Sono stati firmati a palazzo Chigi, alla presenza del premier Silvio Berlusconi, gli accordi di programma per il trasferimento delle società regionali del gruppo Tirrenia.
Per la firma sono presenti, tra gli altri, per il governo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Per le Regioni, il presidente della Campania Antonio Bassolino a cui sarà trasferita Caremar, di cui alcuni collegamenti interessano il Lazio per cui è presente l'assessore alla Mobilità della Regione, Francesco Dalia, l'assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, a cui sarà trasferita la Toremar. Le Regioni provvederanno direttamente alla cessione delle società che, con la firma di questi accordi sono trasferite gratuitamente. E' presente anche il presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo che per la Siremar procederà ad un bando di gara come avverrà per la Tirrenia.
In attesa che si perfezioni il percorso di privatizzazione della Tirrenia, sono prorogate intanto le attuali concessioni fino a settembre 2010. Gli accordi di programma sono stati recepiti in una norma contenuta nel decreto legge Ronchi in via di approvazione da parte del Parlamento.
MATTEOLI - Matteoli ha sottolineato che gli accordi sono il frutto di un lavoro portato avanti "per mesi e mesi, di vari incontri. Ringrazio anche i sindacati - ha detto secondo quanto ricavato da immagini riprese nella Sala Verde - e se non fossimo intervenuti Tirrenia non ci sarebbe stata più e 3.800 dipendenti sarebbero finiti per strada. Sarebbe stata una situazione molto delicata perché sarebbe stato difficile ricollocare queste persone".
Il decreto ci salva da eventuali infrazioni e sistema le cose nei confronti dell'Europa, cosi' stiamo tranquilli".
Tirrenia: Letta, decreto ci salva da infrazioni Ue- Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, intervenendo a palazzo Chigi alla firma degli accordi tra Tirrenia e i sindacati. Presenti all'incontro anche i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e dell'Economia Giulio Tremonti, oltre al premier Silvio Berlusconi
Berlusconi: "Governatori hanno vero potere"- "Provo vera invidia perché siete gli unici veri detentori del potere in Italia". Con questa battuta, in occasione della firma degli accordi sulla Tirrenia, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è rivolto ad alcuni governatori di regioni presenti all'incontro a palazzo Chigi. "Ringrazio tutti - ha proseguito Berlusconi - con vera invidia dico che siete gli unici veri detentori del potere in Italia".
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martedì 3 novembre 2009
Operazione Xiphias Gladius, multe per 13mila euro a commercianti e ristoratori di Milazzo
(da tempo stretto) È scattata questa mattina da parte della Capitaneria di Porto di Milazzo, l'operazione, Xiphias Gladius dal nome di una varietà di pesce spada la cui cattura, e la conseguente commercializzazione, è vietata nel Mediterraneo. Impegnati nell'operazione circa 40 uomini che hanno controllato ristoranti, supermercati, pescherie, punti di sbarco, grossisti, mercati ittici e vari punti vendita. Elevate contravvenzioni per oltre 13mila euro e vari sequestri a carico di soggetti che non hanno rispettato le normative regionali, nazionali e comunitarie attualmente in vigore a tutela della tracciabilità del pescato.
Lipari: Originale ma decisamente pericoloso. Ovvero quando il rimedio è peggiore del male
Abbiamo girato pochi minuti fa un video sulla Falcone-Borsellino sull'area interessata una decina di giorni fa da una frana e dove è apposta una (fra tante) segnaletica alquanto precaria. Per scongiurare ciò che già si era verificato stamattina e cioè che i segnali fossero scaraventati a terra dal vento si è deciso di "ancorarli" appoggiando sulla base dei segnali due pietre tufacee, una per parte. L'escamotage, però, a nostro avviso rischia di peggiorare di più le cose e cioè la sicurezza degli automobilisti in transito. Se il forte vento, che sta spirando a Lipari, ribalterà (come è probabile) i segnali si dovranno evitare non solo questi ma anche le pietre. IL VIDEO:
Meraviglie della natura. Un airone bianco a Lipari
Il video sottostante, realizzato da Vincenzo Giuffrè con un telefonino, immortala uno dei due aironi(quello bianco in questo caso) che hanno stazionato per qualche tempo a Lipari, nei giorni scorsi. Il video è realizzato a Marina Corta (Lipari). Come i nostri lettori ricorderanno l'altro airone (quello cinerino) colpito ad un'ala da un'arma da fuoco, è stato recuperato dai vigili del fuoco sul Monte Rosa e, trasferito, poi, grazie alla Forestale a Messina.
Il video è visibile anche su you tube a questo indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=4CzUGaHybPU
Il video è visibile anche su you tube a questo indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=4CzUGaHybPU
Trasporti marittimi: Emendamento del Governo al Decreto Legge sull'attuazione degli obblighi comunitari
Riceviamo da Saverio Merlino (PD) e pubblichiamo:
Ho appena ricevuto dagli amici Senatori del PD presenti in commissione trasporti l'emendamento, che riguarda i servizi marittimi e il futuro della SIREMAR, presentato dal Governo al Decreto Legge sull'attuazione degli obblighi comunitari, attualmente in discussione al Senato per eventuali interventi emendativi urgenti.
Leggiamolo tutti attentamente e vediamo il da farsi.
Su questo importante tema, ancora una volta, tanto, tanto silenzio da parte di chi deve informare i cittadini.
La confusione continua ad imperare e lo sviluppo economico dl nostro Arcipelago è nelle mani di nessuno.
Saverio Merlino
Emendamento del Governo al Decreto Legge 25 settembre 2009, n. 135 attuazione obblighi comunitari. (A.S. 1784)
Il Governo
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Art. 19-bis.
(Disposizioni di adeguamento comunitario in materia di liberalizzazione delle rotte marittime)
1. Al fine di adeguare l’ordinamento nazionale ai principi comunitari in materia di cabotaggio marittimo e di liberalizzazione delle relative rotte, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e` trasferito a titolo gratuito, da Tirrenia di Navigazione s.p.a., il cento per cento del capitale sociale della:
a) Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Campania;
b) Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Sardegna;
c) Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Toscana.
2. Entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto sono posti in essere gli atti di perfezionamento del trasferimento delle societa` di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1.
3. Entro novanta giorni successivi al completamento degli atti relativi al trasferimento di cui ai commi 1 e 2, la Regione Campania cede, per il tramite della societa` Caremar, alla Regione Lazio, a titolo gratuito, il ramo d’azienda di tale societa` costituito dal complesso delle attivita`, passivita` e risorse umane utilizzate per l’esercizio dei collegamenti con l’arcipelago pontino.
4. Le societa` di cui al comma 1, lettere a), b) e c) sono trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con le attivita` e passivita`connesse.
5. I trasferimenti di cui ai commi 1, 2 e 3, sotto l’aspetto contabile, non determinano sui bilanci rispettivamente della societa` Tirrenia di Navigazione e della societa` Caremar riflessi di carattere economico ma solo patrimoniale.
6. Al fine di assicurare le condizioni per la migliore valorizzazione delle societa` esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali per le finalita` di cui agli articoli 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684, nonche´ l e 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169, nelle more della completa liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo attraverso il completamento del processo di privatizzazione entro il 30 settembre 2010, le convenzioni attualmente in vigore sono prorogate fino a tale data nei limiti degli stanziamenti pro-quota di cui ai commi da 16 a 18.
7. A decorrere dal 1º gennaio 2010 le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico che si svolgono all’interno di una Regione sono esercitati dalla stessa Regione. Per le Regioni a statuto speciale il conferimento delle funzioni e dei compiti avviene nel rispetto dei relativi statuti.
Per le Regioni di cui ai commi 1, lettere a), b) e c), nonche´ 3, la gestione dei servizi di cabotaggio e` regolata da contratti di servizio secondo quanto previsto dagli articoli 17 e 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, e successive modificazioni, in quanto applicabili al settore.
8. La Tirrenia di Navigazione s.p.a. e la Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., nonche´ la Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a., la Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. e la Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. sono privatizzate, in conformita` alle disposizioni nazionali e comunitarie vigenti in materia, attraverso procedure di gara aperte, non discriminatorie, atte a determinare un prezzo di mercato, le quali, relativamente alle privatizzazioni realizzate dalle Regioni Campania, Lazio, Sardegna e Toscana, possono riguardare sia l’affidamento dei servizi marittimi sia l’apertura del capitale ad un socio privato.
9. Ai fini di cui al comma 8:
a) entro il 31 dicembre 2009:
1) e` pubblicato il bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia di Navigazione s.p.a., nonche´, per effetto dei trasferimenti di cui ai commi a 1 a 7, della Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a.;
2) e` approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi della normativa vigente, uno schema di nuova convenzione di durata non superiore a otto anni con la Tirrenia di Navigazione s.p.a., costituente uno degli atti della gara di cui al numero a) 1);
3) e` approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Regione Sicilia, ai sensi della normativa vigente, uno schema di nuova convenzione di durata non superiore a dodici anni con la Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., costituente uno degli atti della gara di cui al numero a) 1);
4) sono pubblicati dalle Regioni Sardegna e Toscana i bandi di gara per la privatizzazione, rispettivamente, di Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. e di Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a.;
5) sono approvati dalle Regioni Sardegna e Toscana, secondo i rispettivi ordinamenti e nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole, gli schemi di contratti di servizio di durata non superiore a dodici anni con le societa`, rispettivamente, Saremar e Toremar, costituenti altresı` atti delle gare di cui al numero a) 4);
b) entro il 28 febbraio 2010, in considerazione di quanto disposto dal comma 3:
1) sono pubblicati dalle Regioni Campania e Lazio i bandi di gara per la privatizzazione, rispettivamente, di Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. e della societa` della Regione Lazio derivante dalla cessione del ramo d’azienda di cui al comma 3;
2) sono approvati dalle Regioni Campania e Lazio, secondo i rispettivi ordinamenti e nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole, gli schemi di contratti di servizio di durata non superiore a dodici anni con le societa`, rispettivamente, Caremar e quella della Regione Lazio derivante dalla cessione del ramo d’azienda di cui al comma 3, costituenti altresı` atti delle gare di cui al numero b) 1);
10. Le convenzioni e i contratti di servizio di cui al comma 9 sono stipulati all’atto del completamento delle procedure di gara di cui al medesimo comma 9.
11. Le nuove convenzioni di cui al comma 9, stipulate sulla base dei criteri stabiliti dal CIPE e comunque nei limiti degli stanziamenti di cui ai commi da 16 a 18, determinano le linee da servire, le procedure e i tempi di liquidazione del rimborso degli oneri di servizio pubblico, introducendo meccanismi di efficientamento volti a ridurre i costi del servizio per l’utenza, nonche´ forme di flessibilita` tariffaria non distorsive della concorrenza.
I contratti di servizio di cui al comma 9 sono stipulati nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole.
12. Le nuove convenzioni e i contratti di servizio di cui al comma 9 prevedono la presenza nel collegio sindacale delle singole societa` esercenti i servizi oggetto di convenzione o contratto di servizio di due rappresentanti designati, rispettivamente, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero dell’economia e delle finanze. Per le societa` Siremar e Tirrenia di Navigazione s.p.a. il rappresentante designato dal Ministero dell’economia e delle finanze assume le funzioni di presidente.
13. Per la privatizzazione dell’intero capitale della Tirrenia di Navigazione s.p.a., che, a seguito dei trasferimenti di cui ai commi da 1 a 7,comporta altresı` la cessione dell’intero capitale sociale della Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., si applicano, in quanto compatibili con le disposizioni dei commi da 1 a 7, nonche´ dei commi da 8 a 15, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 marzo 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 aprile 2009, n. 99.
14. Qualora, ai fini delle procedure di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15, si renda necessario l’esercizio dei poteri di cui all’articolo 16 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, il termine per il relativo esercizio e` di trenta giorni dall’avvio del procedimento.
15. All’articolo 2, comma 192, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, il secondo periodo e` soppresso.
16. Le risorse necessarie a garantire il livello dei servizi erogati sulla base delle convenzioni attualmente in vigore e prorogate ai sensi del comma 6, nonche´ delle nuove convenzioni e dei contratti di servizio di cui ai commi da 8 a 15, nel limite di complessivi euro 184.942.251 a decorrere dal 2010, sono ripartite, per il 2010 e per ciascuno degli anni della durata delle nuove convenzioni e dei singoli contratti di servizio, come segue:
a) Tirrenia di Navigazione s.p.a.: euro 72.685.642;
b) Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a.: euro 55.694.895;
c) Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. – Regione
Sardegna: euro 13.686.441;
d) Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. – Regione
Toscana: euro 13.005.441;
e) Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. – Regione
Campania: euro 29.869.832.
17. Successivamente alla cessione alla Regione Lazio del ramo d’azienda per l’esercizio dei collegamenti con l’arcipelago pontino, ai sensi del comma 3, le risorse di cui al comma 16, lettera e), sono cosı` ripartite: ramo Campania, euro 19.839.226; ramo Lazio: euro 10.030.606.
18. Il contributo dello Stato alle Regioni a copertura degli oneri di servizio pubblico sui contratti di servizio di cui ai commi da 8 a 15 e` incrementato, senza maggiori oneri per lo Stato, per la durata dei contratti medesimi in misura parametrata al maggiore onere derivante dall’attuazione dell’articolo 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, nonche´ dell’articolo 9, comma 4, della legge 7 dicembre 1999, n. 472.
19. Nell’ambito delle risorse iscritte in conto residui, non ancora impegnate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, relative all’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 1046, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l’importo di 7 milioni di euro, per l’anno 2009, e` finalizzato all’ammodernamento e all’adeguamento alle norme internazionali in materia di sicurezza marittima della flotta del gruppo Tirrenia.
20. Previa richiesta delle Regioni interessate al processo di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15, il CIPE, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, delibera in ordine all’utilizzo delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale di cui alla delibera CIPE n. 1/2009 per fare fronte a specifiche criticita` nel settore del cabotaggio marittimo.
21. Al fine di garantire la continuita` territoriale con le isole e a fronte degli obblighi di servizio pubblico sono riconosciuti alle societa` oggetto del processo di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15 il mantenimento degli accosti gia` assegnati e la priorita` nell’assegnazione di nuovi accosti, nel rispetto delle procedure di competenza delle Autorita` portuali e marittime, dei principi sanciti dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84, nonche´ dal codice della navigazione.
22. L’articolo 7-sexies, comma 3, ultimo periodo, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e` sostituito dal seguente: «Nel limite massimo complessivo di spesa di 15 milioni di euro a valer sulle risorse di cui all’articolo 2, comma 36, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, e successive modificazioni, ai dipendenti delle societa` del Gruppo Tirrenia, delle societa` da queste derivanti e di quelle che dalle stesse acquistano o affittano aziende o rami d’azienda, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, puo` concedere per dodici mesi l’intero trattamento di integrazione salariale straordinaria previsto dalle vigenti disposizioni di legge, con la relativa contribuzione figurativa e gli assegni per il nucleo familiare ove spettanti».
23. Agli oneri di cui ai commi da 16 a 18, pari a 184.942.251 euro a decorrere dal 2010, si fa fronte mediante utilizzo degli stanziamenti di bilancio allo scopo finalizzati, pari a 181.370.249 euro annui, e mediante riduzione di una quota pari a 3.572.002 euro del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, come rideterminato ai sensi del comma 31.
24. Per le Regioni a statuto speciale l’efficacia delle disposizioni di cui ai commi da l a 22 e` subordinata all’emanazione, ove occorrente, di apposite norme di attuazione.
25. Gli atti e le operazioni posti in essere per i trasferimenti e i conferimenti
i cui ai commi da 1 a 15 sono esenti da imposizione fiscale.
26. L’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nonche´ dell’articolo 1, comma 999, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono abrogati.
27. Il primo e secondo periodo del comma 1 dell’articolo 26 del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, sono soppressi.
28. E` abrogato il comma 8 dell’articolo 20 del decreto legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge n. 216 del 7 giugno 1974 e successive modificazioni.
29. Il comma 3 dell’articolo 6 del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 giugno 2002, n. 112, e` sostituito dal seguente: «Sugli interessi corrisposti dalle societa` cooperative e loro consorzi ai propri soci persone fisiche residenti nel territorio dello Stato, relativamente ai prestiti erogati alle condizioni stabilite dall’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, si applica una ritenuta a titolo di imposta nella misura prevista all’articolo 26, comma 1, primo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Per i prestiti con durata non inferiore a 18 mesi si applica una ritenuta a titolo d’imposta nella misura prevista all’articolo 26, comma 1, secondo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600».
30. Le disposizioni di cui ai commi 28 e 29 si applicano agli interessi corrisposti a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
31. Le maggiori entrate derivanti dai commi da 28 a 30 sono destinate all’incremento della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307».
Ho appena ricevuto dagli amici Senatori del PD presenti in commissione trasporti l'emendamento, che riguarda i servizi marittimi e il futuro della SIREMAR, presentato dal Governo al Decreto Legge sull'attuazione degli obblighi comunitari, attualmente in discussione al Senato per eventuali interventi emendativi urgenti.
Leggiamolo tutti attentamente e vediamo il da farsi.
Su questo importante tema, ancora una volta, tanto, tanto silenzio da parte di chi deve informare i cittadini.
La confusione continua ad imperare e lo sviluppo economico dl nostro Arcipelago è nelle mani di nessuno.
Saverio Merlino
Emendamento del Governo al Decreto Legge 25 settembre 2009, n. 135 attuazione obblighi comunitari. (A.S. 1784)
Il Governo
Dopo l’articolo, inserire il seguente:
«Art. 19-bis.
(Disposizioni di adeguamento comunitario in materia di liberalizzazione delle rotte marittime)
1. Al fine di adeguare l’ordinamento nazionale ai principi comunitari in materia di cabotaggio marittimo e di liberalizzazione delle relative rotte, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e` trasferito a titolo gratuito, da Tirrenia di Navigazione s.p.a., il cento per cento del capitale sociale della:
a) Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Campania;
b) Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Sardegna;
c) Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. alla Regione Toscana.
2. Entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto sono posti in essere gli atti di perfezionamento del trasferimento delle societa` di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1.
3. Entro novanta giorni successivi al completamento degli atti relativi al trasferimento di cui ai commi 1 e 2, la Regione Campania cede, per il tramite della societa` Caremar, alla Regione Lazio, a titolo gratuito, il ramo d’azienda di tale societa` costituito dal complesso delle attivita`, passivita` e risorse umane utilizzate per l’esercizio dei collegamenti con l’arcipelago pontino.
4. Le societa` di cui al comma 1, lettere a), b) e c) sono trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con le attivita` e passivita`connesse.
5. I trasferimenti di cui ai commi 1, 2 e 3, sotto l’aspetto contabile, non determinano sui bilanci rispettivamente della societa` Tirrenia di Navigazione e della societa` Caremar riflessi di carattere economico ma solo patrimoniale.
6. Al fine di assicurare le condizioni per la migliore valorizzazione delle societa` esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali per le finalita` di cui agli articoli 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684, nonche´ l e 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169, nelle more della completa liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo attraverso il completamento del processo di privatizzazione entro il 30 settembre 2010, le convenzioni attualmente in vigore sono prorogate fino a tale data nei limiti degli stanziamenti pro-quota di cui ai commi da 16 a 18.
7. A decorrere dal 1º gennaio 2010 le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico che si svolgono all’interno di una Regione sono esercitati dalla stessa Regione. Per le Regioni a statuto speciale il conferimento delle funzioni e dei compiti avviene nel rispetto dei relativi statuti.
Per le Regioni di cui ai commi 1, lettere a), b) e c), nonche´ 3, la gestione dei servizi di cabotaggio e` regolata da contratti di servizio secondo quanto previsto dagli articoli 17 e 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, e successive modificazioni, in quanto applicabili al settore.
8. La Tirrenia di Navigazione s.p.a. e la Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., nonche´ la Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a., la Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. e la Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. sono privatizzate, in conformita` alle disposizioni nazionali e comunitarie vigenti in materia, attraverso procedure di gara aperte, non discriminatorie, atte a determinare un prezzo di mercato, le quali, relativamente alle privatizzazioni realizzate dalle Regioni Campania, Lazio, Sardegna e Toscana, possono riguardare sia l’affidamento dei servizi marittimi sia l’apertura del capitale ad un socio privato.
9. Ai fini di cui al comma 8:
a) entro il 31 dicembre 2009:
1) e` pubblicato il bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia di Navigazione s.p.a., nonche´, per effetto dei trasferimenti di cui ai commi a 1 a 7, della Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a.;
2) e` approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi della normativa vigente, uno schema di nuova convenzione di durata non superiore a otto anni con la Tirrenia di Navigazione s.p.a., costituente uno degli atti della gara di cui al numero a) 1);
3) e` approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Regione Sicilia, ai sensi della normativa vigente, uno schema di nuova convenzione di durata non superiore a dodici anni con la Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., costituente uno degli atti della gara di cui al numero a) 1);
4) sono pubblicati dalle Regioni Sardegna e Toscana i bandi di gara per la privatizzazione, rispettivamente, di Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. e di Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a.;
5) sono approvati dalle Regioni Sardegna e Toscana, secondo i rispettivi ordinamenti e nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole, gli schemi di contratti di servizio di durata non superiore a dodici anni con le societa`, rispettivamente, Saremar e Toremar, costituenti altresı` atti delle gare di cui al numero a) 4);
b) entro il 28 febbraio 2010, in considerazione di quanto disposto dal comma 3:
1) sono pubblicati dalle Regioni Campania e Lazio i bandi di gara per la privatizzazione, rispettivamente, di Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. e della societa` della Regione Lazio derivante dalla cessione del ramo d’azienda di cui al comma 3;
2) sono approvati dalle Regioni Campania e Lazio, secondo i rispettivi ordinamenti e nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole, gli schemi di contratti di servizio di durata non superiore a dodici anni con le societa`, rispettivamente, Caremar e quella della Regione Lazio derivante dalla cessione del ramo d’azienda di cui al comma 3, costituenti altresı` atti delle gare di cui al numero b) 1);
10. Le convenzioni e i contratti di servizio di cui al comma 9 sono stipulati all’atto del completamento delle procedure di gara di cui al medesimo comma 9.
11. Le nuove convenzioni di cui al comma 9, stipulate sulla base dei criteri stabiliti dal CIPE e comunque nei limiti degli stanziamenti di cui ai commi da 16 a 18, determinano le linee da servire, le procedure e i tempi di liquidazione del rimborso degli oneri di servizio pubblico, introducendo meccanismi di efficientamento volti a ridurre i costi del servizio per l’utenza, nonche´ forme di flessibilita` tariffaria non distorsive della concorrenza.
I contratti di servizio di cui al comma 9 sono stipulati nel rispetto del mantenimento del servizio universale e della continuita` territoriale con le isole.
12. Le nuove convenzioni e i contratti di servizio di cui al comma 9 prevedono la presenza nel collegio sindacale delle singole societa` esercenti i servizi oggetto di convenzione o contratto di servizio di due rappresentanti designati, rispettivamente, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero dell’economia e delle finanze. Per le societa` Siremar e Tirrenia di Navigazione s.p.a. il rappresentante designato dal Ministero dell’economia e delle finanze assume le funzioni di presidente.
13. Per la privatizzazione dell’intero capitale della Tirrenia di Navigazione s.p.a., che, a seguito dei trasferimenti di cui ai commi da 1 a 7,comporta altresı` la cessione dell’intero capitale sociale della Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a., si applicano, in quanto compatibili con le disposizioni dei commi da 1 a 7, nonche´ dei commi da 8 a 15, le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 marzo 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 aprile 2009, n. 99.
14. Qualora, ai fini delle procedure di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15, si renda necessario l’esercizio dei poteri di cui all’articolo 16 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, il termine per il relativo esercizio e` di trenta giorni dall’avvio del procedimento.
15. All’articolo 2, comma 192, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, il secondo periodo e` soppresso.
16. Le risorse necessarie a garantire il livello dei servizi erogati sulla base delle convenzioni attualmente in vigore e prorogate ai sensi del comma 6, nonche´ delle nuove convenzioni e dei contratti di servizio di cui ai commi da 8 a 15, nel limite di complessivi euro 184.942.251 a decorrere dal 2010, sono ripartite, per il 2010 e per ciascuno degli anni della durata delle nuove convenzioni e dei singoli contratti di servizio, come segue:
a) Tirrenia di Navigazione s.p.a.: euro 72.685.642;
b) Siremar-Sicilia Regionale Marittima s.p.a.: euro 55.694.895;
c) Saremar-Sardegna Regionale Marittima s.p.a. – Regione
Sardegna: euro 13.686.441;
d) Toremar-Toscana Regionale Marittima s.p.a. – Regione
Toscana: euro 13.005.441;
e) Caremar-Campania Regionale Marittima s.p.a. – Regione
Campania: euro 29.869.832.
17. Successivamente alla cessione alla Regione Lazio del ramo d’azienda per l’esercizio dei collegamenti con l’arcipelago pontino, ai sensi del comma 3, le risorse di cui al comma 16, lettera e), sono cosı` ripartite: ramo Campania, euro 19.839.226; ramo Lazio: euro 10.030.606.
18. Il contributo dello Stato alle Regioni a copertura degli oneri di servizio pubblico sui contratti di servizio di cui ai commi da 8 a 15 e` incrementato, senza maggiori oneri per lo Stato, per la durata dei contratti medesimi in misura parametrata al maggiore onere derivante dall’attuazione dell’articolo 19 del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, nonche´ dell’articolo 9, comma 4, della legge 7 dicembre 1999, n. 472.
19. Nell’ambito delle risorse iscritte in conto residui, non ancora impegnate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, relative all’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 1046, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l’importo di 7 milioni di euro, per l’anno 2009, e` finalizzato all’ammodernamento e all’adeguamento alle norme internazionali in materia di sicurezza marittima della flotta del gruppo Tirrenia.
20. Previa richiesta delle Regioni interessate al processo di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15, il CIPE, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, delibera in ordine all’utilizzo delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate relative ai programmi di interesse strategico regionale di cui alla delibera CIPE n. 1/2009 per fare fronte a specifiche criticita` nel settore del cabotaggio marittimo.
21. Al fine di garantire la continuita` territoriale con le isole e a fronte degli obblighi di servizio pubblico sono riconosciuti alle societa` oggetto del processo di privatizzazione di cui ai commi da 8 a 15 il mantenimento degli accosti gia` assegnati e la priorita` nell’assegnazione di nuovi accosti, nel rispetto delle procedure di competenza delle Autorita` portuali e marittime, dei principi sanciti dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84, nonche´ dal codice della navigazione.
22. L’articolo 7-sexies, comma 3, ultimo periodo, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e` sostituito dal seguente: «Nel limite massimo complessivo di spesa di 15 milioni di euro a valer sulle risorse di cui all’articolo 2, comma 36, della legge 22 dicembre 2008, n. 203, e successive modificazioni, ai dipendenti delle societa` del Gruppo Tirrenia, delle societa` da queste derivanti e di quelle che dalle stesse acquistano o affittano aziende o rami d’azienda, il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, puo` concedere per dodici mesi l’intero trattamento di integrazione salariale straordinaria previsto dalle vigenti disposizioni di legge, con la relativa contribuzione figurativa e gli assegni per il nucleo familiare ove spettanti».
23. Agli oneri di cui ai commi da 16 a 18, pari a 184.942.251 euro a decorrere dal 2010, si fa fronte mediante utilizzo degli stanziamenti di bilancio allo scopo finalizzati, pari a 181.370.249 euro annui, e mediante riduzione di una quota pari a 3.572.002 euro del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, come rideterminato ai sensi del comma 31.
24. Per le Regioni a statuto speciale l’efficacia delle disposizioni di cui ai commi da l a 22 e` subordinata all’emanazione, ove occorrente, di apposite norme di attuazione.
25. Gli atti e le operazioni posti in essere per i trasferimenti e i conferimenti
i cui ai commi da 1 a 15 sono esenti da imposizione fiscale.
26. L’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nonche´ dell’articolo 1, comma 999, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono abrogati.
27. Il primo e secondo periodo del comma 1 dell’articolo 26 del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, sono soppressi.
28. E` abrogato il comma 8 dell’articolo 20 del decreto legge 8 aprile 1974, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge n. 216 del 7 giugno 1974 e successive modificazioni.
29. Il comma 3 dell’articolo 6 del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 giugno 2002, n. 112, e` sostituito dal seguente: «Sugli interessi corrisposti dalle societa` cooperative e loro consorzi ai propri soci persone fisiche residenti nel territorio dello Stato, relativamente ai prestiti erogati alle condizioni stabilite dall’articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, si applica una ritenuta a titolo di imposta nella misura prevista all’articolo 26, comma 1, primo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Per i prestiti con durata non inferiore a 18 mesi si applica una ritenuta a titolo d’imposta nella misura prevista all’articolo 26, comma 1, secondo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600».
30. Le disposizioni di cui ai commi 28 e 29 si applicano agli interessi corrisposti a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
31. Le maggiori entrate derivanti dai commi da 28 a 30 sono destinate all’incremento della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307».
Lipari: Zona disco sul Corso Vittorio Emanuele
E' entrata in vigore da ieri mattino l'ordinanza che disciplina, tra l'altro, la sosta sul C.so Vittorio Emanuele di Lipari.
L'ordinanza prevede, dalle 9,00 alle 13,00 la sosta gratuita con disco orario (durata un'ora) sul Corso.
Non è prevista limitazione oraria per la sosta dei motocicli che, comunque, dovranno liberare gli appositi spazi, creati sulla via principale di Lipari, in coincidenza con l'orario di entrata in vigore dell'isola pedonale (ore 16,00)
L'ordinanza prevede, dalle 9,00 alle 13,00 la sosta gratuita con disco orario (durata un'ora) sul Corso.
Non è prevista limitazione oraria per la sosta dei motocicli che, comunque, dovranno liberare gli appositi spazi, creati sulla via principale di Lipari, in coincidenza con l'orario di entrata in vigore dell'isola pedonale (ore 16,00)
AMP delle Eolie. Il sindaco Lo Schiavo chiede incontro per iter istitutivo
"Richiesta incontro-Iter istitutivo Are Marina Protetta Isole Eolie" è l'oggetto della lettera che il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare (c.a. On. Ministro Stefania Prestigiacomo) e al D.G. Direzione Protezione Natura (Dr. Aldo Cosentino). La lettera è stata inviata per conoscenza agli altri tre sindaci eoliani.
IL TESTO:
Facendo seguito al convegno “Aree Marine Protette e Biodiversità, opportunità per lo sviluppo turistico” tenutosi nell’isola di Lipari il 10/10/2009, nella quale occasione è stata ufficializzata la richiesta da parte delle quattro Amministrazioni delle Isole Eolie di portare a compimento l’iter istitutivo dell’Area Marina protetta delle Isole Eolie e tenuto conto, inoltre, delle favorevoli posizioni assunte da parte dell’opinione pubblica locale e dai principali rappresentanti delle associazioni di categoria isolane, fortemente sostenitrici per tale realizzazione, si chiede alle SS.LL. di voler convocare le amministrazioni eoliane per un’incontro, al fine di poter concordare congiuntamente gli adempimenti necessari per definire l’iter istitutivo del progetto in questione.
Si coglie l’occasione per porgere ossequiosi saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
IL TESTO:
Facendo seguito al convegno “Aree Marine Protette e Biodiversità, opportunità per lo sviluppo turistico” tenutosi nell’isola di Lipari il 10/10/2009, nella quale occasione è stata ufficializzata la richiesta da parte delle quattro Amministrazioni delle Isole Eolie di portare a compimento l’iter istitutivo dell’Area Marina protetta delle Isole Eolie e tenuto conto, inoltre, delle favorevoli posizioni assunte da parte dell’opinione pubblica locale e dai principali rappresentanti delle associazioni di categoria isolane, fortemente sostenitrici per tale realizzazione, si chiede alle SS.LL. di voler convocare le amministrazioni eoliane per un’incontro, al fine di poter concordare congiuntamente gli adempimenti necessari per definire l’iter istitutivo del progetto in questione.
Si coglie l’occasione per porgere ossequiosi saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Personaggi di un'altra Lipari
Eolie. Hanno mollato gli ormeggi solo un traghetto ed un catamarano. Sempre più difficile la situazione a Ginostra.
Arcipelago eoliano praticamente isolato. Le uniche due isole collegate stamattina con Milazzo (prima del blocco totale) sono state Lipari e Vulcano. Hanno raggiunto, infatti, Milazzo il traghetto Pietro Novelli (partito con circa trenta minuti di ritardo) e il catamarano dell'Ustica Lines che ha lasciato l'ormeggio di Sottomonastero alle 8,00 circa.
Per il resto tutto fermo. Da Milazzo, al momento, non parte nulla. Ovviamente isolate le isole minori e la frazione di Ginostra dove la situazione, stante anche il mancato approdo delle navi di linea da quasi un anno, è sempre più critica.
A Lipari è anche saltato il previsto incontro sul "punteruolo rosso".
Rinviato a data destinarsi il primo appuntamento con il mercatino quindicinale a Lipari.
Per il resto tutto fermo. Da Milazzo, al momento, non parte nulla. Ovviamente isolate le isole minori e la frazione di Ginostra dove la situazione, stante anche il mancato approdo delle navi di linea da quasi un anno, è sempre più critica.
A Lipari è anche saltato il previsto incontro sul "punteruolo rosso".
Rinviato a data destinarsi il primo appuntamento con il mercatino quindicinale a Lipari.
Regione. Appello dal Pdl: fermatevi. Oggi presentazione del nuovo gruppo, poi costituzione in Aula. Scatta diffida a utilizzare il nome o acronimi
Lo strappo nel Pdl rimescola gli equilibri all'Assemblea regionale e apre un nuova fase politica con non poche incognite dentro la maggioranza e nel rapporto con le forze di opposizione, l'Udc e il Pd che verrà fuori dall'elezione del nuovo segretario.
Intanto oggi si procederà alla costituzione del Gruppo, nonostante i tentativi di frenata dell'ultima ora da parte dei coordinatori nazionali che hanno invitato i promotori del Pdl Sicilia a soprassedere in vista di una riunione a Roma, la prossima settimana, in cui risolvere le controversie sorte in Sicilia. Alle 11 a palazzo dei Normanni Gianfranco Micciché, Dore Misuraca e i "finiani" dell'ex componente An presenteranno un documento cui farà seguito nel pomeriggio l'ufficializzazione all'Ars del Gruppo Pdl-Sicilia con quindici deputati.
Si chiamerà Pdl-Sicilia ? L'interrogativo rimane senza risposta anche dopo la riunione notturna di ieri sera di tutti i "ribelli" che nella segreteria di un parlamentare ex-An a Palermo hanno dibattuto a lungo.
Nelle more, il co-coordinatore regionale Giuseppe Castiglione si è affrettato a diffidare dall'uso del nome o di acronimi simili: «chi si ritaglia questa autonomia esce fuori da partito quindi non può utilizzarne neppure il simbolo».
Ma i "ribelli" sottolineano che tutto avviene dentro il Pdl, nessuno è in uscita: si tratta solo di un distinguo dall'attuale segreteria regionale e dalla linea apolitica che porta avanti.
Si vedrà ! Non è facile raccapezzarsi neppure tra gli stessi deputati di questo mega partito, ingessato da lotte interne e che, forse, solo ora procederà all' elezione dei responsabili provinciali e a darsi un assetto organizzativo che non spenga il dibattito, lo incentivi facendo sfumare al proprio interno le contrapposizioni inevitabili date le varie componenti che lo animano.
Alle 11 stamattina la conferenza stampa, poi nel pomeriggio appuntamento a Sala d'Ercole.
Dalle elezioni di un anno fa, il quadro politico è profondamente mutato ed è ancora in fase di evoluzione. L'Udc è stato messo fuori dalla prima giunta ed ora è all'opposizione, mentre il Pdl, primo gruppo con 32 deputati, si dividerà in due gruppi: quello dei 17 "lealisti" che fanno riferimento ai coordinatori siciliani Giuseppe Castiglione e Domenico Nania e quello formato dai deputati dell'asse Miccichè-Misuraca- Finiani forte di 15 parlamentari.
Il governo Lombardo potrà contare sicuramente sul sostegno all'Ars dei 15 deputati del Mpa e dei 15 "ribelli" del Pdl ma non in maniera scontata sui "lealisti", che comunque esprimono due assessori in giunta.
Il Pd, che un anno fa era l'unico gruppo d'opposizione, diventa ora il primo per consistenza numerica con i suoi 29 deputati ma anche qui le contraddizioni all'interno non sono poche e il partito è alle prese con l'elezione del nuovo segretario, in pectore Giuseppe Lupo (mozione Franceschini) più quotato rispetto allo sfidante alle primarie Beppe Lumia (autonomo).
Miccichè, anima dell'operazione Pdl-Sicilia commenta: «Rimango fedele e leale a Silvio Berlusconi e non potrebbe essere altrimenti. Ma, come sempre, proprio in nome di questa autentica lealtà, mi assumo la responsabilità di non vestire nei suoi confronti i panni dello "yesman" e di lavorare, anche immaginando percorsi diversi, però mai alternativi, affinchè il suo sogno, di un centrodestra forte e invincibile, possa continuare e non si sgretoli sotto i colpi dell'approssimazione e della miopia politica. Questo è il nostro Aventino. Il Pdl-Sicilia nasce per questo: per dire no al duo Castiglione-Nania (coordinatori Pdl in Sicilia) e alla loro gestione assolutamente fallimentare. Altro che ribelli e lealisti. Il nostro è un atto di pura lealtà».
Il sottosegretario ricorda che «c'erano dissidi, contrasti, diversità di vedute e faide anche dentro Forza Italia, ma mai il partito si è mostrato disunito nei momenti importanti, mai s'è spaccato dinanzi alle scelte cruciali per il presente e per il futuro dell'isola; una funzione che il Pdl siciliano ha inesorabilmente smarrito».
I tre coordinatori nazionali (Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini) dopo mesi di approccio superficiale corrono adesso ai ripari: riunione a Roma con gli esponenti politici che intendono dar vita a questa iniziativa per trovare una soluzione che risolva ogni controversia».
Miccichè e i suoi però non mollano e ieri sera hanno deciso di andare avanti: «Non è l'etichetta che conta e non è un problema di acronimi – dicono il deputato Dore Misuraca e l'ex segretario siciliano di An Pippo Scalia – ma i contenuti e l'insoddisfazione verso questa classe dirigente».
Miccichè aggiunge: «è il passo decisivo verso la schiarita definitiva all'interno del partito siciliano, che oggi, più che un partito, è una torre di babele, dove leader e leaderotti parlano, ognuno, un linguaggio politico differente, dove regna l'incoerenza».
Aggiunge il deputato Carmelo Briguglio: «Il nuovo gruppo nasce come giusta reazione all'anomalia siciliana del Pdl».
Intanto oggi si procederà alla costituzione del Gruppo, nonostante i tentativi di frenata dell'ultima ora da parte dei coordinatori nazionali che hanno invitato i promotori del Pdl Sicilia a soprassedere in vista di una riunione a Roma, la prossima settimana, in cui risolvere le controversie sorte in Sicilia. Alle 11 a palazzo dei Normanni Gianfranco Micciché, Dore Misuraca e i "finiani" dell'ex componente An presenteranno un documento cui farà seguito nel pomeriggio l'ufficializzazione all'Ars del Gruppo Pdl-Sicilia con quindici deputati.
Si chiamerà Pdl-Sicilia ? L'interrogativo rimane senza risposta anche dopo la riunione notturna di ieri sera di tutti i "ribelli" che nella segreteria di un parlamentare ex-An a Palermo hanno dibattuto a lungo.
Nelle more, il co-coordinatore regionale Giuseppe Castiglione si è affrettato a diffidare dall'uso del nome o di acronimi simili: «chi si ritaglia questa autonomia esce fuori da partito quindi non può utilizzarne neppure il simbolo».
Ma i "ribelli" sottolineano che tutto avviene dentro il Pdl, nessuno è in uscita: si tratta solo di un distinguo dall'attuale segreteria regionale e dalla linea apolitica che porta avanti.
Si vedrà ! Non è facile raccapezzarsi neppure tra gli stessi deputati di questo mega partito, ingessato da lotte interne e che, forse, solo ora procederà all' elezione dei responsabili provinciali e a darsi un assetto organizzativo che non spenga il dibattito, lo incentivi facendo sfumare al proprio interno le contrapposizioni inevitabili date le varie componenti che lo animano.
Alle 11 stamattina la conferenza stampa, poi nel pomeriggio appuntamento a Sala d'Ercole.
Dalle elezioni di un anno fa, il quadro politico è profondamente mutato ed è ancora in fase di evoluzione. L'Udc è stato messo fuori dalla prima giunta ed ora è all'opposizione, mentre il Pdl, primo gruppo con 32 deputati, si dividerà in due gruppi: quello dei 17 "lealisti" che fanno riferimento ai coordinatori siciliani Giuseppe Castiglione e Domenico Nania e quello formato dai deputati dell'asse Miccichè-Misuraca- Finiani forte di 15 parlamentari.
Il governo Lombardo potrà contare sicuramente sul sostegno all'Ars dei 15 deputati del Mpa e dei 15 "ribelli" del Pdl ma non in maniera scontata sui "lealisti", che comunque esprimono due assessori in giunta.
Il Pd, che un anno fa era l'unico gruppo d'opposizione, diventa ora il primo per consistenza numerica con i suoi 29 deputati ma anche qui le contraddizioni all'interno non sono poche e il partito è alle prese con l'elezione del nuovo segretario, in pectore Giuseppe Lupo (mozione Franceschini) più quotato rispetto allo sfidante alle primarie Beppe Lumia (autonomo).
Miccichè, anima dell'operazione Pdl-Sicilia commenta: «Rimango fedele e leale a Silvio Berlusconi e non potrebbe essere altrimenti. Ma, come sempre, proprio in nome di questa autentica lealtà, mi assumo la responsabilità di non vestire nei suoi confronti i panni dello "yesman" e di lavorare, anche immaginando percorsi diversi, però mai alternativi, affinchè il suo sogno, di un centrodestra forte e invincibile, possa continuare e non si sgretoli sotto i colpi dell'approssimazione e della miopia politica. Questo è il nostro Aventino. Il Pdl-Sicilia nasce per questo: per dire no al duo Castiglione-Nania (coordinatori Pdl in Sicilia) e alla loro gestione assolutamente fallimentare. Altro che ribelli e lealisti. Il nostro è un atto di pura lealtà».
Il sottosegretario ricorda che «c'erano dissidi, contrasti, diversità di vedute e faide anche dentro Forza Italia, ma mai il partito si è mostrato disunito nei momenti importanti, mai s'è spaccato dinanzi alle scelte cruciali per il presente e per il futuro dell'isola; una funzione che il Pdl siciliano ha inesorabilmente smarrito».
I tre coordinatori nazionali (Ignazio La Russa, Sandro Bondi e Denis Verdini) dopo mesi di approccio superficiale corrono adesso ai ripari: riunione a Roma con gli esponenti politici che intendono dar vita a questa iniziativa per trovare una soluzione che risolva ogni controversia».
Miccichè e i suoi però non mollano e ieri sera hanno deciso di andare avanti: «Non è l'etichetta che conta e non è un problema di acronimi – dicono il deputato Dore Misuraca e l'ex segretario siciliano di An Pippo Scalia – ma i contenuti e l'insoddisfazione verso questa classe dirigente».
Miccichè aggiunge: «è il passo decisivo verso la schiarita definitiva all'interno del partito siciliano, che oggi, più che un partito, è una torre di babele, dove leader e leaderotti parlano, ognuno, un linguaggio politico differente, dove regna l'incoerenza».
Aggiunge il deputato Carmelo Briguglio: «Il nuovo gruppo nasce come giusta reazione all'anomalia siciliana del Pdl».
Le ultimissime dal fronte Tirrenia - Siremar (di Ginostra reporter)
La Sicilia punta al bando per la privatizzazione di Tirrenia e Siremar Dalle pagine de Il Sole-24 Ore si apprende che la Regione Sicilia mira a partecipare al bando per la privatizzazione di Tirrenia e Siremar con l'obiettivo di intervento nella gestione e nella determinazione delle linee. Non solo, nell'operazione iniziano a fare capolino possibili partner privati della Regione. Secondo qaunto riporta il quotidiano avrebbe manifestato il suo interesse di massima il Gruppo Morace, cui fa capo Ustica Lines. A chiarire la posizione della Sicilia in tutto ciò è Nino Strano, assessore regionale ai Trasporti. Dopo che la giunta aveva deciso di rifiutare l'acquisizione gratuita di Siremar, ciò ha condotto il Governo a decidere per un bando per la privatizzazione di Tirrenia insieme a Sireamr. Opzione che ha visto il rilancio della Sicilia che si è candidata a partecipare a quella gara. Come spiega Strano, l'acquisizione gratuita è stata respinta in quanto "a fronte della nostra richiesta di assicurare a Siremar una dotazione di 75 milioni l'anno, ce ne hanno offerti 50. Non avremmo neanche potuto coprire i costi. Campania, Toscana e Sardegna hanno meno linee rispetto a noi e sono riuscite a trovare soluzioni con risorse contenute". Strano aggiunge anche che, con il governatore Lombardo, "abbiamo pensato di essere in grado di competere per Tirrenia e Siremar insieme. Forti anche della disponibilità finanziaria tratta dai fondi Fesr e Fas".
Privatizzazione Tirrenia: per Coccia rischio contenzioso con la Ue-
A sollevare pesanti dubbi sull'iter di privatizzazione di Tirrenia, è Nicola Coccia, presidente di Confitarma, in un'intervista al network Cnr Media, come si legge su Il Sole-24 Ore. Coccia ha definito Tirrenia una "compagnia fantsma". Il presidenrte di Confitarma si è detto certo "solo che avremo una procedura di infrazione da parte della Ue e che più tempo passa in questa situazione e più la compagnia perde traffico". Non si è fatta attendere la risposta di Giuseppe Caronia, segretario generale di Uiltrasporti, che è concorde in merito alle "incertezze che gravano sul futuro di Tirrenia", contesta, però, la "presunta marginalità della compagnia", ventilata da Coccia, scrive Il Sole.
Tornando, poi, alla Sicilia, che si è già detto puntare a partecipare al bando per la privatizzazione di Tirrenia e di Siremar, Nino Strano, assessore regionale ai Trasporti, dalle pagine del quotidiano spiega che l'obiettivo è quello di partecipare "a un'ipotesi in cui la Regione diventi anche un elemento di gestione. Saremo noi - ha detto Strano - a determinare le linee: non le subiremo, ma le inventeremo, le organizzeremo, saremo noi a integrare il traffico sociale con il traffico turistico". Ora, la Regione dovrà verificare il bando che sarà pubblicato dal Ministero, "e vedremo quale sarà l'opzione migliore: se fare una società con privati o concorrere da soli. La seconda ipotesi - ha aggiunto Strano - certo, ci metterebbe in difficoltà sotto l'aspetto della presa in carico dei lavoratori".
Privatizzazione Tirrenia: per Coccia rischio contenzioso con la Ue-
A sollevare pesanti dubbi sull'iter di privatizzazione di Tirrenia, è Nicola Coccia, presidente di Confitarma, in un'intervista al network Cnr Media, come si legge su Il Sole-24 Ore. Coccia ha definito Tirrenia una "compagnia fantsma". Il presidenrte di Confitarma si è detto certo "solo che avremo una procedura di infrazione da parte della Ue e che più tempo passa in questa situazione e più la compagnia perde traffico". Non si è fatta attendere la risposta di Giuseppe Caronia, segretario generale di Uiltrasporti, che è concorde in merito alle "incertezze che gravano sul futuro di Tirrenia", contesta, però, la "presunta marginalità della compagnia", ventilata da Coccia, scrive Il Sole.
Tornando, poi, alla Sicilia, che si è già detto puntare a partecipare al bando per la privatizzazione di Tirrenia e di Siremar, Nino Strano, assessore regionale ai Trasporti, dalle pagine del quotidiano spiega che l'obiettivo è quello di partecipare "a un'ipotesi in cui la Regione diventi anche un elemento di gestione. Saremo noi - ha detto Strano - a determinare le linee: non le subiremo, ma le inventeremo, le organizzeremo, saremo noi a integrare il traffico sociale con il traffico turistico". Ora, la Regione dovrà verificare il bando che sarà pubblicato dal Ministero, "e vedremo quale sarà l'opzione migliore: se fare una società con privati o concorrere da soli. La seconda ipotesi - ha aggiunto Strano - certo, ci metterebbe in difficoltà sotto l'aspetto della presa in carico dei lavoratori".
Punteruolo rosso: Oggi riunione al comune di Lipari. L'amministrazione invita i cittadini a partecipare
L'amministrazione comunale di Lipari invita la cittadinanza, a partecipare alla riunione che si terrà presso la sala consiliare del Comune di Lipari sita in Via Falcone – Borsellino, in data 03/11/2009(oggi) alle ore 11.00, ove l’unità di crisi, costituita dalla Provincia Regionale di Messina, approfondirà il problema relativo all’Emergenza causata dalla “Rhynchophorus ferrugineus” (punteruolo rosso), che infesta le piante di palme.
Nei giorni scorsi a lanciare l'allarme su un attacco alle palme dell'isola di Vulcano, era stato Gustavo Conti.
Nei giorni scorsi a lanciare l'allarme su un attacco alle palme dell'isola di Vulcano, era stato Gustavo Conti.
lunedì 2 novembre 2009
Brevi da Ginostra e Lipari
Ginostra affoga nei problemi- Da da oltre un anno le navi di linea non ormeggiano nello scalo della frazione di Ginostra; sul molo, le luci del palo di segnalazione, sono guaste da diversi mesi, e non garantiscono, in caso di scarsa visibilità, le opportune condizioni di sicurezza;
l'elipista del 118, realizzata dal Genio Militare, presenta l'impianto di illuminazione guasto da alcuni mesi e, allo stato attuale, non permette soccorsi notturni. Lo evidenzia in una nota inviata al funzionario delegato per l'Emergenza Eolie il presidente della Circoscrizione di Stromboli-Ginostra. Vengono, in tale contesto, richiesti i provvedimenti opportuni e necessarii alla soluzione dei problemi riguardanti la piccola frazione di Ginostra
Lipari: Grave incidente stradale- Incidente stradale oggi pomeriggio a Canneto, nell'isola di Lipari. Ad avere la peggio è stata una giovane del luogo per la quale, dopo le primi necessarie cure all'ospedale liparese, si è reso necessario l'intervento dell'elicottero del 118 che ha provveduto a trasportarla in una struttura specializzata. La giovane avrebbe riportato una frattura abbastanza seria.
l'elipista del 118, realizzata dal Genio Militare, presenta l'impianto di illuminazione guasto da alcuni mesi e, allo stato attuale, non permette soccorsi notturni. Lo evidenzia in una nota inviata al funzionario delegato per l'Emergenza Eolie il presidente della Circoscrizione di Stromboli-Ginostra. Vengono, in tale contesto, richiesti i provvedimenti opportuni e necessarii alla soluzione dei problemi riguardanti la piccola frazione di Ginostra
Lipari: Grave incidente stradale- Incidente stradale oggi pomeriggio a Canneto, nell'isola di Lipari. Ad avere la peggio è stata una giovane del luogo per la quale, dopo le primi necessarie cure all'ospedale liparese, si è reso necessario l'intervento dell'elicottero del 118 che ha provveduto a trasportarla in una struttura specializzata. La giovane avrebbe riportato una frattura abbastanza seria.
Brevi dalle Eolie di Ginostra reporter
Lipari: I 90 anni del prof. Iacolino- Lunedi' prossimo alle 19 presso l'Hotel Oriente sarà festeggiato il professore Giuseppe Iacolino che compirà 90 anni. L'iniziativa è del Centro Studi Eoliano e del Rotary Club delle isole Eolie. "L'insigne professore Iacolino- come si legge in una nota diffusa dal Centro Studi eoliano- è socio del Centro e "fulcro della vita culturale e memoria storica delle isole Eolie".
Lipari: giuramento dei tre geometri trimestrali- Hanno giurato stamattina i tre "Istruttori tecnici geometri" assunti dal comune di Lipari, previa selezione, per un periodo di tre mesi. Si tratta dei geom. Salvatore Naso Salvatore, Luciano Mollica e Domenica La Greca. Sono stati destinati nell'ordine: all'ufficio tributi, all'urbanistica e ai Lavori pubblici.
Lipari: giuramento dei tre geometri trimestrali- Hanno giurato stamattina i tre "Istruttori tecnici geometri" assunti dal comune di Lipari, previa selezione, per un periodo di tre mesi. Si tratta dei geom. Salvatore Naso Salvatore, Luciano Mollica e Domenica La Greca. Sono stati destinati nell'ordine: all'ufficio tributi, all'urbanistica e ai Lavori pubblici.
Ipotesi di razionalizzazione dei trasporti nelle Eolie. La "proposta Guarino" per una valutazione più serena
Riceviamo dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Caro direttore,
si ripropone ormai in forma ciclica il problema dei trasporti marittimi ed in particolare il collegamento con Napoli o linea C1.
Già nel mese di gennaio 2009, cercai di prospettare delle soluzioni credibili, che rendessero la linea produttiva ed appetibile sia per la Siremar ma anche per eventuali gestori privati.
Mi rendo conto che in quel periodo gli animi erano esasperati e poco attenti a proposte di razionalizzazione e sviluppo, in considerazione di quanto stà accadendo in questi giorni, vorrei riproporre, quanto affermato a gennaio almeno nella speranza di ottenere una valutazione più serena, poiché sono convinto che aldilà, di come finirà la questione, la soluzione proposta si può attuare in tempi brevissimi e dare da subito risultati concreti e riducendo i costi attuali, per cui le valutazioni da fare in chiave di trattativa statale e regionale risulterebbero profondamente diverse .
Stralcio del documento di Gennaio 2009
IPOTESI DI RAZIONALIZZAZIONE DEI TRASPORTI NELLE ISOLE EOLIE
Non vi è alcun dubbio che il settore dei trasporti marittimi abbia la necessità di essere ristrutturato, in quanto negli anni è cresciuto nella più totale assenza di regole economiche e, fondamentalmente, con i soldi dello Stato, il tutto accompagnato da una scellerata gestione economica. Un analisi dei costi e dell' aspetto economico evidenzia un quadro paragonabile ad un disastro. Se a gestire fossero stati dei privati si ipotizzerebbe il fallimento se non addirittura la bancarotta fraudolenta, con le conseguenze del caso. Suddividendo in due settori principali ( navi e aliscafi) e cinque aree territoriali (area Napoli, area Milazzo, area Panarea e Stromboli, area Filcudi e Alicudi, area Lipari, Salina, Vulcano e Milazzo), possiamo verificare come la gestione e l'assetto attuale non tengano conto né delle reali esigenze della popolazione, né delle esigenze turistiche, ed ovviamente degli opportuni criteri di economicità, di efficienza e di efficacia:
Descrizione dello stato attuale per quanto attiene agli aspetti economici - settore navi
Linea C1: In perdita forte e costante pari quasi al 100% nel periodo invernale e un pò meno nel periodo primaverile- estivo;
Inutile in questa fase sottolineare la valenza sociale e ovviamente la necessità che lo Stato o la Regione se ne facciano carico in ogni caso, ma risulta opportuno cercare di capire dove è possibile intervenire per tentare di abbattere i costi e trasformando l'azione delle amministrazioni locali da semplici fruitori e collettori per il resto della comunità in gestori, insieme alle altre componenti e alle risorse economiche disponibili.
Un' ulteriore riflessione va fatta, in quanto la stessa linea, attualmente ha una tripla valenza e cioè: sociale, turistica e commerciale. I fatti degli ultimi anni (chiusura Pumex, riduzione di molte altre attività produttive, etc.) hanno ridotto drasticamente l'aspetto commerciale al quale si è unito il calo di presenze turistiche e la disorganizzazione, l'improvvisazione, l'incapacità che talvolta e apparsa come voluta (nave Skorpio, prenotazioni e informazioni, etc.).
1^ ipotesi di razionalizzazione
A parere dello scrivente risulta chiaro che il mantenimento della linea (aspetto economico) è legato al bacino di utenza il tutto si pùo risolvere semplicemente facendo si che la nave parte alle ore 21,00 da Milazzo per cui da Lipari intorno alle 18,00 – 18,30 (invertendo di fatto il flusso attuale, per cui con un percorso tipo Stromboli, Panarea, Salina, Lipari, Vulcano e Milazzo) e di fatto generando un possibile bacino d'utenza commerciale che raccoglie tutta l'area industriale del Milazzese e delle zone adiacenti, creando un' alternativa forte e valida alle attuali linee in partenza da Messina per Salerno che di fatto servono altre realtà territoriali.
Ipotizzando il viaggio inverso Da Napoli per Milazzo ci ritroveremmo ad avere una nave che parte da Milazzo alle 07,00 per Vulcano, Lipari, Salina, Panarea e Stromboli, che attualmente viene effettuata esclusivamente con una seconda nave (linea C6).
Quanto sopra a parere del sottoscritto potrebbe avvenire con cadenza giornaliera e nel periodo estivo potrebbe risultare addirittura insufficiente.
Cosa si ottiene?
Una linea stabile tutto l'anno, orari certi e un maggior numeri di corse.
L'attuale linea C6 per tre volte la settimana risulterebbe coperta dalla stessa nave proveniente da Napoli.
L'incremento estivo potrebbe portarci ad una linea di fatto giornaliera.
LO SCHEMA DELLA PROPOSTA GUARINO. LA FOTO SI INGRANDISCE CLICCANDOCI SOPRA
Caro direttore,
si ripropone ormai in forma ciclica il problema dei trasporti marittimi ed in particolare il collegamento con Napoli o linea C1.
Già nel mese di gennaio 2009, cercai di prospettare delle soluzioni credibili, che rendessero la linea produttiva ed appetibile sia per la Siremar ma anche per eventuali gestori privati.
Mi rendo conto che in quel periodo gli animi erano esasperati e poco attenti a proposte di razionalizzazione e sviluppo, in considerazione di quanto stà accadendo in questi giorni, vorrei riproporre, quanto affermato a gennaio almeno nella speranza di ottenere una valutazione più serena, poiché sono convinto che aldilà, di come finirà la questione, la soluzione proposta si può attuare in tempi brevissimi e dare da subito risultati concreti e riducendo i costi attuali, per cui le valutazioni da fare in chiave di trattativa statale e regionale risulterebbero profondamente diverse .
Stralcio del documento di Gennaio 2009
IPOTESI DI RAZIONALIZZAZIONE DEI TRASPORTI NELLE ISOLE EOLIE
Non vi è alcun dubbio che il settore dei trasporti marittimi abbia la necessità di essere ristrutturato, in quanto negli anni è cresciuto nella più totale assenza di regole economiche e, fondamentalmente, con i soldi dello Stato, il tutto accompagnato da una scellerata gestione economica. Un analisi dei costi e dell' aspetto economico evidenzia un quadro paragonabile ad un disastro. Se a gestire fossero stati dei privati si ipotizzerebbe il fallimento se non addirittura la bancarotta fraudolenta, con le conseguenze del caso. Suddividendo in due settori principali ( navi e aliscafi) e cinque aree territoriali (area Napoli, area Milazzo, area Panarea e Stromboli, area Filcudi e Alicudi, area Lipari, Salina, Vulcano e Milazzo), possiamo verificare come la gestione e l'assetto attuale non tengano conto né delle reali esigenze della popolazione, né delle esigenze turistiche, ed ovviamente degli opportuni criteri di economicità, di efficienza e di efficacia:
Descrizione dello stato attuale per quanto attiene agli aspetti economici - settore navi
Linea C1: In perdita forte e costante pari quasi al 100% nel periodo invernale e un pò meno nel periodo primaverile- estivo;
Inutile in questa fase sottolineare la valenza sociale e ovviamente la necessità che lo Stato o la Regione se ne facciano carico in ogni caso, ma risulta opportuno cercare di capire dove è possibile intervenire per tentare di abbattere i costi e trasformando l'azione delle amministrazioni locali da semplici fruitori e collettori per il resto della comunità in gestori, insieme alle altre componenti e alle risorse economiche disponibili.
Un' ulteriore riflessione va fatta, in quanto la stessa linea, attualmente ha una tripla valenza e cioè: sociale, turistica e commerciale. I fatti degli ultimi anni (chiusura Pumex, riduzione di molte altre attività produttive, etc.) hanno ridotto drasticamente l'aspetto commerciale al quale si è unito il calo di presenze turistiche e la disorganizzazione, l'improvvisazione, l'incapacità che talvolta e apparsa come voluta (nave Skorpio, prenotazioni e informazioni, etc.).
1^ ipotesi di razionalizzazione
A parere dello scrivente risulta chiaro che il mantenimento della linea (aspetto economico) è legato al bacino di utenza il tutto si pùo risolvere semplicemente facendo si che la nave parte alle ore 21,00 da Milazzo per cui da Lipari intorno alle 18,00 – 18,30 (invertendo di fatto il flusso attuale, per cui con un percorso tipo Stromboli, Panarea, Salina, Lipari, Vulcano e Milazzo) e di fatto generando un possibile bacino d'utenza commerciale che raccoglie tutta l'area industriale del Milazzese e delle zone adiacenti, creando un' alternativa forte e valida alle attuali linee in partenza da Messina per Salerno che di fatto servono altre realtà territoriali.
Ipotizzando il viaggio inverso Da Napoli per Milazzo ci ritroveremmo ad avere una nave che parte da Milazzo alle 07,00 per Vulcano, Lipari, Salina, Panarea e Stromboli, che attualmente viene effettuata esclusivamente con una seconda nave (linea C6).
Quanto sopra a parere del sottoscritto potrebbe avvenire con cadenza giornaliera e nel periodo estivo potrebbe risultare addirittura insufficiente.
Cosa si ottiene?
Una linea stabile tutto l'anno, orari certi e un maggior numeri di corse.
L'attuale linea C6 per tre volte la settimana risulterebbe coperta dalla stessa nave proveniente da Napoli.
L'incremento estivo potrebbe portarci ad una linea di fatto giornaliera.
LO SCHEMA DELLA PROPOSTA GUARINO. LA FOTO SI INGRANDISCE CLICCANDOCI SOPRA
PRG di Lipari: Il "vulcanico" Sabatini torna alla carica
Una nuova interrogazione sul PRG del comune di Lipari è stata presentata dal consigliere comunale Adolfo Sabatini al sindaco del maggior comune eoliano. IL TESTO:
Con la presente Le comunico che la Sua risposta non mi soddisfa, anzi non è una risposta ma una inutile nota.-
Mi sarei aspettato, dopo i Suoi proclami elettorali, una comunicazione dove affermava che l’iter del PRG fosse completo.-
Niente, nulla, zero.-
Ribadisco quindi la mia INTERROGAZIONE affiché mi venga relazionato lo stato attuale del P.R.G. ed inoltre, se l’Amministrazione si è prodigata a verificare l’eventuale corrispondenza di detto importante strumento visto che è passato oltre un decennio dal suo avvio.-
SI RICHIEDE VERA RISPOSTA SCRITTA.-
Con i migliori saluti.-
Lipari 02.11.2009
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Con la presente Le comunico che la Sua risposta non mi soddisfa, anzi non è una risposta ma una inutile nota.-
Mi sarei aspettato, dopo i Suoi proclami elettorali, una comunicazione dove affermava che l’iter del PRG fosse completo.-
Niente, nulla, zero.-
Ribadisco quindi la mia INTERROGAZIONE affiché mi venga relazionato lo stato attuale del P.R.G. ed inoltre, se l’Amministrazione si è prodigata a verificare l’eventuale corrispondenza di detto importante strumento visto che è passato oltre un decennio dal suo avvio.-
SI RICHIEDE VERA RISPOSTA SCRITTA.-
Con i migliori saluti.-
Lipari 02.11.2009
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Brevi di Ginostra reporter
Una lettera inviataci da un nostro lettore ripresa da Sicurauto- La lettera inviata al direttore di Eolienews da Renato Cacciapuoti e che abbiamo titolato "Lettere al direttore. L'incidente stradale di Acquacalda, il suo tragico epilogo e il Codice della strada" è stata ripresa e pubblicata (cliccare sul link in basso) da sicurauto.it, giornale on line per la sicurezza stradale.
http://www.sicurauto.it/news.php?subaction=showfull&id=1257065517&archive=&start_from=&ucat=1
Ciò a dimostrazione della validità e dell'importanza dell'argomento trattato.
Messina, bimbo muore travolto da un'auto- Un bambino rom di quattro anni è morto a Messina dopo essere stato investito da una Renault Twingo condotta da una donna. L'episodio è accaduto in via Santa Cecilia, in pieno centro.
Ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravi tanto da richiederne il trasferimento in elicottero al Cannizzaro di Catania dove però è arrivato privo di vita. Sul posto è intervenuta la sezione infortunistica della polizia municipale che ha effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell'incidente.
BARCELLONA PG: PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE, FERMATI DUE UOMINI- LEONARDO QUATTROCCHI, 60ENNE , PENSIONATO DA BARCELLONA POZZO DI GOTTO, HA DENUNCIATO ALLA LOCALE COMPAGNIA CARABINIERI DI ESSERE STATO SEQUESTRATO PER QUASI VENTI GIORNI DA ALCUNI SOGGETTI DELLA ZONA CHE AVEVANO INTENZIONE DI EFFETTUARE UN’OPERAZIONE BANCARIA SERVENDOSI DEL SUO CONTO CORRENTE, RIUSCENDO PERO’ A SFUGGIRE AI CARCERIERI PER ANDARE A DENUNCIARE L’ACCADUTO.
SULLA BASE DEGLI IMMEDIATI RISCONTRI INVESTIGATIVI, DOPO UN LUNGO INTERROGATORIO CONDOTTO NELLA NOTTE DAL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCO MASSARA IN STRETTO RACCORDO CON IL PROCURATORE CAPO DELLA PROCURA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO SALVATORE DE LUCA, NELLA GIORNATA ODIERNA I CARABINIERI HANNO ESEGUITO UN PROVVEDIMENTO DI FERMO EMESSO PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE A CARICO DI RUGGERI NICOLA, 38ENNE IMPRENDITORE RESIDENTE A SAN FILIPPO DEL MELA (ME) E DI POHATA IOAN, 22ENNE OPERAIO NATO IN ROMANIA E RESIDENTE A VENETICO (ME).
SONO IN CORSO DA PARTE DEI CARABINIERI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO ULTERIORI ACCERTAMENTI COORDINATI DALLA LOCALE PROCURA, FINALIZZATI A VERIFICARE TUTTE LE DICHIARAZIONI ASSUNTE.
http://www.sicurauto.it/news.php?subaction=showfull&id=1257065517&archive=&start_from=&ucat=1
Ciò a dimostrazione della validità e dell'importanza dell'argomento trattato.
Messina, bimbo muore travolto da un'auto- Un bambino rom di quattro anni è morto a Messina dopo essere stato investito da una Renault Twingo condotta da una donna. L'episodio è accaduto in via Santa Cecilia, in pieno centro.
Ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravi tanto da richiederne il trasferimento in elicottero al Cannizzaro di Catania dove però è arrivato privo di vita. Sul posto è intervenuta la sezione infortunistica della polizia municipale che ha effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell'incidente.
BARCELLONA PG: PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE, FERMATI DUE UOMINI- LEONARDO QUATTROCCHI, 60ENNE , PENSIONATO DA BARCELLONA POZZO DI GOTTO, HA DENUNCIATO ALLA LOCALE COMPAGNIA CARABINIERI DI ESSERE STATO SEQUESTRATO PER QUASI VENTI GIORNI DA ALCUNI SOGGETTI DELLA ZONA CHE AVEVANO INTENZIONE DI EFFETTUARE UN’OPERAZIONE BANCARIA SERVENDOSI DEL SUO CONTO CORRENTE, RIUSCENDO PERO’ A SFUGGIRE AI CARCERIERI PER ANDARE A DENUNCIARE L’ACCADUTO.
SULLA BASE DEGLI IMMEDIATI RISCONTRI INVESTIGATIVI, DOPO UN LUNGO INTERROGATORIO CONDOTTO NELLA NOTTE DAL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCO MASSARA IN STRETTO RACCORDO CON IL PROCURATORE CAPO DELLA PROCURA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO SALVATORE DE LUCA, NELLA GIORNATA ODIERNA I CARABINIERI HANNO ESEGUITO UN PROVVEDIMENTO DI FERMO EMESSO PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE A CARICO DI RUGGERI NICOLA, 38ENNE IMPRENDITORE RESIDENTE A SAN FILIPPO DEL MELA (ME) E DI POHATA IOAN, 22ENNE OPERAIO NATO IN ROMANIA E RESIDENTE A VENETICO (ME).
SONO IN CORSO DA PARTE DEI CARABINIERI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO ULTERIORI ACCERTAMENTI COORDINATI DALLA LOCALE PROCURA, FINALIZZATI A VERIFICARE TUTTE LE DICHIARAZIONI ASSUNTE.
Stromboli: Intitolare la scuola a Bergman e Rossellini. La richiesta della circoscrizione di Stromboli- Ginostra
Parte dal consiglio circoscrizionale di Stromboli- Ginostra la richiesta all'amministrazione comunale di Lipari di intitolare l'edificio scolastico, recentemente aperto alla fruizione degli studenti isolani, alla memoria di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini. "Per aver scritto- si legge nella richiesta, deliberata all'unanimità- una pagina bellissima del patrimonio cinematografico internazionale ed aver avuto il merito di risvegliare l'interesse turistico per le Isole Eolie, fino a quel momento dimenticate da tutti, in modo particolare per Stromboli, facendola diventare polo di attrazione turistica di fama mondiale".
domenica 1 novembre 2009
Ludica Lipari senza smalto. Ma gli arbitri ci mettono lo "zampino". Forse è ora di farsi sentire visto che l'educazione sembra non pagare
ASD Finale 2 – Ludica Lipari 0
Formazione Ludica: Bille, Marino, Mazzeo, Caruso, Natoli, Fiorenza, Manfrè, Giunta, Tripi, Sturniolo, Li Donni.
Panchina: Mr Caruso, Orto, Coluzzi, Saltalamacchia, Caprara, Formica, Mirabito.
Sostituzioni: Li Donni-Caprara 60°; Manfrè–Saltalamacchia 70°; Carsuo-Mirabito 80°
Potrebbe sembrare retorica ma, nonostante, un buon giuoco dei bianco azzurri, racchiuso tra il primo tempo ed il quarto d’ora del secondo tempo, la Ludica non riesce a mettere a segno una rete. Con un affannato Tripi che, davanti al portiere avversario, spreca clamorosamente una palla preziosa, calciando addosso all’estermo difensore
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: “ma è tutto qui”? E la domanda potrebbe essere legittima!!!
Raccontare quello che è accaduto, potrebbe sembrare una giustificazione ad un momento non troppo brillante dei bianco azzurri di Caruso. Ma nonostante tutto, con uno sforzo di onesta e di comprensione da parte di chi legge, proverò ad essere fedele cronista dei fatti.
A parte il solito errore in cui è incappata la difesa Eoliana, e grazie al quale hanno trovato la rete dell’1 a 0 i padroni di casa, l’unico vero protagonista del gioco è stato l’arbitro arrivato niente poco di meno che dalla sezione di Trapani. Nel solo primo tempo ha fischiato ben 15 fuorigioco a danno degli eoliani: ed è inutile dire che la maggior parte di questi(con l’uomo lanciato a rete)erano inesistenti.
Ma fino a qui niente di strano, ci siamo ormai abituati ad avere arbitri scadenti, animati da un’accesa smania di protagonismo, che tutto in campo fanno tranne che arbitrare. Già perché una buona fetta della partita la trascorrono a redarguire, a dare lezioni, ad invitare a stare seduti e fermi, a dire lei non sa chi sono io, oppure a dispensare cartellini gratuiti per banali imprecazioni vecchie come è vecchio il gioco del calcio. Francamente ci siamo un po’ rotti…
Ma il meglio dal suo cilindro l’arbitro lo tira fuori dal 70° in poi,quando espelle dal campo prima Mr Caruso, perché chiede un po’ di serietà ed obiettività, poi Tripi, per un banale fallo tattico, poi Fiorenza perché recrimina su un calcio d’angolo ed un rigore per gli eoliani che, biblicamente parlando, solo il cieco di Siloe non avrebbe potuto vedere. Da non contare gli ammoniti.
In questo clima di terrorismo psicologico con 9 uomini in campo la Ludica subisce il secondo goal.
Qualcuno potrebbe pensare … Malafede??? o esagerazione???
Niente di tutto questo… Erano meravigliati persino i padroni di casa che si sono dimostrati veri sportivi e sulla cui onestà non si può assolutamente obiettare.
Sono solo i capricci di ragazzini viziati, resi grandi da un logorato e decrepito comitato regionale e da un’associazione arbitrale inesistente che potrebbe meglio impiegare le risorse economiche (dirottate su mille commissioni) per promuovere direttori di gara all’altezza, collaborati da guardialinee che vengano quantomeno presi in considerazione.
Fermo restando che i bianco azzurri devono ritrovare il bel gioco e soprattutto i risultati.
Peppe Cirino
Formazione Ludica: Bille, Marino, Mazzeo, Caruso, Natoli, Fiorenza, Manfrè, Giunta, Tripi, Sturniolo, Li Donni.
Panchina: Mr Caruso, Orto, Coluzzi, Saltalamacchia, Caprara, Formica, Mirabito.
Sostituzioni: Li Donni-Caprara 60°; Manfrè–Saltalamacchia 70°; Carsuo-Mirabito 80°
Potrebbe sembrare retorica ma, nonostante, un buon giuoco dei bianco azzurri, racchiuso tra il primo tempo ed il quarto d’ora del secondo tempo, la Ludica non riesce a mettere a segno una rete. Con un affannato Tripi che, davanti al portiere avversario, spreca clamorosamente una palla preziosa, calciando addosso all’estermo difensore
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: “ma è tutto qui”? E la domanda potrebbe essere legittima!!!
Raccontare quello che è accaduto, potrebbe sembrare una giustificazione ad un momento non troppo brillante dei bianco azzurri di Caruso. Ma nonostante tutto, con uno sforzo di onesta e di comprensione da parte di chi legge, proverò ad essere fedele cronista dei fatti.
A parte il solito errore in cui è incappata la difesa Eoliana, e grazie al quale hanno trovato la rete dell’1 a 0 i padroni di casa, l’unico vero protagonista del gioco è stato l’arbitro arrivato niente poco di meno che dalla sezione di Trapani. Nel solo primo tempo ha fischiato ben 15 fuorigioco a danno degli eoliani: ed è inutile dire che la maggior parte di questi(con l’uomo lanciato a rete)erano inesistenti.
Ma fino a qui niente di strano, ci siamo ormai abituati ad avere arbitri scadenti, animati da un’accesa smania di protagonismo, che tutto in campo fanno tranne che arbitrare. Già perché una buona fetta della partita la trascorrono a redarguire, a dare lezioni, ad invitare a stare seduti e fermi, a dire lei non sa chi sono io, oppure a dispensare cartellini gratuiti per banali imprecazioni vecchie come è vecchio il gioco del calcio. Francamente ci siamo un po’ rotti…
Ma il meglio dal suo cilindro l’arbitro lo tira fuori dal 70° in poi,quando espelle dal campo prima Mr Caruso, perché chiede un po’ di serietà ed obiettività, poi Tripi, per un banale fallo tattico, poi Fiorenza perché recrimina su un calcio d’angolo ed un rigore per gli eoliani che, biblicamente parlando, solo il cieco di Siloe non avrebbe potuto vedere. Da non contare gli ammoniti.
In questo clima di terrorismo psicologico con 9 uomini in campo la Ludica subisce il secondo goal.
Qualcuno potrebbe pensare … Malafede??? o esagerazione???
Niente di tutto questo… Erano meravigliati persino i padroni di casa che si sono dimostrati veri sportivi e sulla cui onestà non si può assolutamente obiettare.
Sono solo i capricci di ragazzini viziati, resi grandi da un logorato e decrepito comitato regionale e da un’associazione arbitrale inesistente che potrebbe meglio impiegare le risorse economiche (dirottate su mille commissioni) per promuovere direttori di gara all’altezza, collaborati da guardialinee che vengano quantomeno presi in considerazione.
Fermo restando che i bianco azzurri devono ritrovare il bel gioco e soprattutto i risultati.
Peppe Cirino
Sviluppo portualità turistica nelle isole minori nell'ambito del Fesr 2007/2013. La regione detta le direttive
DIRETTIVE EMANATE AI SENSI DELL’ART. 75 DELLA LEGGE REGIONALE 23.12.2000, N°32, COSÌ COME SOSTITUITO DALL’ART. 18 DELLA LEGGE REGIONALE 06.08.09, N°9 PER L’ATTUAZIONE DELLA LINEA D’INTERVENTO 3.3.2.5 DEL PO FESR 2007-2013". (NB. VIENE RIPORTATA SOLO LA PARTE RELATIVA ALLE ISOLE MINORI)
Interventi nelle Isole minori
Nella necessità di ottimizzare e limitare al massimo il sacrificio ambientale necessario e connesso alla realizzazione di un porto turistico nelle isole minori, occorre realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisca alle flessioni della domanda coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per l’infrastrutturazione. L’approdo deve essere a ricettività “elastica” ovvero con la possibilità di adeguare la sua capacità in funzione della variazione stagionale della domanda.Qualora ricorra la necessità di completare, funzionalizzare e qualificare le strutture e le infrastrutture portuali esistenti, è necessario che le stesse siano definite con una progettazione adeguata improntata sui parametri di “qualità”: funzionalità - impatto estetico- sostenibilità ambientale. Il censimento delle infrastrutture ha rilevato che i seguenti porti risultano dotati o di strutture adeguate o di piani regolatori:
1.Lipari - Pignataro
2.Salina - Malfa
3.Salina - Santa Marina
4.Favignana
5.Pantelleria
6.Lampedusa
Il pregresso elenco di siti è da considerarsi in maniera dinamica e potrà essere ulteriormente integrato a seguito di modifiche o aggiornamenti del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”.
Modalità di presentazione delle domande di contributo.
Le procedure sono articolate nelle seguenti fasi:
-Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposita circolare esplicativa e bando per la linea d’intervento 3.3.2.5 mediante procedura a sportello, esaurite le procedure di cui all’art.65 comma 1 della L.R. n°9/2009.
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata dai titolari delle imprese turistiche a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e fino al completamento delle risorse disponibili .
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata presso gli uffici indicati nel bando.
-La domanda va corredata da una scheda tecnica, da un businnes plan e dalla documentazione espressamente indicata nella predetta circolare.
-La valutazione verrà affidata ad un nucleo di valutazione; a tal fine l’Assessore costituirà un nucleo di valutazione composto da funzionari interni.
-L’Assessorato nominerà infine, attingendo dall’apposito albo, un verificatore – collaudatore ( esterno all’Amministrazione ) per ciascuno dei programmi di investimento.
Requisiti di ammissibilità.
Al fine dell’ammissibilità dell’istanza, ed in conformità a quanto previsto dal Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013, i soggetti proponenti dovranno con apposita relazione specificare che: nell’ottica di integrazione con gli altri segmenti dell’offerta turistica regionale, l’intervento contribuisce alla diversificazione dell’offerta per la destagionalizzazione del consumo.L’intervento assolve il ruolo di strumento per coniugare la costa con le aree interne, in modo da attrarre i flussi turistici dai punti di sbarco attraverso percorsi mirati alla scoperta delle risorse naturali e antropiche del territorio retrostante il sito interessato. L’intervento è conforme ai contenuti del Piano di sviluppo della portualità turistica.
Le azioni puntano sul miglioramento della qualità paesaggistica ed ambientale della fascia costiera
Requisito dell’intervento su immobili già esistenti
Tutte le tipologie di attività ammissibili dovranno esse realizzate esclusivamente attraverso interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente.
Requisito della certificazione energetica dell’edificio
Gli immobili in cui sono realizzate le attività, mediante interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente, dovranno possedere la certificazione energetica dell’edificio in conformità al DM del 26.06.2009 del Ministero dello sviluppo economico.
Requisito della capacità economica dell’impresa
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, e che:
-siano già iscritte nei relativi registri delle imprese e costituite sotto forma di società regolari;
-abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazione di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana per i quali, alla medesima data, siano inutilmente decorsi i termini per le opposizioni ovvero sia stata pronunciata sentenza definitiva;
-non rientrano tra le imprese in difficoltà, così come definito dall’art. 1 § 7 del Regolamento CE n°800 del 06.08.2008 e dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
-dimostrino di possedere adeguate risorse economiche al fine di garantire la quota di investimento non coperta dal contributo.
Requisito dell’esperienza specifica nel settore dei soggetti proponenti
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese, così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, che dimostrino una esperienza specifica nel settore del turismo nautico.
Requisito del livello minimo della qualità progettuale
I programmi ammessi dovranno fare rifermento ad una progettazione “di qualità”, nel rispetto dei parametri di funzionalità, di impatto estetico e di sostenibilità ambientale di cui si danno gli indirizzi tecnici nel § 8.7 del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”
Requisito del livello di progettazione
I programmi ammessi saranno esclusivamente quelli muniti di tutte le autorizzazioni e dei pareri in riferimento a livello di progettazione definitiva di cui al D.M.14 aprile 1998 relativo alla “Approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”
Criteri di selezione
A ogni criterio dovrà essere attribuito un punteggio valutativo compatibile con l’intervento proposto. I punteggi correlati alle priorità saranno esplicitati in sede di circolare e si riferiranno alle seguenti voci:
Priorità alta
-esperienza specifica dei soggetti proponenti;
-criteri di efficienza amministrativa: solidità del crono-programma e qualità del Piano gestionale;
-grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio culturale anche a valere su altri Programmi (FSE, FESR FEP, POIN Attrattori culturali, ecc.) o con quelli realizzati nel precedente periodo di programmazione;
-criteri di impatto sociale ed economico: occupazione diretta e indotta, stima degli investimenti privati attivati;
-interventi mirati all'accessibilità e fruizione da parte di soggetti diversamente abili.
Priorità bassa
-introduzione e la diffusione di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
-interventi proposti da imprese a prevalente partecipazione femminile/giovanile;
-grado di correlazione dell’intervento con i progetti integrati che insistono sulla medesima area;
-capacità del progetto di creare/potenziare nuove aggregazioni di filiere per la fruizione-valorizzazione del prodotto turistico.
Criteri di selezione VAS
-Interventi mirati all’introduzione di Eco-innovazioni di processo e di prodotto per il contenimento delle pressioni ambientali e per la riduzione del consumo delle risorse non rinnovabili (risparmio idrico ed energetico, riduzione emissioni in atmosfera e della produzione e pericolosità dei rifiuti, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, riutilizzo delle acque reflue);
-Interventi mirati a promuovere modalità di turismo eco sostenibile;
-Interventi che prevedono l’uso di materiali e tecnologie ad elevato contenuto ambientale (conglomerati riciclati, materiali provenienti da sfrido e demolizioni di opere civili, pneumatici dismessi, plastiche riciclate…)
-Previsione quantificata della riduzione di emissioni di CO2 e degli altri GAS serra (espressa in CO2 equivalente) determinata dall’intervento.
Modalità di erogazione delle rate di contributo e di rendicontazione.
Il regime di aiuti all’investimento iniziale, conformemente alle condizioni e limiti previsti dal Regolamento (CE) n°800 del 06.08.2008, consiste nell’erogazione di contributi in conto impianti di intensità pari al 50 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle piccole imprese, ed al 40 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle medie imprese.
Il contributo massimo concedibile per ogni progetto è pari a € 8.000.000 (anche in presenza di progetti il cui valore superi 16.000.000 di euro)
Le quote di erogazione del contributo sono stabilite, per tutte le tipologie d’intervento, in numero di 3 (tre) di eguale importo.
Modalità d’istruttoria e di redazione delle graduatorie d’ammissione al finanziamento.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposito bando con procedura valutativa a graduatoria e relativa circolare esplicativa per la linea d’intervento 3.3.2.5 contenente tutte le modalità di partecipazione, di istruttoria e di formazione della graduatoria, nonché le ulteriori circostanze che danno luogo a revoca o annullamento in autotutela, rispetto a quelle indicate ai commi 5 e 6 dell’art.18 della legge regionale 9/2009.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria per l’attuazione del regime di aiuto di cui al presente bando è di €58.269.933,40 , pari al 40% di € 145.674.833.50, risorse deliberate dalla Giunta Regionale con atto n° 83/09 che ha ridotto del 30% le risorse pari a € 208.106.905.
Interventi nelle Isole minori
Nella necessità di ottimizzare e limitare al massimo il sacrificio ambientale necessario e connesso alla realizzazione di un porto turistico nelle isole minori, occorre realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisca alle flessioni della domanda coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per l’infrastrutturazione. L’approdo deve essere a ricettività “elastica” ovvero con la possibilità di adeguare la sua capacità in funzione della variazione stagionale della domanda.Qualora ricorra la necessità di completare, funzionalizzare e qualificare le strutture e le infrastrutture portuali esistenti, è necessario che le stesse siano definite con una progettazione adeguata improntata sui parametri di “qualità”: funzionalità - impatto estetico- sostenibilità ambientale. Il censimento delle infrastrutture ha rilevato che i seguenti porti risultano dotati o di strutture adeguate o di piani regolatori:
1.Lipari - Pignataro
2.Salina - Malfa
3.Salina - Santa Marina
4.Favignana
5.Pantelleria
6.Lampedusa
Il pregresso elenco di siti è da considerarsi in maniera dinamica e potrà essere ulteriormente integrato a seguito di modifiche o aggiornamenti del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”.
Modalità di presentazione delle domande di contributo.
Le procedure sono articolate nelle seguenti fasi:
-Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposita circolare esplicativa e bando per la linea d’intervento 3.3.2.5 mediante procedura a sportello, esaurite le procedure di cui all’art.65 comma 1 della L.R. n°9/2009.
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata dai titolari delle imprese turistiche a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e fino al completamento delle risorse disponibili .
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata presso gli uffici indicati nel bando.
-La domanda va corredata da una scheda tecnica, da un businnes plan e dalla documentazione espressamente indicata nella predetta circolare.
-La valutazione verrà affidata ad un nucleo di valutazione; a tal fine l’Assessore costituirà un nucleo di valutazione composto da funzionari interni.
-L’Assessorato nominerà infine, attingendo dall’apposito albo, un verificatore – collaudatore ( esterno all’Amministrazione ) per ciascuno dei programmi di investimento.
Requisiti di ammissibilità.
Al fine dell’ammissibilità dell’istanza, ed in conformità a quanto previsto dal Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013, i soggetti proponenti dovranno con apposita relazione specificare che: nell’ottica di integrazione con gli altri segmenti dell’offerta turistica regionale, l’intervento contribuisce alla diversificazione dell’offerta per la destagionalizzazione del consumo.L’intervento assolve il ruolo di strumento per coniugare la costa con le aree interne, in modo da attrarre i flussi turistici dai punti di sbarco attraverso percorsi mirati alla scoperta delle risorse naturali e antropiche del territorio retrostante il sito interessato. L’intervento è conforme ai contenuti del Piano di sviluppo della portualità turistica.
Le azioni puntano sul miglioramento della qualità paesaggistica ed ambientale della fascia costiera
Requisito dell’intervento su immobili già esistenti
Tutte le tipologie di attività ammissibili dovranno esse realizzate esclusivamente attraverso interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente.
Requisito della certificazione energetica dell’edificio
Gli immobili in cui sono realizzate le attività, mediante interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente, dovranno possedere la certificazione energetica dell’edificio in conformità al DM del 26.06.2009 del Ministero dello sviluppo economico.
Requisito della capacità economica dell’impresa
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, e che:
-siano già iscritte nei relativi registri delle imprese e costituite sotto forma di società regolari;
-abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazione di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana per i quali, alla medesima data, siano inutilmente decorsi i termini per le opposizioni ovvero sia stata pronunciata sentenza definitiva;
-non rientrano tra le imprese in difficoltà, così come definito dall’art. 1 § 7 del Regolamento CE n°800 del 06.08.2008 e dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
-dimostrino di possedere adeguate risorse economiche al fine di garantire la quota di investimento non coperta dal contributo.
Requisito dell’esperienza specifica nel settore dei soggetti proponenti
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese, così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, che dimostrino una esperienza specifica nel settore del turismo nautico.
Requisito del livello minimo della qualità progettuale
I programmi ammessi dovranno fare rifermento ad una progettazione “di qualità”, nel rispetto dei parametri di funzionalità, di impatto estetico e di sostenibilità ambientale di cui si danno gli indirizzi tecnici nel § 8.7 del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”
Requisito del livello di progettazione
I programmi ammessi saranno esclusivamente quelli muniti di tutte le autorizzazioni e dei pareri in riferimento a livello di progettazione definitiva di cui al D.M.14 aprile 1998 relativo alla “Approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”
Criteri di selezione
A ogni criterio dovrà essere attribuito un punteggio valutativo compatibile con l’intervento proposto. I punteggi correlati alle priorità saranno esplicitati in sede di circolare e si riferiranno alle seguenti voci:
Priorità alta
-esperienza specifica dei soggetti proponenti;
-criteri di efficienza amministrativa: solidità del crono-programma e qualità del Piano gestionale;
-grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio culturale anche a valere su altri Programmi (FSE, FESR FEP, POIN Attrattori culturali, ecc.) o con quelli realizzati nel precedente periodo di programmazione;
-criteri di impatto sociale ed economico: occupazione diretta e indotta, stima degli investimenti privati attivati;
-interventi mirati all'accessibilità e fruizione da parte di soggetti diversamente abili.
Priorità bassa
-introduzione e la diffusione di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
-interventi proposti da imprese a prevalente partecipazione femminile/giovanile;
-grado di correlazione dell’intervento con i progetti integrati che insistono sulla medesima area;
-capacità del progetto di creare/potenziare nuove aggregazioni di filiere per la fruizione-valorizzazione del prodotto turistico.
Criteri di selezione VAS
-Interventi mirati all’introduzione di Eco-innovazioni di processo e di prodotto per il contenimento delle pressioni ambientali e per la riduzione del consumo delle risorse non rinnovabili (risparmio idrico ed energetico, riduzione emissioni in atmosfera e della produzione e pericolosità dei rifiuti, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, riutilizzo delle acque reflue);
-Interventi mirati a promuovere modalità di turismo eco sostenibile;
-Interventi che prevedono l’uso di materiali e tecnologie ad elevato contenuto ambientale (conglomerati riciclati, materiali provenienti da sfrido e demolizioni di opere civili, pneumatici dismessi, plastiche riciclate…)
-Previsione quantificata della riduzione di emissioni di CO2 e degli altri GAS serra (espressa in CO2 equivalente) determinata dall’intervento.
Modalità di erogazione delle rate di contributo e di rendicontazione.
Il regime di aiuti all’investimento iniziale, conformemente alle condizioni e limiti previsti dal Regolamento (CE) n°800 del 06.08.2008, consiste nell’erogazione di contributi in conto impianti di intensità pari al 50 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle piccole imprese, ed al 40 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle medie imprese.
Il contributo massimo concedibile per ogni progetto è pari a € 8.000.000 (anche in presenza di progetti il cui valore superi 16.000.000 di euro)
Le quote di erogazione del contributo sono stabilite, per tutte le tipologie d’intervento, in numero di 3 (tre) di eguale importo.
Modalità d’istruttoria e di redazione delle graduatorie d’ammissione al finanziamento.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposito bando con procedura valutativa a graduatoria e relativa circolare esplicativa per la linea d’intervento 3.3.2.5 contenente tutte le modalità di partecipazione, di istruttoria e di formazione della graduatoria, nonché le ulteriori circostanze che danno luogo a revoca o annullamento in autotutela, rispetto a quelle indicate ai commi 5 e 6 dell’art.18 della legge regionale 9/2009.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria per l’attuazione del regime di aiuto di cui al presente bando è di €58.269.933,40 , pari al 40% di € 145.674.833.50, risorse deliberate dalla Giunta Regionale con atto n° 83/09 che ha ridotto del 30% le risorse pari a € 208.106.905.
Calcio: La Ludica cede al Finale. Il derby di terza categoria se lo aggiudica il Canneto
Nella terza giornata del campionato di terza categoria, la Polisportiva Canneto Cris Merlino si aggiudica con un punteggio netto il derby con lo Scirocco Stromboli, disputato stamattina al "Monteleone" di Lipari. I ragazzi di mister Merlo (foto accanto) si sono imposti per 5 a 1 (4 reti di Cacace ed una di Pellegrino).
E dire che a passare in vantaggio erano stati gli strombolani. I cannetari salgono così a quota tre in classifica e devono recuperare due gare.
Nelle file della formazione di Nicola Merlo nella parte finale dell'incontro, ha esordito, dopo diverse stagioni alla Ludica Lipari, Ciro Ingenito (nella foto)
Resta ferma ad un solo punto in classifica (conquistato domenica scorsa) la formazione dello Stromboli
(foto accanto) che però deve recuperare un incontro, quello della prima giornata.
(Le foto si ingrandisco cliccandoci sopra)
Intanto ieri, nei campionati dove sono coinvolte le formazioni eoliane, si sono giocati una serie di anticipi. Da notare in prima categoria il primo "mezzo passo falso" della Ciappazzi che, dopo sei vittorie consecutive, ha pareggiato ad Oliveri. Nel pomeriggio la Ludica Lipari è stata superata per due a zero sul campo del Finale
Questi i risultati:
PRIMA CATEGORIA( Girone C)
Oliveri - Ciappazzi 1-1
S. Agata - Sinagra 0-0
Gioiosa - Rodì Milici 0-0
S. Stefano - Rocca Caprileone 0-0
Sacro Cuore - Alcara 4-0
Aluntina - Mistretta 4-1
Finale - Ludica Lipari 2-0
TERZA CATEGORIA MESSINA/A
Messina Sud - Social Romettese 5-0
Peloro - Zafferia 3 -0
Canneto - Stromboli 5-1
Contesse - Città di Rometta 2-1
Messina Audace - Venetico 3-3
Malfa - Robur 3-3
Pol. Pompei - Filicudi 5-1
E dire che a passare in vantaggio erano stati gli strombolani. I cannetari salgono così a quota tre in classifica e devono recuperare due gare.
Nelle file della formazione di Nicola Merlo nella parte finale dell'incontro, ha esordito, dopo diverse stagioni alla Ludica Lipari, Ciro Ingenito (nella foto)
Resta ferma ad un solo punto in classifica (conquistato domenica scorsa) la formazione dello Stromboli
(foto accanto) che però deve recuperare un incontro, quello della prima giornata.
(Le foto si ingrandisco cliccandoci sopra)
Intanto ieri, nei campionati dove sono coinvolte le formazioni eoliane, si sono giocati una serie di anticipi. Da notare in prima categoria il primo "mezzo passo falso" della Ciappazzi che, dopo sei vittorie consecutive, ha pareggiato ad Oliveri. Nel pomeriggio la Ludica Lipari è stata superata per due a zero sul campo del Finale
Questi i risultati:
PRIMA CATEGORIA( Girone C)
Oliveri - Ciappazzi 1-1
S. Agata - Sinagra 0-0
Gioiosa - Rodì Milici 0-0
S. Stefano - Rocca Caprileone 0-0
Sacro Cuore - Alcara 4-0
Aluntina - Mistretta 4-1
Finale - Ludica Lipari 2-0
TERZA CATEGORIA MESSINA/A
Messina Sud - Social Romettese 5-0
Peloro - Zafferia 3 -0
Canneto - Stromboli 5-1
Contesse - Città di Rometta 2-1
Messina Audace - Venetico 3-3
Malfa - Robur 3-3
Pol. Pompei - Filicudi 5-1
Brevi di Ginostra reporter
Stromboli: Nessun attacco da punteruolo rosso alle palme dell'isola- Riceviamo da Roberto Caroppo questa nota: Per quanto riguarda il Punteruolo rosso al momento non ci sono casi a mia conoscenza di attacchi alle palme Strombolane. L'unico caso di morte improvvisa e sospetta di una palma a Stromboli si è scoperto, attraverso delle analisi, è dovuta ad AVVELENAMENTO ad opera di qualcuno che prima o poi verrà individuato"
TIRRENIA: COCCIA (CONFITARMA), SE SPARISSE NON MI STUPIREI- Nel passato circolava la leggenda della nave fantasma, e adesso quella della compagnia fantasma perche’ non si capisce mai quando e come verra’ privatizzata, e giacche’ per qualsiasi privatizzazione negli altri paesi i primi a essere interpellati devono essere gli imprenditori che fanno la stessa attivita’, e questo non e’ avvenuto, se un giorno scoprissimo che non esiste piu’ la Tirrenia non mi stupirei”. Cosi’ ai microfoni di CNR Media Nicola Coccia, presidente di Confitarma, la confederazione italiana degli armatori, commenta la situazione di Tirrenia, la compagnia di navigazione statale che si avvia verso la privatizzazione con il mare in tempesta. “C’era una cordata di imprenditori disposti non a fare un affare, perche’ Tirrenia non lo e’, ma a trovare una soluzione, ma nessuno si e’ preoccupato di sentirci o ha avanzato ipotesi di dialogo. ‘A differenza di Alitalia – conclude Coccia – che era la compagnia di bandiera, qui si parla di una compagnia pubblica che e’ diventata sempre piu’ marginale. Se sparisse domattina nessuno se ne accorgerebbe”.
MESSINA: OGGI, AD UN MESE DALL'ALLUVIONE,DUE INIZIATIVE PER NON DIMENTICARE- A Messina si svolgeranno oggi due cortei: uno sui luoghi del disastro ed un altro in citta', per ricordare a distanza di un mese le vittime dell'alluvione e non spegnere i riflettori sulle cause di una tragedia annunciata.
Oggi alle 16.30 una fiaccolata organizzata dalle popolazioni colpite dall'alluvione partira' da Altolia e Molino, proseguendo verso Giampilieri Superiore fino alla stazione di Giampilieri marina dove gli abitanti di Briga marina, Pezzolo, Briga Superiore, Ponteschiavo e Giampilieri marina giungeranno dopo essere partiti alle ore 18.30 da piazza Chiesa a S.Paolo. Gli abitanti di Scaletta e Itala si riuniranno, invece, da piazza De Gasperi alle ore 17.00 e da li' raggiungeranno la stazione di Giampilieri marina.
L'arrivo di tutti e' previsto per le ore 19.30 per un momento di preghiera. In citta' invece alle 19 un'altra fiaccolata, organizzata dal comitato ''Una candela per non dimenticare'', partira' da Piazza del Popolo per proseguire in Via degli Angeli, Corso Cavour e terminare a Piazza Duomo.
TIRRENIA: COCCIA (CONFITARMA), SE SPARISSE NON MI STUPIREI- Nel passato circolava la leggenda della nave fantasma, e adesso quella della compagnia fantasma perche’ non si capisce mai quando e come verra’ privatizzata, e giacche’ per qualsiasi privatizzazione negli altri paesi i primi a essere interpellati devono essere gli imprenditori che fanno la stessa attivita’, e questo non e’ avvenuto, se un giorno scoprissimo che non esiste piu’ la Tirrenia non mi stupirei”. Cosi’ ai microfoni di CNR Media Nicola Coccia, presidente di Confitarma, la confederazione italiana degli armatori, commenta la situazione di Tirrenia, la compagnia di navigazione statale che si avvia verso la privatizzazione con il mare in tempesta. “C’era una cordata di imprenditori disposti non a fare un affare, perche’ Tirrenia non lo e’, ma a trovare una soluzione, ma nessuno si e’ preoccupato di sentirci o ha avanzato ipotesi di dialogo. ‘A differenza di Alitalia – conclude Coccia – che era la compagnia di bandiera, qui si parla di una compagnia pubblica che e’ diventata sempre piu’ marginale. Se sparisse domattina nessuno se ne accorgerebbe”.
MESSINA: OGGI, AD UN MESE DALL'ALLUVIONE,DUE INIZIATIVE PER NON DIMENTICARE- A Messina si svolgeranno oggi due cortei: uno sui luoghi del disastro ed un altro in citta', per ricordare a distanza di un mese le vittime dell'alluvione e non spegnere i riflettori sulle cause di una tragedia annunciata.
Oggi alle 16.30 una fiaccolata organizzata dalle popolazioni colpite dall'alluvione partira' da Altolia e Molino, proseguendo verso Giampilieri Superiore fino alla stazione di Giampilieri marina dove gli abitanti di Briga marina, Pezzolo, Briga Superiore, Ponteschiavo e Giampilieri marina giungeranno dopo essere partiti alle ore 18.30 da piazza Chiesa a S.Paolo. Gli abitanti di Scaletta e Itala si riuniranno, invece, da piazza De Gasperi alle ore 17.00 e da li' raggiungeranno la stazione di Giampilieri marina.
L'arrivo di tutti e' previsto per le ore 19.30 per un momento di preghiera. In citta' invece alle 19 un'altra fiaccolata, organizzata dal comitato ''Una candela per non dimenticare'', partira' da Piazza del Popolo per proseguire in Via degli Angeli, Corso Cavour e terminare a Piazza Duomo.
Tonno rosso, Italia vota contro proposta Iccat. E rimane isolata
(da IL VELINO) Si discute animatamente a Recife, Brasile, dove è in corso il meeting della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi, Iccat, del quale si tireranno le linee guida della pesca del tonno rosso per i prossimi anni. Dopo numerose "schermaglie" tra chi rappresenta gli operatori del mare - è in gioco a Recife anche la sopravvivenza del comparto ittico specializzato - e gli ambientalisti, da quanto ha appreso IL VELINO, l'Iccat, in accordo con Giappone e Marocco ha proposto di ridurre a 13.500 tonnellate la quota di pescato relativa all'Unione europea. Quota rimasta - come deciso lo scorso anno a Marrakech - a 19 mila tonnellate. Quota che significherebbe per le 25 imbarcazioni italiane "sopravvissute", circa 1935 tonnellate. Per quanto riguarda la stagione di pesca il periodo "proposto" sembrerebbe quello dal 16 maggio al 14 giugno. Con una novità però: non è più previsto il periodo di recupero in caso di fermo per cattivo tempo. Previste inoltre operazioni congiunte congelate al livello del 2009. Una "proposta" questa, che non è piaciuta all'Italia che, all'interno del coordinamento europeo, ha votato contro. Restando però in questo modo isolata nella sua battaglia. La palla passa ora agli Stati Uniti che non è neppure detto accettino una quota così alta, dato che la loro intenzione -a causa delle pressioni interne da parte delle associazioni ambientaliste - sembra essere quella di scendere sotto le 10mila tonnellate. La partita è quindi ancora aperta.
Solita vecchia storia insomma: l’Iccat si riunisce e cambia le carte in tavola. Le stesse approvate dalla Commissione a Marrakech nel 2008. “Regole che l’Italia ha rispettato appieno mantenendo il piano di riduzione e distinguendosi in Europa per virtuosismo”, spiega al VELINO il direttore di Federcoopesca Gilberto Ferrari. Tutto in discussione dunque, con Stati Uniti, Canada e Giappone che giocano al ribasso sulla pelle europea. Il fatto è - da quanto ha appreso IL VELINO – che il Giappone pur di non vedere inserito il tonno rosso nel Cites, è disposto ad accettare un ulteriore taglio dello sforzo di pesca. Taglio che andrebbe a pesare però sulla pesca dei paesi europei. Una situazione, quella dei operatori del mare, che non si distingue troppo da quella degli agricoltori: drammatica. Se si tiene conto che le barche oggi in Italia sono 47 e che 21 di queste hanno aderito al bando di demolizione, le barche sopravvissute sono – se si considerano anche i ritardatari – circa 25. Se poi si tiene conto che ogni barca avrà a disposizione circa 70 tonnellate di pescato all’anno a cinque euro al chilo, i conti sono presto fatti: un fatturato per imbarcazione di circa 350 mila euro. Ma, come si sa, fatturato non vuol dire guadagno. Ogni barca ha un costo di cantiere e manutenzione di circa 50 mila euro, di gasolio di circa 80 mila euro e di personale di circa 120 mila euro. Senza considerare poi il valore intrinseco delle imbarcazioni – più o meno 2,5 milioni di euro – gli imprevisti e gli investimenti di ammodernamento fatti e richiesti compiuti attraverso mutui. Totale: il guadagno è poco meno di zero. “I pescatori non ce la fanno più”, spiega Ferrari. Senza considerare la confusione che la decisione Iccat genererà a livello nazionale. Le quote di pescato per ogni barca andranno riviste a seconda di quelle che rimangono e che restano. Tutto in forse quindi, soprattutto il futuro dei pescatori.
Solita vecchia storia insomma: l’Iccat si riunisce e cambia le carte in tavola. Le stesse approvate dalla Commissione a Marrakech nel 2008. “Regole che l’Italia ha rispettato appieno mantenendo il piano di riduzione e distinguendosi in Europa per virtuosismo”, spiega al VELINO il direttore di Federcoopesca Gilberto Ferrari. Tutto in discussione dunque, con Stati Uniti, Canada e Giappone che giocano al ribasso sulla pelle europea. Il fatto è - da quanto ha appreso IL VELINO – che il Giappone pur di non vedere inserito il tonno rosso nel Cites, è disposto ad accettare un ulteriore taglio dello sforzo di pesca. Taglio che andrebbe a pesare però sulla pesca dei paesi europei. Una situazione, quella dei operatori del mare, che non si distingue troppo da quella degli agricoltori: drammatica. Se si tiene conto che le barche oggi in Italia sono 47 e che 21 di queste hanno aderito al bando di demolizione, le barche sopravvissute sono – se si considerano anche i ritardatari – circa 25. Se poi si tiene conto che ogni barca avrà a disposizione circa 70 tonnellate di pescato all’anno a cinque euro al chilo, i conti sono presto fatti: un fatturato per imbarcazione di circa 350 mila euro. Ma, come si sa, fatturato non vuol dire guadagno. Ogni barca ha un costo di cantiere e manutenzione di circa 50 mila euro, di gasolio di circa 80 mila euro e di personale di circa 120 mila euro. Senza considerare poi il valore intrinseco delle imbarcazioni – più o meno 2,5 milioni di euro – gli imprevisti e gli investimenti di ammodernamento fatti e richiesti compiuti attraverso mutui. Totale: il guadagno è poco meno di zero. “I pescatori non ce la fanno più”, spiega Ferrari. Senza considerare la confusione che la decisione Iccat genererà a livello nazionale. Le quote di pescato per ogni barca andranno riviste a seconda di quelle che rimangono e che restano. Tutto in forse quindi, soprattutto il futuro dei pescatori.
Lettere al direttore.L'incidente stradale di Acquacalda, il suo tragico epilogo e il Codice della strada.
Caro Direttore,
in seguito al recente incidente stradale occorso il 22 u.s. al signor V.S. ad Acquacalda, ed al suo tragico epilogo, mi sono tornate in mente le altisonanti parole dell’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. Osservando, le condizioni delle strade e la gestione dei cantieri stradali nell’isola(vedi foto), viene spontaneo pensare che, Comune e Provincia (lo Stato), nelle Eolie, hanno finalità e priorità assai differenti dall’enunciazione del legislatore.
Se poi, la manutenzione ordinaria non viene eseguita e pianificata ecco che, con il passare degli anni, si è costretti ad intervenire con lavori di manutenzione straordinaria e sempre più spesso con provvedimenti a carattere di “somma urgenza”. Lungo le nostre strade dunque non mancano mai, cantieri stradali disseminati un po’ovunque.
Quella che, invece è carente, come dimostra l’incidente sopra menzionato, provocato da un molto probabile impatto con una transenna “illegale e poco visibile”, collocata sulla sede stradale esclusivamente per segnalare l’interruzione della provinciale in località “Porticello”, a causa dei lavori di messa in sicurezza di un costone pericolante, è la segnaletica stradale obbligatoriamente prevista per i cantieri stradali posizionata secondo le specifiche dettate dal Codice della Strada.
Il Regolamento d’attuazione del Codice della Strada all’articolo 30 c. 2 chiarisce che: “per i segnali temporanei possono essere usati supporti o sostegni o basi […] che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l’uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione”.
L’articolo 21 del Codice della Strada, al punto 2 recita: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta dei veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza […] e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte […]”. L’articolo 36 c. 6 del Regolamento d’attuazione del C.d.S. prevede che “[…] durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite d’idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale lavori deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa.” L’articolo 79 c. 6 recita: “Tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte, come di giorno”…“La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza […] e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata”(articolo 38 punto 7 del C.d.S.) Credo che, alla luce di quanto sopra, non servano commenti sui metodi “fai da te” cui siamo stati abituati dagli enti responsabili delle strade e dalle ditte private che “improvvisano” un cantiere. Viene fatto un uso della segnaletica (quando c’è) spregiudicato, irrazionale, omissivo e pericoloso per la pubblica incolumità.
A mio avviso, grandi responsabilità sono da addossare agli enti proprietari delle strade che, sono tenuti non solo ad applicare le norme, nei loro stessi cantieri, quanto a vigilare e sanzionare le irregolarità altrui: “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, quelle del Regolamento ovvero le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, è soggetto alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da € 779,00 a € 3.119,00” (punto 4 dell’art. 21 del C.d.S.)
Come sempre, a mio avviso, non sono le norme a mancare nel nostro Paese ma qualcuno che le faccia rispettare. Acquacalda docet.
Renato Cacciapuoti
NDD- La puntuale e precisa disamina dell'amico Renato, suffragata anche da incontestabili elementi riportati dal codice della strada, non può che trovarci pienamente d'accordo. D'Altronde, proprio Eolie news, nell'immediatezza dell'incidente al povero Vincenzo, sollevò la questione delle tante transenne precarie e non segnalate adeguatamente che si trovano in giro per l'isola. Suscitando, tra l'altro, qualche mugugno da parte di chi, ovviamente, non ha gradito tale presa di posizione.
Su un solo punto della lettera di Renato c'è una divergenza di veduta. Anzi su un punto interrogativo. Renato scrive: "Acquacalda docet".
Alla luce di tante altre esperienze e situazioni Eolie news propende per "Acquacalda docet?"
in seguito al recente incidente stradale occorso il 22 u.s. al signor V.S. ad Acquacalda, ed al suo tragico epilogo, mi sono tornate in mente le altisonanti parole dell’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. Osservando, le condizioni delle strade e la gestione dei cantieri stradali nell’isola(vedi foto), viene spontaneo pensare che, Comune e Provincia (lo Stato), nelle Eolie, hanno finalità e priorità assai differenti dall’enunciazione del legislatore.
Se poi, la manutenzione ordinaria non viene eseguita e pianificata ecco che, con il passare degli anni, si è costretti ad intervenire con lavori di manutenzione straordinaria e sempre più spesso con provvedimenti a carattere di “somma urgenza”. Lungo le nostre strade dunque non mancano mai, cantieri stradali disseminati un po’ovunque.
Quella che, invece è carente, come dimostra l’incidente sopra menzionato, provocato da un molto probabile impatto con una transenna “illegale e poco visibile”, collocata sulla sede stradale esclusivamente per segnalare l’interruzione della provinciale in località “Porticello”, a causa dei lavori di messa in sicurezza di un costone pericolante, è la segnaletica stradale obbligatoriamente prevista per i cantieri stradali posizionata secondo le specifiche dettate dal Codice della Strada.
Il Regolamento d’attuazione del Codice della Strada all’articolo 30 c. 2 chiarisce che: “per i segnali temporanei possono essere usati supporti o sostegni o basi […] che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l’uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione”.
L’articolo 21 del Codice della Strada, al punto 2 recita: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta dei veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza […] e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte […]”. L’articolo 36 c. 6 del Regolamento d’attuazione del C.d.S. prevede che “[…] durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite d’idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale lavori deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa.” L’articolo 79 c. 6 recita: “Tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte, come di giorno”…“La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza […] e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata”(articolo 38 punto 7 del C.d.S.) Credo che, alla luce di quanto sopra, non servano commenti sui metodi “fai da te” cui siamo stati abituati dagli enti responsabili delle strade e dalle ditte private che “improvvisano” un cantiere. Viene fatto un uso della segnaletica (quando c’è) spregiudicato, irrazionale, omissivo e pericoloso per la pubblica incolumità.
A mio avviso, grandi responsabilità sono da addossare agli enti proprietari delle strade che, sono tenuti non solo ad applicare le norme, nei loro stessi cantieri, quanto a vigilare e sanzionare le irregolarità altrui: “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, quelle del Regolamento ovvero le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, è soggetto alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da € 779,00 a € 3.119,00” (punto 4 dell’art. 21 del C.d.S.)
Come sempre, a mio avviso, non sono le norme a mancare nel nostro Paese ma qualcuno che le faccia rispettare. Acquacalda docet.
Renato Cacciapuoti
NDD- La puntuale e precisa disamina dell'amico Renato, suffragata anche da incontestabili elementi riportati dal codice della strada, non può che trovarci pienamente d'accordo. D'Altronde, proprio Eolie news, nell'immediatezza dell'incidente al povero Vincenzo, sollevò la questione delle tante transenne precarie e non segnalate adeguatamente che si trovano in giro per l'isola. Suscitando, tra l'altro, qualche mugugno da parte di chi, ovviamente, non ha gradito tale presa di posizione.
Su un solo punto della lettera di Renato c'è una divergenza di veduta. Anzi su un punto interrogativo. Renato scrive: "Acquacalda docet".
Alla luce di tante altre esperienze e situazioni Eolie news propende per "Acquacalda docet?"
sabato 31 ottobre 2009
Deluso ma pieno di speranza (di Saverio Merlino)
Riceviamo dal segretario del PD di Lipari, Saverio Merlino e pubblichiamo:Ho deciso di rompere il silenzio politico di quest´ultimo periodo perché credo, senza presunzione, che il mio sentimento e quello della maggior parte dei cittadini di Lipari, d´ogni categoria sociale, di là delle appartenenze politiche, è quello che oggi delusione e disillusione sono le emozioni che meglio ci rappresentano. Non voglio pensare che il grado d´aspettativa di una comunità come la nostra si sia livellato tanto in basso da poterci considerare soddisfatti di come, fino ad oggi, è stato amministrato il nostro territorio.
Non voglio pensare che le famiglie, gli imprenditori, le donne, i giovani e gli anziani di Lipari siano orgogliosi e fieri di un Comune senza servizi di prossimità, senza progresso tecnologico, senza spazi di socializzazione, senza concreti progetti turistici, senza alcuna politica ambientale, senza prospettive di sviluppo, ma soprattutto senza più partecipazione democratica e con sempre maggior distacco tra la gente e gli amministratori.
Ed è proprio quest´ultimo l´aspetto che più mi preoccupa e che dovrebbe far riflettere profondamente ognuno di noi.
Oggi a Lipari nessuno si sente più parte in causa in un processo di crescita che dovrebbe coinvolgere un´intera comunità, sia essa formata da originari sia da nuovi residenti, italiani e stranieri.
Nessuno riesce a far risvegliare le coscienze sopite nemmeno davanti a fatti gravi come quello di Acquacalda o dell´eterna presa in giro sui trasporti marittimi.
Di chi la responsabilità?
Da una parte sicuramente i frenetici ritmi di vita e questo "momento globale", con impegni ed esigenze sempre più pressanti, hanno intaccato territori che, come il nostro, n´erano rimasti estranei fino a pochi anni fa, ma dall´altra noto una precisa volontà di chi ci amministra, nel voler in ogni modo silenziare il confronto, smorzare il dibattito e, in qualche modo, isolarsi dalla gente per non sollecitarne la critica.
A Lipari, purtroppo, quello che frega tutti è la memoria corta.
Tendiamo sempre a dimenticare tutto quello che è stato fatto, o meglio che non è stato fatto e non restano ben impresse nella memoria le promesse non mantenute, l´ostilità ostentata e l´insufficiente amministrazione di questa Giunta e della maggioranza che l´ha sostenuta.
So che se ci guadiamo intorno è difficile, e chi scrive è stato più volte tentato, ma, non dobbiamo arrenderci.
Coraggio...due anni passano presto e peggio di così non può essere!
Dobbiamo essere convinti, però, che al prossimo appuntamento la vera innovazione di Lipari dovrà essere la speranza, e per certi aspetti anche la certezza, di voler vivere meglio in questo meraviglioso Arcipelago, di poter contribuire in maniera costruttiva al dibattito politico ed essere protagonisti di un vero progetto di sviluppo, di poter apprezzare e sostenere il lavoro di un´amministrazione capace e attenta alle esigenze di tutti, dalle più banali alle più complesse.
Dobbiamo sforzarci tutti perché ci sia un clima sociale migliore e che la vera novità sarà quella di sentirsi nuovamente comunità, di incontrarsi e di confrontarsi, riappropriandosi della propria cittadinanza e riscoprendosi nuovamente protagonisti del proprio territorio.
Io, nonostante tutto, ancora ci credo e mi impegnerò affinché tanti ci possano credere.
Saverio Merlino
Segretario Partito Democratico Lipari
Vulcano: Ormeggiatore trova e restituisce 20 mila euro. (a cura di Ginostra reporter)
COMUNICATO STAMPA DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Si è conclusa a lieto fine la storia che di seguito verrà esposta, iniziata nella mattinata di ieri con la richiesta di intervento da parte di un privato cittadino che aveva notato un pacco sospetto nei pressi della banchina dell’area portuale dell’isola vulcanica, e conclusasi alcune ore dopo, tra le lacrime di gioia della proprietaria del pacco che conteneva, pensate, ben 20.000 euro in banconote.
A fare la scoperta della ingente somma di danaro i Carabinieri della Stazione di Vulcano, che nella mattinata di ieri, come tutte le mattine, avevano intrapreso regolarmente il loro servizio d’Istituto per assicurare prevenzione e sicurezza agli abitanti dell’Isola ed ai turisti che giornalmente la frequentano per ammirarne le bellezze naturalistiche. A richiamare l’attenzione dei militari dell’Arma che stavano perlustrando l’area nei pressi del piccolo approdo isolano un privato cittadino che, insospettito per la presenza di uno strano pacchetto nei pressi della banchina, ha richiamato l’attenzione dei militari. Immediatamente, dopo avere fatto sgomberare l’area e dopo avere adottato le opportune cautele, i Carabinieri hanno recuperato il pacchetto procedendo alla sua apertura. All’interno del plico i militari hanno recuperato la somma contante di ben 20.000 euro, tutti in banconote con taglio da 50 euro.
L’ingente somma recuperata ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri della piccola Stazione isolana, per capire se si trattava di provento di attività delittuosa o di un bene effettivamente smarrito da qualcuno.
Ai Carabinieri sono bastate poche ore per giungere alla soluzione del caso e comprendere che i soldi rinvenuti, non erano provento di natura illecita, ma bensì una somma che un privato cittadino aveva sfortunatamente smarrito.
All’interno del pacco i Carabinieri hanno infatti rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all’identità di una donna dimorante nell’Isola di Vulcano che quella mattina nell' imbarcarsi per raggiungere l’isola di Lipari, aveva perso il pacco ed il prezioso contenuto. La donna, immediatamente rintracciata dai Carabinieri della Stazione di Lipari veniva fatta rientrare a Vulcano dove, previo riconoscimento di quanto rinvenuto, è rientrata in possesso della cospicua somma di denaro che ormai credeva di aver perso definitivamente.
Il felice epilogo della vicenda è dovuto all’alto senso civico del privato cittadino dell’isola di Vulcano, che di mestiere fa l’ormeggiatore, il quale, richiamando l’attenzione dei Carabinieri sul pacco sospetto, ha contribuito, anche grazie all’intervento dei Carabinieri, a restituire il sorriso ad una donna che aveva visto svanire, in pochi istanti, i proventi del proprio lavoro.
Si è conclusa a lieto fine la storia che di seguito verrà esposta, iniziata nella mattinata di ieri con la richiesta di intervento da parte di un privato cittadino che aveva notato un pacco sospetto nei pressi della banchina dell’area portuale dell’isola vulcanica, e conclusasi alcune ore dopo, tra le lacrime di gioia della proprietaria del pacco che conteneva, pensate, ben 20.000 euro in banconote.
A fare la scoperta della ingente somma di danaro i Carabinieri della Stazione di Vulcano, che nella mattinata di ieri, come tutte le mattine, avevano intrapreso regolarmente il loro servizio d’Istituto per assicurare prevenzione e sicurezza agli abitanti dell’Isola ed ai turisti che giornalmente la frequentano per ammirarne le bellezze naturalistiche. A richiamare l’attenzione dei militari dell’Arma che stavano perlustrando l’area nei pressi del piccolo approdo isolano un privato cittadino che, insospettito per la presenza di uno strano pacchetto nei pressi della banchina, ha richiamato l’attenzione dei militari. Immediatamente, dopo avere fatto sgomberare l’area e dopo avere adottato le opportune cautele, i Carabinieri hanno recuperato il pacchetto procedendo alla sua apertura. All’interno del plico i militari hanno recuperato la somma contante di ben 20.000 euro, tutti in banconote con taglio da 50 euro.
L’ingente somma recuperata ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri della piccola Stazione isolana, per capire se si trattava di provento di attività delittuosa o di un bene effettivamente smarrito da qualcuno.
Ai Carabinieri sono bastate poche ore per giungere alla soluzione del caso e comprendere che i soldi rinvenuti, non erano provento di natura illecita, ma bensì una somma che un privato cittadino aveva sfortunatamente smarrito.
All’interno del pacco i Carabinieri hanno infatti rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all’identità di una donna dimorante nell’Isola di Vulcano che quella mattina nell' imbarcarsi per raggiungere l’isola di Lipari, aveva perso il pacco ed il prezioso contenuto. La donna, immediatamente rintracciata dai Carabinieri della Stazione di Lipari veniva fatta rientrare a Vulcano dove, previo riconoscimento di quanto rinvenuto, è rientrata in possesso della cospicua somma di denaro che ormai credeva di aver perso definitivamente.
Il felice epilogo della vicenda è dovuto all’alto senso civico del privato cittadino dell’isola di Vulcano, che di mestiere fa l’ormeggiatore, il quale, richiamando l’attenzione dei Carabinieri sul pacco sospetto, ha contribuito, anche grazie all’intervento dei Carabinieri, a restituire il sorriso ad una donna che aveva visto svanire, in pochi istanti, i proventi del proprio lavoro.
Amp. Legambiente Lipari chiede di essere messa a conoscenza dell'iter istruttorio
Una lettera è stata inviata da Legambiente Lipari ai comuni di Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, CEA LIPARI, ROTARY CLUB LIPARI e p.c. MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO (Dott. Aldo Cosentino e Dott. Stefano Donati). La lettera ha per oggetto: “Aree Marine Protette e Biodiversità – Opportunità per lo Sviluppo Territoriale”.
IL TESTO:
con riferimento al convegno in oggetto, organizzato dal CEA Eolie e tenutosi a Lipari lo scorso 10 ottobre, plaudiamo all’impegno preso dagli amministratori dei comuni eoliani ad avviare le procedure necessarie all’istituzione dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie (iter previsto per le aree comprese nell'elenco delle 48"Aree di reperimento" indicate dalle leggi 979/82 art.31, 394/91 art.36- procedimento in corso L. 979/82).
Come Legambiente, nel 2007, avevamo sollecitato una forte iniziativa sul piano politico della Regione affinché venissero modificate le previsioni di legge per favorire l’intervento dello Stato a tutela di aree non protette dalla Regione e per una gestione integrata terra-mare dove sono previste anche aree marine protette. La priorità quindi al parco nazionale delle Eolie. L’iniziativa della Regione non c’è stata, si è preferita la via di un inutile e controproducente ricorso alla Corte Costituzionale”.
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Regione siciliana, attendiamo – ha spiegato Mimmo Fontana presidente regionale di Legambiente Sicilia - che l’assessore regionale al Territorio e ambiente convochi urgentemente tutti i soggetti interessati per un confronto sull’iter di istituzione dei nuovi parchi nazionali e per rivedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, le recenti proposte della Regione di istituzione dei parchi regionali su Eolie ed Iblei.
Legambiente ha, inoltre, promosso la campagna "Profondo Blu" al fine di promuovere le a.m.p. L'iniziativa d'informazione prevede eventi particolari, occasioni di conoscenza, di scambio, di partecipazione dei cittadini sui temi di più stretta attualità legati alla istituzione delle su-dette aree.
L'iniziativa, grazie ad una forte azione di comunicazione e promozione, permette di dare visibilità al ruolo che le singole a.m.p. svolgono nella costruzione del più ampio sistema nazionale delle aree protette. Si tratta di un'occasione utile per rendere partecipi i singoli soggetti gestori delle a.m.p. di un'azione di promozione e comunicazione delle loro realtà.
Un'azione che va nella direzione di un rafforzamento complessivo del Sistema nazionale delle aree protette e della Rete ecologica nazionale, quale strategia generale per promuovere nel nostro Paese lo sviluppo sostenibile attraverso una forte azione di conservazione della natura. Tutto ciò si verifica con la fattiva collaborazione degli Enti gestori delle Aree marine protette.
"Profondo Blu" è strettamente legato a Goletta Verde, che diventa in questo modo una campagna itinerante di informazione e promozione delle Aree marine protette e dei Parchi nazionali costieri del nostro Paese. L'itinerario di Goletta Verde è definito, infatti, in modo tale da toccare il maggior numero possibile di a.m.p istituite o in via di istituzione. In ognuna di queste località sono organizzate iniziative congiunte con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, e la partecipazione degli Enti gestori, coinvolgendo attivamente i cittadini, gli amministratori locali, ed in particolare i principali soggetti coinvolti nell'attività dell'a.m.p (pescatori, diportisti, titolari di stabilimenti balneari, albergatori, enti gestori, ecc.).
Per ogni appuntamento sono realizzati materiali divulgativi, gadget e mostre, vengono raccolte testimonianze attraverso questionari, organizzate attività di intrattenimento per i bambini e di degustazioni di prodotti tipici.
In considerazione dell’estremo interesse che Legambiente nutre per l’istituzione delle a.m.p, con la presente chiede alle Amministrazioni locali di voler metterci a conoscenza degli sviluppi dell’iter istruttorio della costituenda Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Ringraziando anticipatamente per quanto si andrà a disporre, porgiamo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
IL TESTO:
con riferimento al convegno in oggetto, organizzato dal CEA Eolie e tenutosi a Lipari lo scorso 10 ottobre, plaudiamo all’impegno preso dagli amministratori dei comuni eoliani ad avviare le procedure necessarie all’istituzione dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie (iter previsto per le aree comprese nell'elenco delle 48"Aree di reperimento" indicate dalle leggi 979/82 art.31, 394/91 art.36- procedimento in corso L. 979/82).
Come Legambiente, nel 2007, avevamo sollecitato una forte iniziativa sul piano politico della Regione affinché venissero modificate le previsioni di legge per favorire l’intervento dello Stato a tutela di aree non protette dalla Regione e per una gestione integrata terra-mare dove sono previste anche aree marine protette. La priorità quindi al parco nazionale delle Eolie. L’iniziativa della Regione non c’è stata, si è preferita la via di un inutile e controproducente ricorso alla Corte Costituzionale”.
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Regione siciliana, attendiamo – ha spiegato Mimmo Fontana presidente regionale di Legambiente Sicilia - che l’assessore regionale al Territorio e ambiente convochi urgentemente tutti i soggetti interessati per un confronto sull’iter di istituzione dei nuovi parchi nazionali e per rivedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, le recenti proposte della Regione di istituzione dei parchi regionali su Eolie ed Iblei.
Legambiente ha, inoltre, promosso la campagna "Profondo Blu" al fine di promuovere le a.m.p. L'iniziativa d'informazione prevede eventi particolari, occasioni di conoscenza, di scambio, di partecipazione dei cittadini sui temi di più stretta attualità legati alla istituzione delle su-dette aree.
L'iniziativa, grazie ad una forte azione di comunicazione e promozione, permette di dare visibilità al ruolo che le singole a.m.p. svolgono nella costruzione del più ampio sistema nazionale delle aree protette. Si tratta di un'occasione utile per rendere partecipi i singoli soggetti gestori delle a.m.p. di un'azione di promozione e comunicazione delle loro realtà.
Un'azione che va nella direzione di un rafforzamento complessivo del Sistema nazionale delle aree protette e della Rete ecologica nazionale, quale strategia generale per promuovere nel nostro Paese lo sviluppo sostenibile attraverso una forte azione di conservazione della natura. Tutto ciò si verifica con la fattiva collaborazione degli Enti gestori delle Aree marine protette.
"Profondo Blu" è strettamente legato a Goletta Verde, che diventa in questo modo una campagna itinerante di informazione e promozione delle Aree marine protette e dei Parchi nazionali costieri del nostro Paese. L'itinerario di Goletta Verde è definito, infatti, in modo tale da toccare il maggior numero possibile di a.m.p istituite o in via di istituzione. In ognuna di queste località sono organizzate iniziative congiunte con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, e la partecipazione degli Enti gestori, coinvolgendo attivamente i cittadini, gli amministratori locali, ed in particolare i principali soggetti coinvolti nell'attività dell'a.m.p (pescatori, diportisti, titolari di stabilimenti balneari, albergatori, enti gestori, ecc.).
Per ogni appuntamento sono realizzati materiali divulgativi, gadget e mostre, vengono raccolte testimonianze attraverso questionari, organizzate attività di intrattenimento per i bambini e di degustazioni di prodotti tipici.
In considerazione dell’estremo interesse che Legambiente nutre per l’istituzione delle a.m.p, con la presente chiede alle Amministrazioni locali di voler metterci a conoscenza degli sviluppi dell’iter istruttorio della costituenda Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Ringraziando anticipatamente per quanto si andrà a disporre, porgiamo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Torrente Calandra, Boccetta e Ponte. I continui interventi di somma urgenza quanto sono costati? Interrogazione di Biviano e Centorrino
"Interventi di spesa riguardanti torrente Boccetta, torrente Calandra e torrente Ponte" è l'oggetto dell'interrogazione che i consiglieri comunali Giacomo Biviano e Rosario Centorrino hanno posto al sindaco di Lipari, inviandola per conoscenza anche:
All’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, Al Dipartimento Regionale Autonomie Locali– Servizio 12 – “Ufficio ispettivo”, Al Presidente della Regione Sicilia, Al Presidente della Commissione di Garanzia per la Trasparenza, A S.E. il Prefetto di Messina, Al Segretario Generale del Comune
di Lipari, Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
IL TESTO:
Apprendiamo delle sue ordinanze emanate in qualità di funzionario delegato per l’emergenza nel Comune di Lipari, la N°60 del 9 Ottobre 2009 e la N°63 del 09 Ottobre 2009, con la quale ha impegnato la somma di Euro 73.400,00 per i lavori di ripristino e manutenzione della sede del Torrente Boccetta in località Canneto e la somma di Euro 55.200,00 per i lavori di miglioramento della viabilità principale dell’isola di Lipari, attraverso l’eliminazione del pericolo indotto dalla tracimazione dei torrenti Ponte e Calandra, nonché a protezione della condotta di smaltimento delle acque reflue della via Roma.
Le ricordiamo che i sottoscritti hanno in precedenza rivolto a Lei diverse interrogazioni sul mancato svuotamento della vasca di accumulo realizzata a monte del Torrente Calandra, sullo stato disastrato in cui versa la Via Torrente Boccetta e sul riversamento di materiale di vario genere nella via Roma ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità;
Siamo, quindi, soddisfatti della sua iniziativa atta ad eliminare gli imminenti pericoli che incombono sugli abitanti delle zone interessate e sulla stessa viabilità.
Tuttavia, riteniamo che il problema non sia assolutamente risolto e che, soprattutto per quanto riguarda i Torrenti Ponte e Calandra, bisogna intervenire attraverso una seria programmazione di interventi periodici affidati attraverso bando pubblico aperto a tutti e non con le solite trattative private tirate fuori ogni qualvolta, per motivi d’ urgenza, si rende necessario agire, come nei suddetti casi.
Una seria programmazione, infatti, oltre a prevenire ed eliminare i pericoli per la sicurezza dei nostri cittadini, eviterebbe il continuo ricorso ad interventi di somma urgenza o a trattative private, con esborsi economici di gran lunga superiori.
Aspettando, quindi, una sua iniziativa in questa direzione,
La interroghiamo per sapere:
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati nei torrenti Ponte e Calandra e a quanto ammonta il costo complessivo di essi;
Se ha intenzione di effettuare una gara ad evidenza pubblica, aperta a tutti, per l’effettuazione di interventi PERIODICI, e non, quindi, saltuari o urgenti, nei Torrenti Ponte e Calandra per la rifunzionalizzazione delle strutture atte ad impedire il travasamento di materiale e proteggere la condotta di smaltimento delle acque reflue e la transitabilità delle strade limitrofe, in particolare Via Roma e Via Marina Garibaldi, e per il ripascimento, con il materiale prelevato dalla vasca di contenimento posta a monte, della spiaggia di Calandra;
Se il materiale prelevato dalla suddetta vasca, già dal prossimo intervento previsto con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N° 63/08, verrà riversato nella sopraindicata spiaggia;
Che tipo di interventi, nello specifico, sono stati previsti nella Via Torrente Boccetta dalla perizia predisposta dai tecnici incaricati, dell’importo complessivo di Euro 73.400,00, e approvata con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N°60/09.
Si richiede copia della perizia.
Per le Autorità in indirizzo che leggono per conoscenza, ognuna per le proprie competenze, in riferimento all’esposto presentato in data 19/10/2009 sulla mancata risposta all’interrogazione del 01/09/2009, prot. N° 33122, con all’oggetto “interrogazione sullo stato disastrato della Via T. Boccetta a Canneto”, il sottoscritto Giacomo Biviano dichiara di aver ricevuto compiuta risposta dal Sindaco del Comune di Lipari.
I Consiglieri Comunali:
Dott. Giacomo Biviano (Partito Democratico)
Rosario Centorrino (Eolie nel Cuore)
All’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, Al Dipartimento Regionale Autonomie Locali– Servizio 12 – “Ufficio ispettivo”, Al Presidente della Regione Sicilia, Al Presidente della Commissione di Garanzia per la Trasparenza, A S.E. il Prefetto di Messina, Al Segretario Generale del Comune
di Lipari, Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
IL TESTO:
Apprendiamo delle sue ordinanze emanate in qualità di funzionario delegato per l’emergenza nel Comune di Lipari, la N°60 del 9 Ottobre 2009 e la N°63 del 09 Ottobre 2009, con la quale ha impegnato la somma di Euro 73.400,00 per i lavori di ripristino e manutenzione della sede del Torrente Boccetta in località Canneto e la somma di Euro 55.200,00 per i lavori di miglioramento della viabilità principale dell’isola di Lipari, attraverso l’eliminazione del pericolo indotto dalla tracimazione dei torrenti Ponte e Calandra, nonché a protezione della condotta di smaltimento delle acque reflue della via Roma.
Le ricordiamo che i sottoscritti hanno in precedenza rivolto a Lei diverse interrogazioni sul mancato svuotamento della vasca di accumulo realizzata a monte del Torrente Calandra, sullo stato disastrato in cui versa la Via Torrente Boccetta e sul riversamento di materiale di vario genere nella via Roma ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità;
Siamo, quindi, soddisfatti della sua iniziativa atta ad eliminare gli imminenti pericoli che incombono sugli abitanti delle zone interessate e sulla stessa viabilità.
Tuttavia, riteniamo che il problema non sia assolutamente risolto e che, soprattutto per quanto riguarda i Torrenti Ponte e Calandra, bisogna intervenire attraverso una seria programmazione di interventi periodici affidati attraverso bando pubblico aperto a tutti e non con le solite trattative private tirate fuori ogni qualvolta, per motivi d’ urgenza, si rende necessario agire, come nei suddetti casi.
Una seria programmazione, infatti, oltre a prevenire ed eliminare i pericoli per la sicurezza dei nostri cittadini, eviterebbe il continuo ricorso ad interventi di somma urgenza o a trattative private, con esborsi economici di gran lunga superiori.
Aspettando, quindi, una sua iniziativa in questa direzione,
La interroghiamo per sapere:
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati nei torrenti Ponte e Calandra e a quanto ammonta il costo complessivo di essi;
Se ha intenzione di effettuare una gara ad evidenza pubblica, aperta a tutti, per l’effettuazione di interventi PERIODICI, e non, quindi, saltuari o urgenti, nei Torrenti Ponte e Calandra per la rifunzionalizzazione delle strutture atte ad impedire il travasamento di materiale e proteggere la condotta di smaltimento delle acque reflue e la transitabilità delle strade limitrofe, in particolare Via Roma e Via Marina Garibaldi, e per il ripascimento, con il materiale prelevato dalla vasca di contenimento posta a monte, della spiaggia di Calandra;
Se il materiale prelevato dalla suddetta vasca, già dal prossimo intervento previsto con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N° 63/08, verrà riversato nella sopraindicata spiaggia;
Che tipo di interventi, nello specifico, sono stati previsti nella Via Torrente Boccetta dalla perizia predisposta dai tecnici incaricati, dell’importo complessivo di Euro 73.400,00, e approvata con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N°60/09.
Si richiede copia della perizia.
Per le Autorità in indirizzo che leggono per conoscenza, ognuna per le proprie competenze, in riferimento all’esposto presentato in data 19/10/2009 sulla mancata risposta all’interrogazione del 01/09/2009, prot. N° 33122, con all’oggetto “interrogazione sullo stato disastrato della Via T. Boccetta a Canneto”, il sottoscritto Giacomo Biviano dichiara di aver ricevuto compiuta risposta dal Sindaco del Comune di Lipari.
I Consiglieri Comunali:
Dott. Giacomo Biviano (Partito Democratico)
Rosario Centorrino (Eolie nel Cuore)
Brevi da Vulcano e Lipari
VULCANO: SI TEMEVA UN PACCO BOMBA MA IL PLICO CONTENEVA SOLO 20.000 EURO SMARRITI-'Pacco sospetto' nel porto di Vulcano. Un isolano richiede l'intervento dei carabinieri. Ma all'interno c'e' una sorpresa: non una bomba, come temuto, ma ben 20 mila euro in contanti. Il plico era stato notato da un isolano che aveva fatto intervenire la pattuglia dei militari dell'Arma. Dopo avere fatto sgomberare l'area, i carabinieri hanno recuperato il pacchetto procedendo alla sua apertura.
All'interno del plico l'ingente somma, in banconote di 50 euro.
La scoperta ha fatto scattare le indagini per capire se si trattava del provento di un'attivita' delittuosa o di un bene effettivamente smarrito. La soluzione del caso in poco tempo: nel plico, infatti, e' stato rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all'identita' di una donna dimorante a Vulcano e che quella mattina, nell'imbarcarsi per raggiungere Lipari, aveva perso il pacco e il prezioso contenuto.(AGI)
Lipari: La " risposta inutile" all'interrogazione sul PRG- In una interrogazione(la riportiamo in basso) il consigliere Adolfo Sabatini aveva chiesto "lumi" sul PRG del comune di Lipari.
Così come lo stesso Sabatini ci informa ha ricevuto dal sindaco Mariano Bruno quella che il consigliere cataloga come "inutile risposta" e che riportiamo:Oggetto: Approvazione Piano regolatore generale - Interrogazione
Con riferimento alla sua interrogazione indicata a margine ed afferente l'oggetto, assunta al n° 39143 del Protocollo generale dell'Ente in data 15 ottobre 2009, La porto a conoscenza che sto seguendo, presso l'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, l'iter relativo al Piano Regolatore Generale,
In gli uffici competenti per le valutazioni ed i siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all'Ufficio Urbanistico Regionale i prescritti pareri.
Il sindaco
Dott. Mariano Bruno
Questo invece il testo dell'interrogazione che Sabatini aveva presentato:
Considerato che Lei in campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato che nei primi sei mesi dal Suo insediamento avrebbe fatto approvare il nuovo strumento urbanistico, ed essendo ormai trascorsi oltre due anni di deleteria deriva, con la presente la INTERROGO per sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale del nostro Comune.-
All'interno del plico l'ingente somma, in banconote di 50 euro.
La scoperta ha fatto scattare le indagini per capire se si trattava del provento di un'attivita' delittuosa o di un bene effettivamente smarrito. La soluzione del caso in poco tempo: nel plico, infatti, e' stato rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all'identita' di una donna dimorante a Vulcano e che quella mattina, nell'imbarcarsi per raggiungere Lipari, aveva perso il pacco e il prezioso contenuto.(AGI)
Lipari: La " risposta inutile" all'interrogazione sul PRG- In una interrogazione(la riportiamo in basso) il consigliere Adolfo Sabatini aveva chiesto "lumi" sul PRG del comune di Lipari.
Così come lo stesso Sabatini ci informa ha ricevuto dal sindaco Mariano Bruno quella che il consigliere cataloga come "inutile risposta" e che riportiamo:Oggetto: Approvazione Piano regolatore generale - Interrogazione
Con riferimento alla sua interrogazione indicata a margine ed afferente l'oggetto, assunta al n° 39143 del Protocollo generale dell'Ente in data 15 ottobre 2009, La porto a conoscenza che sto seguendo, presso l'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, l'iter relativo al Piano Regolatore Generale,
In gli uffici competenti per le valutazioni ed i siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all'Ufficio Urbanistico Regionale i prescritti pareri.
Il sindaco
Dott. Mariano Bruno
Questo invece il testo dell'interrogazione che Sabatini aveva presentato:
Considerato che Lei in campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato che nei primi sei mesi dal Suo insediamento avrebbe fatto approvare il nuovo strumento urbanistico, ed essendo ormai trascorsi oltre due anni di deleteria deriva, con la presente la INTERROGO per sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale del nostro Comune.-
Panarea, il vulcano è di nuovo attivo (da uno speciale della Gazzetta del Sud)
Il vulcano di Panarea si sta deformando ed è attivo. Entra così a far parte dei vulcani italiani di secondaria importanza, come i Colli Albani, Roccamonfina, il Vulture.
Il vulcano di Panarea si sta deformando ed è attivo. Entra così a far parte dei vulcani italiani di secondaria importanza, come i Colli Albani, Roccamonfina, il Vulture.
Per la popolazione, assicurano gli esperti, non ci sono pericoli. Che il vulcano di Panarea "si muove" lo ha scoperto una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicata sul Bullettin of Volcanology.
La deformazione del vulcano e degli isolotti che comprende sono stati rilevati utilizzando una fitta rete Gps che viene periodicamente misurata dal 2002. "In quell'anno abbiamo avuto i primi sospetti che Panarea fosse in realtà un vulcano attivo", spiega uno degli autori della ricerca, il geologo Marzo Anzidei. Nel novembre 2002, infatti, quando il mare di Panarea cominciò a ribollire e a riempirsi di gorghi, "si osservò per la prima volta la risalita di gas profondi ad alta temperatura dalla composizione chimica tipicamente magmatica", spiega Anzidei. Fino a quel momento il vulcano era stato classificato come non attivo. Oggi le deformazioni orizzontali e verticali sono la conferma definitiva che il vulcano non dorme affatto.
Le deformazioni osservate sono orizzontali e verticali e si comportano in modo diverso a Panarea e negli isolotti che la circondano. Si tratta comunque di deformazioni "piccole" e che "non destano preoccupazioni particolari per la sicurezza dell'isola". Anche se il vulcano di Panarea "non è affatto confrontabile all'Etna o allo Stromboli, non è inattivo". Periodicamente può rilasciare gas e fluidi caldi ed è direttamente collegato al sistema vulcanico delle Eolie. "Come per tutte le aree vulcaniche attive, non si può escludere che si possano verificare deformazioni del suolo di maggiore entità", ha detto ancora Anzidei. D'altro canto, da un punto di vista geologico l'ultima eruzione di Panarea è relativamente recente: "appena" 10.000 anni fa.
Il vulcano di Panarea si sta deformando ed è attivo. Entra così a far parte dei vulcani italiani di secondaria importanza, come i Colli Albani, Roccamonfina, il Vulture.
Per la popolazione, assicurano gli esperti, non ci sono pericoli. Che il vulcano di Panarea "si muove" lo ha scoperto una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicata sul Bullettin of Volcanology.
La deformazione del vulcano e degli isolotti che comprende sono stati rilevati utilizzando una fitta rete Gps che viene periodicamente misurata dal 2002. "In quell'anno abbiamo avuto i primi sospetti che Panarea fosse in realtà un vulcano attivo", spiega uno degli autori della ricerca, il geologo Marzo Anzidei. Nel novembre 2002, infatti, quando il mare di Panarea cominciò a ribollire e a riempirsi di gorghi, "si osservò per la prima volta la risalita di gas profondi ad alta temperatura dalla composizione chimica tipicamente magmatica", spiega Anzidei. Fino a quel momento il vulcano era stato classificato come non attivo. Oggi le deformazioni orizzontali e verticali sono la conferma definitiva che il vulcano non dorme affatto.
Le deformazioni osservate sono orizzontali e verticali e si comportano in modo diverso a Panarea e negli isolotti che la circondano. Si tratta comunque di deformazioni "piccole" e che "non destano preoccupazioni particolari per la sicurezza dell'isola". Anche se il vulcano di Panarea "non è affatto confrontabile all'Etna o allo Stromboli, non è inattivo". Periodicamente può rilasciare gas e fluidi caldi ed è direttamente collegato al sistema vulcanico delle Eolie. "Come per tutte le aree vulcaniche attive, non si può escludere che si possano verificare deformazioni del suolo di maggiore entità", ha detto ancora Anzidei. D'altro canto, da un punto di vista geologico l'ultima eruzione di Panarea è relativamente recente: "appena" 10.000 anni fa.
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