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giovedì 4 aprile 2013

Importante e apprezzabile la presenza dell'assessore Michela Stancheris ai funerali di Edoardo Bongiorno

Si apprende dagli organi di stampa che domattina, Michela Stancheris, fresca di nomina alla guida dell’assessorato al turismo della Regione Sicilia, dovrebbe essere presente a Lipari ai funerali di Edoardo Bongiorno. “Apprezziamo il gesto del neoassessore”, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori Sicilia. “Anche in questi momenti, è importante far sentire la presenza delle istituzioni e, soprattutto, quella della Regione che su molte tematiche può sicuramente fare la differenza”.
“Siamo speranzosi che l’entusiasmo mostrato da Michela Stancheris, alla sua nomina, possa giovarle nel superare l’impasse che caratterizza, ormai da troppo tempo, l’azione dell’assessorato al turismo”, aggiunge Del Bono. “Auspichiamo, inoltre, che l’intenzione di mantenere un approccio tecnico e pragmatico, così come palesato nel corso di una delle prime interviste rilasciate dal neoassessore, possa davvero condurre ad un’azione di pianificazione integrata e partecipata per il graduale rilancio del settore.
Più volte, in questi anni, dai sindaci e dalle associazioni sono stati avanzati appelli per una gestione complessiva - che coinvolga adeguatamente i vari stakeholders - delle tematiche e, soprattutto, delle problematiche che affliggono le isole minori.
“Ci auguriamo, conclude il rappresentante degli albergatori, che il presidente Crocetta abbia finalmente deciso di conferire adeguata centralità ad un assessorato che dovrebbe rappresentare il comparto trainante dell’economia siciliana”.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Caterina Conti "Il mio ricordo di Edoardo"

Carissimo Edoardo, 
ieri pensavo che gli angeli ci passano accanto e non li riconosciamo. Hai sempre accudito con affetto e sacrifici enormi, sino alla fine, tutti gli anziani della tua famiglia e non. Hai raccolto e sistemato al cimitero tutti i nostri defunti, anche sconosciuti, andandoli a cercare negli angoli più reconditi. Così come con le persone quando hai visto buttare delle vecchie carte, ti sei reso conto che costituiscono un patrimonio irripetibile, che una volta perduto non si sarebbe più ricreato e hai iniziato a raccogliere di tutto e di più, cose straordinarie delle quali solo tu ne conoscevi la destinazione e l’uso. Hai arricchito il tuo bagaglio personale e sei stato una delle persone più straordinarie del nostro contesto sociale. Sei stato un albergatore scrupoloso e attento che si faceva carico dei suoi clienti dall’arrivo, li istruiva in albergo, e li seguiva fino a quando non li accompagnava all’aliscafo.
Ci si rendeva conto della tua cultura e della tua eterogeneità nelle feste meravigliose che organizzavi a Capistello, quando raccoglievi tutti i Liparoti vecchi e nuovi.
Eri quello che si dice un uomo splendido e oltretutto affascinante. Per me avevi un sapore di casa della mia nonna, Caterina Bongiorno e di Zio Edoardo (tuo nonno). Mi sembrava di rivivere qualcosa di loro quando ci incontravamo, ci davamo un bacio e ci salutavamo: Cucina! Cucino!
Oggi mi sento ancora più sola, proprio una sopravvissuta al mondo perduto che via via scompare irrimediabilmente. Ci hanno sopraffatti, abbiamo mandato dei segnali, ma pur nella partecipazione generale, sono rimasti inascoltati e nessuno si sente responsabile perché i furbi, i furbastri e i furbetti proliferano, anche se strisciando.
Non posso pensare a te come ad uno sconfitto. Ti vedo comunque eretto come un vincitore che guarda il cielo. Sono sicura che farai scappare qualche sorrisetto e che erudirai sui nostri pupi, sulle nostre mattonelle e quant’altro, anche San Pietro.
A Manuela e Isabella tutto l’affetto che in questi giorni, tangibilmente, la collettività sicuramente non Vi farà mancare. 
Ti voglio e ti vogliamo bene.
Caterina Conti

Il Suicidio è un Punto d'Arrivo di un Percorso (dottoressa Simonetta Longo)

Riceviamo e  pubblichiamo:
Sento il dovere in quanto "Professionista del Settore ed Isolana "Psicologa Clinica, di Comunità e Psicoterapeuta e ci tengo a precisarlo perché queste Isole “pululano” di famosi“Tuttologi”:Estetiste, massaggiatori, esperti in tecniche orientali, assistenti sociali, medici generici, fisioterapisti, pedagogisti…e tanti altri che si arrecano diritti non convalidati per trattare un tema così delicato ed ho spesso invitato “Costoro” a far bene il “Proprio Lavoro” senza spaziare in campi non abilitati! Gli unici aventi diritto Diritto Legale e Culturale per emettere Diagnosi e Trattamenti son: Psichiatri, Neurologi, Psicologi,Neuropsichiatri Infantili e Pediatri..e da 10 anni lavoro nel nostro territorio, e desidero esprimere un Delicato Escursus attorno a questo problema che ci coinvolge tutti, tutta la Comunità! Negli ultimi anni ce ne son stati tanti di suicidi...troppi per una piccola Comunità come La Nostra e per Comunità intendo le Isole Eolie tutte (non ho territori localistici nella mia mente-cuore)...ed il mio non è Allarmismo, ma Consapevolezza di una comunità che soffre e desidero regalare ai miei concittadini maggiore informazione, affinché io possa lavorare sulla Prevenzione piuttosto che sui Danni, spesso cicatrici non facilmente “ricucibili” noto il vuoto che lascia"una morte senza senso" quale un suicidio. In questi giorni a Lipari ho sentito un sottofondo “Depressivo” e voglio evitare un “Contagio Emotivo ed Emulazioni”. Ieri Sera mi hanno chiesto “Dott.ssa Suicidarsi è un Atto Di Coraggio?”…Ho risposto “No…è Una Grave Sofferenza Psichica”!!  Il Suicidio è una Tragica Reazione a Situazioni Stressanti della Vita. Le cause posson esser molteplici, molto spesso legati a sentimenti d'impotenza e solitudine. Questi situazioni posson esser problemi finanziari,la perdita del lavoro,la morte di una persona cara,la rottura di un rapporto, il parto, malattie croniche,problemi legali, scolastici, l'assenza della famiglia, la superficialità degli Amici,della Comunità e qualche volta anche un certa "Familiarità”(storie di depressioni mascherate,anoressie affettive)! Fattori di Rischio son :La perdita Della "Speranza" e Sentimenti Cronici Di Vuoto, Depressione e Dipendenza: dalle droghe,dall’alcool,dal gioco,dal sesso..ecc.ecc. E' Bene Sottolineare che il Suicidio ed il comportamento suicida Non Sono Risposte Normali Allo Stress...perchè molte persone convivono con questi fattori di rischio senza essere a rischio suicidio,questo insegna la ricerca e la mia esperienza nel settore da 20 anni! Nella Maggior parte dei casi i pensieri suicidari  son legati a : Depressione, Disturbo Bipolare, Disturbi di Personalità, Disturbo Post Traumatico da Stress, Ansia Eccessiva, Distacco dalla Realtà (Psicosi),Paranoia, Abusi e Dipendenze!
I Sintomi Segnali d’Allarme:
-Umore Depresso per almeno due settimane; Perdita d’Interesse; Diminuita Energia; Aumentata Affacatibilità; Perdita di Sicurezza-Autostima; Sensi di Colpa Eccessivi ed Inappropriati; Pensieri Ricorrenti di Morte; Lamentazioni, Diminuita Capacità di Pensare, Concentrarsi; Agitazione Psicomotoria o Rallentamento; Disturbi del Sonno; Modificazioni dell’Appetito….
Trattamenti:
-Psicoterapia.
-Farmaci : Psichiatra e Neurologo nel caso degli Adulti e N.P.I e Pediatra nel casi di Bambini: Antidepressivi (nel caso di ridotto livello di neurotrasmettitori: Seretonina ), AntiPsicotici, Ansiolitici ed altri farmaci che posson contribuire a ridurre i Sintomi ed Aiutare ad Allontanare i Pensieri Suicidi.
-Sostegno ed Istruzioni alla Coppia/Famiglia,Amici,Comunità.
Ho cominciato la mia tesi di laurea con “Gli abitanti dell’Isole stanno Bene,ma Vivono Male”,bè mi dispiace dirlo ma sento che la mia Comunità soffre e sò che ci portiam dietro anche una sofferenza Nazionale e Mondiale, la Crisi Economica si abbatte come un terribile “Macigno”sugli Isolani che aspettan L’estate per guadagnare,pagare i debiti…ma voglio ricordar la nostra storia a tutti, perché noi siam stati “Mercanti di Mare”in periodi di crisi e povertà generalizzata in Sicilia e in Italia..sfruttando al meglio la nostra grande Creatività e Senso Di Comunità, Uniti Si Vince! Ed in questo momento forse dobbiam unirci sempre di più sfruttando le Creatività dei Molti per trovar “Risorse Economiche-Turistiche Diverse”, perché viviamo in un territorio splendido, Ricco di Possibilità e non dobbiam mai perder la Speranza di un Futuro Possibile!Faccio Appello a tutti Istituzioni e Comunità, affinchè fatti simil non accadon più…e dò la mia piena disponibilità a colloqui gratuiti per lavorar sulla Prevenzione non sui Danni! Perché nel mio modo di veder le cose non abbiam perso “Una Persona”…ma un “Pezzo della Nostra Comunità-Storia”!
Dott.ssa Simonetta Longo

mercoledì 3 aprile 2013

Un gesto d'accusa (di Lucia D'Albora)

Ancora una volta, anche nella nostra comunità,un gesto violento e chiaro….,un grave momento di emergenza,di allarme sociale,che non puo’ fermarsi solo al dolore.
La morte di Edoardo,un segno che trova responsabilità in quella che chiamiamo “vita” ogni giorno, una accozzaglia di stress e frustrazioni, il tutto condito in un clima di tensioni con avanti il mito: devi farcela!!
Scatenante, oggi,la continua erosione economica che mira all’integrazione mentale di ogni singolo lavoratore,che si dibatte fra depressione e autosvalutazione.
Un sistema così grave, da renderci vulnerabili sino ad alterare la percezione della propria persona.
La consapevolezza di vivere in un sistema creato per farci crollare fa venire meno anche la speranza….
Ci muoviamo in un mondo non piu’ preparato ai “NO” e in assenza di risorse interiori, emerge la nostra fragilità.
Quindi Signori, sentiamoci tutti responsabili, per aver perso di vista il senso reale della vita, della comunità, dei rapporti umani e chiediamoci principalmente, dov’è il senso in tutto questo…..

Al caro amico Edoardo

AL CARO AMICO EDOARDO
NELLA CHIASSOSA CONFUSIONE DELL'ESISTENZA RICORDA QUANTA PACE POSSA ESSERVI NEL SILENZIO.
CLAUDIO MERLINO

L'appello di Lo Schiavo: Salvate le Isole! Le Isole stanno morendo!

Regione Siciliana Sig. Presidente On. Rosario Crocetta; Assemblea Regionale Siciliana Sig. Presidente On. Giovanni Ardizzone; Assemblea Regionale Siciliana Spett.li Gruppi Parlamentari
p.c. Sig. Prefetto di Agrigento Dott.ssa Francesco Ferrandino; Sig. Prefetto di Messina Dott. Stefano Trotta Sig. Prefetto di Palermo Dott. Umberto Postiglione; Sig. Prefetto di Trapani Dott.ssa Marilisa Magno; Sig.ri Sindaci di Favignana, Lampedusa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Ustica; Regione Siciliana - Ufficio Attività Coordinamento Isole Minori; ANCIM Sig. Presidente Mario Corongiu; ANCI Sicilia Sig. Presidente Dott. Giacomo Scala
OGGETTO: Salvate le Isole!Le Isole stanno morendo
Sono divenute ormai numerose le grida di aiuto che dai nostri territori insulari, per voce dei Sindaci ma non solo, si levano verso le Istituzioni, troppo spesso sorde e incapaci di ascolto.
Grida che rivendicano il diritto al Lavoro, allo Studio, alla Salute, alla Giustizia, alla Mobilità da parte di chi ha deciso di nascere, vivere e continuare a far nascere i propri figli su di un’Isola.
Numerose sono state le lettere inviate alle massime Istituzioni Nazionali e Regionali, ai Prefetti, rimaste senza risposta.
Molteplici sono stati gli incontri sollecitati al fine di dibattere sulle risposte necessarie per non far morire oggi le isole e le loro popolazioni, ma senza ottenere risposta.
Si perde nel web l’enorme quantità di comunicati stampa degli Enti Locali e delle numerose Associazioni, note per avere a cuore i nostri ormai non più rinviabili problemi, rimaste ancora oggi prive di riscontro.
Le Isole stanno morendo e purtroppo il nostro grido cade nel vuoto…
Fondi per il trasporto degli studenti non più assicurati; scuole in via di accorpamento o chiusura; porti, unica via di accesso alle nostre case, interdetti da anni; trasporti marittimi al collasso, con la Regione che decide - così si legge sui giornali – di non voler essere più il nostro garante per il futuro, ritenendo la continuità territoriale con le isole strategicamente non rilevante per il perseguimento dei fini istituzionali della Regione, e tutto ciò senza interpellare i Sindaci delle Isole( D. G. n. 105); ripercussioni economiche devastanti che stanno lacerando le attività turistiche dei nostri territori, oggi segnate da un gesto tragico compiutosi nelle Isole Eolie che denota appieno il clima di sconforto regnante; Nessuna garanzia per il nostro futuro né per quello dei nostri giovani, costretti a migrare sulla “terra ferma”.
Questi sono solo alcune delle problematiche, i cui effetti sono vissuti quotidianamente dai Sindaci e dalle popolazioni. Si potrebbe continuare ad elencare ancora per molto ma si è abbondantemente scritto e altrettanto abbondantemente si è taciuto.
SALVATE LE ISOLE!!!LE ISOLE STANNO MORENDO!!!
A Voi Istituzioni, ancora una volta, chiediamo a gran voce di volgere lo sguardo sulla fragilità di questi territori nei quali non possono, e non devono, sentirsi ancora oggi le urla di disperazione dei pescatori di Lampedusa bloccati sul porto con il pescato; nei quali non devono più sentirsi le grida delle partorienti di Lipari e Pantelleria, umiliate nella gravidanza per voler partorire negli ospedali esistenti;
Territori verso i quali continuano ad esserci sordità sul problema dei trasporti, che hanno umiliato le popolazioni delle Egadi, di Ustica e di Pantelleria e che rischiano di portare al tracollo le Eolie durante l’imminente stagione estiva;
Territori ai quali non possono e non devono essere applicate tout court disposizioni normative che impediscono la normale e regolare vita di un cittadino isolano.
Purtroppo ad oggi non è così, nonostante l’impegno continuo e costante che i Sindaci profondono quotidianamente per il bene delle Comunità che amministrano.
Al fine, quindi , di scongiurare la morte delle Isole Minori Siciliane, si chiede ancora una volta alle SS.LL. di voler sollecitare e sensibilizzare, ognuno per le proprie competenze, un incontro urgente con i sindaci per chiarire i problemi e sviluppare ed attuare soluzioni per un sistema, quello delle Isole, che ha raggiunto l’apice della criticità.
Il Sindaco di Santa Marina Salina
Coordinatore ANCIM Sicilia
Massimo Lo Schiavo

Mozione all'Ars sulla crisi del turismo

(da blogsicilia.it) Un piano di emergenza per salvaguardare i lavoratori e le aziende del settore turistico siciliano. A chiederlo, con una mozione, è il Gruppo parlamentare all’Ars del Partito dei Siciliani-Mpa.“La notizia del suicidio di un imprenditore di Lipari – scrivono nel documento i deputati Di Mauro, Lombardo, Lo Sciuto , Greco, Federico, Figuccia e Fiorenza – per difficoltà economiche è giunta nello stesso giorno in cui veniva annunciata la chiusura altri due alberghi ‘storici’ dell’arcipelago, Le Sables Noires e l’Eolian Hotel, a Vulcano”.
“Come certificato anche da Federalberghi – prosegue la mozione – il 2013 conferma in tutta l’Isola il crollo delle presenze alberghiere di turisti italiani come riflesso della crisi dei consumi delle famiglie”.
La mozione esprime preoccupazione per i livelli occupazionali, con un dato in caduta libera del -5,4% a gennaio (rispetto al gennaio 2012), con una flessione del 4,5% per i lavoratori a tempo indeterminato ed una debàcle del -7,0% per i lavoratori a tempo determinato.
Dati che, per i deputati autonomisti, “ impongono subito a tutte le forze politiche una seria riflessione e l’indicazione, in maniera più puntuale rispetto ai programmi elettorali, di quali misure dovranno essere adottate”, a partire da quelle che Federalberghi ritiene prioritarie, cioè il varo di iniziative promozionali per garantire maggiori flussi turistici, l’avvio di corsie preferenziali di credito per assicurare quella liquidità indispensabile allo svolgimento dell’attività imprenditoriale e l’adozione di misure specifiche sul mercato del lavoro”.


Regione. Nominati due nuovi assessori

Michela Stancheris, bergamasca, già componente del gabinetto del presidente della Regione nonchè assistente parlamentare di Crocetta a Bruxelles e conoscitrice delle Eolie, è il nuovo assessore regionale al Turismo. Lo ha annunciato il presidente Crocetta. Assessore ai Beni culturali è, invece, l’archeologa siracusana Mariarita Sgarlata.

Giovanni Giardina propone "Preghiera"

Fratello ,questa poesia portala  sempre appresso ,come bagaglio, ti servira’ a comprendere meglio  il valore della  breve  vita  terrena !
                                                   Preghiera !    (  di  Kirk  Kilgour )
                      Chiesi  a  Dio  di  essere  forte,  per  seguire  progetti  grandiosi,
                       ed  Egli  mi  rese  debole,  per  conservarmi  nell’umiltà .
              Domandai  a  Dio che  mi  desse  la  salute, per  realizzare  grandi    imprese,
                      ed  Egli  mi  ha  dato  il  dolore,  per  comprenderlo  meglio.
                     Gli  domandai  la  ricchezza,  per  possedere  tutto,
                      e  mi  ha  lasciato  povero, per  non  essere  egoista.
                     Gli  domandai  il  potere,  perchè  gli  uomini  avessero  bisogno  di  me, 
                      ed  Egli  mi  ha  dato  l’umiliazione, perchè  io  avessi  bisogno  di  loro.
                     Domandai  a  Dio  per  godere  la  vita, 
                     e  mi  ha  lasciato  la  vita, perchè  io  potessi  essere  contento  di  tutto.
                    Signore!  Non  ho  ricevuto  niente  di  quello  che  chiedevo,
 ma  mi  hai  dato  tutto  quello  che  avevo  bisogno e  quasi  contro  la  mia  volontà .
                                     Le  preghiere  che  io  feci,  furono  esaudite.
Sii lodato o mio  Signore; fra  tutti  gli  uomini  nessuno  possiede  più  di quello che io ho ! 
IN MEMORIA DI PEPPINO MERLINO
1° aprile 2012  -  1° aprile 2013
UNA MESSA IN SUFFRAGIO SARA' CELEBRATA A LIPARI MERCOLEDI' 3 APRILE alle ore 19,00 nella Chiesetta del Pozzo.
"La Fede in Dio e l'immenso Amore che ci hai donato alimentano nel nostro cuore la certezza che, seppur hai lasciato questa terra, continui a vegliare su di noi". 

Mancanza di prevenzione a scuola? Un male da 'ESTINGUERE' a ogni costo! (di Gianluca Veneroso)

 Lunedì 26 Marzo, l'Aula Magna dell' I.C. LIPARI 1 ha ospitato un incontro a lungo atteso e da noi docenti e dagli alunni che vi hanno partecipato. 
Allego le foto che illustrano eloquentemente il confronto-dibattito tra Vigili del fuoco operanti in loco e bambini delle classi IV e V dei plessi di Lipari e Canneto . 
A parte l'indiscusso fascino che questi eroi destano sui più piccoli, tanto per l'elevato rischio della missione chiamati ad assolvere quanto per la ricca varietà di attrezzi del mestiere che ne garantiscono l'assoluta efficienza su campo,  ad INFIAMMARE gli animi della platea sono stati principalmente i messaggi lanciati all' insegna della sicurezza: domestica e scolastica. 
Un' oretta in cui i riflettori del tempo-scuola sono stati ACCESI sul corretto utilizzo delle famigerate bombole a gas, sulla sapiente predisposizione di un piano di evacuazione, sulle regole imprescindibili da seguire in casi di sisma, su cosa evitare affinché un semplice fuoco degeneri in incendio. 
A SURRISCALDARE lo spirito della conversazione i frequenti interventi (domande e racconti personali ) dei bambini presenti ai quali i nostri amici 'spegnifiamme' hanno accordato il non proprio comune privilegio di maneggiare bombole, indossare casco e imbragature: diventando all' occorrenza POMPIERI D.O.C per un giorno. 
Chicca estrema, al termine dell' incontro, una breve, ma sicuramente di enorme impatto, puntatina all' aperto, dove ad attendere i piccoli c'era il mitico CAMION DEI POMPIERI, punto di incontro tra rischio e avventura, realtà drammatica e allettante fantasia .... vita quotidiana e proiezioni cinematografiche. 
Azionare la ben nota sirena, alimentare l'acqua, sedersi nella cabina di guida: ecco come la comprensione del mondo dei VIGILI DEL FUOCO si è potuta avvalere dell' esperienza diretta, 
BRUCIANDO le tappe del 'sapere' attraverso i percorsi preferenziali ed esclusivi del 'fare'. Se la curiosità dei nostri 'cuccioli d'uomo' é un focolaio ardente in continua ebollizione, siamo ben fiduciosi, da educatori e cittadini, nella valenza di momenti ad elevato coefficiente emotivo quale quello ivi descritto. Momenti che non spengono o insabbiano, Anzi ALIMENTANO ancor più le energie vitali di cui scuola, territorio, famiglia ...società e si fanno portatori e garanti. ESTINGUIAMO la 'povertà' di stimoli forti e concreti sul versante della sicurezza e conferiamo alla prevenzione la centralità che le spetta. 
GIANLUCA VENEROSO

Suicidi su suicidi...e chi governa che fa? (di Cristina Andaloro)


La crisi sta diventando sempre più sentita e ad esserne coinvolti sono imprenditori, operai, disoccupati che non riescono a pagare i propri debiti e ad arrivare a fine mese.
Questi riportati in alto sono solo pochi esempi che ormai di consuetudine invadono le prime pagine dei giornali e che confermano quanto la pesante crisi economica continui a mietere le sue vittime.
Si parla ormai di “suicidi economici” che spiegano l’angoscia e la disperazione di un futuro che oscilla tra disoccupazione e debiti .
Eppure non c’è nulla di nuovo. Ormai è da alcuni decenni che il nostro Paese attraversa una congiuntura economica difficile, principalmente a causa dell'ingente debito pubblico accumulato a partire dagli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso e che sta ormai devastando il tessuto sociale del nostro Paese.
Precarietà, licenziamenti, evasione fiscale, cassa integrazione, tasse sempre più ingenti,disoccupazione, famiglie in difficoltà: sono questi i fattori che più preoccupano e che costituiscono ormai esperienza quotidiana per milioni di italiani.
Secondo la Cgia “in due anni c’è stata una vera e propria escalation di suicidi dovuti a difficoltà economiche, a licenziamenti o a situazioni legate all’impossibilità di trovare lavoro” e nel 2012 si sono registrati ben 38 casi di “suicidi economici”.
Adesso mi chiedo.. il governo vedendo i propri concittadini soffocati dai colpi della crisi perché non mette in atto una politica di prevenzione garantendo un lavoro stabile a ogni cittadino e combattendo l’evasione fiscale che non fa altro che gravare sui più deboli? Il problema è che non esiste alcun governo in grado di intaccare in modo negativo i profitti della borghesia.
Da “piccola” isolana spero che le mie siano parole di monito affinché non ci si ritrovi i media tempestati di giorno in giorno da notizie del genere.
Colgo inoltre l’occasione per salutare il caro Eduardo e augurargli la pace che non ha avuto. Mi stringo forte alla famiglia.
Cristina Andaloro

Per Edoardo (di Luigi Profilio)


Quando a lasciarci e’ una persona a noi cara proviamo un immediato senso di vuoto, di solitudine e di improvvisa desolazione. Come se la vita ci avesse di colpo privato di una parte importante…che ci faceva scudo, proteggendoci e nascondendoci al mondo rivelandoci improvvisamente nudi ed impotenti in mezzo alle intemperie.
Quando il conto ci e’ presentato dalla malattia ed a pagarlo con la vita viene chiamata una persona amata veniamo sopraffatti da un senso di ingiustizia che e’ tanto piu’ profondo ed inaccettabile quando piu’ amiamo la persona che e’ chiamata a saldarlo. La nostra esistenza ricca di valori e di sentimenti sprofonda in un attimo nel baratro della solitudine e della miseria. Il senso di ribellione che ci assale di fronte all’ennesimo torto subito ci impedisce di accettare la morte come un evento che fa parte della vita…perche’ “quella” vita purtroppo si e’ ormai spenta senza pensare che invece si e’ solo avviata all’infinito fatto dell’emozione dei ricordi e dei rimpianti. Quel legame che ci illudevamo fosse diventato indissolubile, costruito ed alimentato giorno per giorno con l’ostinata caparbieta’ di una formichina operosa lo vediamo dissolversi come fumo spazzato via da un vento ostile, per poi riapparire coraggiosamente all’orizzonte con la sfrontatezza di un arcobaleno che gagliardo sfida i nuvoloni lontani e ricolora la nostra vita con il calore e la brillantezza di ricordi incancellabili.
Ma quando ad interrompere quel legame e’ un atto volontario si fa ancora piu’ fatica ad accettarlo perche’ lo vestiamo di incomprensibile egoismo senza comprendere il coraggio che ci vuole per compiere un gesto simile. Caro Edoardo la solitudine  deve averti annientato, lo sgomento ti ha appannato le idee e davanti a te si e’ aperta una strada senza uscita ma che ti deve essere sembrata l’unica via di fuga da una realta’ fatta ormai solo da problemi insormontabili la cui soluzione era fuggire via lontano da loro.
Il senso di colpa per non aver saputo accendere la luce nel buio della mente del nostro amico Edorado ci deve far riflettere. L’onesta’ e la fierezza di una persona non deve essere sminuita da un gesto estremo e disperato. Perche’ non lo merita lui e  non lo merita neanche chi resta qui a piangerlo perche’ Edoardo era una persona genuina, solare e generosa. E la crudezza di un gesto all’apparenza vile non deve prevalere sul valore autentico di una persona vera. 
Il dolore composto che si consuma nel silenzio per aver dovuto assistere impotenti alla scomparsa di una persona per bene deve indurre tutti ad interrogarsi su cosa possiamo fare noi per migliorarci per non vanificare il sacrificio di un amico che con la sua scomparsa ci lascia tutti un po’ piu’ soli e affinche’ il senso di sconfitta di oggi possa essere ripagato da una vittoria nel segno del carissimo Edoardo.
Luigi Profilio

Domani i funerali di Edoardo Bongiorno. Nel pomeriggio camera ardente a San Pietro

Si terranno domani mattina, alle ore 10 a Lipari, i funerali dell'imprenditore turistico Edoardo Bongiorno. La camera ardente sarà allestita nella chiesa di San Pietro, a cura della ditta Alfa & Omega di Lipari, questo pomeriggio a partire dalle ore 16 circa.

Pausa caffè di Daniele Corrieri "Ritorniamo a parlare di politica eoliana"


Oggi non è facile parlare di Politica Eoliana:  ma, nello stesso tempo, è ora che le Eolie inizino a guardarsi dentro i loro problemi e dentro se stessi, cercando con forza di uscirne fuori, ognuno con le proprie responsabilità.
Spero e mi auguro che la politica sia pronta a mettersi in pista: a cambiare per donare. La stessa ha l’obbligo di trovare persone in grado di governare una terra che ha bisogno di ossigeno.
Serve anche che soggetti pre-posti a fare gli Assessori pensino bene a cosa serve al nostro territorio; come del resto eventuali Consiglieri chiamati alle dimissioni per fare gli Assessori ci pensino 1000 volte per voto ricevuto a fare un passo del genere.  Anche perché non stà scritto da nessuna parte che lo sarete per i prossimi 4 anni e soprattutto con il rischio che entro un anno vi venga detto “dimettiti per il bene del Paese perché non possiamo andare avanti”, ovviamente il tutto dovuto al vecchio sistema della poltrona.
Ognuno di Voi è stato eletto per fare il Consigliere, ognuno di Voi a prescindere se è della maggioranza o della minoranza rappresenta una parte della nostra comunità essendo stato eletto; pertanto dimettersi è tradire chi vi ha dato fiducia, ma soprattutto se a distanza di tempo verreste rimossi non vi resterebbero che “rimorsi”, ma, soprattutto, dovreste dare molte spiegazioni e vi assicuro che non basterà dire è stato colpa di “Tizio”, perché sarà solo ed esclusivamente una vostra responsabilità.
Ricordo a tutti che neanche il Sindaco può essere rimosso prima di due anni e mezzo, come del resto non può essere rimosso il Presidente del Consiglio salvo sue dimissioni.
Oggi è tempo di tutelare il nostro territorio guardandovi bene dal tradire la gente che vi ha votato, perché chi vi ha eletto vi ha già fatto assessore: “Assessore alla responsabilità”
Non vado controcorrente, ma di certo c’è tanto da riflettere e mi rivolgo a Giovanni Sardella e Gaetano Orto in particolar modo,  perché dopo non si torna indietro e nel caso verreste rimossi vi spetta il silenzio e non la protesta.
Tutti responsabili dei Vostri ruoli, con Il Sindaco a dare l’esempio e i partiti a dare un sostegno al Sindaco e non a un pretendere l’acqua che non c’è. Capisco che è difficile ma provateci tutti, senza proporvi o proporre, perché oggi servono proposte non di persone ma di sviluppo, poi che sia uno di destra o uno di sinistra non ha importanza, basta che sia!
D. Corrieri

I funerali a Lipari dell'onorevole D'Alia


Lipari ha dato stamani l'ultimo saluto al proprio concittadino onorevole Totò D'Alia. La cerimonia religiosa è stata officiata, in Cattedrale, da monsignor Gaetano Sardella.
Erano presenti la moglie Anna, i figli Gianpiero, Marcello, Riccardo, la sorella Nunziatina, i parenti, il sindaco Marco Giorgianni, il presidente del consiglio Adolfo Sabatini e tanti cittadini.
Il corteo funebre, snodatosi lungo le vie centrali dell'isola e aperto dal gonfalone comunale, ha raggiunto il principale cimitero liparese dove l'on. D'Alia riposerà per sempre nella cappella di famiglia

U' Pascuni i S. Calogero (foto Laura Lo Ricco- parte prima)

E' ufficiale. Per Bongiorno niente autopsia. La salma "liberata" dal magistrato

Via libera dal dottor Mirko Piloni della Procura della Repubblica di Barcellona alla "liberazione" della salma del povero Edoardo Bongiorno. 
Il via libera per restituire la salma ai parenti è arrivato da circa trenta minuti. 
La camera ardente, già nelle prossime ore, sarà allestita a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari nella chiesa di San Pietro.
Al momento non è stato ancora fissato il giorno e l'orario dei funerali

Partylandia augura Buon Compleanno alla piccola Giada Biviano

Lo staff di Partylandia, al quale si aggiunge la redazione di Eolienews, 
augura Buon Compleanno a Giada Biviano che oggi festeggia il suo 1° anno di vita

La tragica fine di Edoardo e l'amore di Leonida per Edda (dalla G. del sud di oggi)

Vi proponiamo due articoli del nostro direttore, Salvatore Sarpi, pubblicati oggi, nella pagina nazionale, della Gazzetta del Sud.
IL TRAGICO GESTO DI EDOARDO
Salvatore Sarpi
LIPARI

Tristezza, angoscia, costernazione e dolore sono i sentimenti che da ieri mattino albergano in ogni eoliano, e non solo in essi, dopo che si è diffusa la notizia del suicidio del noto imprenditore turistico alberghiero Edoardo Bongiorno, 61 anni, figlio dell’ex partigiano e comunista Leonida, protagonista di una intensa storia d’amore con Edda Ciano, la figlia del Duce inviata in soggiorno obbligato a Lipari. Storia, raccontata in un  libro di Marcello Sorgi, trasformata nella fiction Rai “Edda Ciano e il comunista”. Edoardo, sposato con Isabella, dalla quale aveva avuto la figlia Manuela, si è tolto la vita, con un colpo di pistola alla tempia destra, ieri mattino nell’arco di tempo compreso tra le 6 e 30 e le 7.
A fare la macabra scoperta (alle 7 circa), all’interno di un “porter”, posteggiato sulla via Guglielmo Marconi, in prossimità dell’ingresso del suo hotel “Oriente”, due suoi collaboratori che, come al solito, avevano raggiunto la struttura dove erano in corso lavori di manutenzione in vista della riapertura.  I due, al loro arrivo, erano rimasti sorpresi nel trovare la porta dell’albergo aperta e il porter posteggiato in strada: la sera prima era stato, infatti, parcheggiato in un terreno antistante la struttura ricettiva. I due, dopo aver cercato Edoardo Bongiorno all’interno dell’albergo e nell’ampia area circostante, hanno notato il suo corpo adagiato nella cabina del mezzo. In un primo momento hanno pensato potesse essersi addormentato poi, una volta giunti a contatto con il mezzo stesso, si sono trovati di fronte al dramma. 
Immediatamente hanno allertato i carabinieri ed il 118. Purtroppo, questi ultimi, al loro arrivo non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La zona è stata immediatamente transennata e chiusa al traffico dai carabinieri e dalla polizia municipale. Informato il dottor Mirko Piloni, magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Barcellona, i carabinieri hanno avvisato i familiari e dato il via ai rilievi e agli interrogatori del caso. In tale contesto è stata recuperata e posta sotto sequestro la pistola (presumibilmente una delle armi che insieme ad una miriade di altri oggetti egli collezionava). In un secondo momento, sotto il corpo del povero Edoardo, è stato ritrovato un foglio, con l’intestazione dell’albergo, nel quale il suicida dava l’addio a moglie e figlia scusandosi per il gesto estremo frutto di una difficile situazione economica ma che- da quanto trapela- non era da addebitare esclusivamente al difficile momento di crisi che si sta attraversando in Italia. La notizia, che nonostante l’ora è rimbalzata di bocca in bocca, ha richiamato nella zona decine e decine di persone e, tra questi, anche alcuni colleghi dell’albergatore esterefatti ed increduli. Alcuni di loro, sino al giorno prima, si era soffermati a parlare con lui ma niente- a loro dire- lasciava presagire la tragica intenzione. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno completato i rilievi. 
Ricevuto il via libera da parte del dottor Mirko Piloni la salma è stata trasferita, a cura della ditta Alfa e Omega, all’obitorio del cimitero di Lipari dove, dopo una prima ricognizione cadaverica effettuata dal dottor Venanzio Iacolino che ha relazionato all’Arma, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà valutare, in base a quella che sarà la relazione dei carabinieri di Lipari, se fare effettuare o meno l’autopsia.  
 Come anticipato il suicidio dovrebbe essere maturato tra le 6 e 30 e  le 7. Infatti, intorno alle 6 e 20, come d’abitudine, Bongiorno è stato visto risalire il Corso Vittorio Emanuele in direzione dell’albergo. Qui, dopo aver aperto l’ingresso principale della struttura, ha depositato tutta una serie di documenti sul bureau posto all’ingresso e tirato fuori dal terreno dove era posteggiato il “porter” e lo ha portato in strada(potrebbe anche aver seguito la procedura inversa) . Preso posto all’interno del porter avrebbe schiacciato il grilletto ponendo fine alla sua vita. 

IL PAPA' FU PROTAGONISTA NEGLI ANNI 40 DI UNA STORIA D'AMORE CON EDDA CIANO


Lipari (s.s.) Edoardo Bongiorno, figlio di Leonida, ex partigiano e comunista, ha contribuito a  rendere nota una pagina sconosciuta del dopoguerra in Italia. Dall’ampio archivio del padre  “tirò fuori” tutta una serie di lettere e documenti che testimoniavano come tra Edda Mussolini, figlia del Duce, inviata nel 1945 in soggiorno obbligato a Lipari, e il padre Leonida, reduce dalla guerra, fosse scoppiato l’amore. Amore che, al di la delle differenti idee politiche dei due, andò avanti, ancora per qualche tempo, anche quando la figlia del Duce, per effetto dell’amnistia firmata da Togliatti, lasciò l’isola. L’ampia documentazione, grazie all’interesse del Centro Studi di Lipari, fu visionata e studiata dal giornalista-scrittore (habituè di Lipari) Marcello Sorgi che la “trasferì” in un libro dal titolo “Edda Ciano e il comunista – L’inconfessabile passione della figlia del Duce”. Da questo libro venne tratta una fiction, dal titolo omonimo, trasmessa da Rai uno il 13 marzo del 2010. Essa venne girata tra Lipari e Roma con attori principali Stefania Rocca, Alessandro Preziosi, Ilaria Occhini, Alessio Vassallo, Dajana Roncione. Regista Graziano Diana. Il libro e il film hanno come inizio l'autunno del 1945 quando l'ex partigiano Leonida Bongiorno, finita la guerra, rientra a Lipari.  Nel settembre di quell’anno, a cinque mesi dalla fucilazione del padre Benito Mussolini e a ventuno da quella del marito Galeazzo, Edda Ciano viene mandata al confino nell’isola più grande delle Eolie. “La sorvegliata speciale numero 1” - come Edda amava definirsi - arriva a Lipari malata, depressa, fiaccata dal dolore e dalla solitudine. In un’isola, segnata anch’essa dalla guerra e dove i suoi abitanti soffrono la fame, viene accolta nel disprezzo generale, perquisita, umiliata e accompagnata nel tugurio in cui dovrà vivere per un anno. Leonida, dopo tutti gli orrori della guerra, nel frattempo si attiva per migliorare le condizioni dell'isola: rimette insieme la banda musicale di suo padre, promuove le attività del rinato Partito Comunista e riesce a trovare della farina da distribuire democraticamente. Proprio in occasione di tale distribuzione si scatena una rissa, in cui Leonida salva Edda che stava per essere travolta un cavallo imbizzarrito. E’ il primo vero contatto tra i due ai quali seguiranno altri incontri, sempre più appassionati. Ed è proprio grazie a Leonida che Edda riesce a “sopravvivere” nell’isola.  Quanto l’amore tra i due fosse forte lo dimostra il fatto che, dopo l’estate del 1946, quando Edda non più sottoposta al confino, lascia l’isola, il rapporto tra i due non si interrompe per diverso tempo. I due, nonostante lo strazio della lontananza e della gelosia, continuano a scriversi ed Edda- come testimonia una lettera ritrovata proprio da Edoardo Bongiorno nell’archivio del padre- arriva a scrivere a Leonida: “Mio carissimo e unico comunista”, vi amo assai”. Leonida poi opterà per troncare, nonostante la disperazione di Edda, la storia e sposare Lina una ragazza del luogo, la madre di Edoardo.  Una volta ultimate le riprese del il dottor Edoardo Bongiorno fu "protagonista", il 9 marzo 2010, di "Porta a Porta", la trasmissione di Bruno Vespa di Raiuno che ha dibattuto del libro di Marcello Sorgi dal quale è stata tratta  la fiction "Edda Ciano e il comunista" andata in onda, poi domenica 13 marzo su Rai uno. Salvatore Sarpi

“VULISSI TONNA’ A NASCIRI A LIPARI”! (di Tiziana De Luca)

“Vulissi tonnà a nasciri a Lipari”…così recitava con buon auspicio un carro allegorico del nostro carnevale eoliano 2013!
Desiderio esaudito!
Grazie Presidente Crocetta, grazie Assessore Borsellino e grazie alle formidabili donne eoliane che non si sono mai arrese fin dai tempi della protesta in ospedale qui a Lipari, dei sit-in, del viaggio a Palermo ed anche dopo.
Era il 19 gennaio 2013 quando io ed un’altra partoriente come me scrivevamo da Milazzo, speranzose in attesa del pronunciamento del CGA sul punto nascita, al presidente Crocetta, dopo la fulminea notizia dell’eventuale sostegno economico dei 3.000,00€., ringraziando per l’interessamento il nostro governatore ma sostenendo che il diritto alla salute ed alla dignità di una gravidanza, di un parto e di una nascente famiglia dovesse concretizzarsi, in ossequio ad un pari trattamento, in una soluzione che prendesse in considerazione la territorialità delle Isole minori.
Il 20 gennaio si pronunciava il CGA rinviando la decisione a giugno e, malgrado il nosocomio eoliano ci avesse “messo alla porta”, desiderio e speranza di far nascere il mio bambino a Lipari cadevano definitivamente…il 21 gennaio partorivo a Messina, dopo 15 giorni di permanenza fuori dalla mia isola, lontano da casa, dai miei familiari e consistenti spese.
La mia storia ha poi preso una piega diversa e come molti ben sanno son tornata a Lipari da poco, dopo due mesi di lotte per un post partum che mi ha costretto in un letto di ospedale, ma questa è un’altra storia, è la mia storia personale, ma la mia vittoria con la vita acquista adesso,  grazie alla notizia del ripristino del nostro punto nascita, una dimensione ancora più importante.
Si parla di un piano di ottimizzazione, di mobilità dei medici, di ammodernamento ed ampliamento delle apparecchiature tecnologiche, nonché di potenziamento della telemedicina, tutte misure fondamentali per garantire sicurezza e finalmente  una seria presa di posizione nei confronti della nostra realtà sanitaria.
Non ho potuto trattenermi dallo scrivere e dire poche e semplici parole:
grazie Presidente Crocetta, grazie cari eoliani per la sensibilità nei miei confronti e grazie soprattutto a Dio di poter godere, in questo infelice frangente di incertezze politiche, economiche, lavorative e di futuro per i nostri figli, di una buona novella e di una vita personale, civile e sociale che va vissuta a pieno sempre senza mai arrendersi, lottando anche quando c’è sfiducia e sembra perduta,  e così oggi poter gridare a gran voce, testimone attiva di battaglie e con lo spirito vulcanico della nostra terra, che è risorsa e non ostacolo:
DONNE EOLIANE, POSSIAMO "TONNA' A  FAR NASCERE"A LIPARI!
Tiziana De Luca

Ci serve una carezza. La riflessione di Gianandrea Cocco

Scrivo queste righe in quanto cattolico che desidera vivere la propria fede incarnandola nella vita quotidiana e non solo essere mera comparsa a settimanali celebrazioni religiose. E’ fatto evidente che la realtà ci provoca di continuo e pone, alla mente e al cuore di chi di noi non vuole far atrofizzare la propria umanità, continui interrogativi.
Ogni evento tragico che si manifesta all’orizzonte della nostra esistenza ci invita alla riflessione e alla conversione.
Il modello di società che ha dominato la cultura degli ultimi anni sta dimostrando in modo tragico tutto il suo limite. Si è puntato tutto il proprio agire e ogni speranza sull’economia (o su ciò che si riteneva lo fosse) e sull’apparenza perdendo completamente di vista la nostra umanità. Ci hanno insegnato a rincorrere inconsistenti sogni (apparenza, carriera, ricchezza, ecc.) che nulla hanno tolto alla nostra sete di significato ma anzi ci hanno sempre resi più soli e indifesi di fronte alle difficoltà della vita. Per troppo tempo ci hanno fatto credere (tv, giornali, politici e chi per loro) che la sola cosa che contasse realmente fosse “avere” a totale scapito dell’essere e ora, di fronte al pieno fallimento di questa cultura del nulla ci sentiamo soli di fronte al vuoto e al dolore.
Ecco la prima cosa che manca: una compagnia fra persone. Compagnia che sia aiuto e conforto alla nostra esistenza, che ci aiuti ad alzare lo sguardo quando le difficoltà vorrebbero farcelo abbassare, a sperare quando la disperazione ci accerchia e a pregare quando solo, vuoto e nulla paiono esistere.
In questa nostra èra in cui comunicare da un capo all’altro del pianeta è cosa facile e alla portata di tutti non si dice nulla di seriamente utile alle nostre vite. Il poeta Eliot chiedeva circa 80 anni fa (ed è stato tragico profeta): “dov’è la conoscenza che abbiamo perduto nell’informazione?”Siamo informati di tutto in tempo quasi reale, anche di eventi futili, ma abbiamo perso la conoscenza di Ciò che è essenziale. Ancora Eliot ci dice che abbiamo “conoscenza della parole, ma ignoranza del Verbo. Abbiamo perso la reale Conoscenza in un nozionismo inutile.
Ma se questa è la situazione del nostro vivere, una prima concreta risposta ci viene da questi giorni di Pasqua che ci ricordano (anche a chi non crede) che esiste un Uomo che ha preso su di Sé tutto il peso del vivere di ogni uomo, se n’è fatto carico a l’ha inchiodato ad una croce. Morendone. Ma per risorgerne vittorioso dopo tre giorni.
Non c’è male, dolore, fatica che non possa essere accolto e vinto nella gloriosa risurrezione di Cristo. Perché la parola ultima a tutto il nostro esistere è la Sua vittoria che è più forte di ogni nostra sconfitta.
Concludo citando le parole di che Enzo Jannacci (recentemente scomparso) ebbe a dire in occasione della morte di Eluana Englaro nel 2009:  «In questi ultimi anni la figura del Cristo è diventata per me fondamentale: è il pensiero della Sua fine in croce a rendermi impossibile anche solo l'idea di aiutare qualcuno a morire. Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti. Ce lo meritiamo, eccome, però avremmo così tanto bisogno di una Sua carezza»
L’augurio, quindi, che faccio a chiunque e anche a me stesso è che ci possa essere nella nostra vita una Compagnia che ci possa far avvertire questa carezza, che sappia rialzarci da qualunque nostra caduta.
Gianandrea Cocco

Pallavolo femminile. Importante vittoria delle eoliane nello scontro diretto

COMUNICATO
Si è disputato venerdì scorso il recupero dell' Hotel Cutimare  contro la squadra dell’I PiP Volley di Gioiosa Marea; l’incontro è stato avvincente e si è concluso con la vittoria delle padrone di casa per 3 set a 2.

Partita dai due volti: nella prima parte ha visto le eoliane scendere in campo molto nervose e questa condizione ha causato una serie di errori che hanno determinato la perdita dei primi due set per 23 – 25 e 21 – 25  (sul finire dei due set c’è stata una buona reazione); 
dal terzo set in poi la musica è cambiata, concentratissime più che mai e consapevoli di essere nettamente più forti delle avversarie, richiamate a dovere anche dal mister Biviano,le ragazze del Cutimare chiudono il set sul 25 a 10 dominando in tutti i fondamentali, stessa sorte nel quarto set anche se il punteggio di 25 a 21 potrebbe far pensare ad un set combattuto, solo un leggero calo di tensione nel finale dello stesso ha fatto sì che le avversarie recuperassero qualche punto.
Anche il quinto set ha visto le ragazze locali mettere sotto pressione le atlete dell’ I PiP conducendo sempre in netto vantaggio fino al termine; set chiuso sul 15 a 12.
La vittoria di questo incontro ha consentito
 alle ragazze di mister Biviano di raggiungere al quarto posto la Semper Volley; posizione che si cercherà di mantenere fino alla fine del campionato che , considerati i molti problemi che si sono dovuti superare e la sfortuna nella prima parte del campionato sarebbe il giusto premio per gli sforzi compiuti dalla società, dalle atlete e dagli sponsor.
Una menzione speciale va al pubblico caloroso più che mai, che non ha smesso mai di incitare le atlete del Cutimare, una presenza così numerosa forse si vede dalla serie B2 in sù!
Infine ma non per minore importanza, la società ringrazia il Dott. Baldanza per la sua preziosa presenza in panchina; il segnapunti Giuseppe Biviano per il suo constante impegno e Gabriele Casamento, il quale da poco è diventato ufficialmente segnapunti. 
Ufficio Stampa 
Club Meligunis 
(la foto in allegato è di Alessio Pellegrino)  
Auguri di Buon Compleanno per Salvatore  Orto, Alessandra Martella e Rita Cincotta

Come eravamo: Peppe Ziino, Mario Giuffrè, Mimmo Merlo

L'appello di Del Bono: occorre ripartire dal gesto disperato di Edoardo Bongiorno.

“Lo sbigottimento e lo stato di paralisi dal quale siamo stati avvolti alla notizia della tragica dipartita dell’amico Edoardo Bongiorno, lasciano adesso spazio ad una profonda amarezza e a una sconfinata costernazione”, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori Sicilia, all’indomani della scomparsa del sessantunenne albergatore eoliano.
“Non vogliamo formulare conclusioni affrettate o superficiali né osiamo avere la pretesa di poter scandagliare l’animo umano. Non possiamo però neppure far finta di non sapere che Edoardo, per dirla con le sue parole, era un uomo distrutto fisicamente, moralmente, psicologicamente dalle difficoltà economiche”, aggiunge Del Bono.
Il presidente non si sottrae ad un’analisi economica di settore. “Edoardo era persona di cultura; un albergatore storico ed esemplare che ha profuso la maggior parte delle proprie energie a servizio del suo hotel e dei suoi ospiti. Se a cotanto impegno e professionalità non sono corrisposti adeguate soddisfazioni e ritorni economici, significa che qualcosa nel sistema non ha funzionato. E continua: "Sono, ormai, anni che denunciamo – alla politica e alle istituzioni - le carenze di un sistema che rischia di implodere, per ottenere soltanto provvedimenti tampone, raramente risolutivi”.
“A questo punto - continua il rappresentante degli albergatori eoliani - o cediamo allo scoramento e chiudiamo i battenti, oppure ripartiamo da Edoardo, lavorando seriamente alle cause che possono averne ingenerato il profondo disagio; almeno quello economico. Un disagio che accomuna ormai troppi imprenditori, impotenti di fronte al depauperarsi di patrimoni costruiti con anni di sacrifici e, soprattutto, di fronte alla reale assenza di prospettive credibili. La crisi ha solo messo a nudo tutte le debolezze di un comparto che soffre da decenni per la totale assenza di una politica per il turismo ai vari livelli: nazionale, regionale e, di conseguenza, locale. In un sistema turistico, come quello siciliano, flagellato dall’improvvisazione e dall’assenza di pianificazione, le destinazioni turistiche –  e, in particolare, quelle insulari e a carattere stagionale – sono costrette a navigare a vista e sono a costante rischio di default. In tanti anni di programmazione di fondi comunitari - insiste Del Bono - non solo si è mancato di dare vita ai presupposti organizzativi, strutturali ed infrastrutturali per avviare concretamente delle politiche di miglioramento dell’offerta turistica e di destagionalizzazione dei flussi turistici. Non si è nemmeno riusciti a creare delle norme e delle forme di tassazione adeguate al settore e, nel caso delle isole, si è mancato di andare a compensare gli evidenti svantaggi connessi all’insularità, nonostante questi siano abbondantemente riconosciuti dai trattati internazionali”.
Infine, il cordoglio e l’ennesimo appello: “Nello stringerci attorno alla famiglia di Edoardo, vorremmo che la sua disperazione non fosse dimenticata, ma servisse da monito e a sensibilizzare chi di dovere in merito all’urgenza di fornire risposte concrete ed immediate al comparto”.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie

Il ricordo di Edoardo Bongiorno (Stampa di Torino -articolo di Marcello Sorgi)


di Marcello Sorgi
Era una persona speciale, Edoardo Bongiorno. E non solo perch'era figlio di Leonida, il partigiano comunista che amò Edda Ciano Mussolini, e nipote di "Don Eduardo" il capo della banda municipale di Lipari che fece scappare dall'isola gli antifascisti Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti. Il peso di una storia familiare così importante se lo portava sulle spalle spavaldamente, ma Edoardo era un personaggio in sè.
Il suo orizzonte era il corso di Lipari, che attraversava a passo svelto, salutando tutti ad alta voceo. Il suo teatro era l'Hotel Oriente, che governava parlando quattro o cinque lingue alternate allo stretto dialetto liparese. Il suo museo era la villa di Capistello, piena fino di cimeli antiquari, che rivelavano la sua passione più forte: quadri, sculture, ma soprattutto oggetti restaurati di epoche passate, scovati in soffitte polverose.
Ci eravamo conosciuti nell'estate del 2007. Accompagnato dal direttore del Centro Studi Eoliani Nino Paino, avevo fatto il mio primo ingresso in quello strano ambiente, a metà tra un albergo e un laboratorio. Edoardo era nel suo studio, con accanto la valigia dei mille viaggi di suo padre Leonida e la custodia del trombone di nonno Eduardu. Quando gli chiesi se era disposto a farmi vedere le lettere e i documenti sulla storia d'amore tra il partigiano e la figlia del Duce, la sua prima risposta fu un no. Per convincerlo, ci volle un anno, e un avvicinamento selvatico e cauteloso, come sono sempre le conoscenze tra siciliani. Quando Edoardo si decise ad aprire l'armadio dei ricordi in cui Leonida aveva nascosto il memoriale sulla sua storia con Edda, diventammo amici.
L'8 dicembre 2008 aveva le lacrime agli occhi, mentre, con cura certosina, liberava a poco a poco dal 
suo involucro l'album in cui Leonida aveva raccolto gli originali delle lettere di Edda, i suoi appunti personali, con date, simboli, ricordi e perfino una ciocca di capelli di lei. Non chiese nulla. Il libro nato da quella preziosa documentazione, "Edda Ciano e il comunista", pubblicato da Rizzoli nel 2009, volle vederlo solo stampato. Tanto, convenne, mio padre sarebbe stato d'accordo. Era difficile pensare il contrario, vedendo con quale meticolosità Leonida avesse raccolto il materiale, riordinandolo e conservandolo perché potesse essere reso noto dopo la sua morte.

Andammo insieme a parlarne nella scuola in cui il partigiano aveva insegnato inglese a generazioni di ragazzi eoliani che lo ricordavano solo come "u prufissuri". E ogni volta che ci ritrovavamo insieme a presentare il libro, il vero protagonista era lui, nessuno come Edoardo riusciva a far rivivere quella storia che a Lipari tutti conoscevano, ma che una sorta di pudore storico aveva sepolto per decenni, perché era come se non fosse lecito, nell'Italia repubblicana , parlare dell'amore tra una donna fascista dell'importanza di Edda e un comunista sfuggito alla condanna a morte delle SS come Leonida.
Diede ancora il meglio di sè quando dal libro fu ricavato un film per Rai 1, e nel settembre 2010 un'intera troupe cinematografica, guidata dal regista Graziano Diana e dal produttore Luca Barbareschi sbarcò a Lipari per ricostruire dal vivo la storia. Era uno spettacolo vederlo aggirarsi sul set, sulla piazza della vecchia marina, ascoltarlo consigliare tutti - Alessandro Preziosi che nel film era Leonida, Stefania Rocca che faceva Edda, e le comparse liparesi che chiamava per nome -, carpire certe piccole estasi in cui si lasciava sfuggire i segreti della "Petit malmaison", la casa di don Eduardu che aveva accolto la confinata Edda a Lipari, e dove Leonida la raggiungeva ogni sera, alla luce della pallida luna d'inverno. Ci fu una festa grandiosa nella casa di Capistello, per celebrare la fine delle riprese. Edoardo scelse personalmente il menu, suonò e cantò con la sua voce roca, in francese, le canzoni di Jacques Brel, mentre la notte eoliana, tiepida, stellata e settembrina, riempiva i cuori di un imprevedibile insieme, gli attori, gli isolani e le ombre di Leonida e Don Eduardu, presenti in mezzo a noi.
Volle ovviamente partecipare all'anteprima del film, il 12 marzo 2011, alla Casa del Cinema a Roma. E, manco a dirlo, alla puntata di "Porta a porta" a cui Bruno Vespa lo aveva invitato per la sera prima. Arrivò con qualche giorno d'anticipo, per fare una specie di allenamento, in vista della registrazione del programma. Non ne aveva bisogno. Fu il mattatore della serata e si esibì in uno spassoso duetto con Maria Scicolone, la sorella di Sofia Loren, che come nuora di Edda cercava invano di arrestare il fiume in piena delle sue rivelazioni in diretta. A casa mia, dove poi ci riunimmo per brindare all'uscita del film, tenne banco fino a notte alta, concludendo con una spettacolare recita dell'Odissea in greco, alla maniera di casa Bongiorno.
Come sia potuto scendere il velo dell'addio sullo sguardo lampeggiante di Edoardo, è difficile dirlo. L'estate scorsa, certo, era un po' depresso: parlava svogliatamente della crisi, e dei suoi acciacchi di "sessantenne malvissuto", come amava definirsi con un pizzico di civetteria. Poi raccontò ancora di Leonida. In un giorno d'inverno, quando le alture di Lipari sono spazzate dal forte vento di maestrale, padre e figlio si erano arrampicati sulla montagna per guardare i Faraglioni, avvolti  dalla schiuma delle onde, e discutere, nientemeno, se davvero fossero le "Rupi erranti" a cui Ulisse si riferiva  nell'Odissea. È l'ultima sua immagine che mi è rimasta: un uomo in lotta con gli elementi, con la sua memoria e la sua stessa natura, e con il solo ausilio del coraggio e di una testardaggine tutta siciliana.