Riceviamo dalla Voce Eoliana e pubblichiamo:
Il sindaco di Riomaggiore Gianluca Pasini e il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Franco Bonanini (detto anche il Faraone delle Cinque Terre), sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla squadra mobile di La Spezia e coordinata dalla procura spezzina per una serie di reati contro la pubblica amministrazione.
Sicuramente i cittadini eoliani ricorderanno Franco Bonanini, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, durante il convegno sul Parco Nazionale delle Isole Eolie tenutosi a luglio in presenza del Ministro Prestigiacomo, nella veste di relatore, per venderci il prodotto “parco”, lasciato parlare a ruota libera senza limiti di tempo, mentre i nostri relatori venivano trattati a pesci in faccia ed i loro discorsi cronometrati al millesimo di secondo.
Le accuse vanno dall'associazione a delinquere alla truffa ai danni dello Stato, dal falso all'abuso d'ufficio.
Oltre al primo cittadino di Riomaggiore Gianluca Pasini e Franco Bonanini, presidente del Parco - dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco - sono stati arrestati anche il comandante della polizia locale di Riomaggiore, il capo dell'ufficio tecnico.
Complessivamente sono state emesse 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 4 agli arresti domiciliari.
Tra i reati contestati a vario titolo al sindaco di Riomaggiore Gianluca Pasini e al presidente del Parco delle 5 Terre Franco Bonanini anche l'associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e alcuni episodi di concussione. Franco Bonanini, presidente del Parco delle Cinque Terre, già sindaco di Riomaggiore e responsabile della promozione turistica in Liguria, è stato anche europarlamentare per un giorno, il 1 luglio del 2009. Era già arrivata la comunicazione della sua nomina, nelle fila del Pd, quando la Corte d'Appello verificò un errore nella trasmissione dei voti alle precedenti europee, fra il collegio di Siena e quello di Roma.
Sicuramente Bonanini rappresenta la punta di diamante tra i presidenti dei parchi, tanto che, durante il convegno tenutosi a Lipari, la Prestigiacomo, dopo aver ascoltato estasiata il suo discorso, ha chiuso i lavori dicendo che il parco è un opportunità irrinunciabile e pertanto si deve fare.
Lo stesso Bonanini è sempre stato il punto di riferimento delle associazioni ambientaliste locali favorevoli all'istituzione del parco ed in particolare del consigliere Pietro Lo Cascio che ha più volte predicato di prendere come fulgido esempio il Parco Nazionale delle Cinque Terre e la sua gestione, vista la ricchezza e lo sviluppo turistico di quei territori.
Comunque è giusto che la Magistratura faccia il suo corso per accertare come stanno effettivamente i fatti e se qualcuno, in questa vicenda, ha sbagliato è giusto che paghi.
Questa mattina abbiamo avuto modo di leggere le dichiarazioni del Senatore del PDL Valerio Carrara che di seguito riportiamo:
“Signor Presidente, la recente vicenda che ha coinvolto il presidente del Parco nazionale delle Cinque terre fa nascere alcuni interrogativi ai quali bisogna dare seguito.
Da mesi sto ponendo attenzione al tema attraverso la presentazione di interrogazioni a risposta scritta rivolte ai Ministeri competenti in materia per conoscere l’entità di denaro pubblico che ruota intorno al settore animal-ambientalista ed utilizzato nella gestione di parchi nazionali, di parchi regionali, di aree protette, oasi di rifugio, siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciali.
Purtroppo, a tutt’oggi, nonostante abbia chiesto anche a questo ramo del Parlamento di intervenire ripetutamente per ricevere delle risposte, non ho mai ricevuto una sola risposta alle mie interrogazioni le quali non hanno altro scopo se non quello di fare chiarezza nella gestione e nella dotazione di denaro destinato alla costellazione di enti ed associazioni, pubbliche e private, che esistono nella galassia ambientalista e della biodiversità.
Davanti a me ho trovato un vero e proprio muro di gomma che non ha alcuna giustificazione.
Una volta accertato l’appannaggio di risorse economiche attribuito alle varie associazioni, enti di gestione pubblici e privati, sarebbe necessario ed utile sapere se i fondi stanziati ed erogati siano andati a buon fine, se cioè non abbiano percorso altre strade o siano stati distratti dai motivi per cui erano stati concessi.
Alla luce di quanto sopra, signor Presidente, inoltrerò un’ulteriore interrogazione per chiedere che i Ministri interessati si attivino affinché, attraverso le rispettive funzioni, avviino ispezioni con verifiche a tappeto della contabilità volte ad accertare la corretta gestioni, nonché l’utilizzo relativo dei fondi, per accertare che non siano stati distratti rispetto alla motivazione per la quale sono stati erogati. Non mi risulta, signor Presidente, che un albero per crescere abbia bisogno di finanziamenti.”
Sen. Valerio Carrara PDL
Roma 28/09/2010
Le dichiarazioni del Senatore Carrara sono chiarissime, forse è meglio soffermarsi e riflettere bene prima di istituire un parco e regalare le nostre isole a chissà quali personaggi che possono fare e disfare a loro piacimento, senza che nessuno li controlli.
Oggi, intorno ai Parchi ed alle aree protette in genere, ruotano una moltitudine di interessi che vanno ben al di là della tutela ambientale e del territorio e personaggi senza scrupoli sono in agguato, pronti ad approfittarne ed a fare business sulle spalle dei poveri cittadini.
La Voce Eoliana è contraria all'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, ma è favorevole a forme di tutela del territorio più elastiche e democratiche rispetto ai parchi, dove si pone l'uomo al centro dell'ambiente e non viceversa, rifiutando l'ambientalismo estremista che si è sviluppato negli ultimi anni che non ha portato a nulla di buono se non quello di proporre ulteriori vincoli sull'intero territorio.
Per il resto, possiamo solo fare i complimenti a chi ha organizzato il convegno di luglio sul Parco Nazionale delle Isole Eolie per convincere la popolazione sulla bontà del pacchetto parco, sicuramente si sarebbe potuto evitare tempo e risparmiare denaro pubblico per far passare qualche giorno di vacanza gratis alle Eolie a questi santoni che gestiscono i parchi e relative famiglie al seguito.
Pertanto, cari cittadini, diffidiamo dalle facili promesse di benessere, di finanziamenti a valanga ed occupazione, i parchi non portano nessun vantaggio per le comunità locali ma solo restrizioni e limitazioni ai diritti dei cittadini.
Lipari, lì 29/09/2010
La Voce Eoliana