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giovedì 15 novembre 2012

Risposta al Sig. Sidoti e la nostra burlesca democrazia (di Felice Lopes)

Egr. Sig. Sidoti,
ho letto il Suo articolo del 10/11/2012 con attenzione ,come faccio di solito, e mi sono convinto che la Sua idea, a mio giudizio , è del tutto irrealizzabile  perché ingestibile .
Perché è ingestibile , perché non sarà mai possibile  mettere insieme un comitato ,a prescindere da come sarà subito vezzeggiato ( lo lascio immaginare )  che non si sa di quante persone  è composto , che coinvolga la Giunta Comunale,i gruppi consiliari,i rappresentanti delle circoscrizioni , i rappresentanti delle associazioni culturali e di categoria . E’ una cosa faraonica .
Se il tutto lo caliamo in  un paese che dimostra sempre più di essere  avulso da qualsiasi forma di partecipazione alla vita politica e sociale , che ha poca o nessuna  fiducia nelle istituzioni , sarebbe come mettere su una vera e propria armata brancaleone, numerosa, litigiosa ed inconcludente .
Rifletta su questa semplice considerazione  : Ha visto quanti articoli vengono quotidianamente pubblicati sui notiziari locali on line e quante persone ne prendono parte esprimendo liberamente la propria opinione ?
Pochissime e a volte a sproposito . La gente ama leggere , ancor di più i giovani in verità , certamente fa delle considerazioni , ma subito dopo tace , non certo per paura o servilismo , ma perché non nutre più alcuna fiducia nella politica e nelle istituzioni e ,quando può ,manifesta il proprio sdegno votando Grillo  , considerandolo ,erroneamente, l’unica valvola di sfogo.
Io  Le suggerisco di continuare a scrivere il Suo pensiero e lasci all’opinione pubblica le considerazioni .Si diventa maturi lo stesso leggendo e riflettendo . Io seguo questa strada , non demordo e finché me lo consentiranno dirò sempre la mia , sperando che prima o poi la gente condivida l’importanza del dialogo , del confronto come mezzo di evoluzione culturale e morale , ed inizia a farsi sentire nelle forme che ritiene più congeniali.
Io penso in positivo e spero fermamente  che alle prossime elezioni , siano esse regionali o politiche , i partiti politici scelgano una classe politica di cui non dobbiamo più vergognarci  ,capace di amministrare correttamente ,avendo come  punto cardinale la giustizia sociale ed il rispetto per le  istituzioni .
Solo così , sono convinto , che il popolo potrà nuovamente avvicinarsi  alla politica .
Concludo con una caricatura sulla democrazia che conosciamo  :
Una volta l’ idea , chiamata democrazia ,  riassumeva in se il concetto secondo cui  il popolo possedeva un’opinione razionale e definita intorno ad ogni singolo argomento.
Ma la gestione pratica di questa idea risultò complessa per via della diversità di opinione che ognuno aveva su ogni singolo argomento e sulla sua reale concretizzazione .
Nacque così la necessità di individuare e nominare dei saggi che districassero la matassa .
Successe , però , che questi saggi , subito chiamati rappresentanti del popolo sovrano , non appena eletti, percepirono subito il suadente richiamo del potere e delle sue molteplici sfaccettature .
Decisero subito di mettersi al riparo da eventuali possibili moleste giudiziarie e si approvarono  l’immunità .
Si posero il problema del’appariscenza e si fecero chiamare ONOREVOLI . Ma come onorevoli dovevano  far emergere il proprio rango  e decisero così di darsi un appannaggio ragguardevole ed una infinità di prerogative , in primis ,quella di farsi pagare anche il finanziamento dei partiti , tutte spese da caricare sul groppone del  al popolo sovrano ,
Quando il popolo si rese conto di quest’ultima furbata   , votò a stragrande maggioranza (circa l’80%)il referendum per l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti .
Ma i  furbi, raggirando l’ostacolo , si votarono subito la copertura delle spese elettorali , ma , attenzione , senza alcun controllo di spesa . I risultati li conosciamo tutti .
 Ma il danno non si limitò unicamente agli eletti , perché anche il popolo  pretese la sua parte .
Infatti , mentre i rappresentanti del popolo portavano  in dote due mila miliardi di debiti , il popolo ,assai più modesto  , si è contenuto in soli 120 miliardi  di evasione e in quei pochi 60 miliardi corruzione.
E fu  così  che  vissero tutti felici e contenti (finché non arrivò il Prof. Monti ) .
A parte l’ironia , che serve anche a tirarci su di morale , dobbiamo fermamente credere nelle  nuove idee manifestate soprattutto dai giovani , nello sviluppo di nuovi progetti da segnalare all’Amministrazione , che , a mio giudizio ,dovrebbe diventare un corpo assorbente , interattivo col cittadino e col quale deve intrattenere rapporti di mutuo interesse .
Cordialmente.
Lipari, li 15/11/2012
   Felice Lopes

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