Le isole Eolie fanno parte del mio vissuto e del mio immaginario. A 13 anni, sul set di un film a me familiare (Kaos), fui scelta per la parte di una ragazzina isolana, che, su una grande tartana dalla vela rossa, attraversava, con la madre e i fratellini più piccoli, le acque di Lipari per raggiungere il padre in esilio a Malta. Ad accompagnarci, un barcaiolo dell’isola, detto “Figlio d’oro”. In quel viaggio con la tartana rossa rivivevamo lo stesso cammino doloroso delle popolazioni costrette a lasciare le proprie case e i propri affetti per cercare fortuna altrove. A un certo punto, però, il barcaiolo ci proponeva una sosta alle spiagge bianche di Lipari, all’isolotto della pomice; e qui, all’improvviso, quel mare e quel cielo ci offrivano, inaspettato, l’incontro con la felicità. Eravamo bambini perseguitati, spaventati, in fuga; eppure scoprivamo che la pomice era soffice come un letto che protegge e il mare accudente ed amico. Cullati dall’aria di Mozart, nelle nostre larghe vesti bianche, piombavamo giù dall’alto verso l’azzurro del mare. Così si chiudeva il film e così si chiudeva la nostra infanzia.
Dopo più di venti anni ho ritrovato Figlio d’oro e gli ho chiesto di accompagnarmi in questo mio nuovo viaggio, con la stessa tartana dalla vela rossa. E’ lui il protagonista del documentario; una sorta di Virgilio delle isole; trait d’union tra il mio occhio e il vissuto degli abitanti, che mi raccontano le loro fughe e le loro disillusioni, spesso in sintonia con quelle dei film.
“Personaggio” e, ad un tempo, narratore, è Figlio d’oro a condurmi dentro le cave di pomice, a mostrarmi il castello dei forzati dell’Ottocento e dei confinati antifascisti, a parlare con la gente del posto, raccontando le leggende che la nonna gli narrava da piccolo.
Giovanna Taviani
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lunedì 6 settembre 2010
Parco Archeologico delle Eolie. La posizione del PD liparese
Abbiamo letto della nomina da parte dell’assessorato regionale BB.CC.AA. del direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie nella persona del Dott. Umberto Spigo, già direttore del Museo Archeologico Eoliano, e non possiamo esimerci dall’accogliere tale notizia con soddisfazione soprattutto nella speranza che il Parco Archeologico delle Isole Eolie, da anni richiesto dai DS/MARGHERITA e dal PD, diventi un ulteriore motore di sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio garantendo, unitamente all’attuale gestione del Museo Archeologico Eoliano, un polo di diversificazione e di destagionalizzazione dei nostri flussi turistici, come ottimamente avviato dall’attuale direzione del Museo “Luigi Bernabò Brea”.
Cogliamo l’occasione per esprimere il nostro apprezzamento per l’azione lodevole condotta dal Direttore Michele Benfari, e l’auspicio che la neonata struttura del Parco Archeologico serva ad arricchire ed incentivare le iniziative a carattere culturale che hanno contraddistinto la gestione Benfari.
Chiediamo alla Regione Siciliana, ed all’assessore regionale BB.CC.AA., di dotare di risorse importanti, sia il Parco Archeologico delle Isole Eolie, sia la struttura storico-culturale per eccellenza dal nostro comprensorio: il Museo “Luigi Bernabò Brea” nella direzione della diversificazione e della destagionalizzazione dei nostri flussi turistici, consapevoli che tali importanti conquiste potranno soltanto migliorare la nostra qualità e la nostra offerta turistica.
Esprimiamo, invece, preoccupazione nel caso in cui il Parco Archeologico delle Isole Eolie, di Milazzo, Patti e comuni del comprensorio, abbia quale effetto il declassamento del Museo Archeologico Eoliano. In tal senso, sarà nostra premura informarci ed intervenire, a breve, sulla questione. Crediamo, infatti, che il prestigio mondiale di cui gode il Museo Archeologico Eoliano possa continuare a garantire l’autonomia gestionale e di iniziativa da sempre mantenuta.
Lipari, 6.09.2010
Giuseppe La Greca
Componente Direttivo PD
Giuseppe Cincotta
Segretario PD Lipari
Cogliamo l’occasione per esprimere il nostro apprezzamento per l’azione lodevole condotta dal Direttore Michele Benfari, e l’auspicio che la neonata struttura del Parco Archeologico serva ad arricchire ed incentivare le iniziative a carattere culturale che hanno contraddistinto la gestione Benfari.
Chiediamo alla Regione Siciliana, ed all’assessore regionale BB.CC.AA., di dotare di risorse importanti, sia il Parco Archeologico delle Isole Eolie, sia la struttura storico-culturale per eccellenza dal nostro comprensorio: il Museo “Luigi Bernabò Brea” nella direzione della diversificazione e della destagionalizzazione dei nostri flussi turistici, consapevoli che tali importanti conquiste potranno soltanto migliorare la nostra qualità e la nostra offerta turistica.
Esprimiamo, invece, preoccupazione nel caso in cui il Parco Archeologico delle Isole Eolie, di Milazzo, Patti e comuni del comprensorio, abbia quale effetto il declassamento del Museo Archeologico Eoliano. In tal senso, sarà nostra premura informarci ed intervenire, a breve, sulla questione. Crediamo, infatti, che il prestigio mondiale di cui gode il Museo Archeologico Eoliano possa continuare a garantire l’autonomia gestionale e di iniziativa da sempre mantenuta.
Lipari, 6.09.2010
Giuseppe La Greca
Componente Direttivo PD
Giuseppe Cincotta
Segretario PD Lipari
DEPROFUNDIS PER IL MUSEO ARCHEOLOGICO EOLIANO “LUIGI BERNABO’ BREA” di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) L’Associazione “NESOS” ci ha informati sul declassamento del Museo Regionale Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò-Brea” ad Unità operativa di base del Parco Archeologico delle isole Eolie di Milazzo, Patti e Comuni limitrofi, il cui decreto ( n° 1513/10) è stato firmato dal Direttore Generale dei Beni Culturali e dell’identità Siciliana, Arch. Gesualdo Campo.
Se ben ricordo avevo già lanciato l’allarme dai notiziari su questa possibilità, ma l’arrivo a Lipari dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali, On. Gaetano Arnao, in occasione della riapertura della Torre Normanna, cha ha garantito che il prestigioso Museo non avrebbe subito alcuna “retrocessione”, e la dichiarazione trionfalistica rilasciata dal Sindaco del Comune, avevano rassicurato tutti sul fatto che il Museo Eoliano sarebbe rimasto sempre un baluardo della storia ultramillenaria delle isole grazie all’opera svolta dal Prof. Luigi Barnabò-Brea e dalla Dottoressa Madaleine Cavalier.
Parole e promesse da marinaio! Naturalmente questo s’inquadra nella politica di disfacimento delle Eolie (pezzo dopo pezzo) posta in essere dal Governo della Regione Siciliana ed accettata in modo sconcertante dall’Amministrazione locale.
Mi auguro che il Consiglio Comunale faccia sentire la propria voce e che i cittadini ritrovino il senso dell’eolianità ponendo in essere pacifiche e civili manifestazioni di protesta.
domenica 5 settembre 2010
Tirrenia, no allo spezzatino. Intanto da domani Siremar per le Eolie passa al "piano a tre". E poi parliamo di destagionalizzare il turismo
Parte domani il confronto governo-sindacati sul futuro della Tirrenia. È infatti in calendario l'incontro al ministero dei Trasporti per far luce sulle prospettive di privatizzazione della compagnia di navigazione. Tanti i nodi sul tappeto: dai livelli occupazionali alla proroga delle concessioni in scadenza, dal temuto 'spezzatino' alla necessità che il sindacato venga coinvolto maggiormente nelle scelte. Su questi temi i sindacati dei trasporti si preparano a chiedere conto al governo, e dal cui esito potrebbero scattare nuove agitazioni.
Al tavolo siederanno il ministro Matteoli, i quattro sindacati di settore(Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-trasporti e Ugl trasporti), il commissario straordinario di Tirrenia Giancarlo D'Andrea e rappresentanti di altri ministeri competenti. A preoccupare i sindacati ci sono anche le nuove ipotesi per il futuro della compagnia che si sono profilate nelle ultime settimane, con il vice ministro dello sviluppo economico Stefano Saglia che ha parlato di unica soluzione 'bad company', sulla falsariga di Alitalia.
Il ministro Matteoli ha rassicurato sulla volontà di cedere 'senza spezzatino' l'azienda che conta su 1.646 lavoratori, un'esposizione debitoria di 646,6 milioni di euro e una liquidità di 18.506 euro, ed è stata da poco dichiarata insolvente dal Tribunale fallimentare. Proprio lo 'spezzatino' è uno dei fronti su cui i sindacati chiederanno chiarimenti e rassicurazioni nell'incontro di domani: così come chiederanno garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, sulla proroga delle convenzioni e sul coinvolgimento dei sindacati nei futuri passaggi della privatizzazione.
La Uil trasporti, che aveva differito a data da destinarsi uno sciopero di due giorni che avrebbe lasciato a terra 15-20 mila turisti a fine agosto, ha già fatto sapere che revocherà lo stop solo se dall'incontro di domani arriveranno risposte concrete: ma se il quadro si presentasse "ancora confuso ed incerto", la risposta del sindacato non si farà attendere.
Anche l'Orsa marittimi della Tirrenia, che aveva aderito allo sciopero di fine agosto insieme a Federmar Cisal, si è già detta pronta a bloccare i porti senza un serio impegno: i lavoratori dell'Orsa, insieme al senatore Idv Stefano Pedica, promettono che se non si arriverà ad un risultato che scongiuri lo 'spezzatinò dall'indomani del 6 settembre verrà bloccato il servizio nei porti di tutto il Paese.
Intanto da domani la Siremar nelle Eolie metterà in atto il "piano a tre". Ovvero tre aliscafi (mancherà il Tiziano) invece dei soliti quattro. Ci saranno certo esigenze di manutenzione dei mezzi ma non si capisce come mai a pagare siano sempre le Eolie.
A queste condizioni parlare di destagionalizzazione è solo pura utopia.
Al tavolo siederanno il ministro Matteoli, i quattro sindacati di settore(Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-trasporti e Ugl trasporti), il commissario straordinario di Tirrenia Giancarlo D'Andrea e rappresentanti di altri ministeri competenti. A preoccupare i sindacati ci sono anche le nuove ipotesi per il futuro della compagnia che si sono profilate nelle ultime settimane, con il vice ministro dello sviluppo economico Stefano Saglia che ha parlato di unica soluzione 'bad company', sulla falsariga di Alitalia.
Il ministro Matteoli ha rassicurato sulla volontà di cedere 'senza spezzatino' l'azienda che conta su 1.646 lavoratori, un'esposizione debitoria di 646,6 milioni di euro e una liquidità di 18.506 euro, ed è stata da poco dichiarata insolvente dal Tribunale fallimentare. Proprio lo 'spezzatino' è uno dei fronti su cui i sindacati chiederanno chiarimenti e rassicurazioni nell'incontro di domani: così come chiederanno garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, sulla proroga delle convenzioni e sul coinvolgimento dei sindacati nei futuri passaggi della privatizzazione.
La Uil trasporti, che aveva differito a data da destinarsi uno sciopero di due giorni che avrebbe lasciato a terra 15-20 mila turisti a fine agosto, ha già fatto sapere che revocherà lo stop solo se dall'incontro di domani arriveranno risposte concrete: ma se il quadro si presentasse "ancora confuso ed incerto", la risposta del sindacato non si farà attendere.
Anche l'Orsa marittimi della Tirrenia, che aveva aderito allo sciopero di fine agosto insieme a Federmar Cisal, si è già detta pronta a bloccare i porti senza un serio impegno: i lavoratori dell'Orsa, insieme al senatore Idv Stefano Pedica, promettono che se non si arriverà ad un risultato che scongiuri lo 'spezzatinò dall'indomani del 6 settembre verrà bloccato il servizio nei porti di tutto il Paese.
Intanto da domani la Siremar nelle Eolie metterà in atto il "piano a tre". Ovvero tre aliscafi (mancherà il Tiziano) invece dei soliti quattro. Ci saranno certo esigenze di manutenzione dei mezzi ma non si capisce come mai a pagare siano sempre le Eolie.
A queste condizioni parlare di destagionalizzazione è solo pura utopia.
Scossa di terremoto alle Eolie, magnitudo 2.3 . Nessun danno ne apprensione.
Scossa di terremoto alle 15.48 nel distretto sismico delle Eolie. L’evento sismico è di magnitudo 2.3. Le coordinate della scossa rilevate dai sismografi dell’Ingv sono le seguenti: 38.531°N, 14.739°E.
L’epicentro è stato localizzato in mare ad una profondità di 10.6 km. (nella foto dell'INGV l'area)
Entro i 10 km si trova il comune di Leni. Tra i 10 e i 20 km i comuni di Malfa e Santa Marina Salina.
L’epicentro è stato localizzato in mare ad una profondità di 10.6 km. (nella foto dell'INGV l'area)
Entro i 10 km si trova il comune di Leni. Tra i 10 e i 20 km i comuni di Malfa e Santa Marina Salina.
I fondali delle isole Eolie a Pianeta mare con Tessa Gelisio
Domenica 12 settembre 2010 alle ore 11.00, su Retequattro, nuovo appuntamento con Pianeta mare, il programma realizzato in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali . La conduttrice Tessa Gelisio accompagnerà ancora una volta gli spettatori alla scoperta del mare e della pesca in luoghi magici e suggestivi. Immancabile l’appuntamento con la ricetta del giorno, che svela i segreti per una cucina tipica e sana a base, ovviamente, di pesce. In questa nuova puntata, Tessa Gelisio avrà una nuova missione: scoprire come è cambiata la vita sui fondali marini delle isole Eolie dopo la grande attività vulcanica e geotermale sottomarina avvenuta nel 2001. Per andare alla scoperta dei fondali di queste isole, la conduttrice avrà una guida d’eccezione, il prof. Franco Andaloro dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ispra, con cui, a bordo della nave oceanografica Astrea, ispezionerà i luoghi più significativi delle isole Eolie per realizzare la sua missione. Per questo motivo Tessa effettuerà un’emozionante immersione tra le fumarole di Panarea, delle spaccature nella roccia da cui fuoriesce un flusso continuo di gas e che crea un paesaggio surreale e affascinante. Nel 2001 la forte attività geotermale sottomarina nel tratto di mare vicino a Panarea aveva praticamente fatto scomparire tutti i pesci e gli altri organismi marini da questa zona, ma a dieci anni di distanza scopriremo come le cose stiano cambiando.
Corpo musicale "Città di Lipari": La storia (R)
AUTORE: STEFANO PAINO
L'associazione CORPO MUSICALE CITTA' DI LIPARI si costituisce nel 1977 per volontà di alcuni amanti delle tradizioni musicali e alcuni componenti la ex fanfara. Essa, infatti, a suo tempo raccolse il lascito della vecchia banda comunale costituita e sostenuta in seno al Comune di Lipari. Tutti i musicanti dell'epoca infatti erano assunti e stipendiati dal Comune, compreso il Maestro, regolarmente inserito nella pianta organica dello stesso Comune.
Ma le origini di questa banda risalgono ad epoche ben più antiche.
Le prime tracce si rilevano nel 1861, subito dopo la festa del patrono delle Isole Eolie S. Bartolomeo; in quell'occasione tenne palco la banda di Barcellona P. di G. per la quale si pagò una cifra di "quattordici onze" quale compenso per la prestazione. Questo evento così gradevole dopo i fatti roventi della prima metà dell'ottocento che videro tra l'altro l'uccisione dell'allora "sindaco" borbonico eoliano, diede il "la" per la creazione di un corpo bandistico locale.
Infatti, il giorno 17 novembre 1863 viene votato ed elargito dal consiglio comunale la somma di £. 306 quale fondo di mantenimento per la scuola di musica della neonascente banda comunale.
Nel 1865, precisamente il 10 di aprile si delibera un supplemento di spesa pari a £. 1.355 per la compra degli strumenti musicali ad uso dalla nascente banda; successivamente, il 17 aprile dello stesso anno "viene istituito un fondo per mantenimento di Maestro di Musica per istallarsi una banda musicale nel comune, secondo un regolamento che sarà formulato dalla Giunta Municipale".
Da allora si costituisce il Corpo Bandistico Comunale sotto la direzione di maestri qua e la assunti dal comune di cui non si rilevano tracce. Intanto le arie ed i motivi popolari di origine lirico-sinfonico facevano breccia nei cuori degli italiani: uno fra tutti VERDI con i suoi componimenti inneggianti la vita, la felicità, la libertà. La banda allora assume un ruolo fondamentale, quello cioè di trasmettere al popolo questi motivi, risuonanti nei grandi teatri riservati a pochi eletti ed a poche città, Palermo, Catania, Bari, Napoli, Roma, Venezia, Milano e tante altre. Nelle piazze dei piccoli paesi la banda offre un momento di piacere, di serenità e di gentilezza quale quei motivi sapevano infondere. Adattati alla banda dunque il soprano lirico veniva "interpretato" dal flicornino, il tenore dal "trombone cantabile", il baritono dal "bombardino", ai quali venivano quindi affidate le parti dei cantanti lirici dei teatri.
Tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento arriva a Lipari il maestro Concetto Abate il quale portò l'allora corpo bandistico a buoni livelli di disciplina e di amalgamazione. Originario di Piazza Armerina, il trentenne maestro era diplomato in violoncello e tra le sue opere fu pubblicato un libro, contenente alcune critiche sull'opera Falstaf di Verdi.
Notevoli consensi riscuoteva ogni domenica sera al termine delle sue brillanti esibizioni di direttore. Questo avveniva nell'allora salotto di Lipari, Via Garibaldi nel tratto in cui la strada si slarga a mo' di piazzola. Non c'era palco tranne la sola pedana del maestro. L'illuminazione era affidata a piccole fiammelle alimentate da gas acetilene, poste al disopra dei musicanti.
Le note della banda risuonavano nei cuori della gente ed in particolare dei coatti abitanti le celle del castello, che al sentire di quelle melodie si sentivano liberi, tornando ai luoghi nativi, negati per divergenze spesso di carattere politico.
La vita "bandistica" si svolgeva in piazza municipio, in un edificio primo piano, dove trova i primi insegnamenti il piccolo Edoardo Buongiorno. Egli infatti sotto la guida del maestro Abate consegue il diploma in trombone e tra il 1920 ed il 1930 assume la direzione della Banda Comunale.
Il centro Musicale si sposta da Piazza Mazzini alla Chiesa di Santa Caterina dentro le mura, dove al piano terra viene destinata una sala per le prove e la scuola di musica della banda. Il Bongiorno, maestro calmo, intellettuale, pacato e riflessivo, contribuisce attivamente alla vita musicale ed insieme ai motivi lirico sinfoniche affianca celeberrimi motivi napoletani dando origine alla prima "rapsodia napoletana" scritta ed adattata da lui stesso. Delle sue opere si riscontrano tracce conservate con cura dal nipote Edoardo Bongiorno, forte sostenitore e conservatore delle tradizioni locali.
Bongiorno segue la banda fino all'arrivo a Lipari del Maestro Ragusi, personaggio estroverso e stravagante, che raccoglie tutto il lavoro dei suoi predecessori e conferma l'imponenza della banda di Lipari in ogni occasione e manifestazione in tutto il comprensorio eoliano: da Stromboli a Vulcano da Salina ad Alicudi.
Attesissimo, come nel passato, era il tradizionale concerto del 24 Agosto, concerto che veniva eseguito nella piazza Marina Corta a ridosso della statua di San Bartolo, ancora oggi dominante la stessa piazza.
La fama della banda eoliana arriva in tutta la Sicilia e velocemente corre tutta l'Italia al punto che il Maestro Celebidac, in un 24 agosto di un anno imprecisato, dirige la sinfonia del Nabucco, tra l'euforia dei musicanti liparoti. Numerosi i solisti che vengono a Lipari per suonare con la banda comunale.
Ma anche Lipari in quegli anni è percorsa da gravi crisi sociali, la guerra (alcuni componenti la banda comunale partiti per la guerra non torneranno più a Lipari) e la mancanza di lavoro che vede emigrare tante famiglie verso l'Australia, il Canada, l'Argentina e le Americhe, tante famiglie che ruotavano attorno all'ambiente musicale sono costrette a lasciare i compagni musicanti. Tanto che tra il 1965 ed il 1970 comincia il suo decadentismo e per mancanza di fondi ed incapace di far fronte a questa crisi, si scioglie: il maestro viene licenziato e tolto dalla pianta organica e Lipari non ha più una banda.
Subito dopo, 1970/'71, alcuni volenterosi ed ex componenti la banda comunale si riorganizzano e costituiscono una fanfara, appena dieci elementi in tutto, quanto basta per accompagnare i simulacri nelle processioni e portare un po' di musica nelle frazioni dell'isola e nelle isole minori. Autofinanziandosi, affrontano i viaggi che li portano in tutte le sette isole, attraverso viaggi che duravano tutta la notte per raggiungere Salina, Panarea, Alicudi e Filicudi.
Tra questi Stefano Lo Rizio, che sotto la guida del maestro Ragusi ne diviene solista nella sua banda e che nel 1977, assieme ai suoi compagni (vecchi e nuovi intanto cresciuti in seno alla fanfara) e a due personaggi locali Marcello D'Albora e Giuseppe La Cava fondano il "CORPO MUSICALE CITTA' DI LIPARI": l'ormai maturo Lo Rizio ne diviene il Maestro.
Sotto la sua direzione, colma dell'esperienza maturata sotto Ragusi, la banda di Lipari, costituita in Associazione privata, torna a risuonare per le vie cittadine ed a restaurare le vecchie tradizioni popolari di un tempo. Risplende il fervore e l'attaccamento che la gente nutreverso la banda e ne ridiviene massima espressione delle tradizioni locali.
Stefano Lo Rizio resta alla direzione della Banda soltanto due anni, dal '78 all''80. Successivamente, negli anni avvenire, si succedono numerosi maestri direttori, per lo più provenienti dalla vicina Sicilia, in particolare Messina. Uno fra tutti, Carmelo Gennaro, sotto la cui direzione e scuola continua la tradizione di avvicinare i giovani alla musica bandistica. Continua con amore e passione la cultura musicale bandistica fino a quando gli si alternano altri maestri ed altri direttori.
Attualmente la direzione musicale del gruppo bandistico è affidata al maestro Giovanni Cullotta.
Stefano Paino
L'associazione CORPO MUSICALE CITTA' DI LIPARI si costituisce nel 1977 per volontà di alcuni amanti delle tradizioni musicali e alcuni componenti la ex fanfara. Essa, infatti, a suo tempo raccolse il lascito della vecchia banda comunale costituita e sostenuta in seno al Comune di Lipari. Tutti i musicanti dell'epoca infatti erano assunti e stipendiati dal Comune, compreso il Maestro, regolarmente inserito nella pianta organica dello stesso Comune.
Ma le origini di questa banda risalgono ad epoche ben più antiche.
Le prime tracce si rilevano nel 1861, subito dopo la festa del patrono delle Isole Eolie S. Bartolomeo; in quell'occasione tenne palco la banda di Barcellona P. di G. per la quale si pagò una cifra di "quattordici onze" quale compenso per la prestazione. Questo evento così gradevole dopo i fatti roventi della prima metà dell'ottocento che videro tra l'altro l'uccisione dell'allora "sindaco" borbonico eoliano, diede il "la" per la creazione di un corpo bandistico locale.
Infatti, il giorno 17 novembre 1863 viene votato ed elargito dal consiglio comunale la somma di £. 306 quale fondo di mantenimento per la scuola di musica della neonascente banda comunale.
Nel 1865, precisamente il 10 di aprile si delibera un supplemento di spesa pari a £. 1.355 per la compra degli strumenti musicali ad uso dalla nascente banda; successivamente, il 17 aprile dello stesso anno "viene istituito un fondo per mantenimento di Maestro di Musica per istallarsi una banda musicale nel comune, secondo un regolamento che sarà formulato dalla Giunta Municipale".
Da allora si costituisce il Corpo Bandistico Comunale sotto la direzione di maestri qua e la assunti dal comune di cui non si rilevano tracce. Intanto le arie ed i motivi popolari di origine lirico-sinfonico facevano breccia nei cuori degli italiani: uno fra tutti VERDI con i suoi componimenti inneggianti la vita, la felicità, la libertà. La banda allora assume un ruolo fondamentale, quello cioè di trasmettere al popolo questi motivi, risuonanti nei grandi teatri riservati a pochi eletti ed a poche città, Palermo, Catania, Bari, Napoli, Roma, Venezia, Milano e tante altre. Nelle piazze dei piccoli paesi la banda offre un momento di piacere, di serenità e di gentilezza quale quei motivi sapevano infondere. Adattati alla banda dunque il soprano lirico veniva "interpretato" dal flicornino, il tenore dal "trombone cantabile", il baritono dal "bombardino", ai quali venivano quindi affidate le parti dei cantanti lirici dei teatri.
Tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento arriva a Lipari il maestro Concetto Abate il quale portò l'allora corpo bandistico a buoni livelli di disciplina e di amalgamazione. Originario di Piazza Armerina, il trentenne maestro era diplomato in violoncello e tra le sue opere fu pubblicato un libro, contenente alcune critiche sull'opera Falstaf di Verdi.
Notevoli consensi riscuoteva ogni domenica sera al termine delle sue brillanti esibizioni di direttore. Questo avveniva nell'allora salotto di Lipari, Via Garibaldi nel tratto in cui la strada si slarga a mo' di piazzola. Non c'era palco tranne la sola pedana del maestro. L'illuminazione era affidata a piccole fiammelle alimentate da gas acetilene, poste al disopra dei musicanti.
Le note della banda risuonavano nei cuori della gente ed in particolare dei coatti abitanti le celle del castello, che al sentire di quelle melodie si sentivano liberi, tornando ai luoghi nativi, negati per divergenze spesso di carattere politico.
La vita "bandistica" si svolgeva in piazza municipio, in un edificio primo piano, dove trova i primi insegnamenti il piccolo Edoardo Buongiorno. Egli infatti sotto la guida del maestro Abate consegue il diploma in trombone e tra il 1920 ed il 1930 assume la direzione della Banda Comunale.
Il centro Musicale si sposta da Piazza Mazzini alla Chiesa di Santa Caterina dentro le mura, dove al piano terra viene destinata una sala per le prove e la scuola di musica della banda. Il Bongiorno, maestro calmo, intellettuale, pacato e riflessivo, contribuisce attivamente alla vita musicale ed insieme ai motivi lirico sinfoniche affianca celeberrimi motivi napoletani dando origine alla prima "rapsodia napoletana" scritta ed adattata da lui stesso. Delle sue opere si riscontrano tracce conservate con cura dal nipote Edoardo Bongiorno, forte sostenitore e conservatore delle tradizioni locali.
Bongiorno segue la banda fino all'arrivo a Lipari del Maestro Ragusi, personaggio estroverso e stravagante, che raccoglie tutto il lavoro dei suoi predecessori e conferma l'imponenza della banda di Lipari in ogni occasione e manifestazione in tutto il comprensorio eoliano: da Stromboli a Vulcano da Salina ad Alicudi.
Attesissimo, come nel passato, era il tradizionale concerto del 24 Agosto, concerto che veniva eseguito nella piazza Marina Corta a ridosso della statua di San Bartolo, ancora oggi dominante la stessa piazza.
La fama della banda eoliana arriva in tutta la Sicilia e velocemente corre tutta l'Italia al punto che il Maestro Celebidac, in un 24 agosto di un anno imprecisato, dirige la sinfonia del Nabucco, tra l'euforia dei musicanti liparoti. Numerosi i solisti che vengono a Lipari per suonare con la banda comunale.
Ma anche Lipari in quegli anni è percorsa da gravi crisi sociali, la guerra (alcuni componenti la banda comunale partiti per la guerra non torneranno più a Lipari) e la mancanza di lavoro che vede emigrare tante famiglie verso l'Australia, il Canada, l'Argentina e le Americhe, tante famiglie che ruotavano attorno all'ambiente musicale sono costrette a lasciare i compagni musicanti. Tanto che tra il 1965 ed il 1970 comincia il suo decadentismo e per mancanza di fondi ed incapace di far fronte a questa crisi, si scioglie: il maestro viene licenziato e tolto dalla pianta organica e Lipari non ha più una banda.
Subito dopo, 1970/'71, alcuni volenterosi ed ex componenti la banda comunale si riorganizzano e costituiscono una fanfara, appena dieci elementi in tutto, quanto basta per accompagnare i simulacri nelle processioni e portare un po' di musica nelle frazioni dell'isola e nelle isole minori. Autofinanziandosi, affrontano i viaggi che li portano in tutte le sette isole, attraverso viaggi che duravano tutta la notte per raggiungere Salina, Panarea, Alicudi e Filicudi.
Tra questi Stefano Lo Rizio, che sotto la guida del maestro Ragusi ne diviene solista nella sua banda e che nel 1977, assieme ai suoi compagni (vecchi e nuovi intanto cresciuti in seno alla fanfara) e a due personaggi locali Marcello D'Albora e Giuseppe La Cava fondano il "CORPO MUSICALE CITTA' DI LIPARI": l'ormai maturo Lo Rizio ne diviene il Maestro.
Sotto la sua direzione, colma dell'esperienza maturata sotto Ragusi, la banda di Lipari, costituita in Associazione privata, torna a risuonare per le vie cittadine ed a restaurare le vecchie tradizioni popolari di un tempo. Risplende il fervore e l'attaccamento che la gente nutreverso la banda e ne ridiviene massima espressione delle tradizioni locali.
Stefano Lo Rizio resta alla direzione della Banda soltanto due anni, dal '78 all''80. Successivamente, negli anni avvenire, si succedono numerosi maestri direttori, per lo più provenienti dalla vicina Sicilia, in particolare Messina. Uno fra tutti, Carmelo Gennaro, sotto la cui direzione e scuola continua la tradizione di avvicinare i giovani alla musica bandistica. Continua con amore e passione la cultura musicale bandistica fino a quando gli si alternano altri maestri ed altri direttori.
Attualmente la direzione musicale del gruppo bandistico è affidata al maestro Giovanni Cullotta.
Stefano Paino
Via Umberto I° va chiusa ? Per i vigili del fuoco si. Per il comune no. Il tutto a seguito del pericolo costituito da un edificio
Ritorniamo sulla notizia trattata ieri sera a proposito del transennamento del vico Tarpea e del marciapiede limitrofo ad un immobile che si affaccia sullo stesso e sulla via Umberto I° di Lipari (nella foto accanto) e che, secondo i pompieri, viste le lesioni che presenta, costituisce un pericolo per la pubblica incolumità.
Da quanto abbiamo potuto apprendere i vigili del fuoco avevano chiuso la via Umberto I° transennandola con un nastro poco prima dell'ingresso in Vico Tarpea.
Questo perchè, come da relazione redatta e crediamo inviata anche al comune (almeno questa dovrebbe essere la prassi), si ritiene, per la salvaguardia della pubblica incolumità, che la strada vada chiusa sino all'effettuazione degli interventi sull'immobile che presenta numerose crepe (alcune visibili nella foto in basso).
Il transennamento successivamente è stato modificato (non dai pompieri) e si è chiuso solo il vico Tarpea e il tratto di marciapiede antistante l'immobile.La modifica, ci dicono alcuni residenti nella zona, sarebbe stata apportata dai vigili urbani, presumiamo con cognizione di causa.
Certo il dubbio resta. Hanno ragione i vigili del fuoco che ritengono necessaria la chiusura della via Umberto o il comune che non lo ritiene necessario?
E se dovesse accadere qualcosa chi ne risponde?
Di tutto un po
LIPARI: TURISTA PRESO A MORSI DA CANE RANDAGIO, FERITO AD UN BRACCIO (Fonte: Italpress) Un turista di Torino, R.B., 60 anni, e' stato azzannato da un cane randagio mentre stava percorrendo da solo una strada comunale che conduce al borgo di Monte, nell'isola di Lipari. L'uomo, ferito ad un braccio, ha raggiunto il pronto soccorso dell'ospedale di Lipari dove e' stato medicato. I medici gli hanno diagnosticato una prognosi di sette giorni. Ha preannunciato un esposto ai carabinieri e che richiedera' i danni alle autorita' preposte
Tirrenia/ Idv e Orsa: Impegni da Governo o ci sarà blocco totale- Il senatore dell'Idv, Stefano Pedica insieme ai lavoratori dell'Orsa Marittimi della Tirrenia chiede che il tavolo di trattative proposto per il 6 al fine di risolvere la questione della compagnia marittima, "produca dei risultati concreti in grado di tutelare il posto di lavoro di 4 mila dipendenti che per non creare disservizi al paese hanno differito lo sciopero del 30, che il Governo non bluffi e tenga fede all'impegno preso cercando soluzioni in grado di tutelare la compagnia ed i suoi dipendenti".
"Qualora non si giunga ad un risultato, che scongiuri il famigerato 'spezzatino' - si legge in una nota congiunta -dall'indomani del 6 settembre, giorni in cui è fissato il confronto con il Governo sul futuro di Tirrenia, verrà bloccato il servizio nei porti di tutto il Paese. Che i lavoratori non vengano delusi e che il Governo, attraverso l'apertura di un dialogo e confronto permanente - conclude la nota - li coinvolga in qualsiasi scelta e decisione che riguardi il futuro della compagnia marittima".
Tirrenia/ Idv e Orsa: Impegni da Governo o ci sarà blocco totale- Il senatore dell'Idv, Stefano Pedica insieme ai lavoratori dell'Orsa Marittimi della Tirrenia chiede che il tavolo di trattative proposto per il 6 al fine di risolvere la questione della compagnia marittima, "produca dei risultati concreti in grado di tutelare il posto di lavoro di 4 mila dipendenti che per non creare disservizi al paese hanno differito lo sciopero del 30, che il Governo non bluffi e tenga fede all'impegno preso cercando soluzioni in grado di tutelare la compagnia ed i suoi dipendenti".
"Qualora non si giunga ad un risultato, che scongiuri il famigerato 'spezzatino' - si legge in una nota congiunta -dall'indomani del 6 settembre, giorni in cui è fissato il confronto con il Governo sul futuro di Tirrenia, verrà bloccato il servizio nei porti di tutto il Paese. Che i lavoratori non vengano delusi e che il Governo, attraverso l'apertura di un dialogo e confronto permanente - conclude la nota - li coinvolga in qualsiasi scelta e decisione che riguardi il futuro della compagnia marittima".
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (112° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Snoopy club. Da sinistra: Pippo Sottile, Angela Cincotta, Lino Corrieri, Bartolo Mondello
2) Da sinistra: Franco Ficarra, Maurizio Di Pietro, Angelo Ficarra e Daniele Moscarella
3) Da sinistra: Franco Li Castro, Umberto Zanca, Salvatore Tripi
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
1) Snoopy club. Da sinistra: Pippo Sottile, Angela Cincotta, Lino Corrieri, Bartolo Mondello
2) Da sinistra: Franco Ficarra, Maurizio Di Pietro, Angelo Ficarra e Daniele Moscarella
3) Da sinistra: Franco Li Castro, Umberto Zanca, Salvatore Tripi
Nozze vip a Filicudi. E la sposa Giulia Minoli.... arriva a dorso d'asino
(Gazzetta del sud) La sposa che arriva a dorso d'asino seguita da un drappello di amici festanti che intonano una samba di incoraggiamento.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta testimone, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso tra gli invitati, l'anziano nonno Ettore Bernabei, classe 1921, che si fa trovare a sorpresa seduto in prima fila nella chiesetta di campagna inondata di bianche margherite.
Nozze scanzonate di grande allegria e romanticismo, un po' vip, un po' popolari, ieri sera a Filicudi, tra il capo di Gabinetto del ministro Sandro Bondi, Salvo Nastasi e Giulia Minoli, l'unica figlia del presidente di Rai Educational, Gianni Minoli e di Matilde Bernabei.
Bipartisan i pochi invitati vip. Confusi in una folla di giovani amici, c'erano la pidiessina, Giovanna Melandri, cugina della sposa, e il finiano Luca Barbareschi, vicino di casa a Filicudi della famiglia Minoli. Ma anche il direttore generale della Siae Gaetano Blandini, fino allo scorso anno direttore generale per il cinema del ministero dei Beni Culturali, e il deputato Pd, ex segretario generale della Cisl, Sergio D'Antoni.
Affettuose le parole di Gianni Letta agli sposi: «Portate sempre con voi l'atmosfera romantica di questa bella isola», ha detto, incitandoli tra l'altro a seguire l'esempio di nonno Ettore Bernabei, storico direttore generale della Rai dal 1961 al 1974, che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha definito: «Un grande modello».
Schivo e sorridente, seduto tra gli amici a metà navata, Guido Bertolaso, divertito Barbareschi, visibilmente emozionato papà Minoli. Dopo la cerimonia aperitivo e cena al mare nel piccolo borgo di Pecorini.
Poi, da mezzanotte, balli, musica e fasta di piazza per tutto il paese.
Quello fra Salvo Nastasi e Giulia Minoli non è stato l'unico matrimonio eccellente di questa estate nella piccola isola delle Eolie.
Una settimana fa, per le nozze di un giovane avvocato di Palermo con una ragazza di Roma era arrivato sull'isola il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta testimone, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso tra gli invitati, l'anziano nonno Ettore Bernabei, classe 1921, che si fa trovare a sorpresa seduto in prima fila nella chiesetta di campagna inondata di bianche margherite.
Nozze scanzonate di grande allegria e romanticismo, un po' vip, un po' popolari, ieri sera a Filicudi, tra il capo di Gabinetto del ministro Sandro Bondi, Salvo Nastasi e Giulia Minoli, l'unica figlia del presidente di Rai Educational, Gianni Minoli e di Matilde Bernabei.
Bipartisan i pochi invitati vip. Confusi in una folla di giovani amici, c'erano la pidiessina, Giovanna Melandri, cugina della sposa, e il finiano Luca Barbareschi, vicino di casa a Filicudi della famiglia Minoli. Ma anche il direttore generale della Siae Gaetano Blandini, fino allo scorso anno direttore generale per il cinema del ministero dei Beni Culturali, e il deputato Pd, ex segretario generale della Cisl, Sergio D'Antoni.
Affettuose le parole di Gianni Letta agli sposi: «Portate sempre con voi l'atmosfera romantica di questa bella isola», ha detto, incitandoli tra l'altro a seguire l'esempio di nonno Ettore Bernabei, storico direttore generale della Rai dal 1961 al 1974, che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha definito: «Un grande modello».
Schivo e sorridente, seduto tra gli amici a metà navata, Guido Bertolaso, divertito Barbareschi, visibilmente emozionato papà Minoli. Dopo la cerimonia aperitivo e cena al mare nel piccolo borgo di Pecorini.
Poi, da mezzanotte, balli, musica e fasta di piazza per tutto il paese.
Quello fra Salvo Nastasi e Giulia Minoli non è stato l'unico matrimonio eccellente di questa estate nella piccola isola delle Eolie.
Una settimana fa, per le nozze di un giovane avvocato di Palermo con una ragazza di Roma era arrivato sull'isola il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
sabato 4 settembre 2010
Di tutto un po
Malfa: Cittadinanza onoraria al professor Piermaria Luigi Rossi- La rivista "Geologia Italiana" gli ha appena dedicato la copertina per il suo articolo sull'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul e ora il comune di Malfa, a Salina, gli conferirà la cittadinanza onoraria come già aveva fatto quello di Lipari nel 1997 e quello di Pennabilli nelle Marche, dieci anni dopo.
Professore ordinario di geochimica e vulcanologia e Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra Geologico-Ambientali Piermaria Luigi Rossi oltre alla sua intensa attività di docente e ricercatore ha pubblicato numerosi studi su diverse aree vulcaniche dalle Alpi meridionali, al Marocco e l'Algeria, dal Tirreno allo stretto di Sicilia ed ha contribuito, con la sua attività scientifica e divulgativa, alla scoperta della storia più antica delle Eolie, quella dei rilievi e dei vulcani.
Vigili del fuoco transennano edificio ed ingresso Vico Montello- Stamattina intorno alle 11 i Vigili del fuoco sono nuovamente intervenuti in Via Umberto I dove, già ieri sera, avevano provveduto ad effettuare una verifica statica ad un edificio di tre piani ed a rimuovere alcuni pezzi di cornicione pericolanti. Da quanto trapela, la verifica è scattata a seguito del distacco di calcinacci caduti sulla sottostante strada.
Le verifiche di oggi all'edificio che presenterebbe diverse lesioni, alcune visibili dall'esterno, hanno determinato la chiusura, con nastro segnaletico in attesa delle transenne fisse, della parte dello stabile prospicente la via Umberto e l'ingresso (lato Umberto) di vico Montello (nella foto d'archivio) per salvaguardare la pubblica incolumità.
Il "boss delle torte" Buddy Valastro ha origini liparesi e a luglio una tv americana è stata a Lipari per ripercorrere il percorso compiuto dal padre- Buddy Valastro, il pasticciere più noto d'America e che conduce un seguitissimo programma in tv, ha origini liparesi. E', infatti, figlio di una pugliese e di un liparese immigrati negli States per la precisione nel New Jersey. Valastro viene da Hoboken, la cittadina del New Jersey di fronte a New York dove gestisce Carlo’s City Hall Bake Shop, la pasticceria di famiglia ereditata da Buddy senior, il padre di Lipari scomparso 16 anni fa.
Nel mese di Luglio una troupe televisiva del New Jersey è stata a Lipari, unitamente a Buddy, la mamma e altri familiari, per realizzare un servizio che ha inteso ripercorrere la strada compiuta dalla famiglia Valastro.
Tirrenia: Fit-Cisl, serve proroga convenzioni di almeno 9 mesi - "Sarebbe quanto mai utile che il Governo, nell'incontro di lunedi' prossimo, presentasse un documento con la proroga delle convenzioni del gruppo Tirrenia almeno per 9 mesi al fine di consentire di trovare le soluzioni piu' convincenti ed efficaci". Questa l'opinione del segretario nazionale marittimi della Fit-Cisl, Beniamino Leone.
"La proroga delle convenzioni - ribadisce Leone - e' ad oggi la questione fondamentale dalla quale ripartire. L'incontro di lunedi' dovra' d'altro canto, costituire l'occasione per avviare con il commissario una interlocuzione serrata per affrontare i problemi gestionali e quotidiani dei lavoratori di Tirrenia. Il sindacato - continua il sindacalista - dovra' avere nei futuri passaggi della privatizzazione del gruppo un ruolo ancora piu' attivo con un ampio coinvolgimento nelle scelte, diversamente da quanto fatto in passato dagli allora vertici del gruppo.
"La Fit-Cisl - conclude il segretario - ritiene, comunque, indispensabile una tutela di tutta l'occupazione del gruppo Tirrenia, nonche' della continuita' contrattuale".
Professore ordinario di geochimica e vulcanologia e Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra Geologico-Ambientali Piermaria Luigi Rossi oltre alla sua intensa attività di docente e ricercatore ha pubblicato numerosi studi su diverse aree vulcaniche dalle Alpi meridionali, al Marocco e l'Algeria, dal Tirreno allo stretto di Sicilia ed ha contribuito, con la sua attività scientifica e divulgativa, alla scoperta della storia più antica delle Eolie, quella dei rilievi e dei vulcani.
Vigili del fuoco transennano edificio ed ingresso Vico Montello- Stamattina intorno alle 11 i Vigili del fuoco sono nuovamente intervenuti in Via Umberto I dove, già ieri sera, avevano provveduto ad effettuare una verifica statica ad un edificio di tre piani ed a rimuovere alcuni pezzi di cornicione pericolanti. Da quanto trapela, la verifica è scattata a seguito del distacco di calcinacci caduti sulla sottostante strada.
Le verifiche di oggi all'edificio che presenterebbe diverse lesioni, alcune visibili dall'esterno, hanno determinato la chiusura, con nastro segnaletico in attesa delle transenne fisse, della parte dello stabile prospicente la via Umberto e l'ingresso (lato Umberto) di vico Montello (nella foto d'archivio) per salvaguardare la pubblica incolumità.
Il "boss delle torte" Buddy Valastro ha origini liparesi e a luglio una tv americana è stata a Lipari per ripercorrere il percorso compiuto dal padre- Buddy Valastro, il pasticciere più noto d'America e che conduce un seguitissimo programma in tv, ha origini liparesi. E', infatti, figlio di una pugliese e di un liparese immigrati negli States per la precisione nel New Jersey. Valastro viene da Hoboken, la cittadina del New Jersey di fronte a New York dove gestisce Carlo’s City Hall Bake Shop, la pasticceria di famiglia ereditata da Buddy senior, il padre di Lipari scomparso 16 anni fa.
Nel mese di Luglio una troupe televisiva del New Jersey è stata a Lipari, unitamente a Buddy, la mamma e altri familiari, per realizzare un servizio che ha inteso ripercorrere la strada compiuta dalla famiglia Valastro.
Tirrenia: Fit-Cisl, serve proroga convenzioni di almeno 9 mesi - "Sarebbe quanto mai utile che il Governo, nell'incontro di lunedi' prossimo, presentasse un documento con la proroga delle convenzioni del gruppo Tirrenia almeno per 9 mesi al fine di consentire di trovare le soluzioni piu' convincenti ed efficaci". Questa l'opinione del segretario nazionale marittimi della Fit-Cisl, Beniamino Leone.
"La proroga delle convenzioni - ribadisce Leone - e' ad oggi la questione fondamentale dalla quale ripartire. L'incontro di lunedi' dovra' d'altro canto, costituire l'occasione per avviare con il commissario una interlocuzione serrata per affrontare i problemi gestionali e quotidiani dei lavoratori di Tirrenia. Il sindacato - continua il sindacalista - dovra' avere nei futuri passaggi della privatizzazione del gruppo un ruolo ancora piu' attivo con un ampio coinvolgimento nelle scelte, diversamente da quanto fatto in passato dagli allora vertici del gruppo.
"La Fit-Cisl - conclude il segretario - ritiene, comunque, indispensabile una tutela di tutta l'occupazione del gruppo Tirrenia, nonche' della continuita' contrattuale".
Comunicato stampa. Lipari: 19enne arrestato dai Carabinieri per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente
Comando Provinciale di Messina
Comunicato Stampa del 04 settembre 2010
Compagnia di Milazzo
Nella tarda serata di ieri, nell’isola di Lipari dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un giovane di 19 anni in quanto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
In particolare, ieri sera, una pattuglia dell’Arma di Lipari, che stava effettuando uno specifico servizio preventivo finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti sull’isola in località Sottomonastero, ha notato, in occasione dello sbarco dall’aliscafo proveniente da Milazzo, un gruppo di giovani che si comportavano in maniera sospetta.
Nella circostanza, i Carabinieri al fine di effettuare un controllo più approfondito procedevano ad una perquisizione dei giovani ed in particolare,nel corso della perquisizione di uno di essi, rinvenivano all’interno della tasca dei pantaloni dello stesso alcune confezioni di cellophane contenenti circa 240 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.
Stante la flagranza di reato, scattavano le manette per CACACE Gabriele, nato a Lipari (ME) cl. 1991, incensurato, poiché ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, il prevenuto veniva accompagnato presso il Carcere di Messina Gazzi, in attesa di giudizio.
VI PROPONIAMO IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA (Ampio stralcio) TENUTASI STAMANI A LIPARI SULL'ATTIVITA' DELL' ARMA NEGLI ULTIMI TRE MESI NELLE EOLIE. A CONCLUSIONE DELLA CONFERENZA SI PARLA ANCHE DELL'ARRESTO DI IERI SERA:
Comunicato Stampa del 04 settembre 2010
Compagnia di Milazzo
Nella tarda serata di ieri, nell’isola di Lipari dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un giovane di 19 anni in quanto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
In particolare, ieri sera, una pattuglia dell’Arma di Lipari, che stava effettuando uno specifico servizio preventivo finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti sull’isola in località Sottomonastero, ha notato, in occasione dello sbarco dall’aliscafo proveniente da Milazzo, un gruppo di giovani che si comportavano in maniera sospetta.
Nella circostanza, i Carabinieri al fine di effettuare un controllo più approfondito procedevano ad una perquisizione dei giovani ed in particolare,nel corso della perquisizione di uno di essi, rinvenivano all’interno della tasca dei pantaloni dello stesso alcune confezioni di cellophane contenenti circa 240 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”.
Stante la flagranza di reato, scattavano le manette per CACACE Gabriele, nato a Lipari (ME) cl. 1991, incensurato, poiché ritenuto responsabile di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, il prevenuto veniva accompagnato presso il Carcere di Messina Gazzi, in attesa di giudizio.
VI PROPONIAMO IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA (Ampio stralcio) TENUTASI STAMANI A LIPARI SULL'ATTIVITA' DELL' ARMA NEGLI ULTIMI TRE MESI NELLE EOLIE. A CONCLUSIONE DELLA CONFERENZA SI PARLA ANCHE DELL'ARRESTO DI IERI SERA:
Carabinieri Eolie. Bilancio degli ultimi 3 mesi di attività. Ufficializzato arresto di Cacace
I Carabinieri di Lipari hanno arrestato Gabriele Cacace, 19 anni, di Lipari. Lo hanno reso noto gli stessi uomini dell'Arma nel corso della conferenza stampa tenuta stamani presso la caserma di Lipari e durante la quale è stato tracciato il bilancio degli ultimi tre mesi di attività.
Il giovane, ieri sera - è stato detto (nel pomeriggio vi proporremo una parte della conferenza dove nella parte finale si parla dell'arresto)- poco dopo lo sbarco dall'aliscafo Ustica Lines proveniente da Milazzo, è stato trovato in possesso di 240 gr. di hashish rinvenuti dai militari dell'arma nella tasca posteriore del jeans.
Cacace è stato trasferito con una motovedetta questa mattina a Milazzo e adesso si trova nel carcere di Gazzi a Messina.
Il comunicato dei Carabinieri sul bilancio dell'estate eoliana, illustrato questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi nella stazione di Lipari alla presenza del Comandante del Nucleo operativo di Milazzo Paolo Del Giacomo, del luogotenente Francesco Villari e del maresciallo della stazione di Vulcano Antonio Sottile.
Carabinieri- Comando provinciale di Messina- Compagnia di Milazzo
Al termine della stagione estiva, la Compagnia Carabinieri di Milazzo può tracciare il bilancio delle attività svolte dall’Arma e dei risultati conseguiti nell’arcipelago eoliano negli ultimi tre mesi. Le Stazioni Carabinieri dislocate nelle isole minori, unitamente alle Motovedette dell’Arma classe 800 e classe 700, di stanza rispettivamente a Milazzo ed a Lipari, sono state particolarmente impegnate per garantire sicurezza ai numerosi turisti giunti come ogni anno per trascorrere un periodo di vacanza negli incantevoli paesaggi dell’arcipelago.
Le Stazioni Carabinieri di Lipari, di Vulcano, di Santa Marina Salina, di Filicudi e di Stromboli, nonché il Posto Fisso di Panarea, adeguatamente rinforzati con circa 20 unità, hanno garantito una costante e capillare presenza, eseguendo oltre 1.500 pattuglie e controllando circa 4.500 persone e 3.000 veicoli.
In particolare, nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno contestato 26 contravvenzioni per guida senza l’uso delle cinture di sicurezza, 112 contravvenzioni nei confronti di motociclisti postisi alla guida senza l’uso del casco protettivo, 198 contravvenzioni per mancanza di documenti di guida e circolazione e 22 contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza. Sono stati così decurtati ben 531 punti dalla patenti di guida, e gli automobilisti indisciplinati dovranno corrispondere all’Erario 47.344,00 euro.
L’attività preventiva ed il conseguente controllo del territorio hanno permesso di condurre anche una efficace attività di contrasto e di repressione dei reati e degli illeciti amministrativi, che ha portato all’arresto di 36 persone e alla denuncia in stato di libertà di altre 163, responsabili per reati contro la persona e contro il patrimonio, per violazioni della normativa sull’immigrazione clandestina, o ancora in materia di sostanze stupefacenti. In proposito, sono stati numerosi i servizi svolti con l’ausilio di unità cinofile per la prevenzione e la repressione dei reati afferenti le sostanze stupefacenti, tanto che nello specifico settore, proprio in relazione alla massiccia presenza turistica, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto di 9 persone, alla denuncia a piede libero di altre 10 persone, ed alla segnalazione all’autorità amministrativa di 46 consumatori, sequestrando complessivamente 105 piante di marijuana di varia grandezza e 1.322 grammi di varie sostanze stupefacenti.
Un altro settore d’impiego che nel periodo estivo è stato oggetto del notevole impegno degli uomini dell’Arma è quello della sicurezza in mare, garantita dalle due Motovedette Classe 800 e 700, impegnate fin dall’inizio della stagione estiva nelle attività di prevenzione finalizzate al rispetto delle vigenti normative afferenti la navigazione e la tutela dell’ambiente. Le attività condotte hanno permesso di sanzionare 42 tra bagnanti, diportisti, appassionati subacquei che avevano commesso infrazioni al codice della navigazione e gli stessi dovranno corrispondere somme per un totale di ben 38.602,66
Oltre ai citati servizi, sono stati numerosi anche gli interventi svolti dai Carabinieri, unitamente al personale degli altri enti, a seguito dei numerosi incendi che, divampati a più riprese, hanno messo a repentaglio l’incolumità delle persone e del territorio.
I Carabinieri sono stati in prima linea anche nelle attività di soccorso riguardanti quei turisti che si sono trovati in difficoltà per avere verosimilmente azzardato oltre i limiti consentiti dal buonsenso durante le escursioni nelle suggestive pendici vulcaniche, e sono intervenuti per prestare opera di soccorso a seguito del movimento franoso che il 16 agosto ha interessato alcune zone dell’Isola di Lipari.
La vigilanza attenta ma discreta dei Carabinieri ha garantito altresì la sicurezza alle numerose personalità che anche questa estate sono state presenti sulle isole.
Il giovane, ieri sera - è stato detto (nel pomeriggio vi proporremo una parte della conferenza dove nella parte finale si parla dell'arresto)- poco dopo lo sbarco dall'aliscafo Ustica Lines proveniente da Milazzo, è stato trovato in possesso di 240 gr. di hashish rinvenuti dai militari dell'arma nella tasca posteriore del jeans.
Cacace è stato trasferito con una motovedetta questa mattina a Milazzo e adesso si trova nel carcere di Gazzi a Messina.
Il comunicato dei Carabinieri sul bilancio dell'estate eoliana, illustrato questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi nella stazione di Lipari alla presenza del Comandante del Nucleo operativo di Milazzo Paolo Del Giacomo, del luogotenente Francesco Villari e del maresciallo della stazione di Vulcano Antonio Sottile.
Carabinieri- Comando provinciale di Messina- Compagnia di Milazzo
Al termine della stagione estiva, la Compagnia Carabinieri di Milazzo può tracciare il bilancio delle attività svolte dall’Arma e dei risultati conseguiti nell’arcipelago eoliano negli ultimi tre mesi. Le Stazioni Carabinieri dislocate nelle isole minori, unitamente alle Motovedette dell’Arma classe 800 e classe 700, di stanza rispettivamente a Milazzo ed a Lipari, sono state particolarmente impegnate per garantire sicurezza ai numerosi turisti giunti come ogni anno per trascorrere un periodo di vacanza negli incantevoli paesaggi dell’arcipelago.
Le Stazioni Carabinieri di Lipari, di Vulcano, di Santa Marina Salina, di Filicudi e di Stromboli, nonché il Posto Fisso di Panarea, adeguatamente rinforzati con circa 20 unità, hanno garantito una costante e capillare presenza, eseguendo oltre 1.500 pattuglie e controllando circa 4.500 persone e 3.000 veicoli.
In particolare, nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno contestato 26 contravvenzioni per guida senza l’uso delle cinture di sicurezza, 112 contravvenzioni nei confronti di motociclisti postisi alla guida senza l’uso del casco protettivo, 198 contravvenzioni per mancanza di documenti di guida e circolazione e 22 contravvenzioni per guida in stato di ebbrezza. Sono stati così decurtati ben 531 punti dalla patenti di guida, e gli automobilisti indisciplinati dovranno corrispondere all’Erario 47.344,00 euro.
L’attività preventiva ed il conseguente controllo del territorio hanno permesso di condurre anche una efficace attività di contrasto e di repressione dei reati e degli illeciti amministrativi, che ha portato all’arresto di 36 persone e alla denuncia in stato di libertà di altre 163, responsabili per reati contro la persona e contro il patrimonio, per violazioni della normativa sull’immigrazione clandestina, o ancora in materia di sostanze stupefacenti. In proposito, sono stati numerosi i servizi svolti con l’ausilio di unità cinofile per la prevenzione e la repressione dei reati afferenti le sostanze stupefacenti, tanto che nello specifico settore, proprio in relazione alla massiccia presenza turistica, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto di 9 persone, alla denuncia a piede libero di altre 10 persone, ed alla segnalazione all’autorità amministrativa di 46 consumatori, sequestrando complessivamente 105 piante di marijuana di varia grandezza e 1.322 grammi di varie sostanze stupefacenti.
Un altro settore d’impiego che nel periodo estivo è stato oggetto del notevole impegno degli uomini dell’Arma è quello della sicurezza in mare, garantita dalle due Motovedette Classe 800 e 700, impegnate fin dall’inizio della stagione estiva nelle attività di prevenzione finalizzate al rispetto delle vigenti normative afferenti la navigazione e la tutela dell’ambiente. Le attività condotte hanno permesso di sanzionare 42 tra bagnanti, diportisti, appassionati subacquei che avevano commesso infrazioni al codice della navigazione e gli stessi dovranno corrispondere somme per un totale di ben 38.602,66
Oltre ai citati servizi, sono stati numerosi anche gli interventi svolti dai Carabinieri, unitamente al personale degli altri enti, a seguito dei numerosi incendi che, divampati a più riprese, hanno messo a repentaglio l’incolumità delle persone e del territorio.
I Carabinieri sono stati in prima linea anche nelle attività di soccorso riguardanti quei turisti che si sono trovati in difficoltà per avere verosimilmente azzardato oltre i limiti consentiti dal buonsenso durante le escursioni nelle suggestive pendici vulcaniche, e sono intervenuti per prestare opera di soccorso a seguito del movimento franoso che il 16 agosto ha interessato alcune zone dell’Isola di Lipari.
La vigilanza attenta ma discreta dei Carabinieri ha garantito altresì la sicurezza alle numerose personalità che anche questa estate sono state presenti sulle isole.
CINEMA: STRANO, ORGOGLIOSI DELL'ACCOGLIENZA DI VENEZIA ALLA TORRE
"Grande soddisfazione per la standing ovation ricevuta al termine della proiezione della prima del film di Roberta Torre, che e' stato sostenuto dalla Regione Siciliana, e che siamo certi otterra' un importante distribuzione".
Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano, che ha presenziato alla proiezione dell'atteso film "I baci mai dati" della regista Roberta Torre.
"Un film - ha aggiunto Strano - che rende onore a un quartiere difficile di Catania, quale Librino, del quale da consigliere comunale ho vissuto genesi e mortificazioni, e che Roberta ha visto in maniera allegorica, come metafora di riscatto. In questo film sono protagoniste le donne, non soltanto la splendida Donatella Finocchiaro e la giovanissima Carla Marchese, ma tutte le donne di Librino".
Oggi l'assessore Strano, il presidente di Cinesicilia, Davide Rampello, e il dirigente della Sicilia Film Commission, Pietro Di Miceli, nell'ambito delle "Giornate degli autori" presenteranno alle 11,30 le nuove iniziative della Regione in cantiere.
Saranno presenti i registi Pasquale Scimeca, Giovanna Taviani e Roberta Torre e la madrina del Festival, Isabella Ragonese. Ci saranno anche i ragazzi di Addio Pizzo, che offriranno prodotti tipici regionali provenienti da terreni confiscati alla mafia.
Vi proponiamo le immagini della prima del film di Roberta Torre "I baci mai dati", il trailer del film e l'intervista con l'assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano sull'opera della Torre
Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano, che ha presenziato alla proiezione dell'atteso film "I baci mai dati" della regista Roberta Torre.
"Un film - ha aggiunto Strano - che rende onore a un quartiere difficile di Catania, quale Librino, del quale da consigliere comunale ho vissuto genesi e mortificazioni, e che Roberta ha visto in maniera allegorica, come metafora di riscatto. In questo film sono protagoniste le donne, non soltanto la splendida Donatella Finocchiaro e la giovanissima Carla Marchese, ma tutte le donne di Librino".
Oggi l'assessore Strano, il presidente di Cinesicilia, Davide Rampello, e il dirigente della Sicilia Film Commission, Pietro Di Miceli, nell'ambito delle "Giornate degli autori" presenteranno alle 11,30 le nuove iniziative della Regione in cantiere.
Saranno presenti i registi Pasquale Scimeca, Giovanna Taviani e Roberta Torre e la madrina del Festival, Isabella Ragonese. Ci saranno anche i ragazzi di Addio Pizzo, che offriranno prodotti tipici regionali provenienti da terreni confiscati alla mafia.
Vi proponiamo le immagini della prima del film di Roberta Torre "I baci mai dati", il trailer del film e l'intervista con l'assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano sull'opera della Torre
Parco. Nuovo intervento della "Voce Eoliana"
Caro direttore, visto che la bella addormentata nel bosco, cioè l'amministrazione Bruno, continua ancora a dormire e a non prendere alcuna posizione in merito all'istituzione del Parco delle Isole Eolie, aspettando invano il bacio del principe azzurro, continuiamo la rassegna stampa sul Parco dell'Arcipelago Toscano, descritto, al convegno del 17 luglio u.s., dalla sua direttrice come il paese dei balocchi di collodiana memoria, postiamo un articolo tratto da Elbatrekking del 02/05/2010, questa volta saremo brevi al fine di evitare di tediare i nostri lettori.
Il Parco non parla con l'Elba, e nessuno sa cosa fa
UNO STUDIO DELL’UNIVERSITA’ DI PADOVA SUL PARCO NAZIONALE DELL'ARCIPELAGO TOSCANO. RISULTATI SEVERI, ANCHE SE IN GRAN PARTE PREVEDIBILI. SI PARLA DI POCA COMUNICAZIONE E SCARSA PERCEZIONE DELLA POPOLAZIONE.
I DATI SARANNO NOTI A BREVE
Mancanza di comunicazione. Incuria della sentieristica. Assenza di percezione delle proprie iniziative e delle proprie funzioni da parte del territorio. Sarebbero questi i risultati di uno studio effettuato sulla presenza del Parco Nazionale sul territorio dell’Isola d’Elba da una equipe di 46 persone, docenti e studenti, dell’Università di Padova. “Siamo un gruppo di studio che si occupa di analizzare i conflitti nei parchi Italiani- ha spiegato il professor Andrea Camperio Ciani, docente di Etologia e Psicologia Evoluzionistica all’Università di Padova - Abbiamo una discreta esperienza in questo settore, avendo già svolto questo tipo di attività nel Delta del Po, nel Parco del Casentino ed altri. E da dieci anni veniamo qua ad osservare la situazione”.Sono arrivati con un gruppo di quaranta persone per un sistematico campionamento della situazione del Parco oggi all’Elba. Hanno fatto circa 250 interviste e raccolto 400 questionari. “Abbiamo anche percorso 250 chilometri lungo i sentieri dell’Elba – continua il professore Camperio Ciani - rilevando dati sulla fauna, sulla flora, sulle condizioni della sentieristica, gli animali presenti, le loro tracce, l’impatto sulle attività umane”. In particolare, sarebbero state molte le carenze rilevate sulla sentieristica proprio nei giorni in cui si sta svolgendo sull’isola il Walking Festival: segnaletica inesistente o non curata, mancanza di informazioni, turisti stranieri spesso sconcertati e disorientati. Questo ci hanno anticipato i componenti dell’equipe di studio. “L’analisi è ancora in corso – ci dice il docente universitario - I risultati li pubblicheremo e verranno resi noti alla popolazione che ha attivamente partecipato. La partecipazione è stata molto elevata e crediamo che sia innanzitutto a loro che dobbiamo rispondere. Penso – termina - che ci siano anche informazioni interessanti per il ministero dell’Ambiente e per chi oggi decide sulla gestione dei Parchi”. I dati della ricerca dell’università di Padova verranno resi noti fra qualche settimana, probabilmente attraverso una conferenza pubblica che si terrà all’Isola d’Elba.
Elbatrekking, domenica 2 maggio 2010
La nostra rassegna stampa sullo stato in cui vengono tenuti i parchi nazionali in Italia proseguirà con altri articoli tratti da note testate giornalistiche.
Per quanto riguarda la bella addormentata nel bosco; beh speriamo che si svegli presto, prima che sia troppo tardi ed il principe azzurro fugga via insieme ai sogni ed alle speranze di noi giovani eoliani di poter continuare ad abitare queste isole per il futuro ed evitare che si trasformino in isole di soli anziani.
Lipari, lì 03/09/2010
LA VOCE EOLIANA
Il Parco non parla con l'Elba, e nessuno sa cosa fa
UNO STUDIO DELL’UNIVERSITA’ DI PADOVA SUL PARCO NAZIONALE DELL'ARCIPELAGO TOSCANO. RISULTATI SEVERI, ANCHE SE IN GRAN PARTE PREVEDIBILI. SI PARLA DI POCA COMUNICAZIONE E SCARSA PERCEZIONE DELLA POPOLAZIONE.
I DATI SARANNO NOTI A BREVE
Mancanza di comunicazione. Incuria della sentieristica. Assenza di percezione delle proprie iniziative e delle proprie funzioni da parte del territorio. Sarebbero questi i risultati di uno studio effettuato sulla presenza del Parco Nazionale sul territorio dell’Isola d’Elba da una equipe di 46 persone, docenti e studenti, dell’Università di Padova. “Siamo un gruppo di studio che si occupa di analizzare i conflitti nei parchi Italiani- ha spiegato il professor Andrea Camperio Ciani, docente di Etologia e Psicologia Evoluzionistica all’Università di Padova - Abbiamo una discreta esperienza in questo settore, avendo già svolto questo tipo di attività nel Delta del Po, nel Parco del Casentino ed altri. E da dieci anni veniamo qua ad osservare la situazione”.Sono arrivati con un gruppo di quaranta persone per un sistematico campionamento della situazione del Parco oggi all’Elba. Hanno fatto circa 250 interviste e raccolto 400 questionari. “Abbiamo anche percorso 250 chilometri lungo i sentieri dell’Elba – continua il professore Camperio Ciani - rilevando dati sulla fauna, sulla flora, sulle condizioni della sentieristica, gli animali presenti, le loro tracce, l’impatto sulle attività umane”. In particolare, sarebbero state molte le carenze rilevate sulla sentieristica proprio nei giorni in cui si sta svolgendo sull’isola il Walking Festival: segnaletica inesistente o non curata, mancanza di informazioni, turisti stranieri spesso sconcertati e disorientati. Questo ci hanno anticipato i componenti dell’equipe di studio. “L’analisi è ancora in corso – ci dice il docente universitario - I risultati li pubblicheremo e verranno resi noti alla popolazione che ha attivamente partecipato. La partecipazione è stata molto elevata e crediamo che sia innanzitutto a loro che dobbiamo rispondere. Penso – termina - che ci siano anche informazioni interessanti per il ministero dell’Ambiente e per chi oggi decide sulla gestione dei Parchi”. I dati della ricerca dell’università di Padova verranno resi noti fra qualche settimana, probabilmente attraverso una conferenza pubblica che si terrà all’Isola d’Elba.
Elbatrekking, domenica 2 maggio 2010
La nostra rassegna stampa sullo stato in cui vengono tenuti i parchi nazionali in Italia proseguirà con altri articoli tratti da note testate giornalistiche.
Per quanto riguarda la bella addormentata nel bosco; beh speriamo che si svegli presto, prima che sia troppo tardi ed il principe azzurro fugga via insieme ai sogni ed alle speranze di noi giovani eoliani di poter continuare ad abitare queste isole per il futuro ed evitare che si trasformino in isole di soli anziani.
Lipari, lì 03/09/2010
LA VOCE EOLIANA
Lettere al direttore. Mulattiere e degrado "Come turista mi stupisco di come gli abitanti dell'isola non rispettino questo paesaggio tanto bello"
Riceviamo e pubblichiamo:
Il giorno 20 agosto io, mia moglie e altri familiari abbiamo deciso di salire l'antica mulattiera che porta dalla frazione di Acquacalda alla frazione di Quattropani. Il paesaggio che si scorge salendo è incantevole, si possono vedere le isole vicine. L'unico problema è stato percorrere il sentiero che per alcuni punti diventa difficile da superare a causa dei rovi che intralciano il passaggio.
Arrivati in cima alla salita incontriamo le prime case di Quattropani, incrociata la strada asfaltata la percorriamo fino a raggiungere la piccola Chiesa della Madonna della Catena dove io e mia moglie ci siamo sposati.
Siamo contenti della piccola escursione che abbiamo fatto con non poche difficoltà ma siamo anche delusi per lo stato di abbandono di questo sentiero.
La mulattiera una volta ripristinata diventerebbe un'attrattiva per i turisti che desiderano viverla non solamente dai pub e locali che frastornano il centro di Lipari.
Continuando il percorso decidiamo di scendere verso Acquacalda attraverso la strada provinciale, è quasi l'ora del tramonto e quello che vediamo è un paeseggio da cartolina, un paesaggio che molti invidiano a Lipari, compreso io che non vivo qui.
Dopo alcuni chilometri scorgiamo quello che però nessuno vorrebbe vedere, nel versante che volge verso il mare notiamo stupiti molti detriti, dei frigoriferi, delle reti di materasso, latte di ferro e altre cose buttate lì che prima o poi andranno a finire nell' azzurro mare.
Un incendio ha portato alla luce quello che veniva nascosto dagli arbusti, cioè un cumulo di rifiuti che rischia di inquinare il paesaggionaturale dell'isola.
Allego alcune foto in merito a quello che abbiamo visto sperando che alcune coscienze si rendano conto del male che stanno arrecando a questa perla del mare. E come turista mi stupisco di come gli abitanti stessi dell'isola non rispettino quel paesaggio tanto bello che abitano.
Lorenzo (turista amante delle Eolie).
Siamo contenti della piccola escursione che abbiamo fatto con non poche difficoltà ma siamo anche delusi per lo stato di abbandono di questo sentiero.
La mulattiera una volta ripristinata diventerebbe un'attrattiva per i turisti che desiderano viverla non solamente dai pub e locali che frastornano il centro di Lipari.
Continuando il percorso decidiamo di scendere verso Acquacalda attraverso la strada provinciale, è quasi l'ora del tramonto e quello che vediamo è un paeseggio da cartolina, un paesaggio che molti invidiano a Lipari, compreso io che non vivo qui.
Dopo alcuni chilometri scorgiamo quello che però nessuno vorrebbe vedere, nel versante che volge verso il mare notiamo stupiti molti detriti, dei frigoriferi, delle reti di materasso, latte di ferro e altre cose buttate lì che prima o poi andranno a finire nell' azzurro mare.
Un incendio ha portato alla luce quello che veniva nascosto dagli arbusti, cioè un cumulo di rifiuti che rischia di inquinare il paesaggionaturale dell'isola.
Allego alcune foto in merito a quello che abbiamo visto sperando che alcune coscienze si rendano conto del male che stanno arrecando a questa perla del mare. E come turista mi stupisco di come gli abitanti stessi dell'isola non rispettino quel paesaggio tanto bello che abitano.
Lorenzo (turista amante delle Eolie).
Buongiorno Eolie
venerdì 3 settembre 2010
Di tutto un po
Leggero miglioramento per Musicò - Si parla di un leggero miglioramento ma non hanno ancora sciolto la prognosi i sanitari del Policlinico di Messina per quanto riguarda il 26 enne Fulvio Musicò (nella foto), protagonista di un grave incidente stradale ieri mattino in località Sparanello a Lipari. Incidente nel corso del quale ha riportato ferite lacero-contuse al viso e al capo e, da quanto si apprende, un danneggiamento di uno degli arti superiori.
FORZA FULVIO!
TURISMO: SU DISTRETTI NESSUN RICONOSCIMENTO, ESAME ANCORA IN CORSO
In riferimento a notizie di stampa sull'avvenuto riconoscimento di Distretti turistici, previsti dalla legge regionale 15 settembre 2005, n°10 l'assessorato precisa quanto segue: La commissione nominata dall'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, e incaricata dell'istruttoria dei progetti sta procedendo nella verifica dei requisiti e nella valutazione di ciascun piano di sviluppo turistico presentato. Sono 27 le richieste di riconoscimento, 15 per i distretti territoriali e 12 per quelli tematici. Solo al termine dell'intera istruttoria, presumibilmente a fine settembre, sara' emanato dall'assessore Strano il decreto con i riconoscimenti.
Rinvio rappresentazione teatrale- L'assessore allo spettacolo Corrado Giannò informa la cittadinanza che per motivi tecnici il previsto appuntamento con la rappresentazione teatrale “Il Custode”, in programma questa sera alle ore 21.30 al Teatro al Castello di Lipari nell’ambito della rassegna “Il Circuito del Mito”, è rinviato a data da destinarsi.
FORZA FULVIO!
TURISMO: SU DISTRETTI NESSUN RICONOSCIMENTO, ESAME ANCORA IN CORSO
In riferimento a notizie di stampa sull'avvenuto riconoscimento di Distretti turistici, previsti dalla legge regionale 15 settembre 2005, n°10 l'assessorato precisa quanto segue: La commissione nominata dall'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, e incaricata dell'istruttoria dei progetti sta procedendo nella verifica dei requisiti e nella valutazione di ciascun piano di sviluppo turistico presentato. Sono 27 le richieste di riconoscimento, 15 per i distretti territoriali e 12 per quelli tematici. Solo al termine dell'intera istruttoria, presumibilmente a fine settembre, sara' emanato dall'assessore Strano il decreto con i riconoscimenti.
Rinvio rappresentazione teatrale- L'assessore allo spettacolo Corrado Giannò informa la cittadinanza che per motivi tecnici il previsto appuntamento con la rappresentazione teatrale “Il Custode”, in programma questa sera alle ore 21.30 al Teatro al Castello di Lipari nell’ambito della rassegna “Il Circuito del Mito”, è rinviato a data da destinarsi.
DIFENDIAMO IL MUSEO ARCHEOLOGICO EOLIANO “LUIGI BERNABO’ BREA” DI LIPARI
APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE NESOS
La Legge n. 19 del 16 dicembre 2008, che detta le norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali, e il successivo D.D.G. n. 1513 del 12.7.2010 a firma dell’arch. Gesualdo Campo (Direttore Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), concretamente e senza alcuna possibilità di essere smentiti, cancella con un solo colpo di spugna il fiore all’occhiello dei musei archeologici italiani, il museo “Luigi Bernabò Brea”. C’è stupore, amarezza e incredulità nel mondo accademico e tra coloro che hanno conosciuto personalmente il grande scienziato genovese che, per 50 anni, ha lavorato - coadiuvato da Madeleine Cavalier - alla restituzione dello straordinario patrimonio archeologico stratificatosi sulle Isole Eolie nell’arco di circa 6.000 anni. Unico al mondo (le maschere del teatro moderno del drammaturgo ateniese Menandro ne rappresentano un esempio eloquente), tale patrimonio rappresenta un quadro completo della successione delle diverse culture fiorite, soprattutto nell’Isola di Lipari, fin dai primi insediamenti umani stabili degli inizi del Neolitico medio (V millennio a.C.), testimoniato dall’enorme quantità di reperti rinvenuti (e sapientemente custoditi e catalogati all’interno delle sale museali e dei depositi) e dalla preziosissima documentazione che l’insigne Professore, con impegno e dedizione, ha lasciato all’intera comunità.
Con il nuovo assetto organizzativo del Dipartimento del Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Museo “L. Bernabò Brea” viene declassato a mera Unita’ Operativa di Base e cooptato da un “Parco Archeologico delle Isole Eolie e delle aree archeologiche di Milazzo, Patti e Comuni limitrofi” di fatto non ancora istituito (se non sulla carta) e certamente di difficile gestione ed amministrazione, sia in ragione della vastità della superficie occupata sia della particolare articolazione territoriale. Viene cancellata, senza alcun comprensibile motivo, la memoria del grande archeologo cui il museo è intitolato, e vanificata la lunga esperienza amministrativa che lo ha animato negli anni, rischiando di compromettere gli elevati standard qualitativi di tale istituzione museale e delle sue aree di pertinenza (il Castello di Lipari), nonché il decoro, la salvaguardia, la tutela del patrimonio storico e archeologico locale. Appare illuminante, in tal senso, l’esperienza delle Soprintendenze che, pur avendo - nel caso in questione - competenza sulle aree archeologiche dell’intero arcipelago, faticano per assicurarne un’adeguata valorizzazione e una piena fruizione, anche per le evidenti difficoltà logistiche connesse alla peculiare condizione dell’insularità.
Altri siti, fino ad oggi ingiustamente meno visibili (come le Zolfare di Lercara Friddi, Sabucina e Capodarso, la Ceramica del Calatino, la Valle del Simeto e altri ancora), hanno finalmente attirato l’attenzione delle istituzioni; ciò non può che rallegrarci, ma diviene incomprensibile alla luce dell’impietosa e contestuale cancellazione da una geografia museale regionale che subisce un contesto prestigioso come quello eoliano, intitolato a Luigi Bernabò Brea.
Per queste ragioni, rivolgiamo un accorato appello all’Assessore Regionale dei Beni Culturali affinché non si compia questo grave atto di mortificazione della memoria e della storia dell’insigne studioso, attraverso l’individuazione delle soluzioni più idonee per ripristinare l’autonomia e la struttura organizzativa dell’istituto museale ante riforma (così come, peraltro, è stato fatto per il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, il Museo della Ceramica di Caltanissetta, il Museo “Ignazio Paternò” di Catania, il Museo di Giardini Naxos, per il “Salinas” di Palermo, per il Museo del Carretto di Terrasini, per il museo Paolo Orsi di Siracusa, per il Museo Pepoli di Trapani, per il Museo Accascina di Messina).
La Legge n. 19 del 16 dicembre 2008, che detta le norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali, e il successivo D.D.G. n. 1513 del 12.7.2010 a firma dell’arch. Gesualdo Campo (Direttore Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana), concretamente e senza alcuna possibilità di essere smentiti, cancella con un solo colpo di spugna il fiore all’occhiello dei musei archeologici italiani, il museo “Luigi Bernabò Brea”. C’è stupore, amarezza e incredulità nel mondo accademico e tra coloro che hanno conosciuto personalmente il grande scienziato genovese che, per 50 anni, ha lavorato - coadiuvato da Madeleine Cavalier - alla restituzione dello straordinario patrimonio archeologico stratificatosi sulle Isole Eolie nell’arco di circa 6.000 anni. Unico al mondo (le maschere del teatro moderno del drammaturgo ateniese Menandro ne rappresentano un esempio eloquente), tale patrimonio rappresenta un quadro completo della successione delle diverse culture fiorite, soprattutto nell’Isola di Lipari, fin dai primi insediamenti umani stabili degli inizi del Neolitico medio (V millennio a.C.), testimoniato dall’enorme quantità di reperti rinvenuti (e sapientemente custoditi e catalogati all’interno delle sale museali e dei depositi) e dalla preziosissima documentazione che l’insigne Professore, con impegno e dedizione, ha lasciato all’intera comunità.
Con il nuovo assetto organizzativo del Dipartimento del Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, il Museo “L. Bernabò Brea” viene declassato a mera Unita’ Operativa di Base e cooptato da un “Parco Archeologico delle Isole Eolie e delle aree archeologiche di Milazzo, Patti e Comuni limitrofi” di fatto non ancora istituito (se non sulla carta) e certamente di difficile gestione ed amministrazione, sia in ragione della vastità della superficie occupata sia della particolare articolazione territoriale. Viene cancellata, senza alcun comprensibile motivo, la memoria del grande archeologo cui il museo è intitolato, e vanificata la lunga esperienza amministrativa che lo ha animato negli anni, rischiando di compromettere gli elevati standard qualitativi di tale istituzione museale e delle sue aree di pertinenza (il Castello di Lipari), nonché il decoro, la salvaguardia, la tutela del patrimonio storico e archeologico locale. Appare illuminante, in tal senso, l’esperienza delle Soprintendenze che, pur avendo - nel caso in questione - competenza sulle aree archeologiche dell’intero arcipelago, faticano per assicurarne un’adeguata valorizzazione e una piena fruizione, anche per le evidenti difficoltà logistiche connesse alla peculiare condizione dell’insularità.
Altri siti, fino ad oggi ingiustamente meno visibili (come le Zolfare di Lercara Friddi, Sabucina e Capodarso, la Ceramica del Calatino, la Valle del Simeto e altri ancora), hanno finalmente attirato l’attenzione delle istituzioni; ciò non può che rallegrarci, ma diviene incomprensibile alla luce dell’impietosa e contestuale cancellazione da una geografia museale regionale che subisce un contesto prestigioso come quello eoliano, intitolato a Luigi Bernabò Brea.
Per queste ragioni, rivolgiamo un accorato appello all’Assessore Regionale dei Beni Culturali affinché non si compia questo grave atto di mortificazione della memoria e della storia dell’insigne studioso, attraverso l’individuazione delle soluzioni più idonee per ripristinare l’autonomia e la struttura organizzativa dell’istituto museale ante riforma (così come, peraltro, è stato fatto per il Museo Archeologico Regionale di Agrigento, il Museo della Ceramica di Caltanissetta, il Museo “Ignazio Paternò” di Catania, il Museo di Giardini Naxos, per il “Salinas” di Palermo, per il Museo del Carretto di Terrasini, per il museo Paolo Orsi di Siracusa, per il Museo Pepoli di Trapani, per il Museo Accascina di Messina).
Sintesi di una giornata di sole e mare (quella di ieri) a ponente di Lipari. Foto di Antonio Iacullo
Lipari. E poi dicono che non ci sono fontane. Bastava solo aspettare la prima pioggia (foto di Giancarlo D'Ambra)
Invio alcune foto della "fontana dei Sospiri" a Marina corta........Evento verificatosi stamane dopo la prima pioggia (Giancarlo D'Ambra)
Lipari: Rimosso il bovino dalla spiaggia
E' stato rimosso dalla spiaggia dove era stato trascinato dal mare il bovino in avanzato stato di decomposizione. Sul posto, con il supporto dei vigili del fuoco, sono intervenuti per conto dell'ATO la ditta Eoliemultiservizi con le sue attrezzature e la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti di origine animale.
A sollecitare, a più riprese,gli organismi preposti a rimuovere l'animale è stato il caposquadra dei pompieri Aurelio Coglitore, stante anche i problemi di carattere igienico-sanitario.
Nello Slide che segue le immagini della rimozione. Ai deboli di stomaco consigliamo di non soffermarsi.
A sollecitare, a più riprese,gli organismi preposti a rimuovere l'animale è stato il caposquadra dei pompieri Aurelio Coglitore, stante anche i problemi di carattere igienico-sanitario.
Nello Slide che segue le immagini della rimozione. Ai deboli di stomaco consigliamo di non soffermarsi.
SERVIZIO ILLECITI IN PERICOLO di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) L’invisibile mano devastatrice che agisce sull’apparato comunale non sembra volersi fermare. Dopo la distruzione del Servizio Protocollo, costretto ad accumulare tre mesi di ritardo, adesso tocca al Servizio Illeciti che è gestito in modo impeccabile dal Responsabile Geom. Claudio Beninati e dai suoi collaboratori. Nell’anno in corso infatti sono state espletate ben 271 pratiche. Ma guarda caso l’unico istruttore tecnico, l’Ing. Antonio Fiore, che collabora con il Responsabile nel far fronte ai numerosi accertamenti richiesti dall’Autorità Giudiziaria, dalla Regione, dai vari organi giurisdizionali, dai cittadini ed alle procedure connesse alle demolizioni delle opere abusive, è stato nominato con Determine Sindacali (nn°97/10-98/10-99/10) componente di tre commissioni di gara per l’affidamento dei servizi di progettazione e direzione lavori per il ripascimento ambientale della Baia di Levante a Vulcano, per la protezione e sistemazione dell’area costiera e del water-front di Panarea e per la ricostruzione della spiaggia a protezione dell’abitato di Sopra Lena di Stromboli.
Tale nomina comporta certamente per l’Ing. Fiore un aggravio di lavoro che inciderà negativamente in termini di presenza, e si rifletterà negativamente sull’andamento dell’ufficio. Insomma, è come dire rallentate l’attività di controllo del territorio e l’espletamento delle pratiche relative agli illeciti. Ma, come se non bastasse, sembra che anche il dipendente ex Pumex, Rag. Neda Saltalamacchia, amministrativa nel medesimo servizio a supporto del Rag. Angela Orto, dovrebbe essere trasferita al Servizio protocollo.
Si tratta quindi di due provvedimenti che comporteranno inevitabilmente il rallentamento, se non addirittura il blocco del Servizio Illeciti con tutte le conseguenze nefaste per il territorio e l’ambiente.
La lotta all’abusivismo infatti si attua con continui controlli sul territorio ed una pronta repressione, motivo per cui sarebbe ragionevole un incremento numerico dell’organico. Purtroppo i provvedimenti adottati dall’Amministrazione comunale vanno, inevitabilmente, in direzione opposta.
Nasce il sospetto che l’abbinamento protocollo-illeciti non sia casuale e che il rallentamento (paralisi) ci porterà fra qualche tempo a prestigiose scoperte. “A sospettare si fa peccato. Ma spesso si indovina”.
Tale nomina comporta certamente per l’Ing. Fiore un aggravio di lavoro che inciderà negativamente in termini di presenza, e si rifletterà negativamente sull’andamento dell’ufficio. Insomma, è come dire rallentate l’attività di controllo del territorio e l’espletamento delle pratiche relative agli illeciti. Ma, come se non bastasse, sembra che anche il dipendente ex Pumex, Rag. Neda Saltalamacchia, amministrativa nel medesimo servizio a supporto del Rag. Angela Orto, dovrebbe essere trasferita al Servizio protocollo.
Si tratta quindi di due provvedimenti che comporteranno inevitabilmente il rallentamento, se non addirittura il blocco del Servizio Illeciti con tutte le conseguenze nefaste per il territorio e l’ambiente.
La lotta all’abusivismo infatti si attua con continui controlli sul territorio ed una pronta repressione, motivo per cui sarebbe ragionevole un incremento numerico dell’organico. Purtroppo i provvedimenti adottati dall’Amministrazione comunale vanno, inevitabilmente, in direzione opposta.
Nasce il sospetto che l’abbinamento protocollo-illeciti non sia casuale e che il rallentamento (paralisi) ci porterà fra qualche tempo a prestigiose scoperte. “A sospettare si fa peccato. Ma spesso si indovina”.
Progetto obiettivo. Gli ex Pumex sollecitano il sindaco ad "accellerare" sulla tematica
Una lettera è stata inviata dagli ex Pumex al sindaco di Lipari, Mariano Bruno. OGGETTO: PROGETTO OBIETTIVO EX LAVORATORI DELLA POMICE
Secondo quanto previsto dalle disposizioni programmatiche correttive per l’anno 2010
Articolo 4 comma 10.
In funzione di quanto previsto in oggetto e dell’impegno assunto dalla signoria Vostra Illustrissima in data 01-05-2010 nella quale prendeva precisi impegni per la stesura dei Progetti Obiettivo in modo ché tutto fosse pronto per i primi giorni del mese di settembre, noi ex lavoratori della pomice Le chiediamo se:
1. Sono stati già studiati e predisposti i Progetti Obiettivo per gli ex lavoratori della pomice secondo quanto previsto dalle “Disposizioni Programmatiche Correttive per l’Anno 2010 Articolo 4 Comma 10” Approvate dall’Assemblea Regionale Siciliana in data 01-05-2010 nella seduta n. 170.
2. Gli stessi sono stati, preventivamente, concertati con L’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e dell’Assessorato al Lavoro cosi’ come previsto.
Le rammentiamo l’importanza ché la partenza di questi Progetti Obiettivo rappresenta per i trentotto lavoratori ex Pumex e delle loro famiglie.
Speriamo che da Lunedi’ 06.09.2010, giorno in cui saranno a Lipari i rappresentanti di Italia Lavoro, si possa dare quella giusta “accelerata” per la definitiva predisposizione di tutto il necessario affinchè quanto previsto in oggetto venga effettuato.
Distinti saluti
I Lavoratori della Pomice
Secondo quanto previsto dalle disposizioni programmatiche correttive per l’anno 2010
Articolo 4 comma 10.
In funzione di quanto previsto in oggetto e dell’impegno assunto dalla signoria Vostra Illustrissima in data 01-05-2010 nella quale prendeva precisi impegni per la stesura dei Progetti Obiettivo in modo ché tutto fosse pronto per i primi giorni del mese di settembre, noi ex lavoratori della pomice Le chiediamo se:
1. Sono stati già studiati e predisposti i Progetti Obiettivo per gli ex lavoratori della pomice secondo quanto previsto dalle “Disposizioni Programmatiche Correttive per l’Anno 2010 Articolo 4 Comma 10” Approvate dall’Assemblea Regionale Siciliana in data 01-05-2010 nella seduta n. 170.
2. Gli stessi sono stati, preventivamente, concertati con L’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e dell’Assessorato al Lavoro cosi’ come previsto.
Le rammentiamo l’importanza ché la partenza di questi Progetti Obiettivo rappresenta per i trentotto lavoratori ex Pumex e delle loro famiglie.
Speriamo che da Lunedi’ 06.09.2010, giorno in cui saranno a Lipari i rappresentanti di Italia Lavoro, si possa dare quella giusta “accelerata” per la definitiva predisposizione di tutto il necessario affinchè quanto previsto in oggetto venga effettuato.
Distinti saluti
I Lavoratori della Pomice
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (110° puntata) (R)
Puntata "collage" di Come erano le Eolie.....
Su richiesta di due lettori (Marco ed Elisa) pubblichiamo quattro foto che sono già apparse, in momenti diversi, sul nostro notiziario on line.
Foto 1) Scolaresca di Lipari. Con Padre Alfredo Adornato, tra gli altri, anche un futuro sacerdote Gaetano Sardella (ultimo in basso a destra)
Foto 2) Il Corso, l'ingresso del palazzo vescovile di Lipari. Si notino le gibbie per l'acqua.
3) Via Santa Lucia a Lipari prima della costruzione delle palazzine gialle
4) Il mare in tempesta contro la Chiesa del Purgatorio a Lipari
Su richiesta di due lettori (Marco ed Elisa) pubblichiamo quattro foto che sono già apparse, in momenti diversi, sul nostro notiziario on line.
Foto 1) Scolaresca di Lipari. Con Padre Alfredo Adornato, tra gli altri, anche un futuro sacerdote Gaetano Sardella (ultimo in basso a destra)
Foto 2) Il Corso, l'ingresso del palazzo vescovile di Lipari. Si notino le gibbie per l'acqua.
3) Via Santa Lucia a Lipari prima della costruzione delle palazzine gialle
4) Il mare in tempesta contro la Chiesa del Purgatorio a Lipari
C'è....un bue...morto sulla spiaggia. Altro che meduse giganti!
Altro che meduse giganti. Nel mare delle Eolie ultimamente abbondano i bovini. Dopo la "mucca in mezzo al mar", avvistata tempo fa a Salina, quest'oggi tocca ad un bue. Anche questo, ovviamente, morto.
Se lo sono ritrovati stamattina nella spiaggetta sottostante la loro caserma i vigili del fuoco di Lipari. L'animale, si presume gettato in mare da qualche nave trasporta bestiame di passaggio, si trova spiaggiato tra il pontile di carico dell'acqua e il bunker per il rifornimento di carburante. Il lezzo, che arriva fin sulla strada, è insopportabile.
Immediatamente i vigili del fuoco si sono attivati segnalando a chi di competenza la carcassa affinchè venga rimossa al più presto.
IL VIDEO
Lipari: Dieci minuti di pioggia. Strade trasformate in torrenti in piena
Sono bastati dieci minuti di pioggia intensa per trasformare molte strade di Lipari in torrenti in piena. Praticamente impossibile transitare, nel momento clou della precipitazione e negli attimi successivi, in ampi tratti della Marina Garibaldi di Canneto dove, in alcuni punti, si sono create vere e proprie piscine. Da Marina Corta ci segnalano lo "scoppio" di una fogna.
Urge, in vista della stagione autunnale, un intervento sui tombini e sulle aree di deflusso delle acque meteoriche verso il mare.
Le ultimissime dal "fronte Tirrenia"
Mediterranea Holding: «Tirrenia si può salvare»- Mediterranea Holding «è pronta» per acquisire Tirrenia e ha confermato al commissario straordinario, Giancarlo D’Andrea, la sua offerta da 75 milioni di euro, presentata lo scorso 9 agosto, con un piano industriale che non prevede esuberi e «spezzatini». Invece contempla l’apertura di nuove linee. Lo afferma il presidente della società, Salvatore Lauro, in un’intervista ad Apcom nella quale annuncia che l’aumento di capitale fino a 25 milioni «verrà sottoscritto dall’assemblea del 10 settembre che sancirà anche il cambiamento della compagine azionaria con l’uscita dell’armatore Alexander Tomasos e dell’ex presidente di Confitarma Nicola Coccia e l’ingresso di soci industriali, fondi di investimento che avranno la maggioranza, lavoratori e autotrasportatori». E su questo progetto, aggiunge, cercheremo «l’accordo con i sindacati»
Quanto all'offerta fatta pervenire al commissario, Lauro esprime quindi meraviglia che "dopo la lettera del 9 agosto ancora non siamo stati chiamati. I tempi sono stretti. Noi siamo pronti a chiudere immediatamente l'operazione perché siamo preoccupati che se passa il 30 settembre (data di scadenza delle convenzioni ndr) l'Ue non darà più il suo benestare. Per questo abbiamo fatto l'aumento di capitale: i soldi sono pronti". Il presidente di Mediterranea si sofferma sulle convenzioni di Tirrenia, che gli esperti ritengono essere gli 'asset pregiati' della compagnia: "non sono le sovvenzioni del 2010 quelle importanti. Quello che per noi è importante - sottolinea - è non perdere le sovvenzioni a 8 anni che equivalgono a 72 milioni di euro l'anno per mantenere i servizi pubblici di Tirrenia". Lauro puntualizza che il piano industriale che è stato preparato "lo vogliamo mostrare oltre che al commissario anche ai sindacati che intendiamo incontrare dopo l'incontro con il ministro Matteoli di lunedì 6 in modo che sappiano che c'è una società pronta a rilevare tutto senza far perdere un posto di lavoro assumendosi gli obblighi previsti dalle leggi e dagli accordi sindacali che vogliamo sottoscrivere". Lauro insiste quindi sul "no" allo spacchettamento di Siremar da Tirrenia. "Se questa (Siremar ndr) dovesse fallire come fa presagire la situazione, sarebbe un problema per le piccole e medie imprese siciliane. Quindi l'ipotesi dello spacchettamento anziché risolvere il problema sarebbe una soluzione contraria agli interessi del Paese". In conclusione, ribadisce, "noi siamo pronti. Se vogliono salvare l'azienda in questo momento è possibile: ci sono tutte le condizioni perché il personale e l'azienda vengano salvati salvaguardando un marchio prestigioso. Se ci sono altri motivi di ordine politico o altro tipo che non conosco allora chiaramente fallirà. Noi - conclude - abbiamo fatto l'offerta, se altri vogliono farlo, anziché sui giornali la presentino ufficialmente così ci sarà una gara aperta nella massima trasparenza senza discriminazioni".
TIRRENIA: CARONIA (UILT), REVOCA SCIOPERO SE C'E' GARANZIA OCCUPAZIONE- ''All'approssimarsi del 6 settembre, giorno in cui incontreremo il Governo per affrontare le problematiche della privatizzazione di Tirrenia, non possiamo che tenere le dita incrociate ed augurarci che quella 'cosina in piu'' di cui ha parlato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il giorno 24 agosto, nel corso di una sua dichiarazione, sia la garanzia formale e sottoscritta che i livelli occupazionali e contrattuali dei lavoratori non verranno in alcun modo intaccati e l'impegno che eventuali esuberi, computando tra gli organici anche i precari storici, saranno trattati analogamente a quanto fatto per altri lavoratori dei trasporti''. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia.''Ci auguriamo altresi' che 'le prospettive che si erano aperte', come ermeticamente dichiarato dal Ministro in quella stessa occasione nella quale richiedeva la fine delle agitazioni, si siano effettivamente concretizzate''.''Vogliamo inoltre sperare che le giornate successive al 30 e 31 di agosto (date dello sciopero, da noi responsabilmente differito) siano servite al Governo anche per unificare le voci del Vice Ministro all'Economia, Giuseppe Vegas e del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia con quelle del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli il quale ha dichiarato di essere contrario ad ogni ipotesi di spezzatino delle distinte aziende dell'ex Gruppo, dichiarazione su cui concordiamo pienamente''.''Concordiamo - aggiung Caronia - anche sui propositi espressi circa la proroga delle convenzioni in scadenza il 30 settembre prossimo e la volonta' di avanzare con determinazione la richiesta alla UE di un ragionevole slittamento dei tempi necessari a concludere ordinatamente il processo di privatizzazione dell'intero Gruppo Tirrenia''. ''Se tutto cio' dovesse il giorno 6 almeno delinearsi - conclude il leader della Uilt - il giorno 7 potremmo decidere la revoca dello sciopero. Se al contrario dovessimo trovarci di fronte ad un quadro ancora confuso ed incerto tale da non poter restituire ai lavoratori ed alle loro famiglie speranza e serenita', la risposta del sindacato non si fara' di certo attendere''.
Tirrenia/ Uilt: Nel gruppo la Usclac rappresenta solo lo 0,6%- "La Federmanager, con una sua nota, ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, di convocare a un tavolo unico tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per affrontare le problematiche del gruppo Tirrenia. Ha rivendicato, pertanto, anche la partecipazione di Usclac-Uncdim che a suo dire rappresenta la maggior parte dei capitani di lungo corso al comando e dei direttori di macchina. Questa affermazione è assolutamente priva di fondamento". Lo sottolinea la Uil trasporti in una nota. "la richiamata sigla - spiega il comunicato - rappresenta, documenti e prove alla mano, complessivamente in Tirrenia solamente lo 0,6% dell'intera forza lavoro edappena il 16% e l'11% rispettivamente dei soli comandanti e dei direttori di macchina, mentre in Siremar rappresenta il 6,8% dell'intera forza lavoro e il 17,6% e 18,7 % rispettivamente dei soli comandanti e dei direttori di macchina". "L'Usclac-Uncdim rivendichi pure la partecipazione a un ipotetico tavolo unitario - afferma la Uilt - ma non certo in ragione del suo marginale livello di rappresentatività, rivendicazione che apparirebbe altrimenti solamente come atto di presunzione e in conflitto con le più elementari regole della democrazia che ben distinguono le maggioranze dalle minoranze. Evidentemente il convincimento dei vertici di questa corporazione, non crediamo dei suoi associati, è quello che un comandante o un direttore di macchina equivalga a 100 altri componenti dell'equipaggio, ufficiali compresi. E' per questo singolare modo di intendere le differenze di grado e di valore delle singole persone, oltre che per molte altre diverse opinioni, che non auspichiamo la sua presenza allo stesso tavolo di confronto col Governo". Desideriamo comunque evidenziare - conclude la nota - che anche la Uiltrasporti ha chiesto, in subordine alla richiesta di due tavoli, uno con solo Cgil, Cisl e Uil e uno con tutte le altre organizzazioni aventi titolo, un unico tavolo se ciò consentisse di accelerare il confronto, ma a condizione che non vengano mai meno quelle regole di democrazia che abbiamo prima richiamato".
Tirrenia: Onorato conferma interesse, non e' come Alitalia- "Tirrenia non e' come Alitalia, perche' non ci sono problemi di occupazione e nemmeno questioni di stipendi. Tirrenia sarebbe una buona societa', ma e' arrivata a questa situazione per una sola ragione: l'incapacita' di chi l'ha guidata negli ultimi anni".
A dirlo e' Vincenzo Onorato, presidente di Moby, in un'intervista ad Avvenire. Il manager ha ribadito la sua intenzione di avanzare un'offerta per Tirrenia, nonostante i 600 mln di debiti. Con Tirrenia, Onorato cerca "opportunita' di crescita. E' una compagnia che fa le nostre stesse rotte verso la Sardegna, un mercato dove oggi siamo leader noi. Ha attivita' interessanti pure nell'Adriatico. Punto anche ad evitare il caos che si verrebbe a creare se di questo gruppo si facesse lo spezzatino. Arriverebbero speculatori stranieri - conclude Onorato - operatori con poche intenzioni di collaborare a far crescere i nostri mercati e molta voglia di guadagnare subito il piu' possibile. Non dobbiamo permetterlo".
Quanto all'offerta fatta pervenire al commissario, Lauro esprime quindi meraviglia che "dopo la lettera del 9 agosto ancora non siamo stati chiamati. I tempi sono stretti. Noi siamo pronti a chiudere immediatamente l'operazione perché siamo preoccupati che se passa il 30 settembre (data di scadenza delle convenzioni ndr) l'Ue non darà più il suo benestare. Per questo abbiamo fatto l'aumento di capitale: i soldi sono pronti". Il presidente di Mediterranea si sofferma sulle convenzioni di Tirrenia, che gli esperti ritengono essere gli 'asset pregiati' della compagnia: "non sono le sovvenzioni del 2010 quelle importanti. Quello che per noi è importante - sottolinea - è non perdere le sovvenzioni a 8 anni che equivalgono a 72 milioni di euro l'anno per mantenere i servizi pubblici di Tirrenia". Lauro puntualizza che il piano industriale che è stato preparato "lo vogliamo mostrare oltre che al commissario anche ai sindacati che intendiamo incontrare dopo l'incontro con il ministro Matteoli di lunedì 6 in modo che sappiano che c'è una società pronta a rilevare tutto senza far perdere un posto di lavoro assumendosi gli obblighi previsti dalle leggi e dagli accordi sindacali che vogliamo sottoscrivere". Lauro insiste quindi sul "no" allo spacchettamento di Siremar da Tirrenia. "Se questa (Siremar ndr) dovesse fallire come fa presagire la situazione, sarebbe un problema per le piccole e medie imprese siciliane. Quindi l'ipotesi dello spacchettamento anziché risolvere il problema sarebbe una soluzione contraria agli interessi del Paese". In conclusione, ribadisce, "noi siamo pronti. Se vogliono salvare l'azienda in questo momento è possibile: ci sono tutte le condizioni perché il personale e l'azienda vengano salvati salvaguardando un marchio prestigioso. Se ci sono altri motivi di ordine politico o altro tipo che non conosco allora chiaramente fallirà. Noi - conclude - abbiamo fatto l'offerta, se altri vogliono farlo, anziché sui giornali la presentino ufficialmente così ci sarà una gara aperta nella massima trasparenza senza discriminazioni".
TIRRENIA: CARONIA (UILT), REVOCA SCIOPERO SE C'E' GARANZIA OCCUPAZIONE- ''All'approssimarsi del 6 settembre, giorno in cui incontreremo il Governo per affrontare le problematiche della privatizzazione di Tirrenia, non possiamo che tenere le dita incrociate ed augurarci che quella 'cosina in piu'' di cui ha parlato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il giorno 24 agosto, nel corso di una sua dichiarazione, sia la garanzia formale e sottoscritta che i livelli occupazionali e contrattuali dei lavoratori non verranno in alcun modo intaccati e l'impegno che eventuali esuberi, computando tra gli organici anche i precari storici, saranno trattati analogamente a quanto fatto per altri lavoratori dei trasporti''. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia.''Ci auguriamo altresi' che 'le prospettive che si erano aperte', come ermeticamente dichiarato dal Ministro in quella stessa occasione nella quale richiedeva la fine delle agitazioni, si siano effettivamente concretizzate''.''Vogliamo inoltre sperare che le giornate successive al 30 e 31 di agosto (date dello sciopero, da noi responsabilmente differito) siano servite al Governo anche per unificare le voci del Vice Ministro all'Economia, Giuseppe Vegas e del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia con quelle del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli il quale ha dichiarato di essere contrario ad ogni ipotesi di spezzatino delle distinte aziende dell'ex Gruppo, dichiarazione su cui concordiamo pienamente''.''Concordiamo - aggiung Caronia - anche sui propositi espressi circa la proroga delle convenzioni in scadenza il 30 settembre prossimo e la volonta' di avanzare con determinazione la richiesta alla UE di un ragionevole slittamento dei tempi necessari a concludere ordinatamente il processo di privatizzazione dell'intero Gruppo Tirrenia''. ''Se tutto cio' dovesse il giorno 6 almeno delinearsi - conclude il leader della Uilt - il giorno 7 potremmo decidere la revoca dello sciopero. Se al contrario dovessimo trovarci di fronte ad un quadro ancora confuso ed incerto tale da non poter restituire ai lavoratori ed alle loro famiglie speranza e serenita', la risposta del sindacato non si fara' di certo attendere''.
Tirrenia/ Uilt: Nel gruppo la Usclac rappresenta solo lo 0,6%- "La Federmanager, con una sua nota, ha chiesto al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, di convocare a un tavolo unico tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per affrontare le problematiche del gruppo Tirrenia. Ha rivendicato, pertanto, anche la partecipazione di Usclac-Uncdim che a suo dire rappresenta la maggior parte dei capitani di lungo corso al comando e dei direttori di macchina. Questa affermazione è assolutamente priva di fondamento". Lo sottolinea la Uil trasporti in una nota. "la richiamata sigla - spiega il comunicato - rappresenta, documenti e prove alla mano, complessivamente in Tirrenia solamente lo 0,6% dell'intera forza lavoro edappena il 16% e l'11% rispettivamente dei soli comandanti e dei direttori di macchina, mentre in Siremar rappresenta il 6,8% dell'intera forza lavoro e il 17,6% e 18,7 % rispettivamente dei soli comandanti e dei direttori di macchina". "L'Usclac-Uncdim rivendichi pure la partecipazione a un ipotetico tavolo unitario - afferma la Uilt - ma non certo in ragione del suo marginale livello di rappresentatività, rivendicazione che apparirebbe altrimenti solamente come atto di presunzione e in conflitto con le più elementari regole della democrazia che ben distinguono le maggioranze dalle minoranze. Evidentemente il convincimento dei vertici di questa corporazione, non crediamo dei suoi associati, è quello che un comandante o un direttore di macchina equivalga a 100 altri componenti dell'equipaggio, ufficiali compresi. E' per questo singolare modo di intendere le differenze di grado e di valore delle singole persone, oltre che per molte altre diverse opinioni, che non auspichiamo la sua presenza allo stesso tavolo di confronto col Governo". Desideriamo comunque evidenziare - conclude la nota - che anche la Uiltrasporti ha chiesto, in subordine alla richiesta di due tavoli, uno con solo Cgil, Cisl e Uil e uno con tutte le altre organizzazioni aventi titolo, un unico tavolo se ciò consentisse di accelerare il confronto, ma a condizione che non vengano mai meno quelle regole di democrazia che abbiamo prima richiamato".
Tirrenia: Onorato conferma interesse, non e' come Alitalia- "Tirrenia non e' come Alitalia, perche' non ci sono problemi di occupazione e nemmeno questioni di stipendi. Tirrenia sarebbe una buona societa', ma e' arrivata a questa situazione per una sola ragione: l'incapacita' di chi l'ha guidata negli ultimi anni".
A dirlo e' Vincenzo Onorato, presidente di Moby, in un'intervista ad Avvenire. Il manager ha ribadito la sua intenzione di avanzare un'offerta per Tirrenia, nonostante i 600 mln di debiti. Con Tirrenia, Onorato cerca "opportunita' di crescita. E' una compagnia che fa le nostre stesse rotte verso la Sardegna, un mercato dove oggi siamo leader noi. Ha attivita' interessanti pure nell'Adriatico. Punto anche ad evitare il caos che si verrebbe a creare se di questo gruppo si facesse lo spezzatino. Arriverebbero speculatori stranieri - conclude Onorato - operatori con poche intenzioni di collaborare a far crescere i nostri mercati e molta voglia di guadagnare subito il piu' possibile. Non dobbiamo permetterlo".
giovedì 2 settembre 2010
Ma quali meduse giganti? Dalle nostre parti solo "bufale" terrestri in attesa di.....
Nel pomeriggio siamo stati contattati da un amico giornalista che lavora per "Terra" il quale ci chiedeva chiarimenti a proposito delle meduse giganti avvistate (ma da chi?) nel mare delle Eolie.
Abbiamo fatto presente che nessuno sino a questo momento (ad eccezione di qualcuno con la fantasia fervida) ha segnalato la loro presenza o li ha fotografate.
Motivo per cui abbiamo concluso dicendo che nell'arcipelago in questo momento, oltre alle classiche meduse, abbondano le "bufale terrestri".
Un domani, visto l'andazzo, potrebbero abbondare anche squali bianchi, foche monache senza pinne, coccodrilli del Nilo e leoni marini multicolori.
Tanto a piazzarli qui e lì non ci si mette molto. Basta un computer e un po (troppa) fantasia.
Se poi le notizie fantasiose creano danni....poco importa!
Abbiamo fatto presente che nessuno sino a questo momento (ad eccezione di qualcuno con la fantasia fervida) ha segnalato la loro presenza o li ha fotografate.
Motivo per cui abbiamo concluso dicendo che nell'arcipelago in questo momento, oltre alle classiche meduse, abbondano le "bufale terrestri".
Un domani, visto l'andazzo, potrebbero abbondare anche squali bianchi, foche monache senza pinne, coccodrilli del Nilo e leoni marini multicolori.
Tanto a piazzarli qui e lì non ci si mette molto. Basta un computer e un po (troppa) fantasia.
Se poi le notizie fantasiose creano danni....poco importa!
Sui banchi di scuola la "riforma Gelmini". Intanto infuria la protesta dei precari
(fonte AgenParl) Novità importanti per gli studenti. Nei prossimi giorni partirà operativamente il riordino della scuola secondaria superiore secondo il modello disegnato dal Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini.
I licei diventano sei, agli indirizzi tradizionali si aggiungono quelli musicale – coreutico e scienze umane.
Sforbiciata di percorsi di studio anche per gli istituti tecnici che con la riforma si articolano in due settori (a fronte dei vecchi 10) e 11 indirizzi (a fronte di 39).
Al quinto anno è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica; per gli istituti tecnici e professionali, l’insegnamento, nel primo biennio, di “Scienze integrate” (a cui concorrono “Scienze della terra e biologia”, “Fisica” e “Chimica”) e l’aumento delle ore di laboratorio. Gli studenti che si affacciano alla scuola media superiore, avranno un doppio debutto da sostenere il loro e quello della riforma Gelmini.
La scuola italiana riapre e lo fa all’insegna delle polemiche e delle proteste, in seguito alle riforme di viale Trastevere. Ad alzare la voce sono i precari, al centro dell’informazione di questi giorni, e
chi li rappresenta.
“La situazione èdrammatica” ha dichiarato oggi all’AgenParl Domenico Pantaleo, Segretario Generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza (Flc) della Cgil, in merito alla condizione
dei precari della scuola.
“20mila licenziamenti tra 13mila docenti e 7mila Ata (Assistente Tecnico Amministrativo) senza una prospettiva - incalza Pantaleo - molti dei quali,dopo esser stati utilizzati per anni nel servizio scolastico, non hanno più alcuna possibilità futura di lavoro e di immissione in ruolo. A fronte di tutto questo c’è una protesta che dilaga soprattutto nelle aree del Mezzogiorno ma anche al Nord e il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini dimostra un’insensibilità e una non voglia di aprire un confronto serio sulle ragioni e su come far fronte a questa situazione”.
“Noi riteniamo che non servano proposte emergenziali. Occorre ragionare in termini strutturati, ossia capire come effettivamente rispetto a questo tema del precariato si mettano in campo delle scelte, delle politiche in grado di dare risposte immediate.
Tanta gente non ha più né un salario né alcuna forma di reddito e soprattutto nessuna prospettiva . Se c’è questa disponibilità - conclude il Segretario della Flc - siamo pronti. Se invece il ministro Gelmini continua ad avere un atteggiamento teso a logiche autoreferenziali e autoritarie, così come abbiamo visto anche nella dichiarazione di oggi, io penso che la protesta dilagherà”.
I licei diventano sei, agli indirizzi tradizionali si aggiungono quelli musicale – coreutico e scienze umane.
Sforbiciata di percorsi di studio anche per gli istituti tecnici che con la riforma si articolano in due settori (a fronte dei vecchi 10) e 11 indirizzi (a fronte di 39).
Al quinto anno è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica; per gli istituti tecnici e professionali, l’insegnamento, nel primo biennio, di “Scienze integrate” (a cui concorrono “Scienze della terra e biologia”, “Fisica” e “Chimica”) e l’aumento delle ore di laboratorio. Gli studenti che si affacciano alla scuola media superiore, avranno un doppio debutto da sostenere il loro e quello della riforma Gelmini.
La scuola italiana riapre e lo fa all’insegna delle polemiche e delle proteste, in seguito alle riforme di viale Trastevere. Ad alzare la voce sono i precari, al centro dell’informazione di questi giorni, e
chi li rappresenta.
“La situazione èdrammatica” ha dichiarato oggi all’AgenParl Domenico Pantaleo, Segretario Generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza (Flc) della Cgil, in merito alla condizione
dei precari della scuola.
“20mila licenziamenti tra 13mila docenti e 7mila Ata (Assistente Tecnico Amministrativo) senza una prospettiva - incalza Pantaleo - molti dei quali,dopo esser stati utilizzati per anni nel servizio scolastico, non hanno più alcuna possibilità futura di lavoro e di immissione in ruolo. A fronte di tutto questo c’è una protesta che dilaga soprattutto nelle aree del Mezzogiorno ma anche al Nord e il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini dimostra un’insensibilità e una non voglia di aprire un confronto serio sulle ragioni e su come far fronte a questa situazione”.
“Noi riteniamo che non servano proposte emergenziali. Occorre ragionare in termini strutturati, ossia capire come effettivamente rispetto a questo tema del precariato si mettano in campo delle scelte, delle politiche in grado di dare risposte immediate.
Tanta gente non ha più né un salario né alcuna forma di reddito e soprattutto nessuna prospettiva . Se c’è questa disponibilità - conclude il Segretario della Flc - siamo pronti. Se invece il ministro Gelmini continua ad avere un atteggiamento teso a logiche autoreferenziali e autoritarie, così come abbiamo visto anche nella dichiarazione di oggi, io penso che la protesta dilagherà”.
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