Alle 9.23 di oggi, 1 luglio, i sistemi di monitoraggio e sorveglianza dei Centri di Competenza del Dipartimento hanno registrato un evento franoso, originato dal crollo del margine esterno del cratere di nord-est, che ha prodotto il rotolamento di materiale roccioso lungo la Sciara del Fuoco, la formazione di una nube di cenere sul vulcano e il sollevarsi di dense nuvole di fumo dal lato della Sciara, causate queste dal rotolamento delle rocce lungo il pendio (vedi foto)
L'evento è stato seguito da una fase di intenso degassamento con emissione di brandelli di lava, a debole altezza, e da una nuova emissione lavica che si riversa lungo la Sciara del Fuoco.
Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso, anche per la giornata di oggi, un bollettino di vigilanza con “criticità elevata”.
Evidenziamo che per "criticità elevata" non si intende assolutamente uno stato d'emergenza ma, piuttosto, tale termine indica soltanto il secondo dei livelli di monitoraggio previsti per il vulcano eoliano e che si concretizza attraverso la sospensione delle escursioni ad alta quota.
Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento mantiene attiva la vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - INGV e Università di Firenze.
L'evento è stato seguito da una fase di intenso degassamento con emissione di brandelli di lava, a debole altezza, e da una nuova emissione lavica che si riversa lungo la Sciara del Fuoco.
Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso, anche per la giornata di oggi, un bollettino di vigilanza con “criticità elevata”.
Evidenziamo che per "criticità elevata" non si intende assolutamente uno stato d'emergenza ma, piuttosto, tale termine indica soltanto il secondo dei livelli di monitoraggio previsti per il vulcano eoliano e che si concretizza attraverso la sospensione delle escursioni ad alta quota.
Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento mantiene attiva la vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - INGV e Università di Firenze.
L'attività dello Stromboli, ovviamente, continua a richiamare turista e il tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco è meta di decine di imbarcazioni, anche provenienti dalla costa sicula e calabra, carichi di turisti che non vogliono perdersi lo "spettacolo" specie quello notturno. I natanti, ribadiamo, non possono che sostare a non meno di 300 metri dalla base emersa del vulcano.
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