Salvatore Sarpi
LIPARI
“L’attuale stato della
sanità a Lipari necessita dell’attivazione, nel più breve tempo possibile, del
tavolo tecnico che, grazie alla partecipazione di rappresentanti del personale
in forza all’ospedale, dovrà definire il il progetto da proporre alla Regione
per una sostanziale rivisitazione dell’assetto e della struttura sanitaria di
Lipari, in linea con le richieste formulate in tal senso e condivise in modo
unanime dal Consiglio comunale”.
Lo hanno evidenziato i consiglieri comunali
Pietro Lo Cascio e Francesco Megna in una lettera-sollecito inoltrata al
Sindaco Marco Giorgianni e al Presidente del Consiglio comunale, Adolfo
Sabatini. “Nel corso del dibattito e in
presenza dell’assessore Centurrino che rappresentava l’Amministrazione –
continuano i due - gli scriventi hanno proposto ulteriori nominativi, da
aggiungere a quelli già individuati e comunicati dal Sindaco in occasione di un
precedente incontro con i capigruppo consiliari. Abbiamo avuto notizia di recenti interlocuzioni tra
l’amministrazione comunale e la dirigenza dell’ASP 5 Messina, ma, ad oggi, non
ne abbiamo invece alcuna riguardo l’avvio e le modalità di svolgimento dei
lavori del tavolo tecnico. Tale iniziativa deve essere avviata al più presto, e
per questo motivo vi chiediamo di definire con urgenza una data di convocazione
del tavolo tecnico. Chiediamo inoltre – concludono Lo Cascio e Megna - di
essere messi a conoscenza di eventuali novità, qualora ve ne fossero, riguardo
la visita della IV Commissione ARS sulla Sanità a Lipari, che era stata
annunciata dal Sindaco in occasione di una precedente seduta del Consiglio comunale”.
Intanto sul “taglio” dei due ginecologi all’ospedale di Lipari e su tutta una
serie di contraddizioni riguardanti le prestazioni sanitarie nell’arcipelago,
interviene il segretario del PD eoliano, Saverio Merlino. “Le vicende degli
ultimi tempi, riguardo alla sanità eoliana – scrive - sembrano essere degne di “Scherzi a parte”.
Da un lato si annuncia che l’Assessore
regionale alla salute Baldo Gucciardi ha garantito al sindaco Giorgianni il
massimo sostegno per il potenziamento dei servizi offerti dall’Ospedale di
Lipari e per i quali il direttore generale Gaetano Sirna, avrebbe dato la
massima disponibilità la massima disponibilità a lavorare, unitamente alle
professionalità dell’Asp, al piano proposto dall’Amministrazione e ad una
valutazione degli investimenti necessari per garantire i livelli d’assistenza.
Da un altro lato, neanche il tempo di immaginare che qualcosa potesse cambiare
nel nostro ospedale, che subito sopraggiunge la notizia del taglio del numero
dei ginecologi in servizio a Lipari. Mi chiedo se – continua Merlino- una donna
in dolce attesa, che decidesse di farsi seguire durante la sua gravidanza
presso l’ospedale di Lipari, avrà dinanzi sempre un ginecologo diverso ad ogni
visita? E la sicurezza di cui tanto si parla? Se dovesse esserci un parto in
emergenza, oppure perché l’elisoccorso non può operare per il vento, che
succede? Si può garantire l’emergenza
con un solo ginecologo? Non voglio condividere la sensazione che molti hanno
sul fatto che sia già deciso il depotenziamento dell’ospedale di Lipari e la
chiusura definitiva del punto nascite. Non voglio rassegnarmi al fatto che a
nulla servano le richieste di deroga, le delibere consiliari, le promesse, le
lettere, le migliaia di firme, la visita della Commissione Salute dell’
Assemblea Regionale, i viaggi e gli incontri della speranza a Roma o a Palermo.
Non accetto – conclude Merlino- e non accetterò mai “la resa” e mi auguro che
la maggior parte degli eoliani non si arrenda, ma anzi si prenda spunto da
queste decisioni inaccettabili per trovare
il modo giusto per fare sentire, con forza, ma civilmente, la propria
voce a chi non vuol sentire le nostre legittime ragioni sul diritto alla salute”.
Il punto
Una comunità mortificata
Va bene la revisione della spesa pubblica, ovvero la contrazione delle spese, anche nel fagocitante comparto della sanità, specie quella siciliana. Ma a tutto, proprio perché di sanità si parla, deve esserci un limite: la linea di demarcazione non può non essere che il diritto alla salute, quanto meno in taluni aspetti essenziali, come l’esistenza di un Punto nascite, e non solo. La domanda che va posta alla Regione, che per Lipari ha immaginato l’accorpamento con Milazzo e Barcellona, che tra loro però distano solo 7 km, è la seguente: 12mila abitanti meritano una dignitosa assistenza sanitaria?
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