Pubblichiamo l'articolo della dott.ssa Simonetta Longo su " I Vespri" n. 22 allegato della Gazzetta del sud:
La dott.ssa Simonetta Longo Psicologa e Psicoterapeuta, neo eletta
consigliere comunale del Comune di S.Marina Salina e R.S.A. Cgil
commenta l'incontro avvenuto con il Manager dott.F. Poli martedì
22/05/12.
La comunicazione approssimativa possiamo permettercela
perchè non abbiamo in casa bambini con patologie lievi, medi, gravi o
anziani in attesa di assistenza e non viviamo sù un Isola, dove solo
Eolo e Nettuno decidono se si parte e se si arriva "in continente" o no.
Lo Slogan.. "Isolani Si Isolati No", mi dà coraggio che "Uniti Si
Vince" . La demagogia, le illusioni, le mezze verità in questo sistema
ASP-S.S.R-COOP.
Ormai è un “fardello” sconveniente soprattutto in
un periodo di razionalizzazione di risorse e di notevoli disservizii
agli utenti. Il servizio di riabilitazione ex art. 26 L.833/78 consiste
in attività di recupero e rieducazione funzionale attraverso un
trattamento globale della condizione di menomazione e/o disabilità. Se
il paziente interessato si trova in età evolutiva, un corretto approccio
richiede un contestuale apporto multidisciplinare medico, psicologico e
pedagogico.Le attività sono organizzate in tre aree, dove si opera
prevalentemente sull’acquisizione (abilitazione) e recupero
(riabilitazione) delle abilità relazionali, cognitive e motorie.Le
attività possono essere in regime ambulatoriale, domiciliare e
semiresidenziale. Un bambino che ha una qualsiasi patologia:autismo,
ritardo, encefalopatie, disturbi dell'apprendimento ecc.ecc, non può
cominciare un progetto riabilitativo che dura 4 mesi e cambiar tre
terapisti, quindi diverso modo di esser, di entrar in contatto, di
lavorare, empatia, fiducia...non può cominciar un progetto dopo un anno,
perchè le cose cambiano, il cervello è plastico, ma gli stimoli
cognitivi e riabilitativi nell'età evolutiva son diversi ed anche la
possibilità di recupero funzionale degli arti, dell'autonomia, della
lettura, scrittura, della solitudine, degli abusi. La continuità
assistenziale alle Eolie non esiste? Il centro di riabilitazione di
Canneto/Lipari risponde al bisogno di tutte le Isole Eolie, già
penalizzate dalla condizione d'insularità (immaginate una famiglia di
Lipari con 2 figli con handicap che prende un aliscafo con i ritardi e
disservizii presenti, per spostarsi a Milazzo, poi prendere un autobus o
un taxi,x arrivare all'Aias o ad Oreto x un trattamento di 45 min. a
volte??? con le liste d'attesa che vi sono, visto i centri non riescono
già a soddisfare i bisogni del territorio limitrofe!!!
L’intervento
riabilitativo è rivolto maggiormente a soggetti affetti da: ritardo
mentale; disabilità motorie di origine neurologica ed ortopedica;
distrofie muscolari e neuromuscolari; sindromi genetiche, dismetaboliche
e cromosomiche; danni encefalici primari e secondari; malattie
epilettiche; disturbi cognitivi, emotivi e comportamentali; disturbi
neuropsicologici; disturbi sensoriali e neurosensoriali; disturbi
dell’apprendimento; disturbi della comunicazione; disturbi del
linguaggio; disturbi della interazione sociale. Le finalità degli
interventi riabilitativi sono:
Recupero dello sviluppo senso-percettivo e percettivo-motorio;
Abilità visuospaziali, visuomotorie e discriminazione visiva; Schema Corporeo e abilità psicomotorie nella comunicazione; Attenzione, memoria, abilità cognitive e metacognitive; Coordinazione oculo-manuale; Memoria visuo-spaziale e orientamento spazio-temporale; Manualità fine (prassie); Abilità grafomotorie (pregrafismo) e pre-requisiti dell’apprendimento; Abilità lettura, scrittura e calcolo; Autonomia personale.
Gli
anziani muoiono privi di un minimo d'assistenza, se non possono pagare.
Immaginate un anziano con ischemia cerebrale che prende un aliscafo,
con porti così poco agibili, naviga per circa due ore, poi và in
macchina al primo centro di Riabilitazione, Milazzo o Oreto. per 45
min.di trattamento (anche 3-4-5 terapia sett.). Alle Eolie la legge 104
non è un diritto?
Incredibile si è persa la dimensione dell'uomo, i
suoi bisogni, la qualità della vita; spostiamoci e centriamoci sulla
convenzione Ssr ed Asp scaduta il 31/05/2012, e poi fra Ssr e le tre
Coop...!! Ora concentriamoci sui i 150 lavoratori sottopagati, con
ritardi anche di un anno, sempre sul filo della precarietà, DELLA
PREPOTENZA, dell'ignoranza, in cassa integrazione, senza stipendio,
spesso senza contributi versati, trasferimenti e licenziamenti...Un
sistema che crea disservizio su tutti fronti: il lavoro dell'equipè
multidisciplinare,
Npi,fisiatra,ass.sociale,psicologo,fisioterapisti,logopedisti,pedagogisti,psicomotricisti
ecc..è anche garantire stabilità,professionalità e coerenza e non può
esser garantito un diritto all'assistenza in tali simili situazioni, né
per gli utenti né per i lavoratori. Carenza di strutture, di materiali,
di stabilità-continuità. Poli ha pagato fino a febbraio? Perchè le
coop.non pagano i lavoratori...? Una famiglia con un bimbo con handicap
deve conferire con tutti questi interlocutori per documenti, cartelle,
certificati di frequenza..ecc..che non stanno in loco? A CHI SERVE
QUESTO MATRIOSCHICO SISTEMA?... "NON LASCIAMOLI SOLI"... Il 15/06/2012
incontro progammato con il manager dott. F.Poli, O.O.S CGIL,CISL E UIL,
rappresentanza dei lavoratori.
Io non mollo,è un dovere
civico,come residente e rappresentante popolare e professionale,come
addetta ai lavori.
Simonetta Longo