(Michele Giacomantonio) Da qualche tempo a Lipari è in funzione la differenziata ed è sicuramente un provvedimento amministrativo lodevole per cui si deve auspicare un suo sempre migliore funzionamento. Non sappiamo quale sia la percentuale della spazzatura differenziata su quella totale nel nostro arcipelago – a livello ufficioso si sussurra il 15-16% - ma sarebbe interessante che l’ATO periodicamente (almeno ogni sei mesi) ci fornisse i dati, magari articolati frazione per frazione. Aver successo nella differenziazione della spazzatura oltre che un obiettivo fondamentale per ridurre i costi è anche un obiettivo in progress che si fonda molto sulla sensibilizzazione dei cittadini-utenti quindi una informazione periodica e regolare non è solo auspicabile ma doverosa perché strategica.
Certo il servizio va migliorato ed è proprio per questo che ci permettiamo alcuni suggerimenti. Non riusciamo a comprendere perché bisogna gravare i cittadini di buona volontà di piccole vessazioni che spesso però scoraggiano nel fare il proprio dovere. Che senso ha prevedere dei contenitori della carta che hanno una apertura poco più grande di una buca della lettera? Chi come me ogni due o tre giorni deve conferire buste piuttosto pesanti di giornali è costretto a togliere i giornali dalle buste ed ad imbucarli due o tre per volta. Certo io sarò un caso limite per quanto riguarda il conferimento della carta. Ma prendiamo i contenitori per il vetro e per la plastica. Anche qui il cittadino rispettoso è costretto a poggiare per terra il proprio contenitore e ad imbucare una bottiglia per volta, nel contenitore della plastica se è di plastica, nel contenitore del vetro se è di vetro. Comprendiamo che molti cassonetti sono standard e che probabilmente quelli più immediatamente disponibili sul mercato sono così fatti. Lo so bene perché questo succede anche a Roma e forse in altre città. Ma a Roma, per esempio, oltre al conferimento bottiglia per bottiglia o giornale per giornale è possibile, azionando una semplice leva, sollevare il coperchio del contenitore ed attuare il conferimento in blocco. Qui ho cercato questa leva ma non sono riuscito a trovarla. Sono io un po’ imbranato oppure non esiste? Ed è forse per questo che molta gente, meno paziente di me, lascia le sue buste accanto al cassonetto per terra. Di modo che dopo qualche ora il disordine ed il degrado regnano sovrani.
A volte ci vogliono piccoli accorgimenti per migliorare un servizio essenziale e ci auguriamo che questi si verifichino.
Avevamo sperato che con l’avvento della differenziata i cittadini dimettessero quella sciagurata abitudine di lasciare l’immondizia chiusa nei sacchetti del supermercato lungo le strade ed i vicoli aspettando che passino gli spazzini ed i camion dell’ATO. Ma prima degli operatori ecologici spesso passano i cani randagi, che sono a Lipari sempre numerosi ed affamati, che fanno strage dei sacchetti e spargono la spazzatura in ogni dove. Inoltre lasciando i rifiuti lungo il ciglio della strada non è possibile realizzare la differenziata e quindi si finisce col violare due volte il comportamento che deve avere un cittadino coscienzioso a prescindere dal fatto che il suo gesto possa essere represso o sanzionato. Infatti non intendiamo parlare di sanzioni oggi. Abbiamo già espresso qual è la nostra linea: risvegliare innanzitutto la coscienza civica per promuovere una migliore convivenza nella nostra comunità. E’ giusto e spesso doveroso essere duri ed intransigenti con gli amministratori richiedendo che essi facciano il proprio dovere fino in fondo, ma questo i cittadini possono richiederlo e rivendicarlo quando sono loro per primi a rispettare le norme ed a farsene paladini.
Abbiamo paura che proprio per questo Lipari è malata. Tutti ci lamentiamo del Sindaco e degli amministratori e molte volte giustamente, ma siamo poi noi per primi che non adempiamo ai doveri di cittadinanza: a cominciare della gestione dei rifiuti, del decoro urbano, del chiasso per le strade, del corretto utilizzo del suolo pubblico, ecc. Ed è forse per questo che ad ogni scadenza elettore si assiste allo strano fenomeno che tutti parlano male degli amministratori fino alla vigilia del voto per poi riconfermarli nel segreto dell’urna. Forse siamo un paese di trasgressori impenitenti.
Notizia del 25/07/09 a cura di Salvatore Sarpi