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giovedì 2 settembre 2010
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (109° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Attrezzi della cultura contadina
2) Attrezzo da pesca
3) Una donna di Quattropani che fila la lana
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Attrezzi della cultura contadina
2) Attrezzo da pesca
3) Una donna di Quattropani che fila la lana
mercoledì 1 settembre 2010
Sabatini: "Ma quale fuga di notizie.. piuttosto notizie che scappano dal cervello di chi li ha partorite". La nostra considerazione: Ma è una novità?
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini una nota che, intanto, è opportuno chiarire non ci riguarda direttamente. La pubblichiamo anche perchè è strettamente collegata ad un'altra nota di Marco Giorgianni ( http://eolienews.blogspot.com/2010/09/l-udc-nella-giunta-bruno-marco.html )
Prima di pubblicare la nota di Sabatini vogliamo fare una nostra brevissima considerazione. Più che fuga di notizie ci sembrano le solite "fantasie" di qualcuno che ha scambiato l'informazione per uno scadente "avanspettacolo". Ma non è una novità ognuno si distingue come può.
Sarà la stessa fonte d'informazione che ha parlato di morti e feriti per il terremoto, di meduse giganti ? Probabilmente si. E allora non ci stupiamo.
Purtroppo, come i parenti, i colleghi(?) uno non se li può scegliere
SABATINI: "Ho letto la fantasiosa "fuga di notizie" che un giornale on-line ha pubblicato, ed a dire il vero credo che le notizie più che una "fuga" stiano tentando di "scappare dal cervello che le ha partorite".
Mai, dico mai in questi anni ho avuto alcuna titubanza nel condividere o apprezzare la linea politica che Marco Giorgianni, Nunziatina D'Alia, Bartolo Lauria e Mario Paino hanno voluto imprimere.
L'unica cosa giusta che Lei* ha riportato è che sono "sul piede di guerra" con il primo cittadino, con in quale per Sua colpa non ho potuto condividere alcuna iniziativa".-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale Nuovo Giorno
*Riferito all'autore della "fuga"
Prima di pubblicare la nota di Sabatini vogliamo fare una nostra brevissima considerazione. Più che fuga di notizie ci sembrano le solite "fantasie" di qualcuno che ha scambiato l'informazione per uno scadente "avanspettacolo". Ma non è una novità ognuno si distingue come può.
Sarà la stessa fonte d'informazione che ha parlato di morti e feriti per il terremoto, di meduse giganti ? Probabilmente si. E allora non ci stupiamo.
Purtroppo, come i parenti, i colleghi(?) uno non se li può scegliere
SABATINI: "Ho letto la fantasiosa "fuga di notizie" che un giornale on-line ha pubblicato, ed a dire il vero credo che le notizie più che una "fuga" stiano tentando di "scappare dal cervello che le ha partorite".
Mai, dico mai in questi anni ho avuto alcuna titubanza nel condividere o apprezzare la linea politica che Marco Giorgianni, Nunziatina D'Alia, Bartolo Lauria e Mario Paino hanno voluto imprimere.
L'unica cosa giusta che Lei* ha riportato è che sono "sul piede di guerra" con il primo cittadino, con in quale per Sua colpa non ho potuto condividere alcuna iniziativa".-
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale Nuovo Giorno
*Riferito all'autore della "fuga"
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Il consigliere Corda: "Mi congratulo con l'assessore Famà per la scelta fatta" e auspica "conversione" del presidente Longo- In ordine alla dichiarazione di appartenenza al PDL, anticipata in data odierna agli organi di stampa, dell’Assessore del Comune di Lipari, dott. Natale Famà, non posso che congratularmi con lo stesso per la scelta fatta, ma soprattutto per aver evidentemente compreso l’esigenza di chiarezza, espressa anche con il mio disagio nei giorni scorsi, e che è dovere di trasparenza di azione che ogni amministrazione deve corrispondere ai suoi cittadini.
Non nascondo altresì un sopraggiunto senso di particolare serenità personale, riguardo al rispetto e all’affetto per l’uomo e per il professionista, al quale mi legano anni di conoscenza e stima reciproca e che mai avrei voluto fossero inficiate da “bagarre”, spesso provocate da chi ama “sguazzare” con la maldicenza e la chiacchiera da cortile, e che con la politica e l’intelligenza della stessa nulla hanno a che vedere.
Sicura che alla stessa conclusione ben presto arrivi anche il collega di ex AN, il Presidente del Consiglio, rag. Giuseppe Longo, non posso esimermi dall’auspicare, oggi più che mai, la necessità di una revisione negli assetti politici delle componenti della Giunta e del Consiglio Comunale stesso.
Rosaria Corda – Consigliere PDL al Comune di Lipari
Istituto Comprensivo Lipari 2: il prof. Candia nominato reggente. In pensione il prof. Li Donni- Dopo la cessazione dal servizio e collocamento in quiescenza, a decorrere dall’01/09/2010, del prof. GIUSEPPE LI DONNI, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Lipari 2, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico per la Sicilia dott. Guido di Stefano ha conferito, in data odierna, l’incarico di reggenza per l’anno scolastico 2010/11 presso l’Istituto Comprensivo Lipari 2 al prof. RENATO CANDIA, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Lipari 1.
Tirrenia: La Fit Cisl chiede la proroga delle convenzioni in scadenza- In vista dell’incontro per il 6 settembre al ministero dei Trasporti sulla vertenza Tirrenia e Siremar, il segretario nazionale della Fit-Cisl Beniamino Leone conferma la necessità che vengano prorogati la scadenza delle convenzioni fissata per il 30 settembre prossimo e i contributi sino ad oggi erogati dallo Stato. “Questo è un elemento indiscutibile – sottolinea Leone – per il proseguo del negoziato e che ci permetterebbe di lavorare tranquillamente alla possibile soluzione della difficile vertenza. La possibilità di individuare soluzioni per facilitare il processo di privatizzazione – prosegue – separando Siremar da Tirrenia è una strada che necessariamente va esplorata ed eviterebbe gli errori del bando precedente ponendo le due aziende in una situazione di mercato migliore della precedente gara. Ciò favorirebbe l’intervento di tutti i soggetti interessati – ribadisce il sindacalista – siano essi imprese sia fondi e che troverebbero in una gara separata maggior chiarezza per una offerta. Ovviamente – conclude Leone – é nostra intenzione condividere questa volta un piano industriale che garantisca il mantenimento dell’attuale assetto occupazionale e salariale”.
Non nascondo altresì un sopraggiunto senso di particolare serenità personale, riguardo al rispetto e all’affetto per l’uomo e per il professionista, al quale mi legano anni di conoscenza e stima reciproca e che mai avrei voluto fossero inficiate da “bagarre”, spesso provocate da chi ama “sguazzare” con la maldicenza e la chiacchiera da cortile, e che con la politica e l’intelligenza della stessa nulla hanno a che vedere.
Sicura che alla stessa conclusione ben presto arrivi anche il collega di ex AN, il Presidente del Consiglio, rag. Giuseppe Longo, non posso esimermi dall’auspicare, oggi più che mai, la necessità di una revisione negli assetti politici delle componenti della Giunta e del Consiglio Comunale stesso.
Rosaria Corda – Consigliere PDL al Comune di Lipari
Istituto Comprensivo Lipari 2: il prof. Candia nominato reggente. In pensione il prof. Li Donni- Dopo la cessazione dal servizio e collocamento in quiescenza, a decorrere dall’01/09/2010, del prof. GIUSEPPE LI DONNI, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Lipari 2, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico per la Sicilia dott. Guido di Stefano ha conferito, in data odierna, l’incarico di reggenza per l’anno scolastico 2010/11 presso l’Istituto Comprensivo Lipari 2 al prof. RENATO CANDIA, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Lipari 1.
Tirrenia: La Fit Cisl chiede la proroga delle convenzioni in scadenza- In vista dell’incontro per il 6 settembre al ministero dei Trasporti sulla vertenza Tirrenia e Siremar, il segretario nazionale della Fit-Cisl Beniamino Leone conferma la necessità che vengano prorogati la scadenza delle convenzioni fissata per il 30 settembre prossimo e i contributi sino ad oggi erogati dallo Stato. “Questo è un elemento indiscutibile – sottolinea Leone – per il proseguo del negoziato e che ci permetterebbe di lavorare tranquillamente alla possibile soluzione della difficile vertenza. La possibilità di individuare soluzioni per facilitare il processo di privatizzazione – prosegue – separando Siremar da Tirrenia è una strada che necessariamente va esplorata ed eviterebbe gli errori del bando precedente ponendo le due aziende in una situazione di mercato migliore della precedente gara. Ciò favorirebbe l’intervento di tutti i soggetti interessati – ribadisce il sindacalista – siano essi imprese sia fondi e che troverebbero in una gara separata maggior chiarezza per una offerta. Ovviamente – conclude Leone – é nostra intenzione condividere questa volta un piano industriale che garantisca il mantenimento dell’attuale assetto occupazionale e salariale”.
Ludica Lipari. Il 9 settembre presentazione squadra e illustrazione progetto scuola calcio alla presenza del presidente del Siena, Massimo Mezzaroma
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Stagione sportiva 2010/2011. Presentazione squadra e illustrazione del progetto scuola calcio
Si informano tifosi, simpatizzanti, sostenitori e la cittadinanza tutta che il 9 settembre p.v., alle ore 19,00, presso il Palazzo dei Congressi in Lipari, alla presenza del Sindaco e dell’Assessore allo Sport del Comune di Lipari, del Dott. Massimo Mezzaroma, Presidente del Siena Calcio, dello staff tecnico e dell’intero organigramma dirigenziale della Ludica Lipari, sarà ufficialmente presentata la squadra (esclusivamente composta da giovani eoliani) che il prossimo 26 settembre prenderà parte al torneo di I Categoria e, soprattutto, verranno illustrati i progetti e le attività programmate per il settore giovanile (scuola calcio) per la prossima stagione sportiva.
I brillanti risultati raggiunti, la passione e la dedizione dei nostri ragazzi, l’incoraggiamento ed il sostegno delle famiglie, la convinzione dell’importante funzione sociale che il progetto sportivo della scuola calcio riveste, rappresentano, infatti, uno stimolo a proseguire nell’impegno ed a moltiplicare gli sforzi nonostante le sempre maggiori difficoltà, sia logistiche – organizzative (legate all’insularità, alla fatiscenza delle strutture sportive, alla mancanza di una sede sociale, ecc.) che economiche (costi di iscrizione ai vari tornei, spese per materiale sportivo e trasferte, ecc.).
In tale occasione sarà presentato e formalmente sottoscritto l’importante accordo di collaborazione tecnica e sportiva stipulato tra la Ludica Lipari ed il Siena Calcio che prevede, tra l’altro, l’impegno della prestigiosa società professionistica a supportare l’attività della scuola calcio con riunioni didattiche e momenti di aggiornamento per l’intero staff tecnico della Ludica, con l’osservazione periodica dello sviluppo dei giovani calciatori e l’organizzazione di appositi stages tecnici e formativi nonché la programmazione di incontri amichevoli con le proprie squadre giovanili e la partecipazione a tornei di buon livello competitivo eventualmente promossi ed organizzati della Ludica Lipari.
In ragione dell’importanza dell’evento ed a fine di assicurare ai nostri ragazzi il giusto sostegno ed incoraggiamento, Vi aspettiamo numerosi.
A conclusione dell’incontro, sarà offerto un piccolo rinfresco.
Il Presidente
Oggetto: Stagione sportiva 2010/2011. Presentazione squadra e illustrazione del progetto scuola calcio
Si informano tifosi, simpatizzanti, sostenitori e la cittadinanza tutta che il 9 settembre p.v., alle ore 19,00, presso il Palazzo dei Congressi in Lipari, alla presenza del Sindaco e dell’Assessore allo Sport del Comune di Lipari, del Dott. Massimo Mezzaroma, Presidente del Siena Calcio, dello staff tecnico e dell’intero organigramma dirigenziale della Ludica Lipari, sarà ufficialmente presentata la squadra (esclusivamente composta da giovani eoliani) che il prossimo 26 settembre prenderà parte al torneo di I Categoria e, soprattutto, verranno illustrati i progetti e le attività programmate per il settore giovanile (scuola calcio) per la prossima stagione sportiva.
I brillanti risultati raggiunti, la passione e la dedizione dei nostri ragazzi, l’incoraggiamento ed il sostegno delle famiglie, la convinzione dell’importante funzione sociale che il progetto sportivo della scuola calcio riveste, rappresentano, infatti, uno stimolo a proseguire nell’impegno ed a moltiplicare gli sforzi nonostante le sempre maggiori difficoltà, sia logistiche – organizzative (legate all’insularità, alla fatiscenza delle strutture sportive, alla mancanza di una sede sociale, ecc.) che economiche (costi di iscrizione ai vari tornei, spese per materiale sportivo e trasferte, ecc.).
In tale occasione sarà presentato e formalmente sottoscritto l’importante accordo di collaborazione tecnica e sportiva stipulato tra la Ludica Lipari ed il Siena Calcio che prevede, tra l’altro, l’impegno della prestigiosa società professionistica a supportare l’attività della scuola calcio con riunioni didattiche e momenti di aggiornamento per l’intero staff tecnico della Ludica, con l’osservazione periodica dello sviluppo dei giovani calciatori e l’organizzazione di appositi stages tecnici e formativi nonché la programmazione di incontri amichevoli con le proprie squadre giovanili e la partecipazione a tornei di buon livello competitivo eventualmente promossi ed organizzati della Ludica Lipari.
In ragione dell’importanza dell’evento ed a fine di assicurare ai nostri ragazzi il giusto sostegno ed incoraggiamento, Vi aspettiamo numerosi.
A conclusione dell’incontro, sarà offerto un piccolo rinfresco.
Il Presidente
L' UDC nella giunta Bruno? Marco Giorgianni: "Dopo l'iralità suscitata da tale notizia non posso che definire tale ipotesi pura follia isterica".
Riceviamo e pubblichiamo:
A proposito dell' ipotesi avanzata circa una possibile trattativa con "l´U.D.C. di Giampiero D´Alia" per un´eventuale partecipazione dei suoi componenti all´Amministrazione Bruno ed addirittura una mia possibile indicazione ad Assessore, superato il momento d´irrefrenabile ilarità che ha suscitato, credo necessario un chiarimento.
L´ipotesi ventilata è solo PURA FOLLIA ISTERICA.
L´UDC non ha nulla a che condividere con questa Amministrazione e con questo modo di amministrare il paese. Noi ci siamo posti allora in alternativa a questa compagine amministrativa perché la ritenevamo inadeguata ad affrontare i problemi del paese, ed oggi, restiamo alternativi nella costatazione indiscutibile che questa Amministrazione si è dimostrata inadeguata e fallimentare nell´affrontare i problemi del paese.
Quindi a chiunque sia intenzionato ad avviare questa "trattativa" possiamo solo consigliare di impiegare il proprio tempo in qualcosa di più serio per il paese. Siamo stati eletti per rappresentare l´opposizione a questa Amministrazione e resteremo opposizione a questa Amministrazione.
Una riflessione seria, invece, vorrei fare sulla differenza ipotizzata dalla "notizia" tra i Consiglieri Lauria, Paino e D´Alia. L´UDC rappresentato nel Consiglio Comunale di Lipari è uno solo, indipendentemente dai rapporti di amicizia e stima che legano i suoi Consiglieri ai Leader che il nostro partito vanta in provincia. Mai i Consiglieri UDC si sono caratterizzati per posizioni avverse e contraddittorie tra di loro nello svolgere il loro compito in Consiglio Comunale, ne mai è venuta meno la collaborazione e la stima che li lega al Consigliere Sabatini di Nuovo Giorno.
Noi non soffriamo delle evidenti contraddizioni e dei ripetuti scontri che invece hanno caratterizzato, come tutti possono vedere, questa maggioranza.
Marco Giorgianni
A proposito dell' ipotesi avanzata circa una possibile trattativa con "l´U.D.C. di Giampiero D´Alia" per un´eventuale partecipazione dei suoi componenti all´Amministrazione Bruno ed addirittura una mia possibile indicazione ad Assessore, superato il momento d´irrefrenabile ilarità che ha suscitato, credo necessario un chiarimento.
L´ipotesi ventilata è solo PURA FOLLIA ISTERICA.
L´UDC non ha nulla a che condividere con questa Amministrazione e con questo modo di amministrare il paese. Noi ci siamo posti allora in alternativa a questa compagine amministrativa perché la ritenevamo inadeguata ad affrontare i problemi del paese, ed oggi, restiamo alternativi nella costatazione indiscutibile che questa Amministrazione si è dimostrata inadeguata e fallimentare nell´affrontare i problemi del paese.
Quindi a chiunque sia intenzionato ad avviare questa "trattativa" possiamo solo consigliare di impiegare il proprio tempo in qualcosa di più serio per il paese. Siamo stati eletti per rappresentare l´opposizione a questa Amministrazione e resteremo opposizione a questa Amministrazione.
Una riflessione seria, invece, vorrei fare sulla differenza ipotizzata dalla "notizia" tra i Consiglieri Lauria, Paino e D´Alia. L´UDC rappresentato nel Consiglio Comunale di Lipari è uno solo, indipendentemente dai rapporti di amicizia e stima che legano i suoi Consiglieri ai Leader che il nostro partito vanta in provincia. Mai i Consiglieri UDC si sono caratterizzati per posizioni avverse e contraddittorie tra di loro nello svolgere il loro compito in Consiglio Comunale, ne mai è venuta meno la collaborazione e la stima che li lega al Consigliere Sabatini di Nuovo Giorno.
Noi non soffriamo delle evidenti contraddizioni e dei ripetuti scontri che invece hanno caratterizzato, come tutti possono vedere, questa maggioranza.
Marco Giorgianni
ITCG "Conti". Le date d'inizio dell'anno scolastico 2010/2011
Si comunica che il Collegio docenti dell'I.I.S. " ISA CONTI" di Lipari, in data odierna, ha deliberato l' inizio dell'anno scolastico 2010-2011 nel seguente modo:
13 settembre: solo 5^ classi (dalle ore 8,30)
14 settembre: solo le classi 2^, 3^ e 4^ (dalle ore 8,30)
15 settembre: solo le 1^ classi ( dalle ore 8,30)
16 settembre: tutte le classi ( dalle ore 8,30)
Il Dirigente Scolastico (prof.ssa Tommasa Basile)
Parlamentari siciliani Germanà, Marinello, Giibino e Pagano (PDL) pronti ad ingaggiare battaglia in nome del rispetto e della tutela dei cacciatori
COMUNICATO STAMPA
L’Assessore alle Risorse Agricole ed Alimentari della Regione Sicilia, vuole limitare il divieto di caccia provvisorio nelle isole minori alla sola parte del territorio compreso nelle ZPS, si erge a paradigma delle solite e abituali peculiarità che contraddistinguono la Sicilia.
Ogni categoria sociale è meritevole di attenzione e protezione da parte di coloro che sono investiti a gestire la “res publica”, ma è chiaro che il crogiuolo frammentato del Governo Lombardo sostenuto da un’accozzaglia di schieramenti assurdi e antitetici, emanando il decreto recante modifiche al Calendario Venatorio 2010/2011, di fatto ha stretto nella morsa delle proibizioni ingiustificate e immotivate, il consistente insieme formato dai cacciatori, ai quali è stato opposto un divieto generale provvisorio di caccia nelle isole minori, in quanto interessate alla migrazione, ponendo quindi un’interdizione assoluta estendendosi “erga omnes” anche alla selvaggina stanziale.
Cosi il governo Lombardo, attraverso l’utilizzo di mass media ha mistificato e travolto la realtà, delineando un quadro che non risponde ad alcun criterio di congruenza e aderenza alla disciplina dell’attività venatoria, fornendo altresì un’interpretazione arbitraria e parziale dell’Ordinanza 638/2010 emessa dal TAR di Palermo il 17/07/2010, che per inciso è da intendere come un provvedimento cautelare del Giudice Amministrativo in attesa della pronunzia in grado di appello.
Va altresì esposta la circostanza che l’anelito alla legalità del Governo Lombardo è quantomeno bizzarro, se si considera che è stata più volte violata, fraintesa e aggirata la fondamentale legge 157/1992, recante le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
Questi i dettagli che costituiscono il substrato sul quale si fondano le massicce proteste dei cacciatori che, di fronte alla richiesta condivisa da tutti i membri della categoria circa la restituzione dei certificati elettorali, hanno ricevuto dall’amministrazione Lombardo un umiliante invito al silenzio e l’esortazione a rinunciare a difendere i loro diritti e le loro prerogative, acuendo lo scontro e i contrasti, e marginalizzando un’attività dai profili positivi negli ambiti più disparati del settore terziario, visto che la caccia ha ricadute proficue non solo in termini strettamente e puramente economici, ma attivando un circolo virtuoso reca benefici anche all’indotto turistico e all’immagine da esportare della nostra Sicilia.
Il dissenso e la protesta dilagano, e mentre il Governo siciliano esorta all’abbandono della lotta per i diritti, cosi i parlamentari siciliani del Pdl Nino Germanà, Giuseppe Marinello, Enzo Giibino e Alessandro Pagano sono pronto ad ingaggiare la loro battaglia in nome del rispetto e della tutela dei cacciatori.
Roma, 01 Settembre 2010
Ufficio Stampa On. Nino Germanà
L’Assessore alle Risorse Agricole ed Alimentari della Regione Sicilia, vuole limitare il divieto di caccia provvisorio nelle isole minori alla sola parte del territorio compreso nelle ZPS, si erge a paradigma delle solite e abituali peculiarità che contraddistinguono la Sicilia.
Ogni categoria sociale è meritevole di attenzione e protezione da parte di coloro che sono investiti a gestire la “res publica”, ma è chiaro che il crogiuolo frammentato del Governo Lombardo sostenuto da un’accozzaglia di schieramenti assurdi e antitetici, emanando il decreto recante modifiche al Calendario Venatorio 2010/2011, di fatto ha stretto nella morsa delle proibizioni ingiustificate e immotivate, il consistente insieme formato dai cacciatori, ai quali è stato opposto un divieto generale provvisorio di caccia nelle isole minori, in quanto interessate alla migrazione, ponendo quindi un’interdizione assoluta estendendosi “erga omnes” anche alla selvaggina stanziale.
Cosi il governo Lombardo, attraverso l’utilizzo di mass media ha mistificato e travolto la realtà, delineando un quadro che non risponde ad alcun criterio di congruenza e aderenza alla disciplina dell’attività venatoria, fornendo altresì un’interpretazione arbitraria e parziale dell’Ordinanza 638/2010 emessa dal TAR di Palermo il 17/07/2010, che per inciso è da intendere come un provvedimento cautelare del Giudice Amministrativo in attesa della pronunzia in grado di appello.
Va altresì esposta la circostanza che l’anelito alla legalità del Governo Lombardo è quantomeno bizzarro, se si considera che è stata più volte violata, fraintesa e aggirata la fondamentale legge 157/1992, recante le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
Questi i dettagli che costituiscono il substrato sul quale si fondano le massicce proteste dei cacciatori che, di fronte alla richiesta condivisa da tutti i membri della categoria circa la restituzione dei certificati elettorali, hanno ricevuto dall’amministrazione Lombardo un umiliante invito al silenzio e l’esortazione a rinunciare a difendere i loro diritti e le loro prerogative, acuendo lo scontro e i contrasti, e marginalizzando un’attività dai profili positivi negli ambiti più disparati del settore terziario, visto che la caccia ha ricadute proficue non solo in termini strettamente e puramente economici, ma attivando un circolo virtuoso reca benefici anche all’indotto turistico e all’immagine da esportare della nostra Sicilia.
Il dissenso e la protesta dilagano, e mentre il Governo siciliano esorta all’abbandono della lotta per i diritti, cosi i parlamentari siciliani del Pdl Nino Germanà, Giuseppe Marinello, Enzo Giibino e Alessandro Pagano sono pronto ad ingaggiare la loro battaglia in nome del rispetto e della tutela dei cacciatori.
Roma, 01 Settembre 2010
Ufficio Stampa On. Nino Germanà
Caro mitico Giulio.....ti scrivo. Lettera aperta del PD su "Una estate e …una amministrazione da dimenticare"
Una estate e …una amministrazione da dimenticare
Lettera del Partito Democratico ad un mitico “Giulio”…
Caro Giulio,
mi chiedi come è andata quest’estate alle Eolie e mi sembra proprio male.
Il mare sempre con le meduse e le spiagge sporche, tanto che se la scampavi con le prime, a terra, ti assalivano le vespe. E questo quando riuscivo a parcheggiare, il che accadeva di rado, soprattutto a Canneto. Acquacalda è sempre più un paese fantasma dove il tempo sembra essersi fermato. Porticello, invece, è come una periferia in zona di guerra abbandonata dopo un attacco aereo. L’unica spiaggia di Lipari centro, Portinente, è scomparsa e nessuno ne parla più. Ma se le spiagge erano sporche, le strade ed i vicoli non lo sono stati da meno. Escrementi di cane da per tutto e non solo, sacchetti di spazzatura ad ogni angolo e, vicino ai cassonetti, una puzza da non dire. Dicono che è un metodo nuovo che si chiama “differenziata”. Infine il caos di giorno e di notte, ma di notte un parapiglia ancora maggiore. Soprattutto nelle mattinate schiamazzi, gridi, pianti. Si pianti, perché Lipari di notte è diventata una specie di fronte del porto con picchiatori e vandali a briglia sciolta. E nessuno li controlla. Tutti sperano nel nuovo comandante dei Vigili perché quello attuale non solo lo sceglie il Sindaco ma, addirittura, gli assomiglia ed è tanto fedele.
Si caro Giulio, sono veramente incazzato anche perché in pochi mesi ho dovuto sborsare un sacco di soldi per l’acqua e la spazzatura. Quest’anno la bolletta dei rifiuti è arrivata due volte nel giro di pochi mesi, quella dell’acqua è triplicata perché il Comune ha sostituito l’Eas e, al Comune, pare che hanno fatto anche un po’ di confusione. Ma la confusione e il disservizio sono ormai la norma nel nostro Comune e tutti se ne fregano delle proteste dei cittadini.
Per il resto la solita vita. Un turismo che si trascina stancamente nelle poche settimane di agosto sempre meno di qualità e senza proposte innovative. Per la prima volta negli ultimi trent’anni il Sindaco può vantarsi che in pieno ferragosto si trovavano posti in albergo anche senza prenotazioni. Un successo…. La destagionalizzazione è una chimera, le Terme di San Calogero sono ancora chiuse, i sentieri tanto ricercati soprattutto dai turisti stranieri sono solo sulle mappe. Non si sa che fine farà la Siremar e chi studia e lavora fuori sede dovrà pernottare sulla terra ferma perché viaggiare tutti i giorni, con questi servizi incerti, è praticamente impossibile.
L’unico contento a Lipari è il Sindaco. L’abbiamo visto il giorno di San Bartolo, con la sua fascia tricolore a tracollo, tronfio e sorridente. Ma come si fa ad essere allegri, ci chiediamo, col paese in queste condizioni… Forse pensa che gli eoliani non se ne rendano conto.
Caro Giulio, le nostre isole hanno bisogno di programmare il futuro, con delle scelte ben precise tali da non lasciare spazio all’improvvisazione degli ultimi anni, ma non è cosa di questa amministrazione. Non ci rimane che sperare in un cambiamento. Quando? Speriamo presto, il più presto possibile perché le cose peggiorano di giorno in giorno. Sinceramente.
Il Direttivo del Partito Democratico
Sezione di Lipari
Lipari, 31 agosto 2010
Lettera del Partito Democratico ad un mitico “Giulio”…
Caro Giulio,
mi chiedi come è andata quest’estate alle Eolie e mi sembra proprio male.
Il mare sempre con le meduse e le spiagge sporche, tanto che se la scampavi con le prime, a terra, ti assalivano le vespe. E questo quando riuscivo a parcheggiare, il che accadeva di rado, soprattutto a Canneto. Acquacalda è sempre più un paese fantasma dove il tempo sembra essersi fermato. Porticello, invece, è come una periferia in zona di guerra abbandonata dopo un attacco aereo. L’unica spiaggia di Lipari centro, Portinente, è scomparsa e nessuno ne parla più. Ma se le spiagge erano sporche, le strade ed i vicoli non lo sono stati da meno. Escrementi di cane da per tutto e non solo, sacchetti di spazzatura ad ogni angolo e, vicino ai cassonetti, una puzza da non dire. Dicono che è un metodo nuovo che si chiama “differenziata”. Infine il caos di giorno e di notte, ma di notte un parapiglia ancora maggiore. Soprattutto nelle mattinate schiamazzi, gridi, pianti. Si pianti, perché Lipari di notte è diventata una specie di fronte del porto con picchiatori e vandali a briglia sciolta. E nessuno li controlla. Tutti sperano nel nuovo comandante dei Vigili perché quello attuale non solo lo sceglie il Sindaco ma, addirittura, gli assomiglia ed è tanto fedele.
Si caro Giulio, sono veramente incazzato anche perché in pochi mesi ho dovuto sborsare un sacco di soldi per l’acqua e la spazzatura. Quest’anno la bolletta dei rifiuti è arrivata due volte nel giro di pochi mesi, quella dell’acqua è triplicata perché il Comune ha sostituito l’Eas e, al Comune, pare che hanno fatto anche un po’ di confusione. Ma la confusione e il disservizio sono ormai la norma nel nostro Comune e tutti se ne fregano delle proteste dei cittadini.
Per il resto la solita vita. Un turismo che si trascina stancamente nelle poche settimane di agosto sempre meno di qualità e senza proposte innovative. Per la prima volta negli ultimi trent’anni il Sindaco può vantarsi che in pieno ferragosto si trovavano posti in albergo anche senza prenotazioni. Un successo…. La destagionalizzazione è una chimera, le Terme di San Calogero sono ancora chiuse, i sentieri tanto ricercati soprattutto dai turisti stranieri sono solo sulle mappe. Non si sa che fine farà la Siremar e chi studia e lavora fuori sede dovrà pernottare sulla terra ferma perché viaggiare tutti i giorni, con questi servizi incerti, è praticamente impossibile.
L’unico contento a Lipari è il Sindaco. L’abbiamo visto il giorno di San Bartolo, con la sua fascia tricolore a tracollo, tronfio e sorridente. Ma come si fa ad essere allegri, ci chiediamo, col paese in queste condizioni… Forse pensa che gli eoliani non se ne rendano conto.
Caro Giulio, le nostre isole hanno bisogno di programmare il futuro, con delle scelte ben precise tali da non lasciare spazio all’improvvisazione degli ultimi anni, ma non è cosa di questa amministrazione. Non ci rimane che sperare in un cambiamento. Quando? Speriamo presto, il più presto possibile perché le cose peggiorano di giorno in giorno. Sinceramente.
Il Direttivo del Partito Democratico
Sezione di Lipari
Lipari, 31 agosto 2010
L'assessore Famà: "Io sto con il PDL"
Dopo lo "strappo" registratosi a livello nazionale in casa PDL e che ha visto i cosidetti "finiani" prendere, almeno per il momento, le distanze, dobbiamo registrare una dichiarazione dell'assessore comunale di Lipari Natale Famà (ex AN). " Riconoscendomi- ha affermato- nello spirito e nelle motivazioni che hanno portato alla costituzione del PDL, e non nelle posizioni assunte da Gianfranco Fini, dichiaro di aderire ad esso".
Sgrombrate, quindi, le voci che volevano l'assessore Famà in procinto di convergere nei cosidetti "finiani".
Tra gli ex An, presenti in consiglio comunale e in giunta a Lipari, sino a questo momento l'unico a non avere dichiarato la sua appartenenza resta, quindi, il presidente del consiglio comunale Pino Longo. Gli altri, ad eccezione del consigliere Guarino, dichiaratosi indipendente, hanno dichiarato la loro appartenenza al PDL
Sgrombrate, quindi, le voci che volevano l'assessore Famà in procinto di convergere nei cosidetti "finiani".
Tra gli ex An, presenti in consiglio comunale e in giunta a Lipari, sino a questo momento l'unico a non avere dichiarato la sua appartenenza resta, quindi, il presidente del consiglio comunale Pino Longo. Gli altri, ad eccezione del consigliere Guarino, dichiaratosi indipendente, hanno dichiarato la loro appartenenza al PDL
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (video fotografico 2° parte) (R)
Secondo parte del video fotografico "Come erano le Eolie e gli eoliani" realizzato con le foto pubblicate all'interno di questa rubrica di Eolienews (puntate 1/108):
Il video è visibile anche su youtube a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=aehmA3Oq9qA
Il video è visibile anche su youtube a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=aehmA3Oq9qA
Vip alle Eolie. Il fidanzato della Maya mette su casa a Lipari
La bellissima Veronica Maya è sbarcata di nuovo da qualche giorno a Lipari al fianco del suo fidanzato Marco Moraci, quotatissimo chirurgo plastico, che opera tra l´altro a Roma e Londra e proprietario di una meravigliosa villa in costruzione sita in località "Due Vie" (Pianoconte), per la quale è in visita per controllare lo stato di avanzamento dei lavori.
Nella prima foto: Veronica Maya, insieme a Marco Moraci, Angelo Merlino, costruttore edile e titolare della MeKi - Impresa Edile, impresa di fiducia, oltre di Marco e Veronica di tanti altri "VIP"
Nella prima foto: Veronica Maya, insieme a Marco Moraci, Angelo Merlino, costruttore edile e titolare della MeKi - Impresa Edile, impresa di fiducia, oltre di Marco e Veronica di tanti altri "VIP"
La Voce Eoliana: "Rieccoci"
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Direttore, inviamo notizie da un Parco Nazionale simile a quello che dovrebbe (usiamo il
condizionale, anche alla luce degli ultimi avvenimenti della politica nazionale) essere istituito nel
nostro arcipelago, si tratta del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, un altro eterno incompiuto che tutt'oggi stenta ancora a brillare di luce propria ed annaspa a causa dei tagli operati dalla Finanziaria.
Da un sondaggio condotto da un gruppo di studiosi dell'Università di Padova e dal prof. Andrea Camperio Ciani, sembra emergere un malcontento generale da parte della popolazione locale tanto da determinare, si legge in una relazione inviata al Ministero dell'Ambiente, un “opposizione della popolazione al parco, passata dal 50% al 90-95%”, generata dai vincoli e dalle imitazioni che non si sono trasformati in altrettanti benefici e ricadute economiche, determinando il più delle volte vere e proprie disparità di trattamento.
Oggi si chiede una ridefinizione dei confini del parco, divenuto ormai ingestibile, anche a causa delle limitate risorse finanziarie, e per rilanciare il turismo nell'Arcipelago Toscano, messo a dura prova dai continui divieti e vincoli.
La stessa Associazione Albergatori Elbani, ha chiesto una riduzione della perimetrazione del parco, infatti in un suo comunicato si legge: “Concordiamo anche con la proposta del Sindaco di Capoliveri di rivedere in tempi brevi i confini del Parco. Questi sono nati sulle carte del Ministero, senza tener conto della realtà elbana. In effetti ci siamo sempre chiesti come possono rientrare entro i confini del Parco alcune zone fortemente antropizzate. Sarebbe certamente più opportuno concentrare le proprie, poche risorse, in quelle parti di territorio che veramente dovrebbero essere oggetto di attenzioni dell'Ente ricche di natura, fauna, flora e tradizioni ambientali.”
A questo punto postiamo un articolo tratto da IL TIRRENO, sabato, 15 maggio 2010, pagina 6, relativo ad un intervista rilasciata da Ruggiero Barbetti.
PORTOFERRAIO. Un Parco che «ha deluso le aspettative anche di chi era a favore dell’ente proprio per come è strutturato». Parola di Ruggero Barbetti, presidente della Comunità del Parco, sindaco di Capoliveri ed ex commissario dell’ente.
Parole che arrivano nel bel mezzo delle polemiche per lo studio condotto dal professor Andrea Camperio Ciani, docente dell’Università di Padova, sul giudizio degli elbani in merito al Parco. Ma che, con quell’indagine, non vogliono avere niente a che fare. A Barbetti, infatti, non interessa
fare commenti o entrare in polemica né con i vertici del Parco né con l’Università. Semmai occorre ragionare di come riorganizzare «un ente che oggi galleggia - ammette - e che ha deluso anche quelli che l’hanno voluto».
«C’è un primo, indispensabile passaggio da compiere perché la situazione cambi e anche gli elbani vivano in maniera diversa il Parco - afferma - ed è la revisione dei confini delle aree protette. L’ho detto all’indomani del mio insediamento nella Comunità del Parco, ma lo sostenevo anche
quando ho ricoperto l’incarico di commissario, verificando di persona cosa significhi gestire aree
così vaste con poche risorse.
Aree che, in molti casi, ha poco senso continuare a tenere all’interno dei confini del Parco». Riprendere questa discussione, per Barbetti, diventa ora la priorità perché aldilà di indagini e studi sull’attività dell’ente e su come viene giudicata dalla popolazione ci sono delle difficoltà di fondo da risolvere, a cominciare dallo stato di manutenzione dei sentieri. «Non è possibile
prendersi cura nel modo adeguato di aree così vaste - spiega il presidente della Comunità - c’è
stato il periodo delle vacche grasse, all’epoca dell’insediamento di Tanelli, quando le risorse per i
sentieri non mancavano. Oggi non è più così e credo che anche le amministrazioni comunali, di
fatto le proprietarie della sentieristica del Parco che insiste sui loro territori, debbano fare la
propria parte, contribuire cioè alla manutenzione magari per un 20% degli importi previsti».Un
ragionamento da collegare strettamente alla revisione dei confini delle aree protette «da cui
dipende spesso - spiega Barbetti - anche l’opinione di alcuni cittadini che vivono e lavorano nel
Parco, cioè quella di essere sottoposti solo a maggiori vincoli senza ottenere alcun vantaggio».
Barbetti cita qualche esempio. «Penso al Calamita - afferma - che ha senso considerare, con tutto il sistema della sentieristica, un’area parco delimitata, entrando nella quale il cittadino o il turista
si rendano conto di essere all’interno di un’area protetta. Lo stesso vale per il Monte Capanne,
Capo Stella o alcune aree a Rio. Tre quattro zone, insomma, localizzate e definite e dunque più
facilmente gestibili con le risorse del Parco, appena un milione e 700mila euro con le quali è
difficile poter fare qualche cosa».Un contesto in cui si inserisce un ulteriore passo avanti che il
Parco e le istituzioni locali devono compiere: la nascita delle aree marine protette «quasi più
importanti - afferma Barbetti - delle aree protette a terra se fatte nell’interesse della protezione
delle spiagge e della balneazione».
Quello di cui il Parco ha bisogno, insomma «è un giusto mix - aggiunge Barbetti - tra il sistema a
terra, con particolare riferimento alla sentieristica, e la valorizzazione delle aree a mare».
Un’ultima valutazione riguarda Pianosa «il classico esempio italiano - conclude il presidente - di
una realtà dove insistono troppi enti con proprie competenze che si traduce nel totale immobilismo.
Cosa ne penso? Da commissario ipotizzai di favorire l’arrivo sull’isola della Comunità di San
Patrignano, cosa che poi non fu realizzata perché la Comunità si tirò indietro. Credo però che una
soluzione di questo tipo sia l’unica possibile per Pianosa» (IL TIRRENO).
Ciò che ci lascia veramente scioccati è l'intervista rilasciata sempre al Tirreno da Giovanni
Frangioni che si è battuto per l'istituzione del Parco dell'Arcipelago Toscano.
FRANGIONI: IL PARCO NAZIONALE COSI’ NON SERVE
IL PARCO NAZIONALE DELL'ARCIPELAGO TOSCANO, 14 ANNI FA LA BATTAGLIA PER L'ISTITUZIONE. DUE ANNI FA L'ULTIMA PREVISIONE AZZECCATA. OGGI L'ANALISI IMPIETOSA DELLA REALTA': "SERVE LO
SVILUPPO, IL COMPITO PRINCIPALE NON E' LA TUTELA, QUELLA SI PUO' FARE ANCHE SENZA ENTE. E COMUNQUE LA PROTEZIONE AMBIENTALE DOV'E'?"
“ Il Parco così non serve più”. Non ci sono artifici in politichese, il messaggio di Giovanni Frangioni è chiaro. Ed è un messaggio storico, dato che arriva dalla parte di chi, ormai diversi anni fa, per l’istituzione del Parco si è battuto, eccome.
A Frangioni in realtà il quadro è chiaro da tempo, tanto che due anni fa sul settimanale L'isola
scrisse un lungo intervento da dirigente del Pd. Una riflessione e un bilancio su questo ente che in sostanza non aveva svolto le azioni significative annunciate e auspicate.
Oggi la situazione è la stessa, a conferma delle considerazioni che Frangioni fece allora.
Frangioni, cosa disse allora e a che punto siamo oggi?
“Era già chiaro, a quel tempo, che i parchi in Italia, e non solo quello dell’Arcipelago toscano, non erano ascoltati da questo Paese e quindi esistevano già problemi di risorse, di significativi
tagli, che non sono partiti da quest’anno ma vengono da molto più lontano. Parchi non ascoltati
anche dal punto di vista del rapporto con il governo centrale e con le regioni. Già a quel tempo
era difficile e purtroppo oggi si sta concretizzando”.
I nodi sono venuti al pettine?
“Un Parco senza risorse disponibili è in grave difficoltà. Alla fine nel Parco Nazionale
dell’Arcipelago Toscano rimangono i vincoli, mentre le opportunità stanno svanendo, e gli
obbiettivi che ci eravamo dati tutti, quasi 14 anni fa, se non erro, sono state, anno per anno,
disattese. A quel tempo avevo fatto una riflessione sul fatto che, se lo Stato individua i territori
destinati a parco e poi non dà l’opportunità di valorizzarli, dia la possibilità ai territori di
rimettere in discussione l’istituzione stessa del Parco. Servirebbe anche una discussione sulla 394 perché è una legge vecchia di 19 anni. Un parco, come qualcuno sostiene, che come compito
principale ha quello di preservare la natura, non mi trova d’accordo, perché ci sono articoli in cui
si parla di sviluppo economico e sociale. Chi comunque pensa che debba essere solo protezione
della natura intanto indichi e dica i risultati che in questi anni ha prodotto quella protezione. Ad
oggi, a me e a tutti credo siano sconosciuti”.
Dunque senza risorse e attenzioni delle istituzioni sovraordinate il Parco non ha senso?
“In questi anni ho visto anche la richiesta forte e significativa di ridurre i perimetri, quindi se
mettiamo insieme tutte queste cose il Parco nazionale non serve più”.
E alla luce di tutto questo previsione si sente di fare su questo Parco?
“Ovviamente la cosa da fare è un’analisi. I parchi devono non solo sopravvivere ma essere
elemento di valorizzazione, di sviluppo, di consolidamento, soprattutto in un’area come la nostra
di grande valore. Ritengo che il Parco Nazionale debba andare oltre i suoi compiti. In questi anni
si è estraniato da quelle che sono i fenomeni, le criticità. Poteva, invece, dare un contributo ad
esempio sulla politica di rifiuti, dei trasporti, sull’urbanistica e su tutto quello che rappresenta una comunità. E’ un po' anacronistico pensare che non interessi tutto quello che è fuori dell’area
protetta”.
E’ da tanto tempo che viene suggerita la revisione della 394, ma non è mai stata fatta? Qual’è la
molla che oggi dovrebbe fare invertire un tendenza che si è protratta in questi 14 anni?
“Io auspico una diversa intenzione del Governo centrale e della regione Toscana. Urge fare il
punto della situazione. Cosi non serve, perché la protezione della natura, pura e semplice e la
conservazione si possono attuare anche senza i parchi nazionali. Se l’idea è solo questa si può fare anche con altre norme, che già sono nella nostra legislazione”.
IL TIRRENO, martedì 17 agosto 2010.
Questo articolo dovrebbe far riflettere anche i più scettici, vista l'impossibilità di tutelare e gestire un territorio così vasto e variegato come quello delle Eolie con risorse limitate, probabilmente, i fondi assegnati basteranno solo a coprire gli stipendi dei componenti dell'Ente Parco, mentre il degrado e l'abbandono continueranno a dilagare.
Sarebbe, inoltre, un errore di inaudita gravità quello di cedere così tanto territorio sulle due isole principali (Lipari e Vulcano) che rappresentano il motore di tutta l'economia delle Eolie, ingessando tutto il territorio, perdendone il controllo a favore di un ente politico come l'Ente Parco e gravandolo di ulteriori vincoli e divieti, cambiando lo stile di vita dei cittadini e trasformandoli in veri e propri cittadini di serie B rispetto al resto d'Italia.
Tutt'oggi, nonostante oltre il 70% della popolazione delle Eolie è contraria all'istituzione del Parco, l'amministrazione Bruno ha ritenuto opportuno non prendere alcuna posizione ufficiale sull'argomento, senza neppure pronunciarsi su di una petizione popolare con oltre 4000 firme, limitandosi soltanto a proporre il “Parco dei Vulcani”, bocciato addirittura dallo stesso ministro, calpestando così la volontà sovrana del popolo eoliano.
Lo stesso On.le Nino Germanà, deputato del PDL, in merito all'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, così ha dichiarato: “Pur rispettando le decisioni del Governo, voglio schierarmi ed uniformarmi alla linea seguita dal consiglio comunale di Lipari, che si è giustamente dichiarato contrario alla costituzione di un parco delle Eolie – conclude il deputato messinese – bisogna quindi avallare le istanze e la volontà che proviene dal popolo sovrano, che si esprime attraverso il Consiglio che fa della condivisione la sua bandiera, e che purtroppo a Lipari, non è stato tenuto nella debita considerazione, così come sono state trascurate le 4.500 firme raccolte dai cittadini.
Bisogna quindi essere più attenti a condurre battaglie oltranziste contro i tagli senza prima aver improntato la gestione a criteri di efficienza e produttività, ma soprattutto adempiamo all’obbligo di dare risposte alla volontà popolare e al territorio”.
La “famosa” presa di posizione da parte dell'amministrazione Bruno sarebbe dovuta arrivare subito dopo il convegno del 17 luglio, fino ad oggi nulla è dato sapere, nessuna risposta è stata data agli oltre 4000 firmatari della petizione popolare, generando solo uno stato di confusione e di malcontento anche tra i diversi componenti dell'amministrazione comunale, con qualche separato in casa.
Pensate invece al clamore che avrebbe suscitato una petizione popolare con oltre 4000 firmatari se avesse avallato una scelta dell'amministrazione, non si sarebbe messo alcunché in discussione, nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare sulle firme, comunicati ufficiali chilometrici su tutti i blog, qualche altro avrebbe proclamato dai balconi del Corso Vittorio Emanuele: “IL POPOLO E' CON NOI!!!”.
Purtroppo, non è così, quando si sbaglia e le scarpe iniziano a stare strette si cerca sempre di trovare il pelo nell'uovo e fare il giro largo per raggiungere la meta, tirando fuori dal cilindro l'ennesimo coniglio, proponendo un parco dei vulcani in formato ristretto.
A nulla è servito il convegno organizzato con la partecipazione del ministro, dimostrandosi un vero e proprio disastro, con scarsa partecipazione della popolazione, dove sono stati spesi soldi pubblici per scomodare alcuni noti presidenti di parchi nazionali con relative famiglie al seguito, solo per dire che il parco è un opportunità irrinunciabile, ma cosa vi aspettavate che dicessero? La ditta Prestigiacomo / D'Alì ha promesso, con belle parole (e sappiamo quanto i politici sono bravi con le belle parole!!!) una riforma della L. 394/91, una legge ormai vecchia, retrograda ed antisociale che probabilmente non sarà mai attuata, la riforma di questa legge, unitamente alla L. 157/92, è stato il cavallo di battaglia anche dei precedenti governi, ma nessuno l'ha mai attuata, sicuramente rimarrà l'ennesimo progetto chiuso nel cassetto, visto che l'attuale governo pensa soltanto a riformare la “Giustizia” ed ha altre grane interne da risolvere, infischiandosene delle riforme.
Con i soldi spesi per un convegno che non ha chiarito i dubbi di nessuno, si sarebbe potuto organizzare un gemellaggio con le popolazioni dell'Arcipelago Toscano o della Maddalena, altre realtà isolane come la nostra, per sentire soprattutto chi effettivamente il parco lo subisce e non invece chi lo istituisce o lo dirige.
Con un gemellaggio ogni cittadino si sarebbe fatto un idea su come funziona un parco e di quali sono i vincoli e le limitazioni, scambiando opinioni con chi vive in un area protetta ed avere così un quadro reale della vita all'interno di un parco, nulla di tutto ciò è stato fatto da chi dovrebbe rappresentare la comunità eoliana, generando una sorta di folle braccio di ferro tra chi è contrario e chi invece è favorevole al parco, cercando a tutti i costi e con ogni mezzo di spazzare via chi la pensa diversamente e di imporre la propria legge.
Tutt'oggi, sembra che in merito all'argomento parco conti solo ed esclusivamente il parere di alcune categorie molto ristrette di soggetti, il popolo non ha alcuna voce in capitolo (a lui ci si rivolgerà solo tra qualche anno per fare il pieno di voti con le solite promesse da illusionisti), deve solo subire in silenzio.
Riteniamo che un amministrazione responsabile ha il dovere di pronunciarsi ufficialmente su un argomento così importante qual'è l'istituzione di un parco, è inconcepibile che alcuni suoi componenti siano favorevoli ed altri contrari con eclatanti spaccature che non fanno bene al paese, è, ancora, inconcepibile che la stessa amministrazione, in passato, ha votato contro l'istituzione della Riserva Naturale Orientata, dimostrandosi contraria all'imposizione di nuovi vincoli calati dall'alto, prendendosi gli applausi dei cittadini delle frazioni alte, degli agricoltori e dei cacciatori ed oggi sul parco non si riesce a comprendere qual'è la maggioranza e qual'è l'opposizione.
A nostro avviso, cari amministratori locali, la soluzione è molto semplice, bisogna solo avere il coraggio ed il buonsenso di assumere una posizione ufficiale, come hanno, giustamente, fatto l'assessore Natale Famà ed altri vostri colleghi che hanno assunto una posizione netta, decisa e non ambigua, correndo anche il rischio di scottarsi, al fine di restituire agli occhi della gente, ormai delusa e disgustata, dignità e credibilità alla politica eoliana.
Di fronte ai cittadini che vi hanno votato e dato fiducia, bisogna dare risposte concrete, non si può essere favorevoli ed al tempo stesso contrari al parco, per far contenti tutti, e poi, alle prossime elezioni, dire: “era una legge dello Stato, io ero contrario ma non ho potuto fare niente!!!”, ormai abbiamo le tasche piene di queste eterne vittime del sistema.
Lipari, lì 01/09/2010
L'Associazione LA VOCE EOLIANA
Caro Direttore, inviamo notizie da un Parco Nazionale simile a quello che dovrebbe (usiamo il
condizionale, anche alla luce degli ultimi avvenimenti della politica nazionale) essere istituito nel
nostro arcipelago, si tratta del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, un altro eterno incompiuto che tutt'oggi stenta ancora a brillare di luce propria ed annaspa a causa dei tagli operati dalla Finanziaria.
Da un sondaggio condotto da un gruppo di studiosi dell'Università di Padova e dal prof. Andrea Camperio Ciani, sembra emergere un malcontento generale da parte della popolazione locale tanto da determinare, si legge in una relazione inviata al Ministero dell'Ambiente, un “opposizione della popolazione al parco, passata dal 50% al 90-95%”, generata dai vincoli e dalle imitazioni che non si sono trasformati in altrettanti benefici e ricadute economiche, determinando il più delle volte vere e proprie disparità di trattamento.
Oggi si chiede una ridefinizione dei confini del parco, divenuto ormai ingestibile, anche a causa delle limitate risorse finanziarie, e per rilanciare il turismo nell'Arcipelago Toscano, messo a dura prova dai continui divieti e vincoli.
La stessa Associazione Albergatori Elbani, ha chiesto una riduzione della perimetrazione del parco, infatti in un suo comunicato si legge: “Concordiamo anche con la proposta del Sindaco di Capoliveri di rivedere in tempi brevi i confini del Parco. Questi sono nati sulle carte del Ministero, senza tener conto della realtà elbana. In effetti ci siamo sempre chiesti come possono rientrare entro i confini del Parco alcune zone fortemente antropizzate. Sarebbe certamente più opportuno concentrare le proprie, poche risorse, in quelle parti di territorio che veramente dovrebbero essere oggetto di attenzioni dell'Ente ricche di natura, fauna, flora e tradizioni ambientali.”
A questo punto postiamo un articolo tratto da IL TIRRENO, sabato, 15 maggio 2010, pagina 6, relativo ad un intervista rilasciata da Ruggiero Barbetti.
PORTOFERRAIO. Un Parco che «ha deluso le aspettative anche di chi era a favore dell’ente proprio per come è strutturato». Parola di Ruggero Barbetti, presidente della Comunità del Parco, sindaco di Capoliveri ed ex commissario dell’ente.
Parole che arrivano nel bel mezzo delle polemiche per lo studio condotto dal professor Andrea Camperio Ciani, docente dell’Università di Padova, sul giudizio degli elbani in merito al Parco. Ma che, con quell’indagine, non vogliono avere niente a che fare. A Barbetti, infatti, non interessa
fare commenti o entrare in polemica né con i vertici del Parco né con l’Università. Semmai occorre ragionare di come riorganizzare «un ente che oggi galleggia - ammette - e che ha deluso anche quelli che l’hanno voluto».
«C’è un primo, indispensabile passaggio da compiere perché la situazione cambi e anche gli elbani vivano in maniera diversa il Parco - afferma - ed è la revisione dei confini delle aree protette. L’ho detto all’indomani del mio insediamento nella Comunità del Parco, ma lo sostenevo anche
quando ho ricoperto l’incarico di commissario, verificando di persona cosa significhi gestire aree
così vaste con poche risorse.
Aree che, in molti casi, ha poco senso continuare a tenere all’interno dei confini del Parco». Riprendere questa discussione, per Barbetti, diventa ora la priorità perché aldilà di indagini e studi sull’attività dell’ente e su come viene giudicata dalla popolazione ci sono delle difficoltà di fondo da risolvere, a cominciare dallo stato di manutenzione dei sentieri. «Non è possibile
prendersi cura nel modo adeguato di aree così vaste - spiega il presidente della Comunità - c’è
stato il periodo delle vacche grasse, all’epoca dell’insediamento di Tanelli, quando le risorse per i
sentieri non mancavano. Oggi non è più così e credo che anche le amministrazioni comunali, di
fatto le proprietarie della sentieristica del Parco che insiste sui loro territori, debbano fare la
propria parte, contribuire cioè alla manutenzione magari per un 20% degli importi previsti».Un
ragionamento da collegare strettamente alla revisione dei confini delle aree protette «da cui
dipende spesso - spiega Barbetti - anche l’opinione di alcuni cittadini che vivono e lavorano nel
Parco, cioè quella di essere sottoposti solo a maggiori vincoli senza ottenere alcun vantaggio».
Barbetti cita qualche esempio. «Penso al Calamita - afferma - che ha senso considerare, con tutto il sistema della sentieristica, un’area parco delimitata, entrando nella quale il cittadino o il turista
si rendano conto di essere all’interno di un’area protetta. Lo stesso vale per il Monte Capanne,
Capo Stella o alcune aree a Rio. Tre quattro zone, insomma, localizzate e definite e dunque più
facilmente gestibili con le risorse del Parco, appena un milione e 700mila euro con le quali è
difficile poter fare qualche cosa».Un contesto in cui si inserisce un ulteriore passo avanti che il
Parco e le istituzioni locali devono compiere: la nascita delle aree marine protette «quasi più
importanti - afferma Barbetti - delle aree protette a terra se fatte nell’interesse della protezione
delle spiagge e della balneazione».
Quello di cui il Parco ha bisogno, insomma «è un giusto mix - aggiunge Barbetti - tra il sistema a
terra, con particolare riferimento alla sentieristica, e la valorizzazione delle aree a mare».
Un’ultima valutazione riguarda Pianosa «il classico esempio italiano - conclude il presidente - di
una realtà dove insistono troppi enti con proprie competenze che si traduce nel totale immobilismo.
Cosa ne penso? Da commissario ipotizzai di favorire l’arrivo sull’isola della Comunità di San
Patrignano, cosa che poi non fu realizzata perché la Comunità si tirò indietro. Credo però che una
soluzione di questo tipo sia l’unica possibile per Pianosa» (IL TIRRENO).
Ciò che ci lascia veramente scioccati è l'intervista rilasciata sempre al Tirreno da Giovanni
Frangioni che si è battuto per l'istituzione del Parco dell'Arcipelago Toscano.
FRANGIONI: IL PARCO NAZIONALE COSI’ NON SERVE
IL PARCO NAZIONALE DELL'ARCIPELAGO TOSCANO, 14 ANNI FA LA BATTAGLIA PER L'ISTITUZIONE. DUE ANNI FA L'ULTIMA PREVISIONE AZZECCATA. OGGI L'ANALISI IMPIETOSA DELLA REALTA': "SERVE LO
SVILUPPO, IL COMPITO PRINCIPALE NON E' LA TUTELA, QUELLA SI PUO' FARE ANCHE SENZA ENTE. E COMUNQUE LA PROTEZIONE AMBIENTALE DOV'E'?"
“ Il Parco così non serve più”. Non ci sono artifici in politichese, il messaggio di Giovanni Frangioni è chiaro. Ed è un messaggio storico, dato che arriva dalla parte di chi, ormai diversi anni fa, per l’istituzione del Parco si è battuto, eccome.
A Frangioni in realtà il quadro è chiaro da tempo, tanto che due anni fa sul settimanale L'isola
scrisse un lungo intervento da dirigente del Pd. Una riflessione e un bilancio su questo ente che in sostanza non aveva svolto le azioni significative annunciate e auspicate.
Oggi la situazione è la stessa, a conferma delle considerazioni che Frangioni fece allora.
Frangioni, cosa disse allora e a che punto siamo oggi?
“Era già chiaro, a quel tempo, che i parchi in Italia, e non solo quello dell’Arcipelago toscano, non erano ascoltati da questo Paese e quindi esistevano già problemi di risorse, di significativi
tagli, che non sono partiti da quest’anno ma vengono da molto più lontano. Parchi non ascoltati
anche dal punto di vista del rapporto con il governo centrale e con le regioni. Già a quel tempo
era difficile e purtroppo oggi si sta concretizzando”.
I nodi sono venuti al pettine?
“Un Parco senza risorse disponibili è in grave difficoltà. Alla fine nel Parco Nazionale
dell’Arcipelago Toscano rimangono i vincoli, mentre le opportunità stanno svanendo, e gli
obbiettivi che ci eravamo dati tutti, quasi 14 anni fa, se non erro, sono state, anno per anno,
disattese. A quel tempo avevo fatto una riflessione sul fatto che, se lo Stato individua i territori
destinati a parco e poi non dà l’opportunità di valorizzarli, dia la possibilità ai territori di
rimettere in discussione l’istituzione stessa del Parco. Servirebbe anche una discussione sulla 394 perché è una legge vecchia di 19 anni. Un parco, come qualcuno sostiene, che come compito
principale ha quello di preservare la natura, non mi trova d’accordo, perché ci sono articoli in cui
si parla di sviluppo economico e sociale. Chi comunque pensa che debba essere solo protezione
della natura intanto indichi e dica i risultati che in questi anni ha prodotto quella protezione. Ad
oggi, a me e a tutti credo siano sconosciuti”.
Dunque senza risorse e attenzioni delle istituzioni sovraordinate il Parco non ha senso?
“In questi anni ho visto anche la richiesta forte e significativa di ridurre i perimetri, quindi se
mettiamo insieme tutte queste cose il Parco nazionale non serve più”.
E alla luce di tutto questo previsione si sente di fare su questo Parco?
“Ovviamente la cosa da fare è un’analisi. I parchi devono non solo sopravvivere ma essere
elemento di valorizzazione, di sviluppo, di consolidamento, soprattutto in un’area come la nostra
di grande valore. Ritengo che il Parco Nazionale debba andare oltre i suoi compiti. In questi anni
si è estraniato da quelle che sono i fenomeni, le criticità. Poteva, invece, dare un contributo ad
esempio sulla politica di rifiuti, dei trasporti, sull’urbanistica e su tutto quello che rappresenta una comunità. E’ un po' anacronistico pensare che non interessi tutto quello che è fuori dell’area
protetta”.
E’ da tanto tempo che viene suggerita la revisione della 394, ma non è mai stata fatta? Qual’è la
molla che oggi dovrebbe fare invertire un tendenza che si è protratta in questi 14 anni?
“Io auspico una diversa intenzione del Governo centrale e della regione Toscana. Urge fare il
punto della situazione. Cosi non serve, perché la protezione della natura, pura e semplice e la
conservazione si possono attuare anche senza i parchi nazionali. Se l’idea è solo questa si può fare anche con altre norme, che già sono nella nostra legislazione”.
IL TIRRENO, martedì 17 agosto 2010.
Questo articolo dovrebbe far riflettere anche i più scettici, vista l'impossibilità di tutelare e gestire un territorio così vasto e variegato come quello delle Eolie con risorse limitate, probabilmente, i fondi assegnati basteranno solo a coprire gli stipendi dei componenti dell'Ente Parco, mentre il degrado e l'abbandono continueranno a dilagare.
Sarebbe, inoltre, un errore di inaudita gravità quello di cedere così tanto territorio sulle due isole principali (Lipari e Vulcano) che rappresentano il motore di tutta l'economia delle Eolie, ingessando tutto il territorio, perdendone il controllo a favore di un ente politico come l'Ente Parco e gravandolo di ulteriori vincoli e divieti, cambiando lo stile di vita dei cittadini e trasformandoli in veri e propri cittadini di serie B rispetto al resto d'Italia.
Tutt'oggi, nonostante oltre il 70% della popolazione delle Eolie è contraria all'istituzione del Parco, l'amministrazione Bruno ha ritenuto opportuno non prendere alcuna posizione ufficiale sull'argomento, senza neppure pronunciarsi su di una petizione popolare con oltre 4000 firme, limitandosi soltanto a proporre il “Parco dei Vulcani”, bocciato addirittura dallo stesso ministro, calpestando così la volontà sovrana del popolo eoliano.
Lo stesso On.le Nino Germanà, deputato del PDL, in merito all'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, così ha dichiarato: “Pur rispettando le decisioni del Governo, voglio schierarmi ed uniformarmi alla linea seguita dal consiglio comunale di Lipari, che si è giustamente dichiarato contrario alla costituzione di un parco delle Eolie – conclude il deputato messinese – bisogna quindi avallare le istanze e la volontà che proviene dal popolo sovrano, che si esprime attraverso il Consiglio che fa della condivisione la sua bandiera, e che purtroppo a Lipari, non è stato tenuto nella debita considerazione, così come sono state trascurate le 4.500 firme raccolte dai cittadini.
Bisogna quindi essere più attenti a condurre battaglie oltranziste contro i tagli senza prima aver improntato la gestione a criteri di efficienza e produttività, ma soprattutto adempiamo all’obbligo di dare risposte alla volontà popolare e al territorio”.
La “famosa” presa di posizione da parte dell'amministrazione Bruno sarebbe dovuta arrivare subito dopo il convegno del 17 luglio, fino ad oggi nulla è dato sapere, nessuna risposta è stata data agli oltre 4000 firmatari della petizione popolare, generando solo uno stato di confusione e di malcontento anche tra i diversi componenti dell'amministrazione comunale, con qualche separato in casa.
Pensate invece al clamore che avrebbe suscitato una petizione popolare con oltre 4000 firmatari se avesse avallato una scelta dell'amministrazione, non si sarebbe messo alcunché in discussione, nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare sulle firme, comunicati ufficiali chilometrici su tutti i blog, qualche altro avrebbe proclamato dai balconi del Corso Vittorio Emanuele: “IL POPOLO E' CON NOI!!!”.
Purtroppo, non è così, quando si sbaglia e le scarpe iniziano a stare strette si cerca sempre di trovare il pelo nell'uovo e fare il giro largo per raggiungere la meta, tirando fuori dal cilindro l'ennesimo coniglio, proponendo un parco dei vulcani in formato ristretto.
A nulla è servito il convegno organizzato con la partecipazione del ministro, dimostrandosi un vero e proprio disastro, con scarsa partecipazione della popolazione, dove sono stati spesi soldi pubblici per scomodare alcuni noti presidenti di parchi nazionali con relative famiglie al seguito, solo per dire che il parco è un opportunità irrinunciabile, ma cosa vi aspettavate che dicessero? La ditta Prestigiacomo / D'Alì ha promesso, con belle parole (e sappiamo quanto i politici sono bravi con le belle parole!!!) una riforma della L. 394/91, una legge ormai vecchia, retrograda ed antisociale che probabilmente non sarà mai attuata, la riforma di questa legge, unitamente alla L. 157/92, è stato il cavallo di battaglia anche dei precedenti governi, ma nessuno l'ha mai attuata, sicuramente rimarrà l'ennesimo progetto chiuso nel cassetto, visto che l'attuale governo pensa soltanto a riformare la “Giustizia” ed ha altre grane interne da risolvere, infischiandosene delle riforme.
Con i soldi spesi per un convegno che non ha chiarito i dubbi di nessuno, si sarebbe potuto organizzare un gemellaggio con le popolazioni dell'Arcipelago Toscano o della Maddalena, altre realtà isolane come la nostra, per sentire soprattutto chi effettivamente il parco lo subisce e non invece chi lo istituisce o lo dirige.
Con un gemellaggio ogni cittadino si sarebbe fatto un idea su come funziona un parco e di quali sono i vincoli e le limitazioni, scambiando opinioni con chi vive in un area protetta ed avere così un quadro reale della vita all'interno di un parco, nulla di tutto ciò è stato fatto da chi dovrebbe rappresentare la comunità eoliana, generando una sorta di folle braccio di ferro tra chi è contrario e chi invece è favorevole al parco, cercando a tutti i costi e con ogni mezzo di spazzare via chi la pensa diversamente e di imporre la propria legge.
Tutt'oggi, sembra che in merito all'argomento parco conti solo ed esclusivamente il parere di alcune categorie molto ristrette di soggetti, il popolo non ha alcuna voce in capitolo (a lui ci si rivolgerà solo tra qualche anno per fare il pieno di voti con le solite promesse da illusionisti), deve solo subire in silenzio.
Riteniamo che un amministrazione responsabile ha il dovere di pronunciarsi ufficialmente su un argomento così importante qual'è l'istituzione di un parco, è inconcepibile che alcuni suoi componenti siano favorevoli ed altri contrari con eclatanti spaccature che non fanno bene al paese, è, ancora, inconcepibile che la stessa amministrazione, in passato, ha votato contro l'istituzione della Riserva Naturale Orientata, dimostrandosi contraria all'imposizione di nuovi vincoli calati dall'alto, prendendosi gli applausi dei cittadini delle frazioni alte, degli agricoltori e dei cacciatori ed oggi sul parco non si riesce a comprendere qual'è la maggioranza e qual'è l'opposizione.
A nostro avviso, cari amministratori locali, la soluzione è molto semplice, bisogna solo avere il coraggio ed il buonsenso di assumere una posizione ufficiale, come hanno, giustamente, fatto l'assessore Natale Famà ed altri vostri colleghi che hanno assunto una posizione netta, decisa e non ambigua, correndo anche il rischio di scottarsi, al fine di restituire agli occhi della gente, ormai delusa e disgustata, dignità e credibilità alla politica eoliana.
Di fronte ai cittadini che vi hanno votato e dato fiducia, bisogna dare risposte concrete, non si può essere favorevoli ed al tempo stesso contrari al parco, per far contenti tutti, e poi, alle prossime elezioni, dire: “era una legge dello Stato, io ero contrario ma non ho potuto fare niente!!!”, ormai abbiamo le tasche piene di queste eterne vittime del sistema.
Lipari, lì 01/09/2010
L'Associazione LA VOCE EOLIANA
martedì 31 agosto 2010
Alicudi. Con i cacciatori di aragoste come al tempo di Ulisse. Un vulcano in mezzo al Tirreno: niente spiagge, né auto, né bancomat
(da Corriere.it) Alessandro ha 18 anni. Arriva al porticciolo che il cielo comincia a schiarire. Sono le 5 e mezzo di mattina. È il più giovane pescatore di aragoste di Alicudi. È scalzo, come sempre. Come i veri arcudari, così si chiamano gli abitanti di questa montagna piantata in mezzo al mare. Saluta e accende una sigaretta. Ha gli occhi grandi e neri, la pelle scura per il sole e i capelli ricci rimodellati col gel. Se non fosse per quello, potrebbe sembrare uno dei compagni di Ulisse.
Il gozzo di legno blu e rosso (comprato in Calabria) di suo cugino Salvatore parte. Solo il rumore del motore diesel della barca interrompe il silenzio dell’alba. Bonaccia totale in mare. Due pescherecci più grandi sono legati al piccolo attracco dei traghetti. («Non sono di qui. Si riposano. Quelli se ne vanno lontano, a pesci spada»). L’aurora «dalle dita di rosa» (come dicevano Omero e Mimnermo) è sempre uno spettacolo potente sul mare delle Eolie. All’orizzonte si staglia il profilo roccioso di Filicudi, la più vicina delle altre sorelle di questo arcipelago davanti alla Sicilia da cui —come vuole la leggenda—Eolo dispensava i venti per tutti i naviganti. Oggi il dio dei venti ha lasciato spazio a migliaia di turisti che hanno scoperto il fascino di queste sette perle del mar Tirreno dichiarate nel 2000 patrimonio dell’Unesco.
Ma la bellezza di Alicudi, la più remota e lontana, è diversa da quella delle altre isole: è una bellezza schiva, rara, selvaggia, difficile. Quest’isola sembra un sogno. Anzi, è un sogno. Qualcuno l’ha battezzata «l’isola che non c’è». Forse perché pare impossibile che esista un posto così. O forse perché non c’è niente e più ci trascorri del tempo e più ti accorgi che non ti manca niente di quello che non c’è. Niente strade, né auto, né motorini, neppure biciclette. Niente bancomat, né spiagge con ombrelloni, né insegne colorate e lampeggianti né discopub e neppure negozi per turisti. Solo silenzio interrotto dal rumore del vento. Solo mare, sole, profumi, pietre, agavi, fichi d’india, capperi, bouganville, tanta erica (da cui l’antico nome «Ericusa »), panorami mozzafiato, dove cielo e mare si confondono, e notti stellate senza fine.
D’inverno ci puoi trovare 70 persone al massimo, una trentina di barche da pesca colorate tirate in secco sui ciottoli del porticciolo che sembra una cartolina del secolo scorso, i muli che fanno su e giù con i carichi per l’unica stradina-mulattiera di pietra lavica che dal porto sale alle case terrazzate, rade e disseminate lungo il pendio orientale (i numeri civici non servono, ci si orienta contando i gradini, fino a 1.000 e oltre). D’inverno ci puoi trovare anche una scuola elementare, un ufficio postale, un medico, due negozi di alimentari, una «boutique» (in realtà un minuscolo bazar dove si trova un po’ di tutto, anche—incredibile ma vero—giocattoli in plastica Made in Italy) e un aliscafo che arriva tutti i giorni. D’estate ci trovi qualche centinaio di persone in più, un bar e un albergo- ristorante aperti, tre aliscafi e un traghetto al giorno. Oltre ai soliti muli di Simone e Bartolino che però portano su anche le valigie dei turisti. Questo (e molto altro) è Alicudi: un viaggio nel tempo, una meraviglia rimasta intatta. Dove gli uomini e i giorni seguono ritmi antichi e dimenticati.
«Da marzo a ottobre faccio il pescatore, mi piace questo lavoro. D’inverno, quando tiriamo le barche in secca, faccio il muratore: qui, sull’isola o, se non c’è lavoro, sul continente» dice Alessandro mentre la barca si ferma. Le reti sono calate a non più di 200 metri dalla costa. Il mare diventa subito profondo, non c’è bisogno di andare a largo. Alicudi è un vulcano spento di circa 5 chilometri quadrati, quasi perfettamente circolare, sorto nel Pleistocene in mezzo al mare a 50 miglia dalla Sicilia. Parte il verricello e le reti cominciano a salire. Il sole è già alto. Dopo due minuti un urlo di Salvatore e Alessandro blocca il verricello. Dentro la rete c’è un’aragosta, la prima della mattinata. Bisogna toglierla con cura dalla trappola, senza sciuparla. Una volta liberata la lausta finisce in un grande secchio con l’acqua e un panno bagnato sopra.
Il verricello riparte, dopo un po’ un altro urlo e un’altra aragosta. Comincia bene la giornata. Nelle reti calate vicino al porto alla fine della ritirata ce ne sono otto. «Ce le pagano 80 euro al chilo — dice Salvatore, 36 anni, tre figlie e una moglie, Immacolata, che quando può viene anche lei a tirare le reti col marito — noi le vendiamo qui sull’isola oppure a quelli di Lipari che se le vengono a prendere. A quanto le rivendono? Non lo so. So che a Lipari si trovano anche aragoste a 60 euro al chilo ma quelle vengono in aereo, non sono dei nostri mari».
La seconda rete è davanti alla Bazzina, l’unica località pianeggiante dell’isola dove ci sono «le case di quelli con i soldi» e si arriva solo via mare. Un paio di aragoste e qualche pesce. A fine ritirata due grandi scorfani rossi. Alessandro e suo cugino Salvatore pescano sei giorni su sette. Tutte le mattine il ritrovo è all’alba, al porticciolo. «Se riusciamo a pulire le reti mentre le tiriamo su e non sono sciupate, andiamo a ricalare subito per essere liberi nel pomeriggio e riposare. Altrimenti dopo pranzo, torniamo in mare. Quanto guadagniamo? Dipende dal mare. Sono tre giorni che non si pesca — aggiunge Salvatore — non c’è più niente in questo mare. Dobbiamo trovare un altro lavoro».
La rete adesso si è impigliata, il verricello rischia di strappare tutto. Bisogna fermarsi e procedere a mano. I due cugini si mettono in piedi con le gambe piantate e con le braccia cominciano a issare. Parlano in arcudaro stretto, imprecano. Fanno fatica, è caldo e il sudore imperla le loro braccia. A vederli ora sembrano due dei Malavoglia. La rete si sblocca e la ritirata riparte. Dopo un po’ si torna verso il porticciolo. C’è da sistemare le aragoste. «Oggi ci hanno salvato la giornata», dice Alessandro mentre salta a terra e corre a prendere lo junco, una grande nassa di giunco col coperchio, fatta a mano. Lì verranno messe le lauste. Una volta ben chiuso il contenitore viene ricalato in mare, zavorrato e segnalato con una boa o semplicemente una bottiglia. Quando ci sarà il compratore, allora si andrà a recuperare le aragoste vive.
«Il mio junco quest’anno l’ho messo a 100 metri di profondità, non lontano dal porto — dice Enzo, un altro giovane pescatore, la sera a casa di Lea che organizza cene di pesce per amici e turisti sulla sua grande terrazza, uno dei palchi reali da cui ammirare la notte di Alicudi —. Io so dov’è e lo controllo anche da casa, col binocolo. L’anno scorso l’avevo messo a una profondità più bassa ma l’hanno tirato su e hanno rubato tutte le aragoste che avevo dentro: sono venuti di notte con le bombole, non erano arcudari». Enzo ha 24 anni e una bambina di due. Non sembra un ragazzo della sua età ma un uomo fatto. Si è ristrutturato una casa colorata eoliana con i soldi della pesca: è orgoglioso del suo lavoro come delle pecore e galline e altri animali che tiene a casa dei nonni, su verso la «montagna» come si chiama la parte alta dell’isola (il monte Filo dell’Arpa arriva a 675 metri). «È montagna vera sai? Se inciampi nella nebbia lassù, che arriva all’improvviso anche d’estate, non vedi a un metro. Un altro mondo». Enzo parla lentamente, conosce i segreti del mare: «Se vuoi mangiare l’aragosta la devi prendere dal junco quando la luna è crescente perché se la prendi quando è calante la lausta è solo corazza e poca polpa». Ognuno sull’isola fa una pesca specifica. Ci sono quelli che usano solo le reti, quelli che pescano col consu (il palamito), quelli con le nasse per prendere i gamberi, quelli che vanno di notte a totani con la luce. «Non è facile vivere qui anche se è bellissimo —dice Federica, 21 anni, padre pescatore arcudaro in giro per il Mediterraneo — ma io nei mesi d’inverno, quando mi trasferisco a Milazzo, in Sicilia, non vedo l’ora di tornarci». «Qui siamo nati e tutti figli di pescatori siamo— dice Matteo, 22 anni, quasi sottovoce—Siamo pescatori anche noi, questo sappiamo fare. Anche se per vivere a volte siamo costretti a fare altri lavori».
Iacopo Gori
Il gozzo di legno blu e rosso (comprato in Calabria) di suo cugino Salvatore parte. Solo il rumore del motore diesel della barca interrompe il silenzio dell’alba. Bonaccia totale in mare. Due pescherecci più grandi sono legati al piccolo attracco dei traghetti. («Non sono di qui. Si riposano. Quelli se ne vanno lontano, a pesci spada»). L’aurora «dalle dita di rosa» (come dicevano Omero e Mimnermo) è sempre uno spettacolo potente sul mare delle Eolie. All’orizzonte si staglia il profilo roccioso di Filicudi, la più vicina delle altre sorelle di questo arcipelago davanti alla Sicilia da cui —come vuole la leggenda—Eolo dispensava i venti per tutti i naviganti. Oggi il dio dei venti ha lasciato spazio a migliaia di turisti che hanno scoperto il fascino di queste sette perle del mar Tirreno dichiarate nel 2000 patrimonio dell’Unesco.
Ma la bellezza di Alicudi, la più remota e lontana, è diversa da quella delle altre isole: è una bellezza schiva, rara, selvaggia, difficile. Quest’isola sembra un sogno. Anzi, è un sogno. Qualcuno l’ha battezzata «l’isola che non c’è». Forse perché pare impossibile che esista un posto così. O forse perché non c’è niente e più ci trascorri del tempo e più ti accorgi che non ti manca niente di quello che non c’è. Niente strade, né auto, né motorini, neppure biciclette. Niente bancomat, né spiagge con ombrelloni, né insegne colorate e lampeggianti né discopub e neppure negozi per turisti. Solo silenzio interrotto dal rumore del vento. Solo mare, sole, profumi, pietre, agavi, fichi d’india, capperi, bouganville, tanta erica (da cui l’antico nome «Ericusa »), panorami mozzafiato, dove cielo e mare si confondono, e notti stellate senza fine.
D’inverno ci puoi trovare 70 persone al massimo, una trentina di barche da pesca colorate tirate in secco sui ciottoli del porticciolo che sembra una cartolina del secolo scorso, i muli che fanno su e giù con i carichi per l’unica stradina-mulattiera di pietra lavica che dal porto sale alle case terrazzate, rade e disseminate lungo il pendio orientale (i numeri civici non servono, ci si orienta contando i gradini, fino a 1.000 e oltre). D’inverno ci puoi trovare anche una scuola elementare, un ufficio postale, un medico, due negozi di alimentari, una «boutique» (in realtà un minuscolo bazar dove si trova un po’ di tutto, anche—incredibile ma vero—giocattoli in plastica Made in Italy) e un aliscafo che arriva tutti i giorni. D’estate ci trovi qualche centinaio di persone in più, un bar e un albergo- ristorante aperti, tre aliscafi e un traghetto al giorno. Oltre ai soliti muli di Simone e Bartolino che però portano su anche le valigie dei turisti. Questo (e molto altro) è Alicudi: un viaggio nel tempo, una meraviglia rimasta intatta. Dove gli uomini e i giorni seguono ritmi antichi e dimenticati.
«Da marzo a ottobre faccio il pescatore, mi piace questo lavoro. D’inverno, quando tiriamo le barche in secca, faccio il muratore: qui, sull’isola o, se non c’è lavoro, sul continente» dice Alessandro mentre la barca si ferma. Le reti sono calate a non più di 200 metri dalla costa. Il mare diventa subito profondo, non c’è bisogno di andare a largo. Alicudi è un vulcano spento di circa 5 chilometri quadrati, quasi perfettamente circolare, sorto nel Pleistocene in mezzo al mare a 50 miglia dalla Sicilia. Parte il verricello e le reti cominciano a salire. Il sole è già alto. Dopo due minuti un urlo di Salvatore e Alessandro blocca il verricello. Dentro la rete c’è un’aragosta, la prima della mattinata. Bisogna toglierla con cura dalla trappola, senza sciuparla. Una volta liberata la lausta finisce in un grande secchio con l’acqua e un panno bagnato sopra.
Il verricello riparte, dopo un po’ un altro urlo e un’altra aragosta. Comincia bene la giornata. Nelle reti calate vicino al porto alla fine della ritirata ce ne sono otto. «Ce le pagano 80 euro al chilo — dice Salvatore, 36 anni, tre figlie e una moglie, Immacolata, che quando può viene anche lei a tirare le reti col marito — noi le vendiamo qui sull’isola oppure a quelli di Lipari che se le vengono a prendere. A quanto le rivendono? Non lo so. So che a Lipari si trovano anche aragoste a 60 euro al chilo ma quelle vengono in aereo, non sono dei nostri mari».
La seconda rete è davanti alla Bazzina, l’unica località pianeggiante dell’isola dove ci sono «le case di quelli con i soldi» e si arriva solo via mare. Un paio di aragoste e qualche pesce. A fine ritirata due grandi scorfani rossi. Alessandro e suo cugino Salvatore pescano sei giorni su sette. Tutte le mattine il ritrovo è all’alba, al porticciolo. «Se riusciamo a pulire le reti mentre le tiriamo su e non sono sciupate, andiamo a ricalare subito per essere liberi nel pomeriggio e riposare. Altrimenti dopo pranzo, torniamo in mare. Quanto guadagniamo? Dipende dal mare. Sono tre giorni che non si pesca — aggiunge Salvatore — non c’è più niente in questo mare. Dobbiamo trovare un altro lavoro».
La rete adesso si è impigliata, il verricello rischia di strappare tutto. Bisogna fermarsi e procedere a mano. I due cugini si mettono in piedi con le gambe piantate e con le braccia cominciano a issare. Parlano in arcudaro stretto, imprecano. Fanno fatica, è caldo e il sudore imperla le loro braccia. A vederli ora sembrano due dei Malavoglia. La rete si sblocca e la ritirata riparte. Dopo un po’ si torna verso il porticciolo. C’è da sistemare le aragoste. «Oggi ci hanno salvato la giornata», dice Alessandro mentre salta a terra e corre a prendere lo junco, una grande nassa di giunco col coperchio, fatta a mano. Lì verranno messe le lauste. Una volta ben chiuso il contenitore viene ricalato in mare, zavorrato e segnalato con una boa o semplicemente una bottiglia. Quando ci sarà il compratore, allora si andrà a recuperare le aragoste vive.
«Il mio junco quest’anno l’ho messo a 100 metri di profondità, non lontano dal porto — dice Enzo, un altro giovane pescatore, la sera a casa di Lea che organizza cene di pesce per amici e turisti sulla sua grande terrazza, uno dei palchi reali da cui ammirare la notte di Alicudi —. Io so dov’è e lo controllo anche da casa, col binocolo. L’anno scorso l’avevo messo a una profondità più bassa ma l’hanno tirato su e hanno rubato tutte le aragoste che avevo dentro: sono venuti di notte con le bombole, non erano arcudari». Enzo ha 24 anni e una bambina di due. Non sembra un ragazzo della sua età ma un uomo fatto. Si è ristrutturato una casa colorata eoliana con i soldi della pesca: è orgoglioso del suo lavoro come delle pecore e galline e altri animali che tiene a casa dei nonni, su verso la «montagna» come si chiama la parte alta dell’isola (il monte Filo dell’Arpa arriva a 675 metri). «È montagna vera sai? Se inciampi nella nebbia lassù, che arriva all’improvviso anche d’estate, non vedi a un metro. Un altro mondo». Enzo parla lentamente, conosce i segreti del mare: «Se vuoi mangiare l’aragosta la devi prendere dal junco quando la luna è crescente perché se la prendi quando è calante la lausta è solo corazza e poca polpa». Ognuno sull’isola fa una pesca specifica. Ci sono quelli che usano solo le reti, quelli che pescano col consu (il palamito), quelli con le nasse per prendere i gamberi, quelli che vanno di notte a totani con la luce. «Non è facile vivere qui anche se è bellissimo —dice Federica, 21 anni, padre pescatore arcudaro in giro per il Mediterraneo — ma io nei mesi d’inverno, quando mi trasferisco a Milazzo, in Sicilia, non vedo l’ora di tornarci». «Qui siamo nati e tutti figli di pescatori siamo— dice Matteo, 22 anni, quasi sottovoce—Siamo pescatori anche noi, questo sappiamo fare. Anche se per vivere a volte siamo costretti a fare altri lavori».
Iacopo Gori
Ludica Lipari al lavoro tra non poche difficoltà
Prosegue la preparazione della Ludica Lipari in vista del via al campionato di prima categoria. I ragazzi, seppure in numero ridotto (in tanti sono impegnati con il lavoro stagionale), si allenano al F. Monteleone agli ordini di mister Franco Li Castro, coadiuvato da mister Fulvio Caruso.
La prossima settimana si dovrebbe disputare, sempre che si rimetta in pristino il terreno di gioco, che come vedrete dalle immagini assomiglia a tutt'altro, una amichevole con la formazione del Piero Mancuso.
Abbiamo ripreso qualche minuto della preparazione di oggi e ve lo proponiamo:
Di tutto un po
APERTE LE ISCRIZIONI ALL'ASD SPORTING CLUB JUDO LIPARI- L’ASD Sporting Club Judo Lipari comunica che sono già aperte le iscrizione per i corsi di “ ATTIVITA’ MOTORIA “ E “ JUDO “ Anno sportivo 2010/2011. Le iscrizioni sono a numero chiuso.
I nuovi iscritti inizieranno l’attività giorno 29 settembre p.v.
Per informazioni ed iscrizioni gli interessati possono recarsi presso segreteria dell’associazione al palazzetto comunale dello sport “ N. Biviano “ di Lipari nei giorni di Mercoledì e Venerdì’ dalle ore 19:30 alle ore 20:30 già dal 1° settembre .
I nuovi iscritti inizieranno l’attività giorno 29 settembre p.v.
Per informazioni ed iscrizioni gli interessati possono recarsi presso segreteria dell’associazione al palazzetto comunale dello sport “ N. Biviano “ di Lipari nei giorni di Mercoledì e Venerdì’ dalle ore 19:30 alle ore 20:30 già dal 1° settembre .
Ginostra. Oggi niente aliscafi- Gli aliscafi di linea oggi non hanno potuto fare operazione a Ginostra per via della leggera risacca. Ma ad impedire l'accosto dei mezzi veloci sarebbero stati principalmente i tetrapodi fatti posizionare dalla Protezione civile in quella che si può definire la "corsia d'ingresso" degli aliscafi. "Corsia" che, con il mare mosso, diventa a rischio. E siamo ancora a fine agosto.
Furto al White Beach- Un furto, da quanto apprendiamo, sarebbe stato compiuto, presumibilmente durante la notte, al White Beach di Lipari. Dal lido sarebbero stati sottratti una parte della strumentazione utilizzata per l'intrattenimento. In particolare sarebbero stati trafugati i "piatti" lettori dei cd.
Sarebbe stato asportato anche altro materiale, tra cui delle bevande.
Ennesimo incendio a Vulcano-Lentia - Ancora un incendio nella zona di Lentia nell'isola di Vulcano. Si è sviluppato nella tarda serata di ieri e ha tenuto fortemente impegnate le squadre preposte e alcuni volontari. Ancora una volta i piromani hanno messo in pericolo la pubblica incolumità.
Cassonetti maleodoranti- Cassonetti dei rifiuti maleodoranti ci vengono segnalati da diversi cittadini di Canneto. Un lezzo tremendo si leverebbe, in particolare, da quelli posizionati sul lungomare nei pressi di una nota attività. I responsabili della ditta, da noi contattati, hanno evidenziato che il mancato lavaggio è dovuto ad un problema di natura tecnica e che, comunque, già stamani sarebbero stati sostituiti due dei cassonetti di cui uno inutilizzabile da qualche giorno. Inoltre si provvederà a breve al lavaggio.
Intanto se non si sbloccherà la questione pagamenti i dipendenti della società che effettua il servizio di raccolta e smaltimento potrebbero decidere di fermarsi.
Furto al White Beach- Un furto, da quanto apprendiamo, sarebbe stato compiuto, presumibilmente durante la notte, al White Beach di Lipari. Dal lido sarebbero stati sottratti una parte della strumentazione utilizzata per l'intrattenimento. In particolare sarebbero stati trafugati i "piatti" lettori dei cd.
Sarebbe stato asportato anche altro materiale, tra cui delle bevande.
Ennesimo incendio a Vulcano-Lentia - Ancora un incendio nella zona di Lentia nell'isola di Vulcano. Si è sviluppato nella tarda serata di ieri e ha tenuto fortemente impegnate le squadre preposte e alcuni volontari. Ancora una volta i piromani hanno messo in pericolo la pubblica incolumità.
Cassonetti maleodoranti- Cassonetti dei rifiuti maleodoranti ci vengono segnalati da diversi cittadini di Canneto. Un lezzo tremendo si leverebbe, in particolare, da quelli posizionati sul lungomare nei pressi di una nota attività. I responsabili della ditta, da noi contattati, hanno evidenziato che il mancato lavaggio è dovuto ad un problema di natura tecnica e che, comunque, già stamani sarebbero stati sostituiti due dei cassonetti di cui uno inutilizzabile da qualche giorno. Inoltre si provvederà a breve al lavaggio.
Intanto se non si sbloccherà la questione pagamenti i dipendenti della società che effettua il servizio di raccolta e smaltimento potrebbero decidere di fermarsi.
Incrocio statale 113-svincolo Statale di Milazzo. I quesiti posti all'ANAS dal difensore civico Francesco Rizzo nell'interesse dei cittadini liparesi
Questo il testo della nota inoltrata dall'avv. Francesco Rizzo (difensore civico del comune di Lipari) all' Anas e p.c. al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari.
OGGETTO: Incrocio statale 113-svincolo Statale di Milazzo.
Spett.Le Ente,
formulo la presente in qualità di Difensore Civico della Comunità Eoliana, nello svolgimento della funzione attribuitemi dalla Statuto del Comune di Lipari che all’art. 60 dispone:
“Il difensore civico agisce di propria iniziativa o su proposta di cittadini singoli o associati.
A richiesta di chiunque vi abbia diretto interesse, il difensore civico interviene presso l'amministrazione comunale, presso gli enti e le aziende da essa dipendenti e presso gli enti delegatori di funzioni amministrative, per assicurare che il procedimento amministrativo abbia regolare corso e che gli atti amministrativi siano tempestivamente emanati.”
Poiché la tematica della sicurezza stradale e nello specifico della pericolosità del tratto in oggetto è di particolare interesse per la cittadinanza eoliana e non, che attraversa soventemente l’incrocio in parola, e considerate le numerose segnalazioni giunte per le vie brevi , anche da comitati civici che operano in Milazzo,
Si chiede
di voler riferire allo scrivente in merito alla realizzazione dalla messa in sicurezza dell’incrocio de quo, invitando anche a porre in essere provvedimenti temporanei quali,ad esempio, la costruzione di una rotonda con barriere new-jersei , volte a tutelare la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti
Si chiede
Di conoscere lo stato del procedimento di appalto da 12 milioni di Euro previsto nella zona ed il nominativo del Responsabile del Procedimento.
Confidando nella reciproca collaborazione , porgo cordiali saluti
Il Difensore Civico
( Avv. Francesco Rizzo )
OGGETTO: Incrocio statale 113-svincolo Statale di Milazzo.
Spett.Le Ente,
formulo la presente in qualità di Difensore Civico della Comunità Eoliana, nello svolgimento della funzione attribuitemi dalla Statuto del Comune di Lipari che all’art. 60 dispone:
“Il difensore civico agisce di propria iniziativa o su proposta di cittadini singoli o associati.
A richiesta di chiunque vi abbia diretto interesse, il difensore civico interviene presso l'amministrazione comunale, presso gli enti e le aziende da essa dipendenti e presso gli enti delegatori di funzioni amministrative, per assicurare che il procedimento amministrativo abbia regolare corso e che gli atti amministrativi siano tempestivamente emanati.”
Poiché la tematica della sicurezza stradale e nello specifico della pericolosità del tratto in oggetto è di particolare interesse per la cittadinanza eoliana e non, che attraversa soventemente l’incrocio in parola, e considerate le numerose segnalazioni giunte per le vie brevi , anche da comitati civici che operano in Milazzo,
Si chiede
di voler riferire allo scrivente in merito alla realizzazione dalla messa in sicurezza dell’incrocio de quo, invitando anche a porre in essere provvedimenti temporanei quali,ad esempio, la costruzione di una rotonda con barriere new-jersei , volte a tutelare la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti
Si chiede
Di conoscere lo stato del procedimento di appalto da 12 milioni di Euro previsto nella zona ed il nominativo del Responsabile del Procedimento.
Confidando nella reciproca collaborazione , porgo cordiali saluti
Il Difensore Civico
( Avv. Francesco Rizzo )
TIRRENIA:NOTA PRESIDENZA SICILIA SU ASSEMBLEA MEDITERRANEA HOLDING
Al termine dell'Assemblea dei soci della Mediterranea Holding, la Presidenza della Regione siciliana ha emanato la seguente nota: "La Regione siciliana ha confermato il suo interesse al piano della Mediterranea Holding di Navigazione per l'acquisizione del gruppo Tirrenia, votando favorevolmente nell'Assemblea dei Soci la delibera di aumento di capitale sociale fino alla concorrenza di 25 milioni. In tale contesto l'Assemblea ha affrontato l'argomento inerente il rafforzamento della compagine societaria, valutando l'opportunita' di ingresso di soci finanziari, che a breve puo' determinarsi".
"L'Assemblea, altresi', ha ribadito - continua la nota - la ferma volonta' di perseguire l'acquisizione del gruppo Tirrenia partendo dall'offerta formulata al Commissario Straordinario D'Andrea e prodotta fin dal 9 agosto ultimo scorso, e, pur apprezzando le positive dichiarazioni del Ministro Matteoli che ha affermato di non essere intendimento del Governo di procedere allo "Spezzatino" del gruppo Tirrenia, ha manifestato il proprio impegno nei confronti dei lavoratori che lottano per impedirlo e delle loro rivendicazioni per il mantenimento dei livelli occupazionali attuali e il loro aumento in relazione al piano di sviluppo dell'attivita' aziendale gia' programmato".
"Infine, l'Assemblea ha espresso tutta la propria contrarieta' - conclude la nota - all'ipotesi ventilata di porre anche Siremar in Amministrazione controllata, dichiarandone l'insolvenza, per le gravissime conseguenze che cio' determinerebbe non solo in capo a tutti i diretti interessati e fra di essi per primi gli stessi lavoratori, ma anche il complesso dell'indotto, facendo proprie le indicazioni in tal senso della Regione siciliana che propugna un rilancio del gruppo nella sua interezza anche per dare un migliore e piu' continuo servizio di collegamento con le Isole minori".
"L'Assemblea, altresi', ha ribadito - continua la nota - la ferma volonta' di perseguire l'acquisizione del gruppo Tirrenia partendo dall'offerta formulata al Commissario Straordinario D'Andrea e prodotta fin dal 9 agosto ultimo scorso, e, pur apprezzando le positive dichiarazioni del Ministro Matteoli che ha affermato di non essere intendimento del Governo di procedere allo "Spezzatino" del gruppo Tirrenia, ha manifestato il proprio impegno nei confronti dei lavoratori che lottano per impedirlo e delle loro rivendicazioni per il mantenimento dei livelli occupazionali attuali e il loro aumento in relazione al piano di sviluppo dell'attivita' aziendale gia' programmato".
"Infine, l'Assemblea ha espresso tutta la propria contrarieta' - conclude la nota - all'ipotesi ventilata di porre anche Siremar in Amministrazione controllata, dichiarandone l'insolvenza, per le gravissime conseguenze che cio' determinerebbe non solo in capo a tutti i diretti interessati e fra di essi per primi gli stessi lavoratori, ma anche il complesso dell'indotto, facendo proprie le indicazioni in tal senso della Regione siciliana che propugna un rilancio del gruppo nella sua interezza anche per dare un migliore e piu' continuo servizio di collegamento con le Isole minori".
Lipari. Operatori ecologici senza stipendio e in agitazione. "Colpa" dell'ATO che non presenta il D.U.R.C. L'ad. Fonti "Non è così"
Operatori ecologici senza stipendio (gli deve essere liquidato luglio e prossimamente agosto) e in stato d'agitazione a Lipari.
Stamani, a conclusione del turno di lavoro, hanno dapprima raggiunto la sede dell'ATO per poter parlare con l'a.d. Mimmo Fonti, che è risultato essere fuori sede, e subito dopo si sono spostati al comune dove hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco Mariano Bruno.
Primo cittadino che, per fornire dei chiarimenti ai lavoratori, ha fatto arrivare nel suo ufficio alcuni funzionari, si è messo in contatto con l'a.d. dell'ATO Mimmo Fonti e con il capofila dell'ATI che espleta il servizio.
E' stato detto che la mancata liquidazione delle fatture all'ATO dipende dalla mancata presentazione da parte di questa del D.U.R.C. In assenza del quale, come prevede la normativa, gli uffici non possono procedere alla liquidazione.
Stamani, a conclusione del turno di lavoro, hanno dapprima raggiunto la sede dell'ATO per poter parlare con l'a.d. Mimmo Fonti, che è risultato essere fuori sede, e subito dopo si sono spostati al comune dove hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco Mariano Bruno.
Primo cittadino che, per fornire dei chiarimenti ai lavoratori, ha fatto arrivare nel suo ufficio alcuni funzionari, si è messo in contatto con l'a.d. dell'ATO Mimmo Fonti e con il capofila dell'ATI che espleta il servizio.
E' stato detto che la mancata liquidazione delle fatture all'ATO dipende dalla mancata presentazione da parte di questa del D.U.R.C. In assenza del quale, come prevede la normativa, gli uffici non possono procedere alla liquidazione.
Al capofila dell'ATI che espleta il servizio il sindaco ha detto che deve provvedere in ogni caso al pagamento degli stipendi ai dipendenti salvo poi rivalersi sull'ATO se inadempiente o sul comune se è questi ad esserlo.
Abbiamo contattato telefonicamente il rag. Mimmo Fonti, amministratore delegato dell'ATO ME 5 "Eolie per l'Ambiente" il quale ci ha ribadito "che tra pubbliche amministrazioni, se non in presenza di contratti, non è necessario il D.U.R.C". "Avviene così- ci ha dichiarato- alla Regione, in altri comuni, alla Provincia. Noi non abbiamo con il comune alcun contratto ma una cessione di servizi. In ogni caso visto che c'è insoluta anche la fattura di maggio potevani già chiederci allora l'esibizione del D.U.R.C e non attendere il 27 di Agosto. Anche perchè per ottenerlo occorre circa un mese".
IL VIDEO DELLE DUE "TAPPE":
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (video fotografico 1° parte)
Pubblicheremo oggi e domani due video fotografici che raccolgono la larghissima parte delle foto da noi pubblicate nelle puntate (1/108) di "Come erano le Eolie e gli eoliani". Subito dopo riprenderemo con la pubblicazione delle foto che continuano ad arrivare numerosissime. Ricordiamo che chi vuole collaborare alla riuscita di questa rubrica può farlo inviando i file delle foto a ssarpi@libero.it o s.sarpi@libero.it Per chi può fornirci solo il cartaceo può contattarci al 339.57.98.235 . Provvederemo alla scannerizzazione e a restituire le foto.
IL VIDEO:
Il video si trova anche su you tube a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=8PCbSYB1pEc
lunedì 30 agosto 2010
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Il concerto di Dimitri Greco all'Immacolata. L'apprezzamento di Iacolino- Riceviamo dal dott. Gianni Iacolino e pubblichiamo: Sessanta minuti di bella musica, creatività', fantasia, destrezza e simpatia ! Non passeranno molti anni, che di Dimitri si parlerà fuori dal ristretto spazio del nostro arcipelago.
“APERITIVO EOLIANO”: PRESENTATA STAMANE LA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA A VENEZIA DOMENICA 5 SETTEMBRE 2010 - Si è tenuta nella Sala Conferenze della Provincia regionale, la conferenza stampa di presentazione dell’”Aperitivo Eoliano” in programma a Venezia domenica 5 settembre 2010, alle ore 16, presso lo spazio “Cinecittà Luce” dell’hotel Excelsior, alla presenza del direttore artistico, Giuseppe Ministeri.
Alla presentazione hanno partecipato: l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino; il segretario generale del Festival “Un Mare di Cinema”, Gaetano Majolino; l’assessore ai Beni culturali del Comune di Lipari, Ivan Ferlazzo.
Il meeting è stata l’occasione per tracciare un quadro complessivo delle principali attività realizzate nel corso del XXVII Festival “Un Mare di Cinema – Premio Efesto d’Oro”, svoltosi alle Isole Eolie dal 8 al 18 luglio, con uno sguardo alle iniziative previste per l’edizione 2011 della rassegna cinematografica.
L’assessore Mario D’Agostino ha sottolineato l’importanza di portare il cinema al centro dell’universo culturale, al fine di valorizzare il territorio fornendo una vetrina internazionale a palcoscenici naturali. “L’Ente Provincia ha l’obbligo di sostenere le iniziative come queste imboccando una direzione che raccolga unitariamente politica, territorio ed arte”.
“Il bilancio della XXVII edizione diè senza dubbio positivo” – ha sottolineato l’assessore Ferlazzo – “l’arcipelago ha potuto beneficiare dell’ottimo indotto e della crescita dell’offerta turistica collegata agli eventi del Festival. Ciò evidenzia il legame tra il cinema e le Eolie”.
Aggressione a Lipari- Una aggressione ai danni del titolare di una attività di ristorazione di Lipari centro è stata messa in atto ieri sera da parte di alcuni soggetti non residenti. Sulla dinamica e per l'individuazione dei colpevoli stanno lavorando i carabinieri.
Naxos a Gaeta - E' arrivata in cantiere a Gaeta la nave cisterna Naxos finita nei giorni scorsi sugli scogli a Panarea. La nave, come si ricorderà, ha riportato uno squarcio di circa 60 centimetri a prua nell'impatto notturno contro le "Formiche". Nell'occasione a lanciare l'allarme, dopo aver raggiunto la zona dell'incidente, è stato l'ormeggiatore di Panarea Luca Sulfaro che ha allertato la sala operativa del Circomare Lipari.
Ancora grazie, Dimitri, per la splendida serata che ci hai offerto.
Rilascio progetto della Lipari porto. Sabatini diffida il sindaco- Non avendo ottenuto alcuna risposta dal sindaco di Lipari ne la documentazione richiesta inerente il progetto della "Lipari porto" il consigliere Adolfo Sabatini ha diffidato il sindaco ad ottemperare a quanto richiesto entro 7 giorni.
C.A.S.T.A. : Si è riunita l'assemblea dei soci. Mottola confermato presidente- Il 21 agosto si è tenuta l'Assemblea Ordinaria dei Soci del Comitato C.A.S.T.A.
Approvati all'unanimità la Relazione del Presidente ed il Rendiconto Finanziario dell'anno sociale appena concluso, si è proceduto alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo, per la gestione 2010 – 2011, che risulta così composto : Enzo MOTTOLA – Presidente; Antonella STARVAGGI – Vice Presidente; Francesco BERTE' – Segretario; Virginia CAFARELLA – Tesoriere; ed i Consiglieri: Renato CACCIAPUOTI, Francesco CIPICCHIA, Giuseppe LA ROSA, Rosario MUSUMECI, Daniela SALTALAMACCHIA.
Un cordiale ringraziamento è stato rivolto ai Consiglieri uscenti Andrea COCCO e Cristoforo SALTALAMACCHIA.
Come indicato dal Presidente si è dato ampio spazio al dibattito sulle varie problematiche esposte dai Soci. Il Direttivo si impegna a indirizzare le molteplici istanze alle competenti Autorità, e vigilare attentamente sul buon esito delle stesse.
All'unanimità sono state approvate interessanti proposte avanzate dal Presidente che saranno oggetto, unitamente ai tanti problemi ancora irrisolti, dell'attività per l'anno sociale ormai in corso.
Approvati all'unanimità la Relazione del Presidente ed il Rendiconto Finanziario dell'anno sociale appena concluso, si è proceduto alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo, per la gestione 2010 – 2011, che risulta così composto : Enzo MOTTOLA – Presidente; Antonella STARVAGGI – Vice Presidente; Francesco BERTE' – Segretario; Virginia CAFARELLA – Tesoriere; ed i Consiglieri: Renato CACCIAPUOTI, Francesco CIPICCHIA, Giuseppe LA ROSA, Rosario MUSUMECI, Daniela SALTALAMACCHIA.
Un cordiale ringraziamento è stato rivolto ai Consiglieri uscenti Andrea COCCO e Cristoforo SALTALAMACCHIA.
Come indicato dal Presidente si è dato ampio spazio al dibattito sulle varie problematiche esposte dai Soci. Il Direttivo si impegna a indirizzare le molteplici istanze alle competenti Autorità, e vigilare attentamente sul buon esito delle stesse.
All'unanimità sono state approvate interessanti proposte avanzate dal Presidente che saranno oggetto, unitamente ai tanti problemi ancora irrisolti, dell'attività per l'anno sociale ormai in corso.
Alla presentazione hanno partecipato: l’assessore provinciale alla Cultura, Mario D’Agostino; il segretario generale del Festival “Un Mare di Cinema”, Gaetano Majolino; l’assessore ai Beni culturali del Comune di Lipari, Ivan Ferlazzo.
Il meeting è stata l’occasione per tracciare un quadro complessivo delle principali attività realizzate nel corso del XXVII Festival “Un Mare di Cinema – Premio Efesto d’Oro”, svoltosi alle Isole Eolie dal 8 al 18 luglio, con uno sguardo alle iniziative previste per l’edizione 2011 della rassegna cinematografica.
L’assessore Mario D’Agostino ha sottolineato l’importanza di portare il cinema al centro dell’universo culturale, al fine di valorizzare il territorio fornendo una vetrina internazionale a palcoscenici naturali. “L’Ente Provincia ha l’obbligo di sostenere le iniziative come queste imboccando una direzione che raccolga unitariamente politica, territorio ed arte”.
“Il bilancio della XXVII edizione di
Aggressione a Lipari- Una aggressione ai danni del titolare di una attività di ristorazione di Lipari centro è stata messa in atto ieri sera da parte di alcuni soggetti non residenti. Sulla dinamica e per l'individuazione dei colpevoli stanno lavorando i carabinieri.
Naxos a Gaeta - E' arrivata in cantiere a Gaeta la nave cisterna Naxos finita nei giorni scorsi sugli scogli a Panarea. La nave, come si ricorderà, ha riportato uno squarcio di circa 60 centimetri a prua nell'impatto notturno contro le "Formiche". Nell'occasione a lanciare l'allarme, dopo aver raggiunto la zona dell'incidente, è stato l'ormeggiatore di Panarea Luca Sulfaro che ha allertato la sala operativa del Circomare Lipari.
Panarea. Nasce il forum “Riabilitare il Mediterraneo” che vuole incidere sul futuro delle Isole Eolie
Nella splendida isola eoliana di Panarea, l’avvocato Eduardo Omero, appartenente anche al direttivo di Confindustria alberghi, diretta dal taorminese Sebastiano De Luca, ha organizzato, nei locali dell’Hotel “La Piazza” il primo “Incontro di architettura e cultura del territorio eoliano” che si inserisce nel progetto “Riabilitare il Mediterraneo”.
Si tratta di un appuntamento, che potrebbe diventare ciclico e si propone di essere un’occasione di riflessione sul territorio eoliano in un’ottica mediterranea anche alla luce di eventuali trasformazioni dell’arcipelago in parco naturalistico e per avere un approccio importante sull’ eventuale espansione edilizia dell’arcipelago. Insomma si vuole realizzare un laboratorio di idee che sia da spunto per eventuali iniziative che possano dare un apporto alla migliore riuscita di progetti che potrebbero incidere sul tessuto connettivo anche imprenditoriale.
“La “terra del mito” – ha detto Omero - oggi è un territorio di eccezionale valenza ambientale in cui l’azione dell’uomo e quella della natura si sono fuse attraverso una storia millenaria dando vita ad uno dei paesaggi più belli del mondo: Il paesaggio eoliano. I caratteri peculiari di questo paesaggio oggi sono testimoni di uno degli ultimi paradisi possibili, in cui i concetti di “rispetto ambientale” e “sviluppo sostenibile” sembrano materializzarsi ogni giorno nella “vita alle isole”. Sede naturale degli incontri a carattere periodico saranno, appunto, le Isole Eolie, perché si cercherà di portare ogni spunto di riflessione fra la “gente delle isole” e cioè fra quanti per nascita o adozione hanno eletto a loro residenza affettiva questi luoghi. Una riflessione corale con la speranza di diventare progettazione partecipata ad un futuro condivisibile.
Il tema dell’appuntamento che si è svolto in questi giorni è stato – la cultura dell’abitare negli arcipelaghi mediterranei – ha proposto un confronto fra l’architettura eoliana e quella del Mar Egeo fra continuità e tradizione del costruire.
Al tavolo dei relatori, oltre allo stesso Omero, si sono trovati: l’arch. Antonio Galeano e l’arch. Dimitri Coromilas.
Ha moderato i lavori l’arch. Mario Pignatelli.
Giro podistico delle Eolie "Consigli per l'uso" di Peppe Cirino
Riceviamo da Peppe Cirino, presidente della Ludica Lipari, e pubblichiamo:
Visto che dalle brutte figure bisogna capire gli errori fatti affinché non siano più commessi, in vista del 10° giro podistico delle Isole Eolie che, tra qualche giorno prenderà il via nelle nostre isole , mi permetto di dare a chi di competenza alcuni piccoli consigli per una buona riuscita dell’evento:
Pubblicizzare in adeguato modo l’evento in modo che residenti e turisti, possano essere messi a conoscenza;
Pubblicizzare ed avvisare, la popolazione sulle misure che si intendo adottare per una buona riuscita della manifestazione, ponendo particolare attenzione sui livelli di sicurezza da impiegare, per garantire l’incolumità degli atleti ed amatori, nonché degli spettatori;
Bloccare totalmente il traffico veicolare all’interno dei centri abitati (centro storico) per tutta la durata della manifestazione, limitandolo ad una sola corsia con unico senso di marcia nelle aree extraurbane;
Porre idonee barriere di dissuasione a margine del percorso, evitando l’intrusione di veicoli e passanti all’interno dell’area di gara;
Creare degli appositi corridoi di attraversamento per i pedoni, sorvegliati da personale autorizzato o dallo staff;
Un maggiore controllo da parte degli addetti al traffico e delle forze dell’ordine, ( a tal proposito credo che sia necessario una buona collaborazione tra le varie componenti pianificando preventivamente i ruoli ed i tempi).
Per il resto, credo che gli organizzatori siano all’altezza della situazione e sappiano far fronte alle esigenze di un così importante evento, che mi auguro, possa nel tempo diventare ancor più prestigioso.
Faccio i migliori auguri allo staff ed agli atleti ; mentre ai miei concittadini, chiedo di mostrare CIVILTA e RISPETTO nei confronti di chi con impegno ed abnegazione ha lavorato o si è preparato per il 10° giro podistico delle Isole Eolie .
Porgo i migliori Saluti e rinnovo i miei Auguri
Giuseppe Cirino
Visto che dalle brutte figure bisogna capire gli errori fatti affinché non siano più commessi, in vista del 10° giro podistico delle Isole Eolie che, tra qualche giorno prenderà il via nelle nostre isole , mi permetto di dare a chi di competenza alcuni piccoli consigli per una buona riuscita dell’evento:
Pubblicizzare in adeguato modo l’evento in modo che residenti e turisti, possano essere messi a conoscenza;
Pubblicizzare ed avvisare, la popolazione sulle misure che si intendo adottare per una buona riuscita della manifestazione, ponendo particolare attenzione sui livelli di sicurezza da impiegare, per garantire l’incolumità degli atleti ed amatori, nonché degli spettatori;
Bloccare totalmente il traffico veicolare all’interno dei centri abitati (centro storico) per tutta la durata della manifestazione, limitandolo ad una sola corsia con unico senso di marcia nelle aree extraurbane;
Porre idonee barriere di dissuasione a margine del percorso, evitando l’intrusione di veicoli e passanti all’interno dell’area di gara;
Creare degli appositi corridoi di attraversamento per i pedoni, sorvegliati da personale autorizzato o dallo staff;
Un maggiore controllo da parte degli addetti al traffico e delle forze dell’ordine, ( a tal proposito credo che sia necessario una buona collaborazione tra le varie componenti pianificando preventivamente i ruoli ed i tempi).
Per il resto, credo che gli organizzatori siano all’altezza della situazione e sappiano far fronte alle esigenze di un così importante evento, che mi auguro, possa nel tempo diventare ancor più prestigioso.
Faccio i migliori auguri allo staff ed agli atleti ; mentre ai miei concittadini, chiedo di mostrare CIVILTA e RISPETTO nei confronti di chi con impegno ed abnegazione ha lavorato o si è preparato per il 10° giro podistico delle Isole Eolie .
Porgo i migliori Saluti e rinnovo i miei Auguri
Giuseppe Cirino
"Se avete avuto". Lettera aperta al sindaco e agli amministratori di Lipari di una operatrice turistica (in crisi)
Al Signor Sindaco
Del Comune di Lipari
Dott. Mariano Bruno
e ai Sigg.ri Assessori
Sig. Giulio China (pensionato)
Dott. Natale Famà (medico)
Rag. Massimo D'Auria (ristoratore)
Rag. Corrado Giannò ( impiegato)
Rag. Giuseppe Finocchiaro (operatore turistico)
Dott. Ivan A. Ferlazzo
Dott.ssa Anna Maria Paola Spinella (operatrice turistica)
nelle loro qualità, sia istituzionali che private, chiedo di conoscere:
se avete notato , e in quale misura, un calo di presenze e/o comunque una variazione di qualunque tipo nel settore turistico.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della schizofrenia tra costo/qualità/efficienza dei trasporti pubblici marittimi.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che vi hanno fatto notare che di notte
e durante le Feste Patronali i Vigili Urbani sono introvabili e comunque poco operativi al servizio della circolazione e dell'informazione.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della sporcizia in giro per le strade e dei nauseabondi effluvi dei cassonetti.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati dello stato del manto stradale della quasi totalità delle strade .
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della mancanza generale di servizi sull'isola.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della costante impossibilità di comunicare con gli uffici del Palazzo Comunale, visto che non risponde nemmeno il centralino.
pertanto chiedo di sapere:
- quali sono le valutazioni sulla stagione turistica appena passata.
- quali difficoltà avete incontrato nello svolgimento delle loro attività
- quale è la strategia che intendete adottare al fine di prevenire il riproporsi dei problemi evidenziati.
Vi Invio questa lettera aperta tramite U.R.P. e le testate giornalistiche locali poiché ritengo che sia i quesiti posti che le risposte che vorrete sicuramente fornire sono di interesse collettivo.
Distinti saluti
Silvia Carbone
Operatrice Turistica (in crisi)
Del Comune di Lipari
Dott. Mariano Bruno
e ai Sigg.ri Assessori
Sig. Giulio China (pensionato)
Dott. Natale Famà (medico)
Rag. Massimo D'Auria (ristoratore)
Rag. Corrado Giannò ( impiegato)
Rag. Giuseppe Finocchiaro (operatore turistico)
Dott. Ivan A. Ferlazzo
Dott.ssa Anna Maria Paola Spinella (operatrice turistica)
nelle loro qualità, sia istituzionali che private, chiedo di conoscere:
se avete notato , e in quale misura, un calo di presenze e/o comunque una variazione di qualunque tipo nel settore turistico.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della schizofrenia tra costo/qualità/efficienza dei trasporti pubblici marittimi.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che vi hanno fatto notare che di notte
e durante le Feste Patronali i Vigili Urbani sono introvabili e comunque poco operativi al servizio della circolazione e dell'informazione.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della sporcizia in giro per le strade e dei nauseabondi effluvi dei cassonetti.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati dello stato del manto stradale della quasi totalità delle strade .
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della mancanza generale di servizi sull'isola.
se avete avuto UTENTI e/o clienti e/o amici e/o parenti che si sono lamentati della costante impossibilità di comunicare con gli uffici del Palazzo Comunale, visto che non risponde nemmeno il centralino.
pertanto chiedo di sapere:
- quali sono le valutazioni sulla stagione turistica appena passata.
- quali difficoltà avete incontrato nello svolgimento delle loro attività
- quale è la strategia che intendete adottare al fine di prevenire il riproporsi dei problemi evidenziati.
Vi Invio questa lettera aperta tramite U.R.P. e le testate giornalistiche locali poiché ritengo che sia i quesiti posti che le risposte che vorrete sicuramente fornire sono di interesse collettivo.
Distinti saluti
Silvia Carbone
Operatrice Turistica (in crisi)
Cincotta e La Greca (PD): "Occorre predisporre piano regolatore dei porti del comune di Lipari. Anche alla luce delle recenti notizie"
Riceviamo e pubblichiamo:
Le notizie che riportano un parere negativo espresso dall’assessorato regionale del territorio e dell'ambiente per la valutazione d'impatto ambientale per il mega-porto di Lipari, se confermate, attestato, per l’ennesima volta, la correttezza di quanto da anni, come partito democratico, facciamo rilevare al sindaco di Lipari ed oggetto di una recente interrogazione da parte dell’On.Le Filippo Panarello: occorre predisporre il Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari.
L’onorevole Panarello, nel mese di Luglio, con una interrogazione parlamentare ha chiesto all’assessorato Regionale ai BB.CC.AA. e dell’Identità Siciliana:
se non ritenga di dover intervenire per garantire che tutte le nuove opere portuali in progetto siano subordinate all’adozione del Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade del Comune di Lipari, così come prescritto dall’articolo 45 del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, rigettando qualsiasi diversa ipotesi di approvazione delle suddette opere portuali;
-se il progetto è coerente con il Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, a maggior ragione configurandosi come un’unica struttura portuale che occupa l’intera rada di Lipari;
-se del progetto in esame è stata data tempestiva comunicazione all’Unesco, così come richiesto dal citato art. 172 delle Operational Guidelines for the Implementation of the World Heritage Convention.
Nel recente passato, il Consiglio Comunale con i voti determinanti del PD, SEL, UDC, Nuovo Giorno, Eolie nel Cuore, ha deliberato (deliberazione n. 22 del 6 febbraio 2009, di impegnare l’amministrazione comunale a porre in essere tutti gli atti consequenziali per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Lipari, del Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari) per una seduta del civico consesso incentrata sull’argomento Piano regolatore generale dei porti, che, tuttavia, per responsabilità del Presidente del Consiglio e del Sindaco, non si è potuta affrontare.
Sempre le minoranze si sono fatte carico di nominare una commissione speciale per la portualità di sottomonastero.
Alla luce di tutto ciò ritorniamo a chiedere, con forza, che il Presidente del Consiglio Comunale, sulla scorta di quanto già deliberato dal Consiglio Comunale, indica una seduta del consiglio sull’argomento “Piano regolare generale dei Porti” del Comune di Lipari.
Noi crediamo che la sfida dei prossimi mesi, soprattutto per la portualità, sia legata alla possibilità di poter discutere del Piano regolatore generale dei Porti del nostro comune all’interno del consiglio comunale e soprattutto di subordinare qualsiasi ulteriore intervento sui porti all’approvazione indispensabile del Piano per uno sviluppo razionale della nostra portualità, a favore di tutti gli eoliani e non a favore di qualche società che insegue il proprio tornaconto.
Giuseppe La Greca
Componente direttivo Partito Democratico
Giuseppe Cincotta
Segretario del Partito Democratico
Le notizie che riportano un parere negativo espresso dall’assessorato regionale del territorio e dell'ambiente per la valutazione d'impatto ambientale per il mega-porto di Lipari, se confermate, attestato, per l’ennesima volta, la correttezza di quanto da anni, come partito democratico, facciamo rilevare al sindaco di Lipari ed oggetto di una recente interrogazione da parte dell’On.Le Filippo Panarello: occorre predisporre il Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari.
L’onorevole Panarello, nel mese di Luglio, con una interrogazione parlamentare ha chiesto all’assessorato Regionale ai BB.CC.AA. e dell’Identità Siciliana:
se non ritenga di dover intervenire per garantire che tutte le nuove opere portuali in progetto siano subordinate all’adozione del Piano Regolatore Generale dei Porti e delle Rade del Comune di Lipari, così come prescritto dall’articolo 45 del Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, rigettando qualsiasi diversa ipotesi di approvazione delle suddette opere portuali;
-se il progetto è coerente con il Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, a maggior ragione configurandosi come un’unica struttura portuale che occupa l’intera rada di Lipari;
-se del progetto in esame è stata data tempestiva comunicazione all’Unesco, così come richiesto dal citato art. 172 delle Operational Guidelines for the Implementation of the World Heritage Convention.
Nel recente passato, il Consiglio Comunale con i voti determinanti del PD, SEL, UDC, Nuovo Giorno, Eolie nel Cuore, ha deliberato (deliberazione n. 22 del 6 febbraio 2009, di impegnare l’amministrazione comunale a porre in essere tutti gli atti consequenziali per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Lipari, del Piano Regolatore Generale dei Porti del Comune di Lipari) per una seduta del civico consesso incentrata sull’argomento Piano regolatore generale dei porti, che, tuttavia, per responsabilità del Presidente del Consiglio e del Sindaco, non si è potuta affrontare.
Sempre le minoranze si sono fatte carico di nominare una commissione speciale per la portualità di sottomonastero.
Alla luce di tutto ciò ritorniamo a chiedere, con forza, che il Presidente del Consiglio Comunale, sulla scorta di quanto già deliberato dal Consiglio Comunale, indica una seduta del consiglio sull’argomento “Piano regolare generale dei Porti” del Comune di Lipari.
Noi crediamo che la sfida dei prossimi mesi, soprattutto per la portualità, sia legata alla possibilità di poter discutere del Piano regolatore generale dei Porti del nostro comune all’interno del consiglio comunale e soprattutto di subordinare qualsiasi ulteriore intervento sui porti all’approvazione indispensabile del Piano per uno sviluppo razionale della nostra portualità, a favore di tutti gli eoliani e non a favore di qualche società che insegue il proprio tornaconto.
Giuseppe La Greca
Componente direttivo Partito Democratico
Giuseppe Cincotta
Segretario del Partito Democratico
Il comune di Lipari da mesi non paga le fatture emesse dall'ATO 5. Servizio di raccolta e smaltimento a rischio. L'allarme dell'a.d. Mimmo Fonti
Questo il testo di una nota che l'amministratore delegato dell'ATO ME 5 "Eolie per l'Ambiente", rag. Mimmo Fonti ha inviato al Sindaco del Comune di Lipari, Dott. Mariano Bruno, al Dirigente del II Settore del Comune di Lipari – Economia e Finanze, Dott. Francesco Subba, al Dirigente del IV Settore del Comune di Lipari, Dott. Domenico Russo, all’Assessore Ai Servizi Ecologici,
Sig. Giulio China, al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Rag. Giuseppe Longo e p.c. S.Ecc.za il Prefetto di Messina, Dott. Francesco Alecci, al Comando della Stazione dei Carabinieri di Lipari, ll’A.T.I. Multiecoplast S.r.l. (capogruppo), a Onofaro Antonino (mandante), a Pizzo Pippo (mandante) e alla c.a Onofaro Attilio (referente)
Oggetto: mancato pagamento fatture emesse dall’ATO ME5 per il servizio di gestione rifiuti effettuato nel Comune di Lipari.
Con la presente, comunichiamo che, alla data odierna, la scrivente Società d’Ambito non ha ancora percepito le spettanze relative all’effettuazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti nel Comune di Lipari relative alle mensilità di maggio, giugno e luglio 2010 (fatture n. 068/2010 del 03.06.2010, n. 073/2010 del 02.07.2010 e n. 086/2010 del 02.08.2010 per un totale complessivo di €. 565.979,64 IVA inclusa).
Inoltre, in data 27.08.2010 ci è stato comunicato per le vie brevi da parte dell’Ufficio Ragioneria di codesto Comune che, avendo avuto disposizioni recentissime da parte del Segretario Comunale, le fatture relative ai su citati periodi di servizio, già giacenti presso i competenti Uffici comunali da diversi mesi, devono essere integrate con il D.U.R.C. della scrivente Società, condicio sine qua non senza la quale non sarebbe più possibile metterle in pagamento.
Pertanto, tenuto conto che il rilascio del D.U.R.C. potenzialmente potrà avvenire non prima di 30 giorni dall’effettuazione della Ns. richiesta agli Enti previdenziali (27.08.2010), con conseguente slittamento dei termini di pagamento da parte del Comune di Lipari e che le maestranze dell’A.T.I. che effettua il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti hanno più volte minacciato la sospensione di tale servizio, non ricevendo da alcuni mesi le loro spettanze, decliniamo qualsiasi possibile responsabilità relativa al manifestarsi di problematiche di natura igienico sanitaria e/o di ordine pubblico che potrebbero derivare in caso che la su citata sospensione del servizio venga posta in essere.
Rileviamo, inoltre, che non possiamo biasimare le potenziali prese di posizione delle maestranze dell’A.T.I., in quanto si tratta di persone che, svolgendo dignitosamente il proprio lavoro, con i proventi dello stesso debbono sostentare le proprie famiglie.
Tanto per dovere d’ufficio.
L’Amministratore Delegato
Domenico Fonti
Sig. Giulio China, al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Rag. Giuseppe Longo e p.c. S.Ecc.za il Prefetto di Messina, Dott. Francesco Alecci, al Comando della Stazione dei Carabinieri di Lipari, ll’A.T.I. Multiecoplast S.r.l. (capogruppo), a Onofaro Antonino (mandante), a Pizzo Pippo (mandante) e alla c.a Onofaro Attilio (referente)
Oggetto: mancato pagamento fatture emesse dall’ATO ME5 per il servizio di gestione rifiuti effettuato nel Comune di Lipari.
Con la presente, comunichiamo che, alla data odierna, la scrivente Società d’Ambito non ha ancora percepito le spettanze relative all’effettuazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti nel Comune di Lipari relative alle mensilità di maggio, giugno e luglio 2010 (fatture n. 068/2010 del 03.06.2010, n. 073/2010 del 02.07.2010 e n. 086/2010 del 02.08.2010 per un totale complessivo di €. 565.979,64 IVA inclusa).
Inoltre, in data 27.08.2010 ci è stato comunicato per le vie brevi da parte dell’Ufficio Ragioneria di codesto Comune che, avendo avuto disposizioni recentissime da parte del Segretario Comunale, le fatture relative ai su citati periodi di servizio, già giacenti presso i competenti Uffici comunali da diversi mesi, devono essere integrate con il D.U.R.C. della scrivente Società, condicio sine qua non senza la quale non sarebbe più possibile metterle in pagamento.
Pertanto, tenuto conto che il rilascio del D.U.R.C. potenzialmente potrà avvenire non prima di 30 giorni dall’effettuazione della Ns. richiesta agli Enti previdenziali (27.08.2010), con conseguente slittamento dei termini di pagamento da parte del Comune di Lipari e che le maestranze dell’A.T.I. che effettua il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti hanno più volte minacciato la sospensione di tale servizio, non ricevendo da alcuni mesi le loro spettanze, decliniamo qualsiasi possibile responsabilità relativa al manifestarsi di problematiche di natura igienico sanitaria e/o di ordine pubblico che potrebbero derivare in caso che la su citata sospensione del servizio venga posta in essere.
Rileviamo, inoltre, che non possiamo biasimare le potenziali prese di posizione delle maestranze dell’A.T.I., in quanto si tratta di persone che, svolgendo dignitosamente il proprio lavoro, con i proventi dello stesso debbono sostentare le proprie famiglie.
Tanto per dovere d’ufficio.
L’Amministratore Delegato
Domenico Fonti
Acquacalda: Al via i lavori di smantellamento e rimozione del pontile ex Italpomice
Hanno preso il via stamattina alle 9,00 nella frazione liparese di Acquacalda, subito dopo l'insediamento del cantiere (a cui si riferiscono video e foto), i lavori di smantellamento e rimozione del pontile ex Italpomice, parzialmente distrutto dai marosi del 22 novembre del 2008. Struttura che, in diverse altre parti, presenta una situazione di instabilità e di pericolo per la pubblica incolumità. I lavori sono eseguiti dalla ditta di Angelino Biviano di Lipari che si è aggiudicata il lavoro praticando un ribasso del 21,32%. rispetto ad una base d'asta di euro 109.369.46.
Riguarderanno in una prima fase (una settimana circa) lo smantellamento e la rimozione del grigliato. Si passerà poi al resto della struttura e ai lavori a mare. I lavori, condizioni meteomarine permettendo, dovrebbero essere completati entro la fine di settembre.
La rimozione del pontile è stata più volte sollecitata sia dal locale comitato CASTA che da diverse associazioni ambientaliste e non e da alcuni consiglieri comunali
L'intervento in itinere, non bisogna dimenticarlo, è anche il frutto di un capillare lavoro di monitoraggio e di sollecitazione agli organismi preposti messo in atto dal Circomare-Guardia Costiera di Lipari e che ha riguardato anche i relitti di Porticello. Per entrambi, durante la sua permanenza in giunta, si è attivata, al fine dell'ottenimento dei fondi, la dottoressa Mimma Sparacino.
IL VIDEO DEL PONTILE PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI E L'INSEDIAMENTO DEL CANTIERE:
Riguarderanno in una prima fase (una settimana circa) lo smantellamento e la rimozione del grigliato. Si passerà poi al resto della struttura e ai lavori a mare. I lavori, condizioni meteomarine permettendo, dovrebbero essere completati entro la fine di settembre.
La rimozione del pontile è stata più volte sollecitata sia dal locale comitato CASTA che da diverse associazioni ambientaliste e non e da alcuni consiglieri comunali
L'intervento in itinere, non bisogna dimenticarlo, è anche il frutto di un capillare lavoro di monitoraggio e di sollecitazione agli organismi preposti messo in atto dal Circomare-Guardia Costiera di Lipari e che ha riguardato anche i relitti di Porticello. Per entrambi, durante la sua permanenza in giunta, si è attivata, al fine dell'ottenimento dei fondi, la dottoressa Mimma Sparacino.
IL VIDEO DEL PONTILE PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI E L'INSEDIAMENTO DEL CANTIERE:
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (108° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) da sinistra: Carmelo Gallo, Roberto Portelli, Maurizio Di Pietro
2) Da sinistra: Eros Alberti, Tom Giuffrè, Pino Marrara, Edoardo Paino, Luciano Siracusa
3) Lipari: Sciara Carmagnola (versante ovest dell'isola)
4) Netturbino a Lipari
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) da sinistra: Carmelo Gallo, Roberto Portelli, Maurizio Di Pietro
2) Da sinistra: Eros Alberti, Tom Giuffrè, Pino Marrara, Edoardo Paino, Luciano Siracusa
3) Lipari: Sciara Carmagnola (versante ovest dell'isola)
4) Netturbino a Lipari
domenica 29 agosto 2010
ADDIO AL “BURBERO” ANCIULINO (di Enzo Mottola)
Ieri sera ti ho dato la buonanotte. Stamani ti auguro buon viaggio.
Forse l'ultimo viaggio attraverso il tuo mare che quotidianamente scrutavi con tanta attenzione quasi come se volessi carpirne ogni segreto attraverso quel tuo sguardo vivo, penetrante, indagatore, ma limpido e leale.
Seduto sul muretto o nella tua postazione nel terrazzo assorbivi tutti gli umori del posto, eri il nostro oracolo, il nostro bollettino del mare. (Anciulino, oggi com'è? Malu tiempu! - Porta bbuono! - C'è tanta rema! - Arriva u maistrali!).
Poche parole ma inequivocabili.
Sei stato un indomito e battagliero amante della tua Acquacalda e tanto hai sofferto nel vederla così degradata. Mi hai donato la tua stima, fortemente ricambiata, sostenendo l'attività del Comitato.
Con te svanisce un altro lembo di storia del paese che inesorabilmente continua a perdere pezzi.
Ci mancherai! Mi mancherai !
Ciao Anciulino.
E. M.
Forse l'ultimo viaggio attraverso il tuo mare che quotidianamente scrutavi con tanta attenzione quasi come se volessi carpirne ogni segreto attraverso quel tuo sguardo vivo, penetrante, indagatore, ma limpido e leale.
Seduto sul muretto o nella tua postazione nel terrazzo assorbivi tutti gli umori del posto, eri il nostro oracolo, il nostro bollettino del mare. (Anciulino, oggi com'è? Malu tiempu! - Porta bbuono! - C'è tanta rema! - Arriva u maistrali!).
Poche parole ma inequivocabili.
Sei stato un indomito e battagliero amante della tua Acquacalda e tanto hai sofferto nel vederla così degradata. Mi hai donato la tua stima, fortemente ricambiata, sostenendo l'attività del Comitato.
Con te svanisce un altro lembo di storia del paese che inesorabilmente continua a perdere pezzi.
Ci mancherai! Mi mancherai !
Ciao Anciulino.
E. M.
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Mostra TuttArte a Lipari - Inaugurazione stasera alle 19 al Museo Archeologico Eoliano Luigi Bernabò Brea "Galleria Dell'Ascensore"in via Garibaldi della mostra "TuttArte": esposizione di tele e pannelli realizzati con tecniche miste. La mostra è visitabile dal 29 Agosto all'11 Settembre 2010. La mostra rimarrà aperta dalle ore 09 alle 13 e dalle 17 alle 22. Sponsor l'Avis Lipari
Dieci candeline per "Il Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie"- La decima edizione, in programma dal 5 all'11 settembre, rappresenta un traguardo molto importante per una manifestazione, che coniuga dal 2001 in modo mirabile il binomio sport-turismo e, nel contempo, è motivo di grande orgoglio per gli organizzatori della Polisportiva Europa Messina. Immutato il programma della competizione che prevede 5 tappe in 6 giorni - di lunghezza variabile dai 6.5 km ai 15.3 Km - da correre sulle strade di Lipari (2), Salina e Vulcano (2) ed una "Non Competiva" ad andatura libera, che sta riscuotendo sempre maggiore interesse tra gli amanti della pura attività fisica a contatto con la natura. Favoriti d'obbligo i trionfatori delle passate edizioni, Luigi Guidetti della Corradini Rubiera e la peloritana Katia Scionti (Stilelibero Messina). Sarà presente, inoltre, per il secondo anno consecutivo l'italo-australiano Antonio Russo (Glenhuntly Athletics Club),
Eolie. E' arrivato Giorgio Armani- Consueta tappa estiva alle isole Eolie per lo stilista Giorgio Armani.
A bordo del suo "Main" (nella foto, mentre è ormeggiato stamani a Marina Lunga) è arrivato alle 22 e 30 di ieri sera a Lipari per poi ripartire stamani alle 10 e 20 circa verso Panarea.
Il noto esponente del mondo della moda, secondo quanto abbiamo appreso, dovrebbe fermarsi per almeno tre giorni nell'arcipelago.
Risse di Canneto e Lipari: Complessivamente sedici i denunciati dai carabinieri- Sarebbero ben sedici i giovani eoliani e non denunciati complessivamente dai carabinieri di Lipari per le risse sviluppatesi il 19 agosto nella frazione di Canneto (10) e del 26 agosto a Lipari centro(6). In entrambi i casi i responsabili non sono stati colti in flagranza di reato e non sono potute scattare le immediate misure coercitive.
Dieci candeline per "Il Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie"- La decima edizione, in programma dal 5 all'11 settembre, rappresenta un traguardo molto importante per una manifestazione, che coniuga dal 2001 in modo mirabile il binomio sport-turismo e, nel contempo, è motivo di grande orgoglio per gli organizzatori della Polisportiva Europa Messina. Immutato il programma della competizione che prevede 5 tappe in 6 giorni - di lunghezza variabile dai 6.5 km ai 15.3 Km - da correre sulle strade di Lipari (2), Salina e Vulcano (2) ed una "Non Competiva" ad andatura libera, che sta riscuotendo sempre maggiore interesse tra gli amanti della pura attività fisica a contatto con la natura. Favoriti d'obbligo i trionfatori delle passate edizioni, Luigi Guidetti della Corradini Rubiera e la peloritana Katia Scionti (Stilelibero Messina). Sarà presente, inoltre, per il secondo anno consecutivo l'italo-australiano Antonio Russo (Glenhuntly Athletics Club),
Eolie. E' arrivato Giorgio Armani- Consueta tappa estiva alle isole Eolie per lo stilista Giorgio Armani.
A bordo del suo "Main" (nella foto, mentre è ormeggiato stamani a Marina Lunga) è arrivato alle 22 e 30 di ieri sera a Lipari per poi ripartire stamani alle 10 e 20 circa verso Panarea.
Il noto esponente del mondo della moda, secondo quanto abbiamo appreso, dovrebbe fermarsi per almeno tre giorni nell'arcipelago.
Risse di Canneto e Lipari: Complessivamente sedici i denunciati dai carabinieri- Sarebbero ben sedici i giovani eoliani e non denunciati complessivamente dai carabinieri di Lipari per le risse sviluppatesi il 19 agosto nella frazione di Canneto (10) e del 26 agosto a Lipari centro(6). In entrambi i casi i responsabili non sono stati colti in flagranza di reato e non sono potute scattare le immediate misure coercitive.
Estate: a Lipari l'hotel-museo, tra sarcofagi e oggetti di millenarie civiltà
(Adnkronos) - Non solo mare, movida notturna e un porticciolo assediato da yacht e panfili di vip e volti noti che approdano nel cuore delle Isole Eolie da tutto il mondo. Lipari, soprattutto in estate, mostra anche il suo volto antico che affonda le sue radici nella storia e nella mitologia greca, e che oggi si rivede nei tanti scorci che raccontano il passaggio sull'isola di millenarie civilta'.
Nel cuore antico di questo gioiello incastonato nel mare, un hotel-museo, che nel tempo ha raccolto e catalogato attrezzi storici e oggetti che fotografano la quotidianita' dell'uomo vissuto qui, da qualche secolo fa ai nostri giorni. Vecchie bilance e arnesi da cucina, macchinari per fare olio e vino, ma soprattutto, quattro sarcofagi risalenti all'eta' neolitica, esposti nel giardino della struttura alberghiera.
Nell'area archeologica di contrada Diana, dove un tempo si stendeva un vasto abitato del Neolitico superiore e della prima eta' dei metalli, sul quale venne poi a sovrapporsi la necropoli greca e romana, oggi sorge l'Hotel Oriente. Quando nel 1955, Leonida Bongiorno, lo inauguro', sentiva di dover raccontare quelle origini, e suo figlio Edoardo diede forma a quel sogno confuso e condensato nella parola Oriente, tanto carica di fascino e di esotismo.
Ma come immaginare e ricreare un 'Oriente' che non si e' mai conosciuto nella realta'? Un giardino recintato, nel quale crescono alberi da frutto su un humus di millenarie presenze, poteva essere un'idea. E cosi' e' stato, come racconta uno degli impiegati dell'hotel che, a ridosso dell'antica necropoli greca appare come un Eden della memoria, che fa da cornice alla collezione etnografica contenuta nella struttura.
Un'interessante raccolta di manufatti, strumenti di lavoro, reperti della civilta' contadina, pastorale ed artigianale del territorio eoliano, catalogati ed esposti in ogni angolo dell'albergo. A partire dalla seconda meta' degli anni '60, con l'avvento della meccanizzazione agricola e artigianale, tutti gli oggetti della secolare attivita' contadina caddero subito in disuso.
Molti reperti furono abbandonati in campagna, all'interno dei casolari, altri invece per decenni sono rimasti relegati negli angoli bui di pagliere, stalle e solai, tra polvere, tarme e ragnatele
Edoardo Bongiorno, memore di una tale ricchezza patrimoniale, ha raccolto questi oggetti uno ad uno, restaurandoli ed esponendoli nelle tante stanze della struttura, coprendone ogni angolo, tra bilance, Pupi siciliani, attrezzi, selle appese, e pezzi da collezione. Come un'antica scacchiera per la Dama dal valore inestimabile, accanto alla quale si puo' fare colazione la mattina. Sempre nella sala breakfast, si puo' sorseggiare un caffe' o un cappuccino accanto a un vecchio carretto siciliano interamente dipinto a mano.
Il viaggio nel ritorno alle origini prosegue nel giardino dell'hotel, dove passando in un sentiero immerso nel verde, costeggiato da pentole antiche e arnesi di cucine dal sapore orientale, si arriva di fronte a quattro antichi sarcofagi dell'eta' neolitica, trovati qualche anno fa nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione e ora riportati alla luce.
Il giardiniere dell'albergo confessa che trasportarle li', nel luogo dove ora sono esposte, e ricostruire quelle tombe di pietra pesanti come un macigno sia stata una vera impresa. Ma il loro fascino e' diventata una delle principali attrattive dell'hotel.
Oggetti d'uso di ogni genere e tipo, alcuni davvero curiosi ed enigmatici, ma la maggior parte ancora perfettamente comprensibili nella loro funzione, hanno coperto interamente tutto lo spazio disponibile della struttura. Ma chi si aggira negli ambienti dell'hotel, non si sente affatto oppresso da una sensazione di pieno e di ridondante, perche' quegli strumenti sono disposti ad arte, come fossero pezzi di un unico puzzle tra sogno e realta'.
Ed e' l'atmosfera che avvolge tutta Lipari, che conserva ancora gelosamente le sue tradizioni e i suoi simboli. Come il decoro barocco del 600, ancora presente negli angoli delle ringhiere dei balconi dell'isola: la spada Normanna che taglia i quattro venti e un grande spillo centrale, elementi creduti potenti talismani contro ogni avversita'. In questo simbolo l'isola si riflette e si vede rappresentata fin dai tempi piu' antichi. Ancora presente ovunque, per strade e vicoletti, dove gli antichi sapori barocchi si ripropongono con nuovi stili.
Il tempo a Lipari, insomma, sembra essersi fermato, scolpito nella pomice e nei vetrini dell'ossidiana, la pietra nera vulcanica che circonda Lipari e le altre Isole (soprattutto Stromboli e Vulcano), nata dal rapido raffreddamento delle lave e gia' nota agli antichi Egizi, quando inizio' ad essere utilizzata per collane e gioielli preziosi. Qui, nell'isola piu' grande dell'arcipelago eoliano, il viaggiatore, oltre ad approfittare del bellissimo mare tra tuffi e bagni di sole, puo' tornare indietro nel tempo ripercorrendo le tante etnie e i mille volti di un popolo eternamente accompagnato dal Dio dei Venti
Il viaggio della storia continua all'interno del Museo archeologico di Lipari: il visitatore si trova subito di fronte al padiglione preistorico, sorto sui resti di un monastero normanno, che racconta la quotidianita' del neolitico eoliano, per poi essere catapultato nel padiglione epigrafico, tra steli funerarie e resti delle necropoli greche e romane.
Fino alla sezione vulcanologica, nata a scopo esclusivamente didattico, con l'obiettivo di introdurre il viaggiatore alla conoscenza della geomorfologia dell'Arcipelago eoliano, le cui isole sono interamente di formazione vulcanica, indispensabile per la piena comprensione di molti aspetti degli insediamenti umani succedutisi attraverso i secoli (la loro formazione, l'economia nata soprattutto attorno a risorse come l'ossidiana e la pietra pomice, la cultura).
E infine, dal tour nella storia agli scorci della Lipari di oggi: caratteristico il borgo di Sopralaterra a Marina Corta, dove le abitazioni sono tappezzate di murales coloratissimi che raccontano la quotidianita' dell'isola, anche nei mesi in cui il freddo e il maltempo sembrano oscurare le sue vie: un uomo affacciato dal suo balcone, un volto nascosto dietro la tenda del balcone accanto, una donna che armeggia con un secchio accanto ai suoi bambini, sempre su una terrazza immaginaria. E' lo sguardo di Lipari, pronto a stregare i tanti viaggiatori che la scelgono ogni anno come meta di vacanza.
Come avete letto l'articolo dell'ADNKRONOS dedica ampio spazio alla collezione del dott. Edoardo Bongiorno. Vi riproponiamo, quindi, le immagini della collezione. Le foto, scattate da Katia Laszczak riguardano attrezzi in uso, nel passato, nelle nostre isole.
Nel cuore antico di questo gioiello incastonato nel mare, un hotel-museo, che nel tempo ha raccolto e catalogato attrezzi storici e oggetti che fotografano la quotidianita' dell'uomo vissuto qui, da qualche secolo fa ai nostri giorni. Vecchie bilance e arnesi da cucina, macchinari per fare olio e vino, ma soprattutto, quattro sarcofagi risalenti all'eta' neolitica, esposti nel giardino della struttura alberghiera.
Nell'area archeologica di contrada Diana, dove un tempo si stendeva un vasto abitato del Neolitico superiore e della prima eta' dei metalli, sul quale venne poi a sovrapporsi la necropoli greca e romana, oggi sorge l'Hotel Oriente. Quando nel 1955, Leonida Bongiorno, lo inauguro', sentiva di dover raccontare quelle origini, e suo figlio Edoardo diede forma a quel sogno confuso e condensato nella parola Oriente, tanto carica di fascino e di esotismo.
Ma come immaginare e ricreare un 'Oriente' che non si e' mai conosciuto nella realta'? Un giardino recintato, nel quale crescono alberi da frutto su un humus di millenarie presenze, poteva essere un'idea. E cosi' e' stato, come racconta uno degli impiegati dell'hotel che, a ridosso dell'antica necropoli greca appare come un Eden della memoria, che fa da cornice alla collezione etnografica contenuta nella struttura.
Un'interessante raccolta di manufatti, strumenti di lavoro, reperti della civilta' contadina, pastorale ed artigianale del territorio eoliano, catalogati ed esposti in ogni angolo dell'albergo. A partire dalla seconda meta' degli anni '60, con l'avvento della meccanizzazione agricola e artigianale, tutti gli oggetti della secolare attivita' contadina caddero subito in disuso.
Molti reperti furono abbandonati in campagna, all'interno dei casolari, altri invece per decenni sono rimasti relegati negli angoli bui di pagliere, stalle e solai, tra polvere, tarme e ragnatele
Edoardo Bongiorno, memore di una tale ricchezza patrimoniale, ha raccolto questi oggetti uno ad uno, restaurandoli ed esponendoli nelle tante stanze della struttura, coprendone ogni angolo, tra bilance, Pupi siciliani, attrezzi, selle appese, e pezzi da collezione. Come un'antica scacchiera per la Dama dal valore inestimabile, accanto alla quale si puo' fare colazione la mattina. Sempre nella sala breakfast, si puo' sorseggiare un caffe' o un cappuccino accanto a un vecchio carretto siciliano interamente dipinto a mano.
Il viaggio nel ritorno alle origini prosegue nel giardino dell'hotel, dove passando in un sentiero immerso nel verde, costeggiato da pentole antiche e arnesi di cucine dal sapore orientale, si arriva di fronte a quattro antichi sarcofagi dell'eta' neolitica, trovati qualche anno fa nel corso di alcuni lavori di ristrutturazione e ora riportati alla luce.
Il giardiniere dell'albergo confessa che trasportarle li', nel luogo dove ora sono esposte, e ricostruire quelle tombe di pietra pesanti come un macigno sia stata una vera impresa. Ma il loro fascino e' diventata una delle principali attrattive dell'hotel.
Oggetti d'uso di ogni genere e tipo, alcuni davvero curiosi ed enigmatici, ma la maggior parte ancora perfettamente comprensibili nella loro funzione, hanno coperto interamente tutto lo spazio disponibile della struttura. Ma chi si aggira negli ambienti dell'hotel, non si sente affatto oppresso da una sensazione di pieno e di ridondante, perche' quegli strumenti sono disposti ad arte, come fossero pezzi di un unico puzzle tra sogno e realta'.
Ed e' l'atmosfera che avvolge tutta Lipari, che conserva ancora gelosamente le sue tradizioni e i suoi simboli. Come il decoro barocco del 600, ancora presente negli angoli delle ringhiere dei balconi dell'isola: la spada Normanna che taglia i quattro venti e un grande spillo centrale, elementi creduti potenti talismani contro ogni avversita'. In questo simbolo l'isola si riflette e si vede rappresentata fin dai tempi piu' antichi. Ancora presente ovunque, per strade e vicoletti, dove gli antichi sapori barocchi si ripropongono con nuovi stili.
Il tempo a Lipari, insomma, sembra essersi fermato, scolpito nella pomice e nei vetrini dell'ossidiana, la pietra nera vulcanica che circonda Lipari e le altre Isole (soprattutto Stromboli e Vulcano), nata dal rapido raffreddamento delle lave e gia' nota agli antichi Egizi, quando inizio' ad essere utilizzata per collane e gioielli preziosi. Qui, nell'isola piu' grande dell'arcipelago eoliano, il viaggiatore, oltre ad approfittare del bellissimo mare tra tuffi e bagni di sole, puo' tornare indietro nel tempo ripercorrendo le tante etnie e i mille volti di un popolo eternamente accompagnato dal Dio dei Venti
Il viaggio della storia continua all'interno del Museo archeologico di Lipari: il visitatore si trova subito di fronte al padiglione preistorico, sorto sui resti di un monastero normanno, che racconta la quotidianita' del neolitico eoliano, per poi essere catapultato nel padiglione epigrafico, tra steli funerarie e resti delle necropoli greche e romane.
Fino alla sezione vulcanologica, nata a scopo esclusivamente didattico, con l'obiettivo di introdurre il viaggiatore alla conoscenza della geomorfologia dell'Arcipelago eoliano, le cui isole sono interamente di formazione vulcanica, indispensabile per la piena comprensione di molti aspetti degli insediamenti umani succedutisi attraverso i secoli (la loro formazione, l'economia nata soprattutto attorno a risorse come l'ossidiana e la pietra pomice, la cultura).
E infine, dal tour nella storia agli scorci della Lipari di oggi: caratteristico il borgo di Sopralaterra a Marina Corta, dove le abitazioni sono tappezzate di murales coloratissimi che raccontano la quotidianita' dell'isola, anche nei mesi in cui il freddo e il maltempo sembrano oscurare le sue vie: un uomo affacciato dal suo balcone, un volto nascosto dietro la tenda del balcone accanto, una donna che armeggia con un secchio accanto ai suoi bambini, sempre su una terrazza immaginaria. E' lo sguardo di Lipari, pronto a stregare i tanti viaggiatori che la scelgono ogni anno come meta di vacanza.
Come avete letto l'articolo dell'ADNKRONOS dedica ampio spazio alla collezione del dott. Edoardo Bongiorno. Vi riproponiamo, quindi, le immagini della collezione. Le foto, scattate da Katia Laszczak riguardano attrezzi in uso, nel passato, nelle nostre isole.
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