Gli articoli pubblicati oggi sui giornali online a proposito dell'ospedale mi riportano alla mente il programma TV “Scherzi a parte”.
L’8 febbraio u.s. si legge dell’incontro tra il sindaco di Lipari e l’Assessore regionale alla salute Baldo Gucciardi per informare che è garantito il massimo sostegno per il potenziamento dei servizi offerti dall’Ospedale di Lipari. Si comunica, inoltre, che era stato chiamato il direttore generale Gaetano Sirna, il quale ha dato la massima disponibilità a lavorare, unitamente alle professionalità dell’Asp, al piano proposto dall’Amministrazione e ad una valutazione degli investimenti necessari per garantire i livelli d’assistenza.
Nello stesso giorno si legge, ancora, che il Consiglio Comunale di Lipari ha approvato, all’unanimità, un dettagliato documento sui problemi sanitari, a cominciare dalla chiusura del Punto nascite, da sottoporre all’Assessore Regionale alla Sanità e alla Commissione servizi sanitari all’Ars che, si legge “presto sarà a Lipari”.
Quindi neanche il tempo di immaginare che qualcosa potesse cambiare nel nostro Ospedale e subito (se confermata) sopraggiunge la notizia del taglio del numero dei ginecologi in servizio a Lipari ad asserire che i nostri livelli di assistenza sono veramente …al ribasso almeno quantitativo.
Stando le cose come riportate negli articoli, mi chiedo se una donna in dolce attesa, che decidesse di farsi seguire durante la sua gravidanza presso l’ospedale di Lipari, avrà dinanzi sempre un ginecologo diverso ad ogni visita? Accadrà questo?
E la sicurezza di cui tanto si parla?
Se dovesse esserci un parto in emergenza, magari perché ormai non è più possibile il trasferimento oppure perché l’elisoccorso non può operare per il vento, che succede?
Come si garantisce l’emergenza con un solo ginecologo?
Si legge sempre in uno degli articoli pubblicati che “in caso di interventi in emergenza (come sporadicamente è accaduto) dovrà essere collaborato dai medici della chirurgia. Ma già - per quel che è trapelato - sono pronti a contestare il provvedimento della direzione sanitaria dell'Asp 5 di Messina”.
Mi chiedo, leggendo anche della possibilità di contestazione da parte dei medici di chirurgia, può un chirurgo non specializzato in ostetricia assumersi la responsabilità di intervenire in un parto in emergenza?
La legge consente che tale servizio possa essere programmato e ordinato con medici di altro reparto?
Non voglio condividere la sensazione che molti hanno sul fatto che sia già deciso il depotenziamento dell’ospedale di Lipari e la chiusura definitiva del punto nascite.
Non voglio rassegnarmi al fatto che a nulla servano le richieste di deroga, le delibere consiliari, le promesse, le lettere, le migliaia di firme, la visita della Commissione Salute dell’ Assemblea Regionale, i viaggi e gli incontri della speranza a Roma o a Palermo.
Non accetto e non accetterò mai “la resa” e mi auguro che la maggior parte degli eoliani non si arrenda, ma anzi si prenda spunto da queste decisioni inaccettabili per trovare il modo giusto per fare sentire, con forza, ma civilmente, la propria voce a chi non vuol sentire le nostre legittime ragioni sul diritto alla salute.
Lipari, 15 Febbraio 2016 Saverio Merlino