Legione Carabinieri “Sicilia”
Comando
Provinciale di Messina
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Comunicato stampa del 3
novembre 2014
MAZZARA’ SANT’ANDREA: SEQUESTRATA LA DISCARICA PER RIFIUTI
NON PERICOLOSI GESTITA DALLA “TIRRENOAMBIENTE S.P.A.”
Alle 11.30 odierne, in Mazzarà Sant’Andrea, i
Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto unitamente
a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Catania hanno dato esecuzione al decreto
di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su
richiesta della locale Procura della Repubblica, della discarica per rifiuti
non pericolosi gestita dalla “Tirrenoambiente S.P.A.”, sita in quella contrada Zuppa.
Il provvedimento è stato adottato nell’ambito
delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Barcellona
Pozzo di Gotto a seguito della relazione elaborata dalla Commissione ispettiva per la verifica degli
atti relativi alle discariche private in esercizio per rifiuti non pericolosi
site nel territorio siciliano istituita con D.A. n. 54 del 17/01/2014.
Lo
sviluppo delle indagini delegate ai Carabinieri, con l’ausilio di tecnici del
settore, hanno permesso di accertare la realizzazione di lavori di sbancamento
propedeutici ad un ulteriore ampliamento della discarica in totale assenza di
autorizzazioni edilizie.
Veniva
altresì accertato che l’abbancamento di rifiuti in discarica violava le
prescrizioni contenute e richiamate nei provvedimenti autorizzativi, condotta
che integra il reato previsto dall’art. 256 c. 3-4 del decreto legislativo n. 152
del 2006.
Nello
specifico sono stati conferiti in discarica oltre un milione di mc. di rifiuti ulteriori
rispetto ai rifiuti abbancabili. La illegittima coltivazione è avvenuta in sopraelevazione,
comportando concreto rischio di fenomeni franosi con rilevante pericolo per
l’ambiente e per la incolumità delle persone. Si evidenzia altresì come sia
stato accertato che sulle pareti della discarica esistano situazioni di
criticità, con fuoriuscita di percolato. E’ stato anche accertato che le acque
sotterranee della discarica presentano notevoli indici di inquinamento.
Per
i reati ravvisati rispetto ai fatti di cui sopra, sono stati notificati ai tre
indagati, C. A. di anni 53, A. G. di anni 53 e I. G. di anni 61, altrettanti
avvisi di garanzia.
La
discarica di Mazzarrà Sant’Andrea (ME) è da diverso tempo al centro delle
cronache anche a seguito della condanna ad 8 anni di reclusione per concorso
esterno in associazione mafiosa dell’ex Presidente del Consiglio di
Amministrazione, Giambò Sebastiano, per fatti attinenti la carica ricoperta.
Di
recente la discarica è stata oggetto dei lavori della Commissione Parlamentare
Antimafia nell’ultima visita effettuata a Messina e Barcellona Pozzo di Gotto.