S'infiamma la polemica sull'acquisto della Tirrenia, società statale con un debito di 520 milioni, rilevata dalla Mediterranea Holding, società partecipata dalla Regione al 37 per cento. Il Pd chiede al governatore Raffaele Lombardo di riferire in aula all'Ars
"Ma come? La Regione deve vendere le società partecipate e alleggerirsi di quote e cda, e nel frattempo compra la Tirrenia? Questa operazione va nella direzione opposta a quella annunciata in più occasioni dal governo Lombardo". Lo dice Davide Faraone, deputato regionale Pd.
"In questo modo la Regione torna imprenditrice e di fatto si pone in competizione con i soggetti privati, concretizzando i timori espressi da Assindustria. A questo punto - aggiunge - è indispensabile investire l'intero parlamento regionale: Lombardo venga in aula e riferisca su ciò che ha fatto o sta facendo il governo sul versante delle società partecipate, e a che punto è il piano di dismissione previsto dall'ultima Finanziaria".
"La gara per la privatizzazione di Tirrenia e Siremar "non è stata un flop". A dichiararlo, all'indomani del via libera di Fintecna all'unico concorrente in gara, appunto Mediterranea Holding, è stato il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli. "Non è stato un flop - ha detto Matteoli parlando a margine della presentazione del piano per l'esodo estivo 2010 dell'Anas - a noi bastava un concorrente perché certo non si poteva vendere a due soggetti. Il fatto che si sia concretizzata è positivo e sono soddisfatto della vendita".
Ora, ha annunciato Matteoli, a breve verranno convocate le organizzazioni sindacali che anche ieri hanno chiesto un incontro con il governo e con i nuovi proprietari di Mediterranea holding per discutere del piano industriale e delle prospettive occupazionali.
"Il contratto verrà firmato il 4 agosto - ha detto Matteoli - e dopo la firma informeremo i sindacati. Questo è un nostro dovere istituzionale".
''L'acquisizione della Tirrenia e della Siremar da parte della Mediterranea Holding (con quota maggioritaria della Regione) e' adesso diventata realta'. Si tratta certamente di un successo da ascrivere all'azione del governatore Raffaele Lombardo, che ha scongiurato un nuovo caso Termini Imerese ma, soprattutto, rappresenta un importante passo in avanti lungo il percorso di consolidamento dello sviluppo delle 'Vie del mare'''. Lo ha detto Mario Bonomo, deputato di Alleanza per l'Italia (Api) all'Assemblea regionale siciliana e componente della IV commissione Territorio ed ambiente dell'Ars. "Questa acquisizione sottolinea ancora una volta l'importanza che per il governo siciliano ha la tutela del posto di lavoro , parliamo di circa 3mila addetti, e la salvaguardia del fondamentale principio di continuita' territoriale con le Isole minori, Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria, che consenta ai cittadini siciliani di spostarsi liberamente nel territorio", ha proseguito Bonomo. "Adesso e' fondamentale che i soci privati credano nel progetto, contribuiscano ad adeguare la flotta armatoriale ed a spendere le loro competenze e capacita' per la guida della nuova compagnia mentre il ruolo della Regione Sicilia nella compagine sociale, in questo momento deve essere inteso come quello di un controllore rigoroso che accerti che l'attivita' del Governo nazionale e dei privati vada nell'unica direzione di rilanciare la nuova Tirrenia, e con essa la Siremar", ha concluso Bonomo.