Pubblichiamo la lettera che il dirigente del settore economia e finanze Francesco Subba ha inviato al Sindaco e agli organi politici del Comune di Lipari oltre che all'Ancim:
Oggetto: Disposizioni Regionali in materia di enti locali. Vincolo di destinazione dei contributi a spese di investimento.
Con nota del 04/08/2011, introitata al prot. generale di questo Comune al n. 30082 del 31/08/2011, ci è stata comunicata l’assegnazione di fondi regionali per l’anno 2011, che risulta pari a complessivi € 3.096.032,71, di cui € 2.555.186,72 quale quota corrente ed € 540.845,99 quale quota investimenti.
In relazione alla sopra citata assegnazione lo scorso anno abbiamo evidenziato quanto segue:
a norma dell’art. 23, comma 1, della legge regionale n. 21/03 e dell’art. 9, comma 1, della l.r. n. 6/09, era fatto carico ai comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, ad esclusione dei comuni delle isole minori, di destinare l’assegnazione regionale annuale per una quota non inferiore al 10% a spese di investimento;
a norma dell’art. 3, comma 1, della l.r. n. 7/2011 una quota pari a 75 milioni di euro del fondo assegnato alle autonomie locali è destinata a spese di investimento;
la differenza tra le due normative, che hanno lo scopo comune di destinare risorse regionali ad investimenti, è che con quelle precedenti i comuni delle isole minori (che devono sostenere spese correnti sproporzionate per fare fronte ai costi connessi all’insularità o plurinsularità) non erano obbligati a destinare una quota del 10% del contributo ricevuto ad investimenti e a partire dall’anno 2011 si trovano a destinare non il 10% ma addirittura il 17,10% di quello che complessivamente ricevono ad investimenti (il criterio di riparto della quota da destinare ad investimenti esclude alcuni comuni e determina una maggiore percentuale a carico degli altri).
Considerato che in virtù delle peculiarità del nostro comune, unico in Italia che gestisce 6 isole, i fondi sopra citati erano destinati a servizi essenziali di parte corrente, il nostro ente è stato materialmente impossibilitato a far quadrare il bilancio annuale e quello pluriennale.
L’importo sopra citato si aggiungeva al complessivo taglio regionale pari ad € 65.687,01 (per l’anno 2010 l’assegnazione era stata pari a complessivi € 3.162.707,72) e al taglio statale, pari ad € 185.000,00 circa per il 2011, con un complessivo ammanco di bilancio per la resa dei servizi essenziali pari ad € 790.000,00 circa.
I tagli statali si incrementano ulteriormente per gli anni 2012 e seguenti e fanno arrivare l’ammanco sul bilancio pluriennale ad oltre 1 milione di euro.
I vincoli imposti dal Patto di Stabilità ci hanno impedito di utilizzare l’Avanzo di amministrazione per finanziare le partite debitorie e siamo stati dunque costretti a caricare queste ulteriori spese eccezionali sul bilancio pluriennale corrente.
Già dallo scorso anno avevamo evidenziato che era indispensabile fare prevedere una modifica del sopra citato art. 3, comma 1, della l.r. n. 7/2011 che permettesse ai Comuni delle isole minori di mantenere l’assegnazione degli anni precedenti senza avere l’obbligo di destinare una quota della stessa ad investimenti.
Il Bilancio Pluriennale 2011/2013, sotto la “pressione” del commissario regionale, è stato costruito prevedendo eliminazione di ogni spesa per liberalità e tagli esponenziali di servizi indispensabili ed obbligatori per legge (servizi sociali, servizi scolastici, tutela ambientale, tutela del territorio ecc.), suscitando anche l’incredulità dei responsabili dei servizi e degli uffici che si trovano a gestire praticamente più nulla.
Oggi la tragedia nella tragedia…, il disegno di legge di Finanziaria Regionale per il 2012, all’art. 45, prevede che la somma che le autonomie locali dovranno destinare ad investimenti venga quasi triplicata (passa da 75 milioni di euro a 200 milioni di euro) e quindi il Comune di Lipari dovrà obbligatoriamente destinare ad investimenti circa un milione e mezzo di euro dei tre complessivi che dovrebbe ricevere dalla Regione e, rispetto all’anno precedente, dovrà quindi sottrarre ai servizi essenziali ed obbligatori di parte corrente ancora un milione di euro.
Le spese per servizi essenziali ed obbligatori per legge che sono ancora presenti in bilancio, e che non sono finanziate con entrate correlate, sono inferiori al milione di euro che i vincoli regionali ci imporrebbero di destinare ad investimenti. Questo Comune non avrà alcuna possibilità di quadrare e approvare il bilancio 2012/2014.
Se il provvedimento dovesse passare così com’è sarebbe la fine per questo ente e per la collettività amministrata ed è per questo che prego con forza tutti i destinatari della presente affinchè si facciano carico di una forte ed incisiva azione presso gli organi politici regionali per fare comprendere le ragioni e le difficoltà dei territori che patiscono l’insularità e/o la plurinsularità e facciano in modo che le stesse ragioni e difficoltà trovino adeguato riscontro nei provvedimenti di legge che non possono non prevedere l’esclusione dei comuni delle isole minori dai vari vincoli finanziari imposti dalle stesse norme.
Resto a disposizione per ogni forma di chiarimento e/o di supporto ritenuta necessaria.
Il Dirigente
(Dott. Francesco Subba)