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giovedì 3 luglio 2014
Saggio-spettacolo della scuola di danza Angels' Dance (Le foto di Francesco Paino - 1° parte)
Prende il via la pubblicazione delle foto che ci sono pervenute del saggio spettacolo di Angels' Dance di Lipari.
Allo spettacolo, perfettamente riuscito ed al quale ha assistito un ospite d'eccezione come Francesco Toldo, ex portiere dell'Inter e della Nazionale, dedicheremo, a partire da ora, un ampio spazio.
Questa prima parte della pubblicazione, così come la seconda, proporrà alcune delle foto scattate da Francesco Paino che, tra l'altro, potrete contattare per acquistare le foto del saggio che vi interessano.
Il suo numero di telefono per contattarlo è il 3313445019 Ricordiamo che chi vuole può ancora inviare foto dell'evento (non più di 4 per persona) o sulla casella di posta elettronica s.sarpi@libero.it o con un messaggio privato sulla pagina fb di Salvatore Sarpi
Gli invii si accettano sino a venerdì.
Suolo pubblico. Giornata di controlli a Marina Lunga
Continuano a Lipari i controlli sul suolo pubblico. Questa mattina i vigili urbani, unitamente ad un carabiniere e a tecnici comunali, hanno effettuato una serie di controlli a Marina Lunga (Via F. Crispi)
Germanà: Bene soppressione Ente Porto di Messina
COMUNICATO STAMPA
L’Ente Autonomo Portuale di Messina, istituito con decreto del Presidente della Regione 10 novembre 1953, n. 270/A, è soppresso e posto in liquidazione» dice la norma presentata dall’assessore Vancheri e approvata oggi in commissione. Soddisfatto il deputato Ncd Nino Germanà che allo scopo di arrivare a questo risultato si è impegnato negli ultimi mesi di attività all’Ars.
“Sono fra i primi a criticare l’operato nel governo Crocetta quando questo si abbandona a politiche demagoghe e meramente di propaganda – sottolinea Germanà – ma la mia non è mai stata una critica tout court, dettata da prese di posizione ante actione. Aspetto i fatti e, stavolta, i fatti sono più che soddisfacenti. Quindi un plauso all’assessore al ramo che ha saputo interpretare al meglio le reali esigenze del territorio e del tessuto economico locale nelle sue afferenze con le attività portuali”.
-------------------------------------------------------------------
Per conoscenza e cco i cinque punti successivi alla norma passata in commissione. Il primo è, naturalmente, l’abolizione dell’ente di autorità portuale.
2. Con decreto dell’Assessore regionale delle attività produttive è nominato un commissario liquidatore dell’Ente Autonomo Portuale di Messina scelto tra i dirigenti dell’amministrazione regionale, in quiescenza o in servizio. Al commissario spetta esclusivamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute i cui oneri sono posti a carico del bilancio dell’Ente.
3. Il commissario di cui al precedente comma 2 assume la legale rappresentanza dell’Ente e provvede alla celere definizione delle operazioni di liquidazione attraverso la ricognizione dello stato patrimoniale ed economico-finanziario ed alla conseguente estinzione dei rapporti debitori. Il commissario provvede altresì alla ricognizione del personale dipendente dell’Ente.
4. Alla liquidazione delle passività dell’Ente si fa fronte esclusivamente attingendo al patrimonio dell’Ente; in nessun caso le posizioni debitorie dell’Ente possono transitare nel bilancio della Regione. Esaurite le attività di liquidazione, eventuali residui attivi sono versati in favore del bilancio della Regione. Il personale in forza presso l’Ente verrà successivamente ricollocato secondo le vigenti disposizioni di legge e contrattuali applicabili in caso di soppressione dell’ente pubblico.
5. Con apposita convenzione tra l'Ente Autonomo Portuale e l’Autorità Portuale di Messina, sono definite le modalità di trasferimento in favore della predetta Autorità dei compiti e delle funzioni già attribuite all’Ente Autonomo Portuale di Messina ai sensi della 15 marzo 1951, n. 191 e successive modifiche ed integrazioni.
6. Con decreto dell’Assessore regionale delle attività produttive è accertata la chiusura delle operazioni di liquidazione dell’Ente Autonomo Portuale di Messina. Tale decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
“Sono fra i primi a criticare l’operato nel governo Crocetta quando questo si abbandona a politiche demagoghe e meramente di propaganda – sottolinea Germanà – ma la mia non è mai stata una critica tout court, dettata da prese di posizione ante actione. Aspetto i fatti e, stavolta, i fatti sono più che soddisfacenti. Quindi un plauso all’assessore al ramo che ha saputo interpretare al meglio le reali esigenze del territorio e del tessuto economico locale nelle sue afferenze con le attività portuali”.
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Per conoscenza e cco i cinque punti successivi alla norma passata in commissione. Il primo è, naturalmente, l’abolizione dell’ente di autorità portuale.
2. Con decreto dell’Assessore regionale delle attività produttive è nominato un commissario liquidatore dell’Ente Autonomo Portuale di Messina scelto tra i dirigenti dell’amministrazione regionale, in quiescenza o in servizio. Al commissario spetta esclusivamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute i cui oneri sono posti a carico del bilancio dell’Ente.
3. Il commissario di cui al precedente comma 2 assume la legale rappresentanza dell’Ente e provvede alla celere definizione delle operazioni di liquidazione attraverso la ricognizione dello stato patrimoniale ed economico-finanziario ed alla conseguente estinzione dei rapporti debitori. Il commissario provvede altresì alla ricognizione del personale dipendente dell’Ente.
4. Alla liquidazione delle passività dell’Ente si fa fronte esclusivamente attingendo al patrimonio dell’Ente; in nessun caso le posizioni debitorie dell’Ente possono transitare nel bilancio della Regione. Esaurite le attività di liquidazione, eventuali residui attivi sono versati in favore del bilancio della Regione. Il personale in forza presso l’Ente verrà successivamente ricollocato secondo le vigenti disposizioni di legge e contrattuali applicabili in caso di soppressione dell’ente pubblico.
5. Con apposita convenzione tra l'Ente Autonomo Portuale e l’Autorità Portuale di Messina, sono definite le modalità di trasferimento in favore della predetta Autorità dei compiti e delle funzioni già attribuite all’Ente Autonomo Portuale di Messina ai sensi della 15 marzo 1951, n. 191 e successive modifiche ed integrazioni.
6. Con decreto dell’Assessore regionale delle attività produttive è accertata la chiusura delle operazioni di liquidazione dell’Ente Autonomo Portuale di Messina. Tale decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Patti: liparese evade dai domiciliari, i Carabinieri lo arrestano
Legione
Carabinieri Sicilia
Compagnia
di Patti
Comunicato
stampa del 3
luglio 2014
Compagnia di Patti
Patti: liparese evade dai
domiciliari, i Carabinieri lo arrestano .
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in
arresto Sciacchitano Gaetano, classe 1995, originario di Lipari.
L’evaso stava scontando la pena degli arresti domiciliari presso
una struttura di accoglienza nel Comune di Patti a seguito di una
condanna per vari reati, quali rapina, lesioni, tentata violenza
privata. Gli operatori del centro di accoglienza accortisi della sua
assenza ne davano tempestivo allarme al 112.
Immediatamente scattavano le ricerche ed il fuggitivo veniva
rintracciato nel pomeriggio di giorno 1 luglio in prossimità della
Stazione Ferroviaria di Patti.
E’ stato così fermato e portato in caserma, dove è rimasto in
camera di sicurezza il tempo necessario di compiere gli atti di
polizia giudiziaria. Il magistrato ne disponeva la sottoposizione
agli arresti domiciliari per poi essere tradotto, dinnanzi al Giudice
del Tribunale di Patti per un nuovo processo, questa volta con rito
direttissimo.
Il Giudice ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri ed ha
stabilito per lui nuovamente gli arresti domiciliari.
Pesca, nuovi aiuti per la Sicilia 22 milioni agli 11 ‘Gac’ isolani. Tra questi vi è quello delle Isole di Sicilia
Si sbloccano fondi per 22 milioni di euro destinati a finanziare i Piani di Sviluppo Locale nel settore della Pesca. Prendono finalmente avvio i G.A.C. della Sicilia dopo un lungo e travegliato percorso che ne ha visto la definitiva costituzione – con personalità giuridica – tra il 2013 ed il 2014.
“Si tratta di un primo concreto passo avanti nella ridefinizione di una politica di valorizzazione del settore della pesca e delle professioni legate al mare – ha dichiarato l’Assessore Ezechia Reale – che proprio ieri, in occasione della presentazione del Rapporto annuale sulla Pesca, aveva evidenziato come “la politica negli ultimi anni ha perso preziose occasioni per sostenere un cambiamento di cultura che vede nel mare una potenzialità sia sotto il profilo imprenditoriale ed occupazionale che sotto il profilo della salvaguardia e valorizzazione ambientale”.
“Il FEAMP 2014-2020, nuovo strumento di programmazione comunitaria, infatti – secondo l’Assessore Reale – dovrà ribadire i concetti della blue economy già sposati dall’Unione Europea e costruire occasioni virtuose di programmazione e di sviluppo per il settore in una logica che non guardi alla soluzione immediata dei problemi, ma costruisca opportunità di sviluppo tangibile e di rilancio economico e culturale a medio e lungo termine”.
“Per gli 11 GAC siciliani si è attivata una dotazione di 22 milioni di euro (due per consorzio) – ha precisato il Dirigente Generale della Pesca, Dario Cartabellotta.. La Regione ha fornito la propria consulenza nella predisposizione dei bandi-tipo attraverso cui i Consorzi daranno concreta attuazione alle Misure del PO FEP 2007/2013, e cioè: mis. 1.5 “Compensazione socio-economica”, mis. 2.3 “investimenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione” e mis. 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca “. I GAC, intanto, sin da oggi hanno avviato la pubblicazione dei bandi.
“Con l’attivazione degli 11 GAC attualmente costituiti in Sicilia – dichiara l’Assessore Reale – si apre una nuova stagione di valorizzazione e promozione della risorsa mare. Bisogna partire dalla consapevolezza del tempo perduto – afferma l’Assessore Reale – e costruire una nuova cultura del mare che indichi percorsi virtuosi a medio e lungo termine sia nella definizione delle politiche economiche a sostegno delle imprese del settore ittico che per quanto riguarda le azioni a tutela del patrimonio ambientale”
I tre comuni eoliani di Lipari, S. Marina Salina e Malfa fanno parte del G.A.C. ISOLE DI SICILIA. Vi appartengono anche Favignana (ente capofila), Pantelleria e Ustica
Oltre ai comuni hanno aderito: Area marina protetta “Isole Egadi”, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e Irepa onlus, Legambiente e Marevivo e le principali associazioni di categoria del settore ittico: Agci Agrital, Federcoopesca, Federpesca, Lega Pesca, Anapi, Unicoop, diversi operatori economici legati al settore ittico primario (cooperative di pescatori, Cogepa Isole Eolie, Osservatorio nazionale della pesca ecc.) e operatori di altri settori economici, sia in forma singola che associata (Federalberghi Isole minori della Sicilia, Distretto turistico Isole minori, Anfe Sicilia, etc.).
Il PSL prevede: Interventi in favore della diversificazione dei redditi degli operatori della pesca senza determinare, come previsto dal Reg. CE 1198/2006, un incremento dello sforzo di pesca (pescaturismo, itti-turismo, sviluppo di una rete di strutture di ristorazione a base di prodotti della pesca, ecc.), delle dotazioni strutturali (sistemazione dei principali luoghi di sbarco del pescato, investimenti in strutture per la lavorazione e trasformazione del pescato, ecc.) e della valorizzazione dell’ambiente, affrontando in particolar modo i conflitti esistenti tra le esigenze di tutela della “risorsa mare” da parte delle Aree Marine Protette, e le esigenze economiche espresse dagli operatori della pesca che in tali aree operano.
Oltre ai comuni hanno aderito: Area marina protetta “Isole Egadi”, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e Irepa onlus, Legambiente e Marevivo e le principali associazioni di categoria del settore ittico: Agci Agrital, Federcoopesca, Federpesca, Lega Pesca, Anapi, Unicoop, diversi operatori economici legati al settore ittico primario (cooperative di pescatori, Cogepa Isole Eolie, Osservatorio nazionale della pesca ecc.) e operatori di altri settori economici, sia in forma singola che associata (Federalberghi Isole minori della Sicilia, Distretto turistico Isole minori, Anfe Sicilia, etc.).
Il PSL prevede: Interventi in favore della diversificazione dei redditi degli operatori della pesca senza determinare, come previsto dal Reg. CE 1198/2006, un incremento dello sforzo di pesca (pescaturismo, itti-turismo, sviluppo di una rete di strutture di ristorazione a base di prodotti della pesca, ecc.), delle dotazioni strutturali (sistemazione dei principali luoghi di sbarco del pescato, investimenti in strutture per la lavorazione e trasformazione del pescato, ecc.) e della valorizzazione dell’ambiente, affrontando in particolar modo i conflitti esistenti tra le esigenze di tutela della “risorsa mare” da parte delle Aree Marine Protette, e le esigenze economiche espresse dagli operatori della pesca che in tali aree operano.
Dal 4 al 6 Luglio a Lipari "Mostra l'Arte...non metterla da parte"
REGOLAMENTO
1-L’area espositiva:
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Corso Vittorio Emanuele Lipari - Pittura
-
Piazza Marina Corta -Scultura e Manufatti
-
Salita S. Giuseppe -Pittura
verrà divisa in “stalli”
2-Ad ogni
partecipante verrà - per estrazione- attribuito uno “stallo”.
3-Ogni partecipante avrà cura di attrezzare ( come meglio
crede) il proprio spazio espositivo e provvedere alla illuminazione
4-Sarà cura dell’espositore l’allestimento giornaliero del
la propria area espositiva ed il ripristino allo stato iniziale dello spazio assegnato
dopo la rimozione delle opere esposte.
5-Possono essere presi contatti con eventuali acquirenti ma
si vieta, -per motivi fiscali- la vendita delle opere esposte durante la
manifestazione.
6-Le opere esposte non sono assicurate per cui ad ogni artista viene chiesto di prendersi
cura della custodia delle proprie
opere.
7-L’organizzazione declina ogni responsabilità riguardo
sottrazioni, furti e responsabilità civile verso terzi , inerenti le opere e le
attrezzature messe in opera dagli espositori.
8-Si può provvedere al montaggio del proprio spazio
espositivo a partire dalle ore 17,00 e si fa obbligo di liberare lo spazio
assegnato entro le ore 24,00
9-Per conoscere l’ubicazione dello stallo assegnato,
contattare Piero Roux Tel. 3332800022
10-Per eventuali cambi di postazione contattare Piero Roux
Tel. 3332800022
N.B. Per leggere il programma cliccare sulla locandina per ingrandirla
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno a Cesira Emma, Graziella Biviano e Armando Esposito
"Don Gennaro, ancora oggi, una preziosa risorsa non solo per Canneto. Se lo si vuole mandare via si dica perchè alla comunità". (di Aldo Natoli)
Dopo una assenza forzata da Canneto, al mio rientro ho letto, dai giornali on-line, una serie di commenti sulla categorica richiesta di rilascio dei locali della canonica di Canneto abitati da oltre 55 anni da Don Gennaro e dai suoi familiari.
Nel pieno ed assoluto rispetto delle opinioni di tutti, ritengo però che le sterili polemiche o peggio le malcelate insinuazioni e le ormai ricorrenti diffamazioni creino ulteriori fratture ed alimentino una pericolosa spaccatura della comunità peraltro già in atto da tempo.
A mio avviso, i Cannetari dobbiamo saper ritrovare la serenità e la pace sociale che hanno caratterizzato questi ultimi 55 anni grazie a Don Gennaro al quale tutta la comunità deve immensa gratitudine ed infinita riconoscenza per il Suo ineccepibile, generoso, perseverante servizio prestato a tutti senza distinzione alcuna che ancora oggi rappresenta una preziosa risorsa non soltanto per Canneto.
Ma tornando all’argomento principale che ha turbato e nello stesso tempo sconcertato molti di noi , “il paventato sfratto” , io sono fermo ad una autorevole e pubblica rassicurazione di pochi mesi fa : “ Don Gennaro può restare a Canneto fin che vuole” .
Ora, una cosa è se Don Gennaro, con i suoi familiari, autonomamente, senza alcuna incalzante pressione e nei tempi che loro stabiliranno decideranno di tornare a Leni, altra cosa, ben più grave, sono le richieste incomprensibilmente ultimative ed i toni ingiustificatamente categorici di lasciare la casa canonica.
Ed allora sorge spontanea la domanda che rivolgo a “chi di dovere “ : cosa c’è di nuovo che ha determinato questa richiesta ?
Con l’umiltà di un parrocchiano mi rivolgo ancora a “ chi dovere” per dire che non è il caso di mandare rappresentanti, ma di spiegare con i mezzi ed i modi adeguati alla comunità, a cui è dovuto rispetto, le ragioni di tali non condivise iniziative ma soprattutto di trovare la giusta, umana e definitiva soluzione al problema.
Ove mai non si trovasse la via d’uscita sono certo che i Cannetari di” buona volontà” per tutti i meriti accumulati da Don Gennaro sapranno farsi carico di ogni utile iniziativa per assicurare alla famiglia Divola, fin quando vorrà, ogni migliore assistenza per una serena permanenza a Canneto cose di cui ha più bisogno soprattutto in questo momento.
Rag. Aldo Natoli
Agrip alla signora Natoli: "Nessun riferimento alla sua persona"
Signora Claudia Natoli,
sono sorpreso della sua sortita nella quale esprime considerazioni ingenerose verso la mia persona e contemporaneamente asserisce di non conoscermi abbastanza, ma solo giusto il tempo di avermi gentilmente offerto un caffè.
Questa mia risposta è all’insegna della considerazione di un suo clamoroso fraintendimento, pertanto e senza nessuna presunzione vorrei essere io portare un po’ di serenità al suo cuore, dicendogli che in quelle mie parole non c’è nessun riferimento verso la Sua persona.
Cordialmente.
Salvatore Agrip
sono sorpreso della sua sortita nella quale esprime considerazioni ingenerose verso la mia persona e contemporaneamente asserisce di non conoscermi abbastanza, ma solo giusto il tempo di avermi gentilmente offerto un caffè.
Questa mia risposta è all’insegna della considerazione di un suo clamoroso fraintendimento, pertanto e senza nessuna presunzione vorrei essere io portare un po’ di serenità al suo cuore, dicendogli che in quelle mie parole non c’è nessun riferimento verso la Sua persona.
Cordialmente.
Salvatore Agrip
L'eoliano Cortese al Film Festival di Bracciano
L'associazione culturale EscaMontage presenta il Film Festival di Bracciano, II edizione. Arte, cultura e grande cinema dal 3 al 6 luglio 2014 presso la sala conferenze dell'Archivio Storico di Bracciano. Ad aprire il festival ci sarà il vernissage di una mostra collettiva alla quale partecipa con alcune sue opere l'artista eoliano Davide Cortese. In seguito verrà presentata al pubblico l' antologia poetico-artistica "Oblò", a cura di EscaMontage con prefazione a cura di Marzia Spinelli che include Davide Cortese tra i poeti selezionati. La prima edizione del Film Festival tenutasi lo scorso anno fu vinta proprio da Cortese con il suo cortometraggio Mahara, visibile su Youtube.
mercoledì 2 luglio 2014
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno a Tiziana Subba, Noemi Mangano, Giuditta F. Famularo, Federica De Salvo, Tindara Lo Surdo, Giuseppe Bertè, Antonino Barca, Federica Cincotta e Angela Merlino
Sospensione dei lavori edili durante l'estate nel comune di Lipari. C'è l'ordinanza
E' stata pubblicata sul sito del Comune di Lipari l’ordinanza n° 38 del 2014 relativa alla sospensione estiva dei lavori edili. Per leggerala cliccare su questo link: http://www.comunelipari.gov.it/lipari/mc/mc_attachment.php?x=&mc=11128
Stretto di Messina ‘chiuso’ nei weekend D’Alia: “Intervenga ministro Lupi”
“Sul servizio ‘Metromare dello Stretto’ di Messina credo sia necessario un suo intervento diretto e autorevole per definire una situazione dai gravi risvolti economici e sociali”. Lo ha chiesto il presidente dell’Udc e deputato nazionale Gianpiero D’Alia, rivolgendosi direttamente al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, durante il ‘question time’ di oggi alla Camera.
“Il servizio di collegamento tra Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria – ha aggiunto D’Alia – non può essere soppresso e deve essere garantito anche nei fine settimana”.
Secondo l’esponente centrista, “è quindi necessario fare una ricognizione di tutte le risorse pubbliche, dirette e indirette, destinate al trasporto nell’area integrata così da ottimizzarle; capire poi se è possibile reperire risorse anche dalla messa in liquidazione della società ‘Stretto di Messina’ e che le società private, ma anche Ferrovie dello Stato, evitino di fare cartello che alla fine determina situazioni capestro allo Stato e viene caricato sui cittadini e gli utenti fruitori dei servizi di trasporto tra le due sponde”.
“L’interruzione del servizio nei fine settimana arreca inoltre un grave danno all’immagine e all’economia di Sicilia e Calabria, due territori che vivono prevalentemente di turismo,data anche l’importanza del servizio ‘Metromare’ per il collegamento con l’aeroporto Tito Minniti”, conclude l’ex ministro della Pa.
“Il servizio di collegamento tra Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria – ha aggiunto D’Alia – non può essere soppresso e deve essere garantito anche nei fine settimana”.
Secondo l’esponente centrista, “è quindi necessario fare una ricognizione di tutte le risorse pubbliche, dirette e indirette, destinate al trasporto nell’area integrata così da ottimizzarle; capire poi se è possibile reperire risorse anche dalla messa in liquidazione della società ‘Stretto di Messina’ e che le società private, ma anche Ferrovie dello Stato, evitino di fare cartello che alla fine determina situazioni capestro allo Stato e viene caricato sui cittadini e gli utenti fruitori dei servizi di trasporto tra le due sponde”.
“L’interruzione del servizio nei fine settimana arreca inoltre un grave danno all’immagine e all’economia di Sicilia e Calabria, due territori che vivono prevalentemente di turismo,data anche l’importanza del servizio ‘Metromare’ per il collegamento con l’aeroporto Tito Minniti”, conclude l’ex ministro della Pa.
Sicilia. Finanziaria ter, bocciato il reddito minimo per i disoccupati
Non ci sarà alcun reddito minimo per i disoccupati siciliani. Crocetta ne aveva fatto il manifesto della Finanziaria ter ma la norma è stata bocciata in commissione Sanità all’Ars e dunque già cancellata dal testo che andrà in aula la prossima settimana. È il frutto del braccio di ferro in corso fra l’ala cuperliana del Pd e il presidente della Regione.
L’articolo sul contributo ai disoccupati era stato costruito da Crocetta in modo che a ogni famiglia che dichiara un reddito inferiore ai 5 mila euro vada un contributo mensile che permetta di raggiungere a fine anno proprio i 5 mila euro. Inoltre un bando affidato all’assessorato alla Famiglia avrebbe permesso di inserire servizi di carattere sociale e misure di inserimento lavorativo in un pacchetto che avrebbe così permesso al governo di investire 62 milioni. Somme che arrivavano da un tesoretto di 10 milioni a cui si aggiungevano risparmi frutto di un taglio generale dell’1,5% a tutte le spese. Tutto questo è stato cancellato da un voto della commissione Sanità, guidata da Pippo Digiacomo (area cuperliana del Pd). In commissione tutti i deputati, anche quelli di maggioranza che fanno capo ad Articolo 4 e Udc, hanno votato per cancellare il reddito minimo ai disoccupati (solo i due grillini l’hanno sostenuto). Ma, soprattutto, hanno votato a favore della proposta di Digiacomo che punta a utilizzare quegli stessi 62 milioni per cancellare i ticket sanitari a carico delle fasce più povere.
Oggi ogni cittadino non esente paga da 2 a 36 euro a seconda che acquisti un farmaco o si sottoponga a esami e terapie specialistiche: «Puntiamo a cancellare questi ticket - spiega Digiacomo - sfruttando i 62 milioni. L’obiettivo è toglierli a tutti i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 50 mila euro. Ma sarà l’assessore alla Sanità, Lucia Borsellino - a calcolare la soglia ottimale in base ai soldi disponibili». L’assessore aveva comunque dato parere negativo sulla norma, così come Giuseppe Bruno che guida l’assessorato alla Famiglia: «Avevo dato disponibilità a modificare l’articolo sul reddito minimo - ha detto Bruno - ma il voto è andato in direzione opposta».
C’è un filo conduttore nell’azione del Pd e di pezzi della maggioranza in commissione Sanità. Digiacomo lo illustra così: «Il governo ha proposto di intervenire con sussidi transitori e certamente non in grado di rimuovere le cause di povertà. Noi abbiamo messo in campo una misura più incisiva». E lo stesso filo conduttore aveva mosso qualche giorno fa la bocciatura di un’altra norma cara a Crocetta: quella con cui veniva istituito un fondo rischi da 45 milioni con cui finanziare gli eventuali risarcimenti danni per errori dei medici evitando il ricorso a polizze assicurative (norma necessaria dopo la sospensione della gara da 160 milioni).
Il governo potrebbe riproporre in aula la norma sul reddito minimo ma serve una maggioranza che l’approvi. E non è scontato che ci sia se si considera che la Finanziaria ter ha mosso i primi passi nelle commissioni in un clima da resa dei conti fra Crocetta e l’ala cuperliana del Pd esclusa dal rimpasto di due mesi fa. Un’altra puntata dello scontro è andata in scena nelle stesse ore in commissione Affari istituzionali. Lì Antonello Cracolici, leader all’Ars dei cuperliani, ha fatto approvare una norma che impedisce la nomina dei membri esterni alla Regione negli uffici di gabinetto. Oggi ogni assessore può nominare 4 esterni e il presidente della Regione 6. Di solito sono il braccio politico dei partiti negli assessorati, spesso diventano anche paracadute per deputati non rieletti.
Per effetto della norma già approvata in commissione non solo sarebbero impossibili nuove nomine ma decadrebbero anche gli esterni già in servizio. In questo caso la norma è passata con 5 voti a favore e 3 contrari. Sia la norma sui ticket che questa devono ora passare all’esame dell’aula. E Cracolici sfida Crocetta: «In un momento come questo, caratterizzato dall’esigenza di ridurre le spese, il governo dia un segnale forte. Gli assessori non avranno difficoltà a trovare fra i dipendenti regionali le professionalità di cui hanno bisogno per i gabinetti. A meno che qualcuno non intenda difendere il ”governo dei gabinetti”». Crocetta però legge la provocazione del Pd e risponde a tono: «E degli esterni all’Ars, cosa ne facciamo? Soprattutto di quelli negli uffici della presidenza? Purtroppo il mondo dell’Ars è questo».
L’articolo sul contributo ai disoccupati era stato costruito da Crocetta in modo che a ogni famiglia che dichiara un reddito inferiore ai 5 mila euro vada un contributo mensile che permetta di raggiungere a fine anno proprio i 5 mila euro. Inoltre un bando affidato all’assessorato alla Famiglia avrebbe permesso di inserire servizi di carattere sociale e misure di inserimento lavorativo in un pacchetto che avrebbe così permesso al governo di investire 62 milioni. Somme che arrivavano da un tesoretto di 10 milioni a cui si aggiungevano risparmi frutto di un taglio generale dell’1,5% a tutte le spese. Tutto questo è stato cancellato da un voto della commissione Sanità, guidata da Pippo Digiacomo (area cuperliana del Pd). In commissione tutti i deputati, anche quelli di maggioranza che fanno capo ad Articolo 4 e Udc, hanno votato per cancellare il reddito minimo ai disoccupati (solo i due grillini l’hanno sostenuto). Ma, soprattutto, hanno votato a favore della proposta di Digiacomo che punta a utilizzare quegli stessi 62 milioni per cancellare i ticket sanitari a carico delle fasce più povere.
Oggi ogni cittadino non esente paga da 2 a 36 euro a seconda che acquisti un farmaco o si sottoponga a esami e terapie specialistiche: «Puntiamo a cancellare questi ticket - spiega Digiacomo - sfruttando i 62 milioni. L’obiettivo è toglierli a tutti i nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 50 mila euro. Ma sarà l’assessore alla Sanità, Lucia Borsellino - a calcolare la soglia ottimale in base ai soldi disponibili». L’assessore aveva comunque dato parere negativo sulla norma, così come Giuseppe Bruno che guida l’assessorato alla Famiglia: «Avevo dato disponibilità a modificare l’articolo sul reddito minimo - ha detto Bruno - ma il voto è andato in direzione opposta».
C’è un filo conduttore nell’azione del Pd e di pezzi della maggioranza in commissione Sanità. Digiacomo lo illustra così: «Il governo ha proposto di intervenire con sussidi transitori e certamente non in grado di rimuovere le cause di povertà. Noi abbiamo messo in campo una misura più incisiva». E lo stesso filo conduttore aveva mosso qualche giorno fa la bocciatura di un’altra norma cara a Crocetta: quella con cui veniva istituito un fondo rischi da 45 milioni con cui finanziare gli eventuali risarcimenti danni per errori dei medici evitando il ricorso a polizze assicurative (norma necessaria dopo la sospensione della gara da 160 milioni).
Il governo potrebbe riproporre in aula la norma sul reddito minimo ma serve una maggioranza che l’approvi. E non è scontato che ci sia se si considera che la Finanziaria ter ha mosso i primi passi nelle commissioni in un clima da resa dei conti fra Crocetta e l’ala cuperliana del Pd esclusa dal rimpasto di due mesi fa. Un’altra puntata dello scontro è andata in scena nelle stesse ore in commissione Affari istituzionali. Lì Antonello Cracolici, leader all’Ars dei cuperliani, ha fatto approvare una norma che impedisce la nomina dei membri esterni alla Regione negli uffici di gabinetto. Oggi ogni assessore può nominare 4 esterni e il presidente della Regione 6. Di solito sono il braccio politico dei partiti negli assessorati, spesso diventano anche paracadute per deputati non rieletti.
Per effetto della norma già approvata in commissione non solo sarebbero impossibili nuove nomine ma decadrebbero anche gli esterni già in servizio. In questo caso la norma è passata con 5 voti a favore e 3 contrari. Sia la norma sui ticket che questa devono ora passare all’esame dell’aula. E Cracolici sfida Crocetta: «In un momento come questo, caratterizzato dall’esigenza di ridurre le spese, il governo dia un segnale forte. Gli assessori non avranno difficoltà a trovare fra i dipendenti regionali le professionalità di cui hanno bisogno per i gabinetti. A meno che qualcuno non intenda difendere il ”governo dei gabinetti”». Crocetta però legge la provocazione del Pd e risponde a tono: «E degli esterni all’Ars, cosa ne facciamo? Soprattutto di quelli negli uffici della presidenza? Purtroppo il mondo dell’Ars è questo».
ARS: VENERDI’ CONVEGNO PER RICORDARE SALVATORE D’ALIA
Sarà ricordato venerdì 4 luglio, alle ore 10.30, nella sala gialla di palazzo dei Normanni, l’ex deputato messinese Salvatore D’Alia, scomparso nel 2013. A organizzare una giornata dedicata alla figura dell’esponente democristiano, parlamentare regionale per 5 legislature e nazionale per 14 anni, l’associazione ex parlamentari dell’Ars. D’Alia,nel corso della sua lunga attività politica, ha ricoperto inoltre l’incarico di assessore regionale in 8 governi ed è stato anche sottosegretario alla Difesa.
Il programma della giornata prevede, dopo i saluti del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone e del presidente dell’Associazione ex parlamentari, Rino La Placa, le relazioni dell’ex presidente della Regione, Mario D’Acquisto e del condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi.
Il programma della giornata prevede, dopo i saluti del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone e del presidente dell’Associazione ex parlamentari, Rino La Placa, le relazioni dell’ex presidente della Regione, Mario D’Acquisto e del condirettore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi.
Arriva "Titano" . Al Sud picchi di 39 gradi!
E’ l’ora di "Titano"! L’anticiclone che dall’Africa avanzerà verso la nostra Penisola ha intenzione di dominare gran parte delle regioni per parecchi giorni, portando un’ondata di caldo rovente al Sud e su parte del Centro. Ma prima Titano dovrà vedersela con sua madre Gea, afferma www.ilmeteo.it, che porterà la prossima settimana violenti temporali e possibili nubifragi al Nord e al Centro.
Titano però da oggi fino a martedì farà aumentare le temperature che diventeranno bollenti, soprattutto al Sud con i valori massimi che schizzeranno in alto fino a toccare i 37/39 gradi su alcune città, come Napoli e Palermo. E anche il Centro non sarà da meno, infatti Roma e Firenze nel corso dei prossimi giorni potranno raggiungere anche i 35/36 gradi. Il possente Titano influenzerà gran parte dell’Italia per almeno sette giorni, giusto il tempo per scaldare gli animi degli italiani. Al Nord però, anche se a fasi alterne, sarà presente sempre una certa instabilità su Alpi, Prealpi, Piemonte e Lombardia e che causerà rovesci e temporali. (AGI)
Scossa sismica a notevole profondità nel mare eoliano
Un terremoto di magnitudo 2.6 è stato registrato, ad una profondità di 266.6 Km., alle 13 e 24 di oggi, nel mare delle Eolie
Trasbordo armi siriane nel porto di Gioia Tauro. Vento Eoliano scrive al Prefetto e al Commissario della Provincia regionale di Messina
Oggetto:
Gioia Tauro
Al Prefetto di Messina
Al Commissario della Provincia Regionale di Messina
In data odierna, mercoledì
2 luglio 2014
presso il porto
di Gioia
Tauro verranno
compiute
le delicate operazioni di trasbordo delle armi
chimiche siriane.
Nello scalo calabrese avverranno
le manovre di trasferimento di 570 tonnellate di agenti chimici dal
cargo danese Ark
Futura
requisito
dall’Opac al regime di Bashar
al-Assad,
alla nave militare americana Cape
Ray.
Da quanto appreso da fonti del
Pentagono e dal Ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio
Lupi, una volta completato il trasferimento, la Cape Ray lascerà il
porto calabrese per acque internazionali dove inizierà la
neutralizzazione degli agenti chimici mediante processi di
elettrolisi – secondo quanto riferito - “ sicuri per l’ambiente
senza stoccaggio a terra e secondo standard di sicurezza”.
Essendo da sempre attenti alle
tematiche ambientali , diffidando da false promesse e ritenendo
imprescindibile non declinare la sovranità nazionale , vedi il Muos
di Niscemi,
chiediamo
alle SVI, considerata la
vicinanza geografica allo scalo calabrese, di fornire chiarimenti e
rassicurazioni per la popolazione locale, ed esprimere solidarietà
alle associazioni dei sindaci dell’area dello Stretto e della
Calabria tirrenica, visto quanto avviene nella vicina Gioia
Tauro
in piena stagione turistica non prendendo in considerazione le
esigenze dei territori.
Ing. Giuseppe Vassallo (Coordinatore Vento Eoliano)Avv. Francesco Rizzo (Fondatore Vento Eoliano)
D.ssa Annarita Gugliotta (Consigliere Comunale Vento Eoliano)
MESSINA: QUESTION TIME ALLA CAMERA, D'ALIA INTERROGA MINISTRO SU METROMARE
Il presidente dell'Udc e deputato nazionale, Gianpiero D'Alia, interverrà al Question time alla Camera, oggi alle 15 (diretta su Rai2 o sul sito www.camera.it , per chiedere al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi, quali iniziative si vogliano intraprendere al fine di garantire la continuità territoriale del servizio Metromare sullo Stretto di Messina.
Circomare Lipari. In distribuzione l'ordinanza sulla sicurezza balneare. Le raccomandazioni del Comandante del Porto
MINISTERO
DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
UFFCIO
CIRCONDARIALE MARITTIMO
GUARDIA
COSTIERA
LIPARI
COMUNICATO
STAMPA
È
in fase di distribuzione, in formato manifesto, presso gli
stabilimenti e le strutture balneari delle isole Eolie, la nuova
Ordinanza relativa alla sicurezza balneare N°24/2014, emanata
nell’ambito dal Capo del Circondario Marittimo di Lipari, Tenente
di Vascello Cosimo BONACCORSO, che regolamenta i litorali dei quattro
Comuni di dell’arcipelago (Lipari, S.M. Salina, Leni e Malfa) ed i
relativi prospicienti specchi acquei.
L’Ordinanza,
che sarà estesa anche a tutti i Comuni del Circondario, dovrà
essere esposta a cura di tutti i concessionari di strutture balneari
e dalle Civiche Amministrazioni per le spiagge libere attrezzate, è
consultabile sul sito istituzionale dell’Ufficio Circondariale
Marittimo di Lipari al seguente indirizzo:
www.guardiacostiera.it/lipari sotto la voce “ordinanze”.
Le
prescrizioni dell’Ordinanza sono finalizzate alla regolamentazione
delle attività balneari, ludico-ricreative e nautiche, a garanzia
della sicurezza della navigazione, a salvaguardia della vita umana in
mare ed a tutela della pubblica e privata incolumità.
Tra
le principali norme a garanzia di una sicura ed ordinata fruizione
dei nostri mari, si richiama l’obbligo per tutti i concessionari di
strutture turistico - ricreative, di garantire un servizio di
salvataggio e di assistenza ai bagnanti tramite assistenti abilitati
al salvataggio, secondo un proprio efficace modello organizzativo che
assicuri, sempre e comunque, la presenza degli elementi previsti
dalla citata Ordinanza e che garantisca l’immediata assistenza del
bagnante in possibile difficoltà.
Molte
le novità inserite dal Comandante TV Cosimo BONACCORSO che, anche
sulla scorta delle segnalazioni e delle problematiche riscontrate
nelle scorse stagioni, sono finalizzate ad implementare gli standard
di sicurezza in mare; in particolare ricordiamo l’obbligo per le
unità navali in navigazione, di moderare la velocità e non creare
moto ondoso pericoloso, in presenza di altri natanti nelle vicinanze.
Inoltre vi è l’obbligo per gli occupanti delle unità navali
intenti a nuotare vicino alla propria imbarcazione di non
allontanarsi oltre 15 metri dall’imbarcazione “madre” che,
comunque, dovrà issare la bandiera di degnazione prevista.
Inoltre
buona parte delle disposizioni contenute all’interno dell’Ordinanze
sono, nella sostanza, norme di buon senso facilmente osservabili, il
cui rispetto, unito alla prudenza, consentirà certamente di evitare
buona parte degli incidenti che avvengono in mare e sulle spiagge.
Conoscerle e metterle in pratica al momento opportuno non solo
garantisce l’incolumità personale, ma accresce anche il
divertimento unico che il mare offre.
Questi
alcuni consigli per i bagnanti:
- è preferibile non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa indicante condimeteo avverse o assenza del servizio di sicurezza e salvataggio;
- rispettare i segnali di sicurezza eventualmente posizionati lungo l’arenile, le disposizioni impartite dai bagnini di salvataggio e gli avvertimenti diramati dalle strutture balneari anche tramite altoparlanti;
- non fare il bagno se: non in condizioni psicofisiche buone; se il mare è mosso o interessato da forte vento e corrente; se l’acqua è molto fredda o la temperatura è assai inferiore alla temperatura ambiente;
- accertarsi che nella zona non sia vietata la balneazione (aree portuali ecc…);
- anche se si è un buon nuotatore non forzare inutilmente il proprio fisico;
- dopo lunga esposizione al sole entrare in acqua gradualmente ed evitare di fare il bagno in presenza dei seguenti sintomi: mal di testa, sensazione di freddo o vertigini, eccessivo fastidio alla luce, sonnolenza;
- lasciare trascorrere almeno tre ore dall’ultimo pasto prima di fare il bagno;
- se non si sa nuotare bagnarsi solo in acque molto basse o entro il limite acque sicure;
- non allontanarsi oltre le boe che delimitano la zona di sicurezza per la balneazione e comunque restare nel raggio di visibilità del bagnino o dei compagni;
Ogni
diportista inoltre, prima di prendere il mare con la propria unità,
dovrà aver cura di osservare:
- divieto di navigazione e sosta di unità nelle zone di mare per una distanza di 100 (cento) metri dalla battigia ovvero 200 (centocinquanta) metri dalle scogliere a picco o coste rocciose è riservata alla balneazione;
- divieto di ormeggiare ed ancorare con qualsiasi unità entro i metri 300 dalla battigia delle coste pianeggianti e di 200 metri dalle coste cadenti a picco sul mare, dalle ore 08:00 alle ore 20:30;
- navigare sempre con le dotazioni di sicurezza e i documenti previsti;
- evitare condotte pericolose e imprudenti dei mezzi in prossimità della costa e vicino ad altri natanti;
- non imbarcare persone, sui natanti in genere, oltre il numero massimo consentito;
- controllare di avere carburante a sufficienza per l’andata e il ritorno;
- avere a bordo tutte le dotazioni previste per la navigazione che si vuole intraprendere;
- far prendere aria al vano motore prima di mettere in moto (soprattutto per i motori a benzina);
- informare familiari e/o amici della località che si vuole raggiungere e l’ora di previsto rientro nel porto di ormeggio;
- non gettare rifiuti in mare, ma riportarli sempre a terra;
- ascoltare i bollettini meteo e gli avvisi ai naviganti prima e durante la navigazione, informarsi sulle Ordinanze della Capitaneria vigenti;
- durante la stagione balneare è vietato a qualunque unità navigare entro i mille metri dalla costa a velocità superiore ai 10 nodi;
- prestare attenzione ai galleggianti dei subacquei (bandiera rossa e striscia diagonale bianca) moderando la velocità e navigando a più di 100 metri di distanza.
Inoltre,
si rammentano gli importantissimi avvisi generici di pericolo
potenziali emessi all’Autorità Marittima anche in considerazione
del flusso di turisti nell’arcipelago Eoliano:
- A causa del potenziale pericolo rappresentato dall’instabilità dell’agglomerato roccioso sovrastante gli arenili e/o a picco sul mare e in considerazione dell’evento sismico che in data 16/08/2010 ha colpito l’arcipelago Eoliano ed in particolare le isole di Lipari e Vulcano, è vietata la sosta, il transito e qualsiasi tipo di operazione che presupponga la permanenza di persone e/o cose entro metri 100 (cento) dal ciglio delle scogliere a picco sul mare delle isole dell’arcipelago Eoliano, nonché dal piede delle scogliere retrostanti gli arenili delle zone costiere dove è evidente l’accumulo di materiale franato ed in particolare nelle località indicate con la propria ordinanza n° 49/2010.
- È vietato, altresì, inoltrarsi nelle grotte naturali esistenti lungo le coste delle Isole dell’arcipelago Eoliano, con unità navali a motore, con motore in moto. (Ord. 49/2010 del 24.12.2010).
- È vietato, altresì, navigare/sostare nella fascia di mare entro 400 mt compresa tra punta La bronzo e Punta delle Chiappe dell’isola di Stromboli (Ord. 75/2003 del 12.08.2003 della Capitaneria di Porto di Milazzo).
Ricordiamo
infine la particolare attenzione e valorizzazione alle segnalazioni
di emergenze che possano pervenire dall’utenza e per le quale è a
disposizione 24/24h il “Numero Blu” 1530, che permette un
collegamento telefonico, del tutto gratuito e diretto, con la più
vicina Sala Operativa della Guardia Costiera, anche tramite la
Centrale Operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie
di Porto, se chiamato da un telefono cellulare, o con la Capitaneria
di Porto competente per territorio, se chiamato da un telefono fisso;
naturalmente l’uso del predetto numero di emergenza DEVE essere
legato alle segnalazione di reali situazioni di emergenza e/o
pericolo in mare ed ogni diverso uso o abuso verrà sanzionato anche
con il deferimento alla competente Procura della Repubblica
F.to IL COMANDANTE
T.V. (CP) Cosimo
BONACCORSO
Auguri da Partylandia per Edoardo Russo, Elena De Gregorio, Antonio Barca e Giorgia Cannistrà.
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Edoardo Russo che compie 1 anno, ad Elena De Gregorio che compie 34 anni, ad Antonio Barca che compie 15 anni e a Giorgia Cannistrà che ne compie 1.
Ad Elena ed Antonio vanno anche gli auguri di Eleonora e Mario
Ad Elena ed Antonio vanno anche gli auguri di Eleonora e Mario
CISL POSTE: CARENZA DI PERSONALE IN SICILIA. “A MESSINA LA PERCENTUALE PIÙ ALTA DI PART-TIME AGLI SPORTELLI”
“Siamo al centro di cambiamenti nel nostro paese ed anche in Azienda Poste. Il cambio al vertice dell’Amministratore Delegato e i suoi dirigenti, sta determinando una naturale preoccupazione in categoria. Soprattutto a seguito della prossima privatizzazione decisa dal Governo. Ma nelle prossime settimane, probabilmente, dopo la presentazione del piano d’impresa, si conoscerà la strategia per la quotazione in borsa. Nel frattempo, nell’attesa della convocazione con le parti sociali in programma il 22 luglio, i servizi e soprattutto i disservizi sono una realtà”. Giuseppe Lanzafame, segretario regionale del SLP Cisl, non nasconde la preoccupazione per la condizione dei lavoratori, sottoposti a stress per mancanza di personale, agli sportelli come nel settore recapito. Infatti, rispetto agli organici e accordi sottoscritti con l’azienda, vi sono moltissime carenze al recapito, dovute a pensionamenti, e rimpiazzati solo con un esiguo numero di giovani assunto a tempo determinato (100, fino a settembre) non sufficiente rispetto ai reali bisogni.
“Tutto questo – spiega Lanzafame - genera disagio e troppo spesso il mancato recapito del prodotto alla clientela. La precarietà che insiste nel settore postale è esagerata”.
Il SLP Cisl denuncia come negli uffici postali, in questo periodo, la disorganizzazione sia pressoché totale ed è stata disposta la chiusura pomeridiana, anche totale, per consentire la fruizione delle ferie al personale.
“Una chiusura – aggiunge - che crea disagi e disorienta la clientela e i lavoratori. Il personale è costretto a ferie spezzettate e a cambiare ufficio postale senza preavviso. Questo porta ad avere, in uffici postali importanti ubicati in comuni o quartieri con alta densità di abitanti, uno o massimo due operatori allo sportello”.
La CISL ha spesso denunciato simile condizione e la carenza agli sportelli è determinata anche dall’inserimento di molti giovani allo sportello con contratto a part time: “Su 2900 dipendenti agli sportelli, in Sicilia circa 1000 sono a part time. Al di là della precaria formazione aziendale, quest’ultimi rischiano e si assumono responsabilità gravose. Dopo l’estate affronteremo la questione dei precari’ part time in Sicilia. Non possiamo attendere le lungaggini burocratiche dell’azienda. Intanto saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione se non ci saranno riscontri alla nostra richiesta di personale per rinforzare l’organico degli uffici postali”.
Carenze e disagi che si registrano anche sul territorio di Messina. “Nella nostra provincia – sottolinea il Segretario della CISL Poste Gisella Schillaci – registriamo la percentuale più alta di tutta la Regione Sicilia di part-time nel settore sportelleria. Con l’aggravante che il nostro è un territorio molto vasto e frastagliato che acutizza le problematiche. Nel settore recapito, inoltre, si registrano criticità notevoli dovute alla mancata sostituzione dei portalettere assenti, come denunciato più volte negli ultimi tempi, che ha creato disagi soprattutto ai lavoratori rimasti in servizio. Ci prepariamo – conclude Gisella Schillaci - ad una forte stagione di lotte che ci vedrà, come sempre in prima linea accanto a tutti i lavoratori di Poste Italiane del territorio messinese”.
“Tutto questo – spiega Lanzafame - genera disagio e troppo spesso il mancato recapito del prodotto alla clientela. La precarietà che insiste nel settore postale è esagerata”.
Il SLP Cisl denuncia come negli uffici postali, in questo periodo, la disorganizzazione sia pressoché totale ed è stata disposta la chiusura pomeridiana, anche totale, per consentire la fruizione delle ferie al personale.
“Una chiusura – aggiunge - che crea disagi e disorienta la clientela e i lavoratori. Il personale è costretto a ferie spezzettate e a cambiare ufficio postale senza preavviso. Questo porta ad avere, in uffici postali importanti ubicati in comuni o quartieri con alta densità di abitanti, uno o massimo due operatori allo sportello”.
La CISL ha spesso denunciato simile condizione e la carenza agli sportelli è determinata anche dall’inserimento di molti giovani allo sportello con contratto a part time: “Su 2900 dipendenti agli sportelli, in Sicilia circa 1000 sono a part time. Al di là della precaria formazione aziendale, quest’ultimi rischiano e si assumono responsabilità gravose. Dopo l’estate affronteremo la questione dei precari’ part time in Sicilia. Non possiamo attendere le lungaggini burocratiche dell’azienda. Intanto saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione se non ci saranno riscontri alla nostra richiesta di personale per rinforzare l’organico degli uffici postali”.
Carenze e disagi che si registrano anche sul territorio di Messina. “Nella nostra provincia – sottolinea il Segretario della CISL Poste Gisella Schillaci – registriamo la percentuale più alta di tutta la Regione Sicilia di part-time nel settore sportelleria. Con l’aggravante che il nostro è un territorio molto vasto e frastagliato che acutizza le problematiche. Nel settore recapito, inoltre, si registrano criticità notevoli dovute alla mancata sostituzione dei portalettere assenti, come denunciato più volte negli ultimi tempi, che ha creato disagi soprattutto ai lavoratori rimasti in servizio. Ci prepariamo – conclude Gisella Schillaci - ad una forte stagione di lotte che ci vedrà, come sempre in prima linea accanto a tutti i lavoratori di Poste Italiane del territorio messinese”.
L'on. Germanà interviene sui parchi.
“In questo momento stiamo discutendo in Commissione Ambiente la riforma dei parchi e, nella fattispecie, l'analisi di quanto fino ad oggi si è reiterato nel lassaiz faire generale è la prima cosa che emerge dalle osservazioni dei dati”, così il deputato regionale del Nuovo CentroDestra, On. Nino Germanà che, nei giorni scorsi, aveva già espresso la propria opinione circa il Parco dei Nebrodi.
“In una situazione in cui spesso mancano anche i soldi per garantire la regolarità degli stipendi ai dipendenti, mi chiedo come si possa pensare ad ampliamenti. E allo stesso modo mi domando come si possa pensare a realizzare un nuovo parco”. Di questi ultimi giorni la notizia relativa la volontà di istituire il Parco dei Peloritani a cui la Regione ha dato pubblicamente il proprio beneplacito.
“Guardando alla vita dell'Ente già esistente, non posso fare a meno di domandarmi quali benefici abbiano, sin qui, tratto realmente i Comuni facenti parte del Parco dei Nebrodi. Francamente mi vengono in mente soltanto delle deficienze: penso ad esempio ai vincoli che hanno imposto limitazioni importantissime all'attività venatoria, con una seria ricaduta sulla microeconomia di quei comuni per cui ha sempre rappresentato uno tra i principali settori.
Certo sarebbe bello pensare a delle aree tutelate che però, si badi, non vuol dire intoccabili e da guardare da oltre un vetro ma fruibili a chi voglia goderne, a chi voglia investirvi del capitale, chi voglia crearvi qualcosa di interessante. Abbiamo la malsana idea che area protetta significhi zona da tenere in ovatta. Non è così e ce lo dicono grandi geografi e addetti ai lavori di tutto il mondo. L'unico diktat -e dovrebbe essere così sempre e comunque, a mio avviso- è agire sempre nell'interesse dell'ambiente e del territorio.
E così mi interrogo su quanto sia opportuno creare false aspettative in chi legge nei proclami dei sostenitori di questo progetto, una grande chance per il nostro territorio giacché nulla pare offrirgli se non recinzioni e limitazioni. Sono da sempre il primo a sostenere la forza dell'unione territoriale -un esempio su tutti è la mia posizione sull'area metropolitana- ma perché nessuno ammette che non ci sono che belle parole?
Perchè nessuno riconosce che, fino ad ora, i Parchi sono stati buoni solo a far da carrozzoni e stipendifici in favore della politica delle promesse, quella che -in assenza di progetti- ha elargito incarichi, consulenze e posti di lavoro per mantenere il consenso? Beh, la mia onestà intellettuale non mi permette di non considerare certi aspetti e mi stupisce constatare l'ingenuità -improvvisamente- sbocciata in taluni che non sembrano esser stati sfiorati da certi legittimissimi quanto ovvi quesiti”.
“Se arriverà in aula un eventuale ddl avente per oggetto la istituzione del parco dei Peloritani il Ncd – conclude il deputato – attiverà ogni mezzo affinché venga bocciato dall’Aula di Palazzo dei Normanni”.
“In una situazione in cui spesso mancano anche i soldi per garantire la regolarità degli stipendi ai dipendenti, mi chiedo come si possa pensare ad ampliamenti. E allo stesso modo mi domando come si possa pensare a realizzare un nuovo parco”. Di questi ultimi giorni la notizia relativa la volontà di istituire il Parco dei Peloritani a cui la Regione ha dato pubblicamente il proprio beneplacito.
“Guardando alla vita dell'Ente già esistente, non posso fare a meno di domandarmi quali benefici abbiano, sin qui, tratto realmente i Comuni facenti parte del Parco dei Nebrodi. Francamente mi vengono in mente soltanto delle deficienze: penso ad esempio ai vincoli che hanno imposto limitazioni importantissime all'attività venatoria, con una seria ricaduta sulla microeconomia di quei comuni per cui ha sempre rappresentato uno tra i principali settori.
Certo sarebbe bello pensare a delle aree tutelate che però, si badi, non vuol dire intoccabili e da guardare da oltre un vetro ma fruibili a chi voglia goderne, a chi voglia investirvi del capitale, chi voglia crearvi qualcosa di interessante. Abbiamo la malsana idea che area protetta significhi zona da tenere in ovatta. Non è così e ce lo dicono grandi geografi e addetti ai lavori di tutto il mondo. L'unico diktat -e dovrebbe essere così sempre e comunque, a mio avviso- è agire sempre nell'interesse dell'ambiente e del territorio.
E così mi interrogo su quanto sia opportuno creare false aspettative in chi legge nei proclami dei sostenitori di questo progetto, una grande chance per il nostro territorio giacché nulla pare offrirgli se non recinzioni e limitazioni. Sono da sempre il primo a sostenere la forza dell'unione territoriale -un esempio su tutti è la mia posizione sull'area metropolitana- ma perché nessuno ammette che non ci sono che belle parole?
Perchè nessuno riconosce che, fino ad ora, i Parchi sono stati buoni solo a far da carrozzoni e stipendifici in favore della politica delle promesse, quella che -in assenza di progetti- ha elargito incarichi, consulenze e posti di lavoro per mantenere il consenso? Beh, la mia onestà intellettuale non mi permette di non considerare certi aspetti e mi stupisce constatare l'ingenuità -improvvisamente- sbocciata in taluni che non sembrano esser stati sfiorati da certi legittimissimi quanto ovvi quesiti”.
“Se arriverà in aula un eventuale ddl avente per oggetto la istituzione del parco dei Peloritani il Ncd – conclude il deputato – attiverà ogni mezzo affinché venga bocciato dall’Aula di Palazzo dei Normanni”.
Lettere alla redazione. Ci scrive la signora Claudia Natoli
Dopo attenta
riflessione ed aver ripetutamente letto le righe a firma del Signor
Agrip, mi corre l’obbligo, per
la mia libertà intellettuale e morale, di riprendere le fila del discorso, senza cadere nel vittimismo o nel pettegolezzo.
La riforma della scuola ha obbligato tutti ad imparare a leggere e a scrivere per combattere l’analfabetismo, ma purtroppo contro l’analfabetismo del cuore non ci sono rimedi.
Signor Agrip, la conosco solo il tempo di un caffè offerto da me a lei quando lavorava nel cantiere del Prof. Di Perri.
Pur trovandoci d’accordo sulla soluzione da prendere, Lei inveisce, contro chi? Xhe?
Nel Suo sfogo sui finti elemosinieri, degli approfittatori…presidiatori della parrocchia ecc… ecc….. Dica con chiarezza, con la forza della verità, a chi si vuole riferire, a me, o, ad altri?
E’ a conoscenza fatti accaduti in seno alla parrocchia , di persone che hanno approfittato economicamente, intellettualmente di Don Gennaro?
Lei ha il dovere di chiarire quanto affermato, non Le posso permettere di gettare discredito su di me o qualunque altra persona, se non con atti motivati di Sua conoscenza.
La sua acredine, perenne, per persone che non conosce, di cui non sa niente se non per sentito dire, mi addolora, ritrovi la pace del cuore, così più serenamente può giudicare cose, persone ed eventi.
Conosco ed apprezzo Don Lillo, forse più di Lei, frequentando la parrocchia non solo nelle occasioni di morte o battesimi, e ne riconosco le capacità, ma non è Lui che ha il potere di portare Don Gennaro a Messina, anche in questo ha sbagliato!
Spieghi pubblicamente il Suo dire, o, mi chieda scusa pubblicamente per avermi ingiustamente offeso.
Ringrazio i Compaesani che hanno preso a cuore questa situazione e insieme a me hanno auspicato una soluzione, chiedendo anche loro a S.Eccellenza di rivedere la Sua decisione.
Invito i familiari del Parroco a trovare soluzioni di accompagnamento per permettere a Don Gennaro un tranquillo futuro nel paese senza mortificazioni o ultimatum.
Voglio tranquillizzare chi pensa che cercare di far restare don Gennaro a Canneto sia una forma di violenza, state tranquilli xche don Gennaro, se gli è concesso, vuole restare a Canneto, di Leni non ricorda nemmeno le strade, la Sua casa è qui.
Grazie a tutti
Claudia Natoli
NDD - Il riferimento è alla lettera inviata ai giornali on line, tra i quali il nostro, da Salvatore Agrip ed inerente il futuro di Don Gennaro
la mia libertà intellettuale e morale, di riprendere le fila del discorso, senza cadere nel vittimismo o nel pettegolezzo.
La riforma della scuola ha obbligato tutti ad imparare a leggere e a scrivere per combattere l’analfabetismo, ma purtroppo contro l’analfabetismo del cuore non ci sono rimedi.
Signor Agrip, la conosco solo il tempo di un caffè offerto da me a lei quando lavorava nel cantiere del Prof. Di Perri.
Pur trovandoci d’accordo sulla soluzione da prendere, Lei inveisce, contro chi? Xhe?
Nel Suo sfogo sui finti elemosinieri, degli approfittatori…presidiatori della parrocchia ecc… ecc….. Dica con chiarezza, con la forza della verità, a chi si vuole riferire, a me, o, ad altri?
E’ a conoscenza fatti accaduti in seno alla parrocchia , di persone che hanno approfittato economicamente, intellettualmente di Don Gennaro?
Lei ha il dovere di chiarire quanto affermato, non Le posso permettere di gettare discredito su di me o qualunque altra persona, se non con atti motivati di Sua conoscenza.
La sua acredine, perenne, per persone che non conosce, di cui non sa niente se non per sentito dire, mi addolora, ritrovi la pace del cuore, così più serenamente può giudicare cose, persone ed eventi.
Conosco ed apprezzo Don Lillo, forse più di Lei, frequentando la parrocchia non solo nelle occasioni di morte o battesimi, e ne riconosco le capacità, ma non è Lui che ha il potere di portare Don Gennaro a Messina, anche in questo ha sbagliato!
Spieghi pubblicamente il Suo dire, o, mi chieda scusa pubblicamente per avermi ingiustamente offeso.
Ringrazio i Compaesani che hanno preso a cuore questa situazione e insieme a me hanno auspicato una soluzione, chiedendo anche loro a S.Eccellenza di rivedere la Sua decisione.
Invito i familiari del Parroco a trovare soluzioni di accompagnamento per permettere a Don Gennaro un tranquillo futuro nel paese senza mortificazioni o ultimatum.
Voglio tranquillizzare chi pensa che cercare di far restare don Gennaro a Canneto sia una forma di violenza, state tranquilli xche don Gennaro, se gli è concesso, vuole restare a Canneto, di Leni non ricorda nemmeno le strade, la Sua casa è qui.
Grazie a tutti
Claudia Natoli
Trombati e trombature. Ci scrive Salvatore Agrip
Gentile Direttore,
leggo di un mio concittadino che, per essersi candidato alle scorse amministrative e non essere stato eletto, risulta essere un “trombato” dai sui concittadini.
Premesso che sono anch’io un cittadino di questo comune con il diritto al voto e sono stato anche un candidato alle scorse amministrative, non avendo potuto raggiungere l’esito sperato, la mia depressione nel leggere quanto sopra riportato si è ulteriormente aggravata, visto che ero convinto che le uniche “trombature” ricevute fino adesso erano quelle che ho avuto e continuo ad avere dalla politica e dai politici, specialmente a livello locale.
Sperando di non essere “squalificato” da nessuno, specialmente da qualche politico imbottito di autostima, porgo Distinti Saluti
Salvatore Agrip.
leggo di un mio concittadino che, per essersi candidato alle scorse amministrative e non essere stato eletto, risulta essere un “trombato” dai sui concittadini.
Premesso che sono anch’io un cittadino di questo comune con il diritto al voto e sono stato anche un candidato alle scorse amministrative, non avendo potuto raggiungere l’esito sperato, la mia depressione nel leggere quanto sopra riportato si è ulteriormente aggravata, visto che ero convinto che le uniche “trombature” ricevute fino adesso erano quelle che ho avuto e continuo ad avere dalla politica e dai politici, specialmente a livello locale.
Sperando di non essere “squalificato” da nessuno, specialmente da qualche politico imbottito di autostima, porgo Distinti Saluti
Salvatore Agrip.
Sicilia in fiamme. Ma la gara per gli elicotteri antincendi va deserta
La Sicilia continua a bruciare a causa delle alte temperature e non c’è modo di contrastare gli incendi boschivi. E’ andata deserta la gara d’urgenza svoltasi ieri per gli elicotteri del servizio antincendio di cui la nostra Isola non dispone.
Già il mese scorso il capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli aveva inviato una lettera al governatore Crocetta invitandolo a risolvere il problema, ribadendo “come sia indispensabile per le Regioni dotarsi di una propria e adeguata flotta antincendio, poiche’ non puo’ essere sufficiente contare solo e unicamente sul concorso della flotta aerea dello Stato che, in base al principio di sussidiarieta’ sancito anche dalla legge 353/2000, deve garantire, con un numero ridotto di mezzi aerei rispetto agli anni passati, il supporto a tutte le Regioni d’Italia”.
Crocetta aveva risposto annunciando che gli elicotteri ci sarebbero stati al più presto ma nessuna busta è stata presentata negli uffici della Regione per il servizio aereo di spegnimento.
La Protezione civile regionale la scorsa settimana ha dovuto noleggiare, alla cifra di 300mila euro, tre elicotteri per contrastare le fiamme ma l’affitto di due mezzi scade oggi e sabato quello del terzo.
Mentre gli incendi divampano l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata, prova a spegnere le polemiche: “Stiamo trovando una soluzione”, dice, riconoscendo tuttavia che la gara poteva essere bandita prima, ad inizio anno. Insomma, elicotteri per la Sicilia cercasi: la gara prevede lo svolgimento del servizio per un solo anno a partire da una base d’asta di 1,6 milioni di euro per 7 mezzi.
Il comandante regionale del Corpo forestale Vincenzo Di Rosa ha chiesto un incontro urgente con Crocetta ed il dirigente regionale della Protezione civile.
Già il mese scorso il capo della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli aveva inviato una lettera al governatore Crocetta invitandolo a risolvere il problema, ribadendo “come sia indispensabile per le Regioni dotarsi di una propria e adeguata flotta antincendio, poiche’ non puo’ essere sufficiente contare solo e unicamente sul concorso della flotta aerea dello Stato che, in base al principio di sussidiarieta’ sancito anche dalla legge 353/2000, deve garantire, con un numero ridotto di mezzi aerei rispetto agli anni passati, il supporto a tutte le Regioni d’Italia”.
Crocetta aveva risposto annunciando che gli elicotteri ci sarebbero stati al più presto ma nessuna busta è stata presentata negli uffici della Regione per il servizio aereo di spegnimento.
La Protezione civile regionale la scorsa settimana ha dovuto noleggiare, alla cifra di 300mila euro, tre elicotteri per contrastare le fiamme ma l’affitto di due mezzi scade oggi e sabato quello del terzo.
Mentre gli incendi divampano l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlata, prova a spegnere le polemiche: “Stiamo trovando una soluzione”, dice, riconoscendo tuttavia che la gara poteva essere bandita prima, ad inizio anno. Insomma, elicotteri per la Sicilia cercasi: la gara prevede lo svolgimento del servizio per un solo anno a partire da una base d’asta di 1,6 milioni di euro per 7 mezzi.
Il comandante regionale del Corpo forestale Vincenzo Di Rosa ha chiesto un incontro urgente con Crocetta ed il dirigente regionale della Protezione civile.
martedì 1 luglio 2014
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Eolienews augura Buon Compleanno ad Andrea Sgroi, Luigi Rizzo, Matteo Mangano, Pietro Braì, Luca Sgroi, Fabiana D'Ambra, Noemi Spadaro, Elodia Sabatini
Per la Protezione civile sullo Stromboli resta elevata la criticità. Nessuna emergenza. E' solo uno dei livelli del monitoraggio del vulcano che oggi ha prodotto una nube di cenere che ha oscurato il cielo sovrastante
Sullo Stromboli - così come informa la Protezione civile- prosegue l’intensa attività vulcanica iniziata il 29 giugno.
Alle 9.23 di oggi, 1 luglio, i sistemi di monitoraggio e sorveglianza dei Centri di Competenza del Dipartimento hanno registrato un evento franoso, originato dal crollo del margine esterno del cratere di nord-est, che ha prodotto il rotolamento di materiale roccioso lungo la Sciara del Fuoco, la formazione di una nube di cenere sul vulcano e il sollevarsi di dense nuvole di fumo dal lato della Sciara, causate queste dal rotolamento delle rocce lungo il pendio (vedi foto)
L'evento è stato seguito da una fase di intenso degassamento con emissione di brandelli di lava, a debole altezza, e da una nuova emissione lavica che si riversa lungo la Sciara del Fuoco.
Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso, anche per la giornata di oggi, un bollettino di vigilanza con “criticità elevata”.
Evidenziamo che per "criticità elevata" non si intende assolutamente uno stato d'emergenza ma, piuttosto, tale termine indica soltanto il secondo dei livelli di monitoraggio previsti per il vulcano eoliano e che si concretizza attraverso la sospensione delle escursioni ad alta quota.
Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento mantiene attiva la vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - INGV e Università di Firenze.
L'evento è stato seguito da una fase di intenso degassamento con emissione di brandelli di lava, a debole altezza, e da una nuova emissione lavica che si riversa lungo la Sciara del Fuoco.
Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso, anche per la giornata di oggi, un bollettino di vigilanza con “criticità elevata”.
Evidenziamo che per "criticità elevata" non si intende assolutamente uno stato d'emergenza ma, piuttosto, tale termine indica soltanto il secondo dei livelli di monitoraggio previsti per il vulcano eoliano e che si concretizza attraverso la sospensione delle escursioni ad alta quota.
Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento mantiene attiva la vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - INGV e Università di Firenze.
L'attività dello Stromboli, ovviamente, continua a richiamare turista e il tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco è meta di decine di imbarcazioni, anche provenienti dalla costa sicula e calabra, carichi di turisti che non vogliono perdersi lo "spettacolo" specie quello notturno. I natanti, ribadiamo, non possono che sostare a non meno di 300 metri dalla base emersa del vulcano.
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