Posizionato sulle mura del Castello nel maggio del 1985, in occasione del 40° anniversario della Liberazione, per ricordare il periodo del confino degli antifascisti a Lipari, il "monumento ai confinati politici" per lungo tempo è stato abbandonato all'aggressione delle piantine che crescono spontanee in quel luogo.
Ieri pomeriggio, in coincidenza con gli 80 anni della fuga dall’isola di Emilio Lussu, Francesco Nitti e Carlo Rosselli, grazie all'intervento degli ex Pumex e con il supporto di un mezzo comunale, è stato finalmente ripulito e riportato al suo stato originario (vedi foto)
Data notizia 29/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
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mercoledì 29 luglio 2009
"Consigliere per caso?". Il fotomontaggio del vulcanico Piero Roux
martedì 28 luglio 2009
Il ministro Prestigiacomo: "Dopo periodo duro sogno vacanze a Panarea"
''Dopo questo periodo durissimo sogno di riposarmi a Panarea''. In un'intervista a 'Diva e Donna', in edicola da domani, il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo racconta i suoi giorni di fuoco dopo il successo personale del G8 a Siracusa e l'intenzione espressa da alcuni colleghi di governo di affidare a commissari straordinari alcune competenze e poteri di autorizzazione in materia di impatto ambientale.''Ho rivoluzionato il ministero con un lavoro durissimo - rivendica al riguardo la Prestigiacomo - e ora non capisco perche' si vogliano azzerare attribuzioni fondamentali che gli appartengono per la valutazione di ogni progetto. Confido - aggiunge - nel Presidente Berlusconi''.Quanto alle sue vacanze, il ministro dell'Ambiente confida poi il suo programma: ''Ho la fortuna di essere siracusana - ricorda - e di poter godere della riserva marina di Plemmirio e di frequentare Panarea. Spero di poter staccare per un paio di settimane in agosto''.
Ginostra. Risoluzione del contratto per l'approdo illegittima? Il curatore fallimentare della Ecofil notifica atto stragiudiziale al comune
A seguito della risoluzione contrattuale per inadempienza, operata a suo tempo dal sindaco di Lipari, per la realizzazione dell’approdo di Ginostra, destinato a finalità di Protezione civile, il curatore fallimentare della Ecofil Srl, Paolo Pobega, commercialista di Firenze, con un atto stragiudiziale notificato al Comune di Lipari ha intimato all’ente e al Dipartimento della Protezione Civile a pagare, per il recupero delle somme dovute, quasi 450 mila euro oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria. Un credito accertato dall’ing. Antonio Pio D’Arrigo su incarico del Tribunale fallimentare di Firenze.
La vicenda risale al 2 luglio del 2004 ( il contratto venne stipulato il 29/10/2003) quando l’attuale primo cittadino, Mariano Bruno, su proposta del responsabile del procedimento arch. Biagio De Vita, decise di sciogliere il contratto “per grave e reiterato inadempimento da parte della Ecofil srl”, affidando contestualmente la prosecuzione dei lavori ad un’altra ditta.
Il curatore fallimentare contesta tale decisione ritenendo che non vi fossero le condizioni meteomarine e logistiche per consentire l'installazione del cantiere e l'avvio dei lavori nel borgo e ci si era attrezzati per realizzare tutto al di fuori di Ginostra (fonte lipari biz)
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
La vicenda risale al 2 luglio del 2004 ( il contratto venne stipulato il 29/10/2003) quando l’attuale primo cittadino, Mariano Bruno, su proposta del responsabile del procedimento arch. Biagio De Vita, decise di sciogliere il contratto “per grave e reiterato inadempimento da parte della Ecofil srl”, affidando contestualmente la prosecuzione dei lavori ad un’altra ditta.
Il curatore fallimentare contesta tale decisione ritenendo che non vi fossero le condizioni meteomarine e logistiche per consentire l'installazione del cantiere e l'avvio dei lavori nel borgo e ci si era attrezzati per realizzare tutto al di fuori di Ginostra (fonte lipari biz)
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Ex Pumex: Già disposto l'ordine di accreditamento del finanziamento integrativo per il periodo Luglio-Dicembre 2009
Per gli ex lavoratori della Pumex di Lipari è stata già disposta dall'assessorato del lavoro e della previdenza sociale l'emissione dell'ordine di accreditamento di euro 144.238,98 a favore del legale rappresentante del comune di Lipari, ovvero il sindaco.
La cifra, che va a coprire il periodo 1 Luglio 2009-31 Dicembre 2009, è da corrispondere ai 39 ex lavoratori Pumex quale finanziamento integrativo da parte della Regione nel contesto del loro utilizzo in attività socialmente utili presso il comune di Lipari.
Di tale disposizione, a firma del dirigente generale Lo Nigro, è stata data notizia al presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo dall'ufficio dell'on. Santi Formica.
Longo, unitamente a Formica, si è attivata affinchè la richiesta di finanziamento, avanzata dal comune di Lipari lo scorso 22 luglio per il periodo di cui sopra, fosse evasa nel più breve tempo possibile.
La cifra, che va a coprire il periodo 1 Luglio 2009-31 Dicembre 2009, è da corrispondere ai 39 ex lavoratori Pumex quale finanziamento integrativo da parte della Regione nel contesto del loro utilizzo in attività socialmente utili presso il comune di Lipari.
Di tale disposizione, a firma del dirigente generale Lo Nigro, è stata data notizia al presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo dall'ufficio dell'on. Santi Formica.
Longo, unitamente a Formica, si è attivata affinchè la richiesta di finanziamento, avanzata dal comune di Lipari lo scorso 22 luglio per il periodo di cui sopra, fosse evasa nel più breve tempo possibile.
Le "contestazioni" del consigliere Lo Cascio alle affermazioni sul molo di Marina Corta del collega Finocchiaro
Comunicato stampa: brevi considerazioni sulle dichiarazioni del consigliere Finocchiaro riguardo ai lavori portuali di Marina Corta.
Intervengo per mero spirito di polemica, e lo dichiaro preliminarmente per fugare qualsiasi dubbio al riguardo, ma ritengo che sia necessario puntualizzare alcune risposte alle dichiarazioni rese oggi alla stampa dal consigliere Finocchiaro, esperto delegato per la portualità del Comune di Lipari. Nell’informarci della ripresa dei lavori di messa in sicurezza nel braccio Sud di Marina Corta, il collega Finocchiaro ci avverte “della presenza di una frangia di popolazione, per fortuna sparuta, la quale avversando comunque un qualsivoglia cambiamento, anche se portatore di evoluzione, lavoro e ricchezza per tutti gioisce per qualunque cosa boicotti queste iniziative e cerca di imputarle all’incapacità della amministrazione”. Sospetto che il collega abbia inteso indicare, tra gli altri, anche il sottoscritto, ma non comprendo il perché, e soprattutto mi sfugge la natura del “cambiamento”, portatore dei citati benefici, che insieme alla “sparuta frangia” avrei osteggiato.
In una lettera aperta del 7 maggio 2009, ricordo di avere sottolineato la curiosa assenza della maggioranza in quel consiglio comunale (29 aprile) dove sarebbe stata presentata una petizione di un centinaio di cittadini che chiedeva di trattare prioritariamente l’argomento “Marina Corta” con annessi e connessi (argomento peraltro inserito su proposta dell’opposizione). Ma sottrarsi a un confronto è più comodo che affrontarlo: perché altrimenti l’amministrazione e i suoi sostenitori in consiglio non si sono presentati per chiarire la propria condizione di “parte lesa”, come stavano le cose, dove andavano cercate le responsabilità, quali sarebbero stati i tempi per una soluzione?
Nessuno mai ha imputato all’amministrazione di avere eventualmente riempito i cassoni con materiale difforme dal capitolato; è evidente, infatti, che nel caso si accerti questa circostanza la stessa, in quanto committente dei lavori, sarebbe stata vittima di una frode. Quello che però si è chiesto, in numerose lettere e in richieste di autoconvocazione sul tema, è di comprendere se il responsabile del procedimento e il direttore dei lavori avessero vigilato o meno e in maniera adeguata, per quanto di competenza e a garanzia del committente, allo scopo di evitare la presunta difformità e le conseguenze cui abbiamo assistito.
Ma il collega Finocchiaro preferisce dare il proprio contributo a un altro esercizio culturale di moda, al quale facevo riferimento già nella lettera del 7 maggio, ovvero puntare l’indice sulla “sparuta frangia” di disfattisti gongolanti, in luogo dell’assunzione di un comportamento certamente più consono a una istituzione, che si potrebbe riassumere come segue: signori, quali che siano le responsabilità – che verranno doverosamente accertate dalla magistratura – si è verificato qualche errore, la comunità è stata penalizzata, e per questo ci scusiamo.
Invece, no. A parte la “frangia”, ci sono i reperti archeologici – sacrosanti, per carità – usati però come pretesto per gongolare ancora, e poi ancora la magistratura che – purtroppo – con i suoi tempi indipendenti dalla vita reale mette a repentaglio il lavoro di tanti operatori e i finanziamenti. Qualche altro fattore avverso, o ci fermiamo qui? E una parola sull’eventuale repentaglio di un molo che, se fosse stato davvero realizzato in modo non conforme al capitolato e se nessuno avesse richiesto opportuni accertamenti, oggi sarebbe magari già stato completato, ma per durare quanto? Due esempi come Ginostra e Santa Marina sono abbastanza eloquenti per un piccolo arcipelago come il nostro.
Per questo, quando il collega dichiara che “l’amministrazione, in stretta collaborazione con sovrintendenza e capitaneria di porto, in regime di controllo severissimo della ditta incaricata […] assicura che si sta facendo di tutto perché i disagi […] non durino un giorno più del necessario”, viene spontaneo chiedersi come mai tanta solerzia e severità non siano state applicate prima.
Infine, attribuire il valore di miglioramenti e di opportunità in grado di assicurare “nuove e più avanzate frontiere culturali ed economiche a tutti gli isolani” a una messa in sicurezza che prevede l’allungamento di 60 metri di un molo mi pare, francamente, un po’ esagerato. Forse il collega Finocchiaro intravede all’orizzonte di questi lavori, tutto sommato banali, qualcosa di più grosso, di mastodontico; magari un megaporto. Non confondiamoci, però: quella è un’altra storia. Per ora, limitiamoci a gongolare assieme per la – probabile – conclusione di un’opera oggi impresentabile e indecorosa, il cui attuale stato verrà sempre associato, ne sono certo, alla memoria dell’amministrazione che il consigliere Finocchiaro ha l’ingrato compito di rappresentare.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Intervengo per mero spirito di polemica, e lo dichiaro preliminarmente per fugare qualsiasi dubbio al riguardo, ma ritengo che sia necessario puntualizzare alcune risposte alle dichiarazioni rese oggi alla stampa dal consigliere Finocchiaro, esperto delegato per la portualità del Comune di Lipari. Nell’informarci della ripresa dei lavori di messa in sicurezza nel braccio Sud di Marina Corta, il collega Finocchiaro ci avverte “della presenza di una frangia di popolazione, per fortuna sparuta, la quale avversando comunque un qualsivoglia cambiamento, anche se portatore di evoluzione, lavoro e ricchezza per tutti gioisce per qualunque cosa boicotti queste iniziative e cerca di imputarle all’incapacità della amministrazione”. Sospetto che il collega abbia inteso indicare, tra gli altri, anche il sottoscritto, ma non comprendo il perché, e soprattutto mi sfugge la natura del “cambiamento”, portatore dei citati benefici, che insieme alla “sparuta frangia” avrei osteggiato.
In una lettera aperta del 7 maggio 2009, ricordo di avere sottolineato la curiosa assenza della maggioranza in quel consiglio comunale (29 aprile) dove sarebbe stata presentata una petizione di un centinaio di cittadini che chiedeva di trattare prioritariamente l’argomento “Marina Corta” con annessi e connessi (argomento peraltro inserito su proposta dell’opposizione). Ma sottrarsi a un confronto è più comodo che affrontarlo: perché altrimenti l’amministrazione e i suoi sostenitori in consiglio non si sono presentati per chiarire la propria condizione di “parte lesa”, come stavano le cose, dove andavano cercate le responsabilità, quali sarebbero stati i tempi per una soluzione?
Nessuno mai ha imputato all’amministrazione di avere eventualmente riempito i cassoni con materiale difforme dal capitolato; è evidente, infatti, che nel caso si accerti questa circostanza la stessa, in quanto committente dei lavori, sarebbe stata vittima di una frode. Quello che però si è chiesto, in numerose lettere e in richieste di autoconvocazione sul tema, è di comprendere se il responsabile del procedimento e il direttore dei lavori avessero vigilato o meno e in maniera adeguata, per quanto di competenza e a garanzia del committente, allo scopo di evitare la presunta difformità e le conseguenze cui abbiamo assistito.
Ma il collega Finocchiaro preferisce dare il proprio contributo a un altro esercizio culturale di moda, al quale facevo riferimento già nella lettera del 7 maggio, ovvero puntare l’indice sulla “sparuta frangia” di disfattisti gongolanti, in luogo dell’assunzione di un comportamento certamente più consono a una istituzione, che si potrebbe riassumere come segue: signori, quali che siano le responsabilità – che verranno doverosamente accertate dalla magistratura – si è verificato qualche errore, la comunità è stata penalizzata, e per questo ci scusiamo.
Invece, no. A parte la “frangia”, ci sono i reperti archeologici – sacrosanti, per carità – usati però come pretesto per gongolare ancora, e poi ancora la magistratura che – purtroppo – con i suoi tempi indipendenti dalla vita reale mette a repentaglio il lavoro di tanti operatori e i finanziamenti. Qualche altro fattore avverso, o ci fermiamo qui? E una parola sull’eventuale repentaglio di un molo che, se fosse stato davvero realizzato in modo non conforme al capitolato e se nessuno avesse richiesto opportuni accertamenti, oggi sarebbe magari già stato completato, ma per durare quanto? Due esempi come Ginostra e Santa Marina sono abbastanza eloquenti per un piccolo arcipelago come il nostro.
Per questo, quando il collega dichiara che “l’amministrazione, in stretta collaborazione con sovrintendenza e capitaneria di porto, in regime di controllo severissimo della ditta incaricata […] assicura che si sta facendo di tutto perché i disagi […] non durino un giorno più del necessario”, viene spontaneo chiedersi come mai tanta solerzia e severità non siano state applicate prima.
Infine, attribuire il valore di miglioramenti e di opportunità in grado di assicurare “nuove e più avanzate frontiere culturali ed economiche a tutti gli isolani” a una messa in sicurezza che prevede l’allungamento di 60 metri di un molo mi pare, francamente, un po’ esagerato. Forse il collega Finocchiaro intravede all’orizzonte di questi lavori, tutto sommato banali, qualcosa di più grosso, di mastodontico; magari un megaporto. Non confondiamoci, però: quella è un’altra storia. Per ora, limitiamoci a gongolare assieme per la – probabile – conclusione di un’opera oggi impresentabile e indecorosa, il cui attuale stato verrà sempre associato, ne sono certo, alla memoria dell’amministrazione che il consigliere Finocchiaro ha l’ingrato compito di rappresentare.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Medaglia del Presidente della Repubblica Napolitano per il Festival Teatro del Fuoco di Stromboli
Con una lettera inviata ad Amelia Bucalo Triglia, quale rappresentante legale della società Argomenti di Palermo, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel formulare fervidi auguri per il successo dell’iniziativa, ha voluto destinare un premio di rappresentanza alla manifestazione “Teatro del Fuoco – International Firedancing Festival” di Stromboli inviando una medaglia. “Un prestigioso riconoscimento per la nostra manifestazione – ha commentato Amelia Bucalo Triglia - che si appresta a inaugurare la sua seconda edizione e che utilizzeremo come ulteriore monito per fare del nostro Festival un’occasione unica per raccontare il fuoco, la scienza e l’arte in modo innovativo puntando sul coinvolgimento diretto del pubblico e sulla trasversalità degli eventi”.
Il Festival Teatro del Fuoco è un evento legato alle Eolie e all’isola di Stromboli, dove quest'anno all'ombra del vulcano si terrà la seconda edizione, ma allo stesso tempo ha un carattere internazionale che mira a diffondere la cultura e il marchio “Sicilia” nel mondo.
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Il Festival Teatro del Fuoco è un evento legato alle Eolie e all’isola di Stromboli, dove quest'anno all'ombra del vulcano si terrà la seconda edizione, ma allo stesso tempo ha un carattere internazionale che mira a diffondere la cultura e il marchio “Sicilia” nel mondo.
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
San Corrado. Il fotomontaggio di Piero Roux
Montano, Mosetti, Merola. Tris di vip nell'arcipelago eoliano
Non si fanno mancare proprio nulla quest'anno le Eolie in tema di vip. Dai calciatori, agli stilisti, ai miliardari, ai personaggi dello spettacolo.
Gli ultimi tre arrivi, in ordine di tempo, sono la coppia formata dallo schermitore Aldo Montano e dalla bellissima show-girl Antonella Mosetti, e dallo show-man Valerio Merola.
Montano e la Mosetti ieri sera, non appena sbarcati da un mastodontico yacht, si sono concessi una "sfilata" nel centro di Lipari, unitamente ad alcuni amici che si trovano in vacanza con loro. Poi immancabile cena da “Filippino” con blitz finale a Marina corta. I due sorridenti e felici sembrano aver ampiamente superato la "crisetta" di cui hanno parlato i giornali di gossip. Ieri sera Montano e la Mosetti sono apparsi più uniti che mai.
Un pò più defilato rispetto ai due è arrivato a Lipari anche Valerio Merola. Non si è avventurato in passerelle per l'isola ma ha preferito restare a bordo dell'imbarcazione con cui è approdato nel capoluogo delle Eolie.
Tutti e tre oggi, con le rispettive imbarcazioni e compagnie, hanno ripreso il tour dell'arcipelago
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Gli ultimi tre arrivi, in ordine di tempo, sono la coppia formata dallo schermitore Aldo Montano e dalla bellissima show-girl Antonella Mosetti, e dallo show-man Valerio Merola.
Montano e la Mosetti ieri sera, non appena sbarcati da un mastodontico yacht, si sono concessi una "sfilata" nel centro di Lipari, unitamente ad alcuni amici che si trovano in vacanza con loro. Poi immancabile cena da “Filippino” con blitz finale a Marina corta. I due sorridenti e felici sembrano aver ampiamente superato la "crisetta" di cui hanno parlato i giornali di gossip. Ieri sera Montano e la Mosetti sono apparsi più uniti che mai.
Un pò più defilato rispetto ai due è arrivato a Lipari anche Valerio Merola. Non si è avventurato in passerelle per l'isola ma ha preferito restare a bordo dell'imbarcazione con cui è approdato nel capoluogo delle Eolie.
Tutti e tre oggi, con le rispettive imbarcazioni e compagnie, hanno ripreso il tour dell'arcipelago
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
"Fuga da Lipari". Notevole riscontro per la proiezione del documentario al Centro Studi
COMUNICATO STAMPA POST-EVENTO di Rosita Rijtano*
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO “Fuga da Lipari”
Lunedì 27 luglio 2009, presso i giardini del Centro Studi Eoliano, è stato proiettato il documentario RAI del 1958 “Fuga da Lipari”. La proiezione è stata organizzata dal Centro Studi di Lipari per commemorare gli 80 anni della fuga dall’isola di Emilio Lussu, Francesco Nitti e Carlo Rosselli e per l’occasione Nino Paino ha espresso il desiderio di realizzare il progetto, che il Centro Studi accarezza da lungo tempo, volto ad apporre delle targhe nelle zone dell’isola destinate al confino.
Numerosa è stata la partecipazione di eoliani e turisti, nonostante gli interventi dei due ospiti dell’evento, Marco Leto ed Alberto La Volpe, siano stati accomunati dalla triste considerazione di come l’amministrazione Italiana si sia dimenticata di questi illustri uomini politici, che fuggendo dal confino hanno detto di no al fascismo ed ai suoi crimini, affermando la loro libertà di pensiero.
Ad intervenire anche il sindaco del Comune di Lipari, il dott. Mariano Bruno, che si è assunto il formale impegno di restituire alla memoria di Lussu, Nitti e Rosselli il giusto peso che la storia gli ha dato.
Il documentario ha presentato i dettagli della fuga realizzata la sera del 27 luglio 1929, quando i tre confinati raggiunsero a nuoto un motoscafo, con a bordo il compagno Gioacchino Dolci, che li attendeva nascosto nel tratto di mare sottostante il Castello. Dopo essere sbarcati in Tunisia i tre poterono raggiungere Parigi, dove nello stesso anno Rosselli fondò il movimento “Giustizia e libertà”. Alla fuga collaborò, tra gli altri, anche il comunista Edoardo Bongiorno, personalità di spicco a Lipari e protagonista dell’ultimo bestseller di Marcello Sorgi “Edda Ciano e il comunista”.
* Addetto stampa “pomeriggi culturali eoliani” del Centro studi di Lipari
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO “Fuga da Lipari”
Lunedì 27 luglio 2009, presso i giardini del Centro Studi Eoliano, è stato proiettato il documentario RAI del 1958 “Fuga da Lipari”. La proiezione è stata organizzata dal Centro Studi di Lipari per commemorare gli 80 anni della fuga dall’isola di Emilio Lussu, Francesco Nitti e Carlo Rosselli e per l’occasione Nino Paino ha espresso il desiderio di realizzare il progetto, che il Centro Studi accarezza da lungo tempo, volto ad apporre delle targhe nelle zone dell’isola destinate al confino.
Numerosa è stata la partecipazione di eoliani e turisti, nonostante gli interventi dei due ospiti dell’evento, Marco Leto ed Alberto La Volpe, siano stati accomunati dalla triste considerazione di come l’amministrazione Italiana si sia dimenticata di questi illustri uomini politici, che fuggendo dal confino hanno detto di no al fascismo ed ai suoi crimini, affermando la loro libertà di pensiero.
Ad intervenire anche il sindaco del Comune di Lipari, il dott. Mariano Bruno, che si è assunto il formale impegno di restituire alla memoria di Lussu, Nitti e Rosselli il giusto peso che la storia gli ha dato.
Il documentario ha presentato i dettagli della fuga realizzata la sera del 27 luglio 1929, quando i tre confinati raggiunsero a nuoto un motoscafo, con a bordo il compagno Gioacchino Dolci, che li attendeva nascosto nel tratto di mare sottostante il Castello. Dopo essere sbarcati in Tunisia i tre poterono raggiungere Parigi, dove nello stesso anno Rosselli fondò il movimento “Giustizia e libertà”. Alla fuga collaborò, tra gli altri, anche il comunista Edoardo Bongiorno, personalità di spicco a Lipari e protagonista dell’ultimo bestseller di Marcello Sorgi “Edda Ciano e il comunista”.
* Addetto stampa “pomeriggi culturali eoliani” del Centro studi di Lipari
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Lipari: Messa in sicurezza del porto di Marina Corta. "Perchè da oltre un anno non è stato fatto un granchè". Nota del dott. Finocchiaro
A seguito di un nostro articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud e su Eolienews abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota del dott. Lelio Finocchiaro (delegato alla portualità del comune di Lipari). IL TESTO:
Abbiamo letto, qualche giorno fa, il puntuale e attento articolo di Salvatore Sarpi a proposito del prolungamento del molo di Marina Corta nel quadro del più ampio programma di messa in sicurezza dei porti delle isole Eolie.
A tutti gli interessati non è certo sfuggita tutta la serie di intoppi e disavventure che hanno riguardato la realizzazione di quest'opera. La presenza di un molo opportunamente allungato avrebbe potuto già costruire un comodo attracco per pescatori e barconi, nonché una protezione migliore anche durante i mesi invernali.
Ora è sicuramente doveroso chiarire a tutti coloro che continuamente fanno domande, sicuramente in maniera legittima, sullo stato dei lavori e sul loro completamento, il perchè da oltre un anno, in realtà, non è stato fatto alcunchè.
Anzitutto è necessario avvertire della presenza di una frangia di popolazione, per fortuna sparuta, la quale, avversando comunque un qualsivoglia cambiamento, anche se portatore di evoluzione, lavoro e ricchezza per tutti, (è la stessa che è contraria al porto, all'eliporto, all'aereoporto ecc...) gioisce per qualunque cosa boicotti queste iniziative e cerca di imputarle all'incapacità della amministrazione, mentre è bene precisare che le opere in atto sono di “messa in sicurezza”, e ostruzionismi relativi, da qualunque parte vengano, fanno dell'amministrazione comunque una parte lesa.
In secondo luogo è bene che pescatori, proprietari di barconi, operatori turistici, e cittadini di Lipari in generale abbiano le idee chiare su a chi imputare polemiche e ritardi.
Non si vuole naturalmente entrare in merito al ritrovamento dei reperti archeologici ed alla loro naturale conservazione, ci mancherebbe, però è bene che i cittadini sappiano distinguere chi prende a pretesto questo argomento per gongolare e sperare che i lavori non si facciano, ed è bene che sappiano che se inadempienze o comportamenti scorretti sono stati posti in essere dalle ditte incaricate, si sta facendo tutto il possibile perchè vengano acclarati ed eventualmente sanzionati, ed è bene chiarire che c'è voluto oltre un anno perchè si potesse alfine effettuare la perizia sui cassoni a mare (purtroppo ancora una volta c'è da segnalare come i tempi della giustizia seguano un percorso indipendente dalle necessità della vita reale, non potendo tenere conto dell'interesse pubblico, anche laddove si mette a repentaglio il lavoro di tanti operatori o addirittura finanziamenti per opere di pubblico interesse).
L'amministrazione, in stretta collaborazione con Sovrintendenza e Capitaneria di Porto, in regime di controllo severissimo della Ditta incaricata, ed in attesa del definitivo pronunciamento della magistratura, assicura che si sta facendo di tutto perchè i disagi relativi alla interruzione dei lavori a Marina Corta non durino un giorno in più del necessario, e si invita ancora una volta a non dare ascolto a coloro che vorrebbero condannare Lipari a rinunciare a qualunque speranza di quei miglioramenti e di quelle opportunità di lavoro che sono le uniche che potrebbero assicurare nuove e più avanzate frontiere culturali ed economiche a tutti gli isolani.
Dott. Lelio Finocchiaro (delegato alla portualità del Comune di Lipari)
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Giovane rumeno ruba a Vulcano, bloccato a Messina.
Accusato di aver rubato un paio di migliaia di euro e il "prezioso" computer portatile contenente tutti i movimenti del supermercato Trivial è stato bloccato dalla Polfer, a Messina, nei pressi della stazione ferroviaria, e denunciato a piede libero.
Si tratta di A.N. un rumeno di 20 anni. Il ragazzo dipendente della stessa attività commerciale. Nelle prime ore di domenica, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe entrato all'interno del supermercato e ne sarebbe uscito con circa 2000 euro e il notebook contenente i dati dell'attività.
Il giovane, imbarcatosi sull' aliscafo per Messina, è stato però raggiunto telefonicamente in navigazione dal titolare dell'attività il quale, contestualmente, ha interpellato il 112 inviando le foto del rumeno.
Allo sbarco a Messina A.N. ha consegnato al comandante dell'aliscafo il computer e si è diretto verso la stazione. Qui è stato individuato, bloccato e denunciato
Si tratta di A.N. un rumeno di 20 anni. Il ragazzo dipendente della stessa attività commerciale. Nelle prime ore di domenica, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe entrato all'interno del supermercato e ne sarebbe uscito con circa 2000 euro e il notebook contenente i dati dell'attività.
Il giovane, imbarcatosi sull' aliscafo per Messina, è stato però raggiunto telefonicamente in navigazione dal titolare dell'attività il quale, contestualmente, ha interpellato il 112 inviando le foto del rumeno.
Allo sbarco a Messina A.N. ha consegnato al comandante dell'aliscafo il computer e si è diretto verso la stazione. Qui è stato individuato, bloccato e denunciato
Eolie. Divieto di sorvolo delle riserve naturali alla Provincia si cerca una soluzione. Ieri conferenza dei servizi
Sorvolare le riserve naturali salvaguardate da normative comunitarie è vietato. Ma nei cieli delle isole Eolie, identificate dall'Unione Europea come Siti d'Importanza Comunitaria (Sic), accade spesso di incrociare elicotteri, quasi sempre privati, che sono soliti addirittura atterrare lì dove non si potrebbe. Il problema è serio, è stato sottovalutato, negli anni, dai vari amministratori isolani, e ieri è sbarcato nella sala giunta della Provincia.
A Palazzo dei Leoni si è svolta, infatti, una conferenza dei servizi dedicata proprio al divieto di sorvolo delle aree protette delle isole (si pensi, ad esempio, alla riserva delle Montagne delle Felci e dei Porri di Salina o all'isola di Panarea e scogli viciniori). Conferenza che arriva dopo numerosi esposti del Wwf e di altre associazioni ambientaliste, che hanno segnalato come il trasporto su elicotteri, che in un primo momento doveva essere sperimentale e avvenire in deroga per Protezione civile e pronto soccorso, è diventato routine e a carattere commerciale.
Due società dal 2002 svolgono un servizio passeggeri che, secondo il sindaco di Leni Gullo, non sarebbe autorizzato, pubblicizzando addirittura "gite aeree" a pochi metri dai vulcani (Stromboli e Vulcanodelle isole). In piena zona Sic. Una situazione non più sostenibile e del tutto abusiva, sulla quale ieri le istituzioni interessate si sono sedute attorno a un tavolo. Le associazioni ambientaliste chiedono che il servizio venga fermato e subito, e che i cieli eoliani rimangano sgombri.
La politica cerca una mediazione, magari attraverso una nuova regolamentazione dei voli. Alla conferenza di Palazzo dei Leoni hanno preso parte i sindaci di Leni, Riccardo Gullo, e di S. Marina di Salina, Massimo Lo Schiavo, l'assessore al Turismo del Comune di Malfa Clara Rametta, il viceprefetto aggiunto di Messina Natalia Ruggeri, l'arch. Antonino Milici della Soprintendenza ai Beni Culturali, il direttore Riserve naturali della Provincia, Maria Letizia Molino, oltre ai tecnici del dipartimento Territorio e Ambiente della Regione, dell'Azienda Regionale Foreste Demaniali, dell'Ispettorato dipartimentale delle Foreste di Messina e del dipartimento regionale Protezione civile Sicilia nord-orientale.
Presenti anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, Anna Giordano del Wwf e l'ing. Francesco Mirabito, cittadino dell'isola di Salina. Secondo il sindaco di Leni Gullo «prima di tutto vanno repressi gli abusi, perché oltre a un problema ambientale ci sono rischi per la sicurezza pubblica».
Il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, intervenuto alla conferenza nelle battute finali, sostiene che «l'incontro di oggi pone le basi per una soluzione univoca che accontenti tutti e che ripristini le condizioni di sicurezza e di rispetto ambientale, peraltro previste da normative comunitarie».
Per Ricevuto è necessario «regolamentare in maniera seria i voli sulle isole». Ribadendo che l'obiettivo di fondo deve essere quello «del rafforzamento dell'economia eoliana», che deve mantenersi in linea col «sempre maggiore sviluppo dei flussi turistici». Purché le norme vengano rispettate. (s.c.)
A Palazzo dei Leoni si è svolta, infatti, una conferenza dei servizi dedicata proprio al divieto di sorvolo delle aree protette delle isole (si pensi, ad esempio, alla riserva delle Montagne delle Felci e dei Porri di Salina o all'isola di Panarea e scogli viciniori). Conferenza che arriva dopo numerosi esposti del Wwf e di altre associazioni ambientaliste, che hanno segnalato come il trasporto su elicotteri, che in un primo momento doveva essere sperimentale e avvenire in deroga per Protezione civile e pronto soccorso, è diventato routine e a carattere commerciale.
Due società dal 2002 svolgono un servizio passeggeri che, secondo il sindaco di Leni Gullo, non sarebbe autorizzato, pubblicizzando addirittura "gite aeree" a pochi metri dai vulcani (Stromboli e Vulcanodelle isole). In piena zona Sic. Una situazione non più sostenibile e del tutto abusiva, sulla quale ieri le istituzioni interessate si sono sedute attorno a un tavolo. Le associazioni ambientaliste chiedono che il servizio venga fermato e subito, e che i cieli eoliani rimangano sgombri.
La politica cerca una mediazione, magari attraverso una nuova regolamentazione dei voli. Alla conferenza di Palazzo dei Leoni hanno preso parte i sindaci di Leni, Riccardo Gullo, e di S. Marina di Salina, Massimo Lo Schiavo, l'assessore al Turismo del Comune di Malfa Clara Rametta, il viceprefetto aggiunto di Messina Natalia Ruggeri, l'arch. Antonino Milici della Soprintendenza ai Beni Culturali, il direttore Riserve naturali della Provincia, Maria Letizia Molino, oltre ai tecnici del dipartimento Territorio e Ambiente della Regione, dell'Azienda Regionale Foreste Demaniali, dell'Ispettorato dipartimentale delle Foreste di Messina e del dipartimento regionale Protezione civile Sicilia nord-orientale.
Presenti anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, Anna Giordano del Wwf e l'ing. Francesco Mirabito, cittadino dell'isola di Salina. Secondo il sindaco di Leni Gullo «prima di tutto vanno repressi gli abusi, perché oltre a un problema ambientale ci sono rischi per la sicurezza pubblica».
Il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, intervenuto alla conferenza nelle battute finali, sostiene che «l'incontro di oggi pone le basi per una soluzione univoca che accontenti tutti e che ripristini le condizioni di sicurezza e di rispetto ambientale, peraltro previste da normative comunitarie».
Per Ricevuto è necessario «regolamentare in maniera seria i voli sulle isole». Ribadendo che l'obiettivo di fondo deve essere quello «del rafforzamento dell'economia eoliana», che deve mantenersi in linea col «sempre maggiore sviluppo dei flussi turistici». Purché le norme vengano rispettate. (s.c.)
Data notizia 28/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Vulcano: Quella provinciale da disboscare. A rischio l'incolumità sulla Piano-Gelso
La strada provinciale che va da Vulcano Piano a Gelso è ridotta in condizioni pietose, ed invasa da una vera e propria boscaglia. Lo denunciano e segnalano gli abitanti della vulcanica isola eoliana costretti a percorrere quell'arteria stradale in condizioni di autentica insicurezza. “Non chiediamo niente di più – evidenziano- che un intervento di decespugliamento che consenta a residenti e turisti di transitare sulla strada in condizioni di perfetta visibilità, in modo che si possano prevenire incidenti stradali. I cespugli, i rami degli alberi limitrofi alla sede stradale hanno ormai invaso la carreggiata e, in alcuni punti, non vi è assoluta visibilità e il rischio d'incidente è dietro l'angolo”. L'allarme sulla “forestazione” delle sedi stradali non riguarda solo Vulcano. Interventi drastici ed immediati vengono richiesti anche dalla frazione liparese di Pirrera. Anche qui il mancato intervento degli organismi competenti ha consentito un proliferare indiscriminato della vegetazione. Alcuni caratteristici sentieri, indicati nelle mappe di coloro che amano le escursioni a piedi, risultano di fatto pressochè intransitabili.
Museo del cinema? " Lo vorrei a Rinella". L'opinione dei lettori
Sull'ubicazione del Museo del Cinema, oggetto di un nostro sondaggio che si chiude a fine luglio, riceviamo una nota di Patrizia Sabbadin che pubblichiamo:
Lo vorrei a Salina/Rinella, all'Hotel L'Ariana, prima sede dei "Cacciatori sottomarini" di cui faceva parte il principe Alliata, inventore della fotocamera subacquea. Se non fosse possibile dargli una sede nell'hotel, comunque a Rinella.
Cordiali saluti
Patrizia Sabbadin
Lo vorrei a Salina/Rinella, all'Hotel L'Ariana, prima sede dei "Cacciatori sottomarini" di cui faceva parte il principe Alliata, inventore della fotocamera subacquea. Se non fosse possibile dargli una sede nell'hotel, comunque a Rinella.
Cordiali saluti
Patrizia Sabbadin
lunedì 27 luglio 2009
Auditorium, Museo del Cinema… occorre una pianificazione (di Michele Giacomantonio)
Auditorium, Museo del Cinema… occorre una pianificazione
(Michele Giacomantonio) Mi sembra un fatto positivo che si sia aperta una discussione su dove collocare il Museo del Cinema è quale sia la migliore destinazione per l’Immacolata. Sono problemi concreti di tutta la comunità erroneamente ritenuti di competenza esclusiva degli amministratori. Anche perché, se li abbandoni agli amministratori accade quello a cui stiamo assistendo per il Museo del Cinema. Molto spesso si ha l’impressione che per loro non si tratti di inserire un centro di interesse di straordinaria importanza in una pianificazione dell’offerta culturale e turistica delle Eolie ma di trovar un qualche buco dove collocare, togliendosi dagli impicci, un dono un po’ fastidioso, come succede per il grande vaso demodée regalatoci da una vecchia zia. Così da anni si tiene sulla corda il Principe Alliata, come si è tenuto sulla corda, finch’è non è morto, il povero Spartaco Persiani con la sua tipografia d’epoca.
La discussione fra la gente permette a questa di riappropriarsi di un diritto di cui il “palazzo” tende ad espropriarla ed in qualche modo costringe il “palazzo” a programmare. Per esempio, qualcuno ha osservato, a mio avviso, non senza una qualche ragione, che forse le isole più deputate ad ospitare un “Museo del Cinema” siano Stromboli o Vulcano perché è stata proprio la “guerra dei vulcani” a richiamare l’attenzione sulle Eolie. Ed a questo proposito, proprio l’altro giorno, gente di Stromboli mi chiedeva che fine avesse fatto l' idea della mia amministrazione di acquisire il vecchio mulino per farne un centro di interesse, museo o altro che fosse. Naturalmente morta e sepolta con quella amministrazione. Ecco questa potrebbe essere una bella ipotesi: aprire a Stromboli un museo del cinema acquisendo, da parte del Comune, il vecchio Mulino e ristrutturandolo.
Ma ce ne potrebbe essere anche un’altra che era stata avanzata dieci anni fa e provo a riproporre. A Lipari c’è un antico edificio ad angolo fra corso Vittorio Emanuele e via Emanuele Carnevale che un tempo era stato l’Ospedale San Giovanni e che ormai da circa un secolo non ha più questa destinazione. Dopo di allora ha ospitato per qualche tempo l’Ufficio del Registro e forse qualche altra attività, ma ormai da molti decenni è chiuso perchè pericolante. Credo che sia ancora nel patrimonio dell’Ospedale anche se non so a che punto sia arrivata la partita di dare e avere di immobili fra il Comune e la ASL. Nella trattativa erano entrati i locali di via Umberto primo che il Comune aveva fatti ristrutturare parzialmente, alcuni locali dell’edificio della ex Pretura in via Garibaldi, i locali del parco di Vulcano acquistati dal Comune e dati alla ASL per farne la guardia medica. Comunque non credo che sia un problema acquisirlo se già la ASL non ha un progetto su di esso. Perché quell’edificio sarebbe un’occasione splendida per farne il palazzo della cultura ed ospitarvi la Biblioteca comunale, il Museo del cinema che potrebbe divenire il Museo delle arti audiovisive e comprendere magari anche quella splendida collezione di “cunti” che la professoressa Marilena Maffei Lucchesi ha raccolto lungo trent’anni nelle nostre isole e rappresentano un patrimonio eccezionale della nostra cultura popolare. E’ un’ipotesi su cui bisognerebbe lavorarci con sensibilità, competenza e costanza per creare nel nostro arcipelago un altro centro di interesse di grande significato degno, in qualche modo, di essere affiancato al nostro Museo.
Moltiplicare i centri di interesse di qualità deve essere questo un impegno costante per promuovere quel turismo culturale che rappresenta futuro e lavoro.
Io l’Immacolata la lascerei alla sua funzione di chiesa e di auditorium per rappresentazioni di alto livello qualitativo ( concerti innanzitutto) che sono due destinazioni che possono camminare insieme. D'altronde non credo che sia nelle possibilità del Comune fare diversamente perché dovrebbe avere prima il consenso dell’Arcivescovo. E non credo che Mons. Calogero La Piana, per quanto vescovo aperto e sensibile alle istanze culturali più moderne, possa convenire che durante le celebrazioni religiose la pietà della gente invece che ai quadri della Sacra Famiglia, delle Anime del Purgatorio, della Madonna Orante sia indirizzata alle scene della Bergman che scala lo Stromboli, di “Nannarella”che si bacia con Rossano Brazzi o della Vitti che passeggia un po’ spaesata su Lisca Bianca.
Quindi per concludere. Il Comune punti in alto per dare al Museo del Cinema una sede confacente e, per l’immediato, potrebbe – come qualcuno ha pure suggerito – collocarlo nella Pinacoteca di via Maurolico credo che le due destinazioni possano sposarsi bene più di quanto avvenga ora con gli uffici dei servizi sociali che non sono una attività culturale, destinazione a cui il palazzo è vocato per lascito ereditario.
(Michele Giacomantonio) Mi sembra un fatto positivo che si sia aperta una discussione su dove collocare il Museo del Cinema è quale sia la migliore destinazione per l’Immacolata. Sono problemi concreti di tutta la comunità erroneamente ritenuti di competenza esclusiva degli amministratori. Anche perché, se li abbandoni agli amministratori accade quello a cui stiamo assistendo per il Museo del Cinema. Molto spesso si ha l’impressione che per loro non si tratti di inserire un centro di interesse di straordinaria importanza in una pianificazione dell’offerta culturale e turistica delle Eolie ma di trovar un qualche buco dove collocare, togliendosi dagli impicci, un dono un po’ fastidioso, come succede per il grande vaso demodée regalatoci da una vecchia zia. Così da anni si tiene sulla corda il Principe Alliata, come si è tenuto sulla corda, finch’è non è morto, il povero Spartaco Persiani con la sua tipografia d’epoca.
La discussione fra la gente permette a questa di riappropriarsi di un diritto di cui il “palazzo” tende ad espropriarla ed in qualche modo costringe il “palazzo” a programmare. Per esempio, qualcuno ha osservato, a mio avviso, non senza una qualche ragione, che forse le isole più deputate ad ospitare un “Museo del Cinema” siano Stromboli o Vulcano perché è stata proprio la “guerra dei vulcani” a richiamare l’attenzione sulle Eolie. Ed a questo proposito, proprio l’altro giorno, gente di Stromboli mi chiedeva che fine avesse fatto l' idea della mia amministrazione di acquisire il vecchio mulino per farne un centro di interesse, museo o altro che fosse. Naturalmente morta e sepolta con quella amministrazione. Ecco questa potrebbe essere una bella ipotesi: aprire a Stromboli un museo del cinema acquisendo, da parte del Comune, il vecchio Mulino e ristrutturandolo.
Ma ce ne potrebbe essere anche un’altra che era stata avanzata dieci anni fa e provo a riproporre. A Lipari c’è un antico edificio ad angolo fra corso Vittorio Emanuele e via Emanuele Carnevale che un tempo era stato l’Ospedale San Giovanni e che ormai da circa un secolo non ha più questa destinazione. Dopo di allora ha ospitato per qualche tempo l’Ufficio del Registro e forse qualche altra attività, ma ormai da molti decenni è chiuso perchè pericolante. Credo che sia ancora nel patrimonio dell’Ospedale anche se non so a che punto sia arrivata la partita di dare e avere di immobili fra il Comune e la ASL. Nella trattativa erano entrati i locali di via Umberto primo che il Comune aveva fatti ristrutturare parzialmente, alcuni locali dell’edificio della ex Pretura in via Garibaldi, i locali del parco di Vulcano acquistati dal Comune e dati alla ASL per farne la guardia medica. Comunque non credo che sia un problema acquisirlo se già la ASL non ha un progetto su di esso. Perché quell’edificio sarebbe un’occasione splendida per farne il palazzo della cultura ed ospitarvi la Biblioteca comunale, il Museo del cinema che potrebbe divenire il Museo delle arti audiovisive e comprendere magari anche quella splendida collezione di “cunti” che la professoressa Marilena Maffei Lucchesi ha raccolto lungo trent’anni nelle nostre isole e rappresentano un patrimonio eccezionale della nostra cultura popolare. E’ un’ipotesi su cui bisognerebbe lavorarci con sensibilità, competenza e costanza per creare nel nostro arcipelago un altro centro di interesse di grande significato degno, in qualche modo, di essere affiancato al nostro Museo.
Moltiplicare i centri di interesse di qualità deve essere questo un impegno costante per promuovere quel turismo culturale che rappresenta futuro e lavoro.
Io l’Immacolata la lascerei alla sua funzione di chiesa e di auditorium per rappresentazioni di alto livello qualitativo ( concerti innanzitutto) che sono due destinazioni che possono camminare insieme. D'altronde non credo che sia nelle possibilità del Comune fare diversamente perché dovrebbe avere prima il consenso dell’Arcivescovo. E non credo che Mons. Calogero La Piana, per quanto vescovo aperto e sensibile alle istanze culturali più moderne, possa convenire che durante le celebrazioni religiose la pietà della gente invece che ai quadri della Sacra Famiglia, delle Anime del Purgatorio, della Madonna Orante sia indirizzata alle scene della Bergman che scala lo Stromboli, di “Nannarella”che si bacia con Rossano Brazzi o della Vitti che passeggia un po’ spaesata su Lisca Bianca.
Quindi per concludere. Il Comune punti in alto per dare al Museo del Cinema una sede confacente e, per l’immediato, potrebbe – come qualcuno ha pure suggerito – collocarlo nella Pinacoteca di via Maurolico credo che le due destinazioni possano sposarsi bene più di quanto avvenga ora con gli uffici dei servizi sociali che non sono una attività culturale, destinazione a cui il palazzo è vocato per lascito ereditario.
Ambiente. Approvati i Piani di Gestione dei siti Natura 2000. Ci sono anche le Eolie
Il Dipartimento Territorio ed Ambiente ha approvato e pubblicato l'elenco dei Piani di Gestione della Rete Natura 2000. Si tratta di 44 Piani per altrettanti siti: Lago di Pergusa, Monti Madonie, Invasi artificiali (Ogliastro), Rupe di Marianopoli e Lago Sfondato, Invasi artificiali (Pozzillo), Monti Nebrodi, Invasi artificiali (Piana degli albanesi), Isola di Ustica, Complessi gessosi (Ciminna), Monti di Trapani, Promontori del palermitano e Isola delle Femmine, Isole Pelagie, Vallata del Fiume Ippari (pineta di Vittoria), Monte Chiapparo, Residui dunali della Sicilia sud orientale, Macalube di Aragona, Complessi gessosi (S. Ninfa), Monti di Palermo e Valle del Fiume Oreto, Isola di Pantelleria, Zona montano-costiera palermitano, Residui boschivi e zone umide dell’ennese palermitano, Sciare e zone umide di Mazara e Marsala, Cala Rossa e Capo Rama, Foce del Magazzolo, foce del Platani, Capo Bianco, Torre Salsa, Complesso calanchivo di Castellana Sicula, Fiume Alcantara, Paludi di Capo Feto e Margi Spanò, Sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice, Complessi gessosi (Entella), Complessi gessosi (Monte Conca), Monte Sambughetti, M. Campanito, Timpa di Acireale, Vallone Rossomanno e boschi di Piazza Armerina, Monti Iblei, Monti Sicani, Monti Peloritani, Isole Eolie, Monte Etna, Bosco di Santo Pietro e sughereta di Niscemi, Capo Milazzo, Pantani della Sicilia sud orientale, Rocche di Roccella Valdemone e Bosco di Malabotta, Saline della Sicilia orientale, Capo Murro di Porco, Penisola della Maddalena e Grotta Pellegrino.
I Piani di Gestione (PdG) dovranno essere integrati dai beneficiari secondo le osservazioni incluse nel rapporto istruttorio dell’assessorato rimandando al Dipartimento Territorio e Ambiente l’armonizzazione in scala regionale dei contenuti, già elaborati dai beneficiari, inerenti il monitoraggio, l’aggiornamento e la mosaicatura delle schede di habitat e specie, le norme di salvaguardia e il piano di comunicazione.
In particolare il beneficiario finale dovrà integrare il Piano di gestione secondo le prescrizioni prescritte, mentre la durata di validità dei Piani sarà prevista da un apposito provvedimento normativo in corso di predisposizione.
Nei decreti viene specificato che per i Siti Natura 2000 compresi nel Piano di gestione, si intendono recepite le pertinenti misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) di cui al Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007.
I Decreti saranno pubblicati per estratto sulla G.u.R.S. ed integralmente sul sito ufficiale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente all’indirizzo (http://www.artasicilia.it/).
I Piani di Gestione (PdG) dovranno essere integrati dai beneficiari secondo le osservazioni incluse nel rapporto istruttorio dell’assessorato rimandando al Dipartimento Territorio e Ambiente l’armonizzazione in scala regionale dei contenuti, già elaborati dai beneficiari, inerenti il monitoraggio, l’aggiornamento e la mosaicatura delle schede di habitat e specie, le norme di salvaguardia e il piano di comunicazione.
In particolare il beneficiario finale dovrà integrare il Piano di gestione secondo le prescrizioni prescritte, mentre la durata di validità dei Piani sarà prevista da un apposito provvedimento normativo in corso di predisposizione.
Nei decreti viene specificato che per i Siti Natura 2000 compresi nel Piano di gestione, si intendono recepite le pertinenti misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) di cui al Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007.
I Decreti saranno pubblicati per estratto sulla G.u.R.S. ed integralmente sul sito ufficiale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente all’indirizzo (http://www.artasicilia.it/).
Brevi
PESCA: DOMANI IN ASSESSORATO RIUNONE DEL CONSIGLIO REGIONALE- E' convocata per domani pomeriggio alle ore 17,00, nella sede dell'assessorato regionale di via degli Emiri a Palermo, la seduta del Consiglio regionale della Pesca. All'incontro parteciperà l'assessore Titti Bufardeci. Al primo punto all'ordine del giorno dei lavori del Parlamentino della Pesca il piano di gestione per il fermo biologico. In agenda anche le richieste di dichiarazione di stato di calamità naturale, in relazione ai fenomeni meteo marini particolarmente avversi, registrati nel primo semestre dell'anno. Si avvierà anche la discussione sul Libro Verde dell'Unione, il documento depositato alla Commissione di Bruxelles ad aprile di quest'anno, che servirà a delineare le linee guida per la politica comune del settore ittico.
Lipari: Proiezione del documentario sulla fuga di Rosselli, Nitti e Lussu-
1929-2009, in occasione degli ottant' anni della fuga da Lipari di Rosselli, Nitti e Lussu, questa sera proiezione del documentario della RAI del 1958 “Fuga da Lipari” di Marco Leto. Interverranno il regista Leto e il giornalista Alberto La Volpe. L'appuntamento è alle ore 20,30 nei Giardini Centro Studi.
L'evento è realizzato in collaborazione con: REGIONE SICILIANA Assessorato Turismo Comunicazione e Trasporti Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo, Assessorato Beni Culturali Ambientali e della Pubblica Istruzione, Provincia Regionale di Messina e Comune di Lipari
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA. IN SETTIMANA LA DEFINIZIONE CON LA FIRMA DELL´ACCORDO REGIONE SICILIA - SINDACATI
Arrivato anche in Sicilia, finalmente, il momento di firmare l´accordo che consente l´erogazione dei 49 milioni attribuiti alla Regione Sicilia per gli ammortizzatori sociali in deroga ed affrontare, quindi, il sostegno al reddito ed i percorsi di politica attiva del lavoro. Venerdì scorso si è tenuto il confronto tra l´assessore regionale e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil per arrivare alla firma dell´accordo. Oggi è previsto un incontro tecnico tra l´assessorato e rappresentanti dei sindacati. Martedì, invece, l´assessore si recherà a Roma per definire i termini dell´accordo Stato - Regione e per venerdì è, quindi, prevedibile la firma definitiva. "Un momento - dichiara il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese - colpevolmente ritardato dalla crisi politica della Regione Sicilia, che finalmente si sblocca e certamente consentirà anche nella provincia di Messina di poter affrontare con strumenti finanziari aggiuntivi le crisi aziendali così da lenire i disagi dei lavoratori colpiti che fino a oggi non erano dotati di alcun paracadute come la cassa integrazione in deroga".
Notizia del 27/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Lipari: Proiezione del documentario sulla fuga di Rosselli, Nitti e Lussu-
1929-2009, in occasione degli ottant' anni della fuga da Lipari di Rosselli, Nitti e Lussu, questa sera proiezione del documentario della RAI del 1958 “Fuga da Lipari” di Marco Leto. Interverranno il regista Leto e il giornalista Alberto La Volpe. L'appuntamento è alle ore 20,30 nei Giardini Centro Studi.
L'evento è realizzato in collaborazione con: REGIONE SICILIANA Assessorato Turismo Comunicazione e Trasporti Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo, Assessorato Beni Culturali Ambientali e della Pubblica Istruzione, Provincia Regionale di Messina e Comune di Lipari
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA. IN SETTIMANA LA DEFINIZIONE CON LA FIRMA DELL´ACCORDO REGIONE SICILIA - SINDACATI
Arrivato anche in Sicilia, finalmente, il momento di firmare l´accordo che consente l´erogazione dei 49 milioni attribuiti alla Regione Sicilia per gli ammortizzatori sociali in deroga ed affrontare, quindi, il sostegno al reddito ed i percorsi di politica attiva del lavoro. Venerdì scorso si è tenuto il confronto tra l´assessore regionale e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil per arrivare alla firma dell´accordo. Oggi è previsto un incontro tecnico tra l´assessorato e rappresentanti dei sindacati. Martedì, invece, l´assessore si recherà a Roma per definire i termini dell´accordo Stato - Regione e per venerdì è, quindi, prevedibile la firma definitiva. "Un momento - dichiara il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese - colpevolmente ritardato dalla crisi politica della Regione Sicilia, che finalmente si sblocca e certamente consentirà anche nella provincia di Messina di poter affrontare con strumenti finanziari aggiuntivi le crisi aziendali così da lenire i disagi dei lavoratori colpiti che fino a oggi non erano dotati di alcun paracadute come la cassa integrazione in deroga".
Notizia del 27/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Pirrera e....l'acqua salata (di Anna Miracula)
Riceviamo dalla signora Anna Miracula e pubblichiamo:
Dopo aver risolto alcuni problemini del mio Pc, consulto i vari siti giornalistici locali e apprendo, con crescente rabbia e delusione , quanto accaduto nella gestione della vicenda acqua nella zona di Pirrera, riportata dal Consigliere Pietro Lo Cascio in riferimento alla discordanza nell’applicare le norme tariffarie effettuata dal Dirigente del IV settore , Dott. Nico Russo .
Vorrei che egli stesso mi spiegasse cosa è accaduto e in che modo si è arrivati a fare una cosa del genere.
Nei giorni “caldi” della protesta per la mancata erogazione dell’acqua , a me , come tanti altri della borgata , con nemmeno 10 centimetri d’acqua nella cisterna, è stato consigliato di ricorrere momentaneamente al servizio delle autobotti, causa un ritardo nella ormai imminente erogazione dell’acqua .
Dato che alcuni di noi erano con “ l’acqua alla gola” (e scusate il gioco di parole) abbiamo optato per questa soluzione , che ci sarebbe costata la mattinata all’ufficio postale, e il pagamento di Euro 30,50 per avere una autobotte nello stesso pomeriggio, avendo pregato, alla consegna del bollettino presso l’Ufficio idrico per l’urgenza sia la responsabile dello stesso Ufficio che lo stesso autista del mezzo.
A quelli che come me hanno dovuto ricorrere a questo servizio è stato detto che , questo trattamento, ossia il pagamento di Euro 30,50 (+ tassa postale) era stato riservato SOLTANTO alle zone in cui era in atto l’urgenza mentre la “normale “tariffa per la richiesta autobotte sarebbe stato altrimenti di Euro 69,00 circa.
A prescindere dal fatto che, nelle zone alte quasi tutte le abitazioni sono allacciate alla rete idrica pubblica , per cui la richiesta dell’autobotte risulta sempre una estrema ipotesi nel caso presso l’abitazione non venga erogata l’acqua, quindi che senso avrebbero due tariffe diverse per lo stesso servizio?
Ma torniamo al discorso precedente , affermando che all’atto della richiesta dell’autobotte nessuno ci ha informati di questa AGEVOLAZIONE sulla tariffa , venuta alla luce in questi giorni.
Chiedo allora , al Signor Sindaco e al Dirigente , Dott. Nico Russo, come sia possibile adottare , per la stessa emergenza e per cittadini della stessa isola, due pesi e due misure ??
Forse come più volte ho affermato , Pirrera non fa parte delle Eolie, forse i cittadini di Acquacalda (che peraltro è servita anche via mare dalle navi cisterne ) e Lami-Penninella hanno più diritti di noi ? oppure si considera Pirrera una zona residenziale dove vi abitano ricconi per cui il costo pagato in più sul versamento sarebbe un obbligo poiché godiamo di altri diritti??
Se poi mi elencate quali siano questi diritti Vi sarei immensamente grata.
A questo punto e mi sembra doveroso, questa spesa in più di Euro 22,42 gradiremmo venisse rimborsata ai diretti interessati oppure compensata con agevolazioni sulle bollette idriche o con dei trasporti di autobotti in maniera tale da riparare al danno che abbiamo subito.
Esprimo anche il mio parere e credo sia quello di tanti sui tanto discussi aumenti del costo dell’acqua previsti soprattutto per le zone alte di Lipari.
L’acqua è patrimonio dell’umanità e la salute individuale e collettiva dipende da essa. L’agricoltura, l’industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa.
Il suo carattere " insostituibile " significa che l’insieme di una comunità umana – ed ogni suo membro – deve avere il diritto di accesso all’acqua, e in particolare, all’acqua potabile, nella quantità e qualità necessarie indispensabili alla vita e alle attività economiche.Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile individuale e collettivo
L’acqua appartiene più all’economia dei beni comuni e della distribuzione della ricchezza che all’economia privata dell’accumulazione individuale ed altre forme di espropriazione della ricchezza. Mentre nel passato la condivisione dell’acqua è stata spesso una delle maggiori cause delle ineguaglianze sociali, la civilizzazione di oggi riconosce l’accesso all’acqua come un diritto fondamentale, inalienabile, individuale e collettivo. Il diritto all’acqua è una parte dell’etica di base di una buona società e di una buona economia.
Riccardo Petrella, consigliere alla Commissione Europea, professore all’Università Cattolica di Lovanio afferma : “"la privatizzazione dell’acqua non è una soluzione efficace dal punto di vista politico, sociale, economico, ambientale, etico. Non è giustificabile considerare l’acqua come una fonte di profitto. In quanto fonte di vita, l’acqua è un bene patrimoniale che appartiene agli abitanti del pianeta (così come agli organismi viventi). La privatizzazione del petrolio è stata e resta un errore storico fondamentale, che non può essere ripetuto: bisogna impedire la petrolizzazione dell’acqua".Ormai si tende a mettere sempre in svantaggio chi già non gode di molti privilegi , i servizi essenziali e di qualsiasi genere (pulizie strade, manutenzioni, vigilanza del territorio, erogazione idrica, etc.) scarseggiano e in più dobbiamo fare i conti anche con gli aumenti , ma mi chiedo quando il servizio è carente perché il cittadino deve pagare quello che non riceve?
Anna Miracula
Dopo aver risolto alcuni problemini del mio Pc, consulto i vari siti giornalistici locali e apprendo, con crescente rabbia e delusione , quanto accaduto nella gestione della vicenda acqua nella zona di Pirrera, riportata dal Consigliere Pietro Lo Cascio in riferimento alla discordanza nell’applicare le norme tariffarie effettuata dal Dirigente del IV settore , Dott. Nico Russo .
Vorrei che egli stesso mi spiegasse cosa è accaduto e in che modo si è arrivati a fare una cosa del genere.
Nei giorni “caldi” della protesta per la mancata erogazione dell’acqua , a me , come tanti altri della borgata , con nemmeno 10 centimetri d’acqua nella cisterna, è stato consigliato di ricorrere momentaneamente al servizio delle autobotti, causa un ritardo nella ormai imminente erogazione dell’acqua .
Dato che alcuni di noi erano con “ l’acqua alla gola” (e scusate il gioco di parole) abbiamo optato per questa soluzione , che ci sarebbe costata la mattinata all’ufficio postale, e il pagamento di Euro 30,50 per avere una autobotte nello stesso pomeriggio, avendo pregato, alla consegna del bollettino presso l’Ufficio idrico per l’urgenza sia la responsabile dello stesso Ufficio che lo stesso autista del mezzo.
A quelli che come me hanno dovuto ricorrere a questo servizio è stato detto che , questo trattamento, ossia il pagamento di Euro 30,50 (+ tassa postale) era stato riservato SOLTANTO alle zone in cui era in atto l’urgenza mentre la “normale “tariffa per la richiesta autobotte sarebbe stato altrimenti di Euro 69,00 circa.
A prescindere dal fatto che, nelle zone alte quasi tutte le abitazioni sono allacciate alla rete idrica pubblica , per cui la richiesta dell’autobotte risulta sempre una estrema ipotesi nel caso presso l’abitazione non venga erogata l’acqua, quindi che senso avrebbero due tariffe diverse per lo stesso servizio?
Ma torniamo al discorso precedente , affermando che all’atto della richiesta dell’autobotte nessuno ci ha informati di questa AGEVOLAZIONE sulla tariffa , venuta alla luce in questi giorni.
Chiedo allora , al Signor Sindaco e al Dirigente , Dott. Nico Russo, come sia possibile adottare , per la stessa emergenza e per cittadini della stessa isola, due pesi e due misure ??
Forse come più volte ho affermato , Pirrera non fa parte delle Eolie, forse i cittadini di Acquacalda (che peraltro è servita anche via mare dalle navi cisterne ) e Lami-Penninella hanno più diritti di noi ? oppure si considera Pirrera una zona residenziale dove vi abitano ricconi per cui il costo pagato in più sul versamento sarebbe un obbligo poiché godiamo di altri diritti??
Se poi mi elencate quali siano questi diritti Vi sarei immensamente grata.
A questo punto e mi sembra doveroso, questa spesa in più di Euro 22,42 gradiremmo venisse rimborsata ai diretti interessati oppure compensata con agevolazioni sulle bollette idriche o con dei trasporti di autobotti in maniera tale da riparare al danno che abbiamo subito.
Esprimo anche il mio parere e credo sia quello di tanti sui tanto discussi aumenti del costo dell’acqua previsti soprattutto per le zone alte di Lipari.
L’acqua è patrimonio dell’umanità e la salute individuale e collettiva dipende da essa. L’agricoltura, l’industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa.
Il suo carattere " insostituibile " significa che l’insieme di una comunità umana – ed ogni suo membro – deve avere il diritto di accesso all’acqua, e in particolare, all’acqua potabile, nella quantità e qualità necessarie indispensabili alla vita e alle attività economiche.Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile individuale e collettivo
L’acqua appartiene più all’economia dei beni comuni e della distribuzione della ricchezza che all’economia privata dell’accumulazione individuale ed altre forme di espropriazione della ricchezza. Mentre nel passato la condivisione dell’acqua è stata spesso una delle maggiori cause delle ineguaglianze sociali, la civilizzazione di oggi riconosce l’accesso all’acqua come un diritto fondamentale, inalienabile, individuale e collettivo. Il diritto all’acqua è una parte dell’etica di base di una buona società e di una buona economia.
Riccardo Petrella, consigliere alla Commissione Europea, professore all’Università Cattolica di Lovanio afferma : “"la privatizzazione dell’acqua non è una soluzione efficace dal punto di vista politico, sociale, economico, ambientale, etico. Non è giustificabile considerare l’acqua come una fonte di profitto. In quanto fonte di vita, l’acqua è un bene patrimoniale che appartiene agli abitanti del pianeta (così come agli organismi viventi). La privatizzazione del petrolio è stata e resta un errore storico fondamentale, che non può essere ripetuto: bisogna impedire la petrolizzazione dell’acqua".Ormai si tende a mettere sempre in svantaggio chi già non gode di molti privilegi , i servizi essenziali e di qualsiasi genere (pulizie strade, manutenzioni, vigilanza del territorio, erogazione idrica, etc.) scarseggiano e in più dobbiamo fare i conti anche con gli aumenti , ma mi chiedo quando il servizio è carente perché il cittadino deve pagare quello che non riceve?
Anna Miracula
La processione di San Cristoforo a Canneto (Lipari) . Il video
Con i giochi d'artificio e l'esibizione dei Puntakkapo si sono conclusi a Canneto i festeggiamenti in onore del Patrono San Cristoforo. In prima serata per le vie della frazione si è snodata la solenne processione alla quale ha preso parte, tra gli altri, l'ex Arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela. Vi proponiamo il video di alcuni momenti della Processione:
Questo video è visibile anche su you tube. Lo si può ricercare con questo nome: Festeggiamenti per San Cristoforo a Canneto (26/07/09)
Il link per l'accesso diretto è: http://www.youtube.com/watch?v=_XHPP4fBXmY
Mons. Marra a Lipari: "Le Eolie nel cuore". Un pensiero agli ex Pumex e a Ginostra
Abbiamo incontrato a Canneto, ieri sera, in occasione della processione di San Cristoforo, Mons. Giovanni Marra, mai dimenticato Arcivescovo metropolita di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela. Con lui abbiamo parlato del particolare affetto che lo lega a queste isole e agli isolani, dei lavoratori della pomice e di Ginostra. Ed è legato proprio alla frazione dell'isola di Stromboli, uno dei suoi "rimpianti". Ascoltiamolo in questa intervista:
Feste patronali. Così non và. Le riflessioni del signor Bianchi...Nando
Riceviamo dal signor Nando Bianchi e pubblichiamo:
Complicarsi la vita è la prerogativa principale dell’essere umano, ma perseverare assume sembianze indefinibili anche se a volte vengono definite diaboliche. Comunque non mi sembra il caso attuale.
Tornando indietro all’età di circa 6 anni, percorro con la memoria 50 anni di feste che annualmente vengono fatte sull’isola e particolarmente, in questo momento, vivo la festa attuale di Canneto con gli occhi e le sensazioni dei miei due figli di 5 e 6 anni ed inevitabilmente faccio il confronto di quello che poteva significare per me ai miei 6 anni e a quelli dei miei figli oggi. Premettendo che i particolari sono sempre gli stessi mi domando ma che senso ha continuare cosi?
Per me bambino, ma anche per i grandi, l’arrivo delle feste con le “bancarelle” cosi composte assumeva un significato di euforia, di novità. Dopo l’attesa di un anno erano le uniche occasioni al diverso, ma oggi?
Oggi non danno nessun significato: i bambini non si divertono, anche se la festa dovrebbe essere principalmente per loro il tramando delle tradizioni, e i grandi ci abbandoniamo a superficiali commenti, constatando le difficoltà che emergono. Come, ad esempio, la viabilità già di per se difficile senza questa invasione e, principalmente, i problemi igienici che ne scaturiscono.
Ho osservato decine di persone che dormono per terra e che si alimentano con le possibilità che hanno, riferendomi ai mezzi a disposizione, essendo “ fuori casa”.
La domanda spontanea è ma dove vanno in bagno? Dove si possono rinfrescare considerando che a differenza dei mercati rionali che durano un paio d’ore queste persone si fermano mediamente tre giorni?
Ma non sarebbe giusto che i comitati, l’amministrazione, e se vogliamo anche con contributo di ognuno di noi, comprassero delle toilette igieniche da poter mettere a disposizione ogni volta che se ne presenti la necessità ?
Certo sarebbe meglio se si cominciasse a strutturare questi eventi in modo completamente diverso conservando bancarelle di dolci e balocchi in quantità limitate, il palco per le esibizioni ed una serie di intrattenimenti per bambini, meno bambini e presenze del momento.
Notizia del 27/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Complicarsi la vita è la prerogativa principale dell’essere umano, ma perseverare assume sembianze indefinibili anche se a volte vengono definite diaboliche. Comunque non mi sembra il caso attuale.
Tornando indietro all’età di circa 6 anni, percorro con la memoria 50 anni di feste che annualmente vengono fatte sull’isola e particolarmente, in questo momento, vivo la festa attuale di Canneto con gli occhi e le sensazioni dei miei due figli di 5 e 6 anni ed inevitabilmente faccio il confronto di quello che poteva significare per me ai miei 6 anni e a quelli dei miei figli oggi. Premettendo che i particolari sono sempre gli stessi mi domando ma che senso ha continuare cosi?
Per me bambino, ma anche per i grandi, l’arrivo delle feste con le “bancarelle” cosi composte assumeva un significato di euforia, di novità. Dopo l’attesa di un anno erano le uniche occasioni al diverso, ma oggi?
Oggi non danno nessun significato: i bambini non si divertono, anche se la festa dovrebbe essere principalmente per loro il tramando delle tradizioni, e i grandi ci abbandoniamo a superficiali commenti, constatando le difficoltà che emergono. Come, ad esempio, la viabilità già di per se difficile senza questa invasione e, principalmente, i problemi igienici che ne scaturiscono.
Ho osservato decine di persone che dormono per terra e che si alimentano con le possibilità che hanno, riferendomi ai mezzi a disposizione, essendo “ fuori casa”.
La domanda spontanea è ma dove vanno in bagno? Dove si possono rinfrescare considerando che a differenza dei mercati rionali che durano un paio d’ore queste persone si fermano mediamente tre giorni?
Ma non sarebbe giusto che i comitati, l’amministrazione, e se vogliamo anche con contributo di ognuno di noi, comprassero delle toilette igieniche da poter mettere a disposizione ogni volta che se ne presenti la necessità ?
Certo sarebbe meglio se si cominciasse a strutturare questi eventi in modo completamente diverso conservando bancarelle di dolci e balocchi in quantità limitate, il palco per le esibizioni ed una serie di intrattenimenti per bambini, meno bambini e presenze del momento.
Notizia del 27/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Guardia Costiera di Lipari: Il bilancio del fine settimana
COMUNICATO STAMPA
Nel fine settimana appena trascorso la guardia costiera di Lipari ha intensificato l’attivita’ di controllo del territorio in tutto l’arcipelago eoliano, al fine di garantire la sicurezza della navigazione delle unita’ da diporto e a traffico pesseggeri. Numerosi controlli sono stati effettuati nelle spiagge di questo circondario al fine di fare rispettare l’ordinanza di sicurezza balneare.
Il personale della sala operativa ha coordinato n°2 soccorsi ad unita’ da diporto con a bordo un totale di 9 persone. Il personale dei mezzi navali Oltre ad effettuare l’attivita’ di soccorso è stata posta in essere una intensa attivita’ di polizia con questi risultati: n° 3 persone deferite all'autorità giudiziaria competente per territorio, n° 5 illeciti amministrativi per sosta sul demanio marittimo, n° 4 illeciti amministrativi per violazione al codice della nautica da diporto e del regolamento dello stesso codice. Controlli anche nelle spiaggie e stabilimenti balneari e sulla filiera della pesca.
Tutta l’attivita’ e’ stata pianifica e disposta dal c.te Luca Politi e dal nostromo m.llo Michele La Torre.
Il personale della sala operativa ha coordinato n°2 soccorsi ad unita’ da diporto con a bordo un totale di 9 persone. Il personale dei mezzi navali Oltre ad effettuare l’attivita’ di soccorso è stata posta in essere una intensa attivita’ di polizia con questi risultati: n° 3 persone deferite all'autorità giudiziaria competente per territorio, n° 5 illeciti amministrativi per sosta sul demanio marittimo, n° 4 illeciti amministrativi per violazione al codice della nautica da diporto e del regolamento dello stesso codice. Controlli anche nelle spiaggie e stabilimenti balneari e sulla filiera della pesca.
Tutta l’attivita’ e’ stata pianifica e disposta dal c.te Luca Politi e dal nostromo m.llo Michele La Torre.
Notizia del 27/07/09 a cura di Marilena Cusumano
domenica 26 luglio 2009
Lipari: Guardia Costiera soccorre imbarcazione in difficoltà nei pressi di Monte Rosa
Soccorso nel mare di Lipari ad opera dalla guardia costiera.
Alle 19,35 alla sala operativa dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, tramite il numero Blu , è pervenuta una richiesta di soccorso da parte di Giuseppe Francesco Mobilia.
Questi, a causa di un'avaria al motore del suo semicabinato di 7 metri e 20, a bordo del quale vi erano sei persone(4 adulti e 2 bambini), si trovava in prossimità degli scogli antistanti Monte Rosa.
Non appena ricevuta la richiesta di soccorso la sala operativa inviava in zona il gommone A45 per prestare aiuto al natante in difficoltà. Gli occupanti del natante venivano posti in sicurezza e l'imbarcazione rimorchiata fino al pontile di Marina Lunga.
A coordinare il soccorso il sottocapo Isidoro Aiello, comandante del gommone capo Alessandro Boselli, coadiuvato dal sottocapo Andrea Potenza.
Alle 19,35 alla sala operativa dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, tramite il numero Blu , è pervenuta una richiesta di soccorso da parte di Giuseppe Francesco Mobilia.
Questi, a causa di un'avaria al motore del suo semicabinato di 7 metri e 20, a bordo del quale vi erano sei persone(4 adulti e 2 bambini), si trovava in prossimità degli scogli antistanti Monte Rosa.
Non appena ricevuta la richiesta di soccorso la sala operativa inviava in zona il gommone A45 per prestare aiuto al natante in difficoltà. Gli occupanti del natante venivano posti in sicurezza e l'imbarcazione rimorchiata fino al pontile di Marina Lunga.
A coordinare il soccorso il sottocapo Isidoro Aiello, comandante del gommone capo Alessandro Boselli, coadiuvato dal sottocapo Andrea Potenza.
A Vulcano consegnato il premio BMW a "L'amore è un giogo". Efesto d'oro a Sorgi, Ravera, Berchi, Leto, De Santis e Alliata
A “L’amore è un giogo”, di Andrea Rovetta con Cecilia Dazzi e Neri Marcoré, il premio Mini Bmw della sesta edizione del festival “Eolie in Video”.
È stato il cortometraggio “L’amore è un giogo” del regista Andrea Rovetta con Cecilia Dazzi e Neri Marcorì ad aggiudicarsi il Premi o Mini BMW Italia di 3.000 € consegnato da Marco Saltalamacchia, vice-presidente senior di BMW Europa, ieri sera a Vulcano, durante la cerimonia conclusiva della sesta edizione del festival “Eolie in Video”, promosso dal Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, in collaborazione con il partner commerciale Mini Bmw Italia, inaugurato lo scorso 21 luglio nei Giardini del Centro Studi di Lipari.
«Per la concisione con cui sa raccontare in un pugno di minuti una storia. Una vera storia. Con personaggi e sentimenti perfettamente delineati, un artificio narrativo funzionale alla brevità del film e un colpo di scena finale, spiazzante come devono essere i finali dei racconti».
Queste le motivazione che hanno portato la giuria di esperti presieduta da Lidia Ravera, giornalista e scrittrice e composta dallo storico del cinema Nino Genovese, dal prof. Renato Candia, dalla scrittrice Clara Raimondi, dalla giornalista Maria Lombardo e dalla dott. Barbara Brundu ad esprimere questa preferenza.
A salire sul palco del Jerà Resort di Vulcano per ritirare il premio è stato Ettore Musco, della casa di produzione “Nauta Film”.
Consegnato poi il premio “AmalEolie” di 1.000 € per la categoria Documentari, per la prima volta in concorso al festival, a “Libro di famiglia” del regista Andrea Bougleux, un lavoro premiato «per il tema di grande attualità affrontato, relativo alla diffusione nelle periferie del nuovo Codice di Famiglia votato dal parlamento del Marocco nel 2003 e ancora largamente disatteso, soprattutto per gli aspetti legati alla poligamia e al matrimonio con minorenni».
Due menzioni speciali al cortometraggio “Se ci dobbiamo andare andiamoci” di Vito Palmieri che bene affronta il tema della comunicazione in un periodo in cui la multietnicità diventa normalità e il documentario “I love Benidorm” di Gaetano Crivaro e Mario Romanazzi che denuncia in modo puntuale l’urbanizzazione selvaggia ed incontrollata di un sobborgo della città spagnola di Valencia a discapito della peculiarità e dei diritti dei pochi residenti. Per la sezione “Roberto Rossellini”, destinata ai cortometraggi più meritevoli realizzati all'interno delle scuole delle Isole Eolie premiato “Appunti per domani” realizzato dall’istituto comprensivo Lipari 1, classi III e IV scuola elementare, plesso Canneto per la regia di Francesco Gulletta, per la modalità innovativa e molto incisiva con cui viene affrontato il tema dell’alimentazione e della fame nel mondo, per la straordinaria capacità comunicativa e di recitazione dei bambini della scuola elementare e per il risultato raggiunto nonostante i limitati mezzi a disposizione.
Alla serata sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco del comune di Lipari Mariano Bruno, l’assessore alla cultura per il comune di Lipari, Ivan Ferlazzo, Giovanna Taviani, presidente del Salina Doc Festival 2009, il presidente di “Federalberghi Eolie” Christian Del Bono.
La serata è stata caratterizzata poi dalla consegna dei prestigiosi Premi “Efesto d’Oro” che quest’anno, senza distinzione tra categorie, sono stati consegnati al giornalista Marcello Sorgi, alla scrittrice Lidia Ravera, al giornalista Marco Berchi e al regista Marco Leto, al presidente della Twenty Century Fox Osvaldo De Sanctis ed al Principe Francesco Alliata. Proprio al Principe Alliata, fondatore della storica casa di produzione Panaria Film che ebbe il merito di portare alle Eolie il grande cinema e catapultare l’arcipelago sulle cronache di tutto il mondo, è stato fatto un sentito e profondo ringraziamento per l’amore e la dedizione con cui da decenni ormai, si impegna per le splendide isole.
Il sindaco del Comune di Lipari ha infatti ribadito che il Museo del Cinema delle Eolie diventerà presto una realtà soprattutto grazie all’impegno ed alla dedizione del Principe Alliata. A chiusura della serata, la proiezione del film “Vulcano”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna per ripercorrere ancora una volta le emozioni e le immagini struggenti della Guerra dei Vulcani, seguendo quel fil rouge che ha caratterizzato l’intera edizione del festival con proiezioni, mostre, incontri e dibattiti.
È stato il cortometraggio “L’amore è un giogo” del regista Andrea Rovetta con Cecilia Dazzi e Neri Marcorì ad aggiudicarsi il Premi o Mini BMW Italia di 3.000 € consegnato da Marco Saltalamacchia, vice-presidente senior di BMW Europa, ieri sera a Vulcano, durante la cerimonia conclusiva della sesta edizione del festival “Eolie in Video”, promosso dal Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, in collaborazione con il partner commerciale Mini Bmw Italia, inaugurato lo scorso 21 luglio nei Giardini del Centro Studi di Lipari.
«Per la concisione con cui sa raccontare in un pugno di minuti una storia. Una vera storia. Con personaggi e sentimenti perfettamente delineati, un artificio narrativo funzionale alla brevità del film e un colpo di scena finale, spiazzante come devono essere i finali dei racconti».
Queste le motivazione che hanno portato la giuria di esperti presieduta da Lidia Ravera, giornalista e scrittrice e composta dallo storico del cinema Nino Genovese, dal prof. Renato Candia, dalla scrittrice Clara Raimondi, dalla giornalista Maria Lombardo e dalla dott. Barbara Brundu ad esprimere questa preferenza.
A salire sul palco del Jerà Resort di Vulcano per ritirare il premio è stato Ettore Musco, della casa di produzione “Nauta Film”.
Consegnato poi il premio “AmalEolie” di 1.000 € per la categoria Documentari, per la prima volta in concorso al festival, a “Libro di famiglia” del regista Andrea Bougleux, un lavoro premiato «per il tema di grande attualità affrontato, relativo alla diffusione nelle periferie del nuovo Codice di Famiglia votato dal parlamento del Marocco nel 2003 e ancora largamente disatteso, soprattutto per gli aspetti legati alla poligamia e al matrimonio con minorenni».
Due menzioni speciali al cortometraggio “Se ci dobbiamo andare andiamoci” di Vito Palmieri che bene affronta il tema della comunicazione in un periodo in cui la multietnicità diventa normalità e il documentario “I love Benidorm” di Gaetano Crivaro e Mario Romanazzi che denuncia in modo puntuale l’urbanizzazione selvaggia ed incontrollata di un sobborgo della città spagnola di Valencia a discapito della peculiarità e dei diritti dei pochi residenti. Per la sezione “Roberto Rossellini”, destinata ai cortometraggi più meritevoli realizzati all'interno delle scuole delle Isole Eolie premiato “Appunti per domani” realizzato dall’istituto comprensivo Lipari 1, classi III e IV scuola elementare, plesso Canneto per la regia di Francesco Gulletta, per la modalità innovativa e molto incisiva con cui viene affrontato il tema dell’alimentazione e della fame nel mondo, per la straordinaria capacità comunicativa e di recitazione dei bambini della scuola elementare e per il risultato raggiunto nonostante i limitati mezzi a disposizione.
Alla serata sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco del comune di Lipari Mariano Bruno, l’assessore alla cultura per il comune di Lipari, Ivan Ferlazzo, Giovanna Taviani, presidente del Salina Doc Festival 2009, il presidente di “Federalberghi Eolie” Christian Del Bono.
La serata è stata caratterizzata poi dalla consegna dei prestigiosi Premi “Efesto d’Oro” che quest’anno, senza distinzione tra categorie, sono stati consegnati al giornalista Marcello Sorgi, alla scrittrice Lidia Ravera, al giornalista Marco Berchi e al regista Marco Leto, al presidente della Twenty Century Fox Osvaldo De Sanctis ed al Principe Francesco Alliata. Proprio al Principe Alliata, fondatore della storica casa di produzione Panaria Film che ebbe il merito di portare alle Eolie il grande cinema e catapultare l’arcipelago sulle cronache di tutto il mondo, è stato fatto un sentito e profondo ringraziamento per l’amore e la dedizione con cui da decenni ormai, si impegna per le splendide isole.
Il sindaco del Comune di Lipari ha infatti ribadito che il Museo del Cinema delle Eolie diventerà presto una realtà soprattutto grazie all’impegno ed alla dedizione del Principe Alliata. A chiusura della serata, la proiezione del film “Vulcano”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna per ripercorrere ancora una volta le emozioni e le immagini struggenti della Guerra dei Vulcani, seguendo quel fil rouge che ha caratterizzato l’intera edizione del festival con proiezioni, mostre, incontri e dibattiti.
Per un'isola più vivibile (Samuele Amendola)
Riceviamo da Samuele Amendola e pubblichiamo:
Da diversi anni ormai l'isola di Lipari, nel periodo che va da metà giugno fino alla fine di agosto, si trova a dover affrontare l'emergenza relativa alla viabilità. Nel corso degli anni diverse e numerose sono state le iniziative per cercare di limitare il caos e la difficoltà di circolazione nella , già carente, rete viaria dell'isola. A questo si aggiunge il problema relativo alla carenza di parcheggi. Quest'anno, lodevole è stata, a mio parere, l'iniziativa di istituzione del "disco orario" in varie zone del centro urbano, che spero possa essere estesa anche alla frazione di Canneto. E' fuori d'ogni dubbio che il numero dei veicoli di proprietà di villeggianti cresce a dismisura nell'arco dei mesi sopra citati, ma è dubbia la regolarità del loro ingresso nell'isola, secondo quanto stabilito dal "Decreto" di Limitazione dell'afflusso di veicoli nell'isola. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, il caos regna sovrano, autovetture di dimensioni "esagerate" che scorazzano per le strade "limitate" dell'isola, spesso e volentieri in contro senso, poichè la segnaletica non sempre è adeguata o comunque in molti casi risulta insufficiente. Dunque, mi chiedo: non è possibile prevedere un DIVIETO ASSOLUTO di sbarco di autovetture e motocicli nell'isola di Lipari?! Almeno nel periodo che va dal 15 Luglio al 31 agosto?! Senza deroghe che possano fornire "escamotage"?! Forse questa proposta può risultare troppo drastica, ma a mio avviso, l'isola ne guadagnerebbe in tranquillità, in vivibilità. Un alternativa, per i villeggianti che provengono da altre regioni ( che non siano della Sicilia ) e che dimostrino di dover soggiornare a lipari per oltre 15 giorni, si potrebbe prevedere un area parcheggio ( anche a pagamento ), vietando comunque la possibilità di circolare. Certo è difficile poter pensare di attuare questo in modo repentino, dall'oggi al domani, bisognerebbe prima creare o incrementare una rete di servizi integrati alternativi all'automobile. Il numero di automobili di proprietà dei residenti, cresce ogni giorno di più, e già questo, di per se, sta comportando una difficoltà, ma se a queste si aggiungono le vetture dei nostri ospiti, ciò diventa insopportabile. Io credo che i turisti sarebbero più che felici di rinunciare all'uso dell'auto, sapendo però di poter contare su una serie di servizi indispensabili per muoversi sul territorio. Perchè non creare alcune piste ciclabili e permettere ai turisti di noleggiare le bici?! Il comune stesso potrebbe promuovere ed organizzare queste iniziative?! E che fine hanno fatto le auto elettriche?! Sono state collocate le torrette per la ricarica in vari punti dell'isola, ma adesso l'idea sembra essere stata abbandonata...! Si tratta di scelte, di decisioni che possono scontenate qualcuno, ma il problema è guardare al futuro e domandarsi quale sia davvero il futuro che desideriamo per i giovani, per i nostri figli, per i "liparesi" di domani. Vogliamo un isola inquinata, sporca, caotica, oppure un'isola a misura "d'uomo"?! Questi quesiti li lascio alla riflessione di ciascuno, ma in modo particolare alla riflessione di chi ci amministra ed ha in mano la possibilità di far riemergere queste isole, oppure dare quel colpo di grazia, che le trascinerebbe nella decadenza totale. Aspetto una loro risposta.
Grazie,
Samuele Amendola.
Notizia del 26/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Da diversi anni ormai l'isola di Lipari, nel periodo che va da metà giugno fino alla fine di agosto, si trova a dover affrontare l'emergenza relativa alla viabilità. Nel corso degli anni diverse e numerose sono state le iniziative per cercare di limitare il caos e la difficoltà di circolazione nella , già carente, rete viaria dell'isola. A questo si aggiunge il problema relativo alla carenza di parcheggi. Quest'anno, lodevole è stata, a mio parere, l'iniziativa di istituzione del "disco orario" in varie zone del centro urbano, che spero possa essere estesa anche alla frazione di Canneto. E' fuori d'ogni dubbio che il numero dei veicoli di proprietà di villeggianti cresce a dismisura nell'arco dei mesi sopra citati, ma è dubbia la regolarità del loro ingresso nell'isola, secondo quanto stabilito dal "Decreto" di Limitazione dell'afflusso di veicoli nell'isola. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, il caos regna sovrano, autovetture di dimensioni "esagerate" che scorazzano per le strade "limitate" dell'isola, spesso e volentieri in contro senso, poichè la segnaletica non sempre è adeguata o comunque in molti casi risulta insufficiente. Dunque, mi chiedo: non è possibile prevedere un DIVIETO ASSOLUTO di sbarco di autovetture e motocicli nell'isola di Lipari?! Almeno nel periodo che va dal 15 Luglio al 31 agosto?! Senza deroghe che possano fornire "escamotage"?! Forse questa proposta può risultare troppo drastica, ma a mio avviso, l'isola ne guadagnerebbe in tranquillità, in vivibilità. Un alternativa, per i villeggianti che provengono da altre regioni ( che non siano della Sicilia ) e che dimostrino di dover soggiornare a lipari per oltre 15 giorni, si potrebbe prevedere un area parcheggio ( anche a pagamento ), vietando comunque la possibilità di circolare. Certo è difficile poter pensare di attuare questo in modo repentino, dall'oggi al domani, bisognerebbe prima creare o incrementare una rete di servizi integrati alternativi all'automobile. Il numero di automobili di proprietà dei residenti, cresce ogni giorno di più, e già questo, di per se, sta comportando una difficoltà, ma se a queste si aggiungono le vetture dei nostri ospiti, ciò diventa insopportabile. Io credo che i turisti sarebbero più che felici di rinunciare all'uso dell'auto, sapendo però di poter contare su una serie di servizi indispensabili per muoversi sul territorio. Perchè non creare alcune piste ciclabili e permettere ai turisti di noleggiare le bici?! Il comune stesso potrebbe promuovere ed organizzare queste iniziative?! E che fine hanno fatto le auto elettriche?! Sono state collocate le torrette per la ricarica in vari punti dell'isola, ma adesso l'idea sembra essere stata abbandonata...! Si tratta di scelte, di decisioni che possono scontenate qualcuno, ma il problema è guardare al futuro e domandarsi quale sia davvero il futuro che desideriamo per i giovani, per i nostri figli, per i "liparesi" di domani. Vogliamo un isola inquinata, sporca, caotica, oppure un'isola a misura "d'uomo"?! Questi quesiti li lascio alla riflessione di ciascuno, ma in modo particolare alla riflessione di chi ci amministra ed ha in mano la possibilità di far riemergere queste isole, oppure dare quel colpo di grazia, che le trascinerebbe nella decadenza totale. Aspetto una loro risposta.
Grazie,
Samuele Amendola.
Notizia del 26/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Vip in transito alle Eolie. C'è chi parte...Armani (momentaneamente)...c'è chi arriva....Melnichenko
Continuo movimento di vip alle Eolie. Stamattina intorno alle dieci è arrivato nella rada di Lipari, per poi restare al largo, uno dei yacht del magnate russo Andrey Melnichenko. Per la precisione il natante che riporta sulla fiancata una gigantesca A.
Sotto l'occhio del nostro obiettivo, quasi contemporaneamente, ha lasciato l'approdo di Lipari (direzione cave di pomice - Panarea) Giorgio Armani con il suo "Main". Armani, comunque, da quel che trapela, dovrebbe ritornare nel capoluogo dell'arcipelago.
I due natanti, poi, si sono incrociati al largo di Monte Rosa. Anche qui "immortalati", nonostante la non felice posizione, dal nostro obiettivo.
Vip alle Eolie. Stilisti in passerella A Lipari Armani e Rosso con Valentino in arrivo. Noa affascina Panarea
Le isole Eolie si confermano crocevia dei vip. Un po' da tutte le isole vengono segnalati arrivi "importanti". Sono attori, imprenditori, stelle dello sport che spesso si fermano per qualche giorno, sfilano da star nel corso principale di Lipari o nei ritrovi delle altre isole e poi proseguono le loro crociere nel mediterraneo.
Nelle ultime ore Lipari sembra essere al centro dell'attenzione dei personaggi del mondo della moda. Ieri sera all'imbrunire è approdato nel capoluogo delle Eolie lo stilista Giorgio Armani con il suo maestoso yacht "Main"(nella foto). Giorgio Armani habituè dell'arcipelago, ogni estate accentra attorno a sè grande attenzione. È stato preceduto di poco da Renzo Rosso, propietario del noto marchio Diesel in voga tra i giovani, arrivato nell'arcipelago con "Lady May".
Entrambi hanno preso posto con le loro imbarcazioni al pontile di Giuseppe Li Donni, nella stupenda baia di Marina Lunga. Ma nelle prossime ore è atteso nell'arcipelago Valentino. Come dire, Lipari crocevia dei più bei nomi della moda, con al seguito tante belle modelle, molte delle quali "cercano" il sole delle Eolie dopo le fatiche delle passerelle.
Ma da Panarea giunge lo scoppiettante successo personale della cantante israeliana Noa che si è esibita nel quadro di un mini-festival del jazz. Da Vulcano si segnala il "passaggio" in un lussuoso resort di Paris Hilton, mentre a Salina si sta ritemprando il "carabiniere" Ettore Bassi. Ma il "grosso" dei vip è atteso la prossima settimana
Nelle ultime ore Lipari sembra essere al centro dell'attenzione dei personaggi del mondo della moda. Ieri sera all'imbrunire è approdato nel capoluogo delle Eolie lo stilista Giorgio Armani con il suo maestoso yacht "Main"(nella foto). Giorgio Armani habituè dell'arcipelago, ogni estate accentra attorno a sè grande attenzione. È stato preceduto di poco da Renzo Rosso, propietario del noto marchio Diesel in voga tra i giovani, arrivato nell'arcipelago con "Lady May".
Entrambi hanno preso posto con le loro imbarcazioni al pontile di Giuseppe Li Donni, nella stupenda baia di Marina Lunga. Ma nelle prossime ore è atteso nell'arcipelago Valentino. Come dire, Lipari crocevia dei più bei nomi della moda, con al seguito tante belle modelle, molte delle quali "cercano" il sole delle Eolie dopo le fatiche delle passerelle.
Ma da Panarea giunge lo scoppiettante successo personale della cantante israeliana Noa che si è esibita nel quadro di un mini-festival del jazz. Da Vulcano si segnala il "passaggio" in un lussuoso resort di Paris Hilton, mentre a Salina si sta ritemprando il "carabiniere" Ettore Bassi. Ma il "grosso" dei vip è atteso la prossima settimana
Prolungamento di Marina Corta. Consegnata perizia sul materiale impiegato
(Salvatore Sarpi-Gazzetta del sud) Consegnata dal perito ing. Giuseppe D'Andrea al dott. Domenico Musto, titolare dell'indagine, la perizia inerente i cassoni per il prolungamento e la messa in sicurezza del porto di Marina Corta a Lipari. Prolungamento che fu "stoppato" dalla magistratura a seguito del rinvenimento di reperti archeologici nell'area di Sottomonastero da cui l'impresa Scuttari aveva attinto sabbia per riempire uno dei cassoni modulari del prolungamento. Il sequestro venne effettuato, in via cautelare, in quanto una ispezione, effettuata il 30 maggio 2008 da Philippe Tysseir, della Sovrintendenza del mare, a bordo del pontone della ditta "Scuttari" aveva consentito il ritrovamento, tra i residui di sabbia, di diversi frammenti archeologici. Da qui il sospetto che anche nei cassoni modulari potessero essere stati depositati, insieme alla sabbia, altri resti archeologici. Nella circostanza si ipotizzò che nei fondali di Sottomonastero si nasconda il porto romano dell'isola risalente presumibilmente al II secolo dopo Cristo. Le tre basi di colonnato, sepolte per millenni in fondo alla rada del nuovo porto e venute alla luce durante i lavori di dragaggio, sarebbero state la "spia" di questo importantissimo ritrovamento archeologico. Un ritrovamento destinato, come affermò nell'occasione il direttore del Museo di lipari Riccardo Gullo, «a riscrivere la storia di Lipari o almeno parte di essa». Gli studiosi, dopo una serie di immersioni, alle quali hanno preso parte, oltre ai sommozzatori dei carabinieri anche il direttore della Soprintendenza del mare di Palermo prof. Sebastiano Tusa, il sub della Soprintendenza Philippe Tysseire si sono già fatti una idea di massima. Al di là dei frammenti di reperti archeologici, ritrovati nel cassone durante l'operazione di svuotamento e consegnati alla Sovrintendenza del mare, la perizia disposta dal dottor Musto tende a verificare se nel riempimento del cassone non fosse stato violato quanto previsto nel capitolato d'appalto e cioè che quel modulo, così come gli altri, dovesse essere riempito con materiale diverso rispetto alla sabbia leggera prelevata a Sottomonastero. Da quel che trapela la ditta avrebbe sostenuto che la sabbia di Sottomonastero era stata immessa in via momentanea in quel cassone. La perizia dell'ing. D'Andrea dirà se ciò era possibile o se, come chi ha seguito le operazioni di svuotamento avrebbe avuto modo di vedere, quella sabbia era "inamovibile" in quanto la sua rimozione, così come accaduto durante l'operazione disposta dalla Procura, avrebbe comportato un totale smantellamento della parte superiore del cassone e una lievitazione delle spese. In poche parole il magistrato, stante anche la perizia dell'ing. Giuseppe D'Andrea, dovrà valutare se vi è una ipotesi di reato legata all'uso di un materiale diverso da quello previsto. Intanto, una serie di immersioni sono in corso di effettuazione in quella che dovrebbe essere l'area marina protetta delle isole Eolie dai subacquei della Guardia Costiera appartenenti al terzo nucleo operativo di Messina. I sommozzatori, che operano con il supporto degli uomini del Circomare-Guardia Costiera di Lipari, si immergeranno nei fondali eoliani per circa una settimana al fine di verificare le condizioni del sito sia dal punto di vista della flora che della fauna marina. Un "tuffo", mirante tra l'altro, a focalizzare un tratto di un ambiente naturale marino straordinario, caratterizzato da fondali ricchissimi di vita, popolati di decine di diverse specie animali e che come tale va tutelato e salvaguardato. Ricordiamo che l'area marina protetta delle Eolie, tra perimetrazioni e controperimetrazioni (puntualmente contestate), attende di essere partorita dal lontano 1982 quando la legge 979/82 individuò un gruppo di ben 20 aree da sottoporre a tutela.
Brevi
Eolie: Parco nazionale e area marina protetta, ennesima stagione senza un nulla di fatto. E' questo il tema del comunicato stampa emesso dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio di Sinistra e Libertà e che potrete leggere integralmente cliccando sul seguente link in rosso Eolie News 2
Lipari. Il difensore civico (residente) paga il ticket d'ingresso - Non si è ancora insediato al palazzo di via Falcone e Borsellino (lo farà la prossima settimana) l'avv. Francesco Rizzo, ma per il difensore civico del comune di Lipari, il lavoro già non manca. E stranamente, tra le legittime richieste, dovrà difendere anche i suoi diritti di cittadino. Residente a Lipari, si è, infatti, trovato costretto a pagare il ticket di un euro per imbarcarsi sulla motonave della Tarnav srl in partenza da Milazzo alle 11,15. «Non c'è stato nulla da fare, ho esibito tanto di carta d'identità, che attesta la mia residenza a Lipari, all'addetto alla biglietteria – ha dichiarato l'avv. Rizzo – ma, alla tariffa residente mi è stata applicato il ticket di accesso di un euro».
"Caldo da svenire". E a Lipari uno sposo "crolla" in chiesa- Succede, quando le temperature toccano soglie incredibili. Un giovane genovese giunto nell'arcipelago eoliano per sposare una ragazza di Lipari, ieri pomeriggio, durante le nozze, è stato colto da malore. Preoccupazione nella Basilica di San Cristoforo di Canneto, con la cerimonia interrotta dal sacerdote poco prima del fatidico "sì". I familiari hanno chiamato l'ambulanza del "118" per prestare soccorso al giovane che aveva evidentemente ceduto al micidiale mix di caldo, tensione nervosa e riflettori. Ripresosi, dopo le cure mediche, il giovane genovese ha potuto riprendere posto davanti all'altare, al fianco della trepidante sposina, pronunciando il fatidico "sì".
Grande sospiro di sollievo di parenti e invitati e rassicurazioni del giovane che ha rassicurato i presenti e la sposa. Il peggio era definitivamente passato
Notizie del 26/07/09 di Marilena Cusumano
Lipari. Il difensore civico (residente) paga il ticket d'ingresso - Non si è ancora insediato al palazzo di via Falcone e Borsellino (lo farà la prossima settimana) l'avv. Francesco Rizzo, ma per il difensore civico del comune di Lipari, il lavoro già non manca. E stranamente, tra le legittime richieste, dovrà difendere anche i suoi diritti di cittadino. Residente a Lipari, si è, infatti, trovato costretto a pagare il ticket di un euro per imbarcarsi sulla motonave della Tarnav srl in partenza da Milazzo alle 11,15. «Non c'è stato nulla da fare, ho esibito tanto di carta d'identità, che attesta la mia residenza a Lipari, all'addetto alla biglietteria – ha dichiarato l'avv. Rizzo – ma, alla tariffa residente mi è stata applicato il ticket di accesso di un euro».
"Caldo da svenire". E a Lipari uno sposo "crolla" in chiesa- Succede, quando le temperature toccano soglie incredibili. Un giovane genovese giunto nell'arcipelago eoliano per sposare una ragazza di Lipari, ieri pomeriggio, durante le nozze, è stato colto da malore. Preoccupazione nella Basilica di San Cristoforo di Canneto, con la cerimonia interrotta dal sacerdote poco prima del fatidico "sì". I familiari hanno chiamato l'ambulanza del "118" per prestare soccorso al giovane che aveva evidentemente ceduto al micidiale mix di caldo, tensione nervosa e riflettori. Ripresosi, dopo le cure mediche, il giovane genovese ha potuto riprendere posto davanti all'altare, al fianco della trepidante sposina, pronunciando il fatidico "sì".
Grande sospiro di sollievo di parenti e invitati e rassicurazioni del giovane che ha rassicurato i presenti e la sposa. Il peggio era definitivamente passato
Notizie del 26/07/09 di Marilena Cusumano
sabato 25 luglio 2009
Vip alle Eolie. A Lipari è arrivato Armani. Atteso Valentino
E' entrato nella rada del porto di Lipari, intorno alle diciannove e trenta lo yacht "Main"(nella foto mentre si appresta ad approdare al pontile di Giuseppe Li Donni) con a bordo lo stilista Giorgio Armani. Subito dopo l'ormeggio si è concesso una "escursione" lungo il Corso di Lipari.
Armani che è un habituè delle isole Eolie vi torna a distanza di un solo anno. A Lipari, nello stesso pontile, ha trovato Renzo Rosso, il propietario del celebre marchio di jeans Diesel con la sua Lady May.
Annunciato a breve l'arrivo di Valentino.
Lipari, insomma, si propone in questi giorni come il crocevia obbligatorio per i personaggi del mondo della moda.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Eolie sempre più vip..paiole. A Lipari Renzo Rosso, il propietario del marchio Diesel
Eolie sempre più solcate dalle imbarcazioni dei vip. A Lipari-Marina Lunga, nel pontile galleggiante di Giuseppe Li Donni, è approdato il Lady May(nella foto a sinistra) il vaporetto di Renzo Rosso, il propietario del celebre marchio di jeans Diesel. A bordo si trovano, insieme ad altri amici, l'imprenditore e la moglie.
L'imbarcazione è stata costruita in Inghilterra nel 1929 nei cantieri Philip & Sons e può ospitare sino a 9 persone all'interno di comode cabine.
“Eolie in Video 2009”: questa sera a Vulcano la consegna dei premi.
Volge al termine la sesta edizione del Festival cinematografico “Eolie in Video”, promosso dal Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, in collaborazione con il partner commerciale Mini Bmw Italia, inaugurato lo scorso 21 luglio nei Giardini del Centro Studi di Lipari. Questa sera, nella splendida location del Jerà Resort & Circolo Velico, località Vulcanello (Vulcano), conosceremo i nomi dei vincitori di una manifestazione caratterizzata da momenti di confronto ed approfondimento incentrati sul sessantennale della “Guerra dei Vulcani”. Anche ieri sera, infatti, durante un incontro sul tema “Cinema e Giornalismo” si è fatta luce sull’importanza del mezzo cinematografico come scoperta, o riscoperta – è questo il caso delle meravigliose isole Eolie durante le riprese dei film Stromboli e Vulcano – di luoghi simbolo del connubio turismo-cultura. Questa sera, infine, la chiusura del festival con la premiazione e la proiezione del cortometraggio vincitore della sezione “Corti Italiani”-“Premio MINI”, della sezione “Documentari”, e la consegna del premio “Roberto Rossellini” per il migliore cortometraggio realizzato dagli studenti delle scuole di Lipari, le “menzioni speciali” e i prestigiosi Premi “Efesto d’Oro” che quest’anno andranno al Principe Francesco Alliata, a Marcello Sorgi, a Lidia Ravera, a Marco Berchi e a Marco Leto. L’onere e l’onore di scegliere tra i cortometraggi e documentari selezionati spetterà, oltre al presidente Lidia Ravera, giornalista e scrittrice, allo storico del cinema Nino Genovese, al prof. Renato Candia, alla scrittrice Clara Raimondi, alla giornalista Maria Lombardo, che condurrà la serata e alla dott. Barbara Brundu. A chiusura della serata, la proiezione del film “Vulcano”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna per ripercorrere ancora una volta le emozioni e le immagini struggenti della Guerra dei Vulcani, seguendo quel fil rouge che ha caratterizzato l’intera edizione del festival con proiezioni, mostre, incontri e dibattiti.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Il museo del cinema all'Immacolata? L'opinione dei lettori
Cari amici,
a mio avviso l'ubicazione di un nuovo museo deve essere pensata in relazione alla possibilita' di offrire nuove mete ai fruitori, che sono poi i turisti. Da questo punto di vista quindi sarei favorevole alla sede del palazzo comunale, cogliendo l'occasione per dare allo stesso una piu' ampia visibilita' anche notturna e quindi provvedendo alla pulizia e sistemazione di tutta la piazza. Si potra' cosi' anche raggiungere l'obiettivo di ripristinare la passeggiata nei giardini, che ricordo con piacere, prima che la stessa piazza diventasse un parcheggio sporco e abbandonato.
Un caro saluto
Antonio Canale
Lipari: Ingente sequestro di rete "ferrettara"
Un ingente quantitativo di rete da pesca del tipo "ferrettara" è stata posta sottosequestro ieri sera nel molo lato nord di Marina corta. Gli uomini della Guardia costiera, nel corso dell'operazione disposta dal Comando generale di Roma, con il supporto dei carabinieri, hanno messo i sigilli alla parte eccedente dell'attrezzo da pesca che per legge non può superare i 2,5 km. Pesantemente multati alcuni pescatori. Nel corso dell'operazione si sono registrati momenti di forte tensione che potrebbero anche sfociare in ripercussioni di carattere giudiziario.
Un paese di trasgressori impenitenti? (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Da qualche tempo a Lipari è in funzione la differenziata ed è sicuramente un provvedimento amministrativo lodevole per cui si deve auspicare un suo sempre migliore funzionamento. Non sappiamo quale sia la percentuale della spazzatura differenziata su quella totale nel nostro arcipelago – a livello ufficioso si sussurra il 15-16% - ma sarebbe interessante che l’ATO periodicamente (almeno ogni sei mesi) ci fornisse i dati, magari articolati frazione per frazione. Aver successo nella differenziazione della spazzatura oltre che un obiettivo fondamentale per ridurre i costi è anche un obiettivo in progress che si fonda molto sulla sensibilizzazione dei cittadini-utenti quindi una informazione periodica e regolare non è solo auspicabile ma doverosa perché strategica.
Certo il servizio va migliorato ed è proprio per questo che ci permettiamo alcuni suggerimenti. Non riusciamo a comprendere perché bisogna gravare i cittadini di buona volontà di piccole vessazioni che spesso però scoraggiano nel fare il proprio dovere. Che senso ha prevedere dei contenitori della carta che hanno una apertura poco più grande di una buca della lettera? Chi come me ogni due o tre giorni deve conferire buste piuttosto pesanti di giornali è costretto a togliere i giornali dalle buste ed ad imbucarli due o tre per volta. Certo io sarò un caso limite per quanto riguarda il conferimento della carta. Ma prendiamo i contenitori per il vetro e per la plastica. Anche qui il cittadino rispettoso è costretto a poggiare per terra il proprio contenitore e ad imbucare una bottiglia per volta, nel contenitore della plastica se è di plastica, nel contenitore del vetro se è di vetro. Comprendiamo che molti cassonetti sono standard e che probabilmente quelli più immediatamente disponibili sul mercato sono così fatti. Lo so bene perché questo succede anche a Roma e forse in altre città. Ma a Roma, per esempio, oltre al conferimento bottiglia per bottiglia o giornale per giornale è possibile, azionando una semplice leva, sollevare il coperchio del contenitore ed attuare il conferimento in blocco. Qui ho cercato questa leva ma non sono riuscito a trovarla. Sono io un po’ imbranato oppure non esiste? Ed è forse per questo che molta gente, meno paziente di me, lascia le sue buste accanto al cassonetto per terra. Di modo che dopo qualche ora il disordine ed il degrado regnano sovrani.
A volte ci vogliono piccoli accorgimenti per migliorare un servizio essenziale e ci auguriamo che questi si verifichino.
Avevamo sperato che con l’avvento della differenziata i cittadini dimettessero quella sciagurata abitudine di lasciare l’immondizia chiusa nei sacchetti del supermercato lungo le strade ed i vicoli aspettando che passino gli spazzini ed i camion dell’ATO. Ma prima degli operatori ecologici spesso passano i cani randagi, che sono a Lipari sempre numerosi ed affamati, che fanno strage dei sacchetti e spargono la spazzatura in ogni dove. Inoltre lasciando i rifiuti lungo il ciglio della strada non è possibile realizzare la differenziata e quindi si finisce col violare due volte il comportamento che deve avere un cittadino coscienzioso a prescindere dal fatto che il suo gesto possa essere represso o sanzionato. Infatti non intendiamo parlare di sanzioni oggi. Abbiamo già espresso qual è la nostra linea: risvegliare innanzitutto la coscienza civica per promuovere una migliore convivenza nella nostra comunità. E’ giusto e spesso doveroso essere duri ed intransigenti con gli amministratori richiedendo che essi facciano il proprio dovere fino in fondo, ma questo i cittadini possono richiederlo e rivendicarlo quando sono loro per primi a rispettare le norme ed a farsene paladini.
Abbiamo paura che proprio per questo Lipari è malata. Tutti ci lamentiamo del Sindaco e degli amministratori e molte volte giustamente, ma siamo poi noi per primi che non adempiamo ai doveri di cittadinanza: a cominciare della gestione dei rifiuti, del decoro urbano, del chiasso per le strade, del corretto utilizzo del suolo pubblico, ecc. Ed è forse per questo che ad ogni scadenza elettore si assiste allo strano fenomeno che tutti parlano male degli amministratori fino alla vigilia del voto per poi riconfermarli nel segreto dell’urna. Forse siamo un paese di trasgressori impenitenti.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Certo il servizio va migliorato ed è proprio per questo che ci permettiamo alcuni suggerimenti. Non riusciamo a comprendere perché bisogna gravare i cittadini di buona volontà di piccole vessazioni che spesso però scoraggiano nel fare il proprio dovere. Che senso ha prevedere dei contenitori della carta che hanno una apertura poco più grande di una buca della lettera? Chi come me ogni due o tre giorni deve conferire buste piuttosto pesanti di giornali è costretto a togliere i giornali dalle buste ed ad imbucarli due o tre per volta. Certo io sarò un caso limite per quanto riguarda il conferimento della carta. Ma prendiamo i contenitori per il vetro e per la plastica. Anche qui il cittadino rispettoso è costretto a poggiare per terra il proprio contenitore e ad imbucare una bottiglia per volta, nel contenitore della plastica se è di plastica, nel contenitore del vetro se è di vetro. Comprendiamo che molti cassonetti sono standard e che probabilmente quelli più immediatamente disponibili sul mercato sono così fatti. Lo so bene perché questo succede anche a Roma e forse in altre città. Ma a Roma, per esempio, oltre al conferimento bottiglia per bottiglia o giornale per giornale è possibile, azionando una semplice leva, sollevare il coperchio del contenitore ed attuare il conferimento in blocco. Qui ho cercato questa leva ma non sono riuscito a trovarla. Sono io un po’ imbranato oppure non esiste? Ed è forse per questo che molta gente, meno paziente di me, lascia le sue buste accanto al cassonetto per terra. Di modo che dopo qualche ora il disordine ed il degrado regnano sovrani.
A volte ci vogliono piccoli accorgimenti per migliorare un servizio essenziale e ci auguriamo che questi si verifichino.
Avevamo sperato che con l’avvento della differenziata i cittadini dimettessero quella sciagurata abitudine di lasciare l’immondizia chiusa nei sacchetti del supermercato lungo le strade ed i vicoli aspettando che passino gli spazzini ed i camion dell’ATO. Ma prima degli operatori ecologici spesso passano i cani randagi, che sono a Lipari sempre numerosi ed affamati, che fanno strage dei sacchetti e spargono la spazzatura in ogni dove. Inoltre lasciando i rifiuti lungo il ciglio della strada non è possibile realizzare la differenziata e quindi si finisce col violare due volte il comportamento che deve avere un cittadino coscienzioso a prescindere dal fatto che il suo gesto possa essere represso o sanzionato. Infatti non intendiamo parlare di sanzioni oggi. Abbiamo già espresso qual è la nostra linea: risvegliare innanzitutto la coscienza civica per promuovere una migliore convivenza nella nostra comunità. E’ giusto e spesso doveroso essere duri ed intransigenti con gli amministratori richiedendo che essi facciano il proprio dovere fino in fondo, ma questo i cittadini possono richiederlo e rivendicarlo quando sono loro per primi a rispettare le norme ed a farsene paladini.
Abbiamo paura che proprio per questo Lipari è malata. Tutti ci lamentiamo del Sindaco e degli amministratori e molte volte giustamente, ma siamo poi noi per primi che non adempiamo ai doveri di cittadinanza: a cominciare della gestione dei rifiuti, del decoro urbano, del chiasso per le strade, del corretto utilizzo del suolo pubblico, ecc. Ed è forse per questo che ad ogni scadenza elettore si assiste allo strano fenomeno che tutti parlano male degli amministratori fino alla vigilia del voto per poi riconfermarli nel segreto dell’urna. Forse siamo un paese di trasgressori impenitenti.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
Rassegna teatrale "Le Maschere di Dioniso", organizzata dal "Piccolo borgo antico" di Lipari. Al via mercoledì prossimo
(di Ivano Biviano) La compagnia teatrale "Piccolo Borgo Antico" di Lipari da il via all´VIII edizione della Rassegna teatrale "Le Maschere di Dioniso" che ha visto negli anni un sempre maggiore interesse da parte degli eoliani, ma anche dei turisti che giungono nelle nostre Isole. Si esibiranno, oltre al gruppo liparoto, altre compagnie provenienti dalla regione Sicilia, continuando la tradizione degli scambi culturali.
La rassegna sarà inaugurata dall´associazione eoliana, mercoledì 29 luglio alle ore 21:30 con lo spettacolo "U figghiu Masculu" di Pippo Scammacca.
A seguire:
- il 4 agosto la commedia esilarante "Se devi dire una bugia dilla grossa" di Ray Cooney;
- il 12 agosto sarà la volta dell´associazione culturale "Arco" di Marsala, che rappresenterà "Parola d´onore (quello che i siciliani non dicono)";
- il 19 agosto tornerà il Piccolo Borgo Antico con il dramma "Il berretto a sonagli" di Luigi Pirandello, ed il
- il 3 settembre sarà l´Ass. Culturale Probafiattiva di Castroreale ad esibirsi, con "Felice maestro di calligrafia" di Eduardo Scarpetta.
Concluderà la rassegna il gruppo eoliano l´11 settembre con "A Luna n´to puzzu" di Giambattista Spampinato.
Un programma dunque costituito da diversi generi ed in grado di poter interessare una vasta gamma di spettatori, sperando di ottenere un riscontro favorevole.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
La rassegna sarà inaugurata dall´associazione eoliana, mercoledì 29 luglio alle ore 21:30 con lo spettacolo "U figghiu Masculu" di Pippo Scammacca.
A seguire:
- il 4 agosto la commedia esilarante "Se devi dire una bugia dilla grossa" di Ray Cooney;
- il 12 agosto sarà la volta dell´associazione culturale "Arco" di Marsala, che rappresenterà "Parola d´onore (quello che i siciliani non dicono)";
- il 19 agosto tornerà il Piccolo Borgo Antico con il dramma "Il berretto a sonagli" di Luigi Pirandello, ed il
- il 3 settembre sarà l´Ass. Culturale Probafiattiva di Castroreale ad esibirsi, con "Felice maestro di calligrafia" di Eduardo Scarpetta.
Concluderà la rassegna il gruppo eoliano l´11 settembre con "A Luna n´to puzzu" di Giambattista Spampinato.
Un programma dunque costituito da diversi generi ed in grado di poter interessare una vasta gamma di spettatori, sperando di ottenere un riscontro favorevole.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi
WWF: "I voli degli elicotteri nelle Eolie disturbano la fauna". Conferenza dei servizi alla Provincia
Lunedì si svolgerà a Palazzo dei Leoni l'attesa conferenza dei servizi promossa dalla Regione sull'uso degli elicotteri nelle isole Eolie. Un utilizzo definito "improprio" perché viene effettuato in zone vincolate e su piste che non sarebbero regolamentari. Spesso nel passato sono finiti "atterraggi vip" sulle elipiste d'emergenza a Panarea e Ginostra.
In questo senso Il Wwf, con una iniziativa regionale osserva che «da diverse settimane elicotteri anche a bassa quota sorvolano sia di notte che di giorno (con maggiore frequenza nelle ore diurne), la ZPS cod. ITA 030042, diretti verso l'Arcipelago delle Isole Eolie». Un'azione che disturberebbe la fauna del luogo.
Gli ambientalisti, in un esposto inviato all'assessorato regionale Ambiente producono depliant di società «che offrono collegamenti dagli aeroporti del sud alle Isole Eolie, organizzando altresì emozionanti escursioni a volo d'uccello sui vulcani Etna e Stromboli con take off da Taormina, Catania o altro sito richiesto, soggiorni all inclusive, meeting aziendali, tours panoramic». I rappresentanti del Wwf Sicilia, Anna Schirò e dell'associazione Mediterranea per la Natura, Deborah Ricciardi, rilevano, anche col supporto di una documentazione fotografica e una serie di schede tecniche curate dall'arch. Francesco Mirabile, che le isole interessate sono «soggette a precise prescrizioni, fatti salvi i voli della protezione civile», rilevando ancora che il regolamento delle Riserve «vieta espressamente il sorvolo delle aree protette salvo che per esigenze di soccorso. Anche solo il passaggio degli elicotteri, senza "tour panoramici" e simili – scrive l'associazione ambientalista regionale –, possono interessare le colonie del falco della regina, i loro territori di caccia (che cambiano con il cambiare delle condizioni meteorologiche che a loro volta influenzano le aree di arrivo dei migratori), i siti di riproduzione delle berte maggiori e berte minori, le loro aree di raccolta e di ricerca cibo, il loro recarsi ai nidi per nutrire i piccoli (essi vengono nutriti una sola volta per notte e se il piccolo rigetta il cibo per lo spavento, qualunque esso sia, a maggior ragione il rumore fortissimo di un elicottero, si indebolisce e rischia di morire)».
A fronte di tutto ciò la richiesta del Wwf alle competenti autorità, supportata in sede nazionale da Anna Giordano, chiededi «intervenire con estrema urgenza per sospendere il sorvolo delle Isole Eolie ZPS cod. ITA 030044, della ZPS cod. ITA 030042 e di qualsiasi altra area protetta da norme regionali, nazionali e comunitarie che sia interessata dalla società e relative richieste turistiche e di richiedere alle società interessate a questi voli la Valutazione di Incidenza correttamente redatta. Si chiede altresì di verificare se gli eliporti nati per esigenze di soccorso siano stati regolarmente adattati ad esigenze commerciali e se tale trasformazione, qualora confermata e regolare per norme sulla navigazione aerea e leggi urbanistiche, sia stata consentita nel rispetto o meno delle norme di tutela ambientale vigenti nel territorio dell'Arcipelago Eoliano». «il problema – sostiene Anna Giordano – è di vitale importanza per il delicato ecosistema che caratterizza l'arcipelago». Lunedì sarà interessante verificare la posizione dei quattro sindaci eoliani e degli altri organi istituzionali
In questo senso Il Wwf, con una iniziativa regionale osserva che «da diverse settimane elicotteri anche a bassa quota sorvolano sia di notte che di giorno (con maggiore frequenza nelle ore diurne), la ZPS cod. ITA 030042, diretti verso l'Arcipelago delle Isole Eolie». Un'azione che disturberebbe la fauna del luogo.
Gli ambientalisti, in un esposto inviato all'assessorato regionale Ambiente producono depliant di società «che offrono collegamenti dagli aeroporti del sud alle Isole Eolie, organizzando altresì emozionanti escursioni a volo d'uccello sui vulcani Etna e Stromboli con take off da Taormina, Catania o altro sito richiesto, soggiorni all inclusive, meeting aziendali, tours panoramic». I rappresentanti del Wwf Sicilia, Anna Schirò e dell'associazione Mediterranea per la Natura, Deborah Ricciardi, rilevano, anche col supporto di una documentazione fotografica e una serie di schede tecniche curate dall'arch. Francesco Mirabile, che le isole interessate sono «soggette a precise prescrizioni, fatti salvi i voli della protezione civile», rilevando ancora che il regolamento delle Riserve «vieta espressamente il sorvolo delle aree protette salvo che per esigenze di soccorso. Anche solo il passaggio degli elicotteri, senza "tour panoramici" e simili – scrive l'associazione ambientalista regionale –, possono interessare le colonie del falco della regina, i loro territori di caccia (che cambiano con il cambiare delle condizioni meteorologiche che a loro volta influenzano le aree di arrivo dei migratori), i siti di riproduzione delle berte maggiori e berte minori, le loro aree di raccolta e di ricerca cibo, il loro recarsi ai nidi per nutrire i piccoli (essi vengono nutriti una sola volta per notte e se il piccolo rigetta il cibo per lo spavento, qualunque esso sia, a maggior ragione il rumore fortissimo di un elicottero, si indebolisce e rischia di morire)».
A fronte di tutto ciò la richiesta del Wwf alle competenti autorità, supportata in sede nazionale da Anna Giordano, chiededi «intervenire con estrema urgenza per sospendere il sorvolo delle Isole Eolie ZPS cod. ITA 030044, della ZPS cod. ITA 030042 e di qualsiasi altra area protetta da norme regionali, nazionali e comunitarie che sia interessata dalla società e relative richieste turistiche e di richiedere alle società interessate a questi voli la Valutazione di Incidenza correttamente redatta. Si chiede altresì di verificare se gli eliporti nati per esigenze di soccorso siano stati regolarmente adattati ad esigenze commerciali e se tale trasformazione, qualora confermata e regolare per norme sulla navigazione aerea e leggi urbanistiche, sia stata consentita nel rispetto o meno delle norme di tutela ambientale vigenti nel territorio dell'Arcipelago Eoliano». «il problema – sostiene Anna Giordano – è di vitale importanza per il delicato ecosistema che caratterizza l'arcipelago». Lunedì sarà interessante verificare la posizione dei quattro sindaci eoliani e degli altri organi istituzionali
Il museo del cinema all'Immacolata? L' opinione dei lettori
Diversi nostri lettori, oltre ad esprimere la loro preferenza sul sito dove dovrebbe essere realizzata il museo del cinema, ci inviamo anche delle loro considerazioni, formulano proposte accompagnate da quelle che, secondo loro, sono le motivazioni che fanno propendere per un sito piuttosto che per un altro. Partendo dal presupposto che ciò ci sembra un importante ed interessante passo in avanti in una comunità spesso restia ad uscire allo scoperto e a dire la propria su argomenti che, invece, dovrebbero essere oggetto di discussione e valutazione collettiva, abbiamo deciso, oltre al voto del sondaggio, di pubblicare anche queste note più o meno lunghe.
Nel frattempo vi ricordiamo che al nostro sondaggio(che sta avendo un buon riscontro) si può partecipare inviando una mail a s.sarpi@libero.it
Oggi è il turno della nota inviataci da Lorenzo Casamento.
Sicuramente preferirei che venisse fatto in una delle isole in cui sono stati girati i due films, ovvero a Vulcano o Stromboli con preferenza per Stromboli anche perchè vicina a Panarea che con la sua Lisca Bianca è stata protagonista di un film di Antonioni (L'Avventura)di levatura artistica sicuramente superiore a tutti gli altri girati nelle isole.
Lorenzo Casamento
Nel frattempo vi ricordiamo che al nostro sondaggio(che sta avendo un buon riscontro) si può partecipare inviando una mail a s.sarpi@libero.it
Oggi è il turno della nota inviataci da Lorenzo Casamento.
Sicuramente preferirei che venisse fatto in una delle isole in cui sono stati girati i due films, ovvero a Vulcano o Stromboli con preferenza per Stromboli anche perchè vicina a Panarea che con la sua Lisca Bianca è stata protagonista di un film di Antonioni (L'Avventura)di levatura artistica sicuramente superiore a tutti gli altri girati nelle isole.
Lorenzo Casamento
venerdì 24 luglio 2009
Il museo del cinema? "Sicuramente non all'Immacolata" di Cristian Ruggiero. E Merlino propone l'ex Cst o l'ex Sip
(Cristian Ruggiero) Volevo esprimere la mia opinione, come cittadino, relativamente al sondaggio che questo giornale on-line, da qualche giorno ha pubblicato.
Per tanti anni la comunità eoliana ha atteso la riapertura della Chiesa dell'Immacolata e, proprio quando finalmente si sente parlare che sta per essere completato tutto l'iter per la sua NUOVA APERTURA, ecco la "brillante idea!!" : farla diventare museo del cinema!!!!!
Non comprendo per quale ragione la chiesa, una volta restaurata, non debba ritornare a servire l'intera comunità, ritornando ad ospitare quelle funzioni religiose che per centinaia d'anni ha ospitato.
Per tanti anni la comunità eoliana ha atteso la riapertura della Chiesa dell'Immacolata e, proprio quando finalmente si sente parlare che sta per essere completato tutto l'iter per la sua NUOVA APERTURA, ecco la "brillante idea!!" : farla diventare museo del cinema!!!!!
Non comprendo per quale ragione la chiesa, una volta restaurata, non debba ritornare a servire l'intera comunità, ritornando ad ospitare quelle funzioni religiose che per centinaia d'anni ha ospitato.
Qualsiasi posto va bene, qualunque proposta può essere vagliata. Non sicuramente quella dell'Immacolata!
Mi permetto di suggerire anche io un sito per il museo: l'edificio adiacente il Centro Giovanile. Per capirci, i locali che ospitano saltuariamente mostre di vestiti e pelletteria, esposizione di mobili, ed altre attività. Se non ricordo male dietro vi è anche un giardino abbandonato. Ovviamente occorre verificare se l'idea è percorribile e che tipo di interventi occorrerebbe effettuare e con quali costi.
Sicuramente l'edificio ne acquisterebbe in prestigio, considerato anche che è situato a pochi metri dal centro e quindi facilmente raggiungibile.
Mi permetto di suggerire anche io un sito per il museo: l'edificio adiacente il Centro Giovanile. Per capirci, i locali che ospitano saltuariamente mostre di vestiti e pelletteria, esposizione di mobili, ed altre attività. Se non ricordo male dietro vi è anche un giardino abbandonato. Ovviamente occorre verificare se l'idea è percorribile e che tipo di interventi occorrerebbe effettuare e con quali costi.
Sicuramente l'edificio ne acquisterebbe in prestigio, considerato anche che è situato a pochi metri dal centro e quindi facilmente raggiungibile.
La zona del Castello fortunatamente riceve ancora oggi numerose visite da parte dei turisti, considerato che ospita un meraviglioso ed importante museo e che a pochi passi vi è anche l'anfiteatro.
Concentrare più cose in un unica zona non è un buon esempio di gestione e strategia, anche guardando dal punto di vista di un possibile riscontro economico.
Concentrare più cose in un unica zona non è un buon esempio di gestione e strategia, anche guardando dal punto di vista di un possibile riscontro economico.
Io ad esempio proporrei un piccolo contributo da versare (1 Euro ?) per visitare il Museo del Cinema.
Voto, quindi, per qualsiasi posto al di fuori della Chiesa dell'Immacolata, che spero da lassù possa illuminare i cuori e le menti di coloro che dovranno prendere una decisione.
Buona estate a tutti.
Cristian Ruggiero
Voto, quindi, per qualsiasi posto al di fuori della Chiesa dell'Immacolata, che spero da lassù possa illuminare i cuori e le menti di coloro che dovranno prendere una decisione.
Buona estate a tutti.
Cristian Ruggiero
Museo del Cinema: Ex Cst o ex Sip di Saverio Merlino
(Saverio Merlino) La sede per il museo del cinema potrebbe essere all'ex palazzo della Sip (oggi un detrattore del centro storico )oppure in Via Maurolico nel palazzo ex ECA ed ex CST (legato Paino oggi eredi Lenti) ristrutturato con soldi pubblici e legato con tanto di atto pubblico e delibera comunale per esclusive attività culturali.
Lipari. Lo Snoopy plaude all'iniziativa per la creazione dell'albo associazioni territoriali ma chiede un aggiorrnamento dell'incontro
Una nota è stata inviata dal dott. Pino La Greca (vice-presidente dello Snoopy club)alla dott.ressa Guendalina Catena, collaboratrice esterna c/o Comune di Lipari e p.c. al Sindaco del Comune di Lipari.
Oggetto: invito per discussione proposta creazione albo associazioni territoriali
Gentile Dottoressa
Le scrivo nella qualità di vice-presidente dello Snoopy Club su mandato del presidente Sottile manifestandoLe il nostro apprezzamento per l’iniziativa intrapresa di avviare una discussione ai fini della creazione di un albo delle associazioni territoriali.
Tale proposta, anche se indirettamente, raccogliere una iniziativa del circolo di cui faccio parte a firma del presidente e formalizzata il 5 dicembre 2008 per la costituzione di una consulta delle associazioni culturali presenti nel nostro territorio (…) per creare un luogo di incontro e di confronto per riuscire a finalizzare iniziative che vedano tutte le associazioni presenti nel territorio coinvolte e porre le basi di un confronto attento e trasparente con l'amministrazione per la gestione delle poche risorse disponibili nel bilancio comunale.
In riscontro a tale richiesta la nostra associazione non aveva ricevuto alcun riscontro da parte dell’amministrazione e ritenevamo abbandonata tale idea; oggi la Sua iniziativa la rilancia, confermando le nostre intuizioni di oltre sei mesi fa. Tuttavia, sentiamo l’esigenza, anche alla luce dei tempi eccessivamente ristretti tra la comunicazione (22 luglio) e la convocazione (24 luglio) per invitarLa a riconvocare tale incontro allargandolo al maggior numero di associazioni presenti all’interno del territorio, dando almeno una settimana di tempo perché l’informazioni raggiunga tutti. Noi per la nostra parte informeremo tutte le associazioni con le quali abbiamo avviato da tempo dei rapporti di collaborazione.
Cordiali saluti.
Il Vice-Presidente
Giuseppe La Greca
Oggetto: invito per discussione proposta creazione albo associazioni territoriali
Gentile Dottoressa
Le scrivo nella qualità di vice-presidente dello Snoopy Club su mandato del presidente Sottile manifestandoLe il nostro apprezzamento per l’iniziativa intrapresa di avviare una discussione ai fini della creazione di un albo delle associazioni territoriali.
Tale proposta, anche se indirettamente, raccogliere una iniziativa del circolo di cui faccio parte a firma del presidente e formalizzata il 5 dicembre 2008 per la costituzione di una consulta delle associazioni culturali presenti nel nostro territorio (…) per creare un luogo di incontro e di confronto per riuscire a finalizzare iniziative che vedano tutte le associazioni presenti nel territorio coinvolte e porre le basi di un confronto attento e trasparente con l'amministrazione per la gestione delle poche risorse disponibili nel bilancio comunale.
In riscontro a tale richiesta la nostra associazione non aveva ricevuto alcun riscontro da parte dell’amministrazione e ritenevamo abbandonata tale idea; oggi la Sua iniziativa la rilancia, confermando le nostre intuizioni di oltre sei mesi fa. Tuttavia, sentiamo l’esigenza, anche alla luce dei tempi eccessivamente ristretti tra la comunicazione (22 luglio) e la convocazione (24 luglio) per invitarLa a riconvocare tale incontro allargandolo al maggior numero di associazioni presenti all’interno del territorio, dando almeno una settimana di tempo perché l’informazioni raggiunga tutti. Noi per la nostra parte informeremo tutte le associazioni con le quali abbiamo avviato da tempo dei rapporti di collaborazione.
Cordiali saluti.
Il Vice-Presidente
Giuseppe La Greca
L'addobbo dei vicoli (di Salvatore Rijtano)
Mi è capitato varie volte vedere turisti fare foto ai nostri vicoli.
Più volte, in altre località ho potuto notare l'addobbo per lo più floreale degli stessi.
Oggi pomeriggio in via Garibaldi " l'originalità" ed ho potuto notare due turiste appena arrivate fare un gesto di disgusto, mi sono vergognato!
Salvatore Rijtano
Più volte, in altre località ho potuto notare l'addobbo per lo più floreale degli stessi.
Oggi pomeriggio in via Garibaldi " l'originalità" ed ho potuto notare due turiste appena arrivate fare un gesto di disgusto, mi sono vergognato!
Salvatore Rijtano
"Eolie in video". Domani sera il clou e la proiezione di "Vulcano"
Eolie in Video”: continua la rassegna di cortometraggi tra letteratura di viaggio, cinema ed emozioni.
Un libro di viaggio e insieme percorso letterario intelligente e ragionato per chi ha le Eolie nel cuore. Alla sesta edizione del Festival Cinematografico “Eolie in Video” ieri sera riflettori puntati sul rapporto forte, coinvolgente tra “Cinema, turismo e letteratura” grazie all’approfondimento sul saggio “Alle Eolie sulla scia di Ulisse” con l’autrice, Clara Raimondi e gli interventi dello storico del cinema Nino Genovese, di Lidia Ravera, giornalista e scrittrice, Isabella Brega caporedattore della rivista “Qui Touring”.
Questa sera invece al Centro studi di Storia e Problemi Eoliani è prevista la seconda lectio magistralis sul rapporto tra “Cinema e Giornalismo” in un incontro che coinvolge il regista e presidente della giuria di “Eolie in Video” Carlo Mazzacurati – una carriera di grande respiro, da “Notte Italiana” a “Vesna va veloce”, da “Il Toro” a “La giusta distanza” – e il giornalista ed editorialista del quotidiano “La Stampa” di Torino, Marcello Sorgi.
Dopo la presentazione in anteprima nazionale del trailer “Lucia. I colori della vita”, di Felicia Grillo e Giovanni De Pasquale, film, cast e produzione tutta siciliana, che contiene alcune scene girate sull’isola di Lipari, saranno poi proiettati tre cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di Lipari – Istituto comprensivo Lipari 1, “Appunti per domani” regia Francesco Gulletta (3’ 30); Istituto comprensivo Lipari 1 – scuola primaria Canneto, “I giovani e i diritti umani” (15’); Istituto comprensivo Lipari 1-scuola media inferiore, “Isolano – incontri ravvicinati con l’emozione” (8’) – e a conclusione della serata prevista la proiezione finale di cortometraggi e documentari in concorso in attesa di conoscere il nome dei vincitori, domani sera, quando nella splendida location del Jerà Resort & Circolo Velico, località Vulcanello, si svolgerà di chiusura del festival con la premiazione e la proiezione del cortometraggio vincitore della sezione “Corti Italiani”-“Premio MINI”, della sezione “Documentari”, del premio “Roberto Rossellini”, delle “menzioni speciali” e dei prestigiosi Premi “Efesto d’Oro” che quest’anno andranno al Principe Francesco Alliata, Marcello Sorgi, Lidia Ravera, Marco Berchi e Marco Leto. A scegliere tra i cortometraggi e documentari selezionati saranno, oltre al presidente Carlo Mazzacurati, la giornalista e scrittrice Lidia Ravera, lo storico del cinema Nino Genovese, il prof. Renato Candia, Clara Raimondi, scrittrice, la giornalista Maria Lombardo, e la dott. Barbara Brundu.
A chiusura della serata, la proiezione del film “Vulcano”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna per ripercorrere ancora una volta le emozioni e le immagini struggenti della Guerra dei Vulcani, seguendo quel fil rouge che ha caratterizzato l’intera edizione del festival con proiezioni, mostre, incontri e dibattiti.
Un libro di viaggio e insieme percorso letterario intelligente e ragionato per chi ha le Eolie nel cuore. Alla sesta edizione del Festival Cinematografico “Eolie in Video” ieri sera riflettori puntati sul rapporto forte, coinvolgente tra “Cinema, turismo e letteratura” grazie all’approfondimento sul saggio “Alle Eolie sulla scia di Ulisse” con l’autrice, Clara Raimondi e gli interventi dello storico del cinema Nino Genovese, di Lidia Ravera, giornalista e scrittrice, Isabella Brega caporedattore della rivista “Qui Touring”.
Questa sera invece al Centro studi di Storia e Problemi Eoliani è prevista la seconda lectio magistralis sul rapporto tra “Cinema e Giornalismo” in un incontro che coinvolge il regista e presidente della giuria di “Eolie in Video” Carlo Mazzacurati – una carriera di grande respiro, da “Notte Italiana” a “Vesna va veloce”, da “Il Toro” a “La giusta distanza” – e il giornalista ed editorialista del quotidiano “La Stampa” di Torino, Marcello Sorgi.
Dopo la presentazione in anteprima nazionale del trailer “Lucia. I colori della vita”, di Felicia Grillo e Giovanni De Pasquale, film, cast e produzione tutta siciliana, che contiene alcune scene girate sull’isola di Lipari, saranno poi proiettati tre cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole di Lipari – Istituto comprensivo Lipari 1, “Appunti per domani” regia Francesco Gulletta (3’ 30); Istituto comprensivo Lipari 1 – scuola primaria Canneto, “I giovani e i diritti umani” (15’); Istituto comprensivo Lipari 1-scuola media inferiore, “Isolano – incontri ravvicinati con l’emozione” (8’) – e a conclusione della serata prevista la proiezione finale di cortometraggi e documentari in concorso in attesa di conoscere il nome dei vincitori, domani sera, quando nella splendida location del Jerà Resort & Circolo Velico, località Vulcanello, si svolgerà di chiusura del festival con la premiazione e la proiezione del cortometraggio vincitore della sezione “Corti Italiani”-“Premio MINI”, della sezione “Documentari”, del premio “Roberto Rossellini”, delle “menzioni speciali” e dei prestigiosi Premi “Efesto d’Oro” che quest’anno andranno al Principe Francesco Alliata, Marcello Sorgi, Lidia Ravera, Marco Berchi e Marco Leto. A scegliere tra i cortometraggi e documentari selezionati saranno, oltre al presidente Carlo Mazzacurati, la giornalista e scrittrice Lidia Ravera, lo storico del cinema Nino Genovese, il prof. Renato Candia, Clara Raimondi, scrittrice, la giornalista Maria Lombardo, e la dott. Barbara Brundu.
A chiusura della serata, la proiezione del film “Vulcano”, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna per ripercorrere ancora una volta le emozioni e le immagini struggenti della Guerra dei Vulcani, seguendo quel fil rouge che ha caratterizzato l’intera edizione del festival con proiezioni, mostre, incontri e dibattiti.
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