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sabato 14 novembre 2009

Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. A cura di Ginostra reporter

Garantita la continuità dei trasporti marittimi nell'arcipelago eoliano
Salvatore Sarpi

Lipari
«I trasporti marittimi da e per le Eolie non subiranno tagli per il prossimo anno e dovrebbero essere garantiti, così come è nell'attuale pianificazione, anche per gli anni successivi. La gara per Tirrenia-Siremar, grazie agli spiragli che si sono aperti e alla sinergia con il vettore privato, non influirà sull'efficacia e sulla quantità dei collegamenti».
Lo ha dichiarato il sindaco di Lipari Mariano Bruno riportando le affermazioni della dottoressa Salvatrice Severino (dirigente del servizio trasporti marittimi della Regione Siciliana) enunciate nel corso della conferenza dei servizi alla quale hanno preso parte i rappresentanti dei tre comuni dell'isola di Salina, la Federalberghi delle Eolie, il gruppo ormeggiatori, i comitati per la salvaguardia dei trasporti di Lipari e Stromboli e il presidente della circoscrizione di quest'ultima isola.
La dottoressa Severino, tra la sorpresa dei presenti (viste quelle che erano le premesse sino a qualche giorno fa) ha evidenziato che ciò era quanto emerso nel corso della riunione tenutasi a Roma e nella quale, praticamente, sono state tenute in debita considerazione le indicazioni provenienti dagli amministratori isolani. L'unico "taglio" che- come ha ribadito il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo- sarà comunque discusso alla Regione e riguarderà la cosidetta "nave di rinforzo". Soddisfazione per quanto è emerso dalla riunione è stata espressa da tutti i presenti. Contestualmente è partito però l'invito a non abbassare la guardia anche in vista della gara che riguarderà Tirrenia e Siremar.
E a proposito di "guardia da non abbassare" è decisamente su questa linea il sindaco Riccardo Lo Schiavo (S. Marina Salina) affrontando la delicata tematica legata al faro di Lingua che non solo rischia di essere demolito dai marosi ma che, nel caso di una eventuale distruzione, aprirebbe al mare l'ingresso nella storica salina di Lingua distruggendo di fatto un'area di notevole rilevanza dal punto di vista ambientale e naturalistico.