Pubblichiamo la nota che l'avvocato Francesco Rizzo, difensore civico del comune di Lipari, ha inviato al commissario Luigi Pelaggi a proposito del depuratore previsto a Canneto Dentro:
In merito al procedimento in oggetto, corre l’obbligo di evidenziare quanto segue. Si premette che l’art.60 dello Statuto del Comune di Lipari statuisce che “ A richiesta di chiunque vi abbia diretto interesse, il difensore civico interviene presso l’Amministrazione Comunale, presso gli Enti e le Aziende ad esso dipendenti espresso gli Enti di funzioni delegatori di funzioni Amministrative, per assicurare che il procedimento amministrativo abbia un regolare corso e che gli atti amministrativi siano tempestivamente esaminati”.
Dai poteri statutari summenzionati deriva direttamente la legittimazione, nonché il dover d’Ufficio del sottoscritto, ad intervenire a tutela degli interessi diffusi della cittadinanza eoliana. Invero nel corso delle settimana scorsa , ricevevo doglianze dal Codacons e dalla Presidenza del Consiglio Comunale, peraltro stimolata a tal fine da un comitato di cittadini residenti nella frazione di Canneto, in merito al diniego da parte del Rup Dr. Domenico Russo di atti ed elaborati progettuali inerenti al progetto de quo. A tal fine inoltravo alla Svi richiesta formale – ad oggi non riscontrata – volta ad acquisire anche su copia telematica quanto richiesto. Dovevo peraltro constatare che la richiesta pubblicazione di tali atti sulla rete civica,come previsto dall’Avv. Pelaggi nell’atto di convocazione della conferenza dei Servizi, non era mai avvenuta.
Pertanto, per quanto riferito dal Presidente dl Consiglio Comunale Rag. Giuseppe Longo, i vari Enti convocati avevano dovuto rendere parere in sede di conferenza dei servizi, in data 07.12.2010, visionando i corposi elaborati soltanto in quella sede. Inoltre nel corso di assemblea svoltasi presso la sala consiliare in data 11.12.2010 , nonché nel corso dell’assise consiliare del giorno successivo , constatavo che la cittadinanza, che pur aveva raccolto centinaia di firme contro il progetto de quo chiedendo anche un confronto con il Commissario, non era stata resa partecipe in nessun modo del procedimento.
Inoltre il Consiglio Comunale, che pur aveva statuito in sede di approvazione del P.r.g l’ubicazione in siti in zona ben distinta da quello poi individuato dal progetto definitivo.. ignorava lo stato del procedimento.
Il predetto Consiglio pertanto, alla fine di un serrato dibattito,unanimemente, nel ribadire le precedenti previsioni urbanistiche, che collocavano l’impianto in zona Pignataro-Monte Rosa,approvava una mozione volta a chiedere il riesame e-o la sospensione della procedura ,al fine di poter esprimere osservazioni sino alla data del 20 dicembre p.v. , nelle more fine acquisendo, per una più esaustiva disamina, verbale di conferenza dei servizi del 07.12.2010
Peraltro veniva prodotto agli atti della seduta,ad opera del consigliere di minoranza Dr. Giacomo Biviano, parere reso dall’Assessorato a Regionale dell’Energia dei Servizi di Pubblica Utilità prot. 466433, inoltrato alla S.v.i. , a firma del Dirigente Responsabile Ing. Girolamo Campanella, nel quale il predetto evidenziava “ che la convocazione della conferenza dei servizi non rispetta i termini di cui al comma 5, dell’art 14 bis della legge n. 241/90 , termini indispensabili per l’esame della documentazione e per la formazione delle decisioni di questa Amministrazione “…
A seguire venivo una serie innumerevoli di carenze progettuali e vizi formali che si ritiene possano essere oggetto, a cura del Vostro Ufficio, di più attenta valutazione. Per le superiori premesse, sulla scorta delle fondate doglianze dei cittadini, e conformemente al deliberato del Consiglio comunale ,al fine di garantire all’organo consiliare e alla Comunità eoliana la partecipazione al procedimento, si chiede di inoltrare allo scrivente , in uno ai già richiesti elaborati, copia del verbale della conferenza dei servizi, anche al fine di sottoporla alla cognizione del consiglio comunale, convocandone successivamente altra nel rispetto dei termini ex 241-90,anche in contradditorio con i comitati civici , sospendendo nelle more il procedimento.
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mercoledì 15 dicembre 2010
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
CACCIA: D'ANTRASSI FIRMA DECRETO DIVIETO IN AREE SIC E ZPS- L'assessore regionale alle Risorse agricole ed alimentari, Elio D'Antrassi, ha firmato il decreto che vieta l'attivita' venatoria in tutte le aree Sic (Siti di interesse comunitario) e Zps (Zone protezione speciale) del territorio siciliano, salve le disposizioni che saranno rese dall' Assessorato al Territorio ed Ambiente, per le aree in cui e' stata inoltrata la Valutazione di Incidenza. Inoltre, nelle aree del territorio siciliano, comprese le Isole minori al di fuori delle aree dei siti di Natura 2000 (Sic e Zps), e' consentita la caccia alla selvaggina stanziale e migratoria, alle specie, e per i periodi previsti dal vigente calendario venatorio. Sono salvi gli altri divieti e i limiti previsti dal calendario venatorio vigente. Lo stesso decreto sara' pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana e sul sito web dell'Assessorato.
TERREMOTI: INGV, PRESENTATA NUOVA MAPPA PERICOLOSITA' DI VULCANO
E' da poco stata pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Volcanology and Geothermal Research, la nuova mappa di pericolosita' di Vulcano (Isole Eolie), in grado di riportare alcuni parametri quantitativi derivanti dall'impatto di eruzioni freatomagmatiche (interazione fra magma e acqua), sul territorio di questa isola.
La mappa e' frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell'Universita' di Bari che ha condotto questo studio sulla pericolosita' attraverso la combinazione di dati stratigrafici di dettaglio, dati statistici e modellazione fisica. Nota fin dall'antichita' per un'attivita' vulcanica ricorrente e potenzialmente pericolosa, l'isola di Vulcano e' diventata oggetto di nuovi, approfonditi studi sin dal secolo scorso perche' l'elevato flusso turistico (diecimila turisti in estate) ed il carattere prevalentemente esplosivo delle eruzioni originate dal suo cono attivo (la Fossa di Vulcano), hanno innalzato di molto il livello del rischio vulcanico. Da tempo, era anche noto ai vulcanologi che la complessa storia eruttiva della Fossa era riconducibile ad un regime eruttivo caratterizzato da molteplici eventi esplosivi, ad energia variabile, che hanno quasi costantemente condotto alla formazione di nubi eruttive turbolente capaci di espandersi in tutte le aree dell'isola attualmente abitate. Per disegnare la nuova mappa di pericolosita', s'e' reso quindi necessario fare un salto di qualita' nella comprensione degli effetti distruttivi derivanti dall'arrivo di queste nubi, adottando un nuovo metodo di integrazione di dati di diverso tipo. Sulla base di una stratigrafia studiata in grande dettaglio, i cinque ricercatori - Gianfilippo De Astis, Pierfrancesco Dellino, Luigi La Volpe, Daniela Mele e Roberto Sulpizio - hanno ricostruito la distribuzione sull'isola dei depositi da flusso piroclastico derivanti da queste eruzioni ed hanno selezionato quelli a piu' alto impatto negli ultimi 20.000 ! anni, pe r i quali hanno poi definito alcuni parametri di impatto calcolati usando le caratteristiche fisiche delle particelle dei depositi stessi.
Questi parametri sono la pressione dinamica, la concentrazione volumetrica delle particelle delle correnti piroclastiche e l'energia d'impatto dei blocchi balistici.
Ed e' con essi che e' stata realizzata la carta quantitativa del pericolo presentata nell'articolo. La carta ha una grande importanza sia per la futura pianificazione dello sviluppo dell'isola sia per il calcolo dei danni attesi sull'assetto urbanistico attuale.
La mappa e' frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell'Universita' di Bari che ha condotto questo studio sulla pericolosita' attraverso la combinazione di dati stratigrafici di dettaglio, dati statistici e modellazione fisica. Nota fin dall'antichita' per un'attivita' vulcanica ricorrente e potenzialmente pericolosa, l'isola di Vulcano e' diventata oggetto di nuovi, approfonditi studi sin dal secolo scorso perche' l'elevato flusso turistico (diecimila turisti in estate) ed il carattere prevalentemente esplosivo delle eruzioni originate dal suo cono attivo (la Fossa di Vulcano), hanno innalzato di molto il livello del rischio vulcanico. Da tempo, era anche noto ai vulcanologi che la complessa storia eruttiva della Fossa era riconducibile ad un regime eruttivo caratterizzato da molteplici eventi esplosivi, ad energia variabile, che hanno quasi costantemente condotto alla formazione di nubi eruttive turbolente capaci di espandersi in tutte le aree dell'isola attualmente abitate. Per disegnare la nuova mappa di pericolosita', s'e' reso quindi necessario fare un salto di qualita' nella comprensione degli effetti distruttivi derivanti dall'arrivo di queste nubi, adottando un nuovo metodo di integrazione di dati di diverso tipo. Sulla base di una stratigrafia studiata in grande dettaglio, i cinque ricercatori - Gianfilippo De Astis, Pierfrancesco Dellino, Luigi La Volpe, Daniela Mele e Roberto Sulpizio - hanno ricostruito la distribuzione sull'isola dei depositi da flusso piroclastico derivanti da queste eruzioni ed hanno selezionato quelli a piu' alto impatto negli ultimi 20.000 ! anni, pe r i quali hanno poi definito alcuni parametri di impatto calcolati usando le caratteristiche fisiche delle particelle dei depositi stessi.
Questi parametri sono la pressione dinamica, la concentrazione volumetrica delle particelle delle correnti piroclastiche e l'energia d'impatto dei blocchi balistici.
Ed e' con essi che e' stata realizzata la carta quantitativa del pericolo presentata nell'articolo. La carta ha una grande importanza sia per la futura pianificazione dello sviluppo dell'isola sia per il calcolo dei danni attesi sull'assetto urbanistico attuale.
SICUREZZA: DA COMMISSIONE ARS PRIMO OK A DDL POLIZIA LOCALE
La Commissione legislativa "Affari Istituzionali" dell'Assemblea regionale siciliana, presieduta da Riccardo Minardo, ha completato l'esame del disegno di legge in materia di politiche per la sicurezza locale e ordinamento della polizia amministrativa locale. Il disegno di legge, che era stato approvato dalla giunta regionale lo scorso febbraio, su proposta dell'assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, e' stato inviato al Comitato per la qualita' delle leggi e alla Commissione Bilancio per i pareri di competenza, per poi esser trasmesso in Aula.
Il provvedimento prevede l'istituzione, presso l'assessorato delle Autonomie locali, dell'Ispettorato regionale per la polizia locale, con compiti di indirizzo, programmazione, controllo e coordinamento, anche operativo, rispetto ai vari corpi di polizia locale. L'ufficio sara' anche il terminale di un numero telefonico unico per l'accesso alla polizia locale su tutto il territorio regionale, assicurando cosi' un'immediata e tempestiva gestione anche di eventuali situazioni di emergenza.
"L'obiettivo del disegno di legge - spiega l'assessore Chinnici - e' quello di costituire un sistema integrato di sicurezza su l'intero territorio siciliano, mediante una gestione coordinata e omogenea di tutti i corpi di polizia provinciale e comunale, per garantire un efficace, efficiente e adeguato controllo del territorio e concorrere alla salvaguardia dei diritti di sicurezza dei cittadini".
Altro aspetto qualificante e' la sostituzione del vecchio "Centro regionale di formazione della polizia municipale" con un nuovo e diverso organismo, denominato "Centro regionale di formazione della polizia locale". Il nuovo centro ha compiti completamente innovativi, rispetto al precedente, in materia di formazione, qualificazione e aggiornamento professionale.
"In questo modo - aggiunge l'assessore - si potra' potenziare il sistema di formazione del personale che contribuira' a migliorare la qualita' dei servizi nei confronti dei cittadini e, nel contempo, costituira' arricchimento professionale per le forze di polizia locale".
Prevista anche l'istituzione di un elenco dei comandanti della polizia locale su base regionale dal quale le amministrazioni dovranno attingere per il conferimento dei relativi incarichi
Il provvedimento prevede l'istituzione, presso l'assessorato delle Autonomie locali, dell'Ispettorato regionale per la polizia locale, con compiti di indirizzo, programmazione, controllo e coordinamento, anche operativo, rispetto ai vari corpi di polizia locale. L'ufficio sara' anche il terminale di un numero telefonico unico per l'accesso alla polizia locale su tutto il territorio regionale, assicurando cosi' un'immediata e tempestiva gestione anche di eventuali situazioni di emergenza.
"L'obiettivo del disegno di legge - spiega l'assessore Chinnici - e' quello di costituire un sistema integrato di sicurezza su l'intero territorio siciliano, mediante una gestione coordinata e omogenea di tutti i corpi di polizia provinciale e comunale, per garantire un efficace, efficiente e adeguato controllo del territorio e concorrere alla salvaguardia dei diritti di sicurezza dei cittadini".
Altro aspetto qualificante e' la sostituzione del vecchio "Centro regionale di formazione della polizia municipale" con un nuovo e diverso organismo, denominato "Centro regionale di formazione della polizia locale". Il nuovo centro ha compiti completamente innovativi, rispetto al precedente, in materia di formazione, qualificazione e aggiornamento professionale.
"In questo modo - aggiunge l'assessore - si potra' potenziare il sistema di formazione del personale che contribuira' a migliorare la qualita' dei servizi nei confronti dei cittadini e, nel contempo, costituira' arricchimento professionale per le forze di polizia locale".
Prevista anche l'istituzione di un elenco dei comandanti della polizia locale su base regionale dal quale le amministrazioni dovranno attingere per il conferimento dei relativi incarichi
Lipari. Medaglia d'onore del Presidente della Repubblica al signor Giuseppe Mollica di Canneto
Una medaglia d'onore è stata consegnata stamani nella caserma dei carabinieri di Lipari dal capitano Francesco Coppola al signor Giuseppe Mollica, 86 anni, di Canneto (Lipari).
La medaglia è stata concessa dal Presidente della Repubblica a coloro (come il signor Mollica) che sono stati deportati od internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale.
Il signor Giuseppe Mollica è stato internato in una di queste "strutture" in Germania.Alla cerimonia, tenutasi a Lipari in quanto l'uomo, a suo tempo, non ha potuto affrontare il viaggio sino a Messina, erano presenti, anche la moglie, il luogotenente Francesco Villari e altri sottufficiali della caserma di Lipari.
Nonostante la veneranda età il signor Mollica si è soffermato a lungo a descrivere, con dovizia di particolari e con grande lucidità, al capitano Coppola e a tutti coloro che erano presenti una parte della sua vita spesa per la Patria
Portualità integrata di Lipari o "megaporto". La Regione sospende l'assenso dato al Comune
"Marcia indietro" (sotto forma di sospensione) da parte dell'assessorato regionale Territorio ed Ambiente per quanto riguarda l'assenso preventivo rilasciato al comune di Lipari il 23 settembre 2010 per quanto riguarda il progetto di rifunzionalizzazione del sistema portuale con finalità commerciale, crocieristica e diportistica di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga e Pignataro nell'isola di Lipari. L'assenso era stato rilasciato per quanto concerne la parte turistica.
La sospensione per un mese (in attesa delle necessarie verifiche)- così come si legge nel documento del 3 dicembre scorso, a firma del dott. Sergio Gelardi- arriva in quanto in sede di esame "sono state espresse alcune riflessioni, che hanno portato a rivedere i presupposti di legittimità in base ai quali è stato rilasciato l'assenso".
IL DOCUMENTO INTEGRALE TRASMESSO AL COMUNE
La sospensione per un mese (in attesa delle necessarie verifiche)- così come si legge nel documento del 3 dicembre scorso, a firma del dott. Sergio Gelardi- arriva in quanto in sede di esame "sono state espresse alcune riflessioni, che hanno portato a rivedere i presupposti di legittimità in base ai quali è stato rilasciato l'assenso".
IL DOCUMENTO INTEGRALE TRASMESSO AL COMUNE
Sottomonastero. Il progetto della "fabbrica" per il sollevamento dei liquami del depuratore
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Questa è l'assurda fabbrica destinata a pompa di sollevamento dei liquami a servizio del depuratore, che dovrebbe essere realizzata proprio accanto alle strutture portuali d'accoglienza.-
Ancora una volta il Sindaco di Lipari ed il dott. Domenico Russo, con la loro scellerata gestione del territorio stanno completando l'opera demolitoria dell'economia e del patrimonio naturale delle Eolie.-
martedì 14 dicembre 2010
Tirrenia: sciopero rinviato al 10 gennaio
E' stato rinviato al 10 gennaio lo sciopero di 24 ore di tutti gli addetti, marittimi ed amministrativi di Tirrenia che era stato proclamato per domani.
Lo riferisce la Filt Cgil, che ha indetto la protesta unitariamente a Fit Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che "il rinvio si è reso necessario a seguito della richiesta avanzata dalla Commissione di Garanzia".
"Lo sciopero - precisa la Filt - è nuovamente proclamato il 10 gennaio, in quanto rimangono inalterate le ragioni della protesta, riconducibili agli atti unilaterali della Tirrenia in merito alla richiesta di cassa integrazione ed al mancato rispetto degli accordi da parte del Ministero dei Trasporti sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali e dei diritti contrattuali".
Lo riferisce la Filt Cgil, che ha indetto la protesta unitariamente a Fit Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che "il rinvio si è reso necessario a seguito della richiesta avanzata dalla Commissione di Garanzia".
"Lo sciopero - precisa la Filt - è nuovamente proclamato il 10 gennaio, in quanto rimangono inalterate le ragioni della protesta, riconducibili agli atti unilaterali della Tirrenia in merito alla richiesta di cassa integrazione ed al mancato rispetto degli accordi da parte del Ministero dei Trasporti sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali e dei diritti contrattuali".
Lo Stromboli ha un suo specifico "comportamento eruttivo". Lo rivela un'analisi di un gruppo di ricercatori
C'e' un comportamento eruttivo dello Stromboli, definito 'parossistico' dai vulcanologi, che si ripete a intervalli non regolari di qualche anno o piu', ed e' caratterizzato da violente esplosioni, lanci di bombe vulcaniche e lapilli, e formazione di una colonna eruttiva di gas e ceneri fino a 2-3 km d'altezza. Le ultime due volte si e' verificato il 5 aprile 2003 e il 15 marzo 2007, e ha provocato, come gia' in passato, notevoli danni ai beni dell'isola e gravi disagi alla popolazione esposta.
Dopo una minuziosa analisi dei vari dati strumentali raccolti in occasione delle ultime due crisi parossistiche, un gruppo di sei ricercatori dell'INGV e di altri istituti scientifici (Sonia Calvari, Letizia Spampinato, Alessandro Bonaccorso, Clive Oppenheimer, Eleonora Rivalta, Enzo Boschi) ha chiarito i meccanismi che precedono il temibile evento esplosivo, elaborando uno specifico modello di comportamento dello Stromboli.
E' stato chiarito, infatti, che in entrambi i casi, l'esplosione parossistica e' arrivata dopo la risalita fino ai crateri sommitali e il riversamento nella Sciara del Fuoco di una quantita' di lava valutata in circa 4 milioni di metri cubi. Questo flusso ha provocato lo svuotamento dei condotti piu' superficiali del vulcano e una decompressione che ha avuto come conseguenza il richiamo di magma fresco e ricco di anidride carbonica e altri elementi volatili dal serbatoio del vulcano, a oltre 6 km di profondita'. Un magma siffatto, risale tumultuosamente lungo i condotti e si riversa con violenza all'esterno, proprio come un fiotto di spumante dopo che e' saltato il tappo.
Quale importanza riveste, sia dal punto di vista scientifico che della protezione civile, la messa a punto del vostro modello che spiega il comportamento parossistico di Stromboli?. ''Aver rilevato che un volume specifico di magma viene eruttato prima dei parossismi recenti (2003 e 2007) - spiega la ricercatrice Sonia Calvari della sede INGV di Catania - implica la possibilita' di prevedere questi eventi, se riusciamo a misurare giornalmente il magma eruttato durante le fasi effusive. Queste misure del tasso eruttivo vengono condotte giornalmente, durante le crisi effusive, per mezzo del monitoraggio con telecamere termiche portatili utilizzate da elicottero, mezzo quest'ultimo solitamente messo a disposizione dalla Protezione Civile.
Questa metodologia e' stata messa a punto gia' nel 2003, ed applicata alle crisi eruttive 2003 e 2007.
Gli enormi volumi di materiale eruttivo che dallo Stromboli si riversano lungo la Sciara del Fuoco e poi in mare hanno anche evidenziato la possibilita' di tsunami collegati a questi eventi. Spiega la ricercatrice Sonia Calvani: ''Con un sistema di monitoraggio integrato e multidisciplinare ci si difende da questo rischio che coinvolge la sismicita', le misure di deformazione del suolo, le caratteristiche petrologiche dei magmi eruttati e geochimiche dei gas emessi dai crateri sommitali, possiamo riconoscere ogni piccola variazione nello stato del vulcano.
A questi molteplici strumenti di misura si associa un sistema di allerta sonoro, messo a punto dalla Protezione Civile, per avvisare gli abitanti in caso di pericolo. Quando questo si attiva, esistono nell'isola di Stromboli dei cartelloni che indicano i percorsi da seguire per mettersi rapidamente al sicuro, in zone ubicate oltre i 10 m di quota''.
Dopo una minuziosa analisi dei vari dati strumentali raccolti in occasione delle ultime due crisi parossistiche, un gruppo di sei ricercatori dell'INGV e di altri istituti scientifici (Sonia Calvari, Letizia Spampinato, Alessandro Bonaccorso, Clive Oppenheimer, Eleonora Rivalta, Enzo Boschi) ha chiarito i meccanismi che precedono il temibile evento esplosivo, elaborando uno specifico modello di comportamento dello Stromboli.
E' stato chiarito, infatti, che in entrambi i casi, l'esplosione parossistica e' arrivata dopo la risalita fino ai crateri sommitali e il riversamento nella Sciara del Fuoco di una quantita' di lava valutata in circa 4 milioni di metri cubi. Questo flusso ha provocato lo svuotamento dei condotti piu' superficiali del vulcano e una decompressione che ha avuto come conseguenza il richiamo di magma fresco e ricco di anidride carbonica e altri elementi volatili dal serbatoio del vulcano, a oltre 6 km di profondita'. Un magma siffatto, risale tumultuosamente lungo i condotti e si riversa con violenza all'esterno, proprio come un fiotto di spumante dopo che e' saltato il tappo.
Quale importanza riveste, sia dal punto di vista scientifico che della protezione civile, la messa a punto del vostro modello che spiega il comportamento parossistico di Stromboli?. ''Aver rilevato che un volume specifico di magma viene eruttato prima dei parossismi recenti (2003 e 2007) - spiega la ricercatrice Sonia Calvari della sede INGV di Catania - implica la possibilita' di prevedere questi eventi, se riusciamo a misurare giornalmente il magma eruttato durante le fasi effusive. Queste misure del tasso eruttivo vengono condotte giornalmente, durante le crisi effusive, per mezzo del monitoraggio con telecamere termiche portatili utilizzate da elicottero, mezzo quest'ultimo solitamente messo a disposizione dalla Protezione Civile.
Questa metodologia e' stata messa a punto gia' nel 2003, ed applicata alle crisi eruttive 2003 e 2007.
Gli enormi volumi di materiale eruttivo che dallo Stromboli si riversano lungo la Sciara del Fuoco e poi in mare hanno anche evidenziato la possibilita' di tsunami collegati a questi eventi. Spiega la ricercatrice Sonia Calvani: ''Con un sistema di monitoraggio integrato e multidisciplinare ci si difende da questo rischio che coinvolge la sismicita', le misure di deformazione del suolo, le caratteristiche petrologiche dei magmi eruttati e geochimiche dei gas emessi dai crateri sommitali, possiamo riconoscere ogni piccola variazione nello stato del vulcano.
A questi molteplici strumenti di misura si associa un sistema di allerta sonoro, messo a punto dalla Protezione Civile, per avvisare gli abitanti in caso di pericolo. Quando questo si attiva, esistono nell'isola di Stromboli dei cartelloni che indicano i percorsi da seguire per mettersi rapidamente al sicuro, in zone ubicate oltre i 10 m di quota''.
A Taormina festività natalizie all’insegna della tradizione
Festività natalizie all’insegna della tradizione nella “Città del Centauro”. Il governo cittadino del Sindaco, Mauro Passalacqua, infatti, ha stilato il programma degli eventi in programma nella “Perla dello Jonio” che proseguiranno fino al dieci gennaio 2011. Il calendario prevede oltre cinquanta iniziative che vedranno come palcoscenico, a ritmo quasi giornaliero, non solo il centro storico ma anche le frazioni di Mazzeo e Trappitello. Numerosi gli appuntamenti tradizionali come i presepi viventi e l’accensione dei falò.
Tra i momenti da non perdere “Cioccolart Sicily” che sarà avviata nella Chiesa del Carmine dove saranno esposte opere d’arte di cioccolato.
Sabato primo gennaio è confermata, inoltre, la manifestazione “Tuffo a mare e corsa di Capodanno”. Nella stessa giornata, alle 18, al Palazzo dei congressi, avrà luogo il Concerto dell’Orchestra a Plettro. A seguire, la consegna dei premi “Città di Taormina” (terza edizione), la Borsa di studio “Flaviana Ferri” e il “Premio Enrico Lo Turco”.
Tra le altre iniziative, si può elencare, inoltre, la riapertura della pista di pattinaggio nella terrazza del parcheggio “Porta Catania”. Quanti vorranno trovarsi immersi nel centro di Taormina tra shopping ed iniziative culturali tra cui mostre fotografiche e pittoriche, spettacoli teatrali ed altro, potranno anche osservare gli addobbi natalizi. Insomma una serie di tanti eventi che confermano la tradizione dell’ospitalità di Taormina. Il programma completo delle iniziative, organizzato in collaborazione con alcune associazioni locali, si trova nel sito ufficiale della casa municipale “ http://www.comune.taormina.it/ ”.
In questo portale basterà ciccare “Natale” per poter consultare il depliant ufficiale.
Assessorato alla ComunicazionePer info in orari di ufficio
0942 610251
Eolie. Lo spettacolo della natura: Tre arcobaleni in contemporanea nella baia di Canneto
Eolie e l'incomparabile bellezza della natura.
Pomeriggio "natual-spettacolare" oggi a Canneto.
Intorno alle 15 e 30 al largo della frazione sono apparsi, quasi in contemporanea, tre arcobaleni. Il più nitido in direzione del pontile; il meno nitido su Capo Rosso; il terzo, che poi era una via di mezzo tra i due, in direzione Monterosa.
Un vero e proprio spettacolo della natura che ha lasciato in molti (compreso chi scrive) a bocca aperta e che non ci siamo lasciati, ovviamente, sfuggire, immortalandolo nel video che vi proponiamo.
Pomeriggio "natual-spettacolare" oggi a Canneto.
Intorno alle 15 e 30 al largo della frazione sono apparsi, quasi in contemporanea, tre arcobaleni. Il più nitido in direzione del pontile; il meno nitido su Capo Rosso; il terzo, che poi era una via di mezzo tra i due, in direzione Monterosa.
Un vero e proprio spettacolo della natura che ha lasciato in molti (compreso chi scrive) a bocca aperta e che non ci siamo lasciati, ovviamente, sfuggire, immortalandolo nel video che vi proponiamo.
Eolie. Per la messa in sicurezza la Provincia mette a disposizione oltre 4 mila euro.
Oltre quattro milioni di euro dalla Provincia Regionale di Messina per la messa in sicurezza del territorio eoliano e in particolare per la prevenzione dei pericoli provocati da frane e smottamenti. La giunta guidata dal presidente Nanni Ricevuto ha deliberato un milione 400 mila euro per Filicudi e 750 mila euro per Salina ( nella due isole lavori già in corso) e un milione e 800 mila euro per Lipari. Nella principale isola eoliana le emergenze riguardano soprattutto le zone di Quattropani, Porticello e Acquacalda.
Alcool Etilico. L'articolo di ilmucchio.it
Uno spazio alla band liparese degli Alcool Etilico e al loro lavoro è stato dedicato da ilmucchio.it
Questo l'articolo che è ripreso da questo link http://www.ilmucchio.it/fdm_content.php?sez=scelte&id_riv=82&id=1613
Dispersi nel mare, al largo dello stretto sull'isola di Lipari, il sestetto degli Alcool Etilico imbraccia chitarre e solitudine e si mette a strimpellare. E sarà il mare, saranno la distanza dal continente, il mediterraneo e l'isolamento, ma il risultato è un rock melodico come un incontro tra dei Baustelle privi di pretese intellettuali (mi rendo conto di aver appena scritto qualcosa di ossimorico) e dei Diaframma solari ed estivi (idem come sopra). In quaranta minuti, in dieci tracce un po' tutte uguali, il disco omonimo degli Alcool Etilico fila via leggero, senza testi disturbanti, ma nemmeno così campati per aria, con un buon uso dell'italiano privo di “gl” come ogni buon accento siculo che si rispetti, e con le chitarre che la fanno da padrone tra tastiere accennate e batterie diligenti. Saltano fuori anche le influenze un po' nefaste di Negroamaro e Vibrazioni, ma fortunatamente i sei di Lipari sono abbastanza scaltri da evitare certe banalità compositive per mantenere tutto l'impasto sulla melodia e sulle chitarre. “Alcool Etilico”, l'album, è tutto qui, senza canzoni imprescindibili ma anche senza eccessive cadute di stile. Forse il punto più interessante sta in quella fisarmonica che fa capolino in “Nala” tra una specie di tango rock di marce e arpeggi, e forse è lì che si dovrebbe concentrare il sestetto, insieme alle hit scanzonate come “Anni '70”, perché quando riparte il rock melodico pare che manchi qualcosa. Un tocco di sud, forse. E il mare, la distanza dal continente, il mediterraneo e l'isolamento.
Questo l'articolo che è ripreso da questo link http://www.ilmucchio.it/fdm_content.php?sez=scelte&id_riv=82&id=1613
Dispersi nel mare, al largo dello stretto sull'isola di Lipari, il sestetto degli Alcool Etilico imbraccia chitarre e solitudine e si mette a strimpellare. E sarà il mare, saranno la distanza dal continente, il mediterraneo e l'isolamento, ma il risultato è un rock melodico come un incontro tra dei Baustelle privi di pretese intellettuali (mi rendo conto di aver appena scritto qualcosa di ossimorico) e dei Diaframma solari ed estivi (idem come sopra). In quaranta minuti, in dieci tracce un po' tutte uguali, il disco omonimo degli Alcool Etilico fila via leggero, senza testi disturbanti, ma nemmeno così campati per aria, con un buon uso dell'italiano privo di “gl” come ogni buon accento siculo che si rispetti, e con le chitarre che la fanno da padrone tra tastiere accennate e batterie diligenti. Saltano fuori anche le influenze un po' nefaste di Negroamaro e Vibrazioni, ma fortunatamente i sei di Lipari sono abbastanza scaltri da evitare certe banalità compositive per mantenere tutto l'impasto sulla melodia e sulle chitarre. “Alcool Etilico”, l'album, è tutto qui, senza canzoni imprescindibili ma anche senza eccessive cadute di stile. Forse il punto più interessante sta in quella fisarmonica che fa capolino in “Nala” tra una specie di tango rock di marce e arpeggi, e forse è lì che si dovrebbe concentrare il sestetto, insieme alle hit scanzonate come “Anni '70”, perché quando riparte il rock melodico pare che manchi qualcosa. Un tocco di sud, forse. E il mare, la distanza dal continente, il mediterraneo e l'isolamento.
Fiera del libro di Roma. Il bilancio della partecipazione del Centro Studi
(Paola Centurrino) Da poco si è conclusa la 9ª edizione della fiera del libro di Roma: “Più libri, più liberi”. Anche quest’anno le Eolie sono state presenti con lo stand dei libri pubblicati dal Centro Studi Eoliano. Nel corso della fiera è stata organizzata, attraverso la formula ormai consolidata dell’“aperitivo eoliano”, la presentazione del nuovo libro edito dal Centro Studi: il volume “Cineolie”, del noto giornalista, critico e storico del cinema, Nino Genovese. Il libro è una raccolta/guida di tutta la cinematografia eoliana, di ogni film girato alle Eolie vi è la scheda descrittiva, foto, cast, commenti. L’idea di questa pubblicazione è stata accolta con molto entusiasmo dai giornalisti e dai critici della cinematografia (presenti anche, tra gli altri illustri nomi, alcuni degli attori che hanno girato film alle Eolie). L’Associazione del Centro Studi anche quest’anno ha fatto record di pubblico, sia per la nuova pubblicazione che per il numero di visitatori che hanno frequentato l’espositore. E per usare una citazione ormai famosa: “un libro al giorno toglie un asino di torno”, difatti, come hanno riportato i vari TG e quotidiani nazionali, quest’anno la fiera del libro ha registrato un numero record di presenze. Il Centro Studi Eoliano sarà presente alla fiera anche l’anno venturo ed intanto si accinge a ringraziare coloro che sono stati vicini e presenti all’Associazione, organizzando la cena annuale di scambio di auguri natalizi; poiché è anche grazie all’aiuto dei soci, dei sostenitori, dei simpatizzanti, che si riesce a raggiungere sempre degli importanti traguardi.
Anche per il CGA non avevano il titolo richiesto sette vigili del fuoco destinati a Lipari. Il Ministero rischia 1 milione di euro di risarcimento
Al momento della pubblicazione del bando di concorso (il 7 marzo 2006) non avevano il titolo richiesto e non avrebbero, dunque, potuto far parte della graduatoria. Per questo motivo sette vigili del fuoco dovranno tornarsene a casa e lasciare il loro posto ad altrettanti "pompieri" che ne avevano e ne hanno diritto.
È quanto stabilito dal Consiglio di giustizia amministrativa della regione Sicilia che ha ritenuto "non fondato" l'appello del Ministero dell'Interno che si era opposto alla sentenza del 26 maggio con la quale il Tar aveva dato ragione ai sette ricorrenti. Festeggiano quindi i vigili del fuoco che erano stati esclusi, "piange" il Ministero che adesso rischia anche di dover risarcire circa un milione di euro: ovvero quanto percepito dai sette vigili che non avevano diritto in questi quattro anni.
Il nodo è tutto in un passaggio: il bando richiedeva, infatti, «l'iscrizione da almeno un anno negli elenchi del personale volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco in servizio presso la sede di Lipari».
I sette prescelti, invece, non facevano parte di questo elenco, ma semplicemente nell'elenco dei volontari del comando di Messina. Il Ministero si era opposto alla decisione del Tar perché riteneva la sentenza contraddittoria, sottolineando inoltre come fosse venuto meno «il requisito del servizio prestato nell'isola di Lipari per effetto del decreto che oltre a unificare gli elenchi del personale volontariato su base provinciale, non richiede più la residenza nell'isola». Ma il Cga ha confermato quanto stabilito dal Tribunale amministrativo regionale.
Proprio in base alla sentenza che ha riconosciuto il diritto dei ricorrenti, al distaccamento di Lipari dovranno essere assunti (secondo l'ordine di graduatoria) Flavio Quadara, Maurizio Moretto, Santo Cambria, Antonino Natoli, Salvatore D'Angelo, Davide Favaloro e Masino Spanò. Ad essi dovranno fare posto sette dei vigili che, a questo punto, risultano impropriamente assunti. Inoltre dalla graduatoria del concorso per undici posti dovranno essere depennati altri sedici partecipanti che alla data dello stesso non erano in possesso dei requisiti richiesti. Rimangono al loro posto, invece, Nicola Bombaci, Fabio Sottile, Maurizio Mandarano e Gennaro Biviano che erano in possesso dei requisiti.
Va ricordato che alcuni dei ricorrenti sono anche tra i fondatori del distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Lipari che risale ai primi anni 90 e che è diventato presidio permanente effettivo dal 2004. Dopo tre anni di sofferenza, tra viaggi al Ministero, porte chiuse in faccia ed esposti alla Procura della Repubblica di Barcellona, l'inizio di un nuovo capitolo della loro vita.
È quanto stabilito dal Consiglio di giustizia amministrativa della regione Sicilia che ha ritenuto "non fondato" l'appello del Ministero dell'Interno che si era opposto alla sentenza del 26 maggio con la quale il Tar aveva dato ragione ai sette ricorrenti. Festeggiano quindi i vigili del fuoco che erano stati esclusi, "piange" il Ministero che adesso rischia anche di dover risarcire circa un milione di euro: ovvero quanto percepito dai sette vigili che non avevano diritto in questi quattro anni.
Il nodo è tutto in un passaggio: il bando richiedeva, infatti, «l'iscrizione da almeno un anno negli elenchi del personale volontario del corpo nazionale dei vigili del fuoco in servizio presso la sede di Lipari».
I sette prescelti, invece, non facevano parte di questo elenco, ma semplicemente nell'elenco dei volontari del comando di Messina. Il Ministero si era opposto alla decisione del Tar perché riteneva la sentenza contraddittoria, sottolineando inoltre come fosse venuto meno «il requisito del servizio prestato nell'isola di Lipari per effetto del decreto che oltre a unificare gli elenchi del personale volontariato su base provinciale, non richiede più la residenza nell'isola». Ma il Cga ha confermato quanto stabilito dal Tribunale amministrativo regionale.
Proprio in base alla sentenza che ha riconosciuto il diritto dei ricorrenti, al distaccamento di Lipari dovranno essere assunti (secondo l'ordine di graduatoria) Flavio Quadara, Maurizio Moretto, Santo Cambria, Antonino Natoli, Salvatore D'Angelo, Davide Favaloro e Masino Spanò. Ad essi dovranno fare posto sette dei vigili che, a questo punto, risultano impropriamente assunti. Inoltre dalla graduatoria del concorso per undici posti dovranno essere depennati altri sedici partecipanti che alla data dello stesso non erano in possesso dei requisiti richiesti. Rimangono al loro posto, invece, Nicola Bombaci, Fabio Sottile, Maurizio Mandarano e Gennaro Biviano che erano in possesso dei requisiti.
Va ricordato che alcuni dei ricorrenti sono anche tra i fondatori del distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Lipari che risale ai primi anni 90 e che è diventato presidio permanente effettivo dal 2004. Dopo tre anni di sofferenza, tra viaggi al Ministero, porte chiuse in faccia ed esposti alla Procura della Repubblica di Barcellona, l'inizio di un nuovo capitolo della loro vita.
Depuratore a Canneto Dentro. No del consiglio. Dalla Gazzetta del sud di oggi
Depuratore Canneto Dentro, no del Consiglio
Salvatore Sarpi
Lipari
No all'impianto di depurazione a Canneto Dentro, "spostamento" dell'opera a Monterosa nell'area già individuata nell'ambito del Piano Regolatore Generale, interruzione del procedimento di approvazione relativo all'ubicazione dell'opera a Canneto Dentro come previsto dal commissario Luigi Pelaggi.
Lo hanno deliberato all'unanimità i consiglieri comunali di Lipari riunitisi, su convocazione urgente predisposta dal presidente Pino Longo, per affrontare il delicato argomento. Dietro le transenne ha assistito ai lavori del civico consesso una nutrita delegazione di cittadini delle aree interessate (Canneto, Pirrera, Serra). In aula è intervenuto anche il difensore civico comunale avv. Francesco Rizzo.
Il consiglio, in modo bipartisan, ha deliberato di richiedere la sospensione dell'iter per la realizzazione del depuratore a Canneto Dentro in modo che ci possa essere una reale concertazione con i cittadini e con il consiglio comunale stesso. Concertazione, che sino ad oggi, non c'è stata. Oltre all'impatto sulle zone limitrofe sono state evidenziate forti perplessità per i due maxi-impianti di sollevamento che sono state ubicate in località Unici a Canneto (a pochi metri dalla spiaggia più frequentata e nei pressi del punto di adduzione del dissalatore) e in prossimità della biglietteria degli aliscafi di Sottomonastero. Il consiglio comunale è stato aggiornato a lunedi 20 dicembre alle 10 quando, dopo aver visionato le carte, si predisporrano ulteriori interventi e/o iniziative.
Salvatore Sarpi
Lipari
No all'impianto di depurazione a Canneto Dentro, "spostamento" dell'opera a Monterosa nell'area già individuata nell'ambito del Piano Regolatore Generale, interruzione del procedimento di approvazione relativo all'ubicazione dell'opera a Canneto Dentro come previsto dal commissario Luigi Pelaggi.
Lo hanno deliberato all'unanimità i consiglieri comunali di Lipari riunitisi, su convocazione urgente predisposta dal presidente Pino Longo, per affrontare il delicato argomento. Dietro le transenne ha assistito ai lavori del civico consesso una nutrita delegazione di cittadini delle aree interessate (Canneto, Pirrera, Serra). In aula è intervenuto anche il difensore civico comunale avv. Francesco Rizzo.
Il consiglio, in modo bipartisan, ha deliberato di richiedere la sospensione dell'iter per la realizzazione del depuratore a Canneto Dentro in modo che ci possa essere una reale concertazione con i cittadini e con il consiglio comunale stesso. Concertazione, che sino ad oggi, non c'è stata. Oltre all'impatto sulle zone limitrofe sono state evidenziate forti perplessità per i due maxi-impianti di sollevamento che sono state ubicate in località Unici a Canneto (a pochi metri dalla spiaggia più frequentata e nei pressi del punto di adduzione del dissalatore) e in prossimità della biglietteria degli aliscafi di Sottomonastero. Il consiglio comunale è stato aggiornato a lunedi 20 dicembre alle 10 quando, dopo aver visionato le carte, si predisporrano ulteriori interventi e/o iniziative.
lunedì 13 dicembre 2010
Ginostra : Nuovo appello di Marevivo per la stradina
di Riccardo Lo Schiavo (delegato Marevivo Ginostra)
Oggetto: messa in sicurezza stradina Timpone del fuoco a Ginostra e priorità… fondi Ticket.
Egregio signor Sindaco,essendo trascorso infruttuosamente più di un anno e mezzo dall’inizio della nostra corrispondenza in riferimento alla problematica di cui in oggetto, vorrei ancora una volta richiamare la Sua attenzione sul sempre più grave stato di abbandono della stradina che dal centro del paese porta al Timpone del fuoco, “contrada” di Ginostra che conta una quarantina di case, talune delle quali abitate tutto l’anno.
Tale strada, oltre a rivestire uno straordinario interesse dal punto di vista paesaggistico e turistico - conduce difatti al cuore della zona A della Riserva dell’Isola di Stromboli, e quindi a “Punta Corvu” una postazione che fronteggia la Sciara del fuoco e dalla quale si possono ammirare le incantevoli eruzioni dello “Stromboli” - è peraltro l’unica via di accesso a varie opere pubbliche di vitale importanza della frazione quali: 1- pista eliportuale di protezione Civile; 2- centralina Telecom; 3- cisterne dell’acquedotto; 4- centralina ENEL ibrido diesel-fotovoltaica; 5- varie strumentazioni dell’INGV.
La mancanza negli anni di interventi di manutenzione ordinaria e\o straordinaria ha reso però tale strada sempre più impraticabile e pericolosa al transito.
Evidenti appaiono i gravi pericoli che correrebbero gli abitanti della zona in caso di emergenza (trasporto in barella di un ferito) o necessità di fuga per una calamità naturale (terremoto, eruzione del vulcano).
Forte preoccupazione desta poi il fatto che lungo tale stradina sono collocate le tubature dell’acquedotto e quella di un cavo elettrico che per svariati tratti sono completamente dissotterrate e dunque affioranti (foto in allegato) e a rischio di irreparabili danneggiamenti.
Considerata l’importanza della problematica, e preso atto soprattutto del Suo impegno espresso con nota prot. 33695, del 31/08/2009, nonché con la Sua successiva del 14/10/2009 prot. 39842 (inviata per conoscenza anche alle Istituzioni in indirizzo) in cui veniva ribadita la volontà dell’Amministrazione di “ porre in essere idonei interventi per i lavori in oggetto”, ci si aspettava venisse predisposto un semplice progetto di messa in sicurezza quantomeno dei punti più critici e dunque l’affidamento e l’avvio dei lavori con procedura di somma urgenza.
Per la copertura finanziaria si sarebbero potuti utilizzare i sempre più ricchi e cospicui introiti derivanti dai ticket ( stando alle fonti giornalistiche ben 450.000.00 € solo nell’anno corrente).
Ma proprio la mancanza di fondi sembrerebbe il motivo per cui alle promesse non sono seguiti i fatti.
A tal proposito però penso che non sia sfuggito a molti lo stanziamento da parte Sua, nella qualità di Commissario, di circa 100.000,00 € per il ripristino del sentiero che porta al Vulcano dell’omonima isola. Orbene poiché 75.000,00 € di tale somma sono stati destinati per ”l’apposizione di cartellonistica di accesso al cratere” appare consequenziale porsi un interrogativo: ma è priorità l’acqua e la sicurezza di Ginostra o i cartelloni di Vulcano???
Senza volere ovviamente creare alcuna contrapposizioni fra gli abitanti delle vulcaniche isole… ma la risposta appare tanto scontata quanto divergente da quanto sta accadendo.
Nell’auspicio che il 2010 si chiuda con un tangibile segno di attenzione verso la sempre più abbandonata frazione di Ginostra, Le porgo i più cordiali saluti.
Prof. Riccardo Lo SchiavoDelegato della sezione Marevivo
Pallavolo: Per il Meligunis esordio positivo. Vince in trasferta
(Patrizia Lo Surdo) E' iniziato bene il campionato per le ragazze del Club Meligunis: ieri prima vittoria per 3 set a 0 in trasferta contro il P.G.S. Hodeir.
Esordio per le giovanissime Andrea Marino, Emilia Biviano, Aurora Favata e Martina Caruso, alle quali domenica prossima si aggiungeranno altre ragazze bloccate a casa de problemi muscolari.
Un nuovo ingresso in squadra anche per una giovane, che ha fatto esperienza in serie C e D, che si è trasferita di recente a Lipari: Rossella Pennisi.
Per mister Biviano, insomma, una nuova sfida per riportare la squadra in prima divisione e far crescere le nuove leve della pallavolo.
Prossimo appuntamento domenica pomeriggio alle ore 15 al Nicola Biviano contro la Polisportiva Tonnarella.
Esordio per le giovanissime Andrea Marino, Emilia Biviano, Aurora Favata e Martina Caruso, alle quali domenica prossima si aggiungeranno altre ragazze bloccate a casa de problemi muscolari.
Un nuovo ingresso in squadra anche per una giovane, che ha fatto esperienza in serie C e D, che si è trasferita di recente a Lipari: Rossella Pennisi.
Per mister Biviano, insomma, una nuova sfida per riportare la squadra in prima divisione e far crescere le nuove leve della pallavolo.
Prossimo appuntamento domenica pomeriggio alle ore 15 al Nicola Biviano contro la Polisportiva Tonnarella.
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Calcio: In terza categoria tra le eoliane vince solo lo Stromboli. I risultati - Venetico - Canneto 3 : 0 ; Scirocco Stromboli - Robur 2 : 1 ; Malfa - Cariddi 2 : 2 ; Riposava: Filicudi
Vesuvio: occhio elettronico monitorera' viscere vulcano- Poi toccherà allo Stromboli- Un occhio elettronico scrutera' le viscere del Vesuvio grazie a un fascio di particelle subatomiche di origine spaziale, svelando le strutture piu' nascoste e invisibili del vulcano. Lo speciale telescopio, scrive 'Il Mattino', si chiama 'Mu-Ray' e a mettere a punto questa nuova tecnica, finora collaudata solo su pochi vulcani di piccole dimensioni in Giappone e nelle Antille Francesi, e' stato un gruppo di ricercatori italiani dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e dell'Osservatorio vesuviano dell'Istituto di geofisica e vulcanologia, con i quali hanno collaborato anche ricercatori della Federico II e di altri sezioni dell'Infn. Dopo il Vesuvio verra' posto sotto osservazione anche lo Stromboli.
PESCA: AGCI, SODDISFATTI PER RITIRO PROPOSTA UE PESCESPADA- ''Esprimiamo soddisfazione per il ritiro di una proposta che avrebbe comportato un ulteriore mese di fermo annuale delle attivita', oltre che l'irragionevole imposizione di una quota che avrebbe mandato in rovina la pesca artigianale siciliana''. Lo ha detto Giovanni Basciano, responsabile siciliano dell'Agci-Agrital, commentando il ritiro della proposta di raccomandazione della Commissione europea che prevede misure piu' stringenti per la pesca al pescespada
Vesuvio: occhio elettronico monitorera' viscere vulcano- Poi toccherà allo Stromboli- Un occhio elettronico scrutera' le viscere del Vesuvio grazie a un fascio di particelle subatomiche di origine spaziale, svelando le strutture piu' nascoste e invisibili del vulcano. Lo speciale telescopio, scrive 'Il Mattino', si chiama 'Mu-Ray' e a mettere a punto questa nuova tecnica, finora collaudata solo su pochi vulcani di piccole dimensioni in Giappone e nelle Antille Francesi, e' stato un gruppo di ricercatori italiani dell'Istituto nazionale di fisica nucleare e dell'Osservatorio vesuviano dell'Istituto di geofisica e vulcanologia, con i quali hanno collaborato anche ricercatori della Federico II e di altri sezioni dell'Infn. Dopo il Vesuvio verra' posto sotto osservazione anche lo Stromboli.
Dolce e Gabbana e la borsa Miss Lipari - Dolce e Gabbana ci propongono una bellissima borsa da giorno perfetta per essere solari, glam e chic! Continua la saga delle Miss di Dolce & Gabbana, la più famosa è certamente la Miss Sicily, ma ce ne sono anche altre bellissime che hanno avuto un po’ meno fortuna! La Miss Lipari è un’altra borsa con cui Dolce & Gabbana rendono omaggio al sud Italia e alle Sicilia, Lipari è una delle Isole Eolie, una delle zone più suggestive e magiche del territorio siciliano.
PESCA: AGCI, SODDISFATTI PER RITIRO PROPOSTA UE PESCESPADA- ''Esprimiamo soddisfazione per il ritiro di una proposta che avrebbe comportato un ulteriore mese di fermo annuale delle attivita', oltre che l'irragionevole imposizione di una quota che avrebbe mandato in rovina la pesca artigianale siciliana''. Lo ha detto Giovanni Basciano, responsabile siciliano dell'Agci-Agrital, commentando il ritiro della proposta di raccomandazione della Commissione europea che prevede misure piu' stringenti per la pesca al pescespada
Il boomerang dell'emergenza. Le riflessioni di Lo Cascio dopo il consiglio comunale di ieri
Il boomerang dell’“emergenza”.
Il consiglio comunale di ieri, domenica 12 dicembre, ha definitivamente sancito quello che – agli occhi di chi segue le vicende politiche della nostra comunità – era un fatto conclamato già da tempo, ovvero il fallimento dell’esperienza amministrativa della giunta Bruno. Un’amministrazione che, coerentemente con lo “stile” del berlusconismo dell’ultima decade, ha abbondantemente vissuto e agito sulla scorta delle agevolazioni decretate in nome dell’“emergenza”. Abbiamo avuto, e abbiamo ancora oggi, un sindaco-commissario e altri commissari di vario tipo che, in quanto tali, operano in regime di deroga dalle più elementari norme di controllo che dovrebbero regolare la normale vita amministrativa di un paese, gestiscono fondi emergenziali (ossia, un bilancio parallelo) in maniera autonoma e senza il vaglio di un consiglio comunale, oppure decidono interventi nella assoluta, confortante solitudine di una visione autocratica e autoreferenziale del pubblico interesse. Grazie all’“emergenza”, si commissaria di tutto: l’attività vulcanica, l’afflusso dei turisti, persino l’acqua e le fogne. Il sistema funziona: si può assumere, conferire incarichi, pagare consulenze, destinare soldi agli interventi più bizzarri, purché si intervenga con adeguate ordinanze commissariali. Eppure, ogni tanto l’“emergenza” gioca brutti scherzi anche ai suoi beneficiari abituali: il caso del depuratore di Canneto Dentro e delle vasche piazzate a poche decine di metri dalla spiaggia di Unci ne è l’esempio lampante.
Questa vicenda viene interamente gestita in regime di “emergenza”, della quale il sindaco è stato sindaco-commissario con relativa delega fino al 2008; dopodiché il sindaco-non più commissario ha continuato a presenziare le conferenze di servizio e gli incontri dove a decidere gli aspetti critici e spinosi era un nuovo commissario, evidentemente più potente di lui: anche questo, rientra nella logica dell’“emergenza”. Ed ecco servita la “frittata” di Canneto Dentro e di Unci. Una scelta impopolare, pesante, incurante della reale condizione dei luoghi, probabilmente sottostimata – come ha dichiarato l’assessore Giannò che ieri rappresentava l’amministrazione in consiglio comunale – e che la stessa amministrazione dunque non condivide, anche se tardivamente. Ma l’amministrazione non è in condizione di amministrare; dunque ha fallito. La vicenda rivela anche la poca “solidarietà” che intercorre tra gli alfieri delle emergenze: quando la gestisco io, me ne frego dei problemi che avrai tu, che pure l’hai gestita fino a ieri.
La domanda può sembrare elementare, ma la pongo egualmente: se avessimo gestito la realizzazione di un depuratore, e dell’intero problema idrico, in regime di ordinaria amministrazione piuttosto che in “emergenza”, cosa sarebbe potuto succedere? Probabilmente il progetto avrebbe beneficiato in misura minore di fondi emergenziali, ma un’amministrazione, e soprattutto un consiglio comunale (organo sovrano di controllo e di indirizzo sul proprio territorio), sarebbero stati protagonisti di scelte che sono state invece loro negate.
Tuttavia, per chi ha vissuto – e vive – di emergenze, sconfessarle in toto risulta difficile: ciò perché chi potrebbe accusare di assenza di trasparenza e di arbitrio una decisione grave come quella relativa alla localizzazione degli impianti di depurazione, potrebbe a sua volta essere accusato di scarsa trasparenza e arbitrio per altri atti, sempre di natura emergenziale. La strategia, allora, diventa l’accusa al privato cittadino, che avendo assistito ad alcune riunioni come consulente di un consorzio, “doveva sapere, anzi sapeva tutto” e non ha allertato la comunità. Di questa geniale strategia, a farne le spese è Marco Giorgianni. Ieri, infatti, abbiamo appreso la grave colpa di Giorgianni: avrebbe dovuto girare per Pirrera e per Canneto bussando casa per casa, e avvertire i suoi concittadini che in alcuni tavoli un commissario stava decidendo della qualità della loro vita e del loro futuro; e se qualcuno gli avesse chiesto “ma lei chi è, cosa vuole?”, poteva rispondere “scusate il disturbo, ma è un’emergenza”!
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
Il consiglio comunale di ieri, domenica 12 dicembre, ha definitivamente sancito quello che – agli occhi di chi segue le vicende politiche della nostra comunità – era un fatto conclamato già da tempo, ovvero il fallimento dell’esperienza amministrativa della giunta Bruno. Un’amministrazione che, coerentemente con lo “stile” del berlusconismo dell’ultima decade, ha abbondantemente vissuto e agito sulla scorta delle agevolazioni decretate in nome dell’“emergenza”. Abbiamo avuto, e abbiamo ancora oggi, un sindaco-commissario e altri commissari di vario tipo che, in quanto tali, operano in regime di deroga dalle più elementari norme di controllo che dovrebbero regolare la normale vita amministrativa di un paese, gestiscono fondi emergenziali (ossia, un bilancio parallelo) in maniera autonoma e senza il vaglio di un consiglio comunale, oppure decidono interventi nella assoluta, confortante solitudine di una visione autocratica e autoreferenziale del pubblico interesse. Grazie all’“emergenza”, si commissaria di tutto: l’attività vulcanica, l’afflusso dei turisti, persino l’acqua e le fogne. Il sistema funziona: si può assumere, conferire incarichi, pagare consulenze, destinare soldi agli interventi più bizzarri, purché si intervenga con adeguate ordinanze commissariali. Eppure, ogni tanto l’“emergenza” gioca brutti scherzi anche ai suoi beneficiari abituali: il caso del depuratore di Canneto Dentro e delle vasche piazzate a poche decine di metri dalla spiaggia di Unci ne è l’esempio lampante.
Questa vicenda viene interamente gestita in regime di “emergenza”, della quale il sindaco è stato sindaco-commissario con relativa delega fino al 2008; dopodiché il sindaco-non più commissario ha continuato a presenziare le conferenze di servizio e gli incontri dove a decidere gli aspetti critici e spinosi era un nuovo commissario, evidentemente più potente di lui: anche questo, rientra nella logica dell’“emergenza”. Ed ecco servita la “frittata” di Canneto Dentro e di Unci. Una scelta impopolare, pesante, incurante della reale condizione dei luoghi, probabilmente sottostimata – come ha dichiarato l’assessore Giannò che ieri rappresentava l’amministrazione in consiglio comunale – e che la stessa amministrazione dunque non condivide, anche se tardivamente. Ma l’amministrazione non è in condizione di amministrare; dunque ha fallito. La vicenda rivela anche la poca “solidarietà” che intercorre tra gli alfieri delle emergenze: quando la gestisco io, me ne frego dei problemi che avrai tu, che pure l’hai gestita fino a ieri.
La domanda può sembrare elementare, ma la pongo egualmente: se avessimo gestito la realizzazione di un depuratore, e dell’intero problema idrico, in regime di ordinaria amministrazione piuttosto che in “emergenza”, cosa sarebbe potuto succedere? Probabilmente il progetto avrebbe beneficiato in misura minore di fondi emergenziali, ma un’amministrazione, e soprattutto un consiglio comunale (organo sovrano di controllo e di indirizzo sul proprio territorio), sarebbero stati protagonisti di scelte che sono state invece loro negate.
Tuttavia, per chi ha vissuto – e vive – di emergenze, sconfessarle in toto risulta difficile: ciò perché chi potrebbe accusare di assenza di trasparenza e di arbitrio una decisione grave come quella relativa alla localizzazione degli impianti di depurazione, potrebbe a sua volta essere accusato di scarsa trasparenza e arbitrio per altri atti, sempre di natura emergenziale. La strategia, allora, diventa l’accusa al privato cittadino, che avendo assistito ad alcune riunioni come consulente di un consorzio, “doveva sapere, anzi sapeva tutto” e non ha allertato la comunità. Di questa geniale strategia, a farne le spese è Marco Giorgianni. Ieri, infatti, abbiamo appreso la grave colpa di Giorgianni: avrebbe dovuto girare per Pirrera e per Canneto bussando casa per casa, e avvertire i suoi concittadini che in alcuni tavoli un commissario stava decidendo della qualità della loro vita e del loro futuro; e se qualcuno gli avesse chiesto “ma lei chi è, cosa vuole?”, poteva rispondere “scusate il disturbo, ma è un’emergenza”!
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
domenica 12 dicembre 2010
Ludica corsara contro l'Itala
Una Ludica "corsara" (quest'anno ha fatto più punti fuori casa che in casa) si è imposta quest'oggi per due a uno sul campo dell'Itala.
Una vittoria che ci auguriamo serva a Currò e compagni per ottenere lo slancio giusto per risalire la china
Una vittoria che ci auguriamo serva a Currò e compagni per ottenere lo slancio giusto per risalire la china
Depuratore di Canneto Dentro. La lettera aperta di Marco Giorgianni
Riceviamo da Marco Giorgianni e pubblichiamo, precisando che analogo spazio codesta redazione mette a disposizione di chi sentendosi chiamato in causa intende replicare:Ho avuto modo di sapere che nel consiglio comunale di oggi, che aveva come oggetto la discussione sulla realizzazione del depuratore a Canneto dentro, soggetti istituzionali con una evidente caduta di stile,quali l’assessore Gianno’, che rappresentava l’amministrazione e successivamente il presidente Longo, hanno avuto modo di parlare di me, privato cittadino che oltretutto non ha modo di replicare in quella sede.
Intanto ringrazio l’assessore che non perde occasione di parlare di me anche a sproposito riconoscendomi un ruolo, che non ho, ma che evidentemente mi attribuisce in compensazione del fatto che invece lui si e’ caratterizzato in questa giunta ,di cui fa parte certo non per consenso ricevuto, ma come ottimo cavalier servente, puntuale esecutore di azioni e idee altrui.
In questo contesto e’ logico che si cerchi sempre di identificare un nemico su cui far ricadere a tutti i costi le conseguenze della propria inadeguatezza.
Ma andiamo ai fatti. ho partecipato ad una conferenza di servizi alla Prefettura di Messina sull’argomento, nella qualita’ solo di consulente del Consorzio artigiani. Non sapevo di dover in quella sede rappresentare da semplice cittadino il comune di Lipari e la difesa dei suoi cittadini, ne so come avrei potuti farlo, anche perche’ era presente l’amministrazione di cui fa parte anche il sig. Giannò e sostenuta dal sig. Longo e non mi pare,basta leggere i verbali ,che la stessa si preoccupava, come ad esempio ho fatto in tempi non sospetti ad un incontro organizzato dal Comitato Pro Canneto, a cui non mi pare siano stati presenti ne il consigliere Longo ne l’amministrazione anche del sig. Gianno’.
Ma visto che mi si attribuisce il mancato allarme su un fatto gia’ conosciutissimo, vedi interrogazione del consigliere Biviano ad oggi senza risposta, per essere seri, al loro posto,fornirei invece le risposte a queste domande:
Cosa hanno fatto l’assessore ed il presidente ( sig Gianno’ e sig Longo) sino ad oggi, ed in tutti questi anni in cui il progetto era conosciuto dall ‘amministrazione, e non da Giorgianni che e’ un singolo cittadino,per coinvolgere la cittadinanza e scongiurare il pericolo di questa non condivisibile iniziativa?
Quali sedi alternative ha identificato una volta scartata dal commissario sia il sito di Pignataro che quello di Monterosa?
Se sostenete che non ne eravate a conoscenza voi, visto che comunque e’ evidente che l’amministrazione lo sapeva, non vi sorge il dubbio che voi in questa amministrazione non contate nulla?
Non ne dovreste trarre le dovute conseguenze, per dignita’?
Se avete rsposte serie da amministratori datele, altrimenti evitate di nascondere i vostri limiti ricorrendo al solito : al lupo al lupo.
Marco Giorgianni
Intanto ringrazio l’assessore che non perde occasione di parlare di me anche a sproposito riconoscendomi un ruolo, che non ho, ma che evidentemente mi attribuisce in compensazione del fatto che invece lui si e’ caratterizzato in questa giunta ,di cui fa parte certo non per consenso ricevuto, ma come ottimo cavalier servente, puntuale esecutore di azioni e idee altrui.
In questo contesto e’ logico che si cerchi sempre di identificare un nemico su cui far ricadere a tutti i costi le conseguenze della propria inadeguatezza.
Ma andiamo ai fatti. ho partecipato ad una conferenza di servizi alla Prefettura di Messina sull’argomento, nella qualita’ solo di consulente del Consorzio artigiani. Non sapevo di dover in quella sede rappresentare da semplice cittadino il comune di Lipari e la difesa dei suoi cittadini, ne so come avrei potuti farlo, anche perche’ era presente l’amministrazione di cui fa parte anche il sig. Giannò e sostenuta dal sig. Longo e non mi pare,basta leggere i verbali ,che la stessa si preoccupava, come ad esempio ho fatto in tempi non sospetti ad un incontro organizzato dal Comitato Pro Canneto, a cui non mi pare siano stati presenti ne il consigliere Longo ne l’amministrazione anche del sig. Gianno’.
Ma visto che mi si attribuisce il mancato allarme su un fatto gia’ conosciutissimo, vedi interrogazione del consigliere Biviano ad oggi senza risposta, per essere seri, al loro posto,fornirei invece le risposte a queste domande:
Cosa hanno fatto l’assessore ed il presidente ( sig Gianno’ e sig Longo) sino ad oggi, ed in tutti questi anni in cui il progetto era conosciuto dall ‘amministrazione, e non da Giorgianni che e’ un singolo cittadino,per coinvolgere la cittadinanza e scongiurare il pericolo di questa non condivisibile iniziativa?
Quali sedi alternative ha identificato una volta scartata dal commissario sia il sito di Pignataro che quello di Monterosa?
Se sostenete che non ne eravate a conoscenza voi, visto che comunque e’ evidente che l’amministrazione lo sapeva, non vi sorge il dubbio che voi in questa amministrazione non contate nulla?
Non ne dovreste trarre le dovute conseguenze, per dignita’?
Se avete rsposte serie da amministratori datele, altrimenti evitate di nascondere i vostri limiti ricorrendo al solito : al lupo al lupo.
Marco Giorgianni
Depuratore: All'unanimità il consiglio dice no a Canneto Dentro
No al depuratore a Canneto Dentro e "spostamento" dell'opera a Monterosa nell'area già individuata nell'ambito del PRG e interruzione del procedimento di approvazione relativo all'ubicazione dell'opera a Canneto Dentro come previsto dal commissario Luigi Pelaggi.
Lo hanno deliberato all'unanimità i consiglieri comunali di Lipari riunitisi stamani per affrontare il delicato argomento.
Il consiglio comunale è stato aggiornato a lunedi 20 dicembre alle 10 quando, dopo aver visionato le carte, si predisporrano ulteriori interventi e/o iniziative.
Vi proponiamo le interviste realizzate, prima del voto, con il consigliere Gianfranco Guarino e con il presidente del consiglio Pino Longo
Lo hanno deliberato all'unanimità i consiglieri comunali di Lipari riunitisi stamani per affrontare il delicato argomento.
Il consiglio comunale è stato aggiornato a lunedi 20 dicembre alle 10 quando, dopo aver visionato le carte, si predisporrano ulteriori interventi e/o iniziative.
Vi proponiamo le interviste realizzate, prima del voto, con il consigliere Gianfranco Guarino e con il presidente del consiglio Pino Longo
Depuratore: Il consiglio comunale verso una delibera per la sospensione dell'iter
Il consiglio comunale di sembra orientato a votare un documento che chieda la sospensione dell'iter per la realizzazione del depuratore a Canneto Dentro e che consenta l'avvio di una reale concertazione con i cittadini e con il consiglio comunale stesso.
Questo quanto emerso sino ad ora dagli interventi che hanno puntato sull'individuazione di un sito diverso rispetto a Canneto Dentro (l'orientamento è per Monterosa-Lazzaretta) , sulla mancata concertazione sul territorio e sui possibili "disagi" che l'opera finirebbe per causare non solo a Pirrera, Serra, Canneto ma anche a Lipari dove, in prossimità degli aliscafi, è previsto un maxi impianto di sollevamento. Un'altro è previsto in prossimità della spiaggia di Unci a Canneto.
L'assessore Giannò ha ribadito che la scelta di Canneto Dentro non è da imputare all'amministrazione Bruno.
L'intervista con il consigliere Giacomo Biviano (PD)
A seguire le interviste Francesco Megna, Gianfranco Guarino e il presidente del consiglio Pino Longo
Questo quanto emerso sino ad ora dagli interventi che hanno puntato sull'individuazione di un sito diverso rispetto a Canneto Dentro (l'orientamento è per Monterosa-Lazzaretta) , sulla mancata concertazione sul territorio e sui possibili "disagi" che l'opera finirebbe per causare non solo a Pirrera, Serra, Canneto ma anche a Lipari dove, in prossimità degli aliscafi, è previsto un maxi impianto di sollevamento. Un'altro è previsto in prossimità della spiaggia di Unci a Canneto.
L'assessore Giannò ha ribadito che la scelta di Canneto Dentro non è da imputare all'amministrazione Bruno.
L'intervista con il consigliere Giacomo Biviano (PD)
A seguire le interviste Francesco Megna, Gianfranco Guarino e il presidente del consiglio Pino Longo
Fulvio Pellegrino: La posizione del Consorzio Artigiani sul depuratore di Canneto Dentro
In apertura del consiglio comunale di oggi è intervenuto in aula, su proposta-mozione del consigliere Antonio Casilli (approvata dal consiglio), il presidente del Consorzio Artigiani, Fulvio Pellegrino, che ha chiarato la posizione della sua associazione.
Vi proponiamo l'intervento integrale:
Vi proponiamo l'intervento integrale:
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Lipari: In corso consiglio su depuratore di Canneto dentro - E' in corso da circa una cinquantina di minuti il consiglio comunale di Lipari chiamato a dire la sua sull'impianto di depurazione che è stato progettato per Canneto Dentro e che è fortemente contestato. Dietro le transenne una delegazione di cittadini di Pirrera, Serra e Canneto. In aula anche il difensore civico Francesco Rizzo e l'assessore Corrado Giannò in rappresentanza dell'amministrazione.
Ha aperto i lavori il presidente Pino Longo che, dopo aver riassunto cosa è accaduto nella conferenza dei servizi tenutasi a Messina, ha detto chiaramente: "Il consiglio deve decidere se avallare le scelte del commissario Pelaggi o stare dalla parte dei cittadini che le contestano":
NUOVO APPUNTAMENTO OGGI CON IL MERCATINO DI NATALE A LAMI - Nel contesto del Mercatino di Lami oggi alle 19.00 nella Chiesa Madonna del Rosario Lami si terrà il “Concerto di Natale” del tenore lirico leggero Giuseppe Italiano - Special Guest Roberta Cacace CDR Music Lipari e
il Coro CDR Music di Lipari. Un’altra bella occasione da non perdere
Sport- Ludica in trasferta a Itala. Per la pallavolo Meligunis a Barcellona - Per il calcio la Ludica Lipari, reduce da una serie di risultati non proprio esaltanti, è impegnata sul campo dell'Itala - Per la pallavolo femminile prima trasferta oggi per le ragazze del Club Meligunis. Alle ore 11:00 saranno impegnate a Barcellona contro il P.G.S. Hodeir
Ha aperto i lavori il presidente Pino Longo che, dopo aver riassunto cosa è accaduto nella conferenza dei servizi tenutasi a Messina, ha detto chiaramente: "Il consiglio deve decidere se avallare le scelte del commissario Pelaggi o stare dalla parte dei cittadini che le contestano":
NUOVO APPUNTAMENTO OGGI CON IL MERCATINO DI NATALE A LAMI - Nel contesto del Mercatino di Lami oggi alle 19.00 nella Chiesa Madonna del Rosario Lami si terrà il “Concerto di Natale” del tenore lirico leggero Giuseppe Italiano - Special Guest Roberta Cacace CDR Music Lipari e
il Coro CDR Music di Lipari. Un’altra bella occasione da non perdere
Sport- Ludica in trasferta a Itala. Per la pallavolo Meligunis a Barcellona - Per il calcio la Ludica Lipari, reduce da una serie di risultati non proprio esaltanti, è impegnata sul campo dell'Itala - Per la pallavolo femminile prima trasferta oggi per le ragazze del Club Meligunis. Alle ore 11:00 saranno impegnate a Barcellona contro il P.G.S. Hodeir
sabato 11 dicembre 2010
Stromboli. Intensa attività con lancio di lapilli
Dal prinmo pomeriggio è stata registrata una ripresa dell'attività dello Stromboli, avvertita anche dagli abitanti dell'isola di Panarea e da quelli delle borgate di Acquacalda e Canneto a Lipari. Dalla bocca principale del vulcano vi è stata una fuoriuscita di lapilli. "È una decina di giorni - ha raccontato la guida dell'isola Mario Zaia - che lo Stromboli è particolarmente attivo". Nell' isola per le festività natalizie e di fine d'anno sono attesi un centinaio di turisti italiani e stranieri. In molti saluteranno l'arrivo del nuovo anno proprio sul cratere.
Depuratore. La nota del consigliere Biviano (PD)
Riceviamo da Giacomo Biviano (PD) e pubblichiamo:
A quanti fosse sfuggito lo scorso 20 settembre ho inviato una nota, con tanto di allegati e cartine topografiche, con la quale eccepivo alcune perplessità e mostravo una fondata preoccupazione sulla realizzazione del depuratore nella zona di Canneto dentro, indicandone anche l’esatta posizione.
La nota, indirizzata anche al Sindaco, non ha mai avuto alcun riscontro, nonostante sia stata inviata ancor prima della conferenza dei servizi programmata per il 22 settembre scorso e a tutti i membri della stessa.
Inoltre, della stessa nota ne è stata data ampia diffusione attraverso tutti i notiziari on-line .
Ma evidentemente nessuno aveva preso sul serio quanto scrivevo, nonostante lamentassi un mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale sulla questione, con la conseguenza che adesso si è arrivati a contestare un opera giunta quasi alla fase finale di approvazione.
Mi fa ridere, quindi, apprendere da alcuni comunicati, avvisi di riunione, dichiarazioni o interviste che nessuno sapesse della questione e che di colpo tutti si siano svegliati con questa novità. Mi fa ancora più ridere che alcuni di questi appartengano alla stessa maggioranza che sostiene il Sindaco Bruno, il quale è stato da sempre e in tutti i passaggi ben informato della vicenda ma che evidentemente ha omesso di riferire e di consegnare gli elaborati progettuali anche ai consiglieri della sua maggioranza o comunque ad esso vicini. In alternativa, questi ultimi, o farneticano o hanno invece fatto finta, fino ad oggi, di non sapere nulla e solo quando una parte consistente della popolazione si è ribellata, perché venuta a conoscenza, si sono immediatamente mossi.
Ma d'altronde, se fossi così, cosa aspettarsi da chi governa solo in funzione di un proprio ego politico personale e non perché spinto da veri interessi collettivi.
Per quanto riguarda la nota, inviata lo scorso 20 settembre, sono convinto che qualcuno dei consiglieri comunali che sostengono quest’Amministrazione l'abbia sicuramente letto.
Dott. Giacomo Biviano ( Consigliere Comunale PD)
A quanti fosse sfuggito lo scorso 20 settembre ho inviato una nota, con tanto di allegati e cartine topografiche, con la quale eccepivo alcune perplessità e mostravo una fondata preoccupazione sulla realizzazione del depuratore nella zona di Canneto dentro, indicandone anche l’esatta posizione.
La nota, indirizzata anche al Sindaco, non ha mai avuto alcun riscontro, nonostante sia stata inviata ancor prima della conferenza dei servizi programmata per il 22 settembre scorso e a tutti i membri della stessa.
Inoltre, della stessa nota ne è stata data ampia diffusione attraverso tutti i notiziari on-line .
Ma evidentemente nessuno aveva preso sul serio quanto scrivevo, nonostante lamentassi un mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale sulla questione, con la conseguenza che adesso si è arrivati a contestare un opera giunta quasi alla fase finale di approvazione.
Mi fa ridere, quindi, apprendere da alcuni comunicati, avvisi di riunione, dichiarazioni o interviste che nessuno sapesse della questione e che di colpo tutti si siano svegliati con questa novità. Mi fa ancora più ridere che alcuni di questi appartengano alla stessa maggioranza che sostiene il Sindaco Bruno, il quale è stato da sempre e in tutti i passaggi ben informato della vicenda ma che evidentemente ha omesso di riferire e di consegnare gli elaborati progettuali anche ai consiglieri della sua maggioranza o comunque ad esso vicini. In alternativa, questi ultimi, o farneticano o hanno invece fatto finta, fino ad oggi, di non sapere nulla e solo quando una parte consistente della popolazione si è ribellata, perché venuta a conoscenza, si sono immediatamente mossi.
Ma d'altronde, se fossi così, cosa aspettarsi da chi governa solo in funzione di un proprio ego politico personale e non perché spinto da veri interessi collettivi.
Per quanto riguarda la nota, inviata lo scorso 20 settembre, sono convinto che qualcuno dei consiglieri comunali che sostengono quest’Amministrazione l'abbia sicuramente letto.
Dott. Giacomo Biviano ( Consigliere Comunale PD)
Canneto e depuratore di MARIO PROFILIO
Riceviamo da Mario Profilio e pubblichiamo:
Chissà perchè... quando leggo notizie che riguardano Canneto e che coinvolgono la cosa pubblica, non mi riferisco quindi alle iniziative lodevoli delle associazioni locali o di privati cittadini o altro, quasi sempre si tratta di notizie negative.
Mai che si parli di soldi in arrivo per cose importanti, ad esempio, l'ampliamento e l'abbellimento del lungomare, l'arricchimento dell'arredo urbano, ecc. ecc. sono fin troppe le cose che si dovrebbero fare a Canneto per poterle dire tutte.
L'ultimo "regalo di Natale" è la notizia sul depuratore a Canneto Dentro, cioè, in sostanza, si dovrebbero fare chilometri e passare "davanti" ad una collocazione strategica e molto più comoda, (ossia pignataro dentro, nell'area oltre i locali della capitaneria in fase di ristrutturazione), per posizionarlo in un'area limitrofa al dissalatore.
Beh, io spero in un ripensamento dei progettisti, e faccio presente che per le "aree disagiate", su cui ricadono discariche o altre strutture penalizzanti, sono previsti dei risarcimenti doverosi da parte delle istituzioni, come la riduzione o la soppressione della tassa sui rifiuti o sulla depurazione. Buon Natale a tutti
Mario Profilio
Chissà perchè... quando leggo notizie che riguardano Canneto e che coinvolgono la cosa pubblica, non mi riferisco quindi alle iniziative lodevoli delle associazioni locali o di privati cittadini o altro, quasi sempre si tratta di notizie negative.
Mai che si parli di soldi in arrivo per cose importanti, ad esempio, l'ampliamento e l'abbellimento del lungomare, l'arricchimento dell'arredo urbano, ecc. ecc. sono fin troppe le cose che si dovrebbero fare a Canneto per poterle dire tutte.
L'ultimo "regalo di Natale" è la notizia sul depuratore a Canneto Dentro, cioè, in sostanza, si dovrebbero fare chilometri e passare "davanti" ad una collocazione strategica e molto più comoda, (ossia pignataro dentro, nell'area oltre i locali della capitaneria in fase di ristrutturazione), per posizionarlo in un'area limitrofa al dissalatore.
Beh, io spero in un ripensamento dei progettisti, e faccio presente che per le "aree disagiate", su cui ricadono discariche o altre strutture penalizzanti, sono previsti dei risarcimenti doverosi da parte delle istituzioni, come la riduzione o la soppressione della tassa sui rifiuti o sulla depurazione. Buon Natale a tutti
Mario Profilio
Depuratore di Canneto Dentro. Ecco come sarà. In anteprima ed in esclusiva le foto
Si fa un gran parlare in questi giorni (se ne parlerà più nello specifico oggi e domani al comune) del depuratore di Canneto Dentro.
In pochi sanno però come sarà la struttura e la sua precisa allocazione.
In anteprima ed in esclusiva su Eolienews vi mostriamo le foto della struttura e della sua allocazione nell'area di Canneto Dentro.
Le foto sono quelle del progetto definitivo consegnato a fine novembre al comune di Lipari. Ricordiamo che nel sito di Canneto Dentro oltre che del depuratore, è previsto un ampliamento del dissalatore e la realizzazione della tanto attesa area artigianale.
La nascita del depuratore in quella zona consentirà agli artigiani di affrancarsi dal costo della realizzazione delle opere primarie di urbanizzazione che saranno fatte, per l'appunto, nel contesto dell'impianto di depurazione.
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