Cerca nel blog

giovedì 3 luglio 2014

"Don Gennaro, ancora oggi, una preziosa risorsa non solo per Canneto. Se lo si vuole mandare via si dica perchè alla comunità". (di Aldo Natoli)

Dopo una assenza forzata da Canneto, al mio rientro ho letto, dai giornali on-line,  una serie di commenti sulla categorica richiesta di rilascio dei locali della canonica di Canneto abitati da oltre 55 anni da Don Gennaro e dai suoi familiari.
Nel pieno ed assoluto rispetto delle opinioni di tutti, ritengo però che le sterili polemiche o peggio le malcelate insinuazioni e le ormai ricorrenti diffamazioni creino ulteriori fratture ed alimentino una pericolosa spaccatura della comunità peraltro già in atto da tempo.
A mio avviso, i Cannetari dobbiamo saper ritrovare la serenità e la pace sociale  che hanno caratterizzato questi ultimi 55 anni   grazie a Don Gennaro al quale tutta la comunità deve immensa gratitudine ed infinita riconoscenza per il Suo ineccepibile, generoso, perseverante servizio prestato a tutti senza distinzione alcuna che ancora oggi rappresenta una preziosa risorsa non soltanto per Canneto.
Ma tornando all’argomento principale che ha turbato e nello stesso tempo sconcertato molti di noi , “il paventato sfratto” , io sono fermo ad una autorevole e pubblica rassicurazione di pochi mesi fa : “ Don Gennaro può restare a Canneto fin che vuole” .
Ora, una cosa è se Don Gennaro,  con i suoi familiari,  autonomamente, senza alcuna incalzante pressione e nei tempi che loro stabiliranno decideranno di tornare a Leni, altra cosa, ben più grave, sono le richieste incomprensibilmente ultimative ed i toni ingiustificatamente categorici di lasciare la casa canonica.
Ed allora sorge spontanea la domanda che rivolgo a “chi di dovere “ : cosa c’è di nuovo che ha determinato questa richiesta ?
Con l’umiltà di un parrocchiano mi rivolgo ancora  a “ chi dovere” per dire che non è il caso di mandare rappresentanti, ma di spiegare con i mezzi ed i modi adeguati alla comunità, a cui è dovuto rispetto, le ragioni di tali non condivise iniziative ma soprattutto di trovare la giusta, umana e definitiva soluzione al problema.
Ove mai  non si trovasse la via d’uscita sono certo che i Cannetari di” buona volontà” per tutti i meriti accumulati da Don Gennaro sapranno farsi carico di ogni utile iniziativa per assicurare alla famiglia Divola, fin quando vorrà, ogni migliore assistenza per una serena permanenza a Canneto cose di cui ha più bisogno soprattutto in questo momento.   
Rag. Aldo Natoli

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.