Exit poll, previsioni e proiezioni, dati ufficiali parziali, dati definitivi. Sapremo tutto nell’ordine. L’affidabilità cresce lungo la sequenza, ma con qualche eccezione. L’affluenza dei dati parziali, infatti, non migliora l’affidabilità, specie nella primissima fase a meno che non ci sia una tendenza generale conclamata e irreversibile. Capita a ogni rinuncia di Papa (che arriva con minore frequenza della morte del Pontefice).
Ore 15,01: avremo i primi dati di qualche rilievo, fra 17 e le 18 il quadro sarà sufficientemente chiaro. Aggiustamenti e rifiniture fino alle 22, e più in là. Questa è la norma, ma si può stare certi che già alle 15 e qualche minuto, ci saranno già le prime informazioni, grazie agli exit-poll. Sappiamo quante delusioni queste rilevazioni hanno dato in passato. Gli elettori sono restii a rivelare la loro scelta, non si fidano. E’ una questione culturale. Per questa ragione gli exit poll erano stati banditi. Ora sono stati riesumati. Sarà interessante sapere se nel frattempo è cambiato qualcosa nell’atteggiamento degli elettori.
Coloro che sono stati chiamati – da TV, radio e network – a interpretare i dati man mano che affluiscono in modo da offrire previsioni accurate in tempi brevi preparano ciò che serve con meticolosità. Stavolta sarà più difficile che in passato fare i raffronti. Normalmente le prime sezioni scrutinate vengono ‘pesate’ sulla base dei dati storici, che in questa circostanza sono lacunosi. Non c’e’ storia di alcuni partiti, come il Movimento 5 Stelle, Rivoluzione Civile, Fermare il Declino. Le coalizioni – centrodestra e centrosinistra – sono state terremotate. Molto complicato effettuare parametri, comparazioni, confronti.
L’unica nota positiva è che non essendoci le preferenze lo scrutinio dovrebbe procedere celermente, ma la legge è diabolica, non consente di arrivare alle conclusioni se non alla fine della partita. I seggi potrebbero essere assegnati anche ai migliori perdenti, un calcolo che potrà compiersi soltanto a chiusura dell’affluenza dei dati.
Ora ci siamo, e i principali istituti di rilevazione italiani hanno messo in moto una potente macchina organizzativa che coinvolge migliaia di persone, impegnate ai seggi, al telefono, al computer e direttamente sugli schermi per fornire i dati in tempo reale ai cittadini.
Per la Rai scendera’ in campo l’Istituto Piepoli, e il suo presidente Nicola Piepoli, affiancato da Andrea Tozzi e Roberto Baldassari, andrà in onda sulle varie Reti Rai per dare i risultati in tempo reale nel corso della giornata di lunedì. L’Istituto, come spiega a Labitalia Andrea Tozzi, nel corso della campagna elettorale ha già organizzato “sondaggi pre-elettorali e proiezioni, sia per le elezioni politiche (Camera e Senato) che per le elezioni regionali (Lombardia, Lazio, Molise), sempre per la Rai”. Nelle giornate clou del voto saranno al lavoro “oltre 2.000 persone, fra statistici, informatici e analisti politici direttamente a Saxa Rubra (sede Rai Roma, ndr), rilevatori sul campo (distribuiti in tutta Italia),supervisori, persone al call center telefonico”. Tozzi spiega che nella serata di lunedi’ “si andra’ avanti ad oltranza: orientativamente fino alle 23-24″.
I risultati delle urne su Mediaset, invece, saranno diffusi da Antonio Noto (Ipr Marketing). “Faremo le proiezioni -dice Noto a Labitalia- per tutti canali Mediaset, quindi Canale 5, Rete 4, Italia 1 e Tg Com. Gia’ dal pomeriggio elettorale saremo impegnati con collegamenti dal nostro ufficio di Napoli, dove in diretta daremo i risultati delle proiezioni. Inizieremo alle 16 e termineremo attorno mezzanotte Dietro agli schermi al lavoro ci saranno 1.200 persone -sottolinea Noto- tra rilevatori e ricercatori. I rilevatori sono piazzati nei circa 1.000 seggi campione individuati sulla base dei risultati delle precedenti elezioni”. Per Noto, dunque,una maratona in esclusiva Mediaset. “Io saro’ per tutto il pomeriggio elettorale di lunedi’ sui Tg5″, conferma.
Antonio Masia e la Emg, invece, hanno organizzato le proiezioni elettorali per La7. “Faremo solo le politiche e non le regionali-premette Masia con Labitalia- e, compatibilmente con lo spoglio, daremo i primi dati dalle 16 meno qualche minuto fino alle 20.30-21″. Per il Senato, dice il ricercatore, “il quadro dovrebbe essere gia’abbastanza chiaro tra le 17 e le 18; per la Camera si dovra’ aspettaretra le 19.30 e le 20″.
“I primi dati saranno tendenze –conferma Masia- e poi si assestereanno, credo, rapidamente non essendoci le preferenze “.
Alla Emg saranno impegnate almeno 600 persone in giro per l’Italia: “entreranno nelle sezioni e comunicheranno al nostro call center i dati”. “Ci sono poi 100 persone nelle sedi e poi ci sono i consulenti: insomma almeno 750 persone al lavoro!”, conclude Masia.
Anche Renato Mannheimer e’ impegnato con l’Ispo per le elezioni.“Faro’ una ricerca su chi voterà per cercare di capire i flussi e, come in tutte le elezioni , faremo i sondaggi durante il voto”, dice il sociologo a Labitalia.
E i risultati? “Naturalmente – risponde Mannheimer – li dirò a ‘Porta a Porta’”.