Alle Eolie, ogni giorno che passa, poter contare
su una sanità pubblica efficiente sembra essere diventata una vera e propria
chimera. Alla ormai atavica problematica del “Punto nascite” va ad aggiungersi
il "dirottamento" all'ospedale di Milazzo di due dei tre ginecologi
che erano stati assunti, a suo tempo, per la pianta organica dell' nosocomio di
Lipari. Lo ha deciso una delibera della direzione Asp di Messina.
Il “trasferimento”, e la conseguente
riduzione di tale organico a Lipari, rientrerebbe nell' ambito dei cosiddetti ospedali riuniti di Milazzo, Barcellona e
Lipari : una sinergia della quale, da queste parti, considerando quanto sta
accadendo nell'unico nosocomio eoliano, non si riescono ad intravedere i
vantaggi, tutt'altro.
A “tappare il buco” in ambito di percorso nascita,
consultorio familiare e nei casi d’emergenza, saranno chiamati i quattro
chirurghi in servizio a Lipari. Chirurghi che – da quanto apprendiamo – hanno
contestato e chiesto la revoca di tale
disposizione-provvedimento. Insomma, a fronte delle giuste richieste della
popolazione, sposate recentemente dal consiglio comunale con un proprio
deliberato, e in barba all’insularità, il presidio ospedaliero liparese è
sempre più soggetto a tagli e le concessioni degli ultimi tempi (vedi
ortopedico per tre ore alla settimana) più che un contentino appaiono una beffa
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