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mercoledì 14 novembre 2012
Impianto di pre-trattamento liquami di Lipari sempre "sotto controllo"
Continuano anche oggi all'impianto di pre-trattamento liquami di Lipari i controlli e le verifiche, alla presenza dei carabinieri, da parte del CTU del Tribunale di Barcellona e dei tecnici dell'ARPA. Dopo i prelievi effettuati ieri, oggi doveva essere la volta dei prelievi in mare. Le condizioni meteomarine alquanto difficili potrebbero però fare saltare o rendere più difficile quanto previsto.
Consumo elettrico abnorme nelle piccole isole. Il futuro nelle "rinnovabili". E a Lipari si inizia con il dissalatore
laperfettaletizia.com
Quale energia- Possibile che i luoghi italiani più benedetti dall’abbondanza di fonti rinnovabili, e i più adatti, sotto ogni punto di vista, ad ospitare sistemi energetici sostenibili, siano invece monumenti all’uso più inefficiente e costoso di energia fossile inquinante? È possibile, purtroppo. In Italia ci sono una dozzina di piccole isole (Tremiti, Egadi, Pelagie, Pontine, Arcipelago toscano, Elba esclusa, Ustica e Capri) che non sono connesse alla rete nazionale e che ospitano circa 47.000 residenti. In passato l’unico modo per dare elettricità a questa gente, era quello di dotare ogni isola di gruppi elettrogeni, in genere azionati con motori navali alimentati a gasolio, che disperdono nell’ambiente circa i tre quarti dell’energia come 'calore refluo' e producono rumore e fumi nocivi. Visto che l’elettricità prodotta in questo modo è carissima, nel dopoguerra, per aiutare gli allora poveri isolani, fu deciso di creare un meccanismo di agevolazione, per cui la tariffa elettrica di questi luoghi viene equiparata a quella sul continente, pagando alle società elettriche isolane un conguaglio, pari alla differenza fra quanto costa effettivamente il kWh e quanto lo pagano gli abitanti.
Il conguaglio lo pagano tutti gli italiani tramite l’addizionale UC4, contenuta nella componente A3 della bolletta elettrica. Secondo la Cassa Conguagli per il Settore Elettrico, l’ufficio che si occupa di saldare le fatture delle aziende elettriche nelle piccole isole, l’UC4 ci è costata 62 milioni di euro per il 2011, a copertura di 200 GWh di consumi locali. Basandoci sui questi numeri si scopre che ogni kWh consumato nelle piccole isole coperte dalla UC4 (altre, come Salina, Capraia o Ventotene, per circa 4000 abitanti, sono servite da piccole centrali Enel, con un diverso sistema di rimborso), riceve in media 0,31 centesimi. Insomma questo kWh sporco e inefficiente è ‘incentivato’, da decenni, come il fotovoltaico del 2010. E visto che la sovvenzione è concessa senza condizioni, non c’è nessuna spinta a usare fonti pulite o a usare l’elettricità in modo efficiente. E infatti i consumi elettrici di queste isole sono enormi: quasi 4700 kWh annui per residente, contro i 1100 kWh del medio utente domestico italiano.
“Anche considerando che in alcune isole l’elettricità serve anche a dissalare l’acqua - precisa Alex Sorokin, titolare della Interenergy di Roma - e che nei mesi estivi la popolazione isolana si moltiplica, i consumi elettrici restano esagerati. La ragione è semplice: a causa delle complicazioni e costi del far arrivare sulle isole combustibili liquidi o gassosi, l’elettricità (sovvenzionata) da gasolio è la forma di energia più economica per gli isolani, e viene usata per scopi irrazionali, come la cottura, il riscaldamento, l’acqua calda. Uno spreco assurdo, in isole immerse nel vento e nel sole, e, talvolta, dotate pure di risorse geotermiche”. Sorokin conosce bene l’argomento, visto che dal 1993, a più riprese, ha tentato di promuovere vari progetti per dotare di sistemi ad energie rinnovabili Lipari, Salina, Capraia, ma anche isole greche, così come recentemente AzzeroCO2 l’ha proposto per le Egadi.
“Abbiamo dimostrato - continua Sorokin - che una graduale transizione dai diesel alle fonti rinnovabili, usando sistemi integrati che uniscono solare, eolico e geotermico all’accumulo e alla gestione intelligente della domanda di energia in varie forme, compresa la produzione di acqua potabile e la ricarica di auto e bus elettrici, poteva essere realizzata spendendo non più di quanto si spenda con l’attuale sistema. Questa transizione alle energie locali e pulite avrebbe comportato anche grandi vantaggi in termini di qualità della vita e di attrazione verso il turismo più intelligente e consapevole, oltre a fare di questi luoghi un laboratorio internazionale di sperimentazione di tecnologie per la smart grid. Ma lo status quo ha prevalso e i nostri progetti sono sempre finiti dimenticati in qualche cassetto. La causa principale di questo immobilismo sta nelle regole del sistema dei conguagli: se non si modifica il meccanismo, premiando l’uso di fonti rinnovabili e il perseguimento dell’efficienza, nulla cambierà”.
Ma forse il cambiamento sta arrivando, favorito sia dal crollo del prezzo delle rinnovabili, che dalla crisi economica, che spinge a tagliare le spese inutili e a trovare nuove occasioni di lavoro. “La mia giunta è in carica da soli cinque mesi - ci ha detto Marco Giorgianni, sindaco di Lipari - ma già abbiamo cominciato a informarci su come introdurre fonti energetiche rinnovabili nella nostra isola, sia perché il peso del costo della bolletta sta diventando insostenibile per i miei concittadini, sia perché ci rendiamo conto del grande valore aggiunto che potrebbe derivare dall’essere la prima ‘isola rinnovabile’ del Mediterraneo”.
Le Eolie sono infatti le prime piccole isole in cui qualcosa sembra iniziare a muoversi: il nuovo grande dissalatore di Lipari, sarà in parte alimentato da un campo fotovoltaico da 1,2 MW. Ma come superare il contrasto fra energie rinnovabili e la necessaria tutela del meraviglioso paesaggio delle piccole isole? “Oggi si possono costruire gli impianti a rinnovabili, anche nei luoghi più delicati - conclude Sorokin - il fotovoltaico può occupare spazi degradati, come le discariche o le cave, o inserirsi in modo quasi invisibile negli edifici. Le nuove centrali geotermiche a ciclo binario sono compatte e non emettono neanche un filo di vapore. E persino l’eolico può essere invisibile: esistono turbine eoliche galleggianti che possono essere installate al largo, alimentando le isole senza farsi notare. Mentre per l’accumulo si possono usare anche sistemi ad aria compressa, anch’essi discreti e non inquinanti”. Ecco idee per prodotti innovativi, che le nostre industrie dovrebbero cogliere al volo.
Le foto sono di Silvia Sarpi
Inchiesta della Procura sul programma costruttivo che prevede 147 appartamenti e due caserme
La Procura di Barcellona avrebbe avviato un’inchiesta, affidandola alla Guardia di Finanza, sul programma costruttivo relativo alla realizzazione di due caserme dei Carabinieri a Lipari e Panarea e a 147 appartamenti di edilizia convenzionata agevolata nelle isole di Lipari e Vulcano. Il piano non ha avuto il via libera dal precedente Consiglio comunale. L’ex Prefetto Alecci avrebbe dichiarato sulla vicenda che “non è esattamente la strada migliore da seguire –disse Alecci- per la realizzazione delle due caserme”. Ma lo stesso Prefetto Alecci, nell’agosto del 2011 scrisse tutt’altro in una nota inviata ai consiglieri comunali Megna e Fonti:"Alla data odierna non sono pervenute informazioni dalle quali possano evincersi perplessità sulla correttezza del procedimento tecnico e amministrativo sino ad oggi posto in essere". Lo ha scritto il Prefetto di Messina, Francesco Alecci, in una nota inviata ai consiglieri Francesco Megna e Gesuele Fonti in ordine all'adozione di un piano attuativo in variante e in deroga al Prg per il programma costruttivo relativo alla realizzazione di due caserme dei Carabinieri a Lipari e Panarea e a 147 appartamenti di edilizia convenzionata agevolata nelle isole di Lipari e Vulcano. La nota è stata inviata per conoscenza al sindaco Mariano Bruno, al presidente del consiglio Pino Longo, al questore Carmelo Gugliotta, al comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Domizi e della Guardia di Finanza, Decio Paparoni. Il prefetto Alecci, ha evidenziato come il dipartimento all'Ambiente della Regione Siciliana ha trasmesso al Comune di Lipari il D.D.G. n°179 del 25.3.2011 con il quale è stato espresso il nulla osta alla proposta. Il dott. Alecci ha ricordato la permanente "forte necessità per l'arma dei Carabinieri di addivenire con ogni consentita sollecitudine ad una diversa allocazione dei propri reparti nelle isole di LIpari e di Panarea ".
REVOLUTION DAY" CON BATTIATO A PALERMO CROCETTA LANCIA IL GRIDO DI GUERRA: “BASTA SPRECHI E PRIVILEGI”
“Non ho la maggioranza? La maggioranza siete voi. Se non lo capiranno, si torna al voto”. Davanti ad una folla strabocchevole, circa ventimila persone a Palermo, in piazza Castelnuovo, davanti al Politeama, Rosario Crocetta ha tenuto a battesimo la sua “rivoluzione”. La folla era lì anche per Franco Battiato e le sue canzoni, ma le parole del presidente della Regione hanno messo il fuoco nelle vene in chi ascoltava. Sangue e arena, insomma. Roba da Plaza de toros.
La campagna elettorale è finita, ma i conti non sono stati ancora fatti.E Crocetta vuole prepararsi al confronto con le istituzioni nell’unico modo che conosce: conquistare il favore della gente. Se gli metteranno i bastoni fra le ruote, non sarà solo. ”Dobbiamo mettere in piedi una democrazia nuova, partecipata. Palazzo d’Orleans sarà aperto a tutti, niente sarà come prima”.
Parole, solo parole? No, anche fatti. “In un solo giorno abbiamo recuperato più di un miliardo e mezzo destinato agli sprechi. E presto a Bruxelles e a Roma recupereremo altri soldi. Non sono stati spesi più di sei miliardi di fondi europei, dobbiamo riprenderceli”.
Poi gli avvertimenti: basta con i privilegi, basta con le mafie. “Noi siamo persone per bene, non siamo mafiosi”. Orgoglio, impegni, auspici, inviti alla ribellione. “È intollerabile che l’Assemblea regionale spenda quattrocento milioni per pagare il suo segretario generale e non ci siano soldi per pagare gli emolumenti dei forestali”.
Quando ha concluso il suo breve intervento, la piazza si è spellata le mani. Sa bene che una cosa è dichiarare guerra e un’altra farla sul serio e, soprattutto, vincerla. Ma quel linguaggio, così duro e netto, non l’aveva mai sentito nessuno, nella bocca di un presidente della Regione. La sensazione che si voglia fare sul serio è più forte del sano scetticismo, dei dubbi e di ogni sospetto.
Qualunque cosa accada, una cosa è sicura: Rosario Crocetta si rivolgerà direttamente alla gente. Si apre una pagina nuova nella storia delle istituzioni siciliane. Revolution day, questo il nome dato alla festa di piazza Politeama, ha avuto in Franco Battiato, il protagonista. Un debutto canoro per il neo assessore e chansonnier, che ha affidato alle sue canzoni di maggior successo, il saluto alla piazza. Migliaia di persone hanno cantato insieme a lui. Un’apoteosi.
A proposito dell’intervento di Lino Natoli su Fede e Politica (di Michele Giacomantonio)
Lino Natoli sa essere sempre riflessivo e stimolante. Anche quando non puoi dirti del tutto d’accordo con lui i suoi interventi ti fanno comunque riflettere. Dirò subito dove sono d’accordo con lui. Ci sono delle fedi che fanno ritenere chi le possiede di essere nella verità e quindi si sente rivestito di una identità forte e giudica, chi è di diverso parere, dotato di minore dignità, anzi praticamente senza dignità. Da qui la conclusione pratica: “ a forza di salvaguardare la proprio identità e a non contaminare la propria purezza la chiesa si è trasformata in sagrestia”.
Dove mi sembra di non essere più d’accordo è quando pare che Lino assolutizzi il discorso della fede. Ogni fede, per sua natura, è portata ad assolutizzare. A me sembra invece che questa sia la caratteristica non delle fedi ma delle ideologie e che ci possa essere invece una fede che sia tollerante, aperta al dialogo, capace di mettersi continuamente in discussione. Questa è stata la scommessa della mia vita ed in questo credo. So che è difficile ma non è impossibile. E’ il messaggio di Gesù e per questo lodava il pubblicano e criticava il fariseo, uomo delle certezze. Ma senza arrivare a Gesù lo stesso potrebbe dirsi di Gandi che è un esempio di tolleranza in assoluto ma non si può dire che non fosse un uomo di fede.
Ma al di là di queste precisazioni credo che Lino abbia assolutamente ragione in relazione alla politica ed anche alla politica locale. Durante l’ultima campagna elettorale ho cercato di promuovere un confronto fra posizioni diverse che però mi sembrava potessero convergere in un progetto di sviluppo condiviso per le nostre isole fondato sui valori della legalità, della solidarietà, della sostenibilità. Questo richiedeva che si andasse al di là di pregiudiziali e ci si confrontasse sui problemi concreti. Non volevo mettere d’accordo chi aveva governato con chi aveva fatto l’opposizione. Credo nell’importanza dell’alternanza ed è giusto che chi ha fatto opposizione dimostri di saper governare e chi ha governato di sapere assolvere ad un ruolo corretto di opposizione. Ma fra i due nuclei visibili che si fronteggiano c’è tutta un’area grigia di incerti, di indecisi, di gente da coinvolgere che si riconoscono in esponenti che sono stati un po’ ondivaghi (che hanno appoggiato la maggioranza ma senza grande convinzione per cui in molti casi hanno votato con l’opposizione) oppure che sono venuti emergendo con una propria originalità strada facendo anche se provenienti da schieramenti strutturati. Mi riferisco, per essere più comprensibile, nel caso locale, al Faro e al Vento Eoliano. Per carità, sono due esempi con tutti i limiti e le approssimazioni degli esempi. Ma era una occasione per discutere ed approfondire, per capire che cosa sono le identità e cosa i valori e i progetti. Non è stato possibile e il progetto si è arenato. Poi è successo comunque che nel concreto degli schieramenti anche molti intransigenti hanno consentito a delle “contaminazioni” ma a condizione che non se ne parlasse, che tutto rimanesse sotto traccia. Ecco ciò che mi preoccupa nell’andazzo politico non è la salvaguardia delle identità di fronte alle “contaminazioni” che potrebbero essere una cura contro gli ideologismi e i dogmatismi, ma l’ipocrisia che tutto riduce a merce di scambio banalizzando idee e valori.
Michele Giacomantonio
Iacolino scrive al presidente Crocetta e al sindaco Giorgianni: "Si riattivi Pignataro"
Al sig Presidente della Regione Siciliana, Dr. Rosario Crocetta
Al Sig Sindaco del Comune di Lipari, Rag. Marco GiorgianniViste le solite traversie in cui si imbattono i viaggiatori delle isole nei giorni di scirocco( domenica scorsa se n'è avuta una prima avvisaglia autunnale) , vista l'esperienza che noi eoliani, nostro malgrado , abbiamo accumulato nel corso degli anni, non posso che considerare vessatorie le difficoltà che di volta in volta siamo costretti a subire, non tanto per il moto ondoso che di per sè non costituirebbe ostacolo alcuno alla traversata, quanto per l'impossibilità di un attracco sicuro e riparato dai venti di SE. Dico e sottolineo vessatorie , perchè l'isola di Lipari è dotata, da quasi un secolo, di un porto riparato in località Pignataro , prolungato alla fine degli anni '70 , danneggiato dopo qualche anno da una violenta tempesta e da allora considerato , a singhiozzo , inidoneo alle operazioni di imbarco e sbarco dei mezzi di linea, che , comunque, tranquillamente, da quarant'anni, attraccano e trovano riparo. La fenditura che si creò tanti anni fa nell'interstizio fra due cassoni con relativo sgrottamento sembra non abbia fatto ulteriori movimenti; quantomeno non ha mai compromesso l'attracco di imbarcazioni di ogni genere, anche di stazza superiore a quella degli aliscafi. Ho già prodotto una interrogazione specifica sull'argomento ed, a una mia richiesta verbale, il Sindaco mi informava che la Capitaneria di Porto attendeva il nulla osta del Genio Civile Opere Marittime .Mi chiedo e Vi chiedo, al di là degli interventi delle amministrazioni locali, ritenete che gli uffici tecnici regionali abbiano, ad oggi, compiuto con diligenza il loro compito , visto il perdurare della situazione e lo stallo più totale con la conseguente impossibilità di poter fruire di un'opera così vitale ed essenziale per la nostra comunità ?. Il Sindaco sa bene, da eoliano e per la sua esperienza politica, quanta gratitudine e quanta fiducia i nostri concittadini esprimono verso certe amministrazioni regionali e sicuramente anche Lei, Sig Sindaco dei Siciliani, come ama farsi chiamare, nel corso della Sua impegnata vita civile e politica avrà toccato con mano le inefficienze , le lentezze e l'indifferenza di burocrati e tecnici che non amano e non rispettano la loro terra, nè mostrano sensibilità alcuna nei confronti delle comunità verso le quali dovrebbero per legge e per professionalità prodigarsi con passione e competenza A Lei , Sig. Presidente, così pacato e gentile nei modi, basta poco per estrarre artigli appuntiti. Ha dichiarato , giorni orsono, dal suo quartier generale di Tusa , ricordando la frase tratteggiata nella stanza Pasolini :" Mi sveglio, vedo le Eolie e sulla parete il famoso motto " io so, ma non ho le prove ". Pasolini era un intellettuale esterno, non organico al Palazzo, ma Lei, adesso, c'è dentro fino al collo con un programma forte ed ambizioso e le prove già da subito ha cominciato a vederle. Trovi anche quelle che le ho appena chiesto . Grazie, se ci riuscirà.
Dr Giovanni Iacolino (Consigliere Comunale de " La Sinistra Eoliana")
Merlino: "Scordatevi i rimborsi"
Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:Si è vero....l'ex Ministro Tremonti ha sbagliato ad applicare la trattenuta del 2.5% sull'80% dello stipendio quale contributo previdenziale obbligatorio ma i dipendenti pubblici possono scordarsi di vedersi rimborsato da questo Governo e in questa situazione finanziaria quanto erroneamente trattenuto.
"Aspetta cavallo...."Ma spieghiamo meglio dov'era l'ennesima fregatura per i dipendenti pubblici e come la stessa, per certi aspetti, è stata, a mio avviso, solo parzialmente corretta.
"Ancora un’altra illegittimità mascherata attraverso una sentenza della Corte Costituzionale di un decreto legge italiano che per oltre due anni ha violato i principi sanciti dagli art. 3 e 36 della nostra Costituzione.Dal primo gennaio del 2010 quindi i dipendenti civili e militari dello stato italiano, a prescindere dal ruolo specifico svolto, stanno subendo una illegittima trattenuta di denaro nella propria retribuzione pari al 2,5 per cento sull’80% dello stipendio. Questa trattenuta, chiamata “opera previdenza” fu frutto dell’ex Ministro Tremonti a seguito di una errata applicazione del decreto legge 78 del 2010.
La Corte Costituzionale ha infatti stabilito “l’illegittimità costituzionale dell’articolo 12, comma 10, del d.l. n. 78 del 2010, nella parte in cui non esclude l’applicazione a carico del dipendente della rivalsa pari al 2,50% della base contributiva, prevista dall’art. 37, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032 (Approvazione del testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato) “. Lasciando la parte la giustizia e la politica e parlando di banali numeri, il danno medio provocato a ogni lavoratore si aggira intorno ai 40€ mensili.
Lo scorso 29 ottobre, il governo, per dare seguito alla sentenza di illegittimità è intervenuto con il decreto legge num. 185, il quale stabilisce però che “non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme già erogate in eccedenza” ma tali somme si faranno recuperare nel calcolo del trattamento di fine servizio.
In altri termini “la trattenuta opera di previdenza continuerà ad essere applicata in quanto il Governo ha ritenuto conveniente, per gli attuali obbiettivi di finanzia pubblica, ritornare al sistema di calcolo dell’indennità di buonuscita prevista dal D.P.R. 1032/1973, restituendo un trattamento più favorevole ai dipendenti pubblici al momento del loro pensionamento, piuttosto che tirar fuori, oggi, un importo pari almeno a 3,8 miliardi di euro per restituire ai circa 3,4 milioni di dipendenti le somme indebitamente trattenute dal 1° gennaio 2011 all’ottobre di quest’anno ”.Seppure si tratta di un provvedimento sulla base del puro calcolo matematico improntato al risparmio e non certo sulla riconosciuta illegittimità, le categorie di lavoratori coinvolte si possono ritenere soddisfatte in quanto oltre a smettere di pagare la quota illegittima del 2.5% sul proprio stipendio, hanno visto rientrare in campo il trattamento di fine servizio ben più corposo del TFR."
Ecco il Decreto Legge con il quale il Governo cancella ogni aspettativa di rimborso delle trattenute versate.
DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2012 , n. 185 - Disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici. (12G0207)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di emanare misure finalizzate a salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 26 ottobre 2012;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione;
Emana il seguente decreto-legge:
Art. 1
1. Al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012 e di salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica, l'articolo 12, comma 10, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e' abrogato a decorrere dal 1° gennaio 2011. I trattamenti di fine servizio, comunque denominati, liquidati in base alla predetta disposizione prima della data di entrata in vigore del presente decreto sono riliquidati d'ufficio entro un anno dalla predetta data ai sensi della disciplina vigente prima dell'entrata in vigore del citato articolo 12, comma 10, e, in ogni caso, non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme gia' erogate in eccedenza. Ai maggiori oneri derivanti dal presente comma valutati in 1 milione di euro per l'anno 2012, 7 milioni di euro per l'anno 2013, 13 milioni di euro per l'anno 2014 e in 20 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, si provvede:
a) quanto a 1 milione di euro per l'anno 2012 mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307;
b) quanto a 7 milioni di euro per l'anno 2013, a 13 milioni per l'anno 2014 e a 20 milioni annui a decorrere dal 2015, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della
missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per 7 milioni di euro per l'anno 2013 e l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca per 20 milioni di euro a decorrere dal 2014.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.
3. I processi pendenti aventi ad oggetto la restituzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5 per cento della base contributiva utile prevista dall'articolo 11 della legge 8 marzo 1968, n. 152, e dall'articolo 37 del testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032, si estinguono di diritto;
l'estinzione e' dichiarata con decreto, anche d'ufficio; le sentenze eventualmente emesse, fatta eccezione per quelle passate in giudicato, restano prive di effetti.
Art. 2
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 29 ottobre 2012
NAPOLITANOMonti, Presidente del Consiglio dei Ministri; Grilli, Ministro dell'economia e delle finanze; Patroni Griffi, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione
"Aspetta cavallo...."Ma spieghiamo meglio dov'era l'ennesima fregatura per i dipendenti pubblici e come la stessa, per certi aspetti, è stata, a mio avviso, solo parzialmente corretta.
"Ancora un’altra illegittimità mascherata attraverso una sentenza della Corte Costituzionale di un decreto legge italiano che per oltre due anni ha violato i principi sanciti dagli art. 3 e 36 della nostra Costituzione.Dal primo gennaio del 2010 quindi i dipendenti civili e militari dello stato italiano, a prescindere dal ruolo specifico svolto, stanno subendo una illegittima trattenuta di denaro nella propria retribuzione pari al 2,5 per cento sull’80% dello stipendio. Questa trattenuta, chiamata “opera previdenza” fu frutto dell’ex Ministro Tremonti a seguito di una errata applicazione del decreto legge 78 del 2010.
La Corte Costituzionale ha infatti stabilito “l’illegittimità costituzionale dell’articolo 12, comma 10, del d.l. n. 78 del 2010, nella parte in cui non esclude l’applicazione a carico del dipendente della rivalsa pari al 2,50% della base contributiva, prevista dall’art. 37, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032 (Approvazione del testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato) “. Lasciando la parte la giustizia e la politica e parlando di banali numeri, il danno medio provocato a ogni lavoratore si aggira intorno ai 40€ mensili.
Lo scorso 29 ottobre, il governo, per dare seguito alla sentenza di illegittimità è intervenuto con il decreto legge num. 185, il quale stabilisce però che “non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme già erogate in eccedenza” ma tali somme si faranno recuperare nel calcolo del trattamento di fine servizio.
In altri termini “la trattenuta opera di previdenza continuerà ad essere applicata in quanto il Governo ha ritenuto conveniente, per gli attuali obbiettivi di finanzia pubblica, ritornare al sistema di calcolo dell’indennità di buonuscita prevista dal D.P.R. 1032/1973, restituendo un trattamento più favorevole ai dipendenti pubblici al momento del loro pensionamento, piuttosto che tirar fuori, oggi, un importo pari almeno a 3,8 miliardi di euro per restituire ai circa 3,4 milioni di dipendenti le somme indebitamente trattenute dal 1° gennaio 2011 all’ottobre di quest’anno ”.Seppure si tratta di un provvedimento sulla base del puro calcolo matematico improntato al risparmio e non certo sulla riconosciuta illegittimità, le categorie di lavoratori coinvolte si possono ritenere soddisfatte in quanto oltre a smettere di pagare la quota illegittima del 2.5% sul proprio stipendio, hanno visto rientrare in campo il trattamento di fine servizio ben più corposo del TFR."
Ecco il Decreto Legge con il quale il Governo cancella ogni aspettativa di rimborso delle trattenute versate.
DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2012 , n. 185 - Disposizioni urgenti in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici. (12G0207)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Vista la sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012;
Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di emanare misure finalizzate a salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 26 ottobre 2012;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione;
Emana il seguente decreto-legge:
Art. 1
1. Al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2012 e di salvaguardare gli obiettivi di finanza pubblica, l'articolo 12, comma 10, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e' abrogato a decorrere dal 1° gennaio 2011. I trattamenti di fine servizio, comunque denominati, liquidati in base alla predetta disposizione prima della data di entrata in vigore del presente decreto sono riliquidati d'ufficio entro un anno dalla predetta data ai sensi della disciplina vigente prima dell'entrata in vigore del citato articolo 12, comma 10, e, in ogni caso, non si provvede al recupero a carico del dipendente delle eventuali somme gia' erogate in eccedenza. Ai maggiori oneri derivanti dal presente comma valutati in 1 milione di euro per l'anno 2012, 7 milioni di euro per l'anno 2013, 13 milioni di euro per l'anno 2014 e in 20 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015, si provvede:
a) quanto a 1 milione di euro per l'anno 2012 mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307;
b) quanto a 7 milioni di euro per l'anno 2013, a 13 milioni per l'anno 2014 e a 20 milioni annui a decorrere dal 2015, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della
missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per 7 milioni di euro per l'anno 2013 e l'accantonamento relativo al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca per 20 milioni di euro a decorrere dal 2014.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio.
3. I processi pendenti aventi ad oggetto la restituzione del contributo previdenziale obbligatorio nella misura del 2,5 per cento della base contributiva utile prevista dall'articolo 11 della legge 8 marzo 1968, n. 152, e dall'articolo 37 del testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1032, si estinguono di diritto;
l'estinzione e' dichiarata con decreto, anche d'ufficio; le sentenze eventualmente emesse, fatta eccezione per quelle passate in giudicato, restano prive di effetti.
Art. 2
1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 29 ottobre 2012
NAPOLITANOMonti, Presidente del Consiglio dei Ministri; Grilli, Ministro dell'economia e delle finanze; Patroni Griffi, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione
Movimento 5Stelle rinuncia a quasi un milione e mezzo di rimborso elettorale
1 milione e 426 mila euro, questa la cifra di rimborso elettorale alla quale il Movimento 5 Stelle Sicilia rinuncia dopo la positiva affermazione della tornata elettorale dello scorso fine ottobre. Se la rinuncia formale ai rimborsi elettorali sta avvenendo attraverso l’invio di una lettera ufficiale ad indirizzo della Camera dei Deputati ed all’ufficio di presidenza dell’Ars, gli attivisti del Movimento ed i neo eletti all’Assemblea Regionale Siciliana si preparano ad un gesto simbolico che conferma tale indirizzo. Domani Mercoledì 14 Novembre 2012 alle ore 11.00 dinanzi la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, “i cittadini a 5 Stelle” si presenteranno con la gigantografia di un assegno che reca la cifra di 1.426.000,00 euro. La cifra alla quale il Movimento 5 Stelle siciliano rinuncia è il frutto del semplice calcolo di un 1 euro a voto per 5 anni che fa 5 euro, moltiplicato ovviamente per il numero totale delle preferenze espresse dai siciliani con oltre 285 mila voti. “Un gesto che pone ancora una volta l’accento-dichiara Giancarlo Cancelleri portavoce del Movimento 5 Stelle- su come si possa e si debba fare politica senza gravare sui cittadini. La nostra campagna elettorale- conclude Cancelleri- è costata 25 mila euro, non abbiamo fatto convention nei grandi alberghi, non abbiamo imbrattato i muri delle città con i cartelloni 6×3, ci siamo presentati agli elettori come comuni cittadini che vogliono rimanere tali, con la responsabilità però di rappresentare al meglio anche le istanze di chi non ha la voce grossa”. Anche domattina, così come avvenuto per i momenti topici del Movimento 5 Stelle Sicilia, i cittadini potranno seguire la consegna simbolica dell’assegno dei rimborsi elettorali in streaming su internet all’indirizzo http://www.ustream.tv/channel/m5s-siciliatour
martedì 13 novembre 2012
Esposto di Legambiente regionale sul lido autorizzato a Lingua (Salina).
Al Sig Procuratore
della Repubblica di Barcellona Pozzo di
Gotto (ME); Al Dirigente Generale
del Dipartimento Regionale Ambiente Assessorato Regionale
Territorio e Ambiente; Al Dirigente del
Servizio 4 – Protezione Patrimonio NaturaleAssessorato Regionale
Territorio e Ambiente; Al Sindaco di SANTA
MARINA DI SALINA (ME); Al Direttore della
Riserva Naturale Montagne delle Felci e dei Porri c/o Provincia Regionale
di Messina - Servizio parchi e riserve; Al Consiglio Regionale
per la Protezione del Patrimonio Naturale c/o Assessorato Regionale Territorio e
Ambiente
OGGETTO: realizzazione di uno
stabilimento balneare in zona B della Riserva Naturale Montagne delle Felci e
dei Porri – Comune di Santa Marina Salina, frazione Lingua, via Nero.
Denuncia violazioni di legge.
Diffida alla revoca dell’autorizzazione.
La scrivente Associazione Legambiente Comitato Regionale
Siciliano, con sede in Palermo, Via Tripoli 3;
-
premesso che il superiore Assessorato Regionale
Territorio e Ambiente cui compete l’istituzione della Riserva e la vigilanza
sull’Ente Gestore, con ben due provvedimenti ha statuito che l’intervento in
oggetto è in contrasto con il regolamento della Riserva ed ha chiesto la revoca
del provvedimento autorizzativo della Provincia Regionale di Messina-Ente
Gestore della Riserva Naturale;
-
premesso che il Comune di Santa Marina di Salina ha
rilasciato l’autorizzazione edilizia in data 29 maggio 2012 in contrasto con il
precedente diniego reso con provvedimento prot. 122 del 9 gennaio 2012;
-
premesso che l’Ente Gestore della Riserva Naturale ha
rilasciato il proprio Nulla Osta favorevole con provvedimento prot. 0014024/11
del 13 aprile 2011, rinnovato con provvedimento del 25 giugno 2012;
chiede
alla
competente Autorità Giudiziaria di avviare le opportune verifiche al fine di
accertare eventuali reati anche di tipo omissivo in danno della P.A. e dei beni
naturali sottoposti a pubblica tutela;
diffida l’Ente
Gestore della Riserva Naturale e il Comune di Santa Marina Salina a revocare in
autotutela i Nulla Osta e le autorizzazioni rilasciate;
Gianfranco Zanna
Fede e politica (di Lino Natoli)
Chi professa una fede parte da un
presupposto indiscutibile: egli è nella verità. Possiede la verità, la
interpreta e giudica tutto ciò che accade attraverso il dogma in cui crede.
L'uomo, o la donna, di fede quasi sempre appartengono ad una chiesa o ad un
gruppo organizzato dentro il quale tutti condividono il medesimo dogma. In
quella chiesa, o in quel gruppo, si forma una gerarchia che assume diverse
funzioni e tutti diventano funzionari di un'unica verità.
Possedendo la verità, e
condividendola con gli altri credenti, si ritiene di essere depositari di un
privilegio assoluto, mi permetto di dire metafisico. In questo modo, chi è
parte della chiesa è puro, nobile ed intangibile; chi invece non appartiene a
quella chiesa o dubita di quella verità, è considerato minore, privo della
medesima dignità, più prossimo alla condizione animale che umana: una specie di
bruco insomma.
La storia è tristemente piena
tragedie procurate dalla fede: la convinzione di avere Dio dalla propria parte
ha costituito la più ignobile delle giustificazioni per commettere crimini
orrendi.
La storia, tuttavia, non è fuori
di noi, ma è parte di noi, quindi non possiamo ritenere di essere immuni da
certi atteggiamenti. Intendo dire che quando si comincia a pensare di essere
nella ragione, mentre tutto il mondo che ci circonda sta nel torto, il rischio
dell'intolleranza è dietro l'angolo. Così, se non si sta attenti, si scivola
dall'ambito teologico a quello politico senza neppure accorgersene. Accade che
la critica diventa eresia, l'incomprensione ignoranza, il dissenso perversione.
Non riuscendo a parlare al prossimo, non trovando gli argomenti per
convincerlo, non potendo trasformarlo in proselite lo si accusa di essere
corrotto, incline al mercimonio, mancante di qualsiasi ideale, pronto a cedere
ad ogni promessa, disponibile a tutti i compromessi.
Le idee si sprecano, ma i voti
mancano: ci sarà un perché? Possibile
che l'unico motivo da prendere in considerazione sia la mancanza di fede? Non
può essere, invece, che non si riesce più a comunicare con le persone, ad
ascoltarle, a coinvolgerle, a renderle partecipi di un processo di cambiamento
che parta proprio da quei problemi che non riescono a risolvere? La politica in
fondo è questo, comprendere i problemi delle persone e delle comunità, proporre
delle soluzioni, mediarle con chi la pensa diversamente per trovare una strada
che sia percorribile insieme. Se, invece, si preferisce rintanarsi nella
propria verità allora è meglio fondare un circolo, un club dove tutti i soci la
pensano allo stesso modo e si litiga non perché si hanno idee diverse ma
caratteri diversi.
Domenica sera su Rai News ho
visto un pezzo di festa organizzata per la vittoria di Crocetta in Sicilia. Ho
sentito Battiato cantare “La Cura”, ho pensato a 150 anni di governo di questa
regione sottomessa alla mafia, all'ingiustizia, al malaffare, alla corruzione,
alla prepotenza. Ho pensato ai morti ammazzati solo perché avevano fatto il
loro dovere, a Portella della ginestra, alla sequela di sindaci, amministratori
locali, presidenti di regione accusati, sospettati o condannati per avere avuto
rapporti con la mafia. Vedendo Battiato sul palco ho pensato che finalmente
qualcosa sta cambiando anche in Sicilia. Poi Crocetta ha detto che se in
consiglio non si troverà una maggioranza, allora si tornerà a votare. Qualcuno
a sinistra, anche nella sinistra locale, anziché temere e deprecare una simile
eventualità ha persino auspicato che si voti presto. Immagino per far rivincere
i soliti e dedicarsi così alle proprie professioni di fede con maggiore
intensità.
A forza di salvaguardare la
propria identità e a non contaminare la propria purezza la chiesa si è ridotta
in sagrestia. A me, che son devoto, non resta che accendere un cero.
Lopes: "Su megaparcheggio Giorgianni corregga strafalcione dirigente..e non prenda mai il bue per le corna , ma si avvalga del drappo rosso"
Riceviamo dall'ing. Felice Lopes e pubblichiamo:Egr. Sig. Sindaco ,
mi permetta di chiarire subito che io la stimo moltissimo come uomo e sono disposto a mettere la mano sul fuoco a garanzia della Sua onestà e moralità.Come amministratore ho molto apprezzato l’intervento fulmineo e risolutore circa il nubifragio che la colpito l’isola , ho sollecitato un piccolo intervento sul marciapiede di Marina Lunga e ho proposto la possibilità di risolvere il problema dell’acqua alta Sottomonastero . Questi due ultimi argomenti aspettano ancora una risposta .
Ho ascoltato la Sua intervista concessa a Paino e Sarpi e non ne discuto le argomentazioni . Ma accetti un consiglio benevolo e spassionato : non utilizzi mai espressioni del tipo “chi critica lo fa solo in malafede “ . Le certezze ,come la verità è l’assoluto , non sono di nostra competenza , mi dia retta.
Sul megaparcheggio ho detto quello che onestamente pensavo e , dal mio punto di vista ,fosse giusto e nulla di più Chiarito questo concetto basilare , la prego di credermi ,che , pur avendo sposato totalmente sia la prima che la seconda lettera del Consigliere Fonti sul megaparcheggio , non c’è stata in me e non ci sarà mai , anche in avvenire, malafede nelle considerazioni , anche critiche , che riguardano il Suo operato amministrativo.Ma detto questo mi permetto darLe un consiglio politico : non prenda mai il bue per le corna , ma si avvalga del drappo rosso .
Con questo Le voglio significare che ,a volte, l’avversario politico è il suo miglior alleato .Prenda il caso del megaparcheggio . Lei sostiene che ha dato incarico al Dirigente del III settore per la stesura del bando . Ne prendo atto . Penso anche che Lei non l’abbia letto attentamente e che qualcosa le sia sfuggito nella lettura . Ma ciò non vuol dire che qualcun altro si sia potuto accorgere dello strafalcione commesso involontariamente dal Dirigente e che Le dia l’opportunità di provvedervi per tempo .E ciò perché è fuor di dubbio che la terminologia usata dal Dirigente e che riporto pedissequamente da adito a più interpretazioni e non sempre benevole:
VISTO che la partecipazione alla gara richiede l’osservanza di quanto segue :
“consentire la possibilità di partecipare alla gara per il servizio di cui all’oggetto, SOLAMENTE alle imprese abilitate ad effettuare attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate dei Comuni “.
Mi chiedo , poiché non esiste una legge che impone nello specifico questo vincolo assurdo , mi chiedo da chi ha preso lo spunto il Dirigente per scrivere quanto sopra?
Ed ancora , un atto del genere , non deve necessariamente passare al vaglio dell’Amministrazione prima di essere promulgato ?
E , sommessamente , Le chiedo non pensa anche Lei , sinceramente ,che quella clausola sia forzata nella forma e nella sostanza , divenendo foriera di interpretazioni equivoche ?Come vede quando l’opposizione è ben fatta può darLe una mano per correggere involontari errori .
Non solo, ma ho trovato molto interessante , in considerazione dell’urgenza da Lei impressa al bando , nelle more dell’espletamento della gara , concedere un’ulteriore proroga , ove possibile , e sempre a titolo oneroso, al precedente gestore , assicurando così la continuità del servizio .Per altro non dobbiamo mai dimenticare che il compito primario dei consiglieri in genere ed in particolare dell’opposizione è quello inerente l’attività di indirizzo e di controllo nell’interesse della collettività , e vale molto di più chi propone di chi ,supinamente, alza la mano senza rendersi conto del perché lo fa.
Infine ,caro Sindaco, Le voglio significare che la mia esperienza di insegnante, quel poco di cultura che sono riuscito a recepire ed il breve escursus di amministratore comunale , mi inducono alla riflessione e , in un momento di onestà intellettuale , capisco che amministrare significa prevalentemente avere consenso , ma non basta , perché serve collaborazione fattiva , attenta ai bisogni della collettività ,qualificata e disinteressata , senza , per altro , disdegnare l’avversario politico intelligente , dal quale , essendo di parte , può chiaramente recepire la Sua dirittura corretta di comportamento .
Felice Lopes
mi permetta di chiarire subito che io la stimo moltissimo come uomo e sono disposto a mettere la mano sul fuoco a garanzia della Sua onestà e moralità.Come amministratore ho molto apprezzato l’intervento fulmineo e risolutore circa il nubifragio che la colpito l’isola , ho sollecitato un piccolo intervento sul marciapiede di Marina Lunga e ho proposto la possibilità di risolvere il problema dell’acqua alta Sottomonastero . Questi due ultimi argomenti aspettano ancora una risposta .
Ho ascoltato la Sua intervista concessa a Paino e Sarpi e non ne discuto le argomentazioni . Ma accetti un consiglio benevolo e spassionato : non utilizzi mai espressioni del tipo “chi critica lo fa solo in malafede “ . Le certezze ,come la verità è l’assoluto , non sono di nostra competenza , mi dia retta.
Sul megaparcheggio ho detto quello che onestamente pensavo e , dal mio punto di vista ,fosse giusto e nulla di più Chiarito questo concetto basilare , la prego di credermi ,che , pur avendo sposato totalmente sia la prima che la seconda lettera del Consigliere Fonti sul megaparcheggio , non c’è stata in me e non ci sarà mai , anche in avvenire, malafede nelle considerazioni , anche critiche , che riguardano il Suo operato amministrativo.Ma detto questo mi permetto darLe un consiglio politico : non prenda mai il bue per le corna , ma si avvalga del drappo rosso .
Con questo Le voglio significare che ,a volte, l’avversario politico è il suo miglior alleato .Prenda il caso del megaparcheggio . Lei sostiene che ha dato incarico al Dirigente del III settore per la stesura del bando . Ne prendo atto . Penso anche che Lei non l’abbia letto attentamente e che qualcosa le sia sfuggito nella lettura . Ma ciò non vuol dire che qualcun altro si sia potuto accorgere dello strafalcione commesso involontariamente dal Dirigente e che Le dia l’opportunità di provvedervi per tempo .E ciò perché è fuor di dubbio che la terminologia usata dal Dirigente e che riporto pedissequamente da adito a più interpretazioni e non sempre benevole:
VISTO che la partecipazione alla gara richiede l’osservanza di quanto segue :
“consentire la possibilità di partecipare alla gara per il servizio di cui all’oggetto, SOLAMENTE alle imprese abilitate ad effettuare attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate dei Comuni “.
Mi chiedo , poiché non esiste una legge che impone nello specifico questo vincolo assurdo , mi chiedo da chi ha preso lo spunto il Dirigente per scrivere quanto sopra?
Ed ancora , un atto del genere , non deve necessariamente passare al vaglio dell’Amministrazione prima di essere promulgato ?
E , sommessamente , Le chiedo non pensa anche Lei , sinceramente ,che quella clausola sia forzata nella forma e nella sostanza , divenendo foriera di interpretazioni equivoche ?Come vede quando l’opposizione è ben fatta può darLe una mano per correggere involontari errori .
Non solo, ma ho trovato molto interessante , in considerazione dell’urgenza da Lei impressa al bando , nelle more dell’espletamento della gara , concedere un’ulteriore proroga , ove possibile , e sempre a titolo oneroso, al precedente gestore , assicurando così la continuità del servizio .Per altro non dobbiamo mai dimenticare che il compito primario dei consiglieri in genere ed in particolare dell’opposizione è quello inerente l’attività di indirizzo e di controllo nell’interesse della collettività , e vale molto di più chi propone di chi ,supinamente, alza la mano senza rendersi conto del perché lo fa.
Infine ,caro Sindaco, Le voglio significare che la mia esperienza di insegnante, quel poco di cultura che sono riuscito a recepire ed il breve escursus di amministratore comunale , mi inducono alla riflessione e , in un momento di onestà intellettuale , capisco che amministrare significa prevalentemente avere consenso , ma non basta , perché serve collaborazione fattiva , attenta ai bisogni della collettività ,qualificata e disinteressata , senza , per altro , disdegnare l’avversario politico intelligente , dal quale , essendo di parte , può chiaramente recepire la Sua dirittura corretta di comportamento .
Felice Lopes
Fonti: "Giorgianni-Bruno. Cambiano i sindaci ma non la tipologia di risposte alle interrogazioni". E sul Gal preannuncia il ricorso all'autorità giudiziaria
Riceviamo dal consigliere Gesuele Fonti e pubblichiamo:
Il primo documento inserito all'interno della nota di Fonti si riferisce alla risposta ottenuta dal sindaco Giorgianni alla sua interrogazione sul GAL
Il secondo è un "documento campione" di quelle che erano le risposte alle interrogazioni da parte del sindaco.
Come anticipato, Fonti li invia per notare come non vi sia alcuna differenza nel modo di rispondere
A PROPOSITO DI GAL
ISOLE DI SICILIA, RICORDATE LA MIA INTERROGAZIONE…?
Con interrogazione del 5 ottobre 2012 inviata al Signor Sindaco di
Lipari chiedevo di conoscere:
1.
Chi ha disposto la
revoca della pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione
Siciliana Serie Concorsi e a chi corrisponde la Firma “ GAL Isole di Sicilia” e
se lo stesso soggetto era legittimato a firmare l’avviso di errata corrige;
2.
Di conoscere le
date di pubblicazione dei bandi all’Albo Pretorio – albo on linee con relativa
certificazione dell’attestazione da parte del responsabile dell’albo Pretorio
del Comune dell’avvenuta pubblicazione.
La presente riveste
carattere di urgenza e si chiede risposta scritta.
Ecco
cosa mi sono visto rispondere dopo ben 38 giorni, provate a trovare la
differenza tra le risposte che dava la passata Amministrazione alle interrogazioni
e quelle che da l’attuale.
In
ogni caso, considerato che non ho avuto compiuta risposta, neanche nella parte
che riguarda la pubblicazione del bando, sarò costretto a rivolgermi
all’autorità giudiziaria al fine di verificare eventuali irregolarità.
Fonti Gesuele (consigliere comunale)
L' ARPA, il CTU del tribunale e i carabinieri all'impianto di pre-trattamento liquami a Lipari
"Visita" stamani a Lipari all'impianto di pre-trattamento liquami di contrada Santa Caterina da parte di tecnici dell'Arpa e del CTU nominato dal tribunale di Barcellona.
Il sopralluogo seguirebbe l'emissione delle tre informazioni di garanzia emesse dalla Procura della Repubblica di Barcellona a carico dell'ex sindaco Mariano Bruno, del comandante-dirigente della polizia municipale Stefano Blasco e dell'ex dirigente Domenico Russo (gli ultimi due presenti stamani al sopralluogo). Per tutti e tre l’accusa è di omissione d’atti d’ufficio e getto pericoloso di cose.
Russo- già ai tempi dell'emissione dell'informazione di garanzia, da noi contattato- ebbe a sostenere che il suo coinvolgimento sarebbe destinato a cadere poichè l'indagine, alla quale hanno preso parte anche i carabinieri del NOE, sarebbe posteriore alla cessazione del suo incarico.
Stamani alla presenza anche dei carabinieri e del responsabile della ditta che si occupa della manutenzione dell'impianto, sono stati effettuati dei prelievi sia in ingresso che in uscita dalla struttura. Questa campionatura permetterà di dare delle risposte circa la funzionalità dell'impianto. C'è da dire, comunque, che, in genere, queste "visite" vengono effettuate periodicamente. I controlli si protrarranno per 24 ore e sino alla scadenza di queste nessuno può avere accesso alla struttura, presidiata da uomini dell'Arma.
L'impianto di Santa Caterina, la cui realizzazione risale agli anni '70, dovrebbe lasciare il posto al nuovo impianto di depurazione. Impianto sul quale si è aperta una vera e propria controversia su quella che dovrà essere la sua ubicazione . Contro il progetto per la realizzazione del nuovo depuratore nell'area di Canneto Dentro e di vasche a Sottomonastero e ad Canneto- Unci sono "scesi in campo" un consistente numero di cittadini delle zone limitrofe che, attraverso il Codacons, hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. Tribunale amministrativo che, con sentenza n. 5608/2012, in accoglimento dei ricorsi, ha annullato tutti gli atti ed i provvedimenti relativi alla realizzazione del depuratore di Canneto Dentro. Questa sentenza venne poi ribaltata dal Consiglio di Stato.
Nella foto: le auto dei carabinieri e dell'Arpa fermi davanti all'impianto. Nel video sottostante il momento in cui, effettuati i prelievi, i tecnici dell'ARPA lasciano la struttura
Un grazie particolare ad Isabella Libro per "l'opera di soccorso" prestataci
Il sopralluogo seguirebbe l'emissione delle tre informazioni di garanzia emesse dalla Procura della Repubblica di Barcellona a carico dell'ex sindaco Mariano Bruno, del comandante-dirigente della polizia municipale Stefano Blasco e dell'ex dirigente Domenico Russo (gli ultimi due presenti stamani al sopralluogo). Per tutti e tre l’accusa è di omissione d’atti d’ufficio e getto pericoloso di cose.
Russo- già ai tempi dell'emissione dell'informazione di garanzia, da noi contattato- ebbe a sostenere che il suo coinvolgimento sarebbe destinato a cadere poichè l'indagine, alla quale hanno preso parte anche i carabinieri del NOE, sarebbe posteriore alla cessazione del suo incarico.
Stamani alla presenza anche dei carabinieri e del responsabile della ditta che si occupa della manutenzione dell'impianto, sono stati effettuati dei prelievi sia in ingresso che in uscita dalla struttura. Questa campionatura permetterà di dare delle risposte circa la funzionalità dell'impianto. C'è da dire, comunque, che, in genere, queste "visite" vengono effettuate periodicamente. I controlli si protrarranno per 24 ore e sino alla scadenza di queste nessuno può avere accesso alla struttura, presidiata da uomini dell'Arma.
L'impianto di Santa Caterina, la cui realizzazione risale agli anni '70, dovrebbe lasciare il posto al nuovo impianto di depurazione. Impianto sul quale si è aperta una vera e propria controversia su quella che dovrà essere la sua ubicazione . Contro il progetto per la realizzazione del nuovo depuratore nell'area di Canneto Dentro e di vasche a Sottomonastero e ad Canneto- Unci sono "scesi in campo" un consistente numero di cittadini delle zone limitrofe che, attraverso il Codacons, hanno presentato ricorso al Tar del Lazio. Tribunale amministrativo che, con sentenza n. 5608/2012, in accoglimento dei ricorsi, ha annullato tutti gli atti ed i provvedimenti relativi alla realizzazione del depuratore di Canneto Dentro. Questa sentenza venne poi ribaltata dal Consiglio di Stato.
Nella foto: le auto dei carabinieri e dell'Arpa fermi davanti all'impianto. Nel video sottostante il momento in cui, effettuati i prelievi, i tecnici dell'ARPA lasciano la struttura
Un grazie particolare ad Isabella Libro per "l'opera di soccorso" prestataci
Comunicato Stampa. RANDAGISMO. PARTITA NELLE ISOLE EOLIE L'«OPERAZIONE LIPARI» DELL'ENPA
Una imponente attività di identificazione e di sterilizzazione dei cani e dei gatti dell'isola di Lipari (Messina) sarà effettuata nei prossimi giorni dall'Ente Nazionale Protezione Animali. Una squadra operativa e un veterinario dell'Enpa, dotati del mezzo di soccorso Isotta e della "cuccia mobile" Opel utilizzata come mezzo di appoggio, è partita oggi per l'isola, dove, per una decina di giorni, supporterà una massiccia attività di sterilizzazione e di identificazione dei cani e dei gatti, in collaborazione con le istituzioni locali e con l'associazione "Eolo a quattro zampe".
«Questa iniziativa dà una prova di grande civiltà e lungimiranza, affrontando l'annoso problema del randagismo con i mezzi più efficaci», commenta il responsabile dell'operazione Marco Bravi. «Ancora una volta – aggiunge Bravi – si dimostra che la tutela degli animali non dipende né dalle latitudini né dalle longitudini, ma soltanto dalla determinazione con cui le autorità, dando attuazione a quanto previsto dalla legge, si impegnano a risolvere i problemi. La Protezione Animali poi, dove c'è collaborazione, fa la sua parte con la passione, la disponibilità, la motivazione dei propri volontari, delle proprie Guardie Zoofile e dei propri veterinari». Insieme ai volontari, vanno a completare la squadra Enpa per l'operazione Lipari, il veterinario Meir Levy dell'Enpa di Perugia e il componente della Commissione Nazionale Guardie Zoofile Antonio Fasci
«Questa iniziativa dà una prova di grande civiltà e lungimiranza, affrontando l'annoso problema del randagismo con i mezzi più efficaci», commenta il responsabile dell'operazione Marco Bravi. «Ancora una volta – aggiunge Bravi – si dimostra che la tutela degli animali non dipende né dalle latitudini né dalle longitudini, ma soltanto dalla determinazione con cui le autorità, dando attuazione a quanto previsto dalla legge, si impegnano a risolvere i problemi. La Protezione Animali poi, dove c'è collaborazione, fa la sua parte con la passione, la disponibilità, la motivazione dei propri volontari, delle proprie Guardie Zoofile e dei propri veterinari». Insieme ai volontari, vanno a completare la squadra Enpa per l'operazione Lipari, il veterinario Meir Levy dell'Enpa di Perugia e il componente della Commissione Nazionale Guardie Zoofile Antonio Fasci
Megaparcheggio. Casilli in una interrogazione invita il sindaco a revocare l'attuale bando e si dia spazio alle imprese locali
Interrogazione del consigliere comunale Antonino Casilli:Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
Epc Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Dirigente del III° Settore
Al Dirigente del II° Settore
Al Segretario ComunaleParcheggio multipiano Lipari : INTERROGAZIONE
Non avevo pensato di addentrarmi in questa diatriba per tramite questo mezzo ma dopo le dichiarazioni del Sindaco il dovere di cittadino prima e di consigliere dopo mi obbligano a fare delle piccole precisazioni.Premesso che come ho dichiarato più volte anche in commissione sono favorevole a che si dia continuità alle attività lavorative;
che non bisogna perdere professionalità acquisite e/o Know-how ritenuto foriero di efficienza;che vi sono termini e condizioni da parte di un dirigente e/o di una amministrazione, di dare proroghe a dei servizi sulla scorta di risultati ottenuti e che non comportino impegni di spesa;
che tale struttura è un bene pubblico e come tale potrebbe essere gestito portando alle casse comunali introiti non indifferenti;
che si potrebbe pensare così come già più volte trattato all’affidamento del solo servizio di gestione, senza concedere la struttura a terzi così facendo si valorizza l’utilità sociale all’utilità manageriale ovvero il servizio- lavoro viene retribuito sulla percentuale di entrate con la conseguente economicità del servizio a favore della collettività e non dell’utile di impresa.Pur tuttavia il dirigente che ha facoltà di indire tutti i procedimenti per far funzionare detta struttura mette in essere delle azioni propedeutiche al caso, atti che devono prima di tutto rispecchiare leggi , e che le stesse a disposizione di un dirigente sono molteplici: se si vuole indire trattativa privata, procedura negoziata, affidamento diretto, bando pubblico, europeo ecc .ecc. ecc …
Gli strumenti sono tanti; se si decide però di fare una procedura negoziata bisogna stare attenti a garantire una partecipazione priva di interpretazioni che sono lontane dalla volontà del committente.Io sono sicuro che cosi non è stato ma altri potrebbero pensarlo, altrimenti si può fare AFFIDAMENTO DIRETTO senza creare confusioni e contese.
Questa precisazione al Sig. Sindaco che ho ascoltato nelle dichiarazioni fatte nella sua intervista sui siti , è senza polemica alcuna.Sig. Sindaco è vero che gli adempimenti come quelli in questione sono responsabilità del dirigente ma su rilevazione di qualche consigliere o ancora qualche cittadino si potrebbe accertare se vi sono verità come ad esempio le domande che adesso Le pongo:
• Quante ditte sono in condizioni e abilitate ad effettuare attività di accertamento dei tributi dei comuni ( quello che già è successo al comune di lipari con la società tibutitalia non insegna nulla???)
• Quante ditte hanno un fatturato globale per servizi identici nel 2009-2011 pari a euro 100.000,00?
• Quante ditte hanno un fatturato globale complessivo nel triennio pari ad euro 400.000,00?
• Quante ditte posseggono della capacità tecnica “ che dovrà avvenire mediante dichiarazione concernente……gestione parcheggi pubblici con un minimo di 200 posti auto, avvenuta nell’ultimo triennio…..dichiarazione proveniente da Enti Appaltanti con specifica del gradimento ecc. ecc. ecc.?
• Quante ditte possono avere certificazione bancaria e questa in particolare ben due?PRECISO INOLTRE CHE IL BANDO IN QUESTIONE DA 7 GIORNI DI TEMPO PER PRESENTARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DI CHE TRATTASI e che se si viene a conoscenza dello stesso il venerdì i giorni utili diventano 4
In un momento come questo in cui si chiedono ai cittadini sacrifici per la gestione dell’Ente, potremmo, come fanno altri comuni, riscuotere direttamente nelle casse comunali;
cosi facendo non ci si imbatterà in lunghe diatribe per la riscossione dei crediti vedi TASSA DI SBARCO (LE COMPAGNIE ABILITATE ALLA RISCOSSIONE NON HANNO ANCORA VERSATO ALLE CASSE COMUNALI QUANTO IN LORO POSSESSO), PROCEDURA FALLIMENTARE TRIBUTITALIA (SIAMO STATI MESSI AL CHIROGRAFARIO PER 279.000,00 CHISSA' SE PRENDEREMO MAI TALE SOMMA) .
Sono sempre stato contrario ad affidare all’esterno i servizi di riscossione; le leggi sono così farraginose che alla fine dopo anni di contenziosi si rischia di non incassare quanto pagato dal cittadino.
Sig. Sindaco sono sicuro che Lei darà un forte segnale per cessare questo dibattito nel revocare il bando in questione e favorire nei termini e modi di legge imprese locali oggi in difficoltà economiche dovute dalla carenza di lavoro e mortificate dalla crisi economica che in questi giorni sempre più si mostra anche nel nostro paese.
Con osservanza
Antonino Casilli
Epc Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Dirigente del III° Settore
Al Dirigente del II° Settore
Al Segretario ComunaleParcheggio multipiano Lipari : INTERROGAZIONE
Non avevo pensato di addentrarmi in questa diatriba per tramite questo mezzo ma dopo le dichiarazioni del Sindaco il dovere di cittadino prima e di consigliere dopo mi obbligano a fare delle piccole precisazioni.Premesso che come ho dichiarato più volte anche in commissione sono favorevole a che si dia continuità alle attività lavorative;
che non bisogna perdere professionalità acquisite e/o Know-how ritenuto foriero di efficienza;che vi sono termini e condizioni da parte di un dirigente e/o di una amministrazione, di dare proroghe a dei servizi sulla scorta di risultati ottenuti e che non comportino impegni di spesa;
che tale struttura è un bene pubblico e come tale potrebbe essere gestito portando alle casse comunali introiti non indifferenti;
che si potrebbe pensare così come già più volte trattato all’affidamento del solo servizio di gestione, senza concedere la struttura a terzi così facendo si valorizza l’utilità sociale all’utilità manageriale ovvero il servizio- lavoro viene retribuito sulla percentuale di entrate con la conseguente economicità del servizio a favore della collettività e non dell’utile di impresa.Pur tuttavia il dirigente che ha facoltà di indire tutti i procedimenti per far funzionare detta struttura mette in essere delle azioni propedeutiche al caso, atti che devono prima di tutto rispecchiare leggi , e che le stesse a disposizione di un dirigente sono molteplici: se si vuole indire trattativa privata, procedura negoziata, affidamento diretto, bando pubblico, europeo ecc .ecc. ecc …
Gli strumenti sono tanti; se si decide però di fare una procedura negoziata bisogna stare attenti a garantire una partecipazione priva di interpretazioni che sono lontane dalla volontà del committente.Io sono sicuro che cosi non è stato ma altri potrebbero pensarlo, altrimenti si può fare AFFIDAMENTO DIRETTO senza creare confusioni e contese.
Questa precisazione al Sig. Sindaco che ho ascoltato nelle dichiarazioni fatte nella sua intervista sui siti , è senza polemica alcuna.Sig. Sindaco è vero che gli adempimenti come quelli in questione sono responsabilità del dirigente ma su rilevazione di qualche consigliere o ancora qualche cittadino si potrebbe accertare se vi sono verità come ad esempio le domande che adesso Le pongo:
• Quante ditte sono in condizioni e abilitate ad effettuare attività di accertamento dei tributi dei comuni ( quello che già è successo al comune di lipari con la società tibutitalia non insegna nulla???)
• Quante ditte hanno un fatturato globale per servizi identici nel 2009-2011 pari a euro 100.000,00?
• Quante ditte hanno un fatturato globale complessivo nel triennio pari ad euro 400.000,00?
• Quante ditte posseggono della capacità tecnica “ che dovrà avvenire mediante dichiarazione concernente……gestione parcheggi pubblici con un minimo di 200 posti auto, avvenuta nell’ultimo triennio…..dichiarazione proveniente da Enti Appaltanti con specifica del gradimento ecc. ecc. ecc.?
• Quante ditte possono avere certificazione bancaria e questa in particolare ben due?PRECISO INOLTRE CHE IL BANDO IN QUESTIONE DA 7 GIORNI DI TEMPO PER PRESENTARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE DI CHE TRATTASI e che se si viene a conoscenza dello stesso il venerdì i giorni utili diventano 4
In un momento come questo in cui si chiedono ai cittadini sacrifici per la gestione dell’Ente, potremmo, come fanno altri comuni, riscuotere direttamente nelle casse comunali;
cosi facendo non ci si imbatterà in lunghe diatribe per la riscossione dei crediti vedi TASSA DI SBARCO (LE COMPAGNIE ABILITATE ALLA RISCOSSIONE NON HANNO ANCORA VERSATO ALLE CASSE COMUNALI QUANTO IN LORO POSSESSO), PROCEDURA FALLIMENTARE TRIBUTITALIA (SIAMO STATI MESSI AL CHIROGRAFARIO PER 279.000,00 CHISSA' SE PRENDEREMO MAI TALE SOMMA) .
Sono sempre stato contrario ad affidare all’esterno i servizi di riscossione; le leggi sono così farraginose che alla fine dopo anni di contenziosi si rischia di non incassare quanto pagato dal cittadino.
Sig. Sindaco sono sicuro che Lei darà un forte segnale per cessare questo dibattito nel revocare il bando in questione e favorire nei termini e modi di legge imprese locali oggi in difficoltà economiche dovute dalla carenza di lavoro e mortificate dalla crisi economica che in questi giorni sempre più si mostra anche nel nostro paese.
Con osservanza
Antonino Casilli
Rubrica "pausa caffè" : Il sito del comune di Lipari è a norma?" di Daniele Corrieri.
Pausa Caffè per stare svegli!
Il sito del Comune di Lipari? www.comunedilipari.it è a norma?
Guardando la linea guida per i siti della Pubblica Amministrazione e nel leggerla e facendo riferimento all’art 4 della direttiva 8/09 del Ministro per la pubblica istruzione direi di no. Perché?
I principi generali non sarebbero rispettati, i moduli e le query non rispettano la trasparenza, l’offerta delle informazioni on-line non è conforme alle normative vigenti, il “Codice dell’Amministrazione Digitale sembra assente, viola la norma dell’accessibilità della legge 9 gennaio 2004, n. 4 legge Stanca o meglio specificata accesso per soggetti disabili che necessitano di tecnologia assistita o configurazioni particolari;
la carta europea per i diritti del cittadino nella Società d’informazione e della conoscenza latita, manca di certezza del trattamento della privacy, (vedi come esempio segnalazioni disservizi marittimi), la tabella e la normativa regionale L.R. del 3 maggio 2001, 2006 e LR del 27 aprile 1999, n° 10 non è rispettata, i livelli di interattività e della trasparenza sono insufficienti, gli interventi fatti nell’ultimo semestre al sito non rispettano lo “sviluppo e la gestione dei siti della pubblica amministrazione;
i contenuti e relative migrazioni come previsto dall’art 5 della direttiva n°8/2009 non sono stati applicati. La cosa più eclatante è che la Direttiva 8/2009 sancisce nelle premesse l’ambito dell’applicazione e l’obbligatorietà dell’iscrizione del dominio .. gov.it che certifica l’appartenenza di un sito di pubblica amministrazione.
Mancherebbero contenuti che rispettino il Decreto Legislativo 150/2009, mancherebbero una serie di norme legislative, il copyright dov’è?, le regole del download dove sono?.
Adesso arriva il bello: l'articolo 54 , comma 1 del decreto legislativo 7 marzo 2005, recante “codice di amministrazione digitale”, riporta che per i bandi devono essere pubblicati i seguenti punti: breve testo esplicativo, tipologia del bando, ufficio di riferimento, link al testo del bando, avvisi, esito e dove ritenuto significativo, riportarlo anche su home page, e pagina bandi.
Ogni sito della P. A. deve avere: un responsabile accesso informatico, un responsabile accesso sistemi informativi, un capo ufficio stampa, un responsabile dei contenuti, un responsabile relazioni col pubblico. Mi fermo qui.
Domanda finale: ma se il sito del Comune non è a norma, bandi, delibere e quant’altro hanno validità di pubblicazione?
Saluti a tutti e buon lavoro.
Daniele Corrieri
NOTA DEL DIRETTORE - Ovviamente eolienews mette a disposizione di chi volesse replicare ai quesiti posti o procedere a smentite, analogo spazio
Pallavolo. Domenica al via il campionato di serie D femminile
(Patrizia Lo Surdo) Il vento di scirocco non ha permesso che si svolgesse la partita di ritorno tra l'Hotel Cutimare e I Pip Volley di Gioiosa Marea per le qualificazioni della Coppa Trinacria; si attende di sapere dalla Federazione quando sarà predisposto il recupero.
Domenica invece prenderà il via il campionato di serie D con esordio a Messina contro Ads Sport1.
L’Eolian-Romagnola Federica Ristuccia torna sul podio.
Dopo un 2011/2012 costellato da infortuni e tanti problemi di salute, si riparte dallo splendido stage di Lipari a giugno, tanti allenamenti e tanti sacrifici. Il 2012/2013 inizia con il trofeo Romagna a Lugo ed il Sankaku a Bergamo, con un buon 5 posto ed una buona partecipazione che anche se non ha portato risultati ha visto un miglioramento, considerando anche la levatura dei partecipanti.
Domenica 11.11.2012 al Memorial Giovagnotti a Bologna un 2 posto nella categoria cadetti 70 kg. ad un passo dall’oro.
La stagione prosegue intensamente con tanti appuntamenti per i ragazzi del judo, tanto impegno, sacrifici ma divertendosi!
Etna, eruzioni in arrivo?
A differenza del Vesuvio, l’Etna non è un vulcano esplosivo. Ciò nonostante, non ci si può permettere di restare tranquilli. La natura è imprevedibile. Si sa. La sua pericolosità per un’eventuale eruzione non è scongiurata. E potrebbe recare danni incalcolabili soprattutto se le bocche si aprissero sul versante in cui sono situati i centri più densamente abitati.
Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha pensato di accertarsi sulla probabilità che qualche bocca possa aprirsi in un determinato punto. Ha quindi realizzato una mappa di suscettività vulcanica e ha indicato la probabilità dell’apertura di nuove bocche eruttive laterali, le più pericolose per i centri abitati.
Ha studiato le fessure verificatesi nell’arco degli ultimi 2000 anni, le faglie, da cui può fuoriuscire lava, i dicchi, che è lava divenuta roccia, per poter comprendere come accade lo spostamento del magma dalla profondità verso la superficie e dalla conduttura centrale verso le bocche laterali.
La più alta probabilità dell’apertura di nuove bocche eruttive laterali è stata individuata lungo le fratture indirizzate verso nord-sud, a circa 2000 m sul livello del mare, che passano per il cratere posto sulla sommità. Ma altrettante elevate probabilità di apertura di nuove bocche eruttive sono state sottolineate con direzione nord-est, est-nord-est, sui 400 metri sul livello del mare. Zone più sicure sono ritenute l’area superiore dell’Etna, con la parte occidentale della faglia Pernicana e la parte nord della faglia Ragalna.
E’ auspicabile che le autorità preposte alla pianificazione del territorio prendano in giusta considerazione questa mappa per prevenire distruzione e morte, conseguenza sicura di eventuali eruzioni. Prima che sia troppo tardi.
Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha pensato di accertarsi sulla probabilità che qualche bocca possa aprirsi in un determinato punto. Ha quindi realizzato una mappa di suscettività vulcanica e ha indicato la probabilità dell’apertura di nuove bocche eruttive laterali, le più pericolose per i centri abitati.
Ha studiato le fessure verificatesi nell’arco degli ultimi 2000 anni, le faglie, da cui può fuoriuscire lava, i dicchi, che è lava divenuta roccia, per poter comprendere come accade lo spostamento del magma dalla profondità verso la superficie e dalla conduttura centrale verso le bocche laterali.
La più alta probabilità dell’apertura di nuove bocche eruttive laterali è stata individuata lungo le fratture indirizzate verso nord-sud, a circa 2000 m sul livello del mare, che passano per il cratere posto sulla sommità. Ma altrettante elevate probabilità di apertura di nuove bocche eruttive sono state sottolineate con direzione nord-est, est-nord-est, sui 400 metri sul livello del mare. Zone più sicure sono ritenute l’area superiore dell’Etna, con la parte occidentale della faglia Pernicana e la parte nord della faglia Ragalna.
E’ auspicabile che le autorità preposte alla pianificazione del territorio prendano in giusta considerazione questa mappa per prevenire distruzione e morte, conseguenza sicura di eventuali eruzioni. Prima che sia troppo tardi.
Ci vogliono naso e lumi per capire il web? (di Daniele Corrieri)
Sembrerebbe che l’intervista di ieri fatta al nostro Sindaco abbia scatenato l’ira dei web e l’ira dei Sindaci vicini alla nostra Isola. La cosa più strana giusto o sbagliata è che nessuno della maggioranza sia intervenuto a favore del Sindaco Giorgianni.
A questo punto esprimo la mia solidarietà al nostro Sindaco lasciato da solo. C’è anche da dire che i blog e i media locali da qualche tempo oltre a fare cronaca politichese riescono delle volte a sollevare i polveroni o ricerca di trasparenza. Invito senza alcun modo di criticare il “fare” del nostro Sindaco a capire perché ciò accade, anche perché a prescindere la malafede che lui ha riscontrato (dove?) che tutto ciò è una novità e che la gente interagisce on-line nel bene e nel male.
La differenza con la passata legislatura? Prima scrivevano in solitudine con interrogazioni e lettere i Consiglieri Lauria e Sabatini senza raccogliere risultati, adesso scrivono e dialogano dei vari problemi del territorio i cittadini Eoliani.
Faccio presente al Sindaco che circa un anno fa su una mia nota dichiarò: “non seguo internet e non sono pratico di blog” che ci sono parecchi blog dedicati alle Eolie e con iscritti del nostro territorio, iscritti che vanno dai 250 a 1380 per blog (facebook), che sdoppiando i nomi saranno circa un 1800 cittadini Eoliani, senza considerare altri blog su Salina con un numero di oltre 4900 iscritti che ovviamente includono parecchi iscritti fuori del comprensorio delle isole eolie. Che fare?
Ritengo che il Sindaco abbia degli addetti alla comunicazione e persone di fiducia che possono contribuire a far si che i cittadini nel bene e nel male abbiano delle risposte. Non definirei ciò un’operazione di trasparenza, ma un modo di interagire con i cittadini. Alla fin fine caro Sindaco non tutti fanno politica e sicuramente spesso cerchiamo risposte dalla politica. Con l’occasione esprimo anche ai lavoratori (a breve ex) del Megaparcheggio la mia totale solidarietà essendo che nessuno abbia scritto un rigo su di loro. Lasciati da soli anche da Lei signor Sindaco. Ci vogliono naso e lumi per capire certe cose?
Daniele Corrieri
Daniele Corrieri
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