La Regione Sicilia ha dichiarato lo stato di calamità naturale per il settore della pesca. Si potrà quindi fruire delle compensazioni che saranno erogate dall’assessorato regionale previa presentazione delle domande entro il 20 novembre 2009. Nel contempo, una conferenza di servizi per affrontare il problema legato allo stato di crisi del comparto produttivo della pesca che coinvolge tutte le marinerie siciliane si e' svolta oggi all'assessorato regionale alla Cooperazione. Vi hanno partecipato l'assessore Titti Bufardeci, il presidente della commissione Attivita' Produttive dell'Ars, Salvino Caputo, il direttore generale del dipartimento Pesca Gianmaria Sparma e il sindaco di Santa Flavia accompagnato dalla delegazione di una cooperativa che opera nel settore della pesca. La conferenza era richiesta da Salvino Caputo a seguito delle proteste dei pescatori di Santa Flavia. "Le norme comunitarie - ha detto Caputo - per quanto attiene alle quote tonno e le limitazioni della quantita' del pescato stanno mettendo in ginocchio il comparto produttivo della pesca siciliana che, a differenza delle altre regioni, versa in gravissime condizioni. In Sicilia i nostri pescatori, oltre a subire i tempi lunghi e mal retribuiti del fermo biologico, sono costretti a subire anche la concorrenza straniera delle marinerie africane ed extraeuropee che giungono nei nostri senza subire le regole dei trattati comunitari in quanto al di fuori della comunita' europea. Abbiamo chiesto all'assessore Bufardeci - ha concluso Caputo - di intervenire presso la direzione generale della Pesca di Bruxelles affinche' vengano riviste le limitazioni emesse contro le marinerie siciliane".
Intanto per il prossimo primo dicembre e' prevista una manifestazione dei pescatori siciliani a Bruxelles per contestare la restrittiva normativa comunitaria.