Importantissima vittoria in trasferta per la Ludica Lipari che ha espugnato il campo del Ghibellina, diretta concorrente nella lotta per sfuggire ai play-out.
Dopo un primo tempo chiusosi sullo zero a zero gli uomini del presidente Peppe Cirino sono passati in vantaggio con capitan Currò.
Dopo la rete del pari realizzata da Nava il gol-partita è stato messo a segno da Licari in rovesciata.
Il portiere Billè ha parato un calcio di rigore, "gentilmente" concesso ai padroni di casa dall'arbitro.
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sabato 22 gennaio 2011
Di tutto un po
Distretto delle isole e degli Arcipelaghi di Sicilia- Comunicato stampa- TravelexpoIn, in programma dal 28 al 30 gennaio a Palermo, al San Paolo Palace, terrà a battesimo il costituendo Distretto delle isole e degli Arcipelaghi di Sicilia sotto le cui insegne sarà presentata l'offerta di eccellenza proposta da Eolie, Pantelleria, Egadi e Pelagie. Una partecipazione significativa che auspica l’atteso riconoscimento ufficiale da parte dell'assessorato regionale al Turismo.
Anna Spinella (Assessore al turismo del Comune di Lipari - Ente capofila del costituendo Distretto Isole ed Arcipelaghi di Sicilia)
Anna Spinella (Assessore al turismo del Comune di Lipari - Ente capofila del costituendo Distretto Isole ed Arcipelaghi di Sicilia)
La Cassazione conferma: sette anni all'ex presidente della Regione Sicilia, Cuffaro
La Seconda Sezione Penale della Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, ha confermato la condanna a sette anni di reclusione inflitta in secondo grado a Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia. La sentenza per lui diventa quindi definitiva e rischia ora il carcere. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali di Cuffaro ed ha confermato la tesi dei giudici della Corte d'Appello di Palermo che lo hanno ritenuto responsabile di favoreggiamento nei confronti di Cosa Nostra e di violazione del segreto istruttorio.
DIFESA, SENTENZA CHE DESTA STUPORE "E' una sentenza che desta grande stupore". Questo il commento dell'avvocato Oreste Dominioni, uno dei difensori di Salvatore Cuffaro, dopo la lettura della sentenza della seconda sezione penale della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna dell'ex governatore della Regione Sicilia a 7 anni di reclusione per favoreggiamento di Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio. "La procura generale - ha detto ancora l'avvocato Dominioni - ieri con una requisitoria molto argomentata aveva chiesto l'annullamento con rinvio della condanna escludendo l'aggravante mafiosa".
E CUFFARO VA A COSTITUIRSI A REBIBBIA "Adesso vado a costituirmi a Rebibbia". Lo ha annunciato Salvatore Cuffaro ai giornalisti lasciando la sua abitazione. "Mi appresto a scontare la mia pena - ha ribadito - come è giusto che sia per uno che e' stato condannato con grande fiducia nelle istituzioni che in questa prova ho visto crescere nella cultura. Contento di questo ho trasferito questo messaggio ai miei figli e alla mia famiglia". Ha concluso visibilmente commosso.
DIFESA, SENTENZA CHE DESTA STUPORE "E' una sentenza che desta grande stupore". Questo il commento dell'avvocato Oreste Dominioni, uno dei difensori di Salvatore Cuffaro, dopo la lettura della sentenza della seconda sezione penale della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna dell'ex governatore della Regione Sicilia a 7 anni di reclusione per favoreggiamento di Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio. "La procura generale - ha detto ancora l'avvocato Dominioni - ieri con una requisitoria molto argomentata aveva chiesto l'annullamento con rinvio della condanna escludendo l'aggravante mafiosa".
E CUFFARO VA A COSTITUIRSI A REBIBBIA "Adesso vado a costituirmi a Rebibbia". Lo ha annunciato Salvatore Cuffaro ai giornalisti lasciando la sua abitazione. "Mi appresto a scontare la mia pena - ha ribadito - come è giusto che sia per uno che e' stato condannato con grande fiducia nelle istituzioni che in questa prova ho visto crescere nella cultura. Contento di questo ho trasferito questo messaggio ai miei figli e alla mia famiglia". Ha concluso visibilmente commosso.
LIPARI & MEGAPORTO…..ED ALTRO (di Aldo Natoli)
L’articolo pubblicato a firma del Dott. Eduardo Bongiorno, mi spinge a tornare sul sempre più attuale problema. Caro amico, sono pienamente d'accordo che tutte le opinioni vanno rispettate e servono a riflettere per conoscere meglio quella propria. Ma il problema non è quello di fare la conta dei “si” e dei “no”, perché nessuno per principio è contro la portualità che, come tu ben affermi è necessaria per uno sviluppo turistico, e mi permetto aggiungere, sociale, dell’intero Arcipelago Eoliano. Ma tutti chiediamo la realizzazione di strutture portuali a misura d’isola. Mi permetto pertanto suggerirti di esaminare con attenzione il progetto anzichè giudicare sul "mi ha detto il progettista". Dalla tua analisi e conclusione, che si concretizza con “il fine giustifica il mezzo” , ritengo che manchi una riflessione che a dire il vero da un cultore delle tradizioni eoliane mi sarei aspettato: il rispetto dell'ambiente e del territorio, in particolare delle due marine. Tu ritieni che trasformare Lipari in Teneriffe, sacrificare una parte di territorio, sia un’operazione di poco conto dinanzi ad una quantità di denaro che questa trasformazione farebbe giungere nelle tasche degli abitanti di tutte le sette isole. Ma mi domando che senso ha tutto il tuo apprezzabile e lodevole lavoro di ricerca e di conservazione di un patrimonio inestimabile di attrezzi ed arredi che attiene alla vita umile della popolazione dell’isola ed alle sue secolari tradizioni, se poi sei convinto che il territorio si può sfruttare e trasformare a proprio piacimento, purchè produca ricchezza. E poco importa se per pochi. La differenza che esiste tra le Isole Eolie e altre località che “dal niente si sono inventate tutto”, che comunque restano località senza anima, senza identità è proprio in questo. Noi abbiamo un patrimonio storico e naturalistico unico al Mondo che se opportunamente conservato e valorizzato ci consente di essere ricchi. Non credi che mano attenta ed illuminata possa: 1) realizzare un porto commerciale sicuro che consenta anche l’attracco a navi da crociera del tipo Club Med, perché l’attracco di questa stazza di navi prevede il progetto? 2) , un porto turistico che consenta da Bagnamare a Pignataro l’attracco a 540 natanti (idea Prof. Cicala), senza cementificare tutta Marina Lunga e Marina Corta (con l’attuale situazione trovano ormeggio circa 300 natanti), senza bendare le case di Marina Lunga con un muro che raggiunge mt. 3,50, perché questo prevede il progetto? 3) non creare attività commerciali di vario tipo, perché questo prevede il progetto, che non hanno alcuna giuridica attinenza con la diretta fruizione del mare, e che rappresentano un evidente carico urbanistico? Dietro la progettazione portuale si cela un massiccio insediamento urbanistico che sconvolgerà il territorio, così come con molta acutezza ha rilevato l’Avv.to Salvatore Leone nel commento pubblicato, per creare un grande business, attingendo, tra l’altro, a finanziamenti europei per la sua realizzazione. Così facendo, caro amico, si impoverisce l’economia dell’isola per favorire il sorgere di una nuova economia a vantaggio di una società privata. Questo è l’aspetto che bisogna maggiormente attenzionare. Per costruire il tuo albergo ti è stata chiesta la redazione di un business plan. Guarda bene tra le carte se esiste questo importante documento e, se non lo trovi, domandati il perché. Cerca lo skyline che consente di sovrapporre l’opera con l’abitato di Marina Lunga dal mare, e se non lo trovi domandati: perché? Domandati anche perché a tanti imprenditori eoliani, che proponevano insediamenti turistici e commerciali all’interno dei 150 mt. dal mare (vincolo F4), non è stato consentito di accedere al Patto Territoriale delle Isole Eolie, mentre a Condotte d’Acqua dovremmo consentire di realizzare all’interno di questo vincolo svariate migliaia di volumi per opere che non sono a diretta fruizione del mare ma a diretta fruizione di quanti sbarcano nella struttura portuale.
Vedi caro amico, i villeggianti e gli abitanti di Panarea con la loro protesta hanno ottenuto che sull’isola non venisse realizzata alcuna illuminazione sulle pubbliche strade e palificazione per non alterare la suggestione che Panarea sprigiona nelle ore serali e notturne. Quindi è possibile realizzare opere “indispensabili per un salto di qualità del turismo delle nostre isole” che siano compatibili con il territorio, l’ambiente e l’originalità locale. Occorre, quindi, valutare bene l’ambiente isolano e le esperienze storiche della nostra architettura per conservare e progettare tutto nella giusta dimensione, alla luce delle nuove esigenze e della cangiante realtà di vita, ed in relazione dell’avvenire turistico del nostro arcipelago. Bisogna immedesimarsi nelle condizioni di uomini che vivono nel Terzo millennio, sceverando tutti gli errori in cui gli uomini della nostra epoca sono incorsi e salvando della nostra epoca tutto il meglio che essa ha segnato. Solo con questa prerogativa mentale è possibile l’esplorazione e quindi l’intervento in questo delicatissimo territorio e tessuto urbano, tanto prezioso quanto unico.
Vedi caro amico, i villeggianti e gli abitanti di Panarea con la loro protesta hanno ottenuto che sull’isola non venisse realizzata alcuna illuminazione sulle pubbliche strade e palificazione per non alterare la suggestione che Panarea sprigiona nelle ore serali e notturne. Quindi è possibile realizzare opere “indispensabili per un salto di qualità del turismo delle nostre isole” che siano compatibili con il territorio, l’ambiente e l’originalità locale. Occorre, quindi, valutare bene l’ambiente isolano e le esperienze storiche della nostra architettura per conservare e progettare tutto nella giusta dimensione, alla luce delle nuove esigenze e della cangiante realtà di vita, ed in relazione dell’avvenire turistico del nostro arcipelago. Bisogna immedesimarsi nelle condizioni di uomini che vivono nel Terzo millennio, sceverando tutti gli errori in cui gli uomini della nostra epoca sono incorsi e salvando della nostra epoca tutto il meglio che essa ha segnato. Solo con questa prerogativa mentale è possibile l’esplorazione e quindi l’intervento in questo delicatissimo territorio e tessuto urbano, tanto prezioso quanto unico.
Megaporto e la perla orientale (di Nando Bianchi)
Gent: Redazione,
in merito soluzione megaporto desideravo mettere in evidenza una perla orientale che dovrebbe farci riflettere e che recita: “ La terra che abitiamo non è un eredità dei nostri padri ma un prestito dei nostri figli.
Ciao Nando
in merito soluzione megaporto desideravo mettere in evidenza una perla orientale che dovrebbe farci riflettere e che recita: “ La terra che abitiamo non è un eredità dei nostri padri ma un prestito dei nostri figli.
Ciao Nando
Mini-bus a fuoco nella notte a Pianoconte. Quasi certa la natura dolosa
In fiamme nella notte nella frazione liparese di Pianoconte il mini-bus della ditta Urso che, al mattino, dalla piccola frazione trasporta sino a Lipari centro gli studenti che frequentano l'istituto superiore "Conti".
Era parcheggiato, così come consuetudine, sulla strada provinciale, in prossimità dell'abitazione dell'autista Giovanni Natoli.
L'incendio, che ha praticamente distrutto il mezzo, si è sviluppato subito dopo la mezzanotte. Considerando che il pulmino era fermo dal primo pomeriggio appare quasi certa l'origine dolosa.
Sul posto non appena allertati sono intervenuti con due mezzi i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari (caposquadra Francesco Arena) che ben poco hanno potuto fare per evitare che il mezzo andasse praticamente distrutto. Con il loro intervento hanno comunque evitato che le fiamme potessero propagarsi nella zona circostante ed interessare abitazioni e vegetazione.
I pompieri subito dopo aver domato le fiamme hanno avviato le verifiche per accertare le modalità dell'incendio che, ripetiamo, appare di natura dolosa.
Sull'episodio una indagine è stata aperta anche dai carabinieri.
Pumex. I creditori dicono si al concordato. Evitato il fallimento (Gazzetta del Sud)
I creditori dicono si al concordato. Un atto determinante per il salvataggio dal fallimento della "Pumex spa", la società rappresentata dall'industriale Enzo D'Ambra oberata dai debiti e per questo in liquidazione, che si occupava dell'estrazione e della lavorazione della pomice dalle cave bianche di Porticello e Aquacalda di Lipari.
Ieri i creditori, sia i privilegiati (erario, enti previdenziali e assistenziali, dipendenti, artigiani, cooperative professionisti), sia i chirografari (le circa cinque banche e altri), hanno votato a maggioranza l'accettazione del concordato, ritenuto conveniente, in quanto dai soli immobili che la Pumex intenderebbe trasformare con finalità turistiche, si stima che possano essere incassate somme tali da soddisfare ampiamente l'intero ammontare dei crediti, oltre agli interessi. La votazione palese è avvenuta dinanzi al giudice delegato Assunta Cardamone. Il perito, nominato in precedenza dallo stesso giudice, l'ing. Cosimo Scilipoti, ha stimato il valore dei beni aziendali ubicati ad Acquacalda e Porticello di Lipari, indicando possibili ricavi per circa 30 milioni di euro, somma questa che consentirebbe di pagare i debiti che nel complesso ammonterebbero a circa 10 milioni. Una stima, fatta dal consulente del tribunale, il commercialista Giovanni genovese, sensibilmente inferiore a quella che era stata presentata dalla stessa Pumex in sede di proposta del concordato preventivo. Con la proposta di concordato presentata e adesso accettata dalla maggioranza dei creditori, prima di tutto bisognerà pagare i dipendenti rimasti senza lavoro ai quali spettano il Tfr e altri emolumenti non corrisposti. A seguire le numerose banche, circa cinque istituti di credito, con le quali l'azienda aveva lasciato insoluti – fin dalla cessazione dell'attività interrotta dal sequestro giudiziario delle cave –, consistenti debiti per un ammontare stimato di poco più della metà del debito complessivo di 10 milioni di euro. A fronte dei debiti accumulati e insoluti, la Pumex, ha offerto la vendita degli immobili, terreni e soprattutto capannoni e fabbricati ubicati nell'area di Porticello, di proprietà della società. I beni immobiliari – secondo una stima avanzata dalla stessa Pumex – considerando la destinazione e l'impiego futuro che ne vorrebbe fare l'azienda con il cambio di destinazione d'uso, avrebbero sul mercato un valore stimato dall'azienda, di ben 40 milioni di euro, ridotti dal perito ad una previsione di 30 milioni di euro.
Il tempo di ammortamento chiesto ai creditori dalla Pumex per ripianare i debiti è di un massimo di quattro anni. Perché il piano sia operativo, bisognerà ancora attendere l'udienza del prossimo 18 febbraio, quando le banche che ieri attraverso i rispettivi legali hanno dato l'assenza al concordato, dovranno formalizzare il deposito delle deleghe autenticate dagli Istituti bancari. Una formalità.
Soddisfatto dell'esito del voto espresso dai creditori l'industriale Vincenzo D'Ambra, presente ieri in udienza con i suoi legali, gli avv. Gaetano Franchina e Franco Maria Merlino, entrambi del foro di Catania. «Aspetteremo per la prossima udienza la formalizzazione del voto da parte degli altri creditori che oggi (ieri per chi legge) hanno dato l'assenso alla procedura. Con fiducia e massimo impegno costruttivo».
I creditori si sarebbero ritenuti soddisfatti perché, sulla base della stima dei beni, oltre alla sorte capitale recuperabile per intero, vedrebbero pagati anche i relativi interessi. Così per i lavoratori, ma anche per le banche. Nella relazione iniziale redatta all'atto della richiesta del concordato, il consulente Genovese, incaricato di vagliare la fattibilità del piano di rientro con i creditori, sottolinea che l'azienda stima i beni immobiliari in ragione della ipotetica futura diversa destinazione d'uso nello strumento urbanistico di Lipari in via di definizione. L'azienda infatti nella proposta presentata avrebbe ipotizzato come destinazione urbanistica per gli immobili di Porticello quella turistico alberghiera. È evidente che assumerà un ruolo importante nella vicenda il mondo politico eoliano. Un dato è certo: è stato evitato il fallimento della "Pumex spa" che avrebbe comportato la vendita all'asta dei beni.(l.o.)
Ieri i creditori, sia i privilegiati (erario, enti previdenziali e assistenziali, dipendenti, artigiani, cooperative professionisti), sia i chirografari (le circa cinque banche e altri), hanno votato a maggioranza l'accettazione del concordato, ritenuto conveniente, in quanto dai soli immobili che la Pumex intenderebbe trasformare con finalità turistiche, si stima che possano essere incassate somme tali da soddisfare ampiamente l'intero ammontare dei crediti, oltre agli interessi. La votazione palese è avvenuta dinanzi al giudice delegato Assunta Cardamone. Il perito, nominato in precedenza dallo stesso giudice, l'ing. Cosimo Scilipoti, ha stimato il valore dei beni aziendali ubicati ad Acquacalda e Porticello di Lipari, indicando possibili ricavi per circa 30 milioni di euro, somma questa che consentirebbe di pagare i debiti che nel complesso ammonterebbero a circa 10 milioni. Una stima, fatta dal consulente del tribunale, il commercialista Giovanni genovese, sensibilmente inferiore a quella che era stata presentata dalla stessa Pumex in sede di proposta del concordato preventivo. Con la proposta di concordato presentata e adesso accettata dalla maggioranza dei creditori, prima di tutto bisognerà pagare i dipendenti rimasti senza lavoro ai quali spettano il Tfr e altri emolumenti non corrisposti. A seguire le numerose banche, circa cinque istituti di credito, con le quali l'azienda aveva lasciato insoluti – fin dalla cessazione dell'attività interrotta dal sequestro giudiziario delle cave –, consistenti debiti per un ammontare stimato di poco più della metà del debito complessivo di 10 milioni di euro. A fronte dei debiti accumulati e insoluti, la Pumex, ha offerto la vendita degli immobili, terreni e soprattutto capannoni e fabbricati ubicati nell'area di Porticello, di proprietà della società. I beni immobiliari – secondo una stima avanzata dalla stessa Pumex – considerando la destinazione e l'impiego futuro che ne vorrebbe fare l'azienda con il cambio di destinazione d'uso, avrebbero sul mercato un valore stimato dall'azienda, di ben 40 milioni di euro, ridotti dal perito ad una previsione di 30 milioni di euro.
Il tempo di ammortamento chiesto ai creditori dalla Pumex per ripianare i debiti è di un massimo di quattro anni. Perché il piano sia operativo, bisognerà ancora attendere l'udienza del prossimo 18 febbraio, quando le banche che ieri attraverso i rispettivi legali hanno dato l'assenza al concordato, dovranno formalizzare il deposito delle deleghe autenticate dagli Istituti bancari. Una formalità.
Soddisfatto dell'esito del voto espresso dai creditori l'industriale Vincenzo D'Ambra, presente ieri in udienza con i suoi legali, gli avv. Gaetano Franchina e Franco Maria Merlino, entrambi del foro di Catania. «Aspetteremo per la prossima udienza la formalizzazione del voto da parte degli altri creditori che oggi (ieri per chi legge) hanno dato l'assenso alla procedura. Con fiducia e massimo impegno costruttivo».
I creditori si sarebbero ritenuti soddisfatti perché, sulla base della stima dei beni, oltre alla sorte capitale recuperabile per intero, vedrebbero pagati anche i relativi interessi. Così per i lavoratori, ma anche per le banche. Nella relazione iniziale redatta all'atto della richiesta del concordato, il consulente Genovese, incaricato di vagliare la fattibilità del piano di rientro con i creditori, sottolinea che l'azienda stima i beni immobiliari in ragione della ipotetica futura diversa destinazione d'uso nello strumento urbanistico di Lipari in via di definizione. L'azienda infatti nella proposta presentata avrebbe ipotizzato come destinazione urbanistica per gli immobili di Porticello quella turistico alberghiera. È evidente che assumerà un ruolo importante nella vicenda il mondo politico eoliano. Un dato è certo: è stato evitato il fallimento della "Pumex spa" che avrebbe comportato la vendita all'asta dei beni.(l.o.)
venerdì 21 gennaio 2011
Di tutto un po
La "Lipari porto" ha incontrato la Federalberghi- Proseguono gli incontri della società "Lipari porto" per l'illustrazione del progetto di rifunzionalizzazione della rada di Lipari. Oggi pomeriggio si è tenuto l'incontro con la Federalberghi delle isole Eolie. L'incontro era stato richiesto dall'associazione degli operatori del settore ricettivo.
Sicilia, Galioto responsabile organizzativo - Il senatore Vincenzo Galioto è stato nominato responsabile organizzativo regionale dell’Udc siciliano. Lo comunica, in una nota, il coordinatore regionale del partito, Gianpiero D'Alia. "La nomina si muove nella logica della riorganizzazione del partito a livello regionale, che ha bisogno della preziosa collaborazione del collega Galioto”, afferma D’Alia.
SICILIA: CORPO FORESTALE REGIONE RICONOSCIUTO POLIZIA AMBIENTALE
Si rafforza il ruolo del Corpo forestale della Regione siciliana, con l'approvazione alla Camera in via definitiva del disegno di legge "Disposizioni in materia di etichettatura e di qualita' dei prodotti alimentari", che prevede espressamente che il personale del Corpo forestale delle Regioni a Statuto speciale entri stabilmente a far parte delle sezioni di polizia giudiziaria istituite presso ogni Procura della Repubblica.
Soddisfazione e' stata espressa dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dall'assessore al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma.
"Con l'approvazione di questa norma - ha commentato Lombardo - il Corpo forestale della Regione e' a tutti gli effetti la quarta forza di Polizia nel territorio siciliano che, cominciando dalla difesa del patrimonio boschivo, ha con il tempo assunto sempre nuove e piu' rilevanti funzioni. Ha inoltre un profondo significato simbolico da punto di vista della specialita' autonomistica - ha aggiunto - perche' va nella direzione dell'applicazione del Titolo IV dello Statuto siciliano sulle funzioni di Polizia nell'isola".
"E' il definitivo riconoscimento della Forestale - ha detto Sparma - come forza di polizia specializzata nella tutela del patrimonio ambientale e nell'azione di contrasto alle ecomafie. Discariche abusive, inquinamento delle falde acquifere, distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, abusivismo edilizio, frodi agroalimentari saranno da oggi ancor di piu' al centro dell'azione del Corpo, che puo' essere incaricato di ogni tipo di indagini".
Soddisfazione e' stata espressa dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e dall'assessore al Territorio e Ambiente, Gianmaria Sparma.
"Con l'approvazione di questa norma - ha commentato Lombardo - il Corpo forestale della Regione e' a tutti gli effetti la quarta forza di Polizia nel territorio siciliano che, cominciando dalla difesa del patrimonio boschivo, ha con il tempo assunto sempre nuove e piu' rilevanti funzioni. Ha inoltre un profondo significato simbolico da punto di vista della specialita' autonomistica - ha aggiunto - perche' va nella direzione dell'applicazione del Titolo IV dello Statuto siciliano sulle funzioni di Polizia nell'isola".
"E' il definitivo riconoscimento della Forestale - ha detto Sparma - come forza di polizia specializzata nella tutela del patrimonio ambientale e nell'azione di contrasto alle ecomafie. Discariche abusive, inquinamento delle falde acquifere, distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, abusivismo edilizio, frodi agroalimentari saranno da oggi ancor di piu' al centro dell'azione del Corpo, che puo' essere incaricato di ogni tipo di indagini".
Perimetrazione parco archeologico. Riunione informale al comune
Riunione informale stamani a Lipari nella stanza del primo cittadino, Mariano Bruno per quanto riguarda la perimetrazione del parco archeologico.
Vi hanno preso parte anche il direttore Spigo, la dottoressa Martinelli, l'asssessore Ferlazzo e i geometri Sulfaro e Furnari.
Si tratta di uno dei primi passi verso la perimetrazione
Vi hanno preso parte anche il direttore Spigo, la dottoressa Martinelli, l'asssessore Ferlazzo e i geometri Sulfaro e Furnari.
Si tratta di uno dei primi passi verso la perimetrazione
La giunta Bruno riconosce quattro associazioni di musica popolare e amatoriale di interesse comunale.
La Giunta Comunale di Lipari il 18 Gennaio u.s. dando corso alla nota del 3 Dicembre 2010 trasmessa dal Presidente del Tavolo Nazionale Musica Popolare e Amatoriale, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con decreto del 4 Marzo 2010, ha riconosciuto quale Associazioni di musica popolare e amatoriale di interesse comunale il “Corpo Musicale Bandistico Città di Lipari”, il “Corpo Musicale Bandistico San Bartolomeo”, la “Compagnia Popolare Liparense” ed il Gruppo Folclorico “Cantori Popolari delle Isole Eolie”.
Riconoscimenti questi che rientrano nella serie di iniziative che a livello Nazionale sono in corso in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Gli Assessori allo Spettacolo ed alla Cultura
(Rag. Corrado Giannò, Dott. Ivan Ferlazzo)
Al via i corsi per volontari della Croce Rossa per Panarea, Filicudi e Stromboli. A Vulcano parte il secondo corso
Come già riportato in un precedente articolo l'emergenza-urgenza nelle isole minori del comune di Lipari è ad una svolta grazie a una sinergia tra l'Amministrazione Bruno e la Croce Rossa Italiana (sezione provinciale di Messina).
Tutte le isole minori del comune di Lipari, ad eccezione di Alicudi (che non possiede un tracciato stradale), saranno dotate di ambulanze e avranno dei volontari della Croce Rossa abilitati al loro utilizzo.
In tale contesto stamattina hanno preso il via i corsi per i volontari della Croce Rossa di Panarea, Filicudi e di Stromboli.
Oltre agli aspiranti volontari, e ad alcuni volontari operanti a Lipari, erano presenti nell'aula consiliare del comune di Lipari i rappresentanti delle circoscrizioni (compresa quella di Vulcano dove nel pomeriggio partirà il secondo corso), l'assessore Massimo D'Auria e il commissario provinciale volontari del soccorso della Cri, Grazia Costa.
Tutte le isole minori del comune di Lipari, ad eccezione di Alicudi (che non possiede un tracciato stradale), saranno dotate di ambulanze e avranno dei volontari della Croce Rossa abilitati al loro utilizzo.
In tale contesto stamattina hanno preso il via i corsi per i volontari della Croce Rossa di Panarea, Filicudi e di Stromboli.
Oltre agli aspiranti volontari, e ad alcuni volontari operanti a Lipari, erano presenti nell'aula consiliare del comune di Lipari i rappresentanti delle circoscrizioni (compresa quella di Vulcano dove nel pomeriggio partirà il secondo corso), l'assessore Massimo D'Auria e il commissario provinciale volontari del soccorso della Cri, Grazia Costa.
Attualità della "controversia liparitana" (di Michele Giacomantonio)
Il Centro Studi di Lipari si appresta a celebrare i trecento anni della "controversia liparitana" cioè dagli effetti prodotti, non solo a Lipari ed in Sicilia, ma addirittura a livello internazionale dalla vendita di una modesta partita di ceci appartenenti alla Mensa vescovile. Ritengo questa decisione non solo importante per Lipari ma ricca di significato proprio nelle vicende di questi giorni. Infatti non si tratta solo di una vicenda del passato. Già Leonardo Sciascia nel 1969 pubblicò una "Recitazione" di questa vicenda proprio per sostenere la sua attualità. E dedicò il suo testo ad Alexander Dubcek che aveva visto schiacciata la "primavera" di Praga dai carri armati sovietici. Infatti la tesi di Sciascia era duplice: la battaglia combattuta dal Regno di Sicilia al tempo del governo di Vittorio Amedeo di Savoia ( 1714-1718) era giusta perchè aveva per obiettivo la laicità dello Stato come giusta era la battaglia di Dubcek che aveva per obiettivo la libertà della Cecoslovacchia. Di più, sostiene Sciascia, le battaglie giuste anche se vengono schiacciate nell'immediato trionfano nel tempo. Così è stato per le ragioni di chi si battè, in Sicilia, contro le pretese della S. Sede, e così sarà per chi si battè, a Praga, contro l'imperialismo sovietico.
Ma fu veramente la "controversia liparitana" una battaglia fra una parte illuminata ed una retriva e codina? Stava veramente nascendo in Sicilia, allora, - per riprendere la tesi di Sciascia - una nuova classe dirigente come mai ve n'erano state e come mai più se ne avranno? Una classe dirigente che verrà schiacciata dalla restaurazione del 1719 quando i Savoia saranno sostituiti prima dagli spagnoli e poi dagli austriaci e si arrivò ad "trattato di accomodamento" fra S. Sede e Stato di Sicilia? Dico, con tutta sincerità, che mi sembra difficile sostenere oggi questa tesi. In realtà, come cerco di dimostrare nel saggio che verrà pubblicato dal Centro Studi, il nodo della "controversia" non stava tra posizioni illuminate e posizioni retrive ma fra due tipi di potere, il potere statale ed il potere ecclesiale o meglio ecclesiastico che, rispondendo alla dinamica propria di ogni potere, tendono a tracimare dai propri limiti cercando di imporsi in termini assoluti sul territorio. E questo tanto più quando i confini fra le varie sfere di potere non sono così netti. E' vero infatti che la Chiesa nel 700 svolgeva delle funzioni giurisdizionali che sconfinavano nel potere dello Stato ma era anche vero che lo Stato di Sicilia, per via della Legazia Apostolica, aveva assunto delle funzioni - nomina dei vescovi, ad esempio - che investivano direttamente le competenze ecclesiastiche. Comunque proprio in questo mi sembra che stia oggi l'attualità della "controversia liparitana": una forte riflessione sul potere, sulla sua pervasività, sulla sua insofferenza a stare in confini predefiniti, sulla tendenza a prevaricare nei confronti di altri poteri.Si pensi, solo per fare un esempio, a che cosa sta accadendo oggi in Italia fra potere politico e potere della magistratura.
Michele Giacomantonio
Io amo il mio scoglio (di Piero Roux)
Rispetto l'opinione ma non condivido una sola virgola dell'assunto esposto dall'amico Bongiorno sul Megaporto e, non avendo alberghi, non scrivo per "miseri privatissimi interessi di bottega".
Le Eolie sono un territorio unico, conosciute universalmente e riconosciute quali Patrimonio dell'Umanità esclusivamente per la loro conformazione vulcanica e geomorfologica.
Paesaggi d'incanto che hanno attirato "viaggiatori" e poeti, verrebbero ( con questa opera faraonica) deturpati irrimediabilmente nella totale indifferenza (al momento ) degli organi preposti al controllo del territorio e ambiente: Regionale, Provinciael e locale.
Sono favorevole ad un porto che metta in sicurezza l'attracco delle navi da linea e della locale flotta di natanti. Sono daccordo ad un porticciolo turistico ma, di ridotte dimensioni... sono daccordo a tutto ciò che possa integrarsi armoniosamente con il territorio senza snaturare il paesaggio.
Appunto perchè viviamo di turismo dobbiamo poter dare ai futuri clienti ciò che li ha attirati inizialmente verso queste isole: armonia sociale, paesaggi incontaminati ( e ripuliti dalle discariche), buona cucina (possibilmente nostrana), accoglienza e scambio culturale e soprattutto gentilezza e professionalità.
Ma, soprattutto e prima di tutto, dobbiamo ripulire le nostre isole da immondizia e politici inconpetenti e poter creare professionalità nel settore turismo istituendo corsi ad hoc.
- Si dovrebbe, a mio avviso, regolamentare con piani particolareggiati: la concessione del suolo pubblico, i concertini serali da bar, l' alternanza di apertura dei locali pubblici nei mesi invernali;
- Si dovrebbero rendere disponibili le spiagge (ripascimento e messa in sicurezza ove occorra e costante pulizia )
- Si dovrebbe annullare "l'accattonaggio portuale" di alieni propositori di "affitto motorini", " taxi-giro dell'isola", "gita in barca", "affitto monolocale" ecc...
-Si dovrebbe puntare sulla produzione e commercializzazione di prodotti locali (artigianato, conservazione di prodotti della pesca, conservazione di prodotti della campagna)
- Si dovrebbe prestare più controllo al decoro urbano tramite piani particolareggiati sulla: cura dei giardini limitrofi alle strade, ringhiere (molte ancora fatte con reti da letto, lamiere e quant'altro); insomma facendo rimuovere tutto ciò che disturba una visione armonica ed il concetto del bello ( propongo addirittura un assessorato ad hoc)
- Si dovrebbe - ancora- prestare più cura al territorio tramite il ripristino dei vecchi sentieri, un più costante disserbamento delle strade, un maggior controllo ( in estate) del centro storico da parte dei Vigili urbani.
La mia non vuole essere la ricetta di chi ha capito tutto ma un contributo alla crescita sostenibile di questa porzione di mondo.
Le Eolie non hanno bisogno di Megaporti per fare turismo ma di gente che ama. Che ami il proprio lavoro ed accolga il visitatore con amore e gentilezza, che ami il proprio territorio e lo preservi dal lordume e dalle speculazioni, che ami la propria cultura al punto da essere fiero nel renderla partecipe
Caro amico Edoardo....io amo visceralmente il mio scoglio e non sono contro il progresso ma, resto contrario a megaporti e aviopiste.
Piero Roux
Le Eolie sono un territorio unico, conosciute universalmente e riconosciute quali Patrimonio dell'Umanità esclusivamente per la loro conformazione vulcanica e geomorfologica.
Paesaggi d'incanto che hanno attirato "viaggiatori" e poeti, verrebbero ( con questa opera faraonica) deturpati irrimediabilmente nella totale indifferenza (al momento ) degli organi preposti al controllo del territorio e ambiente: Regionale, Provinciael e locale.
Sono favorevole ad un porto che metta in sicurezza l'attracco delle navi da linea e della locale flotta di natanti. Sono daccordo ad un porticciolo turistico ma, di ridotte dimensioni... sono daccordo a tutto ciò che possa integrarsi armoniosamente con il territorio senza snaturare il paesaggio.
Appunto perchè viviamo di turismo dobbiamo poter dare ai futuri clienti ciò che li ha attirati inizialmente verso queste isole: armonia sociale, paesaggi incontaminati ( e ripuliti dalle discariche), buona cucina (possibilmente nostrana), accoglienza e scambio culturale e soprattutto gentilezza e professionalità.
Ma, soprattutto e prima di tutto, dobbiamo ripulire le nostre isole da immondizia e politici inconpetenti e poter creare professionalità nel settore turismo istituendo corsi ad hoc.
- Si dovrebbe, a mio avviso, regolamentare con piani particolareggiati: la concessione del suolo pubblico, i concertini serali da bar, l' alternanza di apertura dei locali pubblici nei mesi invernali;
- Si dovrebbero rendere disponibili le spiagge (ripascimento e messa in sicurezza ove occorra e costante pulizia )
- Si dovrebbe annullare "l'accattonaggio portuale" di alieni propositori di "affitto motorini", " taxi-giro dell'isola", "gita in barca", "affitto monolocale" ecc...
-Si dovrebbe puntare sulla produzione e commercializzazione di prodotti locali (artigianato, conservazione di prodotti della pesca, conservazione di prodotti della campagna)
- Si dovrebbe prestare più controllo al decoro urbano tramite piani particolareggiati sulla: cura dei giardini limitrofi alle strade, ringhiere (molte ancora fatte con reti da letto, lamiere e quant'altro); insomma facendo rimuovere tutto ciò che disturba una visione armonica ed il concetto del bello ( propongo addirittura un assessorato ad hoc)
- Si dovrebbe - ancora- prestare più cura al territorio tramite il ripristino dei vecchi sentieri, un più costante disserbamento delle strade, un maggior controllo ( in estate) del centro storico da parte dei Vigili urbani.
La mia non vuole essere la ricetta di chi ha capito tutto ma un contributo alla crescita sostenibile di questa porzione di mondo.
Le Eolie non hanno bisogno di Megaporti per fare turismo ma di gente che ama. Che ami il proprio lavoro ed accolga il visitatore con amore e gentilezza, che ami il proprio territorio e lo preservi dal lordume e dalle speculazioni, che ami la propria cultura al punto da essere fiero nel renderla partecipe
Caro amico Edoardo....io amo visceralmente il mio scoglio e non sono contro il progresso ma, resto contrario a megaporti e aviopiste.
Piero Roux
Per i judoka eoliani trasferta a Taranto
(Adalgisa Ferlazzo) Questo fine settimana la nostra associazione sportiva sarà in trasferta a Taranto per partecipare alla competizione di judo denominata “ XIX Città di Taranto TROFEO ITALIA” e “Trofeo Terra Jonica Unica” .
La manifestazione di judo è articolata su 2 giorni:
Sabato si disputerà il Trofeo Terra jonica Unica, gara riservata ad atleti delle Classi Cadetti/e e judo promozionale per i pre agonisti.
Nella Classe Cadette parteciperà la nostra giovane atleta Francesca Cecilia Russo, al primo anno della Classe Cadette, nella fascia dei pre agonisti, judo promozionale, salirà sul tatami Andrea De Salvo, giovanissimo promettente judoka della Classe Fanciulli.
Domenica mattina la competizione proseguirà con la Gara Federale” Città di Taranto “ riservata alla Classe Esordienti B, gara valida per il circuito nazionale del Trofeo Italia, la prima di una serie di competizione che, a fine anno 2011 premierà appunto con l’ambito Trofeo il miglior atleta Esordiente B del 2011 nella varie categorie di peso. Per lo Sporting Club Judo Lipari sarà Salvatore (Totò) Puglisi ad onorare l’impegno agonistico. Il giovane Salvatore ha dimostrato di possedere una buona tecnica di gara, tanta grinta e voglia di mettersi in gioco.
Ci auguriamo quindi che i nostri tre giovani atleti Andrea, Francesca e Salvatore facciano una bella gara
Trent'anni fa la mareggiata che sconvolse Canneto
Come ci ha ricordato ieri l'amico Luigi Profilio oggi ricorre il trentesimo anniversario di una teribile mareggiata che sconvolse Canneto creando danni non indifferenti, costringendo diverse famiglie all'evacuazione dalle case danneggiate, a fughe per sottrarsi al mare in tempesta che invadeva non solo la Marina Garibaldi ma uno spazio ancora maggiore.
Quanto accaduto allora....portò a dei rimedi...efficaci per un certo tempo..ora non più.. Lo sa bene, chi come noi vive a Canneto.
Quanto accaduto allora....portò a dei rimedi...efficaci per un certo tempo..ora non più.. Lo sa bene, chi come noi vive a Canneto.
Nel nostro archivio abbiamo ripescato un articolo sull'argomento che ci invio tempo fa l'amico Massimo Ristuccia ne riproponiamo uno stralcio. Insieme a delle foto
.......ci fu una terribile mareggiata, che colpì soprattutto la frazione di Canneto. Quella mattina tanti di noi senza renderci conto di cosa era successo o stava succedendo prendemmo, come sempre, l´autobus per andare a Lipari all´istituto tecnico, ma si capì subito che gli insegnanti, causa il mare agitato, non erano venuti, i pochi del luogo non potevano stare dietro a tutti, intanto giungevano le prime voci dei danni che il mare aveva fatto, così tornai a casa.
La situazione a Canneto era "disastrosa", buona parte del lungomare era stato spazzato via, in piazza vicino la chiesa si era formato una specie di "lago salato", il piano terra di tante case sul lungo mare era invaso da sabbia sassi, pietre pomice, porte semidistrutte, alcune case più vecchie non erano più sicure, avendo il mare eroso le fondamenta. Raggiungere un capo all´altro del paese era impossibile, la strada o era interrotta o invasa dalla sabbia ed i sassi. Subito dopo si sentirono i primi racconti "drammatici" di chi aveva vissuto quei momenti in prima persona, essendo stato tirato fuori dalla case dai primi soccorritori, magari legati ad una fune di sicurezza in piena mareggiata.
Per me, come credo per i ragazzi della mia generazione fu un´esperienza indimenticabile, c´era un pizzico di curiosità una specie di spirito d´avventura ma presto, vedendo nel frattempo anche gente piangere, si organizzò una macchina di soccorsi spontanea, prima di quelle delle istituzioni o associazioni, ognuno che poteva iniziò subito ad aiutare parenti o amici in vari modi, a ripulire le stanze invase dalla sabbia e dai sassi, dando un momentaneo riparo a quei mobili che si erano "salvati" e che non potevano rimanere in case non più sicure.
Di quel giorno restano delle foto, ma soprattutto il ricordo nella mente di ognuno di noi di un episodio che ci ha fatto maturare, scoprendo valori profondi come la solidarietà.
Confermata l'inagibilità delle aule del Centro giovanile. Studenti a Serra. Ma sulla realizzazione di nuove aule non bisogna abbassare la guardia.
Gazzetta del sud
Salvatore Sarpi
Salvatore Sarpi
Lipari
Resta inagibile alla frequenza degli studenti del "Conti" l'immobile del Centro Giovanile che la Provincia prende da diversi anni in locazione per sopperire alla carenza di aule e "chiuso" mercoledì mattino dai vigili del fuoco per via di un avvallamento del pavimento.
Ieri mattino, alla presenza dell'assessore provinciale Pippo Di Bartolo, del dirigente Vincenzo Carditello, dell'assessore comunale Ivan Ferlazzo, del dirigente scolastico del "Conti" Tommasa Basile, di rappresentanti della Curia, è stato effettuato un sondaggio dai vigili del fuoco dal quale è emerso che il solaio che regge il pavimento interessato è poggiato su travetti in legno che mostrano evidentemente la loro vetustà.
Così come ci ha dichiarato l'ing. Vincenzo Carditello si rende necessario che la Curia faccia effettuare delle prove di carico per verificare e poi superare quelle che sono le reali problematiche al fine di ottenere l'agibilità che faccia rientrare quanto posto in essere dai vigili del fuoco. Si pone, ovviamente, il problema della frequenza scolastica per quei 120 alunni che erano lì ospitati. Di questo si è parlato in una riunione tenutasi subito dopo il sopralluogo su convocazione del sindaco Mariano Bruno e al quale hanno preso parte, oltre ai soggetti presenti al sopralluogo, anche il presidente del consiglio comunale Pino Longo, i consiglieri Rosaria Corda e Antonio Casilli e gli alunni rappresentanti d'istituto.
La preside Basile ha evidenziato a priori che non se la sente assolutamente di fare rientrare gli studenti in quell'immobile. Sono state poi messe sul tavolo le varie alternative per l'immediato. Si è passati da un ulteriore locale messo a disposizione dalla Curia, a dei locali ubicati in località Serra di proprietà di un privato, all'asilo nido comunale di via Sant'Anna dove però occorre un "forte" intervento economico per la ristrutturazione (le ultime due ipotesi sono state prospettate dal sindaco) a dei moduli abitativi che, comunque, arriverebbero non prima della fine dell'anno scolastico. In serata un comunicato stampa della Provincia ha annunciato che è stato raggiunto un accordo per una soluzione tampone, molto provvisoria: il trasferimento di un centinaio di studenti nell'immobile che ospitava l'ufficio tributi.
Resta la richiesta di un immobile che consentirebbe lo spostamento di tutto il liceo ed eviterebbe il continuo andirivieni dei professori dalla sede centrale a quella distaccata. Resta il problema di fondo che non può e non deve essere messo da parte. La realizzazione delle aule promesse da tempo e a seguire del plesso polivalente.
In questo senso l'assessore Di Bartolo ha rassicurato tutti facendo presente che l'iter è in corso. I tempi non saranno brevi. Memori delle promesse degli amministratori provinciali del passato, mai concretizzati, l'invito alle istituzioni locali, ai genitori e agli alunni è a non abbassare la guardia.
Ricevuto replica a Lo Monte ma è bufera nel Mpa
(Gazzetta del sud) Burrasca in casa Mpa, equilibri da ritrovare nei nuovi assetti della Giunta, malumori e fuga di massa dal Pdl. Il quadro politico a Palazzo dei Leoni, con riflessi anche fuori dalla Provincia, è in continua evoluzione. Andiamo con ordine. Due giorni fa il commissario provinciale dell'Mpa Carmelo Lo Monte aveva attaccato duramente il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, accusandolo di atteggiamento ipocrita nella distinzione fatta tra Mpa e Udc, due partiti dalle posizioni politiche identiche ma con conseguenze differenti. Mentre l'Mpa è stato estromesso dalla Giunta, con le revoche degli assessori Daniela Bruno e Gaetano Duca, l'Udc mantiene saldamente le proprie posizioni nell'esecutivo.
La replica di Ricevuto non si è fatta attendere. «Le motivazioni politiche esternate dall'on. Lo Monte – ha dichiarato il presidente della Provincia – dimenticano un aspetto fondamentale dell'attuale dibattito, vale a dire la profonda differenza tra l'odierno confronto politico e le elezioni del 2008. È facile ricordare la collocazione dell'Mpa alle elezioni nazionali, regionali ed amministrative del 2008. In quelle circostanze l'Mpa si presentò ufficialmente come una componente autorevole del centrodestra e nella coalizione di cui faceva parte ottenne il prestigioso ruolo della presidenza della Regione. Tutt'altra storia – ha ribadito invece Ricevuto – la scelta dell'Udc. Il partito di Casini, invece, alle elezioni politiche si schierò in maniera autonoma rispetto al polo di centrodestra, mentre alle regionali ed alle amministrative preferì, coerentemente, presentarsi come alleato della coalizione di centrodestra. Questa collocazione l'Udc, con coerenza, ha continuato a mentenere. Questi – ha concluso Ricevuto – sono fatti non smentibili e su questi fatti il contraddittorio è aperto».
Capitolo chiuso? Difficile. Intanto all'interno dell'Mpa la frattura è totale. Ieri ben trentadue esponenti autonomisti, quelli dell'associazione "Art. 1 – Autonomia e Libertà", con in testa il presidente Alessandro La Cava ed il vice Dino Oteri, si sono autosospesi dal partito, prenendo «le distanze rispetto ad una gestione del movimento che, in sede locale, non ha mai avuto un atteggiamento in linea con le indicazioni dei vertici regionali». Ritenuta «tardiva» la presa di posizione dell'ufficio politico, in un momento «di grande confusione, rappresentati da una classe politica incapace di organizzarsi sul territorio, ma soprattutto incapace di proporre con fermezza i veri temi dell'autonomia».
Polemica anche l'associazione "Autonomie Popolari", di cui fanno parte, tra gli altri, i capigruppo dell'Mpa alla Provincia e al Comune, Roberto Cerreti e Sebastiano Tamà. Loro, insieme ad altri nove firmatari, hanno diramato una nota in cui ringraziano "ironicamente" Ricevuto e il sindaco Buzzanca per essere "riusciti" in un risultato: provocare «un sussulto di orgoglio tra i vertici autonomisti messinesi». Solo con la "cacciata" degli assessori dell'Mpa «il cosiddetto direttorio messinese, di cui sarebbe bello conoscere la composizione, considerato che il partito a Messina risulta commissariato e quindi privo di organi democraticamente individuati, ha inviato ai media ben due comunicati stampa al cospetto dell'assordante silenzio caratterizzante gli ultimi 32 mesi». Ringraziamenti per Raffaele Lombardo, «per aver desistito dal portare avanti l'idea delle primarie nel partito prima ancora della realizzazione di un regolare congresso».
Insomma, l'Mpa è una polveriera. Ma il Pdl sta meglio? Non sembra. Dopo i sette consiglieri provinciali, ben otto amministratori della provincia di Messina hanno infatti deciso di dire addio al partito di Berlusconi, in polemica con la "defenestrazione" di Pio Amadeo dalla giunta provinciale, decisa con l'avallo dei nuovi vertici del partito e dell'ormai ex referente di Amadeo, l'on. Santi Formica. Si tratta di Salvatore Longo (vicesindaco di Cesarò), Giuseppe Di Franco e Maria Lanza (consiglieri comunali di Cesarò), Aldo Virzì (vicesindaco di San Teodoro), Giuseppe Di Blasi (assessore comunale di Pagliara), Pietro Laganà (consigliere comunale di Pagliara), Giovanni Tortorici (consigliere comunale di Spadafora), Dino Romano (consigliere comunale di Valdina), che hanno «scelto di non adattarci alle logiche mediocri e servili che mortificano le volontà elettorali». In questo caos, il Pd stamani alle 10.30 terrà una conferenza stampa. Tema: «crisi politica alla Provincia regionale di Messina»
La replica di Ricevuto non si è fatta attendere. «Le motivazioni politiche esternate dall'on. Lo Monte – ha dichiarato il presidente della Provincia – dimenticano un aspetto fondamentale dell'attuale dibattito, vale a dire la profonda differenza tra l'odierno confronto politico e le elezioni del 2008. È facile ricordare la collocazione dell'Mpa alle elezioni nazionali, regionali ed amministrative del 2008. In quelle circostanze l'Mpa si presentò ufficialmente come una componente autorevole del centrodestra e nella coalizione di cui faceva parte ottenne il prestigioso ruolo della presidenza della Regione. Tutt'altra storia – ha ribadito invece Ricevuto – la scelta dell'Udc. Il partito di Casini, invece, alle elezioni politiche si schierò in maniera autonoma rispetto al polo di centrodestra, mentre alle regionali ed alle amministrative preferì, coerentemente, presentarsi come alleato della coalizione di centrodestra. Questa collocazione l'Udc, con coerenza, ha continuato a mentenere. Questi – ha concluso Ricevuto – sono fatti non smentibili e su questi fatti il contraddittorio è aperto».
Capitolo chiuso? Difficile. Intanto all'interno dell'Mpa la frattura è totale. Ieri ben trentadue esponenti autonomisti, quelli dell'associazione "Art. 1 – Autonomia e Libertà", con in testa il presidente Alessandro La Cava ed il vice Dino Oteri, si sono autosospesi dal partito, prenendo «le distanze rispetto ad una gestione del movimento che, in sede locale, non ha mai avuto un atteggiamento in linea con le indicazioni dei vertici regionali». Ritenuta «tardiva» la presa di posizione dell'ufficio politico, in un momento «di grande confusione, rappresentati da una classe politica incapace di organizzarsi sul territorio, ma soprattutto incapace di proporre con fermezza i veri temi dell'autonomia».
Polemica anche l'associazione "Autonomie Popolari", di cui fanno parte, tra gli altri, i capigruppo dell'Mpa alla Provincia e al Comune, Roberto Cerreti e Sebastiano Tamà. Loro, insieme ad altri nove firmatari, hanno diramato una nota in cui ringraziano "ironicamente" Ricevuto e il sindaco Buzzanca per essere "riusciti" in un risultato: provocare «un sussulto di orgoglio tra i vertici autonomisti messinesi». Solo con la "cacciata" degli assessori dell'Mpa «il cosiddetto direttorio messinese, di cui sarebbe bello conoscere la composizione, considerato che il partito a Messina risulta commissariato e quindi privo di organi democraticamente individuati, ha inviato ai media ben due comunicati stampa al cospetto dell'assordante silenzio caratterizzante gli ultimi 32 mesi». Ringraziamenti per Raffaele Lombardo, «per aver desistito dal portare avanti l'idea delle primarie nel partito prima ancora della realizzazione di un regolare congresso».
Insomma, l'Mpa è una polveriera. Ma il Pdl sta meglio? Non sembra. Dopo i sette consiglieri provinciali, ben otto amministratori della provincia di Messina hanno infatti deciso di dire addio al partito di Berlusconi, in polemica con la "defenestrazione" di Pio Amadeo dalla giunta provinciale, decisa con l'avallo dei nuovi vertici del partito e dell'ormai ex referente di Amadeo, l'on. Santi Formica. Si tratta di Salvatore Longo (vicesindaco di Cesarò), Giuseppe Di Franco e Maria Lanza (consiglieri comunali di Cesarò), Aldo Virzì (vicesindaco di San Teodoro), Giuseppe Di Blasi (assessore comunale di Pagliara), Pietro Laganà (consigliere comunale di Pagliara), Giovanni Tortorici (consigliere comunale di Spadafora), Dino Romano (consigliere comunale di Valdina), che hanno «scelto di non adattarci alle logiche mediocri e servili che mortificano le volontà elettorali». In questo caos, il Pd stamani alle 10.30 terrà una conferenza stampa. Tema: «crisi politica alla Provincia regionale di Messina»
giovedì 20 gennaio 2011
Da domani un centinaio di liceali nell'ex ufficio tributi a Serra. Comunicato della Provincia
Comunicato Provincia Regionale di Messina
Stamane si è svolto un sopralluogo nei locali del Liceo scientifico “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari da parte dell’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Di Bartolo e del dirigente del settore, Enzo Carditello, per verificare eventuali danni strutturali nell’immobile della Curia Arcivescovile, attualmente in affitto.
Infatti, nei giorni scorsi, gli studenti ed i professori avevano segnalato anomalie nella pavimentazione e denunciato lo stato di pericolosità della struttura agli organi provinciali.
Dopo il sopralluogo di stamane è stato disposto, a partire da domani, il trasferimento di un centinaio di studenti nella sede dell’ex ufficio tributi
Il tempestivo intervento è stato reso possibile grazie alla fattiva collaborazione del sindaco di Lipari, Mariano Bruno e della preside Tommasa Basile.
Il presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto e l’assessore Giuseppe Di Bartolo hanno manifestato un pubblico ringraziamento al sindaco, alla preside ed a tutte le autorità dell’Isola per il senso di responsabilità e di cooperazione in una vicenda dove la sicurezza allo studio poteva essere messa a repentaglio.
Stamane si è svolto un sopralluogo nei locali del Liceo scientifico “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari da parte dell’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Di Bartolo e del dirigente del settore, Enzo Carditello, per verificare eventuali danni strutturali nell’immobile della Curia Arcivescovile, attualmente in affitto.
Infatti, nei giorni scorsi, gli studenti ed i professori avevano segnalato anomalie nella pavimentazione e denunciato lo stato di pericolosità della struttura agli organi provinciali.
Dopo il sopralluogo di stamane è stato disposto, a partire da domani, il trasferimento di un centinaio di studenti nella sede dell’ex ufficio tributi
Il tempestivo intervento è stato reso possibile grazie alla fattiva collaborazione del sindaco di Lipari, Mariano Bruno e della preside Tommasa Basile.
Il presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto e l’assessore Giuseppe Di Bartolo hanno manifestato un pubblico ringraziamento al sindaco, alla preside ed a tutte le autorità dell’Isola per il senso di responsabilità e di cooperazione in una vicenda dove la sicurezza allo studio poteva essere messa a repentaglio.
Siremar. Tranchida, "condivido le preoccupazioni dei sindaci"
"A pochi mesi dall'apertura della stagione turistica, che da noi coincide con il periodo pasquale, la mancanza di certezze sul futuro dei collegamenti navali di Siremar, non puo' che portare alla condivisione delle preoccupazioni dei sindaci delle isole minori siciliane per i disservizi che rischiano di creare disagi per i visitatori e di scoraggiare, cosi' gli arrivi".
Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, che aggiunge: "La presa di posizione dei sindaci non puo' che dare forza all'impegno della Regione per ottenere interventi certi e rapidi da parte del governo nazionale. Accanto alla definizione del percorso di privatizzazione, e' essenziale risolvere il problema dell'assoluta inadeguatezza strutturale delle navi impiegate, che rende spesso aleatori i collegamenti. Attendiamo che il governo nazionale mantenga gli impegni assunti direttamente dal presidente del consiglio in un recente incontro con il presidente della Regione, Lombardo e che, intanto, per non pregiudicare l'inizio della stagione turistica, la societa' dia garanzie sull'impiego di navi che assicurino una maggiore regolarita' nei servizi".
Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, che aggiunge: "La presa di posizione dei sindaci non puo' che dare forza all'impegno della Regione per ottenere interventi certi e rapidi da parte del governo nazionale. Accanto alla definizione del percorso di privatizzazione, e' essenziale risolvere il problema dell'assoluta inadeguatezza strutturale delle navi impiegate, che rende spesso aleatori i collegamenti. Attendiamo che il governo nazionale mantenga gli impegni assunti direttamente dal presidente del consiglio in un recente incontro con il presidente della Regione, Lombardo e che, intanto, per non pregiudicare l'inizio della stagione turistica, la societa' dia garanzie sull'impiego di navi che assicurino una maggiore regolarita' nei servizi".
Quando il "tifoso" non fa il bene della società. L'EDITORIALE
Sapete quando è costato alla Ludica Lipari dover giocare per la squalifica del Monteleone due gare in campo neutro?
"Semplicemente" oltre 2.000 euro tra viaggi, rifocillamento degli atleti, "canone" dei due campi. Oltre, naturalmente, all'handicap di affrontare due gare di campionato al di fuori di quello che "volente o nolente" è il proprio rettangolo di gioco.
Affrontiamo oggi l'argomento poichè è chiaro che quanto accaduto deve fare riflettere e, principalmente, tutti devono sapere che per una squadra che non naviga nell'oro questo è stato sicuramente un brutto colpo. Al quale bisogna sicuramente aggiungere il danno d'immagine per una società additata ovunque per il proprio stile e per la propria correttezza (a volte forse troppa) in campo e fuori.
L'aggressione al direttore di gara (così lo stesso l'ha definita) è indubbio che sia avvenuta al di fuori del rettangolo di gioco, ben lontana dallo stadio... ma tant'è che ha pagato Pantalone....ovvero la Ludica.
Al di là dell'atteggiamento in campo del direttore di gara è chiaro che chi ha compiuto il gesto non ha certo fatto il bene della società liparese. Anzi, lo ribadiamo, ha fortemente toccato sia le finanze che l'immagine societarie.
Il club di Cirino non ha bisogno di "tifosi" che penalizzino ulteriormente la società. Ha solo bisogno di TIFOSI che stiano intorno alla squadra, sollecitandola, incitandola, contribuendo per quanto possibile al mantenimento in vita di una società che, lo dimostrano i fatti, lavora con i giovani e per i giovani.
Motivo per cui sin dalla prossima gara casalinga restino alla porta i "tifosi" esasperati....diano il loro contributo quei "TIFOSI" che vogliono il bene della società. Economico e d'immagine.
"Semplicemente" oltre 2.000 euro tra viaggi, rifocillamento degli atleti, "canone" dei due campi. Oltre, naturalmente, all'handicap di affrontare due gare di campionato al di fuori di quello che "volente o nolente" è il proprio rettangolo di gioco.
Affrontiamo oggi l'argomento poichè è chiaro che quanto accaduto deve fare riflettere e, principalmente, tutti devono sapere che per una squadra che non naviga nell'oro questo è stato sicuramente un brutto colpo. Al quale bisogna sicuramente aggiungere il danno d'immagine per una società additata ovunque per il proprio stile e per la propria correttezza (a volte forse troppa) in campo e fuori.
L'aggressione al direttore di gara (così lo stesso l'ha definita) è indubbio che sia avvenuta al di fuori del rettangolo di gioco, ben lontana dallo stadio... ma tant'è che ha pagato Pantalone....ovvero la Ludica.
Al di là dell'atteggiamento in campo del direttore di gara è chiaro che chi ha compiuto il gesto non ha certo fatto il bene della società liparese. Anzi, lo ribadiamo, ha fortemente toccato sia le finanze che l'immagine societarie.
Il club di Cirino non ha bisogno di "tifosi" che penalizzino ulteriormente la società. Ha solo bisogno di TIFOSI che stiano intorno alla squadra, sollecitandola, incitandola, contribuendo per quanto possibile al mantenimento in vita di una società che, lo dimostrano i fatti, lavora con i giovani e per i giovani.
Motivo per cui sin dalla prossima gara casalinga restino alla porta i "tifosi" esasperati....diano il loro contributo quei "TIFOSI" che vogliono il bene della società. Economico e d'immagine.
Di tutto un po
L'eolo-milazzese Ramona Parisse protagonista ad Onda TV - Sabato 22.01.2011 alle ore 21.00 e in replica domenica 23.01.2011 alle ore 14.45 sul canale locale Onda TV ( per chi si trova nella provincia di Messina ) e in streaming su http://www.ondatv.it/ se vi farà piacere potrete vedere il programma " Divertiamoci Insieme " dove Ramona Parisse si è esibita con una nuova canzone.
Consiglio comunale. Manca ancora il numero legale - Anche quest'oggi il consiglio comunale di Lipari, che si doveva riunire in seconda convocazione, non si è tenuto. Si doveva discutere, tra l'altro, del riconoscimento delle bande cittadine e dei gruppi musicali, di debiti fuori bilancio.
Al momento dell'appello in aula erano presenti solo in 7. Alcuni consiglieri di minoranza presenti, considerato che la maggioranza non riusciva a garantire il numero legale, non hanno preso parte alla riunione.
Tirrenia/Siremar. Sciopero il 4 febbraio - Ugl Trasporti-Mare, insieme a Federmar-Cisal e Uslac-Uncdim, proclama per il prossimo 4 febbraio lo sciopero di 24 ore di tutto il personale navigante ed amministrativo di Tirrenia e Siremar, "dopo l'esito negativo delle richieste di confronto sulla procedura di privatizzazione e per sensibilizzare il governo sulla necessità di una verifica dello stato attuale dell'iter". Lo rende noto il segretario nazionale Ugl Trasporti-Mare, Pasquale Mennella.
"Abbiamo deciso di non scioperare per la cassa integrazione straordinaria e di firmare l'intesa definitiva il prossimo 25 gennaio, dopo aver sottoscritto il pre-accordo lo scorso 12 gennaio, per assicurare ai lavoratori il necessario sostegno in questa fase delicata. Tuttavia - spiega Mennella -, sull'iter di privatizzazione rileviamo un totale disinteresse a coinvolgere le organizzazioni sindacali, nonostante il commissario straordinario stia procedendo nelle trattative con eventuali acquirenti".
Consiglio comunale. Manca ancora il numero legale - Anche quest'oggi il consiglio comunale di Lipari, che si doveva riunire in seconda convocazione, non si è tenuto. Si doveva discutere, tra l'altro, del riconoscimento delle bande cittadine e dei gruppi musicali, di debiti fuori bilancio.
Al momento dell'appello in aula erano presenti solo in 7. Alcuni consiglieri di minoranza presenti, considerato che la maggioranza non riusciva a garantire il numero legale, non hanno preso parte alla riunione.
Tirrenia/Siremar. Sciopero il 4 febbraio - Ugl Trasporti-Mare, insieme a Federmar-Cisal e Uslac-Uncdim, proclama per il prossimo 4 febbraio lo sciopero di 24 ore di tutto il personale navigante ed amministrativo di Tirrenia e Siremar, "dopo l'esito negativo delle richieste di confronto sulla procedura di privatizzazione e per sensibilizzare il governo sulla necessità di una verifica dello stato attuale dell'iter". Lo rende noto il segretario nazionale Ugl Trasporti-Mare, Pasquale Mennella.
"Abbiamo deciso di non scioperare per la cassa integrazione straordinaria e di firmare l'intesa definitiva il prossimo 25 gennaio, dopo aver sottoscritto il pre-accordo lo scorso 12 gennaio, per assicurare ai lavoratori il necessario sostegno in questa fase delicata. Tuttavia - spiega Mennella -, sull'iter di privatizzazione rileviamo un totale disinteresse a coinvolgere le organizzazioni sindacali, nonostante il commissario straordinario stia procedendo nelle trattative con eventuali acquirenti".
CONTROVERSIA LIPARITANA, TRICENTENARIO PER UN PUGNO DI CECI. Il Centro Studi Eoliano festeggia con un libro e uno spettacolo teatrale
Sabato 22 gennaio 2011 ricorre il tricentenario della cosiddetta Controversia liparitana, un importante evento storico che ha avuto luogo nel 1711 a Lipari, nelle isole Eolie: un fatto relativo alla vendita di una modesta partita di ceci di proprietà della Chiesa, che ha scatenato un conflitto fra il Vaticano e l’allora Regno di Sicilia della durata di oltre un secolo.
Nell’anno del 150° anniversario della Repubblica Italiana, l’arcipelago eoliano dunque raddoppia e il Centro Studi Eoliano – anch’esso impegnato nella ricorrenza del trentennale della propria attività - ha deciso di festeggiare solennemente questa ricorrenza, che ha reso le isole Eolie protagoniste nella storia nazionale ed europea, e di diffonderne i contenuti fino a farne diventare il leit-motiv dell’estate eoliana che è alle porte.
Un illustre letterato siciliano moderno della caratura di Leonardo Sciascia ha deciso di riportare i suddetti fatti nella sua celebre opera teatrale “Recitazione della controversia liparitana”, che il Centro Studi nell’estate 2011 riproporrà nella duplice forma di una pubblicazione e di uno spettacolo teatrale.
Il libro, che sarà edito dal Centro Studi Eoliano, conterrà oltre al testo di Sciascia anche un saggio storico introduttivo di Michele Giacomantonio sui fatti relativi alla Controversia, a corredo di un importante manoscritto inedito del 1712 che è stato rinvenuto presso l’Archivio Segreto del San’Uffizio in Vaticano, intitolato “Ragioni della Chiesa di Lipari contro la pretesa giurisdizione della Monarchia di Sicilia” che comparirà in appendice nella versione integrale.
La pubblicazione sarà corredata da un saggio letterario del Dr. Andrea Schembari dell’Istituto di Letteratura dell’Università di Catania, sulla figura dell’illustre scrittore e sulla sua opera in questione. Verranno citati anche i brani tratti da “Il Re di Girgenti” di Andrea Camilleri, relativi alla Controversia liparitana.
La compagnia teatrale “I teatri del sud” con la regia di Emanuele Bottari metterà inoltre in scena durante l’estate eoliana il testo di Sciascia, appositamente rivisitato in occasione del tricentenario, e lo porterà in tournée in tutte e sette le isole dell’arcipelago.
Il progetto verrà svolto dal Centro Studi in collaborazione con la Fondazione Sciascia, con gli editori Adelphi e Sellerio e con la famiglia dello scrittore e sarà coordinato dalla D.ssa Clara Raimondi, consulente editoriale del Centro Studi Eoliano.
Nell’anno del 150° anniversario della Repubblica Italiana, l’arcipelago eoliano dunque raddoppia e il Centro Studi Eoliano – anch’esso impegnato nella ricorrenza del trentennale della propria attività - ha deciso di festeggiare solennemente questa ricorrenza, che ha reso le isole Eolie protagoniste nella storia nazionale ed europea, e di diffonderne i contenuti fino a farne diventare il leit-motiv dell’estate eoliana che è alle porte.
Un illustre letterato siciliano moderno della caratura di Leonardo Sciascia ha deciso di riportare i suddetti fatti nella sua celebre opera teatrale “Recitazione della controversia liparitana”, che il Centro Studi nell’estate 2011 riproporrà nella duplice forma di una pubblicazione e di uno spettacolo teatrale.
Il libro, che sarà edito dal Centro Studi Eoliano, conterrà oltre al testo di Sciascia anche un saggio storico introduttivo di Michele Giacomantonio sui fatti relativi alla Controversia, a corredo di un importante manoscritto inedito del 1712 che è stato rinvenuto presso l’Archivio Segreto del San’Uffizio in Vaticano, intitolato “Ragioni della Chiesa di Lipari contro la pretesa giurisdizione della Monarchia di Sicilia” che comparirà in appendice nella versione integrale.
La pubblicazione sarà corredata da un saggio letterario del Dr. Andrea Schembari dell’Istituto di Letteratura dell’Università di Catania, sulla figura dell’illustre scrittore e sulla sua opera in questione. Verranno citati anche i brani tratti da “Il Re di Girgenti” di Andrea Camilleri, relativi alla Controversia liparitana.
La compagnia teatrale “I teatri del sud” con la regia di Emanuele Bottari metterà inoltre in scena durante l’estate eoliana il testo di Sciascia, appositamente rivisitato in occasione del tricentenario, e lo porterà in tournée in tutte e sette le isole dell’arcipelago.
Il progetto verrà svolto dal Centro Studi in collaborazione con la Fondazione Sciascia, con gli editori Adelphi e Sellerio e con la famiglia dello scrittore e sarà coordinato dalla D.ssa Clara Raimondi, consulente editoriale del Centro Studi Eoliano.
Effettuati i sopralluoghi per individuare il sito che ospiterà i liceali
Sono stati ultimati i sopralluoghi nei due posti indicati, durante il vertice di stamani (di cui abbiamo scritto), dall'amministrazione Bruno per ospitare gli studenti liceali dopo la non agibilità dei locali del Centro Giovanile.
Le attenzioni si sono incentrate sull'immobile posto all'inizio di località Serra (quello che ospitava l'ufficio tributi) e sull'asilo nido di via S. Anna.
Le attenzioni si sono incentrate sull'immobile posto all'inizio di località Serra (quello che ospitava l'ufficio tributi) e sull'asilo nido di via S. Anna.
La propensione sembra essere verso l'immobile di Serra, in modo particolare se si riuscisse ad ottenere la disponibilità anche del piano inferiore. Ciò consentirebbe lo spostamento dell'intero liceo. Della locazione, ovviamente, se ne farà carico la Provincia. Più complessa appare la soluzione "asilo nido" anche perchè bisognerebbe effettuare degli interventi strutturali e non vi sarebbe la disponibilità immediata. Sul tavolo erano stati anche posti: l'allocazione in container (ma se ne parlerebbe tra non meno di 4 mesi) e l'uso del Centro Giovanile dopo le opportune verifiche e/o interventi.
Il tutto nelle more della realizzazione di nuove aule e del nuovo plesso polifunzionale.
L'intervista all'assessore provinciale Pippo Di Bartolo:
Stralcio dell'intervento del dirigente scolastico Tommasa Basile durante la riunione convocata dal sindaco Bruno
Come anticipato vi proponiamo uno stralcio dell'intervento del dirigente scolastico del "Conti", prof.ssa Tommasa Basile durante l'incontro convocato dal sindaco Bruno e susseguente al sopralluogo ai locali del Centro Giovanile chiusi dai vigili del fuoco.
La preside ha ribadito, tra l'altro, che non farà tornare i ragazzi in quella struttura.
L'intervento del dirigente scolastico:Resta "out" per l'attività scolastica l'immobile del Centro Giovanile di Lipari.
Resta "out" per l'attività scolastica degli studenti del liceo scientifico di Lipari il piano dell'immobile del Centro Giovanile chiuso ieri dai vigili del fuoco a seguito di sospetti avvallamenti nel corridoio che immette nelle sei aule.
La preside Basile è stata categorica: "Io i ragazzi al Centro Giovanile non ce li rimando".
A seguire una parte dell'intervento della professoressa Basile e l'intervista con l'assessore provinciale alla P.I. , Di Bartola
La decisione è stata presa stamani dopo un sondaggio, effettuato da una ditta locale, dal quale è emerso che le travi che sorreggono il solaio sembrano soffrire dei malanni del tempo. Si è quindi deciso di tenere chiuso il piano all'uso scolastico. Nuove valutazioni potranno essere fatte solo dopo le prove di carico che la Curia dovrà fare effettuare insieme, eventualmente, agli interventi necessari.
Al sopralluogo hanno preso parte, oltre a personale di fiducia della Curia, il dirigente Carditello e l'assessore Di Bartolo della Provincia regionale, l'assessore comunale Ferlazzo e il tecnico Mazzeo, il dirigente del "Conti" Basile con la segretaria Cullotta, i vigili del fuoco.
Subito dopo un incontro si è tenuto al comune di Lipari presenti (oo effettuato il sopralluogo)ltre a coloro che hann anche il sindaco Bruno, il presidente del consiglio Longo, l'assessore Giannò e i consiglieri comunali Corda e Casilli. Hanno partecipato anche i rappresentanti d'istituto.
E' stata valutata la situazione attuale e poste sul tavolo alcune soluzioni momentanee che proprio in questo momento si stanno verificando "sul campo"La preside Basile è stata categorica: "Io i ragazzi al Centro Giovanile non ce li rimando".
Vi proponiamo l'intervista con l'ing. Vincenzo Carditello (nelle immediatezze del sopralluogo) della Provincia Regionale. Si parla non solo della situazione attuale ma anche delle nuove aule e del plesso polifunzionale che la Provincia intende realizzare.
A seguire una parte dell'intervento della professoressa Basile e l'intervista con l'assessore provinciale alla P.I. , Di Bartola
Siremar. Sindaci isole minori chiedono incontro urgente a Lombardo
In una riunione dell’ANCIM Sicilia, tenutasi ieri a Palermo presso l’Ufficio Isole Minori, i sindaci delle piccole isole siciliane hanno deciso chiedere un incontro urgente al Presidente Lombardo per affrontare la questione Siremar, sulla quale ancora si naviga a vista.
I sindaci hanno confermato l’intenzione di procedere in modo unitario su un tema che ritengono fondamentale affrontare da protagonistiIntanto sulla questione Tirrenia/Siremar vi è da registrare un intervento del ministro Mattioli- ''Le procedure di evidenza pubblica procedono secondo la tempistica programmata: entro la fine del prossimo mese di aprile e' prevista la cessione dei rami aziendali di cabotaggio delle societa' Tirrenia e Siremar ai soggetti aggiudicatari''. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, lo afferma in occasione del 'question time' alla Camera.
''Ad oggi si e' in attesa dell'imminente presentazione da parte del Commissario straordinario del programma di cessione dei compendi aziendali da concludersi entro la fine del prossimo mese di marzo -continua Matteoli- Il ministero, ovviamente, vigilera' nei limiti delle proprie competenze affinche' non intervengano operazioni distorsive della concorrenza e si adoperera' per garantire la ripresa del normale traffico con la Sardegna''.
Rifunzionalizzazione della rada di Lipari. "Essa raccoglie il meglio..si deve fare". Il parere dell'operatore turistico Edoardo Bongiorno
Sono da sempre convinto che lo sviluppo economico delle Eolie non può non prescindere dalla realizzazione di infrastrutture adeguate alle nuove esigenze della ns/ terra e in sintonia e conformi alla nuova tecnologia oltre che ossequiosi delle disposizioni di Legge in materia. Grazie all’esperienza acquisita nello svolgimento della mia attività di operatore turistico, mi sono sempre più convinto che il porto, l’aviopista, efficienti servizi di urbanizzazione primaria, sono la condizione indispensabile per un salto di qualità del turismo delle ns/ isole.
Lipari è l’isola madre e, come tale, deve pensare non solo a se stessa ma deve, anche a costo di “sacrificare” parte del suo territorio, creare le condizioni affinchè essa stessa e le consorelle minori abbiano a trarre duraturo beneficio.
Ho visionato attentamente il progetto della rifunzionalizzazione della rada di Lipari e non ho remora alcuna nell’affermare che esso racchiude in sé quanto di meglio possa esserci in termini di funzionalità, avanguardia tecnologica, adeguato completamento delle opere di messa in sicurezza realizzate a Marina Corta e realizzande a Sottomonastero.
Nello specifico, ritengo che si tratti di un progetto che, nella sua complessità ed interezza, affronti e risolva gli annosi problemi degli Eoliani.
Un porto commerciale efficiente, protetto da tutti i venti, che sia in grado di ospitare in sicurezza navi di linea, aliscafi e piccole navi da crociera, darebbe in primis a noi residenti nonché ai vacanzieri, la certezza di arrivare e di partire secondo il programma di viaggio precedentemente stilato e di affrontare con tranquillità le emergenze, anche di carattere sanitario, che si dovessero presentare. Da considerare inoltre l’indubbio beneficio economico derivante dai flussi crocieristici per le attività commerciali del centro di Lipari e oltre.
Un adeguato e attrezzato porto turistico che da Marina Lunga costituisce un tuttuno fino a Pignataro, con la previsione di una adeguato tracciato pedonale, di parcheggi, di moderne strutture che, a mio avviso, nulla toglierebbero alle attività esistenti ma anzi costituirebbero un plusvalore della struttura portuale non può che essere accettato di buon grado pur considerando la perdita di quella che, badate bene, è stata e non tornerà più a essere spiaggia a fruizione dei bagnanti.
Per quanto riguarda il sito di Marina Corta, la realizzazione del progetto risolverebbe intanto la problematica relativa al porto peschereccio e nello stesso tempo, grazie alla realizzazione del porto turistico, farebbe della bellissima e invidiata piazzetta ,veramente , finalmente e definitivamente, il “salotto di Lipari” con indubbio vantaggio economico per tutte le attività ivi esistenti.
Ho letto alcune proteste di proprietari di barche e di altri vacanzieri che vedrebbero snaturato il paesaggio al loro arrivo a Lipari. Certamente ! Questi arrivano ad Agosto, quando il mare è piatto e non hanno problemi di ormeggio. Personalmente, puntando loro una pistola alla tempia, li costringerei a mettersi alla cappa davanti ad uno scirocco e levante con i baffi !!! Con conseguente propensione a vomito che li indurrebbe a buttarsi in mare ! Mi ricordano i villeggianti di Panarea che erano contrari alla elettrificazione dell’isola. Certamente! Ad Agosto,tra l’1 e il 15, due settimane con tempo bellissimo, in un terrazzo recintato da bouganville e gelsomino, alla luce delle candele o dei lumi,con il partner dei tuoi sogni migliori, è una cosa meravigliosa, idilliaca, piena di atmosfera. Ma, sempre con una pistola alla tempia, li avrei costretti, per 15 giorni in inverno, a dormire sotto 7 coperte (rigorosamente di fianco perché il peso di queste impediva di respirare; inoltre non ce l’avrebbero fatta a riscaldarsi sempre col solo calore umano!!! ) mentre fuori infuria una tramontanata (sempre coi baffi !!!).Esperienza personale quando ero supplente di matematica a Stromboli nel Dicembre o Gennaio del’70 o ’71, soprattutto e purtroppo non in compagnia.
Come si può pensare di realizzare una protezione al porto (massicciata, muraglione, diga foranea) senza pregiudicare minimamente la vista dell’orizzonte ? Nessun porto sarebbe mai stato costruito !!! Del resto, la protezione del nostro porto pregiudicherebbe solo la veduta, per chi viene dal mare, ad un’altezza di 3 mt. Cosa impedirebbe di vedere ? Gli scogli e dei tratti di spiaggia ? La chiesetta del Purgatorio, il Castello, tutte le case di Marina Lunga, ne rimarrebbero al di sopra.
Se mi si risponde che dalla battigia (e solo da qui) non si vedrà più il mare, allora è meglio chiudere la conversazione, e noi tutti, da” disertori della vanga” quali eravamo, torniamo alla terra a coltivare ravanelli !!! Forse sarebbe la cosa migliore !
A mio avviso sono state dette parecchie inesattezze (soprattutto nei vari bar dove si decidono i destini del mondo!!!) dovute a cattiva informazione (in buona e cattiva fede):
-al centro di Marina Lunga nasceranno hotel, attività commerciali, bar, appartamenti. Dal progettista mi è stato assicurato che non è così. Sorgeranno solo costruzioni destinate ad ospitare enti, organismi e associazioni che hanno diretto collegamento con la fruizione del mare (capitaneria di porto, torretta di controllo, yatch club, ecc.).
-a Balestrieri (per intenderci sotto casa Prof. Lisuzzo)nascerebbe un grosso centro commerciale quasi a volere paventare la possibilità che un unico gestore possa avvantaggiarsi dell’operazione. Non mi pare sia così. Sorgeranno invece piscina, beauty farm, negozietti per la vendita di oggetti destinati al turismo da diporto, certamente un punto di ristoro e comunque attività attinenti alla fruizione del mare (nessun albergo a 5 stelle). In ogni caso, la gestione delle predette attività resterebbe sempre a disposizione di chi, soprattutto locale, intenderebbe proporsi; fermo restando che il diritto di proprietà sugli immobili sarebbe in testa all’Ente pubblico escludendo, quindi, la possibilità di alienazione da parte del concessionario. (non mi si dica che tutto ciò potrebbe compromettere le attività commerciali esistenti al centro dell’isola !!!).
-Sottomonastero sarebbe pieno di altre attività commerciali. Anche in questo caso non mi risulta sia così. Sarà invece sede di locali ormeggiatori, biglietteria, sala d’attesa e moli d’attracco di navi e aliscafi (davanti marmista);
-i muraglioni fronte mare avrebbero una altezza di 7 mt. (sic!!!); la quota della strada di Marina Lunga sarebbe alzata di 1 metro. Anche in questo caso, da informazioni assunte,credo che non sia così. Il banchinamento, come detto, sarà di mt.3,20 rispetto al pelo d’acqua e la via F.sco Crispi rimarrà alla stessa quota.
I tecnici hanno ribadito in parecchie occasioni queste precisazioni dando la più ampia assicurazione in merito.
Inoltre, avendo partecipato a diverse riunioni relative all’esposizione del progetto del porto, ho potuto notare, da parte di molti presenti, la assoluta mancanza di conoscenza di quella che sarà l’opera effettiva. Allora dico: cerchiamo di conoscere perfettamente i dettagli. E una volta avuta la risposta,qualunque essa sia, per l’amor di Dio, se ne prenda atto e non si torni più sullo stesso argomento. Se poi, non si dovesse essere d’accordo per altri mille motivi, che si rispettino le opinioni degli altri anche se non si condividono. Ma ripeto, per amore di verità, che ognuno tragga le proprie conclusioni su quello che sarà effettivamente il porto e non su considerazioni e deduzioni campate in aria e che sono lontanissime dal progetto effettivo.
Una volta al corrente della realtà del progetto,dopo “ un attento esame di coscienza, un dolore dei peccati e un proponimento di non commetterne più “ (non dimentichiamo che 30 anni fa, per beghe politiche e interessi privati di pochissimi, ci siamo lasciati scappare 30 miliardi per la costruzione del porto, allora stanziati dall’On. Merlino), ognuno sarà poi libero delle proprie considerazioni e valutazioni. Credo che sia la cosa più democratica possibile. E soprattutto, in una democrazia che si rispetti, tutti dovranno chinarsi alla volontà della maggioranza, qualunque essa sia. Che non sia una minoranza a decidere o meno sulla realizzazione dell’opera.
Desidererei inoltre che, ai fini di una valutazione reale ed effettiva del progetto, si mettessero da parte invidie, rancori, gelosie, cattiverie, prese di posizione politiche e non, ricatti a livello personale e politico e si guardasse con gli occhi rivolti al futuro, perché questa è l’ultima possibilità che abbiamo di vedere realizzato qualcosa che sogniamo da 50 anni e che ci ha fatto perdere parecchio terreno rispetto ad altre località che si sono inventate tutto dal niente.
Non è più il momento dell’ “ io non compro perché tu vuoi vendere e io non vendo perché tu vuoi comprare ”!!! (regola ipocrita che ha fatto pentire, col senno del poi, o per mancato acquisto o per mancata vendita, parecchi privati e imprenditori).
Non è possibile boicottare un progetto del genere perché si ha paura che altre iniziative commerciali possano compromettere l’economia delle attività esistenti. Non è assolutamente questo il caso (è già stato ribadito in tutte le occasioni). Ma sopratutto perché una realizzazione del genere porterebbe grandissimi benefici a tutti (l’indotto sarebbe immenso).
Ripeto: ci possono essere altri mille motivi per i quali non si è d’accordo su questo porto, ma questi devono essere fondati su elementi certi, veri, reali e non inventati per l’occasione; su eventuali pericoli ,(che personalmente non vedo), per la nostra già traballante economia , e non su miseri privatissimi interessi di bottega, di considerazioni da “curtigghiu”. Sgombrando il campo da questi preconcetti, da prese di posizioni stabilite a priori, solo allora si potrà essere veramente liberi di trarre le proprie conclusioni qualunque esse siano.
Alla luce di queste mie personalissime considerazioni, ritengo che i pro-porto superino abbondantemente i contro (non si può fare la frittata senza romperne le uova !!!), essendo certo che questa opera sarà il volano principale per far decollare le nostre isole verso i più rosei, lontani orizzonti.
Per noi, per i nostri figli, per il loro futuro, per lo sviluppo delle nostre isole, sosteniamo la realizzazione di questo benedetto porto.
Cordialissimi Saluti a Tutti (sostenitori e non)
Edoardo Bongiorno
Lipari è l’isola madre e, come tale, deve pensare non solo a se stessa ma deve, anche a costo di “sacrificare” parte del suo territorio, creare le condizioni affinchè essa stessa e le consorelle minori abbiano a trarre duraturo beneficio.
Ho visionato attentamente il progetto della rifunzionalizzazione della rada di Lipari e non ho remora alcuna nell’affermare che esso racchiude in sé quanto di meglio possa esserci in termini di funzionalità, avanguardia tecnologica, adeguato completamento delle opere di messa in sicurezza realizzate a Marina Corta e realizzande a Sottomonastero.
Nello specifico, ritengo che si tratti di un progetto che, nella sua complessità ed interezza, affronti e risolva gli annosi problemi degli Eoliani.
Un porto commerciale efficiente, protetto da tutti i venti, che sia in grado di ospitare in sicurezza navi di linea, aliscafi e piccole navi da crociera, darebbe in primis a noi residenti nonché ai vacanzieri, la certezza di arrivare e di partire secondo il programma di viaggio precedentemente stilato e di affrontare con tranquillità le emergenze, anche di carattere sanitario, che si dovessero presentare. Da considerare inoltre l’indubbio beneficio economico derivante dai flussi crocieristici per le attività commerciali del centro di Lipari e oltre.
Un adeguato e attrezzato porto turistico che da Marina Lunga costituisce un tuttuno fino a Pignataro, con la previsione di una adeguato tracciato pedonale, di parcheggi, di moderne strutture che, a mio avviso, nulla toglierebbero alle attività esistenti ma anzi costituirebbero un plusvalore della struttura portuale non può che essere accettato di buon grado pur considerando la perdita di quella che, badate bene, è stata e non tornerà più a essere spiaggia a fruizione dei bagnanti.
Per quanto riguarda il sito di Marina Corta, la realizzazione del progetto risolverebbe intanto la problematica relativa al porto peschereccio e nello stesso tempo, grazie alla realizzazione del porto turistico, farebbe della bellissima e invidiata piazzetta ,veramente , finalmente e definitivamente, il “salotto di Lipari” con indubbio vantaggio economico per tutte le attività ivi esistenti.
Ho letto alcune proteste di proprietari di barche e di altri vacanzieri che vedrebbero snaturato il paesaggio al loro arrivo a Lipari. Certamente ! Questi arrivano ad Agosto, quando il mare è piatto e non hanno problemi di ormeggio. Personalmente, puntando loro una pistola alla tempia, li costringerei a mettersi alla cappa davanti ad uno scirocco e levante con i baffi !!! Con conseguente propensione a vomito che li indurrebbe a buttarsi in mare ! Mi ricordano i villeggianti di Panarea che erano contrari alla elettrificazione dell’isola. Certamente! Ad Agosto,tra l’1 e il 15, due settimane con tempo bellissimo, in un terrazzo recintato da bouganville e gelsomino, alla luce delle candele o dei lumi,con il partner dei tuoi sogni migliori, è una cosa meravigliosa, idilliaca, piena di atmosfera. Ma, sempre con una pistola alla tempia, li avrei costretti, per 15 giorni in inverno, a dormire sotto 7 coperte (rigorosamente di fianco perché il peso di queste impediva di respirare; inoltre non ce l’avrebbero fatta a riscaldarsi sempre col solo calore umano!!! ) mentre fuori infuria una tramontanata (sempre coi baffi !!!).Esperienza personale quando ero supplente di matematica a Stromboli nel Dicembre o Gennaio del’70 o ’71, soprattutto e purtroppo non in compagnia.
Come si può pensare di realizzare una protezione al porto (massicciata, muraglione, diga foranea) senza pregiudicare minimamente la vista dell’orizzonte ? Nessun porto sarebbe mai stato costruito !!! Del resto, la protezione del nostro porto pregiudicherebbe solo la veduta, per chi viene dal mare, ad un’altezza di 3 mt. Cosa impedirebbe di vedere ? Gli scogli e dei tratti di spiaggia ? La chiesetta del Purgatorio, il Castello, tutte le case di Marina Lunga, ne rimarrebbero al di sopra.
Se mi si risponde che dalla battigia (e solo da qui) non si vedrà più il mare, allora è meglio chiudere la conversazione, e noi tutti, da” disertori della vanga” quali eravamo, torniamo alla terra a coltivare ravanelli !!! Forse sarebbe la cosa migliore !
A mio avviso sono state dette parecchie inesattezze (soprattutto nei vari bar dove si decidono i destini del mondo!!!) dovute a cattiva informazione (in buona e cattiva fede):
-al centro di Marina Lunga nasceranno hotel, attività commerciali, bar, appartamenti. Dal progettista mi è stato assicurato che non è così. Sorgeranno solo costruzioni destinate ad ospitare enti, organismi e associazioni che hanno diretto collegamento con la fruizione del mare (capitaneria di porto, torretta di controllo, yatch club, ecc.).
-a Balestrieri (per intenderci sotto casa Prof. Lisuzzo)nascerebbe un grosso centro commerciale quasi a volere paventare la possibilità che un unico gestore possa avvantaggiarsi dell’operazione. Non mi pare sia così. Sorgeranno invece piscina, beauty farm, negozietti per la vendita di oggetti destinati al turismo da diporto, certamente un punto di ristoro e comunque attività attinenti alla fruizione del mare (nessun albergo a 5 stelle). In ogni caso, la gestione delle predette attività resterebbe sempre a disposizione di chi, soprattutto locale, intenderebbe proporsi; fermo restando che il diritto di proprietà sugli immobili sarebbe in testa all’Ente pubblico escludendo, quindi, la possibilità di alienazione da parte del concessionario. (non mi si dica che tutto ciò potrebbe compromettere le attività commerciali esistenti al centro dell’isola !!!).
-Sottomonastero sarebbe pieno di altre attività commerciali. Anche in questo caso non mi risulta sia così. Sarà invece sede di locali ormeggiatori, biglietteria, sala d’attesa e moli d’attracco di navi e aliscafi (davanti marmista);
-i muraglioni fronte mare avrebbero una altezza di 7 mt. (sic!!!); la quota della strada di Marina Lunga sarebbe alzata di 1 metro. Anche in questo caso, da informazioni assunte,credo che non sia così. Il banchinamento, come detto, sarà di mt.3,20 rispetto al pelo d’acqua e la via F.sco Crispi rimarrà alla stessa quota.
I tecnici hanno ribadito in parecchie occasioni queste precisazioni dando la più ampia assicurazione in merito.
Inoltre, avendo partecipato a diverse riunioni relative all’esposizione del progetto del porto, ho potuto notare, da parte di molti presenti, la assoluta mancanza di conoscenza di quella che sarà l’opera effettiva. Allora dico: cerchiamo di conoscere perfettamente i dettagli. E una volta avuta la risposta,qualunque essa sia, per l’amor di Dio, se ne prenda atto e non si torni più sullo stesso argomento. Se poi, non si dovesse essere d’accordo per altri mille motivi, che si rispettino le opinioni degli altri anche se non si condividono. Ma ripeto, per amore di verità, che ognuno tragga le proprie conclusioni su quello che sarà effettivamente il porto e non su considerazioni e deduzioni campate in aria e che sono lontanissime dal progetto effettivo.
Una volta al corrente della realtà del progetto,dopo “ un attento esame di coscienza, un dolore dei peccati e un proponimento di non commetterne più “ (non dimentichiamo che 30 anni fa, per beghe politiche e interessi privati di pochissimi, ci siamo lasciati scappare 30 miliardi per la costruzione del porto, allora stanziati dall’On. Merlino), ognuno sarà poi libero delle proprie considerazioni e valutazioni. Credo che sia la cosa più democratica possibile. E soprattutto, in una democrazia che si rispetti, tutti dovranno chinarsi alla volontà della maggioranza, qualunque essa sia. Che non sia una minoranza a decidere o meno sulla realizzazione dell’opera.
Desidererei inoltre che, ai fini di una valutazione reale ed effettiva del progetto, si mettessero da parte invidie, rancori, gelosie, cattiverie, prese di posizione politiche e non, ricatti a livello personale e politico e si guardasse con gli occhi rivolti al futuro, perché questa è l’ultima possibilità che abbiamo di vedere realizzato qualcosa che sogniamo da 50 anni e che ci ha fatto perdere parecchio terreno rispetto ad altre località che si sono inventate tutto dal niente.
Non è più il momento dell’ “ io non compro perché tu vuoi vendere e io non vendo perché tu vuoi comprare ”!!! (regola ipocrita che ha fatto pentire, col senno del poi, o per mancato acquisto o per mancata vendita, parecchi privati e imprenditori).
Non è possibile boicottare un progetto del genere perché si ha paura che altre iniziative commerciali possano compromettere l’economia delle attività esistenti. Non è assolutamente questo il caso (è già stato ribadito in tutte le occasioni). Ma sopratutto perché una realizzazione del genere porterebbe grandissimi benefici a tutti (l’indotto sarebbe immenso).
Ripeto: ci possono essere altri mille motivi per i quali non si è d’accordo su questo porto, ma questi devono essere fondati su elementi certi, veri, reali e non inventati per l’occasione; su eventuali pericoli ,(che personalmente non vedo), per la nostra già traballante economia , e non su miseri privatissimi interessi di bottega, di considerazioni da “curtigghiu”. Sgombrando il campo da questi preconcetti, da prese di posizioni stabilite a priori, solo allora si potrà essere veramente liberi di trarre le proprie conclusioni qualunque esse siano.
Alla luce di queste mie personalissime considerazioni, ritengo che i pro-porto superino abbondantemente i contro (non si può fare la frittata senza romperne le uova !!!), essendo certo che questa opera sarà il volano principale per far decollare le nostre isole verso i più rosei, lontani orizzonti.
Per noi, per i nostri figli, per il loro futuro, per lo sviluppo delle nostre isole, sosteniamo la realizzazione di questo benedetto porto.
Cordialissimi Saluti a Tutti (sostenitori e non)
Edoardo Bongiorno
mercoledì 19 gennaio 2011
Nuovo appuntamento con il Cineforum a Lipari. Su iniziativa dell'Associazione Giovani Eoliani
L'ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI, in collaborazione con il Circolo Pensionati"G.Gisabella",
è lieta d'invitare tutta la cittadinanza alla quarta edizione del
Cineforum "TRA CINEMA E REALTA'".
Il programma è ricco di film che attireranno la curiosità e l'attenzione del cinespettatore e lo porteranno a riflettere su tematiche, da cui ogni giorno siamo investiti, personalmente o attraverso la cronaca, o soltanto sfiorati, poichè impegnati in una quotidianità che ci assorbe e ci divora, che vale la pena affrontare per non perderci nell'indifferenza.
Ogni film sarà moderato da un relatore che darà il proprio contributo per meglio comprendere scenari e retroscena, offrendo punti di vista e spunti su cui dibattere.
Vi invitiamo perciò a partecipare:8 proiezioni, tutti i venerdì fino a metà marzo e, per studenti universitari e scuola media superiore, saranno rilasciati 2crediti e l'attestato di frequenza valevole per il rilascio degli stessi.
Vi aspettiamo per il primo appuntamento
VENERDI' 21 GENNAIO ALLE ORE 21
presso il CIRCOLO PENSIONATI"G.GISABELLA"(Via Mons.Bernardino Re-ex Viale Vescovile)di Lipari.
Sarà proiettato "THE MILLIONAIRE"di Danny Boyle.
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI
è lieta d'invitare tutta la cittadinanza alla quarta edizione del
Cineforum "TRA CINEMA E REALTA'".
Il programma è ricco di film che attireranno la curiosità e l'attenzione del cinespettatore e lo porteranno a riflettere su tematiche, da cui ogni giorno siamo investiti, personalmente o attraverso la cronaca, o soltanto sfiorati, poichè impegnati in una quotidianità che ci assorbe e ci divora, che vale la pena affrontare per non perderci nell'indifferenza.
Ogni film sarà moderato da un relatore che darà il proprio contributo per meglio comprendere scenari e retroscena, offrendo punti di vista e spunti su cui dibattere.
Vi invitiamo perciò a partecipare:8 proiezioni, tutti i venerdì fino a metà marzo e, per studenti universitari e scuola media superiore, saranno rilasciati 2crediti e l'attestato di frequenza valevole per il rilascio degli stessi.
Vi aspettiamo per il primo appuntamento
VENERDI' 21 GENNAIO ALLE ORE 21
presso il CIRCOLO PENSIONATI"G.GISABELLA"(Via Mons.Bernardino Re-ex Viale Vescovile)di Lipari.
Sarà proiettato "THE MILLIONAIRE"di Danny Boyle.
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI
Chemioterapia a Lipari. Il 24 riunione all'ASP5
Riprendiamo e pubblichiamo con grande piacere una notizia diffusa oggi su lipari.biz del collega Peppe Paino.
Si sta raggiungendo un'altra tappa in vista dell'avvio, piuttosto complesso, del prezioso servizio di chemioterapia all'ospedale dell'isola. E' stata infatti convocata un'altra riunione del tavolo tecnico all'Asp 5 di Messina per lunedì 24 gennaio alle 10,30. All'incontro parteciperà anche il responsabile dell'U.O. di medicina del nosocomio eoliano, dr. Mario Paino. Ricordiamo che la questione, come da incontro-dibattito organizzato dal direttore di questo giornale on line lo scorso 4 dicembre ( con la collaborazione di Salvatore Sarpi di Eolnews) e seguita con attenzione dall'assessore Peppe Finocchiaro, è molto sentita nelle Eolie. In tanti partono ogni settimana alla volta dei centri specializzati di Messina, Palermo, Catania e di tutta Italia in genere. Viaggi della speranza per tornare a vivere una vita normale. Speriamo, per tutta questa gente, di poter abbattere definitivamente i disagi e le difficoltà provocati dall'insularità.
Si sta raggiungendo un'altra tappa in vista dell'avvio, piuttosto complesso, del prezioso servizio di chemioterapia all'ospedale dell'isola. E' stata infatti convocata un'altra riunione del tavolo tecnico all'Asp 5 di Messina per lunedì 24 gennaio alle 10,30. All'incontro parteciperà anche il responsabile dell'U.O. di medicina del nosocomio eoliano, dr. Mario Paino. Ricordiamo che la questione, come da incontro-dibattito organizzato dal direttore di questo giornale on line lo scorso 4 dicembre ( con la collaborazione di Salvatore Sarpi di Eolnews) e seguita con attenzione dall'assessore Peppe Finocchiaro, è molto sentita nelle Eolie. In tanti partono ogni settimana alla volta dei centri specializzati di Messina, Palermo, Catania e di tutta Italia in genere. Viaggi della speranza per tornare a vivere una vita normale. Speriamo, per tutta questa gente, di poter abbattere definitivamente i disagi e le difficoltà provocati dall'insularità.
Al vaglio dei periti il tesoro di Ciancimino. Tra questi l'Air Panarea
(da livesicilia) La sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, presieduta da Silvana Saguto, ha affidato a tre periti l’incarico di ricostruire il patrimonio e le compagini societarie delle aziende confiscate, in sede di processo penale, a Massimo Ciancimino, figlio del sindaco mafioso di Palermo condannato, in appello, per riciclaggio del tesoro del padre, a 3 anni e 4 mesi. Nel mirino della perizia, tra l’altro, società come la Sirco, la Air Panarea, diversi immobili e uno yacht.
A Ciancimino i giudici penali hanno confiscato un patrimonio di circa 40 milioni di euro. Ora i beni del figlio dell’ex sindaco passano al vaglio della sezione misure di prevenzione che si pronuncerà sull’eventuale adozione della misura patrimoniale. I periti depositeranno la loro relazione tra 90 giorni. L’udienza è stata rinviata all’11 maggio.
A Ciancimino i giudici penali hanno confiscato un patrimonio di circa 40 milioni di euro. Ora i beni del figlio dell’ex sindaco passano al vaglio della sezione misure di prevenzione che si pronuncerà sull’eventuale adozione della misura patrimoniale. I periti depositeranno la loro relazione tra 90 giorni. L’udienza è stata rinviata all’11 maggio.
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