Dopo una assenza forzata da Canneto, al mio rientro ho letto, dai giornali on-line, una serie di commenti sulla categorica richiesta di rilascio dei locali della canonica di Canneto abitati da oltre 55 anni da Don Gennaro e dai suoi familiari.
Nel pieno ed assoluto rispetto delle opinioni di tutti, ritengo però che le sterili polemiche o peggio le malcelate insinuazioni e le ormai ricorrenti diffamazioni creino ulteriori fratture ed alimentino una pericolosa spaccatura della comunità peraltro già in atto da tempo.
A mio avviso, i Cannetari dobbiamo saper ritrovare la serenità e la pace sociale che hanno caratterizzato questi ultimi 55 anni grazie a Don Gennaro al quale tutta la comunità deve immensa gratitudine ed infinita riconoscenza per il Suo ineccepibile, generoso, perseverante servizio prestato a tutti senza distinzione alcuna che ancora oggi rappresenta una preziosa risorsa non soltanto per Canneto.
Ma tornando all’argomento principale che ha turbato e nello stesso tempo sconcertato molti di noi , “il paventato sfratto” , io sono fermo ad una autorevole e pubblica rassicurazione di pochi mesi fa : “ Don Gennaro può restare a Canneto fin che vuole” .
Ora, una cosa è se Don Gennaro, con i suoi familiari, autonomamente, senza alcuna incalzante pressione e nei tempi che loro stabiliranno decideranno di tornare a Leni, altra cosa, ben più grave, sono le richieste incomprensibilmente ultimative ed i toni ingiustificatamente categorici di lasciare la casa canonica.
Ed allora sorge spontanea la domanda che rivolgo a “chi di dovere “ : cosa c’è di nuovo che ha determinato questa richiesta ?
Con l’umiltà di un parrocchiano mi rivolgo ancora a “ chi dovere” per dire che non è il caso di mandare rappresentanti, ma di spiegare con i mezzi ed i modi adeguati alla comunità, a cui è dovuto rispetto, le ragioni di tali non condivise iniziative ma soprattutto di trovare la giusta, umana e definitiva soluzione al problema.
Ove mai non si trovasse la via d’uscita sono certo che i Cannetari di” buona volontà” per tutti i meriti accumulati da Don Gennaro sapranno farsi carico di ogni utile iniziativa per assicurare alla famiglia Divola, fin quando vorrà, ogni migliore assistenza per una serena permanenza a Canneto cose di cui ha più bisogno soprattutto in questo momento.
Rag. Aldo Natoli
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