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giovedì 13 dicembre 2012

L'occupazione del "Conti". Lettera aperta di Dimitri Greco

Quando c’è da prendere decisioni vere, ogni tanto rifletti, sai di andare incontro a quelle che possono essere le critiche positive o negative, commenti, dibattiti, situazioni imbarazzanti, forse non condivisibili o addirittura da facile sentenza condannabili e allora ti chiudi, rifletti, ti poni mille interrogativi, e soprattutto alla fine decidi cosa fare.
            La decisione di occupare l’Edificio Scolastico ha comportato un mix unico di emozioni, esperienze, affiatamento nella convinzione che una comunità giovanile possa svegliarsi, dare il suo segnale e magari chissà raggiungere qualche risultato che sono convinto ci sarà soltanto se da parte di questo gruppo, chiamato comitato non si avrà la paura di tornare indietro.
            La gente dice: “adesso si studia, ragazzi impegnatevi, fate della cultura il vostro pane quotidiano, andate a scuola e non perdete tempo” io dico che questo tempo non lo abbiamo perso anzi guadagnato, abbiamo imparato a stare insieme, a condividere esperienze, a socializzare, a lavorare soprattutto, dedicarci a tutte le problematiche che si sono poste, e spero riusciti ad affrontarli con grande consapevolezza e maturità.  

            Ho visto negli occhi dei ragazzi, qualcosa di veramente forte, ardente che questo periodo difficile stava portando via, lo stava portando via anche a me, forse definito promotore, rappresentante, capo popolo… io non mi sento affatto cosi, ma permettetemi di sentirmi una persona che vuole fare esperienza, stare in compagnia, condividere esperienze ed emozioni, a maggior ragione se fatto con passione, dedizione, determinazione e perché no anche con un pizzico di umiltà e penso di essere lo specchio di tutti quei ragazzi che non chiedono altro che essere protagonisti, autori ed amanti della vita e del nostro territorio!
Dimitri Greco

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