Cerca nel blog
sabato 14 settembre 2013
Assemblea straordinaria dell’ANCIM per discutere sulla chiusura delle Sezioni distaccate dei Tribunali nelle Isole Minori
Si terrà a Roma mercoledì 18 Settembre 2013 alle ore 11,00 presso l’Ufficio della Regione Toscana , in via Parigi, 11, 2° piano l’assemblea straordinaria per discutere sulla chiusura delle Sezioni distaccate dei Tribunali delle Isole Minori. Dopo la richiesta dei giorni scorsi, da parte del Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore Ancim Sicilia Massimo Lo Schiavo, non è tardata la risposta da parte del Presidente Nazionale dell’ANCIM Ing. Mario Corongiu che ha provveduto a fissare la prima data utile per l’incontro. Il punto predominante dell’incontro con tutti i Sindaci dei Comuni delle Isole Minori, sarà quello di scongiurare qualsiasi intervento per togliere un servizio indispensabile che garantisce funzionalità sul territorio insulare. <Questa volta la sinergia da parte di tutte le forze politiche diventa fondamentale per sopperire un’azione del Governo nazionale e di quello Regionale che mira a mettere sempre più in difficoltà i territori isolani> – afferma Massimo Lo Schiavo – < la chiusura delle Sezioni distaccate dei Tribunali, per gli abitanti delle isole sarebbe una sorta di diritto negato che inciderebbe notevolmente sulla qualità della vita dei cittadini isolani. In questa fase dobbiamo fare una lotta comune per evitare un’altra “perdita”, dopo la soppressione di alcuni istituti scolastici ed il taglio agli ospedali, tanto per citarne alcune recenti, e non costringere gli abitanti che vivono sulle isole ad abbandonare i propri territori e trasferirsi in luoghi dove non gli vengono negati i diritti>.
Il Tribunale di Barcellona accorpa le sedi distaccate di Milazzo e Lipari ma...quanti problemi
E’ operativa da ieri la riforma dei tribunali, che ha imposto la chiusura delle sedi distaccate di Milazzo e Lipari, con l’accorpamento dei giudizi pendenti presso l’unica sede di Barcellona.
La struttura giudiziaria della città del Longano, infatti, dovrà sopportare, con le attuali forze a disposizione, un carico di lavoro che somma ai procedimenti di Barcellona anche quelli delle due sezioni distaccate, che hanno già chiuso battenti.
Il presidente del Tribunale, Michele Galluccio, insieme al Comune di Barcellona, in questi mesi ha riorganizzato i locali di piazza Falcone Borsellino, ricavando alcune aule nel seminterrato della struttura un tempo utilizzata dalla Procura, prima del trasferimento nei locali in affitto di via Camarda. Diventando quindi 6 rispetto alle 4 precedenti, le aule a disposizione dei giudici penali ed amministrativi per lo svolgimento delle udienze, a cui si aggiungono quelle destinati alla udienze preliminari. Le cancellerie saranno invece concentrate soprattutto al primo piano dell’edificio. E’ questa l’unica soluzione percorribile per evitare il blocco delle udienze nella sede attualmente a disposizione del tribunale. Sul problema strutturale del Tribunale di Barcellona, l’Ordine degli Avvocati delle città del Longano, attraverso il presidente Francesco Russo e l’interno consiglio, si è sempre battuto per la realizzazione di un palazzo di giustizia gemello a quello esistente, in un’area già destinata a questa struttura, così da limitare i disagi per gli operatori della giustizia, dagli avvocati ai magistrati, agli stessi cancellieri.
Considerati i tempi ed i costi per la realizzazione di questo progetto, l’ipotesi che viene ventilata in queste settimane è quella di reperire nuovi locali privati, nei pressi dello stesso Tribunale, per concretare tutti gli uffici evitando la dispersione dell sedi sul territorio. In questo senso ci sarebbe la disponibilità di massima dei proprietari di un edificio di recente costruzione, che potrebbe accogliere tutti gli uffici esterni.
A rendere complessa la situazione operativa del tribunale di Barcellona c’è anche una cronica carenza di personale, non solo tra i magistrati, ma anche tra i cancellieri. L’unione delle sede distaccate infatti non sembra aver portato benefici in questo senso, perché gran parte del personale di Milazzo e Lipari ha scelto di trasferirsi in altre sedi, appesantendo la situazione a Barcellona, dove sono imminenti alcuni pensionamenti. Difficile è anche la situazione dei giudici in servizio, con una dotazione sottodimensionati e con cinque unità in meno rispetto alla pianta organica. Il presidente Galluccio anche per questo ha chiesto di applicare a Barcellona giudici in organico presso la Corte d’Appello di Messina, considerato che al momento, dopo il trasferimento a Messina di due giudici, Francesco Catanesi e Assunta Cardamone, si registrato almeno altri tre posti vacanti, legate alla mancata assegnazione di un giudice ed al congedo per maternità delle dottoresse Biancamaria Biondo e Simona Finocchiaro. Anche per questo lo stesso presidente ha chiesto di inserire Barcellona tra le sedi disagiate per l’assegnazione dei prossimi togati di prima nomina, anche se il problema delle carenza d’organico andrebbe risolto con il trasferimento volontario di giudici che scelgano di restare a Barcellona, così da garantire una maggiore continuità nell’attività giudiziaria, riducendo i tempi per la definizione dei procedimenti civili e penali.
Lipari: Un'altra cassaforte ha "preso il volo" con diecimila euro...e non solo
Si susseguono i furti
nell'isola di Lipari con ladri che si sono “evoluti“ e diventati
decisamente più audaci. L'ultimo colpo, in ordine di tempo, è stato
effettuato nella località balneare di Canneto ai danni dell'hotel
Mocambo ubicato sulla via Cesare Battisti. I ladri- si presume
fossero almeno in due- dopo aver forzato un vetro di una delle porte
(l'attività è ancora aperta e la si riteneva protetta da un
sistema di videosorveglianza) sono penetrati all'interno della
struttura e, dopo aver disattivato l'impianto di videosorveglianza,
dalla direzione hanno portato via la cassaforte con circa diecimila
euro. Si sono impossessati anche dei componenti lo stesso impianto di
videosorveglianza, di un monitor, di uno stereo e delle casse
acustiche.
Ad accorgersi di quanto accaduto è stato al mattino il
proprietario alzatosi per preparare le colazioni.
Il furto,
presumibilmente portato a compimento da chi conosceva direttamente o
indirettamente l'ubicazione dell'impianto di videosorveglianza,
potrebbe essersi verificato nell'arco di tempo che è andato tra le
tre e le 6 del mattino. Immediata è scattata la denuncia ai
carabinieri che hanno avviato, dopo una ricognizione sui luoghi, le
indagini..
Ricordiamo, solo per restare all'ultimissimo periodo e
basandoci sui furti denunciati all'Arma, che i ladri hanno portato
via la cassaforte del comando vigili del comune di Lipari, con
all'interno cinquemila euro, il furto dei preziosi in casa del
vice-sindaco di Lipari, Gaetano Orto ( ma in questo caso si sarebbe
individuato il responsabile), la rapina alle poste di Vulcano che ha
fruttato circa settemila euro.
Se a ciò si aggiunge il tentativo di
affondamento, con contestuale distruzione del natante, operato nei
giorni scorsi ai danni del titolare del lido “Blu Loungue” c'è
decisamente da stare davvero poco tranquilli.. Lipari, e prima ce ne
rendiamo conto è meglio è, non è più l'isola felice di una
volta. Quella dove i nostri avi, uscendo di casa , lasciavano la
porta aperta.
Urge un netto e chiaro “giro di vite” che può
avvenire dietro il potenziamento dei controlli e delle forze dell'ordine presenti sul
territorio ed, ovviamente, attraverso la realizzazione di vere e
proprie caserme in grado di ospitare un buon numero di tutori
dell'ordine.
MAURIZIO BERNAVA PARLA AI DIRIGENTI DELLA CISL MESSINA E SOLLECITA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ROSARIO CROCETTA A DEDICARE TEMPO AL CONFRONTO SOCIALE
“Il Presidente Crocetta impegni più tempo a strutturare un confronto costruttivo e continuo con sindacati, il mondo del lavoro e delle imprese. Dedichi più tempo a questo, necessario soprattutto alla vigilia dell’approvazione della legge di stabilità che, visti i vincoli e il grave indebitamento, non può essere un’avventura solitaria del Governo regionale, dell’Ars o dell’assessore di turno”. Parlando all’Esecutivo provinciale della Cisl di Messina, il segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava lancia un messaggio preciso al Presidente della Regione Rosario Crocetta chiedendo “tempo da dedicare anche al confronto sociale”. “Non se ne pentirà – ha detto Bernava – le emergenze economiche e sociali sono le priorità della Sicilia e hanno bisogno di meno risse interne alla politica e di più cooperazione e dialogo con tutti i soggetti interessati”.
Nel suo intervento davanti la platea dei dirigenti della Cisl Messina, Bernava ha preso spunto dalle parole del Presidente della Regione rilasciate oggi a Palazzo d’Orleans dichiarandosi “felice che Crocetta affermi di avere pronta una legge di sviluppo fra le più innovative a livello europeo. Ma – ha aggiunto Bernava – ci auguriamo che il lavoro e la condizione di emergenza sociale siano materie ritenute degne per dedicare tempo al confronto. Lo sviluppo – ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia - non si fa solo per legge, occorre una strategia e un piano economico e industriale che individui le priorità e le azioni da mettere in campo. Su questo e per questo serve il confronto e la Cisl è pronta a collaborare solo per la crescita e l’interesse della Sicilia e dei siciliani”.
Sul disegno di legge delle aree metropolitane, invece, Bernava riconosce una valenza positiva: “Va nella direzione giusta e va visto al di là dell’abolizione delle province. Si approvi velocemente perché può e deve aiutare il processo di riorganizzazione delle Partecipate e dei Servizi locali che sono oggi la causa del fallimento degli Enti locali siciliani. Ma anche su questo serve il confronto”.
Auguri da Partylandia per Janet, Claudio, Peppe e Gabriel
Lo staff di Parylandia augura Buon Compleanno a Janet Quadara che compie 10 anni, a Claudio che ne compie 18 e a Peppe Fanni che ne compie 8.
Auguri anche a Gabriel nel giorno del suo battesimo
Auguri anche a Gabriel nel giorno del suo battesimo
venerdì 13 settembre 2013
Nota del Sindaco Lo Schiavo al Presidente dell’Autorità Portuale per la realizzazione di una copertura sulla banchina aliscafi di Milazzo.
Nuovo sollecito da parte del Sindaco di
Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo nei confronti dell’Autorità
Portuale di Messina per la realizzazione di una copertura nella
banchina di attracco degli aliscafi di Milazzo. Già nell’incontro
realizzato nel mese di Settembre dello scorso anno, il primo
cittadino aveva avuto delle garanzie da parte del Presidente
dell’Ente, Ing. De Simone circa la realizzazione dell’opera e
soprattutto la possibilità di venire incontro alle tante difficoltà
che ogni volta incontrano sia gli isolani che i turisti nei
collegamenti. Da considerare anche il periodo invernale che sta per
avvicinarsi con la conseguente crescita di disagi per gli utenti. <
E’ trascorso un anno dall’incontro che abbiamo avuto insieme al
collega di Milazzo ed altre autorità circa le problematiche che
riguardano principalmente la banchina di Milazzo> - afferma il
Sindaco Lo Schiavo - <non è possibile che nell’arco di dodici
mesi tutto sia rimasto immutato. Anche in questa stagione estiva
appena conclusa, i tanti viaggiatori sono stati costretti ad attese
sotto il sole e mi auguro che adesso con l’arrivo della stagione
invernale venga adottato nell’immediato qualche provvedimento. Tra
l’altro, realizzare una copertura idonea, non credo sia cosa
dell’altro mondo>. Con la nota inviata in data odierna, si
attende una risposta esaustiva da parte dell’Ente Portuale di
Messina.
Soppressione sezioni distaccate dei Tribunali nelle isole minori. Si muove Lo Schiavo
COMUNICATO STAMPA
In data odierna il Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore Ancim Sicilia Massimo Lo Schiavo ha inviato al Presidente dell’ Ancim Dott. Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco, una richiesta di convocazione urgente del Direttivo dell’Ancim che affronti congiuntamente a tutti i sindaci interessati il tema della soppressione delle sezioni distaccate dei tribunali che operano sul territorio delle isole minori. L’obiettivo è quello di concertare ogni azione volta a garantire funzionalità e continuità al servizio giustizia sul territorio insulare.
Caccia. Da Salina parte la richiesta di autorizzare in alcune aree libere la caccia al coniglio selvatico
COMUNICATO
STAMPA
In data odierna i Sindaci di Salina,
Massimo Lo Schiavo,Salvatore Longhitano e Riccardo Gullo, hanno inviato
l’ennesima nota all’Assesorato Regionale delle Risorse Agricole e Forestali ,
per chiedere l’inserimento di alcune aree libere di Salina, oggi escluse dal
Piano Venatorio Regionale, in cui si possa cacciare il coniglio selvatico.
“Sin da maggio siamo stati interessati
da cacciatori e agricoltori “ spiega il Sindaco Lo Schiavo “ affinchè si
potesse intervenire con l’assessorato regionale competente ,in fase di
predisposizone del Piano Venatorio Regionale,
per permettere la caccia al coniglio in alcune zone dell’isola, che
permettesse di limiatare i danni allo colture provocati dai conigli. Ad oggi
però, dobbiamo constatare con amarezza che le nostre richieste non solo non sono
state ancora accolte, ma risulta che le dicisioni circa la chiusura della caccia
per l’isola di Salina siano statre prese, ancora una volta, senza il
conivolgimento e la concertazione con i Sindaci dell’isola”.
L’anima agricola dell’isola viene messa
a dura prova giornalemente dalla popolazione di conigli selvatici,cresciuta esponenzialemnte
nell’ultimo anno e come denunciato dagli agricoltori, che attacca e distrugge
interi vigneti e numere ulteriori colture, creando un grave danno economico
alle numerose aziende agricole che operano sull’isola.
“Le zone in cui dovrebbe essere
consentita tale attività venatoria e che abbiamo chiesto siano inserite nel
Piano Ventorio” continua il Pirmo Cittadino di Santa Marina Salina “sono
ubicate al di fuori dei confini della Riserva Natuarle, al di fuori di
perimetrazionei SIC e ZPS e lontane da
centri abitati. Tutta l’attività venatoria sempre esercitata sull’isola,
inoltre, è sempre stata controllata dalle Guardie della Riserva e Corpo
Forestale presenti sul nostro territorio”.
Il bilancio 2012 del Leader II Eolie visto da Sidoti
In attesa che qualcuno
fornisca per trasparenza i dati delle partecipate sul sito del Comune
come, peraltro, previsto dalla legge facciamo un passo in avanti
sull'unico bilancio al momento disponibile del 2012 quella della
Società Consortile in Liquidazione Leader II Eolie (in verità
abbiamo anche quello della Lipari Porto Spa già esaminato a grandi
linee ma ci ritorneremo).
Società che ha maturato
perdite fino al 31.12.2012 di Euro 103.465 e controllata per il
78,96% dai Comuni delle Isole Eolie.
Consideriamo solo crediti
e debiti escludendo le immobilizzazioni che a mio parere valgono
pressoché pari zero.
CREDITI da Attivo
Circolante Euro 81.561
DEBITI Euro 184.608
Differenza negativa Euro
103.047
Ma quanti di questi
crediti sono veramente esigibili?
Crediti verso
clienti Euro 30.318 chi sono? a quali anni si riferiscono?
quali azioni sono state promosse per il recupero di queste somme?
rilevo dai commenti al conto economico che vi sono ricavi (quindi
crediti) per rimborsi forfettari per l'uso dei locali da parte di
altre società. E mi domando quali sono queste società visto che non
c'è alcun commento a riguardo? Certo che se tra i crediti v/clienti
abbiamo anche Sviluppo Eolie siamo a posto.
Crediti tributari
di Euro 5.942 forse di possono compensare con i debiti della
stessa natura di Euro 16.911?
Crediti verso altri
di Euro 45.267.Costituiti da Euro 14.000 credito v/CEFOP,
Euro 8.000 credito v/Lega Coop. ed Euro 23.217. A quali anni si
riferiscono? quali azioni sono state promosse per il recupero di
queste somme?
Comunque nella
migliore delle ipotesi ci sono Euro 100.000 di debiti da pagare.
Chi se ne fa carico? Forse i Comuni visto il contenuto dell'assemblea
del 30 aprile 2013? Ma il Comune di Leni e Malfa non hanno già
deliberato la dismissione della partecipazione? Quali sono gli
elementi “certi” che sono intervenuti nel 2013 che possono
consentire di percorrere questa strada ovvero la ricapitalizzazione
(norma peraltro vietata dalla legge salvo valutazioni diverse o
interpretative fatte dai Comuni)? Forse le disponibilità finanziarie
dichiarate dal Sindaco di Lipari nella sua relazione? Cosa è stato
previsto nel rendiconto dei diversi Comuni a tal proposito e cosa ne
pensano i Revisori degli stessi Enti a riguardo?
Angelo Sidoti
Ancora una scossa di terremoto nel distretto sismico delle Eolie
Una scossa di terremoto oggi è stata registrata in Sicilia alle ore 07:42 della mattinata. Il sisma ha avuto un ipocentro profondo 130,6 chilometri. L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha individuato il terremoto nel distretto sismico delle Isole Lipari, davanti alla costa settentrionale siciliana, nella zona in provincia di Messina. Scossa che ha raggiunto magnitudo 2.6 della scala Richter di rilevazione sismica.
I comuni hanno l'acqua alla gola e scendono in piazza
Lipari(s.s.) “A fine settembre si
terrà una manifestazione- annuncia il sindaco di Santa Marina Salina
e, presidente dell'Ancim Sicilia, che coinvolgerà tutti i comuni
dell’isiciliani”.
La proposta è scaturita stamattina
dall’Assemblea dei piccoli comuni che, convocata dall’AnciSicilia,
si è svolta nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi.
“Organizzata- continua Lo Schiavo- con l’obiettivo di fare il
punto sulla drammatica situazione economico-finanziaria dei comuni
con minore densità demografica, che rischiano di essere
particolarmente colpiti dai tagli dei trasferimenti regionali,
l’Assemblea (che ha registrato la partecipazione di oltre 120
sindaci) ha sottolineato la necessità di dar vita ad un’iniziativa
unitaria da estendere anche ai comuni con oltre 5000 abitanti”
“Il
primo passo – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano,
rispettivamente vicepresidente vicario e segretario generale
dell’Anci Sicilia – sarà quello di convocare il nostro Consiglio
regionale proprio per coinvolgere indistintamente tutte le
amministrazioni e definire i dettagli della manifestazione.
L’AnciSicilia ha già programmato di incontrare il Presidente
dell’Ars e tutti i presidenti dei gruppi parlamentari e ha,
inoltre, deciso di sollecitare l’incontro con il Presidente
Crocetta che doveva svolgersi già lunedì scorso. Vogliamo, in
questo modo ribadire la necessità, già esposta dalla nostra
Associazione durante l’ultima Conferenza Regione-Autonomie locali,
di prevedere l’assegnazione di nuove risorse in sede di variazione
di bilancio regionale e di creare un’unità di crisi tra Regione ed
autonomie locali per trovare soluzioni adeguate ai principali nodi
economico-finanziari che pesano sulla vita dei comuni”.
Le "condoglianze" di Previti per l'indifferenza tra la quale "muoiono le cose in queste isole
Ciao Salvatore,
mi rispondo io stesso:avevo chiesto, tramite il tuo giornale, se importasse a qualcuno della morte della palma storica di Marina Corta mi rispondo :A NESSUNO!
Insieme alla morte del tribunale,del punto nascita,del turismo di qualità siamo messi proprio bene.
Saluti e condoglianze
Antonio Previti
mi rispondo io stesso:avevo chiesto, tramite il tuo giornale, se importasse a qualcuno della morte della palma storica di Marina Corta mi rispondo :A NESSUNO!
Insieme alla morte del tribunale,del punto nascita,del turismo di qualità siamo messi proprio bene.
Saluti e condoglianze
Antonio Previti
Il dirigente Candia risponde ad una lettera della signora Caterina Conti
Gentilissima signora Conti,
trovo proprio ora qualche minuto per
leggere e rispondere alle Sue esternazioni in merito alla vicenda
“delle difficoltà e dei falsi problemi” che il sottoscritto,
congiuntamente a Saverio Merlino, al sindaco Giorgianni e
all’assessore De Luca, creerebbe, a danno degli studenti
dell’Istituto Tecnico e del Liceo Scientifico e per capriccio degli
alunni della scuola media (che oggi si chiama secondaria di 1°).
Ho letto le Sue speculazioni sul
chilometraggio delle distanze tra i plessi di scuola media delle
frazioni, e anche delle Sue cupe preoccupazioni sul rischio di
misteriosi nemici dietro l’angolo. Ho letto che vorrebbe
spiegazioni da qualcuno, etc. etc.
La questione è molto meno complicata
di quanto qualcuno, come fa lei, ritiene sia realmente. E gliela
riassumo io: il Dirigente della scuola media di Lipari S.Lucia,
avendo una classe in più dallo scorso anno scolastico, che diventano
due classi in più da quest’anno scolastico, composte quasi per
intero da alunni che risiedono a Lipari, ha chiesto all’Ente di
competenza, ovvero il Comune di Lipari, dove doveva mettere questi
alunni. Fine della questione.
Tutto il resto, cara signora Conti,
sono chiacchiere e congetture, probabile effetto dell’inazione di
chi, avendone nel tempo responsabilità e competenza, avrebbe dovuto
darsi da fare nelle sedi più opportune per dare anche agli studenti
delle scuole superiori di Lipari la sede adeguata e dignitosa che
meritano.
I miei ossequi alla persona stimabile
che Lei è.
Renato Candia, Dirigente scolastico
dell’Istituto Comprensivo ‘Lipari’.
Blogger di viaggio in tour alle Eolie
I blog di viaggio stanno prendendo sempre più piede in rete, attirando le attenzioni degli operatori. Da qui l'idea del tour operatorImperatore Travel di coinvolgere in prima persona alcuni dei pricipali blogger italiani in un "blog tour". Il viaggio porterà dal 21 al 28 settembre alle Isole Eolie undici blogger italiani che andranno alla scoperta di Lipari, Vulcano, Panarea, Ginostra, Stromboli, Salina e Filicudi. Il team di blogger che parteciperanno a #eolietour13 è composto da Federica Piersimoni con il suo blog personale e ViaggiLowCost, Christian Cappello e Cristina Rampado di Blogdiviaggi, Valentina Macciotta di EnogastronoVie e NonsoloTuristi, Francesca Barbieri di Fraintesa, Paola Annoni di beRoad, Raffaele Angelillo di TripandTravel e Roberta Longo di Infoturismiamoci, Sara Boccolini con il suo blog personale, Antonietta Marrazzo di ViaggiLowCost e Luciana Cameli di Girovagate.com. Undici blogger che attraverso i propri canali condivideranno le loro esperienze e le emozioni vissute esplorando le isole dell’arcipelago eoliano. I componenti del team saranno ospitati nelle strutture alberghiere associate a Imperatore Travel e parteciperanno a tour in motobarca tra gli antichi borghi dei pescatori, le insenature, i faraglioni, gustando i piatti tipici della tradizione eoliana. L’hashtag ufficiale del blog tour sarà #eolietour13 e sarà possibile seguire le emozioni in diretta dell'Eolie Blog Tour 2013 sui canali social di Imperatore Travel
Dissalatore "costretto" a produrre al minimo. Canneto rischia di restare senz'acqua
Dissalatore a produzione fortemente e forzatamente ridotta (circa 800 mc al giorno) ma non per colpa della struttura, pienamente funzionante.
Ma per capire meglio la situazione, ecco cosa accade.
La ditta che gestisce l'impianto ha ricevuto, in questi giorni, una nota a firma del geometra Alessandra Dal Zotto e dal dottor Stefano Blasco nella quale gli si comunica che, nel bilancio di previsione 2013, è confermato, per il pagamento dell'acqua, lo stesso importo dell'anno precedente (se ne deduce quindi che il dissalatore dovrà erogare lo stesso quantitativo di acqua del 2012).
E qui cominciano i problemi.
La ditta fa quattro calcoli. Dal quantitativo di acqua da erogare toglie quanto ha già erogato.
Il rimanente è davvero misero rispetto alle esigenze della popolazione.
Per non interrompere il servizio gli addetti al dissalatore (per restare nel budget) da qui al 31 dicembre non potranno erogare più di 800 mc di acqua al giorno.
Si dirà: Ma ci sono le navi cisterna (anche oggi ce ne sono due) !.
Vero, ma non basta!
E qui subentra il rischio per Canneto di restare all'asciutto.
L'acqua trasportata dalle navi cisterna non può andare nella rete di Canneto.
Motivo per cui la popolosa frazione liparese dovrà accontentarsi di 800 mc.
Nulla, praticamente, considerando il numero di utenze e il reale consumo giornaliero.
Da qui il rischio (più che reale) che la frazione resti a secco.
Sappiamo che è stata convocata una riunione d'urgenza al comune e ci auguriamo si trovi una soluzione. Ma, al di la di quel che accadrà, ci viene da ridere (forse meglio dire da piangere). Infatti, mentre lo Stato paga fior di soldini per il trasporto di acqua con le navi cisterna...il dissalatore è costretto a sosta e produzione forzata.
Certo l'acqua del dissalatore la paga il Comune...quella delle navi cisterna lo Stato.
Se non ci siamo persi qualche passaggio ci sembra che "lo Stato siamo anche noi" o no?
Ma per capire meglio la situazione, ecco cosa accade.
La ditta che gestisce l'impianto ha ricevuto, in questi giorni, una nota a firma del geometra Alessandra Dal Zotto e dal dottor Stefano Blasco nella quale gli si comunica che, nel bilancio di previsione 2013, è confermato, per il pagamento dell'acqua, lo stesso importo dell'anno precedente (se ne deduce quindi che il dissalatore dovrà erogare lo stesso quantitativo di acqua del 2012).
E qui cominciano i problemi.
La ditta fa quattro calcoli. Dal quantitativo di acqua da erogare toglie quanto ha già erogato.
Il rimanente è davvero misero rispetto alle esigenze della popolazione.
Per non interrompere il servizio gli addetti al dissalatore (per restare nel budget) da qui al 31 dicembre non potranno erogare più di 800 mc di acqua al giorno.
Si dirà: Ma ci sono le navi cisterna (anche oggi ce ne sono due) !.
Vero, ma non basta!
E qui subentra il rischio per Canneto di restare all'asciutto.
L'acqua trasportata dalle navi cisterna non può andare nella rete di Canneto.
Motivo per cui la popolosa frazione liparese dovrà accontentarsi di 800 mc.
Nulla, praticamente, considerando il numero di utenze e il reale consumo giornaliero.
Da qui il rischio (più che reale) che la frazione resti a secco.
Sappiamo che è stata convocata una riunione d'urgenza al comune e ci auguriamo si trovi una soluzione. Ma, al di la di quel che accadrà, ci viene da ridere (forse meglio dire da piangere). Infatti, mentre lo Stato paga fior di soldini per il trasporto di acqua con le navi cisterna...il dissalatore è costretto a sosta e produzione forzata.
Certo l'acqua del dissalatore la paga il Comune...quella delle navi cisterna lo Stato.
Se non ci siamo persi qualche passaggio ci sembra che "lo Stato siamo anche noi" o no?
Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)
13 settembre 1788 Lazzaro Spallanzani
Il viaggio alle Eolie del naturalista
Lazzaro Spallanzani inizio il 24 agosto 1788 prendendo posto su un
bastimento marsigliese in partenza da Napoli e diretto a Messina e
che al ritorno avrebbe toccato Lipari per effettuarvi un carico di
pomice.
Il 12 settembre compì la traversata
Messina - Lipari. La sua sosta alle Eolie ebbe la durata complessiva
di circa trentacinque giorni a partire dal 13 settembre. Il suo
rientro a Messina avvenne non prima del 17 ottobre.
Lazzaro Spallanzani è, in assoluto, il
primo scienziato italiano che in lungo e in largo, e con mentalità
del tutto moderna, esplorò l'Arcipelago eoliano attenzionando, oltre
che i fenomeni e ogni sorta di prodotti vulcanici, pure la realtà
socio-economica di ciascuna comunità isolana. Nell'area di San
Calogero notevoli sono state le sue osservazioni sulla natura
vulcanica dei terreni con comparazioni alle lave dell'Ente, dello
Stromboli, del Vesuvio ed ai fenomeni vulcanici di Pozzuoli.
Spallanzani va una analitica descrizione delle varie tipologie di
roccia vulcanica osservata.
Ci limitiamo a riportare gli aspetti
descritti - paesaggistici della sua visita alle "Stufe" ed
ai "Bagni" di Lipari.
(…) Ma le tanto rinomate Stufe di
Lipari sembrano esser l'oggetto, che più d'ogni altro muova la
curiosità del Viaggiatore. Non doveva io adunque ometterne la
visita. Sebbene debbo dire che il viaggio per andarvi fu a me di
maggiore istruzione, che le stufe medesime. Giacciono all'ouest a
quattro miglia dalla Città, poco al di là della vetta d'un Monte,
che dopo quello di S. Angelo e della Guardia è dei più alti
dell'isola. La strada ch'io presi fu quella che dalla Città mena
alle Stufe, ed è l'unica che senza disagi possa condurvi. Ella è
considerevolmente lavoro dell'acque piovane, che altamente scavato
hanno una immensa mole di tufo. (…).
Comincia a qualche centinajo di passi
dalla Città, e senza interruzione arriva fino al di là della
sommità del Monte delle Stufe. Cotesto Monte, come il più degli
altri, varia negli andamenti, formando ora declivi soavi, ora ripidi
e scoscesi, ora piani quasi orizzontali, ora dirupi poco meno
verticali. (..).
Giunto poi che siasi al sommo del
Monte, si apre all'ouest un'amplia pianura dell'istesso tufo, ma
fatto terriccio, dove si semina frumento, e dove sono pochi vigneti.
Luccicano su di essa frequenti pezzi di vetro suddiafano nericcio, e
dei più belli e più puri che offra Lipari.(…).
Al di là di quella pianura evvi una
facile discesa di dugento piedi all'incirca, a capo della quale
esiston le Stufe. Quella prevenzion favorevole, che per la loro
rinomanza aver potesse il curioso Viaggiatore, la perde ad un tratto
all'aspetto delle medesime. Formano un gruppo di quattro, o cinque
cave, più simili alle tane degli orsi, che alle abitazioni degli
uomini, e nelle quali l'arte infinitesimale è più bambina, che
nelle fabbriche dei Castori. Ogni cava per di sotto ha un'apertura,
per cui entrano i caldi ed umidi vapori, ed un'altra per dissopra, da
cui ne esalano. Entrato in una di esse, poco vi potei dimorare, meno
per il calorico, che nel termometro marcava solamente il grado 48
2/3, che per un non so che di soffocante, che aveva l'interno
ambiente. Queste Stufe ritengono ora poco più che il nome, essendo
pressochè derelitte. Di fatti quando anche conservassero la loro
virtù, e fossero vantaggiose contro diversi malori, come usarle, se
mancano d'ogni comodità assolutamente necessaria per chi dee
valersene?
Quando le visitò il Sig. Dolomieu,
tutto il terreno su cui sono poste, era penetrato da cocenti vapori,
che sotto forma di un denso fumo uscivano da piccole aperture del
diametro d'uno o due pollici. Allorchè io ci andai, le cose di molto
erano cangiate, come accader suole né vulcani, dove si manifesta più
o meno la presenza del fuoco. Non vi era che un foro d'un pollice
circa, da cui a volte a volta esalava una traccia sottile di fumo
fetente di odore di solfo; ed allargato avendo io il foro, lo trovai
attorniato da scarsa copia di molli sulfuri di ferro, ivi generati
dall'unione del ferro, e del solfo. (…).
Il testè nominato francese dopo
l'avere descritte le Stufe di Lipari, passa a far parole delle
alterazioni cagionate da' vapori acidi sulfurei su le lave di quel
luogo, notando che tutte, oltre l'esser diventate tenere, e più
leggieri, e l'aver perduti i primitivi colori preso hanno una tinta
bianca, frammischiata al giallo, al rosso, al violetto, e all'altre
gradazioni, che soglion prodursi dagli ossidi del ferro. Avverte in
oltre che le medesime vestite si sono d'una grossa crosta di sulfati
di calce, che questi sulfati penetrano anche al di dentro; e che
qualche lava è coperta dalla miniera del ferro detta fangosa. Spiega
poi molto acconciamente, come mediante la combinazione dell'acido
sulfurico con diverse terre, le lave si sieno rese più leggiere, e
variamente colorate. (..).
Ove il viaggiatore Naturalista ha
superata la sommità del Monte delle Stufe, egli è pervenuto da
quella parte ai confini dell'Isola; giacchè al di sotto vede subito
il mare, più basso di cui 460 piedi circa a misura d'occhio.
Torcendo poscia il cammino al sud trova più sorgenti d'acqua calda,
una delle quali forma i Bagni di Lipari antichissimi eglino pure come
le Stufe, ma egualmente che loro pressochè abbandonate. E
continuando i passi per la medesima direzione, si abbatte di nuovo in
una prodigiosa immensità di lave decomposte, somigliantissime a
quelle delle stufe, dipinte medesimamente con gli stessi varianti
colori, e sparse altresì di croste di sulfato di calce.(…).
Tre volte mi recai alle Stufe. Le due
prime mi ritornai alla Città per la stada istessa che preso aveva
nell'andarvi, e che è scolpita nel tufo. Ma la terza rivolsi il
passo a Campo Bianco, e al Monte della Castagna, e di là mi spinsi
all'altissimo Monte S. Angelo. (..) La pendice del Monte delle Stufe,
e l'amplia sua pianura sottogiacenti al tufo, formano, come si è
osservato, un letto di pomici miste a più vetri, e a più smalti. .
Ma ad un quarto di miglio dalle Stufe verso Campo Bianco, perdutosi
di vista il tufo, ricompajono a nudo le pomici, che continuano con
quelle di detto Campo, e le ho pur trovate nel cammino di là preso
al Monte S. Angelo, il qual Monte ne abbonda egli stesso..(…).
Eolie e turismo in calo...ma è proprio così? di Aldo Natoli
Ho letto attentamente l'articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia che riporta una dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, con la quale afferma che " Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito a crolli imprevedibili di turismo alle Eolie, a Taormina a Cefalù" mentre a San Vito, in controtendenza, è stata registrata una crescita delle presenze.
Normalmente queste valutazioni si fanno alla fine di ogni semestre citando la fonte ufficiale che ha fornito l'indagine. Mi sorprende pertanto quanto asserito dal Presidente della Camera di Commercio di Palermo e soprattutto il comportamento dell'Assessore al Turismo, Michela Stancheris, che ha avallato questa tesi, pur disponendo di dati ufficiali.
L'Assessore ha scoperto "l'acqua nel paniere" nell'individuare come criticità il problema dei trasporti. E' infatti perfettamente inutile parlare di internazionalizzazione del nostro turismo se non si risolve in via definitiva il problema dei trasporti e dei relativi costi. Problematica questa che compete all'Assessorato che sovrintende.
Orbene , tornando al movimento turistico, da un riscontro fatto presso l'Unità Operativa di Base "Isole Eolie" del Servizio Turistico Regionale di Messina, il primo semestre dell'anno 2013 (Gennaio - Giugno) ha fatto registrare 19.935 arrivi e 60.370 di presenze di turisti italiani, mentre gli arrivi degli stranieri sono stati 24.733 e 70.226 le presenze. Per lo stesso semestre dell'anno 2012 sono stati registrati 20.707 arrivi e 67.124 presenze di italiani, mentre gli arrivi di stranieri sono stati 20.914 e le presenze 60.705.
Complessivamente è stato registrato per il periodo gennaio giugno 2013 un + 7,32% di arrivi ed un +2,14 di presenze, rispetto all'anno 2012. Se consideriamo la crisi economica che ha investito l'Europa, ma soprattutto l'Italia, non mi sembra che nel primo semestre di quest'anno si sia verificato nelle Eolie quel disastro strombazzato dal Presidente Helg.
Ripeto, che per una valutazione complessiva, bisogna aspettare che la locale U.O.B. ci fornisca i dati registrati nei mesi successivi. Solo allora è possibile esprimere un giudizio sull'andamento della stagione turistica.
Ma la dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio che mette in parallelo l'Eolie, Taormina e Cefalù con S.Vito (avrebbe dovuto fornire i dati relativi al 2012 ed al 2013 di quest'ultima località)non mi stupisce perchè ovviamente tira l'acqua al proprio mulino, e rientra in un disegno ben preciso di relegare al ruolo di Cenerentola il comprensorio turistico delle Isole Eolie, come più volte mi sono permesso di evidenziare.
Spero che l'Amministrazione Comunale chieda dei chiarimenti al Presidente della Camera di Commercio di Palermo ed all'Assessore Stancheris, considerati i danni all'immagine delle Eolie che il loro intervento inevitabilmente provocherà e che nel contempo rifletta sulla realtà che ho ulteriormente ribadito.
Aldo Natoli
Normalmente queste valutazioni si fanno alla fine di ogni semestre citando la fonte ufficiale che ha fornito l'indagine. Mi sorprende pertanto quanto asserito dal Presidente della Camera di Commercio di Palermo e soprattutto il comportamento dell'Assessore al Turismo, Michela Stancheris, che ha avallato questa tesi, pur disponendo di dati ufficiali.
L'Assessore ha scoperto "l'acqua nel paniere" nell'individuare come criticità il problema dei trasporti. E' infatti perfettamente inutile parlare di internazionalizzazione del nostro turismo se non si risolve in via definitiva il problema dei trasporti e dei relativi costi. Problematica questa che compete all'Assessorato che sovrintende.
Orbene , tornando al movimento turistico, da un riscontro fatto presso l'Unità Operativa di Base "Isole Eolie" del Servizio Turistico Regionale di Messina, il primo semestre dell'anno 2013 (Gennaio - Giugno) ha fatto registrare 19.935 arrivi e 60.370 di presenze di turisti italiani, mentre gli arrivi degli stranieri sono stati 24.733 e 70.226 le presenze. Per lo stesso semestre dell'anno 2012 sono stati registrati 20.707 arrivi e 67.124 presenze di italiani, mentre gli arrivi di stranieri sono stati 20.914 e le presenze 60.705.
Complessivamente è stato registrato per il periodo gennaio giugno 2013 un + 7,32% di arrivi ed un +2,14 di presenze, rispetto all'anno 2012. Se consideriamo la crisi economica che ha investito l'Europa, ma soprattutto l'Italia, non mi sembra che nel primo semestre di quest'anno si sia verificato nelle Eolie quel disastro strombazzato dal Presidente Helg.
Ripeto, che per una valutazione complessiva, bisogna aspettare che la locale U.O.B. ci fornisca i dati registrati nei mesi successivi. Solo allora è possibile esprimere un giudizio sull'andamento della stagione turistica.
Ma la dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio che mette in parallelo l'Eolie, Taormina e Cefalù con S.Vito (avrebbe dovuto fornire i dati relativi al 2012 ed al 2013 di quest'ultima località)non mi stupisce perchè ovviamente tira l'acqua al proprio mulino, e rientra in un disegno ben preciso di relegare al ruolo di Cenerentola il comprensorio turistico delle Isole Eolie, come più volte mi sono permesso di evidenziare.
Spero che l'Amministrazione Comunale chieda dei chiarimenti al Presidente della Camera di Commercio di Palermo ed all'Assessore Stancheris, considerati i danni all'immagine delle Eolie che il loro intervento inevitabilmente provocherà e che nel contempo rifletta sulla realtà che ho ulteriormente ribadito.
Aldo Natoli
Scuola. A Pianoconte e Canneto lamentele per l'assenza (ieri) di un vigile
Numerose lamentele ci sono giunte da Pianoconte dove ieri, primo giorno di scuola, non vi era un vigile ne all'entrata ne all'uscita degli alunni. Particolarmente caotica la situazione all'uscita considerando che pioveva e che si è formato un vero e proprio groviglio di auto. Lamentele anche da Canneto per la mancanza di un vigile all'uscita della scuola.
E' tornata dopo 14 anni la Processione della Madonna a Pirrera (foto La Greca-Russo)
E' tornata ieri dopo 14 anni la Processione della Madonna a Pirrera. In due puntate vi proponiamo le foto di Martina La Greca e Valeria Russo
giovedì 12 settembre 2013
Lipari: arrestato dai Carabinieri per furto di rame.
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
Prosegue l’azione di prevenzione dei Carabinieri che sventano ancora un ennesimo furto di ”oro rosso”, assicurando alla giustizia un 35enne, sorpreso all’interno di un cantiere, mentre stava asportando nr. 6 rotoli di rame.
Prosegue l’azione di prevenzione dei Carabinieri che sventano ancora un ennesimo furto di ”oro rosso”, assicurando alla giustizia un 35enne, sorpreso all’interno di un cantiere, mentre stava asportando nr. 6 rotoli di rame.
Sulla
scorta dei numerosi episodi similari verificatisi nel territorio
della Provincia messinese, i carabinieri della locale stazione,
nell’ambito di controlli finalizzati a reprimere reati del tipo in
parola, avevano da giorni predisposto mirate attività tese a
stroncare il fenomeno dei furti di rame. Pertanto nella notte tra il
10 e l’11 settembre u.s. veniva eseguito uno specifico servizio di
notturno nei pressi della società “ITALPOMICE
SPA” in Lipari
via Rocche – frazione Acquacalda- ove sorprendevano, alle 04.40
circa, un individuo nell’atto di impossessarsi di nr.
6 rotoli di rame del peso complessivo di circa 200 chilogrammi per un
valore di circa 1500 euro.
Il
malfattore, nella circostanza, è stato quindi subito bloccato dai
Carabinieri ed identificato.
Per l'uomo, a quel punto, sono quindi scattate le manette con
l’accusa di furto
aggravato, e su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo stesso è stato
tradotto presso il proprio domicilio dove permarrà in regime degli
arresti domiciliari, in attesa dell’udienza con rito direttissimo
che si terrà il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Terremoto: scossa magnitudo 2.2 tra le coste messinesi e le Eolie
(Adnkronos) - L'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.2 alle 4.51 di stamane tra le coste del messinese e le isole Eolie. L'evento e' stato localizzato ad una profondita' di 128,2 chilometri.
Cade albero a Canneto. Per fortuna non è rimasto coinvolto nessuno
Il tutto sommato modesto temporale di oggi, oltre a far esplodere le fogne a Sottomonastero, ha fatto cadere sulla piazza di Canneto uno degli alberi piantumati nell'area.
Per fortuna non è accaduto nulla di grave e non si trovava a transitare nessuno in quel momento.
Per fortuna non è accaduto nulla di grave e non si trovava a transitare nessuno in quel momento.
Mons. Miccichè: "Anche per me è stata una settimana speciale, ricca di ricordi, di emozioni"
Caro direttore,
Ho letto quanto amabilmente ha voluto scrivere la professoressa Conti sul suo sito.
Anche per me è stata una settimana speciale, ricca di ricordi, di emozioni. Spontaneo sgorga dal mio cuore il grazie innanzitutto al buon Dio che mi ha voluto dare ancora una volta prova del suo amore, facendomi assaporare la dolcezza dell'affetto e della stima di tantissime persone che si sono strette in questi giorni intorno a me e mi hanno trasmesso il calore della loro simpatia e sincera amicizia.
+Francesco Miccichè
Ho letto quanto amabilmente ha voluto scrivere la professoressa Conti sul suo sito.
Anche per me è stata una settimana speciale, ricca di ricordi, di emozioni. Spontaneo sgorga dal mio cuore il grazie innanzitutto al buon Dio che mi ha voluto dare ancora una volta prova del suo amore, facendomi assaporare la dolcezza dell'affetto e della stima di tantissime persone che si sono strette in questi giorni intorno a me e mi hanno trasmesso il calore della loro simpatia e sincera amicizia.
+Francesco Miccichè
Scuola. Incontro tra tecnici comunali e provinciali
In una nota pervenutaci l'assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Lipari "rende noto che martedì 10 c.m. è avvenuto l’incontro, precedentemente palesato, tra il tecnico della Provincia Regionale di Messina ed i nostri tecnici comunali per avviare a soluzione la problematica dei locali scolastici di cui necessitano l’Istituto Comprensivo “Lipari” e l’Istituto tecnico”Isa Conti Eller Vainicher”.
Metodo Stamina bocciato dal Comitato. “Non ha consistenza scientifica”
Il Comitato scientifico ha bocciato il tanto discusso “metodo Stamina“. Il Comitato, chiamato a pronunciarsi sulla materia dal Ministero, ha consegnato oggi il suo parere sul procedimento che utilizza le cellule staminali. E il verdetto è una sostanziale bocciatura del metodo, che non avrebbe consistenza scientifica.
Il parere, con valutazioni critiche rispetto alle basi del metodo messo a punto dal presidente della Stamina Foundation, Davide Vannoni, sarà vagliato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzinche, secondo quanto si apprende, non lo ha ancora esaminato. Il parere del comitato non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico che viene messo a disposizione del ministro della Salute.
Nelle scorse settimane contro il metodo Stamina si era pronunciata, a più riprese, già la prestigiosa rivista scientifica Nature. E un parere negativo sulla stessa linea di quello fornito oggi dal Comitato scientifico del Ministero (ossia della mancanza di prove scientifiche sufficienti) era arrivato anche dal premio Nobel per la Medicina 2012, Shinya Yamanaka.
Immediatamente è arrivato il commento di Vannoni: ”Non mi aspettavo niente di diverso dal Comitato scientifico. Credo che non sia comunque un comitato imparziale, visto che il 70% dei suoi membri si era espresso contro il metodo Stamina prima ancora di essere nominato all’interno del comitato”. ”E’ stata una scelta del ministero nominare questi componenti, ed ora sarà il ministero a decidere cosa fare”. “Se così stanno le cose – anticipa il presidente – Stamina Foundation farà ricorso al Tar in merito alla nomina di precise personalità, non imparziali, all’interno del comitato scientifico”.
“Con questo metodo – ha ricordato Vannoni, “sono curate in questo momento a Brescia 40 persone, senza effetti collaterali e con risultato evidenti che mostreremo al Tar il prossimo 7 ottobre”. Partendo da questi “dati reali – ha detto – una bocciatura sulla carta vale poco rispetto a quello che è già in corso all’interno di un ospedale pubblico italiano”. Ad ogni modo, ha tenuto a precisare, “aspetto di vedere le motivazioni del parere”. Nel frattempo – conclude – “andiamo avanti con le terapie“.
Giugno. Presenze in "crollo"? Solo fantomatico (la nota del presidente Sabatini)
E’ dell’1,01% il fantomatico crollo delle presenza alle isole Eolie.
Le presenze ufficiali al 30 giugno 2013 sono 65.884, mentre al 30 giugno 2012 erano 66.553.
Non sono ancora disponibili i dati dei mesi di luglio ed agosto.
Adolfo Sabatini (pres. consiglio comunale Lipari)
Le presenze ufficiali al 30 giugno 2013 sono 65.884, mentre al 30 giugno 2012 erano 66.553.
Non sono ancora disponibili i dati dei mesi di luglio ed agosto.
Adolfo Sabatini (pres. consiglio comunale Lipari)
Operazione “INDENNIZZO”: SGOMINATA A BARCELLONA POZZO DI GOTTO ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLE TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI.
COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI
All’alba
nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Mazzarà Sant’Andrea,
Milazzo, Castroreale, Terme Vigliatore e Tortorici, i Carabinieri
della Compagnia
di
Barcellona
Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione a 16 misure cautelari personali
per il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla
commissione delle truffe alle assicurazioni. Destinatari dei
provvedimenti anche due avvocati e quattro medici.
Le
indagini svolte dai militari dell’Arma e coordinate dalla Procura
della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno accertato che il
sodalizio ha ideato un numero importante di falsi incidenti stradali.
Nell’ordinanza
di applicazione delle misure cautelari, a firma del GIP del Tribunale
di Barcellona Pozzo di Gotto, sono indicati ben 33 sinistri falsi per
i quali sono state avanzate richieste di risarcimento per una cifra
complessiva pari a euro 1.500.000,00 circa. Le compagnie di
assicurazioni, nella gran parte dei casi, hanno già liquidato
l’intero indennizzo richiesto.
Le
indagini, iniziate nel novembre del 2010, hanno avuto ad oggetto le
frodi alle assicurazioni, fenomeno talmente diffuso sul territorio da
aver costretto quasi tutte le compagnie di assicurazione ad
abbandonare il comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto o a
praticare premi di importo quasi proibitivo a carico dei cittadini.
La
Procura della Repubblica ed i Carabinieri hanno installato una
microspia all’interno dello studio legale di uno dei capi
dell’associazione, l’Avvocato ZARCONE Antonino Carlo, che ha
permesso di accertare, già dalla fase della ideazione, la
commissione ad opera del sodalizio delle singole frodi assicurative.
Sono
state altresì svolte numerose attività di intercettazione
telefonica e di acquisizione documentale e svariati pedinamenti, che
hanno permesso di costituire un robusto compendio probatorio al quale
il GIP ha attribuito assoluta validità.
L’associazione
operava seguendo degli standard
precostituiti e ben collaudati, che possono catalogarsi in tre
tipologie:
- Era ideato dai capi dell’associazione, Avvocato ZARCONE Antonino Carlo e REALE Filippo un falso incidente stradale. Individuati i mezzi “coinvolti”, si provvedevano a creare ad arte i danni comprovanti il “sinistro”. I militari dell’Arma hanno, in taluni casi, accertato che presso una pertinenza dell’abitazione del REALE venivano appositamente prodotte delle ammaccature sui veicoli attestanti l’avvenuto sinistro.
Venivano quindi individuati i
soggetti che figuravano quali “feriti” i quali, appositamente
istruiti dai capi dell’associazione, erano accompagnati presso il
Pronto Soccorso di uno degli ospedali del comprensorio, ove
riferivano di essere stati vittime di incidenti stradali e di
accusare algie inducendo in errore il medico di turno, che
solitamente attestava la presenza di lesioni, tendenzialmente
giudicate guaribili in pochi giorni. Successivamente il soggetto era
inviato da uno dei quattro medici componenti il sodalizio che formava
certificati attestanti falsamente il protrarsi della malattia.
All’esito, il medico redigeva un falso certificato attestante il
nesso eziologico tra malattia ed incidente stradale, ed indicante
delle invalidità importanti. Era quindi avanzata richiesta di
risarcimento del danno. Solitamente la compagnia di assicurazioni
sottoponeva a visita medico – legale il “danneggiato”,
all’esito della quale erano sempre smentite le conclusioni del
medico di parte associato. Nasceva quindi un contenzioso che spesso
veniva chiuso in via stragiudiziale mediante il riconoscimento a
favore del “danneggiato” di un indennizzo minore rispetto a
quello inizialmente richiesto. In molte altre occasioni, sul rifiuto
delle compagnie di pagare l’indennizzo era predisposta citazione a
giudizio innanzi al Giudice di Pace. I capi dell’associazione
individuavano quindi almeno due falsi testimoni che, istruiti a
dovere, rendevano falsa testimonianza. Liquidato il danno tramite
assegno, REALE e ZARCONE provvedevano ad accompagnare o fare
accompagnare da altri sodali l’intestatario del titolo in banca al
fine di intascare immediatamente il profitto del delitto.
Abitualmente l’assegno era inviato allo studio di ZARCONE o
dell’altro legale associato, Avvocato COPPOLINO Anna Maria, in modo
da avere l’assoluto controllo anche della riscossione del denaro.
Altro indennizzo era richiesto,
e spesso ottenuto, per i danni ai mezzi.
- I capi dell’associazione, in presenza di soggetti vittime di lesioni, anche importanti, e dipendenti da altra causa rispetto al sinistro stradale, ideavano un falso incidente ricollegando quelle lesioni al sinistro.
- In altri casi ancora, in presenza di un sinistro realmente accaduto, i capi individuavano soggetti non coinvolti nello stesso che erano fatti figurare come feriti. Anche in questi casi, con le false attestazione dei medici era ottenuto l’indennizzo non dovuto.
L’indagine,
nell’ambito della quale sono state emanate le 16 misure cautelari,
vede coinvolti ed iscritti sul registro degli indagati più di 200
soggetti.
Sono
stati individuati ulteriori sinistri che presentano indizi di
falsità.
Le
indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona
Pozzo di Gotto e svolte dell’Arma dei Carabinieri, proseguono senza
soluzione di continuità onde prevenire e reprimere il fenomeno delle
frodi assicurative, di cui sono vittime tutti i cittadini
dell’hinterland barcellonese che hanno la necessità di assicurare
il mezzo di locomozione e per i quali l’esorbitanza dei premi
richiesti è direttamente ricollegata alla operatività della
associazione oggi debellata.
Il
fenomeno è talmente radicato che un consulente medico, docente
presso l’Università degli Studi di Messina, su richiesta di una
compagnia assicurativa in merito ad un parere circa l’esistenza di
lesioni indicate come derivanti proprio da uno dei sinistri di cui è
stata riconosciuta la falsità, si è così espresso: “si
evidenzia che il caso rientra a pieno titolo fra quelli, assai poco
limpidi, che con grande frequenza si ha modo di osservare nel
distretto di Barcellona. Si tratta di casi nei quali è costante
l’intervento di soliti noti medici che con estrema disinvoltura
emettono certificazioni o reperti di indagini diagnostiche assai
compiacenti, a supporto di lesioni rilevanti, di fatto insussistenti,
e/o di percorsi clinici consistenti, con il fine poi di rendere
ammissibili postumi più o meno rilevanti. Tale fenomeno avviene
sotto gli occhi e con buona pace di tutti … “.
Le
persone colpite dalla misura cautelare sono:
arresti
domiciliari
- Reale Filippo, nato a Mazzarra’ Sant’Andrea (ME) cl. 1970, ivi residente;
- Avv. Zarcone Antonino Carlo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1980, ivi residente;
- Dott. Salamone Bernardino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1968, residente a Castroreale (ME);
- Dott. Milone Giuseppe, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, residente a Milazzo (ME);
divieto
temporaneo di esercitare l’attività professionale
- Dott. Aliberti Claudio, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1979, ivi residente;
- Dott. Giunta Domenico, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1961, ivi residente;
- Avv. Coppolino Anna Maria, nata a Basico’ (ME) cl. 1971, residente a Barcellona P.G. (ME);
obbligo
di dimora nel comune di residenza
- D’Angelo Giovanni nato a Milazzo (ME) cl. 1980, residente a Barcellona P.G. (ME);
- Sidoti Elisabetta, nata a Oliveri (ME) cl. 1970, residente a Barcellona P.G. (ME);
- Campanella Anna Maria, nata a Palermo cl. 1971, residente a Terme Vigliatore (ME);
- Bisognano Antonino, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1984, residente a Mazzarra’ Sant’Andrea (ME);
- Iannello Filippo, nato a Barcellona P.G. (ME) cl. 1956, ivi residente;
obbligo
di presentazione alla Polizia Giudiziaria
Nr.
4 soggetti (nr. 3 di Barcellona Pozzo di Gotto e nr. 1 di Tortorici).
Ballando con i cani di quartiere. Ci scrive Mimmo Fonti
Caro direttore,
Chiedo la tua ospitalità per consentirmi di poter rivolgere RINGRAZIAMENTI PUBBLICI a chi ci ha consentito per tutta l’estate, ma in particolare questa notte , a me ed ai miei clienti di aver potuto “BALLARE CON LE SOAVI NOTE CHE I NOSTRI BENEAMATI CANI DI QUARTIERE CI HANNO DISPENSATO” con il magnifico cielo stellato eoliano a bordo della mia piscina io ed i miei clienti ci siamo veramente divertiti.
Grazie in particolare alla Dr.ssa Gulotta ed alla compagna del sig. Agrip di Canneto e a tutti i loro accoliti che, con il loro altruismo, hanno consentito il perfetto svolgimento delle manifestazioni canore che ha veramente allietato le nostre notti.
Stante che ancora le manifestazioni sono in corso, approfitto per invitare i suddetti alle prossime serate e nottate che sto organizzando a bordo della piscina, consiglio di dotarsi di apposito attrezzo al fine di poter registrare le soavi note canili per poterle utilizzare nella loro abitazione per eventuali festini quando non avranno l’occasione di essere presenti dalle ns. parti.
Colgo l’occasione per ringraziare anche quel signore, proprietario di un vespino blu degli anni 60, rigorosamente senza marmitta, che ha consentito sia a me che ai miei clienti di svegliarci alle 6,30 di ogni mattina, dopo i bagordi canori della nottata; ciò ha permesso al sottoscritto di essere puntuale in ufficio ed ai miei clienti di non perdere “mai” un aliscafo, dispiaciutissimi della fine della vacanza ed in particolare delle bellissime nottate di cui sopra.
Grazie anche alle autorità di controllo e vigilanza locale (vigili urbani, ecc.) che con discrezione hanno vigilato, senza farsene accorgere, tenendo tutto sotto controllo e garantendo lo svolgimento delle belle serate e la sveglia mattutina.
Rivolgo anche un bonario rimbrotto ai residenti di Acquacalda : VOI NON SAPETE APPREZZARE , ha ragione la dr.ssa Gulotta. Uno o due morsi di questi soavi animali è la giusta reazione “perché voi non sapete apprezzare” . Bisogna fare tesoro delle lezioni di civiltà che ci impartisce la dottoressa e poi tutto ci apparirà “SOAVE”.
Grazie, grazie di cuore a tutti.
Mimmo Fonti
p.s. dimenticavo, un particolare ringraziamento di tutti i miei clienti, nessuno escluso.
Indifferenza e solidarietà / Workshop di archeologia sulla Gazzetta del sud di oggi
Due ampi articoli del nostro direttore sono stati pubblicati oggi a pag.33 della Gazzetta del sud.
I titoli:
1) A Lipari un workshop di archeologia, tecnica e scienze subacque
2) Se l'indifferenza prende il posto della solidarietà
I titoli:
1) A Lipari un workshop di archeologia, tecnica e scienze subacque
2) Se l'indifferenza prende il posto della solidarietà
Associazione PAIDEIA. SEMINARIO FORMATIVO PER I DOCENTI: “Dall’ottica dei disturbi all’ottica dei bisogni”
Si è conclusa l'11
settembre 2013, la due giorni di FORMAZIONE rivolta ai Docenti
organizzata dall’Associazione PAIDEIA di Lipari, in collaborazione
con l’Istituto Comprensivo Lipari n°1 e con il patrocinio
dell’Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani. Il Seminario
dal titolo: “Dall’ottica dei disturbi all’ottica dei
bisogni” tenuto dall’Educatore Samuele Amendola, ha visto i
Docenti dell’Istituto Comprensivo Lipari 1 impegnati per due
intense mattinate di formazione, riflessione e informazione. Tema
centrale del Seminario come riportare al centro la Pedagogia nella
scuola e come passare da un’ottica che vede il bambino etichettato
come portatore di disturbi ad un’ottica prettamente educativa che
invece guarda principalmente ai bisogni individuali, questo alla luce
delle recenti Direttive Ministeriali sui Bisogni Educativi Speciali
(BES). Anche gli insegnanti, dunque, si formano, studiano e ripensano
il proprio ruolo all’interno di una scuola che è in continuo
mutamento. Una scuola che metta sempre al centro il bambino con tutte
le sue energie e potenzialità, una scuola a misura di bambino da
realizzare attraverso un cambiamento radicale e profondo della
didattica in senso “inclusivo”. Una scuola di tutti che valorizzi
le diversità ma che non rinunci alla sua prerogativa: EDUCARE! Ma
per far ciò è necessario che gli insegnanti si riprendano le
responsabilità pedagogiche che non possono e non devono essere
delegate ad altri enti e/o servizi, perché per dirla con le parole
di Maria Montessori: “Il bambino ha diritto alla scienza che gli è
propria, la Pedagogia”, e sull’esempio di don Lorenzo Milani, e
fondamentale ripensare il ruolo del docente e della scuola, in un
ottica moderna ma guidata da valori solidi; al centro la pedagogia ed
il bambino, una pedagogia che sappia… “perdere tempo” ...
“Pedagogia della Lumaca”…come affermava Zavalloni, che metta in
primo piano l' osservazione e la sperimentazione, per
dimostrare che l'inclusione si può realizzare nei fatti e
che...cambiare la scuola è possibile! Un ringraziamento al Dirigente
Scolastico Prof. Mirella Fanti, a tutti i docenti che hanno
partecipato con entusiasmo e a tutti, l’augurio, di un buon inizio
d’Anno Scolastico
MESSINA: A MONTECITORIO PER DIRE SI ALLE CURE COMPASSIONEVOLI
E’ accaduto il 10 settembre 2013, dinnanzi a Montecitorio, dove parenti e familiari della Dolce Federica Calà, una bimba si soli 3 anni affetta da SMARD1, hanno raggiunto il presidio che dal 23 luglio si trova in pianta stabile nella città di Roma. La bimba è affetta da SMARD1, patologia che la costringe a vivere in casa, in una condizione di semi immobilità, forte dall’amore e l’affetto dei genitori Davide e Laura, della nonna Maria e di tutti gli amici e parenti che si sono recati a Roma. Una giornata memorabile per gridare un si ala vita, un si alle cure compassionevoli, quelle di cui avrebbe bisogno la stessa Federica assieme a tanti altri bambini di tutta Italia. Ma lo stato, lo stesso che ha fatto finta di ignorare le centinaia di persone che hanno manifestato dinnanzi a Montecitorio, fanno finta di non sentire. Le cure compassionevoli, oggi, devono essere autorizzate da parte di un tribunale con regolare sentenza che ne permetta la somministrazione, costringendo famiglie giù disperata a dover incorrere in cavilli burocratici e spese legali non indifferenti. Ma c’è di più: ogni tribunale agisce secondo un suo personale criterio: tanto è vero che vi sono state richieste approvate e altre respinte. Ma, nonostante tutto, la speranza è l’ultima a morire; e nella gioia più totale famiglie e ammalati hanno trovato la voglia di colorare una piazza, di continuare ad urlare in maniera incondizionata il loro SI alla vita. Su una ringhiera un cartello con scritto: omaggio ai caduti. E i nomi sono tanti, e rischia di allungarsi se lo stato dovesse rifiutarsi di prendere una posizione favorevole e risolutiva nei confronti di questo movimento ormai nazionale fatto di donne, bambini e uomini che hanno voglia di vivere, voglia di tornare a sorridere. E tra tutti Federica, che non si è voluta perdere l’evento, seguendolo in parte tramite video chiamata da casa, salutando tutti i conoscenti, gli amici e le persone alle quali è più legata, come la sua infermiera Samantha. Nell’occasione è intervenuto il Presidente dell’Associazione Peppino Impastato Sonny Foschino commuovendo tutti i presenti con delle parole di speranza (L’intervento integrale: http://www.youtube.com/watch?v=DUnzjk3wZ4c&sns=fb): “Ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di essere felice. E la felicità oggi io la leggo negli occhi di Federica, di Nicola, di Sandro e di tutti i bambini che ho incontrato qui; oggi mi hanno insegnato tanto. Quella lista di caduti non ha bisogno di altri nomi”. Ha continuato: “Dall’altro lato ci sono cuori grigi – indicando Montecitorio – Scendete giù, venite a guardare queste persone negli occhi e raccontatemi cosa vi si legge: è voglia di sorridere senza poterlo spesso fare. È voglia di vivere. Noi ci siamo e ci saremo; è una battaglia di civiltà che riguarda tutti noi”. Tra gli interventi anche quello del prof. Davide Vannoni, ideatore della cura Stamina, la stessa che potrebbe donare alla dolce Federica una speranza viva e fulgida. Il metodo, sperimentato qualche anno fa e portato alla luce dal programma televisivo Le Iene, si basa sulla somministrazione di cure a base di cellule staminali. Questo metodo, visto da molti come unica speranza, è stato condannato da gran parte del mondo scientifico. Vannoni sostiene che le corporazioni farmaceutiche mettono a repentaglio la vita delle persone a discapito dell’interesse dei singoli. “Queste corporazioni difendono i loro privilegi a discapito dell’interesse degli ammalati. Tutti questi uomini rischiano di diventare delle morti bianche”. Continua Vannoni: “Abbiamo quaranta persone in cura, e non vi è stato nessun effetto collaterale. Tutti i pazienti stanno migliorando. Nessuno può negare la speranza a queste persone.” E intanto, nel contempo, è stato consegnato al Ministro della Salute il parere redatto dal comitato scientifico sul metodo Stamina esprimendo una sostanziale bocciatura in quanto privo di consistenza scientifica. Il parere dovrà essere vagliato dalla Ministra Beatrice Lorenzin che non lo ha ancora esaminato. Questo parere non è comunque vincolante, ma è uno strumento di approfondimento scientifico messo a disposizione del ministro della Salute. Appare poco sorpreso Vannoni che conclude con un appello alla società civile: “Bisogna far sentire la propria voce. Bisogna portare avanti il diritto di curarsi. Ciascuno di noi ha un ruolo determinante. Questa gente da sola non può farcela. Siamo noi la loro voce, siamo noi la loro forza”. Al termine della manifestazione il professore Vannoni ha accettato la proposta di recarsi a Messina quanto prima per incontrare la cittadinanza e sensibilizzare la società civile verso obiettivi comuni. Intanto la dolce Federica, che, secondo il tribunale di Patti, può ricevere la cura Vannoni, è in attesa, e non perde mai il suo sorriso, la sua voglia i vivere. Lezione di vita per tanti, per tutti.
Iscriviti a:
Post (Atom)