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venerdì 30 luglio 2010

Bollettazione idrica. La gestione di un comune deve avere come riferimento la certezza del diritto. Il consigliere Lauria scrive al sindaco di Lipari

Questo il testo della lettera che il consigliere Bartolo Lauria ha inviato al sindaco di Lipari, Mariano Bruno:
Il sottoscritto ha preso atto della lettera inviata dal Geom. Vincenzo Messina, ex tecnico comunale e notoriamente esperto di problemi idrici e fognari, delle considerazioni del Rag. Saverio Merlino, delle interrogazioni presentate da diversi Consiglieri Comunali e del risultato della Conferenza stampa del PD liparese.
La gestione di un Comune deve avere come punto di riferimento “la certezza del diritto”; quanto sta accadendo, invece, dimostra che il nostro Comune ha operato nel settore idrico senza tenere conto del rispetto dei cittadini e dei loro diritti al fine di introitare delle somme probabilmente per sanare disavanzi e far conseguire incentivi vari. Le problematiche che attengono la fatturazione e la nuova gestione del servizio idrico non possono certamente esaurirsi con una conferenza stampa improntata al “vogliamoci tanto bene”, o “siamo lavorando per riparare gli errori degli altri.
Egregio Signor Sindaco, è indispensabile ed urgente sospendere il pagamento di tutte le fatture emesse per accertare ogni responsabilità, tenuto conto dei rapporti stipulati con la Società GF-Ambiente ed il danno economico e d’immagine che ne consegue per il Comune. Si tratta di un “atto dovuto” per tutti i cittadini che giornalmente sono stati costretti ad accalcarsi nelle scale del Servizio Idrico e per tutti coloro che, sparsi per il mondo, ignari di quanto è stato consumato a loro danno, hanno già effettuato il pagamento richiesto. Prima di emettere nuove fatture è opportuno e corretto espletare gli accertamenti sul programma acquistato, sulla società scelta per gestire la fatturazione, rinegoziare tutti i contratti con gli utenti, correggere gli errori commessi che sono stati ampiamente segnalati.
Solo, e solo dopo aver fatto tutto questo, è possibile emettere le nuove fatture. Altrimenti, Egregio Signor Sindaco, il rischio è che al danno si possa aggiungere anche la beffa (per i cittadini).
Il sottoscritto ritiene che debba essere anche rivisto il Piano finanziario che ha portato alla applicazione delle varie tariffe. Oggi, infatti abbiamo che per una utenza domestica residente l' applicazione di euro .0,80 per mc. (sino ad 80 mc.), e di euro .0,67 per mc. per canone fognatura e depurazione.
In buona sostanza la tariffa applicata per 1 mc. di acqua è di poco superiore a quella per smaltirla. Qualcosa non funziona!
BARTOLO LAURIA Consigliere

Lipari: "Ampliamento" del pino telefonico. Interviene la polizia municipale. Lo Cascio: "Urge un piano"

Stavano montando apparecchiature di telefonia mobile, per la precisione una stazione radio base da utilizzare per il trasferimento del segnale, ma all'arrivo della polizia municipale di Lipari non sono stati in grado di dimostrare di essere in possesso delle regolari autorizzazioni e sono stati costretti a smontare quanto installato.
E' accaduto stamattina a Lipari, in contrada Capistello, dove operai per conto della Wind erano al lavoro su uno dei "pini telefonici".
La polizia municipale, giunta sul posto con il comandante Nico Russo e l'ispettore Giacomo Marino, è stata allertata da alcuni residenti nella zona.
I vigili urbani, oltre a bloccare in via preventiva i lavori e a fare smontare quanto installato, provvederanno a segnalare il tutto agli organismi competenti onde perseguire eventuali illeciti.
VI PROPONIAMO UN SERVIZIO VIDEO RELATIVO AD UNA PARTE DELl'INTERVENTO + L' INTERVISTA AL CONSIGLIERE COMUNALE PIETRO LO CASCIO CHE TORNA A PUNTARE IL DITO SULLA MANCANZA DI UN PIANO SPECIFICO.


Vip alle Eolie. "Paparazzati" a Panarea Claudio Amendola e Francesca Neri

Abbiamo "paparazzato" a Panarea, a bordo di una barca a vela di circa 24metri di nome Acaia, Claudio Amendola e Francesca Neri.Vi proponiamo alcuni degli scatti, tra i quali è immortalato anche un tenero abbraccio tra i due.
La barca era ormeggiata al largo della Spiaggia degli Zimmari
(Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra)







Come erano le Eolie ..e gli eoliani (77° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
NELLE FOTO:
1) La Cattedrale di Lipari prima dell'attuale conformazione
2) Il Convento dei Cappuccini (Lipari)
3) Lipari: Il C.so V.E. visto da San Pietro
4) Prima Telecamera subacquea della Panaria film
5) Canneto ai tempi del fascio

Tirrenia, il Pd all'attacco. Lombardo riferisca all'Ars

S'infiamma la polemica sull'acquisto della Tirrenia, società statale con un debito di 520 milioni, rilevata dalla Mediterranea Holding, società partecipata dalla Regione al 37 per cento. Il Pd chiede al governatore Raffaele Lombardo di riferire in aula all'Ars
"Ma come? La Regione deve vendere le società partecipate e alleggerirsi di quote e cda, e nel frattempo compra la Tirrenia? Questa operazione va nella direzione opposta a quella annunciata in più occasioni dal governo Lombardo". Lo dice Davide Faraone, deputato regionale Pd.
"In questo modo la Regione torna imprenditrice e di fatto si pone in competizione con i soggetti privati, concretizzando i timori espressi da Assindustria. A questo punto - aggiunge - è indispensabile investire l'intero parlamento regionale: Lombardo venga in aula e riferisca su ciò che ha fatto o sta facendo il governo sul versante delle società partecipate, e a che punto è il piano di dismissione previsto dall'ultima Finanziaria".
"La gara per la privatizzazione di Tirrenia e Siremar "non è stata un flop". A dichiararlo, all'indomani del via libera di Fintecna all'unico concorrente in gara, appunto Mediterranea Holding, è stato il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli. "Non è stato un flop - ha detto Matteoli parlando a margine della presentazione del piano per l'esodo estivo 2010 dell'Anas - a noi bastava un concorrente perché certo non si poteva vendere a due soggetti. Il fatto che si sia concretizzata è positivo e sono soddisfatto della vendita".
Ora, ha annunciato Matteoli, a breve verranno convocate le organizzazioni sindacali che anche ieri hanno chiesto un incontro con il governo e con i nuovi proprietari di Mediterranea holding per discutere del piano industriale e delle prospettive occupazionali.
"Il contratto verrà firmato il 4 agosto - ha detto Matteoli - e dopo la firma informeremo i sindacati. Questo è un nostro dovere istituzionale".
''L'acquisizione della Tirrenia e della Siremar da parte della Mediterranea Holding (con quota maggioritaria della Regione) e' adesso diventata realta'. Si tratta certamente di un successo da ascrivere all'azione del governatore Raffaele Lombardo, che ha scongiurato un nuovo caso Termini Imerese ma, soprattutto, rappresenta un importante passo in avanti lungo il percorso di consolidamento dello sviluppo delle 'Vie del mare'''. Lo ha detto Mario Bonomo, deputato di Alleanza per l'Italia (Api) all'Assemblea regionale siciliana e componente della IV commissione Territorio ed ambiente dell'Ars. "Questa acquisizione sottolinea ancora una volta l'importanza che per il governo siciliano ha la tutela del posto di lavoro , parliamo di circa 3mila addetti, e la salvaguardia del fondamentale principio di continuita' territoriale con le Isole minori, Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria, che consenta ai cittadini siciliani di spostarsi liberamente nel territorio", ha proseguito Bonomo. "Adesso e' fondamentale che i soci privati credano nel progetto, contribuiscano ad adeguare la flotta armatoriale ed a spendere le loro competenze e capacita' per la guida della nuova compagnia mentre il ruolo della Regione Sicilia nella compagine sociale, in questo momento deve essere inteso come quello di un controllore rigoroso che accerti che l'attivita' del Governo nazionale e dei privati vada nell'unica direzione di rilanciare la nuova Tirrenia, e con essa la Siremar", ha concluso Bonomo.

Panarea invasa dai venditori ambulanti abusivi

(Da Amapanarea) Siamo ormai in una situazione incredibile. Ogni giorno ne sbarcano di nuovi alla conquista della piccola isola del Mediterraneo per vendere ogni sorta di merce: sono i venditori ambulanti abusivi che, approfittando della mancanza di controlli da parte del Comune di Lipari, si impossessano dei punti stratetici dell’isola per piazzare le loro bancarelle. Non bastano i pochi Carabinieri presenti sull’isola, che devono occuparsi di mille questioni, a tenere a bada anche questa situazione. Più ne rimandi indietro e più tornano. E un aiuto lo dà anche la Capitaneria di Porto, già tanto impegnata al monitoraggio delle acque circostanti, del traffico di barconi non autorizzati e tanto altro ancora.
Per la questione dei venditori abusivi occorrono i Vigili Urbani che non ci sono.
Oltre al decoro di un’isola così apprezzata in Italia e all’estero, che si vede infestata di carretti e bancarelle che a volte intralciano le piccole viuzze, a rimetterci sono anche i commercianti e gli operatori turistici. Ci si prepara tutto l’inverno per sistemare i negozi, le vetrine, gli scaffali acquistando abiti o altra merce da esporre durante l’estate, si assume personale, si pagano tasse, bollette ecc. ecc. aspettando i turisti per ripagarsi durante una stagione che poi alla fine dura solo un paio di mesi.
Ma poi basta poco per mandare in fumo parte della fatica e del denaro speso per il lavoro. Basta che le Istituzioni preposte al rispetto della legge siano carenti. Basta poco. Basta l’assenza dei Vigili Urbani per creare un danno enorme a chi di turismo vive. Basta poco ma è sufficiente per far felici gli abusivi che, come i barbari, scendono sull’isola, vengono, incassano in nero senza pagare tasse, e poi se ne vanno indisturbati con il loro “bottino”.

giovedì 29 luglio 2010

Ad Agosto "Arcipelaghi artistici" a Filicudi. Spettacolo di Teatro, Danza, Musica agli scavi archeologici di Filo Braccio

Mare e molto altro per questa estate 2010 a Filicudi. L’aspra, primitiva, ruvida isola eoliana ospiterà per la prima volta fra gli Scavi Archeologici d Filo Braccio la manifestazione “Arcipelaghi Artistici”, un itinerario di teatro, danza e musica nelle serate del 10,13, e 16 agosto (ore 21 e 30). Un appuntamento da non mancare per la magia della inusitata location dove è stato di recente ritrovato un insediamento umano risalente all’Età del Bronzo Antico, ancor precedente a quello viciniore di Capo Graziano.
Le performance artistiche previste in calendario (10 agosto: I Figli di Ciullo, musica e teatro medievale di ispirazione trovadorica e giullaresca con Giuseppe Severini e Shirin Demma; 13 agosto Tiempo contra tiempo, musica e danza flamenca della Compagnia di flamenco Guadalmedina; 16 agosto Concerto Blues del gruppo Blue in Blues & Julius E. Green) riempiranno quello spazio senza alterare l’atmosfera semplice e misteriosa della piccola isola nè turbare gli spiriti aleggianti fra quei siti arcaici.
Arcipelaghi Artistici 2010 è il punto di approdo di una sperimentazione avviata nel 2009, sulla Terrazza protesa sul mare de l’U’ Bagghiu, e ideata dalla feconda fantasia direttore artistico, Donatella La Macchia, che con la presenza di amici e artisti e la circolazione di idee, storie e performance ha dato vita a eventi facendo emergere isole ecologiche, musicali, teatrali, gastronomiche, di arti visive e laboratori come luoghi di incontro e confronto capaci di fare assaporare con lentezza la vita nella sua essenzialità.
Gli eventi, realizzati con la collaborazione dei Servizi Beni archeologici di Messina e la direzione organizzativa di Fabrizio Acquaro, sono patrocinati dal Delegato Sindaco della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando che auspica di portarli l’anno prossimo anche ad Alicudi.
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30 con ingresso gratuito.

Di tutto un po

Messina: Ato idrico, aggiornata in prosecuzione assemblea dei sindaci - Si è svolta stamane l’assemblea dei sindaci dell’ATO idrico Messina, con importanti argomenti all’ordine del giorno.
Vista la complessità della trattazione e per consentire la lettura approfondita della documentazione che è stata prodotta, la riunione è stata rinviata in prosecuzione a martedì 10 agosto 2010, alle ore 10.30, nella Sala consiliare di Palazzo dei Leoni.
Per il comune di Lipari era presente l'assessore Corrado Giannò.

Incidente sulla Falcone-Borsellino - Incidente oggi pomeriggio sulla via Falcone-Borsellino di Lipari. Un'auto, alla cui guida si trovava R.M. di Canneto, è andata a tamponare violentemente un mini bus della ditta Urso che si trovava fermo sulla carreggiata, in prossimità dell'ingresso degli spalti del campo di calcio. Da quanto abbiamo appreso il mini-bus si era fermato per fare scendere dei passeggeri.
R.M. è stata trasferita in ospedale e, da quanto abbiamo appreso, nonostante il violento impatto, non ha riportato gravi conseguenze.
Sul posto sono giunti gli uomini della polizia municipale, preceduti dal comandante Domenico Russo, per i rilievi del caso. I vigili dovranno, tra l'altro, verificare come mai il mini-bus si era fermato in una zona dove non è prevista un'area di sosta.
Presenti anche gli operai comunali che hanno cosparso di calce la zona dell'incidente dove vi erano tracce d'olio e rimosso l'auto.

Lipari: Aula consiliare a porte chiuse. Commissione idrico-fognaria si riunisce in ritardo- Proteste da parte di tutti i componenti della commissione idrico-fognaria, presieduta da Antonio Casilli, che quest'oggi ha dovuto iniziare i lavori con ritardo poichè la porta dell'aula consiliare era chiusa e non si trovavano le chiavi, recuperate in un secondo momento. L'argomento in discussione le bollette del servizio idrico.
A conclusione della riunione abbiamo avvicinato il consigliere Adolfo Sabatini

Il 30 luglio, alle 19, al Centro Studi, presentazione del libro “Terremoto calabro-messinese 1908/2008”. Presenti gli autori Piccione e Valensise.

Oltre cento anni da un terremoto come quello che, nel 1908, ha segnato in modo profondo la vita delle città di Messina e Reggio, offrono una preziosa occasione per riflettere su uno degli eventi più catastrofi che ha colpito l’Europa in epoca moderna. Come sempre succede nel caso dei grandi terremoti, il fenomeno sismico oltrepassa la sua natura fisica per divenire, da subito, fenomeno sociale, culturale, amministrativo. Rappresenta un evento di grande impatto storico le cui cicatrici, morali e materiali, permangono nel territorio per vari decenni.
Da qui è nata l’idea di raccontare questa grande tragedia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con il prezioso contributo degli storici archivi di Alinari ha scelto la fotografia, strumento di grande impatto, per non perdere la memoria di quei tragici giorni.
Un lavoro di ricerca minuzioso che è stato raccolto in un volume che in oltre 100 scatti descrive la tragedia, i segni della potenza della natura, i soccorsi e la volontà di tornare ad una vita il più possibile normale.
I due ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ripercorrendo quel drammatico periodo, offrono lo spunto ad una riflessione sull’importanza del recupero della memoria finalizzato ad una duplice crescita, da un lato quello della conoscenza scientifica dei terremoti e, dall’altro, quello di diffondere la cultura della prevenzione.
Per molti, ancora oggi, lo Stretto di Messina rappresenta un “luogo della memoria”. Quando si guarda a questo paesaggio straordinario o si attraversa, in nave, il breve tratto di mare, è spesso istintivo pensare al terremoto del 1908, ed alle poderose forze sotterranee che lo hanno scatenato. Forze non nascoste però agli occhi dei geologi, abituati a “vedere” nel territorio le impronte lasciate dai processi tettonici a grande scala che modellano il paesaggio delle due sponde e che la geofisica, sempre più evoluta, ci consente di seguire passo passo.
Non si può dimenticare quello che avvenne a poche ore dall’alba del 28 dicembre, nel clima spensierato delle festività più attese dell’anno. Il terremoto non solo atterra case e strazia famiglie, va anche ad infrangere il sogno di una società in piena Belle Époque, che guardava al futuro con fiducia e ottimismo, presa com’era dagli effetti benefici del progresso tecnologico, del boom industriale, del commercio. Da quel giorno Messina e Reggio non furono più le stesse.
Le immagini selezionate e raccolte nel volume, esprimono con forza gli effetti devastanti provocati da un terremoto di elevata magnitudo nella società moderna. Messina distrutta, così come Reggio, un monito che le immagini del libro aiutano a non dimenticare.
NOTE SUGLI AUTORI
Caterina Piccione, di Lipari, tecnologa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, approfondisce la passione per i vulcani delle “sue” Eolie laureandosi a Messina in Scienze naturali con indirizzo vulcanologico. Dal 2000 i vulcani diventano anche il suo lavoro, entra nell’INGV e arricchisce il suo percorso professionale verso la divulgazione scientifica. E’ fra gli autori del volume “Terre di Fuoco” – Alinari 2005 – che racconta la storia dei “suoi” vulcani siciliani.
Gianluca Valensise, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha dedicato gli ultimi 25 anni della sua vita allo studio ed alla conoscenza dei terremoti. In ambito internazionale, porta la sua vasta esperienza nelle maggiori università statunitensi, in particolare in quelle californiane. Le sue origini reggine lo portano ad approfondire il tragico terremoto di oltre cento anni fa che distrusse le due città dello stretto. Autore di decine di studi sulla sismologia, è ai vertici dell’INGV.
Nel corso della serata verrano proiettate alcune immagini e, come consueto negli appuntamenti dei pomeriggi culturali, seguirà una degustazione di prodotti tipici eoliani.
Lipari 29 Luglio 2010
Ufficio stampa Centro Studi Eolie

Lipari: Bonus bebè

ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI
In attuazione del D.D. n. 1385 del 30 giugno 2010 emesso ai sensi ex art. 6 L.R. n. 10/2003, è concesso un bonus di mille euro per ogni bambino nato ( o adottato ) dal I gennaio al 30 giugno 2010.
Le domande potranno essere presentate al Comune di residenza entro il termine del 31 agosto 2010 da un genitore o dall’esercente la patria potestà.
I requisiti per la concessione del beneficio sono i seguenti :
cittadinanza italiana
cittadinanza comunitaria o – se extracomunitaria – titolarità di permesso di soggiorno , ;
residenza nel territorio della Regione Siciliana da almeno 12 mesi al momento del parto;
nascita del bambino nel territorio della Regione Siciliana;
indicatore I.S.E.E. del nucleo familiare non superiore ad euro 5.000,00.
I moduli per le domande sono disponibili presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Lipari – Via Maurolico (Palazzo CIPRA) o nel sito www.comunelipari.it.
Dalla Residenza Municipale, 29 luglio 2010
L’ASSESSORE
( Massimo D’Auria)

Bollette idriche "viziate". Il PD liparese ne chiederà l'annullamento

Bollette idriche "viziate". Il PD liparese ne chiederà l'annullamento. Il video della conferenza stampa di stamani del segretario Peppe Cincotta e del consigliere comunale Giacomo Biviano.



L' ampia intervista con il consigliere Giacomo Biviano del PD


VI proponiamo anche l' ISTANZA DI RIESAME IN AUTOTUTELA DELLE FATTURAZIONI PER IL SERVIZIO IDRICO ANNO 2009 presentata dal PD liparese al Sindaco del Comune di Lipari dott. Mariano Bruno, al responsabile dell’Ufficio Idrico del Comune di Lipari, all’Autorità Garante della Concorrenza
e del Mercato, al Difensore Civico del Comune di Lipari
Il Partito Democratico, stante le numerose istanze pervenute dai cittadini in merito alle fatture relative al servizio idrico per l’anno 2009, espone quanto segue:
PREMESSO CHE
nel mese di luglio 2010 sono giunte alla popolazione del Comune di Lipari le fatture relative al servizio idrico per l’anno 2009;
da una analisi generale la maggior parte di queste presentano errori ed inesattezze, gravi anomalie, e letture di consumo di gran lunga superiori alla media degli ultimi anni;
A seguito delle anomalie sopra riscontrate il Partito Democratico chiede l’annullamento in via di autotutela delle fatture 2009, affidando tale sollecitazione alle seguenti
MOTIVAZIONI
Illegittimità di alcune fatture nella parte in cui calcolano il consumo in via presuntiva, col criterio “storico – statistico” del contratto.
Il Comune di Lipari ha illegittimamente addebitato “consumi relativi alla media storico – statistica del contratto”, repentinamente azzerati in quanto in palese violazione della vigente normativa di settore, con avviso pubblico (senza firma, data e numero di protocollo) affisso all’albo pretorio comunale. Per mero scrupolo si rappresenta che le fatturazioni devono basarsi sul consumo reale e non presunto al fine di garantire la massima trasparenza nell’interesse esclusivo dell’utente.
Illegittimità delle fatture nella parte in cui prevedono il pagamento anticipato del canone per l’anno 2010.
Le fatture 2009 comprendono il pagamento di una somma che varia da € 42,00 ad € 64,00, asseconda delle fasce di utenza, a titolo di anticipazione del canone per l’anno 2010. Tale previsione rappresenta un modo per il Comune di Lipari per far pagare all’utente somme che dovrebbero essere corrisposte nel 2011. Si concretizza, quindi, un modo per far cassa a danno del cittadino – utente. I cittadini del Comune di Lipari, infatti, non sono nuovi a questo tipo di “prelievo anticipato” poiché l’Ente ha già utilizzato nell’anno in corso il medesimo sistema per la Tassa per i Rifiuti. Tale comportamento, in un momento in cui la crisi economica attanaglia sempre più le famiglie, non può essere condiviso ed accettato. E’ giusto pagare ma a tempo debito.
Si evidenzia, altresì, che il bollettino precompilato inviato all’utenza, riporta quale causale “servizio idrico 2009”. L’utente, pertanto, è obbligato a pagare il canone fisso dell’anno 2010, senza che la ricevuta di pagamento ne attesti l’avvenuta corresponsione, anzi addirittura attestando quale causale il solo pagamento del servizio idrico 2009. Emerge, pertanto, inconfutabilmente un vizio di forma che rende le fatture illegittime.
Ma v’è di più. Alcune utenze comunali hanno già corrisposto al vecchio gestore (EAS) il canone 2009 con l’ovvia conseguenza che non avendo ancora ricevuto la promessa nota di credito l’utente si trova, suo malgrado, costretto a pagare al Comune di Lipari una somma già corrisposta per la medesima causale.
Illegittimità delle fatture nella parte relativa all’individuazione e classificazione della tipologia di utenza.
In molte fatture è possibile riscontrare la presenza di errori di calcolo a causa di una non veritiera classificazione della tipologia di utenza, anche in questo caso basata su dati approssimativi e presunti allorquando necessitava invece la verifica caso per caso e con un preavviso da inviare all’utente chiedendo a quest’ultimo se l’utenza corrisponde a quella indicata e di indicare eventuali variazioni. La diversa, infatti, classificazione determina una differenziazione netta nel calcolo della fattura, specie se trattasi di utenza residenziale o non. Per fare un esempio: l’utenza domestica – residente paga € 0,80 mc. nella soglia di consumo 0-80 tonnellate ed un canone fisso di € 42,00; mentre l’utente domestico non residente paga € 1,04 nella stessa soglia di consumo ed un canone fisso di € 64,00. Per altro si riscontra un ulteriore anomalia nel calcolo dei consumi poiché in alcune fatture le fasce non corrispondono a quelle previste dal regolamento consiliare. Infatti vi sono casi in cui già a partire da 76 tonnellate viene applicata la fascia di consumo da 80 a 160 tonnellate.
Illegittimità dei pagamenti nella parte in cui l’utente non è stato informato del cambio di gestore della rete idrica.
Alcuni utenti, infatti, fino all’anno 2008 hanno intrattenuto il rapporto contrattuale con la società EAS, la quale applicava condizioni di espletamento del servizio e costi può vantaggiosi per il cittadino – utente. Nelle fatture recapitate, invece, emergono condizioni contrattuali radicalmente modificate, non comunicate all’utente per l’eventuale accettazione, a danno dell’utente.
Il passaggio da EAS a Comune di Lipari ha comportato notevole ed esponenziale aumento del costo del servizio a discapito delle utenze.
Per i motivi su esposti il Partito Democratico, in via di autotutela,
CHIEDE
l’ANNULLAMENTO DELLE FATTURE PER IL SERVIZIO IDRICO ANNO 2009 relative al Comune di Lipari ed il ricalcolo corretto delle somme stesse nei termini di cui alla 241/90 e s.m.i., l’invio preventivo alla fatturazione delle mutate condizioni contrattuali all’utente,al fine di valutarle ed accettarle, e della nuova tipologia di utenza attribuitagli (specie se residente o non);
la rateizzazione degli importi indicati in fattura, al fine di permettere il pagamento in più soluzioni;
l’adozione di una Carta dei Servizi come per legge a tutela dei diritti dell’utente;
Si chiede, altresì, la verifica periodica delle reti idriche e di eventuali anomalie presenti nei contatori e, occorrendo, l’istallazione delle valvole di sfiato a monte dei contatori, al fine di prevenire ed eliminare l’errata contabilizzazione dei consumi idrici causati dalla presenza di aria nelle condotte.
Per qualsiasi comunicazione o riscontro della presente: Segreteria PD c/o studio Cincotta, via Prof. Carnevale 110 – 98055 -Lipari (ME) – Telefax 090.9880681 – email: giacomobiviano@virgilio.itgcincotta@inwind.it
F.to Giacomo Biviano F.to Giuseppe Cincotta
Consigliere Comunale Partito Democratico Segretario Partito Democratico
Sezione di Lipari

Diserbamento e pulizia delle strade di Quattropani. Il rag. Rijtano scrive al sindaco di Lipari

Questo il testo della lettera che il rag. Salvatore Rijtano ha inviato al sindaco del comune di Lipari.
Oggetto: diserbamento e pulizia strade di Quattropani
Prendo spunto da una missiva a Lei indirizzata dal consigliere Biviano circa le modalità ed i tempi di effettuazione del servizio in oggetto, nella stessa si della frazione di Quattropani ed ho voluto approfondire circa la ditta affidataria ed i tempi di effettuazione.
Sul sito ufficiale del Comune di Lipari, non ho purtroppo rilevato alcuna delibera né determina relativa alla pulizia e diserbamento delle strade di Quattropani e sono tutt’ora nel dubbio che anche nella mia frazione tale intervento sia stato previsto o ancora peggio sia stato già realizzato.
Nella strada Per Chiesa Vecchia che più volte percorro durante il giorno ho notato un accorciamento della vegetazione, più volte durante l’inverno volenterosi residenti danno una cimata alle punte per evitare danni a persone e cose in transito, se il miglioramento da me notato fosse invece frutto di un incarico per diserbamento delle strade della frazione debbo dirLe che un intervento così “arronzato” (erba comunque esistente, terra sul piano stradale a ridosso del muro) oltre a non eliminare il pericolo del restringimento della carreggiata è anche il preludio di una ricrescita a breve della vegetazione che vanificherebbe l’esito di un intervento eseguito con risorse pubbliche.
Distinti saluti
Lipari, 29.07.2010
Salvatore Rijtano

ASP dispone potenziamento

COMUNICATO STAMPA
Programmare interventi in Sanità comporta di dover fare i conti con le scelte di ciò che è prioritario tra i bisogni di salute della popolazione, considerate le difficoltà dettate dalle norme di riordino.
Il Direttore Generale dell’ASP di Messina, Dott.Salvatore Giuffrida già da tempo considera la Riabilitazione una delle scommesse prioritarie delle buone pratiche in Sanità.
Tuttavia, sebbene, i dati desunti dall’esperienza consolidata mostrano che l’impostazione del modello riabilitativo possiede validi aspetti che meriterebbero di essere confermati, occorre apportare correttivi indispensabili per evitare spiacevoli disfunzioni operative, tant’è che sono allo studio modelli di riabilitazione intensiva e di alta specializzazione. In ordine a ciò, considerata le attuali criticità relative alla carenza di organico presso il Centro di Canneto di Lipari, si è provveduto ad una immediata risoluzione della problematica che è stata concertata col Dirigente dell’Assessorato, Dott. Lorenzo Maniaci, il quale aveva già attenzionato il problema.
Il Dirigente, infatti, ha avuto un incontro, in data odierna, con il Direttore Generale ed il Direttore Sanitario durante il quale è stata rappresentata la direttiva aziendale impartita al Dipartimento di Riabilitazione e tutte le disposizioni in atto sul tavolo per una rapida ed efficace risoluzione del problema.
A tal fine, è già stato predisposto un ordine di servizio per un terapista della Neuropsicomotricità a tempo pieno ed è già stato comunicato al Dott. D’Arpa dell’Assessorato che sono state impartite precise direttive alla SSR per l’immediato potenziamento di tutte le attività riabilitative,in particolare quelle domiciliari, nelle isole minori.

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (76° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
NELLE FOTO:
1) Scivolo della pomice a Porticello (Lipari)
2) Lipari-Sottomonastero
3) Mare in tempesta contro Penisola del Purgatorio (Lipari)
4) Inaugurazione Croce di Monte Rosa (Lipari)
5) C.so Vitt. Emanuele (Lipari) inizio '900 (rivestito con ciotoli e pendenza al centro per il deflusso delle acque)

Tirrenia, addio traghetti di Stato

Addio traghetti di Stato. Il passaggio di Tirrenia e Siremar ai privati di Mediterranea Holding di Navigazione segna una delle ultime tappe sulla strada delle privatizzazioni nella galassia delle ex partecipazioni statali, imboccata nei primi anni '90, con l'uscita di scena dell'azionista pubblico anche dal comparto marittimo. Tirrenia, fino a oggi, è stata una società controllata al 100% da Fintecna, a sua volta interamente posseduta dal ministero dell'Economia. La società ha rivestito un ruolo di primo piano nell'armamento nazionale e nel Mediterraneo, fin dagli anni '30.
Tirrenia era nata, nel 1936, dalla integrazione delle flotte della Compagnia Italiana Transatlantica e della Società Florio e, poi, dalla Compagnia Sarda di Navigazione e della Società Adriatica. Dopo la seconda guerra mondiale, il rapido accrescimento del reddito medio pro-capite italiano, la motorizzazione del Paese e il conseguente, crescente flusso turistico hanno consentito il consolidamento diTirrenia. Gli anni '52-'63 vedevano, infatti, l'entrata in servizio di nuove unità, alcune delle quali primeggiavano per stazza, velocità e capacità passeggeri, ma anche per l'introduzione di una nuova gamma di sistemazioni, dalle cabine delle due classi alle comode poltrone reclinabili. Nel 1966 alcune unità impiegate sui collegamenti con la Sardegna erano sostituite con navi che rispondevano a criteri al di fuori delle tradizionali architetture navali: i traghetti. Alla fine degli anni '60, i passeggeri superavano i due milioni, le auto al seguito toccavano quota 200.000 e le merci trasportate totalizzavano mezzo milione di tonnellate. La rispondenza dei traghetti alla domanda del mercato era tale che nel '70-'71 erano introdotte in flotta sei nuove unità di quel tipo.
Nel corso degli anni '80 , Tirrenia ha avviato un processo di ammodernamento e razionalizzazione della propria flotta, proseguito poi negli anni 90. Sono state costituite le società regionali per il collegamento della regioni Toscana, Campania, Lazio e Sicilia e Sardegna con le rispettive isole minori: Toremar, Caremar, Siremar e Saremar. Nel 2009, nell'ambito dell'avvio del processo di privatizzazione, Toremar, Caremar e Saremar sono passate a titolo gratuito alle rispettive Regioni. Oggi, Tirrenia e Siremar, con una flotta di 44 navi, garantiscono i collegamenti tra l'Italia continentale e le isole maggiori e tra la Sicilia e le sue isole minori, durante l'intero arco dell'anno. Sul Tirreno, è impiegata una flotta composta in gran parte dai nuovi supertraghetti veloci da 30 nodi. La flotta della Divisione Adriatica di Tirrenia effettua i collegamenti con l'Albania e con le isole Tremiti. Tirrenia gestisce anche un consistente numero di unità tutto-merci

Bollette idriche: non va pagata la quota riguardante la fognatura e neanche quella della depurazione se non si è allacciati alla rete fognaria

(Saverio Merlino) Alcuni abitanti della Borgata Lami, e soci dell’omonima Associazione che ho l’onore di presiedere, hanno rilevato, con stupore, che nelle bollette per il consumo dell’acqua notificate dal Comune di Lipari in questi giorni, è stata calcolata anche la quota per fognatura e depurazione.
E’ ovvio che non va pagata la quota riguardante la fognatura e neanche quella per la depurazione perché se non si è allacciati alla rete fognaria non si deve pagare.
Lo stabilisce una sentenza della Corte Costituzionale del 10 Ottobre 2008.
La sentenza non lascia dubbi e va ben oltre, stabilendo che, se pagata la depurazione, gli utenti possono chiedere la restituzione delle somme risultate non dovute agli ultimi cinque anni.

CORTE COSTITUZIONALE - 10 Ottobre 2008, sentenza n. 335
ACQUA - Servizio idrico integrato - Tariffa - Quota relativa al servizio di depurazione - Natura - Corrispettivo di prestazioni contrattuali - Obbligo di pagamento in mancanza della controprestazione - Art. 14, c. 1 L. n. 36/94 - Art. 155, c. 1 d.lgs. n. 152/2006 - Illegittimito costituzionale. Nel sistema delineato dalla legge n. 36 del 1994 la tariffa del servizio idrico integrato, articolato in tutte le sue componenti - e, quindi, anche quella relativa al servizio di depurazione - ha natura di corrispettivo di prestazioni contrattuali e non di tributo. L’art. 14, c. 1, della citata L. n. 36, imponendo l’obbligo di pagamento della quota riferita al servizio di depurazione anche in mancanza della controprestazione, prescinde dalla natura di corrispettivo contrattuale e, pertanto, si pone ingiustificatamente in contrasto con la ratio del sistema della legge n. 36 del 1994, che è invece fondata sull’esistenza di un sinallagma che correla il pagamento della tariffa stessa alla fruizione del servizio per tutte le quote componenti la tariffa del servizio idrico integrato. Ne consegue l’illegittimità costituzionale del menzionato art. 14, c. 1 della L. n. 36/94 sia nel testo originario, sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge n. 179 del 2002, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. Va peraltro rilevato che la norma censurata è stata, con decorrenza dal 29 aprile 2006, abrogata dall’art. 175, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e sostituito, con formulazione sostanzialmente analoga, dall’art. 155, comma 1, primo periodo, dello stesso decreto legislativo. Va pertanto dichiarata l’illegittimità costituzionale di quest’ultima norma, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. Pres. Flick, Red. Gallo - Giudizio di legittimità costituzionale promosso con ordinanze del Giudice di Pace di Gragnano - CORTE COSTITUZIONALE - 10 ottobre 2008, n. 335.

mercoledì 28 luglio 2010

Tirrenia/Siremar: ok Fintecna, il gruppo va a Mediterranea Holding. Lo dichiarano fonti sindacali. Lombardo, sede legale sara' a Palermo.

Fintecna ha aggiudicato a Mediterranea holding la gara per la privatizzazione di Tirrenia e della controllata siciliana Siremar. Lo dichiarano fonti sindacali. Nei giorni scorsi Mediterranea ha annunciato di aver alzato da 10 a 25 milioni di euro, più l'assunzione del debito, la propria offerta per Tirrenia.
MENNELLA (UGL): IL GOVERNO CI CONVOCHI A BREVE - Per il segretario nazionale dell'Ugl Mare, Pasquale Mennella, "è positivo che la gara per la privatizzazione di Tirrenia sia andata a buon fine, come abbiamo sempre auspicato, soprattutto per i lavoratori del Gruppo in attesa di risposte sul loro futuro da fin troppo tempo". Mennella chiede "al Governo una convocazione a breve delle parti sociali per discutere concretamente, insieme alla nuova proprietà, sul piano industriale, con cui dare seguito agli impegni in merito alla tutela occupazionale e contrattuale". "Inoltre - aggiunge il sindacalista - occorre superare anche la fase di stallo in cui si trovano le gare delle società regionali marittime le quali, ad eccezione di Toremar, sono ancora ai nastri di partenza, mentre si avvicina la scadenza del 30 settembre per la presentazione delle offerte con il rischio di produrre effetti dannosi sull'occupazione e sulla continuità territoriale per gli abitanti delle isole minori".
Tirrenia: Lombardo, sede legale sara' a Palermo e qui pagheranno tasse
"Partecipiamo, con trasparenza, a una cordata, la Mediterranea Holding, di cui possediamo il 37%. Non abbiamo la maggioranza e parlare di regionalizzazione e' da cretini o disinformati, sempre che non ci sia malafede''. Lo dice sul suo blog il presidente dell Regione siciliana, Raffaele Lombardo, a proposito della privatizzazione della Tirrenia. ''Abbiamo preteso, nello statuto - spiega - che la flotta Tirrenia lasci Napoli e venga a Palermo. Mi auguro che i siciliani apprezzino l'importanza di questa scelta. La sede legale e tributaria sara' Palermo ed e' qui che pagheranno le tasse''.
''Torna in Sicilia la flotta che fu dei Florio dopo circa un secolo e mezzo - prosegue il governatore - I Florio, imprenditori piu' potenti degli Agnelli, avevano una flotta, la Tirrenia, che ci fu soffiata dopo l'Unita' d'Italia, quando ci unificarono con la violenza e contro la nostra volonta' distruggendo la grande imprenditoria meridionale. Noi, come Regione, incideremo sulla strategia. Abbiamo preteso che la Sicilia e Palermo siano il sito da cui le cosiddette autostrade del mare si dipartano. Non solo il collegamento con Pantelleria o Favignama ma anche con Tunisi, Tripoli, Il Cairo, Casablanca, Barcellona, Marsiglia, Genova e Venezia. Rotte piu' convenienti in una logica di mercato che dovra' guidare questo processo''.
''La Regione non avra' funzione manageriale - spiega ancora - cosi' come non pensiamo ad un nostro esponente che faccia l'armatore. La Regione, in questa operazione, non guadagna e non perde perche' il rischio d'impresa e' tutto sui privati, a tutela del patrimonio della Sicilia. Cio' fa parte delle condizioni statutarie. Ultima considerazione importante: siamo pronti a cedere le nostre quote. Quindi nessun insulto agli imprenditori con cui ho discusso e che ho invitato a far parte di questa cordata. Chi lamenta una loro assenza, li porti qui e noi cederemo le nostre quote al costo del capitale e non un euro in piu'. Imprenditori che pero' devono assumersi il rischio d'impres- concludeLombardo - senza l'aiuto della Regione: l'imprenditore, industriale o confindustriale tiri fuori i capitali ed entri nell'azionariato della societa'".

Pulizia e diserbamento strade comunali. Il consigliere Biviano scrive al sindaco

Questa la lettera inoltrata dal consigliere Giacomo Biviano (PD) al sindaco di Lipari:
Pulizia e diserbamento strade comunali.
Con riferimento alla mia nota del 12 luglio 2010, prot. 24407, con all’oggetto “pulizia e diserba mento strade comunali”, ho appurato che in questi giorni si sta procedendo al diserbamento delle strade comunali di Pianoconte, Quattropani e loc. Monte, attraverso un impegno di spesa effettuato dal Funzionario delegato per l’emergenza, il Sindaco di Lipari, sui proventi del ticket di sbarco nelle isole eolie. Una procedura seguita ogni anno ma che non garantisce, comunque, quella tempestività necessaria prima dell’arrivo della stagione estiva, sia per prevenire eventuali incendi e sia per scongiurare possibili pericoli viari e per la vergogna di fronte e in presenza di persone, non del luogo, che vengono a visitare quelle che vengono definite “Isole patrimonio dell’umanità”.
Se da una parte mostro, infatti, la mia più ampia soddisfazione per l’intervento che si sta eseguendo, dall’altra, però, rilevo come questa Amministrazione non sia effettivamente in grado di provvedere con proprie risorse a questo tipo di servizio a causa della mancata approvazione del Bilancio di Previsione. Mancata approvazione imputabile sempre all’incompetenza ed inadeguatezza dei nostri attuali Amministratori. Come dire….”meno male che ogni anno c’è la manna dell’emergenza”.
Devo, comunque, riconoscere come, a seguito della mia nota, il Sindaco di Lipari si sia in qualche modo adoperato affinchè venisse predisposto il diserbamento delle strade nelle suddette frazioni e località.
Come ebbi a dire in precedenza, sarebbe il caso che ogni anno questo servizio, visti i notevoli ritardi nell’approvazione del Bilancio di Previsione, venisse previsto nel capitolato d’appalto della gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, essendo lo stesso assimilabile ai sevizi effettuati e previsti nella stessa gara.
Questo, almeno, fino al prossimo cambio di Amministrazione.
Si spera, infatti, che la prossima Amministrazione sia in grado di far giungere in Consiglio Comunal, prima del 24 agosto, una proposta di Delibera per l’approvazione del Bilancio di Previsione.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano

Intervista al luogotenente Nino Rizzo del Cocer carabinieri sulla manovra finanziaria del Governo (da www.pianetacobar.eu)

Lipari: Preparativi per la mostra su "Carabinieri patrimonio della comunità"

Il Centro Studi Salvo D’Acquisto Onlus (CED) organizza una mostra itinerante denominata “Carabinieri patrimonio della comunità” (200 anni di storia), per conoscere gli avvenimenti passati e recenti dell’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è quello di divulgare il percorso storico ed artistico di un’istituzione nata nel 1814 e diventata ai giorni nostri indispensabile, riaffermando i valori e i principi sui quali è stata costituita. Alla mostra saranno presenti oggetti quali divise, buffetteria, stampe, fotografie e articoli di vario genere in parte di proprietà del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed in parte del CED che ha una sua collezione privata. L'esposizione a Lipari si terrà presso il Centro Studi Eoliano dall’1 all’8 agosto.
Oggi, dal traghetto pomeridiano della NGI, è sbarcato il mezzo del CESD che trasportava una parte del materiale per l'allestimento della mostra.
IL VIDEO:

PESCA:BUFARDECI FIRMA DECRETO FERMO, STOP DA 1°AGOSTO A 17 OTTOBRE

E' stato firmato, dall'assessore alle risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana Titti Bufardeci, il decreto per il fermo biologico nel settore della Pesca. Il documento regolamenta le modalita' di arresto temporaneo, per il 2010, delle attivita' per le unita' abilitate alla pesca a strascico e volante iscritte nei compartimenti marittimi della Sicilia.
Nel decreto si stabilisce che "per le unita' da pesca iscritte nei compartimenti marittimi siciliani, ad esclusione delle unita' abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti, e' disposta un'interruzione temporanea obbligatoria alla pesca per trenta giorni consecutivi, da effettuarsi nell'arco temporale compreso tra il primo agosto e il 17 ottobre.
"Si tratta di un risultato positivo -spiega Bufardeci - che e' stato ottenuto grazie anche alla sensibilita' del ministro Galan.
Il Ministero, infatti, ha accolto la richiesta del consiglio regionale della Pesca siciliano che aveva suggerito di inserire i trenta giorni obbligatori di fermo in un arco temporale maggiore, rispetto alla data di conclusione, fissata proprio con decreto ministeriale alla fine di settembre".
"Grazie al provvedimento di fermo biologico - ricorda Bufardeci - saremo in grado di coniugare le esigenze di sostenibilita' ambientale per il settore con le necessarie misure compensative sia a favore dei pescatori, utilizzando gli strumenti della cassa integrazione in deroga per gli imbarcati, sia per le imprese con gli strumenti finanziari del Fondo europeo della Pesca".

Di tutto un po

Riparte la Rassegna Teatrale "Le maschere di Dioniso" organizzata dalla compagnia teatrale Piccolo Borgo Antico di Lipari. Giunta ormai alla IX edizione, la rassegna si propone di valorizzare attraverso l'arte espressiva teatrale le tradizioni e costumi della sicilia, nello splendido scenario del Castello di Lipari. Per questo ogni anno il gruppo ospita compagnie siciliane, effettuando degli scambi culturali. Domani sarà la volta dell'associazione isolana, che con lo spettacolo "A Luna 'nto puzzu" di Giambattista Spampinato, cercherà di allietare la serata a turisti e liparoti. Ovviamente per la regia di Tindara Falanga.

Acqua e fatturazione: Domani a Lipari conferenza PD - Domani mattina alle ore 11:00 nella sala del Consiglio Comunale di Lipari il Partito Democratico terrà una conferenza stampa sulla problematica delle fatture idriche per l'anno 2009. "Contestualmente- scrive il presidente Peppe Cincotta- presenteremo un documento ufficiale per dire la nostra sulla problematica".

INTERROGAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIERE ADOLFO SABATINI AL SINDACO DI LIPARI SU "Bollettazione consumo idrico"- Con riferimento all’oggetto ed alla nota del cittadino sig. Vincenzo Messina inviata anche al sottoscritto nella qualità di Consigliere Comunale, con la presente si INTERROGA per sapere:
se quanto lamentato dal sig. Messina risponde a vero; come mai non vengono effettuate le regolari letture dei contatori e chi è preposto a tale compito; perché non è stata data la possibilità della rateizzazione come previsto dalla Legge; se ad altri cittadini diversi dal sig. Messina, è stata inviata la fatturazione senza tenere conto delle agevolazioni, in particolare l’età anagrafica e residenza; come e con quale gara è stato affidato il servizio idrico all’esterno (Adolfo Sabatini)

Incidente sulla Marina Garibaldi a Canneto - Incidente intorno alle 13.00 sulla Marina Garibaldi di Canneto.
Un'auto "Lancia", proveniente da via Pontinia e alla cui guida si trovava un non residente, per cause in corso d'accertamento, si è scontrata con un motociclo.
A riportare la peggio, come dimostrano le macchie di sangue lasciate sull'asfalto, il conducente del mezzo a due ruote, V.S. di Acquacalda.
Per l'uomo si è reso necessario l'intervento dell'ambulanza del 118 e il successivo trasporto in ospedale.
Sul posto per i rilievi del caso è giunta la polizia municipale.




Serie di scosse nell'arcipelago eoliano, nel distretto sismico di Lipari. Una serie di scosse telluriche sono state registrate nell'arcipelago. L'ultima nella notte, intorno alle 3, di magnitudo 2.8, a una profondita' di 20,9 km. Cinque minuti prima nella stessa zona un'altra di magnitudo 3.3, a una profondita' di 19,4 km. Alle 23.05 gli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno segnalato un sisma di magnitudo 2.1 a una profondita' di 10,1 km. Ieri pomeriggio, alle 17.30, ne era stata gia' localizzato un'altro di magnitudo 3 a 5.9 km di profondita'.

A proposito delle tariffe dell'acqua - Cosa fare. Io farò così. (di Saverio Merlino)

(Saverio Merlino) Considerato che nei giorni scorsi avevo sollevato dei dubbi sulla legittimità delle bollette recapitate dal Comune di Lipari e relative al consumo dell’acqua nell’anno 2009, oggi, alcuni amici, discutendo sulla questione, ritenendo di avere avuto richiesto importi esagerati e, quasi sicuramente, calcolati in modo errato e non confermi alle tariffe applicate e, forse, consumi addebitati eccessivi da non potersi ritenere né plausibili nè realistici, mi hanno chiesto come comportarsi per conoscere se la bolletta è conforme o meno.
Così come ho già risposto posso solo indicare come io mi comporterò, da cittadino utente, avendo riscontrando, come ho già scritto, diverse anomalie e difformità al regolamento comunale sul servizio idrico.
Innanzi tutto, considerato che la bolletta non vi convince o, secondo me, contiene un importo non dovuto, non esiterò ad agire perché la legge mi tutela.
Ritenendo, quindi, che quanto mi viene richiesto non è dovuto o è illegittimo, come ogni cittadino consapevole, che vuole ottenere giustizia, mi rivolgerò al Giudice di Pace (o al Tribunale se la controversia ha un valore superiore a 5.000 euro).
Questo posso farlo senza il patrocinio di un avvocato solo per quelle bollette d’importo inferiore a 500 euro.
In alternativa posso rivolgermi anche alle autorità garanti dell'acqua, dell’energia, del gas, delle comunicazioni nonché agli uffici di conciliazione ed arbitrato attivati tra associazioni di consumatori ed enti gestori.
Comunque la prima cosa che farò, per contestare la bolletta, proverò a chiedere chiarimenti (di persona o per telefono) all’Ufficio Idrico del Comune.
Se le risposte ottenute non mi soddisfano, invierò al gestore del servizio idrico, in questo caso il Comune, (per raccomandata con ricevuta di ritorno, da utilizzare nell’eventuale giudizio come prova) una lettera di reclamo in cui spiego i motivi della contestazione e allegherò una fotocopia della bolletta contestata corredata di tutti gli eventuali documenti utili a perorare la mia causa.
Terrò ben presente, comunque, che i gestori (quindi anche il Comune) hanno l’obbligo di documentare i consumi addebitati.
Pertanto, essendo lecito, pretenderò, motivandone la richiesta, una chiara documentazione dei propri consumi, delle rilevazioni effettuate e delle date d’avvenuta lettura.
Per alcune situazioni, chiederò, inoltre, come nel passato ho già fatto all’EAS, che venga effettuato un controllo sul regolare funzionamento del proprio contatore dell’acqua ed, eventualmente, l’installazione di uno nuovo in sostituzione del precedente se questo dovesse rivelarsi non funzionante o, se per qualsivoglia motivo, registra consumi mai effettuati (esempio aria presente nelle condotte in conseguenza dell’interruzione della fornitura idrica).
Se non ricordo male alcuni anni addietro molte famiglie del Corso Vittorio Emanuele, hanno rilevato tale inconveniente e si sono rivolti al Comune di Lipari che ha nominato, a tal uopo, una Commissione e poi il Tribunale di Lipari, attraverso un CTU, ha potuto verificare quanto i cittadini giustamente lamentavano.
Non so, sinceramente com’è finita, ma penso che sono state annullate tutte le fatture.
Tornando alle bollette, nel frattempo, valuterò, dopo le risposte ricevute, se pagare solo la somma che mi pare congrua, rispetto al consumo, per lo stesso periodo, dell'anno precedente, oppure, sempre comunicandolo al Comune, che non intendo saldare la parte che, secondo me, non è dovuta oppure che non pagherò fino alle opportune, quanto doverose, verifiche dei consumi registrati e richiesti, sulle tariffe, sulla tipologia e sulle agevolazioni eventualmente spettanti (ultrasessantacinquenni, handicap, nucleo familiare superiore a 4 componenti, etc.) secondo il Regolamento Comunale sul Servizio Idrico.
Se, in questo caso, il Comune dovesse intimarmi di interrompere il servizio, o lo mette in atto, mi rivolgerò ad un Giudice del Tribunale, chiedendo l’emanazione di un provvedimento d'urgenza (secondo l’art. 700 del cod. proc. Civile) per ottenere il ripristino dell'erogazione dell’acqua, visto che trattasi di un servizio essenziale.
Il Giudice di Pace competente territorialmente (o il Tribunale nel caso che gli importi richiesti e non dovuti superino la somma di 5.000 euro), stabilirà il torto e la ragione valutando la legittimità o meno del comportamento del Comune nei confronti dell’utente e fissando gli eventuali risarcimenti dovuti (ad esempio per l'interruzione del servizio).
Le bollette dopo 5 anni vanno in prescrizione e quindi, in quel caso, non avrò più diritto ad alcun eventuale rimborso.
Questo è quanto ho intenzione di fare, come cittadino utente, per accertare se il calcolo delle bollette per il consumo idrico è corretto.
Come cittadino che pretende da chi ci amministra il rispetto delle regole, chiederò, invece, ulteriori chiarimenti per capire se tutto, dalla bollettazione all’assunzione e gestione del servizio idrico, è avvenuto in modo legittimo rispettando, come mi auguro, leggi e regolamenti.
Saverio Merlino

Guardia Costiera di Lipari: Controlli nei lidi e lotta a "boa selvaggia"

Hanno preso il via oggi una serie di controlli a tappeto della Guardia Costiera di Lipari nei lidi delle isole Eolie.
L'operazione ha avuto inizio dalla frazione liparese di Canneto e continuerà nei prossimi giorni. Si intende verificare il rispetto delle concessioni e tutto ciò che è legato alla migliore e più sicura fruibilità delle stesse strutture.
Contestualmente la Guardia Costiera è impegnata nella "lotta" a "boa selvaggia". In questi giorni una serie di controlli e di sequestri di campi boe abusivi stanno interessando l'isola di Panarea. Nell'isola dei vip si sta anche procedendo ad effettuare verifiche e controlli anche sui campi boa autorizzati per verificare l'osservanza o eventuali violazioni rispetto a quella che è la concessione. Intensificati anche i controlli in mare e negli ambiti portuali.
Un breve video di uno dei controlli effettuati a Canneto:

I rifiuti ingombranti vicino ai bidoni e le telecamere (di Nando Bianchi)

Riceviamo e pubblichiamo:
Spesso si trovano nei giornali online servizi corredati da foto di atti incivili di persone ostinate che continuano a liberarsi dei loro rifiuti nel modo che tutti conosciamo.
Questo avviene nella maggioranza dei casi sempre vicino ai bidoni della spazzatura, in quanto tutti noi anche se vediamo, ignoriamo.
Diverso sarebbese venissero depositati nei nostri giardini, li saremmo pronti a denunciare subito.
Allora propongo: perché non mettere delle telecamere vicino ai bidoni ??????????????
Ciao Nando
NDD- Pienamente d'accordo con Nando sul piazzare le telecamere non solo nei pressi dei bidoni ma anche in punti strategici (ad esempio, l'abbiamo proposto a Pignataro per l'olio esausto).
Con l'aiuto delle telecamere si riuscirebbe a dare un volto all'incivile di turno e toccandolo, come si dice dalle nostre parti "nta sacchetta", si potrebbe porre un fine a questo schifo.

Come erano le Eolie ..e gli eoliani : Speciale Acquacalda

Pubblichiamo una serie di foto che ci mostrano come era Acquacalda una volta e come da queste parti proliferassero le tartarughe marine. Un grazie alla signora Anna Maria Luca.



LE FOTO POSSONO ESSERE INGRANDITE, CLICCANDOCI SOPRA, ATTRAVERSO I VARI PASSAGGI DI SLIDE

"Benvenuti" a Marina Corta e Canneto

Ricordo che quando ero piccolo nel porto liparese di Sottomonastero- Punta Scaliddi, all'arrivo delle navi, vi era un grande tabellone con la scritta "Benvenuti a Lipari".
Si sa i tempi sono cambiati, è scomparso il tabellone e sono cambiati anche i modi di dare il "benvenuto" a chi viene a trovarci.
A Marina Corta, ad esempio, nella parte del vico Volta che da proprio sulla piazza, il "benvenuto" da ieri pomeriggio è dato da alcuni grossi cartoni ben allineati e da una cucina casalinga. Insomma per quello che dovrebbe essere il "salotto" dell'isola non è proprio il massimo.
E parlando di "salotto" non possiamo non attenzionare il bel divano che da ieri, insieme ad uno scaldabagno, da il "benvenuto" ai turisti che si recano a mare a Canneto.
E dire che a duecento-trecento metri circa vi è l'area dell'ATO dove si poteva tranquillamente conferirli senza spesa alcuna e senza continuare a sporcare il paese.
Ma, purtroppo, sino a quando non saranno presi seri provvedimenti, l'educazione civica in quest'isola, per tanti, continuerà a restare un optional!

Un nuovo piano per Tirrenia

(Fonte: Il sole 24ore) Mediterranea holding di navigazione gioca l'ultima carta per aggiudicarsi la gara di privatizzazione di Tirrenia e Siremar. La compagine composta da armatori, imprenditori e dalla Regione Sicilia (col 37% delle quote) ieri ha rimodulato, consegnandola a Fintecna, l'offerta per le due compagnie, portandola da 10 a 25 milioni di euro, fermo restando l'accollamento del debito (già stabilito) fino a 520 milioni.
La società ha inoltre consolidato il proprio assetto societario e rassicurato l'azionista di Tirrenia riguardo all'intenzione della Sicilia di abbassare gradatamente le sue quote di partecipazione, dopo il previsto periodo di lock up di un anno. La mossa punta a favorire l'ingresso di nuovi soci che potrebbero anche essere individuati in soggetti stranieri: maltesi, tunisini o libici.
Il nuovo progetto industriale di Mediterranea è stato consegnato a Fintecna subito prima che si riunisse, proprio per valutare l'offerta, il cda della finanziaria del ministero dell'Economia. Fintecna, che in precedenza aveva chiesto a Mediterranea di rimodulare l'offerta economica presentata, farà slittare di qualche giorno l'esito della gara e decidere se assegnare o meno Tirrenia all'unico concorrente ancora in gara, dopo il ritiro degli altri 15 soggetti, tra armatori e fondi, che avevano presentato inizialmente manifestazioni di interesse. In effetti, la Finanziaria e l'advisor Unicredit avevano ritenuto che la prima offerta non fosse sufficiente. Il debito accumulato da Tirrenia, peraltro, ammonta attualmente (lo ha certificato la Corte di conti) a 657 milioni.
Mediterranea, da parte sua, in una nota si augura di poter raggiungere il proprio obiettivo, «visto che sono stati assolti tutti gli adempimenti e le prescrizioni che il procedimento ha previsto per conseguire l'aggiudicazione finale» e che la Regione Sicilia «conferma la volontà a consentire, nel tempo, un ridimensionamento della sua partecipazione alla società per dare luogo a ulteriori partecipazioni da parte di soggetti privati, anche stranieri, e con interessi nel Mediterraneo».
Ma la nuova offerta è arrivata solo dopo una riunione burrascosa del consiglio di gestione di Mediterranea, spa composta da Regione Sicilia (37%), Ttt Lines di Alexis Tomasos (30,5%), l'armatore Salvatore Lauro (18,5%), Isolemar (8%), l'ex presidente di Confitarma Nicola Coccia (3%) e la famiglia Busi (3%). La società, nei giorni scorsi, aveva già deciso di alzare da 10 a 20 milioni il proprio capitale sociale e aveva avanzato la prima proposta per l'acquisto di Tirrenia, che prevedeva il versamento di 10 milioni di euro e l'accollamento di 520 milioni di debiti della compagnia di navigazione. Non tutti i soci erano sulla stessa linea rispetto alla rimodulazione di quell'offerta. Ma alla fine, grazie anche al supporto dell'advisor Ernst & Young, è stato formulato il progetto finale. Che prevede modifiche nel board della spa, con l'ingresso nel consiglio di gestione di Cristina Busi Ferruzzi, che si affianca al rappresentante della Regione, a quello di Isolemar, a Lauro (presidente del cda) e a Tomasos. Quest'ultimo ha ricevuto ufficialmente le deleghe per guidare operativamente la compagine. «Abbiamo deciso - spiega lo stesso Tomasos - di aumentare l'offerta da 10 a 25 milioni, che saranno versati però nell'arco di 10 anni: un milione subito e gli altri ripartiti nel decennio. È c chiaro che questo comporterà anche, se otterremo l'assegnazione, un aumento di capitale maggiore che arriverà almeno a 25 milioni, se non di più. Resta invariato, invece, l'accollamento del debito. Inoltre abbiamo allegato al progetto una lettera in cui chiariamo che, nel caso i contributi statali previsti per Tirrenia (72,6 milioni l'anno per 8 anni, ndr) e Siremar (55,7 milioni l'anno per 12 anni, ndr) dovessero cadere, la nostra offerta sarebbe ritirata».
Nicola Coccia, da parte sua, ha deciso di non sottoscrivere alcun aumento di capitale; la sua partecipazione si ridurrà, quindi, allo 0,5%, mentre la famiglia Busi supererà il 5%. Le quote della Regione Sicilia, finito il lock up, scenderanno progressivamente al 21% «e forse fino al 16%», conclude Tomasos.
L'obiettivo, aggiunge Salvatore Lauro, «è di far entrare nuovi soci, anche perché mi risulta che tunisini , maltesi e libici stiano guardando con molta attenzione all'operazione. Inoltre siamo pronti a rassicurare i sindacati sulle garanzie occupazionali». Segnali positivi, infine, affermano gli azionisti di Mediterranea, sono arrivati da alcune banche creditrici di Tirrenia, «tra le quali Intesa Sanpaolo e Unicredit».

Come erano le Eolie ..e gli eoliani (75° puntata) (R)

Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto:
1) Carnevale a Lipari. Si tratta di una foto già proposta. La riproponiamo poichè abbiamo scoperto chi è la "donna" . Si tratta dell'indimenticabile Giovannino Milano. Alla guida Matteo Cordaro
2) Sopra la Terra o Piazza Arte e Mestieri- Le caratteristiche facciate affrescate dagli artisti del CIPRA. Oggi resta poco o nulla.
3) Lipari-Marina Lunga
4) Inaugurazione centrale elettrica a Filicudi (1988). Tra gli altri Angelino Li Donni, Pino Merlino, Alfredo Adornato, Giulio China
5) S.M. Salina

martedì 27 luglio 2010

Lipari: Maxi pulizia da rottami ferrosi

Si è svolta oggi a Lipari, sotto il diretto coordinamento dell'assessore Corrado Giannò, una maxi operazione di rimozione di ferrosi, auto in disuso e rottami vari. Si è intervenuti dapprima a Quattropani e poi in lungo e largo per l'isola.
Diversi i siti bonificati dai quali sono stati rimossi ingenti quantitativi di materiale che stanotte saranno trasferiti con alcuni camion (vedi video dei mezzi incolonnati a Sottomonasterol) fuori dall'isola.
Dopo questa maxi operazione si conta anche sul buon senso e l'educazione civica dei cittadini per non "ingolfare" nuovamente l'isola

Lieve terremoto nelle Eolie. Oggi pomeriggio

Scossa sismica nel mare eoliano. E' stata registrata alle 17:30: 55 ed è stata avvertita nei comuni salinari e in alcune zone dell'isola di Lipari. L'epicentro della scossa (magintudo 3.0) è stato individuato dall'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia in mare, al largo dell'isola di Salina, ad una profondità di 5,9 km.
Se mi ami non piangere!
Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.
Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.
Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto.
Mi è rimasto l’affetto per te:una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo, anche se tutto era allora così fugace e limitato.
Ora l’amore che mi stringe profondamente a te, è gioia pura e senza tramonto.
Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!
Nelle tue battaglie,nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte,
dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più, se veramente mi ami!
S. AGOSTINO
Italo Paino, deceduto lo scorso 29 maggio, avrebbe compiuto settantanni oggi.
La moglie Lucia, i figli Roberto e Marcella, i familiari tutti, lo ricordano con immutato affetto e vogliono ricordarlo a tutti coloro che lo hanno amato, apprezzato e voluto bene.

Vigili del fuoco recuperano capretta a Vulcano ma....

"Collaudo operativo" oggi per il natante in dotazione da qualche giorno ai vigili del fuoco del distaccamento di Lipari.
I pompieri, al comando di Alessandro Romeo, hanno dovuto raggiungere Vulcano - Punta Luccia per recuperare una capretta che era precipitata in una zona alquanto impervia dal costone sovrastante.
Il recupero è avvenuto tra non poche difficoltà sia per il mare mosso che ha creato difficoltà ad avvicinarsi alla costa dell'isola sia per la zona alquanto impervia. A questo bisogna aggiungere che l'animale impaurito ha fatto l'impossibile per essere raggiunto e salvato.
Alla fine l'operazione è stata portata a termine e la capretta trasportata in gommone a Lipari dove tutt'ora si trova presso il distaccamento.
Non essendoci al momento alcuna rivendicazione di proprietà, ne possibilità di risalire al propietario la capretta non è stata possibile "girarla" alla forestale.
Certo il distaccamento non è proprio la sede ideale ma, al momento, parafrasando una nota canzone ci sarebbe da dire "La capretta dove la metto... dove la metto non si sa...."

S.M. Salina. Il consigliere Giuffrè "denuncia"

Riceviamo dal consigliere comunale di Santa Marina Salina, Domenico Bartolo Giuffrè, questa lettera che pubblichiamo omettendo le parti in cui viene citato, seppure non per nome, un soggetto "interessato" a questa vicenda. Chiunque volesse replicare alla lettera del consigliere, avendone titolo, può farlo inviando una mail (firmata e con numero di telefono per verifica) a ssarpi@libero.it
Il testo della lettera inviataci da Giuffrè:
In vista di un Consiglio Comunale vengo chiamato da (Omissis) e poi convocato presso il negozio dai genitori (Omissis), poiché volevano informarmi che nel prossimo Consiglio Comunale ci sarebbe stato un punto all’ordine del giorno a loro caro, e volevano assicurarsi a priori che il sottoscritto avrebbe votato a favore.
Poco tempo e ricevo la convocazione ufficiale, il punto all’O.d.G. è: “Regime della destinazione d’uso degli edifici prospicienti la Via Risorgimento dall’incrocio con la S.P. 182 direzione nord all’incrocio con la Via Lungomare Notar Giuffrè (villetta comunale) a Sud”.
Visiono i documenti e discuto con il Segretario Comunale delle richieste.... (Omissis).
Il segretario mi spiega che egli stesso, nella qualità di responsabile del settore amministrativo, non si sente di rilasciare una certa licenza, ma crede opportuno un parere del Consiglio stesso.
Arriva la proposta ... (omissis) e si discute.
In quella sede, dopo uno scontro verbale con il Sindaco chiedo che si approfitti dell’occasione perché il privilegio di uno possa diventare il beneficio di tutti, permettendo di “procedere con decisione alle concessioni delle licenze commerciali in tutti quei casi (e quindi non solo la Via Risorgimento) in cui la normativa e le caratteristiche degli immobili lo consentano”.
A questo punto, la maggioranza dei consiglieri (non quella politica) si schiera in linea con me, cosa che determina oltre il ritiro della proposta stessa, anche la successiva revoca dell’Assessore Santisi da parte del Sindaco.
Successivamente il Segretario Comunale, con determina n°69 del 13/07/10 procede “autonomamente” (!?!) a concedere ciò che prima non intendeva dare senza il conforto del Consiglio.
Oggi, oltre aver perso il saluto da parte di tutta la famiglia della...... (Omissis), mio fratello recatosi insieme ad altra persona a chiedere il Saldo di una pregressa fattura, frutto del suo lavoro presso questa famiglia, si è visto negare il pagamento come causa del mio comportamento tenuto in consiglio comunale.
Tralascio ogni altro particolare di questa nauseante storia e concludo traendone dei ragionamenti che desidero fare a voce alta:
Quest’amministrazione comunale di S.Marina Salina è sotto scacco di qualche politico di Lipari? Non si vantava di essere indipendente?
Siamo ostaggio di una politica biforcuta di chi dice una cosa e ne pensa un’altra?
Quale sarà la prossima rappresaglia dopo questo mio articolo?
C’è un giudice a … Berlino!
Mi si lasci concludere affermando che tali considerazioni le esprimo nell’ambito delle mie prerogative politiche di Consigliere Comunale eletto dal popolo su questione di stretto interesse politico e amministrativo.
Domenico B. Giuffrè

Parchi. tentiamo di tracciare una strada (di Antonio Pinotti)

Sul convegno di Lipari avvenuto sabato 17 Luglio, alla presenza del Ministro Prestigiacomo, è stato detto tutto o quasi. E quindi è inutile ripetere le cose già conosciute. Tentiamo solo di tracciare una strada per qualcosa di concreto che possa avvenire in un prossimo futuro. Parlando si di Lipari, ma allargando necessariamente il discorso a livello nazionale. Lì sull’Isola emblematicamente si sono saldate due realtà civili, una di carattere locale ed una ancora allo stato embrionale rappresentata dal Partito di Caccia Ambiente. Esse sono sospinte non dalla “politica politicante” ma dalla “politica civile”, che nulla ha a che vedere con quella praticata ai più alti livelli, che produce il solo effetto di mandare a votare o di raccogliere i consensi di meno del 50% degli aventi diritto al voto. Ma quale legittimità istituzionale può avere un eletto in queste condizioni ? A questo aspetto se ne aggiunge un altro ben più grave e deleterio, e cioè il fatto che l’eletto non è scelto dai cittadini, ma dai partiti.
Ecco allora un barlume di speranza che viene riposta, dai più, nei movimenti e nei partiti “civili” che nascono e vivono alimentandosi con la passione di tanti cittadini, che pur essendo fuori dalla logica dei vertici del potere, sono profondamente immersi, a livello locale, dentro ai problemi. A Lipari per contrastare i parchi che scendono dall’alto (magari da un elicottero). In altri luoghi Italiani per lottare contro un sopruso. A Lipari chi sono? Senz’altro è una squadra di volontari dotati di “entusiasmo civile” ( è una parola di nuovo conio che ci pare adatta per la circostanza) e che trova la punta di diamante nella “La Voce Eoliana”, una libera associazione, che parafrasando un film di Peter Weir “L’attimo fuggente” è guidata da un Capitano coraggioso ( “Capitano mio Capitano “) e cioè Angelo Paino. Un vice Presidente tenace e leale che si chiama Claudio Mandarano ed una segretaria silenziosa, ma non per questo meno incisiva ed efficiente che risponde al nome di Rita Villanti. Due consiglieri comunali agguerriti e preparati: Francesco Megna e Gesuele Fonti ed un uomo che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo : il Presidente dei cacciatori Eoleani Angelo Scafidi. A livello nazionale esistono tante altre realtà simili a quella di Lipari, ma intanto parliamo di una di esse nata da poco : il Partito di Caccia Ambiente. Noi non siamo iscritti a questo partito, per il semplice fatto che nella vita non abbiamo mai cambiato e non cambieremo mai la nostra “giacchetta”, però abbiamo percepito e respirato un qualcosa di nuovo ascoltando le parole che il Presidente Stango ha pronunciato quasi alla fine del convegno. Parole “dette a bassa voce”, non “urlate” ma non per questo meno efficaci. Esse hanno lasciato il segno nei tanti presenti ed in noi.
A Lipari è andata in scena una rappresentazione non virtuale di una “resistenza” di tanti cittadini, che contrastano una imposizione, che di fatto viene calata ed imposta sui loro territori dai vertici Istituzionali (Minambiente e Regione Sicilia) e che non è stata sin qui discussa e costruita, come sarebbe stato giusto, attraverso un confronto e un intesa con gli abitanti di questi luoghi. Si tratta dell’istituzione di quattro parchi nazionali : Parco delle Egadi e del litorale Trapanese, delle Eolie, di Pantelleria e degli Iblei. Noi con il nostro intervento al convegno abbiamo cercato di dare voce a queste istanze. La cosa, però, e questo ci appare l’aspetto di gran lunga più importante, ha una dignità per la particolarità dei luoghi, tale da essere assunta e modellata ad una vertenza nazionale sulla efficacia o meno dell’intera rete delle aree protette del nostro paese. Questa lotta civile di Lipari, per la quale siamo stati al tempo stesso spettatori e modesti protagonisti ci ammonisce su di una cosa, che occorre non trascurare. Il coraggio indomito di alcuni abitanti di una piccola comunità è la cartina di tornasole (nel senso positivo) di una zona d’ombra che si identifica nel silenzio assordante che sulla vicenda dei Parchi e delle aree protette hanno le rappresentanze sindacali a carattere nazionale rappresentative degli interessi degli Agricoltori e dei cacciatori.
Tante vertenze ci sono nel paese : I coltivatori diretti contro l’assurda “franchigia” temporanea contro le “quote latte”; i giornalisti contro il tentativo di mettere un bavaglio all’informazione attraverso la legge sulle intercettazioni ; una parte del sindacato contro l’accordo di Pomigliano D’arco; Confindustria contro la manovra economica del Governo (che riesce a correggere su alcuni punti, ed a suo favore, con una sola telefonata di quattro minuti). Tante vertenze e conflitti si sono accesi nel corso degli ultimi anni nel nostro paese. Ma mai una vertenza nazionale, è stata aperta attraverso una lotta vera e palpabile da parte di chi rappresenta gli interessi dei cacciatori e degli agricoltori, rispetto alla necessità, ormai ineludibile di una radicale modifica della normativa nazionale (L.394/91) che disciplina da quasi venti anni la gestione ed il funzionamento delle aree protette Italiane.
Da una parte il Ministro Stefania Prestigiacomo che descrive i parchi Italiani alla stregua di “Alice nel paese delle meraviglie” : “ Bisogna rendersi conto che i nostri parchi nazionali non sono soltanto dei gioielli naturalistici del paese, ma sono anche giacimenti di biodiversità, con un potenziale economico particolarmente rilevante” (Corriere della Sera di Lunedì 19 Luglio 2010-pag.19). Dall’altra parte una proposta di legge di 105 deputati del PDL e della Lega Nord, presentata alla Camera dei Deputati, per la modifica della legge 394/91 che nella relazione introduttiva sostiene in due passaggi fondamentali “ I cittadini sentono i parchi come corpi estranei, imposti dall’alto, dall’esterno, vessatori, e sono inevitabilmente indotti a contrastarli, ad opporsi alla “legge del parco”, ritenuta frutto di centralismo esasperato e stupido, fonte di apparati burocratici inutilmente costosi, causa di irragionevoli e non accettabili divieti e vincoli, pesantemente limitativi di diritti, interessi, tradizioni, aspettative ed usanze” e più avanti ancora “ Oggi essa, (la legge 394/91 n.d.r), rappresenta un monumento ad un centralismo esasperato e anacronistico, capace di soffocare, sul delicato versante delle aree protette, ogni respiro sociale delle popolazioni, delle comunità e delle rappresentanze istituzionali, negando ogni spazio di effettivo intervento nei meccanismi, nei procedimenti e negli organismi attraverso i quali o nel contesto dei quali si costruisce o si gestisce un parco”
Adesso ci sono i “tagli” decisi dal Governo attraverso una manovra economica chiesta (o meglio imposta) al nostro paese dall’Unione Europea. All’interno di questo provvedimento è previsto il taglio del 50% dei fondi destinati agli Enti Parco. E sempre il Ministro Prestigiacomo, con tono afflitto si domanda : “Lo so che la manovra è stata licenziata al Senato ed arriverà blindata alla Camera. Per questo il mio appello è per un nuovo provvedimento che possa reintegrare le risorse per i parchi. Altrimenti sarò costretta a chiuderne una metà. E con che cuore posso fare la scelta? Comincio dal Parco delle Cinque Terre ? La Majella ?, Il Parco nazionale d’Abruzzo ? Il Pollino? La Sila? Il Cilento? Le Dolomiti?”. Faccia come crede, in pochi si metteranno a piangere, se darà corso ad una ristrutturazione, congiuntamente alla Regioni, per ottenere una ridimensionamento nel numero dei Parchi e delle Aree protette Italiane, attraverso una nuova riperimetrazione, tenendo conto certo delle eccellenze (poche), che davvero esistono sul territorio.
E che cosa dovrebbero fare le Regioni le Provincie e i Comuni che perdono rispettivamente nel 2011 6,3 miliardi di Euro ( Regioni 4 Miliardi, Regioni a statuto speciale 500 Milioni, Comuni 1,5 Miliardi e Province 300 milioni) organizzare un triduo a S. Giulio (Tremonti) o invece provvedere alla ristrutturazione dei servizi e alla eliminazione delle spese superflue? Un parco che non funziona, mica è una Chiesa che è eterna, è una spesa superflua da eliminare, senza tanti piagnistei. Ma gli Italiani meno abbienti che cosa hanno fatto in questi ultimi tempi, non hanno forse tirato la cinghia e si sono autolimitati su tante spese superflue? Forse solo l’aria che respirano ne è restata indenne. Chiudere dunque i parchi inefficienti o rimodellare quelli esistenti. Su questo piano abbiamo ascoltato con molta attenzione l’avv. Giancarlo D’Aniello di Wilderness. Egli ha dato in modo magistrale un corpo ed un’anima alle questioni, aggredendo serenamente e con rara efficacia, sul piano culturale, le pseudo filosofie professate dai vari Ayatollah dell’ambientalismo nostrano che sognano parchi da “contemplare”, “Belli ed impossibili” come la canzone di Gianna Nannini, dove i vincoli regnano sovrani a scapito dello sviluppo economico dei territori.
A fronte di questa situazione davvero precaria sul piano della disponibilità delle risorse pubbliche, appare un non senso, dare corso alla Istituzione di nuovi quattro parchi in Sicilia. Punto e basta. Le motivazioni per una revisione della legge quadro sulle aree protette(n.394/91)? Occorrerebbe uno spazio pari ai Poemi di Omero o di Virgilio per descriverle. Da noi 23 parchi nazionali, in Francia 7 portati a 9 con l’istituzione del Parc Amazonien e del Parc National de La Reunion. In Germania sono 15; nel Regno Unito sono 14 di cui 3 in Galles e 2 in Scozia; in Spagna sono 14 i parchi Nazionali che compongono la “Red de Parquet Nacionales”. Ammonta a circa sei milioni di ettari la superficie Italiana destinata a vincolo ambientale o dove di fatto è impedita l’attività faunistica venatoria (Aree protette, Riserve Marine, ZPS, SIC, Aree cuscinetto e Aree contigue, corridoi di connessione) pari ad una superficie stimata tra il 19/ 20%, che si raddoppia se a queste superfici si aggiungono i territori ove di fatto è impossibile cacciare : Strade, ferrovie, fiumi,insediamenti urbani, fabbriche ed aeroporti. Che la cosa contrasta con l’art.10 della legge n.157/92 lo sanno ormai anche i sassi ! Il partito di Caccia e Ambiente, metta al primo posto dunque, nella sua agenda operativa il problema della revisione della legge quadro, a partire dalla richiesta d’istituire una Commissione d’indagine Parlamentare prevista dall’art.82 della Costituzione per accertare lo stato di gestione dei Parchi e delle Aree Protette Italiane; richiami l’obbligo dell’adempimento che grava in base all’art.33 della legge 394/91 sul Ministro dell’Ambiente ai fini della presentazione annuale di una relazione al Parlamento; proponga di riequilibrare le funzioni della legge quadro sul versante delle Istituzioni, rendendo compartecipe la Conferenza Stato Regioni, chieda che venga assicurata negli organismi di gestione la presenza degli agricoltori e dei cacciatori; proponga con nettezza, che ogni Istituzione di un Parco o di un’area protetta, possa avvenire solo in presenza di un referendum consultivo obbligatorio, che interessi tutti i cittadini residenti nell’aria interessata e che ne autorizzi l’istituzione. Siamo partiti da Lipari e torniamo in chiusura di questo editoriale a Lipari. Diodoro Siculo narra che il figlio di Liparo, Eolo, avesse la proprietà di governare i venti. Che un vento propizio come “Zefiro” “ Zefiro torna ed il bel tempo rimena” possa dunque spirare su questi luoghi.