Ad annunciare l’imminente istituzione di un tavolo tecnico urgente per le isole minori, qualche mese fa, era stata l’assessora Regionale al Territorio Elena Pagana intervenendo ad un appuntamento Convegno organizzato dall’ Associazione Tecnici Eoliani. Ma di quel tavolo, a tutt’ oggi, non c’ è traccia. E questo getta nello sconforto migliaia di abitanti delle isole. In più, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 152/2022, a rischio demolizione ci sono oltre un migliaio di abitazioni. Sono già stati firmati centinaia di provvedimenti e sarebbero già stati firmati i primi ordini di demolizione. A lanciare il grido d’ allarme, chiedendo un confronto urgente con l’Assessorato al Territorio, con il Governo Regionale e con la deputazione messinese regionale e nazionale, è il presidente dell’Associazione Tecnici Eoliani Gaetano Barca. Non a caso, l’A.T.E. ed il Collegio dei Geometri e G.L. di Messina e l’ associazione presieduta da Barca, nel maggio scorso, avevano riunito a Lipari quelli che avevano tutta l’aria di essere gli stati generali dell’edilizia della Sicilia. A Lipari, l’Associazione Tecnici Eoliani (ne fanno parte geometri, ingegneri, architetti, Geologi e Agronomi) e il Collegio dei Geometri e G.L. di Messina, hanno infatti riunito nel salone dei congressi dell’hotel Aktea tecnici provenienti da tutta l’isola e da altre isole siciliane. Presenti gli ordini degli ingegneri e degli architetti di Messina, urbanisti, i rappresentanti dei collegi dei geometri di Agrigento e Messina, avvocati impegnati nel contenzioso urbanistico. Tra i relatori c’era il professore Pierluigi Mantini della struttura commissariale del consiglio dei ministri docente universitario e avvocato. Mantini, in quell’ occasione, aveva sottolineato come spesso, da parte di alcune istituzioni, non vengano rispettate le regole e negli interventi che si mettono in atto. C’ è il rischio che si creino degli abusi di potere. Da Lipari era partito un grido d’ allarme forte e chiaro. Con le attuali normative e con la mancata applicazione dell’ultimo condono edilizio, annullato da una sentenza della Corte costituzionale nel 2022, alle isole si rischia grosso. Proprio per questo, l’Assessora Elena Pagana, intervenuta da remoto, accogliendo la richiesta partita proprio dal Convegno tavolo eoliano, aveva annunciato l’istituzione di un tavolo permanente sulle questioni insolute che riguardano le isole minori. L’ Assessore Pagana aveva garantito imminenti provvedimenti che avrebbero dovuto rivedere le vigenti norme urbanistiche.Il convegno ha anche evidenziato le notevoli difficoltà burocratiche e quelle legate ai vincoli incidenti su aree già abbondantemente urbanizzate, che producono notevoli ritardi nelle procedure amministrative/urbanistiche e sviluppano costi eccessivi e spesso anche inutili e dannosi contenziosi tra cittadini e pubblica Amministrazione.
La tutela del territorio isolano da sviluppo socio-economico, a seguito della inattività della regione siciliana, si è tramutata in un sistema obsoleto e dannoso che blocca totalmente la crescita del territorio. L’A.T.E. precisa che è in sintonia con l’orientamento nazionale ed europeo che prevede la salvaguardia e la sostenibilità dell’ambiente e del territorio anche attraverso la riduzione dell’occupazione del consumo di suolo, che già oggi, almeno nel Comune di Lipari, dai dati ufficiali risulta quasi pari a zero. Ciò significa che i vincoli DEVONO diventare sviluppo socio economico a salvaguardia dell’economia locale.
Tutto ciò, aggiunto ad una normativa urbanistica inadeguata al territorio delle isole minori siciliane, comporta notevoli difficoltà operative e talvolta anche conseguenze controproducenti per i cittadini e per l’immagine di questi territori.
Ma da quel convegno di maggio nulla si è mosso. È stata persa l’occasione da parte dell’Amministrazione Regionale di rappresentare a livello nazionale la grave e disastrosa situazione determinata dalla sentenza della Corte Costituzionale in merito alle pratiche di condono 326/03 in corso di definizione, oggi oggetto di ordinanze di demolizione.
Per questo l’Associazione Tecnici Eoliani lancia un nuovo SOS. “Se non arriveranno nuovi provvedimenti- dice Gaetano Barca- alle Eolie e nelle altre isole minori si rischia il dramma sociale”.
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