cambiate rispetto alla precedente amministrazione e' solo quella del Sindaco. Quindi la mia domanda come mai oggi non vengono resi visibili questi documenti? Sbagliava il precedente Sindaco?
Angelo Sidoti
Det. 2/2012 - Liquidazione contributo ai rilevatori impegnati nel "15° Censimento Generale della Popolazione e delle abitazioni 2011". Atto non presente in conformita' a quanto stabilito dal Garante della Privacy 3 marzo 2011.
Oggetto Atto
Det. 22/2012 - Elezioni Regionale Siciliana del 28 ottobre 2012 -Liquidazione somme per onorari e spese ai componenti seggi elettorali. " Atto non presente in conformita' a quanto stabilito dal garante della Privacy 2 marzo 2011 "Con la precedente amministrazione non vi erano richiami alla normativa del garante sulla privacy per analoghi documenti.
Nella prassi il titolare del trattamento è il soggetto nei cui confronti l’interessato può esercitare i suoi diritti e cui sono imputabili le scelte di fondo sulle finalità e modalità del trattamento: in Comune titolare è la stessa Civica Amministrazione che ha nel Sindaco il suo legale rappresentante.
Responsabili del trattamento dei dati personali contenuti nelle banche dati esistenti nelle diverse strutture organizzative in cui si articola l’organizzazione comunale sono i direttori e dirigenti responsabili di Direzioni, Unità Organizzative e Divisioni Territoriali.
Di conseguenza le figure che sono cambiate rispetto alla precedente amministrazione e' solo quella del Sindaco. Quindi la mia domanda come mai oggi non vengono resi visibili questi documenti? Sbagliava il precedente Sindaco?
Angelo Sidoti
Capitaneria di porto di Milazzo: Controlli sulla filiera della pesca
Durante i periodi
controlli effettuati lungo l’intero territorio di giurisdizione (da Villafranca
a Tusa) a Gioiosa Marea sono stati elevati tre verbali di illecito
amministrativo ad altrettanti rivenditori che esponevano sui banconi specie
ittiche senza apporre le previste indicazioni relative la denominazione
scientifica, la zona di cattura, nonché il metodo di produzione (cattura o
allevamento) che secondo le normative italiane e comunitarie devono
necessariamente accompagnare la commercializzazione dei prodottici ittici per
garantire al cittadino consumatore finale ogni utile informazione ai fini della
trasparenza.
I tre commercianti, pertanto, avendo violato l’art. 2 del Decreto
del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 27 marzo 2002 e l’art. 4
del Decreto Legislativo n° 109 del 23 giugno 2003 dovranno versare nelle casse
dell’Erario 1667 Euro.
Sempre
nell’ambito dei periodici controlli lungo la filiera della pesca i militari di
questo Comando rinvenivano lungo una via cittadina di Barcellona P.G. (ME) un
venditore ambulante che era intento nella vendita di pesce ghiaccio
(denominazione scientifica neosalanx tangkahken) spacciato per novellame di
sarda oltretutto decongelato.
Pertanto, i militari procedevano a deferire il venditore ambulante
all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio e per vendita di prodotti
ittici in cattiva stato di conservazione e non idonei al consumo umano.
Il pescato sequestrato, dopo l’esame dei veterinari dell’ASP è
stato successivamente distrutto.
I controlli di
questa Capitaneria di porto, sia a terra che a mare, saranno intensificati non
solo a tutela di un bene prezioso quale la salute del consumatore e a garanzia
della piena applicazione della normativa vigente che prescrive la necessità di
una corretta e completa informazione sullo stato dei prodotti, a garanzia della piena applicazione della
normativa vigente che prescrive la necessità di una corretta e completa
informazione sullo stato dei prodotti e sulla loro origine.
Milazzo 23 novembre 2012
Collegamenti urbani da e per Acquacalda e diritto alla mobilità territoriale. Il CASTA di Acquacalda scrive all'assessore Masin, alla ditta Urso e al sindaco di Lipari
Oggetto: collegamenti urbani da e per Acquacalda.
1) CORSE DA LIPARI DELLE ORE
10,30 E 13,20
2) CORSE POMERIDIANE
Cordialmente
Ben consci delle difficoltà di bilancio
sia dell'Amministrazione Comunale che quelle della Ditta Urso, non possiamo
tacere sui gravi disagi che i nuovi orari dei collegamenti urbani provocano
alla sia pur sparuta utenza locale.
Le forti rimostranze palesate dai
partecipanti alla riunione del 17 u.s., di cui ci facciamo portavoce, ci
inducono a richiamare l'attenzione degli organi competenti sulla compilazione
degli orari delle corse dei bus da e
per Acquacalda:
Il lasso di tempo fra le due corse è estremamente dilatato
poiché coloro i quali abbiano necessità di raggiungere il
centro nella prima
mattinata (collegamenti alle
7,40 / 8,55 da Acquacalda) ben
difficilmente potrebbero esaurire le proprie commissioni nel giro di
poco meno di un'ora.
Diversamente sarebbero costretti ad una attesa di circa 3 ore rincasando così intorno alle 14,00.
Ci sembra illogico e disumano pensare che si faccia la spesa
dalle 9,30 in poi e rientrare per preparare il
pranzo alle 14,00.
Proponiamo quindi che la partenza da Lipari delle ore
10,30 venga procrastinata alle ore 11,30, senza che ciò comporti, a nostro
avviso, aggravi di costi.
L'ultima corsa pomeridiana per
Acquacalda è stata fissata alle ore 17,30, cancellando così ogni altro collegamento nel tardo pomeriggio.
Ciò comporta l'impossibilità di usufruire dei mezzi pubblici durante tutto
l'arco pre-serale: ch e senso ha partire da Acquacalda alle ore
16,25 per poi rientrare con l'ultima corsa delle ore 17,30 da Lipari? E chi rientra con l'aliscafo dovrà forzatamente affidarsi ai privati?
Riteniamo dunque indispensabile un collegamento con partenza da Lipari tra le 18,30 e le 19,00.
3) CORSE FESTIVE
L'abolizione in tutta l'isola di corse nelle giornate festive dà una triste sensazione di coprifuoco. Sarebbe auspicabile, per contro, effettuare delle corse almeno nella mattinata, magari con delle "circolari" a tariffe adeguate.
Per quanto concerne la nostra frazione viene richiesta una corsa tra le 9,30 e le 10,30 ed un'altra tra le 13,00 e le 14,00 da e per Lipari.
Richiamiamo l'attenzione di chi ci legge sulla totale assenza in loco di esercizi commerciali anche per generi di primissima necessità. Per qualsivoglia articolo, dal fiammifero al medicinale, dobbiamo recarci inevitabilmente nei centri di Canneto o di Lipari. Non sempre e non tutti possiamo avere mezzi propri e quindi autonomia nei collegamenti.
E' doveroso compito di chi ci amministra garantire a tutti i cittadini dell'isola il diritto alla mobilità territoriale mediante una accorta, razionale e, soprattutto, condivisa attuazione di collegamenti nell'interesse prioritariamente dell'utenza.
Attendiamo un pronto riscontro, dichiarandoci ben disponibili ad un immediato confronto di intenti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
Auguri a....Marina, Maria Antonietta, Elena e Annagrazia
Gli auguri di buon compleanno oggi sono per Marina Greco, Maria Antonietta Serio, Elena Lazzaro e AnnaGrazia Giunta
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno
Qualche svista del punto di vista (di Pietro Lo Cascio)
Caro Sarpi,
leggendo la rubrica “punto di vista”, saltano agli occhi alcune piccole sfumature che rivelano una modesta conoscenza dei termini della questione, almeno per quanto riguarda La Sinistra. Li chiarisco ad uso di chi legge: il nostro coordinamento riunisce Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione e altre persone non tesserate in questi partiti ma che si riconoscono nell’azione politica dello stesso. Di conseguenza, è ovvio che “i voti della candidata Pajno” non siano “tutti di Rifondazione”; se l’autore è in cerca di un termine di raffronto, suggerirei umilmente di contare i voti delle ultime amministrative (maggio), certamente molto più indicativi riguardo ai consensi locali della Sinistra.
Detto ciò, ci viene imputato l’“errore” della conferenza stampa. Evidentemente se una forza politica elabora una proposta, predispone un regolamento allegato all’odg e decide di illustrarlo alla cittadinanza, viene ritenuto un errore. Se ci guardiamo attorno, o alle spalle, di “errori” del genere me ne vengono in mente parecchi, ma pazienza, lo terremo in considerazione per il futuro.
Infine, è evidente che oggi la nostra posizione sia diversa non soltanto da quella del PD, ma anche da altre forze – per esempio l’UDC – con le quali abbiamo lavorato insieme durante 5 anni di proficua e non sterile opposizione. Non dubito che chi segue le vicende di questo paese sappia perfettamente quali motivi hanno indotto un percorso diverso, e dunque mi sembra un po’ strano chiedersi oggi perché non si collabori come un tempo, fermo restando che La Sinistra ha proposto e continuerà a produrre proposte costruttive per il bene del paese che, ci si augura, possano trovare un più largo consenso e un concreto accoglimento al di là dei tatticismi di rito.
Cordiali saluti e grazie per l’attenzione,
Pietro Lo Cascio
Siremar-CdI, personale in stato di agitazione
Peppe Paino- lipari.biz
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente Siremar-Compagnia delle Isole. I segretari Spanò, Benigno e Mattone hanno "avvisato", con una nota, la società che si sta violando "quanto pattuito nel Verbale di Consultazionee di Accordo sottoscritto a Roma il 19 dicembre del 2011, accordo pienamente vincolante per le parti contraenti". Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti fanno riferimento, in particolare, alla " comunicazione datoriale di disdetta di tutti i contratti in essere, alla comunicazione all'Autorità marittima relativa al trattamento del personale imbarcato proveniente dal Turno Generale circa la non applicazione di alcun accordo aziendale". Ed ancora " alla conseguente unilaterale modifica degli accordi vigenti -approvati dal competente Ministero- che non prevedono distinzione di trattamento fra personale dei turni particolari e del turno generale
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente Siremar-Compagnia delle Isole. I segretari Spanò, Benigno e Mattone hanno "avvisato", con una nota, la società che si sta violando "quanto pattuito nel Verbale di Consultazionee di Accordo sottoscritto a Roma il 19 dicembre del 2011, accordo pienamente vincolante per le parti contraenti". Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti fanno riferimento, in particolare, alla " comunicazione datoriale di disdetta di tutti i contratti in essere, alla comunicazione all'Autorità marittima relativa al trattamento del personale imbarcato proveniente dal Turno Generale circa la non applicazione di alcun accordo aziendale". Ed ancora " alla conseguente unilaterale modifica degli accordi vigenti -approvati dal competente Ministero- che non prevedono distinzione di trattamento fra personale dei turni particolari e del turno generale
Cassonetti a fuoco in località Calandra. (foto Gianmarco Merlino)
Stanotte intorno all'una sono andati a fuoco (dolosamente) tre cassonetti dei rifiuti in località Calandra a Canneto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
Nella foto di Gianmarco Merlino i cassonetti avvolti dalle fiamme
Nella foto di Gianmarco Merlino i cassonetti avvolti dalle fiamme
giovedì 22 novembre 2012
La Sinistra: "Bocciatura registro unioni civili persa occasione ..."
Prendiamo atto con delusione e rammarico della bocciatura dell’odg sul registro delle unioni civili, e non perché la proposta fosse stata presentata dal consigliere Iacolino come primo firmatario, ma perché, a nostro avviso, ieri si è persa un’occasione di raccordo tra le risposte delle istituzioni e le istanze di una società civile sempre più complessa e articolata. Nella variegata esposizione delle tesi contrarie che ha animato la seduta consiliare, registriamo con un certo sgomento alcune posizioni che sembrano supportate da argomentazioni alquanto farraginose o, almeno, discutibili: il consigliere Bruno del PDL si è richiamato alle opinioni contrarie del cardinale Scola, distintosi per la sua opera come padre spirituale dell’ex-presidente del consiglio Berlusconi, che tuttavia confliggono con numerose prese di posizione a favore di esponenti della Chiesa e delle comunità cristiane di base; il consigliere Fonti del Faro ha constatato il mancato rispetto del diritto alla mobilità degli studenti, e dunque ha votato contrario (?); il consigliere Russo di Art. 1 ha avvertito l’esigenza di parlare dell’aeroporto, e dunque ha votato contrario (???); il consigliere Orifici di FLI, invece, non sembrava avvertire nulla, ma votava comunque contrario, distinguendosi in questo dagli orientamenti del proprio partito in materia di unioni civili (“la legge è chiamata a ordinare dal punto di vista normativo le relazioni tra le persone, ma non può dettare il contenuto morale delle scelte che i cittadini decidono liberamente di compiere, e non può ostruzionisticamente avversare quelle tendenze che al legislatore appaiano moralmente reprensibili”, da Documento Segreteria Nazionale FLI, “patto civile – per la qualificazione dei diritti civili”, www.futuroelibertà.it). Non meno disarmante l’assenza di alcuni firmatari dello stesso odg che, seppure dettata da ragioni personali o professionali, e dunque prevedibile, poteva costituire motivo di una richiesta di rinvio dei lavori consiliari che è invece mancata; non spettava d’altronde al consigliere Iacolino immaginare la natura e l’improcrastinabilità dei loro gravosi impegni. Non dubitiamo comunque che, a breve, i consiglieri del PD possano trovare maggiori ispirazioni nel corso del convegno che il loro segretario Cincotta ha annunciato di volere indire sul tema delle unioni civili. Nonostante l’esito infausto del voto desideriamo ringraziare sentitamente il presidente provinciale diArcigay Rosario Duca, il cui contributo ha arricchito di valore civile e democratico la proposta del registro, e che certamente non avrebbe meritato la piccata risposta dell’assessore Biviano sulla sua presunta malafede: di solito sono gli assenti, caro Biviano, ad avere torto. Rivolgiamo infine un ringraziamento al presidente Sabatini e ai consiglieri Lauria e Caccetta, cui riconosciamo di avere dimostrato la propria autonomia di pensiero, cosa che certamente gli fa onore. Ieri in questo paese si è posta una questione di civiltà, ma il voto contrario non può certamente relegarla in un oblio che nega il riconoscimento di diritti paritari alle tante coppie di fatto che abitano il nostro Comune.
Coordinamento " LA SINISTRA "
Sullo Stromboli esplosione più potente di quelle abituali, ma tutto nella norma
Nel primo pomeriggio di oggi sullo Stromboli c’e stata una fortissima esplosione che ha creato una nuvola alta circa 3 Km.(vedi foto).
Nonostante l’esplosione sia stata decisamente più potente di quelle abituali , gli esperti, che monitorano costantemente il vulcano, tranquillizzano tutti affermando che quanto accaduto rientra nelle caratteristiche eruttive del vulcano.
In conseguenza dell'esplosione non si registrano danni nell'isola e la nube di fumo e cenere, levatasi altissima in cielo, con il passare delle ore si è dissolta.
Nonostante l’esplosione sia stata decisamente più potente di quelle abituali , gli esperti, che monitorano costantemente il vulcano, tranquillizzano tutti affermando che quanto accaduto rientra nelle caratteristiche eruttive del vulcano.
In conseguenza dell'esplosione non si registrano danni nell'isola e la nube di fumo e cenere, levatasi altissima in cielo, con il passare delle ore si è dissolta.
Il "Punto di vista": Gli errori del centro-sinistra liparese
Le ultime vicende legate alla bocciatura in consiglio
comunale della proposta d'istituzione del registro delle unioni civili,
confermano che di “errori gravi”, come
afferma il segretario Giuseppe Cincotta, all’interno del centro sinistra sulla
vicenda ne sono stati commessi parecchi.
Primo errore.
Da quasi un anno, ormai, i due gruppi che fanno capo al centro sinistra
eoliano, “La sinistra” e “Partito Democratico” non parlano, non dialogano, non
si confrontano. L’occasione di una ripresa dei rapporti politici era data dalla
sottoscrizione proprio della proposta per il consiglio comunale sul registro
delle unioni civili, ma nessuna delle due parti ha ritenuto opportuno aprire un
confronto all’interno dello schieramento ad ancor più nella più ampia area che
nel Paese si riconosce nel centro sinistra. La lettera di Saverio Merlino
conferma questo errore di fondo.
È strano che uno schieramento che sino a tutto il 2011
ha collaborato attivamente all’opposizione in iniziative comuni non riesca più
a trovare uomini e luoghi per intavolare delle discussioni sulle problematiche
del Paese anche se dopo le elezioni amministrative si sono trovati su banchi diversi.
Secondo errore.
Questo è tutto del consigliere Iacolino e della “Sinistra” – l’aver convocato
una conferenza stampa prima del voto senza coinvolgere gli altri partiti
sostenitori della proposta e aver dato la sensazioni che la fondamentale
questione delle unioni civili riducendola e limitandola ad esclusivo interesse
dell’arcigay mentre investe una platea molto più ampia di coppie. E’ un errore
grave.
Per chi l’ha vista dall’esterno la conferenza è apparsa
come una riduzione del valore della proposta: “sono interessati solo quelli dell’arcigay” mentre la fattispecie
coinvolgeva ben altri e più ampi interessi. Lo stesso dicasi dello spirito da “primi della classe” che anima qualche
giovane di rifondazione comunista. I voti ottenuti dalla candidata Tilde Pajno
non sono tutti voti di rifondazione comunista ma comprendono i consensi di
quella più ampia fascia del Paese che da va Partito Democratico all’estrema
sinistra e non si riconosce necessariamente in una delle formazioni politiche
organizzate. Questo è un altro punto che si tende facilmente a dimenticare o
far finta di dimenticare.
Terzo errore. Questo
è tutto a carico del consigliere Giacomo Biviano – un uomo d’esperienza
politica come lui non doveva lasciare “al
caso” la seduta del consiglio comunale. La sua esperienza di capogruppo lo
doveva indurre a ragionare sui numeri ed a chiedere, visti i suoi “impegni istituzionali”, al presidente
del Consiglio ed ai suoi colleghi di maggioranza di rinviare il punto o a far
cadere in aula il numero legale per non rischiare di arrivare ad un voto
negativo mentre, superficialmente, ha “girato”
la responsabilità ad altri, come interpretare altrimenti le sue frasi:
“Sulla possibilità
di rinviare il consiglio credo che questo poteva essere chiesto in aula da un
qualsiasi consigliere. E' stato fatto?”
“Ci si è accertati
se vi erano le condizioni numeriche affinchè la proposta venisse votata
favorevolmente? Qualcuno ha considerato l'ipotesi di chiedere un rinvio vista
l'assenza di alcuni consiglieri che avevano firmato la proposta o si erano
pronunciati favorevolmente il giorno prima? E' stata fatta una telefonata a
questi per capire se sarebbero venuti oppure no, se avessero impegni personali
o di altro genere? “
domande retoriche
che hanno una sola risposta: lui! chi altri? Cosa può addebitare al
Presidente del Consiglio che ha votato a favore come la giovane Caccetta.
Adesso che fare?
Non ripetere gli errori, ricominciare da capo.
Un suggerimento: fate un bel gazebo e raccogliete le
firme così direte ai consiglieri comunali che hanno votato contro che nel Paese
esiste una maturità ed una attenzione diversa da quella espressa da loro.
COME RISPARMIARE ENERGIA ELETTRICA NELLE CASE ,NELL’ILLUMINAZIONE STRADALE E NEGLI EDIFICI PUBBLICI (di Felice Lopes)
Egr. Direttore,
in
questi giorni sulla stampa sono apparse alcune notizie preoccupanti come
l’aumento dell’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera ( CO2 ) ,
l’innalzamento della temperatura ,lo
scioglimento dei ghiacciai con conseguente innalzamento dei mari ( si prevedono
picchi di 40 cm entro la fine del secolo ) e due notizie minori ( rispetto all’altra ) che ho
ritenuto altrettanto interessanti divulgare
.
Le
due notizie riguardano :
a) 700 miliardi di incentivi
l'anno per promuovere l'utilizzo delle fonti rinnovabili nell'energia termica.
sono quelli previsti da uno schema di decreto varato dal governo che prevede
anche delle misure per la messa in efficienza energetica degli edifici
pubblici. il sistema di incentivi riguarderà soprattutto piccoli interventi
domestici e coprirà circa il 40% dell'investimento;
b) che in Inghilterra si insegna nelle scuole
come risparmiare in bolletta.
Queste due importanti notizie mi hanno indotto a scrivere questo articolo in modo
semplice ed intuitivo affinché serva sia come cultura generale e sia come
risparmio energetico per le famiglie e
per gli Enti pubblici .
Partiamo
dal concetto di energia e come si genera in Italia. La modalità più diffusa
prevede l’uso di idrocarburi e carbone . Le recenti tecnologie puntano sulle
fonti rinnovabili che sono (le più comuni ) :energia geotermica (utilizzando il
calore prodotto nel sottosuolo ),energia idroelettrica (prodotta dall’acqua che
fa girare le turbine ) , energia solare , energia eolica . A titolo informativo
, perché poco usata , c’è l’energia marina (prodotta dalle correnti marine che
fanno girare le turbine) e l’energia da biogas (bruciando alghe , oli vegetali
ecc. ) .
Passiamo
ora ai consumi di energia occupandoci in particolare dell’energia elettrica,
che è il nostro pane quotidiano e fonte di preoccupazione per il sempre più “
caro bolletta “.
In
una famiglia i consumi riguardano principalmente l’illuminazione e l’uso di
elettrodomestici ed in minor misura i led quando rimangono in standby le televisione, i telefoni
cordless ecc..
L’illuminazione
dipende dal tipo di lampada usata : oggi , ma solo per poco si usano ancora le lampade ad incandescenza , mentre trovano sempre impiego le lampade al neon, lampade a risparmio
energetico e lampade di ultima generazione a led.
Parliamo
dei consumi : Il consumo di una lampada dipende dalla potenza espressa in watt , mentre la scelta dipende dai watt e dal tipo di flusso luminoso richiesto . Non meno
importante nella scelta è la vita media (la durata) della lampada ed il suo costo
.
Prendiamo
ad esempio il consumo elettrico annuo di alcune lampade sotto riportate
utilizzate per otto ore al giorno :
Come si
vede , c’è una notevole differenza
sui consumi annui e , sebbene i costi siano notevolmente differenti tra
loro, la lampada al led nel tempo conviene più delle altre per il minor consumo
di energia ,la maggiore durata e la migliore resa cromatica . Per quanto
attiene le lampade ad incandescenza già da Settembre 2012 l’Unione Europea le ha messe al bando, per cui il
prossimo ricambio verterà tra le lampade a cfl –neon e le lampade al led. Il
prezzo al momento è a vantaggio delle prime
( costo 4/8 euro ) , ma fra non molto anche le lampade a led si
troveranno ad un prezzo di poco superiore .
Passiamo
agli elettrodomestici . Questa è la nota dolente .E’ vero che c’è una fascia
oraria più conveniente per il loro utilizzo , ma è altrettanto vero che là dove
ci sono resistenze (forni, lavastoviglie,lavabiancheria, ferri da stiro
,scaldabagni, tostapane ecc. ) sono
dolori perché il consumo orario è pari alla potenza della resistenza..
Notevolmente
diverso è il consumo dei frigoriferi, dei televisori,degli aspirapolvere, delle
autoclavi ed in genere di tutti gli elettrodomestici con solo motori da far
girare.
Come
porvi rimedio . Ecco alcuni consigli :
a)
In caso di nuovo
acquisto controllare la classe per il
risparmio energetico , riportata nel libretto d’uso ,
b)
Adoperare l’elettrodomestico nella fascia protetta , tutti i giorni dopo
le 19,00 , mentre il sabato e la domenica tutto il giorno ;
c)
Nel caso che le
finanze lo consentono farsi installare un pannello solare (costo medio per un
pannello solare con serbatoio di accumulo da 200 litri euro 2.500 +iva – si
tenga conto che c’è un abbattimento del 55% da parte dello Stato in forma
rateizzata ) . Potete così disporre di acqua calda per i servizi , per la
lavabiancheria e la lavastoviglie , che verranno alimentati dal’impianto . Il
risparmio è notevole e si ammortizza l’impianto in tempi brevi. Scelta
consigliata ;
d)
Per quelli che
anelano al risparmio a tutti i costi se lo possono permettere l’ Enel Green
Pawer produce un Kit fotovoltaico , chiavi in mano, pensato per i consumi
elettrici di una famiglia, con incentivi
statali per venti anni a partire da 6.900 euro iva esclusa .
Ed
ora passiamo agli Enti pubblici .
Partiamo dalla pubblica illuminazione .
Partiamo dalla pubblica illuminazione .
Il dieci di
Ottobre 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Stabilità per il 2013 – 2015 .
Nell'ambito di questa legge di stabilità il Governo ha dato il via libera
al secondo capitolo delle disposizioni per la revisione della spesa pubblica
(spending review) , estendendo il principio di razionalizzazione e
ammodernamento delle fonti di illuminazione in ambienti pubblici
Lo scopo è quello di Reingegnerizzare la rete di illuminazione pubblica per
tagliare gli sprechi energetici, tutelare l'ambiente e ottenere risparmi
economici contenendo così la spesa pubblica.
Con decreto del Presidente del Consiglio, su proposta del ministro
dell’Ambiente, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico e del
ministro dell’Economia saranno stabiliti
gli “standard tecnici di tali
fonti di illuminazione e misure di moderazione del loro utilizzo”. Tra le
misure previste figurano lo “spegnimento dell’illuminazione ovvero suo
affievolimento, anche automatico, attraverso appositi dispositivi, durante
tutte o parte delle ore notturne”; “l’individuazione della rete viaria ovvero
delle aree, urbane o extraurbane, o anche solo di loro porzioni, nelle quali
sono adottate le misure dello spegnimento o dell’affievolimento
dell’illuminazione, anche combinate fra loro”; “l’individuazione dei tratti di
rete viaria o di ambiente, urbano ed extraurbano, ovvero di specifici luoghi ed
archi temporali, nei quali, invece, non trovano applicazione” le misure di
spegnimento; “l’individuazione delle modalità di ammodernamento degli impianti
o dispositivi di illuminazione, in modo da convergere, progressivamente e con
sostituzioni tecnologiche, verso obiettivi di maggiore efficienza energetica
dei diversi dispositivi di illuminazione”.
Tutto scaturisce dal fatto che
spesa energetica per la sola illuminazione pubblica ammonta ( secondo una
stima del Governo ) ad un miliardo di
euro. A questa cifra poi vanno aggiunte
le spese per la manutenzione del parco apparecchi esistente e la spesa per i
continui nuovi impianti che vengono installati anno dopo anno .
L'Italia è , infatti , tra i paesi più spreconi, seconda sola alla Spagna.
Il nostro Paese consuma pro capite più del doppio della Germania e quasi il
triplo di Gran Bretagna, Olanda e Irlanda. “Senza riportare tutti al buio, ma semplicemente
'abbassandoci' al livello di nazioni quali la Germania o la Gran Bretagna,
possiamo arrivare a risparmiare oltre la metà di quanto attualmente spendiamo,
recuperando circa mezzo miliardo di euro ogni anno.
Dopo qualche sconsiderata ilarità della stampa prezzolata , il Decreto
Legge è stato accantonato , si spera non
per molto .
Speriamo che il nuovo Governo che nascerà dalle prossime elezioni politiche
sia meno ingabbiato dell’attuale e sia
capace di decidere nel rispetto di un programma elettorale approvato dal popolo
col consenso dato al partito che lo propone .
La Società Elettrica Liparese , grazie alla lungimiranza ed alla gestione
oculata del titolare Dr. Zagami, utilizza
già impianti predisposti per tutta notte e mezza notte ed inoltre ha già in parte recepito lo spirito
della legge di revisione della spesa pubblica , adottando per l’illuminazione
urbana di una parte del centro storico di Lipari lampade a Led .
Per quanto attiene le borgate dell’isola , la cui rete elettrica è comunale , l’illuminazione stradale è
affidata in parte a plafoniere montate su pali in ferro alimentate con lampade
da 125 watt a luce miscelata ed in parte a portalampade montate su pali in
legno alimentate sia con lampade a luce miscelata che , in minima parte, ad
incandescenza .
Nel merito occorre riconoscere che ,
in un prossimo futuro, l’illuminazione
pubblica e quella privata sarà a tecnologia LED .
Si prevede che per l’illuminazione pubblica a Led entro il 2020
ne verranno installati 17 milioni di unità .
Sempre sul principio del risparmio energetico per la pubblica illuminazione
le nostre industrie son già in grado di costruire lampioni solari per
l’illuminazione stradale .
La Istar Solar ha già sviluppato , dopo anni di ricerca, un sistema , del
tutto autonomo e molto efficiente , che permette di illuminare con i lampioni solari strade,
incroci,parcheggi auto, ecc. ecc. .
La tecnologia prevede una lampada a Led da 18 W , 2000 lumen e 18 lux di
flusso luminoso con una vita media di
60.000 ore .
Occorrono un palo da 6 metri su cui montare il modulo fotovoltaico da 110
Wp ( per installazione centro-sud ) e due batterie da 80 Ah .
Durante il giorno il modulo fotovoltaico produce energia elettrica che
viene immagazzinata nelle batterie .
Dopo il tramonto l’energia viene sfruttata per accendere la lampada a Led
.L’accensione al tramonto e lo spegnimento all’alba , avvengono automaticamente
attraverso un interruttore crepuscolare
integrato nel regolatore di carica con controllo a microprocessore ..
Per quanto attiene l’illuminazione degli edifici pubblici , dove gli
ambienti nelle ore diurne sono costantemente illuminati , si suggerisce
l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti piani degli edifici , avendo particolare
cura alla loro mimetizzazione .
Faccio presente che l’assessorato all’istruzione della Regione
Piemonte ha promosso , nell’ambito delle
attività di sensibilizzazione ambientale rivolte al mondo scolastico, la
seconda edizione del progetto sperimentale “ il risparmio energetico comincia
dalla scuola “ a cui prenderanno parte oltre 1500 studenti .
Questa idea potrebbe essere trasferita anche nelle nostre scuole e potrebbe
coniugarsi con l’iniziativa dell’Amministrazione relativa alla partecipazione
del nostro Comune al bando per il riconoscimento di “Gioielli d’Italia “ .
Cordialmente.
Ing. Felice Lopes
Avviso pubblico: Giovani per il sociale. Gli obiettivi e come aderire
Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri –
Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
Obiettivi: Favorire la diffusione della cultura della
legalità, dell’inclusione sociale, del rispetto dell’obbligo scolastico,
dell’orientamento del mercato del lavoro ai fini del rafforzamento della
coesione sociale nelle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Puglia, Sicilia,
Calabria, Campania).
Azioni per conseguire i
risultati:
a) Interventi tesi alla diffusione della legalità tra i
giovani attraverso l’impegno civico e la
partecipazione attiva nelle problematiche sociali, la cooperazione in attività
di sostegno
alle fasce deboli, la promozione di attività che avvicinano i
giovani alle Istituzioni;
b) Attività di sostegno alla formazione educativa e didattica,
finalizzate al rispetto dell’obbligo scolastico anche nell’ottica del
rafforzamento dei legami generazionali, dell’inclusione sociale, delle capacità
di apprendimento e delle pari opportunità;
c) Interventi innovativi tesi alla valorizzazione delle culture e
delle tradizioni, del dialogo tra identità culturali e religiose; alla
diffusione delle nuove tecnologie in ambiti occupazionali,
sociali, culturali; alla promozione della Cittadinanza Europea ed alla
conoscenza di opportunità e strumenti offerti dalla Comunità stessa;
d) Attività tese alla valorizzazione del capitale umano di
eccellenza in ambito tecnico, scientifico, creativo, che offrano le opportunità
di accrescere le conoscenze dei giovani con spiccate attitudini, affinare le
loro potenzialità ed impiegarli anche nella trasmissione delle stesse.
Beneficiari: Le azioni progettuali devono avere come
beneficiari diretti giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni. Il target di
riferimento deve essere ben delineato e definito indicando il numero di giovani
su cui si intende agire direttamente ed il contesto sociale di intervento.
Nella proposta progettuale devono essere indicati, in modo distinto e definito
i beneficiari diretti (cioè quelli coinvolti direttamente nelle attività) ed i
beneficiari indiretti (cioè quelli che, pur non coinvolti nelle azioni, saranno
influenzati dal loro svolgimento).
Soggetti proponenti:
1) Enti ed associazioni del privato sociale, singoli o associati
in ATS (associazione temporanea di scopo);
2) I soggetti capofila dell’ATS sono gli unici responsabili verso
l’Amministrazione dell’attuazione del progetto e insieme ai proponenti singoli
possono essere:
- Associazioni di promozione
sociale;
- Cooperative sociali;
- Organizzazioni di volontariato;
- Organizzazioni non lucrative di
utilità sociale;
- Fondazioni, Enti morali, Enti
Ecclesiastici e Associazioni
le cui attività non siano incompatibili con le finalità dell’Avviso;
- Organizzazioni non governative.
Saranno considerati ammissibili i progetti :
►presentati
da un organismo il cui consiglio direttivo sia in maggioranza formato da
giovani tra i 18 ed i 35 anni ed impieghi almeno il 70% di figure professionali
della stessa fascia d’età ;
►presentati
da un organismo il cui consiglio direttivo abbia una rappresentanza di giovani
tra i 18 ed i 35 anni ed impieghi almeno
il 90% di figure professionali della stessa fascia d’età ;
► che
prevedano interventi destinati alla diffusione della legalità attraverso
l’impegno civico e la cooperazione ; azioni di sostegno alla formazione
educativa e didattica, finalizzate al rispetto dell’obbligo scolastico ;
progetti innovativi destinate alla diffusione delle nuove tecnologie in ambito
occupazionale.
I soggetti proponenti devono essere costituiti in forma di atto pubblico
o scrittura privata registrata prima del prima del 31 dicembre 2011 ed avere
sede legale e/o operativa in una delle regioni dell’Obiettivo Convergenza
(Puglia Calabria, Campania, Sicilia) in cui sono previsti gli interventi
progettuali.
La richiesta di cofinanziamento pubblico per ciascun progetto
presentato non può essere inferiore ai 100.000,00 euro e non può in ogni caso
superare l'importo massimo di 200.000,00 euro.
Il soggetto proponente dovrà prevedere a proprio carico un
co-finanziamento pari al 10% del costo totale del progetto
Termine e modalità di
partecipazione: Il plico- recante all’esterno
la dicitura “Avviso – Giovani per il
sociale – Non aprire” dovrà essere
spedito tramite raccomandata con avviso di ricevimento e dovrà pervenire,
improrogabilmente, entro il 5 gennaio 2013 all’indirizzo : Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale – Via Della Mercede n. 9 – 00187
Roma
Ulteriori info e documentazione da allegare
all’istanza : http://www.gioventu.gov.it/bandi/2012/10/30/bandoservizi.aspx
Sul sito www.asp.messina.it la nuova Carta dei Servizi dell’ASP Messina
Messina, 22/11/2012. La nuova Carta dei Servizi dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, aggiornata al 2012, è consultabile sul sito internetwww.asp.messina.it.
La Carta , infatti, costituisce non solo uno strumento utile per far acquisire al cittadino quella conoscenza necessaria perché gli sia garantito il diritto alla scelta e alla partecipazione, ma anche il documento con cui l’Azienda assume nei confronti dello stesso utente un impegno di garanzia di qualità dei propri servizi e un riferimento solido per tutti gli operatori sanitari che devono orientare ogni sforzo per migliorare la qualità delle prestazioni che l’ASP Messina ha l’obbligo civile, prima ancora che giuridico, di offrire.
Nata dall’esigenza di fornire una risposta adeguata a una domanda di prestazioni sanitarie divenuta nel tempo sempre più ampia ed articolata perché fondata sulla crescente consapevolezza dei cittadini, la Carta , elaborata dall’U.O. URP & Pubblica Tutela, intende far conoscere agli utenti l’organizzazione e gli impegni dell’Azienda, i servizi erogati e le procedure per accedervi.
“Sfogliando” le sue pagine e seguendo la suddivisione per Distretti in cui si articola l’ASP, è possibile infatti ottenere informazioni su tutte le strutture, territoriali e ospedaliere, presenti nella provincia di Messina.
«Tuttavia, la sua funzione va oltre l’aspetto puramente informativo. – afferma il Commissario Straordinario dell’ASP Messina, dott. Manlio Magistri – Ciò che soprattutto la Carta offre è un’ulteriore opportunità per costruire un rapporto basato sul dialogo e il confronto tra utenti e realtà sanitaria».
Il comune di Lipari ha i requisiti per partecipare a "Gioielli d'Italia"? (di Angelo Sidoti)
La
Giunta in carica promuove iniziative e aderisce a bandi e sottoscrive
protocolli di intesa di vario genere.
Prendiamo
ad esempio l'ultima delibera di Giunta del 15/11/2012 n. 92
"Partecipazione al Bando "Gioielli d'Italia Edizione 2012"
pubblicata nell'albo pretorio del Comune.
In
una discussione sul blog mi sono permesso di definire tale bando una lotteria a premi in quanto le
probabilità di vittoria del Comune di Lipari sono esigue per non dire quasi inesistenti.
Infatti partecipano al bando tutti i
Comuni d'Italia con meno di 60.000 abitanti e di questi solo i primi 20 Comuni
selezionati saranno inseriti nel circuito"I Gioielli d'Italia”e saranno
protagonisti di una campagna di promozione sul mercato nazionale e
internazionale.
Ma
che si dice .. Non porre mai limite alla provvidenza. Oppure chi di speranza
vive disperato muore.
Come
avrete compreso l'argomento è il rilancio del sistema turistico italiano e
guarda caso nella riunione di Giunta ancora una volta era assente l'Assessore
al ramo oltre che il Sindaco sostituito nella carica dal Sig. Lauria. La
delibera di giunta arriva nell'ultima data utile ovvero alla data di scadenza
del bando fissata il 15/11/2012
(http://gioielliditalia.cittalia.com/public/decreto.pdf)
Ma
stiamo parlando non tanto dei Comuni più belli d’Italia ma di quelli che possono essere un esempio del “buon vivere”
italiano,
contribuendo ad incrementare le politiche di destagionalizzazione attraverso la
valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, turistico,
storico-urbanistico, architettonico ed enogastronomico del sistema delle
Autonomie locali italiane, sempre nell’ottica del recupero e del rilancio
dell’immagine dell’Italia. In particolare, si intende promuovere l’Italian life
style avendo come target il turista italiano e i turisti stranieri desiderosi
di approfondire anche gli aspetti meno noti dell’offerta italiana.
Voi configurate il Comune di
Lipari nelle caratteristiche sovraesposte?? Io No almeno fino a quando continueremo a ragionare in piccolo senza
pensare e programmare un sistema di sviluppo turistico più ampio che investe
tutto l'Arcipelago.
Non
voglio dilungarmi sull'argomento se no poi vengo rimproverato da alcuni amici.
Vi invito, pertanto, a leggere il contenuto del questionario che il Comune
doveva compilare in fase di partecipazione alla lotteria a premi.
http://gioielliditalia.cittalia.com/public/manuale_compilazione.pdf
Troverete
richiami a: piani particolareggiati, piani di recupero del centro storico,
piani del colore del centro storico, presenze di piste ciclabili e di parcheggi
decentrati, piano del verde urbano, raccolta differenziata, centri commerciali
naturali, presenza di punti informativi turistici, consorzi turistici.. Ma il
più bello è alla fine del questionario Parco
e Riserve Naturali e Parchi a tema.
Sicuramente il nostro Comune ha applicato tutti questi modelli di
"buon vivere" e questi strumenti di tutela del territorio.
Naturalmente la mia è una battuta.
Che
qualcuno dei Consiglieri chieda alla Giunta informazioni in merito.
Angelo Sidoti
PATTO DELLE ISOLE: UNA OPPORTUNITA' ENERGETICA PER LA SICILIA
BRUXELLES, 22 nov. (SICILIAE) - La Sicilia puo' sperare di recuperare il suo spazio operativo nel quadro del Patto delle Isole, che rappresenta - per le isole europee - il quadro d'insieme del Patto dei Sindaci: i due strumenti attraverso cui le istituzioni europee hanno promosso negli ultimi anni la crescita dell'uso di energia sostenibile.
Di questi argomenti si e' discusso a Bruxelles, alla presenza dei rappresentanti di molte isole europee, nel quadro della seconda conferenza europea del Patto delle Isole.
Cosi' come il Patto dei sindaci, il Patto delle Isole, permette alle amministrazioni di accedere a finanziamenti e a prestiti agevolati per la realizzazione di iniziative che, attraverso la produzione di energia sostenibile, riducano le emissioni di CO2 in atmosfera.
La Sicilia e' - insieme alla Sardegna - il maggior partner del Patto nel Mediterraneo. La Regione ha dichiarato la sua adesione al Patto nell'aprile 2011, nel corso della cerimonia ufficiale di apertura del progetto. Poi, nel novembre successivo l'assessore all'Energia, Giosue' Marino, ha formalmente firmato l'impegno della Sicilia, anche a nome delle amministrazioni comunali delle isole minori.
Entro novembre 2012, la Sicilia e le sue isole avrebbero pero' dovuto presentare il proprio piano per la riduzione delle emissioni di CO2: il primo passo per la selezione delle iniziative finanziabili dalla Commissione e di quelle che invece possono ricevere finanziamenti agevolati dalla Banca europea degli investimenti.
Durante tutte le attivita' preliminari avviate dalla Sicilia insieme ai dirigenti europei, erano stati individuati gli obiettivi strategici su cui operare nella fase di primo impatto.
Per ottimizzare gli sforzi si era pensato di concentrare le azioni intorno alle centrali elettriche e ai dissalatori che producono l'energia e l'acqua potabile necessarie nelle isole minori. Sia le centrali elettriche sia i dissalatori funzionano infatti a gasolio e producono un forte impatto ambientale. Per le iniziative sul territorio regionale, si erano proposti interventi di riconversione degli scarichi ai piu' grossi insediamenti industriali siciliani.
La Sicilia, a causa del lungo periodo di transizione legato alla fine anticipata della legislatura e alle nuove elezioni, non e' riuscita a presentare il suo piano. Tra una settimana il progetto sara' ufficialmente chiuso e potenzialmente le opportunita' di finanziamento saranno perse.
Ma dalla seconda conferenza di Bruxelles arriva la notizia del possibile prolungamento del "Patto" e del suo "rilancio" in chiave europea, in sinergia con il Patto dei Sindaci e un pacchetto di nuove misure che la Commissione sta elaborando e che sono finalizzate soprattutto alla tutela del mare e dell'ambiente.
Le prossime settimane saranno, in questo senso, decisive. E' gia' previsto un calendario di incontri tra i responsabili del Patto delle Isole, la DG Mare e la DG Energia.
Di questi argomenti si e' discusso a Bruxelles, alla presenza dei rappresentanti di molte isole europee, nel quadro della seconda conferenza europea del Patto delle Isole.
Cosi' come il Patto dei sindaci, il Patto delle Isole, permette alle amministrazioni di accedere a finanziamenti e a prestiti agevolati per la realizzazione di iniziative che, attraverso la produzione di energia sostenibile, riducano le emissioni di CO2 in atmosfera.
La Sicilia e' - insieme alla Sardegna - il maggior partner del Patto nel Mediterraneo. La Regione ha dichiarato la sua adesione al Patto nell'aprile 2011, nel corso della cerimonia ufficiale di apertura del progetto. Poi, nel novembre successivo l'assessore all'Energia, Giosue' Marino, ha formalmente firmato l'impegno della Sicilia, anche a nome delle amministrazioni comunali delle isole minori.
Entro novembre 2012, la Sicilia e le sue isole avrebbero pero' dovuto presentare il proprio piano per la riduzione delle emissioni di CO2: il primo passo per la selezione delle iniziative finanziabili dalla Commissione e di quelle che invece possono ricevere finanziamenti agevolati dalla Banca europea degli investimenti.
Durante tutte le attivita' preliminari avviate dalla Sicilia insieme ai dirigenti europei, erano stati individuati gli obiettivi strategici su cui operare nella fase di primo impatto.
Per ottimizzare gli sforzi si era pensato di concentrare le azioni intorno alle centrali elettriche e ai dissalatori che producono l'energia e l'acqua potabile necessarie nelle isole minori. Sia le centrali elettriche sia i dissalatori funzionano infatti a gasolio e producono un forte impatto ambientale. Per le iniziative sul territorio regionale, si erano proposti interventi di riconversione degli scarichi ai piu' grossi insediamenti industriali siciliani.
La Sicilia, a causa del lungo periodo di transizione legato alla fine anticipata della legislatura e alle nuove elezioni, non e' riuscita a presentare il suo piano. Tra una settimana il progetto sara' ufficialmente chiuso e potenzialmente le opportunita' di finanziamento saranno perse.
Ma dalla seconda conferenza di Bruxelles arriva la notizia del possibile prolungamento del "Patto" e del suo "rilancio" in chiave europea, in sinergia con il Patto dei Sindaci e un pacchetto di nuove misure che la Commissione sta elaborando e che sono finalizzate soprattutto alla tutela del mare e dell'ambiente.
Le prossime settimane saranno, in questo senso, decisive. E' gia' previsto un calendario di incontri tra i responsabili del Patto delle Isole, la DG Mare e la DG Energia.
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