Riceviamo dal dottor Mario Paino e pubblichiamo:
Sono a conoscenza di proteste avvenute stamane presso l'ospedale di Lipari perche' a qualche bambino da ricoverare e' stato trovato posto attraverso lo spostamento di pazienti adulti ricoverati e la sanificazione degli ambienti.
Al riguardo, in qualita' di responsabile dell'area medica del presidio ospedaliero, compio il dovere di chiarire che all'interno dell'area medica sono allocati dei posti destinati a degenti di eta'pediatrica.Tuttavia quando vi e' urgenza di ricovero per patologie acute(sia in eta'adulta che pediatrica) e'assolutamente indispensabile ricoverare dove c'e' posto.
Nel caso in questione, nel periodo che va da ferragosto a oggi, il pronto soccorso ha avuto necessita' di parecchi ricoveri in area medica per patologie non rinviabili (come ictus e scompenso cardiaco).
Questo avviene in tutti gli ospedali e chiunque di noi se la persona che si reca al pronto soccorso fosse nostra madre chiederebbe un ricovero anche fuori reparto dove c'e' posto piuttosto che essere trasportata in ospedali lontani dove c'e' posto, come talvolta purtroppo avviene in ospedali della terraferma. Va da se che ove vi sia necessità di ricovero,sia di pazienti adulti che di bambini,viene comunque reperita la massima accoglienza possibile e credo che per questo l'ospedale di Lipari possa distinguersi per avere locali dignitosi.
Chiedo scusa a nome di tutto l'ospedale se qualche disagio c'e' ma ritengo in coscienza che i disagi per trovare un posto-letto nel nostro ospedale siano inferiori che altrove, dove gli ammalati vengono tenuti per intere giornate nelle astanterie in barella e nei corridoi in attesa di un posto-letto.
Nella mia ormai lunga esperienza professionale ho personalmente assistito in piu' occasioni ammalati in barella e nei corridoi (che spesso ci hanno dato lezioni di vita ringraziando Dio e noi che c'e' qualcuno che li assiste), ma in coscienza devo dire che all'ospedale di Lipari si e' fatto sempre il possibile per evitare simili disagi.
Auguro a noi tutti che il Buon Dio ci conservi sempre l'ospedale e medici disponibili a prestare qualificata e dignitosa assistenza e anche che il Signore ci dia la saggezza di saperlo ringraziare per quello che ci da, guardando sempre dietro di noi.
E' encomiabile saper vedere dietro un bambino il bisogno di un nostro figlio, lo e' altrettanto saper vedere dietro il bisogno di un anziano quello di un nostro genitore, specie se si tratta di un anziano povero, solo, ammalato,che forse fa meno notizia, ma interpella ugualmente la nostra coscienza anche se non e' un nostro parente.
Cordialmente
Mario Paino.
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sabato 27 agosto 2011
Vulcano: Domani è di scena ” MAREA DANZA,musica e movimento per la salvaguardia dell’ambiente marino”, ideato dall’ Associazione Filicudi WildLife Conservation e il Centro Danzarte dell’Associazione Tuke
Domenica 28 Agosto alle ore 22.00 Vulcano ospiterà lo spettacolo “MAREA DANZA, musica e movimento per la salvaguardia dell’ambiente marino” . In scena si esibiranno Margherita e Benedetta Catone, danzatrici professioniste diplomate all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e direttrici artistiche della scuola “Danzarte” di Latina, accompagnate dalla dottoressa Monica Blasi presidente dell’Associazione WildLife conservation e responsabile del Centro di ricerche sul mare e Pronto soccorso tartarughe marine. L’associazione, senza scopo di lucro, si occupa della conservazione delle risorse marine dell’Arcipelago delle Isole Eolie con particolare attenzione alla tutela dei vertebrati marini (cetacei, tartarughe marine e ornitofauna). La sede operativa dell’Associazione è stata inaugurata lo scorso 9 Luglio presso l’Hotel Phenicusa (zona Porto-Filicudi) e da quest’anno ospita il centro di primo soccorso per le tartarughe marine, unico in tutto l’Arcipelago. Lo spettacolo, ideato da Margherita e Benedetta Catone e dalla dott. Monica Blasi, nasce per promuovere una maggiore sensibilità ai problemi legati al mare e riguardanti la conservazione di delfini e tartarughe marine in quest’area del Mediterraneo . Il trio, nato per l’occasione, firma una messa in scena matura e ben equilibrata, in cui nulla appare esagerato o non abbastanza, dove la danza contemporanea si fonde con l’arte marziale del Kung Fu e la musica indiana alternandosi con la proiezione di filmati e immagini di delfini e tartarughe marine realizzati durante le attività di ricerca che vengono svolte dal 2004 dall’Associazione Filicudi WildLife Conservation . Il mare si trasferirà per una sera nella piazza di Vulcano grazie alle suggestive scenografie di Marina Klemente che accolgono la danza delle sorelle Catone interpreti dei delfini, figure positive da salvaguardare che con il loro movimento armonioso si contrappongono al Kung Fu deciso e netto di Monica Blasi interprete della minaccia che incombe sulla vita di questa specie. Tutto questo sarà reso possibile grazie all’aiuto tecnico di Claudio Animali, Adriana Berenati, Silvio Berenati, Stefano Cannistrà e Alessandra Carrai. L’appuntamento è dunque per domenica 28 Agosto alle ore 22.00 a Vulcano in piazza.
Info 3494402021 info@filicudiconservation.com www.filicudiconservation.com
Monica F. Blasi, PhD
Info 3494402021 info@filicudiconservation.com www.filicudiconservation.com
Monica F. Blasi, PhD
Lipari: arrestato dai carabinieri che aggredisce poiché fermato senza casco.
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati, ieri, in tarda mattinata, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno arrestato un 38enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché responsabile di resistenza, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale.
In particolare, i militari dell’Arma che stavano effettuando un servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno intimato l’ALT ad un motociclista il quale stava transitando in una via del centro eoliano senza indossare il casco protettivo obbligatorio.
Nella circostanza, il conducente del motociclo, anziché fermarsi ha proseguito la marcia allontanandosi frettolosamente e dandosi alla fuga.
I Carabinieri, subito, senza perderlo di vista, lo hanno raggiunto ma egli, una volta arrestata la marcia del mezzo, si scagliava contro i Carabinieri minacciandoli ripetutamente.
A quel punto, nonostante il 38enne tentasse di divincolarsi strattonando i militari, lo stesso veniva bloccato ed identificato in STRAMANDINO Alfonso, nato a Lipari (ME) cl. 1971.
Dopo le formalità di rito, STRAMANDINO Alfonso, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione dei reati, ieri, in tarda mattinata, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno arrestato un 38enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché responsabile di resistenza, violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale.
In particolare, i militari dell’Arma che stavano effettuando un servizio di controllo alla circolazione stradale, hanno intimato l’ALT ad un motociclista il quale stava transitando in una via del centro eoliano senza indossare il casco protettivo obbligatorio.
Nella circostanza, il conducente del motociclo, anziché fermarsi ha proseguito la marcia allontanandosi frettolosamente e dandosi alla fuga.
I Carabinieri, subito, senza perderlo di vista, lo hanno raggiunto ma egli, una volta arrestata la marcia del mezzo, si scagliava contro i Carabinieri minacciandoli ripetutamente.
A quel punto, nonostante il 38enne tentasse di divincolarsi strattonando i militari, lo stesso veniva bloccato ed identificato in STRAMANDINO Alfonso, nato a Lipari (ME) cl. 1971.
Dopo le formalità di rito, STRAMANDINO Alfonso, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Lipari: In medicina non c'è posto. Bimbi "parcheggiati" in ambulatorio. Ma dall'ASP precisano
Bimbi sempre più bistrattati all'ospedale di Lipari? Dopo la "soppressione" del punto nascita e l'accorpamento di pediatria a medicina si registrano nuovi casi che non possono passare inosservati e che suscitano la reazione di genitori e parenti. L'ultimo episodio in ordine di tempo stamane. Due bimbi affetti da febbre e convulsioni e per i quali la dottoressa Patrizia Girone dell'ambulatorio di pediatria ha disposto il ricovero sono rimasti "parcheggiati" per alcune ore in uno spazio dell'ambulatorio, per fortuna adeguatamente attrezzato, con il supporto oltre che della stessa Girone anche di una infermiera. Il tutto perchè in medicina, in quel momento, non vi erano posti liberi e bisognava attendere il trasferimento ad altra struttura di due anziani e l'igienizzazione dei locali. Ovviamente proteste di genitori e parenti(che si sono rivolti anche a noi)che, pur plaudendo all'assistenza dell'ambulatorio, sono rimasti sbigottiti e perplessi di fronte al fatto che in medicina non fossero previsti già in partenza (d'altronde era stato detto così)due-tre posti destinati ai bambini e non occupabili da altri degenti. Richiesta legittimata anche dal fatto che l'attrezzatura di una stanza dei bambini dovrebbe essere sicuramente diversa da quella degli adulti.
Da fonti ufficiali dell'ASP 5 abbiamo appreso - per dovere di cronaca - che tale situazione si è venuta a creare per l'alto numero di ricoveri registratisi in questi giorni e che trovandosi la disponibilità dei posti letto di pediatria si sono voluti evitare faticosi e dispendiosi trasferimenti in altre strutture. Con la certezza, comunque, che appena ve ne fosse stato bisogno i posti letto di pediatria sarebbero tornati ai "legittimi" fruitori. Dopo un (il più possibile celere) trasferimento degli adulti negli eventuali posti che si fossero liberati o in altra struttura
Da fonti ufficiali dell'ASP 5 abbiamo appreso - per dovere di cronaca - che tale situazione si è venuta a creare per l'alto numero di ricoveri registratisi in questi giorni e che trovandosi la disponibilità dei posti letto di pediatria si sono voluti evitare faticosi e dispendiosi trasferimenti in altre strutture. Con la certezza, comunque, che appena ve ne fosse stato bisogno i posti letto di pediatria sarebbero tornati ai "legittimi" fruitori. Dopo un (il più possibile celere) trasferimento degli adulti negli eventuali posti che si fossero liberati o in altra struttura
Ecco dove sono finite le navi veloci di Tirrenia
Riceviamo da Gesuele Fonti e pubblichiamo:
Mentre si continua a giocare sul futuro dei trasporti marittimi in particolare nelle isole minori, la Tirrenia demolisce la navi veloci.
Ecco dove sono finite la Capricorn, l’Aries, la Taurus e il Guizzo, costruite alla fine degli anni 90 e costate ogni una circa 52 milioni. Adesso fanno parte del grande cimitero delle navi in Turchia dove saranno demolite , infatti lo scorso maggio le navi sono state vendute per demolizione alla cifra minima di 5 milioni di euro, contro i 30 milioni stimati per il loro effettivo valore. La Capricorn che ha navigato anche nei nostri mari nella tratta Eolie Napoli è stata rimorchiata ad Aliaga in Turchia il 21 luglio 2011, seguita dall'Aries il 28 luglio e dalla Taurus il 30 luglio. La Scorpio rimane in attesa nel porto di Cagliari.
Esami orali. Per i ragazzi dello Scientifico fissati al 30 Agosto
Si comunica che gli esami orali per gli alunni del Liceo Scientifico avranno luogo il 30 agosto 2011 dalle ore 09.
Per l'Ufficio alunni I.I.S. ISA CONTI" LIPARI (Rag. Rossano Giorgi)
Per l'Ufficio alunni I.I.S. ISA CONTI" LIPARI (Rag. Rossano Giorgi)
"Commissariare l'Asp danneggerebbe tutti" "Commissariare l'Asp danneggerebbe tutti" (Gazzetta del Sud Natalia La Rosa)
Sul destino dell'Asp scendono ora in campo le organizzazioni sindacali confederali, a difesa di una gestione ordinaria la cui "avocazione" nelle mani di un commissario "liquidatore" non farebbe che danneggiare la gestione dei servizi sanitari sul territorio messinese. Col serio rischio, in soldoni, che per tagliare i costi si decida di chiudere magari qualche ospedale della provincia ritenuto troppo oneroso.
L'allarme scaturisce dalla normativa regionale che prevede la responsabilità diretta del manager in caso di mancato rispetto dei parametri contabili in materia di dissesto. Nella fattispecie, l'Azienda sanitaria messinese ha registrato nel consuntivo 2010 un disavanzo di 26 milioni, 18 dei quali in più rispetto a quanto concordato con l'assessorato regionale alla Sanità. Tale situazione metterebbe a rischio la poltrona del direttore generale Salvatore Giuffrida, da due anni alla guida dell'azienda, che però potrebbe essere non sostituito da un nuovo manager con pieni poteri, ma da un commissario con mandato limitato alla probabile estinzione del deficit. Con esiti sui quali, come detto, c'è solo da temere.
Cisl e Uil, in una nota esprimono viva preoccupazione e fermo dissenso per l'eventuale commissariamento. «Questa incresciosa soluzione – scrivono il segretario generale della Cisl Calogero Emanuele e quello della Uil Fpl Giuseppe Calapai – potrebbe causare danni enormi per la garanzia dei livelli minimi essenziali di assistenza. Il rapporto dell'azienda con i sindacati avviato con incontri e scontri, talvolta anche molto duri, ha aperto, tuttavia, allo scambio ed al confronto volto ad un reale processo di risanamento. Proprio per il fatto che la sanità del territorio è stata fortemente sacrificata, penalizzata e depotenziata dalla logica univoca del rientro della spesa, si rende necessario uno sforzo di responsabilità che non si risolve con una drastica interruzione del processo avviato, in quanto le logiche di risparmio e di taglio della spesa devono essere supportate da relazioni stabilizzanti che danno inevitabilmente i propri frutti nel tempo. Se la politica vuole una risoluzione, che abbia il coraggio di dare al manager pieni poteri per l'assunzione diretta di responsabilità e non un commissario, il quale avrebbe sicuramente il ruolo di semplice "commissario liquidatore" con il solo scopo di abbattere ancor di più i livelli essenziali di assistenza e smantellare gli ospedali delle zone isolane e montane quali Mistretta e Lipari». Anche la Cgil, poi, interviene con una nota nella quale tra l'altro si stigmatizza la drastica riduzione delle prestazioni sanitarie in provincia, «negando in molti casi l'accesso a tantissimi utenti, soprattutto nelle prestazioni riabilitative dove il budget assegnato alla provincia di Messina è pari a 15 milioni di euro, contro gli 80 milioni della provincia di Catania». «La Cgil e la Funzione Pubblica – dichiarano Clara Crocè e Lillo Oceano – ritengono che la programmazione sanitaria, la riorganizzazione ospedaliera e territoriale, la riduzione dei costi attraverso l'eliminazione di sprechi e clientele, debbano essere posti alla base per la valutazione dei manager. Laddove, secondo gli indirizzi politici, il manager fosse ritenuto inadempiente appare ragionevole la sua sostituzione; non certamente la drastica e penalizzante decisione del commissariamento dell'ASP 5 di Messina».
Intanto, il manager Giuffrida ha nei giorni scorsi incontrato il presidente della Regione Salvatore Lombardo e l'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che hanno annunciato una decisione nel giro di pochi giorni. «Nessuno mette in discussione l'abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare», ha dichiarato il governatore. In effetti, va evidenziato come i vertici dell'Azienda sanitaria messinese di sforzi ne abbiano fatti eccome. Basti un solo dato: dagli oltre 60 milioni di deficit ereditati nel 2009 si è passati ai 28 già citati.
Giuffrida ha inoltre sempre ribadito di avere fino ad oggi mantenuti i livelli essenziali di assistenza, pur praticando una cospicua riduzione dei costi complessivi. ll dg ha sottolineato anche che «la facile soluzione di cancellare uno o due ospedali rappresenta una miopia strategica in quanto non adeguata alla complessità del territorio della vasta provincia messinese. In una politica di risanamento non è possibile ignorare la realtà territoriale su cui si interviene. L'obiettivo non può essere centrato solo attraverso soluzioni economiche effettuate a tavolino senza avere presenti situazioni di contesto percorsi e tempi».
L'Azienda, ad esempio, già dai primi mesi del 2010 ha realizzato con grande sforzo un'inversione del trend di crescita della spesa farmaceutica: nei primi sei mesi del 2011, ad esempio, il risparmio è stato di ben 1,7 milioni di euro. Ciò a seguito dell'avvio di incisive azioni gestionali, come l'indicazione ai medici di famiglia di prescrivere i generici. Inoltre, per quanto riguarda la spesa del personale nel corso dell'anno 2010 la direzione strategica ha attivato un'importante manovra che ha previsto una riduzione di oltre 7 milioni di euro rispetto al 2009. Ed ancora sono state realizzate economie di spesa per consulenze e collaborazioni esterne, costi per missioni e manovre di contenimento che daranno i risultati nel triennio 2011-2013.
Hanno inciso poi sul disavanzo una serie di disposizioni regionali, quali i decreti di innalzamento dei budget dell'assistenza riabilitativa, dell'assistenza ospedaliera privata, dell'assistenza specialistica convenzionata esterna, con previsione di extra-budget non del tutto finanziate dalla Regione. Senza contare un credito di 3 milioni non riconosciuto dalla Regione e l'incidenza della mobilità passiva, cioè i viaggi della speranza verso altri ospedali: i dati sui quali gli uffici hanno potuto lavorare erano riferiti a valori ridotti rispetto a quelli finali forniti successivamente dall'assessorato.
«Molte evidenze, quindi – rileva ancora il manager – sono riscontrabili solo nel tempo, ma tuttavia mettono in luce l'avvio di un processo virtuoso cui bisogna accordare fiducia, nella consapevolezza che la crescita dei costi aziendali non sempre è comprimibile vista l'esigenza di assicurare l'erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza. Di fatto, non sempre le politiche di contenimento sono compatibili con la necessità di garantire un servizio sanitario efficiente, che consenta di soddisfare pienamente il diritto alla salute dei cittadini».
L'allarme scaturisce dalla normativa regionale che prevede la responsabilità diretta del manager in caso di mancato rispetto dei parametri contabili in materia di dissesto. Nella fattispecie, l'Azienda sanitaria messinese ha registrato nel consuntivo 2010 un disavanzo di 26 milioni, 18 dei quali in più rispetto a quanto concordato con l'assessorato regionale alla Sanità. Tale situazione metterebbe a rischio la poltrona del direttore generale Salvatore Giuffrida, da due anni alla guida dell'azienda, che però potrebbe essere non sostituito da un nuovo manager con pieni poteri, ma da un commissario con mandato limitato alla probabile estinzione del deficit. Con esiti sui quali, come detto, c'è solo da temere.
Cisl e Uil, in una nota esprimono viva preoccupazione e fermo dissenso per l'eventuale commissariamento. «Questa incresciosa soluzione – scrivono il segretario generale della Cisl Calogero Emanuele e quello della Uil Fpl Giuseppe Calapai – potrebbe causare danni enormi per la garanzia dei livelli minimi essenziali di assistenza. Il rapporto dell'azienda con i sindacati avviato con incontri e scontri, talvolta anche molto duri, ha aperto, tuttavia, allo scambio ed al confronto volto ad un reale processo di risanamento. Proprio per il fatto che la sanità del territorio è stata fortemente sacrificata, penalizzata e depotenziata dalla logica univoca del rientro della spesa, si rende necessario uno sforzo di responsabilità che non si risolve con una drastica interruzione del processo avviato, in quanto le logiche di risparmio e di taglio della spesa devono essere supportate da relazioni stabilizzanti che danno inevitabilmente i propri frutti nel tempo. Se la politica vuole una risoluzione, che abbia il coraggio di dare al manager pieni poteri per l'assunzione diretta di responsabilità e non un commissario, il quale avrebbe sicuramente il ruolo di semplice "commissario liquidatore" con il solo scopo di abbattere ancor di più i livelli essenziali di assistenza e smantellare gli ospedali delle zone isolane e montane quali Mistretta e Lipari». Anche la Cgil, poi, interviene con una nota nella quale tra l'altro si stigmatizza la drastica riduzione delle prestazioni sanitarie in provincia, «negando in molti casi l'accesso a tantissimi utenti, soprattutto nelle prestazioni riabilitative dove il budget assegnato alla provincia di Messina è pari a 15 milioni di euro, contro gli 80 milioni della provincia di Catania». «La Cgil e la Funzione Pubblica – dichiarano Clara Crocè e Lillo Oceano – ritengono che la programmazione sanitaria, la riorganizzazione ospedaliera e territoriale, la riduzione dei costi attraverso l'eliminazione di sprechi e clientele, debbano essere posti alla base per la valutazione dei manager. Laddove, secondo gli indirizzi politici, il manager fosse ritenuto inadempiente appare ragionevole la sua sostituzione; non certamente la drastica e penalizzante decisione del commissariamento dell'ASP 5 di Messina».
Intanto, il manager Giuffrida ha nei giorni scorsi incontrato il presidente della Regione Salvatore Lombardo e l'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, che hanno annunciato una decisione nel giro di pochi giorni. «Nessuno mette in discussione l'abnegazione, ma i conti vanno fatti quadrare», ha dichiarato il governatore. In effetti, va evidenziato come i vertici dell'Azienda sanitaria messinese di sforzi ne abbiano fatti eccome. Basti un solo dato: dagli oltre 60 milioni di deficit ereditati nel 2009 si è passati ai 28 già citati.
Giuffrida ha inoltre sempre ribadito di avere fino ad oggi mantenuti i livelli essenziali di assistenza, pur praticando una cospicua riduzione dei costi complessivi. ll dg ha sottolineato anche che «la facile soluzione di cancellare uno o due ospedali rappresenta una miopia strategica in quanto non adeguata alla complessità del territorio della vasta provincia messinese. In una politica di risanamento non è possibile ignorare la realtà territoriale su cui si interviene. L'obiettivo non può essere centrato solo attraverso soluzioni economiche effettuate a tavolino senza avere presenti situazioni di contesto percorsi e tempi».
L'Azienda, ad esempio, già dai primi mesi del 2010 ha realizzato con grande sforzo un'inversione del trend di crescita della spesa farmaceutica: nei primi sei mesi del 2011, ad esempio, il risparmio è stato di ben 1,7 milioni di euro. Ciò a seguito dell'avvio di incisive azioni gestionali, come l'indicazione ai medici di famiglia di prescrivere i generici. Inoltre, per quanto riguarda la spesa del personale nel corso dell'anno 2010 la direzione strategica ha attivato un'importante manovra che ha previsto una riduzione di oltre 7 milioni di euro rispetto al 2009. Ed ancora sono state realizzate economie di spesa per consulenze e collaborazioni esterne, costi per missioni e manovre di contenimento che daranno i risultati nel triennio 2011-2013.
Hanno inciso poi sul disavanzo una serie di disposizioni regionali, quali i decreti di innalzamento dei budget dell'assistenza riabilitativa, dell'assistenza ospedaliera privata, dell'assistenza specialistica convenzionata esterna, con previsione di extra-budget non del tutto finanziate dalla Regione. Senza contare un credito di 3 milioni non riconosciuto dalla Regione e l'incidenza della mobilità passiva, cioè i viaggi della speranza verso altri ospedali: i dati sui quali gli uffici hanno potuto lavorare erano riferiti a valori ridotti rispetto a quelli finali forniti successivamente dall'assessorato.
«Molte evidenze, quindi – rileva ancora il manager – sono riscontrabili solo nel tempo, ma tuttavia mettono in luce l'avvio di un processo virtuoso cui bisogna accordare fiducia, nella consapevolezza che la crescita dei costi aziendali non sempre è comprimibile vista l'esigenza di assicurare l'erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza. Di fatto, non sempre le politiche di contenimento sono compatibili con la necessità di garantire un servizio sanitario efficiente, che consenta di soddisfare pienamente il diritto alla salute dei cittadini».
Sindaci e giunte, funzioni da ridefinire L'associazionismo tra comuni sarà libero
La manifestazione romana degli amministratori dei piccoli comuni italiani, ha sortito l'effetto sperato. Una delegazione, guidata dal presidente nazionale dell'Anpc, di dieci amministratori, è stata ricevuta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dott. Gianni Letta, che si è impegnato a portare all'attenzione del governo che si terrà prima della discussione finale, la modifica dell'art. 16 della manovra finanziaria bis. La modifica, come ha confermato il sindaco di Malvagna, Rita Mungiovino, che ha rappresentato la Sicilia nella riunione, prevede che tutti i comuni saranno considerati allo stesso modo, pertanto sarà abolita la dizione "piccoli"; verranno ridefinite le funzioni di sindaci, giunte e consigli comunali; l'associazionismo tra i comuni non sarà più imposto ma sarà libero; infine saranno ridotti i finanziamenti che in atto vengono erogati.
All'incontro hanno partecipato quasi tutti i comuni italiani. La presenza di quelli siciliani è stata particolarmente apprezzata stante la presa di posizione del presidente della Regione che ha manifestato l'intendimento di non recepire la normativa nazionale, laddove questa dovesse contemplare l'abolizione delle funzioni di Giunta e Consiglio nei comuni con meno di mille abitanti.
La presidente Anpc ha commentato con positività l'incontro e si è detta rinfrancata per la grande disponibilità riscontrata.
I circa 1.100 abitanti dei 1.963 comuni che rischiavano di essere soppressi potranno, così, tirare un sospiro di sollievo. Soddisfazione anche del sindaco di Mandanici, Armando Carpo, per lo scampato pericolo di accorpamento del suo comune. La giornata per la verità era cominciata male perché la Questura di Roma aveva autorizzato l'ingresso dei pullman solo nella tarda mattinata. Poi, una volta giunti in piazza Colonna, luogo dell'incontro, gli amministratori sono stati fermati da transenne che sbarravano il percorso, cosa che li ha irritati al punto tale che le hanno scavalcate di forza. Poi gli animi si sono placati perché è arrivata la convocazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
venerdì 26 agosto 2011
Leni non vuole farsi cancellare dal Governo Berlusconi e protesta a Roma (foto)
Abbiamo resistito alla penuria di 2 guerre mondiali non ci faremo cancellare dal Governo Berlusconi!!!
Leni c'è, Leni a Roma per chiedere che sia rispettata la sua autonomia...
Parteciperemo ad ogni iniziativa utile per denunciare lo scandaloso art. 16 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.
Cordialmente
Gianluca Galletta
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto: "la Regione siciliana sta lavorando a un disegno di legge per la razionalizzazione dell'assetto degli enti locali che valorizzi i consorzi di comuni. Sotto questo profilo, forse sarebbe il caso che la manovra del governo nazionale seguisse la stessa strada, per quanto riguarda il ruolo delle province. Un vero decentramento e un concreto risparmio dei costi delle amministrazioni si possono realizzare proprio attraverso i consorzi tra comuni, come noi, in Sicilia, vogliamo fare".
Leni c'è, Leni a Roma per chiedere che sia rispettata la sua autonomia...
Parteciperemo ad ogni iniziativa utile per denunciare lo scandaloso art. 16 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138.
Cordialmente
Gianluca Galletta
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE
"Accogliamo con soddisfazione la disponibilita' del governo nazionale a ridiscutere la norma della manovra che cancellava i piccoli comuni. Sin dal primo momento, abbiamo sostenuto che non era questa la ricetta per ridurre i costi della politica. L'unico risultato sortito da quella norma, a fronte di un risparmio veramente esiguo, sarebbe stato di cancellare l'identita' di piccole comunita' con secoli di storia e che sono, al contrario, un patrimonio culturale da difendere".Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto: "la Regione siciliana sta lavorando a un disegno di legge per la razionalizzazione dell'assetto degli enti locali che valorizzi i consorzi di comuni. Sotto questo profilo, forse sarebbe il caso che la manovra del governo nazionale seguisse la stessa strada, per quanto riguarda il ruolo delle province. Un vero decentramento e un concreto risparmio dei costi delle amministrazioni si possono realizzare proprio attraverso i consorzi tra comuni, come noi, in Sicilia, vogliamo fare".
Un liparese in manette per resistenza a pubblico ufficiale
Un arresto è stato eseguito oggi dai carabinieri di Lipari. A finire in manette un liparese (del quale siamo a conoscenza delle generalità ma che non divulghiamo in attesa del comunicato ufficiale).
Il reato sarebbe quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo la "tappa" in caserma è stato trasferito con la motovedetta dell'Arma a Milazzo e da qui al carcere di Messina Gazzi.
Il reato sarebbe quello di resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo la "tappa" in caserma è stato trasferito con la motovedetta dell'Arma a Milazzo e da qui al carcere di Messina Gazzi.
Pontile ex Italpomice. Al via i defintivi lavori di rimozione...con un imprevisto
Hanno preso il via stamani ad Acquacalda i lavori per la definitiva demolizione del pontile ex Italpomice, la cui rimozione era stata sollecitata a più riprese dagli stessi abitanti e che ha visto fortemente impegnati nell'ottenere le necessarie autorizzazione la Guardia Costiera-Circomare Lipari.
Al lavoro l'impresa di Angelino Biviano che si avvale della collaborazione del pontone Adriatico.
Nel pomeriggio si è verificato un imprevisto, prontamente risolto.
Nel corso dei lavori per sdissaldare con la fiamma ossidrica le relle, ha preso fuoco una porzione del nastro trasportatore e si è levato un denso fumo nero.
La situazione è rientrata non appena attivati gli interventi necessari. Sul posto per le verifiche del caso sono intervenuti i vigili del fuoco e la motovedetta della Guardia Costiera.
Al lavoro l'impresa di Angelino Biviano che si avvale della collaborazione del pontone Adriatico.
Nel pomeriggio si è verificato un imprevisto, prontamente risolto.
Nel corso dei lavori per sdissaldare con la fiamma ossidrica le relle, ha preso fuoco una porzione del nastro trasportatore e si è levato un denso fumo nero.
La situazione è rientrata non appena attivati gli interventi necessari. Sul posto per le verifiche del caso sono intervenuti i vigili del fuoco e la motovedetta della Guardia Costiera.
Caccia. In Sicilia al via dal 3 settembre. Zone off limits a Lipari e Vulcano
L'assessorato regionale all'Agricoltura ha varato il calendario faunistico venatorio, suddiviso per specie, con le date di avvio e chiusura della caccia, per la stagione 2011-2012. Oggi verrà pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione. Qualche esempio: dal 3 settembre via libera alle doppiette per cacciare il coniglio, dal 10 per il colombaccio e il merlo. Per tutti gli altri mammiferi e uccelli le date sono suddivise per tipo.
L'Amministrazione l'avrebbe dovuto varare entro il 15 giugno, ma mancava il presupposto a cui agganciarlo: era scaduto il piano faunistico regionale, una sorta di piano regolatore del settore. Per questo motivo a luglio l'Ars ha approvato un disegno di legge che ha permesso di considerare la bozza del nuovo piano. «Questa legge - spiega Rosaria Barresi, dirigente dell'assessorato - ha permesso in via transitoria l'entrata in vigore del Piano faunistico, la cui bozza sottoposta a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr) a giugno è stata pubblicata in Gazzetta: in questo modo siamo riusciti a pubblicare il calendario venatorio. Il 3 agosto, poi, scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni, a cui l'assessorato ha risposto».
Calendario che indica le zone in cui si può cacciare, le riserve naturali in cui è vietato, i periodi dell'anno in cui è possibile e le regole da seguire. Il cacciatore deve essere munito di libretto personale di porto fucile, di licenza e polizza assicurativa. Potrà cacciare tre giorni a settimana, eccetto il martedì e il venerdì in cui è vietato e potrà portare a casa massimo 15 capi per ogni giornata. La caccia può essere esercitata al di fuori dei Sic, siti di importanza comunitaria. La legge prevede che si può cacciare nelle province in cui il 25% di territorio è destinato alla protezione della fauna selvatica, in cui è vietato aprire le doppiette. Per il via libera nelle province di Enna, Agrigento e Ragusa e nelle isole di Lipari e Vulcano sono state individuate delle aree no-limits. Soddisfatto l'assessore: «Non possiamo negare che ci siano state difficoltà, ma l'Amministrazione è riuscita ad emanare il calendario in tempo utile per lo svolgimento dell'attività - spiega Elio D'Antrassi -. Il tavolo tecnico tra Regione, cacciatori e ambientalisti, istituito nello spirito della norma che, secondo un principio di sussidiarietà, prevede la partecipazione di tutti i soggetti interessati, continuerà a lavorare, perché il dialogo è indispensabile per lo svolgimento della caccia nel rispetto dell'ambiente».
L'Amministrazione l'avrebbe dovuto varare entro il 15 giugno, ma mancava il presupposto a cui agganciarlo: era scaduto il piano faunistico regionale, una sorta di piano regolatore del settore. Per questo motivo a luglio l'Ars ha approvato un disegno di legge che ha permesso di considerare la bozza del nuovo piano. «Questa legge - spiega Rosaria Barresi, dirigente dell'assessorato - ha permesso in via transitoria l'entrata in vigore del Piano faunistico, la cui bozza sottoposta a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr) a giugno è stata pubblicata in Gazzetta: in questo modo siamo riusciti a pubblicare il calendario venatorio. Il 3 agosto, poi, scadeva il termine per la presentazione delle osservazioni, a cui l'assessorato ha risposto».
Calendario che indica le zone in cui si può cacciare, le riserve naturali in cui è vietato, i periodi dell'anno in cui è possibile e le regole da seguire. Il cacciatore deve essere munito di libretto personale di porto fucile, di licenza e polizza assicurativa. Potrà cacciare tre giorni a settimana, eccetto il martedì e il venerdì in cui è vietato e potrà portare a casa massimo 15 capi per ogni giornata. La caccia può essere esercitata al di fuori dei Sic, siti di importanza comunitaria. La legge prevede che si può cacciare nelle province in cui il 25% di territorio è destinato alla protezione della fauna selvatica, in cui è vietato aprire le doppiette. Per il via libera nelle province di Enna, Agrigento e Ragusa e nelle isole di Lipari e Vulcano sono state individuate delle aree no-limits. Soddisfatto l'assessore: «Non possiamo negare che ci siano state difficoltà, ma l'Amministrazione è riuscita ad emanare il calendario in tempo utile per lo svolgimento dell'attività - spiega Elio D'Antrassi -. Il tavolo tecnico tra Regione, cacciatori e ambientalisti, istituito nello spirito della norma che, secondo un principio di sussidiarietà, prevede la partecipazione di tutti i soggetti interessati, continuerà a lavorare, perché il dialogo è indispensabile per lo svolgimento della caccia nel rispetto dell'ambiente».
Rumeno "pestato" trasferito a Messina. Riferisce di essere stato aggredito da un gruppo di giovani locali. Ma c'è un'altra versione. Si faccia chiarezza
Constantin, un ventenne ragazzo rumeno, dipendente di un noto albergo, è stato trasferito intorno a mezzogiorno con l'elisoccorso a Messina. Il trasferimento si è reso necessario per le critiche condizioni di salute del giovane che, come avrebbe riferito ad alcuni suoi amici, sarebbe stato pestato, anche con l'uso di oggetti contundenti, la notte scorsa in uno dei vicoli del centro storico di Lipari da un gruppetto di giovani liparoti con i quali aveva avuto dei problemi nei giorni scorsi.
Un episodio da stigmatizzare (indipendentemente dalla causa scatenante) e sul quale è indispensabile che i carabinieri, che hanno già avviato le indagini, facciano piena luce. In un senso o nell'altro.
Il condizionale, in questa storia, è però d'obbligo. Per correttezza dobbiamo, infatti, evidenziare che in paese circola anche la voce che a scatenare il tutto sia stato lo stesso rumeno, unitamente ad un connazionale. E che il "gruppo" di liparoti fosse in realtà di una sola unità.
In ogni caso c'è qualcosa che non va.
Un episodio da stigmatizzare (indipendentemente dalla causa scatenante) e sul quale è indispensabile che i carabinieri, che hanno già avviato le indagini, facciano piena luce. In un senso o nell'altro.
Il condizionale, in questa storia, è però d'obbligo. Per correttezza dobbiamo, infatti, evidenziare che in paese circola anche la voce che a scatenare il tutto sia stato lo stesso rumeno, unitamente ad un connazionale. E che il "gruppo" di liparoti fosse in realtà di una sola unità.
In ogni caso c'è qualcosa che non va.
Via Serro Don Vittorio. Nuovo intervento di Biviano a proposito del fabbricato pericolante
Mancata messa in sicurezza fabbricato pericolante in Via Serro Don Vittorio in località Pianoconte di Lipari e conseguente chiusura della strada. Il consigliere Giacomo Biviano ha inviato questa nota al sindaco Bruno e al dirigente Blasco
Apprendo della chiusura della strada di Via Serro don Vittorio in località Pianoconte di Lipari a causa di un immobile pericolante a rischio crollo e non posso ancora una volta non costatare l’inefficienza e l’inadeguatezza di questa amministrazione e degli uffici comunali competenti.
Infatti, il sottoscritto, in tempi non sospetti, con interrogazione prot. 35869 del 27/10/2008, chiedeva a proposito dell’immobile pericolante in questione se era mai stata emanata un ordinanza con il quale diffidare i proprietari dell’edificio e se in caso di inadempimento da parte dei proprietari s’intendeva procedere attraverso una “somma urgenza” per ripristinare lo stato di sicurezza dei luoghi al fine di eliminare possibili e imminenti situazioni di pericolo.
Successivamente, a seguito di relazione tecnica congiunta del 27/11/2008, prot. 35859, da parte del Resp. Tecnico Uff. protezione civile, del Resp, amm. Ufficio protezione civile e del Tecnico ufficio del patrimonio, nella quale si ribadiva ed evidenziava la grave situazione di pericolo riscontrata, l’allora Responsabile del servizio di Protezione Civile, Dott. Domenico Russo, con nota del 12/12/2008, prot. 35869/42183, disponeva ad ognuno per la parte di propria competenza a “PREDISPORRE ED ADOTTARE TUTTI GLI ATTI NECESSARI A SALVAGUARDIA DELLA PUBBLICA INCOLUMITA’ E NELLO SPECIFICO: INDIVIDUARE I PROPRIETARI DELL’IMMOBILE E PREDISPORRE IMMEDIATA ORDINANZA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL FABBRICATO METTENDO A CARICO DEI PROPRIETARI I RELATIVI COSTI. NELLE MORE INDIVIDUARE UNA DITTA PER LA RECINZIONE ATTORNO AL FABBRCIATO PER L’INTERDIZIONE ALL’ACCESSO ESTERNO ED INTERNO”.
Ad oggi, ad oltre tre anni e mezzo, a parte la recinzione attorno al fabbricato, nessuna messa in sicurezza è stata mai realizzata, permanendo di fatto una situazione di grave pericolo per il possibile crollo dell’edifico che ha portato in questi giorni all’inevitabile chiusura della strada di Via Serro Don Vittorio con tutti i disagi derivanti per cittadini e residenti della zona.
Nel sollecitare il ripristino dello stato di sicurezza e la riapertura immediata della strada invito il Sindaco di Lipari e il Dirigente del IV settore a voler individuare i responsabili che non hanno proceduto a quanto disposto dall’allora Dirigente Dott. Domenico Russo e a dare immediata esecuzione alla messa in sicurezza del fabbricato, anche attraverso somma urgenza, mettendo a carico dei proprietari i relativi costi
Il Consigliere Comunale Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Stromboli in intensa attività. Stop alle escursioni sul cratere
Il vulcano più attivo delle Eolie, lo Stromboli, è tornato a eruttare. Dalle bocche principali si registra un lancio di lapilli incandescenti e i vulcanologi dell'Ingv e della Protezione civile hanno consigliato alle guide di sospendere le escursioni con i gruppi di turisti sulla cima della montagna.
Il picco è stato raggiunto tra l'una e le due di notte.
La rete di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano ha rilevato in totale 11 segnali sismici sulla sciara del fuoco
Precedentemente, un'altra forte esplosione si era verificata durante la notte del 13 agosto scorso, producendo una colata di lava lungo la sciara
Il picco è stato raggiunto tra l'una e le due di notte.
La rete di monitoraggio dell'Osservatorio vesuviano ha rilevato in totale 11 segnali sismici sulla sciara del fuoco
Precedentemente, un'altra forte esplosione si era verificata durante la notte del 13 agosto scorso, producendo una colata di lava lungo la sciara
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (XI puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.itSe dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235
Le foto cartacee saranno restituite.
Grazie
Nelle foto di oggi:
1) Cade l'ultimo diaframma della galleria di Canneto (maggio 1958)
2) Il consigliere comunale Mario Cincotta (versione scalatore - primi anni '90)
3 e 4) Gita d'istruzione delle quinte classi del Commerciale di Lipari
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Salvi i piccoli comuni ma funzioni integrate
La Regione non ci sta ad accettare il taglio dei comuni con meno di mille abitanti, previsto dalla manovra di agosto, e rivendica alla sua competenza e quindi dell'Ars una eventuale decisione in merito. La levata di scudi - questo è uno degli altri punti sul quale la Sicilia ventila il ricorso alla Corte Costituzionale per violazione delle sue prerogative di Regione a statuto speciale - è contenuta nella relazione presentata ieri in Commissione Bilancio del Senato dall'assessore Gaetano Armao.
L'intendimento è quello di mantenere in vita tutti i 31 comuni siciliani sotto i mille abitanti, perché cancellandoli alla fine il risparmio sarebbe insignificante. Si pensa però all'integrazione di funzioni con l'accorpamento di alcuni uffici e servizi, per esempio l'ufficio tecnico o il servizio di polizia municipale, quello dei rifiuti e altri che renderebbero più efficiente una gestione unica tra comuni piccoli e vicini.
«Giova ricordare che la Regione ha potestà legislativa primaria in materia di autonomie locali (artt. 14, lett. o) e 15 dello Statuto) - ha fatto presente Armao - sicché ogni determinazione in materia di Comuni e Province non può che spettare alla sua competenza esclusiva legislativa».
«Appare evidentemente apprezzabile lo sforzo del Governo nazionale di contenere il fenomeno della polverizzazione di Comuni, concentrato soprattutto in alcune aree del Paese, e di realizzare l' eliminazione delle province minori. Ma se nel primo caso, in Sicilia si rinvengono solo 31 comuni che hanno meno di 1000 abitanti (si è calcolato che il risparmio, tra il venir meno di Consigli comunali e Giunte si aggirerebbe attorno a 330.000 euro annui), nel secondo caso la Regione ha già manifestato l'intendimento di procedere in sede legislativa alla soppressione di tutte e 9 le Province regionali con il contemporaneo trasferimento delle funzioni di area vasta ai liberi consorzi di comuni, provvedendo altresì a varare definitivamente le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Ebbene, salvo ed impregiudicato restando il condiviso obiettivo del risanamento finanziario e del contenimento dei costi di funzionamento degli apparati istituzionali, non può revocarsi in dubbio - conclude l'assessore - che tali scelte attengano all'autonomia regionale, quando, come nell'ultimo caso ricordato, non siano direttamente previsti dallo Statuto».
E a rincarare la dose ci h apensato il governatore Raffaele Lombardo che sul suo blog scrive: «Sono fermamente contrario all' ipotesi di abolire i piccoli Comuni. Non si può cancellare una identità, una bandiera, un campanile, una passione, una partecipazione, una storia, una cultura che si sono costruiti talvolta nei secoli. Semmai, per i Comuni, pensiamo a ridurre i consiglieri e gli assessori, non le indennità che sono, in quei casi, non riducibili. Abolire i piccoli Comuni non serve a nulla. So che questi manifesteranno a Roma. Se la competenza, come credo, è nostra, io non farò mai passare una cosa del genere – annuncia Lombardo - I Comuni non si toccano: sono una risorsa straordinaria attraverso cui democraticamente i cittadini si ritrovano. La vera riforma è il decentramento di poteri: uomini e risorse da parte della Regione. Sono convinto che l'elefante Regione, cresciuto a dismisura, blocca e paralizza la vita dei cittadini perchè ha centralizzato tutto».
Sanità. Giuffrida sotto esame. Si va verso il commissariamento dell'ASP 5
Sotto esame i manager delle Asp di Messina, Siracusa, Catania, Agrigento ieri mattina da parte dell'assessore regionale Massimo Russo con il quale c'erano i dirigenti Guizzardi, Porcaro, Arcadipane e Sammartano. Hanno dovuto relazionare sulla situazione attuale e sull'insufficiente contenimento delle spese che non ha premesso di raggiungere quel budget concordato al momento dell'incarico, cioè un anno fa. Tempo troppo ridotto in verità per tagliare così in profondità.
Nel caso di Messina, il direttore generale Salvatore Giuffrida ha fatto presente che solo cancellando uno o due ospedali della Provincia si sarebbe potuto ottenere il risultato sperato, ma con un costo doloroso e ripercussioni sui livelli di assistenza che invece è riuscito a mantenere pur riducendo in modo cospicuo i costi complessivi tanto da portare ad un drastico ridimensionamento, rispetto al disavanzo ereditato di circa sessanta milioni.
All'incontro in sede assessoriale ha presenziato lo stesso presidente della Regione Raffaele Lombardo pur senza intervenire.
Alla fine Russo e il suo staff si sono riservati di decidere ma non è escluso che si vada comunque verso una soluzione commissariale che potrebbe però aggravare i problemi, perché in questo caso sarebbe costretto a provvedimenti non tanto impopolari quanto gravi sul piano assistenziale e occupazionale. D'altronde al di là del necessario contenimento della mobilità passiva che dovrà essere l'azione del management qualunque sia, i dati di confronto sono la pianta organica (praticamente intocabile), la pesa farmaceutiva, già ridotta dallo staff di Giuffrida, I livelli minimi da garantire e la medicina del territorio. Sevizi su cui rimane molto poco da ridurre. Anzi da potenziare e migliorare in efficienza.
Il commissariamento è un provvedimento traumatico e forse finirebbe per interrompere un percorso virtuoso iniziato e che ha bisogno di più tempo per essere realizzato.
giovedì 25 agosto 2011
Come erano le Eolie...e gli eoliani. (I° anno- X puntata) (Riproposizione)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi..come non si è più
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
Nelle foto:
1) Gaetano e Bartolo "Tom" Giuffrè
2) Banda "Città di Lipari"- Raduno Bande 2006
3) Lupi di mare: Salvatore Sarpi e Carmelo (Melo) Mangano
4) Venerdì Santo e Pasqua a Lipari (primi anni '90)
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi..come non si è più
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa mail http://ssarpi@libero.it
Se dovesse avere problemi di scannerizzazione può affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235 Le foto cartacee saranno restituite. Grazie
Nelle foto:
1) Gaetano e Bartolo "Tom" Giuffrè
2) Banda "Città di Lipari"- Raduno Bande 2006
3) Lupi di mare: Salvatore Sarpi e Carmelo (Melo) Mangano
4) Venerdì Santo e Pasqua a Lipari (primi anni '90)
NB. CLICCANDO SULLE FOTO, ATTRAVERSO I PASSAGGI DI SLIDE, SI PUO' OTTENERLE INGRANDITE
Vigili del fuoco intervengono a Pianoconte
In data odierna la squadra di turno del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Lipari, è intervenuta in Via Serro Don Vittorio - Pianoconte - dove una parete di un rudere in stato di evidente degrado, rischiava di crollare sulla precitata strada comunale. La situazione ha richiesto l'immediata chiusura al traffico della via in attesa che, sul posto, giungessero i Vigili Urbani per i provvedimenti di competenza. Il tratto di strada interessato dal pericolo di crollo è stato, dunque, prontamente transennato dagli operai del Comune al fine di tutelare la pubblica incolumità.
Grande partecipazione per i festeggiamenti di San Bartolomeo al Monte. Ampio servizio fotografico
Grande ed intensa partecipazione stasera a Monte Gallina (Lipari) dove nella piccola chiesetta, risalente al 1791 , vi è stata una solenne concelebrazione in onore di San Bartolomeo Apostolo.
Tantissime le persone presenti che hanno gremito il piccolo terrazzo della chiesa e le pertinenze.
Dopo la Santa Messa dolci e pietanze, preparati dai residenti nella zona, per tutti.
L'ultima volta che si era festeggiato S.Bartolomeo al Monte era stato il 22 settembre del 1994. Data che coincise con l'ultimazione dei lavori della chiesa effettuati con il contributo di alcuni volontari e che vide la presenza di Mons. Francesco Miccichè
Tantissime le persone presenti che hanno gremito il piccolo terrazzo della chiesa e le pertinenze.
Dopo la Santa Messa dolci e pietanze, preparati dai residenti nella zona, per tutti.
L'ultima volta che si era festeggiato S.Bartolomeo al Monte era stato il 22 settembre del 1994. Data che coincise con l'ultimazione dei lavori della chiesa effettuati con il contributo di alcuni volontari e che vide la presenza di Mons. Francesco Miccichè
Dimissioni da consigliere comunale. Il comunicato della signora Corda
Per comunicarvi che ho presentato le mie dimissioni da consigliere comunale, rassegnandole direttamente nelle mani del Presidente del consiglio, durante la seduta odierna, secondo quanto previsto dall'art. 38 comma 8 Dlgs n. 267/2000 TUEL.
Le dimissioni sono immediatamente esecutive e motivate da esigenze d carattere personale.
Grazie. Cordialità Rosaria Corda
Consiglio comunale. Si è dimessa Rosaria Corda
La signora Rosaria Corda, presentatasi alle amministrative del 2007 nelle liste di AN e nel contesto della coalizione di centro-destra che sosteneva il sindaco Mariano Bruno, si è dimessa da consigliere comunale. Lo ha annunciato in aula oggi pomeriggio nel corso del consiglio comunale che aveva all'ordine del giorno la realizzazione di 140 appartamenti in cambio di due caserme dei carabinieri. Le dimissionui di Corda hanno reso praticamente impossibile la prosecuzione del consiglio che, comunque, sull'argomento ha continuato ad arrancare.
Corda, ufficialmente, lascia per motivi personali ma un notevole peso nella decisione potrebbe averla avuta la delicata situazione politica comunale.
Lo scranno di Corda dovrebbe essere occupato da Rosy Mollica, che nella lista di AN occupa per numero di voti riportati il posto successivo al consigliere dimissionario, ma ci potrebbe essere un problema di incompatibilità.
Corda, ufficialmente, lascia per motivi personali ma un notevole peso nella decisione potrebbe averla avuta la delicata situazione politica comunale.
Lo scranno di Corda dovrebbe essere occupato da Rosy Mollica, che nella lista di AN occupa per numero di voti riportati il posto successivo al consigliere dimissionario, ma ci potrebbe essere un problema di incompatibilità.
"Complimenti all'amministrazione per i giochi pirotecnici....ma dopo le 20 il nostro paese è fuori controllo". Ci scrive Massimiliano Taranto
Anche se gli spettacoli in piazza durante i festeggiamenti di San Bartolomeo non sono piu' quelli di una volta,voglio fare i complimenti all'amministrazione comunale per averci regalato credo il piu' grande spettacolo pirotecnico che vi sia mai stato alle Eolie.
Mi fa inoltre piacere che finalmente anche gli abitanti del Corso si siano resi conto di cosa vuol dire avere i venditori ambulanti che da sempre hanno sporcato Marina Corta,solo che prima per loro andava bene,nessuno ascoltava il nostro urlo di rabbia,adesso si lamentano.
Ancora una volta pero' vedendo tutto cio' mi rendo conto come il nostro paese dalle 20,00 in poi sia fuori da ogni controllo,ognuno è libero di occupare lo spazio che vuole,perchè non vi sono controlli,perchè sicuramente nessuno ha autorizzati i venditori a metersi per le vie del centro in quelle condizioni.
Taranto Massimiliano
Anche l'arcivescovo tuona contro i tagli della Regione (Peppe Paino - Gazzetta del sud)
Soppressione del punto nascita dell'ospedale di Lipari e tagli del 20 per cento sui fondi per i trasporti marittimi aggiuntivi come effetto della manovra del governo nazionale sulle decisioni di quello regionale. Appello alle istituzioni, ieri sera, nel tradizionale messaggio lanciato nell'affollatissimo corso Vittorio Emanuele, per la festa del patrono San Bartolomeo, dall'arcivescovo Calogero La Piana. «Si tratta di provvedimenti inaccettabili – ha detto, senza mezzi termini, l'arcivescovo. – San Bartolo interceda affinché questo territorio ritrovi serenità». Sulla questione trasporti è intervenuto anche il presidente dell'Ancim Sicilia, Massimo Lo Schiavo, sindaco di Santa Marina Salina. In una nota inviata al presidente Raffaele Lombardo ha evidenziato che «scelte di questo tipo, pensate certamente in un'ottica di risparmio e razionalizzazione delle spese della Regione, non possono però penalizzare i territori e le comunità delle idi Sicilia, visto che i mezzi marittimi sono i soli che permettono la mobilità tra le isole e con la terraferma». Il sindaco Lo Schiavo, nel richiedere un intervento diretto del presidente Lombardo, ha aggiunto che «tutte le scelte che vengono effettuate in termini di contenimento della spesa pubblica non devono essere pensate per tutto il territorio regionale, ma devono tener conto necessariamente delle peculiarità delle isole: sono ben altri i tagli che la Regione deve giustamente fare ma certamente non devono riguardare le isole minori».
E intanto, per tutta risposta ai tagli palermitani, il sindaco di Lipari Mariano Bruno è intenzionato a istituire la «tassa di soggiorno». Ma la maggioranza dei consiglieri di centro destra non è d'accordo, così come le associazioni degli albergatori che nel corso di una riunione al Comune hanno espresso la loro contrarietà sostenendo invece l'ipotesi di una «tassa di sbarco». Il sindaco, infatti, è anche intenzionato a richiedere alla presidenza del Consiglio e al governo regionale il via libera per istituire un ticket di 5 euro sui cosiddetti turisti «mordi e fuggi».
Il paese si diverte, io, sinceramente, non capisco... Il post festa di Luca Chiofalo
Basta la festa, con il suo strabiliante spettacolo pirotecnico e tutto diventa più bello.
Una moltitudine giuliva è tornata a casa ieri notte alleggerita dalle fatiche della vita.
Poco importa se ha dovuto scansare macchine che occupavano ogni marciapiede, bancarelle piazzate davanti al portone di casa e ragazzotti allegramente impegnati in risse "folkloristiche".
E' festa, diamine!
Eoliani e turisti sono disposti ad accettare qualche "piccolo" disagio, accettano di buon grado la sospensione della legalità; si strattonano in corteo per vedere il Santo e il suo codazzo profano di impettiti "devoti" istituzionali , sudano e sgomitano per piazzarsi nella posizione migliore per vedere i "fuochi", che restituiranno loro la gioia perduta.
"Panem et circenses" ed il popolo è domato. Adula il sindaco per il magnifico spettacolo pirotecnico, ne dimentica (almeno per un po') le clamorose mancanze e rinnova, sul nulla, credito e fiducia a chi riesce a sollazzarlo.
Il paese accetta: con animo sereno e speranzoso abbraccia il caos della festa, una sorta (salva la sacralità religiosa sempre più marginale) di rito tribale con funzione catartica, una "liberazione" di istinto e spirito.
Il paese si diverte, io, sinceramente, non capisco...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Lipari: 27enne arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale.
Comunicato Comando Provinciale Carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato negli ultimi giorni i servizi di prevenzione dei reati, incrementando nel territorio dell’arcipelago eoliano con ulteriori pattuglie l’attività di controllo al fine di garantire sicurezza per cittadini e turisti presenti in quel territorio.
In tale contesto, si inquadra l’intervento che i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno effettuato ieri sera e che ha consentito di trarre in arresto un giovane di 27 anni, responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il 27enne barcellonese, elettricista, è stato fermato dai Carabinieri della pattuglia della Stazione di Lipari, il cui intervento era stato richiesto poco prima dal personale di bordo dell’aliscafo operante sulla tratta Lipari – Reggio Calabria, poiché un giovane in evidente stato di alterazione psicofisica ne aveva costretto il rientro in porto.
In particolare, secondo quanto preliminarmente accertato dai Carabinieri, il 27enne, dopo essersi imbarcato nel tardo pomeriggio di ieri, a bordo del citato mezzo di navigazione della compagnia Ustica Lines, per cause in corso di accertamento arrecava disturbo ai passeggeri, turbando la regolarità della navigazione, tanto da costringere il comandante dell’aliscafo a rientrare al porto di Lipari e richiedere l’intervento dei Carabinieri.
Nella circostanza, i Carabinieri, dopo essere saliti a bordo del mezzo di trasporto marittimo, invitavano il prevenuto a seguirli in Caserma per gli accertamenti del caso, ma per tutta risposta il giovane, tentava di darsi alla fuga divincolandosi con spintoni e pugni. Immediatamente bloccato, BEVACQUA Loris, nato a Milazzo (ME) cl. 1983, ma residente a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), incensurato, veniva tratto in arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale ed altresì denunciato in stato di libertà per interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.
Stante il particolare stato di alterazione psicofisica, il prevenuto è stato trasferito presso una struttura sanitaria di Milazzo dove è stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio, in attesa di giudizio.
Dolce e Gabbana a Lipari. Tappa Al Gabbiano prima di assistere alla processione di San Bartolo
Tappa liparese ieri pomeriggio per gli stilisti Dolce e Gabbana.
Sono stati al bar Al Gabbiano di Marina Corta insieme ad un gruppo di amici, gustato le granite e bevuto un buon bicchiere di vino in attesa di assistere alla processione di San Bartolo.
Le foto sono di Giancarlo D'Ambra che ringraziamo
Sono stati al bar Al Gabbiano di Marina Corta insieme ad un gruppo di amici, gustato le granite e bevuto un buon bicchiere di vino in attesa di assistere alla processione di San Bartolo.
Le foto sono di Giancarlo D'Ambra che ringraziamo
mercoledì 24 agosto 2011
Panarea : Casini e le granite di Carola
Giovane va in escandenza su un aliscafo
Momenti di apprensione su un aliscafo dell'Ustica Lines che da Vulcano avrebbe dovuto raggiungere Messina e Reggio. Un giovane turista è andato in escandescenza al punto che il comandante del mezzo, dopo aver avvisato i carabinieri, ha puntato la prua su Lipari. Il giovane, prelevato a bordo dai militari dell'Arma, è stato accompagnato in caserma. Anche qui ha continuato nel suo atteggiamento al punto che è stato trasportato in ospedale con l'ambulanza del 118 per essere sedato. Probabile per il giovane il TSO.
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