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domenica 18 ottobre 2009
NAVE VELENI:PESCA;BUONFIGLIO, NO ALLARMI, SI A MONITORAGGIO
''Prima di creare allarmismi bisogna fare dei monitoraggi seri che inizieremo a fare dalla prossima settimana insieme al mio collega Roberto Menia dell'Ambiente''. Lo ha detto il sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole Antonio Buonfiglio con delega alla Pesca, a margine del Forum dell'agricoltura di Cernobbio della Coldiretti, a proposito dell'allarme della 'nave dei veleni' in Calabria. ''Andremo giu' per verificare quali sono le possibilita' di intervento immediato, perche' adesso - ha ricordato Buonfiglio - sul mercato del pesce ha gia' influito l'allarmismo che ha fatto calare le vendite dei pesce in molte zone; per questo vanno attivati i tavoli degli ammortizzatori sociali e in base ad un accordo di luglio abbiamo gia' concesso ai pescatori l'estensione della cassa integrazione in deroga, gia' concessa ai pescatori da luglio scorso''. Per quanto riguarda l'agricoltura, il sottosegretario ha detto che ''si stanno impiegando dei dati per fare un monitoraggio sull'effettivo disastro ambientale attraverso anche un sistema di tele-rilevamento; l'importante - conclude - e' verificare l'esatta portata e comunque cercare di compensare quello che oggi e' l'unico danno effettivo: il fatto che in quella zona non ci sia piu' gente disposta a comprare pesce e quindi i pescatori sono in difficolta'''
sabato 17 ottobre 2009
Eolie & Volare di Mimmo Montalbano
Riceviamo dal dottor Mimmo Montalbano e pubblichiamo:
Ho letto con interesse il punto di vista del Dr. Saltalamacchia sull’aviosuperfice di Lipari e vorrei fare alcune considerazioni.
La sua valutazione sarà anche “pacata” ma mi sembra quantomeno altrettanto “partigiana” quanto quelle da lui criticate.
Tutti i numeri e le considerazioni da lui avanzate mi sembrano utilizzati in maniera unidirezionale e funzionale a dimostrare un “preconcetto”, nel senso etimologico della parola.
Intanto dovremmo renderci conto che non stiamo parlando di una catena di montaggio da cui escono prodotti per cui massimizzarne la vendita ed i profitti sarebbe la “mission”.
Stiamo parlando di persone, di isolani cui non si possono imporre, quasi fossero oche all’ingrasso, centinai di migliaia di visitatori solo perché ciò può giustificare l’economicità di un progetto o perché si potrebbe attivare “un mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro”.
Non mi sembra nemmeno corretto utilizzare, per giustificarne la fattibilità, aridi numeri che riguardano realtà molto diverse dalla nostra senza approfondirne le analisi.
Intanto la quantità e la dislocazione delle isole greche andrebbero presi in più seria considerazione nello stabilire il motivo per cui quel paese può aver scelto di affidare la mobilità degli abitanti e dei turisti al trasporto aereo più che al marittimo e se veramente le cose stanno così.
Non si spiega ancora se il trasporto aereo menzionato è interamente finanziato dai privati o vi è una partecipazione pubblica e se lo stesso volo tocca isole diverse e quindi bacini di utenza più ampi e che ne potrebbero giustificare l’investimento.
E torniamo agli aridi numeri.
Come mai tra tutti i calcoli riportati manca quello relativo alla densità abitativa che mi sembra molto importante sia ai fini della capacità ricettiva di eventuali visitatori che della reale locazione di un aviovia.
Kastelorizo, tanto osannata, ha ad esempio 36 abitanti per chilometro quadro.
Santorini, la più popolata, ha 196 abitanti/kq ma con un’estensione del territorio circa doppia di quella di Lipari.
La densità abitativa a Lipari è di ben 243 abitanti/kq.
Non si capisce nemmeno perché il calcolo dei “passeggeri potenziali” su Lipari (199.424) si sia basato su una media di 22 “passeggeri per abitante” .
Si tratta di una media tra isole molto diverse, nessuna con caratteristiche assimilabili a Lipari.
Si va da Leros e Paros con 2 pass/abit e con superfici rispettivamente di 64 e 75 Kq a Skyatos con 49 pass/ab e 50 Kq di superfice, Cefalonia poi con 906 Kq di superficie ha 10 pass/ab.
Non riesco a trovare quale sia il nesso tra tutti i numeri riportati che possa essere di qualche utilità per una simulazione a Lipari che possa fare affermare che si può aprire “un mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro”.Su Kastelorizo poi, l’unica più piccola di Lipari con i suoi 12 Kq, si sarebbero dovute fare altre considerazioni: si trova a 22 ore di nave dal Pireo e forse, dico forse, l’aereoporto ha anche una valenza strategica vista la vicinanza con la costa della poco apprezzata Turchia che si può quasi raggiungere a nuoto.
Altra cosa che mi viene difficile capire è come quella che lui considera la devastazione di Porticello ed Acquacalda con le cave di pomice ( e qui si aprirebbe un altro fronte perché i contesti non sono di nuovo confrontabili) possa giustificare un’indifferenza nei confronti di un altro impatto ambientale negativo che implicitamente dalle sue parole risulta esistere.
Dieci, dico dieci, voli al giorno su un’isola di 37 Kq con una densità abitativa di di 243 abitanti/Kq (non parliamo dell’estate) non sono bruscolini, un decollo ed un atterraggio ogni ora sulla nostra testa sembra un prezzo ragionevole per giustificare l’economicità dell’investimento di qualche privato?
Siamo sicuri che in virtù che un “air strip”di 1000 mt arriveranno cinquecento turisti al giorno per 365 giorni l’anno per omaggiare Lipari ed i suoi abitanti di un “mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro”?
E degli investimenti che privati e la regione hanno fatto per incentivare la produzione vinicola sulle isole cosa ne facciamo? Non sarebbe interessante verificare se i vigneti di malvasia ed altro potranno sopravvivere ai gas di scarico delle turbine degli aerei? E se ciò risultasse confermato quale sarebbe il mercato reale che verrebbe sottratto al mercato potenziale di 200 milioni di euro?
Non pretendo che la mia interpretazione di “aridi numeri” sia più veritiera di quella del dr. Saltalamacchia ho solo voluto sottolineare come partendo dagli stessi dati si possa essere parimenti “partigiani” sia in un senso che nell’altro senza peraltro contribuire alcunché alla definizione di una Verità super partes.
Mimmo Montalbano
Presidente Eolie nel Cuore
Ho letto con interesse il punto di vista del Dr. Saltalamacchia sull’aviosuperfice di Lipari e vorrei fare alcune considerazioni.
La sua valutazione sarà anche “pacata” ma mi sembra quantomeno altrettanto “partigiana” quanto quelle da lui criticate.
Tutti i numeri e le considerazioni da lui avanzate mi sembrano utilizzati in maniera unidirezionale e funzionale a dimostrare un “preconcetto”, nel senso etimologico della parola.
Intanto dovremmo renderci conto che non stiamo parlando di una catena di montaggio da cui escono prodotti per cui massimizzarne la vendita ed i profitti sarebbe la “mission”.
Stiamo parlando di persone, di isolani cui non si possono imporre, quasi fossero oche all’ingrasso, centinai di migliaia di visitatori solo perché ciò può giustificare l’economicità di un progetto o perché si potrebbe attivare “un mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro”.
Non mi sembra nemmeno corretto utilizzare, per giustificarne la fattibilità, aridi numeri che riguardano realtà molto diverse dalla nostra senza approfondirne le analisi.
Intanto la quantità e la dislocazione delle isole greche andrebbero presi in più seria considerazione nello stabilire il motivo per cui quel paese può aver scelto di affidare la mobilità degli abitanti e dei turisti al trasporto aereo più che al marittimo e se veramente le cose stanno così.
Non si spiega ancora se il trasporto aereo menzionato è interamente finanziato dai privati o vi è una partecipazione pubblica e se lo stesso volo tocca isole diverse e quindi bacini di utenza più ampi e che ne potrebbero giustificare l’investimento.
E torniamo agli aridi numeri.
Come mai tra tutti i calcoli riportati manca quello relativo alla densità abitativa che mi sembra molto importante sia ai fini della capacità ricettiva di eventuali visitatori che della reale locazione di un aviovia.
Kastelorizo, tanto osannata, ha ad esempio 36 abitanti per chilometro quadro.
Santorini, la più popolata, ha 196 abitanti/kq ma con un’estensione del territorio circa doppia di quella di Lipari.
La densità abitativa a Lipari è di ben 243 abitanti/kq.
Non si capisce nemmeno perché il calcolo dei “passeggeri potenziali” su Lipari (199.424) si sia basato su una media di 22 “passeggeri per abitante” .
Si tratta di una media tra isole molto diverse, nessuna con caratteristiche assimilabili a Lipari.
Si va da Leros e Paros con 2 pass/abit e con superfici rispettivamente di 64 e 75 Kq a Skyatos con 49 pass/ab e 50 Kq di superfice, Cefalonia poi con 906 Kq di superficie ha 10 pass/ab.
Non riesco a trovare quale sia il nesso tra tutti i numeri riportati che possa essere di qualche utilità per una simulazione a Lipari che possa fare affermare che si può aprire “un mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro”.Su Kastelorizo poi, l’unica più piccola di Lipari con i suoi 12 Kq, si sarebbero dovute fare altre considerazioni: si trova a 22 ore di nave dal Pireo e forse, dico forse, l’aereoporto ha anche una valenza strategica vista la vicinanza con la costa della poco apprezzata Turchia che si può quasi raggiungere a nuoto.
Altra cosa che mi viene difficile capire è come quella che lui considera la devastazione di Porticello ed Acquacalda con le cave di pomice ( e qui si aprirebbe un altro fronte perché i contesti non sono di nuovo confrontabili) possa giustificare un’indifferenza nei confronti di un altro impatto ambientale negativo che implicitamente dalle sue parole risulta esistere.
Dieci, dico dieci, voli al giorno su un’isola di 37 Kq con una densità abitativa di di 243 abitanti/Kq (non parliamo dell’estate) non sono bruscolini, un decollo ed un atterraggio ogni ora sulla nostra testa sembra un prezzo ragionevole per giustificare l’economicità dell’investimento di qualche privato?
Siamo sicuri che in virtù che un “air strip”di 1000 mt arriveranno cinquecento turisti al giorno per 365 giorni l’anno per omaggiare Lipari ed i suoi abitanti di un “mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro”?
E degli investimenti che privati e la regione hanno fatto per incentivare la produzione vinicola sulle isole cosa ne facciamo? Non sarebbe interessante verificare se i vigneti di malvasia ed altro potranno sopravvivere ai gas di scarico delle turbine degli aerei? E se ciò risultasse confermato quale sarebbe il mercato reale che verrebbe sottratto al mercato potenziale di 200 milioni di euro?
Non pretendo che la mia interpretazione di “aridi numeri” sia più veritiera di quella del dr. Saltalamacchia ho solo voluto sottolineare come partendo dagli stessi dati si possa essere parimenti “partigiani” sia in un senso che nell’altro senza peraltro contribuire alcunché alla definizione di una Verità super partes.
Mimmo Montalbano
Presidente Eolie nel Cuore
RIFIUTI: LA REGIONE VARA IL SUO PROGETTO PER SUPERARE L'EMERGENZA
E' stato messo a punto oggi, nella sede dell'agenzia per i rifiuti, il piano che martedì prossimo sarà al centro del dibattito parlamentare sull'emergenza rifiuti all'Assemblea regionale siciliana.
La giunta, nella sua prossima riunione, affiderà a una commissione tecnico-scientifica il compito di aggiornare il piano rifiuti della Regione, vecchio ormai di oltre sette anni. Della commissione faranno parte dirigenti del Ministero dell'ambiente, della Regione e dell'Agenzia per i rifiuti, oltre a esperti in materie amministrative ed ambientali.
La commissione avrà a disposizione 45 giorni di tempo per avanzare proposte di modifica ed integrazione del piano rifiuti varato nel 2002. In particolare si esprimerà sul numero, le caratteristiche e la localizzazione geografica degli impianti di smaltimento industriale, i cosiddetti termovalorizzatori.
Il governo, nei successivi 15 giorni, assumerà le sue determinazioni. E a quel punto saranno varate le nuove gare d'appalto per la realizzazione degli impianti.
Sulla proposta di legge con cui il governo vuole ridisegnare il sistema degli Ato è già stato aperto un tavolo di confronto con i comuni e la loro associazione, l'Anci.
Già oggi, infine, è stato riavviato il dialogo con le due imprese che si erano aggiudicate gli appalti per la realizzazione dei primi termovalorizzatori: Falck e Waste. “L'annullamento della gara – ha piegato loro il presidente della Regione – era un atto dovuto a cui la Regione non avrebbe potuto sottrarsi, se non assumendosi la responsabilità e l'onere di multe esose da parte della Commissione”
“Quella di un concordato su una cifra condivisa come risarcimento per i lavori eseguiti è certamente un’ipotesi percorribile”, ha detto Lombardo. “Ma per prendere una decisione sarà opportuno attendere le determinazioni della commissione tecnica”.
“Le due ditte – ha aggiunto – avevano chiesto di incontrare la Regione. E oggi abbiamo colto l'occasione per spiegare che la linea assunta dal governo non è ispirata da alcun preconcetto, ma mira a risolvere l'emergenza adottando provvedimenti che siano razionalmente funzionali, oltre che in linea con le direttive comunitarie e nazionali sulla salvaguardia ambientale. La commissione ci dirà quanti impianti e di che dimensioni. Faremo le gare e ci auguriamo di poter risolvere in quella fase sia i problemi ambientali che i contenziosi amministrativi”.
“Nel frattempo – ha concluso il presidente della Regione – abbiamo l'obbligo di attrezzarci con un piano di utilizzazione valido fino al 2014, per smaltire i rifiuti in maniera tradizionale, nelle discariche vecchia maniera. L'avvio della raccolta differenziata, obbligatoria per norma comunitaria, ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi”.
“Il solo avvio di otto impianti di compostaggio – a monte della raccolta differenziata ci ha permesso – ha affermato il presidente dell'Arra, Felice Crosta – di ridurre nel 2008 del 15 per cento la quantità totale di rifiuti conferiti in discarica. Entro l'anno entreranno in funzione altri sei centri di compostaggio e i risultati finali del 2009 saranno certamente più soddisfacenti. Non c'è dubbio sul fatto che la raccolta differenziata di fatto non sia partita. Ma ciò dipende soprattutto dal fatto che i cittadini non ne percepiscono un diretto vantaggio economico o fiscale. Ma anche su questo aspetto stiamo lavorando”.
La giunta, nella sua prossima riunione, affiderà a una commissione tecnico-scientifica il compito di aggiornare il piano rifiuti della Regione, vecchio ormai di oltre sette anni. Della commissione faranno parte dirigenti del Ministero dell'ambiente, della Regione e dell'Agenzia per i rifiuti, oltre a esperti in materie amministrative ed ambientali.
La commissione avrà a disposizione 45 giorni di tempo per avanzare proposte di modifica ed integrazione del piano rifiuti varato nel 2002. In particolare si esprimerà sul numero, le caratteristiche e la localizzazione geografica degli impianti di smaltimento industriale, i cosiddetti termovalorizzatori.
Il governo, nei successivi 15 giorni, assumerà le sue determinazioni. E a quel punto saranno varate le nuove gare d'appalto per la realizzazione degli impianti.
Sulla proposta di legge con cui il governo vuole ridisegnare il sistema degli Ato è già stato aperto un tavolo di confronto con i comuni e la loro associazione, l'Anci.
Già oggi, infine, è stato riavviato il dialogo con le due imprese che si erano aggiudicate gli appalti per la realizzazione dei primi termovalorizzatori: Falck e Waste. “L'annullamento della gara – ha piegato loro il presidente della Regione – era un atto dovuto a cui la Regione non avrebbe potuto sottrarsi, se non assumendosi la responsabilità e l'onere di multe esose da parte della Commissione”
“Quella di un concordato su una cifra condivisa come risarcimento per i lavori eseguiti è certamente un’ipotesi percorribile”, ha detto Lombardo. “Ma per prendere una decisione sarà opportuno attendere le determinazioni della commissione tecnica”.
“Le due ditte – ha aggiunto – avevano chiesto di incontrare la Regione. E oggi abbiamo colto l'occasione per spiegare che la linea assunta dal governo non è ispirata da alcun preconcetto, ma mira a risolvere l'emergenza adottando provvedimenti che siano razionalmente funzionali, oltre che in linea con le direttive comunitarie e nazionali sulla salvaguardia ambientale. La commissione ci dirà quanti impianti e di che dimensioni. Faremo le gare e ci auguriamo di poter risolvere in quella fase sia i problemi ambientali che i contenziosi amministrativi”.
“Nel frattempo – ha concluso il presidente della Regione – abbiamo l'obbligo di attrezzarci con un piano di utilizzazione valido fino al 2014, per smaltire i rifiuti in maniera tradizionale, nelle discariche vecchia maniera. L'avvio della raccolta differenziata, obbligatoria per norma comunitaria, ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi”.
“Il solo avvio di otto impianti di compostaggio – a monte della raccolta differenziata ci ha permesso – ha affermato il presidente dell'Arra, Felice Crosta – di ridurre nel 2008 del 15 per cento la quantità totale di rifiuti conferiti in discarica. Entro l'anno entreranno in funzione altri sei centri di compostaggio e i risultati finali del 2009 saranno certamente più soddisfacenti. Non c'è dubbio sul fatto che la raccolta differenziata di fatto non sia partita. Ma ciò dipende soprattutto dal fatto che i cittadini non ne percepiscono un diretto vantaggio economico o fiscale. Ma anche su questo aspetto stiamo lavorando”.
PD di Lipari: Martedì assemblea degli iscritti e simpatizzanti. Domenica 25 si vota
In previsione delle prossime primarie del Partito Democratico da tenersi a Lipari
è convocata una assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti del Partito Democratico per martedi 20 ottobre prossimo, alle ore 18,30 presso l'Hotel Arciduca di Lipari.
ANCHE A LIPARI DOMENICA 25 OTTOBRE, DALLE ORE 08.00 ALLE 20.00, SI SVOLGERA' LA CONSULTAZIONE ELETTORALE PER DESIGNARE I DIRIGENTI NAZIONALI E REGIONALI DEL PARTITO DEMOCRATICO.
ALLE VOTAZIONI, OLTRE AGLI ISCRITTI AL PARTITO DEMOCRATICO, POSSONO PARTECIPARE TUTTI GLI ALTRI CITTADINI
è convocata una assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti del Partito Democratico per martedi 20 ottobre prossimo, alle ore 18,30 presso l'Hotel Arciduca di Lipari.
ANCHE A LIPARI DOMENICA 25 OTTOBRE, DALLE ORE 08.00 ALLE 20.00, SI SVOLGERA' LA CONSULTAZIONE ELETTORALE PER DESIGNARE I DIRIGENTI NAZIONALI E REGIONALI DEL PARTITO DEMOCRATICO.
ALLE VOTAZIONI, OLTRE AGLI ISCRITTI AL PARTITO DEMOCRATICO, POSSONO PARTECIPARE TUTTI GLI ALTRI CITTADINI
Alba estiva sullo Stromboli(video)
L'alba dal cratere dello stromboli. Video realizzato nell' agosto 2008. Cliccare sul link sottostante
http://it.youtube.com/watch?v=MHGQQp2bimA
http://it.youtube.com/watch?v=MHGQQp2bimA
Vico Livorno di Canneto invaso da acqua e fango (Dalla Gazzetta del sud di oggi)
«Ogni volta che piove la via Livorno di Canneto diventa assolutamente impercorribile e si trasforma in un torrente di acqua e fango». Lo denunciano, e non è la prima volta i residenti nel vicolo che si affaccia, nella parte alta, sulla Cesare Battisti e, nella parte bassa, sulla Marina Garibaldi. Una delle segnalazioni, indirizzate al sindaco di Lipari, risale addirittura al novembre 2004. I residenti segnalano di " non riuscire ad entrare nelle abitazioni a causa dell'acqua alta che defluisce in detto vicolo». «Infatti in esso, quando piove – è stato evidenziato – affluisce una enorme quantità di acqua proveniente dalla via Cesare Battisti che lo rende intransitabile anche per il fatto che gli scarichi sono inadeguati e le griglie di raccolta insufficienti e spesso ostruite da materiali diversi che non consentono il regolare deflusso delle acque». I cittadini, oggi, come già dal 2004, chiedono «l'effettuazione di un sopralluogo al fine di individuare la soluzione adeguata».
venerdì 16 ottobre 2009
INFLUENZA: AL VIA ANCHE IN SICILIA LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE
Il vaccino contro la nuova influenza è da oggi disponibile anche nella nostra Regione ed è in distribuzione presso le Aziende Sanitarie Provinciali, in base al piano di ripartizione già predisposto dall’Assessorato alla sanità.
Le prime dosi in Sicilia potranno essere somministrate, quindi, con un anticipo di circa un mese rispetto alle previsioni; saranno immunizzati per primi, come nel resto del Paese, gli operatori sanitari e socio sanitari, secondo quanto stabilito dall’ordinanza ministeriale.
Si tratta di un primo invio di circa 37.000 dosi; nelle prossime settimane è previsto l’arrivo di ulteriori quantitativi in base al ritmo di produzione; giungeranno in particolare i flaconi decadose, particolarmente adatti ad una campagna di vaccinazione di massa.
In base a quanto verrà concordato a livello nazionale, potrà prendere avvio anche la campagna per le forze dell’ordine e dei servizi essenziali. In questi giorni, frattanto, in base alle direttive regionali, è previsto che i medici di Medicina Generale ed i Pediatri predispongano la lista dei soggetti delle categorie a rischio da inviare ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASP, che hanno il compito e la responsabilità di sovrintendere alla gestione operativa della campagna.
Gli utenti, pertanto, dovranno rivolgersi esclusivamente al proprio medico di base per essere indirizzati al centro di vaccinazione più vicino. E’ importante, quindi, che i medici di base in questa fase informino i propri pazienti affetti da patologie croniche previste a livello nazionale sulla opportunità di immunizzarsi contro il virus pandemico per ridurre i rischi di infezione e eventuali complicanze.
Ai soggetti ultrasessantacinquenni basterà effettuare solamente la vaccinazione con il normale vaccino stagionale.
Le prime dosi in Sicilia potranno essere somministrate, quindi, con un anticipo di circa un mese rispetto alle previsioni; saranno immunizzati per primi, come nel resto del Paese, gli operatori sanitari e socio sanitari, secondo quanto stabilito dall’ordinanza ministeriale.
Si tratta di un primo invio di circa 37.000 dosi; nelle prossime settimane è previsto l’arrivo di ulteriori quantitativi in base al ritmo di produzione; giungeranno in particolare i flaconi decadose, particolarmente adatti ad una campagna di vaccinazione di massa.
In base a quanto verrà concordato a livello nazionale, potrà prendere avvio anche la campagna per le forze dell’ordine e dei servizi essenziali. In questi giorni, frattanto, in base alle direttive regionali, è previsto che i medici di Medicina Generale ed i Pediatri predispongano la lista dei soggetti delle categorie a rischio da inviare ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASP, che hanno il compito e la responsabilità di sovrintendere alla gestione operativa della campagna.
Gli utenti, pertanto, dovranno rivolgersi esclusivamente al proprio medico di base per essere indirizzati al centro di vaccinazione più vicino. E’ importante, quindi, che i medici di base in questa fase informino i propri pazienti affetti da patologie croniche previste a livello nazionale sulla opportunità di immunizzarsi contro il virus pandemico per ridurre i rischi di infezione e eventuali complicanze.
Ai soggetti ultrasessantacinquenni basterà effettuare solamente la vaccinazione con il normale vaccino stagionale.
Tirrenia. Caronia(Uil): Dubito su accordo con Regioni
Se l'annuncio di un accordo con le Regioni fosse confermato dai fatti, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, ''meriterebbe la prima pagina di tutti i quotidiani e guadagnerebbe un posto d'onore nell'albo mondiale dei maghi''. E' con una battuta che il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, manifesta i propri dubbi sulla possibilita' di raggiungere un'intesa in giornata con le Regioni interessate dal processo di privatizzazione del Gruppo Tirrenia in merito al trasferimento delle Societa' Caremar, Saremar, Toremar e Siremar rispettivamente alla Campania, Sardegna, Toscana e Sicilia.
''Personalmente -dice Caronia- ho qualche dubbio che cio' possa effettivamente verificarsi, ed in particolare che entro oggi si possa definire il trasferimento della Siremar alla Sicilia, Regione che si e' sinora dichiarata non a favore dell'acquisizione. Rimarrebbero comunque per intero le nostre preoccupazioni e le forti perplessita' circa il metodo scelto dal ministro e cioe' quello di non coinvolgere il questa fase i rappresentanti dei lavoratori''. E con questi, infatti, sottolinea, che andra' aperto ''un confronto di merito, noi riteniamo necessariamente a Palazzo Chigi, molto approfondito sul mantenimento dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori in ogni singola realta' territoriale e societaria e sui contenuti del bando di gara della capogruppo Tirrenia e dei singoli bandi di gara delle societa' regionali anche se trasferite alle Regioni''.
''Personalmente -dice Caronia- ho qualche dubbio che cio' possa effettivamente verificarsi, ed in particolare che entro oggi si possa definire il trasferimento della Siremar alla Sicilia, Regione che si e' sinora dichiarata non a favore dell'acquisizione. Rimarrebbero comunque per intero le nostre preoccupazioni e le forti perplessita' circa il metodo scelto dal ministro e cioe' quello di non coinvolgere il questa fase i rappresentanti dei lavoratori''. E con questi, infatti, sottolinea, che andra' aperto ''un confronto di merito, noi riteniamo necessariamente a Palazzo Chigi, molto approfondito sul mantenimento dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori in ogni singola realta' territoriale e societaria e sui contenuti del bando di gara della capogruppo Tirrenia e dei singoli bandi di gara delle societa' regionali anche se trasferite alle Regioni''.
Tirrenia: Matteoli, oggi chiudiamo accordo con Regioni
Oggi dovremmo chiudere" l'accordo con le Regioni Sicilia, Sardegna, Campania e Toscana per la privatizzazione di Tirrenia.
Lo ha affermato a margine di una conferenza stampa il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, spiegando che "entro la fine dell'anno ci sara' la pubblicazione del bando. L'assegnazione slittera' per forza, ma sicuramente la Ue ci concedera' una proroga, visto che il bando e' stato pubblicato nei tempi previsti".
Lo ha affermato a margine di una conferenza stampa il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, spiegando che "entro la fine dell'anno ci sara' la pubblicazione del bando. L'assegnazione slittera' per forza, ma sicuramente la Ue ci concedera' una proroga, visto che il bando e' stato pubblicato nei tempi previsti".
Brevi
Messina: Il presidente della Camera di Commercio ha incontrato i rappresentanti dei Gal- Si è tenuto alla Camera di Commercio di Messina un incontro con i GAL (Gruppo d’azione locale) ubicati nella provincia di Messina e cioè: Gal dei Nebrodi, Gal dei Peloritani, Gal dell’Alcantara e Gal Leader II Eolie. L'incontro era basato sul ruolo dell’agricoltura nei Piani di sviluppo locale che si dovranno esitare entro il 9 novembre. L'incontro è stato presieduto dal presidente della Camera di commercio, Nino Messina.
A Patti, a novembre, si presenta il progetto per l'aeroporto del Mela- Il prossimo 14 novembre a Patti si terrà la presentazione del progetto per la realizzazione dell’aeroporto del Mela. In tale contesto saranno anche presentate le circa 25 mila firme raccolte per promuovere la costruzione dell'aeroporto. Le firme saranno anche inviate al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, al presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, all’assessore regionale al turismo Antonino Strano e al presidente dell’Enac Vito Riggio.
Ancora maltempo al sud nel fine settimana- (da meteolive.it) Saranno costa sicula settentrionale e meridionale, Eolie, Salernitano, il Cosentino, il Catanzarese, il Foggiano (specie il Gargano) ed il Barese le zone meridionali più colpite dalla nuova ondata di maltempo prevista a partire dal tardo pomeriggio di oggi.
I fenomeni tenderanno dapprima ad insistere soprattutto sul basso Tirreno, risalendo poi lungo il medio Adriatico, dove concluderanno la loro corsa durante la giornata di domenica.
Sono attese anche nevicate domenica mattina lungo il settore appenninico abruzzese e marchigiano, con limite medio attorno ai 1200m.
La situazione tenderà gradualmente a migliorare dalla serata di domenica, ma solo da lunedì si tornerà alla normalità.
A Patti, a novembre, si presenta il progetto per l'aeroporto del Mela- Il prossimo 14 novembre a Patti si terrà la presentazione del progetto per la realizzazione dell’aeroporto del Mela. In tale contesto saranno anche presentate le circa 25 mila firme raccolte per promuovere la costruzione dell'aeroporto. Le firme saranno anche inviate al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, al presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, all’assessore regionale al turismo Antonino Strano e al presidente dell’Enac Vito Riggio.
Ancora maltempo al sud nel fine settimana- (da meteolive.it) Saranno costa sicula settentrionale e meridionale, Eolie, Salernitano, il Cosentino, il Catanzarese, il Foggiano (specie il Gargano) ed il Barese le zone meridionali più colpite dalla nuova ondata di maltempo prevista a partire dal tardo pomeriggio di oggi.
I fenomeni tenderanno dapprima ad insistere soprattutto sul basso Tirreno, risalendo poi lungo il medio Adriatico, dove concluderanno la loro corsa durante la giornata di domenica.
Sono attese anche nevicate domenica mattina lungo il settore appenninico abruzzese e marchigiano, con limite medio attorno ai 1200m.
La situazione tenderà gradualmente a migliorare dalla serata di domenica, ma solo da lunedì si tornerà alla normalità.
Eolienews...il gruppo su facebook
Eolienews, il nostro giornale on line è anche su facebook. Questo l'indirizzo per accedervi e per entrare a far parte del gruppo che è gia oltre quota 700
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MODELLO EAS: PROROGA AL 15 DICEMBRE PER PRESENTAZIONE DOMANDE. AL CAAF CISL L’ASSISTENZA PER LA COMPILAZIONE E LA TRASMISSIONE
E’ stata prorogata al 15 dicembre 2009 il termine entro cui si dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate il modello EAS, la comunicazione che devono fare tutti gli enti e associazioni che si avvalgono delle agevolazioni fiscali previste dagli articoli 148 del TUIR e 4 D.P.R. 633/72.
Il decreto anti-crisi ha introdotto l’obbligo di trasmettere delle informazioni sulla struttura organizzativa e gli elementi contabili, in modo che l’Agenzia delle Entrate possa acquisire una più ampia conoscenza del mondo associativo, con l’obiettivo primario di tutelare le vere forme associazionistiche e di isolare e contrastare l’uso distorto di questa qualifica.
Tutti gli enti associativi (organizzazioni di volontariato, associazioni politiche, sindacali, religiose, assistenziali, culturali, di promozione sociale, di formazione extra scolastica, sportive dilettantistiche, pro- loco) che beneficiano di agevolazioni fiscali, devono quindi compilare e inoltrare telematicamente il modello EAS all'Agenzia delle Entrate per continuare a godere del regime agevolativo.
Il mancato invio del modello comporta il venir meno delle agevolazioni fiscali e, in particolar modo, della previsione di irrilevanza fiscale delle quote associative percepite, sia ai fini delle imposte dirette che dell’Iva.
Pertanto i soggetti che non presenteranno il modello si troveranno a perdere tale beneficio, con la conseguenza che tutte le entrate, incluse le quote associative, costituiranno ricavi aventi rilevanza fiscale.
Sono tenuti alla presentazione del modello EAS:
- tutti i soggetti associativi con autonomia giuridica tributaria e, pertanto, anche le articolazioni territoriali o funzionali di un ente nazionale.
- sia gli enti già costituiti al 29 novembre 2008, data di entrata in vigore del dl 185 del 2008, sia quelli costituitisi successivamente a tale data.
Il termine di trasmissione è fissato per il 30 ottobre. Il Caaf Cisl di Messina ha istituito un apposito sportello per fornire informazioni e assistenza nella corretta compilazione del modello EAS e per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate e i successivi aggiornamenti.
Il decreto anti-crisi ha introdotto l’obbligo di trasmettere delle informazioni sulla struttura organizzativa e gli elementi contabili, in modo che l’Agenzia delle Entrate possa acquisire una più ampia conoscenza del mondo associativo, con l’obiettivo primario di tutelare le vere forme associazionistiche e di isolare e contrastare l’uso distorto di questa qualifica.
Tutti gli enti associativi (organizzazioni di volontariato, associazioni politiche, sindacali, religiose, assistenziali, culturali, di promozione sociale, di formazione extra scolastica, sportive dilettantistiche, pro- loco) che beneficiano di agevolazioni fiscali, devono quindi compilare e inoltrare telematicamente il modello EAS all'Agenzia delle Entrate per continuare a godere del regime agevolativo.
Il mancato invio del modello comporta il venir meno delle agevolazioni fiscali e, in particolar modo, della previsione di irrilevanza fiscale delle quote associative percepite, sia ai fini delle imposte dirette che dell’Iva.
Pertanto i soggetti che non presenteranno il modello si troveranno a perdere tale beneficio, con la conseguenza che tutte le entrate, incluse le quote associative, costituiranno ricavi aventi rilevanza fiscale.
Sono tenuti alla presentazione del modello EAS:
- tutti i soggetti associativi con autonomia giuridica tributaria e, pertanto, anche le articolazioni territoriali o funzionali di un ente nazionale.
- sia gli enti già costituiti al 29 novembre 2008, data di entrata in vigore del dl 185 del 2008, sia quelli costituitisi successivamente a tale data.
Il termine di trasmissione è fissato per il 30 ottobre. Il Caaf Cisl di Messina ha istituito un apposito sportello per fornire informazioni e assistenza nella corretta compilazione del modello EAS e per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate e i successivi aggiornamenti.
Brevi da Lipari e dintorni
Lipari: Prosegue la raccolta per gli sfollati di Messina- Ricordiamo che è attivo al Centro Giovanile il "Centro di Raccolta per gli sfollati di Messina". L'iniziativa è di un gruppo di giovani liparesi. Il centro è aperto: MATTINA dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - POMERIGGIO dalle ore 16,00 alle ore 19,00
RICORDIAMO CHE SI ACCETTANO: PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.) GIOCATTOLI PER I BAMBINI INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.) PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Intervento di pulizia a Canneto- Approfittando di una tregua nelle precipitazioni operai della squadra di protezione civile del comune di Lipari sono al lavoro sulla Marina Garibaldi di Canneto per liberare la sede stradale dalla sabbia e dai detriti trasportati sin lì dal mare in tempesta.
Calcio- Prende il via domani con l'anticipo tra Peloro Annunziata e Filicudi il campionato di terza categoria. Il Filicudi, insieme a Canneto, Stromboli e Malfa, è stato inserito nel girone A
RICORDIAMO CHE SI ACCETTANO: PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.) GIOCATTOLI PER I BAMBINI INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.) PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Intervento di pulizia a Canneto- Approfittando di una tregua nelle precipitazioni operai della squadra di protezione civile del comune di Lipari sono al lavoro sulla Marina Garibaldi di Canneto per liberare la sede stradale dalla sabbia e dai detriti trasportati sin lì dal mare in tempesta.
Calcio- Prende il via domani con l'anticipo tra Peloro Annunziata e Filicudi il campionato di terza categoria. Il Filicudi, insieme a Canneto, Stromboli e Malfa, è stato inserito nel girone A
Corte dei Conti su Tirrenia: "Privatizzare secondo norme UE "
"Il percorso di privatizzazione di Tirrenia deve essere condiviso con l'Ue". L'invito arriva dalla Corte dei Conti che ha controllato la gestione per l'esercizio 2008 della società. "Sul piano degli assetti organizzativi - afferma - il 2008 rappresenta, indubbiamente, un anno importante verso la privatizzazione di uno dei maggiori operatori italiani nel settore del cabotaggio. Il percorso è da condividere con l'Unione europea, perché il passaggio della proprietà del Gruppo, costituito da Tirrenia e dalle sue controllate regionali, dalla mano pubblica a quella di operatori privati, avvenga nel rispetto del Trattato e delle disposizioni comunitarie concernenti l'applicazione del principio della libera prestazione dei servizi ai trasporti marittimi fra gli stati membri". Intanto i dati del 2008, relativi alla gestione economico-finanziaria della società capogruppo, mostrano che il valore in bilancio della flotta Tirrenia, costituito da 25 unità, sia pari, a fine 2008, a 855,3 milioni di euro. I debiti di natura finanziaria di Tirrenia, invece, a fine 2008 ammontano a 725,1 milioni di euro. Utile di esercizio a 16,2 milioni (circa 14 milioni nel 2007).
giovedì 15 ottobre 2009
RIFORMA ATO RIFIUTI, LETTERA DI ARMAO AI VERTICI DELL’ANCI SICILIA
“Sì” al dialogo tra governo regionale e Autonomie locali per arrivare a una proposta condivisa sul problema degli Ato rifiuti. Lo scrive l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, in una lettera inviata ai vertici dell’Anci Sicilia (Associazione nazione comuni italiani).
“In esito alla Conferenza Regione-Autonomie locali del 12 ottobre scorso - scrive l’assessore Armao - che ha trattato lo schema di decreto presidenziale di riordino degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) rifiuti, si precisa che è intendimento del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, accogliere la richiesta espressa dalle Autonomie locali di interloquire con il governo regionale nella definizione del nuovo assetto degli Ato”.
Armao ricorda che, nonostante “le molteplici possibilità offerte sia nella formazione dell’atto che a seguito della sua entrata in vigore, oltre che nei lavori della cabina di regia sull’emergenza rifiuti (nel contesto della quale si attende ancora, nonostante le reiterate richieste, la nomina dei rappresentanti dell’Anci) sino ad oggi nessuna proposta, anche in termini generici, sia giunta dagli enti locali”.
“Il governo regionale - scrive sempre l’assessore - tuttavia è convinto che occorre voltare pagina senza indugio su un sistema che, accanto a poche eccezioni, ha generato gravi disfunzioni ed ingenti perdite economiche, di cui occorre altresì accertare le responsabilità”.
Per l’assessore, la riforma degli Ato rifiuti non è più procrastinabile.
“Appare pertanto opportuno - si legge sempre nella lettera - insediare un tavolo di lavoro che, entro il breve termine di 15 giorni, definisca una proposta auspicabilmente condivisa. Per la Regione, oltre al sottoscritto, parteciperanno al tavolo gli assessori regionali al Territorio e Ambiente e alla Famiglia e alle Autonomie locali, nonché il presidente dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque (Arra), mentre attendiamo di conoscere i nominativi dei quattro esponenti che parteciperanno in rappresentanza degli enti locali”.
Il tavolo si insedierà martedì 20 ottobre alle 10,00, nella sala Blu di Palazzo d’Orleans, la sede della Presidenza della Regione. Il tavolo dovrà concludere i lavori entro il 4 novembre prossimo. All’incontro verranno invitati anche i rappresentanti dell’Unione regionale delle province.
“In esito alla Conferenza Regione-Autonomie locali del 12 ottobre scorso - scrive l’assessore Armao - che ha trattato lo schema di decreto presidenziale di riordino degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) rifiuti, si precisa che è intendimento del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, accogliere la richiesta espressa dalle Autonomie locali di interloquire con il governo regionale nella definizione del nuovo assetto degli Ato”.
Armao ricorda che, nonostante “le molteplici possibilità offerte sia nella formazione dell’atto che a seguito della sua entrata in vigore, oltre che nei lavori della cabina di regia sull’emergenza rifiuti (nel contesto della quale si attende ancora, nonostante le reiterate richieste, la nomina dei rappresentanti dell’Anci) sino ad oggi nessuna proposta, anche in termini generici, sia giunta dagli enti locali”.
“Il governo regionale - scrive sempre l’assessore - tuttavia è convinto che occorre voltare pagina senza indugio su un sistema che, accanto a poche eccezioni, ha generato gravi disfunzioni ed ingenti perdite economiche, di cui occorre altresì accertare le responsabilità”.
Per l’assessore, la riforma degli Ato rifiuti non è più procrastinabile.
“Appare pertanto opportuno - si legge sempre nella lettera - insediare un tavolo di lavoro che, entro il breve termine di 15 giorni, definisca una proposta auspicabilmente condivisa. Per la Regione, oltre al sottoscritto, parteciperanno al tavolo gli assessori regionali al Territorio e Ambiente e alla Famiglia e alle Autonomie locali, nonché il presidente dell’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque (Arra), mentre attendiamo di conoscere i nominativi dei quattro esponenti che parteciperanno in rappresentanza degli enti locali”.
Il tavolo si insedierà martedì 20 ottobre alle 10,00, nella sala Blu di Palazzo d’Orleans, la sede della Presidenza della Regione. Il tavolo dovrà concludere i lavori entro il 4 novembre prossimo. All’incontro verranno invitati anche i rappresentanti dell’Unione regionale delle province.
Calcio. Caruso: "Ai ragazzi insegniamo educazione e rispetto degli altri. Chi viene allo stadio e non la pensa così può starsene a casa".
Caro direttore,
ti scrivo con Rabbia queste quattro parole per comunicare a tutti coloro che qualche volta si avvicinano a vedere le nostre partite giocate allo stadio “ F.Monteleone” , che la nostra società, la LUDICA LIPARI, da anni fa sacrifici enormi per affrontare qualsiasi campionato sia giovanile che a livello di LND, sempre nella massima correttezza ma soprattutto senza mai usare nessun tipo di violenza nei confronti di avversari o arbitri. Questo, qualche volta, diventa penalizzante ma onestamente non c’è ne FREGA niente anche perché in questi 10 anni di attività di risultati sportivi ne abbiamo avuti e ne siamo fieri. Fieri soprattutto di avere dato insieme alle famiglie dei nostri ragazzi un contributo all’educazione di essi perché in fin dei conti il calcio è pur sempre un giuoco attraverso il quale, però si può insegnare a vivere insieme agli altri.
PERCIO' INVITIAMO TUTTI COLORO CHE NON HANNO LO STESSO PENSIERO A STARSENE A CASA A VEDERSI LE PARTITE IN TV DOVE MAGARI NON FANNO NESSUN DANNO, NON ABBIAMO BISOGNO DI VOI, NON ABBIAMO BISOGNO DI GIUSTIZIE SOMMARIE SE UN NOSTRO CALCIATORE SUBISCE UN CALCIO O UN FALLO UN PO’ CATTIVO, FA’ PARTE DEL GIUOCO, ALTRIMENTI I NS CALCIATORI SE NE SAREBBERO ANDATI A GIOCARE A PALLAVOLO O A TENNIS .
Vi ringraziamo.
FULVIO CARUSO
ti scrivo con Rabbia queste quattro parole per comunicare a tutti coloro che qualche volta si avvicinano a vedere le nostre partite giocate allo stadio “ F.Monteleone” , che la nostra società, la LUDICA LIPARI, da anni fa sacrifici enormi per affrontare qualsiasi campionato sia giovanile che a livello di LND, sempre nella massima correttezza ma soprattutto senza mai usare nessun tipo di violenza nei confronti di avversari o arbitri. Questo, qualche volta, diventa penalizzante ma onestamente non c’è ne FREGA niente anche perché in questi 10 anni di attività di risultati sportivi ne abbiamo avuti e ne siamo fieri. Fieri soprattutto di avere dato insieme alle famiglie dei nostri ragazzi un contributo all’educazione di essi perché in fin dei conti il calcio è pur sempre un giuoco attraverso il quale, però si può insegnare a vivere insieme agli altri.
PERCIO' INVITIAMO TUTTI COLORO CHE NON HANNO LO STESSO PENSIERO A STARSENE A CASA A VEDERSI LE PARTITE IN TV DOVE MAGARI NON FANNO NESSUN DANNO, NON ABBIAMO BISOGNO DI VOI, NON ABBIAMO BISOGNO DI GIUSTIZIE SOMMARIE SE UN NOSTRO CALCIATORE SUBISCE UN CALCIO O UN FALLO UN PO’ CATTIVO, FA’ PARTE DEL GIUOCO, ALTRIMENTI I NS CALCIATORI SE NE SAREBBERO ANDATI A GIOCARE A PALLAVOLO O A TENNIS .
Vi ringraziamo.
FULVIO CARUSO
PRG di Lipari. Che fine ha fatto? Sabatini interroga il sindaco
Una interrogazione sullo stato del PRG del comune di Lipari è stata inoltrata dal consigliere Adolfo Sabatini al Sindaco del Comune di Lipari dott. Mariano Bruno. IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE.
Considerato che Lei in campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato che nei primi sei mesi dal Suo insediamento avrebbe fatto approvare il nuovo strumento urbanistico, ed essendo ormai trascorsi oltre due anni di deleteria deriva, con la presente la INTERROGO per sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale del nostro Comune.-
SI RICHIEDE RISPOSTA SCRITTA.-
Con i migliori saluti.
Lipari 14.10.2009
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Considerato che Lei in campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato che nei primi sei mesi dal Suo insediamento avrebbe fatto approvare il nuovo strumento urbanistico, ed essendo ormai trascorsi oltre due anni di deleteria deriva, con la presente la INTERROGO per sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale del nostro Comune.-
SI RICHIEDE RISPOSTA SCRITTA.-
Con i migliori saluti.
Lipari 14.10.2009
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Eolie & Volare. L'opinione di Marco Saltalamacchia
Riceviamo da Marco Saltalamacchia e pubblichiamo:
Desidero intervenire nuovamente sul dibattito relativo all’aviosuperficie di Lipari. Come tutti i dibattiti italiani, mi appare basarsi più su posizioni massimaliste e talvolta “partigiane” che non su una pacata valutazione dei fatti, dei vantaggi o degli svantaggi che questa opera apporterebbe.
Una prima considerazione. Non stiamo parlando del Ponte di Messina. Ovvero di un’opera il cui rapporto costo/benefici è talmente evidente che solo una posizione “ideologizzata” (del tipo “ottava meraviglia del mondo”) può giustificarla. Ma se fosse una decisione che dovessi prendere come imprenditore o più semplicemente, come buon padre di famiglia, di sicuro le attribuirei una priorità molto bassa nell’ordine delle cose da fare con urgenza.
È indiscutibile che, nell’ordine delle priorità, il piano dei trasporti marittimi, come anche la generale struttura della viabilità di Lipari (ma anche Salina o Filicudi) hanno assoluta priorità. Avere un aeroporto e poi una pessima viabilità locale non sarebbe un gran risultato.
La premessa da cui voglio partire è che una simile opera possa essere realizzabile interamente in “project financing” ovvero integralmente finanziata da privati che remunererebbero il loro investimento attraverso una concessione per l’utilizzo del sito.
Quindi escludiamo del tutto la possibilità che possa essere finanziata attraverso denaro pubblico, nel qual caso è giocoforza considerare altre opere come prioritarie.
Immaginiamo dunque che ad un gruppo di imprenditori, selezionati sulla base di una gara di appalto pubblica, che stabilisca i criteri di intervento (minimizzazione dell’impatto ambientale, garanzia del servizio sociale obbligatorio, solidità finanziaria per garantire il buon fine dell’opera, ecc.) venga data la possibilità di realizzarla. Se questi operatori, in assenza, e ribadisco in totale assenza del contributo pubblico, trovassero l’opera tecnicamente fattibile e remunerativa a questo punto la domanda è: “dove sta il problema?”.
Gli argomenti di natura pseudo ambientale mi lasciano indifferente. Le cave di pomice hanno devastato sia dal lato di Porticello che dal lato di Acquacalda uno dei vulcani che per sua natura è unico al mondo e nessuno ha gridato allo scandalo.
Ci apprestiamo, in conseguenza al (speriamo) definitivo blocco dell’attività estrattiva a convivere con due siti che, una volta abbandonati, diverranno (lo sono di già) un pericolo per abitanti e turisti, oltre che deturpare alcuni tratti della costa che, al contrario andrebbero valorizzati.
Su questo punto,tuttavia, non registro nessun dibattito. Ma questa è un’altra storia.
Un’avio superficie (air strip) è una superficie di circa 1.000 mt che può anche essere in erba, o terra, o cementata che permetta l’atterraggio o il decollo di piccoli aerei. Come impatto ambientale mi sembra assai limitato.
A titolo di esempio ho preso alcuni aeroporti che collegano alcune isole greche(vulcaniche per lo più) alla terraferma ( per chi fosse curioso: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_airports_in_Greece
I dati sono riportati in quest'ordine: 1)nome dell'isola 2) sup. km2 3)abitanti 4)pass/anno rapporto pass./ab.
Kastelorizo 12,0 - 430 - 7.939 - 18
Kasos 69,4 - 990 - 5.245 - 5
Astypalaia 96,8 - 1.238 - 11.331 - 9
Kitira 279,6 - 3.354 - 18.806 - 6
Milos 160,1 - 4.771 - 15.186 - 3
Skiathos 50,0 - 6.160 - 301.800 - 49
Karpatos 324,0 - 6.511 - 146.873 - 23
Leros 74,0 - 8.207 - 18.885 - 2
Mykonos 105,0 - 9.320 - 342.259 - 37
Paros 65,0 - 12.800 - 22.000 - 2
Santorini 73,0 - 13.402 - 533.337 - 40
Lemnos 477,6 - 18.104 - 115.254 - 6
Kos 290,3 - 30.947 - 1.462.683 - 47
Cefalonia 906,5 - 36.404 - 380.582 - 10
Totale 152638,0 (abitanti) - 3.382.180 (passeggeri all'anno) - 22 (rapporto passeggeri/abitanti)
Lipari 37,0(sup. km2) - 9.000 (abitanti) - 199.424(potenziali passeggeri)
Isole Eolie(totale) 115,5(sup. km2) - 12.000(abitanti) - 265.898(potenziali passeggeri)
Colpisce il fatto che isole anche di soli 430 abitanti (Kastelorizo, 12 km2) siano dotati di aeroporto.
Mi sono divertito a calcolare il numero medio di passeggeri trasportati in un anno per abitante ed ho trovato una media di 22 passeggeri.
Se applichiamo questa media a Lipari otteniamo 199.424 passeggeri oppure 265.898 per tutte le Eolie (circa la metà dei passeggeri di Santorini).
Si tratterebbe di un potenziale di oltre 500 passeggeri al giorno (dieci voli) che calcolando una spesa media per turista alla settimana di 1.000 euro rappresenta un mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro per la sola Lipari o se preferite di circa 22.000 euro di fatturato addizionale per abitante.
È intuitivo immaginare che cosa potrebbe generare come ricchezza addizionale questa opportunità.
Sarebbe interessante sulla base di fatti maggiormente quantificabili (Vincenzo Cincotta mi senti?)sviluppare un dibattito maggiormente pragmatico.
Liquidare i dibattiti inseguendo chimere è cosa assai facile che lascio ai “filosofi” di cui i nostri padri greci ci hanno lasciato pesante eredità.
Per quanto mi riguarda, preferisco prendere esempio dai greci moderni, che del turismo hanno fatto una vera industria.
Un caro aereo saluto…
Marco Saltalamacchia
Desidero intervenire nuovamente sul dibattito relativo all’aviosuperficie di Lipari. Come tutti i dibattiti italiani, mi appare basarsi più su posizioni massimaliste e talvolta “partigiane” che non su una pacata valutazione dei fatti, dei vantaggi o degli svantaggi che questa opera apporterebbe.
Una prima considerazione. Non stiamo parlando del Ponte di Messina. Ovvero di un’opera il cui rapporto costo/benefici è talmente evidente che solo una posizione “ideologizzata” (del tipo “ottava meraviglia del mondo”) può giustificarla. Ma se fosse una decisione che dovessi prendere come imprenditore o più semplicemente, come buon padre di famiglia, di sicuro le attribuirei una priorità molto bassa nell’ordine delle cose da fare con urgenza.
È indiscutibile che, nell’ordine delle priorità, il piano dei trasporti marittimi, come anche la generale struttura della viabilità di Lipari (ma anche Salina o Filicudi) hanno assoluta priorità. Avere un aeroporto e poi una pessima viabilità locale non sarebbe un gran risultato.
La premessa da cui voglio partire è che una simile opera possa essere realizzabile interamente in “project financing” ovvero integralmente finanziata da privati che remunererebbero il loro investimento attraverso una concessione per l’utilizzo del sito.
Quindi escludiamo del tutto la possibilità che possa essere finanziata attraverso denaro pubblico, nel qual caso è giocoforza considerare altre opere come prioritarie.
Immaginiamo dunque che ad un gruppo di imprenditori, selezionati sulla base di una gara di appalto pubblica, che stabilisca i criteri di intervento (minimizzazione dell’impatto ambientale, garanzia del servizio sociale obbligatorio, solidità finanziaria per garantire il buon fine dell’opera, ecc.) venga data la possibilità di realizzarla. Se questi operatori, in assenza, e ribadisco in totale assenza del contributo pubblico, trovassero l’opera tecnicamente fattibile e remunerativa a questo punto la domanda è: “dove sta il problema?”.
Gli argomenti di natura pseudo ambientale mi lasciano indifferente. Le cave di pomice hanno devastato sia dal lato di Porticello che dal lato di Acquacalda uno dei vulcani che per sua natura è unico al mondo e nessuno ha gridato allo scandalo.
Ci apprestiamo, in conseguenza al (speriamo) definitivo blocco dell’attività estrattiva a convivere con due siti che, una volta abbandonati, diverranno (lo sono di già) un pericolo per abitanti e turisti, oltre che deturpare alcuni tratti della costa che, al contrario andrebbero valorizzati.
Su questo punto,tuttavia, non registro nessun dibattito. Ma questa è un’altra storia.
Un’avio superficie (air strip) è una superficie di circa 1.000 mt che può anche essere in erba, o terra, o cementata che permetta l’atterraggio o il decollo di piccoli aerei. Come impatto ambientale mi sembra assai limitato.
A titolo di esempio ho preso alcuni aeroporti che collegano alcune isole greche(vulcaniche per lo più) alla terraferma ( per chi fosse curioso: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_airports_in_Greece
I dati sono riportati in quest'ordine: 1)nome dell'isola 2) sup. km2 3)abitanti 4)pass/anno rapporto pass./ab.
Kastelorizo 12,0 - 430 - 7.939 - 18
Kasos 69,4 - 990 - 5.245 - 5
Astypalaia 96,8 - 1.238 - 11.331 - 9
Kitira 279,6 - 3.354 - 18.806 - 6
Milos 160,1 - 4.771 - 15.186 - 3
Skiathos 50,0 - 6.160 - 301.800 - 49
Karpatos 324,0 - 6.511 - 146.873 - 23
Leros 74,0 - 8.207 - 18.885 - 2
Mykonos 105,0 - 9.320 - 342.259 - 37
Paros 65,0 - 12.800 - 22.000 - 2
Santorini 73,0 - 13.402 - 533.337 - 40
Lemnos 477,6 - 18.104 - 115.254 - 6
Kos 290,3 - 30.947 - 1.462.683 - 47
Cefalonia 906,5 - 36.404 - 380.582 - 10
Totale 152638,0 (abitanti) - 3.382.180 (passeggeri all'anno) - 22 (rapporto passeggeri/abitanti)
Lipari 37,0(sup. km2) - 9.000 (abitanti) - 199.424(potenziali passeggeri)
Isole Eolie(totale) 115,5(sup. km2) - 12.000(abitanti) - 265.898(potenziali passeggeri)
Colpisce il fatto che isole anche di soli 430 abitanti (Kastelorizo, 12 km2) siano dotati di aeroporto.
Mi sono divertito a calcolare il numero medio di passeggeri trasportati in un anno per abitante ed ho trovato una media di 22 passeggeri.
Se applichiamo questa media a Lipari otteniamo 199.424 passeggeri oppure 265.898 per tutte le Eolie (circa la metà dei passeggeri di Santorini).
Si tratterebbe di un potenziale di oltre 500 passeggeri al giorno (dieci voli) che calcolando una spesa media per turista alla settimana di 1.000 euro rappresenta un mercato potenziale di quasi 200 milioni di euro per la sola Lipari o se preferite di circa 22.000 euro di fatturato addizionale per abitante.
È intuitivo immaginare che cosa potrebbe generare come ricchezza addizionale questa opportunità.
Sarebbe interessante sulla base di fatti maggiormente quantificabili (Vincenzo Cincotta mi senti?)sviluppare un dibattito maggiormente pragmatico.
Liquidare i dibattiti inseguendo chimere è cosa assai facile che lascio ai “filosofi” di cui i nostri padri greci ci hanno lasciato pesante eredità.
Per quanto mi riguarda, preferisco prendere esempio dai greci moderni, che del turismo hanno fatto una vera industria.
Un caro aereo saluto…
Marco Saltalamacchia
Eolie: Imperversa il maltempo. Viaggiano i traghetti verso le isole maggiori e qualche aliscafo
Imperversa il maltempo nelle Eolie sferzate durante la notte da forti raffiche di vento che hanno ingrossato il mare. Piove a tratti.
Qualche corsa in aliscafo e i traghetti garantiscono,almeno sino a questo momento, i collegamenti tra le isole maggiori e Milazzo(nella foto realizzata attraverso la nostra webcam il traghetto Siremar all'approdo stamattina nel porto di Sottomonastero).
Il mare in tempesta, nella tarda serata di ieri, ha trascinato al largo, dopo che si sono spezzate le catene di ancoraggio, uno dei maxi-respingenti del porto. E' stato recuperato e tirato a secco a Marina Lunga dai vigili del fuoco e da alcuni volontari.
I marosi hanno invaso sia il molo di Sottomonastero così come il lungomare di Canneto. Nella zona di Calandra, lungo la sede stradale, insieme ai detriti pomiciferi che arrivano attraverso l'omonimo torrente, sono depositate sabbia e pietre. Si sono formati anche i soliti laghetti di acqua salmastra.
Qualche corsa in aliscafo e i traghetti garantiscono,almeno sino a questo momento, i collegamenti tra le isole maggiori e Milazzo(nella foto realizzata attraverso la nostra webcam il traghetto Siremar all'approdo stamattina nel porto di Sottomonastero).
Il mare in tempesta, nella tarda serata di ieri, ha trascinato al largo, dopo che si sono spezzate le catene di ancoraggio, uno dei maxi-respingenti del porto. E' stato recuperato e tirato a secco a Marina Lunga dai vigili del fuoco e da alcuni volontari.
I marosi hanno invaso sia il molo di Sottomonastero così come il lungomare di Canneto. Nella zona di Calandra, lungo la sede stradale, insieme ai detriti pomiciferi che arrivano attraverso l'omonimo torrente, sono depositate sabbia e pietre. Si sono formati anche i soliti laghetti di acqua salmastra.
Caccia vietata in tutte le isole. L'ENPA sottolinea che "lo si evince dalla sentenza del TAR"
A seguito della notizia da noi pubblicata(ripresa da una agenzia) e relativa alla sentenza del TAR inerente la caccia in Sicilia abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota e la sentenza integrale emessa dal TAR.
"Sulla base delle informazioni acquisite-ci scrivono dall'ENPA- ma anche dalla lettura della sentenza che si allega, non si ricava il principio di alcune isole si, altre no. Le Eolie sono TUTTE incluse nella ZPS ITA030044, perché tutte interessate da rotte migratorie, e ne consegue che la caccia, da oggi, è vietata in TUTTE le isole".
LA SENTENZA DEL TAR SICILIA:
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 1214 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da: Legambiente - Comitato Regionale Siciliano Onlus, Lav - Lega Antivivisezione Onlus, E.N.P.A. Ente Nazionale Protezione Animali, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dagli avv. Antonella Bonanno, Nicola Giudice, con domicilio eletto presso Nicola Giudice in Palermo, via M. D'Azeglio N. 27/C;
contro
-l’ Assessorato Agricoltura e Foreste Regione Siciliana, in persona dell’Assessore pro tempore,rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici sono domiciliati per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;
-Federazione Siciliana della Caccia, rappresentato e difeso dagli avv. Alessandra Gazze', Maurizio Lino, Francesco Mistretta, con domicilio eletto presso Francesco Mistretta in Palermo, via Liberta' 171;
e con l'intervento di ad opponendum:-A.S.C.N. Assosciazione Siciliana Caccia e Natura; U.M.Enal Caccia P.T., Consiglio Siciliano Caccia Pesca e Ambiente, Ass.C.P.A.Caccia Pesca e Ambiente, Arci Caccia, Anuu Com.Reg.Sicilia, A.N.C.A.Ass. Nazionale Cacciatori, A.N.L.C. Ass. Naz. Libera Caccia, Federazione Italiana Caccia e consorti, in persona dei rispettivi rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'avv. Nunziello Anastasi, con domicilio eletto presso Giuseppe Evola in Palermo, via G. Pacini 12; -Partito Politico Caccia Ambiente, rappresentato e difeso dall'avv. Biagio Di Vece, con domicilio eletto presso Segreteria Tar in Palermo, via Butera, 6;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1) del D.A. 15 aprile 2009 dell'Assessore regionale Agricoltura e Foreste(e relativi allegati "A" e "B" facenti parte integrante del medesimo decreto), avente ad oggetto "Calendario venatario 2009/2010", pubblicato in G.U.R.S. n. 18 del 24 aprile 2009, nelle parti in cui l'Assessore Regionale dell'Agricoltura e Foreste, emanando il "Calendario Venatorio 2009-2010" (C.V.):
a) autorizza l'attività venatoria "dal 3" settembre 2009" alle specie Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus}. Tortora (Streptopelia turtui), Merlo (Turdus menila) e Colombaccio (Columba palumbus),
b) autorizza la caccia alla Lepre italica [Lepus corsicanus) su tutto il territorio regionale al pari di qualsiasi altra specie, senza alcuna, anche minimale, forma di pianificazione e selettività del prelievo come testualmente previsto dal parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), già INFS;
e) autorizza la caccia alla Beccaccia {Scolopax rusticola) per tré mesi consecutivi, dal 1° novembre 2008 al 14 gennaio 2010, in palese contrasto con la previsione di chiusura anticipata al 31 dicembre 2010 contenuta nel parere dell'ISPRA;
d) autorizza il cacciatore residente in Sicilia ad esercitare fa caccia alla selvaggina migratoria sin dal 3 settembre 2008. in contrasto con i periodi di caccia e le limitazioni previsti dall'ari. 18, comma 6, della L. n. 157/1992;
e) non prevede il divieto di caccia lungo le rotte di migrazione dell'avifauna, in buona parte corrispondenti a Z.P.S., ai sensi del combinato disposto degli artt. 1, comma 5 e 21, comma 2, della L. 157/1992;
f) non ha preventivamente sottoposto il C.V. a Vantazione di Incidenza (V.l.), nonché a Vantazione Ambientale Strategica (V.A.S) ;
2) del Piano Regionale Faunistico Venatorio 2006/2011 approvato in fase provvisoria con deliberazione n. 253 del 18.5.2006 dalla Giunta di Governo e della deliberazione di Giunta Regionale n. 287 del 21.7.2006, senza preventiva Vantazione di Incidenza (V.l.) e Vantazione Ambientale Strategica (V.A.S.);
3) di ogni altro atto connesso, presupposto o consequenziale ai provvedimenti sopra indicati..
con ricorso per motivi aggiunti:
1) del D.A. 31 agosto 2009, pubblicato in G.U.R.S. n. 41 del 4 settembre 2009, avente ad oggetto "Modifiche ed integrazioni al decreto 15 aprile 2009, concernente calendario venatorìo 2009/2010', adottato dall'Assessore Regionale per l'Agricoltura e Foreste in (asserita) esecuzione delle ordinanze cautelari nn. 730/09, 731/09 e 732/2009 del 17 luglio 2009, emesse da codesto TAR Sicilia in parziale accoglimento dell'istanza di sospensione formulata nel giudizio principale dalle Associazioni odierne ricorrenti;
2) del D.A. 7 luglio 2009, pubblicato in G.U.R.S. n. 35 del 24 luglio 2009, avente ad oggetto "Modifiche del decreto 15 aprile 2009, concernente calendario
venatorio 2009/2010', con il quale l'Assessore Regionale Agricoltura e Foreste ha
autorizzato la riapertura all'attività di prelievo venatorio, nel periodo 15 ottobre 2009-31 gennaio 2010 incluso, sia nei pantani della Sicilia Sud-Orientale ricadenti nei territori dei Comuni di Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero (SR2) sia nel Lago Trinità ricadente in territorio del Comune di Castelvetrano (TP2);
3) di ogni altro atto connesso, presupposto o consequenziale ai provvedimenti sopra indicati...
Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa; Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Presidenza Regione Siciliana;Visto l'atto di costituzione in giudizio di Assessorato Agricoltura e Foreste Regione Siciliana; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Federazione Siciliana della Caccia; Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 13 ottobre 2009 il dott. Roberto Valenti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Vista l’ordinanza 730 del 17/7/09 con la quale è stata accolta, nei limiti, la domanda incidentale di sospensione degli effetti dei provvedimenti impugnati con il ricorso introduttivo in epigrafe;
Visto il ricorso per motivi aggiunti;
Considerato che ai sensi del co.2 art.21 L.R. 33/97, riproduttivo di analoga previsione contenuta al co.3 art.21 L.157/92, il legislatore regionale ha espressamente previsto che “La caccia è vietata su tutti i valichi montani interessati dalle principali rotte di migrazione dell'avifauna, per una ampiezza complessiva di mille metri coassiale al valico”;
Ritenuto che ad un primo esame, proprio della fase cautelare, sussiste il dedotto danno grave ed irreparabile in relazione al ricorso per motivi va accolta la domanda incidentale di sospensione dei provvedimenti impugnati in relazione:
-all’impugnato D.A.31 agosto 2009, nella parte in cui non prevede espressamente il divieto di caccia rispettivamente sia nei valichi montani interessati dalla migrazione dell’avifauna (art.21 co.2 L.R.33/97) sia nelle ZPS ove insistono comunque rotte migratorie;
-all’impugnato D.A. 7 luglio 2009 in quanto re-introduce, a differenza di quanto previsto nel D.A.15/4/09 e senza adeguata istruttoria, la possibilità del prelievo venatorio rispettivamente a) nei pantani della Sicilia sud-Orientale, ricadenti nei territori dei Comuni di Noto, Pachino e Portopalo di Capopassero (SR2), e b) nel Lago Trinità del Comune di Castelvetrano (TP2);
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione Prima, accoglie la domanda di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati con il ricorso per motivi aggiunti descritto in epigrafe, nei sensi di cui in motivazione.
Spese al definitivo.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 13 ottobre 2009 con l'intervento dei Magistrati:
Nicola Maisano, Presidente FF
Aurora Lento, Primo Referendario
Roberto Valenti, Primo Referendario, Estensore
"Sulla base delle informazioni acquisite-ci scrivono dall'ENPA- ma anche dalla lettura della sentenza che si allega, non si ricava il principio di alcune isole si, altre no. Le Eolie sono TUTTE incluse nella ZPS ITA030044, perché tutte interessate da rotte migratorie, e ne consegue che la caccia, da oggi, è vietata in TUTTE le isole".
LA SENTENZA DEL TAR SICILIA:
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 1214 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da: Legambiente - Comitato Regionale Siciliano Onlus, Lav - Lega Antivivisezione Onlus, E.N.P.A. Ente Nazionale Protezione Animali, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dagli avv. Antonella Bonanno, Nicola Giudice, con domicilio eletto presso Nicola Giudice in Palermo, via M. D'Azeglio N. 27/C;
contro
-l’ Assessorato Agricoltura e Foreste Regione Siciliana, in persona dell’Assessore pro tempore,rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici sono domiciliati per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;
-Federazione Siciliana della Caccia, rappresentato e difeso dagli avv. Alessandra Gazze', Maurizio Lino, Francesco Mistretta, con domicilio eletto presso Francesco Mistretta in Palermo, via Liberta' 171;
e con l'intervento di ad opponendum:-A.S.C.N. Assosciazione Siciliana Caccia e Natura; U.M.Enal Caccia P.T., Consiglio Siciliano Caccia Pesca e Ambiente, Ass.C.P.A.Caccia Pesca e Ambiente, Arci Caccia, Anuu Com.Reg.Sicilia, A.N.C.A.Ass. Nazionale Cacciatori, A.N.L.C. Ass. Naz. Libera Caccia, Federazione Italiana Caccia e consorti, in persona dei rispettivi rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'avv. Nunziello Anastasi, con domicilio eletto presso Giuseppe Evola in Palermo, via G. Pacini 12; -Partito Politico Caccia Ambiente, rappresentato e difeso dall'avv. Biagio Di Vece, con domicilio eletto presso Segreteria Tar in Palermo, via Butera, 6;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1) del D.A. 15 aprile 2009 dell'Assessore regionale Agricoltura e Foreste(e relativi allegati "A" e "B" facenti parte integrante del medesimo decreto), avente ad oggetto "Calendario venatario 2009/2010", pubblicato in G.U.R.S. n. 18 del 24 aprile 2009, nelle parti in cui l'Assessore Regionale dell'Agricoltura e Foreste, emanando il "Calendario Venatorio 2009-2010" (C.V.):
a) autorizza l'attività venatoria "dal 3" settembre 2009" alle specie Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus}. Tortora (Streptopelia turtui), Merlo (Turdus menila) e Colombaccio (Columba palumbus),
b) autorizza la caccia alla Lepre italica [Lepus corsicanus) su tutto il territorio regionale al pari di qualsiasi altra specie, senza alcuna, anche minimale, forma di pianificazione e selettività del prelievo come testualmente previsto dal parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), già INFS;
e) autorizza la caccia alla Beccaccia {Scolopax rusticola) per tré mesi consecutivi, dal 1° novembre 2008 al 14 gennaio 2010, in palese contrasto con la previsione di chiusura anticipata al 31 dicembre 2010 contenuta nel parere dell'ISPRA;
d) autorizza il cacciatore residente in Sicilia ad esercitare fa caccia alla selvaggina migratoria sin dal 3 settembre 2008. in contrasto con i periodi di caccia e le limitazioni previsti dall'ari. 18, comma 6, della L. n. 157/1992;
e) non prevede il divieto di caccia lungo le rotte di migrazione dell'avifauna, in buona parte corrispondenti a Z.P.S., ai sensi del combinato disposto degli artt. 1, comma 5 e 21, comma 2, della L. 157/1992;
f) non ha preventivamente sottoposto il C.V. a Vantazione di Incidenza (V.l.), nonché a Vantazione Ambientale Strategica (V.A.S) ;
2) del Piano Regionale Faunistico Venatorio 2006/2011 approvato in fase provvisoria con deliberazione n. 253 del 18.5.2006 dalla Giunta di Governo e della deliberazione di Giunta Regionale n. 287 del 21.7.2006, senza preventiva Vantazione di Incidenza (V.l.) e Vantazione Ambientale Strategica (V.A.S.);
3) di ogni altro atto connesso, presupposto o consequenziale ai provvedimenti sopra indicati..
con ricorso per motivi aggiunti:
1) del D.A. 31 agosto 2009, pubblicato in G.U.R.S. n. 41 del 4 settembre 2009, avente ad oggetto "Modifiche ed integrazioni al decreto 15 aprile 2009, concernente calendario venatorìo 2009/2010', adottato dall'Assessore Regionale per l'Agricoltura e Foreste in (asserita) esecuzione delle ordinanze cautelari nn. 730/09, 731/09 e 732/2009 del 17 luglio 2009, emesse da codesto TAR Sicilia in parziale accoglimento dell'istanza di sospensione formulata nel giudizio principale dalle Associazioni odierne ricorrenti;
2) del D.A. 7 luglio 2009, pubblicato in G.U.R.S. n. 35 del 24 luglio 2009, avente ad oggetto "Modifiche del decreto 15 aprile 2009, concernente calendario
venatorio 2009/2010', con il quale l'Assessore Regionale Agricoltura e Foreste ha
autorizzato la riapertura all'attività di prelievo venatorio, nel periodo 15 ottobre 2009-31 gennaio 2010 incluso, sia nei pantani della Sicilia Sud-Orientale ricadenti nei territori dei Comuni di Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero (SR2) sia nel Lago Trinità ricadente in territorio del Comune di Castelvetrano (TP2);
3) di ogni altro atto connesso, presupposto o consequenziale ai provvedimenti sopra indicati...
Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa; Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Presidenza Regione Siciliana;Visto l'atto di costituzione in giudizio di Assessorato Agricoltura e Foreste Regione Siciliana; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Federazione Siciliana della Caccia; Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 13 ottobre 2009 il dott. Roberto Valenti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Vista l’ordinanza 730 del 17/7/09 con la quale è stata accolta, nei limiti, la domanda incidentale di sospensione degli effetti dei provvedimenti impugnati con il ricorso introduttivo in epigrafe;
Visto il ricorso per motivi aggiunti;
Considerato che ai sensi del co.2 art.21 L.R. 33/97, riproduttivo di analoga previsione contenuta al co.3 art.21 L.157/92, il legislatore regionale ha espressamente previsto che “La caccia è vietata su tutti i valichi montani interessati dalle principali rotte di migrazione dell'avifauna, per una ampiezza complessiva di mille metri coassiale al valico”;
Ritenuto che ad un primo esame, proprio della fase cautelare, sussiste il dedotto danno grave ed irreparabile in relazione al ricorso per motivi va accolta la domanda incidentale di sospensione dei provvedimenti impugnati in relazione:
-all’impugnato D.A.31 agosto 2009, nella parte in cui non prevede espressamente il divieto di caccia rispettivamente sia nei valichi montani interessati dalla migrazione dell’avifauna (art.21 co.2 L.R.33/97) sia nelle ZPS ove insistono comunque rotte migratorie;
-all’impugnato D.A. 7 luglio 2009 in quanto re-introduce, a differenza di quanto previsto nel D.A.15/4/09 e senza adeguata istruttoria, la possibilità del prelievo venatorio rispettivamente a) nei pantani della Sicilia sud-Orientale, ricadenti nei territori dei Comuni di Noto, Pachino e Portopalo di Capopassero (SR2), e b) nel Lago Trinità del Comune di Castelvetrano (TP2);
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione Prima, accoglie la domanda di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati con il ricorso per motivi aggiunti descritto in epigrafe, nei sensi di cui in motivazione.
Spese al definitivo.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 13 ottobre 2009 con l'intervento dei Magistrati:
Nicola Maisano, Presidente FF
Aurora Lento, Primo Referendario
Roberto Valenti, Primo Referendario, Estensore
Judo: Federica Finocchiaro a Roccaraso per il "Circuito Trofeo Italia"
Lo Sporting club judo Lipari apre la stagione sportiva 2009/2010 con un primo importante appuntamento per Federica Finocchiaro (Classe Esordiente B ctg.kg 44).
L’atleta parteciperà a Roccaraso alla quinta tappa 2009 del Circuito Trofeo Italia, competizione riservata ad atleti nati negli anni 1995/96.
Federica ha già realizzato 10 punti e si trova al secondo posto nella classifica provvisoria del Trofeo Italia 2009. La società-come evidenzia il vice-presidente Adalgisa Ferlazzo- conta molto su di lei.
La ragazza nel periodo estivo, non solo non ha mai sospeso l’allenamento, anzi, insieme alla sorella Cassandra, anche lei judoka, si è allenata per 15 giorni ad Ardea,ospiti del Maestro Salvatore Ferro che affettuosamente ha integrato le atlete con il suo gruppo sportivo .
L’atleta parteciperà a Roccaraso alla quinta tappa 2009 del Circuito Trofeo Italia, competizione riservata ad atleti nati negli anni 1995/96.
Federica ha già realizzato 10 punti e si trova al secondo posto nella classifica provvisoria del Trofeo Italia 2009. La società-come evidenzia il vice-presidente Adalgisa Ferlazzo- conta molto su di lei.
La ragazza nel periodo estivo, non solo non ha mai sospeso l’allenamento, anzi, insieme alla sorella Cassandra, anche lei judoka, si è allenata per 15 giorni ad Ardea,ospiti del Maestro Salvatore Ferro che affettuosamente ha integrato le atlete con il suo gruppo sportivo .
SANITA': RUSSO (SICILIA), A PANAREA C' E' UNA SOLA AMBULANZA FERMA DA MESI
"Esiste un'ambulanza elettrica di proprieta' del Comune, ferma da un paio di mesi perche' sottoposta a riparazioni". Cosi' l'assessore alla Sanita' siciliana Massimo Russo, ieri in audizione alla Commissione d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali della Camera, sul 'caso Panarea', l'isola siciliana dove un'associazione locale, l'Amapanarea, ha denunciato la mancanza di un'ambulanza sull'intero territorio, segnalando che il 25 luglio scorso il corpo di una turista di Pavia, morta per un malore mentre faceva il bagno, e' stato trasportato a bordo di una Moto Ape.
"In realta' - ha detto l'assessore - il fatto che all'occorrenza venga usata un'Apecar fa sorridere, ma quanti conoscono Panarea sanno bene che questo e' il mezzo piu' usato sull'isola".
"In realta' - ha detto l'assessore - il fatto che all'occorrenza venga usata un'Apecar fa sorridere, ma quanti conoscono Panarea sanno bene che questo e' il mezzo piu' usato sull'isola".
Lipari: Gratta e vince centomila euro....con il biglietto acquistato a Roma e dimenticato in tasca
"Colpo" da 100.000 euro al "Gratta e vinci" per un noto personaggio eoliano? Sembrerebbe proprio di si, anche se, ovviamente, come sempre accade in questi casi, manca la conferma ufficiale.
L'incredibile è che l'uomo, che opera da anni nel settore dell'ospitalità ai mezzi da diporto, aveva dimenticato in una tasca del giubbotto il biglietto (acquistato all'aeroporto a Roma al rientro dal salone nautico di Genova) che poi si sarebbe rivelato vincente.
La "grattata" fortunata, infatti, sarebbe avvenuta ieri pomeriggio mentre l'uomo, in fila dal medico di famiglia, si è improvvisamente ricordato del biglietto acquistato nella Capitale.
Gratta, gratta e alla "materializzazione" della vincita l'uomo è sbiancato in viso, attirando inevitabilmente l'attenzione dei presenti. Alcuni dei quali, nonostante la smentite del "vincitore", sono pronti a giurare che la fortuna ha regalato all'uomo i 100.000 euro
L'incredibile è che l'uomo, che opera da anni nel settore dell'ospitalità ai mezzi da diporto, aveva dimenticato in una tasca del giubbotto il biglietto (acquistato all'aeroporto a Roma al rientro dal salone nautico di Genova) che poi si sarebbe rivelato vincente.
La "grattata" fortunata, infatti, sarebbe avvenuta ieri pomeriggio mentre l'uomo, in fila dal medico di famiglia, si è improvvisamente ricordato del biglietto acquistato nella Capitale.
Gratta, gratta e alla "materializzazione" della vincita l'uomo è sbiancato in viso, attirando inevitabilmente l'attenzione dei presenti. Alcuni dei quali, nonostante la smentite del "vincitore", sono pronti a giurare che la fortuna ha regalato all'uomo i 100.000 euro
mercoledì 14 ottobre 2009
CALCIO: I RISULTATI DEL TURNO DI RECUPERO DEL TORNEO DI PRIMA CATEGORIA GIRONE C
SI E' GIOCATO OGGI PER IL TURNO DI RECUPERO DELLA 2° GIORNATA DEL TORNEO DI PRIMA CATEGORIA. QUESTI I RISULTATI NEL GIRONE C
ALUNTINA - FINALE 1 - 1
CIAPPAZZI - ALCARA 2 - 1
CITTA’ DI OLIVERI - S.STEFANO 1 - 1
CITTA DI S. AGATA - SACRO CUORE MILAZZO 0 - 0
LUDICA LIPARI - ROCCA DI CAPRILEONE 3 - 0
MISTRETTA - RODI MILICI 2 - 1
SINAGRA CALCIO - POLISPORTIVA GIOIOSA 1 - 0
In testa resta solitaria con 9 punti la Ciappazzi. Al secondo posto sale il Mistretta con 7; la Ludica Lipari è al terzo posto con 6 punti insieme al Rodì Milici
ALUNTINA - FINALE 1 - 1
CIAPPAZZI - ALCARA 2 - 1
CITTA’ DI OLIVERI - S.STEFANO 1 - 1
CITTA DI S. AGATA - SACRO CUORE MILAZZO 0 - 0
LUDICA LIPARI - ROCCA DI CAPRILEONE 3 - 0
MISTRETTA - RODI MILICI 2 - 1
SINAGRA CALCIO - POLISPORTIVA GIOIOSA 1 - 0
In testa resta solitaria con 9 punti la Ciappazzi. Al secondo posto sale il Mistretta con 7; la Ludica Lipari è al terzo posto con 6 punti insieme al Rodì Milici
Ludica Lipari: Tris al Rocca di Caprileone
Con due reti di Antonello Giunta ed uno di Caprara la Ludica Lipari ha superato oggi pomeriggio al "Monteleone" il Rocca di Caprileone nell'incontro di recupero del campionato di prima categoria.
Con questa vittoria casalinga gli eoliani salgono a quota sei in classifica. Domenica Currò e compagni sono attesi da un nuovo incontro casalingo
Con questa vittoria casalinga gli eoliani salgono a quota sei in classifica. Domenica Currò e compagni sono attesi da un nuovo incontro casalingo
Protesta il sindaco di Lipari per l'abbandono della Croce Rossa della postazioni di Vulcano e Filicudi
"Improvvisa chiusura postazioni di Croce Rossa nelle isole di Vulcano e Filicudi" è l'oggetto della nota che il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha inviato all'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.
IL TESTO:
Questa Amministrazione chiede di sapere se la S.S. è stata messa a conoscenza della grave improvvisa decisione della Croce Rossa Italiana di abbandonare, sì proprio abbandonare, le isole di Vulcano e Filicudi, portandosi via suppellettili ed ambulanze, dopo essere stata ospitata nelle strutture messe a disposizione nelle stesse isole.
La prontezza dell’Ispettore Capo di P.M. Li Volsi, il quale si è messo in contatto con alcuni responsabili della Croce Rossa, ha consentito, quantomeno, che l’ambulanza a Vulcano potesse essere trattenuta, diversamente da quanto è avvenuto nell’isola di Filicudi. In atto, in quest’ultima, dove è stato svolto un ottimo servizio durante il periodo estivo, gli ammalati vengono trasportati con un furgone di carattere commerciale della struttura denominata “Villa La Rosa”. L’episodio denunciato, a fronte delle concrete difficoltà rappresentate, potrebbe fare intravedere una interruzione di servizio di pubblica utilità, creando gravi carenze d’intervento sanitario a danno dei cittadini, in dispregio anche delle norme costituzionalmente sancite a tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.
Nelle isole medesime vi sono soggetti disponibili a seguire corsi di volontariato, quindi in grado di potere assicurare adeguati interventi.
Si chiede, pertanto, alla S.S. di volere intervenire urgentemente, impartendo disposizioni a che sia ridestinata un’ambulanza nell’isola di Filicudi, già penalizzata per diverse criticità comuni alle altre isole, onde restituire tranquillità ai suoi abitanti.
Certamente, non vanno trascurate le difficoltà in cui versano, in atto, le isole di Panarea e di Stromboli alle quali sono state assegnate dal Comune di Lipari - Protezione Civile - due ambulanze mai prese in carico dalle strutture sanitarie, nonostante le reiterate richieste, e che, nel momento del soccorso, fanno emergere problemi riguardo alle responsabilità nella conduzione degli automezzi in parola.
Si aggiunge che l’isola di Panarea, allo stato, è sprovvista di ambulanza perché da diversi mesi si trova presso un’officina autorizzata per la relativa riparazione.
Si impone, quindi, per tutte le isole un servizio di volontariato che miri a formare gruppi locali che, all’occorrenza, possano anche espletare servizio di pronto soccorso e d’emergenza previa dotazione di mezzi e strumenti adeguati.
Si rimane in attesa di cortese cenno di riscontro e si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
IL SINDACO
(dott. Mariano Bruno)
IL TESTO:
Questa Amministrazione chiede di sapere se la S.S. è stata messa a conoscenza della grave improvvisa decisione della Croce Rossa Italiana di abbandonare, sì proprio abbandonare, le isole di Vulcano e Filicudi, portandosi via suppellettili ed ambulanze, dopo essere stata ospitata nelle strutture messe a disposizione nelle stesse isole.
La prontezza dell’Ispettore Capo di P.M. Li Volsi, il quale si è messo in contatto con alcuni responsabili della Croce Rossa, ha consentito, quantomeno, che l’ambulanza a Vulcano potesse essere trattenuta, diversamente da quanto è avvenuto nell’isola di Filicudi. In atto, in quest’ultima, dove è stato svolto un ottimo servizio durante il periodo estivo, gli ammalati vengono trasportati con un furgone di carattere commerciale della struttura denominata “Villa La Rosa”. L’episodio denunciato, a fronte delle concrete difficoltà rappresentate, potrebbe fare intravedere una interruzione di servizio di pubblica utilità, creando gravi carenze d’intervento sanitario a danno dei cittadini, in dispregio anche delle norme costituzionalmente sancite a tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.
Nelle isole medesime vi sono soggetti disponibili a seguire corsi di volontariato, quindi in grado di potere assicurare adeguati interventi.
Si chiede, pertanto, alla S.S. di volere intervenire urgentemente, impartendo disposizioni a che sia ridestinata un’ambulanza nell’isola di Filicudi, già penalizzata per diverse criticità comuni alle altre isole, onde restituire tranquillità ai suoi abitanti.
Certamente, non vanno trascurate le difficoltà in cui versano, in atto, le isole di Panarea e di Stromboli alle quali sono state assegnate dal Comune di Lipari - Protezione Civile - due ambulanze mai prese in carico dalle strutture sanitarie, nonostante le reiterate richieste, e che, nel momento del soccorso, fanno emergere problemi riguardo alle responsabilità nella conduzione degli automezzi in parola.
Si aggiunge che l’isola di Panarea, allo stato, è sprovvista di ambulanza perché da diversi mesi si trova presso un’officina autorizzata per la relativa riparazione.
Si impone, quindi, per tutte le isole un servizio di volontariato che miri a formare gruppi locali che, all’occorrenza, possano anche espletare servizio di pronto soccorso e d’emergenza previa dotazione di mezzi e strumenti adeguati.
Si rimane in attesa di cortese cenno di riscontro e si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
IL SINDACO
(dott. Mariano Bruno)
Aviposta a Lipari. Riproposizione di un concetto
Riceviamo da Piero Roux di Legambiente Lipari e pubblichiamo:
Che l'ipotesi di un aviopista a Lipari sia un'idea scellerata, è inopinabile.
Spianare le sommità dei due vulcani che hanno dato origine all'isola, è innaturale. Siamo, appunto, un'isola e penso che non debba essere difficile, anche per meno dotati intellettualmente, capire che abbiamo prioritariamente bisogno di porti "pubblici" sicuri e collegamenti navali veloci.
Distruggere in nome del “progresso” è prerogativa esclusivamente umana.
Troppi scempi sono stati perpetrati in nome di un turismo di massa che depreda il territorio, lo fagocita, lo insudicia. Non è questo il target al quale dobbiamo tendere. Dobbiamo tendere ad un turismo fatto di “viaggiatori”; cultori del bello e rispettosi della natura. Mettiamo oggi, alle Eolie, un aeroporto (con ciò che ne consegue: inquinamento acustico, ambientale ecc), domani un acquasplah ed in poco tempo, il turista si chiederà se non è il caso di prenotare a Rimini.
Riqualifichiamo le isole partendo dalla possibilità di una corretta fruizione delle bellezze naturali. L'amministrazione Bruno capisca che un turismo di qualità, necessità di servizi: sentieristica, tranquillità, spiagge pulite e soprattutto di igiene e pulizia... Si consiglia agli amministratori eoliani di accantonare l'idea dell'aviopista e, volando basso, pensare a risolvere i problemi territoriali più urgenti quali : il sistema fognario ( i liquami escono dai tombini da aprile a settembre), la derattizzazione - i topi li troviamo in bellavista nella vetrina di un noto commerciante liparese (e i turisti fotografano). Con tutto il rispetto per i turisti (ospiti a noi graditi), incominciamo a pensare a coloro che alle Eolie vi risiedono stabilmente, finendola di privilegiare i pochi proprietari di "magazzini" (adibiti a case vacanze) che solo per questo si sentono "imprenditori eoliani".
Si fà impresa garantendo sempre e comunque il patrimonio, non alienandolo...
Piero Roux
Legambiente Lipari
Che l'ipotesi di un aviopista a Lipari sia un'idea scellerata, è inopinabile.
Spianare le sommità dei due vulcani che hanno dato origine all'isola, è innaturale. Siamo, appunto, un'isola e penso che non debba essere difficile, anche per meno dotati intellettualmente, capire che abbiamo prioritariamente bisogno di porti "pubblici" sicuri e collegamenti navali veloci.
Distruggere in nome del “progresso” è prerogativa esclusivamente umana.
Troppi scempi sono stati perpetrati in nome di un turismo di massa che depreda il territorio, lo fagocita, lo insudicia. Non è questo il target al quale dobbiamo tendere. Dobbiamo tendere ad un turismo fatto di “viaggiatori”; cultori del bello e rispettosi della natura. Mettiamo oggi, alle Eolie, un aeroporto (con ciò che ne consegue: inquinamento acustico, ambientale ecc), domani un acquasplah ed in poco tempo, il turista si chiederà se non è il caso di prenotare a Rimini.
Riqualifichiamo le isole partendo dalla possibilità di una corretta fruizione delle bellezze naturali. L'amministrazione Bruno capisca che un turismo di qualità, necessità di servizi: sentieristica, tranquillità, spiagge pulite e soprattutto di igiene e pulizia... Si consiglia agli amministratori eoliani di accantonare l'idea dell'aviopista e, volando basso, pensare a risolvere i problemi territoriali più urgenti quali : il sistema fognario ( i liquami escono dai tombini da aprile a settembre), la derattizzazione - i topi li troviamo in bellavista nella vetrina di un noto commerciante liparese (e i turisti fotografano). Con tutto il rispetto per i turisti (ospiti a noi graditi), incominciamo a pensare a coloro che alle Eolie vi risiedono stabilmente, finendola di privilegiare i pochi proprietari di "magazzini" (adibiti a case vacanze) che solo per questo si sentono "imprenditori eoliani".
Si fà impresa garantendo sempre e comunque il patrimonio, non alienandolo...
Piero Roux
Legambiente Lipari
Riapre il Centro Giovanile di Lipari!
Riprendono le attività del Centro Giovanile di Lipari: la sala ricreativa, gli incontri di gruppo, la sala discoteca etc… Quest’anno i gruppi saranno tre: un’attenzione particolare ai ragazzi della prima media, il gruppo ragazzi della secondo e terza media, i giovani dalla prima classe degli istituti superiori in su. Invitiamo tutti i giovani ad aderire alle iniziative che il Centro Giovanile promuove quest’anno e le famiglie ad incoraggiare l’impegno del parroco, dei catechisti e degli animatori.
Gli incontri di gruppo avranno il seguente calendario:
Sabato ore 17,30 Ragazzi prima media
Sabato ore 18,30 Ragazzi seconda e terza media
Domenica ore 19.00 giovani dal primo superiore in su
La sala ricreativa sarà aperta: Lunedì,Mercoledì,Venerdì, Sabato e Domenica dalle 19 alle 20,30
La Messa dei giovani è la Domenica a San Pietro alle ore 11
Gli incontri di gruppo avranno il seguente calendario:
Sabato ore 17,30 Ragazzi prima media
Sabato ore 18,30 Ragazzi seconda e terza media
Domenica ore 19.00 giovani dal primo superiore in su
La sala ricreativa sarà aperta: Lunedì,Mercoledì,Venerdì, Sabato e Domenica dalle 19 alle 20,30
La Messa dei giovani è la Domenica a San Pietro alle ore 11
Brevi da Lipari e dintorni
Nuovo terminal per gli aliscafi a Messina (Aldo Natoli) -A Messina il terminal degli aliscafi provenienti dalle Eolie dal posto tradizionale è stato spostato sulla cortina del porto in prossimità della Stazione Ferroviaria. La nuova collocazione è senz’altro positiva perché permettere di raggiungere molto più agevolmente il centro città e Reggio Calabria da dove, oltre all’aereoporto, partono i treni ad alta velocità per il Nord. Consente di prendere, a poca distanza, gli autobus diretti a Milazzo ed all’aereoporto di Catania, nonché una migliore utilizzazione della Stazione Ferroviaria. E’ quindi giunto il momento che l’Amministrazione Comunale elimini qualche corsa inutile di aliscafo con Milazzo a vantaggio della tratta Lipari-Messina e viceversa
Prescrizione al tribunale di Lipari- Il Tribunale di Lipari in composizione monocratica ha dichiarato la prescrizione nel procedimento 2607-2004 nei confronti del sig. Luigi Sabatini.
Il giovane eoliano, nella qualità di presidente del noto club White Beach, rispondeva dei reato di cui all'art. 659 in quanto accusato di aver diffuso, in data 13.09.2004 , musica ad alto volume fino a tarda notte(e fino alle ore 4.00 del mattino disturbando il riposo dei coniugi Tomat-Zaumer
Il Sabatini è stato difeso dall'Avv. Francesco Rizzo.
Tempo instabile su Adriatico, isole maggiori e basso Tirreno, piuttosto freddo per la stagione- Un vortice depressionario centrato a tutte le quote tra Polonia, Bielorussia ed Ucraina invia una corrente fredda in direzione del nostro Paese. La schermatura generata dal settore alpino risulta determinante, attenuando l'impatto della massa d'aria sul nostro territorio, soprattutto sotto il profilo termico. L'aria fredda ed instabile riesce però a penetrare più ad ovest sulla Sardegna e la Sicilia e più est lungo il versante adriatico.
EVOLUZIONE: l'estremo sud seguiterà ad essere interessato da condizioni di tempo molto instabile anche giovedì e venerdì, mentre in Adriatico si avrà una tregua. Sicilia, Eolie e Calabria saranno nel mirino di nuovi temporali. Seguiterà a fare piuttosto freddo, specie al mattino.
Prescrizione al tribunale di Lipari- Il Tribunale di Lipari in composizione monocratica ha dichiarato la prescrizione nel procedimento 2607-2004 nei confronti del sig. Luigi Sabatini.
Il giovane eoliano, nella qualità di presidente del noto club White Beach, rispondeva dei reato di cui all'art. 659 in quanto accusato di aver diffuso, in data 13.09.2004 , musica ad alto volume fino a tarda notte(e fino alle ore 4.00 del mattino disturbando il riposo dei coniugi Tomat-Zaumer
Il Sabatini è stato difeso dall'Avv. Francesco Rizzo.
Tempo instabile su Adriatico, isole maggiori e basso Tirreno, piuttosto freddo per la stagione- Un vortice depressionario centrato a tutte le quote tra Polonia, Bielorussia ed Ucraina invia una corrente fredda in direzione del nostro Paese. La schermatura generata dal settore alpino risulta determinante, attenuando l'impatto della massa d'aria sul nostro territorio, soprattutto sotto il profilo termico. L'aria fredda ed instabile riesce però a penetrare più ad ovest sulla Sardegna e la Sicilia e più est lungo il versante adriatico.
EVOLUZIONE: l'estremo sud seguiterà ad essere interessato da condizioni di tempo molto instabile anche giovedì e venerdì, mentre in Adriatico si avrà una tregua. Sicilia, Eolie e Calabria saranno nel mirino di nuovi temporali. Seguiterà a fare piuttosto freddo, specie al mattino.
Lipari: Videopoker sequestrati dalla Guardia di finanza. Multe salate
(gazzetta del sud) Le fiamme gialle di Milazzo hanno sequestrato a Lipari cinque congegni da divertimento e intrattenimento nel corso di due distinti interventi. Il blitz dei finanzieri della Compagnia di Milazzo ha riguardato due esercizi commerciali situati nel centro dell'isola, rispettivamente di P.M., 32 anni, e D.P. di 43 anni, entrambi residenti a Lipari. I militari hanno potuto riscontrare violazioni di carattere penale e amministrativo. In particolare è stato accertato che alcuni degli apparecchi rinvenuti all'interno dei locali erano stati installati e funzionavano in violazione alla vigente normativa, poiché in alcuni casi è stata riscontrata la mancanza dei nulla osta specifici per ogni congegno ovvero il possesso di documenti non originali e in altri casi è stato constatato che tali apparecchi riproducevano le modalità di gioco tipiche delle slot machine con tanto di schema a rulli, vietato per questi tipo di videogiochi. Al termine dei controlli D.P. è stato segnalato alla Procura di Barcellona. Sono state contestate inoltre altre violazioni di carattere amministrativo per le quali sono state elevate sanzioni per un totale di 125 mila euro. L'attività dei finanzieri rientra tra quelle di polizia economica e finanziaria programmate dal Comando provinciale e mostra l'attenzione dell'intero corpo verso un settore, quello dei videogiochi vietati, in continua crescita. Fenomeno che merita di essere attenzionato per l'allarme sociale generato da un sempre maggiore quantitativo di denaro incassato (t.c.)
Aree a rischio elevato, presentato disegno di legge
(Gazzetta del sud) "Norme per la sicurezza delle persone e cose sul territorio siciliano», ecco il titolo del disegno di legge depositato all'Ars dall'on. Giovanni Ardizzone, sottoscritto, tra gli altri, dal sindaco Buzzanca, dai deputati messinesi Panarello, Romano, Laccoto, Picciolo, dall'intero gruppo Udc, da parlamentari dei due schieramenti e condiviso dal Wwf.
L'articolato nel dettaglio.
Articolo 1, Norme a tutela e salvaguardia del territorio.
Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, il presidente della Regione, di concerto con l'assessorato alla Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, con l'assessorato regionale Territorio e ambiente, convoca una conferenza programmatica alla quale partecipano Province, Comuni, organi di protezione civile per verificare quale sia lo stato di adozione, approvazione ed attuazione dei Piani stralcio di bacino di assetto idrogeologico, di cui all'art. 1 comma 1 del decreto legge 180/1998, convertito con legge 3 agosto 1998, n. 267, con particolare riguardo all'individuazione delle aree a rischio idrogeologico e alla perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia, nonché il contenuto e l'efficacia delle misure medesime. Verificare la coerenza tra i piani stralcio e i piani regionali riguardanti il territorio, le infrastrutture e l'energia e i piani urbanistici comunali; raccogliere in un "Rapporto" segnalazioni e informative, che pervengono da enti e istituzioni pubbliche, nonché da associazioni e comitati giuridicamente riconosciuti, in relazione al mancato rispetto delle disposizioni e degli adempimenti di cui al decreto legge 180/1998 e al decreto legge 279/2000, convertito con modificazioni con legge 11 dicembre 2000, n. 365, o pervenute a seguito dell'attività di ricognizione di cui al comma 2, sulle situazioni di rischio, provenienti dagli organi preposti alla sorveglianza (comma 3).
Verificare l'adeguatezza, in termini numerici e di risorse tecniche ed economiche a queste destinate, delle unità di personale tecnico regionale con funzioni di monitoraggio e controllo delle attività di prevenzione del rischio idrogeologico; individuare e adottare le misure adeguate per l'abbattimento delle infrastrutture, degli immobili adibiti alle attività produttive e delle abitazioni private abusive realizzate nelle aree a rischio e per la concessione di finanziamenti per l'adeguamento delle infrastrutture e di incentivi finanziari per la demolizione e rilocalizzazione delle attività produttive e delle abitazioni private, regolarmente autorizzate, che sorgano nelle aree a rischio come previsto dall'art. 1, comma 5 del decreto legge n. 180/1998.
Articolo 2, Oneri finanziari. Agli oneri finanziari derivanti dall'applicazione della presente legge si provvede con parte delle disponibilità recate nel bilancio regionale 2009–Upb.
Articolo 3, Norma transitoria e di salvaguardia del territorio. I Comuni non possono rilasciare concessione edilizie fino all'approvazione, da parte della Regione Siciliana, dei relativi Piani di assetto idrogeologico e dei Piani paesaggistici. I Comuni sono autorizzati, altresì, a sospendere le concessioni edilizie di opere e manufatti privati che insistono in aree individuate dai Comuni stessi come aree a pericolosità elevata (P3) e molto elevata (P4), e quelle a rischio elevato (R3) e molto elevato (R4), anche prima dell'aggiornamento dei relativi Piani di assetto Idrogeologico da parte della Regione Siciliana.
Articolo 4, Entrata in vigore. La presente legge sarà pubblicata nella "Gurs". È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione.
L'articolato nel dettaglio.
Articolo 1, Norme a tutela e salvaguardia del territorio.
Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, il presidente della Regione, di concerto con l'assessorato alla Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, con l'assessorato regionale Territorio e ambiente, convoca una conferenza programmatica alla quale partecipano Province, Comuni, organi di protezione civile per verificare quale sia lo stato di adozione, approvazione ed attuazione dei Piani stralcio di bacino di assetto idrogeologico, di cui all'art. 1 comma 1 del decreto legge 180/1998, convertito con legge 3 agosto 1998, n. 267, con particolare riguardo all'individuazione delle aree a rischio idrogeologico e alla perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia, nonché il contenuto e l'efficacia delle misure medesime. Verificare la coerenza tra i piani stralcio e i piani regionali riguardanti il territorio, le infrastrutture e l'energia e i piani urbanistici comunali; raccogliere in un "Rapporto" segnalazioni e informative, che pervengono da enti e istituzioni pubbliche, nonché da associazioni e comitati giuridicamente riconosciuti, in relazione al mancato rispetto delle disposizioni e degli adempimenti di cui al decreto legge 180/1998 e al decreto legge 279/2000, convertito con modificazioni con legge 11 dicembre 2000, n. 365, o pervenute a seguito dell'attività di ricognizione di cui al comma 2, sulle situazioni di rischio, provenienti dagli organi preposti alla sorveglianza (comma 3).
Verificare l'adeguatezza, in termini numerici e di risorse tecniche ed economiche a queste destinate, delle unità di personale tecnico regionale con funzioni di monitoraggio e controllo delle attività di prevenzione del rischio idrogeologico; individuare e adottare le misure adeguate per l'abbattimento delle infrastrutture, degli immobili adibiti alle attività produttive e delle abitazioni private abusive realizzate nelle aree a rischio e per la concessione di finanziamenti per l'adeguamento delle infrastrutture e di incentivi finanziari per la demolizione e rilocalizzazione delle attività produttive e delle abitazioni private, regolarmente autorizzate, che sorgano nelle aree a rischio come previsto dall'art. 1, comma 5 del decreto legge n. 180/1998.
Articolo 2, Oneri finanziari. Agli oneri finanziari derivanti dall'applicazione della presente legge si provvede con parte delle disponibilità recate nel bilancio regionale 2009–Upb.
Articolo 3, Norma transitoria e di salvaguardia del territorio. I Comuni non possono rilasciare concessione edilizie fino all'approvazione, da parte della Regione Siciliana, dei relativi Piani di assetto idrogeologico e dei Piani paesaggistici. I Comuni sono autorizzati, altresì, a sospendere le concessioni edilizie di opere e manufatti privati che insistono in aree individuate dai Comuni stessi come aree a pericolosità elevata (P3) e molto elevata (P4), e quelle a rischio elevato (R3) e molto elevato (R4), anche prima dell'aggiornamento dei relativi Piani di assetto Idrogeologico da parte della Regione Siciliana.
Articolo 4, Entrata in vigore. La presente legge sarà pubblicata nella "Gurs". È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione.
martedì 13 ottobre 2009
Messina, ritrovati i corpi dei due fratellini dispersi
Sono stati ritrovati i corpi dei due fratellini Francesco e Lorenzo Lonia, di 2 e 6 anni, dispersi a Giampilieri Superiore dopo l'alluvione del primo ottobre scorso. I corpicini dei due bambini sono stati individuati a a un centinaio di metri a valle dalla loro abitazione e a una decina di metri di profondità. Sale così a 30 il numero dei cadaveri finora recuperati.
I bambini si trovavano nella loro abitazione di via Michelangelo Rizzo quando sulla frazione di Messina franò una parte della montagna. Assieme a loro è morta anche la mamma, Maria Letizia, mentre il papà Francesco si è salvato.
I bambini si trovavano nella loro abitazione di via Michelangelo Rizzo quando sulla frazione di Messina franò una parte della montagna. Assieme a loro è morta anche la mamma, Maria Letizia, mentre il papà Francesco si è salvato.
Il dott. Paino di Lipari direttore sanitario dell'IRCCS Centro Neurolesi "Bonino Pulejo" di Messina. In consiglio comunale lo sostituirà Sardella
Prestigioso incarico per il dott. Mario Paino, 55 anni. E' stato nominato,dal commissario straordinario Francesco Scarfò, direttore sanitario dell'IRCCS Centro Neurolesi “ Bonino Pulejo”.
Il dott. Paino, che negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario(facente funzioni) all’Ospedale di Lipari, dove ha anche ricoperto l’incarico di primario del reparto di Medicina, si è sempre distinto per le sue capacità professionali e per le sue doti umane.
Paino,alla luce del nuovo incarico, dovrà dimettersi da consigliere comunale. Un ruolo che ha ricoperto a più riprese prima nelle file della DC e, successivamente, nell'UDC.
Dal 2001 al 2007 è stato anche apprezzato presidente del consiglio comunale di Lipari. Il suo posto in consiglio sarà preso da Giovanni Sardella(foto a destra), primo dei non eletti dell'UDC
Il dott. Paino, che negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario(facente funzioni) all’Ospedale di Lipari, dove ha anche ricoperto l’incarico di primario del reparto di Medicina, si è sempre distinto per le sue capacità professionali e per le sue doti umane.
Paino,alla luce del nuovo incarico, dovrà dimettersi da consigliere comunale. Un ruolo che ha ricoperto a più riprese prima nelle file della DC e, successivamente, nell'UDC.
Dal 2001 al 2007 è stato anche apprezzato presidente del consiglio comunale di Lipari. Il suo posto in consiglio sarà preso da Giovanni Sardella(foto a destra), primo dei non eletti dell'UDC
Trasporto gratuito anziani nel comune di Lipari. Avviso
Si accolgono presso l’ufficio servizi sociali del Comune di Lipari le istanze per l’accesso al servizio di trasporto gratuito sulle linee di collegamento terrestre urbano ed extraurbano.
Possono accedere al beneficio gli anziani residenti nel territorio comunale che abbiano i seguenti requisiti :
Età non inferiore ai 55 anni ( se donne ) ed ai 60 anni ( se uomini );
Reddito non superiore ad euro 9.000,00 per unico componente e ad euro 18.000,00 per due o più componenti.
Si fa presente che ai fini della valutazione della condizione economica per l’accesso gratuito sarà considerato l’ I.S.E. (Indicatore della situazione economica).
Alle istanze dovranno essere allegati :
1.Dichiarazione Sostitutiva Unica attestante il reddito percepito dall’intero nucleo familiare nell’anno 2008 ;
2.fotografia formato tessera firmata sul retro.
Il termine per la presentazione rimane fissato al 30 novembre 2009
Gli appositi moduli potranno essere ritirati presso l’Ufficio Servizi Sociali dell’Ente, sito in via Maurolico – Lipari.
Nel caso di richieste in esubero rispetto alla disponibilità finanziarie
dell’ Ente, sarà predisposta apposita graduatoria, con precedenza ai possessori di reddito più basso e, a parità di reddito, ai più anziani di età.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste all’ ufficio servizi sociali dell’ Ente, sito in Via Maurolico – Lipari (tel. 090/9887857 . 090/9887858 090-9887861 email: ufficiservizisociali@tiscali.it)
Lipari, 13 ottobre 2009
Il Capo Area
(dott.ssa Matilde Pajno)
Possono accedere al beneficio gli anziani residenti nel territorio comunale che abbiano i seguenti requisiti :
Età non inferiore ai 55 anni ( se donne ) ed ai 60 anni ( se uomini );
Reddito non superiore ad euro 9.000,00 per unico componente e ad euro 18.000,00 per due o più componenti.
Si fa presente che ai fini della valutazione della condizione economica per l’accesso gratuito sarà considerato l’ I.S.E. (Indicatore della situazione economica).
Alle istanze dovranno essere allegati :
1.Dichiarazione Sostitutiva Unica attestante il reddito percepito dall’intero nucleo familiare nell’anno 2008 ;
2.fotografia formato tessera firmata sul retro.
Il termine per la presentazione rimane fissato al 30 novembre 2009
Gli appositi moduli potranno essere ritirati presso l’Ufficio Servizi Sociali dell’Ente, sito in via Maurolico – Lipari.
Nel caso di richieste in esubero rispetto alla disponibilità finanziarie
dell’ Ente, sarà predisposta apposita graduatoria, con precedenza ai possessori di reddito più basso e, a parità di reddito, ai più anziani di età.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste all’ ufficio servizi sociali dell’ Ente, sito in Via Maurolico – Lipari (tel. 090/9887857 . 090/9887858 090-9887861 email: ufficiservizisociali@tiscali.it)
Lipari, 13 ottobre 2009
Il Capo Area
(dott.ssa Matilde Pajno)
PROVINCIA: APPROVATO ALL'UNANIMITA' DAI SINDACI IL DOCUMENTO DI SINTESI PER IL RIASSETTO IDROGEOLOGICO, SU PROPOSTA DEL PRESIDENTE RICE
"La catastrofe alluvionale del 1/10/2009, che ha colpito la fascia ionica della provincia di Messina (Giampilieri, Altolia, Scaletta Zanclea, Itala), con il suo drammatico bilancio di vittime, ripropone il problema della previsione e prevenzione degli eventi meteorici estremi sia in termini meteorologici, sia riguardo agli effetti indotti in termini di dissesto idrogeologico. Questa emergenza meteorica, sia pure di intensità elevatissima, ha evidenziato nell'immediato:
una evidente fragilità idrogeologica del territorio, peraltro già nota;
una capacità predittiva da parte delle strutture di protezione civile insufficiente;
un intollerabile livello di esposizione della popolazione;
una risposta della rete viaria inadeguata;
una pianificazione dei livelli di pericolosità e rischio idrologico e idraulico da approfondire;
una programmazione degli interventi di protezione e salvaguardia della vita umana da ridefinire.
Gli eventi meteorici estremi, legati alla tropicalizzazione del regime pluviometrico ed ai cambiamenti climatici in corso, tenderanno a presentare sempre maggiore frequenza ed interessare aree sempre piu' vaste, tanto che gran parte del territorio provinciale può essere considerato esposto all'insorgenza di fenomeni tipo flash flood (water spout) o trombe d'acqua e subire il loro elevato potenziale distruttivo.
a riunione convocata dal presidente della Provincia Regionale di Messina On. Giovanni Ricevuto con i Sindaci della provincia ha ritenuto che , in sintesi, è necessario:
· dotare il territorio provinciale di modelli di previsione meteorologica ad area limitata, che esistono nel resto d'Italia e non certo in Sicilia, che forniscono previsioni dell'entità delle precipitazioni con anticipo fino a 72 ore e su una superficie dell'ordine di 15 Km2;
· questa necessità deriva dal fatto che solo nel versante ionico-peloritano la popolazione esposta a rischio risulta dell'ordine di 500.000 abitanti e tante altre vallate della provincia sul versante tirrenico non risultano indenni dalla potenziale insorgenza di eventi meteorici estremi;
·procedere ad un aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, già operativi e predisposti dalla Regione Siciliana, utilizzando scale di maggiore dettaglio e con l'individuazione di tutte le aree a rischio per colate rapide torrentizie e per gli altri fenomeni a cinematica rapida e ad elevato potere distruttivo.
La Provincia di Messina si fa carico nell'immediato di predisporre un piano a diretta salvaguardia della vita umana, coinvolgendo istituti di ricerca dello Stato, in modo da individuare:
·tutte le zone abitate a rischio di eventi franosi a cinematica rapida (crolli e colate detritiche), che trovano direttamente esposta la popolazione e che rappresentano una priorità di intervento assoluta e improcrastinabile;
·i tratti di viabilità principale (autostrade e strade statali) da mettere in sicurezza, coinvolgendo il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) e l'ANAS, assieme ai tratti di viabilità provinciale, che rappresentano l'unica via di fuga per tanti centri abitati collinari e montani.
I Sindaci hanno dato mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si abbiano più a ripetere catastrofi di questa portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
Nello stesso tempo il Presidente della Provincia, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci impegnerà nell'immediato a coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, oltre che il Presidente della Regione Siciliana, anche nella qualità di commissario delegato per il superamento dell'emergenza in atto, per dare risposte concrete alle comunità locali nelle precedenti emergenze".
una evidente fragilità idrogeologica del territorio, peraltro già nota;
una capacità predittiva da parte delle strutture di protezione civile insufficiente;
un intollerabile livello di esposizione della popolazione;
una risposta della rete viaria inadeguata;
una pianificazione dei livelli di pericolosità e rischio idrologico e idraulico da approfondire;
una programmazione degli interventi di protezione e salvaguardia della vita umana da ridefinire.
Gli eventi meteorici estremi, legati alla tropicalizzazione del regime pluviometrico ed ai cambiamenti climatici in corso, tenderanno a presentare sempre maggiore frequenza ed interessare aree sempre piu' vaste, tanto che gran parte del territorio provinciale può essere considerato esposto all'insorgenza di fenomeni tipo flash flood (water spout) o trombe d'acqua e subire il loro elevato potenziale distruttivo.
a riunione convocata dal presidente della Provincia Regionale di Messina On. Giovanni Ricevuto con i Sindaci della provincia ha ritenuto che , in sintesi, è necessario:
· dotare il territorio provinciale di modelli di previsione meteorologica ad area limitata, che esistono nel resto d'Italia e non certo in Sicilia, che forniscono previsioni dell'entità delle precipitazioni con anticipo fino a 72 ore e su una superficie dell'ordine di 15 Km2;
· questa necessità deriva dal fatto che solo nel versante ionico-peloritano la popolazione esposta a rischio risulta dell'ordine di 500.000 abitanti e tante altre vallate della provincia sul versante tirrenico non risultano indenni dalla potenziale insorgenza di eventi meteorici estremi;
·procedere ad un aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, già operativi e predisposti dalla Regione Siciliana, utilizzando scale di maggiore dettaglio e con l'individuazione di tutte le aree a rischio per colate rapide torrentizie e per gli altri fenomeni a cinematica rapida e ad elevato potere distruttivo.
La Provincia di Messina si fa carico nell'immediato di predisporre un piano a diretta salvaguardia della vita umana, coinvolgendo istituti di ricerca dello Stato, in modo da individuare:
·tutte le zone abitate a rischio di eventi franosi a cinematica rapida (crolli e colate detritiche), che trovano direttamente esposta la popolazione e che rappresentano una priorità di intervento assoluta e improcrastinabile;
·i tratti di viabilità principale (autostrade e strade statali) da mettere in sicurezza, coinvolgendo il Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) e l'ANAS, assieme ai tratti di viabilità provinciale, che rappresentano l'unica via di fuga per tanti centri abitati collinari e montani.
I Sindaci hanno dato mandato al Presidente della Provincia di istituire un tavolo di confronto permanente con il governo nazionale e regionale per reperire in tempi brevi le risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze e fare in modo che non si abbiano più a ripetere catastrofi di questa portata, dando alle comunità la certezza di un territorio sicuro.
Nello stesso tempo il Presidente della Provincia, sulla base dell'ampio mandato ricevuto dai Sindaci impegnerà nell'immediato a coinvolgere le strutture regionali, gli Assessori Regionali ai LL.PP. al Territorio ed Ambiente ed alla Protezione Civile, oltre che il Presidente della Regione Siciliana, anche nella qualità di commissario delegato per il superamento dell'emergenza in atto, per dare risposte concrete alle comunità locali nelle precedenti emergenze".
Nella Val di Noto(Patrimonio Unesco) due piste per piccoli aerei. Nelle Eolie non si riescono a fare atterrare neanche gli idrovolanti
Riceviamo e pubblichiamo:
Gent. Sigg.
Vi segnalo, con la presente, un minuscolo hotel situato in Val di Noto ( patrimonio Unesco), risalente al 1200, che dispone di ben due piste di atterraggio per aerei ( di dimensioni comunque contenute). Poi alle Eolie non si riesce a far atterrare neanche gli idrovolanti.
Cordiali saluti.
Edoardo Zitelli
La tenuta faceva parte dell'antico feudo ecclesiastico di Renna sec. XII, ex casale arabo (Rendet gebuni), di cui costituiva una sorta di romitorio e di baglio fortificato in posizione dominante sul mare, a difesa dalle frequenti scorrerie dei pirati Barbareschi che dalla fine del '400 avevano intensificato la loro attività esercitando con patente Turca la guerra di corsa nel Mediterraneo. I Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, in trasferimento nella vicina isola di Malta, utilizzarono le strutture del Convento nella prima metà del '500, il loro passaggio è stato documentato nei recenti restauri. Nel '700 l'Eremo fu acquisito dai Nifosì, una famiglia dell'aristocrazia terriera dell'altipiano; ed è l'ultima erede Vincenza Jolanda Nifosì che ha deciso di avviarne il restauro e di continuare l'antica vocazione, aprendo la Tenuta all'Ospitalità e realizzando l’unico Hotel cinque stelle lusso della Val di Noto.
AIRPARK
Ragusa - Giubiliana, è il campo d'aviazione più a sud d'Europa, esclusivamente dedicato al traffico turistico e dell'Aviazione Generale. La sua posizione privilegiata al centro del Mediterraneo lo rende una meta obbligata per i piloti privati europei che vogliono fare prua a Sud per visitare la Sicilia orientale o proseguire per altre destinazioni cariche di fascino come le isole di Malta, Lampedusa, Pantelleria e la costa Africana a meno di un'ora di volo. Due piste, una erbosa di 500 mt, ed una in asfalto di ben 700 mt, con radio assistenza, carburante ed antincendio, rendono il Vostro arrivo a Ragusa - Giubiliana sicuro e piacevole. Ma la vera sorpresa viene dopo l'atterraggio: nessuna formalità burocratica, nessuna tassa d'atterraggio, handling e sosta gratuita illimitata per i signori piloti ospiti dell'Eremo della Giubiliana. Coloro i quali accomunano al volo il piacere della buona tavola hanno un motivo in più per raggiungere l'Eremo e gustare le raffinate specialità dell'Aristocrazia Iblea e la vasta scelta di vini siciliani della nostra cantina. I piloti che ripartono per destinazioni a Sud, possono usufruire degli alberghi a cinque stelle convenzionati con l'Eremo e trovare personale di supporto negli aeroporti al loro arrivo. Ragusa - Giubiliana Vi attende e Vi augura Buon Volo.
Gent. Sigg.
Vi segnalo, con la presente, un minuscolo hotel situato in Val di Noto ( patrimonio Unesco), risalente al 1200, che dispone di ben due piste di atterraggio per aerei ( di dimensioni comunque contenute). Poi alle Eolie non si riesce a far atterrare neanche gli idrovolanti.
Cordiali saluti.
Edoardo Zitelli
La tenuta faceva parte dell'antico feudo ecclesiastico di Renna sec. XII, ex casale arabo (Rendet gebuni), di cui costituiva una sorta di romitorio e di baglio fortificato in posizione dominante sul mare, a difesa dalle frequenti scorrerie dei pirati Barbareschi che dalla fine del '400 avevano intensificato la loro attività esercitando con patente Turca la guerra di corsa nel Mediterraneo. I Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni, in trasferimento nella vicina isola di Malta, utilizzarono le strutture del Convento nella prima metà del '500, il loro passaggio è stato documentato nei recenti restauri. Nel '700 l'Eremo fu acquisito dai Nifosì, una famiglia dell'aristocrazia terriera dell'altipiano; ed è l'ultima erede Vincenza Jolanda Nifosì che ha deciso di avviarne il restauro e di continuare l'antica vocazione, aprendo la Tenuta all'Ospitalità e realizzando l’unico Hotel cinque stelle lusso della Val di Noto.
AIRPARK
Ragusa - Giubiliana, è il campo d'aviazione più a sud d'Europa, esclusivamente dedicato al traffico turistico e dell'Aviazione Generale. La sua posizione privilegiata al centro del Mediterraneo lo rende una meta obbligata per i piloti privati europei che vogliono fare prua a Sud per visitare la Sicilia orientale o proseguire per altre destinazioni cariche di fascino come le isole di Malta, Lampedusa, Pantelleria e la costa Africana a meno di un'ora di volo. Due piste, una erbosa di 500 mt, ed una in asfalto di ben 700 mt, con radio assistenza, carburante ed antincendio, rendono il Vostro arrivo a Ragusa - Giubiliana sicuro e piacevole. Ma la vera sorpresa viene dopo l'atterraggio: nessuna formalità burocratica, nessuna tassa d'atterraggio, handling e sosta gratuita illimitata per i signori piloti ospiti dell'Eremo della Giubiliana. Coloro i quali accomunano al volo il piacere della buona tavola hanno un motivo in più per raggiungere l'Eremo e gustare le raffinate specialità dell'Aristocrazia Iblea e la vasta scelta di vini siciliani della nostra cantina. I piloti che ripartono per destinazioni a Sud, possono usufruire degli alberghi a cinque stelle convenzionati con l'Eremo e trovare personale di supporto negli aeroporti al loro arrivo. Ragusa - Giubiliana Vi attende e Vi augura Buon Volo.
Confitarma: su Tirrenia allo stato c’è solo tanta confusione
Questa settimana riprenderà il Tavolo ministero – Regioni sulla privatizzazione di Tirrenia. L’ha assicurato il responsabile del dicastero delle Infrastrutture Altero Matteoli, intervenendo nel weekend alle celebrazioni per i 170 anni della Napoli – Portici, la prima ferrovia italiana. «Stiamo lavorando – ha spiegato – con gli enti locali e con Fintecna per trovare le soluzioni». Le sue parole non bastano, comunque, a sbloccare quella che Confitarma ha definito come una situazione di stallo. «Non mi sembra questo il modo di affrontare la questione – ha detto il presidente Nicola Coccia – i tempi ormai sono veramente stretti» per la privatizzazione del gruppo di navigazione, termini in scadenza per la fine dell’ anno dopo la proroga di 12 mesi della convenzione concessa da Bruxelles.
«I ritardi se ci sono, si spiegano e si chiariscono; invece mi sembra ci sia molta confusione e basta – ha denunciato il numero uno degli armatori privati italiani -. Un silenzio che potrebbe farci recedere dalla disponibilità manifestata. Tutto è nebuloso, non se ne sa più nulla. Una privatizzazione sbandierata da tempo, rispetto alla quale si è stabilito un percorso per poi fare invece passi indietro. Ora è calato il silenzio. A noi interessa il rispetto delle regole e della concorrenza. Chiederemo alla Ue di non concedere slittamenti ulteriori di tempi» – ha annunciato Coccia, convinto che gli ostacoli sull’iter possano essere rappresentati «dal rifiuto di alcune Regioni a farsi carico dei passivi delle controllate regionali di Tirrenia, ma anche la mancanza di chiarezza sull’entità reale dei passivi».
«I ritardi se ci sono, si spiegano e si chiariscono; invece mi sembra ci sia molta confusione e basta – ha denunciato il numero uno degli armatori privati italiani -. Un silenzio che potrebbe farci recedere dalla disponibilità manifestata. Tutto è nebuloso, non se ne sa più nulla. Una privatizzazione sbandierata da tempo, rispetto alla quale si è stabilito un percorso per poi fare invece passi indietro. Ora è calato il silenzio. A noi interessa il rispetto delle regole e della concorrenza. Chiederemo alla Ue di non concedere slittamenti ulteriori di tempi» – ha annunciato Coccia, convinto che gli ostacoli sull’iter possano essere rappresentati «dal rifiuto di alcune Regioni a farsi carico dei passivi delle controllate regionali di Tirrenia, ma anche la mancanza di chiarezza sull’entità reale dei passivi».
Lipari: Mancato svuotamento della vasca del torrente Calandra a Canneto. C'è anche un problema di collaudo? Interrogazione di Biviano e Centorrino
Torrente Calandra di Canneto e mancato svuotamento della struttura di accumuloè l'oggetto della interrogazione inoltrata dai consiglieri Giacomo Biviano e Rosario Centorrino al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno e per conoscenza al Dirigente del IV settore Dott. Domenico Russo,al Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci e al Presidente del Consiglio Comunale Rag. Giuseppe Longo.
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:
Distinto Sindaco,
Puntuale, come ogni anno, si ripropone il problema del riversamento di materiale pomicifero nel torrente Calandra di Canneto e sulla strada limitrofa, con i disagi e i pericoli che ne derivano sia per la circolazione veicolare che per gli abitanti della zona.
Eppure a monte dello stesso torrente è stata realizzata una struttura che avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte il problema attraverso lo svuotamento periodico della vasca di accumulo.
Svuotamento mai realizzato e giustificato da intoppi burocratici che danno l’idea dell’inefficienza amministrativa di chi ci governa e sovraintende ai vari uffici.
Il tutto aggravato dal fatto che il materiale, riversatosi dentro la vasca già con le prime piogge dell’autunno 2008, si è nel frattempo solidificato creando un agglomerato di difficile scardinamento.
Tutto questo, nonostante lo stesso Assessorato al territorio e ambiente della Regione Sicilia, durante la fase di valutazione del progetto, aveva dato il proprio parere favorevole a condizione che il materiale raccolto all’interno venisse periodicamente prelevato e riversato in spiaggia a valle (Calandra) per non interrompere il normale e naturale ripascimento della stessa.
Già lo scorso anno, così come riportato dai vari giornali locali, si era posta l’attenzione sulla necessità di procedere alla sua rimozione.
Lo stesso Dirigente del IV settore, Dott. Domenico Russo, annunciò che a breve sarebbe stata indetta una trattativa privata al ribasso, da circa otto mila euro, per il parziale svuotamento della vasca.
Ad oggi, però, niente è stato fatto nonostante un’ interrogazione a firma del Consigliere Rosario Centorrino e una missiva dell’Associazione Per Canneto che sollecitava immediati interventi.
Gli scriventi, signor Sindaco, nel mese di aprile, hanno inoltre interpellato i funzionari del III settore “Lavori pubblici” i quali sostenevano che prima di procedere alla gara per lo svuotamento bisognava avere il collaudo dell’opera da parte degli organi competenti.
Collaudo che a parere degli stessi sarebbe arrivato da lì a poco.
Ad oggi, comunque, non è stata ancora effettuata alcuna gara e i problemi persistono nonostante siano stati spesi quasi 1 milione di euro per la realizzazione dell’opera.
Inoltre, il continuo ed inevitabile ricorso ad interventi di somma urgenza per la pulizia della strada limitrofa, invasa spesso da detriti e materiale pomicifero ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità, genera un esborso economico di gran lunga superiore a quanto previsto annualmente dal progetto originario.
Basterebbe, infatti, procedere anche solo due, massimo tre volte l’anno, allo svuotamento della vasca per eliminare definitivamente il problema.
Per non parlare poi del pericolo viabilità e della compromessa sicurezza per gli stessi abitanti. Quest’ ultimi, infatti, sono costretti a raggiungere le proprie abitazioni attraverso un vero e proprio sentiero di guerra.
Oltretutto, Sindaco, la vasca riesce a contenere oltre 4 mila metri cubi di materiale e un suo periodico svuotamento consentirebbe di prevenire ed attenuare un eventuale, consistente e violento riversamento di materiale, con conseguenze ben più gravi.
Gli ultimi avvenimenti nel messinese, purtroppo, insegnano.
E questo rappresenta un esempio di come, senza grossi impegni economici ma con la sola volontà amministrativa di tutti i soggetti interessati, si potrebbero evitare tragedie annunciate.
Alla luce di quanto sopra, auspicando comunque una rapida e definitiva soluzione del problema, la interroghiamo per sapere:
Se è stato rilasciato il collaudo dell’opera ed eventualmente i motivi dell’enorme ritardo considerando che i lavori sono stati ultimati già nel 2007;
Se si, quando verrà indetta regolare gara per l’affidamento del servizio di svuotamento della vasca di accumulo e contemporaneo ripascimento della spiaggia a valle;
Che tipo di modalità per l’effettuazione del servizio e quali criteri di scelta verranno considerati nella procedura di gara;
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati e a quanto ammonta il costo complessivo di essi.
Si richiede risposta scritta.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Dott. Giacomo Biviano(Partito Democrarico)
Rosario Centorrino(Eolie nel Cuore))
IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE:
Distinto Sindaco,
Puntuale, come ogni anno, si ripropone il problema del riversamento di materiale pomicifero nel torrente Calandra di Canneto e sulla strada limitrofa, con i disagi e i pericoli che ne derivano sia per la circolazione veicolare che per gli abitanti della zona.
Eppure a monte dello stesso torrente è stata realizzata una struttura che avrebbe dovuto risolvere una volta per tutte il problema attraverso lo svuotamento periodico della vasca di accumulo.
Svuotamento mai realizzato e giustificato da intoppi burocratici che danno l’idea dell’inefficienza amministrativa di chi ci governa e sovraintende ai vari uffici.
Il tutto aggravato dal fatto che il materiale, riversatosi dentro la vasca già con le prime piogge dell’autunno 2008, si è nel frattempo solidificato creando un agglomerato di difficile scardinamento.
Tutto questo, nonostante lo stesso Assessorato al territorio e ambiente della Regione Sicilia, durante la fase di valutazione del progetto, aveva dato il proprio parere favorevole a condizione che il materiale raccolto all’interno venisse periodicamente prelevato e riversato in spiaggia a valle (Calandra) per non interrompere il normale e naturale ripascimento della stessa.
Già lo scorso anno, così come riportato dai vari giornali locali, si era posta l’attenzione sulla necessità di procedere alla sua rimozione.
Lo stesso Dirigente del IV settore, Dott. Domenico Russo, annunciò che a breve sarebbe stata indetta una trattativa privata al ribasso, da circa otto mila euro, per il parziale svuotamento della vasca.
Ad oggi, però, niente è stato fatto nonostante un’ interrogazione a firma del Consigliere Rosario Centorrino e una missiva dell’Associazione Per Canneto che sollecitava immediati interventi.
Gli scriventi, signor Sindaco, nel mese di aprile, hanno inoltre interpellato i funzionari del III settore “Lavori pubblici” i quali sostenevano che prima di procedere alla gara per lo svuotamento bisognava avere il collaudo dell’opera da parte degli organi competenti.
Collaudo che a parere degli stessi sarebbe arrivato da lì a poco.
Ad oggi, comunque, non è stata ancora effettuata alcuna gara e i problemi persistono nonostante siano stati spesi quasi 1 milione di euro per la realizzazione dell’opera.
Inoltre, il continuo ed inevitabile ricorso ad interventi di somma urgenza per la pulizia della strada limitrofa, invasa spesso da detriti e materiale pomicifero ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità, genera un esborso economico di gran lunga superiore a quanto previsto annualmente dal progetto originario.
Basterebbe, infatti, procedere anche solo due, massimo tre volte l’anno, allo svuotamento della vasca per eliminare definitivamente il problema.
Per non parlare poi del pericolo viabilità e della compromessa sicurezza per gli stessi abitanti. Quest’ ultimi, infatti, sono costretti a raggiungere le proprie abitazioni attraverso un vero e proprio sentiero di guerra.
Oltretutto, Sindaco, la vasca riesce a contenere oltre 4 mila metri cubi di materiale e un suo periodico svuotamento consentirebbe di prevenire ed attenuare un eventuale, consistente e violento riversamento di materiale, con conseguenze ben più gravi.
Gli ultimi avvenimenti nel messinese, purtroppo, insegnano.
E questo rappresenta un esempio di come, senza grossi impegni economici ma con la sola volontà amministrativa di tutti i soggetti interessati, si potrebbero evitare tragedie annunciate.
Alla luce di quanto sopra, auspicando comunque una rapida e definitiva soluzione del problema, la interroghiamo per sapere:
Se è stato rilasciato il collaudo dell’opera ed eventualmente i motivi dell’enorme ritardo considerando che i lavori sono stati ultimati già nel 2007;
Se si, quando verrà indetta regolare gara per l’affidamento del servizio di svuotamento della vasca di accumulo e contemporaneo ripascimento della spiaggia a valle;
Che tipo di modalità per l’effettuazione del servizio e quali criteri di scelta verranno considerati nella procedura di gara;
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati e a quanto ammonta il costo complessivo di essi.
Si richiede risposta scritta.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Dott. Giacomo Biviano(Partito Democrarico)
Rosario Centorrino(Eolie nel Cuore))
Lipari: L'Antioco rompe l'isolamento per Vulcano-Milazzo
Un leggero miglioramento delle condizioni meteomarine sta consentendo all'aliscafo Antioco della Siremar di rompere l'isolamento sulla tratta Lipari-Vulcano-Milazzo. Tutto fermo, invece, al momento per quanto riguarda le altre isole e la frazione di Ginostra così come da Milazzo verso l'arcipelago. Sul mezzo Siremar, che si era rifugiato a Pignataro e che ha mollato gli ormeggi dallo scalo alternativo di Punta Scaliddi, hanno preso posto oltre un centinaio di persone. L'Antioco ha lasciato Lipari alle 11 e 40 circa Intanto a terra è decisamente peggiorata la situazione sul lungomare di Canneto dove i marosi stanno trasportando sulla strada di tutto. Il sottostantevideo vi permette di vedere l'apertura dei bracci, onde permettere l'approdo dell'aliscafo, nel pontile di Scaliddi, la fase dell'approdo e dell'imbarco dei passeggeri diretti a Vulcano-Milazzo. IL VIDEO:
PESCA: BUONFIGLIO, DA FEP 820 MLN EURO PER L'ITALIA
"Castelsardo per due giorni diventa la capitale italiana della pesca che, con il Fep, puo' contare a livello nazionale su 820 milioni di euro. Sara' decisivo spendere al meglio queste risorse, perche nel 2013 si possa contare su un comparto finalmente rinnovato e concorrenziale".
Lo ha dichiarato ieri il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla pesca Antonio Buonfiglio, intervenendo agli stati generali della pesca riuniti nella localita' costiera del Sassarese per discutere del rilancio del comparto.
La dotazione pubblica prevista dal Fondo europeo Fep è suddivisa in quattro assi. Il primo asse riguarda investimento sulla flotta marina, il secondo gli aiuti ad acquacoltura e alle imprese di trasformazione e commercializzazione, il terzo misure collettive (fra cui promozione e nuovi mercati), il quarto i gruppi di azione costiera, che si propongono di valorizzare aree marginali e a rischio di spopolamento.
"Siamo in Sardegna per discutere sulla prossima riforma della politica comune della pesca e l'attuazione del Fep", ha sottolineato Carla Montesi della direzione generale Mare della commissione Ue che nell'aprile scorso ha pubblicato un libro verde e fino al 31 dicembre consultera' operatori e istituzioni locali. I risultati della consultazione saranno pubblicati nel 2010, mentre la proposta legislativa di riforma della politica comune della pesca arrivera' nel corso del 2011.
Lo ha dichiarato ieri il sottosegretario alle Politiche agricole con delega alla pesca Antonio Buonfiglio, intervenendo agli stati generali della pesca riuniti nella localita' costiera del Sassarese per discutere del rilancio del comparto.
La dotazione pubblica prevista dal Fondo europeo Fep è suddivisa in quattro assi. Il primo asse riguarda investimento sulla flotta marina, il secondo gli aiuti ad acquacoltura e alle imprese di trasformazione e commercializzazione, il terzo misure collettive (fra cui promozione e nuovi mercati), il quarto i gruppi di azione costiera, che si propongono di valorizzare aree marginali e a rischio di spopolamento.
"Siamo in Sardegna per discutere sulla prossima riforma della politica comune della pesca e l'attuazione del Fep", ha sottolineato Carla Montesi della direzione generale Mare della commissione Ue che nell'aprile scorso ha pubblicato un libro verde e fino al 31 dicembre consultera' operatori e istituzioni locali. I risultati della consultazione saranno pubblicati nel 2010, mentre la proposta legislativa di riforma della politica comune della pesca arrivera' nel corso del 2011.
Eolie isolate. Marosi sulla strada a Canneto (Lipari)
Imperversa il maltempo nelle Eolie e le sette isole dell'arcipelago più la frazione di Ginostra, almeno sino a questo momento, sono isolate dalla costa siciliana. Aliscafi e catamarani sono fermi nei porti di riferimento. A Lipari un aliscafo Siremar è ormeggiato a Pignataro, il catamarano dell'Ustica a Sottomonastero. Non viaggiano neppure i traghetti da Milazzo. Il mare in tempesta, così come visibile dal video, sta creando le solite difficoltà lungo la Marina Garibaldi di Canneto. I marosi, infatti, spingono sin sulla sede stradale detriti, sassi e sabbia, creando difficoltà alla circolazione specie nella zona di Unci.
IL VIDEO:
IL VIDEO:
"Nostra signora dei vulcani" sul Secolo d'Italia
Lipari: Il "punto" sull'intervento a Porticello (dalla Gazzetta del Sud di oggi)
Lipari Nell'area posta sotto sequestro
Messa in sicurezza nell'ex cava di pomice. I lavori a buon punto
Salvatore Sarpi
Dopo il dissequestro momentaneo, concesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona, prosegue nell'area della ex cava pomicifera di Porticello, a Lipari, l'intervento della ditta Pittari incaricata dal Comune e dalla Provincia regionale di Messina di creare, attraverso una serie di interventi, le condizioni di sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini e turisti in transito lungo la provinciale. Situazioni di pericolo derivanti dallo stato di abbandono della cava e dalla sua mancata messa in sicurezza dopo la scadenza della concessione e del successivo sequestro operato dalla magistratura.
Dopo il primo intervento effettuato a mezza costa, per rimuovere una consistente frana e per la regimentazione delle acque, l'impresa sta operando per "alleggerire" il costone pomicifero che grava sul muro che delimita la provinciale e che è stato interessato da un cedimento 15 giorni fa. Il materiale rimosso dalla montagna, dove si stanno creando specifici terrazzamenti, viene posizionato in un'area sottostante la strada provinciale a protezione della stessa. Una volta completata quest'opera si metterà mano al muro delimitatorio. La strada, quindi, è destinata a restare chiusa ancora per qualche giorno.
Le operazioni si stanno svolgendo sotto la supervisione del geologo Domenico Russo e del geometra Vito Torre. L'intervento sino ad ora attuato è stato sottoposto nelle ultime ore ad un vero e proprio "banco di prova" costituito da una abbondante precipitazione. Il risultato è stato più che soddisfacente. Occorre, comunque, evidenziare che gli interventi in atto non sono che una minima parte di quelli necessari per scongiurare disastri nell'intera area di Porticello dove l'azione erosiva delle acque piovane, la non attuazione dei profili d'abbandono e la mancata messa in sicurezza dell'intera area di cava, non fa dormire sonni tranquilli a chi vive in quella zona e nella vicina Acquacalda.
Messa in sicurezza nell'ex cava di pomice. I lavori a buon punto
Salvatore Sarpi
Dopo il dissequestro momentaneo, concesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona, prosegue nell'area della ex cava pomicifera di Porticello, a Lipari, l'intervento della ditta Pittari incaricata dal Comune e dalla Provincia regionale di Messina di creare, attraverso una serie di interventi, le condizioni di sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini e turisti in transito lungo la provinciale. Situazioni di pericolo derivanti dallo stato di abbandono della cava e dalla sua mancata messa in sicurezza dopo la scadenza della concessione e del successivo sequestro operato dalla magistratura.
Dopo il primo intervento effettuato a mezza costa, per rimuovere una consistente frana e per la regimentazione delle acque, l'impresa sta operando per "alleggerire" il costone pomicifero che grava sul muro che delimita la provinciale e che è stato interessato da un cedimento 15 giorni fa. Il materiale rimosso dalla montagna, dove si stanno creando specifici terrazzamenti, viene posizionato in un'area sottostante la strada provinciale a protezione della stessa. Una volta completata quest'opera si metterà mano al muro delimitatorio. La strada, quindi, è destinata a restare chiusa ancora per qualche giorno.
Le operazioni si stanno svolgendo sotto la supervisione del geologo Domenico Russo e del geometra Vito Torre. L'intervento sino ad ora attuato è stato sottoposto nelle ultime ore ad un vero e proprio "banco di prova" costituito da una abbondante precipitazione. Il risultato è stato più che soddisfacente. Occorre, comunque, evidenziare che gli interventi in atto non sono che una minima parte di quelli necessari per scongiurare disastri nell'intera area di Porticello dove l'azione erosiva delle acque piovane, la non attuazione dei profili d'abbandono e la mancata messa in sicurezza dell'intera area di cava, non fa dormire sonni tranquilli a chi vive in quella zona e nella vicina Acquacalda.
Privatizzazione Tirrenia. Entro il 15 bisogna chiudere con le Regioni
Per quanto concerne la privatizzazione di Tirrenia, "entro il 15 di ottobre dobbiamo chiudere con le regioni interessate dai collegamenti regionali e poi naturalmente fare le gare cosi' come ci ha chiesto l'Europa". Cosi' si è espresso il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, parlando con i giornalisti a Trieste a margine dell'assemblea generale pubblica dell'Associazione industriali che aveva quale tema "Infrastrutture per il territorio".
lunedì 12 ottobre 2009
SANITA’: DALLA REGIONE PRECISANO L’AMBULANZA DI PANAREA E’ DI PROPRIETA’ DEL COMUNE DI LIPARI
“Il mezzo fuori uso che nell’isola di Panarea non ha consentito il corretto trasporto di un paziente all’elipista è un’ambulanza elettrica di proprietà del comune di Lipari ed è stata donata dalla Protezione civile nazionale. Dalle prime ricostruzioni oltretutto sembra che il mezzo sia guasto da parecchi mesi”. Lo afferma Dino Alagna, responsabile del servizio di emergenza urgenza dell’assessorato regionale alla Sanità.
“Sull’isola di Panarea - aggiunge Alagna - non è prevista un’ambulanza del 118, in base all’ultima pianificazione che risale al 2001. Da quanto è emerso, l’intervento del mezzo dell’elisoccorso del 118 è stato tempestivo e il paziente è stato ricoverato all’ospedale Papardo dove la sua patologia è stata affrontata con successo”.
“Sull’isola di Panarea - aggiunge Alagna - non è prevista un’ambulanza del 118, in base all’ultima pianificazione che risale al 2001. Da quanto è emerso, l’intervento del mezzo dell’elisoccorso del 118 è stato tempestivo e il paziente è stato ricoverato all’ospedale Papardo dove la sua patologia è stata affrontata con successo”.
Ginostra: "Fuga nella notte" della ditta che lavorava al porto
(Gianluca Giuffrè- Ginostra news) Dal 22 Novembre scorso a Ginostra,minuscola frazione alle pendici dello Stromboli, non attraccano più le navi di linea e gli isolani sono costretti a rifornirsi di viveri a proprie spese con dei barconi privati. Accade,infatti, che da Novembre il pontile di Protezione Civile di Ginostra è inagibile a causa di una mareggiata che ha distrutto la testata dell’approdo. Da allora ben pochi interventi sono stati fatti ed il molo è sempre più a rischio di crollo. Durante l’estate, appena trascorsa, sono stati riempiti i cassoni di calcestruzzo ma non si è provveduto a consolidare l’opera che ancora oggi risulta priva di fondamenta e sicurezza. La ditta che ha cercato di riparare il molo non ha completato i lavori e ha praticato dei fori che poi non sono stati riempiti di calcestruzzo,indebolendo la parte Nord del pontile esposto ai venti dominanti. Inoltre, ieri mattina all’alba, attraverso l’ausilio di una chiatta, la ditta è letteralmente fuggita portandosi dietro mezzi e attrezzature da lavoro e lasciandosi alle spalle, disseminati lungo tutta la scogliera e nell’approdo stesso, pericolosi ferrosi e materiali di risulta che rischiano di danneggiare ulteriormente il molo in caso di mareggiate, oltre che essere un pericolo per tutti coloro che transitano nella zona portuale. Non è stato riparato il faro notturno e quindi anche volendo nessun mezzo può accostarsi alla borgata di notte. Essendo Ginostra sotto un vulcano attivo occorre rendere funzionale e fruibile l’intera area portuale nel più breve tempo possibile così da poter fare fronte ad eventuali emergenze legate all’attività del vulcano Stromboli.
‘Non si capisce cosa stia accadendo. Abbiamo chiesto più volte l’intervento delle autorità -ha dichiarato Riccardo Lo Schiavo dell’associazione Marevivo- ma tutto continua a restare in una fase di stallo. Le prossime mareggiate finiranno per distruggere definitivamente il porto di Ginostra a causa del mancato e risolutivo intervento di messa in sicurezza. Intanto,abbiamo perso tutte le corse a mezzo navi, tra cui l’importantissimo collegamento Napoli - Eolie ed il villaggio è semi-paralizzato. Solo i più ricchi possono permettersi mezzi privati. A causa di questa situazione è crollato anche il turismo". Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, da cui dipende amministrativamente Ginostra, in occasione di una sua recente visita nel paesino aveva promesso pubblicamente un suo intervento sulla vicenda pontile e trasporti ma le sue promesse fino ad oggi sono rimaste tali. Anche la Prefettura di Messina era stata investita del caso Ginostra, ma, dopo quasi un anno, ancora non risultano interventi da parte di chi rappresenta il Governo Nazionale nella provincia di Messina.
‘Non si capisce cosa stia accadendo. Abbiamo chiesto più volte l’intervento delle autorità -ha dichiarato Riccardo Lo Schiavo dell’associazione Marevivo- ma tutto continua a restare in una fase di stallo. Le prossime mareggiate finiranno per distruggere definitivamente il porto di Ginostra a causa del mancato e risolutivo intervento di messa in sicurezza. Intanto,abbiamo perso tutte le corse a mezzo navi, tra cui l’importantissimo collegamento Napoli - Eolie ed il villaggio è semi-paralizzato. Solo i più ricchi possono permettersi mezzi privati. A causa di questa situazione è crollato anche il turismo". Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, da cui dipende amministrativamente Ginostra, in occasione di una sua recente visita nel paesino aveva promesso pubblicamente un suo intervento sulla vicenda pontile e trasporti ma le sue promesse fino ad oggi sono rimaste tali. Anche la Prefettura di Messina era stata investita del caso Ginostra, ma, dopo quasi un anno, ancora non risultano interventi da parte di chi rappresenta il Governo Nazionale nella provincia di Messina.
Ars: Interrogazione parlamentare sull'ennesimo soccorso in motoape a Panarea
"Per un attimo non si è sfiorata la tragedia e dopo il caso Mazzarino stava per verificarsi un caso Panarea. Se questo è il risultato del modello sanitario voluto dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, bisogna ammettere che abbiamo sbagliato a sostenere la riforma ed era meglio il commissariamento da parte del Governo", dice Salvino Caputo, presidente della Commissione Parlamentare Attività produttive dell'Ars, che ha presentato una interrogazione parlamentare in Commissione Sanità per quello che è successo a Panarea, dove un paziente in gravi condizioni è stato soccorso con una motoape perché l'autoambulanza era guasta. "Siamo di fronte a fatti gravi - continua - che l'assessore Russo non può liquidare con accuse scomposte che riserva a chi ha il coraggio di criticarlo apertamente. Siamo di fronte al fallimento della riforma sanitaria che sta mettendo a seri rischi la salute dei cittadini". Per Caputo "paghiamo milioni di euro per mantenere un servizio di emergenza che Russo ha recentemente rinnovato per poi assistere ad una ambulanza che ha il motore fuori uso. Oltre alla Commissione di inchiesta il Parlamento deve valutare se presentare una mozione di sfiducia contro il responsabile della sanità siciliana". "Fare i tagli è facile - conclude Caputo -. La capacità sta nel mantenere i livelli sanitari di sicurezza e di eccellenza".
A proposito di Messina (di Paolo Arena)
(Paolo Arena) Ponte sullo Stretto, Matteoli: "A dicembre inizio lavori"
L'assemblea di Assindustria a Trieste di oggi è l'occasione per il Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto: "a dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Pietro Ciucci, partiranno i primi lavori."
L'ennesimo annuncio di inizio lavori ("lavori preliminari" precisa il Ministro) arriva all'indomani della tragica alluvione di Messina
Non è bastata la tragedia messinese e i relativi richiami di Napolitano ("piuttosto che in opere faraoniche, investire sulla sicurezza") a far desistere il governo da un progetto tanto inutile quanto dannoso. Ne le proteste di Sabato scorso sono valse a stimolare un po' di pudore nei nostri politici: cartelli con su scritto "Omicidio doloso. Aspettavano i morti per discutere del ponte" e urla all´indirizzo di Matteoli "assassini", hanno accolto i rappresentanti del Governo, convenuti in occasioni dei funerali delle vittime.
Era stato Berlusconi a parlare di "disastro prevedibile" in riferimento alla tragica alluvione. Tanto prevedibile da continuare di anno in anno con la nenia del Ponte, senza intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio.
Ma si sa, per chi cerca l'audience, meglio gli annunci roboanti che il lovoro concreto.
Paolo Arena
L'assemblea di Assindustria a Trieste di oggi è l'occasione per il Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto: "a dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Pietro Ciucci, partiranno i primi lavori."
L'ennesimo annuncio di inizio lavori ("lavori preliminari" precisa il Ministro) arriva all'indomani della tragica alluvione di Messina
Non è bastata la tragedia messinese e i relativi richiami di Napolitano ("piuttosto che in opere faraoniche, investire sulla sicurezza") a far desistere il governo da un progetto tanto inutile quanto dannoso. Ne le proteste di Sabato scorso sono valse a stimolare un po' di pudore nei nostri politici: cartelli con su scritto "Omicidio doloso. Aspettavano i morti per discutere del ponte" e urla all´indirizzo di Matteoli "assassini", hanno accolto i rappresentanti del Governo, convenuti in occasioni dei funerali delle vittime.
Era stato Berlusconi a parlare di "disastro prevedibile" in riferimento alla tragica alluvione. Tanto prevedibile da continuare di anno in anno con la nenia del Ponte, senza intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio.
Ma si sa, per chi cerca l'audience, meglio gli annunci roboanti che il lovoro concreto.
Paolo Arena
Lipari: Reinstallato il cantiere nella via Carnevale
Reinstallato, come visibile dalla foto, il cantiere sulla parte bassa della professor Carnevale di Lipari. Dovrebbe essere il chiaro segnale di una imminente ripresa dei lavori sospesi nel clou della stagione estiva. Auspicabile possano essere completati entro la fine dell'anno anche per disciplinare in modo diverso il traffico sul Corso Vittorio Emanuele.
Liquami a Canneto: Effettuato l'intervento
L'ira degli abitanti...qualche segnalazione.. un contatto diretto con il dottor Domenico Russo... e alla fine è prevalso il buon senso ed è stato effettuato l'intervento di espurgo sul pozzetto dal quale in via Torrente Boccetta fuoriuscivano dalla mattinata liquami a non finire (vedi video del nostro precedente servizio).
Resta da risolvere il problema in via definitiva indiviando la causa per la quale da agosto, con una certa frequenza, l'episodio si ripete.
Altrimenti "l'appuntamento" con i liquami è rinviato a fra una decina di giorni.
Resta da risolvere il problema in via definitiva indiviando la causa per la quale da agosto, con una certa frequenza, l'episodio si ripete.
Altrimenti "l'appuntamento" con i liquami è rinviato a fra una decina di giorni.
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