COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco di Santa Marina Salina, nella veste di Coordinatore ANCIM Sicilia, Massimo Lo Schiavo, prosegue la propria battaglia contro la nuova normativa in materia di rifiuti che prevede il divieto di smaltire sterpaglie e residui di potatura tramite bruciatura in loco.
“ Questa mattina ho scritto una lettere al Ministro dell’Ambiente, perché a questo punto bisogna arrivare alla fonte per poter trovare una soluzione del problema” afferma il Sindaco. “La situazione ormai è diventata insostenibile e le conseguenze economiche e sociali d i questa normativa si stanno facendo sentire pesantemente: c’è tutto un intero comparto, quello agricolo, che è messo a dura prova e aumenta il rischio che i numerosi cumuli disseminati per tutto il territorio possano provocare ostruzione dei torrenti e degli alvei a causa delle piogge”.
Va ricordato che anche la Regione Siciliana è stata investita della problematica e che attraverso una propria legge, aveva derogato alla normativa ambientale all’interno di un disegno di Legge per lo sviluppo dell’agricoltura, ma gli articoli interessati sono stati impugnati dal Commissario dello Stato, e per cui cassati dalla Legge.
In ogni caso anche il Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo si sta interessando in prima persona per una rapida soluzione della problematica, attraverso una fitta interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente.
La lettera:
On.le Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Viale Cristoforo Colombo, 44.
00147 ROMA
OGGETTO: Bruciature residui vegetali – D. Lgs. 152/2006 nelle Isole Minori della Sicilia –Richiesta incontro urgente
Ill.mo Sig. Ministro,
il D. Lgs. 152/2006, c.d. “Codice dell’Ambiente” così come modificato ed integrato dal D. Lgs. 3 dicembre 2010 n. 205, all’art. 177 “campo d’applicazione e finalità” della parte quarta dello stesso decreto riguarda la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti, mentre all’art. 184 sono classificati i rifiuti e, tra questi come “rifiuti urbani” (comma 2 lett. “e”) “gli scarti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali” e come “rifiuti speciali” (comma 3 lett. “a”) “gli scarti da attività agricole e agro-industriali”; l’applicazione della predetta norma ha creato sensibili difficoltà applicative nei territori delle Isole minori della Sicilia, con special riferimento ai comuni ove sono presenti le riserve, i Parchi di prossima istituzione (esempio Pantelleria, Egadi ed Eolie).
Tale modifica ha provocato notevoli disagi nei nostri territori, buona parte dei quali destinati alla produzione di “eccellenze agricole”, come i capperi, la Malvasia D.O.C., il Passito di Pantelleria, ma anche agrumi e uliveti, che contribuiscono alla crescita economica e turistica delle Isole di Sicilia.
L’impossibilità di smaltire mediante bruciatura in loco le sterpaglie, i residui di potatura e tutto il materiale vegetale, pratica antica quanto l’agricoltura stessa, ha comportato un progressivo abbandono dei terreni coltivati, nonché un improvviso arresto delle operazioni di miglioramento dei fondi agricoli, con conseguenze economiche e sociali di notevole importanza in territorio piccoli e fragili come le Isole Minori.
A tutto ciò si aggiunga che nel corso degli ultimi sei mesi di è verificato un evidente accatastamento di tali materiali vegetali in tutto il territorio, soprattutto in prossimità di alvei e torrenti, i quali a causa dell’orografia dei territori, rappresentano potenziali pericoli per la pubblica incolumità in caso di piogge consistenti, come purtroppo è avvenuto di recente in Sicilia e in Liguria.
In ragione di quanto sopra esposto, chiedo alla S.S. Ill.ma la possibilità di avere un incontro urgente presso il Ministero che Lei presiede al fine di poter valutare soluzioni alla vigente normativa che permettano agli abitanti delle Isole di Sicilia poter superare le difficoltà attuali, sia di natura ambientale sia di sicurezza per l’incolumità pubblica.
Certi della Sua disponibilità, con la presente si porgono distinti saluti.
Il Sindaco di Santa Marina Salina
Coordinatore ANCIM Sicilia
Massimo Lo Schiavo
Il Sindaco Lo Schiavo, inoltre, con nota prot. 6989 del 30.11.2011 inviata al Prefetto di Messina ha segnalato le difficoltà scaturenti dalla problematica, anche come potenziali situazioni di pericolo per la pubblica incolumità, chiedendo una riunione urgente per la sua risoluzione.
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