Notte di fuoco a Lipari. Per ben tre volte i vigili del fuoco (caposquadra Pannuccio) sono dovuti intervenire a Pianoconte dove, evidentemente, i piromani avevano deciso di "animare" la serata. Infatti, non appena i pompieri completavano l'intervento in una zona, subito le fiamme si sviluppavano in altra parte della frazione..
Per completare l'opera tre cassonetti dei rifiuti sono stati incendiati a Canneto, nella zona di San Vincenzo.
Ovviamente il dolo è più che evidente.
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martedì 9 luglio 2013
lunedì 8 luglio 2013
Il portavoce del sindaco di Lipari risponde a Natoli su Distretto ed Eventi
Egregio
Geometra,
sono
un po’ sconcertato. Ho letto e riletto l’art. 12 dello statuto
per intero ma non vi ho trovato alcuna indicazione diversa da quella
indicata dalla risposta e cioè che le adunanze sono tenute nel luogo
di volta in volta indicato nell’avviso di convocazione… purché
entro il territorio della regione Siciliana e quindi anche Palermo
che, secondo la deliberazione del 15 ottobre 2012, permetterebbe ai
soci la più ampia e diffusa partecipazione.
E
così sono sconcertato per quanto dice a proposito dello spettacolo
del 27 giugno. Sinceramente io non ricordavo che questo era stato
programmato in linea di massima fra le manifestazioni “Eolie, isole
dei tesori”. Ma non vedo dov’è la contraddizione. Un conto è
una programmazione di massima ed un’altra la definizione della
medesima. Altrimenti dovremmo concludere che all’appuntamento era
stata data pubblicità per tempo e quindi cadrebbe l’osservazione
che gli si è dato pubblicità all’ultimo momento.
Infine
mi permetta di correggerla su un punto. Se rilegge la mia
dichiarazione io non dico “non mi risulta che vi sia in
programmazione un grande evento” ma “non mi risulta che vi sia in
programmazione un grande evento dedicato a ditte di Palermo e
d’intorni” che è altra cosa. Proprio lei che si lamenta che
l’art. 12 non viene citato per intero poi prende una mia
dichiarazione, la tronca a metà, cambiandole completamente il senso.
Comunque di questo grande evento parleremo fra qualche giorno con più
calma e vedrà che anche le altre sue preoccupazioni saranno
ridimensionate.
Cordiali
saluti
Michele
Giacomantonio
Presentazione della II edizione del “Mare Festival Salina” che si terrà dall’1 al 5 agosto. Il lungomare di Santamarina sarà dedicato a Troisi
COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 10 luglio al Palazzo camerale la presentazione della II edizione del “Mare Festival Salina” Dall’1 al 5 agosto la kermesse di cinema, musica, libri, teatro e moda, tre concorsi per giovani talenti,
in partnership con “Casa Sanremo” e un grande omaggio a Massimo TroisiAl via la II edizione di Mare Festival Salina, kermesse di cinema, musica, libri, arte, teatro e moda, che dall’1 al 5 agosto riempirà l’incantevole scenario dell’isola eoliana con spettacoli, proiezioni, mostre, artisti, concorsi di regia, canto e bellezza per giovani talenti, in partnership con “Casa Sanremo”, e un grande omaggio a Massimo Troisi, cui sarà intitolata una passeggiata del lungomare e dedicata una scultura.
Alla conferenza stampa di presentazione, che si terrà mercoledì 10 luglio alle 10 nella sala Giunta della Camera di commercio, prenderanno parte il commissario straordinario Francesco De Francesco, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, il direttore artistico Massimiliano Cavaleri, la responsabile dell’organizzazione Patrizia Casale, la madrina dell’evento Miss Mondo Italia 2012 Jessica Bellinghieri e l’attrice Federica De Cola.
L’esperto d’arte Saverio Pugliatti, l’architetto Antonio Galeano e l’artista Antonello Arena illustreranno in anteprima l’opera dedicata a Troisi e al capolavoro “Il Postino”.
Saranno presenti Giuseppe Pedullà, Valentina Capone ed Elio Finocchiaro, fra gli imprenditori che hanno aderito all’iniziativa.
Mercoledì 10 luglio al Palazzo camerale la presentazione della II edizione del “Mare Festival Salina” Dall’1 al 5 agosto la kermesse di cinema, musica, libri, teatro e moda, tre concorsi per giovani talenti,
in partnership con “Casa Sanremo” e un grande omaggio a Massimo TroisiAl via la II edizione di Mare Festival Salina, kermesse di cinema, musica, libri, arte, teatro e moda, che dall’1 al 5 agosto riempirà l’incantevole scenario dell’isola eoliana con spettacoli, proiezioni, mostre, artisti, concorsi di regia, canto e bellezza per giovani talenti, in partnership con “Casa Sanremo”, e un grande omaggio a Massimo Troisi, cui sarà intitolata una passeggiata del lungomare e dedicata una scultura.
Alla conferenza stampa di presentazione, che si terrà mercoledì 10 luglio alle 10 nella sala Giunta della Camera di commercio, prenderanno parte il commissario straordinario Francesco De Francesco, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, il direttore artistico Massimiliano Cavaleri, la responsabile dell’organizzazione Patrizia Casale, la madrina dell’evento Miss Mondo Italia 2012 Jessica Bellinghieri e l’attrice Federica De Cola.
L’esperto d’arte Saverio Pugliatti, l’architetto Antonio Galeano e l’artista Antonello Arena illustreranno in anteprima l’opera dedicata a Troisi e al capolavoro “Il Postino”.
Saranno presenti Giuseppe Pedullà, Valentina Capone ed Elio Finocchiaro, fra gli imprenditori che hanno aderito all’iniziativa.
Comunicato Vento Eoliano - Ugl giovani: "Tutela nei trasporti"
In
data 29 giugno c.a., presso la sede del sindacato UGL di Messina, si
è tenuta la conferenza dal titolo “Area (dis)integrata dello
Stretto la fine di un sogno”, promossa dal coordinatore regionale
dell’UGL Giovani Sicilia, Felice Panebianco, al fine di
sottolineare il tentativo di isolare la Sicilia con i tagli del
servizio Metromare tra Messina e Reggio Calabria, ed il declino di
quel sogno che vedeva le due province colonne di quella che doveva
divenire un’unica area metropolitana.
Alla
conferenza ha preso parte, tra gli altri, il deputato nazionale Enzo
Garofalo, spesosi personalmente al fine di salvare il servizio presso
la sede del Ministero dei Trasporti.
Alla
conferenza e’ intervenuto anche il coordinatore del movimento
“Vento Eoliano” Giuseppe Vassallo, che ha evidenziato
l’importanza dell’ottimale fruizione dell’Aeroporto dello
Stretto nell’ottica del comprensorio delle Isole Eolie.
Si è
inoltre posta l’attenzione sul collegamento Eolie/Messina/Reggio
Calabria evidenziando come la soluzione tampone, oggi presa, non è
risolutiva ma rinvia la questione di un paio di mesi.
L’onorevole
Enzo Garofalo ha dimostrato disponibilità alla tutela dell’intera
Area dello Stretto e del comprensorio eoliano nella commissione del
Ministero dei Trasporti di cui fa parte, ed è pronto a difendere le
esigenze delle comunità.
Il Coordinatore del
Vento Eoliano
Giuseppe Vassallo
L’AEROPORTO È PER UNO STRETTO CHE UNISCE. Appello anche al sindaco Giorgianni
LA RIFLESSIONE del Presidente Sogas
Carlo Alberto Porcino: imparare dalla vicenda Metromare. Maggiori
intese tra Sicilia e Calabria anche su turismo, cultura e attività
produttive.
Come nei
meccanismi in un orologio...
In linea teorica il sistema dei collegamenti tra le due sponde
dovrebbe funzionare così. A proporre la sua riflessione sul
tema dei collegamenti veloci tra la Calabria e la Sicilia, il
Presidente della Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto
Carlo Alberto Porcino.
Chi arriva in
aeroporto dovrebbe trovare pronti ad accoglierlo bus, taxi, treno, e
autonoleggi. Chiunque è diretto a Messina o alle Isole Eolie deve
trovare facilmente una soluzione di trasporto per raggiungere i porti
di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Una volta giunti li, in modo
veloce, conveniente e sicuro, ogni passeggero dovrebbe poter
scegliere se usufruire del servizio di collegamento a lui più
congeniale: aliscafo veloce o traghetto, diretto a Messina oppure
alle Isole Eolie. Tutto dovrebbe funzionare così, alla perfezione,
in assoluta coincidenza oraria, ogni giorno. Oggi però - constata
Porcino -siamo ancora molto lontani affinché questo accada. Anche se
qualche piccolo passo in più si potrebbe sempre compiere.
Abbiamo
rischiato che i collegamenti veloci tra le due sponde dello Stretto
di Messina venissero definitivamente meno - ricorda Porcino – Se
ciò fosse realmente accaduto, anche solo per un breve periodo,
sarebbe mancato il
bilanciere dall’ingranaggio perfetto
ed
il meccanismo dell'orologio si sarebbe inceppato.
Unitamente ad altre istituzioni, Provincia di Reggio in primis, cosi
come evidenziato dalle sigle sindacali e dai comitati dei pendolari
anche l'Aeroporto dello Stretto anche Sogas ha voluto far sentire la
propria voce lanciando un grido di allarme rispetto al potenziale
effetto domino in negativo che l'assenza di un collegamenti stabile e
veloce con Messina e con le Isole Eolie avrebbe sicuramente
determinato con pesanti ripercussioni socio - economiche per tutti.
Sulla vicenda
METROMARE - sottolinea Porcino - va dato atto agli Assessori
Regionali, Fedele e Bartolotta, di avere svolto un ruolo
determinante, soprattutto nei rapporti con il Ministro Lupi, per
l'individuazione di una soluzione "tampone" che fino al 31
dicembre quantomeno garantirà una parvenza di servizio di
collegamenti veloci con Aliscafi tra i porti di Reggio Calabria e
Villa San Giovanni da e verso Messina. Ottima
e necessaria, a nostro parere, la scelta di ripristinare il
collegamento veloce con partenza diretta da Reggio Calabria fino alle
Isole Eolie e viceversa.
L'orario
dimezzato proposto da Ustica Lines - evidenzia Porcino. – riteniamo
necessiti di qualche lieve ritocco per cercare in qualche misura di
essere meglio sincronizzato con l'orario dei voli operati.
nel nostro
aeroporto. D'altronde dovrebbe essere interesse comune e soprattutto
proprio di chi effettua il servizio mettersi nelle condizioni
affinché gli aliscafi viaggino sempre pieni...
Gli Assessorati ai Trasporti ed i
rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali calabresi e
siciliani interessati, adesso speriamo che continuino a dialogare
insieme, proprio come accaduto in questa occasione, poiché riteniamo
serva individuare ulteriori soluzioni stabili nel tempo su questi
temi.
Un dialogo
interistituzionale che per essere davvero efficace crediamo debba
svolgersi non solo tra di loro ma anche con i soggetti preposti come
appunti l'Aeroporto dello Stretto, Trenitalia - Rfi, l'Atam e le
Aziende del Trasporto Pubblico Locale, le Autorità Portuali e le
Compagnie di Navigazione coinvolte. Questo serve. Soprattutto oggi e,
comunque, entro il 31 dicembre di quest'anno, data in cui si
riproporrà una altra volta la problematica del collegamento veloce
via mare, servirebbe dare vita ad un tavolo veloce e risolutivo per
mettere subito in campo soluzioni adeguate a garantire un reale
sistema di trasporto intermodale che interessi l'intera Area dello
Stretto di Messina.
L'esistenza di servizi di
trasporto e collegamenti efficienti - conclude Porcino - sono
le premesse essenziali per creare il giusto benessere e il possibile
indotto economico a beneficio di quanti, operatori turistici,
ristoratori, commercianti, operatori culturali e esercenti, svolgono
la propria attivita produttiva su entrambi i territori interessanti
Reggio e Messina, Isole Eolie comprese. In questo caso specifico sia
il pendolarismo sia il turismo sono due facce della stessa medaglia.
Appare chiaro a tutti, infatti,
come laddove esistono collegamenti efficienti anche una
infrastruttura come l'Aeroporto dello Stretto può naturalmente
apparire come più attraente per nuove compagnie aeree e per tour
operator di primo livello capaci di generare nuovi e maggiori flussi
turistici anche e soprattutto nella prospettiva di una concreta
destagionalizzazione.
Pensiamo ad esempio al turismo
della terza età proveniente dal Nord Europa. Forse è giunto davvero
il tempo di avviare una seria pianificazione strategica condivisa tra
le due sponde. Il che significa non solo dialogo e sinergia sul
fronte dei trasporti e dei collegamenti via mare ma in una ottica
multisettoriale nell'individuazione di politiche di sviluppo negli
ambiti delle attività produttive,del turismo e della cultura. Come
aeroporto auspichiamo adesso che entrambe le istituzioni Regionali,
Calabria e Sicilia, nonché tutti gli altri Enti interessati dal
Presidente della Provincia di Reggio Calabria Raffa, nostro socio di
maggioranza, al neo Sindaco di Messina Accorinti, unitamente al
Sindaco di Lipari Giorgianni sappiano cogliere la palla al balzo per
compiere questo deciso passo in avanti nei rapporti e nelle sinergie
possibili tra le due sponde di uno Stretto quello di Messina che non
divide ma unisce...
Saggio Angels' Dance (6° gruppo di foto)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto pervenuteci (oltre 200 sino ad ora) del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che stiamo per creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Marina Garibaldi di Canneto: Occhi aperti e controlli costanti e necessari
Senza voler entrare nel merito dell'ordinanza che istituisce il senso unico (con eccezioni per i mezzi pesanti) sulla Marina Garibaldi di Canneto, da Unci a Calandra chiediamo, dapprima ai cittadini (motociclisti e scooteristi in primis) e poi a chi è preposto ai controlli, una maggiore attenzione, anzi (lo si condivida o meno) il rispetto del senso unico.
Oggi pomeriggio, dopo i controlli di ieri della polizia municipale, la strada praticamente è a doppio senso di circolazione: tali e tanti i mezzi che la percorrono violando il senso unico. E più volte, in alcuni punti critici, si è sfiorato l'incidente anche grave.
Comprendiamo che l'organico della polizia municipale è sottodimensionato ma non si può lasciare via libera ai trasgressori e, principalmente, non si può mettere a rischio la pubblica incolumità.
E, per chiudere, una raccomandazione a residenti e turisti: il senso unico arriva sino a Calandra. Tornare indietro da Calandra o dalla piazza per poi svoltare subito dopo la chiesa non è consentito, sempre di violazione si tratta!
Oggi pomeriggio, dopo i controlli di ieri della polizia municipale, la strada praticamente è a doppio senso di circolazione: tali e tanti i mezzi che la percorrono violando il senso unico. E più volte, in alcuni punti critici, si è sfiorato l'incidente anche grave.
Comprendiamo che l'organico della polizia municipale è sottodimensionato ma non si può lasciare via libera ai trasgressori e, principalmente, non si può mettere a rischio la pubblica incolumità.
E, per chiudere, una raccomandazione a residenti e turisti: il senso unico arriva sino a Calandra. Tornare indietro da Calandra o dalla piazza per poi svoltare subito dopo la chiesa non è consentito, sempre di violazione si tratta!
Saggio Angels' Dance (foto 5° gruppo)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto pervenuteci del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che stiamo per creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Pontili galleggianti. Il presidente De Franchis chiede un incontro al sindaco
Riceviamo dal portavoce del sindaco Giorgianni, Michele Giacomantonio il link che consente di visualizzare una lettera con la quale, il 28 giugno scorso, il presidente del Consorzio Pontili Galleggianti, Giovanni de Franchis chiede un incontro al sindaco di Lipari.
Per visualizzare la lettera cliccare su questo link http://88.53.185.155/lipari/images/Chiedete/pontili.pdf
Saggio Angels' Dance (Foto)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto pervenuteci del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che stiamo per creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Senso unico sulla Marina Garibaldi di Canneto. Le domande dei cittadini e le risposte del portavoce del sindaco
Egr.
dott. Giacomantonio
sono
mamma di un bimbo di pochi mesi e vivo sulla via Cesare battisti di
Canneto.
Da
alcuni giorni l’Amministrazione ha disposto il senso unico sulla
via Marina Garibaldi di Canneto, da Unci a Calandra, ad eccezione di
mezzi pesanti e pullman che possono circolare in doppio senso.
Mi
chiedo e chiedo all'Amministrazione (per il suo cortese tramite) qual
è il senso del provvedimento considerato che non risolve nessuna
criticità della frazione, anzi aggrava il carico veicolare e crea
gravi rischi per la sicurezza e l’incolumità dei pedoni sulla via
Cesare Battisti?!
L’Amministrazione
ha deciso infatti di veicolare tutto il traffico in entrata ed uscita
da Canneto lungo la via Cesare Battisti che è una strada SENZA
MARCIAPIEDI!!!
Pensate
a chi, come me, per uscire di casa col passeggino e fare le cose più
semplici (andare in chiesa, al supermercato, raggiungere
l’autovettura etc!!), è costretta a condividere la carreggiata con
veicoli di ogni genere (anche di grandi dimensioni) a rischio della
mia incolumità e di quella di mio figlio!
E
che dire dell’inquinamento sonoro ed ambientale che si incrementa
esponenzialmente in una strada chiusa su due fronti dalle abitazioni
limitrofe che non permette lo sfogo dei gas di scarico (tale
fenomeno è molto più limitato sulla via Marina Garibaldi che avendo
il fronte mare libero riduce l’impatto sonoro e l’inquinamento
ambientale percepito).
In
ogni momento, soprattutto nelle ore pomeridiane (al rientro dal
mare!) ed in quelle notturne (al rientro dalle serate in discoteca)
mi sembra di vivere in una metropoli urbana e di trovarmi nell’ora
di punta! Avete pensato in proposito di monitorare i livelli di
inquinamento sulla via Cesare Battisti?
Mi
creda la situazione è davvero insostenibile. Le chiedo ancora quali
sono i vantaggi auspicati dall’Amministrazione, qual è il senso
profondo di questo provvedimento, a mio avviso privo di alcuna logica
e completamente scellerato?
È
evidente a tutti che non si risolve nessuna delle annose
problematiche della frazione!
Non
si crea infatti alcun parcheggio aggiuntivo, non si risolve il
problema del parcheggio “selvaggio” lungo la Marina Garibaldi
lato mare (non sanzionato per almeno 11 mesi l’anno dalla Polizia
Municipale!), si incentivano addirittura vetture e motocicli a
procedere a velocità ancor più spedita nella marina Garibaldi (in
virtù del senso unico ed in assenza di dissuasori lungo la
carreggiata).
Gli
unici effetti del provvedimento, ben lungi dal migliorare la
circolazione viaria della frazione e la qualità della vita di
residenti e villeggianti, sono stati l’incremento delle distanze di
percorrenza per tutti i veicoli (e dunque delle emissioni inquinanti,
dei consumi di benzina e del carico stradale), inoltre, veicolando
obbligatoriamente tutto il traffico su una sola strada (la via Cesare
Battisti) senza marciapiedi, chiusa dalle abitazioni su due fronti e
con circa 1000 tra tombini, griglie e caditoie (spesso carenti di
guarnizioni, particolarmente rumorose al calpestio dei veicoli e
soggette a danneggiamenti con l’accrescersi
del traffico moto veicolare) si
sono create le condizioni per un incremento enorme del rischio di
incidenti tra i veicoli ed i pedoni.
Mi
scuso per lo sfogo, ma da alcuni giorni ho dovuto barricarmi dentro
casa (sulla Cesare Battisti) con il mio bimbo di pochi mesi, con le
finestre chiuse per limitare i rumori e la puzza insopportabile dei
gas di scarico (incrementata enormemente ed ancora siamo a Luglio!) e
quando devo uscire di casa sono costretta a fare lo slalom con il
passeggino tra le auto ed i motorini che sono stati dirottati tutti
lungo la Cesare Battisti!?
Spero
ancora che possa prevalere il buon senso e che l’Amministrazione
possa rivedere (e revocare) con urgenza il provvedimento emanato!
Mamma
di Canneto
Alla
c.a. del Sindaco e delll'Assessore alla viabilità
OGGETTO : Senso unico sulla Marina Garibaldi a Canneto
Gent.mo Sig. Marco Giorgianni e
Gent.mo Sig. Giovanni Sardella
Sono Enrico Zibetti e abito a Canneto in via Cesare Battisti (per informazione, nella casa rosa tra vico Gorizia e vico Manzoni).
Durante il mio ultimo soggiorno a Canneto verso fine giugno ho constatato che si è ripristinato il senso unico sulla Marina Garibaldi, con conseguente dirottamento di tutto il traffico (escluso bus e camion) di ritorno su Lipari sulla via Cesare Battisti.
Come sapete tale operazione era già stata sperimentata dalla Giunta precedente con conseguenze decisamente pesanti per gli abitanti di via C. Battisti e fortunatamente non più ripetuta (forse anche grazie alla raccolta firme di numerosi Cannetari contrari all'intervento).
L'operazione del "senso unico" dal mio punto di vista (e non solo il mio) è a dir poco devastante per gli abitanti della via. Inquinamento acustico e atmosferico oltre ogni limite di sopportazione ed estremo pericolo per i pedoni in una strada senza marciapiedi e senza dossi.
Lo scopo di questa mia nota è di conoscere le ragioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale a riproporre questa iniziativa.
Vi ringrazio per un celere riscontro.
Cordiali saluti
Enrico Zibetti
OGGETTO : Senso unico sulla Marina Garibaldi a Canneto
Gent.mo Sig. Marco Giorgianni e
Gent.mo Sig. Giovanni Sardella
Sono Enrico Zibetti e abito a Canneto in via Cesare Battisti (per informazione, nella casa rosa tra vico Gorizia e vico Manzoni).
Durante il mio ultimo soggiorno a Canneto verso fine giugno ho constatato che si è ripristinato il senso unico sulla Marina Garibaldi, con conseguente dirottamento di tutto il traffico (escluso bus e camion) di ritorno su Lipari sulla via Cesare Battisti.
Come sapete tale operazione era già stata sperimentata dalla Giunta precedente con conseguenze decisamente pesanti per gli abitanti di via C. Battisti e fortunatamente non più ripetuta (forse anche grazie alla raccolta firme di numerosi Cannetari contrari all'intervento).
L'operazione del "senso unico" dal mio punto di vista (e non solo il mio) è a dir poco devastante per gli abitanti della via. Inquinamento acustico e atmosferico oltre ogni limite di sopportazione ed estremo pericolo per i pedoni in una strada senza marciapiedi e senza dossi.
Lo scopo di questa mia nota è di conoscere le ragioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale a riproporre questa iniziativa.
Vi ringrazio per un celere riscontro.
Cordiali saluti
Enrico Zibetti
IL PORTAVOCE RISPONDE COSI':
La
viabilità di Canneto ha dei limiti strutturali dovuti al fatto che,
non solo il traffico di Canneto, ma anche quello di transito grava
tutto su due vie di cui una, la Cesare Battisti, è stretta e
praticamente priva di marciapiedi. Quindi la gran parte del traffico
si riversa su via Marina Garibaldi che malgrado abbia i marciapiedi
d’estate diventa pericolosissima quando è affollata dai bagnanti e
la gente non si limita a parcheggiare lato monte ma qualche volta
trasgredisce ed occupa anche il lato mare. Già perché fra gli altri
mali strutturali di Canneto vi è la assoluta mancanza di parcheggi e
quindi non si possono eliminare sia quelli di via Cesare Battisti,
sia quelli di via marina Garibaldi e questo soprattutto d’estate
quando, comunque, risultano insufficienti. E’ vero che il senso
unisco sperimentato in passato non ha dato buoni risultati ma per
questo l’Amministrazione, riproponendolo, quest’anno, vi ha
apportato alcune importanti modifiche. Intanto ha eliminato da via
Cesare Battisti tutto il traffico pesante e vi possono transitare
solo le autovetture e le motorette. Il traffico pesante transita in
doppio senso sulla Marina Garibaldi. Inoltre si è cercato di rendere
fruibile il parcheggio in piazza S.Cristoforo rendendolo possibile
solo per un tempo limitato e quindi fruibile con disco orario, mentre
in passato vi sostavano macchine che vi rimanevano per giorni e
giorni senza che venissero utilizzate.
Le
ragioni che hanno indotto l’Amministrazione a sperimentare questa
nuova modalità del senso unico è naturalmente l’insoddisfazione
per la situazione attuale lasciando libera la circolazione su via
Cesare Battisti di ogni tipo di veicolo.
Sono
convinto che queste spiegazioni non vengono incontro alla
preoccupazione espresse dai cittadini. L’unica vera risposta
sarebbe la realizzazione di una strada a monte che assorba tutto il
traffico di transito. Ma si tratta di progetti di lungo respiro e di
grande impegno mentre purtroppo l’estate è in corso.
Saggio Angels' Dance (foto)
Abbiamo già iniziato la pubblicazione delle foto del saggio di Angels' Dance. Chiunque volesse farci pervenire ancora foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Saggio Angels' Dance "Ciak si gira" (foto)
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Centro Studi presenta Festival del cinema delle Isole Eolie Un mare di cinema – Premio Efesto d’oro ed il concorso internazionale di cortometraggi Eolie in Video
Il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, venerdì 12 luglio 2013 alle ore 19.00, presso la terrazza del Residence Alberghiero - Lipari in Corso Vittorio Emanuele, 101- presenterà alla stampa il programma del Festival del cinema delle Isole Eolie Un mare di cinema – Premio Efesto d’oro ed il concorso internazionale di cortometraggi Eolie in Video.
Seguirà aperitivo eoliano.
Seguirà aperitivo eoliano.
A Davide Cortese il Premio Escamontage al Lagofilfest
Davide Cortese ha vinto il Premio Escamontage al LAGOFILFEST di Bracciano con il cortometraggio “MAHARA”. Il poeta, scrittore e filmaker di Lipari, premiato nell’Archivio Storico di Bracciano, ha espresso gratitudine e soddisfazione per il premio e ha dedicato la vittoria alle Isole Eolie, meraviglioso scenario della sua opera cinematografica. Il premio gli darà diritto alla partecipazione alla “Giornata Mondiale del Contemporaneo” che si svolgerà a Roma in ottobre. In quell’occasione il cortometraggio di Davide Cortese sarà proiettato per il pubblico romano nella sala del Teatro Centrale Preneste. “MAHARA”, che ha per protagonista l’attrice Katia Cortese, era stato premiato nel 2004 dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di EOLIE IN VIDEO ed è ritenuta la prima opera cinematografica interamente realizzata da un eoliano.
CASTA DI ACQUACALDA: "Continua la farsa ...amministrazione in stato confusionale"
COMUNICATO
STAMPA
La
farsa cui siamo costretti ad assistere qui ad Acquacalda, imperniata
tutta sulla vicenda della pulizia del litorale, la dice lunga sullo
stato confusionale dell'Amministrazione Comunale, almeno per quanto
riguarda la nostra frazione.
L'offerta
del lavoro di sistemazione della spiaggia, a costo zero per il
Comune, ci è stata rifiutata (ribadiamo sempre e solo verbalmente,
quindi in via ufficiosa) adducendo l'avvenuta aggiudicazione della
gara ( ? ) da parte di una ditta. Successivamente, voci di piazza ci
hanno sussurrato che la ditta aggiudicataria non era più in grado di
svolgere il lavoro. Anche un'altra ditta si rifiutava di eseguire
l'operazione.
Sempre
voci di piazza, ci informavano che ( a parere non disinteressato di
alcuni operatori turistici) l'intervento deve essere eseguito non
solo con una ruspa ma, in alcuni tratti, bisogna impiegare
necessariamente un mezzo più potente tipo escavatore, gru o simile.
Fra
tira e molla, vieni tu..... no vengo io, siamo arrivati al 7 di
luglio e tutto è come prima.
E,
tanto per non farci mancare nulla, questa mattina, nel nostro
splendido specchio di mare, abbiamo visto apparire, nientedimeno che,
un pontone al cui equipaggio è stato affidato il compito di ripulire
i fondali dai pericolosissimi relitti ferrosi del vecchio pontile
Italpomice ( in via confidenziale, circa 10 giorni orsono, ci era
stato segnalato tale immediato intervento).
Alle
ore 12 di domenica 7 luglio il pontone è in piena fase operativa a
pochi metri dalla spiaggia, dove esiste, peraltro, una regolare
concessione di balneazione con relative attrezzature.
(Piccola
nota di rammarico: da cinque anni segnaliamo, scriviamo, denunciamo
alle competenti Autorità la pericolosità di quei relitti, ma,
evidentemente, i numerosi appelli di poveri, insignificanti, comuni
cittadini non hanno alcun valore. E' bastata una segnalazione di un
attento e solerte Consigliere ( che ringraziamo di cuore) perché si
attuasse la miracolosa bonifica).
Nel
vivere civile è buona regola di buon senso, di bon ton, di buona
accoglienza, approntare per tempo il luogo ove si intende ospitare
degnamente delle persone. Ovvero: si pulisce casa perché si aspetta
gente. Ciò, palesemente, non avviene a Lipari o quanto meno ad
Acquacalda.
Checché
se ne dica, è del tutto anacronistico e fuori luogo disporre la
pulizia delle spiagge, del mare, del territorio a stagione turistica
inoltrata, sempre che non si voglia intendere come periodo peculiare
solo quei 20- 25 giorni di agosto. E allora, alla faccia della
destagionalizzazione!
Peraltro,
risulta non digeribile l'accomodante " meglio tardi che mai
" oppure il nordico detto: "piuttosto che niente è
meglio..... piuttosto". Sono orrendi segnali di triste
rassegnazione e di chiara mancanza di programmazione.
Sembra
così che l'accoglienza al turista sia rivolta puntualmente non alla
persona, ma alla manciata di euro che si lascia sull'isola.
E
la serie " facciamoci del male" continua .............
Enzo
Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
Una risposta a "Trasi e Nesci". (di Angelo Sidoti)
Caro Signor Portavoce,
La ringrazio per la risposta che per dirla in termini dialettali formulata a "Trasi e Nesci".
Leggo di una sua conoscenza specifica nel settore del Controllo di Gestione accumulata durante la sua carica di primo cittadino nel nostro Comune e le domando:
a) in che modo viene applicato nel nostro Comune?
b) potrebbe essere così cortese da far pubblicare i referti previsti dalla legge sul sito del nostro comune?
Tanti Comuni d'Italia pubblicano già prima dell'entrata in vigore delle nuove norme sulla trasparenza sia il referto del Controllo di Gestione che anche la Relazione dei Revisori ai rendiconti.
La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà dare. Si prenda tutto il tempo che le serve visto che il mio non e' ne un ordine perentorio ne ordinatario
Angelo Sidoti
La ringrazio per la risposta che per dirla in termini dialettali formulata a "Trasi e Nesci".
Leggo di una sua conoscenza specifica nel settore del Controllo di Gestione accumulata durante la sua carica di primo cittadino nel nostro Comune e le domando:
a) in che modo viene applicato nel nostro Comune?
b) potrebbe essere così cortese da far pubblicare i referti previsti dalla legge sul sito del nostro comune?
Tanti Comuni d'Italia pubblicano già prima dell'entrata in vigore delle nuove norme sulla trasparenza sia il referto del Controllo di Gestione che anche la Relazione dei Revisori ai rendiconti.
La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà dare. Si prenda tutto il tempo che le serve visto che il mio non e' ne un ordine perentorio ne ordinatario
Angelo Sidoti
domenica 7 luglio 2013
ALFANO E SCHIFANI GUADAGNANO TEMPO, MICCICHÈ ALLA PORTA
Forza Italia torna in autunno con la caduta delle prime foglie. L’annuncio del rinvio non e’ stato ancora dato, ma lo slittamento e’ dato per certo anche da coloro che piu’ hanno spinto per la “rinascita” del vecchio brand che tante soddisfazioni regalo’ al Cavaliere. Le ragioni del ripensamento? Tante, e tutte convergenti: il mese di luglio e’ un contenitore di sentenze che possono cambiare la vita al leader, Silvio Berlusconi; poi c’e’ un pezzo dello stato maggiore del Pdl – da Fabrizio Cicchitto a Maurizio Gasparri – che non digeriscono le modalit’ con cui si sta precedendo (in pratica la gestione del nuovo look e’ stata demandata ai “falchi” nordisti, Daniela Santanche’ in testa); infine l’accoglienza ostile che l’annuncio ha avuto in Sicilia,la regione di Angelino Alfano. I due coordinatori regionale, Dore Misuraca e Giuseppe Castiglione, e la sottosegretaria Simona Vicari, hanno manifestato, seppure con toni e argomenti diversi, la difficolta’ ad accettare il “rampantismo” nordista e il carattere “imprenditoriale” del partito (Berlusconi vuole personaggi che godono di consenso e dispongono di risorse).
Angelino Alfano e Renato Schifani non si sono messi di traverso, non lo farebbero mai, ma la Sicilia ha parlato per loro in modo inequivocabile. Ce n’e’ abbastanza per rimandare lo start up. Tra l’altro il trasferimento traumatico dal Pdl a Forza Italia (il Pdl sarebbe derubricato a brand della coalizione, una sorta di denominazione della holding) potrebbe accelerare il processo di sganciamento in corso da parte degli ex An, che proprio in Sicilia hanno dato segni concreti di irrequietezza, fino a prendere le distanze, in modo formale, dal Pdl (e’ il caso di Formica, Nania, Vinciullo).
Il ritorno di Forza Italia, inoltre, ha rimesso in prima fila Gianfranco Micciche’, il quale non ha fatto mistero delle sue ambizioni e delle sue recenti frequentazioni, nella fase di preparazione, con Silvio Berlusconi.Non torna, dunque, solo Forza Italia, ma Gianfranco Micciche’, e con lui Stefania Prestigiacomo, che si trova in perfetta sintonia con Daniela Santanche’ e la pasionaria alteatesina, Biancafiore.
Non si tratta di un maquillage, ma di un azzeramento dell’intero gruppo dirigente. Comprensibile, che i coordinatori regionali siciliani mettano il piede sul freno. Potranno solo prendere tempo, tuttavia, perche’ – Angelino Alfano questo lo sa bene – ormai il dado e’ tratto. Il punto, semmai, e’ un altro: nel caso in cui a Silvio Berlusconi andasse male su tutta la linea, al punto da costringerlo al passo indietro, Forza Italia a chi verrebbe affidata? C’e’ l’opzione della successione dinastica, la figlia del Cav smentisce senza convincere, e quella della reggenza di Daniela Santanche’. Ne’ l’una ipotesi, ne’ l’altra, piace a molti siciliani, e le ragioni sono plausibili, con l’eccezione, di non modesto rilievo, di Gianfranco Micciche’ e Stefania Prestigiacomo (oltre che, in incognito, di Marcello Dell’Utri), che invece si sentono dentro il nuovo corso e sono determinati a raggiungere l’approdo, costi quel che costi.
Angelino Alfano e Renato Schifani non si sono messi di traverso, non lo farebbero mai, ma la Sicilia ha parlato per loro in modo inequivocabile. Ce n’e’ abbastanza per rimandare lo start up. Tra l’altro il trasferimento traumatico dal Pdl a Forza Italia (il Pdl sarebbe derubricato a brand della coalizione, una sorta di denominazione della holding) potrebbe accelerare il processo di sganciamento in corso da parte degli ex An, che proprio in Sicilia hanno dato segni concreti di irrequietezza, fino a prendere le distanze, in modo formale, dal Pdl (e’ il caso di Formica, Nania, Vinciullo).
Il ritorno di Forza Italia, inoltre, ha rimesso in prima fila Gianfranco Micciche’, il quale non ha fatto mistero delle sue ambizioni e delle sue recenti frequentazioni, nella fase di preparazione, con Silvio Berlusconi.Non torna, dunque, solo Forza Italia, ma Gianfranco Micciche’, e con lui Stefania Prestigiacomo, che si trova in perfetta sintonia con Daniela Santanche’ e la pasionaria alteatesina, Biancafiore.
Non si tratta di un maquillage, ma di un azzeramento dell’intero gruppo dirigente. Comprensibile, che i coordinatori regionali siciliani mettano il piede sul freno. Potranno solo prendere tempo, tuttavia, perche’ – Angelino Alfano questo lo sa bene – ormai il dado e’ tratto. Il punto, semmai, e’ un altro: nel caso in cui a Silvio Berlusconi andasse male su tutta la linea, al punto da costringerlo al passo indietro, Forza Italia a chi verrebbe affidata? C’e’ l’opzione della successione dinastica, la figlia del Cav smentisce senza convincere, e quella della reggenza di Daniela Santanche’. Ne’ l’una ipotesi, ne’ l’altra, piace a molti siciliani, e le ragioni sono plausibili, con l’eccezione, di non modesto rilievo, di Gianfranco Micciche’ e Stefania Prestigiacomo (oltre che, in incognito, di Marcello Dell’Utri), che invece si sentono dentro il nuovo corso e sono determinati a raggiungere l’approdo, costi quel che costi.
BENVENUTI NEL CLUB DEI PARTITI FAI DA TE. SEDE, SICILIA
Benvenuti nel club dei partiti fai da te, fatti a immagine e somiglianza dei loro creatori. Sede del club, honoris causa, la Sicilia. L’ultimo “socio” è Lino Leanza, che entra nel club con Articolo 4, partito appena battezzato. Non è di sinistra, nè di destra, ma appartiene, manco a dirlo ai siciliani. È nato per tirarli fuori dai guai, consegnandogli l’autonomia che serve e la padronanza delle leve di comando. Non nasce da zero, non deve conquistarsi i consensi uno dopo l’altro, non deve emettere il primo vagito: sul fonte battesimale aveva già le parole e le ragioni per camminare da sè, e – secondo il suo padrino, un capitano di lungo corso -, Lino Leanza, ha un timone saldo, una truppa scelta e idee chiare.
Articolo 4, infatti, parte con una dotazione di tutto rispetto: un gruppo parlamentare di ben sette deputati regionali ed un esercito di amministratori comunali, sindaci assessori e consiglieri di ben 500 unità.
Alle ultime elezioni regionali non c’era, ma era come se ci fosse, perche’ il suo leader, il capitano di lungo corso, è salito su un una vettura che non sentiva sua per niente e nel breva arco di pochi mesi si è trasformata in un taxi, dal quale, come si sa, arriva il momento di scendere.
Articolo 4 aderisce, in linea di massima, alla maggioranza di governo, ma ragiona con la sua testa.Gli elettori non hanno potuto valutare obiettivi, programmi, vocazioni, attitudini, ma non ci hanno perso niente. Nel senso che i sette deputati che l’hanno fatto nascere si sono sottoposti al giudizio degli elettori. Concorrevano sotto bandiere diverse, ma le idee camminano con le gambe degli uomini, non viceversa. Non è davvero il caso di farne un problema.
Il club dei partiti fai ta te, dunque, registra un nuovo ingresso. Lino Leanza si trova in compagnia di Rosario Crocetta, il Megafono, Gianfranco Miccichè (Grande Sud), Saverio Romano (Cantiere popolare, Pid). A costoro bisogna aggiungere Raffaele Lombardo, Leoluca Orlando, Nello Musumeci per ragioni diverse. Raffaele Lombardo ha concepito, fatto nascere e crescere il Movimento per l’Autonomia, divenuto partito dei siciliani. L’ex presidente della Regione non ricopre alcun incarico formale, ma chi può dubitare in tutta onestà che l’Mpa-Pds non sia una sua creatura, viva e vegeta?
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha una Rete in progress. Vogliamo considerarlo un apolide?Nello Musumeci, per ultimo: senza di lui, Francesco Storace rimarrebbe orfano. Ha un gruppo parlamentare a lui intestato, non ha un partito, ma ha tale carisma e autonomia, consenso “personale” da non ammettere dubbi: è il capo virtuale di uno schieramento che si colloca nel centrodestra
Articolo 4, infatti, parte con una dotazione di tutto rispetto: un gruppo parlamentare di ben sette deputati regionali ed un esercito di amministratori comunali, sindaci assessori e consiglieri di ben 500 unità.
Alle ultime elezioni regionali non c’era, ma era come se ci fosse, perche’ il suo leader, il capitano di lungo corso, è salito su un una vettura che non sentiva sua per niente e nel breva arco di pochi mesi si è trasformata in un taxi, dal quale, come si sa, arriva il momento di scendere.
Articolo 4 aderisce, in linea di massima, alla maggioranza di governo, ma ragiona con la sua testa.Gli elettori non hanno potuto valutare obiettivi, programmi, vocazioni, attitudini, ma non ci hanno perso niente. Nel senso che i sette deputati che l’hanno fatto nascere si sono sottoposti al giudizio degli elettori. Concorrevano sotto bandiere diverse, ma le idee camminano con le gambe degli uomini, non viceversa. Non è davvero il caso di farne un problema.
Il club dei partiti fai ta te, dunque, registra un nuovo ingresso. Lino Leanza si trova in compagnia di Rosario Crocetta, il Megafono, Gianfranco Miccichè (Grande Sud), Saverio Romano (Cantiere popolare, Pid). A costoro bisogna aggiungere Raffaele Lombardo, Leoluca Orlando, Nello Musumeci per ragioni diverse. Raffaele Lombardo ha concepito, fatto nascere e crescere il Movimento per l’Autonomia, divenuto partito dei siciliani. L’ex presidente della Regione non ricopre alcun incarico formale, ma chi può dubitare in tutta onestà che l’Mpa-Pds non sia una sua creatura, viva e vegeta?
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha una Rete in progress. Vogliamo considerarlo un apolide?Nello Musumeci, per ultimo: senza di lui, Francesco Storace rimarrebbe orfano. Ha un gruppo parlamentare a lui intestato, non ha un partito, ma ha tale carisma e autonomia, consenso “personale” da non ammettere dubbi: è il capo virtuale di uno schieramento che si colloca nel centrodestra
Saggio Angels' Dance 2013 "Ciak si gira" (foto)
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Giacomantonio risponde a Sidoti sulla trasparenza on line
Caro
Angelo Sidoti,
non
capisco dove sia la contraddizione che rileva fra quanto io ho
affermato e quanto afferma il dott. Subba. La trasparenza on line è
una grande rivoluzione prima ancora culturale che strumentale e non è
problema che si possa risolvere con la bacchetta magica perché
investe comportamenti sedimentati, modi di lavorare, le difficoltà
degli uffici sempre carenti di personale, sempre in affanno con le
scadenze. Una decina di anni fa ebbi ad occuparmi di controllo di
gestione negli enti locali: seguii alcune esperienze fra cui quella
di Reggio Calabria, scrissi un libro per il Formez, insegnai al loro
centro nazionale di Napoli ed all’Anciform di Roma. Questa
esperienza mi ha dato modo di capire, ancora più della mia
esperienza di Sindaco, quanto lenti e difficoltosi siano i processi
di innovazione in realtà come gli enti locali sempre sottoposti a
sollecitazioni diverse.
Per
questo mi pare apprezzabile la decisione del dott. Subba anche
perché, ancora un volta devo osservare, che la data del 20 luglio è
ordinatoria e non perentoria e quindi bisognerà considerare un
periodo di implementazione sperimentale. Inoltre proprio qualche
giorno fa, discutendo con la dott.ssa De Gregorio della pubblicazione
dei documenti on line questa mi faceva osservare come, via via che
l’esperienza si approfondisce ed investe tutto il complesso degli
atti comunali, sarà difficile che la gestione dei dati e
l’immissione in rete possa essere tutta gestita, come avviene ora,
all’interno affidandoci all’esperienza ed alla competenza di un
funzionario bravo ed efficiente ma che non ha solo questo incarico e
quindi bisognerà pensare di ricorrere ad un soft-house.
Quanto
al ruolo del portavoce, come certo sa, questa figura è stata
introdotta
ufficialmente dalla legge 150/2000, che detta appunto norme sulla
"Disciplina delle attività di informazione e comunicazione
delle pubbliche amministrazioni". L'articolo 6 della citata
legge gli affida l'incarico "dei rapporti di carattere
politico-istituzionale con gli organi di informazione" e
risponde, per i suoi atti, soltanto all'autorità di vertice per il
rapporto fiduciario che li lega. E’ chiaro che in una realtà
imitata
come è quella del Comune di Lipari è difficile sottrarsi ad un
rapporto diretto con i cittadini svolgendo una sorta di
intermediazione fra questi e gli uffici. Una intermediazione che, se
da una parte tende a rendere più prossimo il Comune, dall’altra
rischia di sommergere il portavoce di una serie di incombenze che
alla fine non può più gestire. Quindi quello di trasformarsi in un
canale del “diritto di accesso” va esercitato con prudenza e
possibilmente in casi, per così dire, patologici dove la mancanza di
circolazione di informazioni rischia di gettare un ingiusto
discredito sulla pubblica amministrazione.
Cordiali
saluti
Michele
Giacomantonio
Riscontro più che positivo per il saggio di Angels' Dance. Inviateci le vostre foto
Riscontro più che positivo ieri sera all'anfiteatro del castello di Lipari per il saggio spettacolo di fine anno della scuola di danza Angels' Dance.
Due ore e più di avvincente esibizione da parte di tutti gli allievi della scuola (dai piccolissimi alle signore del Zumba) che ha divertito ed entusiasmato il pubblico presente.
Spazio anche per l'interpretazione canora con la giovanissima Silvia Lucci che ha cantato due brani, in uno dei quali accompagnati dall'insegnante Roberta e dal maestro Gianluca.
Vi proponiamo alcune foto scattate prima del saggio spettacolo.
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Due ore e più di avvincente esibizione da parte di tutti gli allievi della scuola (dai piccolissimi alle signore del Zumba) che ha divertito ed entusiasmato il pubblico presente.
Spazio anche per l'interpretazione canora con la giovanissima Silvia Lucci che ha cantato due brani, in uno dei quali accompagnati dall'insegnante Roberta e dal maestro Gianluca.
Vi proponiamo alcune foto scattate prima del saggio spettacolo.
Chiunque volesse farci pervenire foto dello spettacolo (massimo 5 per invio) per vederle pubblicate su eolienews e poi su un apposito album che vorremo creare su fb può farlo inviandole, entro il 10 di luglio, alle mail ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it
Trivellano il vulcano Marsili, bomba a orologeria.
(da vesuvionline) (di Gianni Lannes )
A nord delle isole Eolie, al largo delle coste di Calabria e Sicilia, si staglia sotto il fondo del mare, il più grande vulcano d’Europa, ma non si vede perché è completamente sommerso da 500 metri d’acqua. Si innalza per 3 mila metri: è largo 50 chilometri ed è lungo 30. Secondo l’intrattenitore televisivo Piero Angela «è un’ottima sorgente di energia geotermica».
Tant’ è che il Ministero dello Sviluppo Economico ha conferito il 29 settembre 2009 alla Eurobuilding Spa un permesso di ricerca esclusivo per fluidi geotermici a mare sull’area del Marsili: il programma delle attività prevede in primo luogo la realizzazione di un monitoraggio completo di tale struttura, utilizzando le metodologie e le tecnologie più innovative. Su questo programma la società con sede legale a Servigliano in provincia di Ascoli Piceno, ha già ottenuto una valutazione positiva dalla Direzione Generale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale ) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In sostanza, lo Stato italiano ha escluso per decreto la valutazione di impatto ambientale.
Insomma, una follia legalizzata che potrebbe causare disastri irreparabili. Eppure, per mera sete di profitto economico i padroni del vapore procedono alla perforazione.
Pochi mesi dopo, il 28 aprile 2010, il governo Berlusconi getta fumo negli occhi nell’imbambolata opinione pubblica. “Vulcani: sono 12 i sommersi”. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato oggi un’ordinanza di Protezione civile che darà il via a un piano di monitoraggio subacqueo di dodici vulcani sommersi, nel mar Tirreno e nel canale di Sicilia. Lo ha annunciato il Capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa nella sede dell’Associazione stampa estera a Roma. Si tratta di un’attività che non ha precedenti nel mondo. “Noi dobbiamo alzare il velo su questi vulcani sommersi che non vediamo – ha sottolineato Bertolaso – e cominciare a localizzarli esattamente. Dobbiamo vederli, toccarli, capirne i comportamenti”. Tra questi, ci sono il Vavilov e il Marsili: quest’ultimo è il vulcano con la superficie sommersa tra i più grandi al mondo. E’ necessario studiarli, per prevenire i rischi di possibili tsunami e poi porre in atto piani di prevenzione.
Bertolaso, ha citato il caso Stromboli, un vulcano alto quanto l’Etna (per due terzi è sommerso) che oggi è “uno dei vulcani più sorvegliati al mondo”. Il 30 dicembre 2002, il distacco di una parte in mare, a una profondità di 2000 metri, provocò uno tsunami “che non fu di poco conto”. Ci furono onde alte quanto il maremoto del 28 dicembre 2004 nel Sud-Est asiatico. Non ci furono conseguenze sulle persone, a parte un ferito lieve, solo perchè era inverno “Se lo stesso evento si fosse verificato in piena estate – ha sottolineato Bertolaso – il bilancio sarebbe stato sicuramente ben più pesante”: una decina o anche forse un migliaio di vittime con l’isola e le spiagge della sosta siciliana affollate di bagnanti e raggiunte dall’onda anomala.
“Per fortuna – ha detto Bertolaso – è avvenuto a dicembre”. Il progetto di monitoraggio si avvarrà anche della consulenza di esperti internazionali di vulcanologia e della comunità scientifica.
La scoperta dell’acqua calda!
Annuncio Eurobuilding – «Entro il 2012 potrà essere realizzato il primo pozzo geotermico offshore della storia. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno meridionale – al largo delle coste siciliane, calabresi e campane – sono enormi sorgenti di calore; l’acqua marina che s’infiltra al loro interno si surriscalda (può raggiungere temperature di 400° C e pressioni superiori a 200 bar) e acquista un potenziale calorifero che può essere trasformato in energia elettrica, paragonabile a quello generato dalle più grandi centrali geotermiche mondiali o ad impianti nucleari di media taglia. Il cammino del progetto “Marsili” si comprende di tre fasi: Esplorazione, Perforazione, Produzione. Il Mediterraneo, e più precisamente il Mar Tirreno sud-orientale, è sede di un importante distretto vulcanico, sottomarino, il Marsili, che può diventare la prima importante fonte di approvvigionamento di energia geotermica offshore della storia, aprendo la strada ad una nuova, pulita ed inesauribile fonte di energia. La società italiana Eurobuilding SpA e il gruppo di ricerca da essa costituito e finanziato, che comprende i più importanti Organismi di Ricerca del settore e precisamente: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV; l’Istituto per la Geologia Marina del CNR-Ismar, l’Università di Chieti – Centro di Ricerche sperimentali per le geotecnologie ed il Politecnico di Bari, hanno affrontato dal 2005 ad oggi una sfida scientifica e tecnologica unica a livello mondiale, con l’obiettivo finale di produrre energia dal primo campo geotermico a mare, ubicato nell’area del Marsili. La perforazione dei pozzi esplorativi è la fase finale di ogni programma di esplorazione ed è il solo metodo che permette di definire con certezza le caratteristiche di un serbatoio geotermico e di valutarne il potenziale. L’attività di perforazione verrà sviluppata attraverso una struttura superficiale di supporto (piattaforma semisommergibile,drilling ship). Profondità di attacco tra 500 e 1000 m non costituiscono un problema per l’utilizzo di tubaggio di raccordo con la testa pozzo (riser). Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la definizione di una campagna oceanografica, da realizzarsi entro il 2011, propedeutica alla realizzazione del primo pozzo geotermico offshore mari realizzato, previsto per il 2012. La produzione di energia elettrica, con il supporto di una piattaforma multifunzionale offshore, dotata di tutte le strutture necessarie alla perforazione e alle unità di produzione di energia elettrica, sarà possibile entro il 2015. In una struttura delle dimensioni del vulcano Marsili si attendono decine di milioni di m3 di fluidi geotermici da avviare a produzione elettrica, con una ricarica praticamente continua (questo elemento è molto importante perché permette di sfruttare tutte le potenzialità del campo geotermico senza problemi di abbassamento del livello dei fluidi che, invece, si incontrano nei campi onshore). In questo modo sarà possibile installare una capacità produttiva di almeno 800 MWe, tale da raddoppiare l’attuale potenza elettrica nazionale proveniente da fonte geotermica. L’investimento complessivo per opere e infrastrutture connesse a tale obiettivo è stimato in circa 2 miliardi di euro. Nell’area di mare oggetto del Permesso di Ricerca non risultano zone soggette a vincoli di tutela biologica, naturalistica e archeologica. L’area non esercita alcuna influenza sul regime dei litorali, né sulla fruizione turistica delle aree costiere, inclusi gli aspetti paesaggistici. Inoltre, le attività di esplorazione geofisica e geochimica del campo geotermico del vulcano sottomarino Marsili non sono invasive e non comportano alcun impatto sull’atmosfera e sull’ambiente idrico. Relativamente alle attività di perforazione geotermica non si prevedono impatti tali da creare modificazioni permanenti all’ambiente, considerata anche la breve durata delle operazioni previste».
Allarme inascoltato – “Pericolo tsunami nel Tirreno”: geologo lancia l’allarme, “il vulcano Marsili si è risvegliato”. A quanto rilevato la sua attività si è ridestata, ed ora la preoccupazione è per una catastrofe che potrebbe originarsi da una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti, onda anomala che colpirebbe le coste meridionali che si affacciano sul Tirreno, appunto.
È stato il professor Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli, a notare questa attività e a lanciare l’allerta. Chiaramente è importante, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, evitare facili allarmismi: come ha dichiarato lo stesso Ortolani è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo. Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste del nostro Paese.
Effetti collaterali? Mai stranamente considerati dal Governo tricolore. Secondo l’esperto Enzo Boschi, a capo per lungo tempo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, «La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento».
Allora è pericoloso bucare i vulcani in attività? Sono per caso giganteschi ordigni ad orologeria? C’è qualche nesso tra i giochi di guerra della Nato, proprio in questa area del Mediterraneo, a ridosso dei vulcani Marsili, Magnaghi e Vavilov, nonché di faglie sismiche attive, ed i terremoti che stanno sconquassando come non mai lo Stivale?
A nord delle isole Eolie, al largo delle coste di Calabria e Sicilia, si staglia sotto il fondo del mare, il più grande vulcano d’Europa, ma non si vede perché è completamente sommerso da 500 metri d’acqua. Si innalza per 3 mila metri: è largo 50 chilometri ed è lungo 30. Secondo l’intrattenitore televisivo Piero Angela «è un’ottima sorgente di energia geotermica».
Tant’ è che il Ministero dello Sviluppo Economico ha conferito il 29 settembre 2009 alla Eurobuilding Spa un permesso di ricerca esclusivo per fluidi geotermici a mare sull’area del Marsili: il programma delle attività prevede in primo luogo la realizzazione di un monitoraggio completo di tale struttura, utilizzando le metodologie e le tecnologie più innovative. Su questo programma la società con sede legale a Servigliano in provincia di Ascoli Piceno, ha già ottenuto una valutazione positiva dalla Direzione Generale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale ) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In sostanza, lo Stato italiano ha escluso per decreto la valutazione di impatto ambientale.
Insomma, una follia legalizzata che potrebbe causare disastri irreparabili. Eppure, per mera sete di profitto economico i padroni del vapore procedono alla perforazione.
Pochi mesi dopo, il 28 aprile 2010, il governo Berlusconi getta fumo negli occhi nell’imbambolata opinione pubblica. “Vulcani: sono 12 i sommersi”. Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato oggi un’ordinanza di Protezione civile che darà il via a un piano di monitoraggio subacqueo di dodici vulcani sommersi, nel mar Tirreno e nel canale di Sicilia. Lo ha annunciato il Capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in una conferenza stampa nella sede dell’Associazione stampa estera a Roma. Si tratta di un’attività che non ha precedenti nel mondo. “Noi dobbiamo alzare il velo su questi vulcani sommersi che non vediamo – ha sottolineato Bertolaso – e cominciare a localizzarli esattamente. Dobbiamo vederli, toccarli, capirne i comportamenti”. Tra questi, ci sono il Vavilov e il Marsili: quest’ultimo è il vulcano con la superficie sommersa tra i più grandi al mondo. E’ necessario studiarli, per prevenire i rischi di possibili tsunami e poi porre in atto piani di prevenzione.
Bertolaso, ha citato il caso Stromboli, un vulcano alto quanto l’Etna (per due terzi è sommerso) che oggi è “uno dei vulcani più sorvegliati al mondo”. Il 30 dicembre 2002, il distacco di una parte in mare, a una profondità di 2000 metri, provocò uno tsunami “che non fu di poco conto”. Ci furono onde alte quanto il maremoto del 28 dicembre 2004 nel Sud-Est asiatico. Non ci furono conseguenze sulle persone, a parte un ferito lieve, solo perchè era inverno “Se lo stesso evento si fosse verificato in piena estate – ha sottolineato Bertolaso – il bilancio sarebbe stato sicuramente ben più pesante”: una decina o anche forse un migliaio di vittime con l’isola e le spiagge della sosta siciliana affollate di bagnanti e raggiunte dall’onda anomala.
“Per fortuna – ha detto Bertolaso – è avvenuto a dicembre”. Il progetto di monitoraggio si avvarrà anche della consulenza di esperti internazionali di vulcanologia e della comunità scientifica.
La scoperta dell’acqua calda!
Annuncio Eurobuilding – «Entro il 2012 potrà essere realizzato il primo pozzo geotermico offshore della storia. I numerosi vulcani presenti nel Tirreno meridionale – al largo delle coste siciliane, calabresi e campane – sono enormi sorgenti di calore; l’acqua marina che s’infiltra al loro interno si surriscalda (può raggiungere temperature di 400° C e pressioni superiori a 200 bar) e acquista un potenziale calorifero che può essere trasformato in energia elettrica, paragonabile a quello generato dalle più grandi centrali geotermiche mondiali o ad impianti nucleari di media taglia. Il cammino del progetto “Marsili” si comprende di tre fasi: Esplorazione, Perforazione, Produzione. Il Mediterraneo, e più precisamente il Mar Tirreno sud-orientale, è sede di un importante distretto vulcanico, sottomarino, il Marsili, che può diventare la prima importante fonte di approvvigionamento di energia geotermica offshore della storia, aprendo la strada ad una nuova, pulita ed inesauribile fonte di energia. La società italiana Eurobuilding SpA e il gruppo di ricerca da essa costituito e finanziato, che comprende i più importanti Organismi di Ricerca del settore e precisamente: l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV; l’Istituto per la Geologia Marina del CNR-Ismar, l’Università di Chieti – Centro di Ricerche sperimentali per le geotecnologie ed il Politecnico di Bari, hanno affrontato dal 2005 ad oggi una sfida scientifica e tecnologica unica a livello mondiale, con l’obiettivo finale di produrre energia dal primo campo geotermico a mare, ubicato nell’area del Marsili. La perforazione dei pozzi esplorativi è la fase finale di ogni programma di esplorazione ed è il solo metodo che permette di definire con certezza le caratteristiche di un serbatoio geotermico e di valutarne il potenziale. L’attività di perforazione verrà sviluppata attraverso una struttura superficiale di supporto (piattaforma semisommergibile,drilling ship). Profondità di attacco tra 500 e 1000 m non costituiscono un problema per l’utilizzo di tubaggio di raccordo con la testa pozzo (riser). Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la definizione di una campagna oceanografica, da realizzarsi entro il 2011, propedeutica alla realizzazione del primo pozzo geotermico offshore mari realizzato, previsto per il 2012. La produzione di energia elettrica, con il supporto di una piattaforma multifunzionale offshore, dotata di tutte le strutture necessarie alla perforazione e alle unità di produzione di energia elettrica, sarà possibile entro il 2015. In una struttura delle dimensioni del vulcano Marsili si attendono decine di milioni di m3 di fluidi geotermici da avviare a produzione elettrica, con una ricarica praticamente continua (questo elemento è molto importante perché permette di sfruttare tutte le potenzialità del campo geotermico senza problemi di abbassamento del livello dei fluidi che, invece, si incontrano nei campi onshore). In questo modo sarà possibile installare una capacità produttiva di almeno 800 MWe, tale da raddoppiare l’attuale potenza elettrica nazionale proveniente da fonte geotermica. L’investimento complessivo per opere e infrastrutture connesse a tale obiettivo è stimato in circa 2 miliardi di euro. Nell’area di mare oggetto del Permesso di Ricerca non risultano zone soggette a vincoli di tutela biologica, naturalistica e archeologica. L’area non esercita alcuna influenza sul regime dei litorali, né sulla fruizione turistica delle aree costiere, inclusi gli aspetti paesaggistici. Inoltre, le attività di esplorazione geofisica e geochimica del campo geotermico del vulcano sottomarino Marsili non sono invasive e non comportano alcun impatto sull’atmosfera e sull’ambiente idrico. Relativamente alle attività di perforazione geotermica non si prevedono impatti tali da creare modificazioni permanenti all’ambiente, considerata anche la breve durata delle operazioni previste».
Allarme inascoltato – “Pericolo tsunami nel Tirreno”: geologo lancia l’allarme, “il vulcano Marsili si è risvegliato”. A quanto rilevato la sua attività si è ridestata, ed ora la preoccupazione è per una catastrofe che potrebbe originarsi da una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti, onda anomala che colpirebbe le coste meridionali che si affacciano sul Tirreno, appunto.
È stato il professor Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli, a notare questa attività e a lanciare l’allerta. Chiaramente è importante, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, evitare facili allarmismi: come ha dichiarato lo stesso Ortolani è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo. Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste del nostro Paese.
Effetti collaterali? Mai stranamente considerati dal Governo tricolore. Secondo l’esperto Enzo Boschi, a capo per lungo tempo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, «La nostra ultima ricerca mostra che il vulcano non è strutturalmente solido, le sue pareti sono fragili, la camera magmatica è di dimensioni considerevoli. Tutto ciò ci dice che il vulcano è attivo e potrebbe entrare in eruzione in qualsiasi momento».
Allora è pericoloso bucare i vulcani in attività? Sono per caso giganteschi ordigni ad orologeria? C’è qualche nesso tra i giochi di guerra della Nato, proprio in questa area del Mediterraneo, a ridosso dei vulcani Marsili, Magnaghi e Vavilov, nonché di faglie sismiche attive, ed i terremoti che stanno sconquassando come non mai lo Stivale?
Comune ed eventi: precisazioni alle risposte del Portavoce del Sindaco Michele Giacomantonio (di Aldo Natoli). E per l'evento dell'estate sono previste più spese "di contorno" che per gli artisti
Egregio, Dottore,
ho ricevuto la Sua risposta in merito allo spettacolo musicale che l'"Italian Surf Academy" ha tenuto a Marina Corta e non Le nascondo che sono molto preoccupato perchè mi rendo conto, e con me credo tutti i cittadini, che nel nostro Comune quello che fa la mano sinistra non lo conosce la mano destra. Mi sorprende infatti quanto da Lei affermato, ovvero che lo svolgimento della manifestazione è maturato nell'arco delle 24 ore, quindi nella giornata del 27. Infatti leggendo il calendario delle manifestazioni "Eolie isole di tesori" pubblicato da Codesto Ente, nel mese di giugno viene indicato per le sere del 25 e 27 alle ore 9,30 lo spettacolo della "Italian Surf Academy". Mi risulta anche che già da giorno 24 gli artisti erano a Lipari. Quindi quanto da Lei affermato, per giustificare la mancata pubblicizzazione della manifestazione e l'affrettata esibizione non è esatto, e diventa lecito domandarsi a chi è servito lo spettacolo, tra l'altro tenuto alle ore 24 e non alle ore 9,30 come da Lei ribadito. Fortunatamente è stato offerto al Comune gratuitamente dal Sig. Cappelli, anche se mi risulta che qualche spesuccia il Comune deve comunque affrontarla.
Colgo anche l'occasione per farLe presente che, contrariamente a quanto da Lei affermato, non solo il grande evento per l'estate 2013 (luglio-settembre) è stato programmato dal Comune, ma è stato addirittura sottoposto all'Assessorato Regionale al Turismo per essere finanziato sfruttando i benefici della Circolare n° 29598/11 integrata dalla Circ. n° 12609/2013 per un importo di €. 201.742,50. La cosa che mi stupisce leggendo la proposta è che ad un cachet di €. 61.800,00 per gli artisti si contrappongono ben €. 169.942,50 di spese (segreterie varie e relativo personale, responsabile dell'iniziativa, gettoni di presenza per relatori, viaggi - anche dall'USA-, soggiorni, vitto e alloggio per gli artisti- ospitalità, direttore di produzione, ufficio stampa, viaggi e ospitalità giornalisti internazionali, coordinamento scientifico, e servizi vari) per una spesa complessiva di €. 231.742,50.
Egregio Dottore, evito ogni commento, ma mi permetto di parafrasare un significativo vecchio detto " a buon intenditore, poche parole".
Cordiali saluti.
Aldo Natoli
ho ricevuto la Sua risposta in merito allo spettacolo musicale che l'"Italian Surf Academy" ha tenuto a Marina Corta e non Le nascondo che sono molto preoccupato perchè mi rendo conto, e con me credo tutti i cittadini, che nel nostro Comune quello che fa la mano sinistra non lo conosce la mano destra. Mi sorprende infatti quanto da Lei affermato, ovvero che lo svolgimento della manifestazione è maturato nell'arco delle 24 ore, quindi nella giornata del 27. Infatti leggendo il calendario delle manifestazioni "Eolie isole di tesori" pubblicato da Codesto Ente, nel mese di giugno viene indicato per le sere del 25 e 27 alle ore 9,30 lo spettacolo della "Italian Surf Academy". Mi risulta anche che già da giorno 24 gli artisti erano a Lipari. Quindi quanto da Lei affermato, per giustificare la mancata pubblicizzazione della manifestazione e l'affrettata esibizione non è esatto, e diventa lecito domandarsi a chi è servito lo spettacolo, tra l'altro tenuto alle ore 24 e non alle ore 9,30 come da Lei ribadito. Fortunatamente è stato offerto al Comune gratuitamente dal Sig. Cappelli, anche se mi risulta che qualche spesuccia il Comune deve comunque affrontarla.
Colgo anche l'occasione per farLe presente che, contrariamente a quanto da Lei affermato, non solo il grande evento per l'estate 2013 (luglio-settembre) è stato programmato dal Comune, ma è stato addirittura sottoposto all'Assessorato Regionale al Turismo per essere finanziato sfruttando i benefici della Circolare n° 29598/11 integrata dalla Circ. n° 12609/2013 per un importo di €. 201.742,50. La cosa che mi stupisce leggendo la proposta è che ad un cachet di €. 61.800,00 per gli artisti si contrappongono ben €. 169.942,50 di spese (segreterie varie e relativo personale, responsabile dell'iniziativa, gettoni di presenza per relatori, viaggi - anche dall'USA-, soggiorni, vitto e alloggio per gli artisti- ospitalità, direttore di produzione, ufficio stampa, viaggi e ospitalità giornalisti internazionali, coordinamento scientifico, e servizi vari) per una spesa complessiva di €. 231.742,50.
Egregio Dottore, evito ogni commento, ma mi permetto di parafrasare un significativo vecchio detto " a buon intenditore, poche parole".
Cordiali saluti.
Aldo Natoli
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