RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Al termine dell'occupazione portata avanti dai ragazzi dell'Isa Conti vorrei, adesso, da membro interno ad essa, esprimere il mio pensiero a riguardo.
Un pensiero a discapito delle varie accuse ricevute, a discapito di tutti quegli additivi che ci sono stati affibbiati quali: perditempo, perdigiorno, nullafacenti ecc ...
Ci tenevo, comunque, a ringraziare tutti coloro che, per la prima volta, con molto entusiasmo, hanno lottato, senza differenziazioni di classe o indirizzo,verso il conseguimento di un ideale comune, per rivendicare con unità e grande partecipazione (e con il massimo rispetto, aggiungerei) il diritto allo studio (fortemente calunniato da chi, di questi tempi, tiene le redini del nostro Paese),la libertà d'espressione ed il confronto; cose che ritengo come DOVERE di un buon studente portare avanti e, d'altra parte, com'é DOVEROSO da parte delle competenti istituzioni ascoltare.
È stata per me, come per altri, una delle più belle esperienze, un'occasione per crescere umanamente e per mettersi al servizio della collettività ( anche se, in questo caso, ci siamo mossi come antagonisti). Tutto ciò rappresenta, a parer mio, un insegnamento di grandissimo valore, poiché, come vorrei ricordare ai nostri fidati "osteggiatori", la normale didattica é bensì di fondamentale importanza, ma le esperienze sul campo assumono un ruolo principale...
Da qui una domanda: A che serve studiare se non si mettono in campo le conoscenze acquisite ?
Noi abbiamo dato prova che tra i giovani non regna la totale indifferenza. Certamente le condizioni in cui versa oggi il nostro Stato sono difficili ma non per questo, bisogna partire prevenuti e spegnere nei giovani la speranza. Se perdi questa a soli 18 anni come si potrà andare avanti?
Viviamo a Lipari, una sorta di "bolla di sapone ",abbiamo in un certo senso le spalle coperte ma anche, ahimè, scarse possibilitá di scelta.
Di solito diamo scarsa importanza a quello che accade fuori dalla nostra bella isola: ed é, per questo motivo, che abbiamo incentivato nelle ore mattutine, oltre a quello che potevamo fare noi ragazzi più grandi, far ripassare matematica e latino; una sorta di didattica "alternativa" basata su temi d'attualità e sul confronto con i ragazzi, oltre al confronto avuto tramite le varie assemblee e riunioni istituite (con la massiccia presenza devo dire) con i genitori e quelle organizzate per incontrare l'amministrazione locale .
Nel pomeriggio la scuola si trasformava in qualcosa di più, si era creato una sorta di "centro sociale"(sottolineo: cosa che qui purtroppo manca ),dove si giocava a pallone, giochi da tavolo, visione di film e dove i più volenterosi si davano una mano a vicenda nello studiare. Oltre a questo ci siamo dedicati al giardinaggio, abbiamo riparato sedie e banchi con i nostri aspiranti geometri ,abbiamo messo in atto la pulizia degli ambienti ed, inoltre, corsi di recitazione e perché no? Anche qualche corso di Zumba che, sicuramente, non guastava.
Per non parlare delle meravigliose notti insonni passate insieme.
In conclusione noi ci sentiamo soddisfatti, in quanto, dopo le critiche, sono arrivati anche molti complimenti.
A prescindere da tutte le cose sopra elencate, riguardanti per lo più l'aspetto sociale della nostra protesta, non vorrei tralasciare il fine principale di essa. Infatti, nell'ultima riunione, tenutasi al comune con i rappresentanti , appositamente convocati, della provincia (ovvero l'assessore alla pubblica istruzione Di Bartolo e il tecnico Carditello) insieme al sindaco Giorgianni, alla dott.ssa Mazziotta, al dirigente scolastico Basile ed al presidente del consiglio comunale Sabatini, ritengo che abbiamo ottenuto dei risultati dei quali poter andar fieri: quali l'immediato svolgersi delle manutenzioni ordinarie e straordinarie di cui l'Isa Conti ha veramente bisogno ...
Infine vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa nostra forte presa di posizione. In primis tutti i ragazzi che inaspettatamente, hanno mostrato grande partecipazione, comportandosi in modo eccellente, rispettando l'istituto come fosse veramente la nostra seconda casa; i ragazzi che, con tanto impegno e voglia di fare, sono stati giorno e notte a scuola anche quando la mattina dopo venivano assaliti dalla stanchezza; le istituzioni che, comprendendo le nostre buone ragioni, nonostante un'occupazione in corso, ci hanno ascoltati e hanno fatto la loro buona parte dandoci una mano. Un grazie anche ai professori ai quali facciamo presente che noi lottiamo anche per loro e non contro; un grazie, infine, a tutti coloro che, inizialmente dichiaratosi contrari, hanno cambiato idea e a chi, credendo in noi, ci ha sempre sostenuto e motivato e perché no? Un saluto anche a chi non la pensa come noi ...
L'occupazione é adesso sciolta ma sono certa di parlare a nome di tutti i miei coetanei, quando dico che, il nostro impegno, la nostra forza e l'entusiasmo con cui rivendichiamo le nostre idee, non si ferma di certo qui .
Grazie a tutti!
Chiara De Luca