A causa del vincolo del rispetto del Patto di Stabilità molto spesso si produce un cortocircuito burocratico-finanziario che impedisce di affrontare i problemi endemici del Paese, ed è innegabile che nella rarefazione delle risorse esiste anche una responsabilità dello Stato centrale poiché anche se i fondi vengono stanziati, le lungaggini della Ragioneria dello Stato, di fatto impediscono che le risorse non giungano a destinazione. Non si può però non tenere conto di tutto il lavoro svolto finora che non si è semplicemente limitato al contingente ed al tamponamento delle emergenze, ma è stato proiettato in un’ottica più ad ampio raggio e lungimirante poiché io ho instaurato un proficuo dialogo affinchè non ci si limiti ad intervenire ma in primis a prevenire, consapevoli che l’emergenza idrogeologica, impagabile dal punto di vista umano, dal punto di vista prettamente economico costa cinque volte di più rispetto alla prevenzione del dissesto. Il Governatore della Banca d’Italia ha ribadito a più riprese che la manutenzione del suolo è la più grande opera infrastrutturale di cui necessita il Paese, ed in particolare la Sicilia caratterizzata da una conformazione morfologica e geografica del tutto peculiare, ed in cui si verificano frequentemente fenomeni calamitosi, di natura idraulica ed idrogeologica che, non solo comportano danni economici rilevanti, ma soprattutto causano gravissimi disagi alle popolazioni residenti con conseguenze talora mortali e drammaticamente dolorose, generate anche da piogge che seppur intense sono brevi. A causa della presenza di una concatenazione di cause che contribuiscono ad incrementare il rischio, risulta essere un paradosso che questo tipo di precipitazioni producano effetti non proporzionati alle altezze di pioggia che per frequenza di accadimento e gravità, in situazioni di normalità, non dovrebbero dar luogo a frane, smottamenti ed esondazioni, ed il danno prodotto è imputabile sia alla scelleratezza dell’opera e delle attività umane che hanno depredato il territorio, sia all’incuria e al disinteresse di chi ha governato. In qualità di membro dell’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, voglio riaffermare il mio impegno e la mia assoluta attenzione nei confronti dell’intero territorio della Provincia di Messina. Mi dichiaro infine soddisfatto per l’approvazione dell’ultimo intervento svolto insieme all’On. Garofalo e grazie al quale siamo riusciti ad ottenere l’inclusione anche del la nostra vasta zona duramente colpita dall'alluvione del 2011, nella disposizione contenuta nel DL Stabilità con la quale è stato previsto lo stanziamento di risorse finanziarie destinate alle zone interessate da recenti calamità naturali ”.
Questa la dichiarazione del deputato messinese del Pdl Nino Germanà, membro dell’VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.