"Disservizi marittimi società Siremar S.p.a. settore Eolie–Interruzione di pubblico servizio" è l'oggetto della nota che il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti/ Alla c.a. del On. Ministro Altero Matteoli e del Direttore Generale Dr. Enrico Maria Pujia. La nota per conoscenza è stata trasmessa anche alla Siremar.
IL TESTO INTEGRALE:
PREMESSO CHE una violenta mareggiata verificatasi nel mese di gennaio 2010 ha provocato il crollo di parte del molo di sopraflutto del porto commerciale di Santa Marina Salina, nel quale venivano effettuate prevalentemente le operazioni di tutte le navi operanti nel settore Eolie, comportando l’interdizione dello stesso molo a tutti i mezzi navali(ordinanza C.P. n. 1 del 13.01.2010);
CONSIDERATO che lo scalo interessato dal crollo non è l’unico approdo del porto di Santa Marina Salina, essendovene un altro ubicato alla radice del molo di sopraflutto nel quale attualmente effettuano le operazioni di ormeggio solo ed esclusivamente le navi del vettore privato N.G.I.;
VISTO che il porto, per una comunità isolana, è l’unica via d’accesso con la terra ferma attraverso il quale transitano persone e merci che alimentano la vivibilità e l’economia della popolazione locale, alla stregua dei servizi stradali delle città;
CONSIDERATO che da gennaio 2010, in seguito agli eventi calamitosi di cui sopra, le navi della società Siremar non effettuano operazioni nel porto di Santa Marina Salina;
PRESO ATTO dei risultati scaturiti dal sopralluogo effettuato nello scalo in radice da parte di Delemare Salina, alla presenza del vice-Sindaco di questo Comune, di alcuni rappresentati della Società Siremar S.p.a e del Gruppo Ormeggiatori delle Isole Eolie, dal quale si evince l’inesistenza di ostacoli all’attracco delle navi della società Siremar S.p.a;
VISTI i numerosi rapporti telefonici intrattenuti con il Dirigente Generale della Siremar S.p.a. Dr. Casagrande, al quale si è chiesto di intervenire affinché lo scalo di Santa Marina Salina fosse ripristinato nelle rotte delle navi Siremar;
VISTA la propria nota prot. N. 994 del 24.02.2010 con la quale lo scrivente chiede a Delemare Salina se insistono nello scalo in radice condizioni ostative che impediscono l’attracco delle navi della Società Siremar;
VISTA la risposta di Delemare Salina prot. 1074 del 01.03.2010 con la quale “non si rileva alcun motivo ostativo all’attracco delle navi della Società Siremar e al mantenimento delle tratte commerciali da e per Santa Marina Salina da parte delle stesse” confermando pertanto “ le conclusioni raggiunte nell’ambito del sopralluogo dello scorso 20 gennaio”;
PRESO ATTO che ad oggi nessuna nave della Siremar ha mai tentato di ormeggiare nello scalo in radice del molo di sopraflutto, perfettamente utilizzato dal vettore N.G.I.;
VISTI i disservizi che ormai da troppo tempo la popolazione di Salina è costretta a subire da parte della società Siremar S.p.a., tra cui va annoverata da ultimo la riduzione nel settore Eolie del numero di navi e aliscafi operanti in zona, che comporta uno stravolgimento di tutto l’impianto di orari ed itinerari da e per Salina;
CONSIDERATO che la mancanza di navi della società Siremar S.p.a nel porto di Santa Marina Salina ha arrecato, e continua ad arrecare, ingenti danni economici alle attività presenti sul territorio e agli operatori di settore, nonché alle esigenze di mobilità di residenti e di turisti che già si apprestano a scegliere l’isola come meta delle proprie vacanze;
con la presente si chiede alla SS. LL. Ill.me di voler intervenire affinché lo scalo di Santa Marina Salina sia immediatamente ripristinato da parte delle navi della Società Siremar, come già richiesto dallo scrivente e mai avallato da chi dovrebbe assumersi tale onere, alla luce dell’inesistenza di situazioni che impediscono il reale attracco delle navi nel porto.
Nel caso in cui dovesse perdurare ancora la situazione di disagio e omissione dello scalo di Santa Marina Salina nelle rotte delle navi Siremar S.p.a., il sottoscritto si riserva il diritto di denunciare all’Autorità giudiziaria la società stessa per interruzione di pubblico servizio, intentando successivamente una causa per il risarcimento dei danni economici provocati da tale scellerato ed incomprensibile comportamento da parte dei vertici societari e dei comandi di bordo.
Tanto si doveva per opportuna conoscenza.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
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mercoledì 17 marzo 2010
Cisl sindacato del padrone? Gli ex Pumex non ci stanno
Comunicato stampa
Gli ex lavoratori della pomice invitano, ancora una volta, questa emittente (ndd- il riferimento è ad una tv del comprensorio milazzese) ad evitare di divulgare notizie che possono nuocere alla già critica e difficile trattativa che li vede coinvolti. Riteniamo sia assolutamente da stigmatizzare il commento, dannoso a nostro giudizio, fatto nel tg del 16 marzo 2010 sul comportamento assente dei sindacati in questa nostra vicenda identificando la CISL come sindacato del padrone perché, pur se fra momenti di tensione, incomprensioni e spesse volte divergenza di vedute sul modo di trattare la nostra problematica, è stata per noi, pur sempre, l’unica organizzazione sindacale presente.
L’ultima prova a conferma di ciò è che è stata la CISL e la FILCA – CISL, nei suoi dirigenti regionali e provinciali, a chiedere con forza all’assessore al lavoro On. Leanza la formazione del tavolo tecnico per trovare una soluzione definitiva del nostro problema; cosa che, ad onore del vero, non possiamo dire della CGIL che negli ultimi anni è completamente scomparsa dalla scena per tornare a farsi presente in questi movimentatissimi ultimi giorni.
Sicuramente questo a noi fa molto piacere perché siamo convinti che l’unità sindacale, forte ed univoca, possa risultare sicuramente decisiva per la soluzione positiva della nostra triste vicenda. Si chiede quindi a codesta emittente, pur ringraziandola per il continuo interessamento alla nostra problematica, ad usare un po’ più di cautela nel fare dichiarazioni che potrebbero provocare ulteriori fratture e tensioni nello svolgimento della trattativa.
Cordiali saluti e grazie
Gli ex lavoratori della pomice
Gli ex lavoratori della pomice invitano, ancora una volta, questa emittente (ndd- il riferimento è ad una tv del comprensorio milazzese) ad evitare di divulgare notizie che possono nuocere alla già critica e difficile trattativa che li vede coinvolti. Riteniamo sia assolutamente da stigmatizzare il commento, dannoso a nostro giudizio, fatto nel tg del 16 marzo 2010 sul comportamento assente dei sindacati in questa nostra vicenda identificando la CISL come sindacato del padrone perché, pur se fra momenti di tensione, incomprensioni e spesse volte divergenza di vedute sul modo di trattare la nostra problematica, è stata per noi, pur sempre, l’unica organizzazione sindacale presente.
L’ultima prova a conferma di ciò è che è stata la CISL e la FILCA – CISL, nei suoi dirigenti regionali e provinciali, a chiedere con forza all’assessore al lavoro On. Leanza la formazione del tavolo tecnico per trovare una soluzione definitiva del nostro problema; cosa che, ad onore del vero, non possiamo dire della CGIL che negli ultimi anni è completamente scomparsa dalla scena per tornare a farsi presente in questi movimentatissimi ultimi giorni.
Sicuramente questo a noi fa molto piacere perché siamo convinti che l’unità sindacale, forte ed univoca, possa risultare sicuramente decisiva per la soluzione positiva della nostra triste vicenda. Si chiede quindi a codesta emittente, pur ringraziandola per il continuo interessamento alla nostra problematica, ad usare un po’ più di cautela nel fare dichiarazioni che potrebbero provocare ulteriori fratture e tensioni nello svolgimento della trattativa.
Cordiali saluti e grazie
Gli ex lavoratori della pomice
Lipari: Rimandato incontro su "Passato, Presente e Futuro del presidio ospedaliero delle Eolie"
COMUNICATO STAMPA
Si comunica che il previsto incontro dibattito sul tema "Passato, Presente e Futuro del Presidio Ospedaliero delle "Isole Eolie" organizzato per il 18/03/2010 con la prevista partecipazione dei Sindaci, delle autorità civili ed ecclesiastiche e del comparto medico
E' rimandato a data da destinarsi, visto il contemporaneo svolgimento del consiglio comunale che impedirebbe la partecipazione della componente politica.
Cittadinanza Attiva Lipari
Marcello Tedros
Si comunica che il previsto incontro dibattito sul tema "Passato, Presente e Futuro del Presidio Ospedaliero delle "Isole Eolie" organizzato per il 18/03/2010 con la prevista partecipazione dei Sindaci, delle autorità civili ed ecclesiastiche e del comparto medico
E' rimandato a data da destinarsi, visto il contemporaneo svolgimento del consiglio comunale che impedirebbe la partecipazione della componente politica.
Cittadinanza Attiva Lipari
Marcello Tedros
Lipari. Accesso al buono socio-sanitario
Si ricorda che entro il 30 aprile p.v. possono essere presentate al Comune di Lipari - Ufficio Servizi Sociali - le istanze per l'accesso al buono socio-sanitario in favore dei nuclei familiari con anziani non autosufficienti o con soggetti disabili.
E' stato anche approvato dal competente organismo regionale il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie per il triennio 2010-2012.
Il Piano, redatto ai sensi della legge 328/2000, prevede l'attivazione di servizi ed interventi atti a favorire l'integrazione socio-sanitaria e ad incerntivare le politiche sociali in ambito territoriale.
La programmazione comprende sei azioni progettuali finalizzate a migliorare la qualità di vita della comunità locale, con particolare attenzione nei confronti delle fasce sociali tradizionalmente "deboli" : anziani, disabili, nuclei disagiati e soggetti svantaggiati.
Quello del Distretto Isole Eolie è stato il quarto Piano di Zona - sui 55 distretti regionali - ad essere approvato. Il finanziamento sul Fondo Nazionale Politiche Sociali, stanziato per l'intero triennio, ammonta ad € 1.164.057,00 ma il budget complessivo per la realizzazione del programma di interventi - comprese le quote di co-finanziamento a carico dei comuni - sarà di € 1.297.140,30.Il Piano di Zona completo potrà essere visionato sul sito web www.comunelipari.it link : servizi sociali/segretariato sociale.
Il Coordinatore Gruppo Piano DSS25
Dott.ssa Matilde Pajno
E' stato anche approvato dal competente organismo regionale il Piano di Zona del Distretto socio-sanitario 25 Isole Eolie per il triennio 2010-2012.
Il Piano, redatto ai sensi della legge 328/2000, prevede l'attivazione di servizi ed interventi atti a favorire l'integrazione socio-sanitaria e ad incerntivare le politiche sociali in ambito territoriale.
La programmazione comprende sei azioni progettuali finalizzate a migliorare la qualità di vita della comunità locale, con particolare attenzione nei confronti delle fasce sociali tradizionalmente "deboli" : anziani, disabili, nuclei disagiati e soggetti svantaggiati.
Quello del Distretto Isole Eolie è stato il quarto Piano di Zona - sui 55 distretti regionali - ad essere approvato. Il finanziamento sul Fondo Nazionale Politiche Sociali, stanziato per l'intero triennio, ammonta ad € 1.164.057,00 ma il budget complessivo per la realizzazione del programma di interventi - comprese le quote di co-finanziamento a carico dei comuni - sarà di € 1.297.140,30.Il Piano di Zona completo potrà essere visionato sul sito web www.comunelipari.it link : servizi sociali/segretariato sociale.
Il Coordinatore Gruppo Piano DSS25
Dott.ssa Matilde Pajno
Ex Pumex. Federalberghi sposa proposta Ferlazzo. Gli interventi dei politici del PD (Siragusa, Randazzo, Garraffa)
Riceviamo e pubblichiamo:
Con riferimento all´appello lanciato ieri da Angelo Ferlazzo (Presidente della Nettuno club Isole Eolie - FIPSAS-CONI) attraverso i notiziari online, mi dichiaro favorevole e disponibile a concordare forme pacifiche di sensibilizzazione, solidarietà e protesta, da sottoporre ai nostri associati, a supporto dell´azione avviata dagli ex operai della pomice.
Christian Del Bono
Presidente Federlaberghi Isole Eolie
Christian Del Bono
Presidente Federlaberghi Isole Eolie
Riceviamo da Saverio Merlino (PD) e pubblichiamo:
Gentile Saverio,
l'On. Siragusa le fa sapere che, come da sua richiesta, ha presentato oggi una interrogazione parlamenatre sulla vicenda degli ex lavoratori della Pomice (che le inoltro insieme al comunicato inviato alle agenzie) e le comunica che anche l'On. Lupo solleverà la questione in Regione.
Cordialmente
Giulia Loffredi – Segreteria On. Siragusa -
l'On. Siragusa le fa sapere che, come da sua richiesta, ha presentato oggi una interrogazione parlamenatre sulla vicenda degli ex lavoratori della Pomice (che le inoltro insieme al comunicato inviato alle agenzie) e le comunica che anche l'On. Lupo solleverà la questione in Regione.
Cordialmente
Giulia Loffredi – Segreteria On. Siragusa -
LAVORO, SIRAGUSA (PD): SOLIDARIETA' AGLI EX LAVORATORI DELLA POMICE DI LIPARI. PRESENTATA INTERROGAZIONE PER SOLLECITARE INTERVENTO DEL GOVERNO
“Esprimo la mia solidarietà agli ex lavoratori della pomice di Lipari che da giorni protestano con un drammatico sciopero della fame per chiedere che le Istituzioni, a tutti i livelli, diano finalmente una risposta seria alla loro situazione” Lo dichiara in una nota la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa che oggi ha presentato una interrogazione alla Camera sulla vicenda. Dal 2007, anno in cui le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse, poco o nulla è stato fatto per la riqualificazione delle maestranze licenziate, così come peraltro richiesto dall’Unesco per il mantenimento della dichiarazione di patrimonio dell'umanita' delle isole. Mi auguro –conclude Siragusa- che il Governo nazionale e quello Regionale, ciascuno per le sue competenze, diano le risposte necessarie, provvedendo al più presto alla definizione del parco e alla riutilizzazione dei lavoratori opportunamente riqualificati".
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Premesso che,
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie nella World Heritage List risale all'anno 2000;
sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l 'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto;
le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007 con il conseguente licenziamento di tutte le maestranze impiegate;
nel rapporto della Missione Unesco presieduta del Prof. Lawrence Hamilton, che nel Marzo 2007 visitò Lipari, si legge al punto “ 3.2 Unemployment due to Mining Cessation Currently, approximately 40 persons are in full- or part-time employment at Lipari’s PUMEX mine, and they are concerned about the loss of employment due to closing of the mines. We have been informed that over the years, several mine workers have suffered health problems from working with the pumice. The mine workers’ main concern is the lack of a clear and immediate employment alternative. Re-employment and re-training are being discussed, not only at the municipal level but with the regional authorities. A restoration project for the mining area could provide substantial short-term employment. The establishment of a well-managed Reserve could offer more stable employment. There are increasing ecotourism opportunities, which would require the creation and maintenance of trails, as well as trained reserve guides. Rehabilitating the area and creating a “geo-park” could help to “de-seasonalize” tourism, and provide longterm employment for the local communities. The mission recommends: that a comprehensive, well-conceived programme for re-employment and re-training be immediately implemented by the municipality of Lipari”.
nel punto di cui sopra, si fa preciso riferimento alla creazione di un geo-parco in grado di dare risposte occupazionali di lungo periodo;
le stesse argomentazioni venivano ribadite anche nel documento WHC-07/31.COM/7B.Add in occasione della 31 ° sessione della Commissione Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07 al 02.07.07;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
in data 23 gennaio 2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli Enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO, per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità;
in tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, avendo già ottemperato al primo punto, la chiusura delle cave di pomice, le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B- 24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati “ I nstitute a science-based project of vegetation restoration using native plants and a sound, creative plan for conversion of the mining infrastructure to serve educational and ecotourism needs, in conjunction with a programme of reemployment and/or retraining of the affected mining workers;
ad oggi poco o nulla è stato fatto per la piena reintegrazione lavorativa in attività professionalmente qualificanti degli ex lavoratori della pomice, che da qualche giorno hanno avviato uno sciopero della fame;
il lavoratori denunciano “che il Comune e la Regione restano Immobili - l’UNESCO non vigila e 39 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame”;
la reintegrazione dei rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie;
il mancato adempimento di tale obbligo rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
per sapere:
con quali tempi, l'On. Ministro dell'Ambiente, ritiene saranno definite le procedure per l'attivazione del geo-parco in ottemperanza alle indicazioni contenute nei documenti dell'Unesco citati in premessa e quindi riutilizzando i lavoratori ex Pumex, opportunamente riqualificati;
con quali azioni i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice ;
Alessandra Siragusa
“Esprimo la mia solidarietà agli ex lavoratori della pomice di Lipari che da giorni protestano con un drammatico sciopero della fame per chiedere che le Istituzioni, a tutti i livelli, diano finalmente una risposta seria alla loro situazione” Lo dichiara in una nota la deputata palermitana del Pd, Alessandra Siragusa che oggi ha presentato una interrogazione alla Camera sulla vicenda. Dal 2007, anno in cui le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse, poco o nulla è stato fatto per la riqualificazione delle maestranze licenziate, così come peraltro richiesto dall’Unesco per il mantenimento della dichiarazione di patrimonio dell'umanita' delle isole. Mi auguro –conclude Siragusa- che il Governo nazionale e quello Regionale, ciascuno per le sue competenze, diano le risposte necessarie, provvedendo al più presto alla definizione del parco e alla riutilizzazione dei lavoratori opportunamente riqualificati".
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Premesso che,
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie nella World Heritage List risale all'anno 2000;
sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l 'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto;
le cave di pomice sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007 con il conseguente licenziamento di tutte le maestranze impiegate;
nel rapporto della Missione Unesco presieduta del Prof. Lawrence Hamilton, che nel Marzo 2007 visitò Lipari, si legge al punto “ 3.2 Unemployment due to Mining Cessation Currently, approximately 40 persons are in full- or part-time employment at Lipari’s PUMEX mine, and they are concerned about the loss of employment due to closing of the mines. We have been informed that over the years, several mine workers have suffered health problems from working with the pumice. The mine workers’ main concern is the lack of a clear and immediate employment alternative. Re-employment and re-training are being discussed, not only at the municipal level but with the regional authorities. A restoration project for the mining area could provide substantial short-term employment. The establishment of a well-managed Reserve could offer more stable employment. There are increasing ecotourism opportunities, which would require the creation and maintenance of trails, as well as trained reserve guides. Rehabilitating the area and creating a “geo-park” could help to “de-seasonalize” tourism, and provide longterm employment for the local communities. The mission recommends: that a comprehensive, well-conceived programme for re-employment and re-training be immediately implemented by the municipality of Lipari”.
nel punto di cui sopra, si fa preciso riferimento alla creazione di un geo-parco in grado di dare risposte occupazionali di lungo periodo;
le stesse argomentazioni venivano ribadite anche nel documento WHC-07/31.COM/7B.Add in occasione della 31 ° sessione della Commissione Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07 al 02.07.07;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
in data 23 gennaio 2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli Enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO, per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità;
in tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, avendo già ottemperato al primo punto, la chiusura delle cave di pomice, le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B- 24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati “ I nstitute a science-based project of vegetation restoration using native plants and a sound, creative plan for conversion of the mining infrastructure to serve educational and ecotourism needs, in conjunction with a programme of reemployment and/or retraining of the affected mining workers;
ad oggi poco o nulla è stato fatto per la piena reintegrazione lavorativa in attività professionalmente qualificanti degli ex lavoratori della pomice, che da qualche giorno hanno avviato uno sciopero della fame;
il lavoratori denunciano “che il Comune e la Regione restano Immobili - l’UNESCO non vigila e 39 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame”;
la reintegrazione dei rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie;
il mancato adempimento di tale obbligo rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
per sapere:
con quali tempi, l'On. Ministro dell'Ambiente, ritiene saranno definite le procedure per l'attivazione del geo-parco in ottemperanza alle indicazioni contenute nei documenti dell'Unesco citati in premessa e quindi riutilizzando i lavoratori ex Pumex, opportunamente riqualificati;
con quali azioni i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice ;
Alessandra Siragusa
Intervento a Palazzo Madama del senatore Nino Randazzo sullo sciopero della fame dei lavoratori della pomice a Lipari
ROMA – Il senatore Nino Randazzo (PD) è intervenuto nell’aula di Palazzo Madama, nella seduta di martedì (16 marzo), sulla situazione degli ex lavoratori della pomice che protestano con lo sciopero della fame contro l’inadempienza da parte delle competenti autorità di reinserirli nel mondo del lavoro. Ecco il testo dell’intervento del senatore Randazzo.
“Signor Presidente,
mi si consenta di segnalare e illustrare brevissimamente la drammatica situazione di un folto nucleo ex lavoratori della pomice nell’isola di Lipari che, disoccupati, dimenticati e abbandonati negli ultimi tre anni dalle autorità locali, regionali e nazionali, occupano da quindici giorni l’ufficio del sindaco nel capoluogo eoliano effettuando al contempo uno sciopero della fame, causa del ricovero in ospedale di 6 di loro in preoccupanti condizioni. Il gruppo di questi quaranta disperati costituisce solo una parte di oltre un centinaio di ex dipendenti licenziati dalla società pomicifera Pumex che cessò le attività in dicembre del 2006. Gli operai di quella che era stata da sempre la più importante azienda e fonte di lavoro dell’Arcipelago eoliano, hanno visto svanire ogni speranza legata alle promesse ed agli impegni, mai mantenuti, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Sicilia e dell’amministrazione comunale di Lipari per un loro reinserimento nel mondo del lavoro tramite un programma di messa in sicurezza delle dismesse cave di pomice e riconversione del territorio in Parco Geominerario, con opere finalizzate a un turismo culturale e naturalistico, fra cui un museo della pomice, un osservatorio internazionale d’ecologia marina, una sede universitaria di geologia e vulcanologia.
“Le Isole Eolie sono state dichiarate nel 2000 Patrimonio dell’Umanità, e risulta che nel 2005, in vista dell’imminente fine delle attività estrattive della pomice che stavano compromettendo un delicato equilibrio ambientale, l’allora sottosegretario ai Beni Culturali, l’on. Nicola Bono, prese con l’UNESCO a nome del Governo l’impegno di concorrere a un fondo di 80 milioni di euro, in parte pubblico e in parte privato, per la riqualificazione del territorio da inserire nel cosiddetto “Programma per il Potenziamento del Turismo e lo Sviluppo del Mezzogiorno”.
“Assolutamente nulla di quell’impegno e di quel programma è stato mantenuto e realizzato, mentre oltre un centinaio di famiglie eoliane sono cadute nella più cupa disperazione, e il gesto estremo degli scioperanti della fame, dei quali anche i sei ricoverati in ospedale rifiutano qualsiasi tipo di alimentazione, ne è la drammatica prova. La prego, Signor Presidente, di sollecitare il Governo, in particolare i Ministri competenti, ad interessarsi subito a questa penosa vicenda e trovare o prospettare qualche soluzione, magari riprendendo quell’abbandonato piano di riconversione del territorio nell’ambito dell’appena annunciata nuova politica creditizia per il Mezzogiorno.
“Ci si potrà chiedere per quale motivo un parlamentare eletto nella circoscrizione Estero prenda a cuore una vicenda di relativamente limitata portata locale sul territorio nazionale. Ebbene, a parte il fatto che anch’io sono un eoliano trapiantato in Oceania e come gli altri colleghi un parlamentare senza vincolo di mandato, non è senza significato e senza conseguenze il fatto che l’Australia ospiti un numero di eoliani oltre il doppio degli attuali residenti nell’Arcipelago del Basso Tirreno spopolato dall’emigrazione. E proprio dall’Australia, cuore del mio collegio elettorale, mi sono pervenute in questi giorni insistenti accorate segnalazioni e sollecitazioni di parenti e conterranei degli operai eoliani ridotti al miserevole stato descritto, coi quali mantengono costanti rapporti.
“In un messaggio (uno fra tanti) alcuni ex lavoratori della pomice che hanno fatto presso i loro compagni inutili tentativi di dissuasione dal continuare lo sciopero della fame, scrivono testualmente il terribile interrogativo: “Ma vale la pena rischiare la vita per il furto del proprio posto di lavoro?”
“Ora, Signor Presidente, un segnale di attenzione e di iniziativa rimediale da parte del Governo a un gruppo di lavoratori che, oltre alla sofferenza delle proprie famiglie, rischiano anche di sperimentare qualche danno alla loro salute fisica e psichica, sembra il minimo che ci si possa legittimamente attendere”.
Intervento del senatore Costantino Garraffa e presentazione di un’interrogazione urgente
L’argomento è stato trattato anche dal senatore Costantino Garraffa (PD), che ha preso la parola dopo il sen. Randazzo ed ha collegato la vicenda di Lipari all’agitazione dei dipendenti dell’Italcantieri di Palermo, affermando fra l’altro: “A dimostrazione che la crisi non è psicologica, vorrei evidenziare, così come ha fatto il collega Randazzo, la grave situazione dei lavoratori della ex Pumex che nelle isole Eolie hanno avviato uno sciopero della fame, con le conseguenze di cui parlava prima il collega”.
Le istanze delineate dai due intervento in aula sono anche oggetto di un’interrogazione urgente a risposta scritta ai Ministri per i Beni e le Attività Culturali (sen. Sandro Bondi), del Lavoro (sen. Maurizio Sacconi) e dello Sviluppo Economico (on. Claudio Scajola) presentata a firma dei senatori del PD Costantino Garraffa, Marco Filippi e Nino Randazzo.
ROMA – Il senatore Nino Randazzo (PD) è intervenuto nell’aula di Palazzo Madama, nella seduta di martedì (16 marzo), sulla situazione degli ex lavoratori della pomice che protestano con lo sciopero della fame contro l’inadempienza da parte delle competenti autorità di reinserirli nel mondo del lavoro. Ecco il testo dell’intervento del senatore Randazzo.
“Signor Presidente,
mi si consenta di segnalare e illustrare brevissimamente la drammatica situazione di un folto nucleo ex lavoratori della pomice nell’isola di Lipari che, disoccupati, dimenticati e abbandonati negli ultimi tre anni dalle autorità locali, regionali e nazionali, occupano da quindici giorni l’ufficio del sindaco nel capoluogo eoliano effettuando al contempo uno sciopero della fame, causa del ricovero in ospedale di 6 di loro in preoccupanti condizioni. Il gruppo di questi quaranta disperati costituisce solo una parte di oltre un centinaio di ex dipendenti licenziati dalla società pomicifera Pumex che cessò le attività in dicembre del 2006. Gli operai di quella che era stata da sempre la più importante azienda e fonte di lavoro dell’Arcipelago eoliano, hanno visto svanire ogni speranza legata alle promesse ed agli impegni, mai mantenuti, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Sicilia e dell’amministrazione comunale di Lipari per un loro reinserimento nel mondo del lavoro tramite un programma di messa in sicurezza delle dismesse cave di pomice e riconversione del territorio in Parco Geominerario, con opere finalizzate a un turismo culturale e naturalistico, fra cui un museo della pomice, un osservatorio internazionale d’ecologia marina, una sede universitaria di geologia e vulcanologia.
“Le Isole Eolie sono state dichiarate nel 2000 Patrimonio dell’Umanità, e risulta che nel 2005, in vista dell’imminente fine delle attività estrattive della pomice che stavano compromettendo un delicato equilibrio ambientale, l’allora sottosegretario ai Beni Culturali, l’on. Nicola Bono, prese con l’UNESCO a nome del Governo l’impegno di concorrere a un fondo di 80 milioni di euro, in parte pubblico e in parte privato, per la riqualificazione del territorio da inserire nel cosiddetto “Programma per il Potenziamento del Turismo e lo Sviluppo del Mezzogiorno”.
“Assolutamente nulla di quell’impegno e di quel programma è stato mantenuto e realizzato, mentre oltre un centinaio di famiglie eoliane sono cadute nella più cupa disperazione, e il gesto estremo degli scioperanti della fame, dei quali anche i sei ricoverati in ospedale rifiutano qualsiasi tipo di alimentazione, ne è la drammatica prova. La prego, Signor Presidente, di sollecitare il Governo, in particolare i Ministri competenti, ad interessarsi subito a questa penosa vicenda e trovare o prospettare qualche soluzione, magari riprendendo quell’abbandonato piano di riconversione del territorio nell’ambito dell’appena annunciata nuova politica creditizia per il Mezzogiorno.
“Ci si potrà chiedere per quale motivo un parlamentare eletto nella circoscrizione Estero prenda a cuore una vicenda di relativamente limitata portata locale sul territorio nazionale. Ebbene, a parte il fatto che anch’io sono un eoliano trapiantato in Oceania e come gli altri colleghi un parlamentare senza vincolo di mandato, non è senza significato e senza conseguenze il fatto che l’Australia ospiti un numero di eoliani oltre il doppio degli attuali residenti nell’Arcipelago del Basso Tirreno spopolato dall’emigrazione. E proprio dall’Australia, cuore del mio collegio elettorale, mi sono pervenute in questi giorni insistenti accorate segnalazioni e sollecitazioni di parenti e conterranei degli operai eoliani ridotti al miserevole stato descritto, coi quali mantengono costanti rapporti.
“In un messaggio (uno fra tanti) alcuni ex lavoratori della pomice che hanno fatto presso i loro compagni inutili tentativi di dissuasione dal continuare lo sciopero della fame, scrivono testualmente il terribile interrogativo: “Ma vale la pena rischiare la vita per il furto del proprio posto di lavoro?”
“Ora, Signor Presidente, un segnale di attenzione e di iniziativa rimediale da parte del Governo a un gruppo di lavoratori che, oltre alla sofferenza delle proprie famiglie, rischiano anche di sperimentare qualche danno alla loro salute fisica e psichica, sembra il minimo che ci si possa legittimamente attendere”.
Intervento del senatore Costantino Garraffa e presentazione di un’interrogazione urgente
L’argomento è stato trattato anche dal senatore Costantino Garraffa (PD), che ha preso la parola dopo il sen. Randazzo ed ha collegato la vicenda di Lipari all’agitazione dei dipendenti dell’Italcantieri di Palermo, affermando fra l’altro: “A dimostrazione che la crisi non è psicologica, vorrei evidenziare, così come ha fatto il collega Randazzo, la grave situazione dei lavoratori della ex Pumex che nelle isole Eolie hanno avviato uno sciopero della fame, con le conseguenze di cui parlava prima il collega”.
Le istanze delineate dai due intervento in aula sono anche oggetto di un’interrogazione urgente a risposta scritta ai Ministri per i Beni e le Attività Culturali (sen. Sandro Bondi), del Lavoro (sen. Maurizio Sacconi) e dello Sviluppo Economico (on. Claudio Scajola) presentata a firma dei senatori del PD Costantino Garraffa, Marco Filippi e Nino Randazzo.
NDD- Ricordiamo che il rag. Merlino (segretario reggente del PD liparese) aveva sollecitato nei giorni scorsi necessari interventi presso i politici del suo partito
Ex Pumex. Oggi è il giorno di Palermo. Attesa tra sfiducia e perplessità
Attesa, ma anche tante sfiducia e perplessità.
Sono questi i segnali che abbiamo raccolto tra gli ex Pumex, che continuano a presidiare il palazzo comunale di Lipari e ad alternarsi (in base ai cedimenti fisici) nello sciopero della fame, in vista della riunione che si terrà oggi pomeriggio a Palermo con l'assessore Lino Leanza.
Riunione fissata dopo l'istanzata avanzata dalla Filca Cisl Sicilia e da quella messinese, e alla quale prenderanno parte il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava, i segretari generali di Filca Cisl Sicilia Santino Barbera e della Filca messinese Giuseppe Famiano, quattro ex Pumex e il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
«Non ci attendiamo certo che tutto, dopo tanto patire, si risolva dall'oggi al domani con un tocco di bacchetta magica – ha dichiarato Mimmo Milanese, uno dei quattro ex Pumex, che saranno a Palermo –. Quel che è fuor di dubbio è che ci attendiamo risposte concrete e che si passi ai fatti. Non è più tempo di parole anche perchè le nostre famiglie sono in forte difficoltà. È chiaro che questa volta, nonostante i problemi fisici e morali a cui andiamo incontro, non abbiamo alcuna intenzione di interrompere la nostra protesta indirizzata ad ottenere quel lavoro che avevamo e ci è stato sottratto».
Ieri, come si ricorderà, il Consiglio ha deciso di sospendere i lavori in segno di solidarietà per gli ex Pumex e le loro famiglie (numerosissime dietro le transenne), in attesa dei riscontri palermitano. Ex lavoratori Pumex, familiari ed amici hanno occupato simbolicamente l'aula consiliare mentre era in corso la riunione dei capigruppo che ha deciso il rinvio della seduta.
Sono questi i segnali che abbiamo raccolto tra gli ex Pumex, che continuano a presidiare il palazzo comunale di Lipari e ad alternarsi (in base ai cedimenti fisici) nello sciopero della fame, in vista della riunione che si terrà oggi pomeriggio a Palermo con l'assessore Lino Leanza.
Riunione fissata dopo l'istanzata avanzata dalla Filca Cisl Sicilia e da quella messinese, e alla quale prenderanno parte il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava, i segretari generali di Filca Cisl Sicilia Santino Barbera e della Filca messinese Giuseppe Famiano, quattro ex Pumex e il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
«Non ci attendiamo certo che tutto, dopo tanto patire, si risolva dall'oggi al domani con un tocco di bacchetta magica – ha dichiarato Mimmo Milanese, uno dei quattro ex Pumex, che saranno a Palermo –. Quel che è fuor di dubbio è che ci attendiamo risposte concrete e che si passi ai fatti. Non è più tempo di parole anche perchè le nostre famiglie sono in forte difficoltà. È chiaro che questa volta, nonostante i problemi fisici e morali a cui andiamo incontro, non abbiamo alcuna intenzione di interrompere la nostra protesta indirizzata ad ottenere quel lavoro che avevamo e ci è stato sottratto».
Ieri, come si ricorderà, il Consiglio ha deciso di sospendere i lavori in segno di solidarietà per gli ex Pumex e le loro famiglie (numerosissime dietro le transenne), in attesa dei riscontri palermitano. Ex lavoratori Pumex, familiari ed amici hanno occupato simbolicamente l'aula consiliare mentre era in corso la riunione dei capigruppo che ha deciso il rinvio della seduta.
"E' miopia pensare che lo sviluppo delle Eolie passi attraverso il rifiuto del Parco". Il CEA Eolie sostiene il sindaco Bruno
Egr. Direttore, Le chiedo di rendere pubblica questa lettera aperta al nostro Sindaco.
Il Centro di Educazione Ambientale Eolie Onlus sostiene il Sindaco Bruno e l'istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
La valorizzazione delle Eolie è assicurata solo da un progetto di sviluppo integrato tra le risorse ambientali, culturali e turistiche, e può, a breve e a lungo termine, portare nuovo reddito e nuova occupazione per il territorio. Lo sviluppo economico delle nostre isole va ripensato in termini di qualità, di esempio di pratiche virtuose, di eccellenza delle offerte turistiche e di servizi. Esaltando l'identità geografica delle piccole isole mettendole in rete con progetti integrati e sostenibili per l'ambiente, destagionalizzando il turismo e investendo su forme di turismo "verde" oltre che "blu", si apporteranno benefici stabili alle popolazioni residenti (non solo redditi e lavoro, ma sempre una migliore qualità della vita). Il turismo italiano e straniero è in cerca dei luoghi della diversità e della più tipica tradizione italiana: il Parco offre opportunità per lo sviluppo delle frazioni alte, apre a nuove occasioni di impresa ed è oggi un'etichetta di importantissimo valore. Il Parco, come strumento di valorizzazione integrata delle risorse dell'arcipelago, diventa un'opportunità di semplificazione e di efficienza, capace di rilanciare le tipicità agro-alimentari, la ricettività, i servizi, opere di conservazione di borghi, grazie alla creazione di incentivi e investimenti gestiti in forma partecipata e/o delegata, ma anche grazie all'impegno di organizzazioni sociali locali. Tutto questo con un occhio molto attento alla realtà antropica, affinché si preservino, dove tradizionalmente sono presenti, sia l'ambiente antropico sia la sua cultura. Il Parco quindi diventa una garanzia non soltanto per la protezione ambientale e la pubblicizzazione di una bellezza dei territori, ma anche la forma più garantita per incentivare il mantenimento delle tradizioni locali con finanziamenti ed agevolazioni.
E' miope e preoccupante pensare che lo sviluppo delle Eolie passi con il rifiuto del Parco. Il Parco assicura benefici durevoli e diffusi, inoltre garantirà flussi turistici tutto l'anno. Il Parco rappresenta una strategia di offerta integrata e di marketing territoriale capace di intercettare un segmento di domanda turistica nazionale e internazionale, in crescita.
Per il CEA Eolie, Enzo Donato
La valorizzazione delle Eolie è assicurata solo da un progetto di sviluppo integrato tra le risorse ambientali, culturali e turistiche, e può, a breve e a lungo termine, portare nuovo reddito e nuova occupazione per il territorio. Lo sviluppo economico delle nostre isole va ripensato in termini di qualità, di esempio di pratiche virtuose, di eccellenza delle offerte turistiche e di servizi. Esaltando l'identità geografica delle piccole isole mettendole in rete con progetti integrati e sostenibili per l'ambiente, destagionalizzando il turismo e investendo su forme di turismo "verde" oltre che "blu", si apporteranno benefici stabili alle popolazioni residenti (non solo redditi e lavoro, ma sempre una migliore qualità della vita). Il turismo italiano e straniero è in cerca dei luoghi della diversità e della più tipica tradizione italiana: il Parco offre opportunità per lo sviluppo delle frazioni alte, apre a nuove occasioni di impresa ed è oggi un'etichetta di importantissimo valore. Il Parco, come strumento di valorizzazione integrata delle risorse dell'arcipelago, diventa un'opportunità di semplificazione e di efficienza, capace di rilanciare le tipicità agro-alimentari, la ricettività, i servizi, opere di conservazione di borghi, grazie alla creazione di incentivi e investimenti gestiti in forma partecipata e/o delegata, ma anche grazie all'impegno di organizzazioni sociali locali. Tutto questo con un occhio molto attento alla realtà antropica, affinché si preservino, dove tradizionalmente sono presenti, sia l'ambiente antropico sia la sua cultura. Il Parco quindi diventa una garanzia non soltanto per la protezione ambientale e la pubblicizzazione di una bellezza dei territori, ma anche la forma più garantita per incentivare il mantenimento delle tradizioni locali con finanziamenti ed agevolazioni.
E' miope e preoccupante pensare che lo sviluppo delle Eolie passi con il rifiuto del Parco. Il Parco assicura benefici durevoli e diffusi, inoltre garantirà flussi turistici tutto l'anno. Il Parco rappresenta una strategia di offerta integrata e di marketing territoriale capace di intercettare un segmento di domanda turistica nazionale e internazionale, in crescita.
Per il CEA Eolie, Enzo Donato
Lipari: Vico Sparviero che caos. Turcarelli chiede la chiusura al traffico motoveicolare
Con una lettera al Dott. Domenico Russo (Dirigente IV° Settore ) , al Sindaco Dott. Mariano Bruno, all´Assessore alla viabilità Rag. Corrado Giannò il residente Maurizio Turcarelli ha chiesto la chiusura, attraverso idonee strutture, di vico Sparviero a Lipari al transito motoveicolare.
IL TESTO:
Il sottoscritto MAURIZIO TURCARELLI abitante in Lipari vico Sparviero; preso atto della risposta di codesto Spett.le Ente, del 27/11/2009, ove gli Ispettori di codesto Comando di P.M. esprimevano "parere favorevole" in merito alla mia del 27/07/2009 inerente la chiusura dei vicoli adiacenti, e che conducono in P.za Ugo S. Onofrio;
CHIEDE:
Al Dirigente del IV° settore Dott. D. Russo, al signor Sindaco Dott. B. Mariano e all´Assessore alla viabilità C. Giannò, entro l´entrata in vigore della nuova Z.T.L., (19-04-2010), di provvedere in modo esaustivo alla richiesta dello scrivente.
Ringraziando tutti per la cortese attenzione
Lipari, 17 Marzo 2010
Maurizio Turcarelli
IL TESTO:
Il sottoscritto MAURIZIO TURCARELLI abitante in Lipari vico Sparviero; preso atto della risposta di codesto Spett.le Ente, del 27/11/2009, ove gli Ispettori di codesto Comando di P.M. esprimevano "parere favorevole" in merito alla mia del 27/07/2009 inerente la chiusura dei vicoli adiacenti, e che conducono in P.za Ugo S. Onofrio;
CHIEDE:
Al Dirigente del IV° settore Dott. D. Russo, al signor Sindaco Dott. B. Mariano e all´Assessore alla viabilità C. Giannò, entro l´entrata in vigore della nuova Z.T.L., (19-04-2010), di provvedere in modo esaustivo alla richiesta dello scrivente.
Ringraziando tutti per la cortese attenzione
Lipari, 17 Marzo 2010
Maurizio Turcarelli
'Dal telegiornale mi appari come un sogno celestiale...' Dal web canzone d'amore per Simona Branchetti
''Dal telegiornale mi appari come un sogno celestiale...''. Impazza sul web la prima canzone d'amore dedicata a una giornalista tv. E' Simona Branchetti, giovane e bella conduttrice del tg5 a registrare un picco di share nel cuore del cantautore Daniele Profilio, che le dedica un intero singolo.
Nemmeno il tempo di pubblicare il videoclip e già la notizia fa il giro della rete. Un annuncio d'amore scritto con il cuore, che ha suscitato subito l'interesse del popolo del web. Sono infatti ben 11.836 i contatti registrati in sole 24 ore dal portale telegiornaliste.com, che ha pubblicato in esclusiva il videoclip.
Si tratta della prima dedica in assoluto dedicata a un volto del giornalismo tv e soprattutto la prima a dichiarare nome e cognome dell''amata'. Daniele Profilio, autore del brano, viene dall'isola di Lipari e proprio non ce la faceva a tenere nascosto il suo amore per la giornalista romagnola, che pare abbia apprezzato questo inusuale coming out amoroso.
Una confessione d'amore nata dall'esigenza di esprimere un'emozione istantanea e racchiusa in una ballad pop rock, che ricorda le produzioni migliori tra gli Stadio e Vasco Rossi.
"L'interesse per le telegiornaliste è un fenomeno in continuo aumento - spiega Rocco Ventre, responsabile del portale www.telegionaliste.com - la canzone di Profilio non ha fatto altro che dare voce a migliaia di persone che ogni giorno ci dimostrano simpatia e interesse per le professioniste della comunicazione".
Nemmeno il tempo di pubblicare il videoclip e già la notizia fa il giro della rete. Un annuncio d'amore scritto con il cuore, che ha suscitato subito l'interesse del popolo del web. Sono infatti ben 11.836 i contatti registrati in sole 24 ore dal portale telegiornaliste.com, che ha pubblicato in esclusiva il videoclip.
Si tratta della prima dedica in assoluto dedicata a un volto del giornalismo tv e soprattutto la prima a dichiarare nome e cognome dell''amata'. Daniele Profilio, autore del brano, viene dall'isola di Lipari e proprio non ce la faceva a tenere nascosto il suo amore per la giornalista romagnola, che pare abbia apprezzato questo inusuale coming out amoroso.
Una confessione d'amore nata dall'esigenza di esprimere un'emozione istantanea e racchiusa in una ballad pop rock, che ricorda le produzioni migliori tra gli Stadio e Vasco Rossi.
"L'interesse per le telegiornaliste è un fenomeno in continuo aumento - spiega Rocco Ventre, responsabile del portale www.telegionaliste.com - la canzone di Profilio non ha fatto altro che dare voce a migliaia di persone che ogni giorno ci dimostrano simpatia e interesse per le professioniste della comunicazione".
martedì 16 marzo 2010
Riconversione dell'area pomicifera e reinserimento lavoratori. PD presenta all'ARS ordine del giorno
I deputati regionali siciliani del Partito Democratico Franco Rinaldi (primo firmatario), Giuseppe Lupo, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Picciolo, Filippo Panarello hanno presentato un ordine del giorno all'Ars che impegna il governo regionale ''a porre in essere tutte le iniziative necessarie, anche nei confronti del governo nazionale, ai fini della indifferibile riconversione dell'area di estrazione della pomice di Lipari, ristabilendo in tal modo le condizioni per il rilancio economico del territorio nonche' per il reinserimento lavorativo dei 50 ex lavoratori della Pumex''.
''L'inserimento fra i beni paesaggistici dell'umanita' - affermano i deputati del PD - avrebbe dovuto portare all'isola di Lipari benessere e prosperita' ma ai lavoratori della Pomex contrariamente a quanto gli si era prospettato in merito ad una loro immediata ricollocazione lavorativa ha portato sinora solo il drammatico stato di disoccupazione''.
''E' inaccettabile - dicono il segretario regionale del Partito democratico, Giuseppe Lupo, e il parlamentare nazionale messinese del Pd, Francantonio Genovese - che a distanza di piu' di tre anni dalla cessazione dell'attivita' di estrazione, i cinquanta lavoratori della Pumex di Lipari non abbiano ottenuto la minima rassicurazione sul loro destino e che, nonostante i progetti di riconversione e riqualificazione dell'area, la loro sopravvivenza e quella delle loro famiglie non siano ancora stati garantiti''.
Messa in sicurezza delle cave di Porticello, il "redivivo" D'Ambra, i "tromboni" e gli ex Pumex
"Il presidente-liquidatore della società Pumex Enzo D'Ambra è pronto ad effettuare la messa in sicurezza della cava di Porticello. Lo comunicherà all'assessore Leanza".
La notizia nuda e cruda, messa in circolazione in queste ore (chissà perchè, proprio ora) , ha ovviamente scatenato la reazione degli ex Pumex che ci hanno inviato la nota che pubblichiamo:
Siamo gioiosi nel sentire e leggere che il liquidatore della societa' Pumex Dott. Vincenzo D'ambra e' pronto ad effettuare la messa in sicurezza della cava di Porticello.
MA NON SI VERGOGNA????? Dove e' stato sino ad oggi???? Dove sono i soldi che ci deve per il TFR ed il preavviso che non ha pagato, mettendo a serio repentaglio la sopravvivenza delle famiglie degli ex lavoratori, e soprattutto la loro salute (vedi sciopero della fame e conseguenti ricoveri)???
Siamo gioiosi nel sentire e leggere che il liquidatore della societa' Pumex Dott. Vincenzo D'ambra e' pronto ad effettuare la messa in sicurezza della cava di Porticello.
MA NON SI VERGOGNA????? Dove e' stato sino ad oggi???? Dove sono i soldi che ci deve per il TFR ed il preavviso che non ha pagato, mettendo a serio repentaglio la sopravvivenza delle famiglie degli ex lavoratori, e soprattutto la loro salute (vedi sciopero della fame e conseguenti ricoveri)???
Non riusciamo a credere a ciò!!!
Invece di preoccuparsi dei suoi ex dipendenti dopo tre anni si dichiara, soltanto, pronto alla messa in sicurezza?
NON CI POSSIAMO CREDERE
Dopo otto ricoveri, dopo l'occupazione della stanza del Sindaco, dopo l'occupazione dell'aula
consiliare, ce' ancora qualche persona e/o politico che può dar credito a questo “SIGNORE”?
VERGOGNA!!!!!
Nei tre anni che hanno accompagnato la nostra vicenda mai abbiamo appreso di iniziative o prese di posizione dal nostro “AMATO” ex datore di lavoro.
Oggi apprendiamo che e' pronto alla messa in sicurezza!
ASSURDO!!!!!!
Ma per un attimo ci chiediamo, e chiediamo anche al direttore:
1) Che fine ha fatto dal 01.12.2007 il dott. Enzo D'Ambra?
2) Stiamo parlando di una persona che si e' reso responsabile di:
a) Appropriazione indebita (le ns liquidazioni + parte delle somme dovute per il preavviso)!
b) Danno Ambientale!
c) E' stato condannato con una sentenza in giudicato per aver intascato somme non dovute dall’Unione Europea (vedi Pontile Pumex)!
Ma ancora volete dare soldi ad un individuo che ci ha portato ed ha portato le Eolie alla fame.
VERGOGNA!
Ma qualcuno si è mai chiesto cosa questo “SIGNORE” voglia fare di tutta la pomice che verrà movimentata per effettuare la messa in sicurezza????
Noi conoscendolo lo possiamo immaginare, forse vorrà venderla per potere incassare altri soldi, quelli che finora ha incassato non gli bastano???
Non sarebbe meglio utilizzarla per il ripascimento delle spiagge?????
La riunione di domani non è per la vertenza pomice, ma per gli ex lavoratori della pomice,
è un po’ diverso.
SMETTETELA e vale per tutti, di strumentalizzarci………
Abbiamo una dignità non permettiamo a nessuno di continuare a calpestarla.
Così come non abbiamo, non permettiamo e non permetteremo mai a nessuno di giocare sulla nostra pelle, su quella dei nostri figli.
Siamo uomini, e ribadiamo con forza "UOMINI" con la U maiuscola.
GLI EX LAVORATORI DELLA POMICE
Invece di preoccuparsi dei suoi ex dipendenti dopo tre anni si dichiara, soltanto, pronto alla messa in sicurezza?
NON CI POSSIAMO CREDERE
Dopo otto ricoveri, dopo l'occupazione della stanza del Sindaco, dopo l'occupazione dell'aula
consiliare, ce' ancora qualche persona e/o politico che può dar credito a questo “SIGNORE”?
VERGOGNA!!!!!
Nei tre anni che hanno accompagnato la nostra vicenda mai abbiamo appreso di iniziative o prese di posizione dal nostro “AMATO” ex datore di lavoro.
Oggi apprendiamo che e' pronto alla messa in sicurezza!
ASSURDO!!!!!!
Ma per un attimo ci chiediamo, e chiediamo anche al direttore:
1) Che fine ha fatto dal 01.12.2007 il dott. Enzo D'Ambra?
2) Stiamo parlando di una persona che si e' reso responsabile di:
a) Appropriazione indebita (le ns liquidazioni + parte delle somme dovute per il preavviso)!
b) Danno Ambientale!
c) E' stato condannato con una sentenza in giudicato per aver intascato somme non dovute dall’Unione Europea (vedi Pontile Pumex)!
Ma ancora volete dare soldi ad un individuo che ci ha portato ed ha portato le Eolie alla fame.
VERGOGNA!
Ma qualcuno si è mai chiesto cosa questo “SIGNORE” voglia fare di tutta la pomice che verrà movimentata per effettuare la messa in sicurezza????
Noi conoscendolo lo possiamo immaginare, forse vorrà venderla per potere incassare altri soldi, quelli che finora ha incassato non gli bastano???
Non sarebbe meglio utilizzarla per il ripascimento delle spiagge?????
La riunione di domani non è per la vertenza pomice, ma per gli ex lavoratori della pomice,
è un po’ diverso.
SMETTETELA e vale per tutti, di strumentalizzarci………
Abbiamo una dignità non permettiamo a nessuno di continuare a calpestarla.
Così come non abbiamo, non permettiamo e non permetteremo mai a nessuno di giocare sulla nostra pelle, su quella dei nostri figli.
Siamo uomini, e ribadiamo con forza "UOMINI" con la U maiuscola.
GLI EX LAVORATORI DELLA POMICE
IL NOSTRO EDITORIALE- Il "ritorno" del dottore D'Ambra non ci sorprende... cosi come non ci sorprende che per lanciare la sua disponibilità si affidi al solito soggetto.... professionista liberamente legato al padrone...da sempre.
Evidentemente in giro c'è aria...possibilità di incamerare soldini !
Ex lavoratori della Pumex su tutte le furie.... ma come non si potrebbe eeserlo dopo che, con un TFR (che ricordiamo a qualcuno che non lo sa è proprietà del lavoratore) maturato e mai liquidato, tanti padri di famiglia rimasti senza lavoro sono stati costretti a fare i salti mortali per tirare avanti per pagare mutui e ed esposizioni varie
Ex lavoratori Pumex su tutte le furie.... perchè hanno il diritto di esserlo e perchè nessuno (ne il dottore D'Ambra, nè politici, nè "diffusori" di notizie) può permettersi di continuare a giocare sulla loro pelle
Ex lavoratori Pumex su tutte le furie... ma non dovrebbero essere i soliti di fronte a questo ennesimo tentativo di lucrare sul territorio che è patrimonio della collettività.
Non siamo tecnici ma su questo non temiamo smentite.
Messa in sicurezza, profili di abbandono vanno messi in essere prima della scadenza della concessione dal concessionario... leggasi Pumex!
Qualcuno obietterà che non c'è stato il tempo, poichè la cava è stata sequestrata... ma non è così . La cava (basta andare a leggere gli atti) è stata sequestrata poichè si è continuato a scavare anche dopo la famosa proroga sindacale. La cava anda posta in sicurezza prima!
Per chiudere, ammesso che qualcuno non provi vergogna a consegnare la messa in sicurezza alla gestione del presidente liquidatore, appare scontato che il materiale "grattato" per la messa in sicurezza sarà l'oggetto per un nuovo business.
Magari con il supporto dei soliti tromboni pronti a strombazzare le volontà del padrone e a sponsorizzarne le iniziative... a fini sociali.
Certo ci stranisce questo "ritorno di fiamma" che sa tanto di volontà di mettere i bastoni tra le ruote a quei lavoratori che certamente tra i "sogni migliori" non hanno certo quello di ritornare tra le braccia dell'imprenditore della Pumex.
Al dottore D'Ambra, al "trombone" che ha rilanciato questa "resurrezione", a quei politici che dopo aver giocato con gli ex Pumex, le loro famiglie e la loro salute, sono pronti per trovare immediate soluzioni per chi avrebbe avuto l'obbligo di lasciare le cave in sicurezza, dedichiamo due foto quelle di Neda e Ciccio... costretti a rischiare....costretti a ricorrere ad una barella e ad un ospedale.. per poter sperare ancora!
Chissà potrebbero provare vergogna solo ad averci pensato!
Ex Pumex. Alla vigilia della riunione palermitana parla Bartolo Natoli
"Avanti con spirito battagliero verso la riconquista del posto di lavoro".
Lo afferma ai microfoni di Eolienews, nell'intervista che segue, Bartolo Natoli, uno degli ex Pumex che domani sarà a Palermo per prendere parte all'incontro convocato dall'on. Lino Leanza sulla delicatissima situazione. L'intervista:
Lo afferma ai microfoni di Eolienews, nell'intervista che segue, Bartolo Natoli, uno degli ex Pumex che domani sarà a Palermo per prendere parte all'incontro convocato dall'on. Lino Leanza sulla delicatissima situazione. L'intervista:
Vuoi vedere se un coniglio è più importante di una persona? (di Anna Miracula)
(Anna Miracula) Giovani e meno giovani ,questa mattina si sono presentati nell’aula del Consiglio Comunale per essere uniti e solidali nei confronti di un argomento che sembra aver toccato la loro sensibilità, facendoli correre come saette alla volta del Comune di Lipari.
Certo, la loro sensibilità ,come già detto è stata solleticata, ma sicuramente non sono stati gli ultimi avvenimenti,vale a dire,lo sciopero proclamato dagli ex Pumex che si protrae da giorni e che sta rovinando la salute e minando la tranquillità economica e sociale di queste tartassate famiglie.
Il motivo ,per assurdo,da parte di questi signori ,era correre al palazzo comunale per i lavori che il Consiglio Comunale si apprestava a fare,riguardo alla discussione sull’approvazione del Parco delle Eolie e di quali saranno le conseguenze di questa istituzione.
Questi signori non si sono nemmeno preoccupati per questi ragazzi e per le loro famiglie che da giorni presidiano il Comune per far sentire le loro ragioni , preoccupati solo ed esclusivamente del loro tornaconto e di quello che perderanno o quello che a loro è stato fatto credere.
Il festival delle assurdità di quest’isola prosegue ,quindi, adesso vuoi vedere che un coniglio è più importante di una persona? Che un divieto di caccia preoccupa più di un nostro fratello che non può più sfamare la propria famiglia?
Eppure sono strasicura che, se si fosse indetta una manifestazione che avrebbe coinvolto TUTTA quanta la popolazione ,questi baldi giovani e meno giovani non si sarebbero minimamente angustiati, tanto ,avrebbero detto , SA CIRCARU IDDI PICCHI’ UN VONNU TRAVAGGHIARI, SINNI VANNU A ZAPPARI SI VONNU.
Che delusione, una vera delusione e poi dicono che più si cresce d’età e più si diventa saggi.
Volete sapere qual è l’opinione predominante tra la gente, soprattutto quella più attempata? La convinzione che , se su questa nostra terra non vi è più lavoro,come fu ai loro tempi, la gente deve andarsene a cercare fortuna altrove, male che gli vada la troverà in Australia come fecero i loro parenti.
Ora, partendo dal presupposto che, non siamo più negli anni ’40 o ’50, ma nel 2010, perché il progresso ha fatto passi da gigante in tutto, anche nella canalizzazione delle pensioni, mentre la mente dell’uomo è retrocessa e stenta a rinnovarsi? Si può anche comprendere che queste parole siano dette da persone anziane, ma i giovani perché ribadiscono gli stessi concetti?Forse perché pancia piena fa cantare?
Il vero problema qui è la mancanza di cultura e ancor di più la scarsa ed errata informazione, perché checché se ne dica in giro o che si voglia convincere la popolazione che questa era una tragedia annunciata da tempo, DEI BAMBINI , figli di questi padri che trascurano la famiglia da giorni, non avranno la possibilità di una vita decorosa e normale, se nessuno farà qualcosa per ridare un po’ di serenità alle loro famiglie.
Ma nessuno di noi eoliani è pronto a muovere un dito per queste persone.
Conigli,beccaccie,fucili, zone di riserva di caccia sono più importanti adesso.
Questa mattina il disturbo creato ai lavori del Consiglio ha fatto indignare,più che il Consiglio stesso, il gruppo che si era preposto di far valere la propria voce in argomento Parco e non vi è riuscito, ameno per il momento.
Nessuno di loro ha chiesto notizie sulla questione di questi lavoratori ,nessuno di loro si è fatto avanti per poter dare una mano o per unirsi alla loro protesta, altri secondo me, erano pure disinformati ,sicuramente infastiditi e non sapevano nemmeno perchè tutta quella gente si trovava lì.
Anzi,sono stati guardati come bestie rare in una gabbia quando quest'ultimi hanno deciso di occupare l’aula consiliare e quando le signore hanno iniziato ad inveire.
Chi è Lipari? E’ quella di un tempo, con mazze e forconi che lottava unita oppure è ormai diventata il regno del disinteresse a ciò che ci circonda?
Persino i bambini a scuola iniziano a discriminarsi ,gli uni verso gli altri, e tutto nasce da una educazione distorta , perché i bambini ascoltano, assorbono tutto anche se a noi a casa sembra il contrario, e assorbono sia le cose buone che le cose cattive ; pertanto se un adulto inculca dei concetti sbagliati ai propri figli ,questi cresceranno con idee distorte,con l’egoismo che fa da sovrano nella loro vita,impareranno che chi non veste come loro non è uguale a loro,chi non può permettersi una vita agiata e nel lusso , vacanze, paghette come è concesso a loro, non è assolutamente uguale e non può essere ammesso nella società di oggi e via dicendo,potrei elencare ancora mille altri argomenti , ma penso che basti.
Riflettiamo su quello che stiamo producendo nella nostra comunità, nelle nostre famiglie, non sono questi i presupposti che faranno di un paese, un paese sano , compatto ,solidale , vi sono solo le sembianze ma quello che manca è la sostanza. Rimane un paese vuoto, inetto, inerte e non ultimo, aggettivo ormai ripetuto all’infinito, indifferente .
Anna Miracula
Certo, la loro sensibilità ,come già detto è stata solleticata, ma sicuramente non sono stati gli ultimi avvenimenti,vale a dire,lo sciopero proclamato dagli ex Pumex che si protrae da giorni e che sta rovinando la salute e minando la tranquillità economica e sociale di queste tartassate famiglie.
Il motivo ,per assurdo,da parte di questi signori ,era correre al palazzo comunale per i lavori che il Consiglio Comunale si apprestava a fare,riguardo alla discussione sull’approvazione del Parco delle Eolie e di quali saranno le conseguenze di questa istituzione.
Questi signori non si sono nemmeno preoccupati per questi ragazzi e per le loro famiglie che da giorni presidiano il Comune per far sentire le loro ragioni , preoccupati solo ed esclusivamente del loro tornaconto e di quello che perderanno o quello che a loro è stato fatto credere.
Il festival delle assurdità di quest’isola prosegue ,quindi, adesso vuoi vedere che un coniglio è più importante di una persona? Che un divieto di caccia preoccupa più di un nostro fratello che non può più sfamare la propria famiglia?
Eppure sono strasicura che, se si fosse indetta una manifestazione che avrebbe coinvolto TUTTA quanta la popolazione ,questi baldi giovani e meno giovani non si sarebbero minimamente angustiati, tanto ,avrebbero detto , SA CIRCARU IDDI PICCHI’ UN VONNU TRAVAGGHIARI, SINNI VANNU A ZAPPARI SI VONNU.
Che delusione, una vera delusione e poi dicono che più si cresce d’età e più si diventa saggi.
Volete sapere qual è l’opinione predominante tra la gente, soprattutto quella più attempata? La convinzione che , se su questa nostra terra non vi è più lavoro,come fu ai loro tempi, la gente deve andarsene a cercare fortuna altrove, male che gli vada la troverà in Australia come fecero i loro parenti.
Ora, partendo dal presupposto che, non siamo più negli anni ’40 o ’50, ma nel 2010, perché il progresso ha fatto passi da gigante in tutto, anche nella canalizzazione delle pensioni, mentre la mente dell’uomo è retrocessa e stenta a rinnovarsi? Si può anche comprendere che queste parole siano dette da persone anziane, ma i giovani perché ribadiscono gli stessi concetti?Forse perché pancia piena fa cantare?
Il vero problema qui è la mancanza di cultura e ancor di più la scarsa ed errata informazione, perché checché se ne dica in giro o che si voglia convincere la popolazione che questa era una tragedia annunciata da tempo, DEI BAMBINI , figli di questi padri che trascurano la famiglia da giorni, non avranno la possibilità di una vita decorosa e normale, se nessuno farà qualcosa per ridare un po’ di serenità alle loro famiglie.
Ma nessuno di noi eoliani è pronto a muovere un dito per queste persone.
Conigli,beccaccie,fucili, zone di riserva di caccia sono più importanti adesso.
Questa mattina il disturbo creato ai lavori del Consiglio ha fatto indignare,più che il Consiglio stesso, il gruppo che si era preposto di far valere la propria voce in argomento Parco e non vi è riuscito, ameno per il momento.
Nessuno di loro ha chiesto notizie sulla questione di questi lavoratori ,nessuno di loro si è fatto avanti per poter dare una mano o per unirsi alla loro protesta, altri secondo me, erano pure disinformati ,sicuramente infastiditi e non sapevano nemmeno perchè tutta quella gente si trovava lì.
Anzi,sono stati guardati come bestie rare in una gabbia quando quest'ultimi hanno deciso di occupare l’aula consiliare e quando le signore hanno iniziato ad inveire.
Chi è Lipari? E’ quella di un tempo, con mazze e forconi che lottava unita oppure è ormai diventata il regno del disinteresse a ciò che ci circonda?
Persino i bambini a scuola iniziano a discriminarsi ,gli uni verso gli altri, e tutto nasce da una educazione distorta , perché i bambini ascoltano, assorbono tutto anche se a noi a casa sembra il contrario, e assorbono sia le cose buone che le cose cattive ; pertanto se un adulto inculca dei concetti sbagliati ai propri figli ,questi cresceranno con idee distorte,con l’egoismo che fa da sovrano nella loro vita,impareranno che chi non veste come loro non è uguale a loro,chi non può permettersi una vita agiata e nel lusso , vacanze, paghette come è concesso a loro, non è assolutamente uguale e non può essere ammesso nella società di oggi e via dicendo,potrei elencare ancora mille altri argomenti , ma penso che basti.
Riflettiamo su quello che stiamo producendo nella nostra comunità, nelle nostre famiglie, non sono questi i presupposti che faranno di un paese, un paese sano , compatto ,solidale , vi sono solo le sembianze ma quello che manca è la sostanza. Rimane un paese vuoto, inetto, inerte e non ultimo, aggettivo ormai ripetuto all’infinito, indifferente .
Anna Miracula
ZTL nel centro di Lipari. Modalità rilascio pass
COMUNICATO
Si comunica che come previsto dall’ordinanza n .25 del 10 Marzo 2010, relativa alla nuova viabilità (Z.T.L.).nel centro urbano di Lipari per il periodo 19.04.2010-14.10.2010, gli utenti interessati al rilascio di eventuali pass, potranno inoltrare le loro domande, indirizzando le stesse al dirigente del IV settore comunale Dott. Domenico Russo.
Il termine ultimo per l’invio delle richieste,è fissato per il giorno 18 aprile 2010.
L’Assessore alla viabilità
( Rag.Corrado Giannò)
Si comunica che come previsto dall’ordinanza n .25 del 10 Marzo 2010, relativa alla nuova viabilità (Z.T.L.).nel centro urbano di Lipari per il periodo 19.04.2010-14.10.2010, gli utenti interessati al rilascio di eventuali pass, potranno inoltrare le loro domande, indirizzando le stesse al dirigente del IV settore comunale Dott. Domenico Russo.
Il termine ultimo per l’invio delle richieste,è fissato per il giorno 18 aprile 2010.
L’Assessore alla viabilità
( Rag.Corrado Giannò)
Biviano (PD) intervista su ex Pumex e Parco delle Eolie
Come anticipato il consiglio comunale di Lipari, previsto per oggi e che doveva discutere del Parco delle Eolie, è stato aggiornato a giovedì alle 9 e 55 raccogliendo in questo modo le istanze provenienti dal mondo degli ex Pumex. Dopo la votazione del documento unitario abbiamo sentito il consigliere Giacomo Biviano (PD), uno dei cinque consiglieri comunali che, rispettando gli impegni presi, si sono fatti identificare unitamente agli ex Pumex. Gli altri consiglieri sono Fonti, Lo Cascio, Longo e Megna. Con Biviano abbiamo affrontato la questione degli ex lavoratori della pomice, degli errori commessi e delle prospettive, del Parco delle Eolie.
L'INTERVISTA:
Ex Pumex: Ferlazzo propone una "serrata" degli esercizi pubblici. Chi ci sta?
Riceviamo da Angelo Ferlazzo e pubblichiamo:
Ho letto con interesse e rammarico la nota di Anna Miracula, così come le interviste degli amici lavoratori della ex PUMEX, ed ho assistito nella giornata di Lunedì, impotente nella stanza del Sindaco di Lipari Bruno, alla composta ma "pericolosa" protesta dei lavoratori.
Bene credo che il paese, questo paese, ha il dovere di sostenere in qualsiasi forma questa gente che al di la delle ideologie, divisioni sul come la Pumex è stata gestita e di chi sono le responsabilità, la gente di questa Isola ha il dovere di essere solidale.
Lo Stato prima o poi dovrà renderesi conto che ha licenziato e buttato in starada non un lavotatore, ma una famiglia, che è nella maggior parte dei casi è a reddito unico, con figli e spese giornaliere, e le nostre Isole non sono certo il paradiso delle opportunità di lavoro.
Certo l'atto estremo dello scipero della fame è giustificato e giustificabile per chi ha provato strade del dialogo e della pazienza, del servizio incondizionato, e del rispetto delle regole, ma il cittadino che non è indifferente, ha secondo me altre frecce da inserire nell'arco della protesta, mi viene di pensare ad una serrata collettiva di tutti gli esercizi pubblici, evitare tutte quelle forme di introito allo Stato per esempio gratta e vinci, lotto ecc.
Perchè lo Stato ed in particolare Giudici e Regione, prima di pensare di chiudere anche se legittimamente per i fatti che tutti sanno, l'unica industria dell'Isola aveva il dovere di pensare ad una alternativa, come al solito il "potere" ha voluto togliersi una pietra dalla scarpa a discapito di chi? della gente che lavora a salario fisso.
La mia è una proposta concreta e che si concretizza se vi è l'impegno dei commercianti, secondi nella filiera della disoccupazione, anche se minimo ma con i tempi che corrono è già qualcosa, una forma di protesta reale e visibile e pacifica.
Lancio l'idea a tutti quelli che sensibilmente vogliono cogliere il segnale e che intendono essere vicini a questo dramma che si consuma, cambiando finalmente rotta lasciando spazio all'attenzione invece che all'indifferenza, cominciando dal sottoscritto.
Indico il mio recapito e-mail: ferlazang@tiscali.it per quanti in maniera libera e volontaria intendano fare suo il mio appello, per concordare i tempi ed modi.
Cordiali saluti
Angelo Ferlazzo
Ho letto con interesse e rammarico la nota di Anna Miracula, così come le interviste degli amici lavoratori della ex PUMEX, ed ho assistito nella giornata di Lunedì, impotente nella stanza del Sindaco di Lipari Bruno, alla composta ma "pericolosa" protesta dei lavoratori.
Bene credo che il paese, questo paese, ha il dovere di sostenere in qualsiasi forma questa gente che al di la delle ideologie, divisioni sul come la Pumex è stata gestita e di chi sono le responsabilità, la gente di questa Isola ha il dovere di essere solidale.
Lo Stato prima o poi dovrà renderesi conto che ha licenziato e buttato in starada non un lavotatore, ma una famiglia, che è nella maggior parte dei casi è a reddito unico, con figli e spese giornaliere, e le nostre Isole non sono certo il paradiso delle opportunità di lavoro.
Certo l'atto estremo dello scipero della fame è giustificato e giustificabile per chi ha provato strade del dialogo e della pazienza, del servizio incondizionato, e del rispetto delle regole, ma il cittadino che non è indifferente, ha secondo me altre frecce da inserire nell'arco della protesta, mi viene di pensare ad una serrata collettiva di tutti gli esercizi pubblici, evitare tutte quelle forme di introito allo Stato per esempio gratta e vinci, lotto ecc.
Perchè lo Stato ed in particolare Giudici e Regione, prima di pensare di chiudere anche se legittimamente per i fatti che tutti sanno, l'unica industria dell'Isola aveva il dovere di pensare ad una alternativa, come al solito il "potere" ha voluto togliersi una pietra dalla scarpa a discapito di chi? della gente che lavora a salario fisso.
La mia è una proposta concreta e che si concretizza se vi è l'impegno dei commercianti, secondi nella filiera della disoccupazione, anche se minimo ma con i tempi che corrono è già qualcosa, una forma di protesta reale e visibile e pacifica.
Lancio l'idea a tutti quelli che sensibilmente vogliono cogliere il segnale e che intendono essere vicini a questo dramma che si consuma, cambiando finalmente rotta lasciando spazio all'attenzione invece che all'indifferenza, cominciando dal sottoscritto.
Indico il mio recapito e-mail: ferlazang@tiscali.it per quanti in maniera libera e volontaria intendano fare suo il mio appello, per concordare i tempi ed modi.
Cordiali saluti
Angelo Ferlazzo
Ospedale di Lipari. Preclusi i ricoveri ordinari? Il sindaco Bruno non ci sta chiede chiarimenti
Questo il testo della lettera che il sindaco di Lipari ha inviato al Presidente della Regione, all'assessore regionale alla Salute e per conoscenza al direttore generale dell'ASP di Messina:
Giungono a questa Amministrazione Comunale preoccupanti ed allarmanti notizie riguardo a decisioni, che sarebbero state assunte dagli organi regionali preposti, volte a precludere, in seno al Presidio Ospedaliero di Lipari, i “ricoveri ordinari”, con possibilità della sola assistenza per i ricoveri urgenti.
E’ auspicabile che dette notizie siano prive di fondamento, laddove è impensabile che provvedimenti in tal senso possano essere rivolti alle comunità di ben sette isole (con una presenza demografica già consistente che si decuplica con l’avvento della stagione turistica) già costrette a subire condizioni di disagio e mortificazione, a cagione dello stato di insularità vissuto, in quanto certamente non sorrette da servizi di collegamenti marittimi idonei ad assicurare il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale ed alla salute, per i notori problemi legati alla drastica riduzione degli stessi collegamenti, alle frequenti interruzioni dei relativi servizi, alla vetustà delle unità navali impiegate nelle tratte.
Negli anni, questa Amministrazione ha guardato con particolare attenzione al problema della sanità in generale, cercando di intervenire prontamente affinché, con la considerazione e la sensibilità della Direzione Sanitaria e delle Autorità Regionali, si eludesse ogni paventato pericolo di riduzione tanto dell’organico medico e paramedico, quanto di servizi e reparti, e si assicurassero i servizi essenziali, secondo livelli di assistenza previsti dalla legge; si è cercato, insomma, con la comprensione e l’aiuto di ognuno (politico e non) di fare del nostro Presidio Ospedaliero il rifugio sicuro per residenti e visitatori che, al pari di tutti gli altri consociati, hanno il diritto sacrosanto di ottenere certezze per ogni forma di cura e di assistenza medico-sanitaria. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti” e la “tutela della salute” è materia di legislazione concorrente, cui la nostra Regione deve provvedere, senza tema di spese se si guarda alla fragilità e complessità di territori insulari come le Eolie.
Si chiede di informare questa Amministrazione Comunale, sull’effettivo stato di cose e sulle eventuali sorti che si intende delineare, ovvero già tracciate, per il Presidio Ospedaliero di Lipari, auspicando che prevalga buon senso e comprensione affichè gli eoliani ed i visitatori delle isole non precipitino nella disperazione nel veder naufragare diritti assoluti e porre a repentaglio la propria salute da decisioni forse improvvide.
Mariano Bruno (sindaco)
Giungono a questa Amministrazione Comunale preoccupanti ed allarmanti notizie riguardo a decisioni, che sarebbero state assunte dagli organi regionali preposti, volte a precludere, in seno al Presidio Ospedaliero di Lipari, i “ricoveri ordinari”, con possibilità della sola assistenza per i ricoveri urgenti.
E’ auspicabile che dette notizie siano prive di fondamento, laddove è impensabile che provvedimenti in tal senso possano essere rivolti alle comunità di ben sette isole (con una presenza demografica già consistente che si decuplica con l’avvento della stagione turistica) già costrette a subire condizioni di disagio e mortificazione, a cagione dello stato di insularità vissuto, in quanto certamente non sorrette da servizi di collegamenti marittimi idonei ad assicurare il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale ed alla salute, per i notori problemi legati alla drastica riduzione degli stessi collegamenti, alle frequenti interruzioni dei relativi servizi, alla vetustà delle unità navali impiegate nelle tratte.
Negli anni, questa Amministrazione ha guardato con particolare attenzione al problema della sanità in generale, cercando di intervenire prontamente affinché, con la considerazione e la sensibilità della Direzione Sanitaria e delle Autorità Regionali, si eludesse ogni paventato pericolo di riduzione tanto dell’organico medico e paramedico, quanto di servizi e reparti, e si assicurassero i servizi essenziali, secondo livelli di assistenza previsti dalla legge; si è cercato, insomma, con la comprensione e l’aiuto di ognuno (politico e non) di fare del nostro Presidio Ospedaliero il rifugio sicuro per residenti e visitatori che, al pari di tutti gli altri consociati, hanno il diritto sacrosanto di ottenere certezze per ogni forma di cura e di assistenza medico-sanitaria. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti” e la “tutela della salute” è materia di legislazione concorrente, cui la nostra Regione deve provvedere, senza tema di spese se si guarda alla fragilità e complessità di territori insulari come le Eolie.
Si chiede di informare questa Amministrazione Comunale, sull’effettivo stato di cose e sulle eventuali sorti che si intende delineare, ovvero già tracciate, per il Presidio Ospedaliero di Lipari, auspicando che prevalga buon senso e comprensione affichè gli eoliani ed i visitatori delle isole non precipitino nella disperazione nel veder naufragare diritti assoluti e porre a repentaglio la propria salute da decisioni forse improvvide.
Mariano Bruno (sindaco)
Ex Pumex. L' Interrogazione ai Ministri dell'Ambiente e del lavoro degli on. Marilena Samperi e Giovanni Burtone
Riceviamo da Saverio Merlino (segretario reggente del PD liparese) una interrogazione presentata dall'on. Marilena Samperi, unitamente all'on. Giovanni Burtone (su sollecitazione dello stesso Merlino) ai Ministri del Lavoro e dell'Ambiente.
IL TESTO:
INTERROGAZIONE AI MINISTRI DELL’AMBIENTE E DEL LAVORO
Per sapere ;
Premesso che
L’isola di Lipari vive da qualche anno un grave problema sociale, a causa di un’assurda diatriba sulla riconversione delle cave di pomice che, alla fine, ha portato alla chiusura dell’industria Pumex SpA di Lipari con conseguente perdita di oltre 50 posti di lavoro, oltre l’indotto.
Da 2 anni 50 famiglie vivono una situazione drammatica e, cosa più grave, non s’intravede alcuna prospettiva.
Da oltre un triennio, i 50 ex lavoratori della pomice (tutti eoliani) continuano ad essere “mortificati” dai governi comunale, regionale e nazionale che non riescono, in alcun modo, a trovare una soluzione concreta per mettere fine ad un dramma sociale.
I lavoratori della cava di pomice, a seguito del sequestro giudiziario eseguito a carico della Pumex, sembrano essere gli unici destinatari delle conseguenze negative di ritardi, furbizie e mancate assunzioni di responsabilità da parte dei soggetti interessati che avrebbero dovuto avviare la riconversione delle aree di cava e dell’intero sito industriale.
Questi ex lavoratori, arrivati all’ultima spiaggia, stanchi, delusi, impauriti per il loro futuro e quello delle loro famiglie, hanno messo in atto, da 5 giorni, un’eclatante azione di protesta, occupando la stanza del Sindaco di Lipari e a avviando, contestualmente, uno sciopero della fame ad oltranza .
Quali iniziative questi Ministeri intendono intraprendere affinchè possa essere individuata una soluzione rapida ed immediata e venga sollecitato alla Regione Sicilia il Piano di Riconversione delle cave di pomice per consentire di avviare il progetto del Parco geo-minerario della Pomice, già citato nel rapporto di Missione Unesco del 2007, che consentirebbe ai lavoratori della Pumex di riavere il loro dignitoso posto di lavoro.
On.le Marilena Samperi
On.le Giovanni Burtone
Il segretario Merlino ci gira anche questa mail ricevuta dall'on. Tonino Russo
Caro Saverio,
purtroppo mi dispiace non peter accogliere la tua richiesta di partecipazione alla riunione presso l'Ass. Reg. al Lavoro.
Io non posso esserci a Palermo per andarci perchè sono alla Camera.
Chiederò a Lupo (Segretario regionale PD) di esserci o a qualche altro parlamentare della commissione lavoro.
IL TESTO:
INTERROGAZIONE AI MINISTRI DELL’AMBIENTE E DEL LAVORO
Per sapere ;
Premesso che
L’isola di Lipari vive da qualche anno un grave problema sociale, a causa di un’assurda diatriba sulla riconversione delle cave di pomice che, alla fine, ha portato alla chiusura dell’industria Pumex SpA di Lipari con conseguente perdita di oltre 50 posti di lavoro, oltre l’indotto.
Da 2 anni 50 famiglie vivono una situazione drammatica e, cosa più grave, non s’intravede alcuna prospettiva.
Da oltre un triennio, i 50 ex lavoratori della pomice (tutti eoliani) continuano ad essere “mortificati” dai governi comunale, regionale e nazionale che non riescono, in alcun modo, a trovare una soluzione concreta per mettere fine ad un dramma sociale.
I lavoratori della cava di pomice, a seguito del sequestro giudiziario eseguito a carico della Pumex, sembrano essere gli unici destinatari delle conseguenze negative di ritardi, furbizie e mancate assunzioni di responsabilità da parte dei soggetti interessati che avrebbero dovuto avviare la riconversione delle aree di cava e dell’intero sito industriale.
Questi ex lavoratori, arrivati all’ultima spiaggia, stanchi, delusi, impauriti per il loro futuro e quello delle loro famiglie, hanno messo in atto, da 5 giorni, un’eclatante azione di protesta, occupando la stanza del Sindaco di Lipari e a avviando, contestualmente, uno sciopero della fame ad oltranza .
Quali iniziative questi Ministeri intendono intraprendere affinchè possa essere individuata una soluzione rapida ed immediata e venga sollecitato alla Regione Sicilia il Piano di Riconversione delle cave di pomice per consentire di avviare il progetto del Parco geo-minerario della Pomice, già citato nel rapporto di Missione Unesco del 2007, che consentirebbe ai lavoratori della Pumex di riavere il loro dignitoso posto di lavoro.
On.le Marilena Samperi
On.le Giovanni Burtone
Il segretario Merlino ci gira anche questa mail ricevuta dall'on. Tonino Russo
Caro Saverio,
purtroppo mi dispiace non peter accogliere la tua richiesta di partecipazione alla riunione presso l'Ass. Reg. al Lavoro.
Io non posso esserci a Palermo per andarci perchè sono alla Camera.
Chiederò a Lupo (Segretario regionale PD) di esserci o a qualche altro parlamentare della commissione lavoro.
Lipari: Consiglio comunale "chiuso" per supportare gli ex Pumex
Aperti e "chiusi" a Lipari i lavori del consiglio comunale che doveva affrontare la tematica parco. Dietro le transenne ex lavoratori della pomice, congiunti, familiari, amici e anche una consistente rappresentanza di cacciatori e agricoltori isolani.
Mentre da Roma, dove si trova il sindaco Bruno, è giunta notizia che slitta la perimetrazione del parco fissata dapprima al 31 marzo, in consiglio hanno fatto sentire la loro voce e la presenza gli ex Pumex e quanti a loro legati. Hanno chiesto la sospensione dei lavori in attesa di riscontri concreti e, mentre si riuniva la conferenza dei capigruppo per decidere un documento unitario, hanno occupato l'aula consiliare.
Documento poi partorito e approvato all'unanimità dei presenti e che aggiorna il consiglio a giorno 18 alle 9 e 55.
Il video con le immagini dal palazzo comunale, la lettura del presidente Pino Longo del documento (approvato all'unanimità) e la dichiarazione di voto del consigliere Bartolo Lauria che invita amministrazione e consiglio a dimettersi se non sarà trovata una soluzione definitiva per gli ex Pumex:
Mentre da Roma, dove si trova il sindaco Bruno, è giunta notizia che slitta la perimetrazione del parco fissata dapprima al 31 marzo, in consiglio hanno fatto sentire la loro voce e la presenza gli ex Pumex e quanti a loro legati. Hanno chiesto la sospensione dei lavori in attesa di riscontri concreti e, mentre si riuniva la conferenza dei capigruppo per decidere un documento unitario, hanno occupato l'aula consiliare.
Documento poi partorito e approvato all'unanimità dei presenti e che aggiorna il consiglio a giorno 18 alle 9 e 55.
Il video con le immagini dal palazzo comunale, la lettura del presidente Pino Longo del documento (approvato all'unanimità) e la dichiarazione di voto del consigliere Bartolo Lauria che invita amministrazione e consiglio a dimettersi se non sarà trovata una soluzione definitiva per gli ex Pumex:
AMP delle Eolie. Le proposte congiunte del Nettuno club Isole Eolie e della Lega Navale Italiana, Sezione di Lipari
Riceviamo e pubblichiamo:
In riferimento all’incontro che è avvenuto Lunedì 15 di questo mese, nella stanza del Sindaco Mariano Bruno di Lipari, ed al quale erano presenti oltre al sottoscritto, Assessori, Consiglieri Comunali, e una sparuta rappresentanza di Associazionismo, oltre ad alcuni che forse casualmente sono intervenuti, dato che il Sindaco ha tenuto a precisare che non vi erano stati fatti inviti particolari, sull’argomento Parco delle Isole Eolie e AMP lo scrivente così come altri prima di me si sono prodigati per informare e capire quali siano gli effetto positivi o negativi sulle comunità locali.
La Nettuno club Isole Eolie (FIPSAS-CONI) e la Lega Navale Italiana Sez. di Lipari, collaborando in questo delicato ma quanto mai importante e indispensabile strumento che sono i Parchi e le AMP, si sono presa la briga di approfondire quella sulle Aree Marine Protette.
La iniziale diffidenza verso una limitazione delle proprie concezioni di libertà di movimento e di fruizione del territorio, è stata via via dissipata dalla consapevolezza che messi sul piatto della bilancia, i vantaggi risultano di gran lunga superiori a quelli che possiamo definire “limitazioni”.
Tutti ricorderanno che sulla scorta della Legge quadro sulle Riserve – Parchi – e AMP il Ministero ha posto delle condizioni sulla istituzione reperimento delle varie aree, bene da allora si sono istituiti vari tavoli tecnici per concordare la sostenibilità di tali iniziative e come è nell’ordine delle cose li dove l’integralismo ambientalista non è così forte, li si sono tracciate le lineee che permettono ai Regolamenti che disciplinano Riserve Parchi e AMP, di essere più flessibili e aperti alle esigenze territoriali, sociali degli abitanti in maniera particolare delle Isole.
Come tutti sanno le zone di riserva A – B – C – ed in alcuni casi D, si differenziano tra loro dai diversi gradi di protezione e di salvaguardia. Bene la zona A per parlare delle AMP è solo il una piccola percentuale dell’intera riserva, mentre la zona C è quella più estesa e la B è di cuscinetto.
Le zone B e C così come avviene nelle AMP, di Diramare, Isole Ciclopi, Accastello, Plemniro, Secche di Tor Paternò ecc. tanto per citarne alcune che sono accettate dalla popolazione e ben gestite, sono regolamentate con Decreto Ministeriale in modo da consentire percorsi sub guidati e non, ancoraggi da parte dei natanti su gavitello appositi o su zone consentite, la balneazione, il diporto ma con regole vere e nel rispetto dell’ambiente, la pesca sia sportiva e ricreativa, che quella professionale legata alla piccola pesca, con appositi strumenti tradizionali, anche qui nel rispetto delle fasi di riproduzione e prelievi mirati alle varie specie.
Per non parlare dell’indotto positivo, che si creerebbe anche nei mesi ormai proverbiali di crisi economica legata alla stagione invernale, con le visite da parte di tutta la fascia di turismo, ecologista ed ambientalista, per non parlare dei percorsi legati alla vulcanologia anche subacquea.
Si potrebbe assistere finalmente alla nascita in maniera naturale al Centro di Ricerca sul Mare, così come auspicato dalla Regione Siciliana Dipartimento della Programmazione nello studio di fattibilità che porta la data di Marzo 2008, e non solo Scuole del Mare, di durata 4 anni e di livello medio-superiore dove finalmente i nostri figli si possano identificare, e seguire percorsi scolastici diversi come pesca e maricultura, biologia marina ed ecologia del mare, tecniche subacquee ( sommozzatori, recuperi, fotografia, archeologia, ecc., meccanica navale e strumentistica, sport marinari: nuoto, vela, surf, sci nautico. Lo studio di fattibilità prevede che le sedi operative delle uniche 4 scuole del mare potrebbero essere localizzate a:
Lipari per le Eolie e per la costa di Milazzo
Ustica per l’Isola e la costa palermitana
Favignana per le Egadi e la costa trapanese
Lampedusa per le Pelagie e Pantelleria.
In riferimento all’incontro che è avvenuto Lunedì 15 di questo mese, nella stanza del Sindaco Mariano Bruno di Lipari, ed al quale erano presenti oltre al sottoscritto, Assessori, Consiglieri Comunali, e una sparuta rappresentanza di Associazionismo, oltre ad alcuni che forse casualmente sono intervenuti, dato che il Sindaco ha tenuto a precisare che non vi erano stati fatti inviti particolari, sull’argomento Parco delle Isole Eolie e AMP lo scrivente così come altri prima di me si sono prodigati per informare e capire quali siano gli effetto positivi o negativi sulle comunità locali.
La Nettuno club Isole Eolie (FIPSAS-CONI) e la Lega Navale Italiana Sez. di Lipari, collaborando in questo delicato ma quanto mai importante e indispensabile strumento che sono i Parchi e le AMP, si sono presa la briga di approfondire quella sulle Aree Marine Protette.
La iniziale diffidenza verso una limitazione delle proprie concezioni di libertà di movimento e di fruizione del territorio, è stata via via dissipata dalla consapevolezza che messi sul piatto della bilancia, i vantaggi risultano di gran lunga superiori a quelli che possiamo definire “limitazioni”.
Tutti ricorderanno che sulla scorta della Legge quadro sulle Riserve – Parchi – e AMP il Ministero ha posto delle condizioni sulla istituzione reperimento delle varie aree, bene da allora si sono istituiti vari tavoli tecnici per concordare la sostenibilità di tali iniziative e come è nell’ordine delle cose li dove l’integralismo ambientalista non è così forte, li si sono tracciate le lineee che permettono ai Regolamenti che disciplinano Riserve Parchi e AMP, di essere più flessibili e aperti alle esigenze territoriali, sociali degli abitanti in maniera particolare delle Isole.
Come tutti sanno le zone di riserva A – B – C – ed in alcuni casi D, si differenziano tra loro dai diversi gradi di protezione e di salvaguardia. Bene la zona A per parlare delle AMP è solo il una piccola percentuale dell’intera riserva, mentre la zona C è quella più estesa e la B è di cuscinetto.
Le zone B e C così come avviene nelle AMP, di Diramare, Isole Ciclopi, Accastello, Plemniro, Secche di Tor Paternò ecc. tanto per citarne alcune che sono accettate dalla popolazione e ben gestite, sono regolamentate con Decreto Ministeriale in modo da consentire percorsi sub guidati e non, ancoraggi da parte dei natanti su gavitello appositi o su zone consentite, la balneazione, il diporto ma con regole vere e nel rispetto dell’ambiente, la pesca sia sportiva e ricreativa, che quella professionale legata alla piccola pesca, con appositi strumenti tradizionali, anche qui nel rispetto delle fasi di riproduzione e prelievi mirati alle varie specie.
Per non parlare dell’indotto positivo, che si creerebbe anche nei mesi ormai proverbiali di crisi economica legata alla stagione invernale, con le visite da parte di tutta la fascia di turismo, ecologista ed ambientalista, per non parlare dei percorsi legati alla vulcanologia anche subacquea.
Si potrebbe assistere finalmente alla nascita in maniera naturale al Centro di Ricerca sul Mare, così come auspicato dalla Regione Siciliana Dipartimento della Programmazione nello studio di fattibilità che porta la data di Marzo 2008, e non solo Scuole del Mare, di durata 4 anni e di livello medio-superiore dove finalmente i nostri figli si possano identificare, e seguire percorsi scolastici diversi come pesca e maricultura, biologia marina ed ecologia del mare, tecniche subacquee ( sommozzatori, recuperi, fotografia, archeologia, ecc., meccanica navale e strumentistica, sport marinari: nuoto, vela, surf, sci nautico. Lo studio di fattibilità prevede che le sedi operative delle uniche 4 scuole del mare potrebbero essere localizzate a:
Lipari per le Eolie e per la costa di Milazzo
Ustica per l’Isola e la costa palermitana
Favignana per le Egadi e la costa trapanese
Lampedusa per le Pelagie e Pantelleria.
"Siamo noi i principali nemici del nostro territorio" Intervista a Pietro Lo Cascio
Posti naturalistici e panoramici, scorci unici al mondo vilipesi, maltrattati e violentati tra il disinteresse generale e una specie di "odio" verso la natura.
Uno di questi è rappresentato dall'area di Fontanelle a Pianoconte (della quale vi proporremo in seguito immagini, anche video, ammalianti e uniche) dove in ogni dove, in posti impensabili, spunta, viene deposto di tutto. Dagli scarti dell'edilizia all'eternit, da una vecchia cucina ad un maxi serbatoio arrugginito, dallo sportello di una motoape nascosto tra la vegetazione a cento, mille altre porcherie.
Queste foto documentano solo una parte minima di quello che abbiamo scoperto ieri durante una nostra escursione
Queste foto documentano solo una parte minima di quello che abbiamo scoperto ieri durante una nostra escursione
Le foto sono seguite da una intervista realizzata con Pietro Lo Cascio con il quale abbiamo cercato di capire come potrà intervenire in ciò il parco e cosa spinge i nostri concittadini a "violentare" la natura e posti unici.
L'INTERVISTA A PIETRO LO CASCIO:
SANITA': 118, FIRMATA L'INTESA TRA ASSESSORATO E SINDACATI
E' stata raggiunta l'intesa con i sindacati in ordine alla assunzione del personale che dovra' garantire il buon funzionamento della Seus, la nuova societa' consortile a capitale pubblico che gestira' il servizio di emergenza urgenza.
Le nuove assunzioni avverranno nel pieno rispetto della legislazione vigente anche in termini di garanzia della trasparenza, pubblicita' e imparzialita'. In sostanza, verra' offerta una opportunita' occupazionale al personale attualmente occupato a tempo indeterminato alle dipendenze della Sise che verranno collocati in mobilita' all'esito della chiusura, con accordo, delle procedure di mobilita' previste dalla legge 223 del 1991.
L'assunzione avverra' con orario settimanale di 36 ore e con l'applicazione del contratto nazionale della sanita' privata.
Oltre al riconoscimento del TFR i lavoratori della Sise a tempo parziale percepiranno una somma complessiva di 800 euro a titolo di transazione generale con rinuncia ad ogni rivendicazione legata al lavoro pregresso.
Ciascun lavoratore dovra' produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di condanne penali e/o carichi pendenti per tutti i reati previsti dalle "direttive in materia di stipula dei contratti" emanate dall'Assessorato alla sanita' lo scorso anno nonche' per i reati comunque ostativi all'assunzione.
La transazione avverra' entro il 31 marzo 2010.
Il documento di intesa e' stato firmato dai vertici dell'assessorato regionale, della Seus, della Sise e da Cisl, Uil, Ugl, Fial - Confsal, e Cobas. Non ha firmato la Cgil.
Le nuove assunzioni avverranno nel pieno rispetto della legislazione vigente anche in termini di garanzia della trasparenza, pubblicita' e imparzialita'. In sostanza, verra' offerta una opportunita' occupazionale al personale attualmente occupato a tempo indeterminato alle dipendenze della Sise che verranno collocati in mobilita' all'esito della chiusura, con accordo, delle procedure di mobilita' previste dalla legge 223 del 1991.
L'assunzione avverra' con orario settimanale di 36 ore e con l'applicazione del contratto nazionale della sanita' privata.
Oltre al riconoscimento del TFR i lavoratori della Sise a tempo parziale percepiranno una somma complessiva di 800 euro a titolo di transazione generale con rinuncia ad ogni rivendicazione legata al lavoro pregresso.
Ciascun lavoratore dovra' produrre una dichiarazione che attesti l'assenza di condanne penali e/o carichi pendenti per tutti i reati previsti dalle "direttive in materia di stipula dei contratti" emanate dall'Assessorato alla sanita' lo scorso anno nonche' per i reati comunque ostativi all'assunzione.
La transazione avverra' entro il 31 marzo 2010.
Il documento di intesa e' stato firmato dai vertici dell'assessorato regionale, della Seus, della Sise e da Cisl, Uil, Ugl, Fial - Confsal, e Cobas. Non ha firmato la Cgil.
Brevi di sport
Pallavolo- Domenica negativa- così come ci riferisce Patrizia Lo Surdo- per le squadre del Meligunis.
Sconfitta la squadra maschile Avis-Lipari contro il Pgs Domenico Savio per 3 set 0 e stesso risultato per la squadra femminile di prima divisione contro il Pgs Auxilium.
Sconfitta la squadra maschile Avis-Lipari contro il Pgs Domenico Savio per 3 set 0 e stesso risultato per la squadra femminile di prima divisione contro il Pgs Auxilium.
Parco Nazionale delle Eolie. Il plauso di Federalberghi che chiede di essere parte attiva
Riceviamo dalla Federalberghi delle Eolie e pubblichiamo:
Si è discusso dell´istituendo Parco Nazionale, ieri mattina, in sede di riunione di assemblea dei soci di Federalberghi Isole Eolie.
A fine riunione è emersa una linea coerente a quella dei colleghi di Federalberghi Ragusa, anch´essi impegnati e interessati all´istituzione di un parco nazionale: quello degli Iblei.
È evidente che i vantaggi connessi all´istituzione del parco delle Eolie superano di gran lunga gli eventuali svantaggi.
È altresì, comunque, doveroso adoperarsi affinché quest´ultimi siano ridotti al minimo e sia garantito un percorso partecipato tale da coinvolgere adeguatamente gli attori locali.
Federalberghi Isole Eolie, pertanto, plaude alle dichiarazioni pro-parco del Sindaco di Lipari, Mariano Bruno e a quelle del Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, chiede però formalmente di poter essere parte attiva nel processo decisionale che porterà alla perimetrazione del parco e a definirne il soggetto gestore.
Si è discusso dell´istituendo Parco Nazionale, ieri mattina, in sede di riunione di assemblea dei soci di Federalberghi Isole Eolie.
A fine riunione è emersa una linea coerente a quella dei colleghi di Federalberghi Ragusa, anch´essi impegnati e interessati all´istituzione di un parco nazionale: quello degli Iblei.
È evidente che i vantaggi connessi all´istituzione del parco delle Eolie superano di gran lunga gli eventuali svantaggi.
È altresì, comunque, doveroso adoperarsi affinché quest´ultimi siano ridotti al minimo e sia garantito un percorso partecipato tale da coinvolgere adeguatamente gli attori locali.
Federalberghi Isole Eolie, pertanto, plaude alle dichiarazioni pro-parco del Sindaco di Lipari, Mariano Bruno e a quelle del Sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, chiede però formalmente di poter essere parte attiva nel processo decisionale che porterà alla perimetrazione del parco e a definirne il soggetto gestore.
lunedì 15 marzo 2010
Iscrizioni - Insegne - Mostre - Vetrine - Fioriere. L'interessante ipotesi di regolamento del geometra Gianfranco Guarino
Riceviamo dal geometra Gianfranco Guarino e pubblichiamo una interessante (a nostro avviso) ipotesi di regolamento per quanto riguarda un settore oggi più che mai "nell'occhio del ciclone"
IPOTESI
Materiali, finiture, arredo urbano
Disposizioni finali sui materiali edilizi e per le finiture con annesso recupero dell'esistente, per le attività commerciali.
Art. 1
Iscrizioni - Insegne - Mostre - Vetrine - Fioriere
La posizione di insegne, mostre, vetrine di botteghe e negozi, fioriere, inferriate, cartelli anche provvisori, indicanti ditte ed esercizio di arti, mestieri, professioni, industrie e di qualunque altro oggetto che a qualsiasi altro scopo voglia esporsi o affiggere all'esterno degli edifici, è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
Tali opere non debbono in alcun modo alterare o celare gli elementi architettonici dell'edificio e devono inserirsi in questo con materiali, colori e forme in relazione al carattere dell'edificio stesso e del contesto.
Per quanto attiene alle iscrizioni ed insegne gli aggetti non debbono oltrepassare cm. 10 dall'allineamento verticale del muro. Le insegne dovranno essere collocate sopra il vano porta di ingresso con una larghezza massima pari alla larghezza dell’apertura stessa ed una altezza non superiore ad un terzo della larghezza.
Per le nuove vetrine non potranno essere utilizzati i materiali laminati metallici non verniciati, acciaio lucido e satinato, legno chiaro non verniciato, alluminio non verniciato.
a) In considerazione dei limiti imposti dalla normativa sismica (d.m. 14/01/2008) per gli edifici in muratura portante, sono consentite vetrine esclusivamente in legno o ferro battuto, con un aggetto massimo di cm. 25 rispetto all'allineamento verticale del muro.
b) L'eventuale recupero di vetrine esistenti potrà avvenire rivestendo le stesse in legno o ferro battuto, in ogni caso nel rispetto di quanto previsto alla lettera “a”.
Sono vietate le insegne a bandiera a sbalzo dalle pareti degli edifici ad eccezione di quelle per la segnaletica di farmacie, tabacchi, di presidi sanitari, militari e di pronto intervento, nonché di protezione civile e di ordine pubblico.
È vietato apporre insegne pubblicitarie commerciali su pali ricadenti su spazi pubblici.
La rimozione temporanea o definitiva di stemmi, iscrizioni lapidarie, oggetti ed opere d'arte, edicole votive, pilastri, mostre, basamenti e zoccolature dovrà essere preventivamente denunziata al Sindaco che, sentito il parere della Commissione Edilizia-Urbanistica, deve intimarne la cautelativa conservazione per il riconosciuto valore storico e artistico, sino al ripristino originario nel sito di appartenenza.
Art. 2
Tende aggettanti nello spazio pubblico
L'installazione di tende aggettanti nello spazio pubblico è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
Quando non nuocciano al libero transito e non impediscano la visuale in danno dei vicini, l’Amministrazione può permettere, con l'osservanza delle condizioni che riterrà opportune caso per caso, l'apposizione a porte e finestre di tende aggettanti nello spazio pubblico e comunque sempre in osservanza al Regolamento sull’occupazione del suolo pubblico e degli spazi pubblici, della viabilità e del decoro urbano.
Tali tende sono però vietate nelle strade prive di marciapiede, salvo che non si tratti di strade aperte al solo traffico pedonale.
In caso di strade prive di marciapiede ma aperte al solo traffico pedonale parzialmente, in quanto soggette all'istituzione di isole pedonali o similari, è consentita l'installazione, ma l'utilizzo potrà avvenire esclusivamente nei periodi di chiusura al traffico.
Nelle strade fornite di marciapiedi, l'aggetto di tali tende, dovrà di regola distanziarsi almeno di 50 cm. dal ciglio del marciapiede.
Le tende, le loro appendici e i loro meccanismi non possono essere situati ad altezze inferiori a ml. 2,20 dal marciapiede. Lo sbraccio delle tende non potrà superare i 150 cm.
L'autorizzazione ad apporre tende di qualsiasi specie può essere revocata quando queste non siano mantenute in buono stato e pulite.
In osservanza del D. P. R. 384/78, qualora il marciapiede supera la larghezza di ml. 1,00, deve essere riservato uno spazio minimo di ml. 1,00 alla libera circolazione.
Le tende utilizzate non possono essere realizzate in materiale plastico e in ogni caso dovranno essere di colore uniforme, in sintonia con il prospetto.
E' vietato modificare la coloritura parziale dei prospetti, laddove si renda necessario, la stessa dovrà essere fatta per l'intero prospetto o fabbricato.
Gli edifici non rispondenti ai dettami del “punto 10” dovranno adeguarsi entro e non oltre 24 mesi dalla data di pubblicazione del presente regolamento.
Art. 3
Infissi e condizionatori
L'installazione di nuovi impianti di climatizzazione, condizionatori o similari, che prevodono la collocazione esterna di motori , è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
I nuovi impianti dovranno essere posizionati sul lastrico solare dell'edificio o in eventuali incavi, ricavati nelle aperture esistenti o di nuova formazione, in ogni caso rivestiti in legno o opportunamente occultati.
Eventuali impianti esistenti laddove non è possibile adeguarli al “punto 2” dovranno essere rivestiti in legno.
Le nuove attività commerciali poste in edifici che non rispettano la tipoligia e i materiali previsti per la realizzazione degli infissi esterni, non risulteranno idonei all'apertura, e l'eventuale dichiarazione di inizio attività risulterà nulla a tutti gli effetti di legge.
In caso di attività commerciali esistenti, non in linea con quanto previsto dalle norme, le stesse dovranno ottemperarvi entro e non oltre 24 mesi dalla data di pubblizione del presente regolamento. Decorso tale termine ricadranno nelle sanzioni previste al “punto 4”.
Art. 4
Applicazione del regolamento
In ogni caso quanto previsto agli artt. 1 – 2 - 3, non costituisce alcun tipo di condono o sanatoria, i trasgressori, restano soggetti a quanto previsto dalle norme urbanistiche e paesaggistiche.
Per quanto non specificato nel presente regolamento, si applicano le norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti.
Art. 5
Entrata in vigore
Quanto previsto nel presente regolamento entrerà in vigore alla data di pubblicazione all'albo pretorio del Comune di Lipari.
IPOTESI
Materiali, finiture, arredo urbano
Disposizioni finali sui materiali edilizi e per le finiture con annesso recupero dell'esistente, per le attività commerciali.
Art. 1
Iscrizioni - Insegne - Mostre - Vetrine - Fioriere
La posizione di insegne, mostre, vetrine di botteghe e negozi, fioriere, inferriate, cartelli anche provvisori, indicanti ditte ed esercizio di arti, mestieri, professioni, industrie e di qualunque altro oggetto che a qualsiasi altro scopo voglia esporsi o affiggere all'esterno degli edifici, è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
Tali opere non debbono in alcun modo alterare o celare gli elementi architettonici dell'edificio e devono inserirsi in questo con materiali, colori e forme in relazione al carattere dell'edificio stesso e del contesto.
Per quanto attiene alle iscrizioni ed insegne gli aggetti non debbono oltrepassare cm. 10 dall'allineamento verticale del muro. Le insegne dovranno essere collocate sopra il vano porta di ingresso con una larghezza massima pari alla larghezza dell’apertura stessa ed una altezza non superiore ad un terzo della larghezza.
Per le nuove vetrine non potranno essere utilizzati i materiali laminati metallici non verniciati, acciaio lucido e satinato, legno chiaro non verniciato, alluminio non verniciato.
a) In considerazione dei limiti imposti dalla normativa sismica (d.m. 14/01/2008) per gli edifici in muratura portante, sono consentite vetrine esclusivamente in legno o ferro battuto, con un aggetto massimo di cm. 25 rispetto all'allineamento verticale del muro.
b) L'eventuale recupero di vetrine esistenti potrà avvenire rivestendo le stesse in legno o ferro battuto, in ogni caso nel rispetto di quanto previsto alla lettera “a”.
Sono vietate le insegne a bandiera a sbalzo dalle pareti degli edifici ad eccezione di quelle per la segnaletica di farmacie, tabacchi, di presidi sanitari, militari e di pronto intervento, nonché di protezione civile e di ordine pubblico.
È vietato apporre insegne pubblicitarie commerciali su pali ricadenti su spazi pubblici.
La rimozione temporanea o definitiva di stemmi, iscrizioni lapidarie, oggetti ed opere d'arte, edicole votive, pilastri, mostre, basamenti e zoccolature dovrà essere preventivamente denunziata al Sindaco che, sentito il parere della Commissione Edilizia-Urbanistica, deve intimarne la cautelativa conservazione per il riconosciuto valore storico e artistico, sino al ripristino originario nel sito di appartenenza.
Art. 2
Tende aggettanti nello spazio pubblico
L'installazione di tende aggettanti nello spazio pubblico è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
Quando non nuocciano al libero transito e non impediscano la visuale in danno dei vicini, l’Amministrazione può permettere, con l'osservanza delle condizioni che riterrà opportune caso per caso, l'apposizione a porte e finestre di tende aggettanti nello spazio pubblico e comunque sempre in osservanza al Regolamento sull’occupazione del suolo pubblico e degli spazi pubblici, della viabilità e del decoro urbano.
Tali tende sono però vietate nelle strade prive di marciapiede, salvo che non si tratti di strade aperte al solo traffico pedonale.
In caso di strade prive di marciapiede ma aperte al solo traffico pedonale parzialmente, in quanto soggette all'istituzione di isole pedonali o similari, è consentita l'installazione, ma l'utilizzo potrà avvenire esclusivamente nei periodi di chiusura al traffico.
Nelle strade fornite di marciapiedi, l'aggetto di tali tende, dovrà di regola distanziarsi almeno di 50 cm. dal ciglio del marciapiede.
Le tende, le loro appendici e i loro meccanismi non possono essere situati ad altezze inferiori a ml. 2,20 dal marciapiede. Lo sbraccio delle tende non potrà superare i 150 cm.
L'autorizzazione ad apporre tende di qualsiasi specie può essere revocata quando queste non siano mantenute in buono stato e pulite.
In osservanza del D. P. R. 384/78, qualora il marciapiede supera la larghezza di ml. 1,00, deve essere riservato uno spazio minimo di ml. 1,00 alla libera circolazione.
Le tende utilizzate non possono essere realizzate in materiale plastico e in ogni caso dovranno essere di colore uniforme, in sintonia con il prospetto.
E' vietato modificare la coloritura parziale dei prospetti, laddove si renda necessario, la stessa dovrà essere fatta per l'intero prospetto o fabbricato.
Gli edifici non rispondenti ai dettami del “punto 10” dovranno adeguarsi entro e non oltre 24 mesi dalla data di pubblicazione del presente regolamento.
Art. 3
Infissi e condizionatori
L'installazione di nuovi impianti di climatizzazione, condizionatori o similari, che prevodono la collocazione esterna di motori , è subordinato all'Autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza ai bb.cc.aa. competente per territorio.
I nuovi impianti dovranno essere posizionati sul lastrico solare dell'edificio o in eventuali incavi, ricavati nelle aperture esistenti o di nuova formazione, in ogni caso rivestiti in legno o opportunamente occultati.
Eventuali impianti esistenti laddove non è possibile adeguarli al “punto 2” dovranno essere rivestiti in legno.
Le nuove attività commerciali poste in edifici che non rispettano la tipoligia e i materiali previsti per la realizzazione degli infissi esterni, non risulteranno idonei all'apertura, e l'eventuale dichiarazione di inizio attività risulterà nulla a tutti gli effetti di legge.
In caso di attività commerciali esistenti, non in linea con quanto previsto dalle norme, le stesse dovranno ottemperarvi entro e non oltre 24 mesi dalla data di pubblizione del presente regolamento. Decorso tale termine ricadranno nelle sanzioni previste al “punto 4”.
Art. 4
Applicazione del regolamento
In ogni caso quanto previsto agli artt. 1 – 2 - 3, non costituisce alcun tipo di condono o sanatoria, i trasgressori, restano soggetti a quanto previsto dalle norme urbanistiche e paesaggistiche.
Per quanto non specificato nel presente regolamento, si applicano le norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti.
Art. 5
Entrata in vigore
Quanto previsto nel presente regolamento entrerà in vigore alla data di pubblicazione all'albo pretorio del Comune di Lipari.
Disservizi e interruzione di pubblico servizio. Il sindaco Bruno denuncia
Lettera del Sindaco Mariano Bruno al Ministro dei trasporti Altero Matteoli; al capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione ing. Amedeo Fumero; al Direttore generale per il trasporto marittimo Enrico Maria Pujia e alla Regione.
Oggetto: Denuncia ennesimi gravi disservizi collegamenti marittimi ed interruzione di pubblico servizio
Preliminarmente alla esposizione dei fatti che in maniera centrale toccano, ancora una volta, i contenuti della presente missiva, ci permettiamo reiterare le rappresentate preoccupazioni che, da troppo, lungo tempo, affliggono e frustrano le comunità delle Isole Eolie, a causa dei gravi disagi, non più tollerabili, derivanti (anche) dalle drastiche riduzioni dei collegamenti marittimi e dalle incertezze emerse per il futuro degli stessi, oltre che dai continui disservizi. Ma l’argomento ha trovato ampia trattazione tanto nella copiosa corrispondenza inviata a codesti organi, ai cui contenuti ci riportiamo, quanto nelle varie sedi istituzionali. Alla luce dei fatti, ulteriormente aggravati da decisioni, forse improvvide, possiamo affermare che il sistema dei trasporti è ormai allo sfacelo assistendosi ad un ritorno a tempi remoti, in cui, diversamente da chi ritiene si stesse “peggio”, si stava sicuramente “meglio” rispetto all’attuale condizione, connessa alla questione dei trasporti marittimi, che si sta drammaticamente vivendo.
Cosa affermare ancora perché possano essere appieno (o almeno in parte) ascoltate le legittime istanze dei cittadini, di cui l’Amministrazione Comunale si è fatta ininterrottamente portatrice? a cosa serve rivendicare diritti costituzionalmente garantiti, come il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale, alla salute, all’istruzione (tutti inerenti, imprescindibilmente, al rispetto della dignità della persona umana, parimenti tutelata dalla Carta Costituzionale) quando, tali diritti, vengono praticamente ignorati e mortificati, quotidianamente, da servizi carenti, naviglio vetusto e dalle minacce che essi possano, addirittura, peggiorare nei mesi e negli anni a venire?
Troppi interrogativi ma una sola conseguenza: il diritto ad un vivere civile e, con esso, il diritto al sano sviluppo della persona ed alla crescita sociale ed economica, sono sempre più vilipesi e calpestati. Peraltro, in una epoca segnata da forte crisi, maggiormente avvertita in località a prevalente vocazione turistica, come le nostre, oggi più che mai, si rimane quasi impotenti, soccombenti e prostrati innanzi alla impossibilità di programmare e di fruire di quei collegamenti essenziali che costituiscono per realtà insulari, quali le Eolie, l’unica forma di accesso.
La premessa appare necessaria per introdurre il tema di fondo oggetto della presente missiva e basta un eufemismo per esprimerlo: “oltre al danno la beffa” (maggiormente quella morale). Infatti, proprio nella giornata di ieri, l’ennesima “beffa morale”, oltre al danno economico e sociale, è stato perpetrato nei confronti di circa trecento eoliani (tra cui bambini, malati reduci da ricoveri ospedalieri anche per motivi gravi, anziani) “costretti” a bivaccare ( i più dalle 8,00 del mattino alle ore 21,00) in prossimità della zona portuale di Milazzo ed in locali di fortuna, privi di un terminal di attesa, auspicando l’annuncio, mai giunto, circa la partenza verso le isole di un mezzo di trasporto. A nulla sono valse le azioni di protesta intraprese dai cittadini stanchi per muovere decisioni, in senso favorevole, dei Comandanti degli aliscafi (peraltro irraggiungibili telefonicamente, a detta delle agenzie di navigazione e della Direzione della Siremar S.p.A. di Palermo) che, dalle ore 13,15, avrebbero dovuto assicurare le corse programmate e che, trincerandosi ancora una volta, dietro le solite avverse condizioni meteomarine annunciate dal bollettino e dietro il loro “giudizio insindacabile”, hanno deciso, per converso, di sospendere i collegamenti medesimi, con palese interruzione di pubblico servizio.
Ma, stranamente, il M/t della N.G.I. salpa dal porto di Milazzo alle ore 21,00, riuscendo ad assicurare la corsa con una “felice” traversata verso le Eolie, tutt’altro che preoccupante: le condizioni meteomarine non si rivelavano per niente inclementi e gli isolani, plaudendo la disponibilità della medesima società ed il coraggio di quel Comandante, hanno potuto far rientro, assaporando più intensamente l’amarezza del danno e della beffa loro rivolti nella lunghissima attesa. Disagio, stanchezza, tristezza, rabbia, delusione subiti, non servono insieme a descrivere le difficoltà e le mortificazioni vissute dall’isolano, troppe volte e troppo spesso abbandonato a sé stesso ed alla sua disperazione.
Tali disagi, più volte denunciati, hanno dato e stanno dando vita a diverse forme di protesta ed a troppi momenti di tensione e malcontento. Occorre assolutamente arrestare tale stato di cose e sapere porre rimedi seri per non vessare ulteriormente una situazione oramai al collasso sul piano dei collegamenti marittimi.
Appare degna di menzione una lettera del 2007, prot. n. 41295, che in copia si allega, con la quale proprio a fronte di similari situazioni interruttive del servizio pubblico, ora sempre più frequenti, veniva richiesta da questa Amministrazione la istituzione di una Autorità di Vigilanza Garante per i trasporti marittimi, onde assicurare la continuità territoriale ed accertare eventuali interruzioni di pubblico servizio.
Nel denunciare i predetti disservizi, si chiede alle Autorità in indirizzo, nell’ambito della ravvisata competenza, di intervenire urgentemente per arginare tali comportamenti omissivi e pregiudizievoli, per i cennati motivi, prima che la questione possa assumere connotati ancora più gravi ed irreversibili, valutando anche la opportunità di avviare attività di inchiesta amministrativa sulla gestione dei servizi ed accertare le responsabilità che dalle varie vicende, da ultimo quella registratasi nella giornata del 09/03/2010, siano scaturite.
La presente denuncia viene inviata al Sig. Procuratore della Repubblica affinchè possa valutare, anche attraverso quanto potrà essere acquisito presso gli Agenti di Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri della Compagnia di Milazzo (intervenuti nella circostanza sui luoghi anche su richiesta dei protestatari) se possano ritenersi integrate anche diverse responsabilità.
IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
Oggetto: Denuncia ennesimi gravi disservizi collegamenti marittimi ed interruzione di pubblico servizio
Preliminarmente alla esposizione dei fatti che in maniera centrale toccano, ancora una volta, i contenuti della presente missiva, ci permettiamo reiterare le rappresentate preoccupazioni che, da troppo, lungo tempo, affliggono e frustrano le comunità delle Isole Eolie, a causa dei gravi disagi, non più tollerabili, derivanti (anche) dalle drastiche riduzioni dei collegamenti marittimi e dalle incertezze emerse per il futuro degli stessi, oltre che dai continui disservizi. Ma l’argomento ha trovato ampia trattazione tanto nella copiosa corrispondenza inviata a codesti organi, ai cui contenuti ci riportiamo, quanto nelle varie sedi istituzionali. Alla luce dei fatti, ulteriormente aggravati da decisioni, forse improvvide, possiamo affermare che il sistema dei trasporti è ormai allo sfacelo assistendosi ad un ritorno a tempi remoti, in cui, diversamente da chi ritiene si stesse “peggio”, si stava sicuramente “meglio” rispetto all’attuale condizione, connessa alla questione dei trasporti marittimi, che si sta drammaticamente vivendo.
Cosa affermare ancora perché possano essere appieno (o almeno in parte) ascoltate le legittime istanze dei cittadini, di cui l’Amministrazione Comunale si è fatta ininterrottamente portatrice? a cosa serve rivendicare diritti costituzionalmente garantiti, come il diritto alla mobilità, alla continuità territoriale, alla salute, all’istruzione (tutti inerenti, imprescindibilmente, al rispetto della dignità della persona umana, parimenti tutelata dalla Carta Costituzionale) quando, tali diritti, vengono praticamente ignorati e mortificati, quotidianamente, da servizi carenti, naviglio vetusto e dalle minacce che essi possano, addirittura, peggiorare nei mesi e negli anni a venire?
Troppi interrogativi ma una sola conseguenza: il diritto ad un vivere civile e, con esso, il diritto al sano sviluppo della persona ed alla crescita sociale ed economica, sono sempre più vilipesi e calpestati. Peraltro, in una epoca segnata da forte crisi, maggiormente avvertita in località a prevalente vocazione turistica, come le nostre, oggi più che mai, si rimane quasi impotenti, soccombenti e prostrati innanzi alla impossibilità di programmare e di fruire di quei collegamenti essenziali che costituiscono per realtà insulari, quali le Eolie, l’unica forma di accesso.
La premessa appare necessaria per introdurre il tema di fondo oggetto della presente missiva e basta un eufemismo per esprimerlo: “oltre al danno la beffa” (maggiormente quella morale). Infatti, proprio nella giornata di ieri, l’ennesima “beffa morale”, oltre al danno economico e sociale, è stato perpetrato nei confronti di circa trecento eoliani (tra cui bambini, malati reduci da ricoveri ospedalieri anche per motivi gravi, anziani) “costretti” a bivaccare ( i più dalle 8,00 del mattino alle ore 21,00) in prossimità della zona portuale di Milazzo ed in locali di fortuna, privi di un terminal di attesa, auspicando l’annuncio, mai giunto, circa la partenza verso le isole di un mezzo di trasporto. A nulla sono valse le azioni di protesta intraprese dai cittadini stanchi per muovere decisioni, in senso favorevole, dei Comandanti degli aliscafi (peraltro irraggiungibili telefonicamente, a detta delle agenzie di navigazione e della Direzione della Siremar S.p.A. di Palermo) che, dalle ore 13,15, avrebbero dovuto assicurare le corse programmate e che, trincerandosi ancora una volta, dietro le solite avverse condizioni meteomarine annunciate dal bollettino e dietro il loro “giudizio insindacabile”, hanno deciso, per converso, di sospendere i collegamenti medesimi, con palese interruzione di pubblico servizio.
Ma, stranamente, il M/t della N.G.I. salpa dal porto di Milazzo alle ore 21,00, riuscendo ad assicurare la corsa con una “felice” traversata verso le Eolie, tutt’altro che preoccupante: le condizioni meteomarine non si rivelavano per niente inclementi e gli isolani, plaudendo la disponibilità della medesima società ed il coraggio di quel Comandante, hanno potuto far rientro, assaporando più intensamente l’amarezza del danno e della beffa loro rivolti nella lunghissima attesa. Disagio, stanchezza, tristezza, rabbia, delusione subiti, non servono insieme a descrivere le difficoltà e le mortificazioni vissute dall’isolano, troppe volte e troppo spesso abbandonato a sé stesso ed alla sua disperazione.
Tali disagi, più volte denunciati, hanno dato e stanno dando vita a diverse forme di protesta ed a troppi momenti di tensione e malcontento. Occorre assolutamente arrestare tale stato di cose e sapere porre rimedi seri per non vessare ulteriormente una situazione oramai al collasso sul piano dei collegamenti marittimi.
Appare degna di menzione una lettera del 2007, prot. n. 41295, che in copia si allega, con la quale proprio a fronte di similari situazioni interruttive del servizio pubblico, ora sempre più frequenti, veniva richiesta da questa Amministrazione la istituzione di una Autorità di Vigilanza Garante per i trasporti marittimi, onde assicurare la continuità territoriale ed accertare eventuali interruzioni di pubblico servizio.
Nel denunciare i predetti disservizi, si chiede alle Autorità in indirizzo, nell’ambito della ravvisata competenza, di intervenire urgentemente per arginare tali comportamenti omissivi e pregiudizievoli, per i cennati motivi, prima che la questione possa assumere connotati ancora più gravi ed irreversibili, valutando anche la opportunità di avviare attività di inchiesta amministrativa sulla gestione dei servizi ed accertare le responsabilità che dalle varie vicende, da ultimo quella registratasi nella giornata del 09/03/2010, siano scaturite.
La presente denuncia viene inviata al Sig. Procuratore della Repubblica affinchè possa valutare, anche attraverso quanto potrà essere acquisito presso gli Agenti di Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri della Compagnia di Milazzo (intervenuti nella circostanza sui luoghi anche su richiesta dei protestatari) se possano ritenersi integrate anche diverse responsabilità.
IL SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
Sciopero della fame: "Cede" anche Neda. Gli ex Pumex ci scrivono: "Ma vale la pena rischiare la vita, per il furto del proprio posto di lavoro"
Riceviamo dagli ex Pumex e pubblichiamo:
E' appena andata via l'ambulanza con a bordo Neda Saltalamacchia, una degli ex lavoratori della pomice a cui i sanitari non hanno piu' permesso la continuazione dello sciopero della fame. Come potete vedere dalle immagini, la situazione resta critica, tra quasi l'indifferenza di Stato, Regione e Comune.
Addirittura oggi, in comune, si sono tenute due riunioni, mentre le ambulanze trasportavano i lavoratori Neda Saltalamacchia e Angelo Carbonaro detto Ciccio.
Facendo un giro sui siti internet vediamo molte" parole" di conforto e solidarieta'.
Ora noi vi chiediamo i fatti.
Solo fatti!!!!!
Pertanto, Senatori, Onorevoli, Sindaci, Assessori Regionali e Comunali, Consiglieri tutti fate qalche cosa affinche queste immagini non abbiano a ripetersi.
Ecco l'elenco delle persone già ricoverate:
Profilio Tiziano
Raffaele Michel
Cesario Maurizio
Gaetano Saltalamacchia
Carbonaro Angelo (detto Ciccio)
Neda Saltalamacchia.
Stanno continuando lo sciopero della fame:
Lazzaro Giuseppe
Saltalamacchia Dario
Mandarano Rosario.
Speriamo, che passandoVi tutti na mano sulla coscienza, facciate in modo che per loro l'epilogo non sia lo stesso "trasporto coattivo in ambulanza in Ospedale".
Grazie, ma ripetiamo, fate qualche cosa di concreto.
Gli ex Lavoratori della Pomice
Addirittura oggi, in comune, si sono tenute due riunioni, mentre le ambulanze trasportavano i lavoratori Neda Saltalamacchia e Angelo Carbonaro detto Ciccio.
Facendo un giro sui siti internet vediamo molte" parole" di conforto e solidarieta'.
Ora noi vi chiediamo i fatti.
Solo fatti!!!!!
Pertanto, Senatori, Onorevoli, Sindaci, Assessori Regionali e Comunali, Consiglieri tutti fate qalche cosa affinche queste immagini non abbiano a ripetersi.
Ecco l'elenco delle persone già ricoverate:
Profilio Tiziano
Raffaele Michel
Cesario Maurizio
Gaetano Saltalamacchia
Carbonaro Angelo (detto Ciccio)
Neda Saltalamacchia.
Stanno continuando lo sciopero della fame:
Lazzaro Giuseppe
Saltalamacchia Dario
Mandarano Rosario.
Speriamo, che passandoVi tutti na mano sulla coscienza, facciate in modo che per loro l'epilogo non sia lo stesso "trasporto coattivo in ambulanza in Ospedale".
Grazie, ma ripetiamo, fate qualche cosa di concreto.
Gli ex Lavoratori della Pomice
EDITORIALE- Dagli ex Pumex (ci piace chiamarli così e non ex lavoratori) un messaggio preciso, un appello accorato, e perchè no, accuse ben precise: per chi c'è e fa finta di non vedere; per chi non c'è eppure sa e fa finta di non sapere; per chi, di fronte ad una situazione disperata come quella che vivono da tre anni costoro che potrebbero essere nostri fratelli, sorelle, padri, non riesce a restituire loro un lavoro, la dignità di essere elementi attivi e produttivi di questa nostra comunità.
Rivedendo queste immagini nude e crude (ci scusiamo se urtiamo la sensibilità di qualcuno) tocchiamo con mano l'ennesimo dramma: quello di essere costretti a stare male per sperare..
Una barella e un'ambulanza... un' ambulanza e una barella... oggi Ciccio e Neda.. ieri Gaetano...l'altro ieri Michel, Maurizio e Tiziano.... domani chissà!
E dietro di loro chi condivide la loro vita e trema.... compagni di lavoro che guardano attoniti perchè sanno, che con questa classe politica (locale, regionale, nazionale, nessuno escluso) che nulla fa o fa in modo molto labile, quasi invisibile, domani potrebbe toccare ad uno loro.
Dire tra l'indifferenza generale forse non è giusto ma...è quasi così.
Al punto che, da qualche giorno, sentire le sirene spiegate dell'ambulanza è diventata quasi un'abitudine. .. un qualcosa di scontato. Al punto che al consueto "Chissà che è successo'" inevitabile arriva la risposta quasi indifferente: "Sarà uno di quelli della Pumex".
Si è uno della Pumex ma è uno di noi... che lotta e combatte per qualcosa.. ed è per questo, per quel poco che può contare, che noi proviamo ad esserci sempre... qualche volta non fisicamente ma con il cuore e con questo sito....
"Togliamo l'incomodo" da Milazzo e puntiamo su Messina (di Aldo Natoli)
(Aldo Natoli) Dal Presidente della Federalberghi, Christian Del Bono, apprendo della richiesta del Consigliere Comunale Russo tendente ad istituire un ticket di ingresso a Milazzo per i cittadini eoliani e turisti che transitano dalla citta mamertina.
Comprendo benissimo che ormai i Comuni, privi di fantasia, per racimolare quattrini debbono affidarsi a soluzioni di ogni genere. Ma questa, soprattutto per i vantaggi economici che le Eolie hanno sempre apportato a Milazzo rapprenta veramente un'assurdità.
Spero che il Sindaco Italiano e la Sua Amministrazione prendano le distanze da questa proposta, così come richiesto dal Presidente Del Bono. Naturalmente un'ipotesi del genere va fronteggiata in maniera adeguata, togliendo l'incomodo.
La risposta più logica è quella di ridurre all'indispensabile, magari alle sole navi, i collegamenti marittimi con Milazzo per integrarli con quelli esistenti con la città di Messina.
L'Arcipelago, ed il comparto turistico, ne avrebbero sicuramente un notevole beneficio.
Comprendo benissimo che ormai i Comuni, privi di fantasia, per racimolare quattrini debbono affidarsi a soluzioni di ogni genere. Ma questa, soprattutto per i vantaggi economici che le Eolie hanno sempre apportato a Milazzo rapprenta veramente un'assurdità.
Spero che il Sindaco Italiano e la Sua Amministrazione prendano le distanze da questa proposta, così come richiesto dal Presidente Del Bono. Naturalmente un'ipotesi del genere va fronteggiata in maniera adeguata, togliendo l'incomodo.
La risposta più logica è quella di ridurre all'indispensabile, magari alle sole navi, i collegamenti marittimi con Milazzo per integrarli con quelli esistenti con la città di Messina.
L'Arcipelago, ed il comparto turistico, ne avrebbero sicuramente un notevole beneficio.
Lipari. Su insegne, tende e vetrine confronto-dialogo a palazzo comunale
Come previsto si è tenuta al comune di Lipari una riunione tra il sindaco Mariano Bruno, alcuni operatori commerciali, guidati dal presidente della locale associazione Luca Chiofalo. Presenti alcuni assessori e consiglieri comunali. Oggetto "tende, vetrine..ecc." e la pioggia di ordinanze di "smonto"
Il sindaco ha dato dei suggerimenti (vedi video) mentre il consigliere Gianfranco Guarino, intervenuto quale tecnico "esperto" anche in materia ha evidenziato quelle che sono le norme che regolano l'apposizione di tende, insegne ecc., il tipo di materiali da utilizzare, così come previsto dal piano paesistico
L' apposizione di insegne, vetrine, fioriere, cartelli - è stato ribadito- è subordinata all'autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza di Messina. Vi riportiamo in video un interesse stralcio dell'intervento del sindaco Bruno:
Il sindaco ha dato dei suggerimenti (vedi video) mentre il consigliere Gianfranco Guarino, intervenuto quale tecnico "esperto" anche in materia ha evidenziato quelle che sono le norme che regolano l'apposizione di tende, insegne ecc., il tipo di materiali da utilizzare, così come previsto dal piano paesistico
L' apposizione di insegne, vetrine, fioriere, cartelli - è stato ribadito- è subordinata all'autorizzazione comunale previo parere favorevole da parte della Soprintendenza di Messina. Vi riportiamo in video un interesse stralcio dell'intervento del sindaco Bruno:
Ex Pumex. Prosegue la protesta tra "cedimenti", "resistenze", "disinteresse" e "gialli"
"Cede" un altro degli ex Pumex impegnati nello sciopero della fame, il suo posto sarà preso a breve da altri.
A cedere, stamattina intorno alle 12, Ciccio Carbonaro (nelle immagini sottostanti il momento in cui viene imbarcato sull'ambulanza del 118) ma la protesta, con contestuale occupazione della stanza del sindaco, va avanti.
Malumore tra gli operai per il palese disinteresse (quasi generale), davanti all'operazione di soccorso in corso, di tutti coloro che al momento del soccorso a Carbonaro erano impegnati in una riunione su tende, condizionatori ecc. unitamente al sindaco e ad altri amministratori.
Per la cronaca vi è da evidenziare che ieri a subentrare nello sciopero della fame a Gaetano Saltalamacchia è stato Giuseppe Lazzaro.
Resiste e va avanti ormai dall'undici marzo Neda Saltalamacchia che ieri sera ha avuto un calo degli zuccheri. Dopo una somministrazione di glucosio la sitazione è tornata alla normalità e nonostante il medico abbia consigliato la sospensione dello sciopero della fame, la stessa si è rifiutata ad interrompere lo sciopero.
Salgono a quattro i consiglieri comunali che si sono fatti "identificare" insieme agli ex Pumex. Oggi lo ha fatto Giacomo Biviano
Risolto il "giallo" del quadro scomparso dalla stanza del sindaco. Non era stato sottratto durante il sit-in di protesta. Unitamente, ad un altro, era stato "prestato" dallo stesso primo cittadino, una ventina di giorni fa, a noi di Eolie news per una scannerizzazione finalizzata per la pubblicazione nella rubrica "Come erano le Eolie e gli eoliani". Il primo cittadino, tra i mille impegni, evidentemente aveva dimenticato questo particolare. I quadri, comunque, sono tornati al loro posto.
Vi proponiamo un breve video sul trasferimento di Carbonaro sull'ambulanza del 118.
Avvistate due balenottere al largo delle Eolie tra le isole di Salina e Stromboli
Personale di una societa' di ricerca, impegnato nel monitoraggio dei mammiferi marini nelle acque dell'arcipelago delle Eolie, ha registrato la presenza di due balenottere nelle acque tra le isole di Salina e Stromboli. L'osservazione, si legge in una nota, e' durata circa un'ora nel corso della quale si e' avuta la possibilita' di raccogliere dati sul comportamento, registrazioni acustiche ed immagine video e fotografiche. I dati andranno ad arricchire ulteriormente il database della società che da cinque anni opera in quest'area.
Parco: "E' una cosa talmente positiva che non capisco...". Parla Bruno
Le ultime battute del sindaco Mariano Bruno prima di lasciare la riunione sul parco delle Eolie per motivi istituzionali che lo impegneranno fuori Lipari per alcuni giorni (sarà assente al consiglio comunale di domani). Impegni che riguardano anche, come ha detto, lo stesso parco delle Eolie
Parco delle Eolie. Nuova mummificazione, occasione di sviluppo o.....cos'altro?
"Verso una nuova, ulteriore mummificazione". Lo ha sostenuto l'assessore Natale Famà, che ha preso il posto del sindaco Mariano Bruno, durante l'incontro sul parco delle Eolie.
"Vogliamo sapere qual'è la posizione di questa giunta, visto che l'assessore Famà dichiara il contrario di quanto sostenuto dal sindaco". E' la replica di Pietro Lo Cascio.
I due video con le dichiarazioni, congiunte a Salvatore Sarpi e a Peppe Paino, dell'assessore Famà e l'intervista al consigliere comunale Lo Cascio:
"Vogliamo sapere qual'è la posizione di questa giunta, visto che l'assessore Famà dichiara il contrario di quanto sostenuto dal sindaco". E' la replica di Pietro Lo Cascio.
I due video con le dichiarazioni, congiunte a Salvatore Sarpi e a Peppe Paino, dell'assessore Famà e l'intervista al consigliere comunale Lo Cascio:
C'è occupazione ed occupazione (La foto del giorno)
Ex Pumex: I riscontri dal PD alla lettera di Saverio Merlino
Pubblichiamo due mail che ci invia il segretario reggente del PD di Lipari. Sono il riscontro della sua lettera sui lavoratori Ex Pumex inviata nei giorni scorsi ai vari esponenti del suo partito
RICEVO DAL SENATORE NINO RANDAZZO
" Carissimo Saverio,
essendo stato assente da Roma negli ultimi quattro giorni, ho preso visione della tua e-mail di venerdì solo oggi pomeriggio (domenica) dopo aver ricevuto l'sms.
Immagina se io non voglia fare tutto quanto mi è possibile.
Mi propongo di fare un intervento in aula per richiamare l'attenzione del Governo sulle drammatiche circostanze.
Vorrei farlo martedì o mercoledì.
Verrei volentieri a Lipari io stesso se non dovessi immancabilmente partire per l'Australia sabato prossimo e non fossi preso dalle manovre e dal dibattito sui disegni di legge per le modifiche delle rappresentanze (Comites, CGIE, Circoscrizione parlamentare Estero) degli italiani all'estero".
Risentiamoci subito.
Un abbraccio.
Nino
RICEVO DALL'ON. FRANCO RINALDI:
" Caro Saverio, sulla questione dei lavoratori della pomice farò una lettera al Presidente Lombardo e ti mando una copia sperando di ottenere un'impegno.
Ci aggiorniamo sul da farsi.
Ti abbraccio
Franco "
RICEVO DAL SENATORE NINO RANDAZZO
" Carissimo Saverio,
essendo stato assente da Roma negli ultimi quattro giorni, ho preso visione della tua e-mail di venerdì solo oggi pomeriggio (domenica) dopo aver ricevuto l'sms.
Immagina se io non voglia fare tutto quanto mi è possibile.
Mi propongo di fare un intervento in aula per richiamare l'attenzione del Governo sulle drammatiche circostanze.
Vorrei farlo martedì o mercoledì.
Verrei volentieri a Lipari io stesso se non dovessi immancabilmente partire per l'Australia sabato prossimo e non fossi preso dalle manovre e dal dibattito sui disegni di legge per le modifiche delle rappresentanze (Comites, CGIE, Circoscrizione parlamentare Estero) degli italiani all'estero".
Risentiamoci subito.
Un abbraccio.
Nino
RICEVO DALL'ON. FRANCO RINALDI:
" Caro Saverio, sulla questione dei lavoratori della pomice farò una lettera al Presidente Lombardo e ti mando una copia sperando di ottenere un'impegno.
Ci aggiorniamo sul da farsi.
Ti abbraccio
Franco "
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