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martedì 18 agosto 2015
"Notte delle Stelle" a Quattropani. Notevole riscontro
Circa 500 persone, tra residenti e turisti, hanno preso parte venerdì scorso, a Chiesa Vecchia (Quattropani) alla " Notte delle stelle". Manifestazione inizialmente prevista per il 10 Agosto e rinviata a causa del maltempo
L'evento , organizzato in sinergia tra Associazione sportiva culturale Castellaro, comune di Lipari, Comitato Amici di Quattropani, Museo del cinema e della civiltà del bello, Centro studi di ricerche e problemi eoliani, famiglie di Quattropani e non e Associazione Terme di San Calogero, con il patrocinio della Pro Loco Isole Eolie - Lipari, ha riscosso notevole successo e incontrato il gradimento del pubblico presente.
La "Notte delle stelle" di Quattropani ha vissuto di tutta una serie di momenti e di iniziative. Da "Arte in piazza", esposizione di vari artisti eoliani, a "Il mondo magico-terapeutico eoliano", relatrice l'antropologa Macrina Marilena Maffei; dalla proiezione del video "Non è vero ma ci credo", realizzato nel 1987 da quattro undicenni di allora (Giuseppe Allegrino, Tindara Casamento, Davide Cortese e Catia Paino), alla recitazione da parte del bravo Gabriele Furnari Falanga di "Male di Luna" dalla novella di Luigi Pirandello.
Grande riscontro anche per i momenti musicali e culinari che hanno visto per protagonisti "Musica delle Lipari" , il pane cunzatu, preparato da un team di specialisti, i dolci, preparati dalle famiglie di Quattropani, e la degustazione di vino e malvasia offerto dall'azienda vinicola "Criesa Vecchia".
Una bella serata tra cultura eoliana e divertimento che ha soddisfatto i presenti, così come il presidente dell'Associazione sportiva culturale Castellaro, Nino Allegrino.
Ovviamente l'appuntamento è al prossimo anno
Per le foto ringraziamo Antonello Cincotta
Lo Schiavo (Marevivo) sollecita interventi per abilitare elipista Ginostra agli atterraggi notturni
Sig. Sindaco Comune di Lipari
e p.c. dott. Sebastiano Lio
Assessorato Salute Regione Sicilia
S.E. Prefetto di Messina
Presidente Circoscrizione Stromboli
Oggetto: elisuperficie di Ginostra – isola di Stromboli
Egregio sig. Sindaco,
la scorsa domenica 16 c.m. si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso per trasportare da Ginostra in ospedale a Messina un giovane turista che, travolto da un’onda, ha sbattuto la testa e riportato una frattura scomposta al braccio.
La macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione: i medici della locale presidio sanitario, U. Majani e F. Alibrandi, accorsi immediatamente sul luogo dell’incidente - avvenuto alle 16.53 - dopo avere prestato le prime cure e considerata la gravità del caso, hanno chiesto l’intervento dell’elicottero del 118 che alle 18.00 in punto è atterrato nell’elisuperficie di Ginostra, per poi raggiungere l’ospedale “Papardo” di Messina, dove successivamente il paziente è stato sottoposto ad intervento chirurgico.
Ancora una volta dunque l’elisuperficie della frazione si è rivelata struttura strategica e fondamentale per affrontare casi di emergenza soprattutto in giornate in cui (come appunto la scorsa domenica pomeriggio) a causa del mare mosso il pontile non è operabile.
Resta tuttavia forte la preoccupazione per il fatto che l’elisuperficie non sia ancora stata messa nelle condizioni per essere autorizzata dall’ENAC al volo notturno: cosa sarebbe successo, signor Sindaco, o cosa succederà nel momento in cui si dovesse malauguratamente presentare la necessità di effettuare un soccorso dopo il tramonto?!?
Lo scorso 22 luglio è stato effettuato un sopralluogo proprio per individuare una serie di interventi di cui necessita la vitale infrastruttura per essere resa pienamente agibile, fra i quali: 1- ripristinare la manica a vento; 2- rendere funzionante il gruppo elettrogeno; 3- creare un collegamento elettrico dell’impianto di illuminazione dell’elipista con la rete ENEL: Ad oggi purtroppo la situazione appare immutata!
Auspicando, signor Sindaco, che si addivenga con la massima urgenza alla risoluzione di questa problematica, prima che si verifichi qualche tragedia annunciata, si porgono cordiali saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo (Delegato Marevivo)
e p.c. dott. Sebastiano Lio
Assessorato Salute Regione Sicilia
S.E. Prefetto di Messina
Presidente Circoscrizione Stromboli
Oggetto: elisuperficie di Ginostra – isola di Stromboli
Egregio sig. Sindaco,
la scorsa domenica 16 c.m. si è reso necessario l’intervento dell’elisoccorso per trasportare da Ginostra in ospedale a Messina un giovane turista che, travolto da un’onda, ha sbattuto la testa e riportato una frattura scomposta al braccio.
La macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione: i medici della locale presidio sanitario, U. Majani e F. Alibrandi, accorsi immediatamente sul luogo dell’incidente - avvenuto alle 16.53 - dopo avere prestato le prime cure e considerata la gravità del caso, hanno chiesto l’intervento dell’elicottero del 118 che alle 18.00 in punto è atterrato nell’elisuperficie di Ginostra, per poi raggiungere l’ospedale “Papardo” di Messina, dove successivamente il paziente è stato sottoposto ad intervento chirurgico.
Ancora una volta dunque l’elisuperficie della frazione si è rivelata struttura strategica e fondamentale per affrontare casi di emergenza soprattutto in giornate in cui (come appunto la scorsa domenica pomeriggio) a causa del mare mosso il pontile non è operabile.
Resta tuttavia forte la preoccupazione per il fatto che l’elisuperficie non sia ancora stata messa nelle condizioni per essere autorizzata dall’ENAC al volo notturno: cosa sarebbe successo, signor Sindaco, o cosa succederà nel momento in cui si dovesse malauguratamente presentare la necessità di effettuare un soccorso dopo il tramonto?!?
Lo scorso 22 luglio è stato effettuato un sopralluogo proprio per individuare una serie di interventi di cui necessita la vitale infrastruttura per essere resa pienamente agibile, fra i quali: 1- ripristinare la manica a vento; 2- rendere funzionante il gruppo elettrogeno; 3- creare un collegamento elettrico dell’impianto di illuminazione dell’elipista con la rete ENEL: Ad oggi purtroppo la situazione appare immutata!
Auspicando, signor Sindaco, che si addivenga con la massima urgenza alla risoluzione di questa problematica, prima che si verifichi qualche tragedia annunciata, si porgono cordiali saluti.
prof. Riccardo Lo Schiavo (Delegato Marevivo)
Eoliani che non ci sono più (Riproposizione video fotografico IX° parte) durata 13 minuti e 06
In attesa di realizzare e proporvi la X° puntata di "Eoliani che non ci sono più..." accogliendo la richiesta di alcuni lettori vi stiamo proponendo, ogni giorno, a partire da domenica, le puntate sin qui realizzate..
Quella che vi proponiamo oggi è la nona puntata
Quella che vi proponiamo oggi è la nona puntata
Grande Guerra (1915-18) I caduti eoliani (rubrica a cura di Giuseppe Cirino) Il SECONDO CADUTO EOLIANO: RAFFAELE ANTONINO 18 Agosto 1915 – 18 agosto 2015
18 Agosto 1915 – 18 agosto 2015
All’inizio della grande guerra, il regio esercito italiano era riuscito a
penetrare in quello che allora era territorio austriaco, per diversi chilometri
senza incontrare consistenti resistenze. Il comandi “imperiali”, già impegnati
sul fronte orientale (fronte Russo), avevano preferito accorciare la loro “linea difensiva” arretrandola su posizioni
fortificate e prestabilite.
La
rapida occupazione delle pianura veneta che si estendevano alla base delle
dolomiti, del Carso e dei grandi massicci montuosi, avevano fatto sperare in
una rapida conclusione del conflitto e
l’esercito austro ungarico, all’inizio di gran lunga inferiore per numero di
uomini e mezzi, in molte occasioni parve sul punto di cedere. Non fu però così e le due prime spallate
lanciate da Cadorna ( 1^ e 2^ Battaglia dell’Isonzo) raggiunsero scarsi
risultati, con un prezzo di vite umane altissimo.
Monte Pasubio - Dente
Italiano
Agli
inizi di Agosto del 1915 la spinta iniziale e la rapida avanzata subirò un
brusco arresto, dovuto soprattutto alla mancanza di proiettili per le
artiglierie italiane e di fucili per la fanteria. La guerra si trasformo come
già era avvenuto nel resto del continente Europeo in una “Guerra di Trincea”,resa
sul fronte italo – austriaco, ancor più difficile da una terza forza,
costituita dal ” il territorio e dalla natura”. I due eserciti dovettero così
combattere contro un nemico che riusciva a provare gli animi dei soldati giorno
dopo giorno. Non è infatti
retorica, dire che il fronte italiano si dimostro per tutto il conflitto il più
difficile e impervio da difendere e controllare. Agli uomini di ambo gli
schieramenti, vennero richiesti sforzi sovraumani per una guerra di montagna, in un territorio in cui mai nessun esercito
aveva avuto l’ardire di fronteggiarsi.
Sul
confine Trentino, (anche se era considerato un fronte secondario dai comandanti
di Cadorna) l’Italia aveva schierato, per la sua occupazione l’intera 1^ Armata,
comandata durante l’anno 1915 dal generale Roberto Brusati.
Nei primi giorni di guerra, la 1^ Armata
riuscì a compiere nella zona della Vallarsa una rapida avanzata, occupando da
subito il “monte Pasubio” con il battaglione Alpini Vicenza a cui si aggiunsero
nei giorni successivi i vari reparti di fanteria.
La
conquista e tenuta del monte Pasubio, rappresentò un punto di importanza
strategica per “l’Armata del Trentino”. Infatti il massiccio si insinuava nel
fianco della pianura vicentina, come una lancia e a giudizio di molti, era
proprio da li che poteva arrivare la minaccia maggiore, da un’eventuale
controffensiva austriaca. Un contrattacco nemico con sfondamento in detto
settore, avrebbe consentito agli austroungarici di dilagare nella pianura,
aggirando alle spalle il resto delle armate italiane impiegate nella zona dal
Carso fino al mare.
Per
tale motivo durante tutto il 1915 , la guerra sul Pasubio fu sostanzialmente costituita
da manovre di consolidamento delle posizioni conquistate ed i vari schieramenti
si fronteggiarono in piccole schermaglie dimostrative e scontri tra pattuglie
per l’assestamento su punti migliori.
Fu
solo dopo il rigido invento del 1915-1916, che la guerra sul Pasubio si rivelò
in tutta la sua tragicità. La Strafexpedition o Spedizione Punitiva (maggio
1916), voluta dal comando austriaco contro l’ex alleato italiano, prevedeva
infatti un massiccio attacco contro la 1^ Armata del Trentino, travolgendola e
aggirando dalla pianura il resto dell’esercito italiano. Il Pasubio, si
trasformo in zona di intensi scontri ed Alpini e Fanti Italiani, dovettero
cedere buona parte del massiccio montuoso per l’incalzante azione dei Kaiserjäger (cacciatori imperiali austriaci).
Solo
alla metà di Giugno, essendo chiaramente fallito il tentativo di sfondamento
del fronte, il Generale Conrad Von Hotzendorf, diede
ordine alle truppe austroungariche di ritirarsi su posizioni più favorevoli,
aspettando la reazione italiana che non tardò ad arrivare. A rinforzo
degli italiani giunsero in Trentino consistenti Divisioni disimpegnate dal
fronte carsico, consentendo un parziale ripristino dell’originaria linea di
occupazione, che nel caso del Pasubio divise la montagna in due parti
identificate come “Dente Italiano e Dente Austriaco”.
Il
timore da parte dei due comandi, di perdere con azioni troppo avventate il
controllo del settore, abbasso la violenza degli scontri e le truppe (viste le
abbondanti nevicate dell’inverno 1916), si dedicarono soprattutto a lavori di
rafforzamento dei sistemi difensivi, scavando ricoveri in gallerie per le
batterie di artiglieria, per l’ammassamento di viveri e munizioni e per la
protezione degli uomini.
Strada in caverna sul monte Pasubio
Dalla
primavera del 1917 e per tutto il 1918 la guerra sul monte Pasubio, si
trasformò in “guerra di mine”. Se in molti casi le gallerie vennero scavate per
creare posizioni più solide, in tanti altri, le stesse mirarono a raggiungere
le posizioni avversarie, facendo brillare al disotto di queste grandi
quantitativi di esplosivo. Particolarmente significativa fu l’esplosione causata dagli austriaci sotto il Dente
Italiano il 13 marzo del 1918 (vennero stivate in due camere di scoppio circa
50.000 Kg di esplosivi), che oltre a stravolgere la fisionomia della montagna,
la trasformò in tomba per molti soldati.
IL
SECONDO CADUTO EOLIANO NELLA GRANDE GUERRA
Raffaele Antonino di
Salvatore nato a Lipari il 19 aprile 1892 – distretto militare di Messina
Soldato del 79° Reggimento di Fanteria di Linea.
Morto il 18 agosto
1915 sul Monte Pasubio per ferite riportate in combattimento all’età di
20 anni
Sepoltura originaria Monte Pasubio – Sepoltura attuale ignota.
Unità di appartenenza
Brigata Roma – 79 °/ 80° Reggimento di Fanteria
Sede dei reggimenti in tempo di pace: 79° e 80° Fanteria,
Verona.-
Distretti di reclutamento: Benevento, Casale, Chieti,
Cosenza, Forlì, Messina,
Modena, Napoli, Siracusa, Vercelli.
Periodi di permanenza della
Brigata Roma:
Anno 1915
-
Dal 24
maggio al 31 dicembre: Val Posina – Pasubio- Monte Maggio – Val Terragnolo
– Vallarsa.
Circostanze
della Morte del soldato Raffaele
Antonino di Salvatore.
Dai riassunti dei diari di guerra della Brigata
Roma:
Durante la
mobilitazione la brigata trovasi già dislocata nella zona compresa dalle
testate delle Valli Posina, Leogra ed Agno alle dipendenze della 9^ divisione –
1^ Armata . Scoppiate le ostilità essa occupa, senza incontrare resistenza,
alcune importanti posizioni di confine: Passo della Lora, Piano delle Fugazze,
Monte Pasubio. Colle della Borcola; il 3 giugno prosegue l’avanzata in Vallarsa
lungo le sue alture laterali (Col Santo e Zugna) ed in Val Terragnolo, dopo
breve lotta, occupa i forti in costruzione di Matassone e di Pozzacchio. La
nostra occupazione in quel settore è così stabilita lungo la linea: Zugna
Torta, Matassone, Pozzacchio, Monte Spill.
In ottobre, si svolgono alcune
azioni offensive sull’altipiano di
Folgaria alle quali partecipano reparti del 79° che nei giorni dal 19 al 22,
attaccando le posizioni di Bocca Valle Orsara e Monte Maronia, ma dopo alterna
vicenda le operazioni vengono sospese per la solida consistenza delle difese
accessorie e per la viva reazione avversaria. L’80° fanteria, rimasto sul Col Santo
ed in Vallarsa riesce, nel novembre – dicembre, a porre saldamente piede sulla
sinistra del Torrente Leno di Terragnolo fra San Nicolò e Ponte Colombano e
sulle alture della Corna a sud di Rovereto.
Entrambi i reggimenti provvedono
poi, nelle rispettive posizioni raggiunte, ai lavori di rafforzamento e di
sistemazione invernale.
Dalle risultanze rilevate dal diario di guerra, in
base agli spostamenti della Brigata Roma e dal sui impiego nei fatti d’armi, si può stabilire che, la morte del
soldato Raffaele Antonino, avvenne durante le operazioni di conquista e
mantenimento del Pasubio. Purtroppo i
dati ad oggi reperiti, non consento di individuare le circostanze esatte della
morte del fante liparese, ne il tipo di ferite ricevute, ma non è improbabile, che
egli sia rimasto vittima del fuoco delle artiglierie austriache, che quasi
quotidianamente colpivano con piccoli e medi calibri (bombarde,lancia granate e
shrapnel) le prime linee italiane.
La sottostante tabella di riepilogo delle perdite, evidenzia
come il 79° fanteria abbia subito dal 24 maggio al 31 dicembre solo 29 morti,
su un numero di uomini complessivo alle sue dipendenze di circa 3000 unità
(solo truppa).
La lettera scritta alla cugina, da
un ufficiale del 79° reggimento di fanteria (A.T.) ,che comandava la 7^
Compagnia, racconta dei bombardamenti subiti dal proprio reparto da parte dei vicini forti austriaci. Infatti dal 15 agosto al 24 agosto, furono compiuti pesanti azioni di bombardamento da parte delle nostre artiglierie contro i forti della linea austriaca che chiudeva il passo verso Trento
L’ufficiale descrive nella prima parte della sua lettera lo spettacolo del bombardamento, mentre sul finire della stessa parla di alcune perdite di uomini dovute proprio a causa del fuoco delle artiglierie avversarie.
“…Un bombardamento intenso, fatto con
molti cannoni, è uno spettacolo bellissimo, ma molto impressionante. L'altra
sera occupavo con la compagnia alcune trincee tra C.M. e M.M. .e tra le 21 e le
22 i forti nemici vollero farmi un po' di festa. In poco più di mezz'ora oltre
500 tra granate e shrapnels vennero a cadere sulle mie posizioni. Ai sibili
rabbiosi dei proiettili di cannone di medio calibro si univa il fruscio lento e
maestoso dei proiettili di grosso calibro; allo scoppio fragoroso degli shrapnel
seguono i cupi boati delle granate, gli scoppi si succedevano agli scoppi, la
pioggia delle pallette si univa alla pioggia delle schegge di granata e di
sassi. Era un inferno: appena si sentiva lo scoppio d'un proiettile e si tirava
la testa fuori dalla trincea per l'aria si sentiva il sibilo di altri dieci -
dodici proiettili che arrivavano; sulle posizioni nemiche, sui forti si
scorgevano le vampate di altri proiettili che partivano. E tutta questa pioggia
di ferro e fuoco si riversava su le mie trincee, i miei reticolati, sul terreno
fra questi e quelle. Appena iniziato il bombardamento i miei soldati si
ritirarono in alcune grotte scavate nella roccia e in prossimità delle
trincee e fuori, tra i reticolati, rimasero solo le vedette: credevo trovarle
tutte squartate, ma, malgrado molte siano rimaste investite dalla terra e dai
sassi lanciati intorno a dalle granate, nessuno ebbe a soffrire. Tutto il danno
si ridusse a dei fucili fracassati. Personalmente me la cavai benissimo e posso
dire di aver ricominciato a vivere quella sera…”
“… Su quel tratto di trincea squarciata
le granate intanto continuavano a fioccare, ma noi eravamo quasi al sicuro,
malgrado tante volte la caverna sia stata riempita dal fumo delle esplosioni:
un fumo acre e fortemente odorante di zolfo. Non sempre però le cose vanno così
bene e tremendo è l'effetto delle granate quando colpiscono in pieno. Un
sergente del genio da una granata venne nettamente tagliato in due: le gambe e
le viscere vennero proiettate lontano, il tronco rimase sul posto e continuò
per qualche secondo a lamentarsi: mamma mia muoio. Un alpino da una granata fu
lanciato in aria un dieci metri; ricadde a brandelli; un mio soldato ebbe
asportato soltanto il piede destro... Ma basta con questa enumerazione macabra.
Solo un piccolo episodio: un mio soldato ferito a morte, passandogli vicino il
suo comandante di plotone lo chiama per dirgli. Tenente, ti voglio baciare.
Morì dopo qualche ora e oggi fu seppellito…”
(tratta da un articolo dell’Espresso –
archivio diaristico nazionale)
Il bombardamento descritto da A.T. si riferisce
senza dubbio al fuoco di preparazione, praticato dalle artiglierie italiane dal
14 agosto al 24 agosto 1915, sui forti di Luserna, Busa di Verle e Vezzena, in
preparazione all’azione da svolgere nella notte del 24 agosto da parte della Brigata Ivrea contro Vezzena e
della Brigata Treviso contro Col Basson e Luserna. Nella battaglia di Col Basson perderà la vita il 26
agosto un altro fante eoliano, “Fonti
Giovanni”.-
Dal 24 maggio al 31 dicembre il 79° reggimento subirà
le seguenti perdite
Ufficiali
|
Truppa
|
||||
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
/
|
5
|
/
|
29
|
270
|
/
|
Approfondimenti:
L’albo d’Oro dei Caduti Italiani
nella Grande Guerra, raccoglie i nomi di tutti i caduti a causa del conflitto.
Esso, pur fornendo importati informazioni sui combattenti vittime del conflitto,
identifica però in modo approssimativo la zona dove avvenne il decesso,
stabilendo solo se lo stesso fu causato per ferite dovute a combattimento (non
identificando l’evento), malattia, prigionia o infortunio. Maggiori dati
possono essere forniti solo dallo stato di servizio del fante deceduto (la dove
sia possibile reperirlo) e dal mod. 147 (atto di morte) ad asso allegato, dove
una brevissima descrizione data dall’ufficiale, incaricato della tenuta dei
registri di morte del reggimento e sottoscritta da due testimoni, indica in
modo sintetico la località approssimativa, le cause ed il luogo originario
della sepoltura (avvenuta spesso sul campo o nei cimiteri militari o comunali
più prossimi alla zona del fronte).
Tutti questi dati vanno poi
incrociati con i diari di guerra dell’unità di appartenenza e con i vari
racconti storici disponibili (spesso,
memorie o testimonianze dirette).
Sul Monte Pasubio vennero fatti
prigionieri durante la Strafexpedition del 1916 gli irredentisti Trentini (ex
sudditi austriaci arruolati nell’esercito italiano) Cesare Battini, tenete
degli alpini (Battaglione Vicenza) e Fabio
Filzi sottotenente dello stesso reparto. Portati a Trento, vennero processati
dagli austriaci come traditori ed impiccati nel fossato del Castello del Buonconsiglio.
Invano Cesare Battisti chiese prendendo la parola davanti al giudice, di essere
condannato con indosso la divisa di soldato alla pena capitale per fucilazione.
La giuria di fantocci, che aveva presenziato il processo falsa sentenziò che i
due traditori dell’impero austroungarico (eroi per gli italiani) venissero
vestiti con abiti civili (in realtà stracci comprati per due soldi) e condannati
a morte per capestro.
Fabio Filzi e Cesare Battisti prigionieri
"Spettacolare" incidente nella notte a Lipari
"Spettacolare" incidente, intorno alle 2 di stanotte, in pieno centro a Lipari. Una Opel Agila, con alla guida un giovane liparese, è andata a finire contro il muro che delimita la villetta della famiglia del dottor Antonino Costa, ubicata sullo stradale Pianoconte.
Il mezzo è andato a finire, per cause in corso d'accertamento, sul muro, lato via Isa Conti.
Nessuno ha riportato danni. I giovani a bordo dell'auto, dove si sono aperti gli airbag, sono rimasti, infatti, illesi.
La stessa auto (vedi foto) ha riportato dei danni non eccezionali.
L'unico ad avere la "peggio" è stato il muro di recinzione.
Per il "botto", nel cuore della notte, ovvia apprensione tra gli abitanti della villetta, svegliatisi di soprassalto
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
Il mezzo è andato a finire, per cause in corso d'accertamento, sul muro, lato via Isa Conti.
Nessuno ha riportato danni. I giovani a bordo dell'auto, dove si sono aperti gli airbag, sono rimasti, infatti, illesi.
La stessa auto (vedi foto) ha riportato dei danni non eccezionali.
L'unico ad avere la "peggio" è stato il muro di recinzione.
Per il "botto", nel cuore della notte, ovvia apprensione tra gli abitanti della villetta, svegliatisi di soprassalto
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.
lunedì 17 agosto 2015
Disinfestazione di zanzare a Vulcano
Si comunica che, mercoledì 19 Agosto nei centri urbani di Vulcano a partire dalle ore 23:30 sarà effettuato il 3° intervento di disinfestazione da zanzare, si invita a non lasciare fuori biancheria, alimenti, giocattoli, ecc.e a non lasciare auto in sosta vietata per permettere il regolare svolgimento delle operazioni.
Vulcano 17/08/2015
LA CIRCOSCRIZIONE DI VULCANO.
Vulcano 17/08/2015
LA CIRCOSCRIZIONE DI VULCANO.
ANCI SICILIA. EMERGENZA FINANZIARIA NEGLI ENTI LOCALI, A RISCHIO L’”ESISTENZA IN VITA” DEI COMUNI SICILIANI
“L’emergenza finanziaria dei comuni si sta aggravando ogni giorno di più e molte amministrazioni, per mancanza di liquidità, non sono nelle condizioni di pagare gli stipendi ai dipendenti e di assicurare i servizi essenziali ai cittadini. I comuni siciliani rischiano il collasso a causa del mancato trasferimento delle risorse regionali e non saranno, quasi certamente, malgrado la proroga al 30 settembre, in grado di fare i bilanci di previsione a causa della totale mancanza di dati certi in merito ai criteri di riparto”, ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“Non possiamo non sottolineare con molta preoccupazione, malgrado il positivo incontro della scorsa settimana con l’Assessore Baccei, che i 390 comuni siciliani non hanno ancora ricevuto un euro nè del fondo ordinario né di quello capitale e che le prospettive non lasciano presagire novità positive. Ribadiamo da mesi nei nostri documenti e nelle nostre assemblee - continua Orlando – che lo “stato di calamità istituzionale” in cui si trova la Regione siciliana sta mettendo fortemente a rischio l’”esistenza in vita” dei nostri Comuni e che gli amministratori siciliani rischiano, tutti i giorni, la propria incolumità personale a causa delle ripercussioni sociali che questa gravissima situazione finanziaria crea”.
“Auspichiamo che le rassicurazioni di impegno ribadite dall'Assessore Autonomie locali Giovanni Pistorio e la disponibilità mostrata dall’Assessore Baccei nell’incontro di venerdì scorso si realizzino, prima possibile, in provvedimenti concreti in favore dei Comuni e soprattutto a tutela delle fasce più disagiate delle nostre comunità, come disabili, bambini e anziani, che, con il perdurare della disastrosa situazione finanziaria in atto, diventeranno, purtroppo, vittime di ulteriori e inevitabili tagli”.
“Non possiamo non sottolineare con molta preoccupazione, malgrado il positivo incontro della scorsa settimana con l’Assessore Baccei, che i 390 comuni siciliani non hanno ancora ricevuto un euro nè del fondo ordinario né di quello capitale e che le prospettive non lasciano presagire novità positive. Ribadiamo da mesi nei nostri documenti e nelle nostre assemblee - continua Orlando – che lo “stato di calamità istituzionale” in cui si trova la Regione siciliana sta mettendo fortemente a rischio l’”esistenza in vita” dei nostri Comuni e che gli amministratori siciliani rischiano, tutti i giorni, la propria incolumità personale a causa delle ripercussioni sociali che questa gravissima situazione finanziaria crea”.
“Auspichiamo che le rassicurazioni di impegno ribadite dall'Assessore Autonomie locali Giovanni Pistorio e la disponibilità mostrata dall’Assessore Baccei nell’incontro di venerdì scorso si realizzino, prima possibile, in provvedimenti concreti in favore dei Comuni e soprattutto a tutela delle fasce più disagiate delle nostre comunità, come disabili, bambini e anziani, che, con il perdurare della disastrosa situazione finanziaria in atto, diventeranno, purtroppo, vittime di ulteriori e inevitabili tagli”.
Biviano (PD) evidenzia totale divergenza tra l'attuale politica e i dirigenti messinesi dell'Asp ME 5 e sollecita autorevole intervento Presidente Crocetta
In merito alle recenti notizie di esclusione del punto nascita di Lipari nella bozza trasmessa alle organizzazioni sindacali e relativa al nuovo atto aziendale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina non posso che rilevare una totale divergenza tra l'attuale politica e i dirigenti messinesi dell'Asp ME 5. Sembrerebbe, quasi, che quanto stabilito a Palermo dai nostri politici venga totalmente ignorato dall'attuale Direttore Generale, Dott. Gaetano Sirna, per ragioni ancora sconosciute.
E' strano, infatti, che proprio l'atto aziendale vada in contrasto con la nuova rimodulazione della rete ospedaliera, decretata lo scorso Gennaio dall'Assessorato regionale alla salute e vagliata ancora prima dalla Commissione regionale , dove si prevedeva chiaramente il punto nascita per l'Ospedale di Lipari. Se aggiungiamo poi le recenti dichiarazione del Presidente Crocetta sembra di ritrovarci nel peggiore dei gironi danteschi.
L'atto aziendale, infatti, dovrebbe attuare quanto stabilito nel decreto di rimodulazione della rete ospedaliera e non delineare percorsi alternativi decisi dagli attuali vertici aziendali messinesi senza un chiaro ed esplicito motivo. La storiella dei fondi insufficienti è ormai vecchia e non più credibile.
Ritengo a questo punto essenziale un'autorevole intervento del Presidente Crocetta nel richiamare i Dirigenti dell'asp ME 5 ad attuare quanto deciso dalla politica e non forse da altri.
Caso contrario, abbiamo assistito all'ennesima novella siciliana in perfetto stile pirallendiano anche da parte del Presidente Crocetta piegato alle decisioni dei Dirigenti da lui stesso nominati ed evidentemente intoccabili.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
E' strano, infatti, che proprio l'atto aziendale vada in contrasto con la nuova rimodulazione della rete ospedaliera, decretata lo scorso Gennaio dall'Assessorato regionale alla salute e vagliata ancora prima dalla Commissione regionale , dove si prevedeva chiaramente il punto nascita per l'Ospedale di Lipari. Se aggiungiamo poi le recenti dichiarazione del Presidente Crocetta sembra di ritrovarci nel peggiore dei gironi danteschi.
L'atto aziendale, infatti, dovrebbe attuare quanto stabilito nel decreto di rimodulazione della rete ospedaliera e non delineare percorsi alternativi decisi dagli attuali vertici aziendali messinesi senza un chiaro ed esplicito motivo. La storiella dei fondi insufficienti è ormai vecchia e non più credibile.
Ritengo a questo punto essenziale un'autorevole intervento del Presidente Crocetta nel richiamare i Dirigenti dell'asp ME 5 ad attuare quanto deciso dalla politica e non forse da altri.
Caso contrario, abbiamo assistito all'ennesima novella siciliana in perfetto stile pirallendiano anche da parte del Presidente Crocetta piegato alle decisioni dei Dirigenti da lui stesso nominati ed evidentemente intoccabili.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
Guardia di finanza, soccorso a Stromboli
Intervento a Stromboli da parte della Guardia
di Finanza per soccorrere G.C.,52 anni, un turista napoletano che, dopo una
caduta, ha riportato una lussazione della spalla con sospetta frattura. Su
richiesta della guardia medica è intervenuto anche l’elisoccorso che lo ha
trasferito all’ospedale Papardo a Messina. Le Fiamme Gialle, grazie ad una
convenzione con la giunta Giorgianni, nel periodo estivo, hanno aperto
sull’isola un distaccamento guidato dal comandante Mario Persi che si avvale
della presenza di altri due finanzieri
Guardia Costiera del Circondario Marittimo di Milazzo. Intensa attività
Nel’ambito dell’Operazione Mare Sicuro 2015, questa settimana gli uomini della Guardia Costiera del Circondario Marittimo di Milazzo, sono stati impegnati in un’intensa attività operativa lungo i litorali di propria competenza con autopattuglie e con mezzi navali.
La Guardia Costiera di Milazzo durante la settimana del Ferragosto ha infatti profuso il massimo impegno di uomini e mezzi al fine di garantire il regolare svolgimento della balneazione, delle attività ludico ricreative che si svolgono in mare e del diporto nautico.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del rispetto dei divieti di navigazione e di ancoraggio presso la Riserva naturale orientata denominata “Laghetti di Marinello”.
Numerose sono state anche le verifiche presso gli stabilimenti balneari per verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nella vigente ordinanza di sicurezza balneare, con particolare riferimento alla presenza di un idoneo servizio di assistenza ai bagnanti ed alla presenza di tutti gli apprestamenti di sicurezza. Analoga attività è stata espletatata anche presso le spiagge libere.
Inoltre in questi giorni la presenza di perturbazioni che hanno comportato in alcuni casi un repentitino cambiamento delle condizioni meteo marine ha determinato numerose situazioni di allarme di diportisti che segnalavano difficoltà in mare, ed anche in queste circostanze è stato fondamentale la costante presenza di unità navali e mezzi nautici della Guardia Costiera per scongiurare il verificarsi di situazioni di emergenza.
Durante il periodo di ferragosto sono state, altresì, incrementate le attività di controllo e vigilanza presso i sorgitori di competenza alle unità che effettuano il trasporto di passeggeri da e per l’arcipelago eoliano, avendo cura di accertare il regolare svolgimento delle operazioni in banchina, la composizione degli equipaggi delle medesime unità, il possesso dei necessari titoli professionali, la presenza delle dotazioni di sicurezza e dei mezzi di salvataggio.
Dall’inizio dell’operazione della Guardia costiera denominata “Mare sicuro 2015” ad oggi sono stati accertati n. 63 illeciti amministrativi di cui 30 per violazione dell’ordinanza balneare, 4 per violazioni attinenti il codice della navigazione, 18 per violazioni della disciplina della pesca e del diporto ed 11 per altra materia.
L’attività proseguirà intensamente anche nei prossimi giorni a tutela della sicurezza della balneazione, sicurezza della navigazione del diporto nonché dell’ambiente marino costiero, rammentando che il Numero Blu 1530 d’emergenza in mare è un servizio gratuito attivo 24 ore su 24 ed utilizzabile da rete fissa o mobile, la cui comunicazione è ricevuta dall’Autorità Marittima presente sul territorio.
Si rammenta, infine, che accedendo al sito www.guardiacostiera.gov.it/milazzo è possibile consultare la sezione ordinanze in vigore presso il Circondario Marittimo di Milazzo, ricordando in ultimo che le prescrizioni inerenti l’uso del pubblico demanio marittimo sono contenute nel D.D.G. n°476/2007 del 01/06/2007 emesso della Regione Siciliana Assessorato Territorio ed Ambiente.
La Guardia Costiera di Milazzo durante la settimana del Ferragosto ha infatti profuso il massimo impegno di uomini e mezzi al fine di garantire il regolare svolgimento della balneazione, delle attività ludico ricreative che si svolgono in mare e del diporto nautico.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del rispetto dei divieti di navigazione e di ancoraggio presso la Riserva naturale orientata denominata “Laghetti di Marinello”.
Numerose sono state anche le verifiche presso gli stabilimenti balneari per verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nella vigente ordinanza di sicurezza balneare, con particolare riferimento alla presenza di un idoneo servizio di assistenza ai bagnanti ed alla presenza di tutti gli apprestamenti di sicurezza. Analoga attività è stata espletatata anche presso le spiagge libere.
Inoltre in questi giorni la presenza di perturbazioni che hanno comportato in alcuni casi un repentitino cambiamento delle condizioni meteo marine ha determinato numerose situazioni di allarme di diportisti che segnalavano difficoltà in mare, ed anche in queste circostanze è stato fondamentale la costante presenza di unità navali e mezzi nautici della Guardia Costiera per scongiurare il verificarsi di situazioni di emergenza.
Durante il periodo di ferragosto sono state, altresì, incrementate le attività di controllo e vigilanza presso i sorgitori di competenza alle unità che effettuano il trasporto di passeggeri da e per l’arcipelago eoliano, avendo cura di accertare il regolare svolgimento delle operazioni in banchina, la composizione degli equipaggi delle medesime unità, il possesso dei necessari titoli professionali, la presenza delle dotazioni di sicurezza e dei mezzi di salvataggio.
Dall’inizio dell’operazione della Guardia costiera denominata “Mare sicuro 2015” ad oggi sono stati accertati n. 63 illeciti amministrativi di cui 30 per violazione dell’ordinanza balneare, 4 per violazioni attinenti il codice della navigazione, 18 per violazioni della disciplina della pesca e del diporto ed 11 per altra materia.
L’attività proseguirà intensamente anche nei prossimi giorni a tutela della sicurezza della balneazione, sicurezza della navigazione del diporto nonché dell’ambiente marino costiero, rammentando che il Numero Blu 1530 d’emergenza in mare è un servizio gratuito attivo 24 ore su 24 ed utilizzabile da rete fissa o mobile, la cui comunicazione è ricevuta dall’Autorità Marittima presente sul territorio.
Si rammenta, infine, che accedendo al sito www.guardiacostiera.gov.it/milazzo è possibile consultare la sezione ordinanze in vigore presso il Circondario Marittimo di Milazzo, ricordando in ultimo che le prescrizioni inerenti l’uso del pubblico demanio marittimo sono contenute nel D.D.G. n°476/2007 del 01/06/2007 emesso della Regione Siciliana Assessorato Territorio ed Ambiente.
Art.1 su Sanità: "Fiduciosi in presidente Crocetta, ma vigileremo nell'interesse degli isolani".
Confidiamo sulla nota sensibilita' del DG dell'ASP di Messina Dott. Gaetano Sirna affinchè, pur dovendo ottemperare alle linee guida nazionali e regionali siamo certi che avra' cura di soddisfare gli interessi legittimi della comunità eoliana e delle istituzioni che nella stessa operano, tenuto conto, tra l'altro, delle indicazioni che giungono dal Presidente della Regione Rosario Crocetta che è più volte intervenuto con il ministro Lorenzin per le problematiche delle isole minori, dichiarando che: il punto nascita non si tocca, anzi va potenziato assicurando la massima sicurezza.
Siamo certi che il Presidente,in vacanza ancora una volta alle Eolie,abbia già colto il grido d'allarme degli addetti ai lavori e della gente rispetto ad una ipotetica nuova organizzazione dei servizi sanitari all'ospedale di Lipari e nelle prossime ore sentirà il primo cittadino per rimarcare ancora una volta a lui ed agli addetti ai lavori la volontà di rendere tale struttura una eccellenza in ostetricia e ginecologia azzerando il cattivo costume delle facili raccomandazioni di medici in carriera in passaggio obbligato alle Eolie.
Noi di Art.1 vigileremo nell'interesse degli isolani affinché ognuno possa avere il diritto di scegliere di essere eoliano. Nessuno può arrogarsi il diritto di decidere le origini dei nostri figli.
Art.1
Stanchi delle solite passerelle
19° di sacerdozio per Don Giuseppe Mirabito
In questo giorno, dal profondo del cuore, elevo al Padre la lode e la riconoscenza per il dono del Sacerdozio cattolico.
19 anni fa, il 17 agosto 1996, venivo consacrato Sacerdote di tutti e per sempre.
È sempre presente quel Giorno nel mio cuore e nella mia mente. Chiedo a tutti la carità della preghiera perché, sempre più e sempre meglio, possa corrispondere al dono della Chiamata
La frase riportata sopra è stata pubblicata quest'oggi da Don Giuseppe nella sua pagina fb.
A Don Giuseppe gli auguri di Eolienews
19 anni fa, il 17 agosto 1996, venivo consacrato Sacerdote di tutti e per sempre.
È sempre presente quel Giorno nel mio cuore e nella mia mente. Chiedo a tutti la carità della preghiera perché, sempre più e sempre meglio, possa corrispondere al dono della Chiamata
La frase riportata sopra è stata pubblicata quest'oggi da Don Giuseppe nella sua pagina fb.
A Don Giuseppe gli auguri di Eolienews
Dal 20 al 23 Agosto, Stromboli ‘erutta’ soul-house Dj e musicisti per lo Strombest
Stromboli isola della black music. Dopo il successo di ‘Turntables On The Volcano’ nell’agosto del 2014 con il dj e producer newyorkese Nickodemus, Afrobit Sicily ha pensato di proporre un’operazione ad hoc per le Eolie con lo Strombest Soul Festival in programma dal 20 al 23 agosto.
Si tratta di una line-up significativa per qualità e originalità, auto prodotta dalla location Megà con direzione e concept artistico creato dal progetto siciliano Afrobit che già vanta significative collaborazioni con Nickodemus fondatore dello storico party newyorkese Turntables On The Hudson, il patron di Juno Nik Weston, il dj e discografico inglese Dom Servini fondatore del “Southern Soul Festival Montenegro” giunto alla terza edizione e citato dal Guardian, come uno dei festival tra i più interessanti della scena.
L’obiettivo, è quello di mantenere il festival pensando già, con le opportune visioni, all’edizione per l’anno prossimo proprio nella suggestiva e inimitabile cornice stromboliana, con un tappeto musicale di Funk, Soul, Afrobeat, Nu Tropical, NuJazz, Brazilian vibes, House, Underground Disco, Raregroove remixed e non.
Il festival si propone di far godere all’incoming turistico le dovute vacanze tra il mare e i luoghi preziosi dell’isola di Stromboli e del comprensorio eoliano con i dovuti tempi estivi: proponendo così due “nitefloor” notturne (venerdì 21 e sabato 22) per gli special guest live set e dj set e quattro “Aperomboli” con consolle e musica liva in zona aperitivo spalmate in più location dell’isola a ingresso libero. Il mare giorno, la musica di sera.
Le Nitefloor avranno luogo al Megà di Stromboli il venerdì 21 e il sabato 22. Venerdì 21 è previsto il live dei Mo’ Horizons (Ger) ft. Banana Sound System (Denise M’Baye + Nené Vasquez) + Massimiliano Troiani (soul cookin’ Radio M2O).
Sabato 22 dj set special guset The Reflex , Scan_dura (Afrobit) e The Rebel (Dj Choise, Roma). Gli Aperomboli avranno luogo tutti e quattro giorni dal 20 al 23 agosto al Tartana, al BluNotte e in spiaggia Megà con Massimiliano Troiani, Scan_dura, The Rebel, Oumy Afrodrummin’ (Senegal).
L’ultimo Aperomboli di domenica 23 – un “closing party” in spiaggia – con il percussionistamito Tony Cercola (Pino Daniele, Napoli Centrale), Alberto Anguzza (prima tromba degli Ottoni Animati) e i tutti i dj del festival.
Si tratta di una line-up significativa per qualità e originalità, auto prodotta dalla location Megà con direzione e concept artistico creato dal progetto siciliano Afrobit che già vanta significative collaborazioni con Nickodemus fondatore dello storico party newyorkese Turntables On The Hudson, il patron di Juno Nik Weston, il dj e discografico inglese Dom Servini fondatore del “Southern Soul Festival Montenegro” giunto alla terza edizione e citato dal Guardian, come uno dei festival tra i più interessanti della scena.
L’obiettivo, è quello di mantenere il festival pensando già, con le opportune visioni, all’edizione per l’anno prossimo proprio nella suggestiva e inimitabile cornice stromboliana, con un tappeto musicale di Funk, Soul, Afrobeat, Nu Tropical, NuJazz, Brazilian vibes, House, Underground Disco, Raregroove remixed e non.
Il festival si propone di far godere all’incoming turistico le dovute vacanze tra il mare e i luoghi preziosi dell’isola di Stromboli e del comprensorio eoliano con i dovuti tempi estivi: proponendo così due “nitefloor” notturne (venerdì 21 e sabato 22) per gli special guest live set e dj set e quattro “Aperomboli” con consolle e musica liva in zona aperitivo spalmate in più location dell’isola a ingresso libero. Il mare giorno, la musica di sera.
Le Nitefloor avranno luogo al Megà di Stromboli il venerdì 21 e il sabato 22. Venerdì 21 è previsto il live dei Mo’ Horizons (Ger) ft. Banana Sound System (Denise M’Baye + Nené Vasquez) + Massimiliano Troiani (soul cookin’ Radio M2O).
Sabato 22 dj set special guset The Reflex , Scan_dura (Afrobit) e The Rebel (Dj Choise, Roma). Gli Aperomboli avranno luogo tutti e quattro giorni dal 20 al 23 agosto al Tartana, al BluNotte e in spiaggia Megà con Massimiliano Troiani, Scan_dura, The Rebel, Oumy Afrodrummin’ (Senegal).
L’ultimo Aperomboli di domenica 23 – un “closing party” in spiaggia – con il percussionistamito Tony Cercola (Pino Daniele, Napoli Centrale), Alberto Anguzza (prima tromba degli Ottoni Animati) e i tutti i dj del festival.
Altro che riapertura del "Punto Nascite". Lipari perde ostetricia e ginecologia. La "reazione" di Merlino (PD)
Altro che riapertura del "Punto Nascite".. Lipari perde ostetricia e ginecologia. Questo è quanto previsto nell'atto aziendale (al momento solo una bozza) dell'ASP Messina per i prossimi anni.
L' atto aziendale, presentato dal direttore generale Gaetano Sirna, che "certifica" la nuova organizzazione dei servizi e la pianta organica, non prevede, infatti, per Lipari l'area materno-infantile. Previsti il posto di dirigente medico anestesista e l’attivazione degli otto posti letto per la lungodegenza. Forse resterà il Punto di Pronto intervento pediatrico.
La bozza sarà sottoposta giorno 19 al confronto con i sindacati ma, nonostante l'ennesima promessa di Crocetta, il Punto Nascite sembra essere destinato a restare un sogno (a Pantelleria è stato riaperto), anzi si perdono altre importanti conquiste della collettività eoliana.
La prima " reazione politica" arriva da Saverio Merlino (Segretario del PD Lipari-Isole Eolie) che ha scritto AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA, On Rosario Crocetta, ALL’ASSESSORE REGIONALE della SALUTE, On.le Baldassare Gucciardi, AL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA, On.le Giovanni Ardizzone, AL PRESIDENTE DELLA VI COMMISSIONE – Servizi Sociali e SanitariASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA, On Giuseppe Digiacomo, AL DIRETTORE GENERALE DELL’ASP DI MESSINA, Dott. Gaetano Sirna e al SINDACO di LIPARI, Marco Giorgianni.
Questa la sua nota:
La proposta di atto aziendale e di pianta organica esitati dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina e trasmessi il 13 agosto scorso all'attenzione delle organizzazioni sindacali per la conseguente valutazione, pur in aderenza alla rimodulazione della rete ospedaliera, inspiegabilmente non tiene conto dell’esigenza di dover garantire, in un ambiente così particolare come quello in cui insiste lo stabilimento ospedaliero di Lipari, adeguata assistenza pediatrica e ostetrico-ginecologica.
Pur consapevoli che l’organizzazione di un’area materno infantile (puero pediatrica) prevederebbe requisiti strutturali, di dotazione organica e di accreditamento, la cui attuazione è tuttora al vaglio di tavoli di concertazione regionale e ministeriale, tuttavia non si può negare a questo territorio e a questo presidio ospedaliero, la necessità di garantire una sia pur essenziale assistenza ostetrico-ginecologica e pediatrica.
Ciò, in attesa di indispensabili evoluzioni della problematica, può essere realizzato attraverso l'assegnazione di altro personale dedicato medico e paramedico, all'interno delle aree di degenza chirurgica e medica. Personale ostetrico ginecologico nell'area chirurgica, e pediatrico nell'area medica.
Non crediamo che l’ulteriore assegnazione di alcuni medici e di alcuni paramedici squilibri il bilancio regionale, specie in un presidio ospedaliero come quello di Lipari, in cui il personale assegnato è inferiore a quello richiesto per garantire una normale turnazione, anche nelle aree di degenza già esistenti.
Si fa appello alla dirigenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale, alle Organizzazioni Sindacali, alla Conferenza dei Sindaci, alle Forze di Governo e ai Gruppi parlamentari presenti all'ARS, perché, ciascuno per la parte di competenza, voglia garantire assistenza, almeno quella essenziale prevista dalla legge al territorio e al presidio ospedaliero di Lipari, in aderenza all'art. 32 della Costituzione repubblicana che sancisce il diritto alla salute e, a garanzia della necessità, assicurare livelli essenziali di assistenza in un territorio così particolare, in cui a causa di avverse condizioni meteo marine o improvvise interruzioni di servizi per guasti, malfunzionamenti o eventi imprevedibili improvvisi, come potrebbero verificarsi nel periodo estivo quando, come in questi giorni, le presenze superano di 4 e anche 5 volte il numero dei residenti, qualsiasi evento anche banale può improvvisamente divenire drammatico e dalle conseguenze inimmaginabili.
E' un problema prima etico, poi sociale e solo in ultimo politico.
Fiducioso nella sensibilità dei destinatari della presente, che sicuramente si adopereranno nell’interesse di questa comunità eoliana, si attende positiva risposta.
Saverio Merlino (Segretario Partito Democratico Lipari-Eolie)
L' atto aziendale, presentato dal direttore generale Gaetano Sirna, che "certifica" la nuova organizzazione dei servizi e la pianta organica, non prevede, infatti, per Lipari l'area materno-infantile. Previsti il posto di dirigente medico anestesista e l’attivazione degli otto posti letto per la lungodegenza. Forse resterà il Punto di Pronto intervento pediatrico.
La bozza sarà sottoposta giorno 19 al confronto con i sindacati ma, nonostante l'ennesima promessa di Crocetta, il Punto Nascite sembra essere destinato a restare un sogno (a Pantelleria è stato riaperto), anzi si perdono altre importanti conquiste della collettività eoliana.
La prima " reazione politica" arriva da Saverio Merlino (Segretario del PD Lipari-Isole Eolie) che ha scritto AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA, On Rosario Crocetta, ALL’ASSESSORE REGIONALE della SALUTE, On.le Baldassare Gucciardi, AL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA, On.le Giovanni Ardizzone, AL PRESIDENTE DELLA VI COMMISSIONE – Servizi Sociali e SanitariASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA, On Giuseppe Digiacomo, AL DIRETTORE GENERALE DELL’ASP DI MESSINA, Dott. Gaetano Sirna e al SINDACO di LIPARI, Marco Giorgianni.
Questa la sua nota:
La proposta di atto aziendale e di pianta organica esitati dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina e trasmessi il 13 agosto scorso all'attenzione delle organizzazioni sindacali per la conseguente valutazione, pur in aderenza alla rimodulazione della rete ospedaliera, inspiegabilmente non tiene conto dell’esigenza di dover garantire, in un ambiente così particolare come quello in cui insiste lo stabilimento ospedaliero di Lipari, adeguata assistenza pediatrica e ostetrico-ginecologica.
Pur consapevoli che l’organizzazione di un’area materno infantile (puero pediatrica) prevederebbe requisiti strutturali, di dotazione organica e di accreditamento, la cui attuazione è tuttora al vaglio di tavoli di concertazione regionale e ministeriale, tuttavia non si può negare a questo territorio e a questo presidio ospedaliero, la necessità di garantire una sia pur essenziale assistenza ostetrico-ginecologica e pediatrica.
Ciò, in attesa di indispensabili evoluzioni della problematica, può essere realizzato attraverso l'assegnazione di altro personale dedicato medico e paramedico, all'interno delle aree di degenza chirurgica e medica. Personale ostetrico ginecologico nell'area chirurgica, e pediatrico nell'area medica.
Non crediamo che l’ulteriore assegnazione di alcuni medici e di alcuni paramedici squilibri il bilancio regionale, specie in un presidio ospedaliero come quello di Lipari, in cui il personale assegnato è inferiore a quello richiesto per garantire una normale turnazione, anche nelle aree di degenza già esistenti.
Si fa appello alla dirigenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale, alle Organizzazioni Sindacali, alla Conferenza dei Sindaci, alle Forze di Governo e ai Gruppi parlamentari presenti all'ARS, perché, ciascuno per la parte di competenza, voglia garantire assistenza, almeno quella essenziale prevista dalla legge al territorio e al presidio ospedaliero di Lipari, in aderenza all'art. 32 della Costituzione repubblicana che sancisce il diritto alla salute e, a garanzia della necessità, assicurare livelli essenziali di assistenza in un territorio così particolare, in cui a causa di avverse condizioni meteo marine o improvvise interruzioni di servizi per guasti, malfunzionamenti o eventi imprevedibili improvvisi, come potrebbero verificarsi nel periodo estivo quando, come in questi giorni, le presenze superano di 4 e anche 5 volte il numero dei residenti, qualsiasi evento anche banale può improvvisamente divenire drammatico e dalle conseguenze inimmaginabili.
E' un problema prima etico, poi sociale e solo in ultimo politico.
Fiducioso nella sensibilità dei destinatari della presente, che sicuramente si adopereranno nell’interesse di questa comunità eoliana, si attende positiva risposta.
Saverio Merlino (Segretario Partito Democratico Lipari-Eolie)
domenica 16 agosto 2015
Si rompe finestrino su aliscafo Eolie-Messina. Nessun ferito. Tempestivo e professionale intervento del personale di bordo. Disposto trasferimento in autobus dei passeggeri
La rottura di un finestrino di prua sull'aliscafo Mirella Morace, in viaggio dalle Eolie verso Messina, con 200 passeggeri a bordo e 400 valige, ha creato qualche minuto di apprensione tra gli utenti. Non si sono, comunque, registrati feriti.
L'apprensione è immediatamente rientrata per il tempestivo e professionale intervento dell'equipaggio che ha rassicurato i passeggeri e posto in essere i primi interventi sull'area interessata.
Contestualmente la società, attraverso il dirigente Nunzio Formica, ha disposto che l'aliscafo, considerato anche che le condizioni meteo che stanno peggiorando, puntasse su Milazzo dove è arrivato in questo momento.
Qui i passeggeri troveranno 4 autobus che li trasferiranno a Messina
Piromani in azione a Quattropani
Piromani ancora in azione a Lipari. Dopo aver preso di mira ieri sera il Monterosa il loro "raggio d'azione" si è spostato oggi a Quatropani e nelle aree limitrofe alla provinciale che da Acquacalda raggiunge la frazione più alta di Lipari Almeno tre i punti-fuoco. Al lavoro le squadre dei vigili del fuoco, della Forestale e un vigile del fuoco fuori servizio.
Il vento non aiuta l'opera degli intervenuti.
Nella zona sono intervenuti anche due canadair dei vigili del fuoco che hanno effettuato tutta una serie di lanci di acqua salmastra.
Nella zona sono intervenuti anche due canadair dei vigili del fuoco che hanno effettuato tutta una serie di lanci di acqua salmastra.
Processione dell'Assunta a Serra. Il video di Giuseppe Cincotta
Vi proponiamo il video di Giuseppe Cincotta di alcuni momenti della Processione dell'Assunta, tenutasi ieri nella frazione liparese di Serra.
Parapiglia al porto di Lipari. Dura nota di Art.1
Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Anche oggi parapiglia al porto tra villeggianti in partenza perché nessuno,amministrazione e consiglio responsabile,intende provvedere a regolamentare in maniera seria l'imbarco dei turisti così come si fa nelle località turistiche che si rispettano.
Non è tollerabile l'insolenza di questa amministrazione e non può più passare inosservato il silenzio di un consiglio comunale inerme anche di fronte alle più evidenti carenze palesemente manifestate da una giunta che andrebbe totalmente sostituita.
Speriamo che il sindaco comprenda che il rilancio di un territorio non passa dal l'appartenenza ad una sigla piuttosto che ad un'altra ma attraverso la professionalità,la capacità e la competenza e provveda a mettere da parte quel pallottoliere che negli ultimi tempi gli è servito per fare quadrare i numeri in consiglio comunale.
Azzeri la giunta e se non riesce a reperire quelle personalità necessarie a rilanciare in nostro territorio,rimetta il suo mandato.
Art.1
Processione dell'Assunta ieri a Serra (Lipari)
Eoliani che non ci sono più (Riproposizione video fotografico VIII° parte) durata 4 minuti e 3 secondi
In attesa di realizzare e proporvi la X° puntata di "Eoliani che non ci sono più..." accogliendo la richiesta di alcuni lettori vi stiamo proponendo, ogni giorno, a partire da domenica, le puntate sin qui realizzate..
Quella che vi proponiamo oggi è l'ottava puntata
Quella che vi proponiamo oggi è l'ottava puntata
"Gelato ap-pagato" iniziativa del Comitato Provinciale Croce Rossa di Messina su tutto il territorio provinciale
La Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Messina in coincidenza del periodo estivo, dal 15/8/2015 al 15/9/2015 ,da vita all'attività “ Un gelato ap-pagato” , in collaborazione con i bar/pasticcerie/gelaterie aderenti del territorio Provinciale.
L'Institute of Psychiatry di Londra ha dimostrato che mangiare il gelato dà al cervello lo stesso piacere di quando si ascolta la propria musica preferita, e che ogni gusto crea un effetto specifico come il cioccolato che aiuta a recuperare il buon umore o l'amarena il pistacchio e i gusti esotici che favoriscono il relax, o il caffè e il tiramisù che ricaricano di energie, per non pensare all’effetto consolatorio della panna.
Mangiare un gelato influisce sull’umore in maniere positiva, crea piacere sia ai grandi che lo gustano come gratificazione e appagazione dei loro sforzi quotidiani sia ai i teenager che lo gustano come rimedio per le pene d’amore e sia per più piccini una piccola coccola di spensieratezza.
Ma oggi la crisi economica che non dà scampo a molte famiglie, che fa vivere un momento molto difficile e delicato , non permette a molti di riuscire ad soddisfare il desiderio all’irrinunciabile peccato di gola estivo del buon gelato ai più piccoli
L’idea consentirà a bambini di famiglie con difficoltà economica di poter gustare un gelato gentilmente pagato da un anonimo donatore
A Lipari aderiscono: Bar gelateria Subba; Bar avantgarde; Bar Il gabbiano; Eden Bar; Bar Alta marea; Bar La terrazza sul mare; Bar Papisca; Piccolo bar; Tano bar
L'Institute of Psychiatry di Londra ha dimostrato che mangiare il gelato dà al cervello lo stesso piacere di quando si ascolta la propria musica preferita, e che ogni gusto crea un effetto specifico come il cioccolato che aiuta a recuperare il buon umore o l'amarena il pistacchio e i gusti esotici che favoriscono il relax, o il caffè e il tiramisù che ricaricano di energie, per non pensare all’effetto consolatorio della panna.
Mangiare un gelato influisce sull’umore in maniere positiva, crea piacere sia ai grandi che lo gustano come gratificazione e appagazione dei loro sforzi quotidiani sia ai i teenager che lo gustano come rimedio per le pene d’amore e sia per più piccini una piccola coccola di spensieratezza.
Ma oggi la crisi economica che non dà scampo a molte famiglie, che fa vivere un momento molto difficile e delicato , non permette a molti di riuscire ad soddisfare il desiderio all’irrinunciabile peccato di gola estivo del buon gelato ai più piccoli
L’idea consentirà a bambini di famiglie con difficoltà economica di poter gustare un gelato gentilmente pagato da un anonimo donatore
A Lipari aderiscono: Bar gelateria Subba; Bar avantgarde; Bar Il gabbiano; Eden Bar; Bar Alta marea; Bar La terrazza sul mare; Bar Papisca; Piccolo bar; Tano bar
Previsioni meteomarine Eolie per oggi (a cura di Giuseppe La Cava) Aria più fredda, possibili rovesci e moto ondoso in aumento.
Atteso nella tarda mattinata di oggi Domenica 16 Agosto il passaggio di un sistema frontale nel basso Tirreno, seguito da aria di fredda in quota.
I fenomeni piu' intensi si manifesteranno nel pomeriggio , con isolati rovesci o locali temporali specie nella costa tirrenica.
Si prevede l'arrivo di una sostenuta ventilazione da O-NO che comporterà aumento del moto ondoso con onde alte al largo oltre i 1, 5 m capaci di generare risacca sulle coste esposte
Poverini! Vuoi vedere che a Ferragosto li abbiamo lasciati...senza mutande
Al di la dell'ironia del titolo.. i fatti. ...a dimostrazione dell'alto livello dei presenti a Lipari. Ovviamente senza generalizzare.
Le mutande, nella foto, sono state "abbandonate" sul marciapiede limitrofo ad una attività commerciale di Canneto, sulla Marina Garibaldi.
Probabilmente sono il "residuo" di una "festicciola" in spiaggia che si è tenuta ieri sera.
Mutande "abbandonate" anche a Lipari centro.
Le hanno trovate stamane all'apertura i dipendenti della stazione di servizio Agip
Senza parole!
Le mutande, nella foto, sono state "abbandonate" sul marciapiede limitrofo ad una attività commerciale di Canneto, sulla Marina Garibaldi.
Probabilmente sono il "residuo" di una "festicciola" in spiaggia che si è tenuta ieri sera.
Mutande "abbandonate" anche a Lipari centro.
Le hanno trovate stamane all'apertura i dipendenti della stazione di servizio Agip
Senza parole!
Spento nella notte l'incendio a Monterosa. Memori del passato siamo convinti che ci riproveranno
Spento nella notte l'incendio a Monterosa. Danni alla vegetazione, anche se contenuti.
Si tratta dell'ennesimo "attentato" (nel tempo) ad uno dei polmoni verdi dell'isola. Un "attentato" che si ripete con una ciclica frequenza e con i piromani che riescono a farla puntualmente franca.
Considerando, purtroppo, i precedenti c'è da aspettarsi un nuovo attacco. Così come è avvenuto puntualmente nel passato; ogni qualvolta i primi tentativi sono stati "respinti".
Auspichiamo, per questo, maggiori controlli
Strade come piste....per i mezzi a due ruote. Che viaggiano, tra l'altro, al buio
In questi giorni, più che mai, ci viene evidenziato, da più parti, la problematica inerente il transito più che indisciplinato di diversi scoteristi e motociclisti, eoliani e non.
Oltre ai pericolosissimi zig-zag tra le auto, scoteristi e motociclisti, in genere, si lanciano in frenetiche corse. Una delle "piste" preferite è il lungomare di Canneto, in particolare nelle ore notturne, ma se il traffico lo consente anche nel resto della giornata.
Più di una volta si è rischiato l'incidente, di travolgere qualche pedone...bambini in particolare.
Questi mezzi, tra l'altro - come ci viene segnalato - in barba al codice della strada, viaggiano spesso a fari spenti! Questo, come si comprenderà, acuisce il rischio.
Nell'invitare gli utenti dei mezzi a due ruote a "darsi una regolata" (ovviamente vale per gli indisciplinati), auspichiamo maggiori controlli, a tutela della pubblica incolumità!
Oltre ai pericolosissimi zig-zag tra le auto, scoteristi e motociclisti, in genere, si lanciano in frenetiche corse. Una delle "piste" preferite è il lungomare di Canneto, in particolare nelle ore notturne, ma se il traffico lo consente anche nel resto della giornata.
Più di una volta si è rischiato l'incidente, di travolgere qualche pedone...bambini in particolare.
Questi mezzi, tra l'altro - come ci viene segnalato - in barba al codice della strada, viaggiano spesso a fari spenti! Questo, come si comprenderà, acuisce il rischio.
Nell'invitare gli utenti dei mezzi a due ruote a "darsi una regolata" (ovviamente vale per gli indisciplinati), auspichiamo maggiori controlli, a tutela della pubblica incolumità!
sabato 15 agosto 2015
Il pauroso incendio a Monte Rosa nelle foto di Antonio Iacullo
In questo momento le fiamme, almeno a vederle dal porto di Sottomonastero, sembrano essersi attenuate.
Sul posto ci sono i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari, giunti dal mare con le motovedette delle forze dell'ordine.
Motovedette che, dal mare, con i fari in dotazione, illuminano il tratto della montagna interessato dall'incendio, onde favorire l'intervento dei pompieri in una zona alquanto difficile. La speranza è che si riesca a fermare le fiamme per non pagare, per l'ennesima volta, un caro prezzo a livello di ambiente mandato in fumo dai piromani
Sul posto ci sono i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari, giunti dal mare con le motovedette delle forze dell'ordine.
Motovedette che, dal mare, con i fari in dotazione, illuminano il tratto della montagna interessato dall'incendio, onde favorire l'intervento dei pompieri in una zona alquanto difficile. La speranza è che si riesca a fermare le fiamme per non pagare, per l'ennesima volta, un caro prezzo a livello di ambiente mandato in fumo dai piromani
Un incendio rischia di incenerire Monte Rosa a Lipari. Le fiamme sono partite da "i' casi i' fora"
Un incendio, che potrebbe diventare di notevoli proporzioni, si è sviluppato nei pressi di "i' casi i'fora" (MONTE ROSA). La zona è alquanto impervia e il rischio è che le fiamme raggiungano la Croce e, quindi, il versante di Canneto.
Da quanto apprendiamo sono già usciti i vigili del fuoco.
Nella foto di Gaetano Marchese le fiamme viste dal mare
Nelle foto di Walter Pozzolini l'incendio visto da Marina Corta.
In basso due foto "aggiornamento":
delle 21.56 inviataci da A.S.
delle 22.05 inviateci da Giuseppe La Cava
Un bel tramonto visto da Quattropani per far calare il sipario sul Ferragosto (Foto Angela Monteleone)
La foto di un bel tramonto, visto da Quattropani e immortalato da Angela Monteleone, per fare scendere il sipario sul Ferragosto 2015 alle Eolie
Messina. Morte di Ilaria Buemi. C'è l'identikit del pusher. Si chiamarebbe Antonio
Antonio, 25 anni. Sulle indicazioni di una delle tre sedicenni indagate stanno lavorando gli inquirenti. Le ha fornite in questura l’altra sera la giovane Lorenza, coetanea di Ilaria, una delle due persone che domenica sera hanno procacciato la droga.
Negli uffici di via Placida la ragazzina però, non ha riconosciuto alcuno dei soggetti che i poliziotti le hanno mostrato al di la di un vetro oscurato.
Ha detto di aver ricevuto la sostanza da un ragazzo dai capelli rasta e sporchi, che in quel momento indossava una maglietta gialla e strappata.
In presenza degli avvocati che l’hanno accompagnata in questura ha aggiunto di aver avuto solo il compito di procacciarla quella sostanza, a Villafranca, ma di non essere mai arrivata in città quella sera maledetta.
Piuttosto a Messina la droga l’avrebbe portata la 18enne Giada, consegnandola ad Ilaria nelle adiacenze del distributore di viale della Libertà all’altezza dell’ex ospedale Margherita.
Ed è qui che la vittima sarebbe giunta in auto con un 18enne, uno di quelli che si trovavano con la ragazzina fino al momento del suo decesso avvenuto intorno all’una , poco distante da lì, sulla spiaggia del Ringo, quasi all’altezza con la via Brasile. Ma qui, Ilaria sarebbe arrivata dopo un passaggio in centro, nei pressi del Duomo, dove, con il 18enne, si è incontrata con Giada, anch’essa 18enne e altre due coetanee.
Qui, probabilmente tutti assumono la dose di mdma, ma quella che viene sciolta in una birra bevuta da Ilaria risulta fatale. La ragazzina accusa subito un malore e chiede ad alcuni del gruppo di accompagnarla in una zona più appartata. Il 18enne e una sedicenne la portano appunto sulla spiaggia dove Ilaria passeggia per qualche istante mentre le sue condizioni peggiorano fino a stramazzare sulla sabbia. I suoi compagni di avventura capiscono la gravità delle situazione e con l’aiuto di un passante chiamano il 118. I sanitari giunti sul posto non possono far altro che constatare il decesso di Ilaria. Arrivano quindi le volanti ed è a questo punto che i due che erano con lei si dileguano per paura.
Le ultime ore di questa vicenda sono state quindi ricostruite, manca però la tessera più importante per completare un puzzle che gli inquirenti stanno costruendo ormai da 5 giorni.
Chi era il 25enne, da dove veniva e soprattutto, quanta altra sostanza del genere è stata messa in commercio a Messina e in altri centri?
Sono questi gli obiettivi seguiti, e non è esclusa la soluzione del caso da un momento all’altro.
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