(di Rosa Oliva, presidente Pro Loco Amo Stromboli) "A fronte di un disastro ambientale determinato da incendio e alluvione, Stromboli incassa la prima sconfitta e con lei quelli che ne hanno patito le conseguenze , almeno così sembra. Le associazioni semplici non sono state ammesse nella costituzione in giudizio. Gli avvocati dei privati che si sono costituiti non sono stati contattati per la liquidazione dei danni. Avremmo preferito che come avvenuto per gli enti pubblici si depositassero delle somme presso il notaio, per i dovuti risarcimenti .ci auguriamo che l’assserita comunicazione alla compagnia assicurativa comporti un ristoro congruo ed immediato. Non è certo un bel risultato questo."
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venerdì 31 gennaio 2025
Comune di Lipari: Si insedia domani il nuovo segretario generale
Da domani prenderà servizio al Comune di Lipari il nuovo segretario generale dottor Antonio Le Donne, 65 anni: prenderà il posto del dottor Giuseppe Torre che ha lasciato l’ente per altro incarico.
Le Donne, laureato in Scienze politiche, dal 2018 è stato segretario al Comune di Palermo dove ha ricoperto anche l’incarico di Direttore generale.
Il bene della comunità e l'obbligo di decidere (di Lino Natoli)
Subentrano i sentimenti di rivalsa, lo scontento, talvolta il desiderio di vendetta. Il riconoscimento negato annebbia qualsiasi ragione e tutta l’attività politica si risolve nell’unico obbiettivo di mettere in difficoltà, infine abbattere l’avversario, colui che pur sentendomi io qualcuno mi considera nessuno (secondo il mio metro di giudizio, il valore che pretendo gli altri mi attribuiscano e che in fondo, visto che sono stato eletto, che occupo quel certo ufficio, quel certo incarico merito). Tuttavia questi sentimenti fanno perdere di vista l’unico motivo per cui la politica dovrebbe avere un senso, operare per il bene della comunità.
Ciò ovviamente non significa che bisogna essere tutti d’accordo, che bisogna avere tutti le stesse visioni del mondo. I problemi si possono guardare da prospettive diverse e proponendo soluzioni diverse ma non si può, per dispetto, per amor proprio, impedire che i problemi si affrontino. I momenti fondamentali dell’azione politica rimangono tre: l’ascolto, la mediazione ed infine la decisione. Pensare di fermare tutto sull’ascolto o sulla mediazione per non arrivare mai ad una decisione è stata la pratica che ha caratterizzato gli ultimi decenni dell’amministrazione comunale.
Conclusa la fase dell’ascolto e della mediazione, chi ha la responsabilità di prendere delle decisioni deve farlo. I cittadini hanno il dovere di partecipare, il diritto di farsi ascoltare e di fare anche proposte alternative, poi però c’è chi deve decidere, non si può continuare all’infinito o pretendere di sostituirsi ad altri, assumere ruoli che non sono propri. La democrazia ha delle regole, stabilisce delle funzioni, ne delimita poteri e prerogative.
Definisce ogni singola fase della formazione della decisione, distinguendo nettamente le questioni tecniche da quelle politiche. Nessuno può decidere di testa propria ma, allo stesso tempo, nessuno può pensare, in nome del diritto di cittadinanza, di poter esercitare qualsiasi potere interdittivo. Esaurita la fase dell’ascolto, esaurita quella della mediazione, la decisione spetta a chi, secondo le proprie competenze, ne ha la responsabilità.
Può accadere, poi, che la decisone non piaccia, magari danneggi qualcuno, in questi casi la democrazia mette a disposizione altri strumenti per fare valere le proprie ragioni ed i propri diritti. Dico questo perché la disabitudine a fare le cose rischia di portare inesorabilmente a sospettare di chiunque voglia fare qualcosa. La paura che ci sia sotto un interesse illegittimo, una mente autoritaria e prepotente che vuole fare e disfare a suo piacimento indifferente ad ogni possibile conseguenza, è la morte di ogni attività amministrativa.
Sento, talvolta, soprattutto nei social, nostalgici e chiassosi auspici a tornare come prima. Prima, quando tutti almeno contavamo qualcosa, ma qualcuno contava più degli altri. I risultati mi sembrano evidenti. (LINO NATOLI)
Incendio a Stromboli, chiuso il procedimento: multe e patteggiamenti (fonte: gazzettadelsud.it)
Il procedimento giudiziario generato dal devastante incendio che si è verificato sul set allestito durante le riprese della fiction “Sempre al tuo fianco” dedicata alle attività della Protezione civile, effettuate nell’isola di Stromboli il 25 maggio 2022, si è concluso ieri dinanzi al Gup Giuseppe Caristia, con quattro patteggiamenti richiesti dalle persone indagate e con il ricorso alla giustizia riparativa.Infatti, le difese hanno dimostrato, «attraverso consulenze tecniche, che il danno patrimoniale originariamente ipotizzato dai magistrati non era riferibile alle conseguenze dell'incendio», tant’è che il Procuratore Giuseppe Verzera e il sostituto Luca Gorgone, hanno modificato il capo di imputazione, escludendo la stima iniziale di 10 milioni di danni. Il Giudice Giuseppe Caristia, accogliendo la richiesta di patteggiamento, convertita e sostituita in pena pecuniaria, «ha riconosciuto – affermano gli stessi avvocati della difesa – che il fondo economico messo a disposizione (800.000 euro) e gli interventi di ripristino proposti a favore del territorio che la società cinematografica “11 Marzo Film srl” ha spontaneamente proposto (pur senza alcun riconoscimento di responsabilità) sono adeguati a compensare i danni derivanti dall'incendio del 2022».
Ad essere stati ammessi al patteggiamento della pena quantificata in un anno ciascuno di reclusione, convertita nella pena pecuniaria della multa di 91.250 euro per ciascuno degli imputati, sono stati: Matteo Levi, quale legale rappresentante della società “11 Marzo Film srl” che svolge attività di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, che aveva stipulato con la Rai un contratto di coproduzione per la realizzazione della serie televisiva denominata “Protezione Civile”, di cui alcune scene avrebbero dovuto girarsi presso l'isola di Stromboli; e Luca Palmentieri, quale direttore di produzione e preposto della società “11 Marzo Films srl”.
Diverso, invece, il patteggiamento richiesto dagli imputati, Elio Terribili, rappresentante legale della società “Bestsfx srls” che si occupa di ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema e tv per conto della “11 Marzo Film srl” e Roberto Ricci, quale socio lavoratore presso la società “Bestsfx srls”: hanno patteggiato una pena ad un anno di reclusione, con sospensione della stessa e non menzione.
Oltre alle quattro persone che hanno ottenuto il patteggiamento, sanzioni pecuniarie per illecito amministrativo sono state applicate alla società di produzione “11 Marzo Films srl”, quantificate 116.667 euro; mentre per l’illecito amministrativo contestato alla società “Bestsfx srls”, una sanzione pecuniaria ridotta di 15 mila euro.
Oggi 31 gennaio: San Giovanni Bosco
![San Giovanni Bosco](https://www.santodelgiorno.it/foto/santo1817big.jpg)
Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 ai Becchi, frazione di Murialdo presso Castelnuovo d'Asti, da una povera famiglia di agricoltori. Sua mamma, Margherita, era una santa donna tutta dedita al lavoro ed ai suoi doveri di cristiana: infondere nei suoi figliuoli il santo timore di Dio. Del babbo non potè gustare il sorriso e la carezza, perchè se ne volò al cielo quando Giovanni era ancora in tenerissima età.
Fin da fanciullo ebbe il dono di attirare a sè le anime dei fanciulli con i suoi giochi di prestigio e con la sua pietà, che gli cattivava l'animo di tutti.
A prezzo di privazioni di ogni genere, in mezzo alle contrarietà degli stessi familiari, riuscì a compiere gli studi ecclesiastici e nel 1 841 fu ordinato sacerdote. Da questo punto comincia la sua missione speciale: « l'educazione dei giovani ».
Lo aveva difatti profondamente colpito il fatto di vedere per le vie di Torino tanti giovanetti malvestiti, male educati, abbandonati, esposti ad ogni pericolo per l'anima e per il corpo, molti già precocemente viziosi e destinati alla galera... Il cuore del giovane sacerdote sanguina: prega e pensa: e la Vergine Benedetta, che lo aveva scelto, gli ispira l'istituzione degli Oratori.
Dopo mille difficoltà e persecuzioni, gli riuscì di comperare a Valdocco (allora fuori Torino) un po' di terreno con una casa ed una tettoia a cui aggiunse una cappella; ebbe così un luogo stabile e sicuro dove poter radunare i suoi « birichini ».
Non aveva un centesimo : unica sua risorsa una fede illimitata nella Divina Provvidenza.
In pochissimo tempo i poveri giovani ricoverati diventarono più numerosi; l'opera cresceva e bisognava pensare al futuro. La benedizione di Dio era visibile. E Don Bosco fonda una nuova congregazione religiosa, la Pia Società di S. Francesco di Sales, detta comunemente dei Salesiani, composta di sacerdoti e laici, che poco alla volta aprirono oratori festivi, collegi per studenti, ospizi per artigiani, scuole diurne e serali, missioni fra gli infedeli in tutte le parti del mondo.
Per le fanciulle delle stesse condizioni, D. Bosco istituì le Suore di Maria Ausiliatrice, le quali, come i Salesiani, sono sparse in tutto il mondo, ed affiancano l'opera dei sacerdoti.
Per il popolo D. Bosco scrisse libretti pieni di sapienza celeste, dal titolo « Letture cattoliche » in contrapposizione a quelle protestanti.
Fino all'ultimo la sua vita fu spesa a vantaggio del prossimo, con sacrificio continuo, eroico. Il Signore lo chiamò a sè il 31 gennaio 1888 e fu canonizzato da Pio XI nella Pasqua del 1934.
E' deceduto Santino Profilio
giovedì 30 gennaio 2025
Cercasi collaboratore con attitudine al tipo di lavoro da effettuare, dotato di buona volontà,’ anche senza esperienza nel settore che si occupa di impianti elettrici e manutenzione legno. Inviare curriculum al seguente indirizzo mail: impiantielettricimanutenzioni@gmail.com.
MILANO, BIT 2025: Un inverno da vivere e raccontare. Sicilia, un’emozione autentica
Anche quest’anno la Regione Siciliana torna a Milano partecipando a BIT 2025 con uno stand che si ispira ai colori del mare di 1.100 metri quadrati, animato da un interessante programma di talk e presentazioni che si andranno ad alternare sul grande palco dedicato al suo interno.
La Sicilia si conferma destinazione turistica di eccellenza del 2024, conquistando, tra l’altro, l'Oscar del Turismo, quale migliore destinazione italiana.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e l’assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata, raccontano una Regione in continua evoluzione, che punta strategicamente alla diversificazione dell’offerta turistica, all’allungamento della stagione turistica attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, enogastronomico e delle tradizioni locali.
La destinazione continua a crescere e a guardare ai mercati internazionali. Saranno illustrati, nel corso della conferenza stampa, i dati provvisori del 2024 che mostrano incrementi significativi nelle presenze turistiche, specie per quel che riguarda il comparto extralberghiero e la componente straniera che fanno rilevare incrementi a due cifre.
L'obiettivo della destagionalizzazione sta dando risultati che si consolidano sempre più rispetto al passato, anche sotto il profilo dell’andamento delle presenze turistiche nei mesi non estivi grazie ad eventi ormai stabili, come il Sicilia Jazz Festival, la Coppa degli Assi, Belliniana, la Settimana di Musica Sacra e i Treni Storici, che attraggono numerosi visitatori nei periodi di bassa stagione.
Il 2025 si preannuncia, peraltro, ricco di opportunità anche grazie al riconoscimento di Agrigento Capitale italiana della Cultura che rappresenta indubbiamente un ulteriore attrattore turistico.
Anche per il 2025, la Regione ha già predisposto un calendario ricco di eventi che spazia da manifestazioni artistico-culturali a rassegne gastronomiche, cinematografiche ed altro.
Sempre in tema di destagionalizzazione dei flussi turistici, saranno presentate le iniziative dell’Assessorato relative ad un progetto che innova rispetto al passato, denominato “Sicilia d’Inverno” grazie al quale gli operatori dell’incoming turistico avranno l’opportunità di proporre e veicolare i propri pacchetti turistici, così come le offerte di viaggio e le proposte di turismo esperienziale, attraverso il sito ufficiale di promozione dell’Assessorato (visitsicily.info), le attività di promozione svolte in occasione di Borse, Fiere di settore ed altro.
Acqua non potabile. Da otto consiglieri comunali richiesta urgente di chiarimenti e interventi
Oggetto: Richiesta urgente di chiarimenti e interventi a tutela dei cittadini a seguito dell’ordinanza di non potabilità dell’acqua.
I sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Lipari, a nome proprio e dei cittadini coinvolti nelle frazioni e località interessate dall’ordinanza sindacale n. 4 del 28 gennaio 2025 (Annunziata, Pianoconte, Quattropani, Santa Margherita, Piano Greca, Lami, Sparanello, contrada di Valle e Ponte), con la quale si dispone il divieto di utilizzo dell’acqua della rete pubblica comunale per fini alimentari e potabili, espongono quanto segue.
Premesso che: l’ordinanza è stata emessa a seguito della rilevazione di coliformi totali non conformi nei serbatoi delle località interessate; numerosi utenti hanno già immesso l’acqua non potabile nelle proprie cisterne domestiche e, al fine di poter tornare a utilizzare acqua potabile, saranno costretti a sostenere costi di bonifica e sanificazione; tale situazione ha generato preoccupazione tra i cittadini, sia per le eventuali conseguenze sulla salute pubblica, sia per i costi imprevisti da affrontare; che anche la Cassazione, con la sentenza n. 2182/2016, ha confermato che il gestore dell'acquedotto è responsabile in caso di erogazione di acqua non potabile, nonché dei relativi risarcimenti e/o della riduzione del canone;
Alla luce di ciò, si chiede: Quali azioni l’Amministrazione Comunale intenda adottare per supportare economicamente i cittadini che dovranno procedere alla bonifica delle proprie cisterne e impianti idrici domestici. Se sono previsti risarcimenti o rimborsi per le utenze coinvolte e, in caso affermativo, quali sono le modalità di richiesta e i tempi di erogazione.
Quali misure immediate si intendano adottare per garantire il ripristino della potabilità dell’acqua nel più breve tempo possibile. In che giorno sono stati trasmessi al Comune i risultati delle analisi effettuate sull'acqua, con rilevazione di coliformi totali non conformi nei serbatoi delle località interessate
All’ASP di Messina, che legge per conoscenza, chiediamo che venga disposto un monitoraggio costante della situazione, effettuando verifiche e analisi aggiuntive, al fine di garantire la trasparenza delle informazioni e rassicurare la popolazione, evitando al contempo inutili allarmismi. In attesa di ricevere per iscritto i necessari chiarimenti, si porgono distinti saluti.
Tanti auguri!
IN GAZZETTA UFFICIALE LEGGE PER RIPRISTINO GRATUITA' BIGLIETTI PER DIPENDENTI CHE PRESTANO SERVIZIO PUBBLICO DA E PER LE ISOLE MINORI SICILIANE
Speriamo che soprattutto insegnanti, tecnici e medici tornino presto a viaggiare ed offrire il loro servizio, quindi che gli studenti possano riprendere con regolarità il programma scolastico e che i malati possano ricevere con regolarità le giuste cure.
Ringrazio Laura Castelli per essersi prontamente attivata dopo le nostre recenti segnalazioni e recata in regione per trasferirci le giuste informazioni e tranquillizzarci sulla conclusione a breve di questo momento di "impasse" che ha generato molta rabbia e preoccupazione tra i pendolari che raggiungono le isole e viceversa".
Da Pantelleria una proposta di legge a tutela dei piccoli isolani "costretti" a nascere altrove. Se ne potrebbe interessare anche la nostra politica?
Parte da Pantelleria una interessante iniziativa a tutela dell'identità anagrafica e culturale isolana. Nel pubblicare la proposta auspichiamo che questa possa essere "sposata" dal consiglio comunale di Lipari, "appoggiandosi" ad uno dei tanti onorevoli da sempre (ma spesso solo sulla carta) vicini alle Eolie, e coinvolgendo i tre Comuni di Salina
QUESTO IL DOCUMENTO CHE ARRIVA DA PANTELLERIA
Proponenti: Filippo Panseca e Aurelio Mustacciuoli. Per le isole prive di punti nascita
PROPOSTA DI LEGGE 'DISPOSIZIONI PER LA TUTELA DELL'IDENTITÀ ANAGRAFICA E CULTURALE
Articolo 1 (Modifiche alle norme anagrafiche in materia di luogo di nascita)
In deroga alle disposizioni vigenti in materia di anagrafe e stato civile, i genitori legalmente residenti, alla data della nascita del figlio, in un'isola del territorio nazionale priva di punto nascita, possono richiedere che il luogo di nascita del minore, per tutti gli effetti giuridici, sia indicato come l'isola stessa, in luogo del comune in cui il parto è effettivamente avvenuto.
Articolo 2 (Ambito di applicazione e presupposti)
Le disposizioni di cui alla presente legge si applicano alle isole del territorio nazionale in cui non è presente alcuna struttura sanitaria in grado di assistere la nascita in modo continuativo alla data del parto. I genitori, per potersi avvalere di quanto previsto all'articolo 1, devono risultare anagraficamente residenti sull'isola interessata da almeno dodici mesi antecedenti la data del parto. La richiesta di sostituzione del luogo di nascita deve essere presentata entro trenta giorni dal rilascio dell'atto di nascita proveniente dall'autorità del luogo in cui si è verificato il parto.
Articolo 3 (Procedura di Registrazione)
La richiesta di cui all'articolo 2, comma 3, è presentata all'ufficiale di stato civile del comune insulare presso il quale i genitori hanno la residenza.
Alla richiesta deve essere allegata:
a) Copia autenticata dell'atto di nascita rilasciato dall'autorità competente del luogo di parto effettivo;
b) Attestazione di residenza dei genitori sull'isola alla data del parto;
c) Dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale i genitori confermano l'assenza di un punto nascita sull'isola e dichiarano la volontà di attribuire al figlio l'isola quale luogo di nascita ufficiale. L'ufficiale di stato civile, verificata la sussistenza dei presupposti di cui all'articolo 2 e la completezza della documentazione, provvede a registrare il minore come nato nell'isola, indicando il comune insulare di riferimento quale luogo di nascita, annotando tale circostanza a margine dell'atto di nascita originario e comunicando la variazione agli archivi informatici dell'anagrafe nazionale.
Articolo 4 (Effetti della Registrazione)
A seguito della procedura di cui all'articolo 3, il luogo di nascita ufficiale del minore per tutti gli effetti di legge è l'isola di residenza dei genitori, nella forma del comune insulare di riferimento.
Tale indicazione sarà riportata su ogni documento di identità, passaporto, certificazione anagrafica o altro documento in cui si richieda il luogo di nascita del cittadino. L'atto di nascita originario, rilasciato dall'ente competente per il luogo del parto effettivo, conserva valore documentale e storico, ma non prevale sulla registrazione effettuata ai sensi della presente legge quanto all'indicazione del luogo di nascita per finalità anagrafiche e di stato civile.
Articolo 5 (Controlli e Garanzie)
L'ufficiale di stato civile è tenuto a verificare con diligenza la veridicità delle dichiarazioni rese.
In caso di dichiarazioni mendaci o irregolari, si applicano le sanzioni previste dalle disposizioni vigenti in materia di falso in atto pubblico. In presenza di seri dubbi o contestazioni, l'ufficiale di stato civile può sospendere il procedimento e richiedere un parere al Prefetto territorialmente competente. L'eventuale rigetto della domanda deve essere motivato e comunicato tempestivamente ai genitori, i quali potranno proporre ricorso all'autorità giudiziaria competente.
Articolo 6 (Finalità Culturale e Identitaria)
La presente legge è adottata in considerazione delle peculiari condizioni degli abitanti delle isole prive di punti nascita e della necessità di tutelare l'identità territoriale, storica e socio-culturale di tali comunità, evitandone la progressiva scomparsa dalle registrazioni di nascita ufficiali. In particolare, per l'Isola di Pantelleria, Provincia di Trapani, Regione Siciliana, la presente legge mira a garantire la continuità della popolazione pantesca, consentendo che i nati da genitori residenti sull'isola possano essere ufficialmente registrati come nati sull'isola, preservando così l'identità pantesca nel lungo periodo.
Articolo 7 (Disposizioni Attuative)
Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, il Ministero dell'Interno, di concerto con il Ministero della Salute, adotta con proprio decreto le disposizioni attuative volte a disciplinare nel dettaglio le procedure di registrazione, la documentazione richiesta e le modalità di controllo. Le Regioni e le Province Autonome potranno adottare provvedimenti integrativi o di coordinamento, in coerenza con la presente legge, al fine di assicurare un'applicazione uniforme sul territorio nazionale.
Articolo 8 (Entrata in Vigore)
La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Con la presente formulazione, l'obiettivo di evitare che, a causa dell'assenza di un punto nascita, l'appartenenza territoriale all'isola scompaia dalle future generazioni viene raggiunto. La legge stabilisce la possibilità di ritenere l'isola quale luogo di nascita ufficiale, sostituendo l'indicazione del luogo effettivo di parto. Questo costituisce una deroga alle consuete regole in materia di stato civile, ma risponde all'obiettivo indicato, ossia permettere alle nuove generazioni di risultare ufficialmente nate sull'isola
Oggi, 30 gennaio: Santa Martina
Rimasta orfana ancora in tenera età, si dedicò con tutto l'ardore della sua anima giovanile alle opere della cristiana pietà, distribuendo con la massima liberalità le ricchezze che i suoi le avevano lasciato in grande abbondanza. Non ci fu miseria che non soccorresse: nessuno mai bussò invano alla sua porta.
Nei poverelli ella vedeva Gesù stesso, il Maestro Divino che aveva detto: « Quello che avrete fatto al minimo dei vostri fratelli, l'avrete fatto a me ». Siccome la carità cristiana era sconosciuta nel mondo pagano, ben presto si sospettò che Martina fosse seguace di quel Nazareno che veniva a predicare, per mezzo dei suoi Apostoli, una fratellanza universale anche nella stessa Roma.
I nemici del nome cristiano le tennero gli occhi addosso. e accertatisi della cosa, non esitarono ad accusarla come cristiana. Temendo ella quanto le poteva accadere, e che difatti le accadde, d'essere arrestata ed uccisa, distribuì immediatamente tutto quello che ancora le rimaneva ai poveri ed alla Chiesa, per avere in cielo quel tesoro che «i ladri non rubano e la tignola non intacca ». Aveva appena realizzato questo suo disegno che fu accusata e condotta davanti al preside romano. Fu tentata in mille modi, le furono fatte promesse e minacce perché sacrificasse agli dèi dell'impero. Ma la Vergine, forte della fortezza di Cristo, rispose sempre con fermezza che « era cristiana » e che come tale si sarebbe sempre comportata.
Passando il giudice dalle minacce ai fatti, fu battuta colle verghe, scarnificata con uncini di ferro, poi, intrisa di grasso bollente, fu gettata alle belve dell'anfiteatro. Ma le bestie la risparmiarono. Allora fu fatto un grandissimo rogo, e la Vergine vi venne legata sopra: quando il fumo e le fiamme furono esaurite, i carnefici e la folla immensa che assisteva al crudele spettacolo, videro la santa giovane perfettamente illesa in mezzo al braciere, in attitudine di preghiera: il suo Dio l'aveva scampata. Molti della folla e qualcheduno dei suoi stessi carnefici, alla vista di quel prodigio, si convertirono e si dichiararono cristiani. Ma il giudice, più che mai irritato, ordinò che fosse decapitata. La pia fanciulla chinò il capo sotto la spada del carnefice. Allo spettacolo del martirio altri pagani si convertirono alla vera fede, ed ebbero la grazia di udire distintamente una voce superna che chiamava la Vergine alle celesti dolcezze del cielo. Ma i prodigi non erano finiti: un terremoto scosse paurosamente tutta la città, e le statue degli dèi caddero a terra. La Vergine subì il martirio sotto l'imperatore Alessandro Severo, mentre era Sommo Pontefice Urbano I.
Fu sepolta nella chiesa del carcere Mamertino assieme ai martiri Concordio, Epifanio e compagni.
PRATICA. Impariamo da questa santa giovanetta ad essere forti nella fede e a non vergognarci del nome di Cristiani.
PREGHIERA. O Dio, che fra gli altri miracoli di tua potenza, anche al sesso debole hai accordata la vittoria del martirio, per la tua bontà, concedi a noi che celebriamo la festa della beata vergine e martire Martina, di salire a te per mezzo dei suoi esempi.
Acquacalda: Da 8 consiglieri comunali richiesta interventi urgenti per il ripristino del lungomare
Al Sindaco del Comune di Lipari
Dott. Riccardo Gullo
Al Dir. Del III ° Settore Arch. Mirko Ficarra
Alla Città Metropolitana di Messina
Oggetto: richiesta interventi urgenti per il ripristino del lungomare nella frazione di Acquacalda.
Premesso che la frazione di Acquacalda versa in uno stato di abbandono e di degrado da diverso tempo, sia per la mancata manutenzione ordinaria sia per via del costante interessamento e danneggiamento del lungomare causato dai marosi, ormai anche in presenza di condizioni meteo marine pressoché normali, per l’assenza di una barriera protettiva.
Tenuto conto che:
la situazione è nota all’Amministrazione da tempo per via delle segnalazioni effettuate dai cittadini residenti e non, anche attraverso i media.
Considerato che:
- la frazione di Acquacalda non è stata interessata da opere di ripristino e di messa in sicurezza, nonostante la fine degli episodi temporaleschi risalgono ad alcune settimane or sono.
Considerato che:
- Il lungomare non è più protetto e delimitato dalla barriera di “news jersey” in quanto quest’ultimi sono rimasti accantonati inerti attorno al marciapiede lato monte.
- La mancata protezione del lungomare e l’assenza di ogni tipo di segnaletica efficiente costituisce un serio pericolo per l’incolumità dei pedoni, ciclisti, automobilisti e per tutti coloro che transitano lungo l’arteria. Ricordando inoltre che la stessa è percorsa quotidianamente da bambini, anziani, disabili e turisti ignari del pericolo.
- Il manto stradale è stato completamente sollevato in diversi tratti dagli ultimi eventi calamitosi.
- Il muro delimitante la carreggiata della Strada provinciale è stato distrutto e divelto, i cui resti giacciono ancora sul marciapiede lato nord; ostacolandone la normale fruizione di quest’ultimo.
- Tutto il lungomare è interessato da detriti portati da precedenti mareggiate creando un pericolo evidente.
- La pavimentazione dei marciapiedi esistenti è stata compromessa.
I guard rails delimitanti diversi tratti di strada nel borgo di “San Gaetano” sono completamente dissestati oltre che impattanti, arrugginiti e non adatti con il contesto paesaggistico della frazione, di cui gode anche del riconoscimento “Bandiera Blu” .
Alla luce di ciò evidenziato, si chiedono:- interventi immediati alle opere infrastrutturali per garantire la sicurezza, l’incolumità e l’adeguata percorribilità dell’arteria. Si richiede riscontro scritto.
Lipari, 28/01/2025
I Consiglieri Comunali Lucy Iacono, Cristina Dante, Gaetano Orto, Angelo Portelli, Raffaele Rifici, Antonino Russo (Presidente), Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria
mercoledì 29 gennaio 2025
Calcio a 5. Campionato giovanili/giovanissimi under 15: Ludica battuta dalla capolista
Sconfitta casalinga per 11 a 9, oggi pomeriggio al Freeeland, per la Ludica Lipari, contro la capolista Barcellona.
Per i padroni di casa a segno Saltalamacchia(3), Finocchiaro (3), Iacono (2), Profilio
Un mare di cinema 2025. Il Centro Studi rende noto il "corposo" programma. Il via il 21 luglio
La quarantaduesima edizione del Festival Cinematografico “Un mare di Cinema” si svolgerà dal 21 al 28 luglio 2025. Le proiezioni verranno effettuate in varie location dell’isola di Lipari e saranno coinvolte anche altre isole.
La prima serata del festival sarà inaugurata con la proiezione del film “L’Abbaglio” di Roberto Ando’, seguiranno “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, “Napoli New York” di Gabriele Salvatores, “Vermiglio” di Maura Delpero, “Il ragazzo dai pantaloni Rosa” di Margherita Ferri, Parthenope” di Paolo Sorrentino, “Conclave” di Edward Berger con Isabella Rossellini, “Berlinguer – La Grande Ambizione” di Andrea Segre, “Eterno visionario” di Michele Placido, “La stanza accanto” di Pedro Almodòvar, “Mufasa il re Leone” e tanti altri film e documentari.
Il festival ricorderà il Principe Francesco Alliata a dieci anni dalla scomparsa ed Emilio Lussu per i 50 anni della morte, con diverse iniziative.
Una sezione del festival sarà dedicata al cinema ambientale.
Omaggio al regista palermitano Roberto Ando’ oltre alla proiezione del film “L’Abbaglio”, con la presentazione del suo ultimo libro “Il coccodrillo di Palermo”
La serata di gala con la consegna del premio “Efesto” si svolgerà il 26 luglio.
Nei prossimi giorni la direzione del festival selezionerà la giuria dei giovani.
Con l’occasione abbiamo il piacere di comunicare che durante il Festival saranno presenti a Lipari studenti universitari per lo svolgimento di tirocini curriculari e professionalizzanti.
Lo scorso anno abbiamo ricordato ad Acquacalda il regista Stefano Malchiodi, anche per questedizione il Festival dedicherà una sera al regista con la proiezione del suo ultimo film “Al Buio”
Lipari, 29 gennaio 2025
Ufficio Stampa – Centro Studi
Acqua: Ripetuti i prelievi nei serbatoi "incriminati". Venerdì si dovrebbe avere il riscontro
Tanti auguri!
STROMBOLI: RISTORI A SOGGETTI PRIVATI E ATTIVITA' PRODUTTIVE PER DANNI CAUSATI DAGLI EVENTI METEO DEL 12 AGOSTO 2022. APPROVATI CRITERI E COMMISSIONE
La documentazione è rilevabile sul sito istituzionale del Comune di Lipari all'Albo pretorio. L'indirizzo del sito è www.comunelipari.it
Stromboli: ad alta quota un tappeto impermeabile su cui "scivola il fango", ecco perché ogni pioggia è un rischio
Fonte: https://www.messinatoday.it/cronaca/stromboli-sicurezza-studio-rischi-alluvione-rimedi-nunziante-di-lascio-rolandi.html
(di Andrea Castorina) Gli esperti lo chiamano "rischio interferenziale". Una combinazione di fattori che rendono Stromboli ancora più vulnerabile alle intense ondate di maltempo. Mentre i residenti, a due mesi dalla manifestazione di protesta contro i mancati interventi, attendono la definitiva messa in sicurezza del territorio, un team di studiosi ha acceso i riflettori sulle cause che hanno innescato le recenti alluvioni. Qualcosa sull'isola è cambiato e il luglio 2024 si può considerare una data simbolo. Partono da questo assunto gli autori di una recente relazione che indica una via alternativa per la progettazione di opere per la mitigazione del rischio idrogeologico di Stromboli e Ginostra. A firmarla una equipe di esperti dell'università Federico II di Napoli formata dai professori Luciano Nunziante, Massimo Di Lascio e dal vulcanologo Giuseppe Rolandi con la collaborazione di Barbara Liguori, Gabriella Di Natale, Alessandra Marano, Clorinda Salvi e Marco Trifuoggi. L'indagine è basata su robuste e approfondite analisi e prove di laboratorio dei prodotti vulcanici recenti di tipo chimico, fisico, granulometrico, sedimentologico, meccanico, anche con l'ausilio del microscopio elettronico.
C'è una correlazione tra le recenti eruzioni dell'estate scorsa e le violente alluvioni avvenute alcuni mesi dopo. Lo avevano già detto gli stessi isolani, ma adesso gli esperti mettono nero su bianco quanto avvenuto sull'isola partendo da quella nube "gialla" e da quel "tappeto di cenere" che ha reso impermeabile il terreno, formando di fatto un percorso privilegiato per le acque meteoriche che hanno invaso in più occasioni il centro abitato.
"Come si è osservato, nella fase evolutiva delle Pyroclastic Density Currents con caratteristiche idromagmatiche, che hanno chiuso la sequenza eruttiva del luglio 2024, è apparsa evidente - si legge nella relazione - l’invasione di una nuvola calda su gran parte dell’apparato vulcanico nella zona superiore ai 400 m. s.l.m, la cui superficie è stata ricoperta da una ash fall di colore ocra, carica di sale marino depositata dalla stessa nuvola. Tale coltre si è solidificata in poco tempo, formando un mantello duro e impermeabile con uno spessore decimetrico. Tale mantello ha, in sostanza, determinato una notevole riduzione della permeabilità del terreno, limitando notevolmente la capacità di assorbimento delle acque meteoriche. Si è costituita, quindi, una superficie che è’ stata in grado di favorire un più rapido deflusso delle acque meteoriche, che hanno dilavato i versanti dell’edificio vulcanico successivamente agli eventi eruttivi, accelerando i deflussi nelle aree bacinali che insistono nei due versanti mutuamente opposti di NE e di SW dello stesso cono vulcanico".
Quattro alluvioni in tre mesi dopo le eruzioni estive
Gli studiosi hanno quindi analizzato i recenti eventi alluvionali che da agosto a novembre 2024, hanno prodotto quattro nuove colate di fango che hanno investito Stromboli provocando ingenti danni. Eventi che si sono verificati fino a qualche giorno fa anche con pioggia meno intensa. E secondo lo studio si tratta di fenomeni correlati alla solidificazione e impermeabilizzazione del terreno causati dalle eruzioni di luglio 2024.
"Tali colate - scrivono i componenti dell'equipe - hanno originato con il loro passaggio impetuoso anche profondi solchi sulla montagna. Le colate di fango che si riversano nelle valli storiche e poi negli alvei dei torrenti, in particolare in località Piscità (torrenti San Bartolo e Montagna Russo, Scalo Balordi, ecc.) hanno, in definitiva, causato l'innalzamento degli alvei dei torrenti con depositi di sabbie fino a raggiungere altezze di 3-5 m., occlusioni di strade, con trasporto di massi rocciosi di oltre 2 tonnellate, interramento di spiagge, ecc. In conclusione, l’insieme di questi fattori, che certamente testimoniano un aggravio delle condizioni idrologico-idrauliche, determinando un aumento della velocità di deflusso superficiale in occasione degli eventi alluvionali dell’ottobre e inizio novembre 2024, rappresentano una condizione di rischio interferenziale, in quanto derivante dalla interferenza di attività vulcaniche da flussi idro-magmatici ed idrologico-idrauliche che si sono verificate l’una di seguito all’altra. Questa situazione sostanzialmente variata in peggio del rischio idrogeologico interviene su uno stato già molto precario del territorio, che al di là delle periodiche azioni di rimozione dei detriti fanghi e sabbie che ostruiscono alvei e strade dopo gli eventi alluvionali, soffre tuttora la mancanza di un serio piano di manutenzione preventiva basata su importanti ed efficaci provvedimenti e sistemazioni di ingegneria naturalistica".
Gli esperti: "Qualcosa è cambiato rispetto al passato"
Nella relazione, gli autori hanno sviluppato indagini "sui prodotti eruttivi dello Stromboli dell’estate 2024 da diversi punti di vista, per tentare di comprendere la natura e il motivo degli aspetti fenomenologici “diversi” da quelli “di norma” osservati nel passato, e consistenti essenzialmente nel colore giallo ocra del deposito superficiale, e nella solidificazione dello strato superficiale per spessori che raggiungono anche la dimensione del decimetro, rendendo sostanzialmente impermeabile la coltre superficiale con effetti dirompenti sulla formazione di impetuose colate di fango e detriti anche in presenza di piogge di piccola intensità".
I sei bacini a rischio
Per gli esperti sono sei i bacini a forte rischio in caso di alluvione. Quattro si trovano a monte dell'abitato di Stromboli, due a Ginostra. Per un totale di ventidue aree censite e monitorate. "Risulta confermato che la già rilevata morfologia territoriale a facce triangolari ha condizionato la forma delle aree bacinali che, di fatto, risultano più allungate nel settore centrale e più limitate spostandosi verso gli spartiacque periferici. Le evidenze di ciò si riscontrano negli alvei San Bartolo e nel Montagna Russo che raggiungono quote superiori agli 800 m slm e negli alvei a monte della località San Vincenzo con quote all’apice tra 750 e 850 m slm. Sono proprio questi alvei che in seguito alle esondazioni del periodo 2022 – 2024, hanno riversato detriti, massi e fango sulle aree abitate".
La strategia per "frenare" le colate di fango ed evitare altri disastri
Lo studio suggerisce due tipologie di intervento finalizzate a ridurre l’energia dei deflussi e a contenere gli stessi in percorsi preferenziali a protezione degli abitati di Stromboli e Ginostra.
La prima tipologia prevede una sistemazione delle aree a monte dei bacini che raggiungono quote superiori ai 500 metri con deflussi che iniziano sul cono vulcanico semipermeabile con scarsa o nulla vegetazione. "La finalità è quella di attenuare l’energia cinetica delle acque acquisita in discesa dal cono vulcanico. L’intervento prevede la sistemazione a terrazzi degli impluvi torrentizi operando con strutture a secco utilizzanti tecniche di ingegneria naturalistica e contemporaneamente con limitati movimenti di terra sul bordo interno in modo da spianare le aree lungo le linee di impluvio. Le quote degli interventi per ogni alveo sono quelle del cambio di pendenza alla base del cono vulcanico".
Il secondo intervento è finalizzato alla canalizzazione dei deflussi a bassa percentuale della frazione solida. Il fine principale è quello di intercettare a monte dell’abitato le incisioni torrentizie evitando che le acque si incanalino su alvei strada riversandosi tra case e viottoli. Si prevedono canalizzazioni effettuate con movimenti di terra con una larghezza variabile in base al numero di alvei che vengono intercettati. Gli argini devono necessariamente essere progettati con tecniche di ingegneria naturalistica e se opportuno anche il fondo canale.
Ma c'è anche una soluzione più immediata e facilmente attuabile. Prevede di scavare sotto lo strato di cenere e riportare alla luce il materiale accumulato dopo le eruzioni del passato. “Da osservazioni effettuate sul campo, e da colloqui e notizie raccolte a Stromboli nella recente emergenza, si è potuto accertare che al disotto dello strato di cenere solidificata e impermeabile formatosi in superficie, gli strati sottostanti di materiali piroclastici sciolti derivanti da precedenti eruzioni, di colore nero e di grana grossolana (sabbie e ghiaie) sono per loro natura molto assorbenti e drenanti delle acque meteoriche, circostanza questa confermata dalle analisi eseguite da ricercatori del presente gruppo di ricerca su campioni classificati. Questa situazione suggerisce un rimedio abbastanza semplice e speditivo da applicare per attenuare nell’immediato il rischio connesso con la formazione di colate di fango: quello di frantumare la parte superiore solidificata delle ceneri sul cono vulcanico dove hanno inizio le colate, e inoltre determinare ivi delle strisce, della larghezza di qualche metro, sulle quali venga frantumata la cenere solidificata, che costituiscano barriera drenante in quota per le nascenti colate di fango. Queste barriere realizzate in zone opportunamente scelte, possono essere eseguite con relativa semplicità, con l’osservazione di opportune misure di sicurezza, da personale qualificato e autorizzato, o manualmente o anche con piccoli mezzi meccanici, in dipendenza della configurazione dei siti".
Tuttavia, gli autori dello studio specificano che "la via maestra per la riduzione del rischio da colate di fango in un sito dalle caratteristiche ambientali eccezionali riconosciute nell’ambito della Comunità Europea come quelle di Stromboli, rimane quella degli interventi di ingegneria naturalistica e del recupero ambientale basati su inerbimento, rinverdimento, rimboschimento, sistemazione disgaggio e risagomatura dei versanti instabili, oltre che quello della continua manutenzione e rafforzamento delle opere idrauliche, così come la rimozione e il riutilizzo dei materiali trasportati e depositi".
Oggi 29 Gennaio: San Costanzo di Perugia
![San Costanzo di Perugia](https://www.santodelgiorno.it/foto/santo1777big.jpg)
A Perugia, fuori della Porta San Pietro, lungo la strada che scende verso Foligno, si può vedere la chiesa dedicata a San Costanzo, che risale all'epoca romanica. In quella chiesa, e non nella cattedrale, furono venerate le reliquie di San Costanzo, Patrono, con Sant'Ercolano, della città umbra.
Sulla metà del II secolo, Costanzo era un giovane cristiano che già emergeva nella recente ecclesia perugina per il suo zelo e per la sua generosità verso i poveri, unita ad una grande severità verso se stesso. Venne perciò eletto Vescovo molto giovane, quando aveva appena trent'anni. Era però già prudente, saggio nell'apostolato, maturo nella carità, saldo nelI'autorità, e si dimostrò un Vescovo provvidenziale, specialmente negli anni difficili della persecuzione di Marc'Aurelio.
Neanche l'lmperatore saggio e filosofo, infatti, aveva abrogato o mitigato le disposizioni dei suoi predecessori. A norma di queste, chi veniva accusato come cristiano, doveva essere processato, e se era trovato colpevole, cioè se confermava la propria fede rifiutando di sacrificare, doveva essere condannato alla pena capitale.
Non si sa chi denunziò l'attivo e benefico Vescovo di Perugia. Probabilmente, come in molti altri casi, qualcuno sperò di metter le mani sulle ricchezze della Chiesa, avute in consegna dai fedeli e destinate ai poveri. Forse proprio per questo, per strappargli cioè vantaggiose informazioni, il Vescovo Costanzo venne torturato a lungo e crudelmente, insieme con diversi altri compagni di fede. Non mancano le leggende sulla sua Passione, dato che gli studiosi han rintracciato ben quattro distinte vite del Martire, a testimoniarne la popolarità e la suggestione tra i fedeli. E non è escluso che queste leggende abbiano qualche fondamento di verità.
Egli, per esempio, sarebbe stato rinchiuso nel calidarium delle Terme romane, dove i cittadini rispettabili e raffinati facevano il bagno di vapore. Quella volta però il calidarium venne scaldato alla temperatura di un forno, ma San Costanzo uscì incolume dal bagno mortale.
Ebbe la grazia di convertire i suoi guardiani, e poté scappare una prima volta. Chiamato di nuovo in giudizio, venne condannato a camminare sui carboni ardenti. Ma né questo né altri supplizi ebbero potere su di lui. Liberato miracolosamente e arrestato una terza volta ebbe finalmente la testa tagliata con la spada, verso l'anno 178.
Così cadde il primo Patrono di Perugia, uomo virtuoso, cittadino probo, cristiano generoso, Vescovo soccorrevole. Cadde per insegnare al suo popolo, e anche ai persecutori, la vera fede e la legge del Signore, non imposta con la violenza ma attuata con l'amore.
Tratto da:(Piero Bargellini, Mille Santi del giorno, Vallecchi editore, 1977)
martedì 28 gennaio 2025
SANITÀ ISOLE MINORI: RIUNIONE TAVOLO TECNICO A PALERMO
Presenti i rappresentati istituzionali delle Asp di Messina, Palermo e Trapani e di tutti i comuni delle isole di Sicilia.
Si riattiva così un organismo, fermo da alcuni anni, che ha lo scopo di affrontare il tema dei servizi sanitari nei territori geograficamente svantaggiati della regione, con particolare riguardo per le isole minori. L’obiettivo, come ha sottolineato la D.ssa Rosalia Murè - Responsabile del Servizio 6 “Emergenza Urgenza Sanitaria – Isole minori ed Aree disagiate”, che ha condotto l’incontro, è quello di aumentare lo standard delle prestazioni sanitarie di questi territori, uniformandolo a quello nazionale. Una missione molto concreta e pragmatica, volta a predisporre una programmazione sanitaria che tenga nella giusta considerazione le specificità di ciascuna isola.
Per le Isole Eolie erano presenti l’Assessore alla Sanità del Comune di Lipari Cristina Roccella, l’Assessore alle politiche sociali di Salina Anna Re, La responsabile dell’Ufficio Piano del Distretto Sociosanitario delle Isole Eolie Claudia Schilirò, il Direttore Generale dell’Asp di Messina dott. Cuccì, il Direttore Sanitario dott. Trimarchi, il Responsabile del Servizio Emergenza urgenza dott. Picciolo, il capo Distretto dott. Quaranta.
Dopo aver ascoltato i rappresentanti delle Asp che hanno relazionato riguardo le proprie attività, sono state raccolte le segnalazioni dei rappresentanti istituzionali di ciascuna isola.
Oltre al problema della carenza di medici che, purtroppo, in questo momento riguarda tutto il territorio nazionale, sono stati affrontati anche i problemi delle isole più piccole, e la necessità di rafforzare i servizi territoriali. Per esempio, la possibilità di eseguire analisi del sangue presso le Guardie mediche locali di ciascuna isola. L’accento è stato posto anche sul rafforzamento dei Servizi di salute mentale, sulla difficoltà dei pazienti che si devono sottoporre a terapie chemioterapiche, sul miglioramento del servizio di emergenza-urgenza e sul trasporto delle medicine.
A questo primo incontro, utile per raccogliere in maniera puntuale necessità e proposte di ogni singola isola, seguirà da parte dell’Assessorato regionale la valutazione di un programma di interventi specifici.
Il Tavolo Tecnico, oggi finalmente riattivato, si riunirà tre volte l’anno con la possibilità di convocazioni aggiuntive ad hoc.
Nel corso della riunione, tutti i presenti, ciascuno per la propria competenza, hanno manifestato massima disponibilità a mettere in piedi un organismo di coordinamento istituzionale che affronti in maniera concreta le necessità sanitarie delle isole minori. Un segnale forte, e la volontà di lavorare con determinazione per equiparare le isole agli standard sanitari nazionali.
ORDINANZA DI NON POTABILITA' DELL'ACQUA IMMESSA NELLA RETE CITTADINA EMESSA DAL SINDACO GULLO
Questa l'ordinanza emessa oggi dal sindaco di Lipari, Riccardo Gullo
VISTA la PEC del 21/01/2025 trasmessa da AMBIENTE & SICUREZZA S.R.L. con la quale sono stati comunicati gli esiti delle determinazioni analitiche sui campioni di acqua potabile prelevati nell’acquedotto comunale, e dai quali è stata rilevata la presenza di coliformi totali non conformi ai valori di parametro nei serbatoi di Lami, Annunziata 2 Vie, Varesana e Mt. S. Angelo;
RITENUTO opportuno, in attesa di ricevere ulteriori comunicazioni sull’esito delle nuove analisi disposte dal Responsabile del Servizio Idrico alla AMBIENTE & SICUREZZA S.R.L., vietare in via precauzionale l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete comunale per fini alimentari e potabili, fino al rientro nella norma dei parametri fissati dalla legge;
VISTA la nota del Responsabile del Servizio Idrico con la quale propone l’adozione di Ordinanza di non potabilità dell’acqua immessa nella rete cittadina per le seguenti frazioni e località:
1. Annunziata; 2. Pianoconte; 3. Quattropani; 4. Santa Margherita; 5. Piano Greca 6. Lami; 7. Sparanello; 8.Lipari limitatamente alla contrada di Valle e di Ponte;
RICONOSCIUTA la necessità di vietare il consumo dell’acqua proveniente dalla rete pubblica comunale per il consumo umano diretto nelle frazioni sopraelencate, come misura precauzionale a salvaguardia della salute pubblica in attesa dell’espletamento delle opportune verifiche e degli
adempimenti necessari al rientro dei parametri di potabilità dell’acqua;
ORDINA
Alla popolazione delle frazioni e località di Annunziata, di Pianoconte, di Quattropani, di Santa Margherita, di Piano Greca, di Lami, di Sparanello e di Lipari (contrada di Valle e Ponte) di astenersi dall’utilizzare della acqua della rete pubblica comunale per il consumo umano diretto e per la preparazione di bevande o alimenti; invero la stessa potrà essere utilizzata per l’igiene della persona e della casa.
DISPONE La trasmissione del presente provvedimento alla Prefettura di Messina, all’ASP di Messina, all’ATI di Messina, alla Bel.Mar. Costruzioni S.r.l.
Contro il presente provvedimento può essere proposto, entro 60 giorni dalla sua pubblicazione all'Albo Pretorio, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Catania, in alternativa, entro
120 giorni dalla pubblicazione, ricorso straordinario al Presidente della Regione.
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews - Carnevale Eoliano 2015: 1° Video fotografico (16 Febbraio 2015)
Carnevale Eoliano 2015: 1° Video fotografico (16 Febbraio 2015)