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mercoledì 15 febbraio 2012

Legambiente e il rscontro della tavola rotonda "Come tuteliamo il mare delle Eolie"


Legambiente Circolo delle Eolie
 Comunicato stampa
15/02/2012

A seguito della tavola rotonda dal titolo “Come tuteliamo il mare delle Eolie” tenutasi a Lipari il Sabato 11 febbraio 2012 e che ha visto la partecipazione di un numeroso ed attento pubblico, il circolo di Legambiente delle Isole Eolie ritiene di poter suggerire alla comunità eoliana alcune delle proposte scaturite dal dibattito.
 Tutti gli intervenuti, sia relatori sia simpatizzanti tra il pubblico, si sono trovati d’accordo nel chiedere la rapida istituzione dell’area marina protetta. L’area marina protetta consentirebbe non solo di garantire lavoro ai nostri pescatori ma a tutti gli operati che lavorano nel settore del trasporto turistico locale, oltre quelli impegnati nelle attività proprie delle aree marine (campi boe, pontili, attività di supporto ai subacquei, ecc.), ma permetterebbe di:
-          regolamentare l’afflusso e la navigazione dei diportisti e delle unità di mini-crociere all’interno delle Isole Eolie (evitando, ad esempio, l’arrivo in una stretta fascia oraria di 2/3 mila persone in un’isola come Panarea o Stromboli con gli ovvi problemi che di anno in anno sono lamentati da quelle comunità);
-          regolamentare i flussi nella rada di Lipari per prevenire rischi di incidenti;
-          regolamentare un servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani direttamente dalle unità in rada evitando lo scarico e/o l’abbandono indistinto, con il pagamento della tassa a fronte del servizio reso dalla comunità eoliana;
-          regolamentare la navigazione sottocosta in quanto, in atto, nessun limite alla navigazione è posto oltre la ordinanza di balneazione emessa di anno in anno dall’Ufficio Circondariale marittimo e esclusivamente per il periodo della balneazione. Nessuna prescrizione, in effetti, è in atto possibile sia per il transito di petroliere e/o da navi da carico nei nostri mari, ne disposizione specifiche si possono emanare per eventuali “inchini” da parte di unità crocieristiche;

L’area marina protetta, inoltre, ci consentirebbe di programma tutta una serie di servizi da parte dell’Ente Gestore, quali: la pulizia delle spiagge e delle calette non raggiungibili via terra; la pulizia di alcuni porzioni di fondali di maggior pregio (Marina Corta, Pertinente, ecc.) un’adeguata attività di informazione sui pericoli e sui rischi legati all’accosto nelle aree in pericolo di frana, una adeguata attività di informazione e di supporto alla racconta differenziata dell’olio esausto e delle batterie esauste, problema fortemente sentito da quasi tutti gli intervenuti;  utilizzando personale part-time come nel caso delle isole della Maddalena.
Infine, attraverso l’istituzione dell’area Marina protetto, si possono attivare una serie di scuole del mare indirizzate alla formazione di figure professionali legate alle attività marinare e/o convenzioni con istituti nautici per effettuare la pratica della navigazione in mare.

Ulteriori spunti di riflessione è proposte sono scaturite sia per l’accoglienza dei dipartisti nel porto di Pignataro e Marina Lunga, sia per la croceristica.
In merito alla situazione complessiva di Pignataro e di Marina Lunga le proposte si sono indirizzate verso la realizzazione di una migliore accoglienza in termini di servizi, quali: la raccolta dei rifiuti solidi urbani realizzando a Pignataro, di comune accordo con l’Ufficio Circondariale Marittimo, un’isola ecologica per la racconta differenziata dei rifiuti provenienti dai natanti in rada; la realizzazione di bagni pubblici e di punti per docce; spazi delimitati e regolamentati per i servizi di trasporto in genere.

Ultimo punto, ulteriormente qualificante, l’incentivazione del turismo crocieristico.
Dai dati esposti dal signor Angelo Natoli, scaturisce una sensibile diminuzione delle unità che negli anni approdano a Lipari, quantificato in una riduzione del 40% circa. Lipari presenta circa 45 approdi annui rispetto ai 180 di Gardini/Taormina.
Le navi da crociera che arrivano nelle Eolie sono utilizzate da un turismo di livello medio-alto con buone capacità di spesa, consapevole, informato, curioso di conoscere i luogo che visita. Inoltre, essendo navi in transito, tra Taormina e Capri, tendono a valutare comparativamente le diverse località turistiche.
I nostri problemi sono legati principalmente ai servizi a terra non adeguati.
Dal dibattito sono scaturite, in questa direzione, alcune proposte per migliorare complessivamente l’accoglienza e per stimolare l’incremento delle unità ad approdare nelle Isole Eolie.
a)      la realizzazione di un piano di gestione delle navi da crociera e la collocazione di un servizio di security all’interno dell’area portuale. Come dimostrato dal comandante Bonaccorso, tale servizio, a costo zero per le comunità ed a totale carico delle compagnie, ha incrementato di oltre il 20% l’afflusso di navi di crociera a Giardini.
b)      La realizzazione di un servizio di tenderaggio con unità da diporto locali;
c)      Un’attività di promozione ed informazione sulle Isole Eolie, sulle loro bellezze naturali e sul grande patrimonio storico-archeologico di cui sono dotate, nei confronti dei croceristi, sia a terra sia per quelli che restano a bordo durante lo scalo, fatto in più lingue per incentivare un eventuale ritorno nelle Eolie come vacanzieri;
d)     La realizzazione di un percorso pedonale sino ai punti di sosta dei pullman utilizzati per i giri dell’isola, con l’abbattimento dell’inquinamento acustico e veicolare.

Queste sono alcune delle proposte scaturite dal confronto e dalla discussione che poniamo all’attenzione della nostra Comunità certi di aver intrapreso un percorso di dialogo da anni sospeso all’interno del Comune di Lipari.
Al prossimo appuntamento.
Il presidente del Circolo
Giuseppe La Greca

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