Commissione Speciale Sanità
Lipari, 14/03/2012
All’Assessore Regionale alla Sanità
Dott. Massimo Russo
PALERMO
OGGETTO: Recenti dichiarazioni sul Punto nascita dell’ Ospedale di Lipari e gravissimi fatti avvenuti in data 08 Marzo 2012.
Il recente caso accaduto nel presidio ospedaliero di Lipari, rappresenta l’esempio più eclatante di come la Direzione dell’ASP di Messina e , forse, lo stesso Assessorato alla Salute della Regione Sicilia non abbia previsto, probabilmente, considerate le peculiarità territoriali, un’organizzazione e una dotazione organica con la “dovuta ESPERIENZA PROFESSIONALE” in grado di affrontare le emergenze ostetriche indifferibili.
Ma come si fa, Assessore Russo, a dichiarare davanti a tutti i membri della Commissione regionale Sanità che quanto accaduto nell’ Ospedale di Lipari “ è stato certamente un episodio di buona sanità” e contemporaneamente affermare che “l’organizzazione del servizio di emergenza urgenza ha fatto in pieno il proprio dovere.
Ma con quale fermezza accusa gli eoliani e chi protesta asserendo le seguenti frasi: “c’è ancora qualcuno che per motivi strumentali e demagogici vorrebbe far credere che la Sicilia sia diversa dl resto d’Italia, ma noi abbiamo il dovere di tenere ben dritta la barra del timone”.
Non è la Sicilia ad essere diversa dal resto d’Italia, Assessore Russo. Sono le Isole Minori ad esserlo e nello specifico le “ISOLE EOLIE”. Ma lei, purtroppo, desumo che per la sua probabile limita esperienza tecnica in ambito sanitario, geografico, geopolitico e umanitario non possa capire e di conseguenza essere in grado di comprendere cosa significa vivere in un isola.
Da cosa deriva questa sua certezza nell’affermare “che le donne in gravidanza preferiscono partorire in un luogo sicuro per sé e per i loro bambini anche se in un comune vicino”.
Lo ha mai chiesto ad una gestante in stato di travaglio ( doglie da parto) che in condizioni di emergenza è costretta ad affrontare un trasferimento in elicottero dove viene addirittura legata? Pensi alle preoccupazioni, allo stato d’ansia e di allarme che coinvolge e stravolge l’intera famiglia. Una donna, una madre, viene letteralmente strappata dai propri affetti in un momento tanto importante quanto delicato della propria esistenza. Il “lieto evento parto” viene vissuto come un’autentica tragedia. Senza poi considerare che la comunità Eoliana al momento della decisione responsabile di mettere al mondo una nuova vita ha sempre avuto la certezza di trovarsi a vivere in un territorio, sebbene disagiato, in cui storicamente ed anche in “tempi peggiori” l’assistenza alla gravidanza e al parto è sempre stata garantita con dignità e rispetto della persona.
E poi ancora, Lei conosce davvero l’attuale stato del servizio di ginecologia e Ostetricia nell’Ospedale di Lipari? Dalle sue dichiarazioni non si direbbe. Lei, infatti, afferma: “dov’è stata prevista la dismissione del punto nascita, abbiamo contestualmente disegnato percorsi nascita che metteranno in condizioni ginecologi ed ostetrici di svolgere al meglio il proprio lavoro, che è quello di assistere la donna gravida fino al momento del parto”.
Assessore Russo, se non è stato informato dell’attuale situazione del servizio di ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Lipari abbia per lo meno il pudore di tacere o di documentarsi prima di fare certe dichiarazioni che lasciano sconcertati non solo gli addetti ai lavori, ma chi vive in queste isole e conosce meglio, evidentemente, l’Ospedale di Lipari in quanto lo vive giornalmente.
La garanzia dell’assistenza al parto ” precipitoso” nel P.O. di Lipari, dichiarata dalla Dott.ssa Murè in commissione Sanità nel mese di novembre 2011, avrebbe dovuto prevedere, se si ha consapevolezza del significato del termine “parto precipitoso”, la presenza h/24 dell’ostetrica in servizio, e la presenza di almeno due ginecologi con una esperienza professionale, nella disciplina, tale da poter affrontare realmente le “emergenze Ostetriche” indifferibili.
Il termine “parto precipitoso” non può essere riferito solo all’eventuale parto “spontaneo”, ma anche e soprattutto a tutte le eventuali complicazioni, materne, fetali e/o materno-fetali, ( un esempio per tutti, le diatesi emorragiche da distacco intempestivo di placenta a qualsiasi epoca evolutiva della gravidanza).
L’attuale organizzazione è costituita da una dotazione di organico che prevede due soli ostetrici e tre ginecologhe con incarico a tempo “DETERMINATO”.
Per quanto riguarda le linee guida e i protocolli da seguire la confusione è assoluta.
Il servizio nelle 24 ore è svolto con le seguenti modalità:
- un ostetrica/o dalle ore 08.00 alle ore 20.00, da Lunedì a Sabato; dalle ore 20.00 alle 08.00, da Lunedì a Sabato il servizio viene coperto con reperibilità sostitutiva; Domeniche e festivi, il servizio ostetrico è coperto con reperibilità sostitutiva h/24: Nella pratica, il parto “precipitoso”, indifferibile e urgente, nelle ore notturne, domeniche e festivi h/24, deve attendere che in pronto soccorso qualcuno si renda conto della necessità - “prima diagnosi” - e attivi la chiamata in reperibilità dell’ostetrica con tempi d’attesa inimmaginabili;
- due Ginecologhe dalle ore 08.00 alle ore 14.00; una Ginecologa dalle ore 14.00 alle ore 20.00 ; notturni , domenica e festivi il servizio è coperto da reperibilità sostitutiva.
- non esiste la presenza di personale infermieristico.
- il “reparto” dalle ore 20.00 alle ore 8.00, Domeniche e festivi è chiuso.
Secondo l’esperienza professionale di alcuni addetti ai lavori la dotazione organica minima indispensabile è di 6 Ostetriche e 4 ginecologi.
Se questo è il sistema organizzativo, caro Assessore Russo, previsto dalla Direzione Generale dell’ASP di Messina e dal suo Assessorato, per affrontare con tempestività il parto precipitoso indifferibile per via naturale e/o operativo, SIGNIFICA CHE LE GRAVIDE CHE ORBITANO ATTORNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI LIPARI E I FIGLI CHE PORTANO IN GREMBO SI TROVANO PROBABILMENTE IN UNA CONDIZIONE DI RISCHIO ASSOLUTO E VENGONO GESTITI E CONSIDERATI COME…………..…..!!!!!
Ricordo che lo scorso 18 febbraio ho presentato personalmente un esposto alla Procura nel quale individuavo delle irregolarità nel servizio di ginecologia e ostetricia. E’ noto a tutti, infatti, come già da qualche anno questo servizio non funzioni più come prima tanto da ridurre progressivamente il numero dei parti da 130 a 15 . Addirittura a non eseguirne più dallo scorso mese di settembre.
Se il nostro punto nascita è diventato “inadeguato”, caro Assessore Russo, non è certamente colpa degli eoliani che protestano.
La invito, pertanto, a recarsi a Lipari e spiegare ai cittadini eoliani e alle gravide che vi risiedono quello che ha ripetuto ed affermato in Commissione Sanità lo scorso 12 Marzo. Solo così potrà constatare di persona se quello che Lei asserisce corrisponde alle reali esigenze del nostro territorio oppure se le cose stanno diversamente.
Dubito, però, che Lei sia davvero disposto a farlo in quanto è più facile parlarne in una stanza con dei deputati che come Lei, probabilmente, non sanno cosa significa vivere nelle nostre isole con un Ospedale e un servizio di ginecologia e ostetricia ridotto ai minimi termini.
Se ha il coraggio, mi smentisca.
Distinti saluti.
Dott. Giacomo Biviano
(Presidente della Commissione Speciale sulla Sanità)