Si susseguono i furti
nell'isola di Lipari con ladri che si sono “evoluti“ e diventati
decisamente più audaci. L'ultimo colpo, in ordine di tempo, è stato
effettuato nella località balneare di Canneto ai danni dell'hotel
Mocambo ubicato sulla via Cesare Battisti. I ladri- si presume
fossero almeno in due- dopo aver forzato un vetro di una delle porte
(l'attività è ancora aperta e la si riteneva protetta da un
sistema di videosorveglianza) sono penetrati all'interno della
struttura e, dopo aver disattivato l'impianto di videosorveglianza,
dalla direzione hanno portato via la cassaforte con circa diecimila
euro. Si sono impossessati anche dei componenti lo stesso impianto di
videosorveglianza, di un monitor, di uno stereo e delle casse
acustiche.
Ad accorgersi di quanto accaduto è stato al mattino il
proprietario alzatosi per preparare le colazioni.
Il furto,
presumibilmente portato a compimento da chi conosceva direttamente o
indirettamente l'ubicazione dell'impianto di videosorveglianza,
potrebbe essersi verificato nell'arco di tempo che è andato tra le
tre e le 6 del mattino. Immediata è scattata la denuncia ai
carabinieri che hanno avviato, dopo una ricognizione sui luoghi, le
indagini..
Ricordiamo, solo per restare all'ultimissimo periodo e
basandoci sui furti denunciati all'Arma, che i ladri hanno portato
via la cassaforte del comando vigili del comune di Lipari, con
all'interno cinquemila euro, il furto dei preziosi in casa del
vice-sindaco di Lipari, Gaetano Orto ( ma in questo caso si sarebbe
individuato il responsabile), la rapina alle poste di Vulcano che ha
fruttato circa settemila euro.
Se a ciò si aggiunge il tentativo di
affondamento, con contestuale distruzione del natante, operato nei
giorni scorsi ai danni del titolare del lido “Blu Loungue” c'è
decisamente da stare davvero poco tranquilli.. Lipari, e prima ce ne
rendiamo conto è meglio è, non è più l'isola felice di una
volta. Quella dove i nostri avi, uscendo di casa , lasciavano la
porta aperta.
Urge un netto e chiaro “giro di vite” che può
avvenire dietro il potenziamento dei controlli e delle forze dell'ordine presenti sul
territorio ed, ovviamente, attraverso la realizzazione di vere e
proprie caserme in grado di ospitare un buon numero di tutori
dell'ordine.
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