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giovedì 13 dicembre 2012

ARS, COMMISSIONE PER AUMENTARE DI 3 UNITÀ CONSIGLIO DI PRESIDENZA

Sono stati immessi nelle loro funzioni tutti i componenti dell’Ufficio di presidenza, anche se, a sorpresa ieri il Presidente dell’Ars ha detto che nei prossimi giorni si riunirà la Commissione per il regolamento dell’Ars per deliberare “l’allargamento” dell’Ufficio di presidenza, poiché non tutti i partiti vi risultano rappresentati. Se così dovesse accadere non si potrà non stanziare il plafond per il funzionamento dell’ufficio di ciascuno dei tre segretari nominati in più che è pari a 6.700 euro lordi al mese ciascuno, cifra che l’Assemblea Regionale dovrà tirare fuori in più se dovesse essere presa in considerazione questa scelta. Un provvedimento che andrebbe in controtendenza a quella che è stata la politica negli ultimi tempi per attuare una spendig rewiew a beneficio del bilancio interno dell’Ars.
I gruppi al momento non rappresentati all’interno dell’Ufficio di presidenza sono tre: Cantiere popolare, Grande Sud e Movimento per il territorio. La decisione del Presidente Ardizzone si rifà all’art. 4 del regolamento interno, che prevede l’elezione di tanti deputati segretari quanti sono i gruppi parlamentari non rappresentati. Ne riportiamo lo stralcio: “Avvenuta la proclamazione, il Presidente si insedia immediatamente nella carica. L’Assemblea procede, quindi, nella seduta successiva, alla elezione di due Vicepresidenti, di tre Questori e di tre Segretari. 2. In relazione a tale adempimento, il Presidente eletto esperisce le opportune iniziative affinché i Gruppi parlamentari siano rappresentati nell’Ufficio di Presidenza in modo da rispecchiare, nel numero e nella attribuzione degli incarichi, la consistenza relativa ad ogni singolo Gruppo”.
E prosegue: “Nell’Ufficio di Presidenza devono essere rappresentati tutti i Gruppi parlamentari costituiti di diritto ai sensi dell’articolo 23, secondo comma, esistenti all’atto della sua prima elezione. Quando, a seguito delle votazioni di cui al comma uno del presente articolo, uno o più Gruppi di cui al comma precedente non risultino rappresentati, si procede all’elezione di un corrispondente numero di Segretari che ha luogo in una successiva seduta nella data stabilita dal Presidente dell’Ars”.
La norma risulta essere poco chiara poiché se è vero che stabilisce il principio, è altrettanto vero che non regola la materia. Perché attualmente esistono 10 gruppi parlamentari, ma potrebbero essere molti di più, visto che il numero minimo dei componenti è di 5. Paradossalmente si potrebbe arrivare a 18 gruppi con la conseguenza della nomina di un piccolo parlamentino come consiglio di Presidenza.
Nel caso di questa legislatura, ma la Commissione, lo ribadiamo, non si è ancora pronunciata, si tratta di tre componenti in più. Abbiamo voluto calcolare quanto questa decisione potrebbe costare al Parlamento siciliano. Bisogna moltiplicare la cifra di 6.700 euro lordi per 12 mensilità, il tutto per cinque anni di legislatura; naturalmente la somma che ne viene fuori va ancora moltiplicata, stavolta per tre, quanti sarebbero i tre segretari aggiunti a quelli iniziali. Il totale arriva a ben 1.206.000 euro lordi, una cifra di tutto riguardo.
Del resto, appariva abbastanza evidente fin dall’inizio che non vi sarebbe stato posto per tutti i gruppi che si sono costituiti all’interno del Palazzo dei Normanni: ben dieci dei quali 5 hanno solo 5 componenti, il numero minimo stabilito dal Regolamento per la costituzione di un gruppo parlamentare.

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