Riceviamo da Anna Miracula e pubblichiamo:
Le notizie sui problemi dovuti alla mobilità e alla ormai inadeguatezza dei trasporti nelle nostre isole ormai ci lasciano esterrefatti, ma nonostante le problematiche segnalate e che non accennano a placarsi , nessuno fa nulla per iniziare a prendere in mano il bandolo della complicata matassa.
Martedì 10 novembre, altro episodio riguardante stavolta la compagnia Ustica Lines , che ha dovuto cancellare appena tre quarti d’ora prima la prevista partenza delle ore 13,20 da Lipari per Milazzo .
La mancata corsa è stata causata pare, da un improvvisa avaria dell’aliscafo , rimasto poi nel porto di Panarea.
Disagi notevoli quindi , arrecati ai viaggiatori , isolani e pendolari che giornalmente si spostano dalle Eolie alla terraferma, e che sono stati costretti, compresa me, ad attendere il prossimo aliscafo previsto alle 14,05, della compagnia Siremar.
Disagi per chi aveva già pagato il biglietto per il precedente aliscafo , mentre la biglietteria è stata immediatamente presa d’assalto, ovviamente da chi doveva farsi rimborsare i soldi dei biglietti dovendo nuovamente bigliettare per quello delle 14,05, e subendo anche una piccola maggiorazione di tariffa.
Come dire, oltre il danno anche la beffa..
Disagi ancora per chi doveva presentarsi ad appuntamenti, che sono slittati se non addirittura annullati.
Terzo Mondo? Perché poi chiamare in causa il terzo Mondo ? con tutto il massimo rispetto per quelle povere persone,penso che quello che ci distingue da loro è poco, se pensiamo che la differenza tra noi e loro è solo cibo, acqua e un tetto solido sulla testa ; per il resto ci stiamo avvicinando al loro contesto , ogni giorno di più.
Le lamentele si susseguono , ci tolgono navi decenti e ci restituiscono gli scarti e noi non parliamo, ci annullano le partenze improvvisamente e noi non parliamo, ci trattano male e ci respingono sulle passerelle degli aliscafi , anche se possono esservi persone anziane o malate, ma noi continuiamo a non fiatare.Trattati come delle bestie, ecco cosa siamo, bestie su due piedi,che devono pagare, subire aumenti e avere scarsi servizi e stare zitti.
Il nostro futuro di isolani si sta delineando e ha ogni giorno di più dei contorni sempre più nitidi e poco piacevoli.
Le coincidenze tra l’ arrivo dei bus e la partenza dell’aliscafo non sono state mai previste,e se e quando previste , nessuno mai si è preso la briga di fare dei controlli appropriati e sicuramente non possiamo aspettarci che lo facciano le varie società private ; a loro interessa solo che noi paghiamo il biglietto e per il resto , che gli eoliani debbano correre a rotta di collo per inseguire un aliscafo o una nave , non gliene frega proprio nulla.
Non possiamo aspettarci certo una presa di posizione da parte dei nostri rappresentanti al Comune presi come sono dalla ricerca disperata di una persona atta a ricoprire il difficile (di questi tempi) ruolo di assessore al Turismo. E mentre lassù si gioca alla nomina come fossimo su Mediaset nel programma “Grande Fratello”, le Eolie vivono un momento particolare del quale nessuno si accorge, tranne , è certo , noi cittadini che ne facciamo continuamente le spese. E che spese!!
Perché , intendiamoci, non sarà mai né il Sindaco, né altri “Vip” a dover rincorrere l’aliscafo , oppure farsi la corsa podistica dalla biglietteria di Milazzo fino al lontano approdo della nave , a vedere l’aliscafo che molla , impunemente e anche con una certa subdola soddisfazione, gli ormeggi dal porto nello stesso momento in cui vede arrivare di corsa uno stuolo di eoliani , che tenta di imbarcarsi.
Certo, se si resta a Milazzo è l’eoliano a dover sborsare quattrini per poter dormire in un posto che non sia la panchina del lungomare ,e i soldi che spende chi glieli rimborserà mai? E se chiunque di noi non se lo può permettere? C’è sempre la panchina , basta non scordarsi una coperta , viaggiare sempre muniti ,non si sa mai..
Quante volte è capitato e quante volte capiterà ancora di assistere a scene simili.
E quante volte è capitato anche che il ritardo di una partenza, sia da uno scalo che dall’altro , sia stato imposto dalla compagnia per attendere qualche personaggio politico di spicco, e i passeggeri ancora una volta sono costretti a subire ingiustizie senza che gli venga dato il minimo diritto di fiatare. Tanto se parli l’unica cosa che ti verrà consigliata, al massimo sarà di scendere e prenderti il prossimo aliscafo , sempre se sei fortunato..
E’ un vero scandalo che la nostra vita dignitosa di eoliani sia nelle mani di due compagnie marittime e di politici ,che con le Eolie hanno poco da spartire ma che , nostro malgrado, continuano a ruotare attorno a noi ,tenendoci in pugno come piccole marionette di legno, e il bello è che più si va avanti e più la vita quotidiana di ognuno di noi si fa dura , ma pur se non ci sta bene il modo di andare avanti, nessuno di noi reagisce e preferisce stare a testa bassa e annuire, tanto ,come mi capita di sentire , parli o non parli , le cose non cambiano..
Io spero che questo non sia vero e che questa frase sia solo frutto di una temporanea assenza di certezze , ma spero anche ,che queste certezze non tardino ad arrivare..
In bocca al lupo eoliani..
Anna Miracula