Mezzo milione di italiani li ha segnalati. Ora si inizia a intervenire concretamente su quei luoghi così amati con i primi undici progetti di recupero.
E’ passato poco più di un anno dalla quinta edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone unite nel nome di un’Italia da tutelare e da tramandare alle generazioni future. La grande partecipazione degli italiani è stata la dimostrazione di quanto questa iniziativa sia diventata un prezioso strumento di aggregazione, di comunione di sentimenti e di speranze.
Proprio per dare un seguito a queste speranze il FAI ha dato voce alle segnalazioni, ha sollecitato le istituzioni preposte, sensibilizzando Sindaci, Soprintendenze, Regioni e oggi, dopo un periodo di monitoraggio, annuncia i primi 11 interventi che verranno realizzati grazie a “I Luoghi del Cuore”. Interventi concreti che, sebbene siano spesso limitati ad alcuni aspetti del bene da recuperare, sono un punto di partenza, un segnale concreto di interesse e di cura per alcune ricchezze del nostro Paese, dimenticate o addirittura abbandonate.
Un risultato straordinario “…un grande colpo di riscatto – commenta Ilaria Borletti Buitoni, Presidente FAI – di tutti quei cittadini che vogliono fare qualcosa di concreto per il proprio Paese. Da sola la Fondazione non può certo salvare tutte le nostre ricchezze ma insieme agli italiani possiamo farlo e con i risultati de ‘I Luoghi del Cuore’ la sensazione di essere soli in questa battaglia è scomparsa”.
Intesa Sanpaolo affianca da 5 anni il FAI in questa iniziativa importante ed efficace. La tutela e la valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese sono valori fondanti del Gruppo e la sensibilizzazione dei cittadini sul valore del loro patrimonio è un impegno costante della Banca che, attraverso i suoi 5600 sportelli, è uno strumento unico di dialogo e di sollecitazione per tutto il territorio nazionale. “I Luoghi del cuore” è e sarà uno dei capisaldi della strategia di Intesa Sanpaolo che intende partecipare sempre più attivamente alla vita e allo sviluppo culturale e sociale del Paese.
I luoghi, presenti su tutto il territorio nazionale, sono stati selezionati da una commissione di esperti composta da FAI, da Intesa Sanpaolo e dallo storico dell’arte Carlo Bertelli - così come da regolamento ufficiale del censimento - secondo criteri ben precisi: numero di segnalazioni ricevute, valenza storico-artistica o naturalistica del luogo, importanza che il luogo riveste per il territorio di riferimento, attivazione degli stakeholder locali, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, anche se circoscritto.
In Sicilia si è deciso di intervenire concretamente su due beni: la Chiesa di San Bartolomeo a Stromboli, al decimo posto della classifica nazionale con 9.089 segnalazioni e l’Edicola Marmorea del Genio di piazza del Garraffo nel quartiere Vucciria a Palermo al quarantaquattresimo posto della classifica nazionale con 2.495 segnalazioni.
La Chiesa di San Bartolomeo è stata scelta per l’entusiasmo e il fervore con cui turisti e abitanti dell’isola si sono attivati per raggiungere raccogliere un altissimo numero di segnalazioni per un luogo che conta poco più di 400 abitanti. La chiesa risale al XVIII secolo ed è stata voluta e costruita con passione e sacrificio dalla gente di Stromboli: alla realizzazione dell’edificio hanno infatti partecipato, inviando denaro, anche tanti siciliani emigrati in Australia, Argentina, Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda. “La Chiesa, per lo strombolano, é sempre stata un luogo di aggregazione e di unione… - dice Maddalena Russo del Comitato Save San Bartolomeo - …con il quinto censimento dei "Luoghi del Cuore " il FAI ha quindi ‘scatenato’ un entusiasmo che si é propagato e diffuso a tutti quelli che sbarcavano sull'isola, facendo sentire il forte desiderio affinché ogni pietra di quel posto non scomparisse o andasse in sfacelo; e allora ecco che le firme per la Chiesa di San Bartolomeo si sono moltiplicate. Noi siamo sicuri che, anche con il sostegno, il monitoraggio e l'amore del FAI, potrà riacquistare il suo splendore, per ridiventare centro focale di questa piccola isola che noi tanto amiamo.”
Al suo interno si possono ammirare stucchi ottocenteschi e una cupola a crociera costellata di stelle oro e blu. La Chiesa – che con il suo frantoio annesso rappresentava il punto di riferimento per gli agricoltori che vi si recavano per la spremitura delle olive - è stata chiusa alla comunità nel 2002, anno in cui una forte scossa di terremoto ha provocato diversi danni all’intera struttura.
Dopo le sollecitazioni de “I Luoghi del Cuore” e la conseguente attenzione dei media, un importante passo avanti è stato compiuto per restituire alla comunità il luogo del cuore e della memoria di Stromboli anche grazie all’impegno della Delegazione FAI di Messina: lo scorso giugno la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina ha elaborato un progetto di messa in sicurezza della chiesa, che sarà avviato a breve termine, grazie al contributo congiunto della Regione Siciliana e de “I Luoghi del Cuore”. L’Assessore Regionale per i Beni Culturali e l’Identità Siciliana Sebastiano Missineo ha così commentato l’intervento: “La Chiesa di San Bartolomeo a Stromboli, per la quale il nostro assessorato ha finanziato un intervento di restauro di circa 20 mila euro, è stato uno dei luoghi più votati nel censimento 2010. E’ un evento che ci onora e che, allo stesso tempo, ci permette di affermare ancora una volta che i valori dell’identità siciliana si devono conservare anche attraverso la tutela e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio artistico, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo”. Dice Giulia Miloro, Presidente FAI Sicilia: “La campagna de “I Luoghi del Cuore” del 2010 è stata per la nostra regione un grande momento di sensibilizzazione collettiva e vorrei ringraziare l’Assessore Missineo per l’impegno di riaprire al pubblico la chiesa dopo la messa in sicurezza della navata centrale prevista in questa fase dei lavori e le Soprintendenze che hanno redatto il progetto”.
L’Edicola marmorea del Genio di piazza del Garraffo a Palermo è stata scelta dai “Luoghi del Cuore” non solo perché il Genio è il simbolo della città ma anche perché è un piccolo gioiello, situato in un quartiere, la Vucciria, che chiede oggi di essere valorizzato e riportato a nuova vita. Le segnalazioni raccolte grazie al censimento sono il culmine di una lunga campagna di sensibilizzazione condotta dalla Delegazione FAI di Palermo: “La volontà di restaurare il Genio è una battaglia iniziata nel marzo 2009 – dice Lelia Collura, Capo Delegazione FAI di Palermo - dapprima a livello locale quindi condivisa e allargata a molte più persone grazie al censimento nazionale dei ‘Luoghi del Cuore’ lanciato nel 2010. E’ quindi un traguardo molto importante perché è stato raggiunto grazie alla partecipazione delle scuole, delle università, delle associazioni sportive, dei cittadini e degli appassionati della storia di Palermo, che si sono uniti al FAI per reclamare la rinascita di questo piccolo monumento dimenticato e del quartiere che lo ospita da oltre 500 anni!”.
Per l’Edicola del Genio è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il FAI e il Comune di Palermo per il recupero della quattrocentesca statua dedicata al nume tutelare della città, opera dello scultore Pietro de Bonitate, posta nella nicchia di un’edicola muraria sul fronte occidentale della piazza. Soddisfazione anche da parte dell’Assessore al Centro Storico del Comune di Palermo Mario Milone che commenta così l’accordo con il FAI: “Abbiamo appoggiato l’azione del FAI fin dal 2009 convinti che il coinvolgimento dei cittadini nel recupero delle memorie storiche della città sia la chiave vincente per garantire poi la tutela dei beni restaurati e abbiamo subito accolto la proposta di una sinergia tra il Fai e il Comune, certi del beneficio che ne potrà derivare per la collettività”. La Delegazione FAI di Palermo donerà il progetto di restauro al Comune che effettuerà l’intervento sul bene. Grazie a “I Luoghi del Cuore” in un secondo tempo saranno realizzati i lavori di riqualificazione della piazza del Garraffo con interventi di arredo urbano e di pedonalizzazione.
Gli altri nove interventi resi possibili grazie al contributo de “I Luoghi del Cuore” hanno interessato altre regioni e più precisamente:
*in Puglia: Eremi dell’Abbazia di San Pulsano (al 1° posto della classifica con 34.118 segnalazioni): valorizzazione del sito in collaborazione con la Provincia di Foggia, attraverso la riqualificazione di un percorso verde a lato del vallone degli Eremi. Giardino di Piazza 4 novembre a Bari (al 25° posto della classifica con 4.292 segnalazioni): restauro del busto in bronzo di Giuseppe Massari nell’ambito della riqualificazione del Giardino, che sarà realizzato dal Comune di Bari;
*in Piemonte: Casa Desanti Bossi a Novara (al 2° posto della classifica con 26.150 segnalazioni): lancio di un concorso di idee in collaborazione con il Comune di Novara per una nuova destinazione d’uso che possa rendere l’edificio un luogo vivo e un punto di riferimento per il territorio;
*in Toscana: Chiesa di Santa Caterina a Lucca (al 3° posto della classifica con 19.238 segnalazioni): restauro dell’organo ottocentesco nell’ambito dei lavori di recupero della chiesa, che verranno realizzati grazie ai fondi stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a seguito del censimento;
*nelle Marche: Chiesa di San Filippo Neri a Fermo (al 5° posto della classifica con 12.849 segnalazioni): recupero del portale maggiore della chiesa, che verrà restaurata dal Comune di Fermo e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali;
*in Friuli Venezia Giulia: Arco Bollani a Udine (al 29° posto della classifica con 3.777 segnalazioni): restauro dell’Arco e della statua del Leone Marciano in collaborazione con il Comune di Udine;
*in Lazio: Piè di Marmo a Roma (al 54° posto della classifica con 1.728 segnalazioni): restituzione alla Comunità del bene finalmente recuperato in collaborazione con la Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale; Affreschi della Cappella di Santa Rosa nella Cattedrale di Viterbo (al 93° posto della classifica con 745 segnalazioni): dono del progetto di recupero e contributo al restauro della cappella e dei suoi apparati decorativi;
*in Lombardia: Vetta Sighignola, Lanzo d’Intelvi – Como (al 68° posto della classifica con 1.261 segnalazioni): contributo alla sistemazione naturalistica e paesaggistica dell’area che, grazie anche all’attività di sensibilizzazione svolta dal censimento, è stata liberata dall’ecomostro che deturpava la vetta.