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lunedì 20 maggio 2013
Lipari: E' tripudio juventino (7° ed ultimo gruppo di foto della redazione)
N.B. Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra. Tutte le foto sono su un album di facebook a questo link https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10201247920061730.1073741836.1283460370&type=1
La dottoressa Spinella sollecita convocazione cda e comitato tecnico Distretto Turistico Isole ed Arcipelaghi di Sicilia
Al presidente del
Distretto Turistico Isole ed Arcipelaghi di Sicilia
rag. Marco Giorgianni
dott. Christian Del
Bono
presidente@eoliehotel.com
Lipari, 20 Maggio
2013
Oggetto: Bando - DISTRETTO
TURISTICO ISOLE ED ARCIPELAGHI DI
SICILIA,
PO FESR Sicilia 2007/2013 Obiettivo Operativo 3.3.3 Linea di
intervento 3.3.3.A., Attività C): Azioni di rafforzamento delle attività di
pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei
progetti di sviluppo turistico
Vista la
pubblicazione sulla GURS N. 17 DEL 05/04/2013 del bando in oggetto,
Visti gli Obiettivi del bando:
incremento delle presenze, dei pernottamenti e della spesa media pro-capite da
conseguire attraverso azioni di marketing, promozione e commercializzazione dei
servizi sul territorio,
Da perseguire attraverso iniziative che assicurino:1. caratteristiche dimensionali su scala distrettuale;
2. riferimenti circostanziati e concreti del contesto logistico, temporale, economico e di contenuti;
3. alto livello di integrazione della filiera;
4. adeguata e documentata valutazione della domanda;
5. coerenza con i documenti di programmazione regionale.
E che si distinguano in:
a. Progetti Specifici su scala distrettuale;
b. Progetti interdistrettuali;
c. Progetti inerenti azioni di sistema
Vista la scadenza del bando, fissata per il 03 luglio 2013
Conoscendo i tempi logistici ed
organizzativi del Cda e del Comitato tecnico per la coordinazione di azioni di
progettazione
La sottoscritta Anna Maria Paola Spinella, membro
del comitato tecnico del Distretto Turistico Isole ed arcipelaghi di Sicilia, non
avendo fino ad oggi ricevuto, convocazione del comitato stesso, sollecita le SS LL affinché venga organizzata, nel più breve
tempo possibile, una riunione operativa,
finalizzata a prendere in esame il bando
in oggetto e a programmare relativi interventi
Distinti Saluti
Anna
M. P. Spinella
Lipari: E' tripudio juventino (7° gruppo di foto)
N.B. Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra. Ed ancora a pubblicazione conclusa le caricheremo su un apposito album di facebook.
In serata vi proporremo un video relativo alla parte della sfilata effettuata a Canneto
In serata vi proporremo un video relativo alla parte della sfilata effettuata a Canneto
Chiarimenti sull'obbligo di DVR per tutte le attivitá commerciali (di Bartolo Profilio)
Dal 1 Giugno 2013 diventa obbligatorio per le aziende dotarsi di Documento di Valutazione dei Rischi o DVR (non si può più utilizzare l'autodichiarazione del datore di lavoro).
Per aziende fino a 10 dipendenti, tale documento si può redigere con "procedure standardizzate".
Le procedure standardizzate sono modelli di riferimento per effettuare la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, al fine di individuare le misure di prevenzione e protezione più opportune ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
Tutti i datori di lavoro di aziende che occupano fino a 10 lavoratori (art. 29, comma 5, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81).
Tutti i datori di lavoro di aziende che occupano fino a 50 lavoratori (art. 29, comma 5, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) con le eccezioni di cui all'art. 29, comma 7, D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
I liberi professionisti senza collaboratori non sono soggetti ad obbligo di DVR.
Per omessa redazione del DVR: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da € 2.500 a € 6.400. La pena è aumentata a 4/8 mesi nelle aziende a rischio di incidente rilevante e con l`esposizione a rischi biologici, cancerogeni/mutageni, atmosfere esplosive;
Per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione delle misure ritenute opportune al fine di garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, misure di prevenzione e protezione, dispositivi di protezione individuale, procedure sulle misure da adottare e distribuzione dei compiti e delle responsabilità: ammenda da € 2.000 a € 4.000;
Per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione sulla relazione della valutazione di tutti i rischi, l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici o richiedono riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza ed adeguata formazione: ammenda da € 1.000 a € 2.000.
Il DVR può essere redatto da chiunque, ma la responsabilità è esclusivamente del datore di lavoro che firma il documento.
Il DVR può essere redatto da chiunque, ma la responsabilità è esclusivamente del datore di lavoro che firma il documento.
Pertanto è opportuno farsi supportare da uno specialista del settore per la redazione di un DVR corretto e completo (altrimenti si rischia una sanzione).
I costi medi per la redazione di un DVR per un'azienda "tipo" (3-4 dipendenti senza rischi specifici) sono (sul territorio siciliano) pari a 300/400 €. (Dipendono dalla complessità dei cicli lavorativi dell'azienda specifica).
Il professionista deve recarsi nel sito produttivo dell'azienda per reperire e visionare tutti i documenti utili alla redazione del DVR, al quale deve allegare una pianta dei locali, percui diffidate da chi vi vuole vendere un "DVR online"!
Per altre info potete contattarmi al 3382129576 o inviando una mail a bprofilio@icloud.com.
Geom. Bartolo ProfilioPer altre info potete contattarmi al 3382129576 o inviando una mail a bprofilio@icloud.com.
Lipari: E' tripudio juventino (6° gruppo di foto)
In serata vi proporremo un video relativo alla parte della sfilata effettuata a Canneto
Isole di Sicilia, a rischio 5 mln di investimenti per il turismo (di Veronica Pollicino)
Hanno le mani legate gli imprenditori delle isole di Sicilia ancora in attesa di comunicazioni da parte della Regione sulle graduatorie del "Bando Turismo Isole Minori"che stanzierebbe fondi per investimenti dell'importo di 13.398.978,23 euro.
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta il 4 febbraio 2011, con scadenza iniziale prevista per il 29 ottobre 2011, poi prorogata al 9 gennaio 2012 con decreto dirigenziale del 19 ottobre 2011. Per partecipare al bando, le imprese turistiche dovevano rinunciare, come in effetti hanno fatto, a partecipare al bando aperto a tutto il territorio regionale, a valere sulla stessa linea di intervento, approvato il 20 gennaio 2011.
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta il 4 febbraio 2011, con scadenza iniziale prevista per il 29 ottobre 2011, poi prorogata al 9 gennaio 2012 con decreto dirigenziale del 19 ottobre 2011. Per partecipare al bando, le imprese turistiche dovevano rinunciare, come in effetti hanno fatto, a partecipare al bando aperto a tutto il territorio regionale, a valere sulla stessa linea di intervento, approvato il 20 gennaio 2011.
È passato oltre un anno ed "e sconfortante rilevare che la Regione non abbia inviato ancora alcuna informazione alle aziende dei territori considerati, che hanno predisposto e presentato le richieste dei programmi di investimento, così come stabilito dal bando”, ha dichiarato Vincenzo Brignone, imprenditore di Lampedusa e consigliere di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo. “Ad oggi non abbiamo ricevuto né la nota di ammissibilità nei trenta giorni, né la pubblicazione in GURS della graduatoria nei centoventi giorni”. “Considerato che l’articolo 10 del bando non consente di avviare l’investimento prima della comunicazione di ammissibilità di massima, cosa che sarebbe dovuta avvenire entro l’8 febbraio 2012”, ha aggiunto Ornella Laneri, presidente di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo, “appare evidente che le aziende che hanno presentato istanza subiscono un grave danno poiché non possono, neanche a proprio rischio e spese, avviare l’investimento pur avendo già pagato gli oneri di concessione edilizia”.
“Considerato che il bando aveva come finalità di aiutare le imprese turistiche delle Isole Pelagie interessate dalle note vicende migratorie dei paesi del nord Africa”, ha chiarito Brignone, “e che il settore turistico ha la necessità di evolversi rapidamente per rispondere alle esigenti richieste dei turisti, appare chiaro lo stato di difficoltà in cui si trovano le aziende in attesa dell’esito della loro istanza di partecipazione”. “Desideriamo conoscere”, ha infine concluso il consigliere, “quali siano i tempi ancora necessari per completare l’iter istruttorio delle pratiche, atteso che il comparto turistico non può e non deve essere penalizzato dalle inerzie amministrative che caratterizzano, ormai da anni, gli indirizzi della politica Regionale”.
Una sconfitta e un pareggio in trasferta per le due formazioni eoliane di tennis
Prosegue con un buon pareggio esterno l’avventura dello Snoopy Club “B” nel campionato di promozione. La formazione eoliana ha impattato per 2-2 in quel di Messina contro la formazione locale del “Tennis Vela”. Gli incontri si sono disputati su campi in terra rossa. I due successi portano la firma del capitano Francesco Finocchiaro e di Giuseppe Famularo che ancora una volta si conferma un “ammazza grandi” e batte un avversario di due categorie superiori rifilandogli addirittura un 6-0 6-0 che non ammette repliche. Sfortunati i restanti incontri che anche a causa dell’infortunio di Nino Lo Rizio e dell’indisponibilità di Mauro Bellino sono stati ad appannaggio degli avversari.
Netta sconfitta invece per lo Snoopy Club “A” che cede per 4-0 sui campi del Venetico testa di serie del girone. Nulla da fare per i ragazzi di capitan La Rosa che lottano al meglio delle loro possibilità ma sono costretti a cedere ad avversari di categoria superiore. Purtroppo l’impossibilità di disputare tornei durante l’anno (il che comporterebbe il viaggiare tutti i giorni per trasferirsi sulla terra “ferma” siciliana) costituisce un handicap per i tennisti eoliani che peccano spesso di esperienza nonostante le indubbie qualità sportive.
Netta sconfitta invece per lo Snoopy Club “A” che cede per 4-0 sui campi del Venetico testa di serie del girone. Nulla da fare per i ragazzi di capitan La Rosa che lottano al meglio delle loro possibilità ma sono costretti a cedere ad avversari di categoria superiore. Purtroppo l’impossibilità di disputare tornei durante l’anno (il che comporterebbe il viaggiare tutti i giorni per trasferirsi sulla terra “ferma” siciliana) costituisce un handicap per i tennisti eoliani che peccano spesso di esperienza nonostante le indubbie qualità sportive.
Ora per lo Snoopy Club “B” domenica 26 Maggio è previsto un turno di riposo mentre lo Snoopy Club “A” avrà subito la possibilità di riscattarsi giocando in casa contro la formazione dello “Sporting Club”. L’incontro si terra come al solito ai campetti da tennis in via Falcone e Borsellino alle 10 di domenica mattina.
Attualmente al circolo tennistico di Lipari si sta disputando un torneo a coppie fisse che prevede per ogni incontro due singolari ed un doppio. Giovedì alle 21 è prevista la finale per il terzo posto mentre venerdì alle 16 quella del primo posto che vedrà opposte le coppie favorite del torneo La Rosa – Di Maggio e Famularo – Lo Rizio con i secondi leggermente favoriti sui primi. Tutti gli amanti del tennis sono invitati ad assistere agli incontri. Buon tennis a tutti !
Attualmente al circolo tennistico di Lipari si sta disputando un torneo a coppie fisse che prevede per ogni incontro due singolari ed un doppio. Giovedì alle 21 è prevista la finale per il terzo posto mentre venerdì alle 16 quella del primo posto che vedrà opposte le coppie favorite del torneo La Rosa – Di Maggio e Famularo – Lo Rizio con i secondi leggermente favoriti sui primi. Tutti gli amanti del tennis sono invitati ad assistere agli incontri. Buon tennis a tutti !
Lipari: E' tripudio juventino (5° gruppo di foto)
N.B. Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra. Ed ancora a pubblicazione conclusa le caricheremo su un apposito album di facebook
Lipari: E' tripudio juventino (4° gruppo di foto)
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Più che forum un piano di azione condiviso con i vari siti Unesco
Il termine "forum per il turismo" mi ha incuriosito. A questo termine su internet non e' associato proprio nulla.
Nel contempo pero' ho trovato un termine che mi "piace".... "Forum partecipativo locale" che si poneva come obiettivo la redazione di un "Piano di azione sul turismo integrato"(integrated tourism action plans),lo scopo finale del progetto era la candidatura alla rete EDEN (European Deastinations of Excellence), acronimo di Destinazioni Europee di Eccellenza.
Questo articolo mi ha fatto venire in mente una idea che butto li!!!
Noi abbiamo un management plan che e' il Piano di Gestione UNESCO. Come Noi tanti paesi nazionali ed internazionali sono dotati dello stesso strumento di pianificazione e di programmazione che tutela il loro patrimonio naturalistico, storico e culturale.
Quindi punti in comune e sinergie di intento nel metodo di creare sviluppo dove l'aspetto dell'ambiente, della cultura e della storia sono la base di ogni piano.
Andiamo alla proposta: un Piano di Azione condivido tra siti UNESCO. Il risultato la creazione di una offerta turistica (es. a tappe, o Dolomiti /Eolie etc etc) che unisca luoghi, culture, storia, bellezze naturali etc etc...
E' una idea che deve essere sviluppata da chi fa turismo di mestiere (associazione di categoria, operatori,agenzie specializzate etc etc).
Dall'articolo pubblicato sui giornali non ho ben capito quale tipologia di forum immaginiamo. Questa volta non ho visto interviste rilasciate, quindi deduco nessun progetto internazionali in corso. Spero che oltre quello che leggo (sempre le stesse parole) programmazione, prodotto, mercato, brand ci sia qualcos'altro!! Mica stiamo predisponendo un business plan....
Ps: certo che se avessimo il parco e le riserve marine allora sai quanti altri piani di azione condivisi!!
Angelo Sidoti
Nel contempo pero' ho trovato un termine che mi "piace".... "Forum partecipativo locale" che si poneva come obiettivo la redazione di un "Piano di azione sul turismo integrato"(integrated tourism action plans),lo scopo finale del progetto era la candidatura alla rete EDEN (European Deastinations of Excellence), acronimo di Destinazioni Europee di Eccellenza.
Questo articolo mi ha fatto venire in mente una idea che butto li!!!
Noi abbiamo un management plan che e' il Piano di Gestione UNESCO. Come Noi tanti paesi nazionali ed internazionali sono dotati dello stesso strumento di pianificazione e di programmazione che tutela il loro patrimonio naturalistico, storico e culturale.
Quindi punti in comune e sinergie di intento nel metodo di creare sviluppo dove l'aspetto dell'ambiente, della cultura e della storia sono la base di ogni piano.
Andiamo alla proposta: un Piano di Azione condivido tra siti UNESCO. Il risultato la creazione di una offerta turistica (es. a tappe, o Dolomiti /Eolie etc etc) che unisca luoghi, culture, storia, bellezze naturali etc etc...
E' una idea che deve essere sviluppata da chi fa turismo di mestiere (associazione di categoria, operatori,agenzie specializzate etc etc).
Dall'articolo pubblicato sui giornali non ho ben capito quale tipologia di forum immaginiamo. Questa volta non ho visto interviste rilasciate, quindi deduco nessun progetto internazionali in corso. Spero che oltre quello che leggo (sempre le stesse parole) programmazione, prodotto, mercato, brand ci sia qualcos'altro!! Mica stiamo predisponendo un business plan....
Ps: certo che se avessimo il parco e le riserve marine allora sai quanti altri piani di azione condivisi!!
Angelo Sidoti
Lipari: E' tripudio juventino
Lipari: E' stato tripudio juventino. Il corteo si è formato a Sottomonastero e, dopo aver percorso, per ben due volte il centro storico di Lipari, ha puntato su Canneto dove abbiamo realizzato un video di circa dieci minuti.
Il corteo ha fatto poi ritorno a Lipari per una "puntatina" a Marina Corta
Al di la della diversa "fede sportiva" del direttore di questo giornale, per dovere di cronaca e per rispetto e stima per i tanti amici juventini abbiamo dedicato e dedicheremo ancora ampio spazio all'evento. Sia a livello fotografico che video
Il corteo ha fatto poi ritorno a Lipari per una "puntatina" a Marina Corta
Al di la della diversa "fede sportiva" del direttore di questo giornale, per dovere di cronaca e per rispetto e stima per i tanti amici juventini abbiamo dedicato e dedicheremo ancora ampio spazio all'evento. Sia a livello fotografico che video
domenica 19 maggio 2013
Fiocco azzurro in casa Saia-Andaloro
E' venuto alla luce presso l'ospedale di Milazzo alle ore 20 e 30 il piccolo
Il bimbo pesa Kg. 2,550
Al piccolo l'augurio di una vita ricca di serenità, gioia, soddisfazione e felicità.
Ai neo genitori un forte abbraccio e le nostre felicitazioni.
Felicitazioni anche ai nonni Gioacchino e Caterina, Felice ed Adriana, alle zie, al cuginetto Samuel e ai parenti tutti.
Felice Antonio Saia,
figlio di Pietro e di Mariangela Andaloro. Il bimbo pesa Kg. 2,550
Al piccolo l'augurio di una vita ricca di serenità, gioia, soddisfazione e felicità.
Ai neo genitori un forte abbraccio e le nostre felicitazioni.
Felicitazioni anche ai nonni Gioacchino e Caterina, Felice ed Adriana, alle zie, al cuginetto Samuel e ai parenti tutti.
Lipari: E' tripudio juventino (3° gruppo di foto)
N.B. Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra. Ed ancora a pubblicazione conclusa le caricheremo su un apposito album di facebook
Lami: Sopralluogo dell'assessore Sardella, dell'ispettore Portelli e di Iacono della squadra comunale di Pronto Intervento
Fumi ed incendi nella ex discarica di Lami-Malopasso. L'assessore Giovanni Sardella, accompagnato dall'ispettore Agostino Portelli e dal componente della squadra di Pronto intervento
Gaetano Iacono , oggi pomeriggio ha effettuato un sopralluogo di oltre due ore all'interno del sito. Dapprima, sin dove è stato possibile arrivare con il fuoristrada della Protezione poi, essendosi creati, veri e propri canyon intransitabili, a piedi sino in vetta.
Si è potuto così prendere atto della reale situazione in cui versa l'ex discarica (chiusa dal 2007 e che la Regione non ha provveduto a bonificare) e, principalmente, si è cercato di monitorare la denunciata fuoriuscita di fumi dovuti al processo di autocombustione tra i materiali presenti in discarica. Nello stesso tempo si è cercato di capire come e, in che modo, la fuoriuscita di fumi possa essere collegata agli incendi di questi giorni. La prima impressione è che i fumi c'entrino ben poco.
In ogni caso- ci ha detto l'assessore Sardella- che abbiamo incrociato al termine del sopralluogo, il sito va messo in sicurezza e bonificato e già da domani mi attiverò per questo presso i competenti organismi". Nel frattempo è stato deciso che, nei prossimi giorni, sarà effettuato qualche intervento con la pala meccanica del comune. In particolare in quelle parti che, in questi anni, sono state oggetto di deposito indiscriminato da parte di abusivi di materiale di ogni genere (ivi compresa la carcassa di un delfino).
A conclusione del sopralluogo si è provveduto a chiudere il cancello d'accesso che era stato forzato dai soliti ignoti.
Gaetano Iacono , oggi pomeriggio ha effettuato un sopralluogo di oltre due ore all'interno del sito. Dapprima, sin dove è stato possibile arrivare con il fuoristrada della Protezione poi, essendosi creati, veri e propri canyon intransitabili, a piedi sino in vetta.
Si è potuto così prendere atto della reale situazione in cui versa l'ex discarica (chiusa dal 2007 e che la Regione non ha provveduto a bonificare) e, principalmente, si è cercato di monitorare la denunciata fuoriuscita di fumi dovuti al processo di autocombustione tra i materiali presenti in discarica. Nello stesso tempo si è cercato di capire come e, in che modo, la fuoriuscita di fumi possa essere collegata agli incendi di questi giorni. La prima impressione è che i fumi c'entrino ben poco.
In ogni caso- ci ha detto l'assessore Sardella- che abbiamo incrociato al termine del sopralluogo, il sito va messo in sicurezza e bonificato e già da domani mi attiverò per questo presso i competenti organismi". Nel frattempo è stato deciso che, nei prossimi giorni, sarà effettuato qualche intervento con la pala meccanica del comune. In particolare in quelle parti che, in questi anni, sono state oggetto di deposito indiscriminato da parte di abusivi di materiale di ogni genere (ivi compresa la carcassa di un delfino).
A conclusione del sopralluogo si è provveduto a chiudere il cancello d'accesso che era stato forzato dai soliti ignoti.
Lipari: E' tripudio juventino (2° gruppo di foto)
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Lipari: E' tripudio juventino (1° gruppo di foto)
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Si trovi la strada giusta per i fratelli Biviano (di Giuseppe Alessandro D'Angelo)
Ho avuto modo di leggere e di vedere i vari appelli rivolti dai cittadini al fine di dare un sostanziale aiuto sociale alla famiglia Biviano, palesemente abbandonata al loro stesso destino ed evidentemente bisognosa di sostegno concreto in ogni forma possibile. Anche io mi unisco al coro dei non ascoltati, ovvio, che il problema di questi ragazzi non è il problema “ben più importante” del caro benzina alle Eolie, dei Porti, dei cimiteri, delle Aiuole, del traffico, della Juventus che vince lo scudetto, delle mattonelle ben posizionate, ecc, ecc, ma bensì, è un problema atipico, un problema reale, è un problema che proprio per la sua consistenza, nessuno interroga nessuno, ed allora il grido d’allarme disperato di una famiglia che dichiara drammaticamente “o le staminali o l’eutanasia” cercando una piccola breccia nei cuori di chi “se solo volesse con un po’ di impegno” potrebbe fare qualcosa, questo grido d’allarme, si minimizza, mutando e diventando solo parole, parole al vento, parole sprecate, ma, come disse lo scrittore (Massimo Bisotti) Le nostre parole non sono mai sprecate, semmai non arrivano sempre dritte a un cuore, se non arrivano dritte a un cuore non sono sbagliate le nostre parole, è sbagliata la destinazione. Allora chiedo a chi di dovere, quale sia la giusta destinazione, al fine di poter indirizzare finalmente ed al meglio la nostra voce, le nostre parole, le nostre preghiere, in modo che possano essere ascoltate e finalmente esaudite. Strano mondo quello in cui viviamo, si diventa portavoce e paladini della giustizia per cose meno importanti e sordomuti affetti da cecità per cose importantissime e di vitale importanza, per questi motivi, chiedo a quei prelati che all’epoca fecero suonare con tanto entusiasmo le campane a festa per la politica, ove possibile, altrettanta enfasi e cristianità, per questa famiglia disperata, nulla togliendo ad entrambe e senza critica alcuna, facendole suonare, al fine di attirare l’attenzione sulla famiglia Biviano. Chiudo con un aforisma del premio Nobel per la letteratura George Bernard Shaw “Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza: questa è l'essenza della disumanità”.
di Giuseppe Alessandro D'Angelo
di Giuseppe Alessandro D'Angelo
A proposito di legge anticorruzione (di Angelo Sidoti)
Leggendo alcuni approfondimenti sul tema della legge anticorruzione (Legge 190/2012), ho rilevato che la norma si applica viene estesa anche:
a) alle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche e dalle loro controllate ai sensi dell'art.2359 c.c., limitatamente alla loro attività di pubblico interesse, disciplinata dal diritto nazionale o europeo
b) alle società e altri enti di diritto privato in controllo pubblico che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici.Di fatto nel piano triennale del Comune di Lipari vengono richiamati i soggetti destinatari i quali dovranno attivarsi di conseguenza e adeguarsi nei tempi dettati dal piano stesso.
Per quanto riguarda gli obblighi di trasparenza (nel nostro comune argomento ancora da sviluppare) la vigilanza e' affidata:
1) al Responsabile della trasparenza, nel nostro caso il Segretario Generale
2) OIV organismo indipendente di valutazione che verifica la coerenza tra programma sulla trasparenza e piano di performance (da noi demandata principalmente ai dirigenti e con forme pressoché discutibili o migliorabili)
3) CIVIT quale attività nazionale anticorruzione
4) Corte dei Conti nel caso in cui la CIVIT lo ritenga opportuno a fronte della rilevazione di gravi inadempienze.A tal proposito la mancata o incompleta applicazione delle informazioni richieste dalla legge costituisce una violazione degli standard qualitativi ed economici, anche agli effetti di una class action ed e' valutata sotto il profilo della responsabilità dirigenziale.
Pongo in evidenza tali aspetti solo per far comprendere ai soggetti che dovranno applicare tale norma che il tema "trasparenza" costituisce un obbligo e non una opzione.
Angelo Sidoti
a) alle società partecipate dalle amministrazioni pubbliche e dalle loro controllate ai sensi dell'art.2359 c.c., limitatamente alla loro attività di pubblico interesse, disciplinata dal diritto nazionale o europeo
b) alle società e altri enti di diritto privato in controllo pubblico che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici.Di fatto nel piano triennale del Comune di Lipari vengono richiamati i soggetti destinatari i quali dovranno attivarsi di conseguenza e adeguarsi nei tempi dettati dal piano stesso.
Per quanto riguarda gli obblighi di trasparenza (nel nostro comune argomento ancora da sviluppare) la vigilanza e' affidata:
1) al Responsabile della trasparenza, nel nostro caso il Segretario Generale
2) OIV organismo indipendente di valutazione che verifica la coerenza tra programma sulla trasparenza e piano di performance (da noi demandata principalmente ai dirigenti e con forme pressoché discutibili o migliorabili)
3) CIVIT quale attività nazionale anticorruzione
4) Corte dei Conti nel caso in cui la CIVIT lo ritenga opportuno a fronte della rilevazione di gravi inadempienze.A tal proposito la mancata o incompleta applicazione delle informazioni richieste dalla legge costituisce una violazione degli standard qualitativi ed economici, anche agli effetti di una class action ed e' valutata sotto il profilo della responsabilità dirigenziale.
Pongo in evidenza tali aspetti solo per far comprendere ai soggetti che dovranno applicare tale norma che il tema "trasparenza" costituisce un obbligo e non una opzione.
Angelo Sidoti
Ex discarica di Lami. Merlino, presidente della locale associazione, chiede immediato sopraluogo
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI
Al Signor Assessore all’Ecologia del Comune di Lipari
Al Signor Dirigente del IV settore del Comune di Lipari
Alla luce delle gravi situazioni che si sono manifestate nell’area dell’ex discarica di RSU di Lami/Maloposso, compreso l’ultimo in ordine di tempo ovvero l’incendio del 17 Maggio che ha richiesto due interventi dei Vigili del Fuoco, che non sono stati sufficienti a risolvere il problema considerato che questa notte altre fiamme si sono alzate nella zona, si chiede di voler disporre un immediato sopralluogo alla suddetta discarica, in evidente stato di degrado ambientale e possibile fonte di pregiudizievoli situazioni igienico-sanitarie” per la popolazione e per il territorio interessato, al fine di verificare, sui luoghi, quanto di grave sta accadendo.
Si fa presente che il sottoscritto, anche nella qualità di Presidente dell’Associazione Borgata Lami, ha avanzato, tra il 2008 e il 2012, numerose richieste scritte ed è ancora nell’attesa di ricevere notizie, tendenti a conoscere le procedure per l’attuazione del progetto di gestione post mortem della discarica di Malopasso, la messa in sicurezza permanente (per evitare le infiltrazioni d’acqua piovana e la fuoruscita del percolato e altri incendi come quelli di questi giorni), del ripristino, del recupero e del risanamento ambientale del sito, del risultato delle analisi ambientali effettuate dall’ARPA e del finanziamento garantito dall’Agenzia Regionale dei Rifiuti e delle Acque per la redazione di un progetto esecutivo cantierabile, nonché per la realizzazione dell’intervento.
Distinti saluti.
Lipari, 19/05/13
ASSOCIAZIONE BORGATA LAMI
ASSOCIAZIONE BORGATA LAMI
IL PRESIDENTE Saverio Merlino
Merlino: "Valida l'iniziativa del Forum per il turismo ma da sola non basta" (di Saverio Merlino)
Ho letto dell'’iniziativa di promuovere un “Forum per il turismo” e ritengo sia una proposta valida e direi necessaria per il comparto.
Poi, dal mio punto di vista, ogni luogo, ogni situazione creata per dialogare e confrontarsi sui vari aspetti importanti della vita sociale ed economica del nostro territorio non può che essere sostenuta e incentivata nell'interesse di tutti.
A maggior ragione in un Comune come il nostro, il cui sistema economico si basa prevalentemente sull’attività turistico- alberghiera, c’è necessità di supportare iniziative come queste tendenti al recupero della competitività del sistema produttivo e della salvaguardia ambientale del territorio comunale.
Ma, certamente, il “ Forum del turismo” da solo non può assolvere a questo compito.
Servono anche altre iniziative, che partono dal basso, sempre con il coinvolgimento degli imprenditori della filiera turistica, che hanno come obiettivo il recupero della competitività del sistema economico sociale e produttivo dell’intero Arcipelago eoliano.
A tal proposito, a mio avviso, sarebbe opportuno che si creasse immediatamente (siamo già molto in ritardo) anche a Lipari il “Distretto Turistico Alberghiero”, direi: il “Distretto Tustico Alberghiero delle Isole Eolie”(un'Associazione composta da Albergatori, Operatori commerciali, Gestori di pontili galleggianti, Concessionari di Autolinee, Autonoleggi, Armatori, Comuni, etc.).
I Distretti Turistici Alberghieri, infatti, come previsto D.L. n. 70 del 13 maggio 2011, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 106 del 12 luglio 2011 (in G.U. n. 160 del 12 luglio 2011). costituiscono “Zone a Burocrazia Zero” e l’art. 3, c. 6, lett. b, del citato D.L., ne stabilisce le agevolazioni concesse ai suddetti Distretti.
La nascita del “Distretto Turistico-Alberghiero delle isole Eolie” permetterebbe la creazione di un soggetto autonomo, una nuova figura giuridica, legalmente riconosciuto che può lavorare in autonomia per lo sviluppo turistico degli organismi pubblici e privati che ne fanno parte.
Questi non saranno più obbligati a difficili trattative tra loro, a riunioni, conferenze tra gli stessi, ma potranno istituire “il distretto”, un organismo snello, che avrà la delega ad operare sulle iniziative individuate, con tutte le seguenti agevolazioni :
FISCALI
Alle imprese dei distretti turistico-alberghieri, ancorché non costituite in rete, si applicano – su richiesta – le disposizioni agevolative in materia fiscale del comma 368, lettera a), articolo 1, della Legge Finanziaria 2006.
I Distretti costituiscono “Zone a burocrazia zero” ai sensi dell’articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e ai medesimi si applicano le disposizioni di cui alle lettere b) e c) del comma 2 del predetto articolo 43; gli eventuali maggiori oneri per spese di competenza del Ministero dell’interno sono a carico del fondo di cui al comma 2;
Nei distretti sono attivati sportelli unici di coordinamento delle attività delle agenzie fiscali e dell’INPS, che permettono alle imprese del distretto di risolvere qualunque questione di competenza di tali enti, presentare istanze, ricevere provvedimenti.
I distretti vengono ricompresi tra i soggetti passivi dell’IRES (Imposta sul Reddito delle Società).
Le imprese appartenenti ai distretti possono congiuntamente esercitare l’opzione per la tassazione di distretto ai fini dell’applicazione dell’IRES;
Tassazione di gruppo ai sensi dell’art. 117 e segg. Testo Unico Imposte Dirette, ove applicabile;
Il reddito imponibile del distretto comprende quello delle imprese che vi appartengono, che hanno contestualmente optato per la tassazione unitaria;
La determinazione del reddito unitario imponibile, nonché dei tributi, contributi e altre somme dovute agli enti locali, viene operata su base concordataria per almeno un triennio;
I distretti possono concordare IN VIA PREVENTIVA E VINCOLANTE con l’Agenzia delle Entrate per la durata di almeno un triennio il volume delle imposte dirette di competenza delle imprese appartenenti da versare in ciascun esercizio; la stessa operazione vale con gli enti locali per i tributi di loro competenza;
la ripartizione del carico tributario tra le imprese interessate è rimessa al distretto che provvede in base a criteri di trasparenza e parità di trattamento, sulla base di principi di mutualità;
Non formano base imponibile le somme percepite o versate tra le imprese appartenenti al distretto in contropartita dei vantaggi fiscali ricevuti o attribuiti
AMMINISTRATIVE
Le imprese aderenti al distretto possono intrattenere rapporti con le pubbliche amministrazioni e con gli enti pubblici e dare avvio a procedimenti amministrativi per il tramite del distretto di cui esse fanno parte; l’intervento del distretto permette alle PP.AA. e agli enti pubblici di provvedere senza altro accertamento nei riguardi delle imprese, velocizzando e semplificando così le procedure;
La facilitazione all’accesso ai contributi regionali, nazionali e comunitari per le imprese aderenti è permessa dalla possibilità di presentare istanze e avviare procedimenti amministrativi mediante un unico procedimento collettivo, per il tramite dei distretti che possono anche arrivare a certificare il diritto per l’accesso ai citati contributi; i distretti possono inoltre stipulare convenzioni anche collettive con gli istituti di credito per la prestazione di garanzie in relazione a tali contributi;
I distretti possono stipulare, per conto delle imprese, negozi di diritto privato secondo le norme del mandato, come previste dagli articoli 1703 e segg. del Codice Civile.
FINANZIARIE
Finanziamento dei distretti e delle relative imprese attraverso operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti concessi da una pluralità di banche o intermediari finanziari alle imprese del distretto e ceduti ad un’unica società cessionaria;
Favorire l’accesso al credito e il finanziamento dei distretti e delle imprese che ne fanno parte assicurando il riconoscimento della garanzia prestata dai confidi ed altre agevolazioni quali anche la costituzione di fondi da parte dei distretti con apporti di soggetti pubblici e privati di fondi di investimento in capitale di rischio delle imprese che fanno parte del distretto.
RICERCA & SVILUPPO
Accesso agevolato a tutti i finanziamenti regionali, statali e comunitari.
Ritengo che l’idea della creazione del distretto Turistico Alberghiero delle isole Eolie come strumento di rete e di valorizzazione possa essere fondamentale per rendere competitive quelle nostre imprese (quasi la totalità) che operano nella filiera turistico alberghiero.
Lipari, 19 maggio 2013
Saverio Merlino
Saverio Merlino
Lami. Fumi della discarica provocano problemi sanitari. Ci scrive Silvia Carbone
Dal 2007 la discarica comunale di Lami/Malopasso è stata chiusa per legge, ma sarebbe meglio dire che è stata abbandonata a se stessa.
A farne le spese( oltre a tutto l' ambiente che si riempie di odori orribili, in maniera evidente) due famiglie residenti sul posto: dei quattro , due oggi si sono recati all'ospedale di Lipari per controllo e visita pneumologica a seguito disturbi respiratori , mal di testa e disturbi gastrointestinali per INTOSSICAZIONE DA FUMI TOSSICI DA DISCARICA IN FIAMME.
Da un paesaggio desolato si alzano ininterrottamente piccole e grandi colonne di fumo, pare frutto di autocombustione dei rifiuti stoccati lassù negli anni e malamente ricoperti per tamponare una situazione che doveva essere "provvisoria"
I fumi fuoriescono quasi sempre da grandi tubi (apparentemente in cemento) che fungono da sfogo, mi dicono messi là ai tempi per consentire ed incanalare l'emissione di gas .
Ma nel tempo colonne di fumo più o meno consistenti hanno iniziato a sollevarsi in più punti della ex discarica, fino ad arrivare al 17 maggio 2013, giorno in cui il fumo si è trasformato in alte fiamme, propagandosi fin nella boscaglia adiacente.Ben due interventi dei VVFF pare non siano stati sufficienti a risolvere il problema, tant'è che stanotte altre fiamme si sono alzate, sicuramente alimentate dal forte vento.
A farne le spese( oltre a tutto l' ambiente che si riempie di odori orribili, in maniera evidente) due famiglie residenti sul posto: dei quattro , due oggi si sono recati all'ospedale di Lipari per controllo e visita pneumologica a seguito disturbi respiratori , mal di testa e disturbi gastrointestinali per INTOSSICAZIONE DA FUMI TOSSICI DA DISCARICA IN FIAMME.
Gli altri due, rientrati sull' isola preoccupati per le sorti del padre, si troveranno comunque nella necessità di reperire un alloggio alternativo, dato che la loro casa, sita a 100 mt dalla ex discarica, è sicuramente malsana, in questo momento in modo particolare,e circondata dai fumi.
A nulla è servito, nel tempo, l'impegno personale del Sig. Biviano, il quale, dopo ricorsi legali, sottoscrizioni e raccolte di firme, pur avendo pagato oneri di urbanizzazione, IMU, TARSU ecc, vede sempre più precaria la sua situazione abitativa, stante il silenzio ottuso delle Amministrazioni che si sono succedute senza MAI dare risposte.
(di Silvia Carbone)
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra
(di Silvia Carbone)
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra
Z.T.L. e isola pedonale e il rispetto delle ordinanze (di Luca Chiofalo)
Oggi, mi sono
soffermato ad osservare se il rispetto delle ordinanze di z.t.l. e isola
pedonale fosse divenuto civile costume del nostro paese.
Mi duole constatare
che non siamo neanche vicini ad una scrupolosa osservanza delle suddette
limitazioni al traffico. Marina corta è un parcheggio (o campo di calcio)
apprezzato e frequentatissimo, nonostante i cartelli indichino un divieto di
sosta 0-24, mentre via Garibaldi e il corso Vittorio Emanuele sono oggetto di
scorribande festose di centauri e automobilisti, che provano il "brivido
del proibito" senza pagare dazio. Per la dignità di chi prepara le
ordinanze e di chi dovrebbe farle rispettare, suggerisco, umilmente, o di
cambiare l'approccio al problema (per esempio telecamere ai varchi) o di
revocare tutte le disposizioni, consentendo libera circolazione e sosta a tutti
e a tutte le ore. La seconda ipotesi è evidentemente provocatoria, ma, vista la
situazione, sembra una volontà vicina al "comune sentire"...
N.B. comincio a
capire il "pensiero" anarchico e sono in procinto di abbracciarlo.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
"Burning desire" è il tema del Teatro del Fuoco® International firedancer festival 2013, in programma alle Isole Eolie e Palermo dal 26 luglio al 3 agosto
COMUNICATO STAMPA
"BURNING DESIRE”
TEMA DELLA VI
EDIZIONE
DEL TEATRO DEL FUOCO
INTERNATIONAL
FIREDANCER FESTIVAL 2013
Il Teatro del Fuoco è
un progetto artistico che punta alla valorizzazione degli elementi propri del
territorio siciliano a partire dal fuoco, proposto attraverso
una varietà di canali espressivi potenti che vanno dalla danza, al
canto, all'acrobatica, fino al mimo e al cabaret.
L’espressione del corpo in movimento, nel
recupero di una gestualità primordiale, la sublimazione delle forme e delle
suggestioni sono strumenti propri del Teatro del Fuoco che della luce e del
calore delle fiamme fa un’arte espressiva vitale e purificatrice che innesca ed
esalta il legame atavico fra forza degli elementi e spettatori in una sorta di
magia sacrale. Esprimersi attraverso il corpo è dare voce all’anima.
Fuoco è vita, energia, conservazione,
forza creatrice, desiderio, sogno, “Burning desire”, appunto.
“Burning Desire vuol dire voglia
di continuare a provare, di
rialzarsi dopo una caduta, essere
creativi nonostante tutto fino a raggiungere lo scopo, il sogno” ha
sottolineato Amelia Bucalo Triglia, ideatrice dello show.
Con questa idea è
nata una kermesse spettacolare, che
attinge a piene mani dalla natura e dai suoi elementi. Non è casuale la scelta
di Stromboli prima, e dell'anfiteatro greco romano di Lipari in un secondo momento di maturità
artistica dello show, cosi come Linguaglossa, Ustica, Vulcano e Salina come
palcoscenico naturale della manifestazione in queste cinque edizioni.
A Lipari il sensazionale spettacolo è realizzato all'interno del complesso museale
Bernabò Brea, il cui simbolo noto in tutto il
mondo è il "cratere dell'Acrobata”, un Vaso fliacico a figure rosse
con acrobata: raffigura Dionisio che guarda una donna acrobata e rappresenta il
più noto di questi reperti del sud Italia.
Tra arte e fuoco,
danza e magia, la Bucalo Triglia
propone un indimenticabile viaggio
evocativo fra suggestioni e rappresentazioni di altissimo livello portate in
scena da una compagnia di 40 artisti di fama internazionale in un grandioso mix
di culture, esperienze e metodologie.
Secondo Bucalo Triglia, “Il Teatro del Fuoco
rappresenta un valore aggiunto per l'offerta turistica e culturale siciliana
perchè capace di dirottare consistenti flussi turistici provenienti anche da
destinazioni internazionali che scelgono
la Sicilia, centro del mediterraneo come fulcro
di un viaggio primordiale intorno all'uomo”.
Il Fuoco, infatti, diventa il simbolo metaforico dello
spirito e della giovialità del popolo siciliano, della sua natura, della antica
tradizione lipariota in particolare, elemento conduttore di tutte le edizioni:
Energia (2008), Trasformazione (2009), Dio e Miti del Fuoco (2010), Passione
(2011), Femmina (2012).
Lo
spettacolo prevede una trama centrale a partire dal tema “Burning desire”, da cui si articolano scene e visioni
differenti, che prendono forma
dalle performances degli artisti che si esibiscono col fuoco in
esercizi aerei, con palle di fuoco,
torce, bastoni, e coreografie di fortissimo impatto scenico. Il linguaggio artistico
dello spettacolo nasce dalla fusione di diversi stili creativi che
rievocano la creazione del globo in un mix spettacolare di elementi naturali e
umani.
Tutti
gli accessori, gli oggetti e i costumi di scena vengono confezionati e realizzati da artigiani siciliani come
siciliana è l' intera produzione del
Teatro del Fuoco.
GOVERNO CONTRO ASSEMBLEA, LA SOLITA BATTAGLIA DI PRIMAVERA
L’irricevibilità di un atto, proposta, missiva impedisce la lettura, l’esame, la discussione ed il giudizio, taglia di netto il discorso. Chi dovrebbe ricevere non accetta nemmeno che si possa aprire il dialogo, alza un muro “giuridico”. L’irricevibilità è lo strumento con il quale, nel tempo, l’Assemblea regionale siciliana ha stroncato sul nascere la possibilità che sugli emolumenti dei deputati regionali e del personale potesse esserci un seppur timido tentativo di riesame.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva promosso in marzo un disegno di legge di un solo articolo per ottenere l’adeguamento degli stipendi del personale del Parlamento regionale a quelli dei regionali. Di fatto, un alleggerimento delle buste paga assai pesante, in alcuni casi più di due terzi dei livelli stipendiali attuali. Di colpo, dall’oggi al domani.
Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha giudicato irricevibile il disegno di legge perché l’Assemblea gode dell’autodichia, di una autonomia amministrativa e quindi, il governo non può entrare, nemmeno attraverso uno spioncino, negli affari interni del Parlamento: non può proporre, suggerire, assumere iniziative o altro. In più, si sostiene a Palazzo dei Normanni, e le fonti sono molto interessate, occorre considerare che gli emolumenti dell’Assemblea sono agganciati al Senato della Repubblica, il celebre parametro, e perciò non c’è niente da fare.
Irricevibilità e parametro, dunque. Una diga insormontabile che in passato, ogni volta che il governo assume l’iniziativa di aprire il discorso sugli stipendi – dei parlamentari e del personale (e avviene, come una liturgia, periodicamente), stronca sul nascere le velleità dei promotori e tutto resta come prima. Il fatto è, tuttavia, che la Regione siciliana non ha risorse nemmeno per i servizi basici e non ne ottiene da Roma nemmeno sotto tortura, la qualcosa rende più acuta la necessità di tagliare i costi del palazzo.
L’inamovibilità, tra l’altro, ha finora permesso la permanenza di un sistema di elargizione degli stipendi che non ha eguali (a parte la Camera, il Senato ed il Quirinale); si tratta degli aumenti percentuali, agganciati appunto a quelli del Senato, per quanto riguarda l’Assemblea siciliana. Significa che nel tempo, le posizioni apicali dell’Assemblea, a prescindere da chi ricopre gli incarichi, si allontanano sempre più dai livelli iniziali. Chi sta in testa ha un reddito quattro volte superiore, circa, rispetto a chi comincia dal primo livello: da 120-140 mila euro a circa 350-400 mila euro l’anno. Se il segretario generale ha uno stipendio quattro volte superiore ad un altro dipendente, questi ha uno stipendio tre volte superiore a quello dello statale e due volte, forse di più, rispetto all’impiegato regionale. È una forbice che si allarga di anno in anno, con gli aumenti “percentuali”, uguali per tutti, ma oltremodo diseguali nella sostanza.
I regionali in Sicilia, inoltre, sono retribuiti meglio degli statali e godono di “privilegi” (pensionamento ed altro), che i dipendenti dello Stato non hanno. Tutto il settore pubblico, con ricadute a cascata, ha goduto del favore dei rappresentanti delle istituzioni. E qui il parametro non c’entra per niente. È stata generosità, ricerca del consenso, costume politico.
Non c’è proprio niente da fare? Il decreto Monti, che il presidente dell’Ars si è impegnato a recepire, dovrebbe affrontare la questione e sanarla, ma questo appuntamento con il taglio dei costi, preteso da una legge, pare essere stato rinviato sine die grazie ad una operazione di maquillage che ha tagliato dell’otto per cento le spese del Parlamento regionale con l’ultimo bilancio approvato dall’Aula.
Se è irrealistico aspettarsi il miracolo, l’adeguamento degli stipendi dell’Ars a quelli della Regione (c’è lo steso divario fra statali e personale delle Camere), è però legittimo, e doveroso, che si continua a far suonare l’orchestra sul Titanic che affonda.
L’irricevibilità, così come il parametro, sono falsi problemi. Il fatto che la proposta del governo sia irricevibile non esclude che il Consiglio di presidenza dell’Ars possa assumere ogni decisione, autonomamente, sui livelli stipendiali quando e come vuole. Anche il parametro può essere abbattuto con una spallata, basta che lo si voglia. Proprio grazie all’autodichia, rivendicata con forza dagli interessati.
Il presidente dell’Ars, Ardizzone, può legittimamente rispondere al presidente della Regione, Crocetta, che sono “affari loro”, gli stipendi del personale, e i costi del Palazzo, ma può in poche ore fare quel che deve per adeguare i costi alle risorse disponibili, come avviene in ogni famiglia quando si deve stringere la cinghia. I risparmi ottenuti dal taglio dei costi dell’Assemblea, è bene ricordarlo, costituiscono poco più di un granello di sabbia nel mare magnum delle spese della Regione, ma il loro valore è incommensurabile: i sacrifici, insomma, devono farli tutti, soprattutto chi ha di più.
Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha giudicato irricevibile il disegno di legge perché l’Assemblea gode dell’autodichia, di una autonomia amministrativa e quindi, il governo non può entrare, nemmeno attraverso uno spioncino, negli affari interni del Parlamento: non può proporre, suggerire, assumere iniziative o altro. In più, si sostiene a Palazzo dei Normanni, e le fonti sono molto interessate, occorre considerare che gli emolumenti dell’Assemblea sono agganciati al Senato della Repubblica, il celebre parametro, e perciò non c’è niente da fare.
Irricevibilità e parametro, dunque. Una diga insormontabile che in passato, ogni volta che il governo assume l’iniziativa di aprire il discorso sugli stipendi – dei parlamentari e del personale (e avviene, come una liturgia, periodicamente), stronca sul nascere le velleità dei promotori e tutto resta come prima. Il fatto è, tuttavia, che la Regione siciliana non ha risorse nemmeno per i servizi basici e non ne ottiene da Roma nemmeno sotto tortura, la qualcosa rende più acuta la necessità di tagliare i costi del palazzo.
L’inamovibilità, tra l’altro, ha finora permesso la permanenza di un sistema di elargizione degli stipendi che non ha eguali (a parte la Camera, il Senato ed il Quirinale); si tratta degli aumenti percentuali, agganciati appunto a quelli del Senato, per quanto riguarda l’Assemblea siciliana. Significa che nel tempo, le posizioni apicali dell’Assemblea, a prescindere da chi ricopre gli incarichi, si allontanano sempre più dai livelli iniziali. Chi sta in testa ha un reddito quattro volte superiore, circa, rispetto a chi comincia dal primo livello: da 120-140 mila euro a circa 350-400 mila euro l’anno. Se il segretario generale ha uno stipendio quattro volte superiore ad un altro dipendente, questi ha uno stipendio tre volte superiore a quello dello statale e due volte, forse di più, rispetto all’impiegato regionale. È una forbice che si allarga di anno in anno, con gli aumenti “percentuali”, uguali per tutti, ma oltremodo diseguali nella sostanza.
I regionali in Sicilia, inoltre, sono retribuiti meglio degli statali e godono di “privilegi” (pensionamento ed altro), che i dipendenti dello Stato non hanno. Tutto il settore pubblico, con ricadute a cascata, ha goduto del favore dei rappresentanti delle istituzioni. E qui il parametro non c’entra per niente. È stata generosità, ricerca del consenso, costume politico.
Non c’è proprio niente da fare? Il decreto Monti, che il presidente dell’Ars si è impegnato a recepire, dovrebbe affrontare la questione e sanarla, ma questo appuntamento con il taglio dei costi, preteso da una legge, pare essere stato rinviato sine die grazie ad una operazione di maquillage che ha tagliato dell’otto per cento le spese del Parlamento regionale con l’ultimo bilancio approvato dall’Aula.
Se è irrealistico aspettarsi il miracolo, l’adeguamento degli stipendi dell’Ars a quelli della Regione (c’è lo steso divario fra statali e personale delle Camere), è però legittimo, e doveroso, che si continua a far suonare l’orchestra sul Titanic che affonda.
L’irricevibilità, così come il parametro, sono falsi problemi. Il fatto che la proposta del governo sia irricevibile non esclude che il Consiglio di presidenza dell’Ars possa assumere ogni decisione, autonomamente, sui livelli stipendiali quando e come vuole. Anche il parametro può essere abbattuto con una spallata, basta che lo si voglia. Proprio grazie all’autodichia, rivendicata con forza dagli interessati.
Il presidente dell’Ars, Ardizzone, può legittimamente rispondere al presidente della Regione, Crocetta, che sono “affari loro”, gli stipendi del personale, e i costi del Palazzo, ma può in poche ore fare quel che deve per adeguare i costi alle risorse disponibili, come avviene in ogni famiglia quando si deve stringere la cinghia. I risparmi ottenuti dal taglio dei costi dell’Assemblea, è bene ricordarlo, costituiscono poco più di un granello di sabbia nel mare magnum delle spese della Regione, ma il loro valore è incommensurabile: i sacrifici, insomma, devono farli tutti, soprattutto chi ha di più.
Auguri da Partylandia per Alessia, Nino e Loris
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessia Cafarella, Nino La Greca e Loris Gualdi che compiono oggi 18 anni
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