Il Tar Sicilia di Palermo, sezione seconda, su 16 ricorsi presentati da società e privati per la legittimazione degli usi civici nell'area pomicifera di Porticello-Acquacalda ne ha rigettati undici. Cinque sono stati accolti parzialmente
I ricorsi erano stati presentati dalle società Pumex, Italpomice, Meligunte e dall'imprenditore Enzo D’Ambra.
Le cinque richieste accolte parzialmente sono state avanzate dall’Italpomice(1) e dalla Pumex(4) per le aree di Acquacalda e Porticello. Un eventuale appello, avverso le cinque sentenze, potrà essere presentato dal comune di Lipari entro un anno dalla pubblicazione delle stesse. La comunicazione della decisione del TAR di Palermo è stata comunicata al sindaco di Lipari dall’avvocato Arturo Merlo di Messina dello studio legale Merlo- Scurria- Di Cesare che nel contenzioso ha rappresenta il maggior comune eoliano. Per quanto riguarda i cinque ricorsi accolti parzialmente dal TAR lo studio legale ha evidenziato come: “piu’ che pensare ad una contestazione della tesi giuridica posta a sostegno dell’accoglimento, che appare affidata ad argomenti di sicuro rigore logico, sarà piu’ opportuno verificare se le particelle di proprietà delle ditte istanti, che dovrebbero risultare affrancate, costituiscono effettivamente pertinenze di fabbricati legittimabili”.
L'avvocato Merlo ha anche dato la sua disponibilità ad effettuare tale verifica con l'ausilio degli uffici comunali responsabili.
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lunedì 2 febbraio 2009
Acquacalda: Cittadini indignati aspettano i fatti
Acquacalda affonda in un mare di problemi e i politici giocano "a rimpiattino". E' la parte iniziale del testo di una mail giunta alla nostra redazione. Nella stessa mail viene anche posto un quesito: "Che fine ha fatto il consiglio comunale che doveva essere convocato ad Acquacalda? Politici locali e provinciali (il presidente Ricevuto) temono forse di doversi confrontare con la gente a cui hanno saputo dare solo parole e fatti zero?".
Club Meligunis: La vittoria di ieri commentata da Patrizia Lo Surdo
(Patrizia Lo Surdo) L’Amaro Eolie ottiene finalmente la sua prima vittoria in casa contro la Libertas Volley Messina, per 3 set a 2.
La partita inizia con il piede giusto per le padrone di case, che impongono il proprio gioco e chiudono i primi due set con i seguenti punteggi: 25 – 21; 25-22
La vittoria sembra quindi ad un passo, ma le giovani eoliane, cedono psicologicamente giungendo al quinto set, che vincono per 15 a 12.
Il presidente, Angela Ivaldi, ha così commentato: “come al solito dominiamo la partita con qualsiasi avversario, per poi di colpo mollare e sciupare tutto quello che di buono si era fatto fino a quel momento, comunque è un periodo che si gioca bene e questo fa ben sperare per la salvezza finale”.
A conclusione della partita le ragazze si sono dimostrate ”rammaricate” per non aver concluso la partita al terzo set, ma questo servirà a far meglio al prossimo incontro.
Il palasport Nicola Biviano era gremito da un caloroso pubblico che ha sostenuto la squadra fino al termine della partita.
La partita inizia con il piede giusto per le padrone di case, che impongono il proprio gioco e chiudono i primi due set con i seguenti punteggi: 25 – 21; 25-22
La vittoria sembra quindi ad un passo, ma le giovani eoliane, cedono psicologicamente giungendo al quinto set, che vincono per 15 a 12.
Il presidente, Angela Ivaldi, ha così commentato: “come al solito dominiamo la partita con qualsiasi avversario, per poi di colpo mollare e sciupare tutto quello che di buono si era fatto fino a quel momento, comunque è un periodo che si gioca bene e questo fa ben sperare per la salvezza finale”.
A conclusione della partita le ragazze si sono dimostrate ”rammaricate” per non aver concluso la partita al terzo set, ma questo servirà a far meglio al prossimo incontro.
Il palasport Nicola Biviano era gremito da un caloroso pubblico che ha sostenuto la squadra fino al termine della partita.
domenica 1 febbraio 2009
Volley: Meligunis prima vittoria casalinga
Importante vittoria casalinga oggi pomeriggio per le ragazze del Club Meligunis-Amaro Eolie che, per la decima partita del campionato di serie D, si sono imposte per 3 a 2 alla Libertas Volley Messina. Per la squadra liparese è la prima vittoria casalinga. In vantaggio per due a zero le padrone di casa si sono fatte rimontare, salvo poi chiudere l'incontro al quinto set.
Nella foto: Lo Surdo e Costanzo M.
Ludica Lipari: Poker al S. Alessio
Continua a non conoscere ostacoli il cammino della Ludica Lipari nel campionato di seconda categoria. La formazione liparese oggi pomeriggio si è imposta per 4 a 1 al S. Alessio nella gara disputata al "Franchino Monteleone".
Le reti sono state messe a segno da Tripi(2), Sturniolo e Zagami.
La Ludica, con una gara da recuperare, sale a quota 31 in classifica.
Le reti sono state messe a segno da Tripi(2), Sturniolo e Zagami.
La Ludica, con una gara da recuperare, sale a quota 31 in classifica.
SOGESID: Ordinanza del TAR DEL LAZIO
Sulla questione SOGESID riceviamo e pubblichiamo per completezza d'informazione il segg. documento:
Ricorso n. 1642/2008
Ordinanza n. 1566/2008
REPUBBLICA ITALIANA
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER IL LAZIO
ROMA
SEZIONE PRIMA
nelle persone dei Signori:
PASQUALE DE LISE Presidente
ANTONINO DE SALVO AMODIO Cons., relatore
MARIO ALBERTO DI NEZZA Primo Ref.
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nella Camera di Consiglio del 19 Marzo 2008
Visto il ricorso 1642/2008 proposto da:
SOC C LOTTI & ASSOCIATI SOCIETA’ DI INGEGNERIA SPA + ATI
SOC STUDIO FC & RR ASSOCIATI SRL
rappresentato e difeso da:
SCUDERI AVV. IGNAZIO
GIUFFRIDA AVV. ANTONIO
Contro
COMUNE DI LIPARI
COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA NEL COMUNE DI LIPARI
Rappresentato e difeso da:
AVVOCATURA DELLO STATO
PRES. CONS. MINISTRI – DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
rappresentato e difeso da:
AVVOCATURA DELLO STATO
PREFETTURA DI MESSINA
e nei confronti di
SOC SOGESID PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI IDRICI SPA
Rappresentato e difeso da:
VINTI AVV. STEFANO
PALATUCCI AVV. PIERFRANCESCO
e con l’intervento ad adiuvandum di
FEDERAZIONE CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI
rappresentato e difeso da:
GIUFFRIDA AVV. ANTONIO
MAGNANO SAN LIO AVV. VALENTINA
per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione,
della convenzione sottoscritta il 5 ottobre 2007 con la quale il Commissario Delegato ha affidato alla SOGESID i servizi di supporto all’ufficio del Commissario Delegato, tra i quali oltre all’assistenza tecnica, l’attività di progettazione e le funzioni direzioni e/o alla sorveglianza, fornendo le figure prescritte dal DPR 554/99 ed eventuali s.m.i. per l’Ufficio di Direzione”;
Visti gli atti e i documenti depositati con il ricorso;
Vista la domanda di sospensione della esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dal ricorrente;
Visto l’atto di costituzione in giudizio di:
COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA NEL COMUNE DI LIPARI
SOC SOGESID PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI IDRICI SPA
Udito il relatore Cons. ANTONINO SAVO AMODIO e uditi altresì per le parti gli avvocati presenti come da verbale di udienza:
Visti gli artt. 19 e 21 u.c., della Legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e l’art. 36 del R.D. 17 agosto 1907, n. 642;
Considerato che, nella comparazione fra gli opposti interessi, risulta prevalente quello dell’Amministrazione;
Ritenuto che NON sussistono le ragioni richieste dalla legge per l’accoglimento della sospensiva
P.Q.M.
RESPINGE la suindicata domanda incidentale di sospensione.
La presente ordinanza sarà eseguita dalla Amministrazione ed è depositata presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
ROMA, li 19 Marzo 2008
Ricorso n. 1642/2008
Ordinanza n. 1566/2008
REPUBBLICA ITALIANA
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
PER IL LAZIO
ROMA
SEZIONE PRIMA
nelle persone dei Signori:
PASQUALE DE LISE Presidente
ANTONINO DE SALVO AMODIO Cons., relatore
MARIO ALBERTO DI NEZZA Primo Ref.
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nella Camera di Consiglio del 19 Marzo 2008
Visto il ricorso 1642/2008 proposto da:
SOC C LOTTI & ASSOCIATI SOCIETA’ DI INGEGNERIA SPA + ATI
SOC STUDIO FC & RR ASSOCIATI SRL
rappresentato e difeso da:
SCUDERI AVV. IGNAZIO
GIUFFRIDA AVV. ANTONIO
Contro
COMUNE DI LIPARI
COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA NEL COMUNE DI LIPARI
Rappresentato e difeso da:
AVVOCATURA DELLO STATO
PRES. CONS. MINISTRI – DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
rappresentato e difeso da:
AVVOCATURA DELLO STATO
PREFETTURA DI MESSINA
e nei confronti di
SOC SOGESID PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI IDRICI SPA
Rappresentato e difeso da:
VINTI AVV. STEFANO
PALATUCCI AVV. PIERFRANCESCO
e con l’intervento ad adiuvandum di
FEDERAZIONE CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI
rappresentato e difeso da:
GIUFFRIDA AVV. ANTONIO
MAGNANO SAN LIO AVV. VALENTINA
per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione,
della convenzione sottoscritta il 5 ottobre 2007 con la quale il Commissario Delegato ha affidato alla SOGESID i servizi di supporto all’ufficio del Commissario Delegato, tra i quali oltre all’assistenza tecnica, l’attività di progettazione e le funzioni direzioni e/o alla sorveglianza, fornendo le figure prescritte dal DPR 554/99 ed eventuali s.m.i. per l’Ufficio di Direzione”;
Visti gli atti e i documenti depositati con il ricorso;
Vista la domanda di sospensione della esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dal ricorrente;
Visto l’atto di costituzione in giudizio di:
COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA NEL COMUNE DI LIPARI
SOC SOGESID PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI IDRICI SPA
Udito il relatore Cons. ANTONINO SAVO AMODIO e uditi altresì per le parti gli avvocati presenti come da verbale di udienza:
Visti gli artt. 19 e 21 u.c., della Legge 6 dicembre 1971, n. 1034, e l’art. 36 del R.D. 17 agosto 1907, n. 642;
Considerato che, nella comparazione fra gli opposti interessi, risulta prevalente quello dell’Amministrazione;
Ritenuto che NON sussistono le ragioni richieste dalla legge per l’accoglimento della sospensiva
P.Q.M.
RESPINGE la suindicata domanda incidentale di sospensione.
La presente ordinanza sarà eseguita dalla Amministrazione ed è depositata presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
ROMA, li 19 Marzo 2008
Emergenza vulcanica e possibile "spezzettamento" della gestione emergenziale(dalla Gazzetta del sud di oggi)
Per completare gli interventi di protezione civile
Prorogato lo stato di emergenza sui fenomeni di natura vulcanica
Salvatore Sarpi
Lipari
Prorogato nelle isole Eolie dal Consiglio dei ministri, riunitosi sotto la direzione del ministro Altero Matteoli, lo stato d'emergenza per i fenomeni di natura vulcanica. Ciò al fine di completare gli interventi di protezione civile in atto nell'arcipelago. Lo stato d'emergenza (nelle Eolie sino al 2008 sussistevano anche l'emergenza idrica e turistica che saranno prorogate in seguito) è stato dichiarato per la prima volta nel 2003 all'indomani dell'onda anomala che il 30 dicembre 2002, causata dal crollo di una grossa porzione della Sciara del Fuoco, aveva investito l'isola di Stromboli e il territorio limitrofo e per gli eventi di degassificazione che nel novembre 2002 avevano interessato l'isola di Panarea. La gestione della situazione emergenziale sino al 2007 è stata affidata al sindaco di Lipari a cui nel 2008 è subentrato il prefetto Francesco Alecci. Proprio quest'ultimo a dicembre scorso aveva richiesto al Comitato per il rientro nell'ordinario del Dipartimento nazionale della Protezione civile la proroga per il 2009 dello stato di emergenza. Come è prassi adesso dovrà essere nominato, previa indicazione della Protezione civile, il commissario per la gestione dell'emergenza. Da indiscrezioni la gestione delle tre emergenze che interessano l'arcipelago (vulcanica, turistica ed idrica) potrebbe essere "spezzettata" quindi non affidata a un unico commissario ma a tre soggetti diversi onde alleggerire il notevole carico di lavoro.
Prorogato lo stato di emergenza sui fenomeni di natura vulcanica
Salvatore Sarpi
Lipari
Prorogato nelle isole Eolie dal Consiglio dei ministri, riunitosi sotto la direzione del ministro Altero Matteoli, lo stato d'emergenza per i fenomeni di natura vulcanica. Ciò al fine di completare gli interventi di protezione civile in atto nell'arcipelago. Lo stato d'emergenza (nelle Eolie sino al 2008 sussistevano anche l'emergenza idrica e turistica che saranno prorogate in seguito) è stato dichiarato per la prima volta nel 2003 all'indomani dell'onda anomala che il 30 dicembre 2002, causata dal crollo di una grossa porzione della Sciara del Fuoco, aveva investito l'isola di Stromboli e il territorio limitrofo e per gli eventi di degassificazione che nel novembre 2002 avevano interessato l'isola di Panarea. La gestione della situazione emergenziale sino al 2007 è stata affidata al sindaco di Lipari a cui nel 2008 è subentrato il prefetto Francesco Alecci. Proprio quest'ultimo a dicembre scorso aveva richiesto al Comitato per il rientro nell'ordinario del Dipartimento nazionale della Protezione civile la proroga per il 2009 dello stato di emergenza. Come è prassi adesso dovrà essere nominato, previa indicazione della Protezione civile, il commissario per la gestione dell'emergenza. Da indiscrezioni la gestione delle tre emergenze che interessano l'arcipelago (vulcanica, turistica ed idrica) potrebbe essere "spezzettata" quindi non affidata a un unico commissario ma a tre soggetti diversi onde alleggerire il notevole carico di lavoro.
sabato 31 gennaio 2009
Lipari: Il commerciante Spinella colpito alle spalle e minacciato in pieno centro. Balordi alla ricerca di soldi?
Colpito alle spalle mente stava rincasando, spinto e bloccato a terra con la minaccia, in dialetto liparoto, di pungerlo se si fosse mosso. E' accaduto ieri sera, ma la notizia è trapelata solo oggi, a Lipari in pieno centro a Salvuccio Spinella, marito di Catena Scafidi la titolare della rivendita tabacchi e ricevitoria del Lotto di Corso Vittorio Emanuele.
Spinella, come d'abitudine, aveva chiuso il negozio situato nel corso Vittorio Emanuele intorno alle ventidue e stava rientrando nella vicina abitazione di via Filippo Mancuso quando nell'androne della palazzina dov'è domiciliato è stato fatto oggetto dell'aggressione da parte di due giovani incappucciati, così almeno Spinella ha denunciato ai carabinieri. I due, certamente, volevano impossessarsi dell'incasso della rivendita-ricevitoria. A difendere Spinella, mentre i due stavano iniziando a "perquisirlo" è intervenuto il figlio Domenico, 20 anni, che rientrando a casa si è trovato di fronte a quella scena. I due, a quel punto, hanno preferito darsi alla fuga. L'uomo sarebbe stato minacciato con un coltello appuntito o con una siringa.
Il grave fatto di cronaca è la dimostrazione di come la comunità non è più tranquilla e vi è una escalation della micro-criminalità che va fermata.
Spinella, come d'abitudine, aveva chiuso il negozio situato nel corso Vittorio Emanuele intorno alle ventidue e stava rientrando nella vicina abitazione di via Filippo Mancuso quando nell'androne della palazzina dov'è domiciliato è stato fatto oggetto dell'aggressione da parte di due giovani incappucciati, così almeno Spinella ha denunciato ai carabinieri. I due, certamente, volevano impossessarsi dell'incasso della rivendita-ricevitoria. A difendere Spinella, mentre i due stavano iniziando a "perquisirlo" è intervenuto il figlio Domenico, 20 anni, che rientrando a casa si è trovato di fronte a quella scena. I due, a quel punto, hanno preferito darsi alla fuga. L'uomo sarebbe stato minacciato con un coltello appuntito o con una siringa.
Il grave fatto di cronaca è la dimostrazione di come la comunità non è più tranquilla e vi è una escalation della micro-criminalità che va fermata.
Giacomantonio, commento sul comunicato dell'Autority della concorrenza
"Il comunicato che ho spedito stamattina – e che ripropongo alla vostra attenzione -(lo trovate in questa pagina delle news) è dell’Autority della concorrenza ( Presidente Catricalà) quindi è un’altra presa di posizione pubblica e ufficiale rispetto a quella di dicembre che invece era dell’Autority per la vigilanza dei lavori pubblici. A differenza del precedente questo oltre a ribadire che dopo il 22 ottobre 2004 i commissari delegati della protezione civile sono tenuti al rispetto delle norme comunitarie in materia di appalti di lavori, servizi e forniture ( e quindi il problema non investe solo la Sogesid ma tutta una prassi istauratasi negli ultimi anni) censura la pratica di protrarre nel tempo i commissariamenti. Questo non in astratto ma con particolare riferimento alle Eolie infatti si dice.” Nel caso delle Isole Eolie specificamente oggetto della presente segnalazione, risulta in effetti come le successive proroghe abbiano di fatto istituzionalizzato una situazione emergenziale attesa a ogni stagione turistica e pertanto perfettamente prevedibile, con conseguenti limitazioni della concorrenza che non paiono trovare giustificazioni di sorta”..
Michele Giacomantonio
Nota della redazione: Sui richiami alle gestioni emergenziali il Governo non sembra sentire. Vedi decisione di ieri del Cdm per quanto riguarda le Eolie.
Michele Giacomantonio
Nota della redazione: Sui richiami alle gestioni emergenziali il Governo non sembra sentire. Vedi decisione di ieri del Cdm per quanto riguarda le Eolie.
PROROGATO LO STATO DI EMERGENZA NELLE EOLIE
Nella riunione di ieri il Consiglio dei ministri ha prorogato lo stato di emergenza nelle Eolie. Questo uno stralcio del comunicato stampa ufficiale:
In relazione ai dissesti idrogeologici, agli allagamenti ed alle esondazioni che si sono verificate in Calabria nel corrente mese, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza su tutto il territorio della regione; al fine di completare gli interventi di protezione civile in atto nelle isole Eolie, è stato inoltre prorogato lo stato d’emergenza precedentemente dichiarato per fenomeni di natura vulcanica.
In relazione ai dissesti idrogeologici, agli allagamenti ed alle esondazioni che si sono verificate in Calabria nel corrente mese, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza su tutto il territorio della regione; al fine di completare gli interventi di protezione civile in atto nelle isole Eolie, è stato inoltre prorogato lo stato d’emergenza precedentemente dichiarato per fenomeni di natura vulcanica.
Trasporti/ Sicilia, Caputo(Pdl): Gare collegamenti nave entro anno.
(apcom) "Entro il termine perentorio di un anno dovrà essere effettuata la gara per l'individuazione della società che dovrà effettuare il servizio di collegamento con le isole minori e la Sicilia". A dichiararlo è Salvino Caputo, Presidente della Commissione Parlamentare Attività Produttive dell'Ars, nel corso dell'incontro che si è svolta presso la sala consiliare del Comune di Pantelleria, con il Sindaco Salvatore Gabriele, la Giunta e alcuni consiglieri comunali.
"Dall'incontro a Bruxelles - ha dichiarato Salvino Caputo - tra il governo italiano e i rappresentati della Direzione generale dei trasporti, è emerso che la gara deve essere bandita entro la fine di dicembre 2009, pena la interruzione dei collegamenti. Ma la cosa più grave é che il Ministro per la programmazione economica - ha aggiunto Caputo - ha deciso di non assegnare tutti i 46 milioni di euro necessari per il mantenimento dei collegamenti. Circostanza questa che costringerà la Regione Siciliana e la società di trasporti marittimi a rivedere il numero delle tratte e gli stessi percorsi, con gravissimi disagi per i cittadini delle isole".
Caputo oltre ad avere chiesto nuovamente l'intervento del Ministro Altero Matteoli, ha convocato nuovamente un'audizione congiunta delle Commissioni Parlamentari trasporti e attività produttive per evitare disservizi ai cittadini.
"Dall'incontro a Bruxelles - ha dichiarato Salvino Caputo - tra il governo italiano e i rappresentati della Direzione generale dei trasporti, è emerso che la gara deve essere bandita entro la fine di dicembre 2009, pena la interruzione dei collegamenti. Ma la cosa più grave é che il Ministro per la programmazione economica - ha aggiunto Caputo - ha deciso di non assegnare tutti i 46 milioni di euro necessari per il mantenimento dei collegamenti. Circostanza questa che costringerà la Regione Siciliana e la società di trasporti marittimi a rivedere il numero delle tratte e gli stessi percorsi, con gravissimi disagi per i cittadini delle isole".
Caputo oltre ad avere chiesto nuovamente l'intervento del Ministro Altero Matteoli, ha convocato nuovamente un'audizione congiunta delle Commissioni Parlamentari trasporti e attività produttive per evitare disservizi ai cittadini.
Ciclo dell'acqua: segnalazione ufficiale della Autority sulla Sogesid
BOLLETTINO DELL’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO N. 49 DEL 21 GENNAIO 2009
Pubblicato sul sito www.agcm.it il 21 gennaio 2009
ATTIVITA' DI SEGNALAZIONE E CONSULTIVA
AS 493 - AFFIDAMENTO DI SERVIZI DA PARTE DEL COMMISSARIO DELEGATO
ALL’EMERGENZA PER LE INFRASTRUTTURE E I SERVIZI DELLE ISOLE EOLIE
Roma, 5 gennaio 2009
Prefetto della Provincia di Messina
Dott. Francesco Alecci
Ministro dell’Interno
On.le Roberto Maroni
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
On.le Stefania Prestigiacomo
Presidente della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano
On.le Raffaele Fitto
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’esercizio dei poteri di segnalazione di cui agli articoli 21 e 22 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, intende qui di seguito esporre alcune considerazioni in merito a un affidamento di servizi effettuato da parte del Commissario delegato all’emergenza per le infrastrutture e i servizi delle Isole Eolie (“Commissario”) a mezzo di una convenzione stipulata il 5 ottobre 2007 con la Società per la Gestione degli Impianti Idrici S.p.A., relativo alla prospettata realizzazione di infrastrutture idriche per le Isole Eolie.
In particolare, risulta che il Commissario pro tempore competente abbia stipulato la precitata convenzione senza l’esperimento di alcuna procedura a evidenza pubblica, né quantomeno preliminari indagini di mercato, sulla base di asserite facoltà di deroga alla normativa vigente previste da una precedente ordinanza del Ministro dell’Interno delegato per il coordinamento della protezione civile, n. 3225 del 2 luglio 2002. L’Autorità, nel prendere atto della citata convenzione di affidamento di servizi, rileva come – quand’anche il conferimento di potestà di deroghe fosse stato a suo tempo legittimo – successivi atti di valenza generale hanno rigorosamente determinato portata e applicabilità di simili deroghe. Il riferimento è, in particolare, alla direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 22 ottobre 2004, Indirizzi in materia di protezione civile in relazione all'attività contrattuale riguardante gli appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture di rilievo comunitario. Tale direttiva, infatti, ha opportunamente considerato come i commissari delegati debbano comunque provvedere alle aggiudicazioni necessarie per il superamento delle situazioni emergenziali di rispettiva competenza nel rispetto delle norme comunitarie in materia di appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture.
Con specifico riferimento all’affidamento di servizi e alla conseguente realizzazione di opere cui la convenzione in discorso attiene, l’Autorità raccomanda pertanto al Commissario competente di provvedere – quantomeno per i lavori e servizi ancora da effettuare – nella dovuta conformità ai principi di concorrenzialità, trasparenza, buon andamento, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, in quanto i medesimi sono il primo presupposto perché un confronto di mercato possa svolgersi nella misura più efficiente per le imprese e vantaggiosa per i destinatari dei servizi.
Ancora, tenuto conto dell’ampio ricorso avvenuto in Italia all’istituto delle gestioni emergenziali, da cui sono conseguiti rilevanti effetti di compressione della concorrenza spesso ingiustificatamente pregiudizievoli della medesima, l’Autorità coglie l’occasione per richiamare all’attenzione delle autorità competenti, da un lato, quanto già considerato al riguardo in occasione di propri precedenti interventi1, dall’altro le opportune indicazioni contenute nella precitata dir.P.C.M. del 22 ottobre 2004 relativamente alla necessità che la durata degli stati di emergenza, ovvero dei c.d. ‘grandi eventi’, venga sempre definita in stretta correlazione con i tempi necessari per la realizzazione dei primi indispensabili interventi, e senza che la concessione di eventuali proroghe possa essere giustificata da situazioni di inerzie o ritardi, comunque determinatisi, nella realizzazione degli adempimenti necessari. Nel caso delle Isole Eolie specificamente oggetto della presente segnalazione, risulta in effetti come le successive proroghe abbiano di fatto istituzionalizzato una situazione emergenziale attesa a ogni stagione turistica e pertanto perfettamente prevedibile, con conseguenti limitazioni della concorrenza che non paiono trovare giustificazioni di sorta.
IL PRESIDENTE
Antonio Catricalà
Pubblicato sul sito www.agcm.it il 21 gennaio 2009
ATTIVITA' DI SEGNALAZIONE E CONSULTIVA
AS 493 - AFFIDAMENTO DI SERVIZI DA PARTE DEL COMMISSARIO DELEGATO
ALL’EMERGENZA PER LE INFRASTRUTTURE E I SERVIZI DELLE ISOLE EOLIE
Roma, 5 gennaio 2009
Prefetto della Provincia di Messina
Dott. Francesco Alecci
Ministro dell’Interno
On.le Roberto Maroni
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
On.le Stefania Prestigiacomo
Presidente della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano
On.le Raffaele Fitto
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’esercizio dei poteri di segnalazione di cui agli articoli 21 e 22 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, intende qui di seguito esporre alcune considerazioni in merito a un affidamento di servizi effettuato da parte del Commissario delegato all’emergenza per le infrastrutture e i servizi delle Isole Eolie (“Commissario”) a mezzo di una convenzione stipulata il 5 ottobre 2007 con la Società per la Gestione degli Impianti Idrici S.p.A., relativo alla prospettata realizzazione di infrastrutture idriche per le Isole Eolie.
In particolare, risulta che il Commissario pro tempore competente abbia stipulato la precitata convenzione senza l’esperimento di alcuna procedura a evidenza pubblica, né quantomeno preliminari indagini di mercato, sulla base di asserite facoltà di deroga alla normativa vigente previste da una precedente ordinanza del Ministro dell’Interno delegato per il coordinamento della protezione civile, n. 3225 del 2 luglio 2002. L’Autorità, nel prendere atto della citata convenzione di affidamento di servizi, rileva come – quand’anche il conferimento di potestà di deroghe fosse stato a suo tempo legittimo – successivi atti di valenza generale hanno rigorosamente determinato portata e applicabilità di simili deroghe. Il riferimento è, in particolare, alla direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 22 ottobre 2004, Indirizzi in materia di protezione civile in relazione all'attività contrattuale riguardante gli appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture di rilievo comunitario. Tale direttiva, infatti, ha opportunamente considerato come i commissari delegati debbano comunque provvedere alle aggiudicazioni necessarie per il superamento delle situazioni emergenziali di rispettiva competenza nel rispetto delle norme comunitarie in materia di appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture.
Con specifico riferimento all’affidamento di servizi e alla conseguente realizzazione di opere cui la convenzione in discorso attiene, l’Autorità raccomanda pertanto al Commissario competente di provvedere – quantomeno per i lavori e servizi ancora da effettuare – nella dovuta conformità ai principi di concorrenzialità, trasparenza, buon andamento, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, in quanto i medesimi sono il primo presupposto perché un confronto di mercato possa svolgersi nella misura più efficiente per le imprese e vantaggiosa per i destinatari dei servizi.
Ancora, tenuto conto dell’ampio ricorso avvenuto in Italia all’istituto delle gestioni emergenziali, da cui sono conseguiti rilevanti effetti di compressione della concorrenza spesso ingiustificatamente pregiudizievoli della medesima, l’Autorità coglie l’occasione per richiamare all’attenzione delle autorità competenti, da un lato, quanto già considerato al riguardo in occasione di propri precedenti interventi1, dall’altro le opportune indicazioni contenute nella precitata dir.P.C.M. del 22 ottobre 2004 relativamente alla necessità che la durata degli stati di emergenza, ovvero dei c.d. ‘grandi eventi’, venga sempre definita in stretta correlazione con i tempi necessari per la realizzazione dei primi indispensabili interventi, e senza che la concessione di eventuali proroghe possa essere giustificata da situazioni di inerzie o ritardi, comunque determinatisi, nella realizzazione degli adempimenti necessari. Nel caso delle Isole Eolie specificamente oggetto della presente segnalazione, risulta in effetti come le successive proroghe abbiano di fatto istituzionalizzato una situazione emergenziale attesa a ogni stagione turistica e pertanto perfettamente prevedibile, con conseguenti limitazioni della concorrenza che non paiono trovare giustificazioni di sorta.
IL PRESIDENTE
Antonio Catricalà
venerdì 30 gennaio 2009
Scuole: Sabatini torna ad interrogare
Interrogazione di Adolfo Sabatini di "Nuovo Giorno" al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno e all’assessore all’edilizia scolastica Dott. Ivan Ferlazzo:
Con riferimento alle mie precedenti interrogazioni, che richiamo integralmente, ed alla luce degli eventi che hanno interessato qualche scuola del nostro Comune e ribadendo che le assicurazioni dell’assessore Ferlazzo sono risultate inadeguate, con la presente Vi INTERROGO per sapere:-se è stata prevista una nuova verifica sullo stato di tutte le scuole;-chi doveva vigilare e come mai nessuno ha rilevato che la scuola di Quattropani non era sicura visto che anche il Consigliere Centorrino ha interrogato le SS.LL. proprio per la suddetta scuola.
Si richiede risposta scritta.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale di Nuovo Giorno Adolfo Sabatini
TIRRENIA: PD, DAL GOVERNO DIETROFRONT SU ISOLE MINORI
“Siamo sorpresi e fortemente preoccupati per quanto dichiarato dal sottosegretario ai trasporti in risposta alla nostra interpellanza urgente sulle sorti della Siremar”. Lo dicono in una nota i deputati palermitani del Pd Alessandra Siragusa e Tonino Russo. “Nella sua risposta il governo - continuano i deputati - da una parte smentisce le notizie riportate nei giorni scorsi dagli organi di stampa circa l’impegno assunto dal ministro Matteoli di recarsi a Bruxelles il 27 gennaio scorso, dall’altra conferma quanto dichiarato dal sottosegretario Micciche’, ovvero che i 46 milioni di euro promessi da Matteoli non arriveranno. Tutte le domande poste nell’interpellanza non hanno avuto risposta e constatiamo che di fronte ad una situazione che riveste un’importanza vitale per gli isolani il governo Berlusconi non sta fecendo nulla”.
"Non faccia l'attore". La replica di Bruno alle accuse di Barbareschi
Nei giorni scorsi l'attore Luca Barbareschi, con casa a Filicudi, nelle sue vesti anche di politico, ha attaccato duramente il sindaco di Lipari sulla questione trasporti. La replica del primo cittadino non si è fatta attendere.
Pubblichiamo la lettera di risposta alle affermazioni di Barbareschi, così come girataci dall'URP del comune di Lipari.
Dichiarazioni dell’On Barbareschi diffuse nel TG di Teleisole del 26/01/2009 - Replica del Sindaco di Lipari .
COMUNICATO
On.le Barbareschi,
Le ricordo una “serata filicudara” in casa di Pino Bonica, dove Le si porgevano gli auguri per la Sua elezione; in quella occasione, formalmente, Le chiedevo un impegno per le Eolie e,segnatamente, per i servizi marittimi, inviandoLe copiosa documentazione in data 26 giugno, quindi il 7 e l’11 novembre 2008.
Ha brillato per “assenza” e mancate risposte e, contestualmente, rilasciava a suo tempo e continua a rilasciare oggi interviste tendenti ad esasperare un momento delicato, invitando il Sindaco a “darsi da fare”.
Lei conosce l’impegno da tutti noi profuso? Sindaco, Amministrazione, Consiglio Comunale, popolazione; certamente no, altrimenti non avrebbe usato quei termini.
Relativamente alle linee espletate dal vettore che, a seguito di bando di gara della Regione Siciliana, si è aggiudicato il servizio connesso alle “linee per Filicudi”, come Lei le definisce, nessun merito Le si può ascrivere, poiché le inerenti iniziative sono state dispiegate dal Signor Presidente della Regione, On Lombardo, dal Signor Assessore ai Trasporti, On. Bufardeci, dal Presidente dell’Assemblea Regionale, On Cascio, nonché da parlamentari siciliani e da tutti i Sindaci delle isole minori della Sicilia.
Lei non ha fatto alcunché di determinante!
Ed ancora, in risposta alla Sue affermazioni gratuite, Le ricordo che:
nel corso della audizione parlamentare, il Suo intervento è apparso assolutamente insignificante in relazione alla gravissima questione Tirrenia – Siremar. Lei ha mostrato talmente poco interesse sull’argomento che ha preferito lasciare l’aula, dopo essere intervenuto, senza rispettare nemmeno l’invito dell’On Fallica che Le chiedeva di fermarsi per replicare alle Sue parole e, ancora, non essendo interessato o per altro motivo, non ha ascoltato il mio intervento in Commissione, perché aveva già da tempo guadagnato l’uscio.
Altro che “guardare” è stato il mio comportamento - come Lei scorrettamente riferisce – poiché ho correttamente aspettato il mio turno per intervenire.
L’On Valducci, Presidente della Commissione ai Trasporti, e gli Onorevoli Garofalo e Fallica potranno riferirLe circa la mia esposizione, oppure vada a riscontrare il verbale dell’incontro, unitamente alla documentazione che ho prodotto agli atti. E non è finita. Dove era Lei quando, invitato a Palazzo San Macuto non è intervenuto? Erano presenti gli Onorevoli Germanà, Fallica, Garofalo, Mantini, D’Antoni, Melandri ed il Senatore Pistorio. Lei non c’era! Oggi, interviene sull’argomento con aria di supponenza, ma soprattutto, quel che è grave, con grande disinformazione. Questo il Suo interesse per le Isole Eolie?
Non finisce qui; infatti, alla telefonata volta a chiedere un Suo intervento sulla pressante problematica in argomento, Lei mi chiedeva ancora una volta gli incartamenti. Meravigliato, provvedevo ad ulteriore invio della documentazione, già inviataLe, al fax da Lei fornitomi. Dopo averLe rimesso, ancora una volta, le note, Lei cosa ha fatto? Dove è stato, considerato che alle riunioni tenute alla presenza del Ministro Matteoli, Lei era assente, mentre si registrava la presenza di altri Deputati?
Per finire, a chi è riferita la Sua dichiarazione resa nel telegiornale locale “paese maleducato e leggermente truffatore?” Se il riferimento è alla nostra Nazione, da italiano mortificato, Le faccio presente che Lei di questo Paese, così vilmente definito, è un rappresentante.
Se dovesse riferirsi alle Eolie, Le dico, sin d’ora, che Lei è ospite irriconoscente.
Allorchè chiarirà a chi intendeva riferirsi con quella infelice espressione, trarremo le debite considerazioni, a difesa della identità degli eoliani.
Poiché intendo, guardandoLa in viso, confutare direttamente Le Sue espressioni, sappia che sono disponibile, sin d’ora, ad un confronto, anche pubblico, presso qualsiasi sede Lei vorrà scegliere. Frattanto, Lei passi dalle parole ai fatti. Non faccia l’attore, quantomeno con noi! Istituzioni e comunità locali sono sull’orlo del dramma, ma non si arrenderanno!
Prima di chiudere, Le rivolgo un modesto consiglio: prima di parlare, dialoghi con i soggetti istituzionali, soggetti che, nonostante da Lei offesi, non lesineranno di confrontarsi con tutti, anche con Lei, per la risoluzione del problema.
IL SINDACO
(Dott.Mariano Bruno)
On.le Barbareschi,
Le ricordo una “serata filicudara” in casa di Pino Bonica, dove Le si porgevano gli auguri per la Sua elezione; in quella occasione, formalmente, Le chiedevo un impegno per le Eolie e,segnatamente, per i servizi marittimi, inviandoLe copiosa documentazione in data 26 giugno, quindi il 7 e l’11 novembre 2008.
Ha brillato per “assenza” e mancate risposte e, contestualmente, rilasciava a suo tempo e continua a rilasciare oggi interviste tendenti ad esasperare un momento delicato, invitando il Sindaco a “darsi da fare”.
Lei conosce l’impegno da tutti noi profuso? Sindaco, Amministrazione, Consiglio Comunale, popolazione; certamente no, altrimenti non avrebbe usato quei termini.
Relativamente alle linee espletate dal vettore che, a seguito di bando di gara della Regione Siciliana, si è aggiudicato il servizio connesso alle “linee per Filicudi”, come Lei le definisce, nessun merito Le si può ascrivere, poiché le inerenti iniziative sono state dispiegate dal Signor Presidente della Regione, On Lombardo, dal Signor Assessore ai Trasporti, On. Bufardeci, dal Presidente dell’Assemblea Regionale, On Cascio, nonché da parlamentari siciliani e da tutti i Sindaci delle isole minori della Sicilia.
Lei non ha fatto alcunché di determinante!
Ed ancora, in risposta alla Sue affermazioni gratuite, Le ricordo che:
nel corso della audizione parlamentare, il Suo intervento è apparso assolutamente insignificante in relazione alla gravissima questione Tirrenia – Siremar. Lei ha mostrato talmente poco interesse sull’argomento che ha preferito lasciare l’aula, dopo essere intervenuto, senza rispettare nemmeno l’invito dell’On Fallica che Le chiedeva di fermarsi per replicare alle Sue parole e, ancora, non essendo interessato o per altro motivo, non ha ascoltato il mio intervento in Commissione, perché aveva già da tempo guadagnato l’uscio.
Altro che “guardare” è stato il mio comportamento - come Lei scorrettamente riferisce – poiché ho correttamente aspettato il mio turno per intervenire.
L’On Valducci, Presidente della Commissione ai Trasporti, e gli Onorevoli Garofalo e Fallica potranno riferirLe circa la mia esposizione, oppure vada a riscontrare il verbale dell’incontro, unitamente alla documentazione che ho prodotto agli atti. E non è finita. Dove era Lei quando, invitato a Palazzo San Macuto non è intervenuto? Erano presenti gli Onorevoli Germanà, Fallica, Garofalo, Mantini, D’Antoni, Melandri ed il Senatore Pistorio. Lei non c’era! Oggi, interviene sull’argomento con aria di supponenza, ma soprattutto, quel che è grave, con grande disinformazione. Questo il Suo interesse per le Isole Eolie?
Non finisce qui; infatti, alla telefonata volta a chiedere un Suo intervento sulla pressante problematica in argomento, Lei mi chiedeva ancora una volta gli incartamenti. Meravigliato, provvedevo ad ulteriore invio della documentazione, già inviataLe, al fax da Lei fornitomi. Dopo averLe rimesso, ancora una volta, le note, Lei cosa ha fatto? Dove è stato, considerato che alle riunioni tenute alla presenza del Ministro Matteoli, Lei era assente, mentre si registrava la presenza di altri Deputati?
Per finire, a chi è riferita la Sua dichiarazione resa nel telegiornale locale “paese maleducato e leggermente truffatore?” Se il riferimento è alla nostra Nazione, da italiano mortificato, Le faccio presente che Lei di questo Paese, così vilmente definito, è un rappresentante.
Se dovesse riferirsi alle Eolie, Le dico, sin d’ora, che Lei è ospite irriconoscente.
Allorchè chiarirà a chi intendeva riferirsi con quella infelice espressione, trarremo le debite considerazioni, a difesa della identità degli eoliani.
Poiché intendo, guardandoLa in viso, confutare direttamente Le Sue espressioni, sappia che sono disponibile, sin d’ora, ad un confronto, anche pubblico, presso qualsiasi sede Lei vorrà scegliere. Frattanto, Lei passi dalle parole ai fatti. Non faccia l’attore, quantomeno con noi! Istituzioni e comunità locali sono sull’orlo del dramma, ma non si arrenderanno!
Prima di chiudere, Le rivolgo un modesto consiglio: prima di parlare, dialoghi con i soggetti istituzionali, soggetti che, nonostante da Lei offesi, non lesineranno di confrontarsi con tutti, anche con Lei, per la risoluzione del problema.
IL SINDACO
(Dott.Mariano Bruno)
Trasporti: Le preoccupazioni di Del Bono e le risposte del Governo al question-time di ieri
(Christian Del Bono) Ancora brutte notizie da Roma. Preoccupanti le risposte fornite, alla Camera dei Deputati, da Giachino Russo, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, all’interpellanza presentata da Alessandra Siragusa ed altri 39 parlamentari (PD).
L’interpellanza, la n. 2-00270, che faceva riferimento alle problematiche relative al processo di privatizzazione della società Tirrenia e delle sue controllate, chiedeva una serie di chiarimenti circa la maggior parte di quei punti che lo scorso 20 gennaio, i Sindaci delle isole minori, avevano già illustrato a Roma al tavolo tecnico con il Ministro. In particolare, l’interpellanza richiedeva quali iniziative il Ministro intendesse assumere a garanzia del principi della continuità territoriale, della mobilità dei cittadini e dello sviluppo socioeconomico. Chiedeva altresì il riconoscimento della perifericità delle isole minori della Sicilia affinché esse potessero accedere agli aiuti di Stato, il riconoscimento della tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale e di provvedere alla scorporo di Siremar da Tirrenia e la contestuale costituzione di una nuova società, come avvenuto nei giorni scorsi nella regione Campania.
Si riportano sotto le risposte del Sottosegretario e la replica della Siragusa.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, l'articolo 26 del decreto-legge n. 185 del 2008 ha modificato l'articolo 57 della legge n 133 del 2008, citata dagli interpellanti, rinviando al 1o gennaio 2010 il passaggio alle regioni territorialmente competenti delle funzioni e dei compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico, che si svolgono all'interno di una regione. Nel contempo, sono così stati abrogati i commi 3 e 4 del predetto articolo 57, eliminando, quindi, sia la possibilità del trasferimento, a titolo gratuito, del pacchetto azionario delle società regionali marittime del Gruppo Tirrenia alle regioni che la possibilità dell'affidamento dei servizi di cabotaggio da parte delle regioni a società interamente partecipate da esse.L'articolo 26 del citato decreto-legge n. 207 del 2008 ha, inoltre, stabilito che le convenzioni, scadute il 31 dicembre 2008, sono prorogate fino al 31 dicembre 2009, per permettere la definizione del processo di privatizzazione previsto dal comma 998 e seguenti della legge finanziaria.In relazione alle preoccupazioni espresse dai sindaci delle isole minori siciliane, circa il taglio dei collegamenti marittimi paventati dalla società Siremar, a partire dal 14 gennaio 2009, si comunica che l'onorevole Ministro Matteoli ha provveduto a chiarire, con un'apposita nota indirizzata alla Siremar che, in mancanza di espresse disposizioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, gli assetti e le linee devono rimanere quelli assicurati nel 2008, comprendendo in tale disposizione il necessario mantenimento del collegamento tra Napoli e le Eolie. Si ricorda che il giorno 20 gennaio è stato aperto un tavolo tecnico con la Regione Sicilia, allargato ai sindaci delle località interessate dai servizi, per la definizione degli assetti 2009 dei collegamenti marittimi. Nell'ambito del citato tavolo tecnico, convocato in questi giorni presso il Ministero, si terrà una serie di incontri con le regioni Campania, Lazio, Toscana, Sardegna e Puglia ed i relativi comuni interessati, al fine di completare, anche per le altre isole minori, quanto avviato in ordine alle problematiche delle isole minori siciliane. Nel frattempo, continuano gli opportuni contatti con i servizi della Commissione dell'Unione europea, a proposito dell'iter di privatizzazione dell'intero gruppo, che comprende anche la predisposizione delle nuove convenzioni, ai sensi della legge finanziaria, finalizzate appunto alla successiva privatizzazione.In considerazione del Trattato di Amsterdam, circa l'insularità e la condizione di perifericità delle isole minori, corre l'obbligo di segnalare i ripetuti dinieghi da parte degli organi della Commissione europea alla possibilità di mantenere, per le stesse realtà insulari, il sistema di servizi offerti nell'esercizio precedente, richiamandosi più volte il principio della libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo - cabotaggio marittimo - all'interno degli Stati membri, contenuto nel Regolamento n. 3577/92/CE, del Consiglio, del 7 dicembre 1992.
PRESIDENTE. L'onorevole Siragusa ha facoltà di replicare.
ALESSANDRA SIRAGUSA. Signor Presidente, mi dichiaro assolutamente insoddisfatta, perché, peraltro, ciò che ha detto il sottosegretario va anche in controtendenza rispetto a quanto abbiamo letto sui giornali. Abbiamo avuto notizia da parte della stampa, che il Ministro Matteoli si era il impegnato a dare 46 milioni di euro per garantire la continuità territoriale delle isole minori, in particolare in Sicilia. Sapevamo, sempre dalla stampa, che martedì 27, il Ministro si sarebbe dovuto recare a Bruxelles per trattare questa vicenda.Vorrei anche ricordare che, in realtà, l'Unione europea ha riconosciuto che non si tratta di aiuto di Stato quando è necessario garantire la continuità territoriale e lo sviluppo economico di zone del nostro Paese - come possano essere, e sono, le isole minori siciliane - il cui sviluppo economico -Pag. 153ma vorrei dire di più, la cui sopravvivenza - dipende dalla possibilità di essere collegati per via marittima. Non ricordo niente di diverso dalla realtà, quando affermo che per gli isolani siciliani la nave significa la scuola, la sanità, l'approvvigionamento alimentare ed energetico. Senza il collegamento navale sono sostanzialmente preclusi la possibilità e il diritto di vivere come gli altri cittadini dell'Unione europea.L'Unione europea, infatti, questo lo riconosce per i servizi aerei (regolamento n. 1008 del 2008) in cui vengono previste due possibilità: quella, per esempio, di attivare i contratti di servizio pubblico o, addirittura, l'imposizione di un obbligo di servizio pubblico. Ciò avviene perché tutti i cittadini dell'Unione europea devono essere uguali e i cittadini delle quattordici isole minori della Sicilia non sono per questo cittadini minori.Pertanto, sarà stato vero quello che chiedevamo nell'interpellanza (a cui peraltro il sottosegretario non ha risposto ad alcuno dei quesiti posti) e che il sottosegretario Miccichè aveva già detto alla stampa, ossia il fatto che non era vero che questi 46 milioni di euro che il Ministro si era impegnato a dare per il trasporto e il collegamento marittimo con le isole minori della Sicilia non sarebbe mai arrivato.Prendiamo atto, dalla risposta che oggi il sottosegretario ci ha fornito, che tutto quello che abbiamo letto dai giornali non è vero e che, sostanzialmente, il Governo si arrende ad una situazione difficilissima che si viene a creare. È chiaro che prendere atto di questo significa non soltanto rinunciare ad un impegno, ma arrivare, per quello che ci riguarda, con tutti gli strumenti che il nostro essere parlamentari ci dà, ad essere anche in profonda sintonia con le popolazioni di questa isola. Riteniamo, infatti, che il collegamento marittimo corrisponda per gli isolani della nostra terra al diritto alla vita, al diritto all'esistenza, al diritto all'istruzione e al diritto (credo scontato) relativo al fatto che siamo tutti cittadini europei.
L’interpellanza, la n. 2-00270, che faceva riferimento alle problematiche relative al processo di privatizzazione della società Tirrenia e delle sue controllate, chiedeva una serie di chiarimenti circa la maggior parte di quei punti che lo scorso 20 gennaio, i Sindaci delle isole minori, avevano già illustrato a Roma al tavolo tecnico con il Ministro. In particolare, l’interpellanza richiedeva quali iniziative il Ministro intendesse assumere a garanzia del principi della continuità territoriale, della mobilità dei cittadini e dello sviluppo socioeconomico. Chiedeva altresì il riconoscimento della perifericità delle isole minori della Sicilia affinché esse potessero accedere agli aiuti di Stato, il riconoscimento della tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale e di provvedere alla scorporo di Siremar da Tirrenia e la contestuale costituzione di una nuova società, come avvenuto nei giorni scorsi nella regione Campania.
Si riportano sotto le risposte del Sottosegretario e la replica della Siragusa.
BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, l'articolo 26 del decreto-legge n. 185 del 2008 ha modificato l'articolo 57 della legge n 133 del 2008, citata dagli interpellanti, rinviando al 1o gennaio 2010 il passaggio alle regioni territorialmente competenti delle funzioni e dei compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico, che si svolgono all'interno di una regione. Nel contempo, sono così stati abrogati i commi 3 e 4 del predetto articolo 57, eliminando, quindi, sia la possibilità del trasferimento, a titolo gratuito, del pacchetto azionario delle società regionali marittime del Gruppo Tirrenia alle regioni che la possibilità dell'affidamento dei servizi di cabotaggio da parte delle regioni a società interamente partecipate da esse.L'articolo 26 del citato decreto-legge n. 207 del 2008 ha, inoltre, stabilito che le convenzioni, scadute il 31 dicembre 2008, sono prorogate fino al 31 dicembre 2009, per permettere la definizione del processo di privatizzazione previsto dal comma 998 e seguenti della legge finanziaria.In relazione alle preoccupazioni espresse dai sindaci delle isole minori siciliane, circa il taglio dei collegamenti marittimi paventati dalla società Siremar, a partire dal 14 gennaio 2009, si comunica che l'onorevole Ministro Matteoli ha provveduto a chiarire, con un'apposita nota indirizzata alla Siremar che, in mancanza di espresse disposizioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, gli assetti e le linee devono rimanere quelli assicurati nel 2008, comprendendo in tale disposizione il necessario mantenimento del collegamento tra Napoli e le Eolie. Si ricorda che il giorno 20 gennaio è stato aperto un tavolo tecnico con la Regione Sicilia, allargato ai sindaci delle località interessate dai servizi, per la definizione degli assetti 2009 dei collegamenti marittimi. Nell'ambito del citato tavolo tecnico, convocato in questi giorni presso il Ministero, si terrà una serie di incontri con le regioni Campania, Lazio, Toscana, Sardegna e Puglia ed i relativi comuni interessati, al fine di completare, anche per le altre isole minori, quanto avviato in ordine alle problematiche delle isole minori siciliane. Nel frattempo, continuano gli opportuni contatti con i servizi della Commissione dell'Unione europea, a proposito dell'iter di privatizzazione dell'intero gruppo, che comprende anche la predisposizione delle nuove convenzioni, ai sensi della legge finanziaria, finalizzate appunto alla successiva privatizzazione.In considerazione del Trattato di Amsterdam, circa l'insularità e la condizione di perifericità delle isole minori, corre l'obbligo di segnalare i ripetuti dinieghi da parte degli organi della Commissione europea alla possibilità di mantenere, per le stesse realtà insulari, il sistema di servizi offerti nell'esercizio precedente, richiamandosi più volte il principio della libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo - cabotaggio marittimo - all'interno degli Stati membri, contenuto nel Regolamento n. 3577/92/CE, del Consiglio, del 7 dicembre 1992.
PRESIDENTE. L'onorevole Siragusa ha facoltà di replicare.
ALESSANDRA SIRAGUSA. Signor Presidente, mi dichiaro assolutamente insoddisfatta, perché, peraltro, ciò che ha detto il sottosegretario va anche in controtendenza rispetto a quanto abbiamo letto sui giornali. Abbiamo avuto notizia da parte della stampa, che il Ministro Matteoli si era il impegnato a dare 46 milioni di euro per garantire la continuità territoriale delle isole minori, in particolare in Sicilia. Sapevamo, sempre dalla stampa, che martedì 27, il Ministro si sarebbe dovuto recare a Bruxelles per trattare questa vicenda.Vorrei anche ricordare che, in realtà, l'Unione europea ha riconosciuto che non si tratta di aiuto di Stato quando è necessario garantire la continuità territoriale e lo sviluppo economico di zone del nostro Paese - come possano essere, e sono, le isole minori siciliane - il cui sviluppo economico -Pag. 153ma vorrei dire di più, la cui sopravvivenza - dipende dalla possibilità di essere collegati per via marittima. Non ricordo niente di diverso dalla realtà, quando affermo che per gli isolani siciliani la nave significa la scuola, la sanità, l'approvvigionamento alimentare ed energetico. Senza il collegamento navale sono sostanzialmente preclusi la possibilità e il diritto di vivere come gli altri cittadini dell'Unione europea.L'Unione europea, infatti, questo lo riconosce per i servizi aerei (regolamento n. 1008 del 2008) in cui vengono previste due possibilità: quella, per esempio, di attivare i contratti di servizio pubblico o, addirittura, l'imposizione di un obbligo di servizio pubblico. Ciò avviene perché tutti i cittadini dell'Unione europea devono essere uguali e i cittadini delle quattordici isole minori della Sicilia non sono per questo cittadini minori.Pertanto, sarà stato vero quello che chiedevamo nell'interpellanza (a cui peraltro il sottosegretario non ha risposto ad alcuno dei quesiti posti) e che il sottosegretario Miccichè aveva già detto alla stampa, ossia il fatto che non era vero che questi 46 milioni di euro che il Ministro si era impegnato a dare per il trasporto e il collegamento marittimo con le isole minori della Sicilia non sarebbe mai arrivato.Prendiamo atto, dalla risposta che oggi il sottosegretario ci ha fornito, che tutto quello che abbiamo letto dai giornali non è vero e che, sostanzialmente, il Governo si arrende ad una situazione difficilissima che si viene a creare. È chiaro che prendere atto di questo significa non soltanto rinunciare ad un impegno, ma arrivare, per quello che ci riguarda, con tutti gli strumenti che il nostro essere parlamentari ci dà, ad essere anche in profonda sintonia con le popolazioni di questa isola. Riteniamo, infatti, che il collegamento marittimo corrisponda per gli isolani della nostra terra al diritto alla vita, al diritto all'esistenza, al diritto all'istruzione e al diritto (credo scontato) relativo al fatto che siamo tutti cittadini europei.
giovedì 29 gennaio 2009
Ginostra: Collegata e rifornita
Rotto nel pomeriggio l'isolamento di Ginostra che è stata,quindi, anche approvvigionata dei generi di prima necessità. Il collegamento, dopo quasi sette giorni d'isolamento, è stato effettuato dall'aliscafo Athanis della Siremar.
Lipari: Frane su frane
Lipari continua a cedere sotto l'azione incessante della pioggia di questi giorni. Una vera e propria emergenza ambientale. Da ogni parte dell'isola si segnalano frane, smottamenti, cedimenti di mura di sostegno prossimi alle stradelle comunali e provinciali.
Nelle ultime ore frane si sono verificate a Canneto dentro in prossimità del dissalatore(come anticipato con altra notizia) e nella località di Annunziata dove se sono registrate ben due. Qui le frane hanno completamente ostruito la strada comunale impedendo il transito. Per ripristinare la circolazione, liberando la strada, è stata incaricata una ditta privata.
Nelle ultime ore frane si sono verificate a Canneto dentro in prossimità del dissalatore(come anticipato con altra notizia) e nella località di Annunziata dove se sono registrate ben due. Qui le frane hanno completamente ostruito la strada comunale impedendo il transito. Per ripristinare la circolazione, liberando la strada, è stata incaricata una ditta privata.
Stromboli: Riconoscimento per Mons. Di Mattina e per la guida vulcanologica Di Losa
Domani mattina a Stromboli cerimonia di intitolazione di due strade comunali a Mons. Antonino Di Mattina e a Salvatore Di Losa, due personaggi che, nel passato recente, hanno fatto la storia dell'isola. Al sacerdote sarà intitolato il lungomare Scari-Ficogrande, alla guida vulcanologica(la prima dell'isola) la mulattiera per il cratere.
Frana nella notte a Canneto dentro. Intervento dei pompieri
Nottata "intensa" per i vigili del fuoco di Lipari. Oltre ad intervenire sull'incendio della "Renault Twingo" a Balestrieri sono intervenuti nei pressi del dissalatore di Canneto Dentro su una frana. Gli uomini del caporeparto David Barbera infine sono, come già scritto stamani, intervenuti a Punta Castagna per prestare soccorso alla donna rimasta imprigionata, dopo l'incidente, nell'auto.
Il Museo Archeologico Sottomarino di Filicudi
(da mare in italy) Filicudi, isola di appena 9,7 kmq, parte dell’arcipelago delle Isole Eolie, oltre ad avere un importante patrimonio ambientale, custodisce nelle sue acque un interessantissimo patrimonio archeologico. Stiamo parlando dei relitti di nove navi greche e romane naufragate nella Secca di Capo Graziano, una zona ritenuta particolarmente insidiosa che incontrava chi cercava riparo a Filicudi.Le navi, che si trovano a circa 75 metri di profondità, dall’estate dello scorso anno sono finalmente visitabili grazie all’istituzione del Museo Archeologico Sottomarino di Filicudi per chi ha il brevetto sub di secondo livello I sub potranno scendere fino a 45 metri di profondità accompagnati da personale autorizzato. Il percorso archeologico è munito di una apposita segnaletica per non far perdere l’orientamento e inoltre i visitatori riceveranno una guida tascabile in Pvc per leggere le varie informazioni sui reperti archeologici. Seguendo l’itinerario subacqueo si può ammirare il relitto A di età ellenistica (III-II sec a.C), si può vedere la sagoma del Relitto G ricoperto di sabbia e risalente al V sec a.C e la più recente nave posacavi della Marina ,Città di Milano, affondata nel 1919. Oltre ai relitti sono visibili anche anfore, vasellame, corredi e le ali degli aliscafi che hanno impattato con la terribile “secca”. In futuro sono previsti collegamenti con webcam per permettere a tutti di vedere le meraviglie dei fondali di Filicudi senza bombole ma comodamente seduti davanti al computer.
Immediato ripristino della linea C6 Eolie-Milazzo. La richiesta di Fonti e Megna
AL SIGNOR SINDACO COMUNE DI LIPARI, AL MINISTRO DEI TRASPORTI ON. ALTERO MATTEOLI, ALLA DIREZIONE GENERALE TIRRENIA NAVIGAZIONE SPA, AL DIRETTORE GENERALE SIREMAR SPA Com.te PIETRO GIGLIO, AL PRESIDENTE REGIONE SICILIANA ON. RAFFAELE LOMBARDO, ALL'ASSESSORE REG.LE TRASPORTI ON.GIAMBATTISTA BUFARDECI è indirizzata una lettera dei consiglieri comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna è indirizzata una nota-richiesta avente per oggetto: linea C/6 EOLIE/MILAZZO e viceversa.
IL TESTO:
IL TESTO:
È giunta notizia ai Consiglieri Comunali scriventi che presso i cantieri navali di Messina si trova per lavori di routine la M/N veloce “Isola di Capraia” del gruppo Tirrenia e che la stessa, di stanza alle isole Tremiti, è stata provvisoriamente sostituita con la M/N “Giovanni Bellini, anch’essa facente parte del gruppo Tirrenia.
Da informazione assunte presso i cantieri navali di Messina, la M/N “Isola di Capraia”, sarà disponibile per la navigazione entro pochissimi giorni, essendo pressoché ultimate le riparazioni previste dall’armatore.
Comè noto, nonostante le più ampie rassicurazioni rese a tutti i livelli istituzionali, circa la proroga di un anno degli attuali servizi, di cui alla convenzione ventennale scaduta il 31-12-2008, ormai da alcuni mesi la società SIREMAR, controllata dal gruppo TIRRENIA, ha ingiustificatamente e continuativamente soppresso diverse linee di aliscafi e navi, tra le quali l’importantissima linea C6 Eolie/Milazzo (e viceversa), che rappresenta uno dei collegamenti fondamentali, soprattutto per garantire la continuità territoriale, la mobilità dei cittadini e la movimentazione delle merci
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
C H I E D O N O
l’immediato ripristino della linea C6 EOLIE/MILAZZO (e viceversa);
che venga impiegata nella predetta linea la motonave veloce “Isola di Capraia”, non appena la stessa risulterà idonea alla navigazione o, in alternativa, la motonave “Giovanni Bellini”, in quanto le predette unità navali, non appena disponibili, sono entrambe adeguate per l’effettuazione della linea C6 Eolie Milazzo e viceversa.
di conoscere le reali motivazioni dell’ingiustificato fermo delle motonavi “Isola di Vulcano”, “Isola di Stromboli”, “Guizzo” e “Simone Martini”, atteso che alcune delle predette unità sono ferme nei cantieri anche da parecchi anni in riparazione permanente e che sembrerebbe addirittura che alcune parti delle predette navi, ufficialmente in riparazione, siano state smontate ed utilizzate in analoghe navi operanti su altri settori;
COMUNICANO
Che in caso di mancato ripristino della precipua linea senza giustificato motivo si attiveranno per promuovere un’azione legale a carico delle società Siremar / Tirrenia, costituendosi parte civile nell’eventuale procedimento che dovesse essere celebrato, a tutela dei diritti violati, nonché in virtù degli ingenti danni patrimoniali e d’immagine cagionati all’intera comunità eoliana, per le reiterate ed ingiustificate soppressioni delle linee C6, C2, ALC4 e ALC2 bis, nonostante fossero ancora vigenti le convenzioni Stato-Tirrenia, per quanto afferente le linee soppresse nell’anno 2008 e nonostante la proroga al servizio pubblico di cabotaggio per le isole minori disposta ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legge n. 207 del 31-12-2008, che obbligava la società Tirrenia e le sue controllate a garantire gli stessi servizi dell’anno precedente.
Con osservanza
Lipari lì 29/01/2009
Da informazione assunte presso i cantieri navali di Messina, la M/N “Isola di Capraia”, sarà disponibile per la navigazione entro pochissimi giorni, essendo pressoché ultimate le riparazioni previste dall’armatore.
Comè noto, nonostante le più ampie rassicurazioni rese a tutti i livelli istituzionali, circa la proroga di un anno degli attuali servizi, di cui alla convenzione ventennale scaduta il 31-12-2008, ormai da alcuni mesi la società SIREMAR, controllata dal gruppo TIRRENIA, ha ingiustificatamente e continuativamente soppresso diverse linee di aliscafi e navi, tra le quali l’importantissima linea C6 Eolie/Milazzo (e viceversa), che rappresenta uno dei collegamenti fondamentali, soprattutto per garantire la continuità territoriale, la mobilità dei cittadini e la movimentazione delle merci
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI
FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
C H I E D O N O
l’immediato ripristino della linea C6 EOLIE/MILAZZO (e viceversa);
che venga impiegata nella predetta linea la motonave veloce “Isola di Capraia”, non appena la stessa risulterà idonea alla navigazione o, in alternativa, la motonave “Giovanni Bellini”, in quanto le predette unità navali, non appena disponibili, sono entrambe adeguate per l’effettuazione della linea C6 Eolie Milazzo e viceversa.
di conoscere le reali motivazioni dell’ingiustificato fermo delle motonavi “Isola di Vulcano”, “Isola di Stromboli”, “Guizzo” e “Simone Martini”, atteso che alcune delle predette unità sono ferme nei cantieri anche da parecchi anni in riparazione permanente e che sembrerebbe addirittura che alcune parti delle predette navi, ufficialmente in riparazione, siano state smontate ed utilizzate in analoghe navi operanti su altri settori;
COMUNICANO
Che in caso di mancato ripristino della precipua linea senza giustificato motivo si attiveranno per promuovere un’azione legale a carico delle società Siremar / Tirrenia, costituendosi parte civile nell’eventuale procedimento che dovesse essere celebrato, a tutela dei diritti violati, nonché in virtù degli ingenti danni patrimoniali e d’immagine cagionati all’intera comunità eoliana, per le reiterate ed ingiustificate soppressioni delle linee C6, C2, ALC4 e ALC2 bis, nonostante fossero ancora vigenti le convenzioni Stato-Tirrenia, per quanto afferente le linee soppresse nell’anno 2008 e nonostante la proroga al servizio pubblico di cabotaggio per le isole minori disposta ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legge n. 207 del 31-12-2008, che obbligava la società Tirrenia e le sue controllate a garantire gli stessi servizi dell’anno precedente.
Con osservanza
Lipari lì 29/01/2009
Incidente di Porticello: Solo alcuni punti di sutura per la giovane
Nulla di grave, come da noi anticipato, per la giovane di Acquacalda finita fuori strada stamattina con la sua auto a causa dei detriti pomiciferi(vedi notizia) che si trovavano sulla sede stradale in località Porticello- Punta Castagna. Gli sono stati applicati dei punti di sutura. Non è stato riscontrato nulla, per fortuna, negli esami a cui è stata sottoposta. Ha riportato comunque tutta una serie di traumi.
Lipari: Sfiorato il dramma a Punta Castagna. Non si può più continuare a scherzare con la messa in sicurezza dell'area
Sfiorato il dramma stamattina, intorno alle 7 e 45, sulla provinciale che dalla frazione di Acquacalda porta a Canneto-Lipari. Un'auto, alla cui guida si trovava Demelza Mandarano, 23 anni, è sbandata sul materiale pomicifero che la pioggia della notte aveva trasportato sulla carreggiata ed ha finito la sua corsa contro uno degli alberi limitrofi alla sede stradale.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti il geometra Vito Torre della Provincia regionale di Messina e i vigili urbani Bartolo Portelli e Pippo Martella. Proprio questi due, non più tardi di ieri, avevano predisposto una consistente relazione sullo stato di pericolosità di tutta quell'area a causa dei sedimenti di pomice che si riversano su quella sede stradale.
L'auto è andata pressochè distrutta, il mezzo è rimasto incastrato e la ragazza è rimasta imprigionata all'interno dell'abitacolo. Per estrarla sono dovuti intervenire i vigili del fuoco al comando del caporeparto David Barbera. La giovane donna è stata poi trasferita in ospedale con l'ambulanza del 118 dove tutt'ora è sottoposta ad una serie di controlli. Le sue condizioni non destano preoccupazione, ha riportato tutta una serie di traumi, di cui si sta verificando l'entità, e si trova in evidente stato di shock.
L'albero, presumibilmente, come hanno avuto modo di accertare i vigili del fuoco, ha evitato che l'auto si inerpicasse sulla "collinetta" limitrofa alla strada e quindi si ribaltasse con conseguenze decisamente più gravi per il conducente.Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti il geometra Vito Torre della Provincia regionale di Messina e i vigili urbani Bartolo Portelli e Pippo Martella. Proprio questi due, non più tardi di ieri, avevano predisposto una consistente relazione sullo stato di pericolosità di tutta quell'area a causa dei sedimenti di pomice che si riversano su quella sede stradale.
Questo incidente, per fortuna senza drammatiche conseguenze, rischia, purtroppo, di non essere l'ultimo. L'intera area di Porticello-Punta Castagna, dopo lo stop alla Pumex, giace in uno stato di totale abbandono e la mancata messa in sicurezza dell'area da origine a continue frane, smottamenti e al riversamento di pomice(durante le piogge) sulla sede stradale.
Lipari: Auto in fiamme a Balestrieri
Ancora un'auto in fiamme a Lipari. E' accaduto nella notte, intorno all'una, all'inizio della zona di Balestrieri. Ad essere avvolta dalle fiamme la Renault twingo della famiglia Parisi. Il mezzo era posteggiato sulla strada, in prossimità dell'officina automobilistica di Santino Parisi. Le fiamme hanno distrutto quasi integralmente la parte posteriore del mezzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento liparese e i carabinieri.
In corso le indagini per accertare la matrice dell'incendio. Nei giorni scorsi le fiamme avevano avvolto l'auto di Maurizio Turcarelli e parzialmente il furgone di Guglielmo Battaglino.
Debito fuori bilancio con l'ATO rifiuti n. 2. Megna e Fonti interrogano
Interrogazione al Sindaco e agli assessori al Bilancio, Contenzioso e Rifiuti di Francesco Megna e Gesuele Fonti del "Faro".
OGGETTO: Debito fuori bilancio nei confronti dell’ATO rifiuti n. 2 MESSINA.
Con Determina n. 267 del 19/11/2008 del Dirigente del I settore del Comune di Lipari, Dott. Giovanni Famularo è stato impegnata e contestualmente liquidata alla società A.T.O. ME n. 2 S.p.A., la somma di € 33.787,77. L’A.T.O. 2 MESSINA è il consorzio che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, tuttavia com’è noto, il Comune di Lipari non ve ne fa parte. Infatti, i 4 Comuni Eoliani, fanno parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5, istituito con Ordinanza del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti il 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003. Pertanto, appariva agli scriventi incomprensibile come una sentenza esecutiva avesse potuto disporre il pagamento di circa 34 mila euro ad una società d’ambito diversa da quella che fa capo all’amministrazione locale. Ma da un’analisi approfondita dell’ennesimo debito fuori bilancio gravante sul bilancio comunale emergono aspetti inquietanti, che profilano gravi responsabilità amministrative ed ipotesi di probabile danno erariale. Ma di cosa si tratta nello specifico? Il 22 Gennaio 2003 il Comune di Lipari sottoscrive ed approva lo statuto dell’ATO 2 MESSINA ed entra a far parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 di cui è capofila il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Con l’entrata nell’ATO n. 2 il Comune di Lipari assume svariati obblighi ed oneri tra cui quello di compartecipare all’organizzazione del servizio, nonché quello di conferire e versare tutte le somme necessarie in virtù degli atti sottoscritti. Il 29 Settembre 2003, il Comune di Lipari, noncurante dell’atto precedentemente sottoscritto con l’ATO 2, istituisce il Consorzio con i Comuni di Salina denominato “Ato ME n. 5 – Eolie per l’ambiente”. Contestualmente, avvia la gestione integrata dei rifiuti su base locale e non corrisponde le somme per le quali si è obbligato, derivanti dagli impegni contrattuali assunti con l’ATO 2, senza tuttavia fornire motivazioni a supporto. In data 6 Luglio 2006 , l’ATO 2 Messina presenta il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, introitato al prot. generale dell’Ente con il n. 28639 del 07/08/2006. In conseguenza di ciò il Presidente del Tribunale di Barcellona ingiungeva al Comune di Lipari, in persona del Sindaco, di pagare la somma di € 26.488,73 in favore dell’ATO 2 Messina.Il Comune di Lipari, pur avendo facoltà di proporre opposizione al Decreto Ingiuntivo nel termine di 40 giorni dalla notifica, onde evitare che si procedesse con l’esecuzione forzata, e sussistendo tutte le condizioni per far valere la sopravvenuta normativa che con Ordinanza Commissariale istituiva l’ATO 5 EOLIE, lasciava decorrere infruttuosamente i termini per l’opposizione.L’Ufficio legale del Comune di Lipari, con propria nota prot. N. 28955 del 10 Agosto 2006, comunicava al Dirigente del IV settore dott. Domenico Russo i termini per l’opposizione al predetto provvedimento, tuttavia senza ottenere alcun riscontro, tant’è che proprio per la mancata opposizione del Comune di Lipari, il Tribunale di Barcellona, in data 04/06/2007, dichiarava l’immediata esecutorietà del Decreto Ingiuntivo.Infine, in data 10 Ottobre 2008, l’ATO 2 MESSINA inviava un atto di precetto al Sindaco del Comune di Lipari, intimandolo al pagamento entro un termine perentorio di 10 GIORNI, per un importo complessivo di Euro 33.787,77 , comprensivi di interessi, competenze e spese.Pertanto il Comune di Lipari, si trova costretto con sentenza esecutiva definitiva, a pagare circa 34 mila Euro alla società Ato 2 MESSINA che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, ma non a Lipari, senza che nessun Amministratore, dirigente o funzionario abbia mai ritenuto di proporre opposizione avverso un decreto ingiuntivo che chiedeva somme per la gestione e l’organizzazione di un servizio mai goduto e per la partecipazione ad un consorzio che di fatto e di diritto non si è mai concretizzata.
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
INTERROGANO LE S.L. per conoscere:
Se il Comune di Lipari ha mai formalmente comunicato all’ATO ME n. 2 le motivazioni per la mancata corresponsione delle somme richieste in virtù degli obblighi contrattualmente assunti con la sottoscrizione dello Statuto del 22 Gennaio 2003; In capo a quali soggetti era riconosciuta la facoltà di proporre eventuale opposizione al Decreto Ingiuntivo n. 154/2006;
Per quali motivazioni il Comune di Lipari, non ha proposto alcuna opposizione avverso il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, in considerazione anche della sopravvenuta istituzione dell’A.T.O. ME n. 5 Isole Eolie, con ORDINANZA del COMMISSARIO REGIONALE PER L’EMERGENZA RIFIUTI del 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003; Gli scriventi Consiglieri Comunali sollecitano le SS.LL. ciascuno per le proprie competenze e prerogative, ad individuare ed accertare eventuali responsabilità di natura amministrativa e/o contabile per l’ingiustificato sperpero di risorse, gravanti sull’intera collettività, che potrebbero configurare l’ipotesi di danno erariale. I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono inoltre che, accertate eventuali responsabilità, venga esercitata azione di rivalsa per il recupero delle spese sostenute, nei confronti dei soggetti che hanno dato causa al formarsi del debito. Con osservanza
Lipari lì 28/01/2009
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
OGGETTO: Debito fuori bilancio nei confronti dell’ATO rifiuti n. 2 MESSINA.
Con Determina n. 267 del 19/11/2008 del Dirigente del I settore del Comune di Lipari, Dott. Giovanni Famularo è stato impegnata e contestualmente liquidata alla società A.T.O. ME n. 2 S.p.A., la somma di € 33.787,77. L’A.T.O. 2 MESSINA è il consorzio che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, tuttavia com’è noto, il Comune di Lipari non ve ne fa parte. Infatti, i 4 Comuni Eoliani, fanno parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 5, istituito con Ordinanza del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti il 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003. Pertanto, appariva agli scriventi incomprensibile come una sentenza esecutiva avesse potuto disporre il pagamento di circa 34 mila euro ad una società d’ambito diversa da quella che fa capo all’amministrazione locale. Ma da un’analisi approfondita dell’ennesimo debito fuori bilancio gravante sul bilancio comunale emergono aspetti inquietanti, che profilano gravi responsabilità amministrative ed ipotesi di probabile danno erariale. Ma di cosa si tratta nello specifico? Il 22 Gennaio 2003 il Comune di Lipari sottoscrive ed approva lo statuto dell’ATO 2 MESSINA ed entra a far parte dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 di cui è capofila il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Con l’entrata nell’ATO n. 2 il Comune di Lipari assume svariati obblighi ed oneri tra cui quello di compartecipare all’organizzazione del servizio, nonché quello di conferire e versare tutte le somme necessarie in virtù degli atti sottoscritti. Il 29 Settembre 2003, il Comune di Lipari, noncurante dell’atto precedentemente sottoscritto con l’ATO 2, istituisce il Consorzio con i Comuni di Salina denominato “Ato ME n. 5 – Eolie per l’ambiente”. Contestualmente, avvia la gestione integrata dei rifiuti su base locale e non corrisponde le somme per le quali si è obbligato, derivanti dagli impegni contrattuali assunti con l’ATO 2, senza tuttavia fornire motivazioni a supporto. In data 6 Luglio 2006 , l’ATO 2 Messina presenta il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, introitato al prot. generale dell’Ente con il n. 28639 del 07/08/2006. In conseguenza di ciò il Presidente del Tribunale di Barcellona ingiungeva al Comune di Lipari, in persona del Sindaco, di pagare la somma di € 26.488,73 in favore dell’ATO 2 Messina.Il Comune di Lipari, pur avendo facoltà di proporre opposizione al Decreto Ingiuntivo nel termine di 40 giorni dalla notifica, onde evitare che si procedesse con l’esecuzione forzata, e sussistendo tutte le condizioni per far valere la sopravvenuta normativa che con Ordinanza Commissariale istituiva l’ATO 5 EOLIE, lasciava decorrere infruttuosamente i termini per l’opposizione.L’Ufficio legale del Comune di Lipari, con propria nota prot. N. 28955 del 10 Agosto 2006, comunicava al Dirigente del IV settore dott. Domenico Russo i termini per l’opposizione al predetto provvedimento, tuttavia senza ottenere alcun riscontro, tant’è che proprio per la mancata opposizione del Comune di Lipari, il Tribunale di Barcellona, in data 04/06/2007, dichiarava l’immediata esecutorietà del Decreto Ingiuntivo.Infine, in data 10 Ottobre 2008, l’ATO 2 MESSINA inviava un atto di precetto al Sindaco del Comune di Lipari, intimandolo al pagamento entro un termine perentorio di 10 GIORNI, per un importo complessivo di Euro 33.787,77 , comprensivi di interessi, competenze e spese.Pertanto il Comune di Lipari, si trova costretto con sentenza esecutiva definitiva, a pagare circa 34 mila Euro alla società Ato 2 MESSINA che si occupa della gestione integrata dei rifiuti in 38 comuni della provincia di Messina, ma non a Lipari, senza che nessun Amministratore, dirigente o funzionario abbia mai ritenuto di proporre opposizione avverso un decreto ingiuntivo che chiedeva somme per la gestione e l’organizzazione di un servizio mai goduto e per la partecipazione ad un consorzio che di fatto e di diritto non si è mai concretizzata.
Per le superiori argomentazioni i sottoscritti CONSIGLIERI COMUNALI FRANCESCO MEGNA e GESUELE FONTI
INTERROGANO LE S.L. per conoscere:
Se il Comune di Lipari ha mai formalmente comunicato all’ATO ME n. 2 le motivazioni per la mancata corresponsione delle somme richieste in virtù degli obblighi contrattualmente assunti con la sottoscrizione dello Statuto del 22 Gennaio 2003; In capo a quali soggetti era riconosciuta la facoltà di proporre eventuale opposizione al Decreto Ingiuntivo n. 154/2006;
Per quali motivazioni il Comune di Lipari, non ha proposto alcuna opposizione avverso il Decreto Ingiuntivo n. 154/06, in considerazione anche della sopravvenuta istituzione dell’A.T.O. ME n. 5 Isole Eolie, con ORDINANZA del COMMISSARIO REGIONALE PER L’EMERGENZA RIFIUTI del 25 giugno 2003, pubblicata sulla GURS n. 33 del 25 Luglio 2003; Gli scriventi Consiglieri Comunali sollecitano le SS.LL. ciascuno per le proprie competenze e prerogative, ad individuare ed accertare eventuali responsabilità di natura amministrativa e/o contabile per l’ingiustificato sperpero di risorse, gravanti sull’intera collettività, che potrebbero configurare l’ipotesi di danno erariale. I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono inoltre che, accertate eventuali responsabilità, venga esercitata azione di rivalsa per il recupero delle spese sostenute, nei confronti dei soggetti che hanno dato causa al formarsi del debito. Con osservanza
Lipari lì 28/01/2009
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
Disboscamento abusivo e falsi ruderi. Lettera di Legambiente Lipari
Disboscamento abusivo e falsi ruderi. L'intervento di Piero Roux di Legambiente Lipari. Apprendiamo dell’operazione anti-abusivismo che ha fatto emergere, a seguito di un sopraluogo di alcuni tecnici comunali, il disboscamento di un area di 3.500 mq di macchia mediterranea e la creazione di falsi ruderi che vede coinvolto B.A. di Lipari.
Nell’apprezzare la solerzia dell’ufficio Illeciti, chiediamo alla S.S.Ill.ma:
Se i ruderi in questioni erano stati accatastati
Se esiste un progetto di costruzione su tale area
Se sono state rilasciate, da sopraintendenza e/o Comune di Lipari, pareri e/o concessioni edilizie.
Riteniamo l’azione di B.A, di una gravità inaudita che, probabilmente con il concorso di tecnici eoliani, continua una logica gia sperimentata in passato, di falso ideologico e di speculazione territoriale. Tanto più deplorevole se si considera che nell’area in questione dovrebbe nascere la futura nuova area artigianale.
Il signor B.A –iniziali che non riconducono al soggetto e che quindi non conosciamo- si aggiunge alla schiera di piccoli o grandi “speculatori “– che hanno messo le mani sulla città, incuranti del bene comune ed di uno sviluppo programmato del territorio.
Chiediamo – inoltre - alla S.S.Ill.ma di appoggiare e rafforzare l’operato dell’ufficio illeciti perché di casi analoghi – supportati da favoritismi clientelari bordline -sono piene le nostre isole.
Cordiali saluti
Piero Roux
Nell’apprezzare la solerzia dell’ufficio Illeciti, chiediamo alla S.S.Ill.ma:
Se i ruderi in questioni erano stati accatastati
Se esiste un progetto di costruzione su tale area
Se sono state rilasciate, da sopraintendenza e/o Comune di Lipari, pareri e/o concessioni edilizie.
Riteniamo l’azione di B.A, di una gravità inaudita che, probabilmente con il concorso di tecnici eoliani, continua una logica gia sperimentata in passato, di falso ideologico e di speculazione territoriale. Tanto più deplorevole se si considera che nell’area in questione dovrebbe nascere la futura nuova area artigianale.
Il signor B.A –iniziali che non riconducono al soggetto e che quindi non conosciamo- si aggiunge alla schiera di piccoli o grandi “speculatori “– che hanno messo le mani sulla città, incuranti del bene comune ed di uno sviluppo programmato del territorio.
Chiediamo – inoltre - alla S.S.Ill.ma di appoggiare e rafforzare l’operato dell’ufficio illeciti perché di casi analoghi – supportati da favoritismi clientelari bordline -sono piene le nostre isole.
Cordiali saluti
Piero Roux
Organizzare un convegno internazionale sui trasporti... di Christian Del Bono
(Christian Del Bono) Se dovessero rivelarsi corrette le notizie che sembrano trapelare dal Ministero dei trasporti, l'1 gennaio 2010, nonostante le nostre reiterate ed implorate richieste, ci ritroveremo con la Siremar rimpiazzata da uno o più vettori privati che affiancati ad Usticalines ed NGI dovrebbero garantire i nostri collegamenti marittimi.
Qualora questa plausibile ipotesi dovesse concretizzarsi, ritengo che sarebbe urgente organizzare un convegno di livello internazionale che ci consenta di confrontarci con i massimi esperti del settore ai vari livelli: locale, regionale, nazionale e comunitario.
Diventerebbe infatti urgente - prima di intraprendere ulteriori iniziative - avviare un confronto serio sulle tematiche che maggiormente ci preoccupano. Alcune tra queste meriterebbero infatti un certo grado di approfondimento:
a. Qualora tra un anno (o tra 4 e mezzo) si dovessero affidare i servizi ad uno o più soggetti privati, quali strumenti avremo per garantire che tali servizi possano davvero soddisfare in modo durevole le nostre legittime aspettative? Sarà sufficiente avere delle garanzie in fase di concepimento del bando di gara? Su quali meccanismi di monitoraggio delle nuove convenzioni e quindi di valutazione dei servizi erogati potremo contare? Avremo la garanzia di poter governare questi processi?
b. Siamo davvero certi, come vogliono farci credere, che l'unico modo per non violare le normative europee sia quello di privatizzare? Liberalizzare non significa necessariamente privatizzare come razionalizzare non significa necessariamente tagliare. Siamo davvero certi che la strada della privatizzazione a tutti i costi entro il 2010 o al massimo (per come avevamo sperato) nel 2013 sia l'unica percorribile?
c. Come potremmo procedere ad una seria e radicale razionalizzazione dei nostro sistema trasporti (inteso in senso ampio)?
d. E' perseguibile l'ipotesi di una compagnia delle Eolie? In che termini?
Sono sicuro che molti altri avranno quesiti ancora più interessanti da sottoporre e ritengo che la tematica che ci occupa e ci preoccupa si presenti talmente ispida e complessa da meritare un approccio scientifico e sistematico. Un convegno di esperti, nell'ambito del quale interrogarsi e confrontarsi su teorie e su buone prassi adottate a livello nazionale ed europeo potrebbe permetterci di meglio quantificare e qualificare le nostre istanze. Diversamente, tra un anno o molto meno, saremo costretti ad affrontare quanto sopra in assoluta emergenza e, ancora una volta, impreparati.
Christian Del Bono
Qualora questa plausibile ipotesi dovesse concretizzarsi, ritengo che sarebbe urgente organizzare un convegno di livello internazionale che ci consenta di confrontarci con i massimi esperti del settore ai vari livelli: locale, regionale, nazionale e comunitario.
Diventerebbe infatti urgente - prima di intraprendere ulteriori iniziative - avviare un confronto serio sulle tematiche che maggiormente ci preoccupano. Alcune tra queste meriterebbero infatti un certo grado di approfondimento:
a. Qualora tra un anno (o tra 4 e mezzo) si dovessero affidare i servizi ad uno o più soggetti privati, quali strumenti avremo per garantire che tali servizi possano davvero soddisfare in modo durevole le nostre legittime aspettative? Sarà sufficiente avere delle garanzie in fase di concepimento del bando di gara? Su quali meccanismi di monitoraggio delle nuove convenzioni e quindi di valutazione dei servizi erogati potremo contare? Avremo la garanzia di poter governare questi processi?
b. Siamo davvero certi, come vogliono farci credere, che l'unico modo per non violare le normative europee sia quello di privatizzare? Liberalizzare non significa necessariamente privatizzare come razionalizzare non significa necessariamente tagliare. Siamo davvero certi che la strada della privatizzazione a tutti i costi entro il 2010 o al massimo (per come avevamo sperato) nel 2013 sia l'unica percorribile?
c. Come potremmo procedere ad una seria e radicale razionalizzazione dei nostro sistema trasporti (inteso in senso ampio)?
d. E' perseguibile l'ipotesi di una compagnia delle Eolie? In che termini?
Sono sicuro che molti altri avranno quesiti ancora più interessanti da sottoporre e ritengo che la tematica che ci occupa e ci preoccupa si presenti talmente ispida e complessa da meritare un approccio scientifico e sistematico. Un convegno di esperti, nell'ambito del quale interrogarsi e confrontarsi su teorie e su buone prassi adottate a livello nazionale ed europeo potrebbe permetterci di meglio quantificare e qualificare le nostre istanze. Diversamente, tra un anno o molto meno, saremo costretti ad affrontare quanto sopra in assoluta emergenza e, ancora una volta, impreparati.
Christian Del Bono
mercoledì 28 gennaio 2009
Eolie: Di nuovo maltempo ma ormai è routine
Nuovo, drastico peggioramento delle condizioni meteo-marine che ha nuovamente costretto allo stop diversi mezzi di linea impiegati nei da e per le Eolie. Isolate nel pomeriggio Alicudi, Filicudi e Stromboli. Resta isolata, ormai da venerdi scorso, la frazione di Ginostra dove scarseggiano i viveri. Da Milazzo per Lipari, nonostante il mare già in tempesta, l'ultimo collegamento è stato garantito alle 17.00 dall'aliscafo Platone al comando del liparoto Renzo Russo. Tante le persone che sono così riuscite a tornare a casa.
Oltre al mare in tempesta, una pioggia intensa sta investendo l'arcipelago
Oltre al mare in tempesta, una pioggia intensa sta investendo l'arcipelago
Trasporti: Solo una proroga di un anno per Tirrenia. Sarebbe questo il risultato della trasferta a Bruxelles di Matteoli
Proroga di un anno per Tirrenia e, di conseguenza, per le società regionali(Siremar compresa). Condizione: il completamento della privatizzazione di Tirrenia entro il 31 dicembre 2009. Sarebbe questo il "risultato" ottenuto dal Ministro Altero Matteoli nel suo incontro di Bruxelles. Queste le notizie che trapelano, attraverso fonti del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, contattate dai consiglieri comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti, e che dovrebbero comunque essere ufficializzate nelle prossime ore con un comunicato. Insomma nulla di nuovo rispetto a quello che si pensava.
E' fuor di dubbio, quindi, che i problemi dei collegamenti da e per le Eolie, dopo quest'anno, restano e pure irrisolti.
E' fuor di dubbio, quindi, che i problemi dei collegamenti da e per le Eolie, dopo quest'anno, restano e pure irrisolti.
Il "fragoroso" silenzio del Presidente Lombardo sui trasporti marittimi. Lettera al Presidente dei consiglieri di minoranza
E' indirizzata al Presidente della Regione Sicilia On. Raffaele Lombardo una lettera dei consiglieri comunali Giacomo Biviano - Sarino Centorrino - Nunziatina D’Alia - Bartolo Lauria Pietro Lo Cascio - Mario Paino - Adolfo Sabatini . IL TESTO:
Signor Presidente,
Siamo sorpresi e frastornati dal “fragoroso” silenzio da parte Sua in questa drammatica vicenda dei trasporti marittimi che riguarda le isole minori della Sicilia.
E’ vero che la privatizzazione della Tirrenia e il conseguente salto nel buio che investe le consociate regionali è problema nazionale, ma è altrettanto vero che il prezzo più alto sarà pagato dalle isole siciliane finora servite dalla Siremar.
Infatti, le isole della Campania e della Toscana, per la loro posizione geografica e per la consistenza del traffico marittimo, possono forse accettare e sopportare la sfida del mercato; le isole della Sardegna, per la vicinanza alla costa regionale, pongono problemi meno gravi e complessi.
Gravissimi e molto complessi, invece, sono i problemi che pongono i collegamenti delle 14 isole minori siciliane e sicuramente la sfida del mercato colpirà, per gran parte dell’anno, il diritto alla continuità territoriale dei loro abitanti con risvolti disastrosi su problemi vitali quali la difesa della salute, l’accesso all’istruzione ed alla cultura, la stessa fruizione delle opportunità di lavoro e del commercio.
E’ incontestabile che l’affidamento dei servizi di trasporto ai privati in Sicilia, in questa fase, rappresenterebbe un balzo indietro di molti anni per l’economia e la qualità della vita in queste isole.
Il ricorso a sovvenzioni pubbliche per i vettori privati sarebbe una mediocre soluzione come dimostrano le esperienze in atto nella nostra regione, con risultati più che modesti sulla qualità dei mezzi e sulla sicurezza, efficienza e qualità del servizio.
Per questo, Signor Presidente, da qualche tempo andiamo sostenendo che per le isole siciliane rimane indispensabile il vettore pubblico e per questo proponiamo che si scorpori la Siremar dalla Tirrenia e si chieda per la Siremar all'Unione Europea la deroga alla privatizzazione sulla base della Dichiarazione n. 30 allegata al Trattato di Amsterdam che la prevede per le isole periferiche.
E che le isole siciliane siano periferiche è difficile negarlo.
L’iniziativa dello scorporo, giacché deve avere carattere d’urgenza, visto che la UE ha negato una proroga alla Tirrenia anche per il solo 2009, deve essere iniziativa del Governo nazionale, ma un ruolo ce l’ha e può averlo anche la Regione se solo la sua voce risultasse forte e chiara.
Forte nel rivendicare questo scorporo a favore delle proprie isole.
Chiara nel garantire che la Regione Siciliana non è indifferente al futuro di questa società, anzi è interessata ad entrare nella proprietà e nella gestione insieme allo Stato ed agli enti locali minori interessati.
Non può essere un limite, Signor Presidente, la mancanza di fondi di cui dispone la Regione per sostenere questa operazione.
Lei indubbiamente sa quanto valgono le isole minori, soprattutto in termini di turismo per l’economia siciliana, come esse siano un volano di sviluppo anche per i territori prospicienti e come, attraverso una oculata programmazione dei servizi, possano diventarlo ancora di più.
Oggi, proprio a causa dei trasporti, invece, sono minati alla radice gli importanti progressi compiuti in questo campo negli ultimi quarant’anni.
Infine, Signor Presidente, proprio di recente, la Regione Siciliana ha dato vita ad una gara per i trasporti marittimi integrativi per le isole che forse lenisce qualche interesse in sofferenza, ma non è certo un esempio di lungimirante programmazione e razionalizzazione.
A questo proposito sarebbe forse stato meglio attendere qualche mese ed affrontare il problema dei trasporti delle isole in modo organico ed efficace.
Signor Presidente, in quest’Italia degli interessi particolari e frantumati, ogni giorno assistiamo alle grida ed alle minacce che, per difendere interessi di un aeroporto o di settori economici, provengono dalle regioni del Nord che pure sono di molto più avvantaggiate rispetto alla nostra Sicilia.
Forse è giunto il momento che anche da noi qualcuno alzi la voce e gridi forte.
E chi potrebbe farlo se non “un Presidente” che ha scritto sulla propria bandiera l’autonomia della Sicilia.
Speriamo Presidente che le torni la voce per potere rivendicare i giusti diritti delle isole minori che sono anche i giusti diritti della Sicilia.
Con osservanza
Lipari, 27/01/2008
Giacomo Biviano - Sarino Centorrino - Nunziatina D’Alia - Bartolo Lauria Pietro Lo Cascio - Mario Paino - Adolfo Sabatini
CONSIGLIERI COMUNE DI LIPARI
Signor Presidente,
Siamo sorpresi e frastornati dal “fragoroso” silenzio da parte Sua in questa drammatica vicenda dei trasporti marittimi che riguarda le isole minori della Sicilia.
E’ vero che la privatizzazione della Tirrenia e il conseguente salto nel buio che investe le consociate regionali è problema nazionale, ma è altrettanto vero che il prezzo più alto sarà pagato dalle isole siciliane finora servite dalla Siremar.
Infatti, le isole della Campania e della Toscana, per la loro posizione geografica e per la consistenza del traffico marittimo, possono forse accettare e sopportare la sfida del mercato; le isole della Sardegna, per la vicinanza alla costa regionale, pongono problemi meno gravi e complessi.
Gravissimi e molto complessi, invece, sono i problemi che pongono i collegamenti delle 14 isole minori siciliane e sicuramente la sfida del mercato colpirà, per gran parte dell’anno, il diritto alla continuità territoriale dei loro abitanti con risvolti disastrosi su problemi vitali quali la difesa della salute, l’accesso all’istruzione ed alla cultura, la stessa fruizione delle opportunità di lavoro e del commercio.
E’ incontestabile che l’affidamento dei servizi di trasporto ai privati in Sicilia, in questa fase, rappresenterebbe un balzo indietro di molti anni per l’economia e la qualità della vita in queste isole.
Il ricorso a sovvenzioni pubbliche per i vettori privati sarebbe una mediocre soluzione come dimostrano le esperienze in atto nella nostra regione, con risultati più che modesti sulla qualità dei mezzi e sulla sicurezza, efficienza e qualità del servizio.
Per questo, Signor Presidente, da qualche tempo andiamo sostenendo che per le isole siciliane rimane indispensabile il vettore pubblico e per questo proponiamo che si scorpori la Siremar dalla Tirrenia e si chieda per la Siremar all'Unione Europea la deroga alla privatizzazione sulla base della Dichiarazione n. 30 allegata al Trattato di Amsterdam che la prevede per le isole periferiche.
E che le isole siciliane siano periferiche è difficile negarlo.
L’iniziativa dello scorporo, giacché deve avere carattere d’urgenza, visto che la UE ha negato una proroga alla Tirrenia anche per il solo 2009, deve essere iniziativa del Governo nazionale, ma un ruolo ce l’ha e può averlo anche la Regione se solo la sua voce risultasse forte e chiara.
Forte nel rivendicare questo scorporo a favore delle proprie isole.
Chiara nel garantire che la Regione Siciliana non è indifferente al futuro di questa società, anzi è interessata ad entrare nella proprietà e nella gestione insieme allo Stato ed agli enti locali minori interessati.
Non può essere un limite, Signor Presidente, la mancanza di fondi di cui dispone la Regione per sostenere questa operazione.
Lei indubbiamente sa quanto valgono le isole minori, soprattutto in termini di turismo per l’economia siciliana, come esse siano un volano di sviluppo anche per i territori prospicienti e come, attraverso una oculata programmazione dei servizi, possano diventarlo ancora di più.
Oggi, proprio a causa dei trasporti, invece, sono minati alla radice gli importanti progressi compiuti in questo campo negli ultimi quarant’anni.
Infine, Signor Presidente, proprio di recente, la Regione Siciliana ha dato vita ad una gara per i trasporti marittimi integrativi per le isole che forse lenisce qualche interesse in sofferenza, ma non è certo un esempio di lungimirante programmazione e razionalizzazione.
A questo proposito sarebbe forse stato meglio attendere qualche mese ed affrontare il problema dei trasporti delle isole in modo organico ed efficace.
Signor Presidente, in quest’Italia degli interessi particolari e frantumati, ogni giorno assistiamo alle grida ed alle minacce che, per difendere interessi di un aeroporto o di settori economici, provengono dalle regioni del Nord che pure sono di molto più avvantaggiate rispetto alla nostra Sicilia.
Forse è giunto il momento che anche da noi qualcuno alzi la voce e gridi forte.
E chi potrebbe farlo se non “un Presidente” che ha scritto sulla propria bandiera l’autonomia della Sicilia.
Speriamo Presidente che le torni la voce per potere rivendicare i giusti diritti delle isole minori che sono anche i giusti diritti della Sicilia.
Con osservanza
Lipari, 27/01/2008
Giacomo Biviano - Sarino Centorrino - Nunziatina D’Alia - Bartolo Lauria Pietro Lo Cascio - Mario Paino - Adolfo Sabatini
CONSIGLIERI COMUNE DI LIPARI
Trasporti: L'assordante silenzio... del ministro Matteoli
Comunicato stampa di Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle Eolie
A seguito dell'incontro tenutosi a Roma lo scorso 20 gennaio, gli 8 sindaci delle isole minori della Sicilia, il Vicepresidente della Regione Sicilia ed alcuni parlamentari che hanno a cuore il destino del isole minori, sono stati rimandati al 27; data in cui il Ministro Matteoli si sarebbe dovuto incontrare con la propria controparte istituzionale in seno all'UE. All'indomani di un incontro tanto importante quanto annunciato, nessuno ancora sa nulla: sindaci compresi. Solo qualche voce di corridoio poco rassicurante. Pendiamo tutti dalle labbra di un Ministro che, pur consapevole dello stato di preoccupazione in cui versano gli abitanti, gli operatori economici e gli amministratori delle isole minori, non ha ancora ritenuto opportuno fare ne una comunicazione formale ne un comunicato stampa. Speriamo tanto che questo assordante silenzio, non significhi che le promesse del Ministro Matteoli e le rassicurazioni dell'ass. Bufardeci, già in parte ridimensionate per entusiasmo nel corso dell'ultimo incontro di Roma, non debbano infrangersi contro il muro di gomma dell'UE che in verità sulla questione Tirrenia (e non Siremar) si era già espressa in passato in modo decisamente inequivocabile.
Christian Del Bono
A seguito dell'incontro tenutosi a Roma lo scorso 20 gennaio, gli 8 sindaci delle isole minori della Sicilia, il Vicepresidente della Regione Sicilia ed alcuni parlamentari che hanno a cuore il destino del isole minori, sono stati rimandati al 27; data in cui il Ministro Matteoli si sarebbe dovuto incontrare con la propria controparte istituzionale in seno all'UE. All'indomani di un incontro tanto importante quanto annunciato, nessuno ancora sa nulla: sindaci compresi. Solo qualche voce di corridoio poco rassicurante. Pendiamo tutti dalle labbra di un Ministro che, pur consapevole dello stato di preoccupazione in cui versano gli abitanti, gli operatori economici e gli amministratori delle isole minori, non ha ancora ritenuto opportuno fare ne una comunicazione formale ne un comunicato stampa. Speriamo tanto che questo assordante silenzio, non significhi che le promesse del Ministro Matteoli e le rassicurazioni dell'ass. Bufardeci, già in parte ridimensionate per entusiasmo nel corso dell'ultimo incontro di Roma, non debbano infrangersi contro il muro di gomma dell'UE che in verità sulla questione Tirrenia (e non Siremar) si era già espressa in passato in modo decisamente inequivocabile.
Christian Del Bono
Acquacalda: "Gli asini litigano e i vasi si rompono". Ancora un intervento del C.A.S.T.A.
Una lettera emblematica dello stato in cui (soprav)vivono i cittadini di Acquacalda è stata inviata dal locale comitato C.A.S.T.A. al sindaco, al presidente del consiglio comunale e ai consiglieri comunali di Lipari. IL TESTO:
Un noto proverbio, tradotto dal vernacolo, cita “gli asini litigano e i vasi si rompono”.
E ancora una volta siamo costretti ad assistere (quali “vasi” ovviamente), attoniti, ad inqualificabili siparietti.
E ancora una volta siamo costretti ad assistere (quali “vasi” ovviamente), attoniti, ad inqualificabili siparietti.
Il giorno 23.01.09 ci siamo recati presso gli uffici comunali, per segnalare, direttamente all’Assessore China, le difficoltà del rifornimento idrico a seguito dell’improvvido danno causato dall’impresa esecutrice il lavoro di consolidamento della nota zona della strada provinciale 180 (a proposito: chi paga?).
Nel corso del colloquio abbiamo informato l’Assessore che nel vicolo San Gaetano, da tempo, si lamentano infiltrazioni di acque che, recentemente, hanno causato un ampio sprofondamento della sede stradale, impedendo di fatto l’uso della già precaria strada di comunicazione.
Nel corso del colloquio abbiamo informato l’Assessore che nel vicolo San Gaetano, da tempo, si lamentano infiltrazioni di acque che, recentemente, hanno causato un ampio sprofondamento della sede stradale, impedendo di fatto l’uso della già precaria strada di comunicazione.
Immediato l’interessamento da parte dell’Assessore China che ci autorizzava a richiedere l’intervento di due operai che, già in loco, avrebbero dovuto riempire in qualche modo la voragine (“gettare un po’ di sabbia e un po’ di cemento”).
Tuttavia tale richiesta non ha avuto alcun seguito poiché gli operai in questione hanno gentilmente declinato l’invito in quanto autorizzati ad eseguire disposizioni solo se fornite dal Dirigente del IV settore dott. Russo.
Morale della favola: la voragine fa ancora bella mostra di sè; gli abitanti, se proprio indispensabile, fanno gli equilibristi; i nostri Amministratori… litigano!
Formalmente avanziamo richiesta di un immediato sopralluogo tecnico, per comprendere cosa ha causato la voragine, e quindi un sollecito intervento per rimuovere la causa del danno e rendere praticabile la strada in questione. Esplicitiamo con estrema franchezza che tutte queste beghe interne, queste guerre intestine, queste inqualificabili lotte per la primazia non solo non destano in noi alcun interesse, ma esasperano sempre di più i nostri animi ed accrescono a dismisura il distacco e la disaffezione nei confronti della locale classe politica. Vale appena rammentare che siamo in fervente attesa del fantomatico Consiglio comunale ad Acquacalda.
Distinti saluti
Tuttavia tale richiesta non ha avuto alcun seguito poiché gli operai in questione hanno gentilmente declinato l’invito in quanto autorizzati ad eseguire disposizioni solo se fornite dal Dirigente del IV settore dott. Russo.
Morale della favola: la voragine fa ancora bella mostra di sè; gli abitanti, se proprio indispensabile, fanno gli equilibristi; i nostri Amministratori… litigano!
Formalmente avanziamo richiesta di un immediato sopralluogo tecnico, per comprendere cosa ha causato la voragine, e quindi un sollecito intervento per rimuovere la causa del danno e rendere praticabile la strada in questione. Esplicitiamo con estrema franchezza che tutte queste beghe interne, queste guerre intestine, queste inqualificabili lotte per la primazia non solo non destano in noi alcun interesse, ma esasperano sempre di più i nostri animi ed accrescono a dismisura il distacco e la disaffezione nei confronti della locale classe politica. Vale appena rammentare che siamo in fervente attesa del fantomatico Consiglio comunale ad Acquacalda.
Distinti saluti
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A.
Presidente C.A.S.T.A.
Ascensore e moli: Le interrogazioni di Sabatini
Questo il testo delle due interrogazioni presentate dal consigliere Adolfo Sabatini
Al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore al patrimonio Sig. Giulio China, all’assessore ai LL.PP. Rag. Corrado Gianno’
Oggetto: INTERROGAZIONE
Qualche giorno fa mi sono recato negli uffici dell’urbanistica, ed ho assistito ad una situazione sconcertante in quanto un nostro concittadino (non dico l’isola per rispetto della privacy) gravemente malato e costretto a portarsi dietro una macchina per farlo respirare, si è dovuto recare al secondo piano del palazzo Comunale attraverso le scale non potendo usufruire dell’ascensore.Alla scena hanno assistito il dott. Angelo Natoli ed il geometra Mario Di Maggio, i quali come me, hanno provato vergogna e frustrazione a vedere quell’uomo malato, affaticato e mortificato, salire le scale per recarsi negli uffici Comunali. Ritengo tale episodio assolutamente deprecabile ed è per questo che
INTERROGO le SS.LL.
per sapere:come mai sono stati attivati gli uffici senza prima procedere alla messa in funzione dell’ascensore che per altro oltre a consentire ad anziani ed ammalati di recarsi negli uffici, anche come abbattimento delle barriere architettoniche;come con gli uffici trasferiti da tempo, l’ascensore non è stato ancora messo in funzione;chi ha dato l’autorizzazione ad utilizzare quegli uffici senza prima attivare l’ascensore;se sono state attivate le necessarie determinazione per procedere all’attivazione di tale necessario mezzo e copia delle stesse.Si richiede risposta scritta.-
Al Sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore ai trasporti marittimi Avv. Giovanni Maggiore
Oggetto: INTERROGAZIONE
Mio malgrado, ho rilevato che per quanto riguarda gli attracchi delle isole del nostro Comune, gli stessi sono sempre poco attenzionati o ancor di più (spero di sbagliarmi) abbandonati a se stessi, ed è per questo che
INTERROGO le SS.VV. per sapere: come mai il molo di Lipari, danneggiato dalla nave molti mesi fa, non è stato ancora sistemato con la conseguenza che la nave non potendosi addossare spesso deve levare gli ormeggi per mettersi in sicurezza nel porto di Milazzo, con grave danno alla già disastrosa situazione marittima;come mai sul molo di Panarea sono depositati 5 grandi serbatoi che da giorni non consentono un agevole attracco della nave, che non può utilizzare le bitta all’interno del molo;come mai il molo lato nord dell’isola di Stromboli da oltre un anno non è utilizzabile, costringendo gli aliscafi ad ormeggiare solo a dritta e spesso non fare operazione visto che il lato nord sarebbe al riparo dello scirocco;come mai la griglia del molo lato nord sempre di Stromboli è stata danneggiata dai marosi ed ancora non è stata sistemata.-Si richiede risposta scritta
Il Consigliere Comunale di Nuovo GiornoAdolfo Sabatini
Al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore al patrimonio Sig. Giulio China, all’assessore ai LL.PP. Rag. Corrado Gianno’
Oggetto: INTERROGAZIONE
Qualche giorno fa mi sono recato negli uffici dell’urbanistica, ed ho assistito ad una situazione sconcertante in quanto un nostro concittadino (non dico l’isola per rispetto della privacy) gravemente malato e costretto a portarsi dietro una macchina per farlo respirare, si è dovuto recare al secondo piano del palazzo Comunale attraverso le scale non potendo usufruire dell’ascensore.Alla scena hanno assistito il dott. Angelo Natoli ed il geometra Mario Di Maggio, i quali come me, hanno provato vergogna e frustrazione a vedere quell’uomo malato, affaticato e mortificato, salire le scale per recarsi negli uffici Comunali. Ritengo tale episodio assolutamente deprecabile ed è per questo che
INTERROGO le SS.LL.
per sapere:come mai sono stati attivati gli uffici senza prima procedere alla messa in funzione dell’ascensore che per altro oltre a consentire ad anziani ed ammalati di recarsi negli uffici, anche come abbattimento delle barriere architettoniche;come con gli uffici trasferiti da tempo, l’ascensore non è stato ancora messo in funzione;chi ha dato l’autorizzazione ad utilizzare quegli uffici senza prima attivare l’ascensore;se sono state attivate le necessarie determinazione per procedere all’attivazione di tale necessario mezzo e copia delle stesse.Si richiede risposta scritta.-
Al Sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, all’assessore ai trasporti marittimi Avv. Giovanni Maggiore
Oggetto: INTERROGAZIONE
Mio malgrado, ho rilevato che per quanto riguarda gli attracchi delle isole del nostro Comune, gli stessi sono sempre poco attenzionati o ancor di più (spero di sbagliarmi) abbandonati a se stessi, ed è per questo che
INTERROGO le SS.VV. per sapere: come mai il molo di Lipari, danneggiato dalla nave molti mesi fa, non è stato ancora sistemato con la conseguenza che la nave non potendosi addossare spesso deve levare gli ormeggi per mettersi in sicurezza nel porto di Milazzo, con grave danno alla già disastrosa situazione marittima;come mai sul molo di Panarea sono depositati 5 grandi serbatoi che da giorni non consentono un agevole attracco della nave, che non può utilizzare le bitta all’interno del molo;come mai il molo lato nord dell’isola di Stromboli da oltre un anno non è utilizzabile, costringendo gli aliscafi ad ormeggiare solo a dritta e spesso non fare operazione visto che il lato nord sarebbe al riparo dello scirocco;come mai la griglia del molo lato nord sempre di Stromboli è stata danneggiata dai marosi ed ancora non è stata sistemata.-Si richiede risposta scritta
Il Consigliere Comunale di Nuovo GiornoAdolfo Sabatini
Manutenzione strade, comune sempre responsabile
(Gazzetta del Sud/Luigi Pastrocchi) (L'amministrazione comunale è sempre responsabile della manutenzione delle strade anche se appalta a una società esterna la cura di queste. Se, quindi, un cittadino scivola per strada su una buca o su una macchia di olio è il comune a doverne rispondere in giudizio. Lo si evince dalla sentenza n. 1691 della Terza sezione civile della Cassazione. Il caso riguarda un cittadino caduto col motorino per una macchia d'olio su una strada di Roma. L'incidente gli aveva causato lesioni gravi e per questo l'uomo aveva fatto causa al Comune. L'amministrazione capitolina aveva tentato di ricorrere sostenendo di non essere responsabile della manutenzione di quella strada perché il servizio era appaltato a una società esterna. La Cassazione non ha accolto le tesi del Comune: «Il principio che la presunzione di responsabilità per il danno cagionato delle cose che hanno in custodia è applicabile nei confronti dei comuni quali proprietari delle strade del demanio comunale pur se tali beni siano oggetto di uso generale e diretto da parte dei cittadini qualora la loro estensione sia tale da consentire l'esercizio di un continuo ed efficace controllo che sia idoneo ad impedire l'insorgenza di cause di pericolo per i terzi». Anche se il comune delega a un'altra società questo non sottrae l'amministrazione da una sua responsabilità, perché il contratto è uno strumento «tecnico-giuridico per la realizzazione in concreto del compito istituzionale proprio dell'ente territoriale».
Appello da Ginostra isolata da sette giorni
Le forti raffiche di vento ed il mare in tempesta continuano a creare disagi alle Eolie. La situazione più drammatica è a Ginostra dove a causa delle violente onde da sette giorni nessun mezzo marittimo riesce ad attraccare. Nel piccolo villaggio strombolano cominciano a scarseggiare i viveri di prima necessità come pane, frutta, verdure, formaggi, latte, zucchero, farina ecc.. Gli abitanti hanno richiesto l'invio di un mezzo speciale per rifornire di derrate alimentari il borgo. A causa del maltempo anche l'ufficio postale è rimasto chiusa per una settimana intera ed il cambio alla guardia medica è stato effettuato con un gommone.(g.g.)
martedì 27 gennaio 2009
Farmacie rurali: Qualcosa si muove (Dott. LELIO FINOCCHIARO)
(dott. LELIO FINOCCHIARO) Recentemente anche alle isole Eolie le farmacie rurali hanno effettuato uno sciopero di protesta per il mancato pagamento delle competenze annuali loro spettanti. Altre azioni dimostrative erano già allo studio, ma in questo quadro si innesta un emendamento aggiuntivo al D.D.L. N.250, recentemente approvato all'Assemblea Regionale Siciliana, che qui di seguito riportiamo: "Per le finalità dell'art. 27 della l.r. 5 Gennaio 1999, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata per l'esercizio finanziario 2009, la spesa di 450.000 euro, al cui onere si provvede con l'impinguamento del capitolo 421303, rubrica sanità, istituito per "trasferimenti ai comuni per l'erogazione dell'indennità di residenza in favore dei titolari di farmacie rurali private e sussidiate aventi sede nelle isole minori" Per gli esercizi finanziari successivi si provvederà ai sensi dell'art. 3, comma 2, lettera g, della legge regionale 27 aprile 1999, n 10. Pur non essendo, con questo, risolti tutti i problemi che affliggono le farmacie rurali delle isole minori, si confida, per l'immediato, che possano essere scongiurati ulteriori disagi per l'utenza.
Finocchiaro Lelio
"Isolani si, isolati no! . Diventa slogan della finestra romana sul "SalinaDocFest"
Ogni giovedì dal 29 gennaio al 19 marzo 2009 ore 21.00 si terrà "Una finestra romana" sul “SalinaDocFest”, il festival dedicato al documentario narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani, che da due anni è anima culturale dell’estate eoliana. Ogni giovedì, dal 29 gennaio sino al 19 marzo, ore 21, nella sede di Apollo 11, nell’ambito degli appuntamenti di “Racconti dal vero”, si terranno proiezioni, incontri, dibattiti e degustazioni dei prodotti delle isole.
La manifestazione è organizzata da Mazzino Montinari, Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani, con il sostegno dell’Associazione Apollo 11. “Isolani sì, isolati no!” sarà il motto di apertura, in sintonia
con le proteste di questi giorni da parte degli abitanti delle isole contro la soppressione dei traghetti Siremar, che li condannerebbe all’isolamento. Una metafora valida anche per i temi trattati dai documentari in rassegna: dall’immigrazione alla scuola, dal lavoro alla guerra. Isole separate dal mondo, che denunciano la propria invisibilità e oppongono al silenzio, o alla mistificazione, il proprio grido di protesta. Ricordiamo che le isole Eolie, dichiarate dall’ Unesco
patrimonio dell’umanità, sono state illustri protagoniste della storia del cinema italiano, sin dalla fine degli anni Quaranta, quando Alliata, Maraini e Moncada fondavano la “Panaria Film”, casa storica di produzione dedicata principalmente al documentario.
Qui hanno girato alcuni fra i più grandi registi del nostro cinema, dando vita a film come Stromboli, l’Avventura, Vulcano, Kaos, Il Postino e Caro diario.
Una tradizione che conferma la grande vitalità culturale di questo angolo di mondo, carico di memoria.
Dopo il tavolo Tecnico previsto dal governo il 20 gennaio a Roma per discutere del futuro delle Eolie, Giovedì 29 gennaio, giorno dell’inaugurazione, il SalinaDocFest proporrà, nei locali dell’Apollo 11 un tavolino T-etnico con capperi, malvasia, sale e pomice: le sole cose di cui vivevano gli eoliani 100 anni fa. Il messaggio è semplice e chiaro: non fateci tornare al secolo scorso!
Interverranno:
Carmelo Albanese, Edoardo Albinati, Francesco Alliata, Marco Bellocchio, Mariano Bruno, Giuseppe Cardamone, Francesca Comencini, Alberto Crespi, Concita de Gregorio, Claudio Giovannesi, Nicola Giuliano, Dagmawi Ymer, Amara Lakous, Curzio Maltese, Pietro Marcello, Carlo Marrapodi, Wu Ming, Francesco Munzi, Roberto Nanni, Aldo Nove, Clara Rametta, Stefano Savona, Tiziano Scarpa, Andrea Segre, Roberto Silvestri, Vittorio Taviani, Emanuela Tomassetti, Dario Zonta
La manifestazione è organizzata da Mazzino Montinari, Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani, con il sostegno dell’Associazione Apollo 11. “Isolani sì, isolati no!” sarà il motto di apertura, in sintonia
con le proteste di questi giorni da parte degli abitanti delle isole contro la soppressione dei traghetti Siremar, che li condannerebbe all’isolamento. Una metafora valida anche per i temi trattati dai documentari in rassegna: dall’immigrazione alla scuola, dal lavoro alla guerra. Isole separate dal mondo, che denunciano la propria invisibilità e oppongono al silenzio, o alla mistificazione, il proprio grido di protesta. Ricordiamo che le isole Eolie, dichiarate dall’ Unesco
patrimonio dell’umanità, sono state illustri protagoniste della storia del cinema italiano, sin dalla fine degli anni Quaranta, quando Alliata, Maraini e Moncada fondavano la “Panaria Film”, casa storica di produzione dedicata principalmente al documentario.
Qui hanno girato alcuni fra i più grandi registi del nostro cinema, dando vita a film come Stromboli, l’Avventura, Vulcano, Kaos, Il Postino e Caro diario.
Una tradizione che conferma la grande vitalità culturale di questo angolo di mondo, carico di memoria.
Dopo il tavolo Tecnico previsto dal governo il 20 gennaio a Roma per discutere del futuro delle Eolie, Giovedì 29 gennaio, giorno dell’inaugurazione, il SalinaDocFest proporrà, nei locali dell’Apollo 11 un tavolino T-etnico con capperi, malvasia, sale e pomice: le sole cose di cui vivevano gli eoliani 100 anni fa. Il messaggio è semplice e chiaro: non fateci tornare al secolo scorso!
Interverranno:
Carmelo Albanese, Edoardo Albinati, Francesco Alliata, Marco Bellocchio, Mariano Bruno, Giuseppe Cardamone, Francesca Comencini, Alberto Crespi, Concita de Gregorio, Claudio Giovannesi, Nicola Giuliano, Dagmawi Ymer, Amara Lakous, Curzio Maltese, Pietro Marcello, Carlo Marrapodi, Wu Ming, Francesco Munzi, Roberto Nanni, Aldo Nove, Clara Rametta, Stefano Savona, Tiziano Scarpa, Andrea Segre, Roberto Silvestri, Vittorio Taviani, Emanuela Tomassetti, Dario Zonta
Lipari: Acqua a "fiumi"...sulla strada
Una consistente perdita d'acqua ci viene segnalata, e documentata con le foto allegate, in prossimità della scuola elementare "Domenico Savio" di Lipari centro. La perdita del prezioso liquido sarebbe in corso da qualche giorno con una notevole accentuazione nella giornata odierna.
Oltre alla dispersione del "prezioso" bene la fuoriuscita causa, ovviamente, difficoltà sia ai piccoli studenti che ai genitori che si trovano a dover bypassare tutta una serie di "laghetti".
L'acqua finisce tra l'altro sulla sede stradale e le auto in transito, spesso, la "irrorano" sui passanti.
La segnalazione di Roberto Piemonte:
Da parecchio tempo, di fronte alla scuola elementare di Lipari, ingresso da Via Madre Florenzia Profilio, dal marciapiede limitrofo al complesso scolastico fuoriesce dell'acqua che a fiotti scorre anche lungo la sede stradale, come si evince dalle fotografie scattate nella giornata di oggi con sole ed in assenza di pioggia. Ho ritenuto di attenzionare la questione in quanto, sicuramente, il fatto merita di essere approfondito e verificato, con apposito sopralluogo, da parte delle autorità competenti considerato, fra l'altro, che ci troviamo in prossimità di un fabbricato adibito a scuola la cui sicurezza potrebbe essere messa a rischio in relazione all'origine ed alla natura del fenomeno. Mi auguro che chi di competenza intervenga tempestivamente al fine di evitare possibili spiacevoli inconvenienti.
Roberto Piemonte
Eolie. Collegamenti a singhiozzo
Collegamenti marittimi a singhiozzo nelle Eolie a causa del vento che sta investendo l’arcipelago. Regolari le corse da Milazzo per Lipari-Vulcano Salina e viceversa, isolate Alicudi ed Alicudi. Panarea e Stromboli, sino a questo momento, hanno potuto contare solo sul collegamento mattutino Siremar.
A Lipari i vigili del fuoco stanno intervenendo sulla via Madre Florenzio Profilio per un albero di grosso fusto sradicato dal vento della notte scorsa.
A Lipari i vigili del fuoco stanno intervenendo sulla via Madre Florenzio Profilio per un albero di grosso fusto sradicato dal vento della notte scorsa.
Canneto in festa per Don Gennaro
Grande festa nella comunità parrocchiale di Canneto per la celebrazione dei 50 anni dell'insediamento del suo pastore, Mons. Gennaro Divola. Cinquant'anni spesi, è davvero il caso di dirlo, al servizio della collettività. Don Gennaro, originario di Leni, nonimato sacerdote il 15 agosto del 1953, è sbarcato a Canneto nel 1959, come ama ricordare lui per restarvi pochi mesi, e vi ha trascorso tutta una vita. I festeggiamenti per Don Gennaro, che si concluderanno con una maxi-manifestazione il 1° maggio, hanno vissuto un momento molto intenso in occasione della celebrazione sabato scorso della messa giubilare. Prima della Santa Messa, concelebrata con gli altri sacerdoti eoliani, Don Gennaro ha ricevuto l'omaggio della banda musicale “Città di Lipari” ed il saluto ed il ringraziamento per l'attività svolta in questi cinquant'anni dapprima dal rag. Aldo Natoli, in rappresentanza della comunità parrocchiale e della cittadinanza tutta, e successivamente dal rag. Corrado Giannò, intervenuto in rappresentanza dell'amministrazione municipale. Dopo la Santa Messa, fortemente partecipata, ci si è spostati nel limitrofo Centro giovanile dove un gruppetto di ragazzi delle elementari ha recitato delle poesie dedicate al sacerdote. A festeggiarlo sono intervenuti anche i Cantori popolari delle isole Eolie ed infine, a concludere questo primo appuntamento dei festeggiamenti per Don Gennaro Divola, il taglio della torta. Insomma un giorno speciale che la comunità di Canneto a voluto dedicare a Don Gennaro, grata per quanto ha saputo fare e dare in questi anni. Dall'innalzamento della chiesa di San Cristoforo sino al livello di Basilica minore ai tanti piccoli-grandi impegni quotidiani svolti, il più delle volte, silenziosamente, senza "squilli di tromba".Nelle foto dell'amico-fotografo Gaetano Di Giovanni i momenti più salienti. Per visionarle cliccare su play
La "tecnologia" dell'ITCG"Conti" sulla Gazzetta del sud di oggi
All' "Isa Conti" si vogliono tentare nuove strade informatiche
E a Lipari si pensa alla pagella telematica
Salvatore Sarpi
Assenze degli alunni e comunicazioni scolastiche ai genitori via sms: l'istituto superiore "Isa Conti" di Lipari è un precursore dell'iniziativa fortemente "sponsorizzata" in queste ore dal ministro dell'Istruzione, università e ricerca scientifica Mariastella Gelmini che ha annunciato come, insieme al ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, è stato deciso di dare un'accellerata al progetto che vuole che voti, assenze o comportamenti degli alunni vengano comunicati via email o sms ai genitori.
Il "metodo di comunicazione", tramite sms, scuola-genitori è in vigore al "Conti" di Lipari da qualche anno. La scuola liparese, infatti, comunica ai genitori che hanno fornito il proprio numero di cellulare le assenze effettuate dai propri figli ed altre comunicazioni che li riguardano. In cantiere vi era già, per quest'anno, anche l'invio della "pagella telematica».
L'infortunio che ha colpito il rag. Rossano Giorgi, che avrebbe dovuto trasformare il progetto in realtà, ha fatto segnare il passo all'iniziativa. Se ne riparlerà, presumibilmente, per il prossimo anno scolastico. Insomma l'istituto d'istruzione superiore liparese è l'esempio di come, qualche volta, il bistrattato sud arrivi a determinati traguardi prima degli altri.
E a Lipari si pensa alla pagella telematica
Salvatore Sarpi
Assenze degli alunni e comunicazioni scolastiche ai genitori via sms: l'istituto superiore "Isa Conti" di Lipari è un precursore dell'iniziativa fortemente "sponsorizzata" in queste ore dal ministro dell'Istruzione, università e ricerca scientifica Mariastella Gelmini che ha annunciato come, insieme al ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, è stato deciso di dare un'accellerata al progetto che vuole che voti, assenze o comportamenti degli alunni vengano comunicati via email o sms ai genitori.
Il "metodo di comunicazione", tramite sms, scuola-genitori è in vigore al "Conti" di Lipari da qualche anno. La scuola liparese, infatti, comunica ai genitori che hanno fornito il proprio numero di cellulare le assenze effettuate dai propri figli ed altre comunicazioni che li riguardano. In cantiere vi era già, per quest'anno, anche l'invio della "pagella telematica».
L'infortunio che ha colpito il rag. Rossano Giorgi, che avrebbe dovuto trasformare il progetto in realtà, ha fatto segnare il passo all'iniziativa. Se ne riparlerà, presumibilmente, per il prossimo anno scolastico. Insomma l'istituto d'istruzione superiore liparese è l'esempio di come, qualche volta, il bistrattato sud arrivi a determinati traguardi prima degli altri.
lunedì 26 gennaio 2009
Parchi: Corte Costituzionale dà torto a Regione siciliana. Al via anche il parco delle Eolie
La Corte Costituzionale dà torto a Regione siciliana: Al via i parchi nazionali delle Isole Eolie, degli Iblei, di Pantelleria e delle Egadi-litorale trapanese. Legambiente Sicilia: “Il ricorso è stato un errore e mostra che la Regione è prina di iniziativa politica e di una strategia coerente. Chiediamo la convocazione di tutti i soggetti interessati per una verifica dell’iter che istituisce i nuovi parchi nazionali”La Corte Costituzionale, con sentenza numero 12 del 23 gennaio, ha dichiarato inammissibile e non fondato il ricorso della Regione siciliana contro la legge 222 del 2007 con cui lo Stato ha avviato l’istituzione di quattro parchi nazionali : Iblei, Eolie, Pantelleria, Egadi-litorale trapanese.La sentenza della Corte Costituzionale è importante perché ribadisce quanto stabilito con la riforma della Costituzione e cioè che la disciplina unitaria del bene complessivo ambiente e la tutela dell’ecosistema (cui va riferita l’istituzione di parchi nazionali) sono di competenza esclusiva dello Stato. La normativa settoriale regionale e le regioni, anche quelle a statuto speciale, possono intervenire soltanto per adottare norme di tutela ambientale più restrittive rispetto a quelle statali. E’ rimessa invece all’intesa con la Regione la definizione dei singoli decreti istitutivi dei parchi nazionali. “Come Legambiente ci eravamo opposti nel 2007 a tale previsione normativa perché si interviene nell’ istituire parchi nazionali dove esistono riserve regionali ben funzionanti – ha dichiarato Angelo Dimarca, responsabile regionale del dipartimento Conservazione natura – Avevamo sollecitato una forte iniziativa sul piano politico della Regione affinché venissero modificate le previsioni di legge per favorire l’intervento dello Stato a tutela di aree non protette dalla Regione e per una gestione integrata terra-mare dove sono previste anche aree marine protette. La priorità quindi ai parchi nazionali di Egadi ed Eolie. L’iniziativa della Regione non c’è stata, si è preferita la via di un inutile e controproducente ricorso alla Corte Costituzionale”.“Attendiamo ora – ha spiegato Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia - che l’assessore regionale al Territorio e ambiente convochi urgentemente tutti i soggetti interessati per un confronto sull’iter di istituzione dei nuovi parchi nazionali e per rivedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, le recenti proposte della Regione di istituzione dei parchi regionali su Eolie ed Iblei”.
Quel che resta di una trasferta e di un "soggiorno obbligato" a Milazzo
COMUNICATO STAMPA
“AMAREGGIATE” davanti all’avviso della sospensione dei mezzi per Lipari, le ragazze dell’Amaro Eolie si sono prontamente organizzate per il pernottamento!
Nel tardo pomeriggio, le brave (o quasi) pallavoliste, hanno seguito una partita di serie C maschile a Milazzo.
In serata, la squadra si è riunita in una simpatica pizzeria fuori Milazzo e dopo il dessert a letto!
Domenica mattina, sveglia alle 6:00 e via al porto, dove la Siremar, come d’abitudine, rimanda di ora in ora la decisione se partire o meno!
Abbandonate le speranze di rientrare a casa, sotto la guida di mister Biviano, si fa la spesa e si prepara un pranzetto a casa del dirigente Sergio Natoli, il quale offre anche degli ottimi dolci!
Preso il quarto caffè della giornata, le giocatrici eoliane in “soggiorno obbligato” trascorrono il pomeriggio davanti alle partite di calcio ed al computer!
Essendo sempre fedeli al proprio sport, le ragazze si trasferiscono a Messina per assistere ad una partita femminile di serie B1; l’intento del mister è quello di far ricaricare le batterie alla sua squadra!
Lunedì mattina, ancora sveglia alle 6:00 e via al porto, questa volta l’aliscafo era pronto per partire!
Alle ore 8:00 le giovani giocatrici rientrano a casa, contente per il fine settimana trascorso fuori e per non aver potuto studiare!
A Massimo Biviano invece, questi giorni umidi e freddi hanno portato la febbre!
Chissà quindi che domani l’Amaro Eolie non faccia vacanza dagli allenamenti!
“AMAREGGIATE” davanti all’avviso della sospensione dei mezzi per Lipari, le ragazze dell’Amaro Eolie si sono prontamente organizzate per il pernottamento!
Nel tardo pomeriggio, le brave (o quasi) pallavoliste, hanno seguito una partita di serie C maschile a Milazzo.
In serata, la squadra si è riunita in una simpatica pizzeria fuori Milazzo e dopo il dessert a letto!
Domenica mattina, sveglia alle 6:00 e via al porto, dove la Siremar, come d’abitudine, rimanda di ora in ora la decisione se partire o meno!
Abbandonate le speranze di rientrare a casa, sotto la guida di mister Biviano, si fa la spesa e si prepara un pranzetto a casa del dirigente Sergio Natoli, il quale offre anche degli ottimi dolci!
Preso il quarto caffè della giornata, le giocatrici eoliane in “soggiorno obbligato” trascorrono il pomeriggio davanti alle partite di calcio ed al computer!
Essendo sempre fedeli al proprio sport, le ragazze si trasferiscono a Messina per assistere ad una partita femminile di serie B1; l’intento del mister è quello di far ricaricare le batterie alla sua squadra!
Lunedì mattina, ancora sveglia alle 6:00 e via al porto, questa volta l’aliscafo era pronto per partire!
Alle ore 8:00 le giovani giocatrici rientrano a casa, contente per il fine settimana trascorso fuori e per non aver potuto studiare!
A Massimo Biviano invece, questi giorni umidi e freddi hanno portato la febbre!
Chissà quindi che domani l’Amaro Eolie non faccia vacanza dagli allenamenti!
Ufficio Stampa
Lo Surdo Patrizia
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