A proposito di tassa di depurazione e di risarcimenti: Lipari, è per caso nelle stesse condizioni dei settantasei Comuni campani che si sono visti riconoscere il sacrosanto diritto di non pagare una tassa per un servizio non reso?
A Lipari c’è un impianto di depurazione?
Un dubbio che già avevo lanciato l’anno scorso, ma è caduto nel silenzio assoluto, anzi, per mettere le mani avanti, è stato detto che la sentenza della Corte Costituzionale n.335/2008 non trovava applicazione nel nostro Comune perché esisteva già un progetto in itinere per la realizzazione di tale impianto (ma quando succederà?)
Poi…..mi accorgo che una battaglia portata avanti dal Codacons ha consentito il riconoscimento del diritto per i cittadini di settantasei comuni campani a non dover pagare la tassa di depurazione e addirittura alla restituzione della tassa pagata per diversi anni perché i loro comuni non erano forniti di un impianto di depurazione funzionante.
Che cosa stabiliscono la sentenza 335/2008, la Legge n. 13/2009 e il decreto Attuativo del Ministero dell’Ambiente del 30/9/2009?
Leggiamoli:
La Sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 10.10.2008 ha sancito l'incostituzionalità del pagamento della quota di tariffa relativa al servizio di depurazione, nel caso in cui l'Utente non ne usufruisca. Di seguito, la Legge n. 13 del 27/02/2009 - art 8 sexies - di conversione del Decreto Legge 30 dicembre 2008 n.208 recante "Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente" - ed il Decreto Attuativo del Ministero dell'Ambiente del 30 settembre 2009, pubblicato sulla G.U. dell'8 febbraio 2010, n.31, recante "Individuazione dei criteri e dei parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione”, hanno individuato i criteri e le modalità per la restituzione degli importi non dovuti.
Leggiamo anche cosa è successo a tal proposito nella Regione Campania e di conseguenza cosa accadrà sull’intero territorio nazionale (Lipari ne fa parte):
“Arrivano i risarcimenti della tassa sul depuratore per 500mila utenti.
E’ stato riconosciuto il diritto dei cittadini di 76 Comuni della Regione Campania, rientranti nell’area di competenza dell’Ato 3, del territorio vesuviano e dell’agro nocerino-sarnese. Il rimborso riguarda il corrispettivo di depurazione in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale. Una vittoria che rivendica il Codacons, associazione in difesa dei consumatori. Una battaglia che parte da lontano, infatti ci sono stati non pochi contrasti con il Gestore Gori all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale e successivamente al decreto del ministero dell’ambiente del 30 settembre 2009.
I comuni gestiti da Gori spa, attualmente, contano circa un milione e mezzo di abitanti, mentre sono interessati al rimborso circa 500.000 utenti, che hanno diritto in tutto o in parte della restituzione della quota depurazione per gli anni 2003-2008. Si parla di una restituzione del 20-25 % rispetto alle somme già pagate in bolletta. In totale la Gori dovrà sborsare una cifra di circa 20 milioni di euro. In pratica i cittadini pagavano un servizio, quello del depuratori, in molti casi inesistente o mal funzionante. Quindi con la delibera numero 132 dell’Ato 3 Regione Campania, il gestore Gori dovrà provvedere a rimborsare gli utenti. Un rimborso che potrà essere effettuato anche in compensazione o in forma rateizzata, massimo in 4 soluzioni e non oltre la data del 30/09/2014.
I comuni gestiti da Gori spa, attualmente, contano circa un milione e mezzo di abitanti, mentre sono interessati al rimborso circa 500.000 utenti, che hanno diritto in tutto o in parte della restituzione della quota depurazione per gli anni 2003-2008. Si parla di una restituzione del 20-25 % rispetto alle somme già pagate in bolletta. In totale la Gori dovrà sborsare una cifra di circa 20 milioni di euro. In pratica i cittadini pagavano un servizio, quello del depuratori, in molti casi inesistente o mal funzionante. Quindi con la delibera numero 132 dell’Ato 3 Regione Campania, il gestore Gori dovrà provvedere a rimborsare gli utenti. Un rimborso che potrà essere effettuato anche in compensazione o in forma rateizzata, massimo in 4 soluzioni e non oltre la data del 30/09/2014.
Il rimborso partito ora dell’Ato3 Regione Campania si dovrà estendere all’intera regione Campania oltre che all’intero territorio nazionale, tanti sono i cittadini che hanno diritto al rimborso ma tante ancora sono le attività economiche che hanno pagato migliaia di euro a fronte di un servizio non reso”
Per concludere mi chiedo: perché nella fattura relativa al pagamento della fornitura idrica tra le voci analitiche degli importi fatturati sono indicate, oltre al consumo dell’acqua, il canone idrico, la fognatura e la depurazione come mai di queste due ultime voci (fognatura e depurazione) non si fa cenno in nessun articolo tra quelli presenti nel contratto di fornitura idrica (sicuramente unilaterale) inviato a tutti gli utenti e del quale si chiede la sottoscrizione?
Lipari, 18/02/2012
Saverio Merlino